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Il POTENZIAMENTO COGNITIVO delle ABILITà BASALI DELLO SVILUPPO Daniela Lucangeli Dipartimento di Psicologia dello Sviluppo e della Socializzazione Università degli Studi di Padova

2 Lucangeli

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Il POTENZIAMENTO COGNITIVOdelle

ABILITà BASALI DELLO SVILUPPO

Daniela LucangeliDipartimento di Psicologia dello Sviluppo e della Socializzazione

Università degli Studi di Padova

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DISTURBO VS POTENZIAMENTO

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Scienze dello Sviluppo

meccanismi biologici

di natura universale

meccanismi psicologici

di natura individuale

SINERGIA

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POTENZIAMENTO SVILUPPO PROSSIMALE(Vygotsky)

POTENZIAMENTO SVILUPPO PROSSIMALE(Vygotsky)

NEUROSCIENZENEUROSCIENZE

PLASTICITÀ CEREBRALEPLASTICITÀ CEREBRALE

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POTENZIAMENTO COGNITIVO

Deriva dal concetto di SVILUPPO PROSSIMALE di

Vygotskij spazio tra il livello di sviluppo attuale

del bambino (la sua capacità di soluzione di problemi)

ed il suo livello di sviluppo potenziale (la sua capacità

di soluzione di problemi con l’assistenza di un adulto)

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EMPOWERMENT?

• Empowerment significa acquisizione di un senso personale di “potere”, allo scopo di sentirsi responsabili del proprio apprendimento.

Concretamente questo vuol dire:1. Sapersi automotivare anche dopo l’insuccesso;2. Sviluppare la conoscenza l’automonitoraggio e l’uso

autoregolato di strategie di comprensione e studio;3. Possedere convinzioni e percezioni di sé adeguate

che sostengono l’intero processo di “risollevarsi” dopo il fallimento.

(Pazzaglia et al., 2002).

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L’intervento….X

il Potenziamento Ottimale

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RIABILITAZIONE = in relazione col disturbo:

- riacquistare una capacità che si ritiene perduta

- reperire formule facilitanti e/o alternative

POTENZIAMENTO = Intervento che favorisce il normale sviluppo di una funzione non ancora emersa; andare oltre le proprie potenzialità (Pazzaglia, Moè, Friso & Rizzato, 2002)

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FASI PER IL POTENZIAMENTO

1) Conoscere lo sviluppo tipico

2) Analisi del profilo individuale

3) Potenziamento dominio specifico

=

Facilitare per ogni competenza la conquista della fase successiva di sviluppo

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Intelligenza numerica

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Intelligenza numerica

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0

1

2

3

4

5

6

7

8

9

G.N

.

T.J

.

A.D

.

S.W

.

G.M

.

E.H

.

M.I.

R.D

.

C.E

.

G.M

.

M.S

.

K.M

.

M.K

.

N.R

.

S.R

.

C.A

.

D.A

.

R.E

.

S.M

.

B.C

.

M.V

.

M.D

.

B.M

.

B.S

.

Z.A

.

pre-test

post-test

Calcolo:Calcolo: confronto pre/post-testconfronto pre/post-test

efficacia intervento operazioni scritte: 72% (18/25)

efficacia intervento conoscenza numerica*: 48% (12/25)

0

5

10

15

20

25

pre-test

post-test

* Giudizio di numerosità, trasformazione in cifre, ordinamento

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Cosa modificare ?

EMOZIONIMOTIVAZIONI

COMPORTAMENTI

PROCESSICOGNITIVI

RELAZIONE

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COME FAVORIRE L’EMPOWERMENT?

EMPOWERMENT STIMOLATO DA AMBIENTE

EMPOWERMENT STIMOLATO DA STUDENTE

Insegnanti e Genitori conoscenza ed uso di strategie di Empowerment

Studente conoscenza ed uso di strategie di Empowerment da adottare dopo insuccesso

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Il ruolo dell’insegnante:

• L’insegnante media l’apprendimento: fornisce sostegno agli alunni attraverso l’interazione sociale nel momento in cui essi costruiscono in modo cooperativo consapevolezza, conoscenze e competenze

• L’insegnante è flessibile: modifica i suoi interventi in funzione dei feedback che provengono dai bambini impegnati nell’attività di apprendimento

• La quantità di sostegni forniti dall’insegnante è variabile, da direttive molto esplicite a vaghi accenni

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EMPOWERMENT E APPROCCIO METACOGNITIVO

• Empowerment è favorito da un approccio metacognitivo

• Strategie non devono essere presentate come “regole” ma suggerite ed implementate nelle situazioni concrete di studio e verifica

• Strategie devono essere presentate come spunto per migliorare il metodo di studio preesistente in modo da acquisire un senso di controllo nelle situazioni di studio

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INTRODUZIONE ALLA DIDATTICA METACOGNITIVA

LIVELLO 1.

Conoscenze sul funzionamento cognitivo

LIVELLO 2.

Autoconsapevolezza del propriofunzionamento cognitivo

LIVELLO 3.

Uso di strategie diAutoregolazione cognitiva

LIVELLO 4.

Variabili Psicologiche:- Locus of Control- Autoefficacia- Attribuzioni- Motivazione

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LIVELLO 1. CONOSCENZE SUL FUNZIONAMENTO COGNITIVO

• Conoscenze su come funziona la mente umana

• Insegnante deve fornire all’alunno informazioni sui processi cognitivi. In particolare su:

Il funzionamento in generale I limiti dei propri processi cognitivi La possibilità di influenzare attivamente lo

svolgimento dei propri processi cognitivi

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LIVELLO 2. AUTOCONSAPEVOLEZZA SUL FUNZIONAMENTO COGNITIVO

• Come funziona la mente di quel particolare soggetto che apprende (introspezione, autoconsapevolezza di ciò che succede)

• Fondamentale il feedback dato dall’insegnante sulle prestazioni del soggetto, l’analisi guidata e sistematica degli errori commessi e delle prove superate positivamente

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LIVELLO 3. USO DI STRATEGIE DI AUTOREGOLAZIONE

• Autoregolazione (Processi di controllo) significa:

Fissare un obiettivo di funzionalità ottimale del processo

Darsi delle istruzioni per svolgere le operazioni tipiche del processo

Osservare l’andamento del processo Confrontare la prestazione con gli obiettivi che si

erano prefissati Valutare l’efficacia dello svolgimento del processo

confrontando esiti ed obiettivi

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LIVELLO 4. VARIABILI PSICOLOGICHE SOTTOSTANTI

• L’allievo sviluppa una immagine di sé come persona che apprende che comprende una interazione di diverse dimensioni:

Attribuzioni: processi attraverso i quali gli individui interpretano le cause degli eventi

Senso di autoefficacia: percezione soggettiva di riuscire ad affrontare un compito con successo

Motivazione: “spinta” verso l’apprendimento

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LA PROMOZIONE DELLE COMPETENZE GEOMETRICHE

Valutazione delle competenze

Intervento sistematico che tenga conto delle

caratteristiche dello studente e dello sviluppo

Strumenti per la valutazione

Programma di intervento

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Dalla Valutazione…al Potenziamento

• Potenziamento:– Su un caso singolo– Su piccoli gruppi (es. gruppi classe)

Caratteristiche del trattamento su caso singolo:

Specifico (parte da analisi funzionale) Focus su problema principale (es. su componenti di

una abilità non appresa, su abilità cognitive di base, su idee o rappresentazioni inadeguate relative all’apprendimento e processi in esso implicati)

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Potenziamento su piccoli gruppi

– Scelta dei contenuti– Scelta delle modalità di potenziamento:

Materiale Iniziale e Individuazione Obiettivi– Modalità di intervento e Scelta del

materiale per il potenziamento – Scelta del materiale per valutare l’efficacia

del potenziamento

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Materiale Iniziale e… Individuare Obiettivi

• Scelta del Materiale Iniziale:– Strumenti con buona “validità” c’è sicurezza di cosa stiamo

andando a misurare.– Strumenti con norme di riferimento– Somministrate seguendo le indicazioni e le istruzioni dei

manuali

• Individuare Obiettivi:– Definire gli obiettivi generali e quelli intermedi– Individuare delle “priorità” di intervento: una scala “gerarchica”

degli obiettivi

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Scelta del Materiale

• Chi realizza potenziamento?

PSICOLOGO

PSICOPEDAGOGISTA

INSEGNANTE

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Materiale per valutare l’efficacia

• Spesso il materiale per valutare l’efficacia è lo stesso impiegato nella fase iniziale di valutazione

• Scopo: Valutare se il miglioramento è dovuto all’evoluzione naturale o al trattamento

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Materiale per valutare l’efficacia

• Perché valutare l’efficacia?– È importante capire se il nostro lavoro ha avuto

l’esito ipotizzato migliorare le competenze in un determinato ambito

SI: Siamo riusciti a Individuare gli aspetti critici

utilizzando materiale adatto al gruppo

NO: Analisi del trattamento

Cosa non ha funzionato?

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Come valutare l’efficacia?

• Attraverso l’uso di prove che offrono delle buone proprietà psicometriche e dei dati normativi di riferimento

• Vantaggi:– Si è sicuri di valutare quell’aspetto e non altri– Si ha la possibilità di confrontare la prestazione del

nostro gruppo anche in assenza del gruppo di controllo

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In sintesi

Valutazione Iniziale

Individuazione abilitàcarenti

Potenziamento

Valutazione Finale

Somministrazione strumenti di valutazione

Criterio “Discrepenzadalla Norma”

Intervento su area/ecarenti Somministrazione

degli stessi strumenti della Valutazione

Iniziale

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Un buon metodo di Potenziamento …

• E’ chiara la connessione con il problema da trattare e quindi con la valutazione iniziale

• E’ fondato su dati di ricerca scientifica• Le ipotesi di miglioramento sono esplicite

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Da cosa dipende l’efficacia del potenziamento?

• Gravità del problema: Maggiore è la gravità, minore la probabilità di riuscita

• Motivazione al cambiamento: studente è consapevole delle sue difficoltà? A cosa le attribuisce?

• Durata del potenziamento: Importante durata e frequenza

• Tipo di trattamento: E’ mirato alla causa del problema? Viene svolto correttamente?