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MODERNA Semestrale di teoria e critica della letteratura XIII 1 · 2011 EPISTOLARI CONTINIANI A cura di Maria Antonietta Grignani FABRIZIO SERRA EDITORE PISA · ROMA estratto

L’epistolario edito di Gianfranco Contini. Lettere sparse e frammenti, in Epistolari continiani. Atti della giornata di studi «Contini e la cultura contemporanea» (Pavia, Collegio

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MODERNA

Semestrale di teoria e criticadella letteratura

XIII1 · 2011

EPISTOLARI CONTINIANIA cura di Maria Antonietta Grignani

FABRIZIO SERRA EDITORE

PISA · ROMA

estratto

Rivista fondata daGuido Guglielmi † · Romano Luperini · Giuseppe Nava

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Direzione e redazioneRomano Luperini

Mario Domenichelli · Maria Antonietta Grignani · Sandro MaxiaMaria Luisa Meneghetti · Nicolò Mineo · Giuseppe Nava

Nicolò Pasero · Franco Petroni

Comitato scientificoRemo Ceserani · Stephen Greenblatt · Sarah Kay · Wladimir Krysinski

Franco Marenco · Alain Montandon · Maria de las Nieves Muñiz MuñizDomenico Pietropaolo · Christopher Prendergast · Jean-Charles Vegliante

Segreteria di direzione e redazioneMaddalena Graziano · Maria Anna Mariani

Recapito: «Moderna», Dipartimento di Filologia e critica della letteratura,Via Roma 56, i 53100 Siena, tel. +39 0577 232530, fax +39 0577 222668, [email protected]

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L’EPISTOLARIO EDITO DI GIANFRANCO CONTINI.LETTERE SPARSE E FRAMMENTI

Alessia Vezzoni

A nonno Gino, in memoria

This study is part of a survey that aims at providing a comprehensive record of Gianfranco Conti-ni’s letters, published until 30th March 2010 (630 documents in all). According to the textual profile, most of the letters are unabridged (520), but a considerable number of them (110) are cut (20) or fragments (90).

Since Contini’s letters are spread over heterogeneous sources, this article intends to provide an overview of Contini’s fragments and lettere sparse (scattered letters), that is letters that appeared in diverse publications (such as periodicals, reviews, medleys, exposition catalogues), with notes or extravaganti, that is unedited. The letters have been sorted alphabetically by the receiver’s name, and numbered in increasing chronological order. Furthermore, they have been divided into a Private sec-tion (comprising two sub-sections, Individuals and Publishers) and a Public section (comprising three sub-sections, Letters Written on Various Occasion, Reviews and Periodicals), conforming to systematic reference standards. A French Letters section has also been included. Due to lack of space, this study includes only the text transcriptions of letters that were published in fragments or as phototype reproductions.

To conclude, the article looks briefly at Contini’s letters, which give deep insight into the writer’s work, and which can be regarded as a way of acquiring knowledge by engaging in a fruitful author-reader dialogue.

1. Avvertenza

« U n epistolografo mirabile a giudicare da quanto finora si conosce ». È consta-tazione sentita, questa di Mengaldo, che non a torto pretende adesione, e

ha ancor più ragione d’essere perché, a seguirne, è quell’auspicio avveduto che oggi, ormai ventennale, suona piuttosto − in verità − come un monito : « una rac-colta sollecita, e il più possibile completa, dell’Epistolario di Contini è altamente augurabile ».1

Ed è essenzialmente con questa premura che ha preso avvio un’indagine volta a procurare un censimento − tendenzialmente esaustivo, o quanto meno appros-simante − delle missive edite di Gianfranco Contini, assumendone in via conven-zionale, quale terminus ad quem per la pubblicazione, il 30 marzo 2010.2

Criterio di classificazione preliminare è, dal punto di vista testuale del documento individuo, la distinzione tra lettere edite integralmente (maggioritarie) e lettere edite parzialmente (spesso per l’espunzione di protocollo e/o escatocollo o perché varia-

1 P. V. Mengaldo, Preliminari al dopo Contini, in Idem, La tradizione del Novecento, Torino, Einaudi, 1991, pp. 159-173 : in particolare 169.

2 Per la compilazione integrale − da cui si desume qui, per sezione, un estratto − si rimanda a A. Vezzoni, Gianfranco Contini ‘scrittore di lettere’. Materiali e ricerche per un’analisi stilistica, Tesi di Laurea specialistica in Filologia moderna, Università degli Studi di Pavia (Cremona, Facoltà di Musicologia), relatore prof. C. Vela, a.a. 2008/2009.

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mente decurtate in virtù di un’argomentazione più economica e/o paradigmatica), avendo ben chiaro che ad esse occorre ricondurre − per omogeneità − le molte-plici lettere esclusivamente edite in forma di ‘frammento’ (in citazione, coerente o estemporanea). Trattasi, de facto, di 630 missive, di cui 520 pubblicate integralmente e 110 − le restanti − in forma ridotta : 20, parzialmente ; 90, in puro frammento. Lettere, cartoline postali e illustrate, biglietti, telegrammi, indirizzati a destinatari plurali che, per convenzione del rapporto epistolare intrattenuto, si è ritenuto preferibile scandire in destinatari ‘in privato’ (a loro volta singoli o editori − quindi con collaboratori alterni di riferimento) e destinatari ‘in pubblico’ (d’occasione o per interventi su riviste e periodici nella forma della ‘lettera al direttore’ o in rubrica). Identica bipartizione sottende infine alla sezione delle missive in francese.1

Indice di variabilità decisivo per la valutazione dell’epistolario edito di Contini è però la sede di edizione delle missive (e si viene ora ad introdurre quanto, di quel censimento globale, è qui in concreto ospitato). Se si escludono le ca. 400 lettere confluite in volume monografico − ciascuno agglutinando lettere indirizzate ad un unico destinatario, a comporre un vero e proprio carteggio a due voci −,2 tutte le altre lettere restano disseminate in un fitto arcipelago di sedi eterogenee, sparse − appunto − nel mare della stampa periodica, tra miscellanee (più coerenti se a sezioni epistolari dedicate, e comunque spesso ‘interpolate’ a lettere di mittenti diversi), cataloghi di mostre e, in larga parte, in riviste e giornali che si limitano a pubblicarne − generalmente − poche unità. Non ultimo, affidate a criteri di edizione inevitabilmente discontinui quanto a restituzione grafica, documentaria (regesti) e ‘confezione’ della curatela, cosicché a lettere fittamente corredate di glosse orientative e circostanzianti finiscono per affiancarsene altre solo margi-nalmente annotate, se non del tutto extravaganti, ad ovvio detrimento di una pur sintetica intelligibilità.

Alla luce di quanto fin ad ora rilevato, il presente contributo intende pertanto

1 Destinatari ‘in privato’ : 58 singoli (Agosti Stefano, Anceschi Luciano, Angelini Cesare, Ardigò Fausto, Avalle D’Arco Silvio, Bellini Eleonora, Bertolucci Attilio, Bertoni Giulio, Broggini Romano, Buttitta Ignazio, Calcaterra Carlo, Candolfi Bixio, Capitini Aldo, Caretti Lanfranco, Cecchi Emilio, Ciapessoni Pietro, Comisso Giovanni, Corsini Gianfranco, Corti Maria, Da Pozzo Giovanni, Dalla Pozza Luisa, Dazzi Mario, De Matteis Carlo, De Robertis Giuseppe, Del Boca Angelo, Erba Luciano, Falqui Enrico, Gadda Carlo Emilio, Gatto Alfonso, Gorni Guglielmo, Isella Dante, Lovrecich Daniele, Macchia Giovanni, Marin Biagio, Mazzi Benito, Miniati Gianni, Montale Eugenio, Moretti Marino, Papini Maria Carla, Pasolini Pier Paolo, Pasquali Giorgio – con Signora Maria –, Pautasso Sergio, Pea Enrico, Pedrelli Cino, Pierro Albino, Pizzuto Antonio, Russo Luigi – con Carlo Ferdinando e Signora Saracinelli Teresa –, Saba Umberto, Sanesi Ireneo, Sanesi Manlio, Segre Cesare, Sgrilli Paola, Sinigaglia Sandro, Spitzer Leo, Ungarelli Giulio, Valeri Diego, Vigevani Alberto, Zoppi Giuseppe) ; 3 editori (Einaudi, con 11 collaboratori : Bollati Giulio ; Cazzola Roberto ; Einaudi Giulio ; Foà Luciano ; Incisa Agnese ; Mila Massimo ; Pavese Cesare, Ponchiroli Daniele ; Serini Maria Livia, Soldati Mario ; Vittorini Elio ; La Nuova Italia, a Codignola Tristano ; Ricciardi, a Mattioli Raffaele).

Destinatari ‘in pubblico’ : 4 d’occasione (Bellinelli Eros, Bernasconi Pino ; Mazzoni Francesco ; Segre Be-niamino) ; 3 riviste e periodici (« Corriere della Sera », a Ostellino Piero ; « La Fiera letteraria », ad Angioletti Giovan Battista ; « La Nazione », a Mattei Enrico e Russo Alfio).

Missive in francese : 5 singoli, in privato (Bonnier Gaston ; Cattaui Georges ; Henry Albert ; Santschi Madeleine ; Spörri Theophil) ; 1 riviste e periodici, in pubblico (« Lettres », al comitato Courthion Pierre, Jouve Pierre-Jean).

2 Ad oggi, sette monografie ; in ordine cronologico : Lettere all’editore, Torino, Einaudi, 1990 ; Eusebio e Trabucco, Milano, Adelphi, 1997 ; Contini-Sanesi, Como, Litografia New Press, 1998 ; L’onestà sperimentale, Milano, Adelphi, 2000 ; Coup de foudre, Firenze, Polistampa, 2000 ; Contini-Gadda, Milano, Garzanti, 2009, e Contini-Russo, Firenze, Sismel, 2009 ; cfr. infra, Abbreviazioni bibliografiche.

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offrire, anzitutto, della sola collezione delle sparse (frammenti inclusi), indicazioni bibliografiche organiche, organizzate per destinatario e in rigoroso ordine alfabe-tico (nel rispetto della suddetta tripartizione « in privato », « in pubblico », « missive francesi »), ciascuno accompagnato da indice di consistenza, in scansione crono-logica progressiva.

Quanto alla restituzione del testo, non potendo radunare − come sarebbe però convenuto − la trascrizione di tutte le missive disperse, si è optato per una soluzione necessariamente più economica, per cui si trascrive il testo completo delle lettere pubblicate per sola riproduzione fototipica dell’originale (manoscrit-to o dattiloscritto) e tuttavia prive della trascrizione del curatore, per le quali se ne propone quindi, in questa sede, una nostra − passibile di verifiche – ; lettere edite unicamente in forma di nudo frammento − e si dica, a giustificazione della scelta prolissa, certo parcellizzata eppur funzionale, che piccoli lacerti di lettere altrimenti del tutto inedite sono pur preferibili, talvolta esemplari lessicalmente, al nulla di un’omissione obliterante.

In chiusura, qualche parsimoniosa annotazione sull’epistolografo − o meglio, con Ungarelli, lo « scrittore di lettere » Contini, se − senza riserve − si concorda che :

una raccolta di passi dell’epistolario continiano riuscirebbe un autoritratto morale di rara in-tensità : quell’autoritratto che a volte, come una sottile, quasi invisibile filigrana, si intravede controluce nelle sue dense pagine critiche e civili.1

Occasione di conversazione, di fatto la lettera è il prolungamento epistolare, a due voci, di quel dialogo che spesso, per Contini, ha inizio proprio quando, leggendo, si lascia « invadere l’animo » dal suo interlocutore. Così, fin dal ’32, congedandosi da Cecchi : « Voglia, ancora, gradire la riconoscenza d’un lettore che, quando glielo permettevano le sue povere risorse, ha cercato di ascoltare la sua voce umana ».2 Consola, la lettera, ed è principio medicamentoso. Lenisce ciò che − con icastica soavitas − Contini definiva la sua « alpina irremediata solitudine », a dire − propag-gini settentrionali a parte − il ritiro del filologo in silenzi cavi : ma soccorso, se di pregio, dalla voce che la lettera può intercettare.

Del resto, mai Contini cesserà, in cotanta alacrità di studi, di ricorrere al mezzo epistolare : « incisione su materia in fieri », la lettera parrebbe il solo modo che egli ha per ‘leggere di sé’ nel dialogo con l’altro e potersi ritrovare ; ed è atto estremo di conoscenza allorché permette di artigliare a se stesso qualcosa di altrimenti inco-noscibile da solo (Contini legge Gianfranco), ché, « come voleva Proust, on dévine en lisant, on crée, nello stesso tempo in cui si prende contatto con una verità ancora inesplorata del proprio essere ».3 La lettera allora assiste, rinfranca ; a tratti salva.

1 G. Ungarelli, Gianfranco Contini scrittore di lettere, « Belfagor », lv, 1, 2000 (n. 325, 31 gennaio), pp. 31-36 : 36.

2 Lettera di Contini ad Emilio Cecchi, Domodossola, 27 settembre 1932 ; cfr. L’onestà sperimentale, cit., p. 3 (corsivi nostri).

3 Forti le analogie percettive tra Contini e Proust nel rapporto con il mezzo epistolare : « Tutti sanno quale strumento di conoscenza e di complessa psicologia è stata la lettera nella vita di Proust. Ha scritto lettere alle duchesse, ai suoi camerieri, ai suoi portinai, con una fedeltà instancabile che ben conosce l’edi-tore della sua corrispondenza, il Kolb » e « Proust usava il telefono, ma aveva bisogno della lettera come di un farmaco o di un’illusoria liberazione » ; cfr. G. Macchia, Tutti gli scritti su Proust, Torino, Einaudi, 1997 (« Biblioteca Einaudi »), p. 30 e p. 32.

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Settembre 1988. Poco prima di varcare quel « sottile muro d’ombra » che separa noi da loro, Contini − intervistato − confessava, tra scorci e petits faits, che « il buon lettore » è chi « è disponibile a lasciarsi invadere dall’animo altrui » ;1 « conversatore », chi « stimola l’altro » e « può anche tormentarlo ».2 L’avventura, poi, è « disponibilità verso qualcosa che non si conosce : l’aventure del romanzo cavalleresco ».3 La lettera-tura, infine, è « un modo di vivere. Tra le vite da vivere, c’è anche la letteratura ».4

Dalla primissima adolescenza fino agli anni estremi (1925-1989), è precisamente con dette prerogative che Contini si dispone alla lettera, e con essa, all’Altro che lo attende ‘oltre’ la missiva, ben consapevole di quell’irriducibile sua differenza accolta sempre come dono : ché « non si dà vero dialogo col testo senza avvertire la responsabilità dell’altro in sé »5 e « la lettura non è mai monologo, ma l’incon-tro con un altro uomo [...] al quale ci rivolgiamo in uno slancio intimo della coscienza affettiva, che può valere anche un atto d’amore ».6 Ricettivo, dialettico e alla prese con destinatari plurimi − acquisiti o inediti, ritrovati o sconosciuti, il « buon lettore − conversatore − all’avventura » è il legittimo paradigma del ‘buon epistolografo’ continiano.

Oltre i titoli eruditi, per Contini (tra rete di uomini ed alee provvidenziali) la lettera è comunicazione in privato che s’allaccia al suo destinatario per indurlo a sé in praesentia ; 7 è confessione di deliri, angosce, turbamenti catacombali ; luogo di affetti e d’ironia benigna, terra di chi scrive. Contini epistolografo è colui che senza rimedio e con orgoglio di paternità dice « io » (je proustiano ed io dantesco − uomo, personaggio, poeta), imputando a se stesso, nel bene e nel male, tutta la responsabilità dei suoi gesti asseverativi. Refrattario a inclinazioni narcisistiche e teatralizzazioni del sé, il suo io si afferma in azione ‘parlante’, si fa soluzione verbale ; reca, per corrente umana, Contini tutto : l’individuo, le idiosincrasie.

Come ebbe a dire per Tommaseo, ma valendo per sé,

anima negligente della gloria dogmatica e rigorosamente consegnata all’esame di coscienza e a un « genere » che non è un genere, disinteressato, caritatevole e a corpo perduto, la lettera ; smar-rendosi lungo la quale [...] egli scopre anche il trampolino da cui spiccare il salto per cristal-lizzare fugacemente la sua poesia8

− e confidando in Contini, se afferma che « chi si dedica a testi di poesia deve trascinare con sé un poco di poesia »,9 varrà la pena credere che le sue lettere cu-

1 G. Contini, Diligenza e voluttà. Ludovica Ripa di Meana interroga Gianfranco Contini, Milano, Monda-dori, 1989 (« Saggi »), p. 13 (d’ora in poi Diligenza e voluttà).

2 Ivi, p. 24. Nell’accezione distintiva che Contini operava con « narratore » : « Io sono un pessimo nar-ratore » ; cfr. ibidem.

3 « Per me il sapere è un’avventura... ». Così Contini ha creato una scuola [tit. red.], a cura di A. Stabile, « La Repubblica », 25 settembre 1987, p. 20, poi in Idem, I buoni maestri, Milano, Mondadori, 1988, pp. 43-57.

4 Diligenza e voluttà, p. 193 (corsivo nostro).5 Cfr. E. Raimondi, Un’etica del lettore, Bologna, Il Mulino, 2007 (« Voci »), p. 27.6 Ivi, pp. 13-14.7 « Lo scambio epistolare, almeno nel grado più intenso, realizza in tal modo una comunione di pen-

sieri : « Pur mo venieno i tuo’ pensier fra’ miei » (G. Ungarelli, Gianfranco Contini scrittore di lettere, cit., p. 33).

8 G. Contini, Progetto per un ritratto di Niccolò Tommaseo, « La Fiera letteraria », ii, 40, 1947, p. 3 ; 41, pp. 3-4. Ora in Idem, Altri esercizî (1942-1971), Torino, Einaudi, 1972, pp. 5-24 : 5-6.

9 Diligenza e voluttà, p. 132.

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stodiscano anche questa, abbracciata stretta alle maglie più cucite della sua − non ordinaria − umanità.

2. Sigle

Fr. frammentoTrascr. parz. trascrizione parzialeTrascr. integr. trascrizione integrale† lettera perduta[tit. red.] titolo redazionale (quotidiani)[...] lacuna nel testo[xxx] lacuna già integrata dall’editore<xxx> lacuna e/o omissione dell’editore, solo parzialmente inferibileex. exeuntein. ineunteins. inseritocass. cassatospscr. soprascrittostscr. sottoscrittoerr. erroneamenteprima precede lezione cassata in rigo

3. Abbreviazioni bibliografiche

Contini-Gadda = G. Contini, C. E. Gadda, Carteggio 1934-1963. Con 62 lettere inedite, a cura di D. Isella, G. Contini, G. Ungarelli, Milano, Garzanti, 2009 (« Saggi »).

Contini-Russo = « Il paesaggio d’un presentista ». Corrispondenza tra Gianfranco Contini e Luigi Russo (1936-1961), a cura di D. De Martino, Firenze, Edizioni del Galluzzo per la Fon-dazione Ezio Franceschini, 2009 (« Carte e carteggi. Gli archivi della Fondazione Ezio Franceschini », 14).

Contini-Sanesi = Gianfranco Contini e Ireneo Sanesi. Corrispondenza inedita, a cura di M. Sanesi, con una prefazione di D. Isella, Como, Litografia New Press, 1998 (« Biblioteca della So-cietà Pavese di Storia Patria », n.s., 8)

Coup de foudre = G. Contini, A. Pizzuto, Coup de foudre. Lettere (1963-1976), a cura di G. Alvi-no, Firenze, Polistampa, 2000 (« Il Diaspro. Epistolari », vii).

Eusebio e Trabucco = Eusebio e Trabucco. Carteggio di Eugenio Montale e Gianfranco Contini, a cura di D. Isella, Milano, Adelphi, 1997 (« La collana dei casi », 39).

Lettere all’editore = G. Contini, Lettere all’editore (1945-54), a cura di P. Di Stefano, Torino, Einaudi, 1990.

L’onestà sperimentale = L’onestà sperimentale. Carteggio di Emilio Cecchi e Gianfranco Contini, a cura di P. Leoncini, Milano, Adelphi, 2000 (« La collana dei casi », 46).

Due seminari di filologia = Due seminari di filologia, i, Testo e apparato nella filologia d’autore. Pro-blemi di rappresentazione, Pavia, 5-6 dicembre 1996 ; ii, Filologia e critica stilistica in Gianfran-co Contini. 1933-1947, Pavia, 5-6 dicembre 1997, a cura di S. Albonico, Alessandria, Edizioni dell’Orso, 1999 (« Letteratura »).

« Microprovincia » = « Microprovincia. Rivista di cultura », n.s., 35, gennaio-dicembre 1997, [Omaggio a Contini].

Su/per Gianfranco Contini = « Filologia e critica », xv, 2-3, maggio-dicembre 1990, [Su/per Gianfranco Contini].

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i. Destinatari « in privato »

i. 1. Singoli destinatari

Agosti Stefano

i. Fr., <settembre-dicembre 1984>« Credo che Lei abbia ragione quando rileva l’accidentalità della coincidenza di tale o tale mia ricerca con tale o tale dottrina. Ho cavato tutto « de mon ventre ». Qualcuno mi at-tribuisce una conoscenza precoce dei formalisti russi, che mi lasciano freddo anche oggi. Perfino Spitzer, giacché l’ho nominato sopra, sistematicamente l’ho letto relativamente tardi. Già, lessi (come i miei coetanei del resto) sui diciott’anni il Cours de linguistique générale (naturalmente redazione Bailly-Sechehaye), ma tenendolo in limiti tecnici. L’applicazione di Saussure (come poi, scandalosamente, del mio carissimo Benveniste) « fuori del compe-tente vaso », come direbbe un liguorista, è in fondo responsabile della mia freddezza verso la semiologia. »S. Agosti, L’esperienza della verbalità, « Humanitas », lvi, 5-6 settembre-dicembre 2001, pp. 653-664. - Fr. : pp. 662-663. • Frammento. → Rist. in P. Leoncini, Interpretazione e verità. Variabili ermeneutiche di Gianfranco Contini, « Ermeneutica letteraria », i, 1, 2005, pp. 53-79. Fr. : p. 54, nota 4. • Frammento.

Anceschi Luciano

i., Domo[dossola], 25 marzo [1943]Il laboratorio di Luciano Anceschi. Pagine, carte, memorie, a cura di M. G. Anceschi, A. Cam-pagna, D. Colombo, contributi critici di R. Bossaglia, A. Giuliani, F. Papi, coordinamento scientifico di C. Gentili, M. Macciantelli, A. Serra, Milano, Libri Scheiwiller, 1998, p. 153. • Trascr. integr.

Angelini Cesare

i. Fr., [Domodossola, 6 luglio 1935]« Molto contento di essere stato sicurissimo teste pro utraque parte dell’amicizia che durava anche quando tacque, e di aver giovato quel minimo, salva immodestia, a farne riaccendere e risuscitare le manifestazioni ; scambio di troppi altri precetti, quando mi dovrò presentare precettato dell’ultimo squillo. »Gli Anni Trenta (Gianfranco Contini), a cura di A. Modena, in Cesare Angelini nel ‘tempo’ delle amicizie, Pavia, Biblioteca Universitaria, 2-24 dicembre 1996, Mostra a cura di A. Stella, A. Modena, S. Zatti, Pavia, Università degli Studi di Pavia-Editrice Tipografia Commerciale Pavese, 1996, pp. 229-235 : 231-234. Fr. : p. 232, n. 157. • Frammento.

ii., Perugia, 15 gennaio [1937] | piazza Raffaello IISei lettere a Cesare Angelini (Giacomo Debenedetti, Domenico De Robertis, Gianfranco Contini), a cura di A. Modena, in Cesare Angelini nel ‘tempo’ delle amicizie, op. cit., pp. 256-262 : in partico-lare 260-262. - Lettera : p. 260. • Trascr. integr.

iii. Fr., [Domodossola, 10 settembre 1944]« Sa, caro don Cesare, che il Suo Foscolo veduto attraverso borgo Oleario è una delizia ? Dovrò riscoprire Pavia al Suo fianco, rimacinarla dalla grotta (non la definiva anche, Niccolò

l’epistolario edito di gianfranco contini 87Ugo, ‘città incavernata in fondo della Lombardia’ ? […] Guardi questa cartolina da due soldi se non è una stampa barocca, ‘ermetismo nell’iconografia’ »Gli Anni Trenta, op. cit. - Fr. : p. 233 (n. 160). • Frammento.

iv., Domodossola (frazione san Quirico 2), 17 xi 1945Sei lettere, op. cit. - Lettera : p. 261. • Trascr. integr.

v., Domodossola, 14, vii, 1952Ivi, pp. 261-262. • Trascr. integr.

vi Fr., [Firenze, 27 maggio 1960]« ero un giovinetto acerbo e inesperto quando mi era dato di frequentarLa, non del tutto incapace di stazzare una ‘partita’ di poesia o di seguire il cursus di un periodo, ma imperitis-simo del cuore umano. È probabile che quella prima capacità si sia alquanto agguerrita, ma persuaso che sia parecchio diminuita anche questa rara inettitudine. E dunque sarebbe, non mai troppo tardi il momento di riaprire o aprire il nostro commercio »Gli Anni Trenta, cit. Fr. : pp. 233-234 (n. 161). • Frammento.

Ardigò Fausto

i., Domodossola, 7 dicembre [1933]Caro Ardigò,per carità, non post hoc propter hoc ti restituisco la ‘Dalloway’. Tante grazie. E vi unisco la circolare del sarò grato, ovverossia valido riconoscimento.

A me, in ii Ginnasio B, è succeduto Rebora. Ora io, come ricordi, (lontano le mille miglia dalla rapidità delle cose future) avevo fatto studiare ai ragazzi la poesia del grillo. Mi è giunta l’eco del suo dispiacere. E ho creduto doveroso dirgli che mi rincresceva, com’era vero. Alla fin fine, la ‘roba’ d’un autore non è mica dominio pubblico. Lui, però, ha rifiutato le scuse dietro un aggere di ‘caro’. « Non badi alle mie stramberie, caro. Sono le stramberie della mia vita religiosa, caro. » Dico che a vederlo in quel mezzo, o medio, non so più come si dicesse una volta, è una pietà. E lasciamo stare che i pusilli lo malmenano [i ‘poverini’]. Tra l’altro, il sito è di quelli dov’è costume, presso la persona seria e presso la buggerona, nelle più varie circostanze « star male tutto il giorno ». L’una aveva riavuto la profession de foi d’un incorreggibile ; all’altro s’era annunciato che un antico compagno andava in clinica, insidiato e corrotto da un’alveolite (polmonare, come diceva lui).

Scrivo poco perché, come si suol dire, il mondo m’ha abbandonato ; sono malsicuro di dove poserò. E be’.

Il paesaggio non c’è male.G.

Lettera inedita di Gianfranco Contini a Fausto Ardigò, « Microprovincia », n.s., 38, 2000, [Omaggio a Clemente Rebora], p. 54. • Riproduzione fototipica dell’originale ms. (trascr. assente) ; a testo, trascr. integr. nostra - lettera ‘extravagante’.

Avalle D’Arco Silvio

i., Friburgo, 30. i. 1950Dall’epistolario. Gianfranco Contini et alii, in Per D’Arco Silvio Avalle. Ricordi, lettere, immagini, a cura di L. Leonardi, Firenze, Edizioni del Galluzzo per la Fondazione Ezio Franceschini, 2005, pp. 177-210 : in particolare 179-185. Lettera : pp. 180-181. • Trascr. integr.

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ii., Domodossola, 20 settembre 1965Ivi, pp. 181-182. • Trascr. parz.

iii., Domodossola, 19 agosto 1968Ivi, pp. 182-184. • Trascr. integr.

iv., Firenze, 25 aprile 1971Ivi, p. 185. • Trascr. parz.

Bellini Eleonora

i., San Quirico di Domodossola, | 10 luglio 1987Gentilissima Signora,mi scusi se con tanto ritardo rispondo alla sua di fine giugno e La ringrazio delle fotografie che mi dànno un’idea molto lusinghiera (un po’ dannunziana per chi è stato a Gardone e magari un po’ berensoniana per chi è stato, meglio che ai Tatti, al museo Gardner di Boston) della fondazione che ha consentito a ospitare un pezzettino del mio cuore, ché tale considero il modesto legato fatto alla Fondazione Marazza : una raccoltina di narrativa e poesia italiana minore fra il ’50 e l’‘80, almeno relativamente organica e in edizioni originali, spesso dedicate. Mi auguro che possa rendere qualche servizio ai lettori giovani della mia provincia.

Nell’intervallo abbiamo traslocato, e mia moglie ed io siamo letteralmente traumatizzati. Per il momento mia moglie non è in grado di portarmi a Borgomanero, e non ho ancora trovato un amico che possa farlo (il più caro è seriamente sofferente). Ma spero che non si allontani troppo il tempo della visita da me molto desiderata.

Con i migliori salutiSuo

Gianfranco ContiniE. Bellini, Con mania di Dulìa. La donazione di Gianfranco Contini alla Biblioteca della Fondazio-ne « Achille Marazza » di Borgomanero, « Microprovincia », pp. 229-237. Lettera : p. 231. • Riprodu-zione fototipica dell’originale ds. (trascr. assente) ; a testo, trascr. integr. nostra. → Rist. in D. De Martino, Scaffali vuoti in casa Contini, « Antologia Vieusseux », n.s., ii, 5, maggio-agosto 1996, pp. 125-136. Lettera : pp. 125-126 (limitatamente al primo par.). • Trascr. parz.

Bertolucci Attilio

i., Domodossola, 17 <viij> 1951G. Contini, Caro Bertolucci, « Nuovi Argomenti », v, 11, luglio-settembre 2000, [Per Attilio Bertolucci], pp. 54-55. Lettera : p. 54. • Trascr. integr. e riproduzione fotografica dell’originale ms.

Bertoni Giulio

i., Domodossola, 30 agosto 1933G. Lucchini, Croce in Contini : alle origini della critica stilistica, in Due seminari di filologia, pp. 213-257: in particolare 256-257 (Postilla). - Lettera : pp. 256-257. • Trascr. parz. : espunzione certa – almeno – di congedo, escatocollo, soscrizione e parte evidente del testo.

ii. Parigi, 5 febbraio [1935]Ivi, p. 257. • Trascr. parz. : come supra.

l’epistolario edito di gianfranco contini 89

iii Fr.. Parigi, 12 febbraio [1935]« io ho parlato per Romania al Roques, il quale in mattina ha dato il suo consenso per un breve cenno, riservandosi tuttavia di esaminare prima il libro »Ibidem. • Frammento.

Broggini Romano

i., Firenze, 13 marzo 1958Gentilissimo Dottore,La ringrazio di avermi voluto mandare il Suo eccellente opuscolo salvioniano, così utile e per la parte bibliografica e per la biografica. È stata un’i[n]iziativa1 opportuna, e anche (se il paese è ancora quello che conobbi in anni a tutti gli effetti remoti) coraggiosa. Poiché il fa-scicolo da Lei amorosamente curato è, come Lei rammenterà, il resto (d’altronde la parte di gran lunga più importante) d’un volume da me progettato, e naufragato, nessuno più di me può compiacersi di questa pubblicazione : molto bello, anche, che per essa sia stata richiesta, e ottenuta, la collaborazione del maggior discepolo del grande linguista, Clemente Merlo, purtroppo non onorato quanto si conviene e qui da noi e da Loro.

Non so se il Suo suggerimento potrà essere raccolto. Non vorrei far promesse non sicu-ramente mantenibili. È il tempo che manca, non già l’ammirazione che sia diminuita. Anzi, per certi rispetti la modernità del Salvioni meriterebbe di esser posta in rilievo (per esempio il metodo seguito nelle Osservazioni potrebbe in fondo esser definito strutturale).

Posso pregarLa di far dono del Suo scritto alla Biblioteca di Lettere e all’Accademia della Crusca, nonché alla Nazionale di Firenze ? Aumenterei i ringraziamenti che già Le deve

Gianfranco Contini1 ins. ms.

R. Broggini, Ricordo di Gianfranco Contini, « Verbanus », 11, gennaio-dicembre 1990, pp. 13-23. Lettera : p. 17. • Riproduzione fotografica dell’originale ds (trascr. assente) ; a testo, trascr. integr. nostra.

Buttitta Ignazio

i., Firenze, 30 giugno 1981I. Buttitta, Pietre nere. Poesie (1980-1982), con un intervento e una lettera di G. Contini, Mila-no, Feltrinelli, 1983, pp. 7-9. Lettera : p. 9. • Trascr. integr. → Rist. in G. Contini, Il poeta po-polare, in I. Buttitta, La mia vita vorrei scriverla cantando, a cura di E. ed I. Buttitta, Palermo, Sellerio, 1999, pp. 31-36. Lettera : pp. 35-36. • Trascr. integr.

Calcaterra Carlo

i., Domodossola, venerdì [30 luglio 1938] | via Bognanco 28Caro Calcaterra,conterei di venire il 1º o il 2. La scelta dipende in ultima istanza dall’arrivo d’un mio amico che starà da me alcuni giorni. Se viene il 2, io posso salire il 1º. Se invece giungesse lui il 1º, sarebbe indiscreto da parte mia che lo portassi con me il 2 ? Si chiama Miniati, è di Pistoia, ha 22 anni (quasi), sta per laurearsi con Momigliano, ed è una delle persone più intelligenti e di più fine gusto che io conosca, proprio in assoluto. Conosce benissimo, per diretta lettura (come, credo, nessun altro ragazzo della sua età, e certo meglio di me), tutta la letteratura italiana. E a ogni modo non oserei farti la proposta se non si fosse discorso insieme, come quei libri meritano, del tuo Rolli e dei tuoi Lirici Rizzoli.

alessia vezzoni90Se hai la cortesia di rispondermi, vuoi anche indicarmi se debbo prendere il treno che ar-

riva alle 8.07 o quell’altro delle 11.04 ? Nel frattempo l’amico preciserà la sua data ; e io potrò informarti in tempo utile. Grazie (che già ti debbo per la troppo gentile accoglienza).

Una notizia triste, ora : sono andato stamani, a Varzo, al funerale del nostro amico Ga-briele Lincio, del quale si parlava l’altro giorno con tanta simpatia. È morto, quasi improv-visamente, martedì sera, a 64 anni, di embolo o di emorragia cerebrale.

Ricordami con ossequio alla Signora, a S. E. Bertoni, alla signorina Bertoni e alla tua figliola, e credimi cordialmente il tuo

Gianfranco ContiniDì al Bertoni che ho spedito ieri un fascio di schede del dizionario (fino a tutto toccare) a Roma.F. Arborio Mella Calcaterra, Calcaterra-Contini. Storia di una lunga amicizia, « Micropro-vincia », pp. 215-222. Lettera : pp. 216-217. • Riproduzione fototipica dell’originale ms. (trascr. assente) − data apposta da altra mano ; a testo, trascr. integr. nostra.

ii., Domodossola, 9. xi [1941]Caro Calcaterra,ricevo e divoro il tuo saggio petrarchesco, bellissimo. L’identificazione della guida in Gio-vanni d’Arezzo è ipotesi quanto mai ingegnosa e attraente, ma fondamentali sembrano a me soprattutto le considerazioni sui rapporti col Roman de la Rose. Che i Trionfi siano, se mi permetti di dir così, un « anti-Rose » nel loro genere, è ormai risultato da metter tra le cose certe ; con la luce che ne deriva circa la stratigrafia della composizione. Nessun dubbio che il tuo scritto sia, dopo l’edizione Appel, la cosa più importante scritta sui Trionfi in questo secolo.

Mille grazie. Ossequî in famiglia e i migliori saluti dai miei. Cordialmente il tuoContini

P. S. Mandami una volta il tuo indirizzo di casa.Ivi, p. 221. • Riproduzione fototipica dell’originale ms. (trascr. assente) - nella data, indica-zione dell’anno [1941] apposta da altra mano ; a testo, trascr. integr. nostra. → Rist. in Da Petrarca a Gozzano. Ricordo di Guido Calcaterra (1884-1952), con un saggio introduttivo di C. Dionisotti, una testimonianza di O. Macrì, Atti del Convegno di S. Maria Maggiore. 19-20 settem-bre 1992, a cura di R. Cicala, V. Rossi, Novara, Interlinea, 1994, pp. 133-134. Lettera : p. 134. • Trascr. integr. ; la datazione « 1951 » attribuita in questa sede, incompatibile con la precedente, è da ritenersi erronea.

iii., Domodossola, 8 gennaio 1947Da Petrarca a Gozzano, cit., pp. 133-134. • Trascr. integr.

Candolfi Bixio

i. Macugnaga, 10. viii. 1949Gianfranco Contini, in Itinerari umani. Omaggio a Bixio Candolfi. Lettere dagli Archivi di Cultu-ra Contemporanea di Lugano. Contributi di M. Rabiolo, D. Rüesch, a cura di R. Castagnola, Firenze, Franco Cesati Editore-Radiotelevisione svizzera, 1999, p. 12. • Trascr. integr.

Capitini Aldo

i., Domo[dossola], Capodanno 1946P. Leoncini, Appendice, in Idem, Contini ossolano e ticinese da Rosmini a Capitini, « Micropro-vincia », pp. 79-133 : pp. 119-133. Lettera : pp. 124-127. • Trascr. integr.

l’epistolario edito di gianfranco contini 91

ii Fr., [30 maggio 1947]« convocazione, del tutto inopinata, per una seduta della Commissione del Vocabolario tici-nese, ‘sabbato, il 7 giugno 1947’, come scrive l’illustre Jud […] cosicché, per la terza o quarta volta nel giro di due anni, non riuscirei a vederlo »Contini-Russo, p. 101, nota 8 : « lettera inedita di Contini indirizzata il 30 maggio 1947 congiun-tamente ad Aldo Capitini e Alessandro Perosa » (cfr. ibidem). • Frammento.

Caretti Lanfranco

i., Friburgo, 12 xj. 1949.L. Caretti, Gianfranco Contini, un carattere scomodo, in Su/per Gianfranco Contini, pp. 365-368. Lettera : pp. 367-368. • Trascr. integr.

Ciapessoni Pietro

i., [Domodossola, 29 agosto 1930]M. A. Grignani, Introduzione alla giornata pavese. Gianfranco Contini e Pietro Ciapessoni. Un alunno d’eccezione, un rettore lungimirante, in Su/per Gianfranco Contini, pp. 179-184. Lettera : p. 181. • Trascr. parz. : espunzione certa – almeno – di congedo, escatocollo, soscrizione e parte del testo.

ii. Fr., [Domodossola, 7 novembre 1932]« Di ritorno da Roma, ho trovato una Sua cartolina, nella quale mi ha assai meravigliato quell’accenno a un presunto, da parte mia, tradimento della filologia romanza. Non sarò certo io, che coltivo quest’idea, posso dire, da 10 anni, ad abbandonare una strada ormai uf-ficialmente riconosciuta come mia... I miei studi o svaghi dialettologici sono innocentissimi : come uno fa del canottaggio o del ‘football’ nelle ore libere. »Ibidem. • Frammento.

iii. Fr., [Domodossola, 22 ottobre 1933]« La mia decisione è questa. O debbo rimanere qua a Domo nell’anno 1933-34 (e uscirne, con mezzi miei o interamente miei, non posso) : e allora allestisco quel pochissimo Bonvesin che qui mi è possibile, forse qualche testo. O posso recarmi in luogo dove Bonvesin trovi aria più ‘ossigenata’ di filologia romanza : e allora molte difficoltà cadono da sole. »Ivi, p. 183. • Frammento.

iv. Fr., <Parigi>, [12 marzo 1936]« Il Bédier ha la grande amabilità d’invitar me, con cinque o sei altri fedeli, due volte la setti-mana a conferenze privatissime in casa sua »Ibidem. • Frammento.

v. Fr., [1937]« combustibile, se posso usare questa metafora, sarebbe utile ad accelerare la stampa »Ibidem. • Frammento.

vi., [28 luglio 1938]Ivi, p. 184. • Trascr. parz. : espunzione certa - almeno - di congedo, escatocollo, soscrizione e parte del testo.

alessia vezzoni92

vii. Fr., [1939]« Mi sento vittima del capitalismo editoriale »Ibidem. • Frammento.

Comisso Giovanni

i. Domodossola (frazione San Quirico 2), | 27-iv-‘46G. Comisso, Lettere inedite a Comisso, a cura di L. Urettini, « Eidos », ii, 3, dicembre 1988, pp. 28-35. Lettera : p. 32. • Trascr. integr.

Corsini Gianfranco

i. [Friburgo, 21 agosto 1945]G. Ungarelli, Gianfranco Contini scrittore di lettere, « Belfagor », lv, 1, 2000 (n. 325, 31 gennaio), pp. 31-36. - Lettera : pp. 34-35. • Trascr. parz.

Corti Maria

i. Domodossola, 13. iv. 1951« Cara Maria ». Amicizie epistolari, in Maria Corti. Congedi primi e ultimi. Inediti, documenti e testi-monianze, a cura di R. Cremante, A. Stella, « Autografo », xviii, 44, 2002, pp. 115-193. Lettera : pp. 117-118. • Trascr. integr.

ii., [Firenze] 23 gennaio 1963N. Leone, Taccuino salentino. Lettere a Maria Corti di Gianfranco Contini, Oreste Macrì, Girolamo Comi, Donato Valli, Salvatore Toma, Gino Rizzo, in M. Corti, Scritture e immaginazione, San Cesario di Lecce, Manni, 2006, pp. 119-137. Lettera : pp. 124-125. • Trascr. integr.

iii., Firenze, Piazza dei Giudici, 1 | 11 dicembre 1965« Cara Maria », cit., p. 126. • Trascr. integr.

iv., [Firenze] 28 marzo 1966Ivi, p. 135. • Trascr. integr. Pubbl. parallelamente anche sul sito internet : http ://www.inter-linea.com/collane/autografo/anticipazioni/letteredaigrandi.htm. • Trascr. integr.

v., San Quirico, 1° settembre 1972Ivi, p. 166. • Trascr. integr.

vi., Pian de’ Giullari, 5 dicembre 1974Ivi, p. 174. • Trascr. integr.

Da Pozzo Giovanni

i., <Firenze> Via del Pian dei Giullari, 71 | 17 giugno 1967.G. Da Pozzo, Riaprendo il « Breviario » (con una lettera), in Ritratti critici di contemporanei, « Bel-fagor », lvii, 2, 2002, pp. 193-210. Lettera : pp. 209-210. • Trascr. integr.

l’epistolario edito di gianfranco contini 93

Dalla Pozza Luisa

i., <Firenze> <ante 9 maggio 1980>Lettera di Contini a Luisa Dalla Pozza, in Luisa Dalla Pozza espone alla Galleria del Ponte dal 9 al 29 maggio, « Fogli del Ponte », V (1980), 5 (maggio), pp. 2-3. - Lettera : p. 2. • Trascr. integr.

Dazzi Manlio

i., Lugano (albergo Casa Bianca) | 11. ix. 1944A. Scarsella, Cercare Saba : da ‘Parole’ a ‘Ultime cose’. Spunti da cinque lettere (1935-1938) a Man-lio Dazzi e da una cartolina postale di Gianfranco Contini, in Saba extravagante. Atti del convegno internazionale. Milano, 14-16 novembre 2007, a cura di G. Baroni, « Rivista di letteratura italiana », xxvi, 2-3, 2008, pp. 151-154. Lettera : p. 154. • Trascr. integr.

De Matteis Carlo

i., Pian de’ Giullari, 22 marzo 1974C. De Matteis, Appendice i. Due lettere di Contini all’autore, in Idem, Contini e dintorni, Lucca, Pacini Fazzi Editore, 1994, pp. 75-78. Lettera : pp. 75-77. • Trascr. integr.

ii., Pian de’ Giullari, 1 agosto 1974Ivi, pp. 77-78. • Trascr. integr.

iii., Firenze, 30 dicembre 1982 Quella strada di Bologna che si chiamava via Sfregatette [tit. red.], « La Repubblica », 28 gennaio 2000, p. 44. • Trascr. parz. Pubbl. parallelamente anche sul sito Internet del quotidiano : http ://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2000/01/28/quella-strada-di-bologna-che-si-chiamava.html. L’archivio online, costantemente aggiornato, è consultabile a decorrere dall’anno 1984 incluso. • Trascr. parz.

De Robertis Giuseppe

i., [Domodossola, 13 luglio 1946]Giuseppe De Robertis, Giornata di studio e Mostra documentaria promossa dal Gabinetto scientifico letterario G. P. Vieusseux, a cura di L. Caretti, Firenze, Olschki, 1985. a Lettera : p. 116. • Trascr. integr. → Rist. in D. De Martino, Una lettura, in Contini-Russo, pp. ix-xlvi. Fr. : p. xii e nota 10. • Frammento.

Del Boca Angelo

i., Friburgo, 5 xii 1948 | avenue du Moléson 4A. Del Boca, Il sogno di un’Italia rinnovata nel Contini politico e partigiano, in Almanacco osso-lano 1997, a cura di E. Ferrari, Domodossola, Grossi, 1996, pp. 21-38. Lettera : pp. 23-26 e p. 38, nota 4. • Trascr. integr.

ii., [Friburgo, 10 dicembre 1948]Ivi, p. 27 e p. 38, nota 7. • Trascr. integr.

iii., Friburgo, 15. i. 1949Ivi, pp. 28-29. • Trascr. integr. e riproduzione fotografica dell’originale ms.

alessia vezzoni94

Erba Luciano

i., Domo[dossola], 14 vj 1946L. Erba, Due lettere di Contini a Luciano Erba, « Microprovincia », pp. 28-32. - Lettera : pp. 29-30. • Trascr. integr.

ii., Domo[dossola], 19 vij 1946Ivi, pp. 31-32. • Trascr. integr.

Falqui Enrico

i., [3 ottobre 1935]D. De Martino, Una lettura, op. cit., p. xii, nota 11. • Trascr. parz.

ii. Fr., †. [Domodossola, 20 luglio] [1942]« Contemporaneamente a questa lettera ne parte una per Russo nella quale mi rivendico la colpa o il merito di averti esortato a battere la via della pedanteria, cacciando gli ultimi tuoi scrupoli, e gli dichiaro le ragioni di questa esortazione e insistenza. In breve, le ragioni che gli dichiaro sono le seguenti : 1) reazione all’uso immorale di correggere per pietà gli scritti dei morti di riguardo ; 2) impossibilità una volta adottato il criterio della riproduzione fede-le, di non avvertire esplicitamente il lettore, non avesse ad attribuire al tipografo gli errori dell’autore ; 3) utilità specifica del metodo seguito in ordine alla definizione della cultura di Campana e alle tesi strettamente critiche (la mia, per esempio) ; 4) mia incompetenza a giudicare di psichiatria, quanta presso il psichiatra a giudicare di filologia. La soluzione che ho così adottato mi è parsa la sola conforme alla lealtà verso di te, verso Russo e verso me stesso ».A. Mastropasqua, Per una storia delle prime edizioni delle poesie di Campana, in Dino Campana nel Novecento. Il progetto e l’opera, a cura di F. Bernardini Napoletano, Roma, Officina, 1992, pp. 69-95. Fr. : p. 88 (« lettera oggi dispersa »). • Frammento. → Rist. in Contini-Russo, p. 43, nota 8. • Frammento.

Gatto Alfonso

i., Friburgo (Svizzera), 4. v. 1950 | av.[enue] du Moléson 4Caro e viaggiante Gatto,non ho tue notizie recenti ; anzi non ho tue notizie da quando, un anno fa, c’incontrammo a Roma. Affido perciò all’editore il recapito di questi righi di ringraziamento che, non fosse stata quest’incertezza sulla tua sede, non sarebbero tardati tanto.

Le tue Nuove poesie, a parte ogni consacrazione pubblica, sono un libro importante. Sai che, senza voler diminuire il significato di quella tua maniera che con la debita discrezione si potrebbe chiamare ‘foscoliana’, io ho una passione particolare per Amore della vita (che forse poteva passare senza tagli nella raccolta). Non escluderei che lì fosse il tuo culmine. Forse nessuno s’è accorto che lì si realizzava un’istanza figurativa molto vicina alle intenzioni (que-ste, però, rimaste per lo più velleitarie) dei cosiddetti picassiani. Un ‘cubista’, e veramente ‘greco’ di lineazione e di partecipazione vitale, sei stato solo tu in Italia, in quegli anni.

Un saluto molto affettuoso dal tuoGianfranco Contini

O. Macrì, Note sullo stile continiano, « Microprovincia », pp. 9-18. Lettera : p. 17. • Riproduzione fototipica dell’originale ms. (trascr. assente) ; a testo, trascr. integr. nostra.

l’epistolario edito di gianfranco contini 95

Gorni Guglielmo

i., Domodossola, 6 settembre 1986G. Gorni, Appendice a « Divinatio », « Lectio difficilior » e diffrazione nella filologia di Contini, in Su/per Gianfranco Contini, pp. 230-258 : in particolare 254-258. Lettera : p. 258. • Trascr. integr.

Isella Dante

i. Fr., <Domodossola> [8 gennaio 1947]« Ricorda, giusto un anno fa, le nostre esplorazioni pratoliniane nel quartiere di Santa Croce ? Ora l’ (scil. Pratolini) abbiamo premiato con un libro molto più bello del Quartiere : libro che si svolge in via del Corno, traversa di via dei Leoni, sul cui angolo si trova l’Albergo Parla-mento. Quando si dice la filologia premiata ! »Eusebio e Trabucco, pp. 158-159. - Fr. : p. 159 (nota di commento alla lettera 37). • Frammento.

Lovrecich Daniele

i., <Pian de’ Giullari>, [29 ottobre 1972]N. Naldini, Vita di Giovanni Comisso, parte iv, Come si esce dal turno della vita, parr. ix-xii, Torino, Einaudi, 1985, pp. 290-297. Lettera : pp. 296-297. • Trascr. parz. : espunzione certa − almeno − di congedo, escatocollo e soscrizione. → Rist. in G. Ungarelli, Gianfranco Contini scrittore di lettere, cit., pp. 35-36. • Frammento. → Rist., senza variazioni, nella recente edizione ‘accresciuta’ : Idem, Vita di Giovanni Comisso, Napoli, L’Ancora del Mediterraneo, 2002, pp. 308-314. Lettera : pp. 313-314. • Trascr. parz.

Macchia Giovanni

i., <Domodossola> | <febbraio-marzo 1942>Carissimo, un grido d’ammirazione... [tit. red.], « L’Unità », 17 ottobre 1994, p. 5. • Trascr. inte-gr.

ii., <Firenze> | <dicembre 1966 ex.-gennaio 1967 in.>D. Galateria, Macchia. Appunti e segreti, « La Repubblica », 4 dicembre 2008, p. 44. • Trascr. parz. : espunzione certa di congedo, escatocollo e soscrizione. Pubbl. parallelamente anche sul sito Internet del quotidiano : http ://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubbli-ca/2008/12/04/macchia-appunti-segreti.html. • Trascr. parz.

Marin Biagio

i., Firenze, 10 dicembre 1955.« Studi Goriziani. Rivista della Biblioteca Governativa di Gorizia », xxxi, 1, 1962, pp. 52-53. Lettera edita all’interno di un breve contributo anepigrafo, siglato « G. M. », pp. 51-53 ; segue : G. Contini, Presenza di Falco Marin, ivi, pp. 55-58. • Trascr. integr.

Mazzi Benito

i., Firenze, 10 febbraio 1985B. Mazzi, Contini e la sua Ossola, « Microprovincia », pp. 204-214. Lettera : pp. 206-208. • Trascr. integr. e riproduzione fototipica (p. 207) dell’originale ds.

alessia vezzoni96

ii., Firenze, 12 maggio 1985 | Via Lorenzo il Magnifico 53Ivi, p. 209. • Trascr. integr.

Miniati Gianni

i. Fr., [Marina di Pietrasanta, 8 settembre 1938][Post Scriptum]

« Non la ninfa delle Pilules Orientales soltanto | ma il senatore Gentile con tutta la sc’ tirpe contempla il c’ ramonto ».

G. Ungarelli, Pilules Orientales Continiane, « Belfagor », lvi, 1, 2001, pp. 104-108 (Noterelle e schermaglie). Fr. : p. 104. • Frammento. → Rist. in P. Di Stefano, Contini, esercizi di stile ispi-rati alla piccola pubblicità, « Corriere della Sera », 20 febbraio 2001, p. 35. • Frammento. Pubbl. parallelamente anche sul sito Internet del quotidiano : <http ://archiviostorico.corriere.it/2001/febbraio/20/Contini_esercizi_stile_ispirati_alla_co_0_0102208264.shtml>. • Trascr. integr.

Moretti Marino

i., [Domodossola, 8 agosto 1959]Uno scrittore nel secolo. Marino Moretti. I libri e i manoscritti, i luoghi e gli amici. Catalogo della Mostra, a cura di S. Santucci, con un profilo critico-biografico a cura di M. Biondi, Rimini, Maggioli, 1983, p. 110. • Trascr. parz. : espunti congedo, escatocollo e soscrizione. → Rist. in R. Cremante, Due metèci in Oltrarno. Spigolature dal carteggio di Gianfranco Contini e Marino Moretti, in Studi e testimonianze offerti a Luigi Crocetti, a cura di D. Danesi, L. Desideri, M. Guerrini, P. Innocenti, G. Solimine, Milano, Editrice Bibliografica, 2004, pp. 121-136. Lettera : pp. 125-126. • Trascr. integr.

ii., [Firenze, 27 dicembre 1969]Uno scrittore del secolo, op. cit., p. 113. • Trascr. parz. : espunti congedo, escatocollo e soscrizio-ne. → Rist. in Due metèci in Oltrarno, cit., p. 128. • Trascr. integr.

iii., [Firenze, 19 dicembre 1970]Due metèci in Oltrarno, cit., pp. 129-130. • Trascr. integr.

iv., [Firenze, 14 dicembre 1971]Ivi, pp. 131-132. • Trascr. integr.

v., [Firenze, 9 marzo 1973]Ivi, pp. 133-134. • Trascr. integr.

vi. Fr., <Domodossola>, [26 luglio 1973]« Titon, le poverazze e soprattutto la casa di Cesenatico ; il porto-canale, la pianura padana che esala lentamente in mare, il dialetto che tu non ami [...]. Ti sventoliamo un fazzoletto di dove le Alpi Pennine (punto in cui scrivo) diventano Lepontine (panorama della mia fine-stra). Ma con gran pena le reca giù... »Ivi, p. 134. • Frammento.

vii., [Pian de’ Giullari, 11 settembre 1977]Ivi, pp. 135-136. • Trascr. integr.

l’epistolario edito di gianfranco contini 97

Papini Maria Carla

i., Domodossola, 16 maggio 1989G. Contini, Per una tesi su Leopardi, « Paradigma », 9, 1990, [Studi per Piero Bigongiari in onore dei suoi settantacinque anni, raccolti da M. C. Papini], pp. 13-18. Lettera : p. 13, nota. • Trascr. integr.

Pasolini Pier Paolo

i., Domo[dossola], Capodanno 1947P. P. Pasolini, Lettere. 1940-1954, con una cronologia della vita e delle opere, a cura di N. Nal-dini, Torino, Einaudi, 1986, i, pp. 258-259, 422-423, 447-448, 534-536, 616-617, 717-718. Lettera : p. 259. • Trascr. integr.

ii., <Friburgo>, [18 maggio 1950]Ivi, p. 423. • Trascr. parz. : espunzione certa – almeno – di congedo, escatocollo e soscrizio-ne.

iii., Domodossola, 21 aprile 1951Ivi, pp. 447-448. • Trascr. integr.

iv., Domodossola (San Quirico 2), 20. vij. 1951Ivi, p. 448. • Trascr. integr.

v., Friburgo, 11. i. 1953 | av.[enue] du Moléson 4Ivi, pp. 535-536. • Trascr. integr.

vi., Domodossola, 11 xj 1953Ivi, pp. 616-617. • Trascr. integr.

vii., Firenze (via del Cantone), 21. xij. 1954Ivi, p. 718. • Trascr. integr.

viii., Domodossola, 18 luglio 1955P. P. Pasolini, Lettere. 1955-1975, con una cronologia della vita e delle opere, a cura di N. Nal-dini, Torino, Einaudi, 1988, ii, pp. 121-122, 422-423, 447-448, 534-536, 616-617, 717-718. Lettera : p. 122. • Trascr. integr.

ix., Firenze, 23. vj. 1956Ivi, pp. 208-209. • Trascr. integr.

x., Firenze, 24. xij. 1956Ivi, p. 253. • Trascr. integr.

xi., Ronchi, 22 giugno 1972Ivi, pp. 728-729. • Trascr. integr.

Pasquali Giorgio

i., Perugia, lunedì [maggio 1937]D. De Martino, « Come il cane che ha perso il padrone ». Corrispondenza Giorgio Pasquali - Gian-

alessia vezzoni98franco Contini (1935-1952), « Strumenti critici », ix, 3, settembre, 1994, pp. 387-439. Lettera : p. 391. • Trascr. integr.

ii., Domodossola, 14 luglio [1939]Ivi, p. 393. • Trascr. integr.

iii., Domo[dossola], sabato sera [28 gennaio 1940]Ivi, p. 397. • Trascr. integr.

iv., Domo[dossola], 5 [maggio 1940]Ivi, pp. 397-398. • Trascr. integr.

v., Domo[dossola], martedì [1940]Ivi, p. 398. • Trascr. integr.

vi., Domo[dossola], 4 luglio [1940]Ivi, pp. 399-400. • Trascr. integr.

vii., Domo[dossola], 6 [aprile 1941]Ivi, p. 401. • Trascr. integr.

viii., Domo[dossola], 10 [settembre 1941]Ivi, pp. 401-402. • Trascr. integr.

ix., Domo[dossola], 6 [dicembre 1941]Ivi, p. 402. • Trascr. integr.

x., Domo[dossola], 13 f [ebbraio 1942]Ivi, pp. 403-404. • Trascr. integr.

xi., Domo[dossola], 21 [gennaio 1943]Ivi, p. 404. • Trascr. integr. → Già edita, limitatamente al frammento « mi dimenticai [...] sot-tofascia », in L. Caretti, Gianfranco Contini, un carattere scomodo, cit., p. 366. • Frammento.

xii., Friburgo, 10. 1. 1949 | avenue du Moléson 4Ivi, 405-406. • Trascr. integr.

Signora Pasquali Mariaxiii., [Domodossola] 10 lug[lio] [19]52Ivi, p. 408. • Trascr. integr.

xiv., Domodossola, 11. ix. 1952Ivi, pp. 408-409. • Trascr. integr.

xv., [Firenze] 14 novembre [1952]Ivi, p. 409. • Trascr. integr.

Pautasso Sergio

i., <Firenze>, 27 maggio 1972S. Pautasso, I miei ricordi continiani, « Microprovincia », pp. 151-166. Lettera : p. 156 [limitata-mente al secondo par.] e p. 158. • Trascr. parz. : espunzione certa − almeno − di congedo, escatocollo e soscrizione.

l’epistolario edito di gianfranco contini 99

ii., <Domodossola>, 11 ottobre 1986Ivi, p. 162. • Trascr. parz. : espunzione certa di ‘protocollo’-intestazione e palese omissione di escatocollo con soscrizione.

iii., <Firenze>, 1° giugno 1987Ivi, p. 165 (primo par.) e p. 153 (secondo par.). • Trascr. parz. : espunzione certa di congedo, escatocollo e soscrizione.

iv. Fr., <Domodossola>, 15 novembre 1988« Non Le è poi riuscito di metter mano su quella tal copia di Italie magique ? La mia non l’ho ritrovata (e poco importa se probabilmente non la (ri)stamperò). »Ivi, p. 162. • Frammento.

Pea Enrico

i., [Domodossola, 21 novembre 1940]Gianfranco Contini. 1940-1951, in « Caro Pea ». Lettere e cartoline di corrispondenti ad Enrico Pea. 1909-1958, introduzione e cura di M. Marsili, premessa di G. Bellora, Lucca, Pacini Fazzi, 2004, pp. 137-145 (d’ora in poi, semplicemente, « Caro Pea »). Lettera : p. 137. Trascr. integr. → C. Giorni, Mi ricordo di te per il solo tuo nome... Carteggio tra Enrico Pea e Gianfranco Contini (1939-1953), « Antologia Vieusseux », xv, 43, gennaio-aprile 2009, pp. 133-146 (d’ora in poi, « Antologia Vieusseux »). - Fr. : p. 140 e nota 31. • Frammento.

ii., [Domodossola, 24 dicembre 1940]« Caro Pea », ibidem. • Trascr. integr. → « Antologia Vieusseux », p. 145 e nota 48. • Frammen-to.

iii., Domodossola, [18 aprile 1941]« Caro Pea », pp. 137-138. • Trascr. integr. → « Antologia Vieusseux », p. 140. • Frammento.

iv., Domodossola, 1 giugno [1941]« Caro Pea », p. 138. • Trascr. integr. → « Antologia Vieusseux », ibidem. • Frammento.

v., Domodossola, 27 luglio [1941]« Caro Pea », pp. 138-139. • Trascr. integr.

vi., Domodossola, 2 agosto [1941]Ivi, p. 139. • Trascr. integr.

vii., Domodossola, [5 agosto 1941]Ibidem. • Trascr. integr.

viii., Domodossola, 22 dicembre [1941]Ibidem. • Trascr. integr.

ix., Domodossola, 29 dicembre [1941]Ivi, pp. 139-140. • Trascr. integr.

x., [Domodossola, 20 giugno] <1942>Ivi, p. 144. • Trascr. integr.

alessia vezzoni100

xi., Domodossola (frazione S. Quirico), 28 x 1945Ivi, p. 140. • Trascr. integr.

xii., [Domodossola, 18] <marzo 1946>Ivi, p. 144. • Trascr. integr.

xiii., Domodossola, [12 aprile 1946]« Caro Pea », ibidem. • Trascr. integr. → « Antologia Vieusseux », p. 140 e nota 33 ; p. 145 e nota 46. • Frammento.]

xiv., [Domodossola] 19 iv [1946]« Caro Pea », p. 141. • Trascr. integr.

xv., Domodossola, 1° novembre 1946Ibidem. • Trascr. integr.

xvi., Domodossola, Capodanno 1947Ibidem. • Trascr. integr.

xvii., Domodossola, 5 vij 1947« Caro Pea », p. 142. • Trascr. integr. → « Antologia Vieusseux », p. 141. • Trascr. parz.

xviii., Domodossola, 22. xj. 1947« Caro Pea », ibidem. • Trascr. integr. → « Antologia Vieusseux », p. 142 e nota 36. • Frammen-to.

xix., Domodossola, S. Quirico, 14. vij. 1949« Caro Pea », ibidem. • Trascr. integr.

xx., Domodossola, 27. vij. 1949« Caro Pea », p. 143. • Trascr. integr. → « Antologia Vieusseux », p. 144 e nota 44 ; p. 145 e nota 47. • Frammento.

xxi., Domodossola, 1°. viij. 1949« Caro Pea », ibidem. • Trascr. integr.

xxii., Domodossola, 10. viij. 1949« Caro Pea », pp. 143-144. • Trascr. integr. → « Antologia Vieusseux », p. 143 e nota 41. • Trascr. parz.

xxiii., Friburgo, 18. xij. 1951« Caro Pea », p. 144. • Trascr. integr.

xxiv., Stresa, 4 [ottobre 1953] | (ore 1 e mezza)« Caro Pea », pp. 144-145. • Trascr. integr. → « Antologia Vieusseux », p. 142 e nota 38. • Fram-mento.

Pedrelli Cino

i., [Domodossola, 4 maggio 1946]M. Biondi, Pedrelli e Contini : un carteggio per gli « Scritti in onore », in C. Pedrelli, Pagine sparse

l’epistolario edito di gianfranco contini 101per Renato Serra. 1970-2004, a cura di R. Greggi, saggio introduttivo di M. Biondi (Una lunga fedeltà. Cino Pedrelli studioso di Serra), Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2006, pp. xlix-lvi. Lettera : p. xlix. • Trascr. integr.

ii. Fr., [Domodossola, 19 maggio 1946]« Vorrei, se mi riuscisse, scrivere il capitolo su Serra d’un’eventuale storia della letteratura italiana : magari brevissimo, ma da un punto di vista remoto e comprensivo. Se il tempo si rivelasse nonostante tutto insufficiente, mi limiterò a qualche aspetto più saliente. »Ivi, p. l. • Frammento.

iii. Fr., [Domodossola, 29 giugno 1946]« Le ho spedito ieri per espresso il mio contributo, lieto di esser giunto puntuale. [...] Dopo redatto il saggio mi son letto e riletto l’essenziale della bibliografia su Serra ; e ora leggo, peraltro senza sentirne troppa attrattiva, d’un capitolo su Serra incluso in un libro di Mas-simo Petrocchi, L’uomo e la storia, testè uscito da Zanichelli. È roba che valga la pena di co-noscere ? e potrebbe semmai procurarmelo in lettura, contando beninteso sulla mia pronta restituzione ? »Ivi, p. li. • Frammento.

iv., [Domodossola, San Quirico 2, ultimo del 1946]Ivi, pp. lii-liii. • Trascr. integr.

v., [Domodossola, 18 giugno 1948]Ivi, pp. liii-liv. • Trascr. parz. : espunzione certa – almeno – di congedo, escatocollo e so-scrizione.

vi., [giugno 1948]Ivi, p. liv. • Trascr. integr.

vii., [Domodossola, 22 settembre 1949]]Ibidem. • Trascr. integr.

Pierro Albino

i., Firenze, 7 dicembre 1972A. Pierro, Curtelle a lu sòue. Poesie in dialetto lucano, con trad. it. dell’autore e una lettera di G. Contini, Bari, Laterza, 1973, pp. 9-11. • Trascr. integr. → Rist. in Idem, Couteaux au soleil (Curtelle a lu sòue), précédés d’une lettre de G. Contini, trad. fr. et postface de M. Santschi, Milano, All’insegna del pesce d’oro, 1977, pp. 8-13. • Trascr. integr. e trad. fr. a fronte. → Rist. anche in Un poeta come Pierro, a cura di G. Appella, con una testimonianza e due poesie ine-dite di A. Pierro, un’intervista di G. Varanini, una lettera di G. Contini, Roma, Edizioni della Cometa, 1992, pp. 19-21. • Trascr. integr.

Russo Luigi

xxvi. Fr., †. <Friburgo, ? gennaio 1943>« Ora ti fornisco la vivanda più ghiotta, sotto forma dell’accluso ritaglio, dalla Liberté (giornale cattolico di qui) del 25 gennaio, sulla conversione di don Benedetto, voce circolante in Svizzera, e raccolta, sembra con qualche sdegno luterano-radicale, anche dal Bund. Le chiose editoriali della Liberté sono pimento tutto suo. Un mio amico s’è messo d’impegno a diffondere la noti-zia che la conversione è opera mia. Mi raccomando la trasmissione all’interessato »

alessia vezzoni102

Luigi Russo, Benedetto Croce. Carteggio 1912-1948, a cura di E. Cutinelli Rendina, Pisa, Edizioni della Normale, 2006, ii (« Carteggi di Luigi Russo »), p. 546. • Frammento. → Rist. in Contini-Russo, p. 58, nota 14 : « In una missiva del 30 gennaio 1943 Russo riportava a Croce il testo della precedente comunicazione di Contini sullo stesso tema (ora dispersa) » (cfr. ibidem). • Frammento.

Saba Umberto

i., Domodossola, 29 settembre [1933] | via Trabucchi 12G. Castellani, « Ultime cose » di Umberto Saba (con tre lettere inedite di Gianfranco Contini), « Bloc Notes. Rivista di cultura Bellinzona », 43, giugno 2001, pp. 33-42. Lettera : pp. 37-38. • Trascr. integr.

ii., Domodossola, 11 ottobre [1933]Ivi, pp. 38-39. • Trascr. integr.

iii., Domodossola, 23 ottobre [1933]Ivi, p. 41. • Trascr. integr.

Sanesi Manlio

i. Fr., [Firenze, 20 novembre 1977]« da Suo padre ebbi le prime lezioni di filologia romanza – disciplina che avevo con qualche iattanza deciso che fosse la mia – nel ’29-’30, anno in cui ne aveva l’incarico per l’avvenuto trasferimento a Torino di Santorre Debenedetti. Fece un corso sulla Chanson de Roland, adot-tando la allora freschissima edizione del Bédier (che non prevedevo sarebbe stato qualche anno dopo mio maestro a Parigi, nell’ultima sua covata). Mi preparavo meglio che potevo, e spesso la lezione si mutava in un seminario, vera conversazione fra Suo padre e me... [...] non credo che Lei abbia rotta [questa rete] dedicandosi alle « altre » scienze, visto che io stesso avevo esitato fra le lettere e la matematica detta allora « pura », e che molte ricerche le ho condotte con spirito matematico (ormai la cosa è diventata banale) [...]. Lieto se avrò occasione di (ri)vederLa (perché mi par proprio di averLa vista per mano a Suo padre...) »M. Sanesi, Premessa, in Contini-Sanesi, pp. 13-16. Fr. : pp. 13-14. • Frammento.

Segre Cesare

i., Friburgo, 18. 1. 1950C. Segre, I Poeti del Duecento, in Omaggio a Gianfranco Contini lettore di poesia, a cura di C. Martignoni, « Poesia », iii, 30, 1990, pp. 4-6. Lettera : p. 4. • Trascr. integr.

Sgrilli Paola

i., Firenze, 19 maggio 1973G. Breschi, Tre lettere di Gianfranco Contini a Paola Sgrilli, in Studi di filologia romanza offerti a Valeria Bertolucci Pizzorusso, a cura di P. Beltrami, M. G. Capusso, F. Cigni, S. Vatteroni, Pisa, Pacini, 2006, i, pp. 317-333 : 331-333. Lettera : pp. 331-332. • Trascr. integr.

ii., Pian de’ Giullari, 31 luglio 1974Ivi, p. 332. • Trascr. integr.

l’epistolario edito di gianfranco contini 103

iii., Firenze, 26 gennaio 1975Ivi, p. 333. • Trascr. integr.

Sinigaglia Sandro

i. Fr., [Friburgo, 25 ottobre 1944 | avenue du Moléson]« quel tuo gesto d’amicizia che mi ha cucito a te [...]. Spero che l’Italia e l’umanità abbiano molta gente come te. Questa è, dopo tutto, l’esistenza di Dio »C. Carena, Ricognizione fra le lettere di Gianfranco Contini a Sandro Sinigaglia, « Lingua e Lette-ratura », xii, 27-28, autunno-primavera 1996-1997, pp. 107-114. Fr. pp. 110-111. • Frammento.

ii. Fr., [Friburgo, 1 novembre 1944]« vedere come son fatto di dentro ; così come comincio a vedere come sei fatto di dentro (ah, lo spaccato della noce, di cui quel poeta arabo dice che riproduce i labirinti dell’orec-chio...) »Ivi, p. 110. • Frammento.

iii. Fr., [Friburgo, 14 aprile 1945]<situazione a Domodossola> « tesa, come se ci vigesse un piccolo terrore » [...] <trasferi-mento di Sandro a Friburgo> « scorcio di soggiorno »Ivi, p. 111. • Frammento.

iv. Fr., [Domodossola, 13 ottobre 1945]<diario> « autosadica introspezione » [...] <Contini> « un diarista estravertito » [...] <vita> « vegetativa » <di cui è> « il geometra e l’agrimensore » [...]

« Gianfranco [pianta] (che abbraccia te ancora uomo) »Ibidem. • Frammento.

v. Fr., <Domodossola> | [autunno-inverno 1945]<ritrosia a> « scrivere, a nessuno, delle cose importanti (specialmente di quelle) che mi e anche ci accadessero »Ivi, p. 110. • Frammento.

vi. Fr., [4 marzo 1946]« io ala ‘sinistra’ » [...]. Mi pare di aver cominciato finalmente a capire qualche cosa, principal-mente nel mondo delle forme »Ivi, pp. 111-112. • Frammento.

vii. Fr., <Domodossola> | [20 dicembre 1946]« sono ridotto al monologo come quando ero ragazzo »Ivi, p. 112. • Frammento.

viii. Fr., <Domodossola> | [23 marzo 1947]« Facesti male a lasciare gli ultimi minuti per l’esame dei ‘prodotti’, i quali erano di ottima confezione. Probabilmente sei il solo surrealista d’Italia. [...]. Ne riparleremo quando di Mo-randi e dei bolognesi del trecento » [...] <Morandi : uomo> « dove ho sentito la santità »Ibidem. • Frammento.

alessia vezzoni104

ix. Fr., [agosto 1948]« Montale tace ; tace da Milano e da Courmayeur, svelando così di aver bisogno di niente : Montale passerà da Domodossola il 31, ma diretto a Ginevra »Ibidem. • Frammento.

x. Fr., [Friburgo, 6 gennaio 1949]« Penso spesso a te con affetto, cura e perplessità »Ibidem. • Frammento. → Rist. in C. Stajano, Sinigaglia, il moschettiere ritrovato, « Corriere della Sera », 19 febbraio 1998, p. 33 ; poi « Microprovincia », 37, gennaio-dicembre 1999, [Omag-gio a Sandro Sinigaglia], pp. 189-192.

xi. Fr., [febbraio 1949]<G. C.> « è una firma più ridotta e confidenziale e caratterizzante di quella per il solo nome »Ivi, p. 109. • Frammento.

xii. Fr., <Firenze> | <10-30> [aprile 1956]« trauma ostetrico » [...] <Riccardo> « bambino oggettivamente simpatico »Ivi, p. 113. • Frammento.

xiii. Fr., <Firenze> | [24 dicembre 1956]« Una fetta insoddisfacente di storia universale si è svolta sotto il nostro naso ; io faccio filo-logia romanza, che è il più valido incoraggiamento al benessere cosmico da parte mia ; tu tagli pietrine »Ibidem. • Frammento.

xiv. Fr., <Firenze> | [30 marzo 1961]« l’uscita del libro non mi ha dato nessuna catarsi. Continua l’ordinaria amministrazione, che si può veramente definire una guerra oscura contro non so che cosa, dove peraltro c’entra anche il Tempo »Ibidem. • Frammento.

xv. Fr., [fine 1965]<Gadda> « vecchietto fioco, tremulo e claustrato »Ibidem. • Frammento.

xvi. Fr., <Bucarest> | [aprile 1968]« La città ha una bellezza [...] fragile, bianca, a due piani, in stile preliberty, come certe parti di Vienna o (salvo il bianco) di Londra. Eccedono le squisitezze alcooliche e palatali, tali da meritare ispezione, ma previa ascetica dilatazione delle capacità introiettive »Ibidem. • Frammento.

xvii. Fr., <Firenze> | [27 maggio 1983]« Il viaggio fu felicitato sulla tratta Milano-Bologna dall’insolenza di un boy yankee e dalla sua minuscola gurgandina (italica) che hanno seguitato a mantrugiarsi e adoscularsi quali cani sulla publica piazza. Poiché scendevano a Sansevero, penso che la nostra uscita a Bolo-gna avrà lasciato loro abbastanza ore per concubitare e kamasutrare a loro agio »Ibidem. • Frammento.

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xviii. Fr., <Firenze> | [11 novembre 1983]« Stanno in un quirinale di cui non ho capito bene, anzi per niente, la struttura [...] cocco-lamento, vivaddio, non molle e muliebre [...]. Ciao, ciao, è stata una bella eccezione, ora la pago, ma mi viene in mente la storiella del Pino Bernasconi [...], che una notte, avendo fatto con suo padre (capomastro) un’indigestione di lumache, si torceva dal mal di pancia. Ogni tanto padre e figlio avevano una remissione ed esclamavano : ‘Però valeva la pena’ ; quindi le fitte riprendevano »Ivi, pp. 113-114. • Frammento.

Spitzer Leo

i., Firenze, via del Cantone 9 | 27. ii. 1960I. Jackson, Contini Exclusus (in visita a Leo Spitzer), in Idem, Lettres à une inconnue (Un indice), « Belfagor », lix, 6, novembre 2004, pp. 701-706 : 704-706. Lettera : p. 706. • Trascr. integr.

Ungarelli Giulio

i., Domodossola, 23 giugno 1989G. Ungarelli, Lettera al « Gentile Professore » Gianfranco Contini, « Microprovincia », pp. 179-183. Lettera : p. 183. • Trascr. integr.

Valeri Diego

i., Friburgo, 2. xi. [1944]R. Broggini, Presentazione, in G. Contini, Domodossola entra nella storia e altre pagine ossolane e novaresi, Domodossola, Grossi, 1995, pp. vii-xxv. Lettera : p. xvii. • Trascr. integr.

Vigevani Alberto

i. Fr., <Domodossola> | <1988>« la sede che tu mi offri è troppo amicale ed elegante <Il Polifilo> perché io non ne tenga il massimo conto. Sarà una decisione postuma : non dir niente a nessuno (non lo dico nean-che a lui), ma se muoio non troppo tardi, rivolgiti subito con la presente al prof. Giancarlo Breschi, via Giovanni dalle Bande Nere 26, Firenze »A.Vigevani, Editore mancato, in Idem, La febbre dei libri. Memorie di un libraio bibliofilo, Paler-mo, Sellerio, 2000 (« La memoria »), pp. 77-79. Fr. : pp. 78-79. • Frammento.

Zoppi Giuseppe

i., Friburgo, 27 giugno [1939]Una lettera di Gianfranco Contini a Giuseppe Zoppi, a cura di M. Ferrario, « Cartevive », ii, 1, marzo 1991, pp. 8-11. Lettera : p. 9. • Trascr. integr. → Rist. in Eusebio e Trabucco, pp. 136-141. Lettera : p. 139 (citazione parziale − secondo paragrafo − nella nota di commento alla lettera xxiii). • Trascr. parz.

alessia vezzoni106

i. 2. Editori

Einaudi

(nella persona di Vittorini Elio)i., Domodossola, giovedì | [9 luglio 1942] E. Vittorini, I libri, la città, il mondo. Lettere 1933-1943, a cura di C. Minoia, Torino, Einaudi, 1985, pp. 206-207. • Trascr. parz. → Rist. in L. Mangoni, Pensare i libri. La casa editrice Einaudi dagli anni trenta agli anni sessanta, cap. ii, La scuola delle invenzioni, par. iii, La Universale Ei-naudi : un libro nuovo per un pubblico nuovo, Torino, Bollati Boringhieri, 1999, pp. 107-140. Fr. : p. 132, nota 234. • Frammento.

(nella persona di Soldati Mario)xiv. Fr., <Domodossola>, [18 novembre 1947]« Io sarei molto lieto che le condizioni, finanziarie e altre, fossero tali da far figurare la Sua opera di scrittore - alla quale importa poco che la mia testimonianza di stima si svolgesse fino ad ora solo nel foro interiore – tra le primissime d’un’impresa destinata a rappresentare il meglio d’Italia. »Lettere all’editore, pp. 17-18 (lettera ix). - Fr. : pp. 17-18, nota 2. • Frammento.

(nella persona di Einaudi Giulio)xv. Fr., [7 dicembre 1947]« il prospetto delle vendite delle Rime di Dante, con l’indicazione esatta della data dei cam-biamenti di prezzo (è abbastanza umiliante per l’autore esser costretto a farsene informare dai suoi librai !), nonché quella delle giacenze finora invendute ; e di corrispondermi quanto mi è dovuto in percentuali per gli anni 1946 e 1947 »Ivi, pp. 23-24, nota (lettera xiii). • Frammento.

(nella persona di Einaudi Giulio)xviii. Fr., [6 agosto 1948]« a me non già quattro Rime sono giunte (come diceva la nota d’accompagnamento), bensì ... un Lanzarone. Il quale, francamente, me dépasse, e lo tengo a disposizione per quando riceverò davvero le quattro Rime »Ivi, pp. 26-27 (lettera xvii). Fr. : p. 27, nota 3. • Frammento.

(nella persona di Einaudi Giulio)xxi. Fr., <Domodossola>, [20 luglio 1951]« Dimmi anche quello che hai deciso circa quei ‘Narratori della Scapigliatura piemontese’ che avevo pregato te e Bollati di riscattare da Bompiani »Ivi, pp. 36-38 (lettera xxii). Fr. : p. 37, nota 2. • Frammento.

(nella persona di Einaudi Giulio)xxx. Fr., <Firenze>, [16 maggio 1953]« il mio arrivo a Torino (albergo Sitea) è posticipato al 28, e le riunioni presso Chiantore [per il ‘Giornale Storico’] al 29 e forse 30. Noi ci potremmo vedere il 28, e chi sa che il 30 non sia data favorevole anche a Muscetta. Io ho molta simpatia per Muscetta (pur non avendolo mai incontrato di persona), e rapide consegne mi farebbero comodo »Ivi, pp. 53-54 (lettera xxviii). Fr. : p. 54, nota 4. • Frammento.

l’epistolario edito di gianfranco contini 107

(nella persona di Einaudi Giulio)xxxiii bis./xxxiv. Fr., [Domodossola, 11 agosto 1953]« Scritto separatamente dalla lettera compagna giusta le più accreditate norme regolanti l’epistolografia ministeriale » [...] [Valeria Silvi] « una mia amica di Firenze, [...] collaboratrice del Ponte [...] gruppo di Calamandrei [...] traduzioni dal francese o dall’inglese, o addirittura correzioni di bozze, o cose affini »Ivi, pp. 63-64 (nota, lettera xxxiii). • Frammento.

(nella persona di Einaudi Giulio)xxxviii. Fr., [3 maggio 1954]« essendo scorso più d’un terzo dell’anno solare senza che io abbia visto una lira afferente all’anno medesimo, mi domando se per caso la tua Amministrazione (alla quale avevo chie-sto, per mia comodità, di adottare l’indirizzo di Domodossola) non ritenga i nostri accordi validi solo per l’anno passato. Illuminala, ti prego, o illuminami »Ivi, p. 75 (lettera xxxix), nota 2. • Frammento.

(nella persona di Einaudi Giulio)xxxix. Fr., [28 maggio 1954]« ringrazio te e tua moglie dell’‘anarchica’ accoglienza. Per incalliti individualisti della nostra putrefatta sorta, era quello che ci voleva »Ivi, pp. 77-78 (lettera xli), nota 1. • Frammento.

(nella persona di Ponchiroli Daniele)xlv., Domodossola, 8 settembre 1954Carissimo,eccomi tornato dall’Austria. Trovo una lettera della Vincenti che mi dice di aver accettato la vostra proposta per i Meisterwerke di Spitzer.

A quei corsi del Tirolo ho trovato un collega danese, H. Bach, che è fra l’altro autore di un manuale, ottimo a quanto pare, di letteratura tedesca medievale. Crede che potrei, senza impegno, suggerirvi di mandarvelo ? e voi trovereste il germanista e il competente di danese a cui sottoporlo ?

Vorrei pregarLa d’un favore : cioè di far spedire sùbito, per conto mio, una copia (non ne-cessariamente rilegata) del Sommario della storia d’Italia di Salvatorelli all’indirizzo che le do qui sotto. Fattura a me, che la salderò a volta di corriere. Dunque l’indirizzo è :

Fräulein Margarete Piller, Friederika Strasse 23, Bochum, Germania.Tanti saluti affettuosi dal Suo

ContiniIvi, p. ii. • Riproduzione fototipica dell’originale ms. (trascr. integr. assente) ; a testo, trascr. integr. nostra. Trascrizione di due frammenti in calce alla lettera xlv, pp. 84-86 : in particolare 86, note 12 e 14.

(nella persona di Ponchiroli Daniele)xlviii. Fr., <Firenze>, [26 gennaio 1955]« Il collega Sàntoli, interrogato in veste di esperto germanista e scandinavista, ha dato parere favorevole alla traduzione italiana della Letteratura tedesca medievale di Heinrich Bach. Ciò risulta anche dalla lettera acclusa, dov’è indicata la miglior traduttrice dal danese [Alda Manghi], a voi del resto già nota »Ivi, pp. 87-89 (lettera xlvi). Fr. : p. 89, nota 5. • Frammento.

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(nella persona di Ponchiroli Daniele)xlix. Fr., [2 aprile 1955]i.« Incarico la Vincenti di portarLe il libro, perché ne vediate mole e caratteri esterni, tutt’altro che brutalmente manualistici : non già, mi scusi tanto, perché sia sottoposto ad altra perizia di merito, dopo quella del maggiore specialista della materia, il Sàntoli. Il cui giudizio, scritto e orale, è da Lei singolarmente stravolto in servizio di non so quale avversione ai ‘manuali’. Che voi non voleste storie letterarie, neanche vendibili perché riempitici della famosa lacu-na, e ciò nei Saggi o altrove, era cosa che faceva meglio a dirmi prima, senza espormi a una figura ridicola con l’amico danese. Mi comunichi, per favore, sùbito la decisione editoriale, perché, se essa fosse negativa, io possa trattare con altri, che non credo si lascerà sfuggire l’occasione »Ibidem. • Frammento.ii.« Per Gadda mi duole triplamente : per me, per lui e per voi, ma in queste settimane proprio non ho tempo di rifiatare »L. Mangoni, Pensare i libri, cit., cap. vi : Gli anni del disagio, par. iii, I classici come salvaguardia, pp. 701-733. Fr. : p. 727, nota 426. • Frammento.

(nella persona di Einaudi Giulio)l. Fr., <Domodossola>, [26 luglio 1955]« Di’ a Ponchiroli, per favore, [...] che non sono favorevole a una traduzione di Wellek e War-ren (la bibliografia tornerebbe utile, ma non vorrei americanizzare a tal punto le tenerelle menti dei nostri studenti »Lettere all’editore, pp. 84-86. Fr. : p. 86, nota 13. • Frammento.

(nella persona di Einaudi Giulio)li. Fr., [12 maggio 1957]« Trovo in tutto legittimo, anche sullo sfondo della situazione economica generale, che tu intenda [...] ‘ridimensionare’ la tua azienda e che tu voglia cominciare dai suoi settori di minor produttività. Ciò risponde a ovvi criteri razionali, e su questa base sono disposto ad accogliere lo scioglimento del nostro vincolo con effetto immediato. Dico scioglimento e non sostituzione con altre formule, poiché quelle che proponi hanno un mero valore di cortesia epistolare [...]. È più salutare essere radicali anche a parole. La cessazione della mia collaborazione si accompagna da parte mia all’augurio che essa possa recare un contributo, per quanto modestissimo, all’assestamento d’un’impresa immensamente benemerita della cultura nazionale »L. Mangoni, Pensare i libri, cit., par. vi, Intorno al 1956 : ritorno alla politica, pp. 813-873. - Fr. : pp. 868-869, nota 929. • Frammento.

(nella persona di Foà Luciano)lii. Fr., [8 gennaio 1959][Broch] « fiutato con l’aiuto di mia moglie, ma senza (debbo confessarglielo) ricavarne mo-tivi d’ammirazione. Io temo, anzi, che l’infatuazione per il Broch sia un fatto di snobistici pseudoiniziati : per esempio, giorni fa la figlia di Mann aveva tutta l’aria di estasiarsi sulla sapienza stilistica del Tod des Vergil (che in Francia, come se fosse un classico, è già compreso al programma dell’agrégation) ; a me i campioni che ne ho prelevati mi sono parsi supervaca-nea variazione barocca nel genere dei rhétoriqueurs medievali, per di più attorno a un tema di vacuità pratiana [...]. Se posso dirle il fondo del mio pensiero, io non vedo la necessità (a

l’epistolario edito di gianfranco contini 109meno d’un non so quanto sicuro ‘successo di cassetta’) che l’acclimatazione del Broch debba legarsi proprio al nome di Einaudi. Ma sono un romanista, incompetente quale germanista. Peraltro seguito a deliziarmi [...] con Heimito von Doderer »Ivi, p. 847, nota 867. • Frammento.

(nella persona di Ponchiroli Daniele)liii. Fr., [25 luglio 1959]« Approvo il Menabò o perlomeno il Mastronardi, di impasto eccellente senza alcuna mecca-nizzazione linguistica o sterilizzazione della fantasia »Ivi, cap. vi, Gli anni del disagio, par. iii, I classici come salvaguardia, pp. 701-733. Fr. : p. 729, nota 439. • Frammento.

(nella persona di Einaudi Giulio)liv. Fr., [3 agosto 1961]« In un orecchio ti dirò che Rohlfs ha mille volte ragione e che mi son pentito di aver assun-to un’iniziativa la quale partorirà soltanto, e senza mia colpa, un raffreddamento dei miei rapporti col dotto alemanno » [...] [Bach e Meillet] « su cui stimo superfluo chiedere informa-zioni, che non potrebbero se veritiere, non essere macabre »Ivi, p. 725, nota 420. • Frammento.

(nella persona di Einaudi Giulio)lv. Fr., <Firenze>, [30 ottobre 1961]« a condizione che io ne veda tempestivamente le bozze (colonne corrette o impaginate c. s.) e che il compenso (ti pregherei di farmi una proposta) sia equo [...]. Fammi sapere, per favore, se ci sono illustrazioni »Lettere all’editore, pp. 65-68 (lettera xxxiv). Fr. : p. 67, nota 5. • Frammento.

(nella persona di Einaudi Giulio)lvi., [31 dicembre 1961]Ivi, pp. 67-68, nota 5. • Trascr. parz. : espunzione certa − almeno − di congedo, escatocollo e soscrizione.

(nella persona di Einaudi Giulio)lvii. Fr., [6 gennaio 1962]« Indennizzo ! È un pasciuto di thiocolo | che risarcisce il tuo consolidato | in-quarto di ne-biolo e di barolo | in menabò pitagoreo ordinato : | barolo, il giansenista ; ma nebiolo | degli eteri il gianduia, che alternato | con de facto esibisce propaganda | l’ideale della Provincia Granda. || Sì, tu beota e figlio di beota | (folle di savio) in nesso anacronistico | di tua Be-ozia a un beota una quota- | parte distilli terrestre e non mistico, | rizzando ogni anno uno schermo-pilota | verso il libeccio meridionalista | che mesce Omar, Burghibà, Salammbô | e ai Malavoglia innesta i don Calò. »P. Di Stefano, Nota introduttiva, in Lettere all’editore, pp. xi-xv : in particolare xiii-xv. - Fr. : pp. xiv-xv, nota 3. • Frammento.

(nella persona di Einaudi Giulio)lviii., Firenze, 3. <2>. 1962Ivi, p. xiv, nota 2. • Trascr. parz. → Rist. in Il maestro e l’editore [tit. red.], « La Repubblica », 4 dicembre 1990, p. 36. • Trascr. integr. pubbl. parallelamente anche sul sito Internet del quoti-diano : http ://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/12/04/il-maestro-editore.html. • Trascr. integr. → Rist. in L. Mangoni, Pensare i libri, cit., p. 732, nota 451. • Trascr. parz.

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(nella persona di Ponchiroli Daniele)lix., <Firenze>, [2 ottobre 1962]Il maestro e l’editore, cit., p. 36. • Trascr. integr. Stesso sito (cfr. supra). • Trascr. integr.

(nella persona di Einaudi Giulio)lx. Fr., [Ronchi, 22 giugno 1964]« Starò qui pochissimo, vòlto poi a San Quirico, dove fra l’altro, avendo deciso di acconsen-tire alla raccolta dei miei scritti sparsi (anche per riportarli - ma ciò forse non accadrà senza ripugnanza - alla mia memoria), comincerò a raccogliere il materiale »Lettere all’editore, pp. 32-35 (lettera xx). Fr. : p. 34, nota 6. • Frammento.

(nella persona di Einaudi Giulio)lxi., San Quirico, 2 settembre 1964Ibidem. • Trascr. parz. : espunzione certa − almeno − di congedo, escatocollo e soscrizione. → Par. ii rist. in M. Villano, Il « tormento della dialettica » nell’editoria di Gianfranco Contini, « Microprovincia », 47, gennaio-dicembre 2009 [= Viaggio tra gli autori del Lago Maggiore e im-mediati dintorni], pp. 92-102. Fr. : p. 99 e p. 102, nota 36. • Frammento.

(nella persona di Einaudi Giulio)lxii. Fr., [11 dicembre 1965]« autorevolmente ciò che avevo capito da qualche tempo, cioè che il mio nome è efficace se invocato da altri − da tutti fuor che da me stesso. Si vede proprio che sono il peggiore dei ‘continiani’ »L. Mangoni, Pensare i libri, cit., cap. vi, Gli anni del disagio, 3, I classici come salvaguardia, pp. 701-733. Fr. : p. 725, nota 421. • Frammento.

(nella persona di Einaudi Giulio)lxiii. Fr., [15 giugno 1966]« l’unica volta che ci scrivemmo è perché avevo fatto il tifo per Paesi tuoi, l’anno scorso feci un pellegrinaggio a Santo Stefano Belbo, luogo orrendo dove solo la sua casa è bella, degno il piccolo busto »P. Di Stefano, Nota introduttiva, cit., pp. xi-xv. Fr. : p. xiv, nota 1. • Frammento.

(nella persona di Ponchiroli Daniele)lxiv. Fr., [16 settembre 1966]« Francamente, per ovvie ragioni, mi aspettavo la Sua lettera prima di riattendere alla rac-colta dei saggi ; aspettavo, cioè, un cenno che il vostro interesse persistesse. Mi occuperò dunque del primo volume, quello pertinente alla critica delle varianti »Lettere all’editore, pp. 32-35 (lettera xx). Fr. : p. 34, nota 6. • Frammento.

(nella persona di Einaudi Giulio)lxv., Firenze (Piazza dei Giudici, 1) | 8 febbraio 1967Il maestro e l’editore, cit., p. 36. • Trascr. integr. Stesso sito (cfr. supra). • Trascr. integr.

(nella persona di Einaudi Giulio)lxvi. Fr., [3 dicembre 1967]« Intanto ti faccio molti augurî per le prossime feste, e in particolare per me o per te o per tutt’e due che l’anno prossimo si possa fare il mio primo volume, che provvisoriamente intitolerei Varianti e altra linguistica »

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Lettere all’editore, pp. 32-35 (lettera xx). - Fr. : p. 34, nota 6. • Frammento.

(nella persona di Ponchiroli Daniele)lxvii. Fr., Pasqua 1968 | <14 aprile>« Quanto alla mia raccolta, spero che sia il momento buono (buono, intendo, per passare da rozzo epigono dei vient-de-paraître), ma sono sempre dilaniato dal terrore di aggiornare e viceversa dal timore che, non aggiornando, non valesse la pena di tardare tanto. Oh inestin-to atletismo ! »Ibidem. • Frammento.

(nella persona di Bollati Giulio)lxviii., [28 dicembre 1970]Ivi, pp. 34-35, nota 6. • Trascr. parz. : espunzione certa − almeno −- di congedo, escatocollo e soscrizione, oltre ad una parte non quantificabile di corpo del testo.

(nella persona di Incisa Agnese)lxix., Pian de’ Giullari, Natale 1978Gianfranco Contini, 1978. Adoro il Ramusio, una copia basta [tit. red.], « il manifesto », 3 giugno 1990, p. 32 (« Carte »). • Trascr. integr.

(nella persona di Cazzola Roberto)lxx. Fr., Firenze, 18 maggio 1986« Quel nome di Hölderlin mi fa sempre sussultare, visto che suscita sentimenti contraddit-torî. Al tempo di Cannistrà si pensava alla collana poetica, ma la versione non è certo tale da sostenere il testo a fronte (si tratta di ‘imitazioni’ nel senso classico, dove importa più l’arri-vo che la partenza). Si evita l’inconveniente con la soluzione ‘Scrittori tradotti da scrittori’, pagando però il pedaggio di proclamarsi scrittori. Tutto sommato è quella che preferirei, anche col rischio di passare (ben involontariamente) per luciferino. Ci pensi su anche Lei. Si tratterebbe di riprodurre tutto il contenuto della piccola strenna 1982 ; a cui quella collezione presenta qualche somiglianza fisica. »M. Villano, Il « tormento della dialettica », cit., p. 98 e p. 102, nota 30. • Frammento.

(nella persona di Cazzola Roberto)lxxi. Fr., Firenze, 26 giugno 1986« La ‘felicità’ credo sia da interpretarsi nel modo più elementare, e la direi piuttosto (mi scuso dei termini pagani) apollinea che dionisiaca : è uno stato di base che non vieta affatto la via negationis » [...] « La soluzione bianca senza testo tedesco a fronte mi sta bene : si tratterebbe di riprodurre il volumetto strenna tale quale, senza varianti e senza ulteriori postille »Ivi, p. 102, nota 28 ; p. 99 ; p. 102, nota 33. • Frammento.

La Nuova Italia

(nella persona di Codignola Tristano)i. Fr., <Friburgo>, [19 gennaio 1953]« In Italia le mie entrate si troveranno un po’ diminuite ; di qui l’opportunità di cercare inte-grazioni. Una mi se ne offre spontaneamente, e mi pare la benvenuta. Poiché la cosa è nel puro stadio delle trattative preliminari, la comunicazione che te ne faccio è strettamente confidenziale per il momento. Einaudi mi offre la direzione della sua Nuova Raccolta, la collezione fondata dal mio maestro Santorre Debenedetti e inaugurata dalle mie Rime di Dante : talché ad accettare m’inducono perfino ragioni, non dirò sentimentali, ma di tra-

alessia vezzoni112dizione. La Raccolta conserverà il carattere che ha già, sarà cioè una collezione di classici (possibilmente importanti) commentati, con una sommaria giustificazione del testo adotta-to in appendice ; avrà dunque un carattere totalmente diverso da quello, filologico-tecnico, con apparato critico (così da renderla adatta piuttosto al seminario universitario che all’uso delle cosiddette persone colte), posseduto dalla Sezione della tua Biblioteca che io dirigo. Ove fosse sussistita una qualunque possibilità di « concorrenza » (e a parte la previsione che di ciò fa il nostro contratto), avrei naturalmente scartato a priori l’eventualità. Siccome tuttavia i rapporti fra autori ed editori non si svolgono solo nel mero ambito giuridico, e poiché nes-sun dubbio deve poter sorgere sulla chiarezza di tali relazioni, ho stimato corretto e limpido avvertirti prima di proseguire le trattative. (Del che, pur precisandogli che si trattava di un semplice gesto d’amicizia, atto peraltro a impedire ogni formazione d’equivoci, ho infor-mato anche il tuo collega torinese). Naturalmente e io e l’altra parte avremmo piacere di concludere, e perciò ti pregherei di corrispondere con un pronto cenno di risposta. »Lettere all’editore, pp. 41-42 (lettera xxiv), nota 2. • Frammento.

Ricciardi

(nella persona di Mattioli Raffaele)i. Fr., [Domodossola, 23 agosto 1943]i.« grandissimo piacere » [...] « notizia lusinghiera »ii.« avrebbe stabilito d’includere la raccolta dei miei scritti filologici nel programma dell’edi-tore Ricciardi »iii.« quando mi sentirò finalmente collaboratore d’una vita civile della quale è forse troppo dire, oggi come oggi, che s’intravede l’aurora »iv.[rinviare] « il progetto [...] a dopo la guerra, tanto più che [...] ci vorrà parecchio tempo per aggiornare tutti gli scritti, operazione di ‘grand nettoyage’ che equivarrà a una revisione di tutta la [...] carriera scientifica »v.« proprio per questa faccenda del titolo lasciai naufragare una proposta di edizione presso la Albrighi e Segati in una collezione diretta (o dirigenda) da Schiaffini e da De Luca »vi.« contro i frammenti, contro la tecnica ecc., e allora io lasciai perdere »G. Breschi, Nota ai testi, in G. Contini, Frammenti di filologia romanza. Scritti di ecdotica e linguistica (1932-1989), a cura di G. Breschi, avvertenza editoriale di L. Leonardi, Firenze, Edizioni del Galluzzo per la Fondazione Ezio Franceschini, 2007, ii, pp. 1393-1403. Fr. : p. 1394. • Frammento.

ii . Destinatari « in pubblico »

ii. 1. Destinatari « d’occasione »

Bellinelli Eros

i., Firenze, dicembre 1966Testimonianza per Pratolini a Firenze, in 1947-1967. Vent’anni del Premio letterario ‘Libera Stampa’, a cura di E. Bellinelli, Lugano, Pantarei, 1967, p. 28. • Trascr. integr. → Rist. In

l’epistolario edito di gianfranco contini 113R. Broggini, Note ai testi, in Pagine ticinesi di Gianfranco Contini, a cura di R. Broggini, presentazione di S. Salvioni, Bellinzona, A. Salvioni & Co, 1986 (2a ed. accresciuta di nuovi testi), nota 25, pp. 235-240. Lettera : pp. 239-240. • Trascr. integr. → Rist. In Eusebio e Trabuc-co, pp. 158-159. Lettera : p. 159 (cit. parziale − primo paragrafo − nella nota di commento alla lettera 37). • Trascr. parz. ; ivi, pp. 225-226. Lettera : p. 226 (citazione parziale − terzo paragrafo − nella nota di commento alla lettera xxviii. • Trascr. parz. → Rist. in O. Be-somi, Contini e il Ticino, in Riuscire postcrociani senza essere anticrociani. Gianfranco Contini e gli studi letterari del secondo Novecento, a cura di A. R. Pupino, Firenze, Sismel-Edizioni del Galluzzo e Fondazione Ezio Franceschini, 2004, pp. 25-32. - Lettera : p. 27, nota 5. • Frammento.

Bernasconi Pino

i., Firenze, l’è el dì di mort (alegher !) 1980R. Broggini, Note ai testi, in Pagine ticinesi, cit., 1981 (1a ed.), nota 25, pp. 235-240. Lettera : pp. 238-239. • Trascr. integr. → Rist. in R. Broggini, op. cit., 1986 (2a ed.), ibidem. • Trascr. integr. → Rist. in G. Contini, Amicizie, a cura di V. Scheiwiller, con una prefazione di P. Gibellini, Milano, Scheiwiller, 1991, pp. 91-96 (sezione « Pino Bernasconi »). Lettera : pp. 95-96. • Trascr. integr.

Mazzoni Francesco

i., Domodossola, 19 novembre 1988Lettera del Presidente onorario della Società Dantesca Italiana, in La Società Dantesca Italiana. 1888-1988, « Atti del Convegno internazionale (Firenze, 24-26 novembre 1988) », a cura di R. Abardo, Milano-Napoli, Ricciardi, 1995, p. xxviii. • Trascr. integr.

Segre BeniaminoPresidente dell’Accademia Nazionale dei Lincei(giugno 1969-giugno 1973)

i., Firenze, 3 ottobre 1971Coup de foudre, lettera lxxxiii, pp. 240-242. Lettera : pp. 241-242. • Trascr. integr.

ii. 2. Riviste e periodici

« Corriere della Sera »

(nella persona di <Ostellino Piero>)i., <14 ottobre 1987>Burgess glottologo immaginario [tit. red.], « Il Corriere della Sera », 14 ottobre 1987, p. 13 (« Lette-re al Corriere »). • Trascr. integr.

« La Fiera letteraria »

(nella persona di Angioletti Giovan Battista)i., [21 novembre 1946]« La Fiera letteraria », i, 33, 21 novembre 1946, p. 2 (« Corrispondenza »). • Trascr. integr.

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(nella persona di Angioletti Giovan Battista)ii., [13 marzo 1947]Dell’anarchismo come riserva mentale [tit. red.], « La Fiera letteraria », ii, 11, 1947, p. 1. • Trascr. integr. → Rist. in Eusebio e Trabucco, pp. 165-171. Lettera : p. 169 (citata nella nota di commento alla lettera xxiv). • Trascr. integr.

(nella persona di Angioletti Giovan Battista)iii., [3 aprile 1947]Contini precisa [tit. red.], « La Fiera letteraria », ii, 14, aprile 1947, p. 4 (« Protocollo privato »). • Trascr. integr. → Rist. in Eusebio e Trabucco, pp. 165-171. Lettera : pp. 169-171 (citata nella nota di commento alla lettera xxiv). • Trascr. integr.

« La Nazione »

(nella persona di <Russo Alfio>)i., [10 dicembre 1958]Il Tesoro rifiuta una legge per l’edizione critica di Dante [tit. red.], « La Nazione », 10 dicembre 1958, p. 3. • Trascr. integr.

(nella persona di <Mattei Enrico>)ii. [8 novembre 1968]Una lettera di Gianfranco Contini. L’etimologia di « razza » [tit. red.], « La Nazione », 8 novembre 1968, p. 3. • Trascr. integr.

iii . Missive in francese

iii. 1. « In privato ». Singoli destinatari

Bonnier Gaston

i., [30 luglio 1925]iii Q

À Monsieur Gaston Bonnier,auteur de l’ouvrage ‘Les noms des fleurs’.

Monsieur,j’ai lu votre ouvrage ‘Les noms des fleurs trouvés par la méthode simple’, et je m’en suis servi plusieurs fois. Aussi, je connais très bien, même dans les détails, ce livre que j’admire et j’estime beaucoup ; les superbes tables en couleurs, les beaux desseins, et surtout les clefs rédigées avec tant de patience et si savamment sont vraiment admirables. Mais, comme la science de l’homme n’est pas infinie et tout le monde peut faire des fautes, vous avez écrit à page 300 de votre volume : « Je serai très reconnaissant aux lecteurs de me signaler les erreurs qu’ils pourront rencontrer ou les améliorations que leur suggérerait l’emploi de ce petit volume ». Je vous assure, Monsieur, (et ce n’est pas une louange hyperbolique) qu’il n’est pas facile de rencontrer des fautes dans votre ouvrage : il est si bien rédigé… . Cependant, je n’y ai pas trouvé quelquefois le nom de quelque plante, par exemple d’une espèce de genre ‘Matricaire’ et de certaines Crassulacées ; mais, comme j’habite en Italie, et votre livre se rapporte aux végétaux communs en France, en Belgique et dans les plaines de Suisse, ce

l’epistolario edito di gianfranco contini 115n’est pas votre faute. Pourtant, j’aurais quelques améliorations à vous suggérer, et je serais très heureux si vous ayez la bonté d’en tenir compte.

i) À page 15, nº 55, on pourrait ajouter :+ Feuilles rondes, toutes à la base de la1 plante, rougeâtres en dessous, ayant une longue

queue ; corolle en forme de tube à la base ; pétales renversés lorsque la fleur est comp-lètement épanouie ; fleurs non en grappe, à odeur suave.→ Cyclamen européen (Cyclamen) [Cyclamen europœum].- mèdicinale.

En effet, le cyclamen est très commun dans toute l’Italie septentrionale, et il est assez répandu dans les plaines de Suisse, quoique on ne puisse pas arracher cette plante dans le canton de Neuchâtel. Vous pouvez donc la mettre dans votre ouvrage, car elle est très répan-due dans presque toute l’Europe.

ii) J’ai aussi lu à page 221, nº 870, en parlant de la Verge-d’or : « chaque fleur composée épanouie ne dépasse pas un centimètre de largeur ». Mais, comme j’ai trouvé une verge-d’or dont chaque fleur composée dépassait un peu cette mesure, je vous conseillerais, Monsieur, de modifier ainsi votre phrase : « chaque fleur composée épanouie ne dépasse pas un ceenti-mètre et demi de largeur ».

iii) Dans votre ouvrage, vous renfermez seulement trois espèces du genre ‘Plantain’ : le ‘Plantain majeur’ [Plantago major], le ‘Plantain lancéolé’ [Plantago lanceolata] et le ‘Plantain des sables’ [Plantago arenaria]. Mais, comme le ‘Plantain majeur’ est aussi très commun par-tout, on pourrait ajouter à page 40, nº 150 :

• Feuilles ovales, sans queue.→ Plantain moyen [Plantago media].- mèdicinale.iv) Puisque la ‘Sauge officinale’ est cultivée partout et elle croît à l’état naturel dans les

pays du sud ne pourrait-on pas la mettre à côté de la ‘Sage des prés’ ? On pourrait faire une autre clef, qui vînt de la première question du nº 325, et l’on y pourrait indiquer les différents caractères de la couleur des fleurs, de la longueur des feuilles etc. On pourrait faire de même à l’égard du ‘Thym vulgaire’ (voyez nº 327).

J’aurais encore, Monsieur, quelques considérations à vous faire : par exemple, je vous conseillerais un peu plus de clareté dans la determination des espèces <des genres>2 ‘Luzerne’ e[t] ‘Vicia’, la correction du lapsus calami du nº 159 (à larges feuilles : angustifolium), mais je vous ai assez ennuyé. Pourtant, j’espère que mes observations ne doient pas être inutiles.

Veuillez agréer, Monsieur, mes plus respectueuses salutations.Votre dévoué Gianfranco Contini30 juillet 1925

1 de la ] ins.2 des genres ] ins. − variante alternativa.

« Microprovincia », pp. 254-255 (fa parte della sezione « Piccola antologia continiana », pp. 247-285. Lettera mai inviata. • Riproduzione fototipica dell’originale ms. (trascr. assente) ; a testo, trascr. integr. nostra.

Cattaui Georges

i., Paris ve (187 rue St.-Jacques), ce 13 juillet 1936M. Danzi, Georges Cattaui e Gianfranco Contini : un’amicizia illustrata attraverso il carteggio inedito, « Strumenti critici », xvii, 1, gennaio 2002, pp. 119-158. Lettera : pp. 146-147. • Trascr. integr.

ii., Domodossola, 12 viij 1947Ivi, pp. 149-150. • Trascr. integr.

iii., Alpbach/Tirol (Böglerhof ), le 21 août 1954Ivi, pp. 151-152. • Trascr. integr.

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iv., Domodossola, le 3. xj. 1954Ivi, pp. 152-153. • Trascr. integr.

v., Domodossola, le 1er octobre 1955Ivi, pp. 153-154. • Trascr. integr.

vi., Florence, le 13 février 1956Ivi, pp. 154-155. • Trascr. integr.

vii., Florence, le 11 janvier 1957Ivi, pp. 156-157. • Trascr. integr.

viii., Florence le 13.iii.1957Ivi, pp. 157-158. • Trascr. integr.

Henry Albert

i. Fr., [Domodossola, 26 agosto 1935]« Voici enfin des nouvelles de nos photographies. Ce n’est qu’hier que je les ai vues dûment dévéloppées et tirées, puisque j’avais fâcheusement oublié mon appareil à Paris ce fatal matin de 31 juillet. Ce qui a fait que j’ai dû écrire à la vieille bonne femme ; que Madame, incommodée par des hémorrhagies (nasales), a attendu une bonne semaine ; qu’elle a confié le tout aux soins de ‘quelqu’un du métier’ (maison fonde en 17..), avec une dépense terrificante (+ pourboire frs. 3) ; que la douane a confisqué ces 500 gr. d’’appareils photogra-phiques’ ; qu’ils ont rôdé de bureau en bureau et de ville frontière en ville frontière pendant deux semaines. Il faut dire que ça valait la peine » [...] « dilettantisme géografique » [...]. « J’ai passé deux semaines à Zermatt » [...] « j’irai prochainement à Parme et à Modène » [...] « votre villane, d’après votre carte, est très joli » [...].[P. s.] « Je vous engage à lire Conversations dans le Loire-et-Cher, qui est un beau poème géo-graphique ».D. De Martino, « Parigi, col suo zucchero... ». Lettere di Gianfranco Contini ad Albert Henry. 1935-1945, in Due seminari di filologia, pp. 177-201. Fr. : p. 178 e nota 6. • Frammento.

ii. Fr., <Domodossola>, [7 settembre 1935]i.« C’est drôle : ça pousse vers la droite » [...]. « Songeons aux Jardins de l’Oronte et à Antinéa, où la syntaxe n’est qualifiable ni de ‘derecha’ ni d’’izquierda’. Il n’y a vraiment que le français où l’on puisse obtenir de l’élégance rien qu’avec des moyens syntactiques »Ivi, p. 181. • Frammento.ii.« je penserai à la France de toutes mes forces, tout en recommandant à mes espoirs de rester sages »Ivi, p. 182 e nota 22. • Frammento.

iii. Fr., [Perugia, 18 novembre 1935]i.« Modène est une ville très agréable et déjà très italienne. Une forte odeur de melons, deux régiments et l’ombre des portiques m’ont accueilli. Le palais ducal serait digne de n’importe quelle capitale, et comme son axe se trouve sur l’axe vertical de la ville, il faut à tout prix

l’epistolario edito di gianfranco contini 117le contourner. [...] Parme est encore plus noble et plus curiale. En sus de l’exposition du Corrège nous y avons rencontré des aventures. Mon ami et moi, nous étions excédés par les fautes de langage et la cocasserie des affiches. Dans le Baptistère on priait tout le monde de ne pas cracher par terre, et les femmes de s’habiller modestement ; il n’y avait pas jusqu’à un faire-part où il n’y eût question d’’esequie funebri’. Nous nous sommes décidés à la fin à voler l’écriteau d’un restaurant où il était dit : per qualsiasi reclamo richiedere il pro-prietario. Nous l’avons abandonné, sauf votre respect, dans un petit établissement hygiéni-que de la strada Farini, lequel perdait son eau. Le garçon très losche du bistrot, en rentrant après minuit, aura-t-il peut-être soccombé dans ce temple à quelques nécessité inférieure... [...] je vous lasse à vos beffrois »Ivi, pp. 182-183. • Frammento.ii.« Il n’y a pas de motif précis à mon infelicité, puisque le sentiment très général de ma nullité et de l’inutilité de la vie est de nature à exclure toute analyse et toute cause spécifique. [...] non è affatto vero che il Suo prediletto stile non mi piaccia ; lo trovo anzi molto soave, molto (e se mai troppo) incantevole ; e ho fatto solo qualche osservazione à la manière de Thibaudet sulle sue origini, nei riguardi sopra tutto della côterie Barrès-Maurras »Ivi, p. 185. • Frammento.iii.« Ma se Lei continua a scrivermi in quel modo, mi fa cosa gratissima : sono discreto, e non Le dico altro [...]. Non interpreti come giudizio di valore quello che è un mero apprezzamento storico (secondo Lei, vero o falso ?) [...] nessuno si sogna di pubblicarli [...] circa la carriera, se per impossibile quella potesse interessarmi per se stessa (mais je m’en fous), ho parecchie noie ; e il numero delle persone che meritano gratitudine e amicizia (le quali sono la stessa cosa) diminuiscono ogni giorno [...]. Quello che mi consola, stando qui, è che con poche ore di treno posso vedere molti amici. Sono fra gli uomini più intelligenti d’Italia, e vivere con loro mi consola un poco della mia miserabile esistenza »Ivi, p. 186. • Frammento.

iv. Fr., [15 dicembre 1935]i.« définitivement sur la Rive Gauche »Ivi, p. 187 e nota 50. • Frammento.ii.« Si vos classes sont l’enfer, les miennes étaient bien le paradis. Je n’ai pas pu les quitter sans un grand chagrin. Est-ce que la chance m’a mieux servi que vous ? Est-ce que j’ai plus de vocation ? Est-ce que la suavité ombrienne est inconnue aux jeunnes Brabançons ? »Ivi, p. 188 e nota 55. • Frammento.iii.[Albert Henry] « fils de la Meuse »Ivi, p. 200 e nota 126. • Frammento.

v. Fr., [19 dicembre 1935]« Quant à ma position, je ne suis pas indifférent qu’en apparence, je le suis très rèellement, seulement il faut identifier ce mot avec l’indifferens de la Scholastique. C’est à peu près l’en-vers de l’âne de Buridan. Le retard de la pecunia devenant alarmant, je commende à douter de pouvoir l’atteindre, au moins pour en jour à l’étranger, de façon que je vois très réelle-ment mon sort me destiner à Paris aussi bien qu’à Berne, à Rome, à Pérouse ou à Domo-dossola. Tout parti a sa part d’agrément. L’indécision n’est pas sans quelques délices, dont

alessia vezzoni118je m’amuse follement. Ce n’est que la décision, croyez-moi, positive ou négative, qui fait le mal du monde. Je goûte peu mon acte de décision libre, mais je goûte infiniment l’instant (non pas la période illimitée) qui précède l’acte par lequel quelqu’un choisit pour moi [...] voici un voeu que je souhaiterais bien volontiers : que je ne puisse plus rien faire (surtout aucune erreur) qui compromette la solidité de toute ma figure, et m’empêcher partant de goûter au passé, mon seul bien. L’imperfection du présent contamine le passé. [...] Abstine, abstine. Ne choisissez pas. [...][P. s.] Je me relis, et je trouve mon style affreux »

Ivi, p. 188 e nota 57. • Frammento.

vi. Fr., <Parigi>, [3 marzo 1936]« toute l’étendue du sadisme bureaucratique qui m’a fait perdre je ne dit pas deux mois d’étu-de, mais bien deux mois de Paris. [...] Je dois regagner le temps perdu »

Ivi, p. 189 e nota 60. • Frammento.

vii. Fr., <Parigi>, [10 marzo 1936]« nous allons chez lui les mardis et les jeudis, et il nous fait du Colin Muset »Ivi, p. 190 e nota 70. • Frammento.

viii. Fr., <Parigi>, [24 marzo 1936]« vous ferez un exposé détaillé de votre cas (phil[ologie] française, phil[ologie] italienne, M. Millardet, éventuelles études à Bruxelles, articles dans l’Archivium – ce qui est de la plus haute importance – etc.) Si vous vous décidez, vous devez écrire en même temps à M. Ber-toni, membre influent de l’Istituto, ami du recteur de l’Université etc. Dites que vous êtes sûr qu’en vous adressant à lui etc. votre amour pour la mère de la civilisation etc. Insistez pour les 2000 lires. Si vous flattez la toute-puissance de M. B., vous les aurez très probable-ment. »Ivi, p. 191 e nota 75. • Frammento.

ix. Fr., [1° giugno 1936]« J’ai la vague impression que cela n’ait rien à voir avec la langue française, ancienne ou mo-derne. Vous me direz si j’ai tort. En tout cas, mes forces affaiblies ne me soutiendraient pas dans la lecture d’un bouquin aussi rébarbatif et écoeuramment composite »Ivi, p. 192 e nota 81. • Frammento.

x. Fr., <Parigi>, [11 luglio 1936]« je vous écris du grand amphithéâtre de la Sorbonne, où a lieu la distribution des prix au Lauréats du Concours général. M. Millardet, en soie jaune et hermine, est des plus solennels. […]. J’ai connu dernièrement Valéry, pour lequel je suis tout à fait emballé »Ivi, p. 190 e note 66 e 72. • Frammento.

xi. Fr., <Parigi>, [28 agosto 1936]« je resterai à Paris (c’est très évident) jusqu’à la dernière minute »Ivi, p. 191 e nota 78. • Frammento.

xii. Fr., <Perugia>, [9 settembre 1936]i.« spleen de Pérouse »Ivi, p. 187 e nota 49. • Frammento.

l’epistolario edito di gianfranco contini 119

ii.« Espérons que Paris me manque pas (ou que je ne manque à Paris...) pour longtemps »Ivi, p. 192 e nota 79. • Frammento.

xiii. Fr., [marzo 1937]« mon article a eu un succès tout à fait inattendu, même auprès de M. Croce, que j’avais visité à Naples la semaine passée »Ivi, p. 193. • Frammento.

xiv. Fr., [23 giugno 1937]« À force de ‘sentimenti’, je deviens un ‘indifférent’, comme dirait mon ami Moravia »Ivi, p. 189 e nota 59. • Frammento.

xv. Fr., [3 novembre 1937]« une très pauvre chose et faible avant-goût de l’editio maior »Ivi, p. 193 e nota 87. • Frammento.

xvi. Fr., [24 novembre 1937]i.« Carissimo, ti rendo la tua recensione, bellissima (mi par proprio di poterlo dire spassionata-mente) ; è, con quella di Terracini (Archivio Glottoligico Italiano) e – parzialmente – con quella di Jud (Vox Romanica), la più critica e perciò la più utile a me ; tocca problemi vivi e delicati. Ti faccio osservare che io intendo l’edizione critica come un complesso coerente d’ipotesi di lavoro e, insomma, come una costruzione del filologo piuttosto che come qualcosa di materialisticamente oggettivo. [...] Il mio testo è una ‘rappresentazione’ scientifica, non il testo dell’autore. »Ivi, pp. 194-195 e nota 93. • Frammento.ii.« tue obiezioni [...] sono anche, beninteso, obiezioni mie »Ivi, p. 195. • Frammento.

xvii. Fr., [22 dicembre 1937]i.« Voilà pour moi et pour mon emmerdante ambition, d’ailleurs ennemie de mon bonheur »Ivi, p. 196 e nota 101. • Frammento.ii.[Albert Henry] « citoyen des Arbres de Noël »Ivi, pp. 200-201 e nota 127. • Frammento.

xviii. Fr., [Domodossola, 5 gennaio 1938]« comme dit la Vita Nuova, et comme le disent les paysans d’ici »Ivi, p. 201e nota 128. • Frammento.

xix. Fr., [1° marzo 1938]i.« intermittences du coeur [...] tuffi del mio cuore già così acrobatico »Ivi, p. 187 e nota 51. • Frammento.

alessia vezzoni120

ii.« Corro bestialmente in ferrovia lungo il Valdarno i primi tre giorni della settimana, gli altri lavoro, o per brevissimi intervalli salgo ad abbeverarmi di cortissima amicizia a Perugia o scendo a Roma. Ho solo libri, e non vedo un palmo più in là. Mi consolo sperando nella brevità della soluzione : perché, comunque vada quest’anno, Pisa intendo lasciarla, e forse anche Firenze. »Ivi, p. 196. • Frammento.iii.« Non so quelle che saranno le novità più tarde ; ma certo Parigi, col suo zucchero, rovina un uomo per la vita... »Ivi, p. 197 e nota 102. • Frammento.

xx. Fr., [9 aprile 1938]« Mon Dante [...] ne me laisse pas de trêve. J’en deviens malade »Ibidem e nota 104. • Frammento.

xxi. Fr., [Friburgo, 6 dicembre 1938]« je fonctionne tant bien que mal, depuis le 24 octobre dèjà. Je fais de la philologie très sévère à mes élèves, qui, ahuris tout d’abord, commencent à ‘fare il callo’, voire à me tolérer »Ibidem e nota 106. • Frammento.

xxii. Fr., [Friburgo, 16 dicembre 1938]i.« dans un pays sans ressources, comme celui où je vis, l’intérêt pour les rayons de biblio-thèque (assez raisonnablement remplis) et les salles de cours (d’où le désintérêt scientifique est un peu absent, mais enfin…) une fois épuisé – et ça ne prend tout de même pas les vingt-quatre heures de la journée -, la solitude n’est pas trop agréable. D’où angoisse, insomnie (p. ex.) et peu d’envie d’écrire aux amis […] Je songe aux autopersécutés de Kaf ka, avec encore plus d’intensité sur l’auto -. »Ivi, p. 198 e nota 108. • Frammento.ii.« Pérouse la ville qui est la plus chère à mon coeur avec Paris (Fribourg ne les rejoindra jamais, hélas) »Ibidem e nota 109. • Frammento.iii.[B. Croce, La storia come pensiero e come azione, Bari, Laterza, 1938]« très beau livre, si l’on a soin d’omettre la ‘noterella filologica’ qui le clôt »Ibidem e nota 113. • Frammento.

xxiii. Fr., [18 luglio 1945]« Quant à moi, voici : Tu peux bien te douter que nos amis italiens ont fait de la Résistance. J’ai été, faiblement, du nombre. J’étais venu en Suisse quelques jours après l’armistice. Or, épisode que tu ignores sans doute, en septembre et octobre 1944 Domodossola et sa région ont été libérées, pendant un peu plus d’un mois, par le maquis. Un petit gouvernement y fut constitué : enthousiasme delirant, air de liberté totale. Je siégeais dans le Comité de Libération Nationale, ce qu’on appelle ‘il cln di Zona’, pour répresenter le Parti d’Action. Au retour des fascistes, mes parents durent se réfugier ici et notre maison fut pillée. J’ai été à D. deux fois en avril et en mai et j’ai récupéré pas mal des choses, notamment mes livres.

l’epistolario edito di gianfranco contini 121Mais une foule d’objets irremplaçables a disparu, par exemple tout le linge. S’il ne s’agissait que de moi, je dirais : Ainsi soit-il. Remarque bien que je n’ai – et je ne veux faire valoir – aucun morite. Il ne manquerait plus que ça, avec cette course aux postes de commandes. [...] Je n’ai pas fait énormément de philologie, si ce n’est aux cours. J’ai fait un tout petit peu de littérature et de journalisme éthico-politique. […]. J’ai eu dernièrement des nouvelles de Paris : notamment de Millardet, destituì par Vichy pour quelques calembours (L-aval est ce qui est toujours en bas...) »Ivi, p. 200 e nota 123. • Frammento.

Santschi Madeleine

i., San Quirico, jeudi matin | [agosto 1972]Chère Madame,mon hébétude était telle, l’autre jour, que j’ai oublié de vous signaler une remarque peut-être signifiante : sommessi (après tanta lei) a sans doute une valeur acoustique (comme dans voce sommessa ‘basse’, nombre de « néologismes » consistant dans l’application non canoni-que dans le contexte des vocables ordinaires, ce qu’on nomme une catachrèse), donc « peu audible, presque silencieux ». Excusez-moi, j’avais le sentiment de vous devoir une précision, mais ma mémoire ne parverait pas à l’attraper.

J’ai déjà écrit à Alberto Mondadori.Nous avons été heureux de vous connaître (pas « en fonction de », disons par hétérogenèse

des fins, excusez-moi tout ce grec). Je n’aurais pas écrit pour vous y1 faire cette communica-tion inessentielle, puisque je ne peux écrire que des lettres d’affaires, et je laisse aux pseudo-psychanalistes « da strapazzo » l’explication de cette omission dans le subconscient qui vou-lait un prétexte pour vous écrire. Utinam ! Ijalá !2 fosse vero ! C’est bel et bien de l’ischémie.Tout à vous,

Contini(permettez-moi, mon prénom est Gianfranco en un seul mot, c’est mon double f à moi !)1 y ] ins. ms.2 <I>jalà ] spscr. ms. − Iniziale ds stscr. illeggibile.

M. Santschi, « Alti » esercizi. 1972-1990. Lettere inedite in francese di Gianfranco Contini a Ma-deleine Santschi. Il gioioso Contini, « Molloy. Trimestrale letterario », iii, 8-9, luglio-dicembre 1990, p. 4 (d’ora in poi, semplicemente « Molloy »). • Riproduzione fotografica dell’originale ds (trascr. assente) ; a testo, trascr. integr. nostra. • Ivi, p. 5 (G. Contini, Lettere) : trad. it., a cura di S. Lanuzza, lacunosa : si omettono : « Utinam ! Ijalà ! fosse vero ! » e « c’est mon double f à moi !) ».

ii., San Quirico, le 21 août 1972« Molloy », p. 5 : solo traduzione italiana (cfr. supra). → Rist. parallelamente in G. Contini, Lettere a Madeleine Santschi, a cura e trad. di S. Lanuzza, « Il Ponte », n.s., xlvi, 10, ottobre 1990, pp. 101-120 : in particolare 114-120 (d’ora in poi, semplicemente « Il Ponte »). Lettera : p. 114 (trad. it. : p. 103). • Trascr. integr.

iii., Domodossola, le 7 septembre 1972« Molloy », p. 5 : solo trad. it. → « Il Ponte », p. 114 (trad. it. : p. 104). • Trascr. integr.

iv., Pian de’ Giullari, le 24 octobre 1972« Molloy », p. 5 : solo trad. it. → « Il Ponte », p. 114 (trad. it. : p. 104). • Trascr. integr.

v., Pian de’ Giullari, le 17 janvier 1973« Molloy », p. 5 : solo trad. it. → « Il Ponte », pp. 114-115 (trad. it. : pp. 104-105). • Trascr. parz.

alessia vezzoni122

vi., Domodossola, le 26 juillet 1973« Molloy », p. 5 : solo trad. it. → « Il Ponte », p. 115 (trad. it. : p. 105-106). • Trascr. integr.

vii., Domodossola, le 1. er août [Grütli !] 1973« Molloy », p. 5 : solo trad. it. → « Il Ponte », p. 116 (trad. it. : p. 106). • Trascr. integr.

viii., San Quirico, le 7 août 1973« Molloy », p. 5 : solo trad. it. → « Il Ponte », p. 116 (trad. it. : p. 107). • Trascr. integr.

ix., Florence, le 10 mai 1975« Molloy », p. 5 : solo trad. it. → « Il Ponte », pp. 116-117 (trad. it. : pp. 107-108). • Trascr. integr.

x., Domodossola (San Quirico 4), | le 2 août 1975« Molloy », p. 5 : solo trad. it. → « Il Ponte », p. 117 (trad. it. : p. 108). • Trascr. integr.

xi., San Quirico, le 13 septembre 1976« Molloy », p. 5 : solo trad. it. → « Il Ponte », pp. 117-118 (trad. it. : pp. 108-109). • Trascr. integr.

xii., Florence, le 19 novembre 1977Chère Amie,je suis navré d’apprendre que votre malaise se prolonge. Que ne sommes-nous encore en été, auquel cas il me serait facile de venir à Lausanne de Domodossola du matin au soir : le retard dans les épreuves a tout bouleversé. La meilleure solution serait sans doute que vous réveilliez un beau matin dans un état d’euphorie tel qu’il vous inspire la folie de partir. Mais, la prudence étant la plus sage conseillère, votre idée de me procurer un jeu d’épreuves définitif (c’est-à-dire tenant compte de1 vos corrections et éventuellement muni de vos retouches ul-times) ne peut que s’imposer. Nos postes fonctionnant comme tout le reste, les étiquettes de « recommande » et « exprès » pour tout ce qui n’est pas simple lettre seraient sans doute utiles. L’un de mes anciens élèves, M. Gianni A. Papini, ayant obtenu la chaire d’italien à Lausanne et faisant une navette hebdomadaire, je crois, avec Florence, il pourrait nous servir de messager, mais je n’ai pas voulu l’« immiscer » sans votre consentement préalable.

Je compte donc vous rendre ce jeu d’épreuves (votre traduction me suffit) élégamment ( ?) fourré de mes corrections. La chos<e>2 me gêne, car il était plus facile de vous dire, ou mieux encore de vous faire entendre en parlant, plutôt que de vous l’écrire, que mes sugges-tions ne porteront pas sur des subtilités discutables, mais sur des inexactitudes certaines. Les abolir est dans votre intérêt de traductrice autant que dans celui de notre grand et regretté ami, mon devoir est en tout cas de vous les signaler. Je n’ai pas fait une collation exhaustive, je me bornerai à ce que j’ai relevé dans des endroits en général faciles (il s’agit en partie de formes italiennes non francisées). Il est évident que Pizzuto a répondu à vos questions et vous et nous a légué par là un matériel précieux et irremplaçable ; mais il n’a pu achever ce travail (une révision totale n’était d’ailleurs pas dans sa physiologie, voyez la question de ses épreuves), tant et si bien qu’il vous a fait communiquer, pour une large partie du texte, ses « scholies » (c’est le mot qu’il employait) don’t vous avez tiré grand parti, et à juste titre ( je possède moi-même une copie de ces capitales apostilles). Il ne faut pas que le public s’imagine que ce extravagant génie eût les moeurs d’un comptable et d’un professeur.

Je regrette que les circostances me volent le plaisir d’une visite et d’une conversation qui eussent été fructueuses. Je formule mes (nos) voeux pour un prompt rétablissement et vous prie de transmettre à votre charmant époux mes (nos) amitiés bien sincères. À bientôt, j’es-père, physique- ou postalement.Tout à vous

Gianfranco Contini

l’epistolario edito di gianfranco contini 123

1 de ] ins. ms.2 chos[e] ] err.

« Molloy », p. 4. • Riproduzione fotografica parz. (1 carta) dell’originale ds : Chère amie ... mon devoir est en tout cas de vous [...]. Ivi, p. 5 : trad. it. integr. → « Il Ponte », p. 118 (trad. it. : pp. 109-110). • Trascr. integr.

xiii., Pisa, le 10 décembre 1977Chère Amie,je vous attends donc vendredi matin.

La chose la plus éberluante, c’est que la copie corrigée par vous m’a été énvoyée. Tout cela simplifie la chose. Je pense qu’une heure ou deux de travail1 intense devraient suffire : aucune nécessité, autant que je vois, d’une deuxième journée (de travail, j’entends), car les modifications introduites dans le texte italien par Giuliana et moi (il fallait qu’il fût le der-nier) n’imposent, si je me rappelle bien, que très peu des retouches dans la version.

Vendredi une partie des cheminots commence une nouvelle série des grèves (non généra-les, mais retardantes). J’espère que vous ne serez que faiblement touchée. En révanche, votre idée de remettre directement (ou de faire remettre par des amis milanais) ces précieuses épreuves me paraît indispensable2

: j’attends encore un paquet de tirés à part dont Il Saggia-tore précisément m’a annoncé l’envoi il y a un mois.

Je vous transmet les amitiés de Pierro, que j’ai vu hier à Rome. Mais, hélas, j’ai aussi une très mauvaise nouvelle (quoique non inattendue) à vous donner : notre amie Edith est morte lundi dernier.

Margaret et moi vous attendons avec joie ( je pense en effet que M. sera encore là, bien qu’elle doive partir en Allemagne). Et nous vous prions de nous rappeler au bon souvenir de M. Pierre. À bientôt,

G. C.1 <tr> ] cass. prima.2 indispensable<s> ] cass. ms.

« Molloy », p. 4. • Riproduzione fotografica dell’originale ds. (trascr. assente) : a testo, trascr. integr. nostra. - Ivi, p. 5 : solo trad. it.

xiv., Florence, le 9 avril 1983« Molloy », p. 5 : solo trad. it.→ « Il Ponte », pp. 118-119 (trad. it. : p. 111). • Trascr. integr.

xv., Domodossola, le 24 septembre 1983 | San Quirico 4 (tél. 0324-40575)« Molloy », p. 5 : solo trad. it. → « Il Ponte », p. 119 (trad. it. : pp. 111-112 : « testo eccellente » andrà emendato con « titolo eccellente » < titre excellent ; err. comune a « Molloy »). • Trascr. integr.

xvi., Florence, le 29 janvier 1987« Molloy », p. 5 : solo trad. it. → « Il Ponte », p. 120 (trad. it. : pp. 112-113). • Trascr. integr.

xvii., San Quirico, le 6 juin 1988« Molloy », p. 5 : solo trad. it. → « Il Ponte », p. 120 (trad. it. : p. 113). • Trascr. integr.

xviii., San Quirico, 10 septembre 1989« Molloy », p. 5 : solo trad. it. → « Il Ponte », p. 120 (trad. it. : p. 113). • Trascr. integr.

Spörri Theophil

i., Fribourg, 8. I. 1941 | 3 r. du SimplonT. Crivelli, Attorno a Trivium. Spoerri, Contini, Béguin, « Archivio Storico Ticinese », xv, 116, 1994, pp. 223-230. Lettera : p. 224. • Trascr. integr.

alessia vezzoni124

ii., Fribourg, le 9. xi. 1942 | Moléson 4 (tél. 5. 27)Ivi, pp. 225-226. • Trascr. integr.

iii., Magliasco, 30. v. 1944O. Besomi, Introduzione alla giornata zurighese. Come lavorava Contini, in Su / per Gianfranco Contini, pp. 185-190 : 189-190 (Appendice. Due lettere di G. Contini a Theophil Spörri). Lettera : p. 189. • Trascr. integr.

iv. Fribourg, le 19. iii. 1946Ivi, pp. 189-190. • Trascr. integr.

iii. 2. « In pubblico ». Riviste e periodici

« Lettres »(nella persona di <comité de direction : Courthion Pierre, Jouve Pierre-Jean et alii>)

i., <Friburgo> | <15 novembre 1944>Une lettre de M. Gianfranco Contini, « Lettres », ii, 5, novembre 1944, p. 90. • Trasc. integr.

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issn elettronico 1724-0530isbn 978-88-6227-464-7

SOMMARIO

Questo fascicolo 9

interventi al convegno

Gualberto Alvino, « Verrei in tassì a catturarti ». Il carteggio Contini-Pizzuto 15Carlo Carena, Il professore e l’amico editore. Dall’Archivio di Casa Einaudi 25Domenico De Martino, « Travasi segreti e personali ». Sguardi sulla corrispon-

denza di Gianfranco Contini 37Guido Lucchini, La nuova edizione del carteggio Contini-Gadda 47Aldo Mastropasqua, Contini-Falqui. Storia di un’amicizia epistolare 53Domenico Scarpa, Cultura e azione. Prima lettura del carteggio Contini-Alberti 67Alessia Vezzoni, L’epistolario edito di Gianfranco Contini. Lettere sparse e fram-

menti 81

bilanci

Corrispondenze epistolari dell’Ottocento e del Novecento

Federico Fastelli, Teresa Spignoli, Premessa 127Repertorio bibliografico ragionato (1999-2009), a cura di Federico Fastelli, Tere-

sa Spignoli 133Indice dei nomi 221