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Strategia Rifiuti Zero in Sicilia?Strategia Rifiuti Zero in Sicilia?Presto, per piacerePresto, per piacere
Messina
A cura di
Rete Rifiuti Zero Messina
Beniamino GinatempoFacoltà di Ingegneria-Università di MessinaE-mail: Beniamino.Ginatempo@unime.it
Rifiuti: che fare?Rifiuti: che fare?
Una frase di Albert Einstein:
““I problemi non possono essere risolti usando gli stessiI problemi non possono essere risolti usando gli stessischemi mentali che li hanno generati.”schemi mentali che li hanno generati.”
Messina
Premessa: Le Leggi di ConservazionePremessa: Le Leggi di ConservazioneMessina
Le leggi della Fisica spesso stabiliscono che alcune grandezze fisiche siconservano durante un fenomeno fisico (principi di conservazione):Nulla si crea, nulla si distrugge ma tutto si trasformaNulla si crea, nulla si distrugge ma tutto si trasforma
La validità delle leggi di conservazione implica che tutti i fenomeni fisiciavvengano mediante la trasformazione di alcune grandezze fisiche in altre:l’energia o la massa non si possono creare dal nulla ma solo trasformare trasformare
Ogni attività umana (compresa la produzione ed il consumo) è dunque unatrasformazione in cui, purtroppo, vi sarà sempre una parte della energiao della massa inizialmente disponibile che diventerà inutilizzabile.
Lo “sfrido” di energia o di massa in una trasformazione è
L’INQUINAMENTOL’INQUINAMENTO
La ciclicità dei fenomeni naturali e la follia umanaLa ciclicità dei fenomeni naturali e la follia umana
Il trucco che Madre Natura ha inventato per obbedire alle leggi di conservazioneE per consentire la vita sulla Terra è il CICLOCICLO
Si pensi all’Acqua che evapora, condensa, piove, sembra sparire sottoterrama riemerge, scorre e di nuovo, evapora.
Si pensi agli sconvolgimenti che l’interruzione dei cicli naturali può provocare
L’attuale modello di sviluppo, basato sul consumo sfrenato del superfluo,ha fatto crescere esponenzialmente il consumo di energia elettrica e:1) le attività produttive (trasformazioni di materie prime);2) i consumi (trasformazioni di prodotti);3) i rifiuti (sfrido delle trasformazioni).
Ci sono solo due modi per smaltire i rifiuti: l’incenerimento e la discarica.Entrambi sono CONTRO NATURA perché interrompono un ciclo possibiledi tanti materiali
Messina
Allora ci siamo inventati una grande follia: lo smaltimento dei rifiuti
La follia dello spreco alimentareLa follia dello spreco alimentareMessina
In Italia si butta via cibo fino al 3% del PIL, con cui si potrebbero sfamare44.5 milioni di persone (la popolazione della Spagna)
Le eccedenze/anno di cibo della grande e piccola distribuzione italiana sono 244.252 tonnellate per un valore di € 928.157.600, cioè tre pasti al giorno per 636.600 persone, risparmiando 291.393 tonnellate di CO2
Il valore dei prodotti agricoli sprecati ammonta a € 3.761.821.536 equello della produzione industriale di cibo a € 1.841.827.000
Si stima che per smaltire la carne non consumata ci vogliono 105 milioni dimetri cubi di acqua e si producono 9,5 milioni di tonnellate di CO2
Un miliardo di persone nel mondo soffre la fame e la sete
La follia dell’incenerimento dei rifiutiLa follia dell’incenerimento dei rifiuti
Visto che la massa non si può né creare né si distruggere ma solo trasformareuna tonnellata di rifiuti dopo l’incenerimento pesa ancora una tonnellatauna tonnellata di rifiuti dopo l’incenerimento pesa ancora una tonnellata
Pertanto se dopo me ne ritrovo solo il 25% (le ceneri) vuol dire che il restoè diventato gas (CO, CO2, diossina ed altri veleni) e polveri sottili, cioèrifiuti speciali conferiti abusivamente in una discarica enorme ma non gratuita:L’ATMOSFERA
Un termovalorizzatore è un inceneritore in cui si utilizza una parte dell’energiatermica prodotta nella combustione e non trasforma i rifiuti in energia,ma proprio come una discarica li nasconde alla nostra vista (sotto il tappeto!)
E per di più costa un sacco di soldi!
E per di più si distruggono un sacco di materiali pregiati recuperabili!
Messina
E per di più ci vogliono almeno tre anni per costruirli
Confronto Brescia-S. Francisco (Paul Connett)Confronto Brescia-S. Francisco (Paul Connett)
A S. Francisco si sono raggiunte percentuali di recupero dei materiali scartatidel 72%, cioè il 72% in meno di spese per lo smaltimento del rimanente
Nell’inceneritore di Brescia si è raggiunta una diminuzione del volume dei rifiuticonferiti del 75%, e la produzione di un moderato quantitativo di energia elettricache il gestore dell’energia compra cara con il CIP6, la quota delle nostre bolletteelettriche destinata alle “energie rinnovabili o assimilate”(???)
L’inceneritore di Brescia è costato € 300 (trecento) milioni.Tutti i consumatori italiani tramite il CIP6 hanno già pagato € 400 (quattrocento)milioni, e continuano a pagare la TIA/TARSU
La diminuzione dei rifiuti a S. Francisco la si fa senza costosi impianti, senzal’altissima tecnologia del termovalorizzatore di Brescia, ma con le semplicimani dei cittadini e degli operatori ecologici, cioè risparmiando la bellezza di€ 300 milioni+ € 400 milioni= € 700 (settecento) milioni
Messina
L’economia dei rifiuti e la Strategia Rifiuti ZeroL’economia dei rifiuti e la Strategia Rifiuti Zero
C’è bisogno di una svolta culturale sul problema dei rifiuti, cioè smetterla diconsiderarli immondo pattume da nascondere alla nostra vista mapreziose risorse economiche
Con poca fatica e con un po’ di attenzione, si può evitare di buttare un saccodi roba pregiata (plastica, metalli, carta, vetro, elettronica, ecc.), e questimateriali recuperabili sono ottimi e con poca spesa possono esseredecostruiti, ripuliti, riprocessati e ricommercializzati, dando luogo alle “4 R”:1) Riduzione; 2) Riuso; 3) Recupero; 4) Riciclo
Si possono pure ottenere enormi risparmi. Per esempio fare un Kg diplastica dalla plastica costa 7 volte di meno in energia che farla ex novo
L’umido processato a freddo nelle compostiere può diventare concime, sostituendocosì i concimi chimici
Messina
Si può così ridurre il quantitativo dei rifiuti da smaltire (rifiuti indifferenziati)di almeno il 70%
È dunque possibile organizzare un ciclo dei rifiuti, anzi un ciclo dei
MATERIALI PREGIATIMATERIALI PREGIATI
non utilizzati, che riduca la quantità di materiali da nascondere nelle discaricheo negli inceneritori ad una frazione minimale
Questo consentirebbe alle società d’ambito di disporre di una grande quantitàdi merci pregiate da cedere a prezzi modici a piccole imprese/cooperativeche sorgano nei dintorni delle isole ecologiche, che possano ricommercializzarli
Un piano regionale dei rifiuti dovrebbe prevedere incentivi fiscali per la nascitadi queste società col primo risultato di CREARE POSTI DI LAVORO
Un altro fondamentale risultato sarebbe quello di avere meno discarichequindi aria, terra e acqua migliori per tutti
Messina
Il ciclo dei rifiutiIl ciclo dei rifiutiMessina
Lavoro e ritorno economico dei rifiutiLavoro e ritorno economico dei rifiuti(fonte Rick Anthony, ZW San Diego)(fonte Rick Anthony, ZW San Diego)Messina
12 Categorie merceologiche
principali
Posti di lavoro
Tonnellate Prezzo di mercato
$/T (stima)
ValoreTotale degli scarti
($)
1. Riuso 350 28.000 550 15.400.000
2. Carta 65 370.000 20 7.400.000
3. Detriti vegetali 30 100.000 7 700.000
4. Putrescibili 85 190.000 7 1.330.000
5. Legno 24 40.000 4 320.000
6. Ceramica 7 20.000 4 80.000
7. Detriti minerali 20 10.000 7 70.000
8. Metalli 35 60.000 40 2.400.000
9. Vetro 75 30.000 10 300.000
10. Polimeri 1.020 110.000 100 11.000.000
11. Tessili 340 40.000 200 8.000.000
12. Prod. chimici 4 2.000 15 30.000
Totale 2.055 1.000.000 47.030.000
Produzione e consumo responsabileProduzione e consumo responsabile
Per la Strategia Rifiuti Zero bisogna diminuire anche la frazione rimanentedopo il riuso, il recupero ed il riciclo, (cioè circa il 25% di tutti i rifiuti)
Una politica industriale che penalizzi la produzione di materiali che non possonoessere recuperati o riprocessati, ma debbano finire bruciati o in discarica
Una formazione dei cittadini che devono imparare a recuperare, riutilizzare,riciclare e non acquistare quei materiali che prima o poi finiranno in discarica
Stiamo parlando dunque di RESPONSABILITÀRESPONSABILITÀ:
1) Consumo responsabile (da parte dei cittadini)2) Produzione responsabile (da parte delle imprese)3) Controllo responsabile (da parte delle istituzioni)
Messina
Ci vogliono almeno due adempimenti della politica
L’esempio di Capànnori (Lucca)L’esempio di Capànnori (Lucca)
Anche in Italia rifiuti zero è possibile: http://blog.libero.it/joiyce/5586094.html
Capànnori (45470 mila abitanti suddivisi in 40 frazioni) nel marzo del 2008 haraggiunto l’82% di raccolta differenziata e intende giungere entro il 2020 adavere zero rifiuti.
Funziona in maniera capillare la raccolta porta a porta abbinata ad una politicadi informazione e incentivi economici per cui chi produce meno rifiuti meno paga
Il 96% dei cittadini di Capànnori autoproduce il compost e gli viene riconosciutoun ulteriore 10% di sconto sulla TARSU
Pannolini per bambini: in Italia 2 miliardi di pannolini l’anno vanno in discaricaDal 2008 a 50 famiglie di Capànnori il comune fornisce un kit di pannolini riciclabili
Nel 2007 sono stati raccolte 15273 tonnellate di materiali pregiati, con unrisparmio di € 507.688. Ma dalla sola vendita delle 6.439 tonnellate di cartasono stati ricavati ben € 340.010.
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MessinaIl Centro Riciclo di Vedelago (Treviso): riciclo al 99%Il Centro Riciclo di Vedelago (Treviso): riciclo al 99%
http://www.centroriciclo.com + molti video su youtube (cercare vedelago rifiuti)
Dopo il recupero “manuale” del 75% dei rifiuti, resta il problema del cosiddettosecco irriducibile, senza risolvere il quale molto materiale andrebbe comunquein discarica o agli inceneritori
Nel Centro Riciclo di Vedelago, in collaborazione con l’università di Padova,sono riusciti a trasformare il secco irriducibile in materiale edilizio, una sortadi sabbia sintetica, che serve per laterizi innovativi e per mobili
Invece di spendere € 180 a tonnellata per incenerire questo materiale, ilCentro Riciclo lo vende con prezzi variabili da € 5 120 a tonnellata€ 230 300 di guadagno netto
Mediante convenzione con 14 comuni della Sardegna il Centro Riciclo diVedelago sta aprendo uno stabilimento gemello in Sardegnasta aprendo uno stabilimento gemello in Sardegna
Anche in Sicilia si può: Kalat AmbienteAnche in Sicilia si può: Kalat Ambiente
Pagina web: www.kalatambiente.net
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Rifiuto umido Rifiuto lignocellulosico
Impianto di compostaggio di Kalat AmbienteMessina
Il Biofiltro dell’impianto di compostaggio
I controllo attivati sono:1) emissioni odorose in atmosfera (D.P.R. 203/88); 2) ammendante compostato misto (D.Lgs. 217/06);3) caratterizzazione del prodotto di sovvallo;4) comunicazioni dati agli enti di controllo ambientale;5) prelievo a campione delle acque di sgrondo in fase di scarico degli automezzi che trasportanoil rifiuto organico da destinare ad analisi puntuale
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Impianto di trattamento e valorizzazione della frazione secca
Da settembre 2008 l’impianto è diventato Centro di Selezione Spinta (CSS)per COREPLA. Così gli imballaggi in plastica vengono selezionati per polimeri eper colori. Si differenzia il PET (bottiglie di acqua, bevande, ecc..) in trasparente,azzurrato e colorato, il Polietilene a bassa densità (buste della spesa) da quelload alta densità (flaconi di detersivi).
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Kalatambiente ha attivato anche il riciclaggio del tetrapak, perché hasperimentato delle tecniche innovative per la separazione degli strati
VeneticoVeneticoMessina
SpadaforaSpadaforaMessina
S.Pier NicetoS.Pier NicetoMessina
TorregrottaTorregrottaMessina
Il DDL regionaleIl DDL regionale
L’ARS ha recentemente approvato (praticamente all’unanimità) il DDLGestione integrata dei rifiuti e bonifica dei siti inquinatiMAMANon c’è copertura finanziaria
Il buco degli ATO (€1.290 Milioni) sarà pagato dai comuni con i loro fondi senon saranno in grado di recuperare l’evasione, quindi divide i cittadiniin fessacchiotti (quelli che hanno sempre pagato) e furbetti (quelli che non hanno maipagato)
art. 9 comma 3: “ q)... I trattamenti di incenerimento devono essere classificaticome operazioni di recupero e non come operazioni di smaltimento;”.
Non premia il cittadino fessacchiotto che riduce, riusa, recupera e ricicla i rifiuti,mentre il furbetto che spreca paga la stessa TIA/TARSU, perché non affronta ilproblema di una equa tariffazioneequa tariffazione se non come indicazioni generiche
Non affronta il problema culturale dei rifiuti: non immondizia che ammorbale strade ma ricchezza comune ed opportunità economica e di lavoro
Messina
4 proposte 4 proposte sostenibilisostenibili per i rifiuti in Sicilia per i rifiuti in Sicilia
Abbandonare l’idea dell’incenerimento ed usare i fondi per la costruzionedegli inceneritori per realizzare almeno un centro di recupero materiali ecompostaggio per provincia sul modello di KalatAmbiente o addiritturasul modello di Vedelago
Affidare la formazione dei cittadini sulla corretta gestione del ciclo dei rifiutia cooperative sociali e organizzazioni di volontariato
Incentivare la costituzione di piccole imprese cooperative per l’utilizzo,il riprocessamento e la ricommercializzazione delle varie specie merceologicherecuperate (vetro, plastica, metalli, legno, elettonica, ecc..)= POSTI DI LAVOROPOSTI DI LAVORO
Sistema di tariffazione/tassazione meno iniquo, che penalizzi i consumi el’eccessiva produzione di rifiuti, premi il riuso, il recupero ed il riciclodei materiali
Messina
Suggerimenti per l’immediato ai comuniSuggerimenti per l’immediato ai comuni
Incentivare il compostaggio domestico della frazione umida cedendo compostierea prezzo simbolico, semplificando procedure e ampliandone i requisitidi chi può richiederle
Mettere in funzione le isole ecologiche
Prendere i contatti diretti con i consorzi obbligatori (COREPLA, CONAI, ecc.)per monetizzare i rifiuti
Campagne di informazione e formazione per riduzione, riuso, recupero ericiclo, con meccanismi a premi per i cittadini virtuosi, sponsorizzati da dittecommerciali
Raccolta porta a porta con progressiva abolizione dei cassonetti
Messina
Contattare il Centro Riciclo di Vedelago per una visita al Centro Riciclo e pervalutare la realizzazione un impianto di riciclo gemello convenzionato coni 38 comuni dell’ATO Me 2 ed altri
ConclusioniConclusioni
Madre Natura funziona trasformando continuamente i 4 elementi fondamentali:Aria, Acqua, Terra e Fuoco (energia)Aria, Acqua, Terra e Fuoco (energia)
Dobbiamo immaginare e costruire un futuro diverso, più sobrio, di decrescitae diminuzione drastica dei consumi individuali
C’è bisogno di una crescita culturale di istituzioni e cittadini per affrontareil problema dei materiali pregiati abbandonati
Come per l’Acqua (pubblica!), noi dobbiamo imparare a non sprecarei 4 elementi vitali
Messina
Consumo responsabile + Amministrazione responsabile = Rifiuti Zero =
Migliore qualità della vitaMigliore qualità della vita
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