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Previdenza integrativa, sanità privata, assicurazioni: sono le donne il target del futuro
Per attitudini e bisogni, per capacità di spesa e per la crescente disponibilità a farsi carico della propria gestione finanziaria, le donne rappresentano un mercato ad altissimo potenziale per le industry finanziaria e assicurativa e per la sanità privata.
2
Sguardo più pessimistico e più preoccupato sul futuro
Marcata percezione di vulnerabilità rispetto ai pericoli posti dal mondo
esterno
Valorizzazione della sicurezza più che del rischio
Elevato senso di responsabilità e un'attitudine a farsi carico dei bisogni dei
propri cari – quando non ad anteporli ai propri, in una logica sacrificale
Sì, le donne sono diverse
3
In generale quanto pensa
di essere esposto ai
pericoli nella sua vita di
tutti i giorni?
Fonte: ATLAS 2015 Base: popolazione 15÷74enni – Valori %
Voti da 8 a 10
31,1%
26,8%
4
Le donne mostrano una propensione al rischio sensibilmente inferiore agli uomini, mostrandosi in particolare preoccupate delle possibili conseguenze sugli altri
Le situazioni rischiose … Donne vs. uomini
Mi fanno sentire vivo
Mi stimolano a dare il meglio di me
Mi preoccupano per le conseguenze che possono
avere per me e per le persone a cui voglio bene
Mi spaventano e mi spingono a tenermene alla larga
Sono le uniche possibilità per raggiungere i propri obiettivi
49,4% 53,4%
8,4% 5,5%
30,3% 19,4%
20,6% 9,7%
Fonte: ATLAS 2015 Base:
popolazione 15÷74enni – Valori %
Risposta singola
2,2% 1,1%
5
Le preoccupazioni della vita Donne vs. uomini
Non avere una pensione dignitosa
Non avere accesso all'assistenza sanitaria
Essere aggredito/a o derubato/a per strada
o a casa propria
Non riuscire a pagare l'affitto o il mutuo
Perdere il lavoro
Ammalarsi/stare male causa inquinamento
49,2% 63,7%
48,3% 57,9%
38,0% 55,7%
55,9% 41,2%
34,3% 49,1%
35,5% 49,6%
Fonte: ATLAS 2015 Base: popolazione 15÷74enni – Valori %
Moltissimo + molto d'accordo
6
La mia vecchiaia e quella dei miei cari
Le risorse economiche di cui potranno disporre i suoi familiari in caso di sua assenza (es. malattia, morte)
61,8%
49,4%
Le preoccupazioni della vita Donne vs. uomini
44,8%
38,2%
Non solo più pessimiste, ma più altruiste: le donne si preoccupano infatti sensibilmente di più degli uomini di che cosa il futuro riserverà ai propri cari
Fonte: ATLAS 2015 Base: popolazione 15÷74enni – Valori %
Moltissimo + molto d'accordo
7
Penso di poter contare sul sistema sanitario nazionale
Credo che sia necessario avere una copertura che
integri il Sistema Sanitario Nazionale
In generale solo le persone paurose e insicure ricorrono
alle assicurazioni non obbligatorie
Ormai tutti devono farsi una pensione integrativa perché
l’INPS forse non potrà più garantirla in futuro
62,3% 50,6%
36,4% 30,4%
68,2% 65,1%
79,6% 77,4%
Fonte: ATLAS 2015
Base: popolazione 15÷74enni
Valori % Molto + abbastanza
Il pessimismo delle donne si estende anche alla tenuta del welfare state. A fronte di questo senso di vulnerabilità, evidenziano una propensione nei confronti del welfare integrativo maggiore degli uomini
Vorrei fare di più per proteggere la mia famiglia
87,8% 82,5%
Atteggiamenti su welfare e protezione Donne vs. uomini
8
a 40 anni
I dati Istat delineano una rete di parentela che si va facendosi sempre più stretta e lunga, con conseguenze
potenzialmente esplosive
I mutamenti demografici e la crisi del welfare informale
Generazione 1940
Generazione 1960
Generazione 1970
Generazione Millennials
Generazione 1940
Almeno 1 anziano per 12 anni; altri 9
adulti
Almeno 1 anziano per 18 anni; altri 5
adulti
Almeno 1 anziano per 22 anni; altri 5
adulti
Sebbene per le generazioni più recenti un numero più elevato di nonni può potenzialmente occuparsi di un
numero sempre più esiguo di nipoti, a causa del progressivo invecchiamento demografico, il carico di
individui bisognosi di cura all’interno della rete di parentela non si riduce nella stessa proporzione con cui
diminuisce il numero medio di figli *Fonte: rapporto Istat 2014
Rete di parentela delle 40enni per anni di compresenza con i
genitori anziani, numero di minori di 14
anni, numero di componenti adulti -
Generazioni 1940, 1960 e 1970*
9
Il lavoro è
fondamentale per la
piena realizzazione di
se stessi
91,8%
86,3%
Fonte: ATLAS 2015 Base: popolazione 15÷74enni – Valori %
Molto + Abbastanza
La percezione di una inconciliabilità tra il proprio ruolo di cura e la propria
realizzazione individuale e professionale, potrebbe rivelarsi particolarmente acuto tra le donne contemporanee, che mostrano un
investimento identitario nel lavoro addirittura superiore a quello degli uomini.
10
Sebbene la propensione al rischio resti inferiore a quella degli uomini, per
le donne contemporanee la
propria emancipazione e autorealizzazione come
individui prevede la disponibilità a
confrontarsi con l'incertezza e la capacità
di assumere un ruolo attivo nella delineazione della propria traiettoria
esistenziale.
43,0 44,5 53,6
60,4
2008 2009 2010 2012
"Sento di essere il tipo di persona
che può mettersi in affari da solo"
"Cerco situazioni nuove,
stimolanti, in cui sia presente il
gusto del rischio e dell'avventura"
29,9 37,1
43,2
59,9
2008 2009 2010 2012Fonte: ATLAS 2008-2012 Base: donne – Valori %
Molto + Abbastanza
11
Di questo atteggiamento emancipato e di presa in carico
autonoma della propria esistenza, fa parte anche una
crescente alfabetizzazione e coinvolgimento negli aspetti finanziari della propria vita.
In virtù di questo avvicinamento
al mondo finanziario e del progressivo abbandono della
propria tradizionale posizione subordinata, le donne
rappresentano un segmento ad alto potenziale per gli attori del
settore.
Leggo con interesse le pagine
economiche dei quotidiani
o la stampa specializzata su temi
finanziari
"Mi ritengo una persona
competente in temi finanziari"
Fonte: ATLAS 2008-2012 Base: donne – Valori %
Molto + Abbastanza
19,9 26,9
34,0 38,4
2008 2009 2010 2012
16,0 21,7
27,9
36,2
2008 2009 2010 2012
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Intimorite dal futuro ma più disposte che in passato a prendersi dei rischi per realizzare se stesse
Intenzionate a difendere la propria identità di donne indipendenti ma saldamente ancorate a valori di cura e di protezione dei propri cari
Minacciate dal declino del welfare e del sistema pensionistico pubblici, rischiano di rimanere invischiate in un corto circuito dove agenda personale e ruolo familiare appaiono inconciliabili
Chiamate a superare la tradizionale ritrosia a esercitare un ruolo attivo nella propria gestione finanziaria, in un contesto in cui discontinuità lavorativa e fluidità dei legami familiari impongono una programmazione individuale e a lungo termine in una condizione di incertezza sistemica
In sintesi
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