CLIL-AICLE Storia-Spagnolo

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Laboratorio Giornata Pedagogica Lend "Quale Docente CLil?" - Spagnolo - Elena Pezzi

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ITC SalveminiCasalecchio di Reno (BO)

25 ottobre 2010

Giornata pedagogica LEND“Quale docente CLIL?”

SPAGNOLO - STORIA

¿Por qué y para qué?

25/10/2010Elena Pezzi2

LICEO LAURA BASSI – BOLOGNACLASSE 2°D – a.s. 2008-09Prof.sse Gabriella Vialli – Elena Pezzi

QUALCHE RIFLESSIONE INIZIALE

Perché un modulo CLIL?

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•Integra apprendimento di lingua e contenuto•Favorisce la motivazione•Stimola la curiosità•Incoraggia la ricerca di nuove strategie•Sviluppa le abilità trasversali•…..

•Richiede collaborazione di gruppo docente•Dev’essere attentamente pianificato (chi – fa – cosa - come)•Deve prevedere modalità di effettuazione e valutazione diverse dalle attività standard•….

25/10/2010Elena Pezzi

CLIL – perché?Il sito della Commissione Europea – sezione “Multilinguismo” 1 dà un elenco di vantaggi che derivano dall’introduzione del CLIL. Esso

•costruisce una conoscenza ed una visione interculturale•sviluppa abilità di comunicazione interculturale •migliora le competenze linguistiche e le abilità di comunicazione orale •sviluppa interessi ed una mentalità multilinguistica •dà opportunità concrete per studiare il medesimo contenuto da diverse prospettive•permette ai discenti un maggior contatto con la lingua obiettivo• non richiede ore aggiuntive di insegnamento• completa le altre materie invece che competere con le altre• diversifica i metodi e le pratiche in classe• aumenta la motivazione dei discenti e la fiducia sia nelle lingue sia nella materia che viene insegnata

A questi vantaggi, possiamo aggiungere che, attraverso il CLIL, gli studenti sono esposti a più lingua straniera e, soprattutto, imparano una lingua mettendo in pratica subito ciò che stanno imparando in quella lingua. Anche questo contribuisce a rendere più forte la motivazione all’apprendimento dal momento che lo studente vede subito di quali progressi è capace.

1. http://ec.europa.eu/education/languages/language-teaching/doc236_it.htm

Tratto da: Silvia Minardi, “CLIL – (s)punti di partenza”, pp.2-3, in http://www.programmallp.it/lkmw_file/LLP///Tema/2010_CLIL_llp.pdf

QUALCHE RIFLESSIONE INIZIALE

Perché nella 2°D?

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•Classe non numerosa (20 alunni)•Nel complesso motivata nello studio dello spagnolo•Competenza in spagnolo: A2•Buone capacità individuali•Collaborazione fra colleghi nel CdC•Evento contingente

•Alcuni alunni poco partecipi•Poca abitudine a riconoscere le interconnessioni fra discipline•Tendenza alla passività / ripetitività nelle discipline non linguistiche

Tanto per cominciare …

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“El enfoque aquí adoptado, en sentido general, se centra en la acción en la medida en que considera a los usuarios y alumnos que aprenden una lengua principalmente como agentes sociales, es decir, como miembros de una sociedad que tiene tareas (no sólo relacionadas con la lengua) que llevar a cabo en una serie determinada de circunstancias, en un entorno específico y dentro de un campo de acción concreto”. (MCER, cáp.2)

Approccio orientato all’azione

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Se condividiamo queste idee adotteremo una metodologia didattica che proponga tareas / attività

in cui si integrino le conoscenze acquisite

che gli studenti possano mettere in relazione con qualcosa vicino ai propri interessi

Cioè, dovremo proporre qualcosa che sia rilevante per loro.

Ad esempio:

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La situazione di partenza

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La situazione contingente

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Scambio scolasticoLiceo Laura Bassi - Bologna

Cambridge House Community College – Rocafort (Valencia)

25/10/2010Elena Pezzi11

Le 8 competenze chiave per l’apprendimento permanente

1. Comunicazione nella madrelingua2. Comunicazione nelle lingue straniere3. Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia4. Competenza digitale5. Imparare ad imparare6. Competenze sociali e civiche7. Spirito di iniziativa e imprenditorialità8. Consapevolezza ed espressione culturale

La versione italiana del documento si può reperire, ad esempio, in http://www.indire.it/db/docsrv//PDF/raccomandazione_europea.pdf

I nostri obiettivi

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Acquisire alcuni termini chiave del linguaggio storicoSaper esporre in L2 contenuti di argomento storicoInteragire con l’insegnante e con i compagni utilizzando la

L2Consolidare la motivazione allo studio della storiaImparare a ricercare criticamente informazioni in una

pluralità di contesti e materialiSviluppare strategie personali e di gruppo per risolvere

problemi Interagire nel gruppoCreare un prodotto finale destinato ad un pubblico preciso

Quali contenuti?

25/10/2010Elena Pezzi14

Storia medievale con particolare riguardo alla città di Bologna: La decadenza dei primi secoli La ripresa cittadina Arti e mestieri L’università Evoluzione della struttura urbana Abolizione della servitù La signoria

●Storia dell’arte: i principali monumenti medievali della città

Quali materiali e strumenti?

25/10/2010Elena Pezzi15

Libri di testo Fonti iconiche e iconografiche di vario tipoMateriali e documenti presenti in rete

Laboratorio informatico e multimedialePresentazione in Power PointFiles multimediali

Quali modalità operative?

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Docente di storia (compresenza anche con educazione giuridica):Modulo sulla storia medievale italianaApprofondimento sulle peculiarità di Bologna

Docenti di spagnolo:Attività lessicali mirate all’acquisizione dei termini tecniciAttività comunicative di rinforzo delle abilità orali (narrare fatti

passati)“Sostegno” tecnico

La classe:

Divisione in gruppi eterogeneiNegoziazione e scelta del tema di lavoroOrganizzazione dei contenutiSviluppo del temaCreazione di una parte del prodotto finaleAssemblaggio in un’unica “opera”

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I risultati

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Ecco la presentazione:

La verifica

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E la valutazione?

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25/10/2010Elena Pezzi25 elena.pezzi@libero.it

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