Più per meno diviso

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1800 BC

800 BC

300 BC

100 BC

100

300

500

700

900

1900 BC Papiro di Rhind

1800 BC Strassburg tablet

800 BC Shulba Sutras

300 BC Euclide

100 Erone

200 Diofanto

500 Aryabhata

600 Brahmagupta

800 Al-Khwarizmi

Al-Kitab al-mukhtasar fi hisab al-jabr w’al-muqabalah

Muhammad ibn Mūsà al-Khuwārizmī

al-muqabalah, rimuovere quantità uguali da entrambi ilati di un’equazioneal-jabr, eliminare le quantità negative da un’equazionespostandole da un membro all’altro: la«restaurazione», l’algebra.(al-Khuwārizmī → algoritmo)

«En esto fueron razonando los dos hasta quellegaron a un pueblo donde fue ventura hallarun algebrista con quien se curò el Sansonedesgraciado».Miguel de Cervantes, El ingenioso hidalgo donQuijote de la Mancha, tomo secondo, capitolododici.

Liber abaci (1202)Leonardo di Pisa detto anche Leonardo Fibonacci (figlio di Bonaccio)

per la prima volta in Europa vengonointrodotte le nove cifre, che Fibonacci definisce"indiane", e il segno 0 che in latino èchiamato zephirus, adattamentodell'arabo sifr, ripreso a sua volta dal termineindiano śūnya che significa "vuoto". Zephirus inveneziano divenne zevero e infine comparvel'italiano "zero“.

La quantità sconosciuta, l’incognita, vien

e chiamata res (cosa)

L’Europa alla fine del ‘400

decembrio 1478

Nicolas Chuquet, Triparty en la science des nombres (1484)

Chuquet chiama l'incognita "numero primo" e dunque la regola dei primi è, di fatto, la regola dell'incognita

Règle des premiers

co per cosa (l’incognita) ce per censo (il quadrato della cosa)cu per cubus (il cubo della cosa)cece (il quadrato del quadrato della cosa)

L’arte della cosa

L’algebra diventa l’arte, o regula dellacosa (regula cosae), ars rei etcensus, ars cossica o cossa.

Luca Pacioli, Summa de Arithmetica, Geometria, Proportioni e

Proportionalità (1494)

la parola plus non arriva prima del XV secolo mentre la parola minus ad indicare la differenza la si trova già in Fibonacci (1202)

et

Y ...

÷ _

Johannes WidmannArithmetic or Behende und hüpscheRechenung auff allen Kauffmanschafft(l’aritmetica mercantile ovvero il calcolo agile e pulito per tutti i mestieri, 1489)

come segni di operazione: Giel Van der HoeckeEen sonderlinghe boeck in dye edel consteArithmetica (lo straordinario libro della nobile arte aritmetica, 1514);Heinrich Schreyber (Henricus Grammateus)Ayn new Kunstlich Buech (il libro della nuova arte, 1518).

Nei libri sacri della matematica l’uguaglianza era espressa per lo più a parole, in latino (aequales per esempio) o in tedesco (gleich) o sincopata

Regiomontanus aveva introdotto un segno semplicissimo, una linea orizzontale ,–, gradita persino al principe della sincope Pacioli, che l’aveva fatta sua.

nel 1521 Francesco Ghaligai nella suaPratica d'arithmetica afferma che unalinea non basta, che potrà di certo servirea separare i fattori ma niente di più. Sevogliamo affermare che due fattori sonouguali dobbiamo essere decisi, di linee cene vogliono tre, così: ---.

Gemowe lines

«… per evitare la tediosa ripetizione diqueste parole: “è uguale a”, metterò(come uso spesso nel lavoro) una coppiadi parallele (o righe gemelle) di parilunghezza (così =) perché non ci sono duecose che possono essere più uguali»

C

C 1579 , Leonard and Thomas Digges (father and son)

1637, Descartes

1644 , Pierre Hérigone

1668, René-François de Sluse

|

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*ǽ stilizzato (da aequalis) o forse un simbolo astronomico]

1644 , Leibnitz (solo nella corrispondenza)

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Thomas HarriotArtes analyticae Praxis1631

John WallisMathesis universalis1657

* .

Aritmeticae in numeris et speciebusinstituio: quae tum logisticae, tumanaliticae, atque adeo totius matematicaequasi clavis est (il metodo per calcolare innumeri e lettere: che fu la prima chiave perl'aritmetica, poi dell'analisi e ora di tutta lamatematica, 1631)

in un appendice dell’edizione tradotta ininglese da Edward Wright e pubblicata nel1618, appare la X come segno dimoltiplicazione. La croce di Oughtred è peròun’altra cosa, una crocetta posta in alto tra duefattori, così: ×

John Wallis nell’Arithmetica infinitorum (1655)usa indifferentemente la X e la × ma a un certopunto si pente e lo scrive in una lettera inviatanel settembre del 1669 al direttore dellaBiblioteca della Royal Society, John Collins

Johann Rahn, che pubblica nel 1659 in Svizzerala Teutsche Algebra, al segno della crocepreferisce quello dell’asterisco *,

Leibniz a Jacob Bernoulli (29 settembre 1698):«Non mi piace × come simbolo per la moltiplicazione, è facile confonderlo con la x; [....] spesso metto semplicemente in relazione due quantità con un punto interposto e indico la moltiplicazione con ZC∙LM».

http://blog.stephenwolfram.com/2013/05/dropping-in-on-gottfried-leibniz/

«Arrivò a Albury (per 100 sterline all'anno)dopo essere stato in carica a Shalford i cinqueanni precedenti. Egli è ben noto per il suo libroClavis Mathematicae. È stato detto che fosseun predicatore scadente; il motivo è daattribuire al fatto che non ha mai studiato, maha piegato tutti i suoi pensieri alla matematica;quando però fu in pericolo di sequestro daparte di un fautore della monarchia, siimmerse nello studio della divinità e predicòmirabilmente bene, anche in tarda età»

:

John Pell (1611 – 1685) Johann Rahn (Rhonius) (1622 – 1676)

Teutsche Algebra, oder algebraischeRechenkunst, zusamt ihrem Gebrauch(1659)

Il primo registro pubblico di contributi originali alla conoscenza

Philosophical Transactions of the Royal Society

Londra, 6 March 1665

Henry Oldenburg (Heinrich) (c. 1619 – 5 September 1677)

http://40k.it/books/collection/altramatematica/

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