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Nostra Esperienza
Ossigeno-Ozono-lipofilling
Madeyski e coll..
Le lesioni trofiche degli arti inferiori: loro terapia con la camera distrettuale di Madeyski.
Madeyski P.
Con la collaborazione di G. Amato ( ozoterapia)
E la collaborazione di A. Corezzola ( lipofilling)
Casa di cura Sileno e Anna Rizzola. S. Donà di Piave
Rizzola 2015
Tipologia ULCERE
1) Ulcere da stasi venosa
2) Ulcere arteriose
3) Ulcere traumatiche
4) Ulcere da collagenopatie
5) Ulcere diabetiche
Rizzola 2015
Fisiopatologia dell’ ulcerala ossimetria transcutanea ha evidenziato che a
livello delle lesioni vasculopatiche la pO2 arriva
a valori di 5-10 mm di Hg.
Tale valore è incompatibile con la vita delle cellule e
impedisce la proliferazione e l’azione dei leucociti che
richiedono valori di pO2 di 30-40 mm di Hg: da ciò
deriva il pericolo di infezione.
Rizzola 2015
Fisiopatologia dell’ ulcera
Anche la sintesi del collagene a partenza dai
fibroblasti non può prescindere dall’ossigeno e quindi si
formerà un collagene immaturo e poco stabile con
inevitabili problemi di cicatrizzazione.
Rizzola 2015
Fisiopatologia dell’ ulcera
Dobbiamo mirare a
a) Un apporto ottimale di ossigeno,
b) Una completa detersione della lesione,
c) Una stimolazione cellulare,
d) Una buona perfusione ematica.
Rizzola 2015
.
TERAPIE proposte .
1) Terapie mediche 2) Terapie chirurgiche 3) Terapia con camera iperbarica4) Terapia con ossigeno topico5) Terapia con ossigeno-ozono 6) Lipofilling
Rizzola 2015
Ossigenoterapia iperbaricaL’ossigenoterapia iperbarica è una terapia sistemica
basata sulla respirazione dell’O2 ad alta pressione.
IL FINE ULTIMO È QUELLO DI PORTARE O2 IN QUANTITÀ
ADEGUATA ALLE NECESSITÀ METABOLICHE DEI TESSUTI.
Rizzola 2015
Vantaggi Svantaggi Aumento dell’O2 disciolto
Azione battericidaAzione antiedema
Azione cicatrizzante
-Non sopportata da molti paz.
-Problemi cardiaci,vestibolari psicologici,ecc. -Numero limitato di centri.
-Problemi di trasporto.
-Elevati costi Rizzola 2015
Camera Iperbarica
Vantaggi Svantaggi Elevata conentrazione di ossigeno a livello della
lesione
Minor o nessun aumento di ossigeno disciolto nel
plasma
NESSUNA CONTROINDICAZIONE LOCALE O SISTEMICA
La camera normobarica di Madeyski
Rizzola 2015
Camera total-body Camera distrettuale
La concentrazione di ossige- no raggiunge il 22%
La concentrazione di ossige- no raggiunge il 95%
Ossigeno disciolto nel san-gue pari a 6 cc %
Ossigeno disciolto nel san-gue pari a 2 ml %
DIFFERENZE TRA LA CAMERA “TOTAL BODY” E QUELLA DISTRETTUALE.
Rizzola 2015
DIFFERENZE TRA LA CAMERA “TOTAL BODY” E QUELLA DISTRETTUALE.
Sostanzialmente quindi la camera total body agiscegrazie all’aumento dell’ossigeno disciolto mentre la
camera distrettuale agisce grazie alla elevata concen- trazione di ossigeno che si raggiunge a livello delle le-
sioni trofiche.
Rizzola 2015
Caratteristiche e vantaggi:1)Terapia locale
2) Gradita ai pazienti e allo staff sanitario
3) Di uso semplice
4) Nessuna controindicazione locale o sistemica
5) Dimensioni ridotte e facilità di trasporto
6)Possibile uso domiciliare
8)Basso costo di gestione e manutenzione
10) Efficacia documentata
Rizzola 2015
La camera di Madeyski
Casistica personale 2014 204 pazienti così divisi:
1) 127 ulcere venose da stasi,
2) 35 ulcere arteriose,
3) 15 ulcere traumatiche,
4) 3 ulcere collagenopatiche,
5) 22 ulcere diabetiche,
6) 2 ulcere da chemioterapia,
7) 33 pazienti con trapianti cutanei.
Rizzola 2015
Metodica I pazienti sono sottoposti a sedute giornaliere
di un ora e talora a due sedute al dì.
Il numero di sedute è stato variabile da caso a caso ma mai inferiore alle trenta .
La pressione all’interno della camera è stata mantenuta poco al di sopra di 760 mm
di Hg e l’umidità tra il 60 e l’80%
Rizzola 2015
Risultati1) Riduzione delle secrezioni e detersioni delle
lesioni.
2) Miglioramento della sintomatologia soggettiva (dolori, bruciori, prurito,).
3) Comparsa precoce di un buon tessuto di granulazione.
4) Riduzione dei diametri della lesione fino alla chiusura completa nel 80% dei casi.
5) Effetto favorente l’attecchimento di successivi trapianti nel 20% dei malati.
6) Risultato nullo nel 20% dei casi.
Rizzola 2015
Ossigeno-Ozono terapia
Allo stato attuale abbiamo una positiva esperienza con la
camera distretuale con ossigeno
Esiste inoltre una numerosa ca-sistica che dimostra l’effica-cia dell’ossigeno-ozono sommini-
strato mediante sacchetto.
Rizzola 2015
Il futuro….
E’ possibile unire le due metodiche sfruttando i vantag-
gi dell’una e dell’altra?
Camera distrettualecon ossigeno-ozono
Rizzola 2015
Effetti dell’ozono localeEffetti dell’ozono locale
Ad alte concentrazioni(70-80 gamma/ml) effetto disinfettante e di detersione della lesione.
A basse concentrazioni(10-20 gamma/cc) effetto cicatrizzante e di stimolo sui tessuti.
Rizzola 2015
Protocollo di trattamentoProtocollo di trattamentoNo.5 sedute settimanaliNo.5 sedute settimanali
Durata della seduta 60 minuti.1 o 2 sedute al giorno.Al termine della seduta aspirazione della miscela gassosa.Durata del trattamento variabile in base alla evoluzione della lesione.
Rizzola 2015
Protocollo di trattamentoProtocollo di trattamentoNo.5 sedute settimanaliNo.5 sedute settimanali
Toilette chirurgica della lesione. Umidificazione della stessa con acqua fisologica Introduzione dell’arto dentro la camera. Chiusura ermetica della camera e realizza-zione del vuoto. Riempimento della camera con il gas a con- centrazione variabile.
Rizzola 2015
Conclusioni Ci pare di poter dire che l’impiego
della camera distrettuale con l’ozono migliori i risultati ottenuti con il solo
ossigeno o con la tecnica del sacchetto.
Tale miglioramento riguarda sia la percentuale di successi che la rapidità
della guarigione.
Rizzola 2015
Conclusioni (ipotesi)
La maggior efficacia della camera con ozono può essere dovuta sia ad un effetto intrinseco dell’ozono, sia al controllo di parametri importanti quali la umidità e la pressione sui
tessuti con conseguente potenzia-mento dell’azione del gas.
Rizzola 2015
Conclusioni (problemi)
L’uso della camera con ozono pone tuttavia alcuni problemi:
La chiusura ermetica della camera Il tempo necessario per creare il vuotoIl tempo necessario per aspirare il gasNecessità di un generatore di ozono
Rizzola 2015
Conclusioni (problemi)
L’uso della camera con ozono pone tuttavia alcuni problemi:
Costi più elevati Uso domiciliare problematicoCreazione di appositi centri
Rizzola 2015
Casistica personale 2004 141 pazienti così divisi:
1) 87 ulcere venose da stasi,
2) 10 ulcere arteriore,
3) 5 ulcere traumatiche,
4) 3 ulcere collagenopatiche,
5) 22 ulcere diabetiche,
6) 1 ulcere da chemioterapia,
7) 13 pazienti con trapianti cutanei.
Rizzola 2015
Lipofilling RigenerativoLipofilling Rigenerativo
Esperienza Casa di Cura RizzolaDr. P. Madeyski ( Chirurgo)
Dr. A. Corezzola ( Chirurgo Plastico)
Rizzola 2015
Lipofilling Rigenerativo
Casistica limitata Recente 2014
Casi selezionatiIndicazione non protocollata
Tempi di esecuzioe
Rizzola 2015 Rizzola 2015
STORIASTORIA
1893 il chirurgo tedesco Gustav Neuber (1850-1932) ha utilizzato tessuto adiposo prelevato da un braccio per trasferirlo nella regione orbitaria1912La prima iniezione di tessuto adiposo venne realizzata da Eugene Hollander (1867-1932)1980 Pierre Fournier 1990 Sydney Coleman2000 venne dimostrato da Bill Futrell che il tessuto adiposo è la più grossa banca di cellule staminali (ASCs: adipose derived stam cell)2007 Gino Rigotti tratta un’ulcera da radioterapia con iniezioni di tessuto adiposo con completa restitutio ad integrum 2009 pubblicazione di iniezione di grasso ad uso rigenerativo , edita da Sydney Coleman and Riccardo Mazzola che enfatizzava il potenziale rigenerativo del grasso nel riparare le lesioni danneggiate o mancanti
Rizzola 2015
Cellule adipose staminali ASCs Cellule adipose staminali ASCs (Adipose-Derived Stem Cells)(Adipose-Derived Stem Cells)
Cellule presenti in abbondanza nel tessuto adiposo
Capacita di rigenerare i tessutiFacilità di prelievo (liposuzione)
Rizzola 2015
Tecnica UtilizzataTecnica Utilizzata
PRELIEVO CON SIRINGA LUER LOK DA 10 CC CENTRIFUGA 3000 RPM PER 3 MINUTI RIMOZIONE DELLA PARTE OLEOSA E
ACQUOSA TRASFERIMENTO IN SIRINGHE DI INSULINA INIEZIONE SUI MARGINI E FONDO ULCERA
Rizzola 2015
Casistica 2014Casistica 201424 pazienti16 ulcere flebostatiche8 ulcere arteriopatichePrima ossigenoterapia topica variabile x tempo10 con successivo innesto libero90 % guarigione100% attecchimento innesto
Rizzola 2015
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