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Valutazione e PrescrizioneValutazione e PrescrizioneOrtesi Protesi ed AusiliOrtesi Protesi ed AusiliOrtesi, Protesi ed AusiliOrtesi, Protesi ed Ausili
Corso Nazionale di Aggiornamento SIMFER 2010Manfredonia FOGGIA -15/17 novembre 2010
Giuseppe TOMBOLINI – Carmine SIMEONEppTombolini Officine Ortopediche – Taranto –
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ORTESI SPINALI k h tiORTESI SPINALI – workshop pratico
Le fratture vertebrali possono essere traumatiche oppure p ppsecondarie a osteoporosi, neoplasia o altro.Il trattamento della frattura vertebrale, dopo esame clinico,
di fi / d l l ifi iradiografico, TAC e/o RMN, e dopo la classificazione delle lesioni, si avvale:
del trattamento chirurgico (nei casi in cui necessario)- del trattamento chirurgico (nei casi in cui necessario)- del trattamento conservativo con busti e gessi
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ORTESI SPINALI k h tiORTESI SPINALI – workshop pratico
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TECNICO ORTOPEDICOTECNICO ORTOPEDICO
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ORTESI SPINALI k h tiORTESI SPINALI – workshop pratico
N ll f b li l’ bi i d ll i i èNelle fratture vertebrali l’obiettivo della terapia ortesica è:
Diminuire il tempo di allettamento del paziente per ottenereDiminuire il tempo di allettamento del paziente per ottenere un recupero funzionale più veloce possibile
Prevenire le deformità in CIFOSIPrevenire le deformità in CIFOSI
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ORTESI SPINALI k h tiORTESI SPINALI – workshop pratico
Per la scelta più indicata bisogna prendere in considerazione:
La sede della lesione
Le caratteristiche anatomiche della frattura
La corporatura del paziente
La compliance del paziente
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ORTESI SPINALI k h tiORTESI SPINALI – workshop pratico
Le ortesi di tronco più comunemente usate sono:
B.O.B. Boston Overlap Brace
Corsetti in tela armata (Taylor e similari)Corsetti in tela armata (Taylor e similari)
Jewett - Iperestensore a 3 punti (C35 e similari)p p ( )
Crocera con sottoascellari
Busti posturali (Spinomed e similari)
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ORTESI SPINALI k h tiORTESI SPINALI – workshop pratico
B.O.B. Boston Overlap BraceUna frattura del rachide lombare che va da L1Una frattura del rachide lombare che va da L1 a L5, può essere trattata con l’ortesi B.O.B. in soggetti magri.Basso e rigido, costruito su modello di gesso o tramite C.A.D. – C.A.M.R li t i li til i iRealizzato in polietilene con ipercorrezionedella lordosi lombare mai inferiore ai 10°per contrastare l’effetto cifotizzante delloper contrastare l effetto cifotizzante delloschiacciamento anteriore
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ORTESI SPINALI k h tiORTESI SPINALI – workshop pratico
B.O.B. Boston Overlap Brace
L’obiettivo che si prefigge tale busto è immobilizzare il segmento di colonna che ha causato il cedimento evitando la flessione anteriore e cioè il movimento h i t ll it iche maggiormente sollecita in
compressione il corpo vertebrale
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ORTESI SPINALI k h tiORTESI SPINALI – workshop pratico
O t i di T i di i tOrtesi di Tronco con azione di spinta
Nei soggetti magri con cedimentiNei soggetti magri con cedimenti vertebrali modesti si possono usare corsetti che hanno la funzione co sett c e a o a u o ebiomeccanica di scaricare le sollecitazioni meccaniche del rachide lombare attraverso
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ORTESI SPINALI k h tiORTESI SPINALI – workshop pratico
O t i di T i di i tOrtesi di Tronco con azione di spinta
BIOMECCANICAattraverso la pressione addominale:- diminuzione della lordosi
l bi d ll ll i i i- l’assorbimento delle sollecitazioni meccaniche dei dischi intervertebrali
attraverso la limitazione nei 3 piani di movimento:movimento:Sagittale = flessoestensione Frontale = movimenti laterali
10Trasversale = movimenti di rotazione
ORTESI SPINALI k h tiORTESI SPINALI – workshop pratico
B d l iBanda dorsale Barre
Banda pelvica paravertebrali
Barre laterali Barre interscapolari Ascellari lordosizzantiS t dd i l
11Barre laterali Barre interscapolari Supporto addominale
anteriore
ORTESI SPINALI k h ti
Ortesi di tronco posturale tipo SPINOMED
ORTESI SPINALI – workshop pratico
L’ i f i
Ortesi di tronco posturale tipo SPINOMED
L’ortesi favorisce attraverso un’attivazione della muscolaturadorsale un raddrizzamento deldorsale un raddrizzamento del busto con diminuzione della cifosi causata da un crollo vertebrale
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ORTESI SPINALI k h tiORTESI SPINALI – workshop pratico
Corsetto JEWETT iperestensore a 3 puntiCorsetto JEWETT iperestensore a 3 punti
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ORTESI SPINALI k h tiORTESI SPINALI – workshop pratico
Corsetto JEWETT iperestensore a 3 puntiCorsetto JEWETT iperestensore a 3 punti
Importante è la Valutazione del tipo di Frattura: l’i di i è SOLOl’indicazione è SOLO per fratture che interessano il muro anterioremuro anteriore
Le indicazioni specifiche sono le pfratture del passaggio dorso-lombare con limite in D12
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Corsetto JEWETT iperestensore a 3 puntiCorsetto JEWETT iperestensore a 3 punti
Attraverso l’azione delle 3 spinte realizza un trasferimento di carichi dal corpo vertebrale all’arco posteriore quindi non produce un vero e proprio scarico
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Corsetto JEWETT iperestensore a 3 puntiCorsetto JEWETT iperestensore a 3 punti
prefabbricato/modulare
modello tradizionale
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L’unico corsetto, in base alla nostra esperienza, che scarica , p ,realmente il rachide è la CROCERA con sottoascellari.Le indicazioni sono le fratture medio toraciche sotto D8 del
i i f i l bsegmento toracico inferiore o lombare
• prefabbricata e modulare
• su calco in gesso
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ORTESI SPINALI k h ti
E’ un corsetto che risulta essere poco “compressivo”, anche se
ORTESI SPINALI – workshop pratico
p p ,necessita di una presa di bacino ben modellata; lascia libero il torace e quindi non ostacola la respirazione; previene i
i i di fl i d ll l h l f i imovimenti di flessione della colonna e anche le funzioni digestive risultano poco compromesse.
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ORTESI SPINALI k h ti
realizzazione con il metodo tradizionale
ORTESI SPINALI – workshop pratico
realizzazione con il metodo tradizionale↓
CALCO IN GESSO
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ORTESI SPINALI k h ti
Ottenuto un buon calco si procederà alla realizzazione del
ORTESI SPINALI – workshop pratico
positivo e alla sua stilizzazione, che richiede alcuni passaggi obbligatori :
• ricerca e fissazione dei punti di appoggio• isolamento (scarico) dei punti a rischio isolamento (scarico) dei punti a rischio• definizione provvisoria dei margini
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Si d à i di ll l d iSi procederà quindi alla scelta dei materiali ed alla relativa termoformatura eseguita sottovuototermoformatura, eseguita sottovuoto per aver maggiori garanzie di aderenza del materiale alla forma (calco) e di conseguenza alla persona
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ORTESI SPINALI k h ti
realizzazione con il metodo innovativo
ORTESI SPINALI – workshop pratico
realizzazione con il metodo innovativo↓
SISTEMA CAD/CAM
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PERCORSO PROGETTUALEPERCORSO PROGETTUALE
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ORTESI SPINALI k h tiORTESI SPINALI – workshop pratico
PERCORSO PROGETTUALEPERCORSO PROGETTUALE
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ORTESI SPINALI k h tiORTESI SPINALI – workshop pratico
MISURE METRICHE: metro a nastro e calibroMISURE METRICHE: metro a nastro e calibro
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ORTESI SPINALI k h tiORTESI SPINALI – workshop pratico
MISURE COMPUTERIZZATE: sensori ottici 3DMISURE COMPUTERIZZATE: sensori ottici 3D
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ORTESI SPINALI k h tiORTESI SPINALI – workshop pratico
Risultato grafico di una scansione con FastSCANcon FastSCAN
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ORTESI SPINALI k h tiORTESI SPINALI – workshop pratico
E’ ibilE’ possibile creare, modificare, cancellare,
previsualizzare una formaprevisualizzare una forma, scegliere una biblioteca di
base o importare una forma pdigitalizzata
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INSERIMENTO DELLE MISURE DEL PAZIENTE. applicazione della biblioteca esistente adattata
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alla forma corporea con le relative correzioni
ORTESI SPINALI k h tiORTESI SPINALI – workshop pratico
DICOM - Durante l’operazione di “stilizzazione” attraverso il sistema CAD/CAM ci si può avvalere di diversi strumenti di confronto e controllo, come la diagnostica per immagini (bidimensionale e tridimensionale)(bidimensionale e tridimensionale)
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ORTESI SPINALI k h tiORTESI SPINALI – workshop pratico
Dopo la fresatura del modello e la termoformatura è possibile effettuare il taglio, utilizzando la stessa fresa, per poi concludere
il processo di realizzazione con la finitura
31crocera in polietilene
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Acquisizione dati e rilievo con fastSCAN
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ORTESI SPINALI k h tiORTESI SPINALI – workshop pratico
Creazione del modello attraverso sistema CAD/CAM
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Realizzazione modello positivo (modificato) con Fresa CAD/CAM
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Un confronto sul piano del tempo fra il sistema tradizionale e quello i tiinnovativo
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VANTAGGI GENERALI
aumento di precisione nella realizzazione del modello anche
attraverso l’inserimento nel software delle radiografie
significativo risparmio di tempo e ottimizzazione delle procedure significativo risparmio di tempo e ottimizzazione delle procedure
operative dei tecnici
ibili à di f l il d ll li i l l possibilità di far valutare il modello realizzato virtualmente al
medico prescrittore prima di procedere alla costruzione
visualizzazione del risultato in tempo reale e possibilità di rettifiche
ripetibilità del lavoro e facilità di analisi follow-up
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p p
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A AGG A CO AVANTAGGI PARTICOLARI
Possibiltà di effettuare il rilievo misure anche su un
paziente allettatopaziente allettato
Ridurre al minimo le manipolazioni a carico del paziente
con evidenti benefici per le patologie in oggetto
Abbattere i tempi di realizzazione del prodottoAbbattere i tempi di realizzazione del prodotto
permettendo così una precoce verticalizzazione del paziente
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ORTESI SPINALI k h tiORTESI SPINALI – workshop pratico
CONCLUSIONICONCLUSIONI
Sul trattamento ortesico delle fratture vertebrali non sonoSul trattamento ortesico delle fratture vertebrali non sono possibili conclusioni con rilevante Evidenza perché la letteratura scientifica a nostra disposizione è insufficiente.
Si rende necessario quindi progettare studi specifici che ti ll’ li i di t lli di B i l f ttportino all’analisi di protocolli di Bracing per le fratture
vertebrali esaltando il lavoro di equipe fra Medico, Fisioterapista e Tecnico OrtopedicoFisioterapista e Tecnico Ortopedico.
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ORTESI SPINALI k h tiORTESI SPINALI – workshop pratico
CONCLUSIONICONCLUSIONIL’approccio al trattamento conservativo delle fratture
vertebrali deve considerare, come fondamentale misura di outcome, il benessere del paziente e quindi il livello di Compliance, parametro direttamente proporzionale al b it d l t tt t tbuon esito del trattamento stesso.
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GRAZIE PER L’ATTENZIONE
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