Microsoft word studio farmaci comuni dello spezzino doc

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Grazie alla collaborazione del Servizio farmaceutico territoriale è iniziata un’analisi dei consumi di

farmaci, in termini di dosi giornaliere consumate, nel territorio spezzino suddiviso per comuni, teso

ad evidenziare possibili incrementi di patologie ascrivibili ad impatto di agenti ambientali nocivi.

E’ noto ormai da tempo come i principali inquinanti sviluppino effetti dannosi non solo in quanto

cancerogeni ma anche come agenti dannosi per il sistema respiratorio e cardiovascolare. Per le

polveri sottili, ad esempio, riportiamo i dati di 2 importanti studi

Per lo studio in oggetto sono stati utilizzati i dati gentilmente forniti in termini di DDD (defined

daily dosage) dal servizio territoriale farmaceutico. I dati riportati in DDD annullano l’effetto di

variabili legati al costo, alle dosi e alle caratteristiche dei vari prodotti in commercio e sono le

uniche adottate internazionalmente per un confronto statistico sul consumo di farmaci.

Il consumo complessivo per comune è stato riportato al consumo giornaliero per singolo abitante ed

è stata successivamente considerata la variazione relativamente agli indici di vecchiaia dei vari

comuni.

Per gli aerosol sono stati considerati tutti i prodotti, in commercio, singoli o in associazione,

dispensati dal SSN, consumati in tutti i comuni (oltre il 95% del totale).

E’ stata scelto l’indicatore ace-inibitori + sartani (singoli o in associazione con diuretici) in quanto

farmaci più diffusamente utilizzati sia nell’ipertensione arteriosa che nella prevenzione secondaria

delle patologie cardiovascolari.

E’ stata valutato il consumo di antidepressivi serotoninergici come indicatore di incidenza della

depressione, sia per l’altissimo consumo nel nostro territorio rispetto ad altri, sia per fornire un

confronto con un fattore di disagio complessivo presente nei vari territori indagati.

A parte la variabile delle abitudini prescrittive dei singoli medici, che costituisce comunque un

fattore non computabile, riteniamo che i dati siano meno attendibili per comuni con basso numero

di abitanti ( sia perchè anche pochi casi di malattia correlata in eccesso o in difetto possono

aumentare o diminuire in modo significativo il risultato, sia perché spesso risentono dell’abitudine

prescrittiva del medico, spesso unico , operante in tale comune ) rispetto a quelli con alto numero di

abitanti. Per questi ultimi i dati ricavati possono costituire un effettivo indicatore di presenza di

patologia correlata.

Le differenze osservate, pur tenendo conto di questi limiti circa l’analisi statistica, sembrano

chiaramente indicare eziopatogenesi di origine ambientale, complessivamente maggiori nei comuni

del levante rispetto al capoluogo, restando aperte le possibilità di interpretazione circa le fonti

possibili di provenienza degli inquinanti o di altri fattori di impatto sugli apparati respiratorio e

circolatorio.

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