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PROGETTAZIONE DELLE STRUTTURE DI LEGNO CON IL D.M. 14 GENNAIO 2008 – 17 luglio 2008

Ing. Albino Angeli (ditta Rotho Blaas s.r.l. )

TIPOLOGIE STRUTTURALI DELLETIPOLOGIE STRUTTURALI DELLE

COPERTURE LIGNEE E COPERTURE LIGNEE E

TIPOLOGIE DI CONNESSIONITIPOLOGIE DI CONNESSIONITIPOLOGIE DI CONNESSIONITIPOLOGIE DI CONNESSIONI

Cortaccia (BZ), 2008

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INDICE:

•Classificazione dei sistemi di giunzione

•Tipologie strutturali ricorrenti per le coperture

•Panoramica sulle possibili soluzioni per giunzioni secondaria – principale

•Sistemi a filetto doppio e continuo: possibili applicazioni ed esempio di calcolo

•Viti da legno auto filettanti: possibili applicazioni ed esempio di calcoloViti da legno auto filettanti: possibili applicazioni ed esempio di calcolo

•Il ruolo dei sistemi di giunzione per un buon dettaglio costruttivo

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• Classificazione dei sistemi di collegamento

Giunti di carpenteria

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Unioni meccaniche di tipo moderno

connettori metallici a gambo cilindrico

connettori metallici di superficie

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CONNETTORI METALLICI DI SUPERFICIECONNETTORI METALLICI DI SUPERFICIECONNETTORI AD ANELLO TIPO APPEL

Effettuare il foro guidaFare la fresata sui due elementi da collegareP i i l’ l il b ll hi d il t ttPosizionare l’appel, il bullone e chiudere il tutto

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Connettori metallici ad anello – formule proposte dalla normativa (di derivazione empirica)Connettori metallici ad anello formule proposte dalla normativa (di derivazione empirica)

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CONNETTORE TIPO GEKA

CONNETTORI A PIASTRA DENTATA

Effettuare il foro Fare la fresata dello spessore della piastra del gekaPosizionare i due elementi lignei con geka e bulloneUtilizzare il martinetto idraulico per chiudere

CONNETTORE TIPO BULDOG

Effettuare il foro Posizionare i due elementi lignei con buldog e bulloneChiudere il bullone energicamente

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Connettori a piastra dentata – modello sperimentale proposto dalle normativeConnettori a piastra dentata modello sperimentale proposto dalle normativeDa numerosissime prove sperimentali presenti in letteratura si è notato che la modalità di rottura di tali connessioni è sempre imputabile al rifollamento del legno in corrispondenza dei denti Essendo che il bullone contribuisce alla resistenza dell’elemento di giunzione il modello proposto tieneEssendo che il bullone contribuisce alla resistenza dell elemento di giunzione il modello proposto tiene conto dei due contributi (piastra dentata + bullone)(novità rispetto alla vecchia DIN 1052 del 1988)

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ELEMENTI DI FISSAGGIO A GAMBO CILINDRICOELEMENTI DI FISSAGGIO A GAMBO CILINDRICO

CHIODI

I chiodi classici più comunemente utilizzati sono a gambo cilindrico liscio, con testa circolare di diametro generalmente il doppio del diametro del gambo del chiodo.Le lunghezze di questi chiodi variano generalmente da 20 a 30 volte il diametro del gambo.La resistenza minima a trazione dello stelo del chiodo deve essere pari a 600 N/mm2 (par. 6.1 DIN 1052)

Chiodi speciali ad aderenza migliorataChiodi speciali ad aderenza migliorata.

Chiodi a vite

Chi di iChiodi ring

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VITI DA LEGNO TRADIZIONALI (“tirafondi”)VITI DA LEGNO TRADIZIONALI ( tirafondi )La vite da legno classica comunemente utilizzata e a cui si fa riferimento nelle norme DIN 1052 par. 9 è quella realizzata secondo le specifiche della norma DIN 571, generalmente definita tirafondo.

Di t i d 6 16Diametri: da 6 a 16 mmAcciaio di qualità 3.6 o superiorePreforo pari a 0,7 diametri per la parte filettata e pari al diametro per il gambo

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VITI MODERNE AUTO FILETTANTI E NONVITI MODERNE AUTO FILETTANTI E NON

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PERNI (o SPINOTTI)PERNI (o SPINOTTI)

I perni sono elementi cilindrici lisci con testa svasata realizzati in acciaio di qualità ST37 o superiore (DIN 1052) infissi in fori di diametro uguale a quello nominale del perno.

T l i t f tTecnologia auto forante

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BULLONIBULLONI

I bulloni sono elementi cilindrici di acciaio dotati di testa , filettatura, dado e rondella, realizzati con acciai di classe di resistenza 3 6 o 4 8 (DIN 1052) infissi in fori di diametro maggiore di 1 mmacciai di classe di resistenza 3.6 o 4.8 (DIN 1052) infissi in fori di diametro maggiore di 1 mm rispetto a quello nominale del bullone.

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ELEMENTI DI GIUNZIONE COMPOSTIELEMENTI DI GIUNZIONE COMPOSTI

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TIPOLOGIE STRUTTURALI

SEMPLICE COPERTURA A DUE FALDE

correntinicorrentini

terzera

trave di colmo

trave di banchina

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COPERTURA A PIU’ FALDE

compluvio

displuvio

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COPERTURA A QUATTRO FALDE CON SVIZZERECOPERTURA A QUATTRO FALDE CON SVIZZERE

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EDIFICIO MULTIPIANO A STRUTTURA INTELAIATAEDIFICIO MULTIPIANO A STRUTTURA INTELAIATA

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EDIFICIO MULTI PIANO A “PARETE PIENA”EDIFICIO MULTI PIANO A PARETE PIENA

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EDIFICIO CON STRUTTURA IN BLOCCHI MASSICCI (“BLOCK HAUS”)EDIFICIO CON STRUTTURA IN BLOCCHI MASSICCI (“BLOCK HAUS”)

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GIUNZIONI TIPICHE TRA ELEMENTI LIGNEIGIUNZIONI TIPICHE TRA ELEMENTI LIGNEI

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Il più semplice e classico schema di posa è quello delle travi secondarie appoggiate sopra le travi primarie

Smussando la trave di colmo si crea però un piano inclinato lungo il quale il travetto appoggiato tende a scivolaretravetto appoggiato tende a scivolare

Esempio:Travetto sezione cm 12 x 16Interasse travetti m 0,66Lunghezza travetto m 4,00Carico complessivo 270 daN/mq

V = carico x interasse x lunghezza/2 = 356,4 daN

Vn = V cos 17° = 340,8 daNVp = V sen 17° = 104 daN

Aumentando l’inclinazione del tetto la componente di scivolamento Vp aumenta

La componente di scivolamento deve essere contrastata dalla vite di fissaggioLa componente di scivolamento deve essere contrastata dalla vite di fissaggio opportunamente dimensionata

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Smussando il trave di colmo si ha:

1) Creazione di un piano inclinato di scivolamento

2) Riduzione della sezione resistente della trave principale

Soluzione:

Sagomare travetto con tappa di appoggio

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Sempre più spesso si utilizza lo schema costruttivo che prevede il fissaggio dei travetti con l’estradosso allineato all’estradosso della trave

Per esigenze estetiche

Per recuperare spazio

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NODO DI CARPENTERIA “CODA DI RONDINE”NODO DI CARPENTERIA “CODA DI RONDINE”

VANTAGGIO:

estrema rapidità e facilità di posa in opera

PROBLEMATICHE:

1) Resistenza al fuoco bassa (circa R20)

2) Modalità di rottura fragile

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Scarpe esterne

Tabella di capacità portante per sollecitazione su un solo asse Giunzione legno-legno Tipo GH 05

N A Di i i Altezz l h Chi d i C i i ibil I Distanza FNo. Art. Dimensioni Altezza larghezza Chiodi Carico ammissibile Interasse Distanza

minima Fattore

scarpa trave secondaria trave primaria scanalati

*1) F1,amm minimo dal bordo forma

Larg. X H A H'N HN Min BH dNa x INA a

HH a

HH *2)A HH

a HH

a HH c

min. max. Monolat bilaterale ≥0,7 <0,7 ≥0,7 <0,7 <0,7 40501 1 0 0 x 2 4 0 182 222 242 360 100 100 4 x 5 0 21 43 3 26 x f 282 382 241 -40501 1 0 0 x 2 4 0 182 222 242 360 100 100 4 x 5 0 21,43 3,26 x f 282 382 241 -40502 1 0 0 x 2 8 0 182 262 282 420 100 100 4 x 5 0 24,29 3,26 x f 282 382 241 - 40503 1 00 x3 0 0 182 282 302 450 100 100 4 x 5 0 25,71 3,26 x f 282 382 241 - 40504 1 0 0 x 3 2 0 182 302 322 480 100 100 4 x 5 0 27,14 3,26 x f 282 382 241 - 40505 1 2 0 x 2 4 0 202 222 242 360 120 100 4 x 5 0 21,43 3,65 x f 302 402 251 - 40506 1 2 0 x 2 8 0 202 262 282 420 120 100 4 x 5 0 24,29 3,65 x f 302 402 251 - 40507 1 20 x3 0 0 202 282 302 450 120 100 4 x 5 0 25,71 3,65 x f 302 402 251 -, ,40508 1 2 0 x 3 2 0 202 302 322 480 120 100 4 x 5 0 27,14 3,65 x f 302 402 251 - 40513 1 4 0 x 2 0 0 222 182 202 300 140 100 4 x 5 0 15,71 4,03 x f 322 422 261 0,4 40509 1 4 0 x 2 4 0 222 222 242 360 140 100 4 x 5 0 21,43 4,03 x f 322 422 261 - 40510 1 4 0 x 2 8 0 222 262 282 420 140 100 4 x 5 0 24,29 4,03 x f 322 422 261 - 40511 1 4 0 x 3 0 0 222 282 302 450 140 100 4 x 5 0 25,71 4,03 x f 322 422 261 - 40512 1 4 0 x 3 2 0 222 302 322 480 140 100 4 x 5 0 27,14 4,03 x f 322 422 261 - 40517 1 6 0 x 2 0 0 242 182 202 300 160 120 4 x 6 0 15,71 4,42 x f 342 442 271 0,4 40518 1 6 0 x 2 4 0 242 222 242 360 160 120 4 x 6 0 21,43 4,42 x f 342 442 271 0,4 40519 1 6 0 x 2 8 0 242 262 282 420 160 120 4 x 6 0 24,29 4,42 x f 342 442 271 - 40520 1 60 x3 2 0 242 302 322 480 160 120 4 x 6 0 27,14 4,42 x f 342 442 271 - 40521 1 8 0 x 2 0 0 262 182 202 300 180 120 4 x 6 0 15,71 4,80 x f 362 462 281 0,4 40522 1 80 x2 2 0 262 202 222 330 180 120 4 x 6 0 18,57 4,80 x f 362 462 281 0,4 40523 1 80 2 4 0 262 222 242 360 180 120 4 6 0 21 43 4 80 f 362 462 281 0 440523 1 80 x2 4 0 262 222 242 360 180 120 4 x 6 0 21,43 4,80 x f 362 462 281 0,440524 1 80 x2 8 0 262 262 282 420 180 120 4 x 6 0 24,29 4,80 x f 362 462 281 0,4 40525 200 x 240 282 222 242 360 200 120 4 x 6 0 21,43 5,18 x f 362 462 281 0,4

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Staffe a scomparsa

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Sistema GIGANT

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Sistema HVP

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SISTEMI A FILETTO DOPPIO E CONTINUOSISTEMI A FILETTO DOPPIO E CONTINUO

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Principale applicazione

Collegamento trave primaria-secondariaCollegamento trave primaria-secondaria

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Modalità di funzionamento

Assemblaggio legno legno: i connettori sono sollecitati da forze assialiAssemblaggio legno-legno: i connettori sono sollecitati da forze assiali

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Connettori sollecitati assialmente

Trasmissioni delle forze con viti tradizionali Trasmissioni delle forze con connettori WSTrasmissioni delle forze con viti tradizionali Trasmissioni delle forze con connettori WS

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Dimensionamento DIN 1052:1988

N / = K ( ) X 6 x s x d (kN)N Z/D,WT, adm = K (..) X 6 x sg x dg (kN)

UNI EN 1995 1:1 DIN 1052 2004Fz FuFu

N Z/D,WT, k = K (..) X 100*10-6*r2 x sg x dg (kN)= K (..) X 14 x sg x dg (kN)

per ( r = 380 daN/m3)secondo omologazione Z-9.1-472

Modulo di scorrimento Kser = Kla(a,b) *1/20 * d * r1,5

V WT, adm = 2 NZ/D,WT, adm x cos(45°)

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Dimensionamento a taglio

DIN 1052:1988

Fv,WT, adm = 17 d2s = 17 x 8,22 = 1143 N ≈ 1,15 kNkNUNI EN 1995 1:1 DIN 1052 2004

Utilizzare formule modello di Johansen conUtilizzare formule modello di Johansen con

My,k = 23300 N mm WT 8,2

My,k = 12800 N mm WT 6,5

Prova con quattro Formazione della rotula plastica

Riserva di capacità portante per mobilizzazione dell’effetto cavo

quattro connettori a taglio

dell effetto cavoCapacità portante secondo il modello di Johansen

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DisposizionePARALLELA alla Trave SECONDARIA

DisposizionePERPENDICOLARE alla TravePARALLELA alla Trave SECONDARIA PERPENDICOLARE alla Trave PRIMARIA

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ESEMPIO DI CALCOLO DEL VALORE CARATTERISTICO AD ESTRAZIONE

Ipotesi di progetto:Ipotesi di progetto:Fissaggio: Vite tipo WT - T 8.2 mm x 220 mm,lunghezze filettatura 95 mm, infissa in verticale, ortogonalmente alle fibre.g , , gLegno lamellare di conifera GL24h, ρk = 380 Kg/m3

fax,k = 3,6 x 10-3 x 3801,5 = 26,66 N/mm2

(f = 23 57 N/mm2 per ρ = 350 Kg/m3 GL24c)(fax,k = 23,57 N/mm2 per ρk = 350 Kg/m3, GL24c)(fax,k = 29,88 N/mm2 per ρk = 410 Kg/m3, GL28h)

per α = 90°

fax,α,k = fax,k = 26,66 N/mm2

sen290° + 1,5 cos290°

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Calcoliamo quindi la resistenza caratteristica a estrazione secondo un angolo di inclinazione α = 90°:

Fax,α,Rk = nef x (π x d x lef)0.8 x fax,α,k

lef = 95 - 8,2 = 86,8 mmnef = 1

si ha:

Fax,α,Rk = 1 x (π x 8,2 x 86,8)0.8 x 26,66 = 12748 N = 12,7 kN

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Ipotesi di progetton. 1 coppia di WT-T 8.2 x 220Legno lamellare di conifera GL24h, ρk = 380 Kg/m3

fax,k = 26,66 N/mm2

α = 45°

fax,α,k = 21,32 N/mm2

lef = 95 - 8,2 = 86,8 mm

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Fax,α,Rk = (π x 8,2 x 86,8)0.8 x 21,32 = 10194,7 N = 10,19 kN

Facendo la composizione vettoriale sul triangolo delle forze la componente ti l d ll ll it i di t li i lt iverticale della sollecitazione di taglio risulta pari a:

2 x 10 19 kN x cos 45° = 14 41 kN2 x 10,19 kN x cos 45 = 14,41 kN

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Ipotesi di calcolo: - classe di servizio 1 (interni coperti)

- combinazione di carico con peso proprio + carico da neve (breve durata)

Il valore di design da confrontare con quello sollecitante sarà pari a:

Rd = 14,41 x 0,9 / 1,5 = 8,65 kN

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ACCOPPIAMENTO DI TRAVIACCOPPIAMENTO DI TRAVI

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RINFORZO DELLA COMPRESSIONE ORTOGONALE ALLA FIBRA

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Ing. Albino Angeli (ditta Rotho Blaas s.r.l. )

RINFORZO DI TRAVI INTAGLIATERINFORZO DI TRAVI INTAGLIATE

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RINFORZO DELLA TRAZIONE ORTOGONALE ALLA FIBRA (Carico Appeso)

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SISTEMA WB

• Diametro 16 mm e 20 mm

SISTEMA WB

• Diametro 16 mm e 20 mm• Lunghezza 3 m: successivo taglio della lunghezza

desiderataG d i i d ll' i i i 800• Grande resistenza a trazione dell'acciaio pari a 800 N/mm²

• Rivestimento: zincatura galvanica, passivazione bl lblu, senza cromo esavalente.

• Barra senza testa• Adattatore per posa in opera e affondamento nel p p p

legno in un unico passaggio

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APPLICAZIONI

Rinforzo di:

• Travi RASTREMATE

• Travi CURVE

• Travi CENTINATE

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APPLICAZIONI

Ri f di t i FORI PASSANTI

APPLICAZIONI

• Rinforzo di travi con FORI PASSANTI

• Rinforzo Travi INTAGLIATE

• Rinforzo a trazione ortogonale alla fibra: CARICO APPESO

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POSA IN OPERAPOSA IN OPERA

• PREFORO L b fil tt t WB di SFS i tPREFORO • Le barre filettate WB di SFS intec richiedono una preforazione pari al diametro centrale della barra:diametro centrale della barra:

- WB diam. 16 mm: preforo 12 mm

WB di 20 f 15- WB diam. 20 mm: preforo 15 mm

• Si raccomanda di forare i primi 15 d dicm con una trapano dotato di

supporto, soprattutto per fori lunghi.

f i i i f di à• Preforazioni in profondità: punte con estensione.

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AVVITAMENTO BARRA WB

P l'i i t d ll b i d à i d• Per l'inserimento delle barre si dovrà ricorre ad una trapano ad elevata velocità:

WB di 16 l 150 NWB diam. 16 mm: almeno 150 Nm

WB diam. 20 mm: almeno 220 Nm.

• I trapani a percussione non sono idonei all'uso.

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GiunzionePortico - Vienna AT

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Il fi i d i ti i l fi d i t i t li di di l i òIl fissaggio dei correntini sul fianco dei travi cantonali di displuvio può essere agevolmente realizzato mediante l’uso di elementi a gambo cilindrico (viti, bulloni, spinotti)

Anche in questo caso dopo aver calcolato il carico di taglio da trasmettere dalAnche in questo caso dopo aver calcolato il carico di taglio da trasmettere dal correntino al cantonale, si deve determinare il tipo e la quantità di viti, bulloni o spinotti

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Viti da legno di nuova generazione: viti autofilettanti HBS (Holz Bau Schraube)

Tali viti sono dotate di particolari costruttivi atti aridurre lo sforzo di infissione da parte degli utensili eridurre lo sforzo di infissione da parte degli utensili edi accorgimenti che realizzano il preforo comerichiesto dalle normative.

• Prodotte attraverso un processo di indurimentof fche tiene conto della forma del filetto

• Elevati valori del momento di snervamento My legato al diametro del connettore e alla resistenza a trazione del filo che arriva fino a 1000 MPa, per prevenire possibili rotture della vite durante l’infissione

• Diametri nominali fino a 12 mm• Diametri nominali fino a 12 mm

• Lunghezze fino a 600 mm

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Comportamento meccanico dell’unione con viti(deformazioni e valori del carico ultimo)

Connessione di tipo “puntuale”

l i t è l tla resistenza è legata a:

•rifollamento delle pareti del foro

(azione meccanica localizzata

d ll’ l t t lli l l )dell’elemento metallico sul legno)

• snervamento del gambo di acciaio del connettoresnervamento del gambo di acciaio del connettore

• resistenza all’estrazione

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C t t i d ll’ i itiComportamento meccanico dell’unione con vitiRESISTENZA A TAGLIO

Effetto fune dato dalla resistenza a penetrazione della testa della vite

Effetto fune dato dalla resistenza ad estrazione del filettope e a o e de a es a de a e es a o e de e o

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C t t i d ll’ i itiComportamento meccanico dell’unione con vitiRESISTENZA A TAGLIO

ES: vite HBS con rondella Ø8 mm 30÷50% vite senza rondella

ATTENZIONE: CON LA RONDELLA UTILIZZARE CORRETTAMENTE L’AVVITATORE!!

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RESISTENZA CARATTERISTICA AD ESTRAZIONE :

R i t tt i ti (DT 206 EC5)Resistenza caratteristica (DT 206 – EC5):

Per α=90°

Per ρk= 380 kg/mc fax,k= 3,6 * 10 -3 * 380 1,5 = 26,7 N/mmq

Fax,=1*(8 * π * 80)^0,8 * 26,7/1000 =11,7 KN

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RESISTENZA AMMISSIBILE AD ESTRAZIONE :

R i t i ibil (DIN 1052/88 ) 3Resistenza ammissibile (DIN 1052/88 ): 3

Resistenza ammissibile (omologazione):

ES: Vite Ø8 x 140: zul Nz = 5 x 52 x 8 /1000= 2.08 KN

ES: Vite Ø8 x 160: zul Nz = 5 x 80 x 8 /1000= 3.20 KN

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Distanze minime viti

Johansen non tiene conto di meccanismi di rottura fragili :Johansen non tiene conto di meccanismi di rottura fragili :

le normative per questo impongono spaziature e distanze minime dai bordi e della estremità

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CNR-DT206/2006B 7.8.3.1.2

Distanze minime viti

d nocciolo ≤6 mm

d1 [mm] diametro ext filetto 6 8 10 12d1 [mm] diametro ext filetto 6 8 10 12d2 [mm] diametro nocciolo 4 5,4 6,4 7ds [mm] diametro gambo 4,3 5,85 7,05 8du [mm] diametro testa 11,5 15 18 21dk [mm] diametro rondella 20 25 32 38TX [mm] 30 40 40 40LR [mm] 12 12 12 12lungh. fresa

misura inserto[ ] g

CNR-DT206/2006B 7.8.5.1.1

d nocciolo>6 mm

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Collegamento con mezzi di unione multipli: Numero efficace a taglio“La capacità portante di un collegamento realizzato con mezzi di unione multipli, tutti dello stessotipo e dimensioni, può essere minore della somma delle capacità portanti del singolo mezzo diunione” [DT 206/2006 – B 7.3]

Mezzi di unione disposti parallelamente alla fibra (in fila)

CNR DT206/2006CNR-DT206/2006B 7.8.3.1.1

d nocciolo ≤6 mm

CNR-DT206/2006B 7.8.5.1.1

d nocciolo>6 mm

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LE PROVE EFFETTUATE IN COLLABORAZIONE CON L’UNIVERSITA’ DI TRENTO

Le operazioni di certificazione sono state effettuate mediante una procedura che ha previsto l'esecuzione delle seguenti prove:

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PROVA DI TRAZIONE MONOASSIALE A ROTTURA (UNI EN 10002/1)

Obiettivo: caratterizzazione meccanica dell’acciaio• La prova viene effettuata asportando dalla vite la testa e il filetto ed afferrando tra le ganasce della macchina la parte liscia del gambo.• La forza viene impostata mediante una macchina universale denominata GALDABINI che puo’ sviluppare una forza fino a 100 KN.

• Risultati ottenuti: Carico di rottura a trazione Fu e σu (> 1000 N/mm2)su tat otte ut Ca co d ottu a a t a o e u e σu ( 000 / )

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PROVA DI PIEGAMENTO a 180°

Obiettivo: verifica della duttilità•Nessuna presenza di cricche

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PROVE DI ESTRAZIONE DA ELEMENTI IN LEGNO LAMELLARE

(UNI EN 1382/2002 )

• Tre orientazioni della vite rispetto alla fibra: parallela, tangenziale, radiale.• La macchina di prova: Galdabini• La macchina di prova: Galdabini• Per ciascuna direzione si valuta la forza massima necessaria per estrarre le viti daicampioni per profondità di infissione pari a 8,14 e 20 volte il diametro nominale.

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PROVE DI ESTRAZIONE DA ELEMENTI IN LEGNO LAMELLARE

(UNI EN 1382/2002 )

Estrazione di vite inseritaparallelamente alle fibre

Estrazione di vite inseritaperpendicolarmente alle fibreparallelamente alle fibre perpendicolarmente alle fibre

Strappo fibreEstrazione cilindro Strappo fibreEstrazione cilindro

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PROVE DI RESISTENZA A TAGLIO

campioni ad un piano di taglio

Analisi dei campioni- ELABORAZIONE DATI

Setup di provap p- MARTINETTO IDRAULICO

- TRASDUTTORI INDUTTIVI

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Il fissaggio dei correntini sul fianco dei travi cantonali di compluvio o di

APPLICAZIONI

displuvio può essere agevolmente realizzato mediante l’uso di elementi agambo cilindrico (viti, bulloni, spinotti)

Dopo aver calcolato il carico di taglio da trasmettere dal correntino alcantonale, si deve determinare il tipo e la quantità di viti

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APPLICAZIONI

Unione di pannelli portanti nelle case in legno

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Fi i di i dit i i l

APPLICAZIONI

Fissaggio di arcarecci su orditura principale

“Chiusura” di giunzioni“ i nodi di carpenteria possono esssere utilizzati solamentequando possono garantire una sufficiente dissipazione energetica,senza presentare rischi di rottura fragile per taglio o per trazioneortogonale alla fibratura e con la presenza di dispositivi atti ad

it l i ” di i i OPCM 3431evitarne la sconnessione” ordinanza sismica OPCM 3431agg.3/5/2005)

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ES 1 gi n ione diagonale a ca eccioES 1 : giunzione diagonale-arcareccio:

DATI:

Pendenza falda: 30% = 16,7°

Travetti: lamellare GL24hSezione: 12 x 16 cmLuce in pianta: 3,5 mInterasse: 80 cmInterasse: 80 cm

Carichi: / /peso proprio = 1 KN/mq 1 x 0,8 = 0,8 KN/m

neve = 3 KN/mq 3 x 0,8 = 2,4 KN/m

Combinazione di carico SLU:

F = ɣ G + ɣ Q = 1 4 x 0 8 + 1 5 x 2 4 = 4 77 KN/mFd= ɣGGk + ɣQQneve= 1,4 x 0,8 + 1,5 x 2,4 = 4,77 KN/mcos 16,7°

Fd = 4,77 x 3,5/2 = 8,35 KNd , , ,

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Angolo forza-fibra: α = 90° + 16,7°=106,7°FdGL 24h ρ = 380 Kg/mc

t1 = 60 mmα

Fd

VITE Ø8 VITE Ø10

t2MIN = 64 mm t2MIN = 80 mm

LMIN= t1 + t2MIN = 124 mm LMIN= t1 + t2MIN = 140 mm

t1

t2

t1

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VITE Ø8

VITE Ø10

Modalità di rottura III: formazione di 2 cerniere plastiche

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RVd = RVk x Kmodɣm

VITE Ø8

RVd = 3,741 x 0,9 = 2,25 KN 1 50

N° viti : Fd = 8,35 = 3,71 4 viti Ø81,50

RVd 2 25

VITE Ø10

RVd 2,25

RVd = 5,125 x 0,9 = 3,08 KN 1,50

N° viti : Fd = 8,35 = 2,71 3 viti Ø10RVd 3,08

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a1 3932

VITE Ø8

a2 32a3,f 67a3,c 56a4,f 55

a4,c 24

a1 49a2 40

VITE Ø10

a3,f 80a3,c 67a4,f 30

a4 30a4,c 30

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VITE Ø8

a1 39a2 32

67

VITE Ø8

a3,f 67a3,c 56a4,f 55

a4,c 24

55 Bordo sollecitato32

24

3961

Perp. alle fibre

Bordo scarico

203

56

39

Parall alle fibre

Estremità scarica

L vite = spessore travetto + L filetto = 120 + 80 = 200 mmParall. alle fibre

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L’IMPORTANZA DEL DETTAGLIO COSTRUTTIVOL IMPORTANZA DEL DETTAGLIO COSTRUTTIVO

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Schema di posizionamentoSchema di posizionamento

Operazione (1) Operazione (2) Operazione (3)

Operazione (4) Operazione (5) Operazione (6)

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C f t i t di t di i liConfronto con i metodi tradizionali

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GRAZIE PER LA GRAZIE PER LA CORTESECORTESECORTESE CORTESE

ATTENZIONEATTENZIONEATTENZIONEATTENZIONE

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