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Sistemi d’allarme anti-intrusione ed anti-incendio. Tesi di laurea triennale in Optoelettronica Laureando: Goran Velan Relatore: prof. Ing. Paolo Sirotti. sommario. Breve descrizione dei sistemi d’allarme - PowerPoint PPT Presentation
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Tesi di laurea triennale in OptoelettronicaLaureando: Goran Velan
Relatore: prof. Ing. Paolo Sirotti
Breve descrizione dei sistemi d’allarme anti-incendio ed anti-intrusione (la centrale di comando, i sensori ed l’installazione)
Sensori con principio di funzionamento elettro-ottico
Processo di produzione e verifica di varie componenti dei sistemi d’allarme
La tesi è il proseguimento dell’attività di tirocinio svolto preso l’azienda Vlado elektronika S.r.l.
L’ azienda specializzata nella produzione, progettazione ed installazione dei sistemi anti-intrusione ed anti-incendio
Si possono classificare in base a: Tipo di pericolo Edifici che devono assicurare Comunicazione tra varie parti del sistema, ecc...
Componenti principali sono: I sensori allarme La centrale di comando I dispositivi d’allarme Il gruppo di alimentazione
Prima di progettare ed installare il sistema si deve: Individuare i punti deboli Individuare il livello di rischio Essere a conoscenza di esigenze e abitudini
dell’utente Riferimenti normativi
Legge 46/90 art.7 comma 1 – determina i criteri per la realizzazione di impianti anti-intrusione;fa riferimento alle norme: CEI 79 – 2 costruzione apparecchiature CEI79 – 3 realizzazione dell’impianto
sistema wirelessTutte le componenti protette contro il sabotaggio (Tamper) centrale di comando:fino a 32 sensori indirizzabili con 32 miliardi di combinazioni-combinatore telefonico e modulo GSM integrati- Fino a 16 telecomandi-attivazione e disattivazione tramite codice a 6 cifre
Durante l’installazione si deve fare attenzione alla copertura wirelessLa centrale si installa al punto più alto possibile dell’edificioCause di diminuzione del segnale:Calcestruzzo armatoPorte metallicheTapparelle metallicheSpecchi
Oltre alla copertura wireless si deve evidenziare i possibili disturbiper i vari tipi di sensori e di escluderlidalla copertura del sensore o di usare sensore differente
Obbligatori per gli edifici ad uso pubblico e industriale
Legge 46/70 art.1 riferimento alle norme CEI e UNI Oltre a rilevatori composto di dispositivi preventivi cause che possono provocare un incendio:
Fiamme libere Particelle incandescenti Scintille di origine elettrica Scintille di origine elettrostatica Scintille provocate da un urto o sfregamento Superfici e punti caldi Compressione gas Reazioni chimiche
Stabilito il rischio si può realizzare il progetto del sistema seguendo le norme
Centrale di comando analogica-indirizzata FX/20 due loop (fino a 254 dispositivi per loop) Raggruppamento dei dispositivi in 40 zone Gestione e configurazione tramite software WINFIREDispositivi nel loop analogici indirizzati:Rilevatori di fumo ST-P-ASPulsanti ST-NCP-AS2
Moduli isolatori di linea SCI-3 e SCI-4-Escludono una parte di loop incaso di corto circuito
-consigliato: ogni 32 rivelatori
Possono essere passivi o attivi
Classificazione a seconda del tipo di protezione: Perimetrali
A contatto (elettromeccanici o elettromagnetici) Vibrazionali
Volumetrici Anti-incendio – cambiamento oltre una soglia di un parametro
(temperatura, composizione aria, ecc.) Anti-intrusione – movimento di un corpo (ma non la sua
presenza)
Rivelano innalzamento della temperatura nella zona controllata dovuta al passaggio di una persona
costituiti da: Trasduttore piroelettrico Filtro IR (8 – 14 µm ) FET Lente di Fresnel (SML/15)
Interferenze:-Dissipatori di calore -Scambiatori di calore-Finestre che lasciano un passaggio di aria anche chiuse-camini
Operano a circa 10 GHz Basano il loro funzionamento sull’effetto
Doppler Attraversano la plastica, il vetro, il legno e sottili
pareti di mattoni Regolabili con due trimmer Interferenze:-Oggetti in movimento o liberi da muoversi-Tubazioni con passaggio di liquidi-Tubi fluorescenti puntati verso sensore-Superfici instabili soggette a vibrazioni -Ambienti soggetti a forti correnti d’aria
Su un unico circuito vengono realizzati un dispositivo all’infrarosso passivo ed uno a microonde sistemi AND – rilevazione dell’intrusione quando entrambi la rivelano maggiore sensibilità – le imperfezioni di uno sono sopperite dall’altro
Basano il suo funzionamento sull’effetto Tyndall Sensori volumetrici attivi Emettitore (normalmente un LED) Rivelatore (normalmente un foto-diodo) Sconsigliati nei locali:
molto polverosi per fumatori dove la tipologia dei materiali che possono bruciare
sono tali da: produrre fiamma e poco fumo produrre fumi poco opachi o trasparenti
Per la maggior parte dei prodotti il processo di produzione dura una settimana (cinque giorni lavorativi)
Si divide in cinque stadi: Inserzione dei componenti con macchina SMD
e controllo visuale Inserzione dei componenti classici Test nella camera di prova Test con PC e apparecchiature specializzate imballaggio
I fori della scheda vanno ricoperti con una pasta speciale (mediante distributore di pasta)
Inserzione dei componenti SMD Saldatura (pasta si indurisce) Controllo visivo
Nell’ordine in cui devono essere montati sulla scheda: Diodi Resistori Reti resistive Condensatori ceramici Transistori Oscillatori a quarzo Condensatori plastici Zoccoli Condensatori elettrolitici DIP switches Connettori
Le componenti devono essere posizionate in modo che sia possibile leggere i loro valori
Osservazione dei dispositivi per un tempo predeterminato (10 ore – i sensori; 24 ore – le centrali di comando)
Esempio: sensore radio SCORPIO4 46 sensori vengono connessi con la centrale di
test Coprire i sensori e aspettare 10 ore dopo le quali
controllare la memoria d’allarme della centrale Scoprire i sensori, muoversi a distanza di 5m in
modo tale da controllare l’effettivo funzionamento dei sensori e controllare di nuovo la memoria d’allarme della centrale
Attrezzatura: banco di verifica, PC + software, multimetri e analizzatore di spettro
Esempio SCORPIO4: L’alimentazione Consumo in trasmissione Consumo in riposo Frequenza di trasmissione/ricezione DIP switches La copertura
Tagliare i cavi e parti della scheda che servivano unicamente per la verifica
Dispositivi posti nelle rispettive confezioni con: Dati tecnici Istruzioni per l’uso Vite per il fissaggio a muro
Dispositivo è pronto per essere messo in vendita.
Metodi di produzione, di verifica e di installazione dei sistemi d’allarme spiegati tralasciando i dati riservati
C’è un costante sviluppo delle tecnologie impiegate nei sensori allarme
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