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S.I.S. Piemonte
a.a. 2008-2009
Modulo didattico
“Galileo Galilei: scienziato e letterato”
Specializzata:
Francesca Tabusso
Supervisori di tirocinio:
Rita Giublena
Maria Motta
2
Sommario
1. Contesto ...................................................................................................................................3
2. Livello ......................................................................................................................................4
3. Finalità .....................................................................................................................................6
4. Obiettivi di apprendimento e prerequisiti ................................................................................6
5. Abilità, competenze attivate.....................................................................................................7
6. Risorse e materiali....................................................................................................................7
7. Metodologia e tempi ................................................................................................................7
8. Procedura ...............................................................................................................................11
9. Verifica e valutazione ............................................................................................................12
10. Fattibilità ..............................................................................................................................19
3
1. Contesto.
L’Istituto ospitante è l’unico liceo scientifico di Asti. Gli allievi sono di varia estrazione sociale,
provengono in egual misura dalla città e dai paesi del circondario. L’altro liceo scientifico della
Provincia si trova a Nizza, a 30 Km a sud di Asti.
L’utenza:
• Allievi di varia estrazione sociale, provengono in egual misura dalla città e dai paesi della parte
settentrionale della provincia di Asti.
• Con buona preparazione di base, in genere seguiti dalle famiglie.
• Intenzione di proseguire gli studi all’università.
• Classi senza una prevalenza di genere.
L’intervento si è svolto in una classe quarta, composta da 15 studenti: 12 femmine e 3 maschi. C’è
una buona interazione tra i compagni; gli studenti sono educati e rispettosi, nonostante siano vivaci
e amino chiacchierare. Dal punto di vista della didattica, la classe è spesso passiva, sembra interessata
in modo discontinuo. Durante le interrogazioni gli studenti si dimostrano preparati, un po’ meno in
occasione delle domande formative poste a lezione. Non ci sono casi particolari.
L’aula quest’anno è particolare: ad anfiteatro, con gradoni, è pitturata di azzurro, sul soffitto
inclinato sono dipinti gli animali dello zodiaco. Le file sono da quattro. Molti posti sono vuoti, tra
cui quelli in prima fila. I tre maschi sono seduti vicini, in posizione arretrata. Gli allievi non
cambiano di posto.
Descrizione del liceo in sintesi:
ub
icaz
io
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Periferia della città; collegato al centro e alla stazione ferroviaria e dei pullman con autobus
urbani. Ampio parcheggio interno, per insegnanti e allievi.
stru
ttu
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Struttura di quattro piani, di costruzione recente (1975), con biblioteca (10.000 volumi), Rete
informatica interna con collegamento Internet in tutte le aule; sala audiovisivi, 72 computer
disposti in vari locali, due laboratori di fisica e chimica dotati di 30 postazioni per attività
sperimentale, palestra con due campi da pallacanestro, sala di pesistica.
sper
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tazi
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Ind
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Sperimentazioni:
• Sezione A-F: Piano Nazionale Informatica, 5 h/sett. di Matematica, tutti gli anni.
• Sezione B-C: Bilinguismo inglese-spagnolo o inglese-francese, 3 h/sett. in più rispetto al
corso tradizionale.
• Sezione E: Piano Nazionale Informatica, 5 h/sett. di Fisica, tutti gli anni.
Sezioni D, G, H: orari e materie standard.
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Ciclo quinquennale, che si conclude con l’esame di Stato.
4
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• 37 classi distribuite in 8 sezioni.
• La durata delle lezioni è di 60 minuti, tranne che martedì e venerdì (50 minuti).
• Le classi I e II D; II F; I e II G hanno il sabato libero.
• Nelle classi IV l’orario è di 3 h/sett. di latino e 4 h/sett. di italiano rispetto alle 4 di
latino e 3 di italiano previste dalla vigente normativa.
Le materie:
• Lingua e lettere italiane
• Lingua e lettere latine
• Lingua e letteratura inglese/tedesca/francese/spagnola
• Storia
• Geografia
• Filosofia
• Scienze nat., chimica e geografia
• Fisica
• Matematica
• Disegno e Storia dell' Arte
• Religione
• Educazione fisica
pro
get
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curr
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la
Innovazione e design; I luoghi e la memoria; Testimonianze di guerra; Laboratorio di
scrittura; Madre Terra; Biotecnologie; Atlante istologico; Concorsi regionali di storia e
cultura europea; Progetto cultura (uscite didattiche); Tra giallo e realtà; Cineforum in lingua
inglese.
pro
get
ti e
xtr
acu
rric
ola
ri
Corsi di: astronomia, teatro, pronto soccorso, canto corale; preparazione per certificazioni
linguistiche e informatiche, partecipazione alle olimpiadi di fisica e matematica, al torneo
nazionale di tchoukball e a gruppi sportivi, al Progetto sul problema dei rifiuti, al Progetto
Biblioteche in Rete per le scuole della Provincia; incontri con scrittori della manifestazione
letteraria “Passepartout” o incontri al “Caffè Vercelli”; Cineforum sulle tematiche giovanili;
realizzazione di un video (“Pastrone cinema”); gestione del sito Internet.
Il programma Educazione alla Salute offre:
• consulenza psicologica
• incontri sulla prevenzione alle dipendenze,
• incontri sulla sessualità
• incontri sul problema del fumo
• incontri sull’educazione stradale,
• incontri sulla promozione del volontariato
• incontri sull’uso dei farmaci
• incontri sull’educazione alla relazione e all’affettività.
2. Livello della classe
La situazione è omogenea: gli allievi hanno nel complesso un rendimento scarso; la più studiosa è
molto scolastica; la più brava nello scritto non si distingue comunque per originalità. Gli studenti
hanno capacità nella media, ma un metodo di studio inadeguato: si basano molto sulla
memorizzazione e si trovano in difficoltà al momento di fare collegamenti tra gli argomenti. Pochi
studenti sanno esporre con proprietà, in maniera argomentativa, e approfondire gli argomenti. Nell’orale,
come nello scritto, rielaborano poco: nelle prove scritte, meglio far svolgere loro tematiche legate
alla materia di studio, non all’attualità, perché gli studenti altrimenti risultano banali, non riuscendo
ad esprimere idee personali ed autentiche.
5
Dai voti del “pagellino” del I quadrimestre (prospetto infraquadrimestrale dell’andamento
scolastico) compilato il 6 dicembre 2008 (che quindi non comprende il voto della prova da me
somministrata l’11 dicembre 2008), risulta che la classe è comunque nel complesso più che
sufficiente (6,6 in media), a parte tre studenti, che riportano un’insufficienza non grave. Solo tre
studenti si distinguono perché superano di almeno un voto la media.
scritto orale media
studente 1 7 ½ 8 7,75
studente 2 6 7 ½ 6,75
studente 3 5 ½ 6 5,75
studente 4 6 7 6,5
studente 5 6 5 5,5
studente 6 6 7 6,5
studente 7 6 7 6,5
studente 8 7 8 7,5
studente 9 6 7 6,5
studente 10 6 7 6,5
studente 11 6 7 6,5
studente 12 6 6 6
studente 13 6 7 6,5
studente 14 8 8 ½ 8,25
studente 15 5 ½ 6 5,75
Media classe 6,23 6,93 6,6
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10 studente 1
studente 2
studente 3
studente 4
studente 5
studente 6
studente 7
studente 8
studente 9
studente 10
studente 11
studente 12
studente 13
studente 14
studente 15
Media classe
6
3. Finalità
Quando la Tutor mi aveva proposto di trattare Galilei, avevo accettato con entusiasmo, affascinata
da sempre dal personaggio. Poi il mio dubbio è stato quello della scarsità dei contenuti, forse
insufficienti a riempire il tempo minimo richiesto dal tirocinio. Ma la stessa Tutor, che mi ha
ripetuto più volte quanto la trattazione di Galilei fosse importante in un Liceo scientifico proprio per
l’aspetto matematico e razionale, ha fugato i miei dubbi e mi ha inconsapevolmente suggerito l’idea
di un metodo interdisciplinare (Italiano, Storia/Filosofia e Fisica). Mi sono ispirata a lei per il voler
raccontare sempre un autore in modo da renderlo presente in classe, attraverso i suoi aspetti più
“umani” (carattere, affetti, piccole manie, curiosità della sua vita, gusti e debolezze…). Per questo
ho cercato in biblioteca alcune biografie per un approfondimento dell’autore. Ho sempre cercato di
rendere attuale l’autore, attraverso una narrazione romanzata.
In aula mi sono sforzata di far sì che la cronaca della vita di Galilei non riducesse il grande uomo e
scienziato a uno stereotipo lontano e astratto, ma lo rendesse vivo e concreto, attraverso una
narrazione un po’ romanzata (sebbene fedele alla realtà storica). Ho notato che il Capitolo contro il
portar la toga incuriosisce e imbarazza leggermente per i suoi contenuti velatamente impudichi.
Ho insistito sul talento letterario, l’anticonformismo, la goliardia, sull’intelligenza e profondità del
pensiero di Galilei, che non considera importante la veste ma il contenuto, la sostanza, il pensiero di
una persona.
Il mio intento, ponendo domande a cui sanno rispondere, è stato quello di motivarli, incoraggiarli e
stimolarli, facendo capire loro che sono bravi e possono fare molto sfruttando il loro ingegno e la
loro curiosità (di galileiana memoria).
Sapendo che, intraprendendo magari corsi di studi differenti, tra qualche anno poco rimarrà delle
nozioni apprese durante le lezioni di italiano, ho ritenuto fondamentale insistere non solo su concetti
e idee, ma soprattutto tentare di trasmettere:
• la passione e l’interesse per la materia attraverso l’entusiasmo dell’insegnamento che
dovrebbe suscitare la motivazione degli allievi (osservazione del feed-back);
• un modello etico corretto da parte del docente e portando esempi costruttivi estraendoli dagli
autori considerati o da altro;
• la certezza dell’interesse e dell’“amore” verso i propri studenti, che la Pedagogia ci insegna;
• un certo senso critico di fronte alla realtà.
Credo sia questo che rimarrà negli studenti, a distanza di anni. Questo è quello che è rimasto a me:
il ricordo pieno di stima e di affetto di uno-due insegnanti e la curiosità di fronte al mondo che
hanno saputo suscitarmi.
Infine ritengo che ogni insegnante dovrebbe chiedersi perché insegna, quali sono le sue motivazioni
profonde. L’importante è non voler continuare ad essere il “primo della classe” o cercare in classe
la compiutezza della propria esistenza. Credo che la motivazione debba essere invece (oltre alla
trasmissione di un modello) più realistica e insieme profonda: la ricerca dell’Altro e la crescita
personale attraverso il rapporto costruttivo e autentico con gli allievi, e perché no, con i colleghi.
4. Obiettivi di apprendimento e prerequisiti.
Con il modulo “Galileo Galilei: scienziato e letterato” si è inteso stimolare l’acquisizione delle
seguenti conoscenze:
• Conoscere l’ideologia e la poetica di Galilei, attraverso le sue opere scientifiche e letterarie.
• Conoscere la sua importanza per il pensiero scientifico moderno.
• Conoscere i fondamenti e il procedimento del metodo scientifico.
• Conoscere le caratteristiche fondamentali dello stile letterario dell’autore.
• Conoscere il rapporto tra lo scienziato e la Chiesa del tempo.
Dopo colloquio con il docente di Storia/Filosofia, si è svolto il modulo dando per scontati i seguenti
prerequisiti:
7
• Conoscenza dei principali avvenimenti storico-politici del periodo storico coinvolto nella
trattazione dell’argomento, dalla fine del Concilio di Trento alla Pace di Vestfalia (1563-
1648).
• Conoscenza del pensiero filosofico di Galileo Galilei.
5. Abilità, competenze attivate.
• Saper comprendere un testo galileiano e coglierne i temi, le idee e le caratteristiche
stilistiche.
• Saper contestualizzare l’opera scientifica e letteraria nella vita dell’autore e nel periodo
storico.
• Saper descrivere “l’uomo” Galileo: il carattere, le idee, le passioni e i moventi.
• Saper dare giudizi critici sullo scenario politico in Italia e in Europa, collegando i vari attori
della cornice storica dell’epoca.
• Saper cogliere la modernità delle idee e dell’etica galileiana.
6. Risorse e materiali (v. bibliografia)
Per la vita di Galilei:
• contatto e discussione con il docente di Storia e Filosofia per la contestualizzazione
dell’autore.
• una pagina tratta dalla biografia scritta da Egidio Festa (v. allegato 1), in cui i due biografi
del tempo Viviani e Gherardini fanno un ritratto dello scienziato; riportato dallo dallo stesso
testo: il galileiano Capitolo contro il portar la toga (v. allegato 2).
• alcune pagine dalla Vita di Galileo di Bertolt Brecht.
Per la parte scientifica:
• collaborazione con la docente di Fisica e il suo tecnico di laboratorio, che interviene a
lezione nell’aula di Fisica.
• dal libro di Zichichi le rappresentazioni grafiche dei tre sistemi: tolemaico, copernicano,
ticonico (v. allegato 3 fig. 6) e la scheda (v. allegato 3 pag. 28) che riporta le sedici
scoperte e undici invenzioni di Galileo.
Per la parte letteraria (tratta dal manuale scolastico):
• Lettera al Padre Benedetto Castelli.
• Dal Sidereus nuncius: le macchie lunari.
• Da Il Saggiatore: la favola dei suoni.
• Alcune pagine dal Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo.
• Dal saggio di Geymonat: la critica del principio di autorità e il rapporto tra Galilei e
Aristotele.
7. Metodologia e tempi.
Sono stati svolti undici incontri, dal 26 novembre al 16 dicembre 2008:
Giorno Metodologia
Mercoledì
26.11.2008
Prima della lezione incontro in aula professori il prof. di Filosofia e Storia (mio ex
docente); gli chiedo quali aspetti ha trattato e quali testi utilizzato: ha letto con i
ragazzi il testo dell’abiura e parlato a lungo della Controriforma. Inoltre discutiamo
della situazione storico-politica del tempo e del clima culturale italiano, retrivo
rispetto all’Europa; utilizzo questi approfondimenti durante la lezione.
In classe si tratta la vita dell’autore fin nei minimi particolari, anche dal punto di vista
degli aspetti più intimi e familiari (personalità e rapporti con il padre e i numerosi
8
fratelli, Marina e Sagredo…).
Solo le date o i periodi che indicano momenti importanti della vita o segnano le opere
determinanti sono esplicitate agli studenti; viene comunque sempre fatto riferimento
all’atteggiamento della Chiesa durante la Controriforma.
Utilizzo la pagina di Egidio Festa, che è consegnata in fotocopia agli studenti, in cui i
due biografi Viviani e Gherardini fanno un ritratto fisico e della personalità e dello
scienziato. Dello stesso autore faccio leggere una cinquantina di versi del galileiano
Capitolo contro il portar la toga.
Lezione il più possibile partecipata: si illustrano le idee dell’autore facendo leva sulle
conoscenze appena acquisite dagli studenti con il docente di Filosofia e già acquisite
in Fisica a partire dalla III classe.
A causa della mancanza di tempo, non riesco a far leggere gli studenti e leggo io
velocemente i due ritratti di Galilei, sperando che mi seguano, e per questo insistendo
sulle parti più salienti e curiose, come la sua modestia e la sua arguzia, la sua
corporatura imponente, i capelli rossicci. Leggo io e faccio una veloce parafrasi dei
versi del Capitolo, in cui ci sono i vantaggi dell’andar nudo e l’irrisione ai togati
“fiaschi pien di vento”.
Mi viene il dubbio che il primi venti versi, di significato osceno, non siano appropriati
alla classe (tutti gli studenti sono ancora minorenni) e faccio leggere prima della
lezione il testo alla Tutor, la quale mi dà il consenso alla consegna delle fotocopie.
(Ricordo che mi aveva rivelato il suo metodo a riguardo: trattava spesso testi osceni
per incuriosire la classe, ma li leggeva e spiegava solamente -con molto garbo- e non
ne dava copia).
Giovedì
27.11.2008
Per maggior chiarezza, si dà agli studenti copia delle rappresentazioni grafiche dei tre
sistemi: tolemaico, copernicano, ticonico, presa dal libro di Zichichi.
Dopo aver preso accordi con la professoressa di Fisica, si effettua un intervento del
suo assistente di laboratorio per una lezione interdisciplinare che spieghi
scientificamente e mostri concretamente, sfruttando le moderne attrezzature del
Liceo, alcune delle scoperte e invenzioni dello scienziato pisano.
Agli studenti viene consegnata la scheda presente sul libro di Zichichi, già mostrata al
tecnico di laboratorio, che riporta –riassumendole- sedici scoperte e undici
invenzioni.
Lezione partecipata: si illustrano le idee dell’autore, basandosi sulle conoscenze già
acquisite dagli studenti, che in III studiano le leggi del moto. Invece non si insiste
molto sull’astronomia, in quanto materia di V anno.
Avvisato di intervenire più tardi per permettermi di finir la lezione della volta
precedente, il tecnico arriva dopo circa 15 minuti dall’inizio dell’ora; portiamo la
classe in laboratorio, utilizzando la strumentazione a disposizione, spiega una
scoperta e un’invenzione di Galilei.
Venerdì
28.11.2008
Si racconta l’occasione in cui è maturata la decisione della lettera a Castelli: narro
della cena alla corte del Granduca di Toscana. I ragazzi leggono il testo, anche per
impratichirsi con l’italiano del Seicento.
Al termine si fanno notare i passi che meglio espongono la teoria della separazione
degli ambiti di Scienza e Fede, l’ironia dell’autore, lo stile della prosa, razionale e
argomentativa, molto lontana dal Barocco.
Lezione partecipata: insieme agli allievi si risponde alle domande riportate al fondo
del testo, che lo analizzano e spiegano il pensiero dello scienziato.
Per far notare i passi salienti sulla necessaria interpretazione del linguaggio della
Bibbia, interrompo spesso la lettura.
9
Verifico la comprensione della lettera e delle idee di Galilei attraverso le domande
alla fine del testo. Della lettera al Castelli, segnalo solo i passi che riprendono gli
stessi concetti della lettera appena letta; insisto sulla distinzione di G. sulla
separazione tra conoscenza religiosa e scientifica e sull’interpretazione storicistica
(eretica al tempo della Controriforma) della Bibbia. Invito gli studenti a rispondere,
mentre studiano, alle domande al fondo del manuale.
Martedì
2.12.2008
Lettura da parte degli studenti e interpretazione del brano (tradotto) del Sidereus
riportante le pagine iniziali dell’opera latina sulla visione con il cannocchiale della
superficie della luna. Si fa notare lo stupore intellettuale evidenziato dallo stile
letterario e dal lessico.
Si mette in evidenza la sottolineatura religiosa delle affermazioni galileiane.
Si verifica la comprensione attraverso la risposta della classe alle domande al termine
del brano.
Trovando sterile fare il riassunto del testo, non seguo in maniera pedissequa la
proposta di lavoro del libro; sulla base del testo appena letto in classe, chiedo agli
studenti di fare un resoconto dell’esperienza dello scienziato e di rispondere solo a
quelle domande che verifichino la comprensione della portata dell’invenzione e le
conseguenze per la scienza moderna.
Mercoledì
3.12.2008
Lettura da parte degli studenti e analisi del brano de Il Saggiatore: la favola dei suoni,
riportante l’idea della scienza come ricerca continua e mai definitiva.
Si sottolinea l’importanza della curiosità e l’insistenza sulla meraviglia, che
l’avvicina al Barocco. Sulla base del riquadro presente sul manuale, si espone la
storia del concetto di “meraviglia”.
Durante la lettura, insieme agli studenti si individua la struttura logica del testo e si
procede alla riflessione linguistica sulla sintassi e sul lessico di Galilei.
Anche se molti ragazzi ricordano di aver già letto il testo alle Medie, non tralascio la
lettura, ma sollecito al ricordo dei contenuti, dando un taglio più approfondito rispetto
alla precedente analisi.
Per rendere più chiari tutti i passaggi del metodo sperimentale, mentre spiego, decido
da fare lo schema alla lavagna.
Quando una studentessa mi domanda di rispiegare la differenza tra metodo induttivo e
deduttivo, procedo per esempi, ricollegandomi al socratico “so di non sapere” inserito
nel brano, insisto sul fatto che maggiore è la conoscenza, maggiore è la percezione
dell’ignoranza sull’infinità del sapere: più si allarga la sfera della conoscenza, più si
ampliano i confini sull’ignoto. Traccio un disegno alla lavagna. I ragazzi sono stupiti.
Chiedo loro se hanno questa sensazione. Insisto sull’importanza di apprendere, di
argomentare con metodo razionale, di “leggere” la realtà in modo critico, seguendo il
modello di Galileo. Scherzano e colgo le battute tra loro portandole come esempi di
argomentazione. Sono interdetti ma seguono. Chiedo infine loro (e lascio sospesa la
domanda) se sentono il piacere del lavoro intellettuale.
Giovedì
4.12.2008
Tre studenti leggono il Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo,
“interpretandolo” in base al personaggio. Per il secondo dialogo si cambiano le parti.
Si fa notare la creatività dello scrittore e la passione unita al rigore logico del
matematico, fiducioso e allo stesso tempo consapevole dei limiti umani.
Individuazione delle caratteristiche dei tre personaggi, analisi della sintassi (vicina al
latino) e del lessico (da notare la metafora di “sentina”, già vista nel tirocinio di latino
su Cicerone) e dell’ironia galileiana.
10
Venerdì
5.12.2008
Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo: lettura e interpretazione di un brano
da parte degli studenti.
Nell’analisi si insiste sulla paura e bisogno di certezze del dogmatismo, e di contro la
necessità della discussione e dell’intelligenza critica.
Ho il sospetto che gli studenti non capiscano alcune parole presenti sul testo e
verifico. In effetti alcuni termini non sono chiari. Dopo averli spiegati con la
collaborazione della classe, suggerisco loro di consultare il dizionario durante lo
studio; ne segnalo uno on line, il De Mauro. Gli studenti non lo conoscono o lo
confondono con Wikipedia. Mancando il tempo, leggo io alcune frasi determinanti
del secondo testo.
Martedì
9.12.2008
Sull’’opera Vita di Galileo, si illustra il personaggio di Andrea, il amico e discepolo
dello scienziato. Lettura da parte degli studenti di alcune pagine del dialogo
brechtiano. Si raccomanda l’interpretazione delle parti, secondo quanto spiegato fino
a quel punto.
Anche se gli studenti avrebbero dovuto leggere l’opera già durante l’estate, mi dicono
di non averlo fatto, qualcuno non conosce neppure il nome dell’autore.
Raccomando quindi lettura integrale dell’opera, che comunque è molto breve, facile e
piacevole.
Mercoledì
10.12.2008
Ripasso vita e opere dell’autore: commento e discussione partecipata sulla linea del
tempo riportata sul libro di testo, inserendo ulteriori informazioni storiche (ad es. il
Concilio di Trento o la rilevanza dei Paesi Atlantici, la peste, la crisi economica
europea, la situazione politica italiana) e letterarie (Barocco; “Adone” di Marino, date
di pubblicazione).
Sintesi da parte del docente della critica presente sul manuale.
Vengono dettate con precisione le pagine da studiare.
Durante l’ultima lezione prima della prova, oltre a fare il ripasso e ad indicare il
programma da studiare, voglio fare conoscenza degli studenti singolarmente. Così
quando mancavano cinque minuti ho chiesto alla classe di descriversi molto
brevemente, attraverso poche parole: un oggetto, un’idea, una situazione. Per quanto
ben disposti, non hanno voluto esporsi più di tanto e hanno citato tutti in modo un po’
impersonale lo sport preferito.
Giovedì
11.12.2008
Distribuzione delle fotocopie della prova, precisazione del tempo a disposizione;
anche se è scritto tutto sul foglio, si fa una breve spiegazione delle consegne e del
sistema di attribuzione del punteggio.
Chiarisco gli eventuali dubbi, poi gli studenti sono invitati a cominciare e a rimanere
concentrati.
Le consegne sono sempre le stesse per un saggio breve, ma preferisco ripeterle e
insistere sull’attenzione da porre alla lettura dei testi.
Dopo aver letto i testi proposti della prova, come sempre i questi casi, gli studenti
mostrano esitazione di fronte alla pagina bianca. Intervengo a costo di disturbare chi
ha già cominciato e aggiungo il suggerimento di appuntare le idee su di un foglio a
parte e da quelle impostare una scaletta. Esorto a riflettere a lungo prima di elaborare
il compito, e a rileggere quanto hanno scritto prima di consegnare.
Gli studenti, a mano a mano che terminano, consegnano la prova e se ne vanno. Al
termine delle due ore, qualcuno deve ancora finire. Con il permesso della Tutor, dico
loro di terminare con calma e aspetto che finiscano.
Martedì Dopo la consegna delle prove corrette e valutate, segue un commento generale
11
16.12.2008
sull’andamento delle prove.
Si procede poi alla lettura di passi corretti o buone idee, lodando gli autori. Si citano
errori ricorrenti o grossolani senza però rivelare l’artefice.
Quando riconsegno le prove corrette, gli studenti sono piuttosto soddisfatti dei
risultati ottenuti. Noto che potrebbero fare meglio: è sbagliato rimanere “bloccati” e
scrivere in modo piatto e convenzionale perché non si è creduto nelle proprie
potenzialità.
Sempre con lo scopo di spronarli, lodo i loro sforzi di originalità. Incito a fidarsi per il
futuro delle proprie idee a scrivere “di getto” il proprio pensiero; in seguito devono
effettuare una lavoro di lima, per correggere eventuali errori e raffinare lo stile.
In un secondo momento gli alunni possono fare domande circa la prova.
8. Procedura
Le lezioni sono stati di un’ora ciascuno (solo per la verifica, due ore):
Lezione Argomento Contenuti Durata
I
26.11.2008
Galilei: vita e
opere • Biografia di Galilei alla luce della situazione
storica italiana ed europea.
• Racconto della vita dell’autore.
1 ora
II
27.11.2008
Galilei scienziato
• Sistema tolemaico e copernicano a confronto;
compromessi scientifici per superare il contrasto
(Tycho Brahe).
• Le numerose invenzioni e scoperte di Galilei.
• Gli “errori” di Galilei: le maree e le orbite
ellittiche.
• Le prospettive aperte dalla scienza galileiana:
l’attività del CERN e la ricerca del Supermondo.
1 ora
III
28.11.2008
Galileo: opere
letterarie • La corrispondenza epistolare ad allievi, colleghi,
protettori: la politica culturale di Galilei.
• Le lettere “copernicane” (o “teologiche”); la
lettera a Don Benedetto Castelli: scienza e Sacre
scritture.
1 ora
IV
2.12.2008
Galileo: opere
scientifiche
• Sidereus nuncius: diario di una scoperta
rivoluzionaria che annulla l’opposizione
medievale tra terra e cielo.
• Considerazioni sull’uso del latino da parte di
Galilei come linguaggio del tempo per la Scienza.
• Galilei padre della scienza moderna: nel 2009 si
festeggeranno i quattrocento anni
dell’osservazione del cielo attraverso il
cannocchiale.
1 ora
V lezione
3.12.2008
Galileo e la prosa
scientifica • Da Il Saggiatore: la favola dei suoni.
• Galilei inventore della prosa scientifica.
• Il metodo di Galilei: dati e ipotesi, umiltà e
dubbio.
• Il nuovo metodo sperimentale: “sensata
1 ora
12
esperienza” unita al ragionamento logico-
razionale, attraverso la matematica (“lingua della
natura”).
VI lezione
4.12.2008
Galileo e la prosa
scientifica • Il Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo:
circostanze di composizione, struttura, contenuti,
ambientazione e personaggi, stile.
• Due testi dalla Prima giornata:
1. alterazione e caducità dell’universo,
condizione di vita e operosità
2. elogio dell’ingegno umano.
1 ora
VII
5.12.2008
Galileo e la prosa
scientifica
• Due testi dalla Prima giornata:
1. confutazione dell’ipse dixit
2. smarrimento di Simplicio
• Da un saggio di Geymonat: la critica del principio
di autorità e il rapporto tra Galilei e Aristotele.
1 ora
VIII
9.12.2008
Galileo
personaggio
letterario
• Vita di Galileo di Bertolt Brecht: genesi e stesure,
caratteristiche del personaggio, influenza della
Storia (1933-1955).
• Due stralci dall’opera:
1. il dialogo con Sagredo, che esprime la fede di
Galilei nella ragione umana e nella scienza
2. l’ultimo incontro tra Andrea e Galileo e dolente
monologo di quest’ultimo sull’ignoranza
dell’umanità.
• Confronto tra il Sagredo/Galilei del Dialogo e il
Galilei di Brecht; concezione della scienza nelle
due opere.
1 ora
IX
10.12.2008
Ripasso • Galilei: l’uomo, le opere, il suo tempo.
• Ripresa nei secoli delle idee galileiane, dai
pensatori contemporanei al Novecento.
• Riepilogo del programma da studiare, sul testo e
sulle fotocopie.
1 ora
X
11.12.2008
Verifica
sommativa
Prova scritta di italiano
2 ore
XI
16.12.2008
Correzione
verifica
Consegna dei compiti valutati e correzione.
1 ora
9. Verifica e valutazione
Si è deciso di adottare il tipo di verifica “saggio breve” per permettere collegamenti con l’attualità e
far sì che gli studenti si possano esercitare in una tipologia che ricorre spesso all’Esame di Stato.
Rispettando i requisiti richiesti, nella verifica sono stati inseriti vari documenti su cui riflettere: un
brano introduttivo al Sidereus nuncius, tratto dalla letteratura di Poma e Riccardi; uno stralcio dallo
stesso Sidereus, un dialogo tratto dall’opera di Brecht; parte del testo dell’abiura di Galileo. Sono
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stati così offerti all’esame dello studente più testi di “taglio” differente e appartenenti a epoche
diverse: alla contemporaneità di Galilei e alla nostra.
Il testo della verifica:
Liceo Scientifico Statale “F. Vercelli” Asti, 11 dicembre 2008
Nome e cognome..................................................................................................Classe IV sezione C
I Quadrimestre II Prova in classe
COMPITO IN CLASSE DI ITALIANO
CONSEGNE
Sviluppa l’argomento utilizzando gli argomenti e i dati che lo corredano, interpreta e confronta i
documenti e i dati forniti e su questa base svolgi, argomentandola, la tua trattazione, anche con
opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio.
Da’ al saggio un titolo coerente con la tua trattazione e ipotizzane la destinazione editoriale (rivista
specialistica, fascicolo scolastico di ricerca e documentazione, rassegna di argomento culturale,
altro).
Se lo ritieni opportuno, organizza la trattazione suddividendola in paragrafi, cui potrai dare
eventualmente uno specifico titolo.
Per attualizzare l’argomento puoi riferirti a circostanze immaginarie o reali, (mostre, anniversari,
convegni o eventi di rilievo).
Il saggio deve essere di quattro o cinque colonne di foglio protocollo, intestazione e destinazione
editoriale escluse.
Il tempo a disposizione è 2 ore di 60’.
ARGOMENTO: Galileo Galilei: uno scienziato e scrittore che apre la via al nuovo
immaginario dell’uomo moderno.
Un cannocchiale puntato verso il cielo: Sidereus nuncius Nel marzo 1610 esce a Venezia in 550 copie, presso la stamperia di Tommaso Baglioni, il .Sidereus
nuncius, magna, longeque admirabilia spectacula pandens (Messaggero celeste, che grandi e
oltremodo mirabili spettacoli apre) di Galileo Galilei. Nei mesi precedenti, dopo aver potenziato e
portato a perfezione per le conoscenze dell'epoca, un cannocchiale, lo scienziato lo ha rivolto verso
il cielo, iniziando una serie di osservazioni che danno in breve risultati tanto importanti e inattesi da
spingerlo ad affrettare i tempi della loro comunicazione alla comunità scientifica europea. Nel
gennaio 1610, mentre procedono le esplorazioni notturne della volta celeste, inizia la stesura diurna
del Sidereus nuncius, poche decine di pagine capaci però di sconvolgere la scienza astronomica
TIPOLOGIA B: redazione di un “saggio breve”
AMBITO letterario
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tradizionale e di aprire all'immaginario umano nuovi straordinari orizzonti. II cannocchiale consente
in effetti a Galilei quattro fondamentali scoperte, che il Sidereus Nuncius analiticamente descrive: la
superficie della luna non è, a differenza di quanto si credeva, liscia e uniforme, ma "scabra e
ineguale", coi monti e valli del tutto simili a quelli terrestri; le stelle fisse sono molto più numerose
di quanto gli astronomi tradizionalmente ritengono; la Via Lattea e le nebulose sono costituite da
miriadi di corpi stellari; intorno a Giove ruotano quattro satelliti, che lo scienziato chiama medicei.
(Poma, Riccardi, Letteratura italiana, II/I, Le Monnier, Firenze 1993, p. 271)
Dagli occhiali al cannocchiale Circa dieci mesi fa giunse alle nostre orecchie la voce che un certo Fiammingo (1) aveva fabbricato
un occhiale, mediante il quale gli oggetti visibili, per quanto molto distanti dall'occhio
dell'osservatore, si vedevano distintamente come fossero vicini; e di questo effetto, davvero
mirabile, si raccontavano alcune esperienze, alle quali chi prestava fede, chi la negava. La
medesima cosa pochi giorni dopo mi fu confermata per lettera da un nobile francese, Jacopo
Badovere (2), da Parigi; il che fu infine il motivo che mi spinse ad applicarmi tutto a ricercarne le
ragioni, e ad escogitare i mezzi, per i quali io potessi giungere all'invenzione di un simile strumento;
invenzione che conseguii poco dopo, fondandomi sulla dottrina delle rifrazioni. E prima di tutto mi
preparai un tubo di piombo, alle cui estremità applicai due lenti, ambedue piane da una parte,
dall'altra invece una convessa e una concava; accostando poi I'occhio alla concava, scorsi gli oggetti
abbastanza grandi e vicini.
Note: (1) Fiammingo: si dovrebbe trattare del fabbricante di occhiali Hans (2) Jacopo Badovere: nobile francese, allievo
di Galiei a Padova, verso la fine del Cinquecento.
(G. Galilei, Sidereus nuncius, trad. di M. Timpanaro Cardini, Marsilio, Venezia 1993
La fiducia di Galileo nella ragione e nella scienza Sagredo (scostando il telescopio) Vuoi smetterla di strillare come un ossesso!
Galileo E tu, vuoi smetterla di startene 1ì come un citrullo, quando abbiamo scoperto la verità!
Sagredo Non sto affatto qui come un citrullo: semplicemente, il pensiero che possa essere la verità,
mi fa tremare.
Galileo Che!
Sagredo Hai proprio perso ogni barlume di raziocinio! Davvero non ti rendi conto dei guai in cui ti
cacci, se quello che hai visto è vero! Se ti metti a gridare sulle pubbliche piazze che la terra è una
stella e non il centro del creato!
Galileo Sì, e che l'intero, smisurato universo con le sue stelle non gira affatto intorno alla nostra
minuscola terra, come tutti hanno potuto credere!
Sagredo E dunque, che esistono solo delle stelle! Dov'è Dio, allora!
Galileo Che vuoi dire!
Sagredo Dio!Dov'è Dio!
Galileo Lassù, no! Allo stesso modo che non sarebbe quaggiù sulla terra, se gli abitanti di lassù
venissero qui a cercarlo!
Sagredo E allora dov'è!
Galileo Io non sono un teologo! Sono un matematico.
Sagredo Tu sei un essere umano, prima di tutto. E io ti domando: dov'è Dio, nel tuo sistema
dell'universo!
Galileo In noi, o in nessun luogo!
Sagredo (grida) Come ha detto il condannato al rogo?
Galileo Come ha detto il condannato al rogo!
Sagredo Ma proprio per questa ragione I'hanno bruciato! Nemmeno dieci anni fa!
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Galileo Perché non è riuscito a darne le prove! Perché lo ha solo affermato! Signora Sarti! Signora
Sarti!
Sagredo Galileo, ti ho sempre conosciuto per uomo assennato. Pazientemente, a centinaia di
scolari, per diciassette anni a Padova e per tre a Pisa, hai insegnato il sistema tolemaico, proclamato
dalla Chiesa, confermato dalle Sacre Scritture su cui poggia la Chiesa. Lo hai ritenuto erroneo,
concordando con Copernico: però lo hai insegnato.
Galileo Perché non potevo dare nessuna prova.
Sagredo E credi che questo basti a far cambiare le cose!
Galileo Non parlo della loro furbizia. Lo so: dicono che un asino è un cavallo quando vogliono
venderlo, e che un cavallo è un asino quando vogliono comprarlo. E questo per la furbizia! Ma la
vecchia donna che, la sera prima del viaggio, pone con la sua mano rozza un fascio di fieno in più
davanti al mulo; il navigante che, acquistando le provviste, pensa alle bonacce e alle tempeste; il
bambino che si ficca in testa il berretto quando lo hanno convinto che pioverà, tutti costoro sono la
mia speranza: perché tutti credono al valore degli argomenti. Sì: io credo alla dolce violenza che la
ragione usa agli uomini. A lungo andare, non le sanno resistere. Non c'è uomo che possa starsene
inerte a guardarmi, quando io (prende in mano un sasso e lo lascia cadere a terra) lascio cadere un
sasso e dico: questo sasso non cade. Non c'è essere umano in grado di far questo. Troppo grande è il
potere di seduzione che emana dalla prova pratica; i più cedono subito, e alla lunga tutti. Il pensare
è uno dei massimi piaceri concessi al genere umano.
(I capolavori di Brecht, Einaudi, Torino, 1963, pp. 30-33)
L’abiura di Galileo Io Galileo, figlio del g. Vinc.o Galileo di Fiorenza, dell'età mia d'anni 70, constituto personalmente
in giudizio, e inginocchiato avanti di voi Emin.mi e Rev.mi Cardinali, in tutta la Repubblica
Cristiana contro l'eretica pravità generali Inquisitori; avendo davanti gl'occhi miei li sacrosanti
Vangeli, quali tocco con le proprie mani, giuro che sempre ho creduto, credo adesso, e con I'aiuto di
Dio crederò per l'avvenire, tutto quello che tiene, predica e insegna la S.a Cattolica e Apostolica
Chiesa. Ma perché da questo S. Off.o, per aver io, dopo d’essermi stato con precetto dall'istesso
Giuridicamente intimato che omninamente dovessi lasciar la falsa opnione che il sole sia centro del
mondo e che non si muova e che la terra sia centro del mondo e che si muova, e che non potessi
tenere, difendere né insegnare in qualsivoglia modo, né in voce né in scritto, la detta falsa dottrina,
e dopo d'essermi notificato che detta dottrina è contraria alla Sacra Scrittura, scritto e dato alle
stampe un libro nel quale tratto la stessa dottrina già dannata e apporto ragioni con molta efficacia a
favor di essa, senza apportar alcuna soluzione, sono stato giudicato veementemente sospetto
d'eresia, cioè d’aver tenuto e creduto che il sole sia centro del mondo e immobile e che la terra non
sia centro e che si muova.
Pertanto volendo io lavar dalla mente delle Eminenze Vostre e d’ogne fedel Cristiano questa
veemente sospizione, giustamente di me conceputa, con cuor sincero e fede non finta abiuro,
maledico e detesto li sudetti errori e eresie, e generalmente ogne e qualunque altro errore, eresia e
setta contraria alla S.ta Chiesa: e giuro che per l’avvenire non dirò mai più né asserirò in voce o in
scritto, cose tali per le quali si possa aver di me simil sospizione; ma se conoscerò alcun eretico o
che sia sospetto d'eresia lo denonziarò a questo S. Offizio, o vero all’Inquisitore trovarò.
(G. Galilei, Opere, vol. XX, Barbera, Firenze 1968, pp. 406-407)
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INDICATORI 0-5 6-9 10 (SUFF.) 11-12 13-14 15
Correttezza e proprietà
linguistica anche in
rapporto alla tipologia
Scorretta
Impropria Semplice
ma corretta
Adeguata Specifica Raffinata
Conoscenza specifica
dell’argomento e
riferimenti al contesto
Frammentari Lacunosi e
limitati
Accettabili Esaurienti Approfonditi Completi e
documentati
Ampiezza
dell’argomentazione e
sviluppo critico delle
questioni proposte
Modesti Accennati Essenziali Significativi Ampi Compiuti e
convincenti
Pertinenza, organicità e
coerenza del discorso
espressione di personali
convincimenti
Scarse Approssimati
ve
Accettabili Apprezzabili Articolate Rilevanti
TOTALE = ____________/15 = _____________/10
La verifica è stata impostata con l’idea di verificare gli obiettivi attraverso i criteri di valutazione a,
b, c, d (denominati “indicatori”): INDICATORI
a. Correttezza e proprietà linguistica anche in rapporto alla tipologia
b. Conoscenza specifica dell’argomento e riferimenti al contesto
c. Ampiezza dell’argomentazione e sviluppo critico delle questioni proposte
d. Pertinenza, organicità e coerenza del discorso espressione di personali convincimenti
Di seguito sono riportati i punteggi ottenuti considerando i singoli indicatori. Si noti l’assenza di
uno studente (10).
a b c d tot./15
studente 1 13 14 13 12 13
studente 2 9 11 10 10 10
studente 3 9 10 9 9 9,2
studente 4 11 10 9 9 9,7
studente 5 10 9 9 9 9,2
studente 6 10 9 10 9 9,5
studente 7 11 10 10 10 10,2
studente 8 9 10 10 11 10
studente 9 11 11 10 11 10,7
studente 11 11 10 10 9 10
studente 12 9 10 9 10 9,5
studente 13 10 11 11 10 10,5
studente 14 13 14 14 14 13,7
studente 15 9 9 8 8 8,5
MEDIA classe 10,4 10,6 10,1 10,1 10, 3
17
0
2
4
6
8
10
12
14
stud
ente
1
stud
ente
2
stud
ente
3
stud
ente
4
stud
ente
5
stud
ente
6
stud
ente
7
stud
ente
8
stud
ente
9
stud
ente
11
stud
ente
12
stud
ente
13
stud
ente
14
stud
ente
15
MEDIA
class
e
a
b
c
d
Nel complesso, come si può notare dalla tabella, la media della classe si attesta sui 10/15 punti,
quindi la classe è sufficiente per quanto riguarda tutti gli indicatori (10/15 è la sufficienza); ottiene
migliori risultati nel caso delle conoscenze (b=10,6) e della lingua (a=10,4), risultati leggermente
inferiori se consideriamo le capacità argomentative e l’originalità di pensiero (c-d=10,1).
Questi punteggi non sorprendono: rispecchiano le considerazioni fatte inizialmente sulla classe; gli
stessi giudizi delle prove dicono infatti che manca spesso un’organizzazione razionale e coesione al
discorso; le affermazioni non sono del tutto congrue tra loro e pertinenti; compaiono errori
ortografici e la lingua presenta una sostanziale debolezza formale; talvolta manca del tutto un piano
organizzativo, o le affermazioni sono semplicistiche, non chiare, scollegate tra loro, se non errate.
Non ci sono sorprese neppure confrontando i voti ottenuti in questa prova e il “pagellino”.
VOTO PROVA ITALIANO
studente 1 8
studente 2 6
studente 3 5,5
studente 4 6
studente 5 5,5
studente 6 5,5
studente 7 6
studente 8 6
studente 9 6,5
studente 11 6
studente 12 5,5
studente 13 6,5
studente 14 8,5
studente 15 5
MEDIA classe
6,2
18
VOTO PROVA ITALIANO
0123456789
10
stud
ente
1
stud
ente
2
stud
ente
3
stud
ente
4
stud
ente
5
stud
ente
6
stud
ente
7
stud
ente
8
stud
ente
9
stud
ente
11
stud
ente
12
stud
ente
13
stud
ente
14
stud
ente
15
MEDIA
class
e
Come già si rilevava dai punteggi in scala 15, il voto medio, riportato i decimi, mostra che la classe
in media è sufficiente. Ci sono tre insufficienze non gravi (5 ½) e un 5 (in grigio). Dal grafico si
nota l’andamento uniforme, interrotto solo dalle due punte degli studenti 1 e 14.
Nella prova, la media della classe coincide perfettamente con il voto medio -dello scritto- del
“pagellino” (cioè 6,23) e anche le singole votazioni ottenute rispecchiano i giudizi del
quadrimestre. Nella pagina seguente, si trova il dettaglio del confronto.
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
stud
ente
1
stud
ente
2
stud
ente
3
stud
ente
4
stud
ente
5
stud
ente
6
stud
ente
7
stud
ente
8
stud
ente
9
stud
ente
10
stud
ente
11
stud
ente
12
stud
ente
13
stud
ente
14
stud
ente
15
MEDIA
cla
sse
VOTO PROVA ITALIANO
media scritto/orale pagellino
Confrontando i voti ottenuti nella prova e il voto del “pagellino”, si nota che in 10 casi su 14 la
prova ha dato risultati leggermente inferiori anche se simili; solo per gli studenti 6 e 12 determina
un’insufficienza che prima non c’era; per lo studente 8 la differenza è notevole, per quanto si
rimanga nella sufficienza. La prova quindi non ha sorpreso molto, tranne che in tre casi (su 14).
Teniamo però conto che il pagellino è dato dalla media scritto/orale (l’orale spesso è sufficiente).
Esaminiamo nel dettaglio gli elaborati per capire i motivi di queste due insufficienze: nel caso dello
studente 6 il discorso è poco organizzato, risulta confuso e semplicistico, senza una linea
argomentativa; il titolo scelto per l’articolo è poco efficace (“G.G., la scoperta di uno spettacolo
quale l’universo e tutti i suoi corpi celesti”); nel caso dello studente 12 il lavoro è poco organico,
confuso, le affermazioni non sono connesse fra loro, ci sono errori e improprietà formali.
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Lo studente 8, che normalmente ha una buona votazione in italiano (nello scritto ha 7), questa volta
ha raggiunto appena la sufficienza svolgendo un lavoro confuso e debole da punto di vista
organizzativo, in cui le osservazioni sono spesso ripetute e non approfondite, il titolo è poco
congruo allo svolgimento. Nel caso degli studenti 3, 5, 15 la prova conferma una valutazione già
insufficiente.
10. Fattibilità.
Criticità
Mi sono resa conto che il fattore tempo è determinante per lo svolgimento dei contenuti e
soprattutto influenza la metodologia: un conto è leggere e analizzare un brano di letteratura per
esteso, un conto è segnalare i passi più importanti con un breve commento. Fortunatamente ho
sempre avuto lezioni di un’ora, e non di cinquanta minuti. In ogni caso ho notato che si perde molto
tempo ad inizio lezione, per la consegna del materiale o la segnalazione delle pagine sul libro.
Inoltre gli studenti si devono “sistemare” e la lentezza aumenta quando si ha la prima ora e i ragazzi
arrivano in ritardo, “alla spicciolata”.
Mi rendo conto che il lessico di questi studenti di IV Liceo è molto povero. Gli studenti citano
Wikipedia a mo’ di sfida, come fosse uno strumento proibito. Spiego loro che invece può essere
utile, l’importante è utilizzarlo con criterio, come tutto Internet in generale. In ogni caso credo che
si possa intervenire per migliorare i risultati, attraverso il laboratorio di scrittura della Tutor, che
intende principalmente migliorare lo stile degli studenti, e una sollecitazione maggiore alla lettura
(libri e quotidiani), che può stimolare anche capacità argomentative, riflessione e senso critico.
Cerco di coinvolgere i ragazzi il più possibile nella lezione, interpellandoli con domande semplici,
che si poggino su loro conoscenze pregresse, sulle loro esperienze quotidiane; chiedo spesso il loro
parere personale e li incoraggio a riflettere e ad essere critici. Nonostante questo mio sforzo, mi
rendo conto che, pur stando in silenzio, spesso non sono attenti perché semplicemente non
ascoltano, cioè non sono “presenti” alla lezione, pur trovandosi in classe. Fortunatamente questo
non accade tutte le volte (sarebbe frustrante) e mi sembra sia casuale, a seconda del giorno; appena
entro in classe mi accorgo che sono più o meno vivaci, partecipi, “chiacchierini”. Ho considerato
l’ipotesi di essere noiosa (e certo non la escludo), ma ho verificato che non c’è corrispondenza:
talvolta durante lezioni più interessanti si mostravano disattenti, al contrario durante lezioni più
frontali intervenivano. Per esempio ho notato una ragazza che, mentre parlavo, mi fissava senza
espressione; ho pensato non ascoltasse. Parlando con la Tutor ho scoperto che si tratta della più
brava della classe in italiano scritto (studente 14); a questo punto non so più come valutare le mie
impressioni. In realtà credo che sia difficile capire quello che passa per la loro testa (sia
singolarmente, sia come gruppo classe), se non forse dopo lunga esperienza.
Dato che le mie impressioni per valutare l’attenzione e l’interesse non sono oggettive, si può
valutare la ricaduta didattica del mio intervento esaminando gli elaborati, ma questi rispecchiano
l’andamento della classe. Al temine dei due moduli avrei potuto sottoporre un questionario di
valutazione della didattica, che avrebbe rivelato l’effettiva percezione della classe su di me come
insegnante. Sarebbe stato interessante per una riflessione personale, ma non per rivelare la ricaduta
didattica, che, a questo punto, si potrà verificare solo a posteriori, durante le prossime lezioni o nei
prossimi anni. Ma ritengo che poche ore non possano influenzare granché la formazione di un
allievo.
Considerazioni
Alcune varianti possibili (se avessi avuto più tempo a disposizione per l’intervento didattico):
• avrei concordato un ulteriore intervento interdisciplinare con il professore di religione per
approfondire il rapporto Scienza-Fede, colto da un altro punto di vista;
• avrei fatto vedere in classe il film molto piacevole e interessante benché datato, Galileo
Galilei di Liliana Cavani (1968), censurato in Italia fino alla riabilitazione nel 1994 da parte
della Chiesa.
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• avrei letto in classe alcuni passi del Sidereus nuncius in latino: leggendo in italiano il
Sidereus nuncius, mi rendo conto che sarebbe interessante, avendo più tempo, affrontare il
testo in lingua originaria (dato che la docente delle due materie è la stessa), sia per
esaminare il latino non classico, sia per stimolare i ragazzi con una “sfida nuova”. In ogni
caso la traduzione proposta sul manuale mi sembra obsoleta (1953) e ne parlo con i ragazzi;
so che ce ne sono altre del 1978 e del 1993, ma riesco a recuperare quest’ultima solo in
tempo per la prova.
• se questo non avesse contrastato con il metodo della Tutor, avrei dato ogni tanto dei lavori
poco impegnativi da svolgere a casa. Se mi capitasse ancora di insegnare, seguirei l’idea di
porre domande “aperte”, senza ancora una risposta (come quella sulla censura), o altre che
potrebbero venir fuori durante la lezione. Credo che una questione -magari posta dagli stessi
allievi- di cui si debba ricercare la soluzione, che neppure l’insegnante possiede (perché il
docente non è onnisciente e infallibile, inutile fingerlo in classe) sia stimolante per gli
studenti. La ricerca di qualcosa che nessuno sa li può porre di fronte al compito “autentico”,
tanto raccomandato in docimologia; può accrescere la consapevolezza della proprie capacità
(e dei propri limiti), facendo qualcosa di utile e concreto.
Aspetti positivi
Durante la lezione interdisciplinare con Fisica i ragazzi sono sembrati contenti di movimentare la
lezione con un cambio d’aula e di docente. Nell’aula di fisica si sono mostrati incuriositi e sono stati
abbastanza attenti. Insieme al tecnico, abbiamo sfatato alcuni luoghi comuni: alcune scoperte
attribuite ad altri scienziati invece sono di Galilei. Abbiamo citato barometro e termometro, il
concetto di Relatività e la Terza legge della dinamica. La collaborazione con il tecnico si è
dimostrata proficua, andando a colmare le mie lacune in materia: non avrei mai saputo spiegare così
bene le leggi della fisica.
Durante la lettura del Dialogo, mi ha fatto piacere notare una certa partecipazione: alcuni studenti
hanno fatto a gara per prendere la parte e, leggendo, interpretato con sentimento le battute. Parlando
dell’Indice dell’Inquisizione, ho spiegato che si tratta di censura. Mi hanno chiesto se oggi la
censura esiste ancora. Ho portato alcuni esempi, ma mi rendo conto di non essere stata esaustiva
nella risposta. Se ci fosse stato il tempo sarebbe stato interessante dare questa ricerca da fare agli
studenti. Credo che il metodo di dare una ricerca da svolgere a casa su di una domanda di cui
effettivamente neppure il docente conosce la risposta sarebbe uno stimolo forte per questi studenti
spesso inerti.
Anche alle prese con la lettura di Brecht i ragazzi si sono mostrati entusiasti ed emozionati.
Coinvolgerli nella lezione, raccontando di un autore del passato come di un uomo ricco di idee ma
anche di umanità e problemi concreti, e lasciando il “lavoro” a loro (seguendoli, correggendoli,
incitandoli) e la possibilità di esprimersi, mi sembra il metodo più efficace per motivarli.
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