45
QUALITA’ dell’ARIA e PATOLOGIA nelle ZONE ad ALTA DENSITA’ INDUSTRIALE AZIENDA USL TARANTO S.C. Statistica Epidemiologica Dipartimento di Prevenzione

Cabrini 29 6 09

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: Cabrini 29 6 09

QUALITA’ dell’ARIA e PATOLOGIA nelle ZONE ad ALTA DENSITA’

INDUSTRIALE

AZIENDA USL TARANTOS.C. Statistica EpidemiologicaDipartimento di Prevenzione

Page 2: Cabrini 29 6 09

La maggiore fonte d'inquinamento atmosferico

nei centri urbani (inquinamento atmosferico urbano) è costituita dal traffico veicolare.

In misura minore contribuiscono il riscaldamento degli insediamenti civili

e le emissioni delle zone industriali.

Fonti delle emissioni di inquinanti atmosferici

Page 3: Cabrini 29 6 09

I principali INQUINANTI ATMOSFERICI

in AMBITO URBANO INQUINANTI

CONVENZIONALI _ Biossido di Zolfo (SO2)

_ Monossido di Carbonio (CO)

_ Biossido di Azoto (NO2)

_ Particolato Totale Sospeso

(PTS)

_ Ozono (O3)

NOTA: per inquinanti convenzionali si

intendono gli inquinanti tradizionalmente indicati dal legislatore in materia di

monitoraggio della qualità dell’aria.

_ Polveri Fini (PM10)

_ Benzene (C6H6)

_ Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA)

NOTA: la misura delle concentrazioni di PM10, benzene ed IPA nei centri urbani è abbastanza recente. Il DM 15 Aprile 1994 ha per la prima volta imposto alle città con più di 150.000

abitanti di misurare, tra gli altri, questi inquinanti, detti per l’appunto non convenzionali.

INQUINANTI NON CONVENZIONALI

1

Page 4: Cabrini 29 6 09

    -

       -

 

    

    -   

      -

OSSIDI di ZOLFO (SOx)

OSSIDI di AZOTO (NOx)

POLVERI SOSPESE

OSSIDI di CARBONIO (CO)

IDROCARBURI POLICICLICI AROMATICI (IPA)

INQUINANTI ATMOSFERICI EFFETTI sulla SALUTE

AZIONE IRRITANTE per l’APP.RESPIR. (max in bambini ed anziani)   AUMENTO della MORTALITA’ GENER. da MALATTIE RESPIRATORIE

DANNO a CARICO dell’APP. RESPIRATORIO

AZIONE IRRITANTE AZIONE ALLERGENIZZANTE TRASPORTO di CANCEROGENI

INTOSSICAZIONE da CARBOSSIEMOGOBLINA (ipossia degli organi)

AZIONE CANCEROGENETICA (BENZOPIRENE): Tumore del Polmone

PIOMBO

(PB)

INTOSSICAZIONE

Page 5: Cabrini 29 6 09

La stima degli effetti sanitari dell’inquinamento atmosferico

è da considerare un problema molto complesso.

Esso viene attualmente studiato attraverso una moltitudine di approcci

metodologici in continua evoluzione.

PREMESSA

Page 6: Cabrini 29 6 09

Tutti i più recenti studi epidemiologici

hanno segnalato l’esistenza di sottogruppi

della popolazione particolarmente sensibili

agli effetti sanitari dell’inquinamento atmosferico.

Gruppi della popolazione maggiormente sensibili

agli effetti dell’inquinamento atmosferico

1

Page 7: Cabrini 29 6 09

Gruppi della popolazione maggiormente sensibili

agli effetti dell’inquinamento atmosferico

Essi sono:

i bambini

gli anziani

gli individui affetti da patologie cardiovascolari e

respiratorie o in generale da

malattie croniche debilitanti

2

Page 8: Cabrini 29 6 09

L’ apparato respiratorio rappresenta, assieme alla cute,

la più importante interfaccia dell’ uomo con l’ambiente:

dunque, è quello che maggiormente risente

dei fattori ambientali di usura,di invecchiamento.

Superficie respiratoria: 60 m2

+superficie albero broncopolmonare:

70 m2

CUTE

130 m2

1,5 – 2,0 m2

Page 9: Cabrini 29 6 09

Effetti a breve termine

Effetti a lungo termine

Definizionegli effetti osservabili a

pochi giorni di distanza dai picchi di inquinamento

gli effetti osservabili dopo esposizioni di lunga durata

e a distanza di annidall’inizio

dell’esposizione

Metodologie di Studio

Studi di serie storiche su base giornaliera

Studi di coorte

Gli EFFETTI SANITARI dell’INQUINAMENTO ATMOSFERICOGli EFFETTI SANITARI dell’INQUINAMENTO ATMOSFERICO sono tradizionalmente distinti in

Page 10: Cabrini 29 6 09

EFFETTI a BREVE TERMINE

EFFETTI sulla SALUTE derivanti dall’INALAZIONE e dal CONTATTO

con ARIA INQUINATA

EFFETTI a LUNGO TERMINE

MOLESTIA e IRRITAZIONE

TOSSICITA’ SPECIFICA

AFFEZIONI RESPIRATORIE

ACUTE

MORTALITA’

BRONCHITE CRONICA

TUMORE POLMONARE

MORTALITA’

Page 11: Cabrini 29 6 09

EFFETTI a LUNGO TERMINE dell’INQUINAMENTO

ATMOSFERICO

Page 12: Cabrini 29 6 09

Mortalità e Ricoveri

Cardiopolmonari

STUDI sugli EFFETTI a LUNGO TERMINE

Mortalità

Totale

Incidenza e Mortalità per

Cancro del Polmone

Page 13: Cabrini 29 6 09

EFFETTI a BREVE TERMINE dell’INQUINAMENTO

ATMOSFERICO

Page 14: Cabrini 29 6 09

Inquinamento e Salute: Piramide degli

EFFETTI a BREVE TERMINE

Proporzione di popolazione affetta

Gravità

dell’effetto

Effetti osservati lo stesso giorno

dell’esposizione

o nei successivi

Mortalità

Ricoveri Ospedalieri

Visite al Pronto Soccorso

Visite Mediche

Sintomi

Riduzione delle capacità fisiche

Uso di Farmaci

Alterazione della Funzionalità Polmonare

Effetti Sub-Clinici

Page 15: Cabrini 29 6 09

La comparabilità dei risultati raggiunti è attualmente maggiore rispetto al passato, perché gli studi più recenti hanno disegni e metodologie di analisi sempre più simili grazie alle esperienze sviluppate nel contesto delle cosiddette meta-analisi (studi

multicentrici), come gli studi

STUDI sugli EFFETTI SANITARI

a BREVE TERMINE

APHEA I e II(condotti in Europa)

NMMAPS I e II(condotti negli

USA) MISA I e II(condotti in

Italia).

Page 16: Cabrini 29 6 09

MISA 2 Meta-analisi Italiana

degli Studi sugli Effetti a Breve Termine

dell’Inquinamento Atmosferico

Page 17: Cabrini 29 6 09

MISA-2 Metanalisi Italiana Salute-Ambiente

MilanoTorino VeronaMestre VeneziaTriesteGenova BolognaRavennaFirenzePisaRomaNapoliTaranto (1999-2002)CataniaPalermo

Misa-2

Page 18: Cabrini 29 6 09

INQUINANTI ATMOSFERICI

PARAMETRI METEOROLOGICI

SERIE TEMPORALI

STAZIONI di RILEVAMENTO

DATI AMBIENTALI UTILIZZATI per lo STUDIO MISA

1

2

3

4

Page 19: Cabrini 29 6 09

M I S A 2 - RISULTATI -

Gli effetti degli inquinanti sono espressi come variazioni percentuali di mortalità o ricovero ospedaliero per incrementi di 10mg/m3 per SO2, NO2 e PM10

e di 1mg/m3 per il CO;

si è osservato un aumento

1

della mortalità giornaliera per tutte le cause naturalicollegato ad incrementi della concentrazione degli inquinanti atmosferici

considerati

della mortalità per cause cardiorespiratorie

e della ricoverabilità per

malattie cardiache e respiratorie

Page 20: Cabrini 29 6 09

Considerazioni sui risultati dei principali studi

sugli effetti sanitari a breve termine dell’inquinamento atmosferico

La variazione percentuale del numero di ricoveri per cause respiratorie risulta essere maggiore rispetto a quella dei ricoveri cardiovascolari.

L’inquinante atmosferico maggiormente correlato con gli effetti sanitari a breve termine risulta essere il …

PM10...

Page 21: Cabrini 29 6 09

MISA - 2CONCLUSIONI

Il risultato di MISA-2 suggerisce

che l’effetto

dell’esposizione all’inquinamento atmosferico

nelle 15 città che hanno partecipato allo studio

è responsabile di almeno

2000 decessi all’anno

Page 22: Cabrini 29 6 09

Perché TARANTO è stata inserita

nello studio MISA???

                                           

Page 23: Cabrini 29 6 09

Taranto avantieri

                                           

Taranto ieri ed oggi

Page 24: Cabrini 29 6 09

L’OMS ha condotto sulle cosiddette

aree a rischio in Italia

(circa 15) un’analisi di mortalità

che ha consentito di verificare la presenza effettiva,

in Puglia, di due aree a rischio ambientale:

Brindisi e Taranto.

Page 25: Cabrini 29 6 09

OMS … 1997 ASL … 2002

Roma OMS: Confronto dati mortalità tramite calcolo

SMR (Rapporto Standardizzato di Mortalità) tra Taranto, Area a elevato rischio ambientale (Taranto, Statte, Massafra, Montemesola, Crispiano) e Regione Puglia:“I risultati degli studi dal 1980 al 1994 aggiornati dalla ASL al 2002, mostrano che gli indici di mortalità (SMR) per neoplasie e nello specifico per Cancro del Polmone, della Pleura e della Vescica risultano più elevati nei comuni di Taranto e Statte rispetto al resto dell’Area a rischio ambientale”.

 Asl TA – S.C. Statistica ed Epidemiologia - Dipartimento di Prevenzione

Page 26: Cabrini 29 6 09

AREE ad elevato RISCHIO

AMBIENTALE in ITALIA

Page 27: Cabrini 29 6 09

Martuzzi M, Mitis F, Biggeri A, Bertollini R. Areas at high environmental risk in Italy. ISEE 2000, Buffalo, New York

Taranto:

area ad elevato rischio

di crisi ambientale

Mortalità generale 1990-94 Mortalità: tutti i tumori 1990-94

Page 28: Cabrini 29 6 09

Tumore alla trachea, ai bronchi e ai polmoni:

uomini

PORTOSCUSO

TARANTOSARNO

NAPOLI

MASSA

VAL BORMIDA

GELAAUGUSTA

CROTONE

BRINDISI

MANFREDONIA

CONOIDIPO di VOLANO

PO POLESINE

LOS

50 70 90 110 130 150 170

SMR SignificativoNon significativoOMS

Page 29: Cabrini 29 6 09

PORTOSCUSO

TARANTOSARNO

NAPOLI

MASSA

VAL BORMIDA

GELA

AUGUSTA

CROTONE

BRINDISI

MANFREDONIA

CONOIDI

PO di VOLANO

PO POLESINE

LOS

50 70 90 110 130 150

SMRSignificativoNon significativo

Tumore alla trachea, ai bronchi e ai polmoni: donne

OMS

Page 30: Cabrini 29 6 09

Studio OMS: Confronto SMR Area ad elevato rischio

ambientale TARANTO – STATTE - CRISPIANO – MASSAFRA -

MONTEMESOLA

MASCHI   FEMMINE  

ENTE DI STUDIO OMS OMS ASL TA OMS OMS ASL TA

PERIODO

1980 1987

1990

1994

1998

2002

 

1980 1987

1990

1994

1998

2002

 

MORTALITA’    

GENERALE 108,4 110,6 103,8   100,4 103,8 105,6  

     

TUTTI I TUMORI 121,9 111,7 110,6   103,8 107,2 115,5  

   

T.B.P. 137,6 132,9 122,1   112,7 142,9 137,0  

   

PLEURA 485,4 403,8 416,0   309,4 264,0 244,0  

               

VESCICA 133,4 109,1 122,6   87,0 54,2 97,3  

   

             

Page 31: Cabrini 29 6 09

Studio OMS: Confronto SMR Area ad elevato rischio ambientale TARANTO - STATTE

MASCHI   FEMMINE  

ENTE DI STUDIO OMS OMS ASL TA   OMS OMS ASL TA  

PERIODO

1980

1987

1990 1994

1998 2002

 

1980 1987

1990 1994

1998 2002

 

MORTALITA'    

GENERALE 110,8 115,4 106,7   101,0 104,6 108,4  

   

TUTTI I TUMORI 124,6 116,8 114,6   107,1 107,3 119,1  

   

T.B.P. 139,5 142,2 128,3   119,2 153,0 140,0  

   

PLEURA 538,6 447,4 462,7   360,2 284,5 291,0  

               

VESCICA 139,5 110,9 122,0   96,1 64,4 95,4  

   

             

Page 32: Cabrini 29 6 09

STATO DI SALUTE DELLA REGIONE PUGLIA 2006RAPPORTI STANDARDIZZATI DI MORTALITÀ PER TUMORE,

PER COMUNE. PUGLIA,

MASCHI, ANNI 1998 -2004

Page 33: Cabrini 29 6 09

STATO DI SALUTE DELLA REGIONE PUGLIA 2006RAPPORTI STANDARDIZZATI DI MORTALITÀ PER TUMORE,

PER COMUNE. PUGLIA,

FEMMINE, ANNI 1998 -2004

Page 34: Cabrini 29 6 09

STATO DI SALUTE REGIONE PUGLIA Rapporti Standardizzati di Mortalità per tumori maligni di trachea, bronchi e polmoni, per Comune. Puglia, Maschi e Femmine, anni 1998 – 2004.

Page 35: Cabrini 29 6 09

Studi recenti: aggregazione per comuni

• Gruppo 1: comuni a ridosso del polo industriale:– Taranto e Statte

• Gruppo 2: comuni compresi in un raggio di 10-20Km:– Carosino, Crispiano, Faggiano, Leporano, Massafra,

Monteiasi,

Montemesola, Monteparano, Palagiano, Pulsano, Roccaforzata,

San Giorgio Ionico.• Gruppo 3: comuni compresi in un raggio di 20-30Km:

– Castellaneta, Grottaglie, Lizzano, Mottola, Palagianello• Gruppo 4: comuni distanti oltre 30Km:

– Avetrana, Fragagnano, Ginosa, Laterza, Manduria,

Martina Franca, Maruggio, San Marzano, Sava, Torricella

Asl TA – OER Puglia: Analisi geografica di mortalità per tumori maligni. 2007

N.B. L’area ad elevato rischio ambientale individuata dall’OMS comprende i comuni di Taranto, Statte, Massafra, Montemesola e Crispiano

Page 36: Cabrini 29 6 09

Risultati: tutti i tumori

Distribuzione dell’SMR per tutti i tumori nei 4 gruppi di comuni aggregati della Provincia di Taranto

Asl TA – OER Puglia: Analisi geografica di mortalità per tumori maligni. 2007

Page 37: Cabrini 29 6 09

Risultati: Tumore del Polmone

Distribuzione dell’SMR per il tumore del Polmone nei 4 gruppi di comuni aggregati della Provincia di Taranto

Asl TA – OER Puglia: Analisi geografica di mortalità per tumori maligni. 2007

Page 38: Cabrini 29 6 09

SMR Tumore maligno della Pleura - sesso maschile

Asl TA – OER Puglia: Analisi geografica di mortalità per tumori maligni. 2007

Prov Ba

Prov Br

Prov Fg

Prov Le

Prov Ta

Com Ba

Com Br

Com Fg

Com Le

Com Ta

Centr 1

Centr 2

Centr 3

Centr 4

0.00 0.50 1.00 1.50 2.00 2.50 3.00 3.50 4.00 4.50 5.00

Page 39: Cabrini 29 6 09

Risultati: Tumore della Pleura

Distribuzione dell’SMR per il tumore della Pleura nei 4 gruppi di comuni aggregati della Provincia di Taranto

Asl TA – OER Puglia: Analisi geografica di mortalità per tumori maligni. 2007

Page 40: Cabrini 29 6 09

Risultati: Tumori della Vescica

Distribuzione dell’SMR per il tumore della Vescica nei 4 gruppi di comuni aggregati della Provincia di Taranto

Asl TA – OER Puglia: Analisi geografica di mortalità per tumori maligni. 2007

Page 41: Cabrini 29 6 09

Risultati: Linfomi non Hodgkin

Distribuzione dell’SMR per il Linfoma non Hodgkin nei 4 gruppi di comuni aggregati della Provincia di Taranto

Asl TA – OER Puglia: Analisi geografica di mortalità per tumori maligni. 2007

Page 42: Cabrini 29 6 09

L’ECCESSO DI MORTALITA’ NEI COMUNI DI TARANTO E STATTE AGGREGATI

• I Tumori maligni considerati (polmone, pleura, vescica e linfoma non hodgkin) presentano il maggior eccesso di mortalità nell’area del comune di Taranto e Statte (comuni a ridosso del polo industriale) rispetto agli altri gruppi comunali all’interno della Provincia.

• I tumori maligni del Polmone e della Pleura presentano, nei Comuni di Taranto e Statte aggregati, il maggior eccesso di mortalità rispetto agli altri comuni capoluogo della Regione (dati statisticamente significativi nel sesso maschile).

Page 43: Cabrini 29 6 09

Nuove acquisizioni : dati di INCIDENZA

Il registro tumori Jonico Salentino ha raccolto in via sperimentale i dati di incidenza dei tumori maligni per il triennio 1999-2001 nelle province di Taranto e Brindisi denunciando eccessi di incidenza dell’area del comune di Taranto rispetto al resto della Provincia per patologie tumorali comunemente associate a fattori ambientali e/o occupazionali come tumori pleurici, polmonari, vescicali, epatici e anche emolinfopoietici.

Asl TA – S.C. Statistica ed Epidemiologia - Dipartimento di Prevenzione

2007

Page 44: Cabrini 29 6 09

Nuove acquisizioni … Il futuro

Diversi lavori epidemiologici sono tuttora in corso anche

in collaborazione con l’ARPA, ed in particolare si sta cercando di valutare quanto l’eccesso delle patologie oncologiche sia attribuibile ai fattori di rischio lavorativo e quanto possa essere attribuito agli inquinanti degli ambienti di vita (linkage tra dati sanitari e banche dati dell’ INPS).

Infine, ormai improcrastinabile risulta l’avvio di un Registro Tumori regionale accreditato per disporre di dati di incidenza affidabili.

Asl TA – S.C. Statistica ed Epidemiologia - Dipartimento di Prevenzione

Page 45: Cabrini 29 6 09

Nuove acquisizioni … Conclusioni

… ma è del tutto evidente che non si debba e non si possa attendere l’esito di tali ulteriori studi per richiedere interventi più decisi attraverso norme più stringenti e strumenti di controllo più efficaci che puntino ad un deciso abbattimento delle emissioni di tutti gli inquinanti ed in particolare della diossina (principio di cautela)Asl TA – S.C. Statistica ed Epidemiologia - Dipartimento di Prevenzione