Presentazione III Rapporto Rating Business Plan aziende indici FTSE MIB e STAR Borsa Italiana

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Presentazione 2014 III Rapporto "Rating Business Plan aziende indice FTSE MIB e STAR di Borsa Italian". Analisi della "voglia di futuro" delle principali aziende italiane, motori dell'economia nazionale, attraverso i loro "progetti di futuro" rappresentati nei Business Plan disponibili. I risultati non sono esaltanti: se dovessero essere la descrizione del mondo prossimo venturo, mettendoli insieme a dandoli ai giovani essi non troverebbero uno spazio e un motivo per aiutare a realizzare quei progetti. Anche perchè più che di progetti di futuro si parla in essi di "trucchi di continuità" nel breve. Uno stimolo a fare meglio, a rivolgersi alla conoscenza (che esiste) per capire come, ad aprirsi alla socialità, interna ed esterna, come nuovo modo per fare azienda e costruire sviluppo florido e duraturo.

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“Plans are worthless, but Planning is everything.”

(Dwight D. Eisenhower)

“La prima forza è la mente. Debole è il braccio di chi non ne ha.”

(Vincenzo Cuoco, Scritti giornalistici)

Rating Progettuale dei Business Plan delle Società degli Indici

FTSE MIB e STAR di Borsa Italiana

RAPPORTO 2014

Milano 28 Maggio 2014

Francesco Zanotti Senior Partner CSE-Crescendo

http://www.cse-crescendo.it/

Francesco.zanotti@gamil.com f.zanotti@cse-crescendo.com

Il nostro lavoro non è dare giudizi

Il nostro lavoro è aiutare i poeti

Perché abbiamo bisogno di nuove e grandi storie di futuro

Il Rating Progettuale dei

Business Plan

La «somma» dei Business Plan delle maggiori imprese del Paese

costituisce certamente un «indicatore forte» voglia di futuro complessiva di questo Paese

Il Rating Progettuale dei Business Plan misura questo «indicatore forte».

E, quindi, costituisce una misura della voglia di futuro complessiva di questo Paese.

Si chiama «Progettuale» perché

permette di individuare le aree di miglioramento, verso una maggiore voglia di un nuovo futuro.

Un pizzico di giudizio c’è …

perché permette di individuare

le aree di miglioramento, verso una maggiore voglia

di un nuovo futuro.

Un il Rating si chiama PROGETTUALE …

La dottrina di partenza

Una conoscenza dalla grande forza progettuale,

poco utilizzata e in veloce progresso …

Lo stato dell’arte ed oltre … delle conoscenze

(modelli e metodologie) di

strategia d’impresa

alta

media

bassa

alta media bassa

Completezza

Probabilità di

realizzazione

Il Rating Progettuale come Posizione su di una matrice

Business Plan Pubblicati

Business Plan Pubblicati

I confini della nostra analisi

Il Rating Progettuale dei Business Plan è stato effettuato

esclusivamente sulla documentazione disponibile sul

sito internet istituzionale e nello specifico sul Piano

Industriale

La prima forza è la mente. Debole è il braccio di chi non ne ha.

(Vincenzo Cuoco, Scritti giornalistici)

Completezza dei contenuti del Business Plan

Modello di Business Plan

PREVISIONE

PATRIMONIALE, ECONOMICA E

FINANZIARIA

Posizionamenti Competitivi attuali e

futuri

Attrattività delle industry attuali e

future 4 3

Algoritmo di previsione 7

POSIZIONAMENTI STRATEGICI attuali

POSIZIONAMENTI STRATEGICI futuri

5 Piano

d’Azione 6

Per ogni BU

Definizione dei business,

attuale e futura

Descrizione delle industry,

attuale e futura 2 1

L’identità attuale

e desiderata dell’impresa

AMBIENTE

Vision

Mission

La «narrazione» della società da parte

dell’impresa

8

9

Il posizionamento strategico

attuale e futuro dell’impresa

I risultati che l’impresa intende generare nel futuro

INTANGIBLES

Le risorse cognitive dell’impresa

10

1. Definizione dei Business e Struttura Strategica

Il punto di partenza è la descrizione del mestiere (dei mestieri)

che fa l’impresa

E il racconto delle sue (loro)

potenzialità di sviluppo.

Più precisa è la descrizione

più preciso diventa tutto il Business Plan

Più emozionante è il racconto più aumenta la voglia di partecipare

a realizzare il Business Plan

1. Definizione dei Business: strumenti metodologici

Tecnologie di

prodotto Clienti

Esigenze

Area geografica

Catena del valore

Fornitori impresa distributori

Rete

La descrizione del mestiere attuale

La descrizione delle Potenzialità di Futuro

Le variabili più usate

Clienti

Area geografica

Tecnologie di

prodotto

La variabile meno usata

Esigenze

Catena del valore

Fornitori Impresa Distributori

Rete

Non vengono mai considerati i fornitori.

Non vengono mai descritti attraverso variabili

«soft». Ma solo variabili «hard»

1. Definizione dei Business

Clienti

Tecnologie di

prodotto

Esigenze

Tecnologie di servizio

e distribuzione

Il Caso Mediobanca

1. Definizione dei Business

1. Definizione dei Business

Le aziende che hanno presentato il Business Plan l’importanza, non esplicitano il ruolo dell’italianità.

Il caso «Italianità»

Le aziende che giudicano l’italianità rilevante hanno «ideologizzato» il diritto a non presentare un Business Plan.

1. Definizione dei Business

La Banca che non attende (la ripresa) che non sono valuta,

ma stimola a supporta con le conoscenze e le metodologie

di strategia d’impresa la progettualità imprenditoriale

Sviluppare i territori Significa sviluppare la loro capacità progettuale

Voto minimo

Voto medio

Voto massimo

COMPLETEZZA DELLA DESCRIZIONE

Rating

8

1. Definizione dei Business

3

BANCO POPOLARE

TERNA

5,8

PIRELLI & C

INTESA SAN PAOLO

WORLD DUTY FREE

YOOX

MEDIOBANCA

PRYSMIAN

Voto minimo

Voto medio

Voto massimo

COMPLETEZZA DELLA DESCRIZIONE

Rating

8

1. Definizione dei Business

0

La Doria

Gefran

Datalogic

Yoox

Biesse

Bb Biotech

Biancamano

5,9

Ei Towers

Bolzoni

Industry 2. Descrizione delle Industry

E’ la descrizione dell’ambiente prossimo di ogni unità di business,

nel quale avviene il confronto competitivo.

E’ la descrizione dello spazio della competizione

2 Descrizione delle Industry: strumenti metodologici

Unità

di

business

Concorrenti attuali

Concorrenti potenziali

Barriere all’entrata

Barriere all’uscita

Strategie Tipiche

(Sono l’evoluzione dei FCS)

Dimensioni del mercato

2. Descrizione delle Industry

Concorrenti attuali

Concorrenti potenziali

Barriere all’entrata

Barriere all’uscita

Strategie Tipiche

(Sono l’evoluzione dei FCS)

Dimensioni del mercato

2. Descrizione delle Industry

Il caso: quando le industry non sono descritte:

Banche e Infrastrutture

La nostra sensazione è che non si crede possibile immaginare

industry diverse

Voto minimo

Voto medio

Voto massimo

COMPLETEZZA DELLA DESCRIZIONE

Rating

8

2. Descrizione delle Industry

3

5,5

PIRELLI & C

INTESA SAN PAOLO

WORLD DUTY FREE

YOOX

MEDIOBANCA

AUTOGRILL

BANCA POPOLARE DI MILANO

A2A

BANCO POPOLARE

TERNA

Voto minimo

Voto medio

Voto massimo

COMPLETEZZA DELLA DESCRIZIONE

Rating

8

0

La Doria

Datalogic

Yoox

Bolzoni

5,3

2. Descrizione delle Industry

3. Posizionamenti Competitivi

Individuato lo Spazio della Competizione si individua chi,

tra i concorrenti individuati

è il più forte.

Cioè chi ha la maggiore probabilità di acquisire le risorse (gli economics)

che i clienti di riferimento di quell’unità di business possono mettere a disposizione.

3. Posizionamenti competitivi: strumenti metodologici

Unità

di

business

Concorrenti attuali

Concorrenti potenziali

Forza dell’impresa rispetto alle quote di mercato

Forza dell’impresa rispetto alle quote di mercato

Sono valutati con metodi diversi a seconda delle diverse unità di business e delle diverse imprese:

• Punti di forza (ma non sono legati ai KSF)

• Risultati raggiunti (la confusione dei KPI)

• Quote di mercato

• Struttura di costi

• Soddisfazione del cliente

3. Posizionamenti competitivi

Ma non si spiega perché si sceglie quel riferimento per «misurare» la competitività

3. Posizionamento Competitivo

Il Caso delle banche

Ogni banca sceglie il Modello di Posizionamento

Competitivo che giudica più conveniente

Voto minimo

Voto medio

Voto massimo

COMPLETEZZA DELLA DESCRIZIONE

Rating

8

3. Posizionamento Competitivo

3

AUTOGRILL

INTESA SAN PAOLO

UBI BANCA

CNH INDUSTRIAL

UNIPOLSAI

TERNA

A2A

5,5

Voto minimo

Voto medio

Voto massimo

COMPLETEZZA DELLA DESCRIZIONE

Rating

8

3. Posizionamento Competitivo

3

La Doria

Datalogic

Gefran

5

Bolzoni

4. Attrattività delle Industry

E’ una valutazione della

qualità degli economics che possono essere generati

operando in ogni specifica industry

GENESI IMPRENDITORIALE

COMPETITIVITA’ di QUALITA’

COMPETITIVITA’ di EFFICIENZA

COMPETITIVITA’ di RAPPRESENTAZIONE

COMPETITIVITA’ AMBIENTALE

Si forma il significato

Si formano le funzionalità

Si formano le best practices

Si formano le protesi di identità

Si istituzionalizza l’impresa e si formano le reti di protezione

4. Attrattività delle industry: strumenti metodologici

Il ciclo di vita del valore (evoluzione di un settore industriale)

FATTURATO

MARGINE OPERATIVO

CASH FLOW COMMERCIALE

GENESI IMPRENDITORIALE

Competitività di QUALITA’

Competitività di EFFICIENZA

Competitività di RAPPRESENTAZIONE

Competititivà AMBIENTALE

L’andamento degli ECONOMICS

nelle diverse fasi di evoluzione di un settore industriale

4. Attrattività delle industry: strumenti metodologici

L’attrattività dipende dal mix di strategie

4. Attrattività delle industry: strumenti metodologici

Genesi

imprenditoriale

Competitività

di qualità

Competitività

di efficienza

Competitività

di rappresentazione

Competitività

ambientale

4. Attrattività delle Industry

Il Parametro maggiormente utilizzato,

Invece …

I mercati non ancora saturi

Voto minimo

Voto medio

Voto massimo

COMPLETEZZA DELLA DESCRIZIONE

Rating

8

4. Attrattività delle Industry

3

7

AUTOGRILL

CNH INDUSTRIAL

PIRELLI & C

WORLD DUTY FREE

MEDIOBANCA

ENI

GENERALI

LUXOTTICA GROUP

BANCA POPOLARE DI MILANO

BANCO POPOLARE

YOOX

BANCA MONTE DEI PASCHI DI SIENA

A2A

Voto minimo

Voto medio

Voto massimo

COMPLETEZZA DELLA DESCRIZIONE

Rating

7

4. Attrattività delle Industry

0

Bolzoni

5,1

La Doria

Datalogic

5. Posizionamento Strategico

Posizionamento competitivo Ed attrattività sono le due variabili che

caratterizzano un’industry. Occorre combinarle in una

Matrice di posizionamento strategico.

La posizione di una Business Unit nella matrice di Posizionamento Strategico rivela se essa opera

in un’industry ad altra potenzialità di produrre valore o meno. E quanta parte di questo valore è in grado di assorbire rispetto ai concorrenti

Quanto ci stai riuscendo meglio dei tuoi concorrenti?

Quanto ti stai impegnando a

creare un nuovo mercato?

Competitività della BU

Potenziale di

redditività del

settore

alta media bassa

alto

medio

basso

Il cielo in una stanza

vecchi leoni

vasi di coccio

aurea mediocritas

la fatica del vivere

Matrice di Posizionamento Strategico

5. Posizionamento strategico: strumenti metodologici

5. Posizionamento Strategico

Il Modello utilizzato

In pochi casi si usano matrici bidimensionali. Ma la due dimensioni non sono:

• Attrattività del business • Posizionamento competitivo

Voto minimo

Voto medio

Voto massimo

COMPLETEZZA DELLA DESCRIZIONE

Rating

5

5. Posizionamento Strategico

3

PIRELLI & C

STMICROELECTRONICS

MEDIOBANCA

BANCA POPOLARE DI MILANO

BANCO POPOLARE

YOOX

PRYSMIAN

SNAM

UNIPOLSAI

UNICREDIT

GTECH

ENEL

TERNA

A2A

3,7

Voto minimo

Voto medio

Voto massimo

COMPLETEZZA DELLA DESCRIZIONE

Rating

5

5. Posizionamento Strategico

0

3,1

Gefran

Ansaldo Sts

Ei Towers

Bolzoni

6. Piano d’Azione

Il Piano d’azione dovrebbe indicare

il posizionamento strategico obiettivo delle diverse unità di business.

Poi dovrebbe indicare il «percorso» (Il Piano vero e proprio) Attraverso il quale realizzare i posizionamenti strategici obiettivi.

E, poi, il Piano d’azione dovrebbe parlare della «carne viva» dell’impresa.

Cioè delle persone,

della organizzazione informale e della organizzazione formale.

Solo in questo modo il Piano d’azione riesce ad arrivare

a parlare dei comportamenti delle persone

Che sono la reale «strategia in atto»

6. Piano d’azione: strumenti metodologici

Quali azioni specifiche

Quali obiettivi

Quale sistema di controllo operativo

Quale cambiamento strategico

• Definizione del business • Struttura industry • Posizionamento competitivo • Attrattività industry • Posizionamento strategico

Quale cambiamento organizzativo

• Organizzazione formale • Organizzazione informale • Persone • Comportamenti

6. Piano d’azione

Quali azioni specifiche

Quali obiettivi

Quale sistema di controllo operativo

Quale cambiamento strategico

Quale cambiamento organizzativo

Manca la carne viva

dell’impresa

Dalla analisi delle strategie di business si possono identificare diverse categorie di Piani:

• piani di sviluppo internazionale (es. Luxottica, Moleskine, La Doria,

Autogrill);

• piani di sviluppo del prodotto/servizio (es. Pirelli, Datalogic);

• piani di efficienza (ad esempio le Banche o le Assicurazioni);

• piani di ritorno su singoli investimenti (es. Eni, Cementir, Igd, Atlantia);

6. Piano d’azione

L’osservazione più rilevante è che non esistono

Piani che hanno obiettivi rivoluzionari

Voto minimo

Voto medio

Voto massimo

COMPLETEZZA DELLA DESCRIZIONE

Rating

8

6. Piano d’azione

4

6,7

PIRELLI & C

GENERALI

BANCA MONTE DEI PASCHI DI SIENA

INTESA SAN PAOLO

TELECOM ITALIA

UBI BANCA

BANCA POPOLARE DELL'EMILIA ROMAGNA

BANCA POPOLARE DI MILANO

BANCO POPOLARE

YOOX

STMICROELECTRONICS

UNIPOLSAI

TERNA

Voto minimo

Voto medio

Voto massimo

COMPLETEZZA DELLA DESCRIZIONE

Rating

8

0

Ansaldo Sts

Yoox

Igd - Siiq

Banca Pop Etruria E Lazio

5,7

Ei Towers

Bolzoni

6. Piano d’azione

7. Algoritmo e Previsione degli Economics

La previsione degli andamenti patrimoniale, economico e finanziario futuri

dipende strettamente dal posizionamento strategico.

E l’evoluzione del posizionamento strategico che permette di «calcolare» l’andamento degli economics futuri dell’impresa.

Essi non possono essere, in alcun modo, una estrapolazione del passato.

E’ solo dal posizionamento strategico e dalla sua evoluzione che si può ricavare, attraverso un opportuno algoritmo,

l’andamento del futuro delle principali variabili patrimoniali, economiche e finanziarie.

PREVISIONE PATRIMONIALE,

ECONOMICA E FINANZIARIA

Algoritmo di Posizionamento

EVOLUZIONE POSIZIONAMENTO

STRATEGICO BU 1 … EVOLUZIONE POSIZIONAMENTO

STRATEGICO BU n

POSIZIONAMENTO

STRATEGICO attuale BU 1

POSIZIONAMENTO

STRATEGICO attuale BU n

7. Algoritmo e Previsione degli Economics: strumenti metodologici

Evoluzione del FATTURATO

Potenziale di redditività del settore

fortemente crescente

moderatamente crescente

stabile

moderatamente calante

fortemente calante

alta media bassa

alto

medio

basso

Il cielo in una stanza

vecchi leoni

aurea mediocritas

vasi di coccio

la fatica del vivere

2008

2010

2012

2015

Competitività dell’unità di business

7. Algoritmo e Previsione degli Economics: strumenti metodologici

Evoluzione del MARGINE OPERATIVO

alta media bassa alto

medio

basso

vasi di coccio

Il cielo in una stanza

vecchi leoni

aurea mediocritas

vasi di coccio

la fatica del vivere

2008

2010

2012

Potenziale di

redditività del

settore

fortemente crescente

moderatamente crescente

stabile

moderatamente calante

fortemente calante

negativo 2015

Competitività dell’unità di business

7. Algoritmo e Previsione degli Economics: strumenti metodologici

Evoluzione del CASH FLOW “COMMERCIALE”

Competitività dell’unità di business

alta media bassa

alto

medio

basso

Il cielo in una stanza

la fatica del vivere

vecchi leoni

aurea mediocritas

vasi di coccio

2008

2010

2012

Potenziale di

redditività del

settore

fortemente crescente

moderatamente crescente

stabile

moderatamente calante

fortemente calante

negativo

2015

7. Algoritmo e Previsione degli Economics: strumenti metodologici

• L’algoritmo di calcolo delle previsioni quantitative future non è mai esplicitato.

• Si possono fare alcune deduzioni, infatti spesso le aziende forniscono dati storici e dati relativi alle stime di crescita del mercato.

• La presentazione degli economics futuri è presente nella maggioranza dei Business Plan, seppur con livelli di dettaglio diversi.

• In generale una maggiore attenzione è prestata all’evoluzione dell’EBITDA, dei flussi di cassa e della Posizione Finanziaria Netta. Anche l’attenzione per i dividendi è marcata.

7. Algoritmo e Previsione degli Economics

Voto minimo

Voto medio

Voto massimo

COMPLETEZZA DELLA DESCRIZIONE

Rating

7

7. Algoritmo e Previsione degli

Economics

3

4,9

BANCA MONTE DEI PASCHI DI SIENA

SNAM

Voto minimo

Voto medio

Voto massimo

COMPLETEZZA DELLA DESCRIZIONE

Rating

6

7. Algoritmo e Previsione degli

Economics

3

Astaldi

Txt

Banca Finnat

Falck Renewables

4,3

8. Vision

La Vision rivela quanta parte della società l’impresa riesce a vedere. Essa descrive i Segni del Tempo Futuro

che l’impresa riesce a individuare. Rivela quanta parte della società gli è sconosciuta.

Da questo mondo ignoto possono venire le minacce più gravi.

Un osservatore estero leggendo la vision e confrontandola con la definizione dei business si rende conto di quanto questa sia

conservatrice o profetica, competitiva o imprenditoriale.

La visione viene qualche volta sostituta da «Scenari»

8. Vision: strumenti metodologici

ambientale

sociale finanziaria

economica

politica

istituzionale culturale

mediatica

Azienda

Scambio specifico

Spazio competitivo

Mercati finanziari

Sistema dei media

Sistema dei modelli, delle metafore

Sistema delle istituzioni

Sistema degli Attori sociali

Sistema degli Attori politici

Natura e Ambiente

• La Vision è descritta in modo esplicito molto raramente.

• In generale i Business Plan si soffermano sulla dimensione economica (lo scenario macro-economico e il mercato di riferimento). A seconda del business, ciascuna azienda affronta altri elementi vicini al proprio ambiente: finanza (settore bancario e assicurativo), regolamentazione/istituzioni (settori energia e infrastrutture), sociale ( settori consumer B2C).

8. Vision

I Segni dei Tempi Futuri

sono i grandi Assenti

Voto minimo

Voto medio

Voto massimo

COMPLETEZZA DELLA DESCRIZIONE

Rating

8

8. Vision

3

SNAM

4,8

UNIPOLSAI

A2A

Voto minimo

Voto medio

Voto massimo

COMPLETEZZA DELLA DESCRIZIONE

Rating

6

8. Vision

0

Ei Towers

Bolzoni

Gefran

Biesse

Biancamano

4,2

9. Mission

La Mission contiene il senso profondo delle diverse unità di business.

Essa deve specificare che impatto hanno le diverse unità di business sulla società nel suo complesso.

Meglio: raccontano di quanto le diverse unità di business sono

ologrammi di una società futura.

Voto minimo

Voto medio

Voto massimo

COMPLETEZZA DELLA DESCRIZIONE

Rating

7

9. Mission

3

AUTOGRILL

UBI BANCA

TERNA

ENI

PRYSMIAN

4,4

A2A

Voto minimo

Voto medio

Voto massimo

COMPLETEZZA DELLA DESCRIZIONE

Rating

6

9. Mission

0

Biesse

Biancamano

Ei Towers

Bolzoni

4,1

10. Intangibles

Gli Intangibles sono l’insieme delle risorse cognitive di cui dispone l’impresa.

Sono la risorsa progettuale fondamentale. Un patrimonio di risorse cognitive povere Significa povera capacità di progettazione

10. Intangibles: strumenti metodologici

Conoscenze (modelli e metafore) e metodologie

di strategia d‘impresa

Conoscenze (modelli e metafore) e metodologie

di organizzazione

Conoscenze (modelli e metafore) e metodologie

fornite dalle scienze umane

Conoscenze (modelli e metafore) e metodologie

fornite dalle scienze naturali

10. Intangibles

Il Caso della visione del mondo

Visione

Isituzionale:

Esistono in tutti i mondi

possibili

Visione

Manageriale:

mi adatto ai

cambiamenti

Visione

mprenditoriale

Costruiscono nuovi

mondi

Voto minimo

Voto medio

Voto massimo

COMPLETEZZA DELLA DESCRIZIONE

Rating

5

10. Intangibles

2

AUTOGRILL

UBI BANCA

PIRELLI & C

INTESA SAN PAOLO

SNAM

3,8

A2A

Voto minimo

Voto medio

Voto massimo

COMPLETEZZA DELLA DESCRIZIONE

Rating

5

10. Intangibles

0

Biesse

Gefran

La Doria

Ei Towers

Bolzoni

3,2

Plans are worthless, but Planning is everything

(Dwight D. Eisenhower)

Probabilità di realizzazione del

Business Plan

La carne viva dell’impresa è protagonista

La carne viva dell’impresa è protagonista

I comportamenti delle persone sono la estrinsecazione dei loro business plan personali

Ogni persona si costruisce il proprio Business Plan, anche se inconsapevolmente.

I comportamenti di ogni giorno delle persone costituiscono la strategia in azione delle persone.

E difficile che i comportamenti siano sinergici. E’ difficile che la strategia in azione sia poesia

Il rating dei Business Plan: la Probabilità di Realizzazione

1. Leggibilità del BP

2. Livello di Partecipazione alla Redazione del Business Plan;

3. Le metodologie di coinvolgimento progettuale;

4. Processo di Controllo Strategico;

5. Livello di partecipazione al processo di Controllo Strategico;

La probabilità di realizzazione

dipende da cinque variabili

1. Leggibilità del Business Plan

La prima dimensione rilevante è la leggibilità del Business Plan.

Meglio: sua autonomia comunicativa. Meglio: la sua capacità di emozionare

L’autonomia comunicativa / caratteristiche editoriali

Un file Power Point non è leggibile.

Il linguaggio «Power Point» non permette di scrivere grandi storie

Voto minimo

Voto medio

Voto massimo

COMPLETEZZA DELLA DESCRIZIONE

Rating

5

1. Leggibilità del Business Plan

2

AUTOGRILL

PIRELLI & C

INTESA SAN PAOLO

TELECOM ITALIA

STMICROELECTRONICS

BANCA POPOLARE DELL'EMILIA ROMAGNA

BANCO POPOLARE

BANCA MONTE DEI PASCHI DI SIENA

BANCA POPOLARE DI MILANO

PRYSMIAN

FIAT

UNICREDIT

TENARIS

ATLANTIA

UNIPOLSAI

A2A

3,8

Voto minimo

Voto medio

Voto massimo

COMPLETEZZA DELLA DESCRIZIONE

Rating

5

1. Leggibilità del Business Plan

2

La Doria

Biancamano

Datalogic

Banca Pop Etruria E Lazio

Biesse

Igd - Siiq

3,6

2. Livello di partecipazione alla redazione del Business Plan

La seconda dimensione rilevante è la tipologia (vastità, intensità) di partecipazione

alla redazione del Business Plan. La partecipazione è rilevante per le seguenti ragioni:

Si raccolgono gli stimoli sociali profondi che possono essere

«sentiti» solo dalle persone che concretamente operano nella società per conto dell’impresa.

Si riescono a governare i comportamenti.

Si rende inutile uno sforzo comunicativo.

Si risolve alla radice il problema della comunicazione.

Voto minimo

Voto medio

Voto massimo

COMPLETEZZA DELLA DESCRIZIONE

Rating

0

2. Livello di partecipazione alla

redazione

0

0

Voto minimo

Voto medio

Voto massimo

COMPLETEZZA DELLA DESCRIZIONE

Rating

0

2. Livello di partecipazione alla

redazione

0

0

3. Le metodologie di coinvolgimento progettuale

La partecipazione non è solo disponibilità, ma è anche metodo

Voto minimo

Voto medio

Voto massimo

COMPLETEZZA DELLA DESCRIZIONE

Rating

0

3. Metodologie di Coinvolgimento

Progettuale

0

0

Voto minimo

Voto medio

Voto massimo

COMPLETEZZA DELLA DESCRIZIONE

Rating

0

3. Metodologie di Coinvolgimento

Progettuale

0

0

4. Processo di controllo strategico

La partecipazione non può essere limitata alla fase progettuale,

ma va estesa anche al controllo della fase di implementazione. La così detta «execution»

• Una sola azienda, Igd, ha dichiarato di aver adottato una politica esplicita di aggiornamento annuale.

• In generale esistono due tipi di atteggiamento: – aziende che aggiornano il piano con cadenza annuale

– aziende che mantengono il Piano per tutto il suo ciclo di vita, fornendo aggiornamenti “a metà strada” (es. dopo due anni).

4. Processo di Controllo Strategico

Voto minimo

Voto medio

Voto massimo

COMPLETEZZA DELLA DESCRIZIONE

Rating

20

4. Processo di Controllo Strategico

6

A2A

TENARIS

11,9

Voto minimo

Voto medio

Voto massimo

COMPLETEZZA DELLA DESCRIZIONE

Rating

20

4. Processo di Controllo Strategico

5

Igd - Siiq

9,5

Biancamano

Bb Biotech

Txt

Ei Towers

Bolzoni

5. Livello di partecipazione al processo di controllo strategico

La partecipazione va continuata

Voto minimo

Voto medio

Voto massimo

COMPLETEZZA DELLA DESCRIZIONE

Rating

0

5. Livello di partecipazione al

Controllo Strategico

0

0

Voto minimo

Voto medio

Voto massimo

COMPLETEZZA DELLA DESCRIZIONE

Rating

0

5. Livello di partecipazione al

Controllo Strategico

0

0

Il risultato finale

Rating Progettuale dei Business Plan delle Società degli Indici

FTSE MIB e STAR di Borsa Italiana

RAPPORTO 2014

Abbiamo definita:

Governance dello

Sviluppo

Abbiamo definita:

Governance dello

Sviluppo

alta

media

bassa

alta media bassa

Posizione nella Matrice di Rating del Business Plan

Progetti

di

sviluppo

etico ed

estetico Usando Risorse Cognitive più potenti

Completezza

Probabilità di

realizzazione

Immaginate …

Scopriranno la loro responsabilità profonda verso un nuovo sviluppo etico ed estetico?

… di distribuire ai giovani del nostro Paese un volume con tutti i Business Plan di tutte le imprese più importanti ….

Vi troveranno un progetto emozionante per una nuova società?

Scopriranno la loro vocazione esistenziale profonda?

La risposta è evidentemente negativa …

Ma è disponibile una ricchezza tale di risorse cognitive

che, se utilizzate, possono permettere di trasformare

un pacco di fogli Power Point nell’emozionante racconto

della storia futura …

Perché non usarle?

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