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Corso di Metallurgia I
Tutorato didattico a.a.2010-2011
Strumenti e tecniche di
Ing. Chiara Soffritti
Strumenti e tecniche di
indagine metallografica
Strumenti di indagine metallografica
METALLOGRAFIA
Scienza che si propone di caratterizzare strutturalmente i materiali metallici , studiandone
la morfologia cristallina.
Finalità della metallografia:Finalità della metallografia:
• riconoscimento delle fasi ed analisi delle microstrutture;
• valutazione degli effetti di trattamenti termici, termomeccanici, e dideformazioni plastiche a caldo e a freddo sulla microstruttura;
• individuazione di difetti (inclusioni, microvuoti, cricche);
• correlazione fra microstruttura e condizioni di esercizio.
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Strumenti di indagine metallografica
METALLOGRAFIA
Macrografia Micrografia
Ingrandimenti < 30xFoto riproduzioni
Ingrandimenti > 30xOM, SEM
Caratteristiche generali(aspetto superficiale, macrodifetti,
fibratura, dendritismo)
Grano cristallino, tessitura, decarburazione, inclusioni, etc.
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Strumenti di indagine metallografica
La METALLOGRAFIA serve per …
• La comprensione delle caratteristiche chimiche, fisiche, meccaniche etecnologiche dei materiali metallici.
• Valutare l’influenza delle condizioni di esercizio sul comportamento dei
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• Valutare l’influenza delle condizioni di esercizio sul comportamento deimateriali metallici.
• Il controllo della corrispondenza del materiale alle specifiche richieste.
• Il riconoscimento di eventuali anomalie e l’individuazione delle cause.
• E’ uno degli strumenti della failure analysis.
Strumenti di indagine metallografica
FAILURE ANALYSIS
• Analisi sui reperti:
� esame visivo;
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� prove non distruttive (ultrasuoni, emissioni acustiche, etc.);
� prove meccaniche (durezza, tenacità, etc.);
� esame delle superfici di frattura (frattografia);
� esame microstrutturale (metallografia).
Strumenti di indagine metallografica
• Imola, 1 maggio 1994: William Fw 16, Ayrton Senna
� la strumentazione e il volante erano troppo lontani dal sedile ilpiantone esistente, del diametro di 22,2 mm, venne tagliato e al suointerno venne saldata una prolunga di 18 mm di diametro.
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Fonte: Autosprint, 1994
Strumenti di indagine metallografica
• Esempio: ruota dentata
Analisi microstrutturale
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Profilo di microdurezzaHV =10N
S = spessore efficace
Strumenti di indagine metallografica
• Gli strumenti per l’indagine metallografica (superfici lucidate) sono:
� il microscopio ottico (OM);
� il microscopio elettronico a scansione (SEM);
� il microscopio elettronico a trasmissione (TEM).
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• Gli strumenti per le analisi frattografiche (superfici di frattura) sono:
� il microscopio stereografico (SM);
� il microscopio elettronico a scansione (SEM).
Strumenti di indagine metallografica
MICROSCOPI OTTICI METALLOGRAFICI
• Utilizzati per l’analisi microstrutturale: forma e dimensione dei grani,distribuzione delle fasi, presenza di difetti …
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• In genere dotati di un sistema di acquisizione (macchina fotografica,telecamera) e software di analisi di immagine.
Strumenti di indagine metallografica
Tipologie
• A seconda della disposizione del piano “lucidato” (superficie da analizzare)del campione rispetto al sistema di lenti:
Diritto
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Diritto
Rovesciato
Superficie lucidata
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MICROSCOPIO OTTICO METALLOGRAFICO (OM)
• E’ utilizzato per l’osservazione micrografica dei metalli e delle leghe.Utilizza la luce riflessa dalla superficie metallica che appare diversa percolorazione ed intensità a seguito della differente corrosione operata daireattivi chimici nelle varie zone.
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Principio di funzionamentoPrincipio di funzionamento: la superficie da osservare è appoggiata ad un tavolino, orientabile attraverso due viti micrometriche, al cui centro è presente un foro per il passaggio della luce. La luce proveniente da una sorgente, opportunamente collimata da diaframmi e condensatori, è indirizzata attraverso uno specchio alla superficie del provino dopo aver attraversato l’obiettivo. La luce riflessa si concentra nuovamente nell’obiettivo; il segnale luminoso è deviato dal prisma verso la lente oculare che permette la visione ingrandita del preparato. Il segnale può infine essere deviato da uno specchio e inviato ad uno schermo fotografico o ad una telecamera.
Strumenti di indagine metallografica
MICROSCOPIO OTTICO METALLOGRAFICO (OM)
• Ingrandimenti : fino a 2000x.
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• Limitato potere risolutivo (~ 1 µm) dovuto all’impiego della luce, conlunghezza d’onda all’interno del campo del visibile.
• Bassa profondità di campo : impossibilità di mettere a fuoco dettagli postisu piani differenti (i provini devono essere necessariamente resi piani!).Non consente di osservare superfici di frattura .
Strumenti di indagine metallografica
Poiché la microscopia ottica funziona in luce riflessa, necessita di un’opportuna preparazione metallografica
(superfici lucidate e spesso attaccate con opportuni reattivi)!13
Strumenti di indagine metallografica
Condizioni di illuminazione
• Campo chiaro (Bright-field illumination)
Le superfici ortogonali al fascio di luce incidente appaiono chiare se esentida difetti. I raggi diffusi in direzioni non ortogonali appaiono scuri.
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• Campo scuro (Dark-field illumination)
In questo caso le superfici ortogonali all’asse ottico appaiono scure, mentrele superfici oblique all’asse ottico appaiono chiare.
Tecniche di indagine metallografica
FASI DELLA PREPARAZIONE METALLOGRAFICA
1. Scelta del campione
2. Taglio
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3. Montaggio in resina
4. Spianatura e lucidatura
5. Attacco chimico o elettrolitico
6. Ciclo di lavaggio
7. Osservazione microstrutturale
Tecniche di indagine metallografica
1. SCELTA DEL CAMPIONE
• Il campione deve essere rappresentativo del manufatto da cui viene ricavato.
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• E’ bene prelevare più campioni dallo stesso pezzo.
• L’operazione di prelievo deve essere effettuata in maniera tale da non alterare strutturalmente il materiale.
A A –– unità di collaudo; B unità di collaudo; B –– prodotto (campione); C prodotto (campione); C –– saggio saggio (campione); D (campione); D –– barrottobarrotto; E ; E –– provini. provini.
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2. TAGLIO
• Il taglio viene eseguito in presenza di fluidi refrigeranti al fine di evitare alterazioni termiche.
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• Altre tecniche di prelievo:
� frattura;� taglio ossiacetilenico;� taglio ad arco elettrico;� taglio laser;� taglio a getto d’acqua.
Taglio a freddo per abrasione
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3. MONTAGGIO O INGLOBAMENTO
• I provini vengono inglobati in formelle in resina.
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formelle in resina.
• Lo scopo è quello di facilitare la manipolazione del campione e bloccarlo efficacemente durante le operazioni di spianatura e lucidatura.
Esempio di un provino inglobato in resina
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Resine per l’inglobamento in provini metallici
A FREDDO
• Acriliche
• Epossidiche
A CALDO
• Acriliche
• Fenoliche
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• Poliestere
Stato fisicoStato fisico: in polvere con catalizzatore liquido.
Condizioni operativeCondizioni operative: Tamb, patm.
Durata processoDurata processo: 20÷30 ore.
• Dialliliche
Stato fisicoStato fisico: in granuli o in polvere (caricate).
Condizioni operativeCondizioni operative: T=150÷180°C, p=25÷30MPa .
Durata processoDurata processo: 10÷15 min.
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Inglobamento in resina a caldo
Condizioni operativeCondizioni operative:
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Condizioni operativeCondizioni operative: T=150÷180°C, p=25÷30MPa
Durata processoDurata processo: 10÷15 min
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4. LEVIGATURA E LAPPATURA
• Levigatura: passaggi su carte abrasive a granulometria controllata fino a 150÷2000 grit.
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150 grit = granuli abrasivi di diametro pari a 5÷8 µm
2000 grit = granuli abrasivi di diametro pari a 88÷105 µm
• Lappatura: passaggi su dischi in tessuto cosparsi con soluzioni acquose abrasive (a base di allumina/pasta diamantata).
diametro da 5÷6 µm fino a 0.20÷0.15 µm
Tecniche di indagine metallografica
Variazione della rugosità superficiale del campione nelle varie fasi della lucidatura e della lappatura
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Tecniche di indagine metallografica
Lucidatura elettrolitica
• Adatta a leghe difficilmente lappabili per via meccanica.
• Il campione funge da anodo mentre il catodo è in genere un acciaio inox. Anodo e catodo sono
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genere un acciaio inox. Anodo e catodo sono immersi in una soluzione acquosa acida differente a seconda del materiale da lucidare.
• Lucidatura dovuta alla formazione di un film viscoso all’interno del quale, per effetto del passaggio preferenziale di corrente sui rilievi delle asperità, queste ultime tendono a dissolversi più rapidamente delle gole.
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5. ATTACCO METALLOGRAFICO
• Evidenzia la struttura cristallina attraverso la corrosione selettiva operatadai reattivi sulle zone superficiali dotate di maggiore energia (es. bordi deigrani).
• La composizione chimica dei reattivi dipende dalla natura della lega
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• La composizione chimica dei reattivi dipende dalla natura della legametallica o delle fasi da mettere in risalto.
• L’attacco chimico svolge una duplice funzione:
� ossidante nei confronti delle zone a maggiore contenuto energetico;
� lisciviante verso i prodotti di ossidazione per staccarli dalla superficie.
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Denominazioneconvenzionale
Composizione chimica Modalità d’uso
Nital 2
2 cm3 HNO3
98 cm3 C2H5OH (alcol etilico)
D’uso generale per leghe ferrose. Per acciai a basso tenore di C.
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tenore di C.
Picral 4
4 g acido picrico
96 cm3 C2H5OH (alcol etilico)
Per leghe ferrose: attacca la martensite e le strutture sferoidizzate. Adatto per ghise ad eccezione di quelle ferritiche.
Cloruro ferrico10 g FeCl330 cm3 HCl120 cm3 H2O
Per acciai inox, ottoni e bronzi.