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UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI TORINO
DIPARTIMENTO DI MANAGEMENT
SAA s.c.ar.l.
MASTER UNIVERSITARIO DI PRIMO LIVELLO IN
BUSINESS ADMINISTRATION
PROJECT WORK FINALE
“Riorganizzazione della macchina comunale e creazione di
un sistema auto adattativo alle esigenze della cittadinanza”
“The creation of an auto-adjusting, citizen-oriented system
through a radical reorganisation of the council”
RELATORE CANDIDATO
prof. Riccardo Magnone dott. Paolo Giordana
Anno Accademico
2013-2014 e 2014-2015
“Abbiamo una città forte;
egli ha eretto a nostra salvezza mura e
baluardo.
Aprite le porte:
entri il popolo giusto che mantiene la
fedeltà.
Il suo animo è saldo;
tu gli assicurerai la pace,
pace perché in te ha fiducia.” Is 26,1-2
A Torino.
PROJECT WORK in BUSINESS ADMINISTRATION XI SAA
Anno Accademico 2013-2014
“Riorganizzazione della macchina comunale e creazione di un sistema auto
adattativo alle esigenze della cittadinanza”
“The creation of an auto-adjusting, citizen-oriented system through a radical
reorganisation of the council”
PREFAZIONE
La tesi sarà finalizzata ad elaborare un nuovo modello di organizzazione della macchina
comunale il quale, partendo dagli assunti di efficienza e innovazione appresi durante il master,
configuri un modello teorico adatto a soddisfare le esigenze della cittadinanza con la
maggior efficienza possibile. Tale modello dovrà tenere conto necessariamente delle peculiarità
del settore pubblico nel quale, a mero titolo di esempio, la selezione del personale avviene in via
ordinaria tramite concorso pubblico e l'assegnazione delle risorse nel bilancio hanno forti vincoli
legislativi eterodeterminati. Tale modello sarà poi applicato in un settore comunale, i Servizi
Civici e Demografici (l'Anagrafe ndr), presso il quale i cittadini si rivolgono per ricevere servizi
standardizzati o standardizzabili.
L’applicazione di tale metodo dovrebbe garantire maggiore efficienza globale della macchina e
quindi un “surplus” di risorse umane. Per i vincoli di cui si é accennato, nel caso in cui vi siano
delle risorse umane risultanti disponibili dalla riorganizzazione, non é né utile per la macchina
comunale, né possibile per i vincoli contrattuali procedere ad una riduzione complessiva delle
risorse umane. Ciò perché, per i meccanismi di finanza pubblica e di il bilancio, la macchina
comunale sarebbe penalizzato grazie al patto di stabilità interno, non potendo spostare su altri
capitoli di bilancio le risorse riservate al personale.
In tale sistema, gioca un ruolo fondamentale la piattaforma informatica “Torino Facile”, già
attualmente disponibile per i cittadini torinesi. Si tratta di una “identità digitale” attraverso la
quale già oggi è possibile ricevere alcuni servizi. Il piano prevede una implementazione di tale
piattaforma affinché non solo fornisca ulteriori servizi, che in tal modo libererebbero risorse
umane attualmente impegnate (ad esempio nei Servizi Civici) ma sia utilizzata anche quale
strumento per un costante feedback dei cittadini (stakeholder), che consentirebbe, da un lato, una
programmazione tempestiva per rafforzare alcuni servizi in caso di specifiche necessità e
dall’altro uno strumento affidabile di rilevazione della qualità percepita. In tale organizzazione, il
ruolo del Settore Controllo di Gestione diventa centrale per: monitorare costantemente i processi,
1
assicurarne i tempestivi adattamenti, risolvere le criticità, coordinare i settori coinvolti e
verificare il raggiungimento degli obiettivi assegnati alla dirigenza, alle posizioni organizzative
(quadri) e ai dipendenti della Città.
I risparmi di bilancio sarebbero da ricercare tramite una strategia di revisione dei servizi
attualmente erogati in outsourcing, in tal modo, si libererebbero risorse economiche utili per i
capitoli di spesa corrente o per investimenti.
Utilizzando, infine, le tecniche di Project Management apprese durante il corso, verrà preparato
un Documenti di Inizio Progetto (DIP), seppur in forma solo preliminare, attraverso il quale
ipotizzare la gestione diretta di un servizio: la gestione della sala dei concerti del Conservatorio
di Torino.
Si tratta, infatti, di un servizio altamente standardizzato in quanto oggetto di gare pubbliche. Si
utilizzerà dunque il capitolato di gara, di norma molto prescrittivo, per organizzare il processo
interno.
2
Capitolo I: Metodo di lavoro
1. Introduzione.
Il Comune di Torino è un Ente Pubblico Territoriale disciplinato dalla Costituzione della
Repubblica, dal Testo Unico degli Enti Locali DLGS 267/2000 (di seguito TUEL) e da un
complesso di norme inerenti sia il procedimento amministrativo, sia il funzionamento dell’Ente 1
medesimo. I vincoli normativi non devono però essere percepiti, come spesso accade, come delle
irrazionali limitazioni nell’agire che l’Ente locale ha rispetto ad una impresa privata, ma essi
rappresentano il modo concreto di tutelare l’interesse generale contro interessi particolari che
potrebbero essere soddisfatti con le risorse collettive.
L’Ente locale, il Comune in questo caso, è infatti costituito dall’intera comunità di cittadini che
vivono su di un territorio e il suo “patrimonio”, inteso in senso ampio, è dato dalla storia che 2
quella collettività ha accumulato. Torino è stata fondata nell’anno 25 a.C . da Ottaviano Cesare 3
Augusto col nome di Augusta Taurinorum; da allora molta strada è stata percorsa, ed in
particolare a partire dal XVII secolo l’evoluzione è stata via via crescente, ma non va mai
dimenticato che ogni momento analizzato, come accadrà in questo lavoro, rappresenta solamente
un istante di un flusso molto più ampio.
Tale prospettiva storica non inficia però il lavoro che ci apprestiamo a fare in merito alla
riorganizzazione dell’Ente. L’efficienza, ossia il produrre il miglior risultato possibile con il
minor uso possibile di risorse, è un imperativo insito nel codice genetico della vita, tanto delle
singole creature di questo mondo, quanto nelle organizzazioni sociali; solamente, infatti,
rispondendo efficientemente agli stimoli si può assicurare la sopravvivenza al soggetto attraverso
la storia, sia essa limitata alla vita di un singolo, oppure bimillenaria come quella di una
collettività.
Ecco quindi che il perseguimento della massima efficienza possibile, prima ancora di essere un
principio normativo dettato dalla Comunità Europea, dalla Costituzione o semplicemente
desiderato dai cittadini, è l’unico strumento possibile per assicurare ad una collettività di
prosperare nel futuro. Ciò ovviamente accade anche per le imprese private: l’inefficienza si paga
1Sui poteri autoritativi della Pubblica Amministrazione e i vincoli nei procedimenti vedasi in particolare la L.
241/90 sul procedimento amministrativo la quale all’art. 1 recita: “L'attività amministrativa persegue i fini
determinati dalla legge ed e' retta da criteri di economicità, di efficacia e di pubblicità secondo le modalità
previste dalla presente legge e dalle altre disposizioni che disciplinano singoli procedimenti.” 2 L’articolo 1 dello Statuto della Città di Torino recita: “Il Comune di Torino rappresenta la comunità che vive nel
territorio comunale, ne assicura l'autogoverno, ne cura gli interessi e ne promuove lo sviluppo civile, politico,
economico e sociale”
3 Anthony L. Cardoza, Geogrey W. Symcox “A History of Turin” Einaudi 2006.
3
con la diminuzione dei profitti, con la perdita di quote di mercato e, infine, con la morte
dell’impresa medesima.
Nel caso dello Stato, e delle sue articolazioni territoriali, non è possibile la morte, intesa come
cancellazione dall’esistenza; gli Stati infatti, benché insolventi, non cessano di esistere né
territorialmente né per la sovranità che esercitano . Sussistono comunque, in particolare nel 4
contesto mondiale moderno, altri tipi di sanzioni, in particolare per i soggetti più “deboli” della
comunità internazionale medesima.
Occorre dunque, tenendo conto di tutti i vincoli esistenti nell’attività della Pubblica
Amministrazione, in primo luogo analizzare la struttura esistente e verificarne il rapporto tra
mezzi impiegati e obiettivi conseguiti; in secondo luogo delineare delle azioni graduate nel
tempo di pianificazione strategica volte a riorganizzare la macchina comunale nel suo
complesso.
In questo elaborato si cercherà, dunque, di delineare un metodo di lavoro finalizzato ad
individuare tanto le inefficienze attuali quanto i possibili miglioramenti, secondo una metodica
comune, da attuare.
2. Analisi del dato storico.
Attualmente la Città di Torino ha 10.418 dipendenti, distribuiti come da tabella sotto riportata. I 5
dati si riferiscono solamente al personale di ruolo, ossia assunto a tempo indeterminato a seguito
di concorso pubblico così come previsto dall’attuale normativa, e al personale incaricato dalla
Giunta Comunale.
Il TUEL ha infatti introdotto anche in Italia negli Enti Locali la possibilità di avvalersi di una
certa forma di spoil system, ossia di conferire incarichi dirigenziali o di staff a tempo
determinato e per ragioni di carattere fiduciario da parte del Sindaco e della Giunta Comunale.
Tale opzione in un Comune di queste dimensioni ammonta attualmente ad un totale di 39
persone le quali, al cambiare dell’Amministrazione, dovrebbero lasciare liberi i loro posti
affinché il nuovo Sindaco e la nuova Giunta possano nominare persone di loro fiducia. Tale
4 Intendasi come “sovranità” la definizione classica di “monopolio dell’uso legittimo della forza su di un determinato
territorio.” La cd. sovranità risulta piena se coincidente con la pienezza dello “jus imperii, jus gladii, jus honorum e
debellatio”. Domenico Fisichella, Giusnaturalismo e teoria della sovranità in Joseph de Maistre, D'Anna,
Messina-Firenze, 1963, Augusto Barbera, Fusaro, C., Corso di diritto pubblico, Il Mulino, Bologna, 2001.
5 I dati sono forniti dal Servizio Centrale Risorse Umane e sono al 31-12-2014
4
numero non rappresenta un limite fisso: nella storia delle amministrazioni torinesi si avevano
infatti molti più dirigenti incaricati, ridotti, anche per questioni di risparmio, solamente
nell’ultimo quadriennio. Vi è inoltre una differenza nelle funzioni del personale incaricato:
coloro che sono in staff, al Sindaco o agli Assessori, compongono l’ufficio dell’assessorato in
senso stretto e supportano il politico, i Dirigenti incaricati, invece, reggono un settore, con i
medesimi obblighi e vincoli di un dirigente di ruolo. Può essere importante, anche ai fini di una
ristrutturazione complessiva della struttura amministrativa comunale, collocare in alcuni settori
chiave, quali ad esempio il controllo di gestione o il settore al quale afferirà la revisione della
struttura informatica, delle persone altamente competenti.
DIPENDENTI IN FORZA COMUNE DI TORINO AL 31 DICEMBRE
2014
CATEGORIA A 38
CATEGORIA B 1953
CATEGORIA C 5388
CATEGORIA D 2391
POSIZIONI ORGANIZZATIVE CAT. D 488
DIRIGENTI DI RUOLO 121
TOTALE DIPENDENTI RUOLO 10.379
DIRETTORE GENERALE 1
SEGRETARIO GENERALE 1
DIRIGENTI INCARICATI 7
PERSONALE IN STAFF ASSESSORI 30
Totale generale 10.418
Le risorse umane sono divise, in base al CCNL applicato, in 4 profili professionali per i ruoli non
dirigenziali. Questi sono: A operatore generico con compiti manuali non specializzati; B
operatore specializzato con compiti operativi che richiedono una qualifica superiore o
professionalità specifiche; C istruttore amministrativo, con compiti di ufficio; D responsabile
amministrativo o funzionario direttivo, con compiti di coordinamento di attività amministrative e
uffici semplici. Tra le persone qualificate come D vengono scelte le cosiddette Posizioni
Organizzative, ossia un incarico intermedio tra la funzione dirigenziale e quella funzionariale. Si
5
tratta di soggetti che ricevono quali compiti la direzione ed il coordinamento di strutture
complesse, ma non di interi settori. Le PO possono anche ricevere la cosiddetta “delega di firma”
ossia la capacità di agire e di impegnare l’Ente verso l’esterno, capacità tipica della qualifica
dirigenziale. In questo modo, in base alla attuale normativa , le cd. PO con delega di firma sono 6
de facto assimilabili al ruolo della vice dirigenza.
La distribuzione per classi di età è la seguente:
Classe di eta' Numero Percentuale
Da 20 a 24 5 0,05
Da 25 a 29 67
3,18 Da 30 a 34 264
Da 35 a 39 682
30,39
Da 40 a 44 985
Da 45 a 49 1.499
Da 50 a 54 2.973
66,39
Da 55 a 59 2.783
Da 60 a 64 1.140
Da 65 a 67 20
Totale 10.418 100,00
L’età media dei dipendenti in servizio al 31/12/2015 è di circa 51 anni, con una fascia di persone
relativamente prossime all’età pensionabile composta da circa 3.000 unità, circa il 30% dei
dipendenti dell’Amministrazione. Secondo una ricerca effettuata dall’ARAN nel 2013 risulta 7
che, tra le Pubbliche Amministrazioni europee, quella italiana è la più vecchia, così come
riportato nella seguente tabella:
Percentuali per classi di età.
<25 25-34 35-49 >50
6 cfr. art. 17 bis DLGS 165/2001 7 Collana Aran Occasional Paper “Anzianità ed età del personale pubblico”, n. 3 - Giugno 2013
6
Italia 1% 9% 46% 44%
Torino 0,05% 3% 31% 66%
Francia 6% 22% 43% 29%
UK 5% 20% 45% 30%
Da questi dati emerge che, confrontando la PA italiana con i due paesi europei più simili,
risultiamo essere quelli con il maggior numero di ultra cinquantenni. Se si confronta poi la
situazione del Comune di Torino con la media dei dati nazionali la situazione è ancora più
allarmante: non esiste praticamente una nuova generazione di amministrativi pronta ad essere
formata. Tutto ciò si nota anche dai dati relativi all’età media del comparto Regioni ed
Autonomie locali, al quale appartiene la Città, che è di 49 anni contro i 51 anni dei dipendenti
torinesi.
7
Nel bilancio del Comune la voce del personale pesa per il 30%, per un importo totale di Euro
377 milioni, prima voce di spesa davanti alla voce “beni e servizi” per un importo di Euro 286 8
milioni. Appare dunque evidente che, vista la rilevanza della voce, sia necessario che le risorse
umane in servizio presso l'Amministrazione siano usate nel modo più efficiente possibile e,
attraverso tale miglior uso di queste, procedere alla riduzione della voce di spesa per beni e
servizi in invarianza di qualità e quantità di servizi erogati al cittadino. Tali risparmi
consentirebbero, da un lato di stabilire dei premi di produttività o degli incentivi per il personale,
dall’altro lato di ampliare la qualità e la quantità dei servizi resi.
Prima di approfondire il metodo col quale sarà elaborata questa riorganizzazione, ritengo
opportuno introdurre un ragionamento in merito al salario di efficienza, alla selezione delle
risorse umane e al sistema premiale.
Nella Pubblica Amministrazione l’utilizzo dell’incentivo economico basato sui premi di
produttività correlati agli obiettivi raggiunti, sebbene tecnicamente possibile, di norma viene
attuato in modo da non espletare appieno i propri effetti e, dunque, i benefici all’intera
organizzazione del lavoro. Eccettuati alcuni casi virtuosi normati da specifici accordi sindacali,
quali ad esempio il caso della Divisione Tasse e Tributi della Città di Torino, per tutti gli altri il
premio è semplicemente correlato alla presenza e diminuito a seconda dei giorni di assenza, per
malattia o altre fattispecie, dal posto di lavoro. L’attuale normativa prevede che, nel caso in cui
la riorganizzazione di un servizio produca dei risparmi all’Ente, tali economie possano essere
ribaltate sui dipendenti fino ad un massimo della metà della somma risparmiata . 9
Una riorganizzazione complessiva della macchina comunale non può, dunque, prescindere dalla
creazione di un sistema di assegnazione di obiettivi, e dunque di incentivi economici al
raggiungimento degli stessi, e di valutazione dei medesimi. La fase di valutazione ha una sua
centralità nel meccanismo di miglioramento dell’efficienza dell’amministrazione, pertanto un
settore specifico, il Controllo di Gestione, sarà incaricato di monitorare in modo efficiente la
valutazione proveniente dall’utenza, nel caso in cui sia presente, dai colleghi (gruppo di lavoro) e
dai responsabili del servizio (dirigenti o PO). Solamente una ponderazione di queste tre
valutazioni può garantire l’obiettività del giudizio finale in merito al raggiungimento degli
obiettivi del singolo e del gruppo di lavoro. Seguendo tale logica, il medesimo incentivo
economico dovrebbe essere composto da due differenti parti: la prima, relativa alle prestazioni
del gruppo di lavoro in relazione agli obiettivi, la seconda, relativa al giudizio del lavoro
compiuto dal singolo.
8 Bilancio di previsione 2015 9 cfr. articolo 16 del Decreto legge 98/2011
8
Per operare questa rivoluzione sostanziale dell’intera macchina comunale sarà necessario
studiare in modo globale tutti i processi che erogano servizi, in qualunque modo essi vengano
intesi. La riorganizzazione passa dunque da una analisi cd “dal basso” per poi procedere a
sommare gli uffici affini costruendo così i settori, e dalla somma di questi per area in direzioni.
Si cercherà di utilizzare il più possibile dati quantitativi al fine di pervenire ad obiettivi di
efficienza ed efficacia chiari e trasparenti, tanto per i dipendenti dell’Ente quanto, negli effetti
della riorganizzazione, per i cittadini torinesi. La qualità globale percepita dal cittadino deve
infatti essere considerata come centrale tra i valori della riorganizzazione, compendidandola
ovviamente con i criteri di efficienza, efficacia ed economicità, che devono per Legge regolare le
attività amministrative dell’Ente.
Per dare idea della complessità della struttura organizzativa della Città di Torino credo sia
importante osservare con attenzione l’organigramma dell’Ente.
Attualmente le funzioni, o aree tematiche, non sempre sono associate rispettando le affinità o la
prossimità nel servizio. In una nuova organizzazione “dal basso” si procederebbe a costruire un
organigramma nel quale sarebbero immediatamente chiare le esigenze di organico degli uffici e,
di conseguenza, anche il numero e le qualifiche delle funzioni dirigenziali. In questo modo,
rideterminando la pianta organica, si potrebbe pianificare l’assunzione di quelle risorse umane
che dovranno sostituire i pensionamenti e portare ad una riduzione dell’età media complessiva
del personale dell’Ente.
Accanto al grande tema del sistema premiale, andrebbe anche affrontato quello del ricambio
generazionale, vedendo il pensionamento circa 2000 persone (il 20% dei dipendenti) nei
prossimi 5 anni quale grande occasione da non mancare. La Costituzione e la Legge,
giustamente, impongono l’assunzione tramite concorso pubblico; sta ovviamente
nell’Amministrazione individuare quale forma di concorso pubblico sia più adatta per i ruoli
necessari. E’ infatti intrisicamente differente un ruolo prettamente amministrativo da un ruolo
operativo, quale ad esempio la polizia municipale o il settore dell’assistenza sociale.
Sarebbe quindi opportuno compendiare con gli obblighi di legge i criteri propri della selezione
del personale e della sua formazione, in particolare nei primi anni. Il grande vantaggio sarebbe
nell’utilizzare questi nuovi ingressi come motori del cambiamento in quanto, se adeguatamente
formati, portatori di una nuova modalità di lavoro alla quale il resto della struttura
amministrativa farebbe più fatica ad adattarsi. Il 20% dell’intero personale rappresenta, inoltre,
una “massa critica” sufficiente, se ben condotta, a generare nei 5 anni il cambiamento
programmato e desiderato.
Non va dimenticato, infine, che è possibile già oggi, e tendenzialmente ancora di più dopo
l’introduzione della nuova disciplina del pubblico impiego, l’utilizzo di risorse umane di ruolo
9
presso altre amministrazioni oppure selezionate da concorsi pubblici e presenti in graduatorie.
Questo consentirebbe di attingere a risorse umane nuove e già professionalizzate praticamente
senza alcun costo di selezione.
10
3 . Enunciazione del metodo di organizzazione del lavoro.
In questo breve scritto non sarà possibile preparare un piano operativo dettagliato di
riorganizzazione della complessa macchina amministrativa comunale, ci si limiterà, pertanto,
solamente ad enunciare principi e metodo di lavoro, lasciando, eventualmente, in una seconda
fase e ad un gruppo di lavoro il compito di redigere il piano operativo. Si prevede che la
realizzazione dello stesso possa richiedere un periodo di 4/6 mesi. Nel caso in cui si desideri
rendere più efficiente la macchina comunale a partire dal 1 gennaio 2017 sarà quindi necessario
procedere alla creazione del gruppo di lavoro a partire dal mese di giugno 2016. In tal modo si
potrebbe usare l’intero anno 2017 per avviare la riorganizzazione in modo sperimentale,
procedendo successivamente, per miglioramenti progressivi, ad una messa in esercizio definitiva
entro il 2020. Gli anni 2016-2020, come già visto in precedenza, dovrebbero essere interessati
dal pensionamento di un ingente numero di dipendenti; se, quindi, si usasse tale opportunita
coniugandola con una nuova organizzazione logistica degli uffici e dei servizi, ed integrandola
con una maggiore informatizzazione dei medesimi, entro l’anno 2020 si riuscirebbe ad avere una
macchina amministrativa nel suo complesso in grado di erogare servizi di ottima qualità ad un
costo marginale inferiore rispetto a quello attuale e con una maggiore soddisfazione complessiva
delle risorse umane.
Nei paragrafi successivi sarà illustrato il metodo di analisi “dal basso ” dei procedimenti
amministrativi e quindi della loro riorganizzazione.
3.1 Settori standardizzabili.
Come già più volte accennato, la riorganizzazione del lavoro ha tra le sue primarie finalità quella
di continuare a garantire ai cittadini i servizi già forniti aumentandone la qualità e, ove possibile,
la quantità dei medesimi in invarianza di costo, anzi procurando un risparmio che potrà essere
investito per ampliare il numero dei cittadini che usufruiscono dei servizi.
Centrale in questa analisi è la suddivisione dei settori comunali in due tipologie quelli cd.
“standardizzabili” e quelli cd. “non standardizzabili”. Tale suddivisione viene costruita in base al
servizio prodotto/erogato dal settore analizzato. In altri termini: se il servizio produce un output
in beni o servizi e dunque ha un “cliente”, sia esso esterno, tipicamente la cittadinanza, o interno,
un altro settore comunale.
Occorre quindi operare alcuni esempi: tutti i settori che sono direttamente a contatto col pubblico
erogano servizi sotto forma di certificati, autorizzazioni o licenze. Tipico può essere considerato
il caso dei Servizi Anagrafici. In questo caso l’operazione da compiere è semplice poichè,
usando il dato storico, si sa quanti certificati, carte di identià, cambi di residenza ecc… ogni anno
vengono rilasciate dagli uffici competenti. Il medesimo ragionamento lo si può operare per i
12
settori che svolgono dei servizi alla persona, tipicamente il welfare, nel quale anche le
prestazioni possono essere correlate all’utenza.
L’unità di misura utilizzata dovrebbe essere, come in qualunque processo produttivo, le
ore/uomo necessarie per realizzare undeterminato servizio. In una prima fase sarà dunque
solamente necessario compilare una tabella dei processi, assegnando a ciascuno un valore medio
di ore/uomo necessarie. Sempre per restare agli esempi fatti nel caso dei servizi anagrafici, si
potrebbero calcolare le ore/uomo medie necessarie per il rilascio della carta di identità oppure
per i cambi di residenza o per le altre pratiche svolte dagli uffici. Tali ore, ovviamente, devono
essere comprensive tanto del lavoro di front office, il servizio svolto tout court, quanto di quello
di back office.
Nel caso di settori che invece svolgano un servizio per una “committenza interna”, si dovrebbe
usare il medesimo metodo di lavoro per calcolarne il costo in ore/uomo. Per fare un esempio: i
vivai comunali producono gran parte delle piante che poi vengono utilizzate per i giardini, i
parchi e gli uffici della città. Anche in questo caso si riesce a calcolare tale indice per le piante
che vengono prodotte e gli abbellimenti che possiamo trovare nei giardini torinesi.
Tali indici, che per un momento vengono solamente registrati, possono essere confrontati, nel
caso in cui esistano, con degli standard italiani o internazionali. Nel caso delle prestazioni
relative al welfare esistono, infatti, statistiche utili a ottenere una specie di benchmark al quale
rapportare l’indice comunale ottenuto. Se infatti è tra gli scopi di questa riorganizzazione
ottenere la massima efficienza possibile, è anche vero che, soprattutto nei servizi alla persona, un
sovraccarico di lavoro procuri una diminuzione della qualità del servizio erogato. Tipicamente
nei servizi sociali, in particolare nei casi familiari più complessi, è indispensabile che il rapporto
utenti/operatori sia tale da non generare o una minore qualità del servizio o un minor numero di
utenti serviti.
Si otterrebbe in questo modo una tabella di tutti i processi dell’Ente con i valori di ore/uomo
necessarie per svolgerli.
3.2. Calcolo dell'inefficienza e lean management.
Il primo passo che potrebbe essere compiuto nella prima fase di riorganizzazione è rappresentato
dal calcolo, o stima, dell’inefficienza. Una volta ottenuto il valore di ore/uomo necessarie per
erogare una determinata tipologia di servizio, si può già stimare quali siano i settori che
necessitano di maggiori risorse umane e quali che invece ne hanno in surplus. Per un avvio più
graduale si può anche, una volta ottenuto il valore di ore/uomo necessarie, aggiungere una
percentuale di inefficienza, che potremmo definire “standard”, da applicare ad esempio nel caso
13
in cui la logistica sia particolarmente difficoltosa, uffici distaccati, oppure vi sia la presenza di
persone con particolari difficoltà a svolgere alcune mansioni lavorative.
Lo scopo di tale prima fase risiede nel rideterminare gli organici degli uffici, ridistribuendo il
personale già in forza presso l’amministrazione e, eventualmente, determinandone in maniera
abbastanza precisa i fabbisogni per eventuali piani di assunzione.
La seconda fase, che sarà assegnata quale obiettivo ai Direttori e ai Dirigenti di questi settori,
consisterà nella riduzione della percentuale di inefficienza, arrivando a fornire il medesimo
servizio, in termini sia qualitativi sia quantitativi, con un minor numero di ore/uomo. Si tratta
dell’applicazione, per settore, del Lean Management che avverrà in due fasi. Una prima di
formazione generale sulla metodologia da adottare e una seconda specifica per ogni settore nella
quale il Responsabile (Dirigente o Direttore) dovrà elaborare, con la propria squadra, un piano di
efficentamento. L’incentivo economico, di cui si è trattato nel paragrafo precedente, sarà dunque
pari alla metà delle somme risparmiate e ribaltato su tutto il settore coinvolto in base al sistema
di valutazione di cui si è accennato. I risparmi procurati da questa fase sono definibili come
“diretti”, ossia correlati con il minor uso di ore/uomo per erogare i medesimi servizi. Il computo
quindi dovrà essere fatto, necessariamente, sul costo delle risorse umane lasciate “libere” per
l’Amministrazione. E’ da notare che la prima fase, quella di formazione, sarà da elaborare con
molta attenzione in collaborazione con differenti settori comunali. In una Pubblica
Amministrazione, infatti, sussistono obblighi di procedura dettati dalla Legge e dai Regolamente
e questi non possono, e soprattutto non devono, essere elusi in alcun modo. Si tratta di
disposizioni finalizzate a garantire l’efficienza, l’efficacia, la trasparenza ed il buon andamento
della PA medesima e dunque un tentativo di aggiramento, sovente messo in piedi tramite
l’utilizzo di strutture esterne all’Amministrazione, quali tipicamente le Fondazioni, sebbene fatto
con le migliori intenzioni, non solo è moralmente discutibile, ma nel lungo periodo non porta un
miglioramento dell’efficienza della macchina comunale. Ritengo invece che la corretta
applicazione del lean management, compenditata con un rispetto delle procedure di cui alla
Legge e ai Regolamenti, sia l’unico sistema per garantire una duratura efficienza
dell’Amministrazione, nell’interesse della Città.
La terza fase riguarda direttamente la seconda voce di bilancio dell’Ente Comune ossia
l’acquisto di beni e servizi. Una volta ricavato il dato relativo al personale “libero”, si deve
ipotizzare di internalizzare, ove economicamente efficiente, i servizi attualmente affidati a
soggetti esterni mediante appalti. Sono molto numerosi, infatti, i servizi che storicamente erano
stati svolti da dipendenti dell’Ente e negli ultimi vent’anni sono stati affidati a soggetti esterni.
Possiamo ricordare a mero titolo esemplificativo la cura del verde pubblico, la pulizia degli uffici
comunali, il trasporto degli scolari e dei disabili, i servizi di sala del Conservatorio, che
affronteremo nell’ultimo capitolo, e dei teatri cittadini, il servizio di preparazione pasti per le
14
scuole civiche e per i dipendenti. Non è però detto che sia conveniente per la Città pensare ad
una “internalizzazione” del servizio in ogni caso, sarà quindi sempre necessario effettuare una
valutazione basata in primo luogo sul costo e poi sul possibile utilizzo delle risorse così liberate.
Sempre per stare agli esempi affrontati: non è detto che tra le risorse umane rese “libere” ci siano
dei giardinieri già formati, ma è opportuno verificare se vi sia la disponibilità di alcuni a seguire
dei corsi di formazione per poterlo diventare. Tale opzione va poi bilanciata col costo del
servizio attualmente pagato al fornitore esterno in modo da valutarne la convenzienza e la
sostenibilità. In questo caso si definiscono i risparmi prodotti come “indiretti”, derivanti dalla
differenza tra quanto speso per il servizio esternalizzato e quanto per il servizio “internalizzato”;
la metà di tale risparmio dovrebbe essere messa a disposizione del team quale premio
incentivante.
Un interessante caso di studio è rappresentato dall’Ospedale Sant’Orsola di Bologna, il quale ha
deciso di internalizzare il servizio di mensa , incrementando tanto i risparmi per l’Ente quanto la 10
qualità del servizio. Per ottenere questi risultati si sono però analizzate in forma meticolosa tutte
le procedure necessarie per arrivare all’erogazione del servizio (la preparazione dei pasti), si è
avviato un ambizioso processo di formazione del personale e si sono programmate assunzioni di
personale specializzato.
Analogamente la Città di Torino, qualora dovesse giungere a questa terza fase, in particolare
grazie ai pensionamenti attesi, potrebbe, una volta effettuata la valutazione di convenzienza
economica, decidere di assumere personale specializzato tanto nei giardini, nel caso in cui si
desideri internalizzare il servizio di manutenzione del verde, quanto nella cucina, nel caso in cui
si desiderasse internalizzare il servizio di cucina per le scuole e\o i dipendenti della Città.
Dal quarto anno in poi, avviata la riorganizzazione, dovrebbe iniziare un continuo monitoraggio
degli indici di efficienza, al fine di procedere, con miglioramenti progressivi, verso la messa in
esercizio definitivo di questa nuova organizzazione del lavoro della macchina comunale.
3.3. Costo per servizio erogato
Un dato di non secondaria importanza derivante da questa nuova impostazione dell’Ente è quello
relativo al costo del servizio erogato. Tale informazione, che in apparenza potrebbe non
interessare la Pubblica Amministrazione, in realtà rappresenta un fattore di estrema importanza
tanto per la macchina amministrativa quanto per le scelte politiche.
Non tutti i servizi, infatti, devono necessariamente essere forniti alla cittadinanza gratuitamente e
per tutti; ve ne sono alcuni che sono indispensabili, quali per stare agli esempi riportati i servizi
10 Vedi allegato “Nuova cucina centralizzata” e
http://www.aosp.bo.it/content/pi-qualit-e-meno-costi-il-policlinico-sperimenta-la-spending-review-virtuosa
15
anagrafici o dello Sportello Unico delle Attività produttive, ed altri che, invece, possono essere
calibrati sul reddito delle persone, tipicamente i servizi cd. “a domanda individuale” quali, ad
esempio, le scuole comunali.
Già oggi esiste una suddivisione per fasce di reddito, ma tale suddivisione non parte dal costo
reale del servizio erogato e non è affatto detto che sia equa. Inoltre, una maggiore efficienza della
macchina amministrativa comporterebbe, direttamente, una diminuzione del costo del servizio il
quale potrebbe, per scelta politica, essere ribaltato sull’utenza sotto forma di diminuzione del
costo per tutti gli utenti o per particolari categorie.
Come sarà dimostrato nel terzo capitolo, alcuni servizi svolti in modo diretto hanno un costo
inferiore. Tale risparmio, che nel caso del Conservatorio ammonta a circa 60.000 €/anno, può
essere ribaltato sul costo del servizio, in questo caso le Associazioni musicali che usano il
conservatorio, oppure usato per altri scopi, quali ad esempio il sostegno alle attività musicali.
Tale scelta ritengo sia da riservarsi alla politica la quale, espressione della volontà popolare,
decide le priorità per l’Amministrazione.
In assenza però di un dato preciso in merito al costo del servizio tutto diventa opinabile e,
sovente, ci si limita ad uno scontro ideologico fondato su preconcetti piuttosto che su dati reali.
3.4. Settori non standardizzabili residuali
Per concludere il ragionamento occorre trattare dei cd. “settori non standardizzabili” residuali.
Nell’organizzazione della macchina comunale esitono settori per i quali non è semplice
identificare un prodotto od un servizio erogato: per fare alcuni esempi, la cultura o i settori di
supporto all’attività del Consiglio Comunale e della Giunta. In questi casi è complesso costruire
un sistema di obiettivi e di valutazioni quantitative, non è infatti possibile un calcolo sul numero
di delibere prodotte che non avrebbe senso. Non conta, infatti, quanti atti amministrativi sono
emanati, ma cosa contengono, perché sono fatti e qual è il progetto politico sottostante.
In questi casi occorre strutturare la riorganizzazione su altri schemi che tengano conto delle
peculiarità e, al massimo, dei carichi di lavoro per le risorse umani. Si può stimare però che i
settori non stardandizzabili rappresentino meno del 10% dell’intero numero dei dipendenti
dell’Ente.
4. L'informatizzazione: “Torinofacile 2.0”.
Nel 1999 la Città di Torino, nell’ambito del progetto Distinct promosso dalla Comunità Europea,
in collaborazione col Politecnico di Torino, ha avviato la sperimentazione di un sistema di smart
16
card per accedere ad alcuni servizi dell’Amministrazione. Gli utenti campione, all’epoca furono
scelti quali tester i dipendenti dell’Ente ed alcuni professionisti, potevano, in modalità sia online
sia offline, ottenere certificati ed informazioni per i quali precedentemente era necessario recarsi
fisicamente presso gli uffici comunali. Nel 2001, a seguito dell’esito positivo di questa
sperimentazione, il servizio fu esteso all’intera cittadinanza e nel 2005 fu implementato con la
card “Torino facilissima”. Contemporaneamente anche altre amministrazioni, quali ad esempio
la Regione Piemonte, hanno reso disponibile per i cittadini un portale analogo per alcuni servizi
di competenza regionale.
Si tratta, in entrambi i casi, di un’innovazione fondamentale nel rapporto tra la Pubblica
Amministrazione ed il cittadino, che ha prodotto e produrrà notevoli benefici e maggiore
efficienza per l’intero sistema. Il miglioramento di tali servizi dovrà dunque costituire una
priorità per ogni Amministrazione, proprio perché da considerarsi quale pre-supposto necessario
ad ogni ulteriore azione politica.
Nell’ottica, dunque, di una riorganizzazione dei servizi sarà necessario implementare la
piattaforma esistente al fine di automatizzare, il più possibile, non solo i servizi erogati,
diminuendone così il costo, ma strutturare un altro rapporto con la cittadinanza. Si fonda, infatti,
su tale piattaforma il sistema di auto-adattamento ai bisogni della cittadinanza e di rilevazione
della qualità percepita.
Attualmente solo alcuni servizi sono soggetti a valutazione della qualità, ad esempio lo sono i
trasporti pubblici, ma tali indagini vengono svolte solamente su un campione e costituiscono,
ogni volta, un costo aggiuntivo per la Città. Una piattaforma evoluta, accessibile anche da
mobile, consentirebbe una piena “identità elettronica” da parte dei cittadini, attraverso la quale
non solo richiedere prontamente un servizio, ma, ad esempio, sollecitare interventi, pensiamo nel
caso di problemi col manto stradale o di sporcizia, oppure per esprimere il proprio gradimento su
un servizio fruito.
Nella struttura amministrativa riorganizzata sarà da predisporre, accanto ad un ufficio centrale, in
stretto coordinamento col il Settore Controllo di Gestione, degli uffici nei vari settori con
funzioni di interfaccia con i servizi. Tale organizzazione consentirà non solo di adattare la
piattaforma alle esigenze specifiche dei servizi: un conto sono, infatti, i certificati anagrafici ed
un altro la segnalazione di buche stradali o il pagamento di tasse e imposte, ma soprattutto di
risolvere celermente le criticità che si riscontreranno certamente nelle prime fasi di
riorganizzaazione. Inoltre, accanto alla piattaforma informatica, dovrà essere implementata la
struttura di back office, la quale, in termini di ore/uomo, dovrà essere considerata nel conteggio
del costo complessivo del servizio.
17
Infine, per ciò che riguarda l’utenza sarà da predisporre non soltanto un piano di comunicazione,
ma anche un servizio di supporto che consenta ai cittadini torinesi di dotarsi della applicazione e
di utilizzarne tutte le sue potenzialità. Dovranno essere previsti degli accordi con scuole,
associazioni di categoria, media partner in grado di diffondere capillarmente questo nuovo modo
di interfacciarsi con la PA. Tale investimento, sebbene possa sembrare a prima vista gravoso,
sarà fonte di grandi risparmi non appena l’intero sistema riorganizzato sarà a regime.
5. Il settore Controllo di Gestione.
In questo modello di riorganizzazione il settore Controllo di Gestione riveste una importanza
centrale tanto nella prima fase di rilevazione delle attività esistenti, quanto in quella di
pianificazione, sperimentazione, messa in esercizio e successivamente di verifica e correzione.
Sarà anche compito del Settore il coordinare la formazione per il lean management e il supporto
per la strutturazione del servizio informatico.
Sono da ipotizzare degli step trimestrali di pianificazione, prima, e poi di verifica durante il
quinquennio in modo da verificare i progressi e da fornire i dati degli eventuali risparmi ottenuti.
Il Settore dovrà, necessariamente, essere integrato con gli uffici responsabili delle rilevazioni
sulla qualità tanto interna quanto esterna, ossia quella percepita dal cittadino. Sarà infatti proprio
su questo fronte, raccogliendo segnalazioni o meta dati forniti dalla applicazione, che il Settore
potrà adattare la complessa macchina amministrativa alle esigenze emergenti, poiche queste, di
norma, non sono mai istantanee, se non in presenza di una qualche emergenza, ma rappresentano
trend che si consolidano con il passare del tempo.
6. Conclusioni.
In modo sommario è stato abbozzato un piano pluriennale di riorganizzazione che, per sua stessa
natura, sarebbe in grado di produrre i propri effetti non prima del quarto anno di attuazione.
La macchina amministrativa comunale rappresenta una sfida non indifferente in quanto a
complessità, poichè, oltre alle resistenze al cambiamento tipiche delle grandi organizzazioni, si
sommano quelle relative alla Pubblica Amministrazione, i vincoli imposti da norme specifiche e,
come abbiamo visto, un’età media elevatissima del personale.
Una sfida ardua non deve però far intimorire l’amministratore pubblico perché, così come detto
al principio di questo capitolo, la storia di una città va oltre quella dei singoli e rappresenta un
cammino che dura nel tempo. Poter intervenire per assicurare prosperità e benesse ad una città
rappresenta un obiettivo per il quale si possono affrontare tutte le sfide, anche quelle più difficili.
18
Capitolo II: Caso di applicazione, l'Anagrafe
1. Introduzione.
L’articolo 54 comma 3 del TUEL attribuisce al Sindaco alcune funzioni in qualità di Ufficiale 11
del Governo, ossia delegato. Tra queste vi sono appunto quelle dell’anagrafe della popolazione
residente e della tenuta dei registri dello stato civile. L’individuazione dello status della persona
in seno allo Stato, infatti, ed alla famiglia, cioè le cosiddette società necessarie, è di
fondamentale importanza perché dalla sussistenza e dalle qualificazioni dello status in quei due
ambiti derivano o possono derivare alla persona diritti ed obblighi nei confronti dello Stato e
degli altri consociati.
Il servizio dello stato civile è dunque finalizzato a raccogliere una documentazione tipica ed
essenziale sui fatti o sugli atti che allo status danno origine e ne determinano i mutamenti. Il caso
tipico è la nascita, la morte, il matrimonio, tutti fatti che determinano l’insorgenza o il termine di
diritti e doveri.
Si tratta di un settore nel quale le procedure sono altamente prescrittive e derivano, tipicamente,
da disposizioni legislative o regolamentari nazionali, ciò per uniformare il servizio a livello
nazionale. Non è quindi possibile derogare da alcune procedure o limitazioni. Ad esempio il
Sindaco, organo delegato del governo, può delegare le funzioni di ufficiale di stato civile
solamente ai dipendenti a tempo indeterminato del comune, previo superamento di apposito
corso, ai presidenti delle circoscrizioni, ad un consigliere comunale che esercita le funzioni
delegate nei quartieri (tale fattispecie non è presente a Torino), al segretario comunale.
Esclusivamente per il giuramento di fedeltà alla Repubblica da parte di chi acquista la
cittadinanza per naturalizzazione e per la celebrazione del matrimonio, le funzioni di ufficiale
dello stato civile possono essere delegate anche ad uno o più consiglieri o assessori comunali o a
cittadini italiani aventi i requisiti per l'elezione a consigliere comunale. Al di fuori di questi casi,
la delega può riguardare l’esercizio totale o parziale delle funzioni e viene conferita, in ogni
caso, con documento formale del Sindaco, da comunicare al prefetto. L’attuale normativa, il
DPR 396/2000, ha attribuito, inoltre, al Ministero dell’Interno e alla Prefetture - Uffici
Territoriali del Governo - i compiti di governo della materia e di vigilanza sullo stato civile.
Sembrerebbe dunque a prima vista che non sia possibile efficentare questo settore, date le sue
peculiarità, invece un calcolo del costo ore/uomo per ciascun servizio reso, unito ad una
11 “3. Il sindaco, quale ufficiale del Governo, sovrintende, altresì, alla tenuta dei registri di stato civile e di
popolazione e agli ad empimenti demandatigli dalle leggi in materia elettorale, di leva militare e di statistica”.
19
maggiore incidenza dei servizi resi per via telematica e da una riorganizzazione logistica,
possono portare risparmi all’Ente.
2. Analisi della tipologia di servizi erogati.
Nella tabella qui sotto riportata vengono elencati i 106 procedimenti, denominabili anche servizi,
che vengono erogati ai cittadini. Per ciascuno di questi è presente il dato relativo al numero di
addetti e al numero di procedimenti conclusi, suddiviso in semestri e totale.
NUMERO PROCEDIMENTI
CONCLUSI
N° Ufficio
N.addetti
ufficio agg.
al
11/5/2015
DENOMINAZIONE DEL
PROCEDIMENTO 1° semestre
2°
semestre
Totale
2014
1
Ufficio Annotazioni
Archivio di Stato
Civile 6
Annotazione di
separazione e ricorso per
divorzio sugli atti di
matrimonio 1.667 1.125 2.792
2
Ufficio Annotazioni
Archivio di Stato
Civile 6
Annotazioni di matrimonio
e di morte su atti di
nascita 4.270 3.195 7.465
3
Ufficio Annotazioni
Archivio di Stato
Civile 6
Annotazioni di
convenzioni patrimoniali 377 316 693
4
Ufficio Annotazioni
Archivio di Stato
Civile 6
Annotazioni di
interdizione,
inabilitazione, nomina
tutore, apertura e
chiusura tutela 526 792 1.318
5
Ufficio Annotazioni
Archivio di Stato
Civile 6
Annotazioni di sentenze
di divorzio e di
annullamento su atti di
matrimonio trascritti 771 895 1.666
6
Ufficio Annotazioni
Archivio di Stato
Civile 6
Attuazione iter
procedurale "prenomi"
art. 36 d.P.R. 3.11.2000
n. 396 686 550 1.236
7 Ufficio Annotazioni 6
Correzione errori
materiali di scritturazione 170 147 317
20
Archivio di Stato
Civile
art. 98 D.P.R. 3.11.2000
n. 396
8 Ufficio Atti di Morte 10
Iscrizione atti di morte
delle persone decedute in
torino 5.068 4.698 9.766
9 Ufficio Atti di Morte 10
Trascrizione atti di morte
avvenuta all`estero di
persona con residenza in
Torino o emigrata da
Torino per l`estero 88 76 164
10 Ufficio Atti di Morte 10
Trascrizione atti di morte
di persone residenti in
Torino e decedute in altri
comuni italiani 762 778 1.540
11 Ufficio Cittadinanza 9
Dichiarazione di
riacquisto o elezione
cittadinanza italiana,
richiesta di parte 3 0 3
12 Ufficio Cittadinanza 9
Trascrizione attestati di
naturalizzazione straniera
o di riacquisto di
cittadinanza italiana
trasmessi da consolati 48 6 54
13 Ufficio Cittadinanza 9
Mantenimento ininterrotto
della cittadinanza italiana
- sentenza Corte
Costituzionale n. 87/1975 0 0 0
14 Ufficio Cittadinanza 9
Prestazione giuramento e
trascrizione decreto
concessione cittadinanza
italiana 812 947 1.759
15 Ufficio Cittadinanza 9
Riconoscimento
cittadinanza italiana "jure
sanguinis" 34 46 80
16
Ufficio Matrimoni
civili celebrati in
Torino 4 Matrimoni civili in Torino 588 571 1.159
17
Ufficio Trascrizioni
matrimoni celebrati
all`estero 2
Matrimoni celebrati
all`estero - Trascrizione
su richiesta di parte 356 218 574
18
Ufficio Trascrizioni
matrimoni celebrati
all`estero 2
Matrimoni celebrati
all`estero - trascrizioni su 231 202 433
21
richiesta del Consolato
via PEC
19
Ufficio Trascrizioni
matrimoni civili
celebrati fuori Torino 3
Trascrizioni matrimoni
civili fuori Torino 184 444 628
20
Ufficio Trascrizioni
matrimoni religiosi
celebrati fuori Torino 3
Matrimoni religiosi
celebrati fuori Torino 151 497 648
21
Ufficio Trascrizioni
matrimoni religiosi
celebrati in Torino 3
Matrimoni religiosi in
Torino 280 472 752
22 Ufficio Adozioni 2
Dichiarazione
riconoscimento figlio
naturale 30 273 303
23 Ufficio Nascite 1
Denuncia diretta di
nascita 517 528 1.045
24 Ufficio Nascite 6 Redazione atti di nascita 3.157 3.491 6.648
25
Ufficio Nascite
Estero 4
Trascrizione atto di
nascita avvenuta
all`estero su richiesta dei
Consolati (via PEC -
posta ordinaria) o
richiesta di parte 1.749 1.072 2.821
26
Ufficio Certificati
Storici 8
Ricerca parenti per
interdizione 11 12 23
27
Ufficio Certificati
Storici 8
Ricerche parenti di
persone decedute 11 13 24
28
Ufficio Certificati
Storici 8
Rilascio certificati storici
di famiglia relativi a
periodi antecedenti 1
novembre 1989 742 578 1.320
29
Sportelli
polifunzionali
Certificazioni e C.I. 16
Rilascio informatizzato
certificati anagrafici e di
stato civile 96.935 85.470 182.405
30
Sportelli
polifunzionali
Certificazioni e C.I. 19
Rilascio Carta d'Identità a
cittadini residenti. 12.712 12.665 25.377
31
Sportelli
polifunzionali
Certificazioni e C.I. 1
Rilascio Carta d'Identità a
cittadini domiciliati con
nulla osta 496 349 845
22
32
Sportelli
polifunzionali
Certificazioni e C.I. 19
Rilascio Attestazione
Soggiorno Permanente
Cittadini dell'U.E. 94 124 218
33
Sportelli
polifunzionali
Certificazioni e C.I. 19
Autenticazione di firme e
copie, legalizzazioni
fotografie 2.169 3.307 5.476
35
Sportelli
polifunzionali
Certificazioni e C.I. 19
Rettifiche Professione e
Titoli di studio 1.685 3.737 5.422
36
Ufficio Iscrizioni e
Cambi 29 Iscrizione anagrafica 5.983 4.843 10.826
37
Ufficio Iscrizioni e
Cambi 25
Iscrizione anagrafica via
della Casa Comunale 1 90 54 144
38
Ufficio Iscrizioni e
Cambi 7 Cambi indirizzo 6.075 6.911 12.986
39 Ufficio Convivenze
Rettifiche dati personali
cittadini non italiani 462 444 906
40 Ufficio Certificazioni 19
Attestazione iscrizione
anagrafica cittadini
comun. 37 22 59
41
Ufficio dimora
Abituale 1
comunicazione dimora
abituale cittadini stranieri 1.000 1.858 2.858
42 Ufficio Adozioni 2 Adozioni 73 46 119
43
Ufficio Prenotazioni
Pubb. 4
Prenotazioni
pubblicazioni di
matrimonio 3.074 1.561 4.635
44 Ufficio Pubblicazioni 2
Pubblicazione di
matrimonio 2.076 1.377 3.453
45
Ufficio Trascrizioni
matrimoni e divorzi
dall`estero 2 Atti di Riconciliazione 8 8 16
46
Ufficio Trascrizioni
matrimoni e divorzi
dall`estero 2
Trascrizione Sentenze di
Divorzio dall'Estero
Richiesta di parte o
tramite PEC 89 60 149
47 Ufficio Cerimonie 4 Matrimoni Aulici 27 38 65
48 Ufficio domiciliati 1
Rilascio nulla osta per
emissione carta d'identità
a cittadini residenti in
Torino, domiciliati in altro
Comune. 409 598 1.007
23
49
Ufficio prenotazioni
telefoniche 2
Rilascio Certificazioni
Anagrafiche e di Stato
Civile con consegna a
domicilio in Torino 2.772 1.775 4.547
51
Ufficio rilevazione e
assegnazione scale 1
Attività di corretta
attribuzione scale ai
numeri civici della Città
per allineamento d'ufficio
banca dati
anagrafica/tarsu 296 193 489
52 Ufficio certificazione 7
Rilascio certificazione
manuale al pubblico -
Estratti e
copie integrali 4.880 4.016 8.896
53 Ufficio certificazione 7
Rilascio certificazione
manuale a richiesta
d'ufficio -
Estratti e copie integrali 13.416 8.843 22.259
54 Ufficio Irreperibili 8
Cancellazione per
accertata irreperibilità
all'indirizzo 2.653 5.759 8.412
56 Ufficio Irreperibili 8
Irrogazione Sanzione
Amministrativa 1.043 1.025 2.068
58 Ufficio Irreperibili 1
Ricorso per cancellazione
irreperibilità 3 3 6
59 Ufficio Irreperibili 1 Accesso agli atti 12 8 20
60 Ufficio Funerali 6
Autorizzazione servizio
funebre 5.111 4.726 9.837
61 Ufficio Funerali 6
Autorizzazione Funerale
municipale 203 154 357
62 Ufficio Funerali 6
Autorizzazione
cremazione e
destinazione ceneri 1.748 1.731 3.479
63 Ufficio Funerali 6 Passaporto mortuario 48 60 108
64 Ufficio Funerali 6
Passaporto mortuario
defunti già sepolti 2 5 7
65 Ufficio Funerali 1
Controllo corretto
svolgimento serv.
Funerali 30 33 63
66
Ufficio INA-SAIA e
Codici Fiscali 5
Variazione nome
anagrafico per 334 870 1.204
24
allineamento Codice
Fiscale
67 Ufficio Protocollo 6
Protocollo in arrivo +
partenza 13.669 13.202 26.871
68 Ufficio Protocollo 3
Gestione Posta
Elettronica Certificata 25.729 26.739 52.468
70 Uff. Cert. Storici 8
Certificato storico di
residenza 142 171 313
71
Uff. cetific.tramite
posta 2
Certificati richiesti da
privati per posta 2.584 3.124 5.708
72
Uff. cetific.tramite
posta 6
Certificati richiesti da enti
pubblici per posta 7.341 3.184 10.525
73
Uff. cetific.tramite
posta 1
Certificati richiesti da enti
pubblici per posta e
rilasciati mediante
rivestizione file 16 41 57
74
Ufficio certificazione
fax 6
Verifiche anagrafiche o
certificazioni richieste
tramite email o fax 5.291 9.681 14.972
75 Ufficio Bilancio 2
Procedure negoziate,
affidamento in economia,
cottimo fiduciario 2 2 4
76 Ufficio Bilancio 2 Liquidazione fatture 24 16 40
80 Ufficio Bilancio 2
Impegno/liquidazione
spesa 1 0 1
81
Ufficio certificazione
fax 2
Consegna carte identità
smarrite 296 343 639
82 Ufficio Funerali 6
Accesso agli atti servizi
funebri 5 7 12
83 Ufficio Accertatori 5 Accertamenti anagrafici 3.956 2.152 6.108
84 Ufficio Accertatori 5
Consegna carte e
autentiche a domicilio e
c/o strutture 1.046 960 2.006
85
Ufficio Procedure
Informatiche 1
Abilitazione accessi
banca dati Nao e Nao
Web 511 505 1.016
86
Ufficio Procedure
Informatiche 1
Estrazione elenchi
nominativi (art. 34 D.P.R.
223/89) 57 68 125
87 Ufficio Emigrazioni 4
Cancellazione per
emigrazione 6.868 6.681 13.549
25
88 Ufficio AIRE 5 Iscrizione all'AIRE 1.006 945 1.951
89 Ufficio AIRE 4
Cancellazione cittadini
non italiani per
emigrazione estero 233 253 486
90
Ufficio
iscr/cancellaz/CEC 15
Revisione dinamica
ordinaria delle liste
elettorali 1 8.421 8.422
91
Ufficio
iscr/cancellaz/CEC 15
Revisione dinamica
straordinaria delle liste
elettorali 1 708 709
92
Ufficio
iscr/cancellaz/CEC 15
Revisione semestrale
delle liste elettorali 1 4.048 4.049
93
Ufficio Iscrizioni
Elett. 5 Voto domiciliare 14 0 14
94
Ufficio Iscrizioni
Elett. 5
Voto nei luoghi di cura o
di detenzione 1.592 0 1.592
95
Ufficio cancellazioni
Elett. 3
Ammissione di voto su
domanda 24 0 24
96
Ufficio cancellazioni
elett. 3 Accesso liste elettorali 15 7 22
97
Ufficio schedario
elettori residenti
estero 4
Attestazione della qualità
di elettore per la
presentazione di proposte
di legge e di referendum
1 per raccolta
firme per
proposte di
referndum
1 per raccolta
firme per
proposte di
legge 21.082 21.084
98
Ufficio schedario
elettori residenti
estero 4
Rilascio certificati di
iscrizione nelle liste
elettorali per la
presentazione delle
candidature
1 per
presentazione
candidature
europee
1 per
presentazione
candidature
regionali 6 8
99
Ufficio schedario
elettori residenti
estero 4
Tessere elettorali di prima
emissione e tagliandi di
variazione delle tessere
elettorali 1 17 18
10
0 Ufficio sportello 2
Iscrizione agli albi dei
presidenti e degli 2.404 2.404 4.808
26
scrutatori di seggio
elettorale
10
1 Ufficio elettorale 2
Voto assistito -
Apposizione del timbro
AVD sulla tessera
elettorale 26 4 30
10
2
Ufficio CEC e
sportello 3
Nomina scrutatori di
seggio elettorale 1 0 1
10
3 Ufficio Leva 2 Formazione lista di leva 1 12.744 12.745
10
4 Ufficio Leva 2
Aggiornamento delle liste
di leva 1 10.468 10.469
10
5 Ufficio Leva 2
Formazione e
aggiornamento dei ruoli
matricolari 1 10.400 10.401
10
6
Ufficio
Cecir/Pensioni Stato 3 Pensioni di stato 1 1.104 1.105
Totale addetti 593 TOTALE GENERALE 576.301
Accanto a questi numeri, che saranno successivamente analizzati, occorre considerare quei
certificati già attualmente prodotti da postazioni informatizzate esterne alla struttura comunale.
Si tratta della possibilità, in modalità self service, per i cittadini di avere copia di certificati
anagrafici.
I numeri per il 2014 sono i seguenti:
Certificati emessi in postazioni non comunali 2014
Totem CCIAA 77
Totem Auchan 1 1.792
Totem Auchan 2 113
Totem Auchan Venaria 217
Totem Porta Palazzo 103
Totem Euronics 341
Totem Carrefour Monte Cucco 9
Smartphone 125
Ordine Avvocati 35.645
Ordine Commercialisti 3.618
Ordine Notai 10.033
27
Ufficio Pio 1.550
Università 142
A mezzo posta dall'Anagrafe 450
Cittadini dai loro PC 22.942
Poste Italiane 921
Totale 78.078
Occorre subito notare dai dati qui sopra riportati che quasi la metà dei certificati sono rilasciati
dall’Ordine degli avvocati e che quelli stampati individualmente dai cittadini sono ancora troppo
pochi. Appare dunque necessario, così come già accennato nel capitolo precedente, investire
sulla cittadinanza digitale, non solo per accrescere il senso di appartenenza alla città, ma anche
per consetnire una maggiore ottimizzazione delle risorse, compreso il tempo che i cittadini
devono dedicare alle pratiche burocratiche.
3. Le risorse umane assegnate.
La Direzione consta dunque di un organico complessivo di 320 unità; il numero totale di addetti
riportato al fondo della tabella della pagina precedente (totale addetti 593) calcola però più volte
le medesime persone, quando prestano servizio in un medesimo ufficio. L’attuale modello di
organizzazione del lavoro prevede, infatti, che procedimenti affini possano essere effettuati in un
medesimo ufficio.
Noi useremo come caso l’ufficio “Iscrizioni e cambi” al quale afferiscono tre procedimenti:
- iscrizione anagrafica
- iscrizione anagrafica via Casa Comunale 1
- cambi di indirizzo.
Questo dunque il dettaglio:
36
Ufficio Iscrizioni e
Cambi 29 Iscrizione anagrafica 5.983 4.843 10.826
37
Ufficio Iscrizioni e
Cambi 25
Iscrizione anagrafica via
della Casa Comunale 1 90 54 144
38
Ufficio Iscrizioni e
Cambi 7 Cambi indirizzo 6.075 6.911 12.986
Per un totale di 23.956 provvedimenti.
28
3.1 analisi segmentale
Il numero di addetti a questo ufficio è pari a 41 così suddivisi:
- 38 “B” e “C”, i quali sono impiegati allo sportello o nei lavoro di back office.
- 3 “D”, i quali non elaborano materialmente le pratiche ma coordinano gli uffici. Per
questa ragione questi funzionari non possono essere conteggiati nelle ore/uomo
necessarie per erogare il servizio ma saranno da contabilizzare pro quota nel costo
dell’ufficio, e dunque del servizio erogato.
Occorre notare che nell’anno preso in esame una persona è stata assente per l’intero periodo per
malattia e un’altra è affetta da grave disabilità.
Le ore media di lavoro in un anno possono essere così calcolate: da CCNL 36 ore di lavoro a
settimana moltiplicate 46 settimane, sottraendone già 6 tra ferie retribuite e permessi. Il risultato
è pari a 1692 ore/uomo all’anno. A questa cifra va applicato un coefficiente di assenza per
malattia ipotizzato del 5% ; il risultato è pari a 1607,4, ulteriormente arrotondato per difetto a ca 12
1.600 ore/uomo/anno.
La tipologia di servizio erogato ci consente di supporre che occorra il medesimo tempo per
effettuare un’iscrizione anagrafica, in via della Casa Comunale oppure un cambio indirizzo.
Con questo presupposto possiamo dividere il numero di ore/anno totale dell’ufficio per il totale
dei provvedimenti adottati:
23.956 / (1600 x 36 ) = 0,42 ore equivaneti a 25 minuti medi per provvedimento.
Per capire se questo dato è efficiente o meno sarebbe necessario confrontarlo o con un
benchmark, qui non possibile, oppure procedere in situ ad una rilevazione a campione dei tempi
medi.
La prima fase della riorganizzazione (i primi 6 mesi), non prevede però un intervento sui tempi,
ma solamente l’acquisizione di tutte le informazioni necessarie a determinare, con l’attuale
organizzazione del lavoro, i reali fabbisogni di ore/uomo al fine di garantire il servizio così come
storicamente sempre erogato.
L’identitficazione dei parametri di efficienza o meno è assegnata alla seconda fase, durante la
quale vengono costruiti i modelli di riorganizzazione degli uffici che risultassero in esubero o in
carenza di personale.
12 Sono stati considerati i dati pubblicati dalla Città di Torino sul sito istituzionale in conformità con le
disposizioni di Legge sulla trasparenza.
29
Particolarmente utile in questo caso sarebbe la determinazione del costo medio per pratica. Nel
caso modello utilizzato possiamo calcolarlo usando il costo medio orario ponderato della
composizione del gruppo di lavoro.
Tale costo è utile per la terza fase della riorganizzazione cioè lo spostamento verso la fruizione
telematica dei servizi, il che comporta per l’utente un risparmio di tempo e per l’Ente un minor
costo, ma ciò solo nel caso in cui, alla diminuzione delle pratiche elaborate “manualmente”
corrisponda anche una diminuzione degli organici assegnati. Tale ricalibrazione degli organici,
allo spostamento dei servizi su piattaforma informatica, rientra nella terza fase della
riorganizzazione della Città di Torino e costituisce il cuore di quegli “aggiustamenti continui”
della terza e quarta fase.
3.2 Il sistema premiale.
La disponibilità di dati quantitativi consente anche di determinare per ogni ufficio degli obiettivi
chiari che dovrebbero, nella riorganizzazione del sistema premiale, costituire la base della
valutazione tanto del team leader (PO o Dirigente) quanto dell’intera squadra. Si reputa però
necessario integrare tali valutazioni con un giudizio da parte dell’utenza e una auto valutazione
della squadra medesima.
Si comporrebbe così un giudizio qualitativo-quantitativo che riesce ad essere prossimo alla
situazione reale, con poche possibilità di interpretazioni fuorvianti.
Nel caso in analisi era già presente un sistema di valutazione della cittadinanza che si rivolgeva
agli sportelli anagrafici. Si tratta di un progetto sperimentale grazie al quale erano collocati
presso gli sportelli anagrafici dei piccoli monitor touchscreen riportanti tre possibili giudizi:
favorevole, neutro, negativo. Il difetto che tale sistema aveva era che non assegnava il giudizio
ad una specifica pratica, ma era possibile per un medesimo utente lasciare molteplici feedback,
falsando così chiaramente l’utilità dello strumento.
Il sistema premiale dovrebbe essere dunque finalizzato:
- nella prima fase, in assenza di risparmi economici per l’Ente, per incentivare il
cambiamento e la costituzione della coesione della squadra di lavoro;
- nella seconda fase, potendo quantificare i risparmi grazie alla diminuzione dei tempi
medi di erogazione del servizio, dovrebbe essere ponderato sul 50% dei risparmi ottenuti
dall’Ente;
- nella terza fase e quarta fase, spostando sulla piattaforma telematica il maggior numero
possibile di pratiche, liberando così risorse umane per l’Ente, calcolato sul differenziale
di costo tra la pratica elaborata manualmente e quella elaborata in via telematica;
ovviamente dovrebbe essere riconosciuto anche a coloro che, a seguito della diminuzione
della quantità di lavoro, dovessero essere ricollocati presso altri uffici.
30
3.3 La formazione
Come già chiarito nella narrazione generale del processo di riorganizzazione, la formazione
costituisce uno dei momenti essenziali per ottenere una buona applicazione della nuova
metodologia.
La formazione dovrebbe avvenire a due livelli: in una prima fase, dovrebbero essere formati i
responsabili degli uffici, team leader, siano essi PO o Dirigenti, alla logica del lean management.
In una seconda fase, si dovrebbe invece introdurre nei casi specifici dei gruppi di lavoro tale
metodologia.
E’ infatti indispensabile che il cambiamento sia continuo, in quanto, soprattutto nella fase tre e
quattro, gli aggiustamenti continui costituiscono la vera finalità del cambiamento desiderato.
3.4 La logistica
Il lean management non può ovviamente prescindere dalla logistica, la quale deve conciliare le
finalità di risparmio dell’ente con quelle della miglior qualità possibile del servizio. In questa
fase storica l’Ente sta procedendo a dismettere molti edifici, per questa ragione sarà necessario
elaborare un piano logistico complessivo dell’Ente. Tale piano dovrà essere integrato con il
piano di riorganizzazione e, soprattutto, con il lean management.
Anche nel nuovo piano di riorganizzazione del decentramento (Circoscrizioni ndr) deve essere
prevista un’integrazione con la riorganizzazione e il lean management. Appare infatti necessario
che, ad esempio, nelle sedi anagrafiche decentrate il personale che risultasse non pienamete
utilizzato fosse formato in modo da seguire i cittadini nelle pratiche di attivazione e di utilizzo
delle credenziali per accedere ai servizi di TorinoFacile. In questo modo, soprattutto nella
prosepettiva quadriennale, si otterebbero maggiori risparmi futuri, derivanti da un maggior
utilizzo dei servizi telematici.
Sempre in tema di logistica sarebbe inoltre opportuno centralizzare presso un grande edificio in
un’area facilmente accessibile con i mezzi di trasporto pubblici, gran parte degli uffici dei settori
standardizzabili che, o devono essere interoperativi, oppure si rivolgono direttamente alla
cittadinanza. Un esempio potrebbe essere costituito dall’ex palazzo Rai di via Cernaia, in grado
di ospitare gran parte dei servizi che ora sono collocati in palazzi comunali dismessi o in via di
dismissione. Seguendo la logica del lean management l’integrazione in un medesimo edificio
sarebbe in grado di ridurre i tempi di comunicazione ed efficentare l’esame delle pratiche.
31
4. Intervento del Settore Controllo di Gestione.
Il Settore Controllo di Gestione, così come già accennato, ha una funzione fondamentale di
supporto in questa fase e di formazione. E’ infatti necessario accompagnare, con report almeno
trimestrali, i responsabili dei vari uffici in questo cambiamento confrontandosi con ciascuno di
loro sugli aggiustamenti necessari. Se, infatti, il metodo di lavoro risulta applicabile a tutti i
settori cd. “standardizzabili”, è però necessario considerare che ognuno di questi ha proprie
peculiartità derivate, ad esempio, da norme sovra ordinate, come nel caso dell’Anagrafe, oppure
da regolamenti comunali o esperienze storiche consolidate.
Occorre dunque che, accanto ad una formazione ed un audit di base, ci siano dei gruppi di lavoro
che abbiano un referente del Controllo di Gestione, ma che siano inseriti nelle attività operative
degli uffici e dei servizi.
In tale prospettiva, sarà anche necessario adeguare il sistema informativo in modo che supporti
tanto la riorganizzazione del lavoro quanto la reportistica, consentendo una trasmissione
efficente delle informazioni quasi in tempo reale degli uffici. A mero titolo di esempio dovrà
essere integrato con il sistema di rilevazione quantitativo, nel caso analizzato il numero di
trascrizioni, con il sistema di rilavazione delle presenze, in modo da poter calcolare il reale
rapporto ore/uomo per pratica.
Tale elaborazione che coinvolge più settori, per stare all’esempio il Servizio Centrale Risorse
Umane e la Direzione Anagrafe, deve essere centralizzata presso il Controllo di Gestione. In tale
modo si potà riportare non soltanto le percentuali di efficienza, cosa che già avviene sul sito web
istituzionale, ma le percentuali di produttività nei report trimestrali e nel rendiconto annuale.
5. Applicazione del metodo di riorganizzazione e conclusioni.
Come si è avuto modo di argomentare, l’organizzazione del lavoro in un Ente quale la Città di
Torino è molto complessa, e non si può pensare di renderla più efficiente senza entrare in merito
ai singoli procedimenti. Qualsivoglia riorganizzazione effettuata partendo “dall’alto” non
sarebbe infatti in grado di generare una modernizzazione dell’intera struttura, limitando anche di
gran lunga i cambiamenti che, fisiologicamente, saranno introdotti con le nuove leve che
entreranno in servizio nei prossimi 5 anni grazie al pensionamento di circa il 20% della forza
lavoro.
32
L’efficienza così ottenuta, come accennato nelle premesse, da un lato mantiene o addirittura
migliora la qualità e la quantità di servizi forniti ai cittadini, dall’altra parte libera forze lavoro
per poter internalizzare dei servizi che attualmente sono affidati a soggetti esterni.
Si è visto che la seconda voce di spesa del bilancio comunale, subito dopo quella degli stipendi
per i dipendenti, è rappresentata dall’acquisto di beni e servizi dall’esterno per un importo pari a
286 milioni di Euro annui. Se solamente si riuscisse a recuperare il 15% da tali costi, percentuale
più che verosimile poichè nel caso esaminato al capitolo successivo si riesce ad arrivare ad un
40% di risparmio, ma rappresenta un caso in cui il costo del lavoro è determinante, la Città di
Torino potrebbe avere a disposizione circa 42 milioni di euro all’anno, senza aver minimamente
diminuito i servizi erogati.
Nel capitolo successivo sarà affrontato un caso nel quale tali risparmi possono essere attinti.
33
Capitolo III: I servizi di sala del "Conservatorio"
1. Quadro di insieme.
Nel 1928 il Municipio di Torino decise la demolizione di una struttura in ferro e vetro edificata 13
circa cinquant’anni prima ed ospitante un mercato coperto del pesce negli spazi attualmente
occupati dal Conservatorio Giuseppe Verdi di Piazza Bodoni.
Gli uffici tecnici comunali,
con il contributo di
Giovanni Battista Ricci,
elaborarono il progetto e il
10 maggio 1933 venne
inaugurata la nuova sala da
concerto. Pochi anni più
tardi l’allora “Istituto
musicale Giuseppe Verdi -
già Istituto Musicale della
Città di Torino” sorto nel
1866 fu elevato al rango di
scuola abilitata a rilasciare
titoli ufficiali di diploma
nella professione musicale
divenendo il 10 maggio
1936 il “Conservatorio 14
Musicale Giuseppe Verdi”
che oggi noi conosciamo.
In quell’occasione la Città
di Torino decise di firmare
una convenzione per
normare i rapporti giuridico
patrimoniali tra la Città
stessa ed il neonato
Conservatorio Musicale; il
13 Politecnico di Torino. Dipartimento Casa Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Vol. 1, Società
degli ingegneri e degli architetti in Torino, Torino 1984, p. 329
14 Pozzi, Emilio (a cura di), Torino: i luoghi della musica, D. Piazza, Torino 1986, pp. 31-33
34
16 marzo 1936 un regio decreto ratificò la convenzione novantanovennale che è ancora in
vigore.
Tale convenzione prevede, tra le altre cose, che la Sala da Concerti del Conservatorio, quando
non utilizzata per le attività didattiche (nei giorni feriali le mattine ed i pomeriggi) sia in
disponibilità dalla Città di Torino per le attività consone all’ambiente che possono essere ospitate
(prevalentemente concerti e convegni).
Al fine di garantire la regolare apertura ed il funzionamento della sala da concerti la Città ha
impiegato, fino a metà degli anni ‘80, personale dipendente del Comune con le funzioni tipiche
degli addetti di sala (accoglienza, sbigliettamento, guardaroba, assistenza). Successivamente
questo servizio è stato appaltato a soggetti esterni, in particolare a cooperative.
Con la gara n. 44/2012 è stato affidato il servizio per il triennio 2012-13-14 con scadenza il 31
Agosto 2015 del servizio di sala presso il Conservatorio. Come recita il Capitolato di Gara questa
ha per oggetto l’affidamento dei servizi di accoglienza e assistenza al pubblico e agli
organizzatori, artisti e personale tecnico della Sala concerti del Conservatorio di Torino.
“Il servizio disciplinato dal presente Capitolato si prefigge le seguenti finalità:
a. fornire i servizi di accoglienza e assistenza al pubblico e agli utilizzatori assicurando
condizioni ottimali
di fruibilità della sala concerti, compatibilmente con le caratteristiche della stessa;
b. assicurare la gestione della sicurezza e la piena osservanza del Piano generale e del Piano
interno di organizzazione e gestione della sicurezza e delle emergenze (d’ora innanzi Piani di
sicurezza) appositamente predisposti;
c. salvaguardare gli ambienti, gli arredi, gli strumenti musicali e le attrezzature in dotazione nelle
fasce orarie di utilizzo.” 15
La gara è costruita con importi unitari per i cd. “turni concertistici” ed orari per le prove
effettuate al di fuori del concerto. Il costo totale del servizio non è dunque preventivabile, in
quanto relativo alle giornate reali di utilizzo della sala per concerti e per le ore di prove
effettuate. Nel capitolato si comunicano anche delle indicazioni statistiche medie sugli utilizzi:
n.133 turni concertistici e n. 110 ore di prove.
La differenza fondamentale tra il turno concertistico e le prove è la presenza o meno del
pubblico, in quanto le attuali normative di sicurezza per i teatri e le sale da concerto obbligano
una differente presenza di personale di servizio e di sicurezza a seconda che in sala vi sia, o
meno, il pubblico.
15 Per gli atti ufficiali della gara si può consultare la documentazione all’indirizzo web del Comune di Torino:
http://bandi-intracom.comune.torino.it/download/V_ALLEGATI/12076.0/44capitolato.pdf
35
Il capitolato di gara è molto dettagliato e prescrittivo e determina nei minimi dettagli il
procedimento che il soggetto vincitore della gara dovrà seguire tanto per i turni concertistici
quanto per le prove. Per i dettagli rimando alla lettura dell’appalto in allegato.
Un altro dato importante al fine di comprendere le peculiarità del servizio è dato dall’onerosità,
in capo agli utilizzatori, del servizio medesimo. Esistono infatti tre tipi di tariffe che i soggetti
che chiedono di usare il Conservatorio possono pagare:
- tariffa “agevolata”: € 1.919,09 (iva compresa);
- tariffa “ridotta”: € 2.848,72 (iva compresa)
- tariffa “intera”: € 3.714,90 (iva compresa).
La tariffa da applicare è determinata a totale discrezionalità dell’organo politico (Assessore) . 16
Anche le ore di prove hanno un tariffario:
- ore di prova prima del concerto: € 104,92
- ore di prova senza il concerto: € 136,64
Nel 2013 gli utilizzi complessivi sono stati i seguenti: 17
Giornate di concerto 2013
Tariffe affitto Imponibile IVA Totale
N. gg
2013 Tot. Imp. Tot. Iva Totale
Agevolata € 1.573,00 € 346,06 € 1.919,06 68
€
106.964,00 € 23.532,08 € 130.496,08
Ridotta € 2.335,00 € 513,70 € 2.848,70 2 € 4.670,00 € 1.027,40 € 5.697,40
Intera € 3.045,00 € 669,90 € 3.714,90 2 € 6.090,00 € 1.339,80 € 7.429,80
TOTALE 72
€
117.724,00 € 25.899,28 € 143.623,28
16 L’art. 12 della L 241/90 così recita “1. La concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi ed ausili finanziari e
l'attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere a persone ed enti pubblici e privati sono subordinate
alla predeterminazione ed alla pubblicazione da parte delle amministrazioni procedenti, nelle forme
previste dai rispettivi ordinamenti, dei criteri e delle modalita' cui le amministrazioni stesse devono attenersi. 2.
L'effettiva osservanza dei criteri e delle modalita' di cui al comma 1 deve risultare dai singoli provvedimenti
relati agli interventi di cui al medesimo comma 1.” Non risultano al momento pubblicati tali criteri discrezionali.
17 Ultimo dato disponibile completo.
36
Ore di prove con e senza concerto
Costo ora IVA Totale Ore Tot. Imp. Tot. Iva Totale
Prove con
conc. € 86,00 € 18,92 € 104,92 7 € 602,00 € 132,44 € 734,44
Prove
senza conc. € 112,00 € 24,64 € 136,64 105 € 11.760,00 € 2.587,20 € 14.347,20
Totali € 12.362,00 € 2.719,64 € 15.081,64
L’importo totale incassato nel 2013 ammonta ad Euro 158.704,92
La spesa totale per l’affidamento esterno al soggetto vincitore della gara n. 44/2012 è stato di
Euro 144.630,00.
2. Gestione diretta.
In base a questi dati di utilizzo, che mantengono una certa costanza negli anni, in quanto correlati
alle stagioni concertistiche che si svolgono nella sala del Conservatorio, si è studiata l’ipotesi di
affidare a personale dipendente comunale retribuito in “straordinario” le medesime mansioni.
Per fare ciò si sono utilizzate le categorie contrattuali attualmente esistenti nell’Ente:
- D: funzionario direttivo
- C: impiegato amministrativo
- B: operatore tecnico
L’attuale capitolato prevede la presenza di un solo responsabile del servizio di sala; nell’ipotesi
di lavoro si è immaginato di averne invece due (uno principale ed un vice) in modo da dare una
continuità dell’organizzazione del lavoro anche in caso di assenza del responsabile principale.
Va inoltre fatto osservare che, sebbene in questo studio di costi siano stati contabilizzati anche
quelli relativi al responsabile (D), l’attuale Posizione Organizzativa con delega di firma referente
del servizio conservatorio, di seguito definita col ruolo di Project Manager, non può percepire
per vincoli contrattuali la retribuzione del lavoro straordinario prestato. Per la migliore riuscita
del progetto risulterebbe però indispensabile che, almeno nei primi mesi di sperimentazione, la
figura del Project Manager e quella del responsabile di sala coincidano. L’attuale CCNL del
Comune di Torino prevede per le Posizioni Organizzative la valutazione in base al
conseguimento di obiettivi specifici e dunque la conseguente correlazione del premio di
produttività: il progetto del Conservatorio potrebbe essere dunque utilizzato per la
37
corresponsione, o meno, del premio di produttività al Project Manager (Posizione Organizzativa)
e pertanto si è preferito mantenere il costo orario nel calcolo del budget.
La squadra di lavoro risulterebbe così organizzata:
- 2 D: responsabile e suo vice presenti per 4 ore a serata poiché devono arrivare in sala
quando questa è ancora chiusa al pubblico e, dopo il concerto, occuparsi di chiuderla.
- 6 C: risorse destinate allo sbigliettamento ed al supporto del responsabile e del vice. Il
calcolo è stato eseguito tenendo conto che n.1 C deve essere presente per 4 ore in modo
da completare la quadra minima di funzionamento (3 persone) per l’apertura e la chiusura
della sala. Le altre 5 risorse sono invece impiegate per n. 3 ore per serata.
- 2 B: si tratta di due risorse addette alle piccole movimentazioni nel retro palco. E’ stato
previsto anche in questo caso un utilizzo di n. 4 ore per serata concertistica in quanto, è
ipotizzabile, che eventuali spostamenti di sedute, leggii o pedane debbano avvenire a sala
vuota prima dell’inizio del concerto.
Costo aziendale totale gestione con personale comunale serate concerti (2013)
N.
persone Cat.
Ore totali
per cat.
Ore totali
per cat.
notturne.
Magg. fest.
per cat.
Costo
aziendale
straord.
feriale/ora
Costo
aziendale
straord. festivo
/ora
Maggiorazione
festiva / ora
2 D* 536 178 192 € 22,50 € 25,40 € 8,90
6 C** 1273 534 576 € 18,30 € 20,70 € 7,30
2 B 536 178 192 € 16,60 € 18,80 € 6,60
Totale costo
aziendale
straord.
feriale
Totale costo
aziendale
straord.
notturno
Totale
maggiorazione
festiva
Costo totale
aziendale per
categorie
€ 12.060,00 € 4.521,20 € 1.708,80 € 18.290,00
€ 23.295,90 € 11.053,80 € 4.204,80 € 38.554,50
€ 8.897,60 € 3.346,40 € 1.267,20 € 13.511,20
TOTALE € 70.355,70
38
Per ciò che concerne il costo del personale durante le ore delle prove, prima del concerto o senza
il concerto, il costo avrebbe potuto essere il seguente:
N. persone Cat. Ore feriali Ore festive
Costo
aziendale ore
feriali
Costo
aziendale ore
festive Totale
1 D 40 72 € 900,00 € 1.828,80 € 2.728,80
3 B 120 216 € 2.196,00 € 4.471,20 € 6.667,20
Totale € 9.396,00
Il costo aziendale complessivo che la Città di Torino avrebbe dovuto sostenere se nel 2013
avesse gestito il Conservatorio con personale dipendente sarebbe dunque stato di Euro
79.751,70.
Se dunque la Città di Torino, invece di esternalizzare il servizio, l’avesse gestito direttamente
avrebbe risparmiato Euro 64.878,30 .
L’utile complessivo della gestione, risultante dagli incassi totali per gli utilizzi meno il costo
aziendale totale sostenuto, sarebbe dunque stato di Euro 78.953,22 .
3. Il Documento di Inizio Progetto.
3.1 Breve descrizione del progetto.
Al fine di ottemperare alle disposizioni di legge in merito agli affidamenti esterni dei servizi,
verificando che non siano eseguibili con risorse interne e\o non sia più conveniente
economicamente una gestione diretta, e per attuare una Mozione del Consiglio Comunale, 18
organo di indirizzo e controllo dell’Ente, la Città desidera sperimentare per un periodo di tempo
definito, Marzo 2015 - Agosto 2015, la gestione diretta con dipendenti del Comune i servizi di
sala del Conservatorio così come definiti dal disciplinare del bando di gara n. 44/2012.
3.2 Benefici attesi dalla sua realizzazione.
La Città si attende, in linea con le prime valutazioni, di risparmiare circa il 40% rispetto
all’attuale spesa così come definita dalla gara in essere. Si attende inoltre di formare personale
interno in grado di riproporre l’esperienza di gestione virtuosa anche per altri servizi attualmente
affidati in appalto a soggetti esterni.
3.2 Obiettivi del progetto
18 Mozione n. 29 del 23 Aprile 2012 mecc. 2012 00381/002
39
Gli obiettivi sono i seguenti:
- avviare un confronto con le OOSS per la sperimentazione;
- selezionare con bando pubblico un numero congruo di volontari (tra 40 e 50);
- formare gli aderenti alla sperimentazione, fornire loro le divise e le attrezzature
necessarie e suddividerli in squadre operative da 10 persone cadauna;
- iniziare la sperimentazione in base al calendario delle prenotazioni ;
- raccogliere con un questionario le valutazioni da parte degli utenti del Conservatorio in
merito alla qualità percepita;
- raccogliere con una verifica periodica le criticità affrontate con la sperimentazione;
- formulare una raccolta di best practice da utilizzare anche in altri settori assimilabili
come tipologia;
3.3 Attori principali e loro ruolo.
Gli attori principali sono i seguenti:
- Il responsabile del servizio del Conservatorio e della sperimentazione - Funzionario in
Posizione Organizzativa con delega di firma con il ruolo di Project Manager; 19
- Il Settore Risorse Umane e Organizzazione in particolare nel responsabile del Servizio
Contenzioso e Rapporti Sindacali e del Servizio Gestione Risorse Umane (team di
progetto);
- Il Direttore della Direzione Cultura, Educazione e Gioventù, dal quale dipende il servizio,
con il ruolo di sponsor/committente;
- Il Settore Economato - Fornitura di beni per l’acquisto delle divise e delle attrezzature
necessarie (supply);
- Il gruppo selezionato di 40\50 persone selezionate per la sperimentazione (team di
progetto);
- Le risorse umane attuali che si occupano dei servizi del conservatorio con il ruolo
supporto al progetto;
- La cooperativa REAR attualmente affidataria del servizio col ruolo di punto di
riferimento da copiare per il servizio ed eventuale backup in caso di problematiche
improvvise che impediscono al gruppo di lavoro di operare ; 20
3.4 Lista delle cose da fare.
a. Attività preliminari di predisposizione del servizio:
i. verificare con il Settore Risorse Umane e Rapporti sindacali la possibilità di
accordo integrativo per gestire la sperimentazione con una formula di “gettone di
19 Posizione Organizzativa (P.O) con delega di firma: si tratta di un ruolo di responsabilità assimilabile a quello
dirigenziale in quanto ha capacità di impegnare l’Ente verso l’esterno sui capitoli di spesa assegnati. 20L’attuale art. 2 del bando della gara n. 44/2012 stabilisce che si possa chiamare con un semplice preavviso di 48
ore il soggetto vincitore dell’appalto per chiedere di effettuare il servizio.
40
presenza” (come avviene con i matrimoni aulici ). Nel caso in cui non ci sia 21
accordo con le RSU verificare come procedere utilizzando i capitoli di bilancio
per la remunerazione del lavoro straordinario;
ii. elaborare bozza di “Avviso di manifestazione di interesse per adesione volontaria
alla sperimentazione della gestione interna dei servizi di sala del Conservatorio
Giuseppe Verdi di Torino” , condividerlo con i soggetti interessati e pubblicarlo 22
su Intracom; determinare i criteri di selezione delle domande pervenute e
determinare il numero di persone da selezionare (ipotesi tra 40 e 50); stabilire la
commissione esaminatrice;
iii. effettuare le selezioni e formare il gruppo di lavoro;
b. attività di strutturazione del servizio:
i. procedere all’acquisto delle uniformi e delle attrezzature necessarie; 23
ii. procedere all’addestramento del gruppo di lavoro sia per la parte teorica sia per
quella pratica (sopralluogo a Conservatorio vuoto e in funzione ); 24
1. procedere alla elaborazione e alla condivisione della procedura interna di
gestione;
2. sopralluoghi “sul campo”;
iii. procedere alla pianificazione, in base alle prenotazioni ricevute, e all’avvio del
servizio;
c. attività di gestione del servizio:
i. creazione, somministrazione ed elaborazione dei questionari sulla qualità
percepita dall’utenza;
ii. programmare, gestire e controllare i turni di lavoro;
d. attività di report al termine della sperimentazione:
i. elaborare report finale sui costi, la qualità del servizio percepito ed eventuali
problematiche di gestione;
21La Città di Torino con numerosi accordi, l’ultimo del 04/06/2010, ha disciplinato il servizio “Matrimoni civili
nelle sedi di pregio storico”, stabilendo per i dipendenti un gettone di presenza forfettario. Vedi allegato n. 2 in
appendice. 22 Vedi allegato n. 3 in appendice 23 Le attrezzature necessarie sono determinate dall’allegato al capitolato di gara n. 44/2012 24Il capitolato di gara prevede all’art. 3 punto D che la Città di Torino può “effettuare e disporre, in qualsiasi
momento, senza preavviso almeno con cadenza mensile e con le modalità di seguito specificate, controlli qualitativi
e quantitativi per verificare la regolarità della gestione del servizio di sala e la sua aderenza alle prescrizioni del
Capitolato d’Appalto e del Disciplinare di gara.”
41
3.5 RACI: Matrice delle responsabilità.
R (Responsible) A (Accountable) C (Consulted) I (Informed)
ATTIVITA’ Direttore
(Sponsor
/Committ
ente)
P.O.
Project
Manager
Team di
Progetto
(gruppo
seleziona
to)
Supply SCRU REAR
A Preliminari di
predisposizione
del servizio
C R - I A I
B Di
strutturazione
del servizio
A R A A I C
C Di gestione del
servizio
I R A A A I
D Di report al
termine della
sperimentazion
e
A R A I I -
3.6 Analisi dei rischi
Esistono rischi propri per ciascuna fase del progetto:
a. attività di predisposizione del servizio:
i. mancato accordo con le OOSS sul progetto: in questo caso si userebbe la
retribuzione come lavoro straordinario invece del “gettone”;
ii. mancata risposta al bando di un numero sufficiente di dipendenti comunali:
rischio abbastanza improbabile in quanto, a seguito di un sondaggio a campione
effettuato il 07/10/2013 via mail, si è avuta una risposta positiva nel 75% dei casi;
iii. conflittualità nella gestione della selezione: rischio riducibile individuando un
punteggio chiaro da assegnare a specifiche abilità (ad esempio la conoscenza di
altre lingue o servizi analoghi col pubblico);
b. attività di strutturazione del servizio:
43
i. tempi lunghi nella consegna dei capi di abbigliamento e delle attrezzature
necessarie: attivare per tempo l’ufficio competente non appena la squadra è
selezionata;
ii. contenzioso con il soggetto appaltatore: contenzioso non possibile con l’attuale
capitolato di gara ma va gestita la conflittualità;
c. attività di gestione del servizio:
i. inadeguatezza della preparazione della squadra: buona formazione teorica e
pratica;
ii. mancata presentazione sul posto di lavoro: adeguata informazione, procedura per
comunicazione al responsabile, sostituto in reperibilità e sanzione economica;
d. attività di report al termine della sperimentazione del servizio:
i. ridotto numero e\o qualità dei quesiti somministrati: iniziare fin dai primi giorni a
somministrare i quesiti ai fruitori del servizio del Conservatorio e corretta
formazione della squadra.
3.7 Esclusioni, vincoli e presupposti
Le esclusioni sono le medesime di cui all’allegato al capitolato di gara. Non è infatti previsto, ad
esempio, che il personale di sala gestisca il servizio di biglietteria e di maneggio denaro. Tali
funzioni sono lasciate ai soggetti che utilizzano la sala da concerti e sono gestiti autonomamente.
3.8 Piano Logico - Temporale DIAGRAMMA DI GANTT
GANTT Sperimentazione
servizio Conservatorio
mesi Gennaio - Agosto
2015 (periodo scelto in
quanto l'attuale gara
termina il 31 agosto
2015)
Gennaio Febbraio Marzo Aprile
Maggi
o-lugli
o Agosto
W
ee
k
1
W
ee
k
2
W
ee
k
3
W
ee
k
4
W
ee
k
5
W
ee
k
6
W
ee
k
7
W
ee
k
8
W
ee
k
9
W
ee
k
10
W
ee
k
11
W
ee
k
13
W
ee
k
14
W
ee
k
15
W
ee
k
16
W
ee
k
17
W
ee
k
18
W
ee
k
29
W
ee
k
30
W
ee
k
31
W
ee
k
32
W
ee
k
33
a)
attività
prelimi
nari di
predisp
osizion
e del
servizi
o
Verific
a con
SCRU
Incontr
o
OOSS
Report
su
person
ale
Elabor
azione
e
Present
azione
44
pubblic
azione
bando
bozza
bando
Pubblic
azione
bando
Esame
delle
doman
de,
assegn
. punt.
e
gruppi
di
lavoro
Colloqu
i di
approfo
ndimen
to
Pubblic
azione
selezio
nati
b)
attività
di
struttur
azione
del
servizi
o
Acquisto divise
e attrezzature
necessarie
Addest
rament
o
squadr
a
Formaz
ione:
elabora
zione e
condivi
sione
proced
ura di
gestion
e
Soprall
uoghi a
Conser
vatorio
vuoto e
pieno
Pianificazione
turni di servizio
c)
attività
di
gestion
e del
servizi
o
Creazione,
somministrazion
e ed
elaborazione
questionari
qualità
Pianificazione ,
gestione e
45
verifica dei turni
di servizio
d)
attività
di
report
Elaborazione
questionari,
criticità e report
finanziario
3.9 Piano dei Costi
Gli investimenti da effettuare per avviare il servizio sono molto contenuti, si tratta infatti
solamente di acquistare le divise, per le quali si attinge dalla gara esistente per le divise del
personal in servizio presso la Sala Rossa durante le sedute del Consiglio Comunale, e altri
supporti tecnici (quali ad esempio due radiotrasmettitori in grado di garantire la comunicazione
tra la squadra del retro palco e quella addetta allo sbigliettamento.
Per ciò che concerne il costo del personale, retribuito in straordinario secondo le previsioni del
CCNL (con pagamento sullo stipendio il secondo mese successivo al periodo in cui è stato
effettivamente prestato il servizio), sarebbe interamente coperto dal pagamento per gli utilizzi
effettivi. Il monitoraggio sarebbe costante a cura dell’ufficio che gestisce la fatturazione e gli
incassi da parte delle Associazioni e Fondazioni musicali.
3.10 Procedure per la reportistica e l’avanzamento dei lavori
Al termine di ciascuna fase è prevista un report sull’avanzamento. I report vengono inoltrati a
tutti i soggetti previsti dalla matrice RACI e condivisi in riunioni.
Al termine del periodo di sperimentazione (Agosto 2015) vengono analizzati tutti i dati, in
particolare i dati di customer satisfaction rilevati dai questionari somministrati durante le attività
del conservatorio.
3.11 Approvazione di tutti gli attori.
Trattandosi di un Ente Locale, normato dalle procedure del Diritto Amministrativo, le varie fasi
devono essere supportate da atti formali di approvazione da parte dei Direttori competenti
(SCRU e Direzione Cultura, Educazione e Gioventù).
46
4. Conclusioni.
Il Bilancio della Città di Torino si attesta attorno alla cifra di 1,2 miliardi di Euro all’anno e
pertanto, se considerassimo solamente l’impatto economico di tale progetto, si potrebbe pensare
che questo rappresenta una frazione minima di risparmio, e dunque sia fondamentalmente inutile
investire tanto tempo per un così ridotto beneficio.
Occorre però vedere il complesso della macchina comunale nella quale, soprattutto nell’ultimo
decennio, si sono esternalizzati molti servizi arrivando, a conti fatti, ad un maggior onere per il
bilancio della Città di Torino. Oltre all’aspetto puramente economico vi è l’impatto
sull’organizzazione e la motivazione del personale dipendente dell’Amministrazione.
L’esternalizzazione dei servizi ha infatti favorito una certa forma di deresponsabilizzazzione dei
dipendenti della Città i quali, venendo esclusi totalmente o in parte dall’organizzazione di alcuni
servizi, hanno passivamente accettato di essere considerati, in un certo qual modo, meno bravi,
meno “produttivi”, dei dipendenti del settore privato.
Tale sillogismo per il quale tutto ciò che è pubblico è costoso e non funzionante mentre ciò che è
privato è più econonomico e più efficiente riduce ulteriormente i margini di engagement nei
confronti dei dipendenti della Città.
Questa sperimentazione potrebbe quindi fare risparmiare immediatamente all’Ente una cifra
attorno ai 60.000 Euro ed inoltre costituire un importante banco di prova per coinvolgere coloro
che sentono un forte attaccamento all’Istituzione e alla loro Città, e che ritengono essere un
valore l’impegno profuso per rendere un servizio ai cittadini..
47
Capitolo IV: Conclusioni
Introducendo questo lavoro si è tenuto a precisare quali siano le peculiarità dello Stato, nelle sue
vari parti, rispetto ad un soggetto privato. Lo Stato, infatti, è eterno, non può morire né diminuire
nella propria sovranità, anche in presenza di manifeste inefficienze. Sono, invece, i cittadini che
devono sopportare le conseguenze delle scelte sbagliate dei governanti.
Una Città, in modo particolare, è una comunità molto ben identificabile perché inserita in un
territorio definito; si potrebbe parlare oggi di un ecosistema umano in evoluzione e con
peculiarità correlate al territorio abitato. E’ dunque in questa prospettiva che l’esigenza di una
maggiore efficienza della struttura amministrativa e burocratica va intesa. Se, infatti, sembra non
sia presente una cogenza correlata alle regole della sopravvivenza in un mercato, è ancora più
pressante l’imperativo morale. Una macchina comunale più efficiente rende i cittadini più
soddisfatti e la comunità più coesa, in grado di affrontare meglio le sfide che la attendono per il
futuro.
Si è cercato di dimostrare che, seppur con un grande impegno, sarebbe possibile entrare nei
dettagli dei moltissimi procedimenti attraverso i quali vengono erogati i servizi; attraverso questa
analisi e dunque una migliore allocazione della risorse umane si riuscirebbe ad ottenere un
servizio migliore ad un costo inferiore, dunque un cittadino più soddisfatto, e
contemporaneamente si riuscirebbero a premiare i dipendenti che, nello svolgimento delle loro
funzioni, portano all’intera collettività un vantaggio. Se, infatti, lo scopo per il quale un
lavoratore dipendente di una compagnia privata impiega una parte della propria esistenza sta nel
fare arricchire alcuni, tipicamente i soci del capitale, nel pubblico impiego viene chiesto al
dipendente di usare parte del tempo della propria vita per arricchire la comunità di cui fa parte,
affinché prosperi e continui il suo cammino nel tempo.
In questo lavoro si è arrivati ad approssimare anche alcune cifre, circa 40 milioni di euro
all’anno, che si riuscirebbero a risparmiare dall’applicazione di tale riorganizzazione. Queste
risorse potrebbero essere impiegate nei modi più vari, e consentirebbero l’attuazione di
molteplici politiche. Nel caso della Città di Torino va considerato, però, che vi è un debito
storico particolarmente oneroso, circa 3 miliardi di euro, che costituisce una ingente ipoteca sul
futuro di milioni di persone. Di sicuro tale tema sarà da affrontare e da affiancare alla maggiore
efficienza della struttura amministrativa e burocratica del Comune.
E’ dunque auspicabile che, in un futuro prossimo, si possa avviare, partendo dagli assunti di
questo lavoro, un primo documento di analisi e successivamente, nell’arco di quattro anni, si
possa dare, ai torinesi tutti, una casa più efficiente, più accogliente e pronta per le nuove sfide.
48
INDICE
Prefazione p. 1
Capitolo I: metodo di lavoro.
1. Introduzione. p. 3
2. Analisi del dato storico. p. 4
3. Enunciazione del metodo di organizzazione del lavoro. p. 12
3.1 Settori standardizzabili. p. 12
3.2 Calcolo dell’inefficienza e lean management. p. 13
3.3 Costo per servizio erogato. p. 15
3.4 Settori non standardizzabili residuali. p. 16
4. L’informatizzazione: “Torinofacile 2.0”. p. 16
5. Il settore Controllo di Gestione. p. 18
6. Conclusioni. p. 18
Capitolo II: caso di applicazione, l’Anagrafe.
1. Introduzione. p. 19
2. Analisi della tipologia di servizi erogati. p. 20
3. Le risorse umane assegnate. p. 28
3.1 Analisi segmentale. p. 29
3.2 Il sistema premiale. p. 30
3.3 La formazione. p. 31
3.4 La logistica. p. 31
4. Intervento del Settore Controllo di Gestione. p. 31
5. Applicazione del metodo di riorganizzazione e conclusioni. p. 32.
Capitolo III: i servizi di sala del “Conservatorio”.
1. Quadro di insieme. p. 34
2. Gestione diretta. p. 37
3. Documento di inizio progetto (DIP) p. 39
4. Conclusioni. p. 47
Capitolo IV: Conclusioni. p. 48
Indice p. 49
Allegati p. 50
49
Allegati:
- “Cucina centralizzata”, Policlinico Sant’Orsola Malpighi, Bologna.
- “Ipotesi di accordo n. 7 del 04/06/2010 - Matrimoni civili nelle sedi di pregio storico”.
- “Avviso di manifestazione di interesse per adesione volontaria alla sperimentazione della
gestione interna dei servizi di sala del Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino”.
50
Il settore Ristorazione della
Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna
con un impiego di 132 operatori
si occupa giornalmente della preparazione di circa
3000 pasti per i degenti del Policlinico e di circa
1500 pasti per i dipendenti.
A livello regionale rappresenta una delle poche
realtà di ristorazione ospedaliera a gestione
diretta.
Il Progetto della Nuova Cucina Centralizzata si è
posto l’obiettivo prioritario di razionalizzare il
lavoro e migliorare il servizio di ristorazione ai
pazienti attraverso la realizzazione di un unico
centro di produzione pasti per i degenti e le due
mense ospedaliere.
Precedentemente il settore era composto da più
strutture distribuite nell’area del Policlinico che
non favorivano una gestione logistica adeguata.
Oggi la Nuova Struttura di Cucina prevede la
gestione del servizio in un unico Fabbricato, il
Padiglione Albertoni, ed è articolata su 2 piani oltre
il settore Ristorazione
ad un’area nel seminterrato.
In quest'ultimo è presente un'unica zona per la
preparazione delle colazioni, stoccaggio dei carrelli
e vano magazzino per il deposito del materiale
monouso e generi alimentari. Qui vengono allestite
le colazioni e distribuite con appositi carrelli di
concezione innovativa che rispettano l’igiene,
favoriscono i tempi di distribuzione ed evitano
sprechi di alimenti.
Al piano terra opera ora un'unica area di dispensa
per il ricevimento merci e lo stoccaggio dotata di
celle frigorifere per i generi deperibili.
Al primo piano è stata realizzata l'area compren-
dente la lavorazione delle materie prime, la produ-
zione pasti per degenti ed utenti di mensa, le
attività di confezionamento dei vassoi personaliz-
zati per i reparti di degenza di tutto il Policlinico ed
inoltre un locale di stazionamento dei carrelli puliti.
Una zona attigua è deputata al lavaggio dei carrelli
e della stoviglieria di ritorno dai reparti.
In tale area si concentrano le tecnologie della nuova
cucina con attrezzature di nuova generazione, ad
alta produttività, sulle quali è possibile impostare
programmi di cottura e di registrazione delle
temperature nelle varie fasi di lavorazione in
ottemperanza alle normative sul sistema di
autocontrollo.
Il servizio per tutti i degenti a pranzo e cena è
fornito con vassoi personalizzati che garantiscono
migliore qualità di servizio, maggiore sicurezza
igienica e minori sprechi di generi alimentari.
La prenotazione informatizzata dei pasti, già attiva
per alcuni reparti, è oggi attuata con nuove modali-
tà applicative: al letto del paziente ricoverato
mediante l’utilizzo di apposito palmare. Questa
procedura consente un costante collegamento tra
utente e centro preparazione pasti con un esatto
riscontro tra quanto richiesto e quanto consegnato
favorendo un continuo e proficuo feedback.
La stoviglieria in ceramica, anzichè monouso,
garantisce la qualità del pasto, una maggiore
igiene, evitando
rifiuti di plastica di difficile smaltimento .
I carrelli di distribuzione dei vassoi personalizzati
sono termo-refrigerati a 2 temperature e a tenuta
termica ed utilizzano una nuova tecnologia che
un gradevole aspetto estetico
p e r m e t t e p e s o r i d o t t o e d u n ' a g e v o l e
movimentazione, unite ad una buona affidabilità in
quanto il riscaldamento e la refrigerazione sono
realizzate in apposite stazioni fisse. Il nuovo
modello organizzativo gestisce la consegna dei
pasti ai pazienti cercando di rispettare le loro
abitudini alimentari. Ad esempio la fascia serale
prevede la consegna degli ultimi carrelli per la cena
verso le ore 19.00.
La zona di lavaggio carrelli e stoviglie di ritorno,
centralizza le attività di sanificazione con indubbi
vantaggi nell'organizzazione dei reparti, inoltre i
rifiuti organici sono compressi e disidratati al fine di
ridurne il volume.
In oltre, il progetto migliora le condizioni lavorative
e la sicurezza del personale addetto alla
r i s toraz ione; nel le zone operat ive una
illuminazione naturale con ampie finestre poste in
basso che consentono la visione esterna e la
schermatura delle radiazioni solari fastidiose.
L'illuminazione artificiale è invece regolabile su vari
livelli e studiata per ottenere un buon comfort
visivo mediante una corretta resa sia luminosa che
cromatica.
Il ricambio d'aria per la climatizzazione degli3ambienti è di circa 100.000 m /h ed è coadiuvato da
nuovi soffitti aspiranti posti a 3,5 metri di altezza.
Particolare cura è stata prestata anche
all'abbattimento del rumore degli impianti e
all'assorbimento acustico.
Le pavimentazioni, su tutta la superficie, sono
antisdruciolo e termosaldate come i rivestimenti
fino a oltre due metri. È stata realizzata inoltre
un'ulteriore scala di sicurezza esterna con
ascensore.
Dal punto di vista strutturale, poi, le soluzioni sono
attente all'ambiente.
Gli impianti di ventilazione sono ora modulati in
funzione all'attività svolta e viene recuperato il 50%
di calore contenuto nell'aria espulsa.
Le fonti di calore per la cottura dei cibi sono
ecologiche come gas metano e vapore.
Sono stati installati pannelli solari per la produzione
di acqua calda e pannelli fotovoltaici quali fonti
integrative nella produzione di energia elettrica.
Le acque di scarico sono trattate da un degrassatore
generosamente dimensionato ed i pur limitati
rumori esterni, degli impianti ubicati sul piano di
copertura, sono schermati da barriere di oltre due
metri di altezza.
Per rendere poi più amichevoli gli ambienti, sono
stati installati a parete numerosi pannelli colorati
riportanti dei disegni realizzati dai figli degli stessi
operatori di cucina.
?costo giornata alimentare relativo alla degenza € 12,51
?costo pasto relativo alla mensa € 6,23
contributi e dati tecnici
Totale investimento economico comprensivo di: intervento edilizio, impianti elettrici, impianti meccanici e attrezzatureeuro 9.000.000.
RESPONSABILE DEL PROGETTO: Dr. ROBERTO GIOVANNINI
Responsabile del Settore Ristorazione: Dr. MICHELE PALMAAssistente alla Ristorazione: Sig. DAVIDE SARTI
DIREZIONE MEDICA OSPEDALIERAResponsabile dell’Area Igiene, Prevenzione e Protezione, Coordinamento e Controllo Servizi di Supporto: Dr. GIANFRANCO FINZISettore Controllo Igiene degli Alimenti: Sig.ra NADIA SABATINI
COORDINAMENTO ATTIVITÀ TECNICHE INTEGRATE:DIREZIONE "PROGETTAZIONE, SVILUPPO E INVESTIMENTI": Ing. DANIELA PEDRINIDIREZIONE "GESTIONE PATRIMONIO": Ing. IVAN FRASCARI
RESPONSABILE UNICO DEL PROCEDIMENTO: Ing. IVAN FRASCARI
STUDIO DI FATTIBILITA':Coordinamento progettazione: Arch. FRANCESCO CARPI (Studio 9.9 PROGETTI - Parma)
PROGETTAZIONE ESECUTIVA (R.T.P.) PER L'APPALTATORECoordinamento progettazione esecutiva: Ing. ROBERTO BALLARDINI (STUDIO BALLARDINI)
DIREZIONE LAVORIDirettore Lavori e Coordinatore sicurezza nell'esecuzione dell'Opera: Arch. ALESSANDRO PISADirettore Operativo Strutture: Ing. DANIELE BIONDI (Studio Ceccoli e ass.)Direttore Operativo Impianti Elettrici: Per. Ind. GIANCARLO AMORATIDirettore Operativo Impianti Meccanici: Per. Ind.ANDREA PALMIERIDirettore Operativo Attrezzature: Ing. DARIO ARCIELLO (U.O.Tecnologie Biomediche)Direttore Operativo Impiantistica finalizzata alle attrezzature: Per. Ind. FAUSTO GHINIDirettore Operativo Impianti Telefonici: Per. Ind. PAOLO DORATELLI
ASSOCIAZIONE TEMPORANEA D'IMPRESE AGGIUDICATARIEOpere edili e strutturali: ITER Soc. Coop. - Lugo (RA) (capogruppo)
Coordinamento e Direzione Tecnica: Geom.CLAUDIO RANDIProgettista per la sicurezza nel cantiere: Ing.MARCO PORTOLANIDirettore di Cantiere: Geom.FRANCESCO MONTANARI
Impianti meccanici: Consorzio Stabile CITEA - Parma (mandante)Direttore tecnico: Ing.MARCO MORENI
Impianti elettrici: ICEM s.r.l. - Bologna (mandante)Direttore tecnico: Cav.LUIGI FORNASINI
ORGANO COLLAUDATORE: Ing.GIANLUIGI CAMPAGNA (Artifex s.r.l.)
FINANZIAMENTO DELL'OPERA: Mutuo e fondi regionali Art.20
Segreteria Organizzativa:
Ufficio Stampa e Organizzazione Eventi - Dr.ssa Letizia Maini
grafica: Marco Menichetti, Ivan Rossi
foto: Claudio Alberti
stampa: Centro Stampa Aziendale
Avviso di manifestazione di interesse per adesione volontaria alla sperimentazione della gestione interna dei servizi di sala del Conservatorio
Giuseppe Verdi di Torino La Città di Torino, al fine di ottemperare alla mozione n. 29/2012 (mecc. Num. 2012 00381/002) del Consiglio Comunale e di procedere ad una revisione della spesa, intende avviare una sperimentazione volta a garantire il servizio di assistenza agli spettatori ed ai musicisti in occasione di concerti e\o altri utilizzi della sala del Conservatorio Giuseppe Verdi con personale dipendente della Città. I servizi richiesti riguarderebbero l’assistenza ad artisti, musicisti, cantati nel retropalco quali, a titolo meramente esemplificativo, il cambio di sedute, lo spostamento dei leggii, l’aggiunta di pedane e lo spostamento del pianoforte. Per quanto concerne l’assistenza agli spettatori i servizi riguarderebbero, sempre a titolo meramente esemplificativo, lo sbigliettamento, l’accompagnamento al posto, la vigilanza alle uscite di sicurezza e l’intervento per agevolare l’uscita del pubblico in caso di incendio. In ogni caso nessuna mansione richiesta a coloro che aderiranno alla sperimentazione prevede maneggio di denaro o di valori. In base allo storico degli utilizzi della sala del Conservatorio l’orario di lavoro sarebbe indicativamente dalle ore 19.30 alle ore 23.30 prevalentemente nei giorni feriali. Il presente avviso è dunque finalizzato a ricevere candidature da parte del personale dipendente della Città di Torino inquadrato in ogni categoria per selezionare, in base alle esperienze di lavoro, alle attitudini personali ed ai titoli necessari, una squadra di circa 50 (cinquanta) persone, con le quali costruire i turni di lavoro che prevedono l’uso di 10 (dieci) persone per ogni serata/giornata di utilizzo. La Città di Torino fornirà alla squadra selezionata le divise come quelle attualmente in uso presso l’anticamera del Sindaco ed il Consiglio Comunale. Mediamente ad ogni persona sarà richiesta la disponibilità di 2 (due) serate al mese. È previsto un compenso forfetario per le prestazioni lavorative così come già attualmente in uso per i matrimoni celebrati nelle sedi auliche. Costituisce titolo preferenziale la conoscenza di una lingua straniera ed il possesso del titolo derivante dal corso di formazione per addetti alla prevenzione incendi, lotta antincendio e gestione delle emergenze in relazione al livello di rischio elevato dell’attività, ai sensi dell’art. 37 comma 9 del Dlgs 9/04/2008 n. 81. Verranno altresì valutate esperienze lavorative e non maturate a contatto col pubblico e in occasione di concerti e di eventi. La sperimentazione avrà inizio, presumibilmente nel mese di dicembre 2014 e termine nel mese di luglio 2015. Al termine verranno valutate le risultanze della sperimentazione al fine di rendere il servizio permanente. Il presente avviso non costituisce un bando di gara né di concorso.
Sportello del Dipendente Direzione Organizzazione
Piazza Palazzo di Città n 1
Avviso di manifestazione di interesse per adesione volontaria alla sperimentazione della gestione interna dei servizi di sala del Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino
Consapevole delle sanzioni penali e civili previste in caso di dichiarazioni non veritiere dall'art. 76 del D.P.R. n. 445 del 28 dicembre 2000 , il /la sottoscritto /a ___________________________________________, nato/a__________________________________ il ______________ dipendente della Città di Torino dal ______________ attualmente inquadrato nel profilo di ____________________________________________della categoria ________ ( per i dipendenti in categoria D indicare l’eventuale incarico di posizione organizzativa) ____________________________________________________________________________ in servizio presso Direzione, Servizio Centrale ______________________________________________ Servizio___________________________________________________________________ , tel ufficio ____________ mail__________________________________________________ con la presente segnala la propria disponibilità alla ricerca interna per la selezione volta ad avviare la sperimentazione della gestione diretta dei servizi di sala del Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino. Il sottoscritto dichiara di essere in possesso del seguente titolo di studio ____________________________________________________________________________
Il sottoscritto dichiara la conoscenza della seguente lingua straniera ____________________________________________________________________________ Il sottoscritto dichiara il possesso dei requisiti derivanti dal corso di formazione per addetti alla prevenzione antincendi, lotta antincendio e gestione delle emergenze in relazione al livello di rischio elevato ai sensi dell’art. 37 comma 9 del Dlgs 9/04/2008 n. 81. SI NO Il/La sottoscritto/a allega il proprio curriculum professionale e si impegna a rispettare tutte le condizioni e le clausole previste dall'avviso.
Il/La sottoscritto/a dichiara inoltre di essere informato, ai sensi e per gli effetti del D. Lgs. 196/03 che i dati personali raccolti sono obbligatori per il corretto svolgimento dell'istruttoria e saranno trattati, anche con strumenti informatici, esclusivamente nell'ambito del procedimento per il quale la presente dichiarazione viene resa. Torino In fede
CONSEGNA DELL'ISTANZA ALLO SPORTELLO DEL DIPENDENTE
Riservato all'Ufficio Istanza consegnata in data ________________ alle ore _____________ L'addetto alla ricezione ___________________ � - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - Da consegnare al dipendente Il sig./sig.ra _____________________________________ (da compilarsi a cura del dipendente) ha presentato in data odierna la propria candidatura per l’avviso di manifestazione di interesse per l’adesione volontaria alla sperimentazione della gestione interna dei servizi di sala del Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino. Data ________________ ora _____________ L'addetto alla ricezione ___________________