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TERSIGNI E., Metodi e strumenti di controllo tecnico e progettuale, Landolfo R., Losasso M., Pinto M.R. (a cura di), Innovazione e sostenibilità negli interventi di riqualificazione

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INDICE

INTRODUZIONE

PARTE I. CAMPO DI APPLICAZIONE E COORDINATE DI RIFERIMENTO

CAP. 1 EDIFICI RESIDENZIALI IN CAMPANIA: RETROFIT TECNOLOGICO ED ENERGETICO....................................................................................................pagg. 11

1.1 Green Economy e riqualificazione sostenibile1.2 Scenari di crisi e nuovi driver per il settore delle costruzioni1.3 L'efficienza energetica del sistema edificio impianto: fabbisogno termico

degli edifici e consumi energetici

CAP.2 PERICOLOSITA’ SISMICA DEL TERRITORIO E VULNERABILITA’ DEGLI EDIFICIESISTENTI IN CALCESTRUZZO ARMATO .............................................pagg. 12

2.1 Introduzione2.2 La pericolosità sismica del territorio2.3 Tipologie strutturali e classi di vulnerabilità2.4 Fattori di vulnerabilità degli edifici in calcestruzzo armato2.5 Conclusioni

CAP. 3 LA CULTURA DELLA MANUTENZIONE PROGRAMMATA NEL SETTORE DELLECOSTRUZIONI ...................................................................................pagg. 16

3.1 Gli orientamenti culturali della manutenzione programmata3.2 La manutenzione programmata del Patrimonio Culturale: esperienze inter

nazionali e nazionali3.3 Le esperienze di ricerca e formazione: la programmazione della manuten

zione e l'efficienza del bene edilizio.3.4 La dimensione della sostenibilità nella cultura della manutenzione program

mata

PARTE II. ANALISI DEL QUADRO NORMATIVO PER IL RETROFIT E LAMANUTENZIONE DEGLI EDIFICI

CAP.4 IL QUADRO NORMATIVO PER IL RETROFIT TECNOLOGICO ED ENERGETICODEGLI EDIFICI....................................................................................pagg. 12

4.1 La Normativa nazionale

4.2 I programmi complessi e la progettazione partecipata per gli interventi sulpatrimonio costruito esistente

CAP. 5 IL QUADRO NORMATIVO E GLI STRUMENTI OPERATIVI PER GLI INTERVENTIDI CONSOLIDAMENTO SISMICO .......................................................pagg. 14

5.1 Introduzione5.2 La normativa di riferimento5.3 Il metodo semiprobabilistico agli stati limite per la misura della sicurezza

strutturale5.4 La procedura di valutazione della sicurezza5.5 Strumenti e metodi di indagine5.6 Categorie di interventi5.7 Conclusioni

CAP. 6 IL QUADRO NORMATIVO E LO STRUMENTO DI ATTUAZIONE DELLA MANUTENZIONE PROGRAMMATA: IL PIANO DI MANUTENZIONE………….…..pagg. 13

6.1 Il Piano di manutenzione nella normativa cogente e nella normativa tecnica6.2 Il processo di intervento del Patrimonio Architettonico costruito: le fasi e gli

strumenti6.3 Il rapporto del Piano di manutenzione con il progetto e l’esecuzione

dell’opera

PARTE III. ANALISI DEI PROCESSI DI RETROFIT E DI MANUTENZIONE:IMPATTI, STRUMENTI DI CONTROLLO TECNICO, PRASSIOPERATIVE

CAP. 7 STRATEGIE, STRUMENTI, SOLUZIONI E PRODOTTI PER IL RETROFIT TECNOLOGICO ED ENERGETICO DELL’EDILIZIA RESIDENZIALE .......................pagg. 18

7.1 Azioni e soluzioni per il retrofit: strategie, programmi e progetti7.2 Prodotti eco innovativi per gli interventi di retrofit tecnologico ed energetico7.3 Metodi e strumenti di controllo tecnico e architettonico

CAP. 8 STRATEGIE E TECNICHE DI INTERVENTO PER IL CONSOLIDAMENTO STRUTTURALE.............................................................................................pagg. 19

8.1 Introduzione8.2 Le strategie di intervento8.3 Le tecniche di intervento8.4 Esempi ed applicazioni

CAP. 9 VULNERABILITÀ DEL SISTEMA TECNOLOGICO E SOSTENIBILITÀ NELLA PROGRAMMAZIONE DELLA MANUTENZIONE...........................................pagg. 11

9.1 La normativa tecnica e la sostenibilità dei piani di manutenzione

9.2. L’attuale prassi operativa nella gestione e manutenzione dei patrimoni edilizipubblici

9.3. Le esperienze degli Enti Locali e degli Enti Gestori

PARTE IV. REQUISITI, INDICATORI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE

CAP. 10 REQUISITI, INDICATORI E STRUMENTI DI SUPPORTO DECISIONALE PER LASOSTENIBILITA’ DEGLI INTERVENTI DI RETROFIT................................pagg. 36

10.1 Requisiti per la qualità energetica degli interventi di retrofit tecnologico10.2 Studi su edifici campione e casi applicativi10.3 Disciplinare gli interventi: indirizzi tecnico/prestazionali

CAP. 11 REQUISITI, INDICATORI E STRUMENTI PER LA VALUTAZIONE DELLA SOSTENIBILITA’ DEGLI INTERVENTI DI CONSOLIDAMENTO SISMICO ...............pagg. 27

11.1 Introduzione11.2 Strutture e sostenibilità11.3 Principi di progettazione strutturale sostenibile e requisiti degli interventi di

retrofit sismico11.4 Requisiti11.5 Individuazione degli indicatori connotanti i requisiti strutturali, economici e

gli impatti ambientali11.6 Strumenti per la valutazione di sostenibilità degli interventi11.7 Strumenti di supporto per l’analisi degli impatti: il BIM per la gestione del

processo di valutazione delle performance di costruzioni esistenti

CAP. 12. PROCEDURE E STRUMENTI INNOVATIVI PER LA GESTIONE E LA MANUTENZIONE DEGLI EDIFICI .........................................................................pagg. 23

12.1. Criteri e indicatori per interventi manutentivi in chiave sostenibile12.2.Un sistema innovativo di strumenti di supporto alle azioni di manutenzione12.3. Carta della vulnerabilità degli elementi tecnici12.4 L’ottimizzazione del Piano di manutenzione attraverso la Carta della vulne

rabilità

CAP. 13 CASI STUDIO ....................................................................................... pag.4313.1 Introduzione13.2 Il Rione Luzzatti a Gianturco13.3 Intervento di retrofit residenziale a Mercogliano

PARTE V. RACCOMANDAZIONI

CAP. 14 RACCOMANDAZIONI PER GLI INTERVENTI DI RETROFIT TECNOLOGICO ED ENERGETICO.......................................................................................pagg. 20

14.1 Aspetti funzionali spaziali14.2 Aspetti compositivi . Appunti per un retrofit design14.3 Aspetti termo fisici ed impiantistici14.4 Aspetti tecnologici

CAP. 15 RACCOMANDAZIONI PER INTERVENTI SOSTENIBILI DI CONSOLIDAMENTOSTRUTTURALE.................................................................................... pagg. 7

15.1 Introduzione15.2 Verso una progettazione integrata degli interventi strutturali15.3 Linee di indirizzo15.4 Procedure di valutazione

CAP. 16. RACCOMANDAZIONI PER SVILUPPARE PROCESSI SOSTENIBILI DI MANUTENZIONE ...............................................................................................pagg. 26

16.1. Strumenti innovativi per le azioni di recupero e manutenzione16.2 La questione della manutenzione nel Protocollo ITACA: limiti e opportunità16.3 L’archivio della documentazione strumento per l’implementazione del Pro

tocollo ITACA16.4 Il Piano di manutenzione strumento per valutare la sostenibilità degli inter

venti edilizi16.5 Criteri e schede di valutazione nell’area “Gestione e manutenzione

dell’edificio”16.6 Nuovi scenari per il governo delle attività di manutenzione: il ruolo degli Enti

Gestori

Innovazione e sostenibilità negli interventi di riqualificazione edilizia. Best practice per il retrofit e la manutenzione

pratiche di miglioramento dei processi di valorizzazione degli scarti e dei rifiuti diproduzione, costruzione e demolizione promuovendo l’utilizzo di prodotti innovativirealizzati con materiale riciclato o facilitando il processo di riciclo, raggiungendo elevatilivelli di qualità.La scommessa del lancio dei prodotti eco innovativi, con particolare riferimento alretrofit, dovrà riportare vantaggi evidenti a sostegno degli obiettivi europei di politicaambientale dimostrando la capacità di produrre un valore aggiunto e un profiloproduttivo capace di competere sul piano internazionale con un’alta qualità delprodotto.

7.3 Metodi e strumenti di controllo tecnico e architettonico

E. Tersigni

L’elevata complessità dei processi progettuali degli interventi di retrofit implical’utilizzo di un efficace apparato strumentale di supporto alle decisioni. L’iterprogettuale, seppur caratterizzato da continui feedback, può essere semplificato nellasuccessione di tre fasi operative: analitica, valutativa e progettuale. In una preliminarefase di analisi del degrado fisico ed energetico dell’edificio è necessaria la raccolta dialcuni dati fondamentali per la successiva elaborazione di strategie di retrofit: lecaratteristiche dell’involucro edilizio, l’efficienza del sistema impiantistico, le criticità ele potenzialità del sito, ma anche informazioni sul comportamento degli abitanti e sulloro stile di vita. Per acquisire correttamente questi dati saranno necessari rilievi sulposto e, per quanto possibile, prove non distruttive per identificare le criticitàfunzionali e prestazionali delle preesistenze. A partire dai dati ricavati dalle indaginisvolte, si potrà procedere alla valutazione delle prestazioni energetiche dell’edificio; lacertificazione energetica viene qui intesa come uno strumento strategico gestionale ingrado di supportare le scelte progettuali in vista di un miglioramento delle prestazionienergetiche complessive del sistema edilizio. Nella fase progettuale, valutando glialternativi scenari d’intervento con reiterate analisi costi/benefici, si vanno a definireappropriate strategie di retrofit. In questa fase risultano necessari strumenti disimulazione delle prestazioni energetiche o software specifici per gli interventi diretrofit in grado di supportare il progettista nella scelta di soluzioni tecnichealternative. I principali strumenti di supporto per gli interventi di retrofit nelledifferenti fasi sono inquadrabili in uno scenario in continua evoluzione: sono inprogressivo sviluppo strumenti integrati che mirano a controllare il progetto di retrofitnel suo complesso, guidando i progettisti dall’analisi dello stato di fatto fino alladefinizione degli interventi, fornendo rapide elaborazioni di scenari possibili con analisicosti/benefici immediate.

7.3.1 Analisi del degrado fisico ed energetico degli edifici

La fase iniziale negli interventi di retrofit necessita di una raccolta di dati di basedell’edificio, dalle caratteristiche geometriche fino ad approfondimenti riguardantil’audit energetico e tecnologico del manufatto esistente; l’obiettivo di tale analisi è

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Capitolo 7. Strategie, strumenti, soluzioni e prodotti per il retrofit tecnologico ed energetico dell’edilizia residenziale

identificare le criticità funzionali e prestazionali delle preesistenze per individuareeventuali misure di miglioramento dell’efficienza energetica. Per un’analisi di dettagliosono solitamente preferite prove non distruttive (PND) per conoscere esattamente ipunti critici dei sistemi o componenti adottati. Fra le prove comunemente impiegatenell’analisi del degrado fisico ed energetico troviamo la termografia a infrarossi, ilblower door test e la termoflussimetria.La termografia a infrarossi35 è un metodo di determinazione e rappresentazione dellatemperatura superficiale tramite misurazione della radiazione infrarossa emessa dauna superficie, in grado di evidenziare un’eventuale dispersione termica, l’umidità,nonché la permeabilità all’aria degli edifici. Il blower door test36 permette invece divalutare il grado di ermeticità dell’involucro edilizio attraverso la misura del flusso diricambio dell’aria dovuto alle infiltrazioni, generando meccanicamente una differenzadi pressione (il blower door è un ventilatore calibrato a controllo elettronico montatotemporaneamente su una porta o una finestra dell’edificio). La termoflussimetria37

infine è una tecnica diagnostica che consente la determinazione del valore dellatrasmittanza termica. La tecnica consiste nel collocare sulla parete untermoflussimetro composto da due o più sonde e piastre a contatto contrapposte perla misura delle temperature superficiali e una piastra flussimetrica, collegati ad unostrumento acquisitore, datalogger, che memorizza i dati con frequenza programmata.

Figura 7.3.1. Immagine termografica, blower door, termoflussimetro (documentazione Flir,Retrotec, Testo).

7.3.2 Valutazione energetico ambientale delle preesistenze

Al fine di definire appropriate strategie di retrofit è necessaria una valutazione delleprestazioni energetiche a partire dai dati di ingresso ricavati dalle indagini svoltedirettamente sugli edifici esistenti. I sistemi di valutazione della sostenibilità di unmanufatto si rivelano maggiormente efficaci se utilizzati durante la fase decisionale,configurandosi come strumenti per la verifica in itinere delle diverse scelte progettuali.I sistemi di certificazione energetica, analogamente ai metodi di valutazioneenergetico ambientale, sono basati su una procedura definita a punteggio basata

35 UNI EN 13187:2000, Prestazione termica degli edifici Rivelazione qualitativa delle irregolaritàtermiche negli involucri edilizi Metodo all’infrarosso.36 UNI EN 13829:2002, Prestazione termica degli edifici Determinazione della permeabilitàall'aria degli edifici Metodo di pressurizzazione mediante ventilatore.37 ISO 9869:1994, Thermal insulation Building elements In situ measurement of thermalresistance and thermal transmittance.

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Innovazione e sostenibilità negli interventi di riqualificazione edilizia. Best practice per il retrofit e la manutenzione

sull’assegnazione di punti in base alla risposta a determinati requisiti di sostenibilitàambientale. Il quadro degli strumenti di valutazione della sostenibilità di un edificio èad oggi assai complesso e tuttora in mutamento, sviluppandosi di pari passo con lemodifiche e gli aggiornamenti della normativa tecnica.Fra gli strumenti di certificazione energetica attualmente in uso in Italia si individuanoCasaClima, CENED, DOCET, BESTClass ed Ecodomus.VI. CasaClima è un'agenzia privatache in Italia ha fatto da apripista alla promozione dell'efficienza energetica in edilizia.L’ITC CNR attraverso un’azione coordinata avviata inizialmente con ENEA esuccessivamente con la Regione Lombardia, ha messo a punto due specifici softwaredenominati rispettivamente DOCET e CENED. Entrambi nascono dall’esigenza didisporre di uno strumento semplificato e poco oneroso per la certificazione energeticadegli edifici residenziali esistenti, e sono aggiornati secondo la metodologia di calcolosemplificata riportata all'interno delle norme tecniche UNI TS 11300.BESTClass, della Sacert, è una procedura di certificazione elaborata dal DipartimentoBEST del Politecnico di Milano con la collaborazione di ANIT. L’applicazione dellaprocedura consente di valutare il fabbisogno energetico di un edificio ed attribuire unaclasse energetica in base a opportuni valori di riferimento; può essere utilizzata pertutti gli edifici residenziali pubblici e privati, nuovi ed esistenti. Ecodomus.VI è infine unprogetto mutuato dal programma CasaClima: la procedura si propone per lacertificazione energetica di edifici nuovi e per le ristrutturazioni, considerandone leprestazioni sia invernali che estive e valutando il comportamento sia dell'edificio chedell'impianto.Relativamente al contesto italiano, fra gli strumenti di certificazione energeticoambientale più utilizzati troviamo il LEED, il Protocollo ITACA e l’SB100.GBC ITALIA ha sviluppato una versione locale del sistema di certificazione indipendenteLEED (Leadership in Energy and Environmental Design). Il LEED è un sistema volontariostudiato per diverse tipologie di edificio che promuove un processo di progettazioneintegrata. Si tratta di un sistema flessibile e articolato che prevede una formulazionedifferenziata per gli edifici esistenti (EBOM Existing Buildings Operation &Maintenance).Il Protocollo ITACA invece è uno strumento per la certificazione del livello disostenibilità ambientale promosso dalle Regioni Italiane e gestito da uno specificocomitato che, oltre a rappresentanti di queste ultime e di ITACA, vede lapartecipazione di iiSBE Italia e ITC CNR. Il Protocollo ITACA, grazie alle caratteristichedell’SBMethod, consente una contestualizzazione alle peculiarità territoriali regionali,pur mantenendo la medesima struttura, sistema di punteggio e pesatura38.SB100 è infine il sistema studiato da ANAB (Associazione Nazionale ArchitetturaBioecologica) per l'indirizzo, la valutazione e il controllo della sostenibilità degliinterventi. Il sistema SB100 propone una valutazione che considera, oltre ai consumienergetici dell'edificio, il suo impatto sull'ambiente secondo i tre assi dello svilupposostenibile. SB100 consente di calcolare le prestazioni di edifici esistenti, da recuperare

38 La Regione Campania, con la L.R. 19/2009 come modificata dalla L.R. 1/2011, si è dotata delProtocollo ITACA Campania sintetico. Il sistema è strutturato in 15 criteri, afferenti a 5 macroaree di valutazione: condizioni del sito, consumo di risorse, carichi ambientali, qualitàambientale indoor e qualità del servizio.

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Capitolo 7. Strategie, strumenti, soluzioni e prodotti per il retrofit tecnologico ed energetico dell’edilizia residenziale

o di nuova costruzione con diverse destinazioni d’uso individuando gli interventimigliorativi adeguati per ottenere la qualità desiderata.

7.3.3 Strumenti ICT per la progettazione e la valutazione degli interventi di retrofit

Nella fase progettuale risultano fondamentali gli strumenti di controllo tecnicoprestazionale in grado di effettuare progressive verifiche delle scelte messe in campo;fra questi sono particolarmente diffusi i software di simulazione del comportamentoenergetico. Nell’ampio panorama degli strumenti di simulazione si possono distingueregli strumenti di valutazione in regime dinamico da quelli in regime stazionario. I primisono software che utilizzano algoritmi complessi e permettono un’analisi più realisticae completa valutando nel dettaglio la risposta dell’involucro edilizio sollecitato da varifattori esterni quali: la temperatura esterna, la radiazione solare, la ventilazionenaturale, il comportamento degli occupanti, l’impianto di climatizzazione.

Strumento DescrizioneDesignBuilder

Il software, creato il modello dell’edificio e assegnate le caratteristiche fisiche etermiche (dimensioni, materiali, impianti termici, carichi termici), confrontadifferenti soluzioni progettuali con analisi costi/benefici.

DOE 2 DOE 2 per l'analisi del consumo energetico di un edificio consente lavalutazione del comportamento termico per qualsiasi tipo di impianto HVAC. Ilsoftware è in grado di fornire le performance dell’impianto istallato, laperformance termica dell’edificio con una precisa analisi costi benefici.

EcotectAnalysis

Ecotect Analysis è in grado di fornire molteplici dati: analisi energeticadell’intero edificio, prestazioni termiche, valutazione dell’impiego idrico erelativi costi, irraggiamento solare e illuminazione con luce diurna.

EnergyPlus

Software autonomo per la simulazione termica in regime dinamico del sistemaedicio impianto. Lo strumento ha un motore di calcolo che restituisce in outputi consumi di energia, le temperature e i flussi termici di un edificio.

ESP r ESP r è uno strumento open source di modellazione per la simulazione delleprestazioni termiche, visive e acustiche degli edifici. Il software consente lostudio termo fluido dinamico e l’analisi combinata del sistema edificio impiantocon il sistema climatico esterno variabile.

Radiance E’ un software che lavora in ray tracing per l'analisi e la visualizzazionedell’illuminazione naturale ed artificiale di interni. I vantaggi principaliconsistono nella possibilità di modellare liberamente l’edificio e di avere adisposizione un’illimitata gamma di materiali per le simulazioni.

Relux Software in grado simulare all’interno di un edificio o su esterni la luce naturalee quella artificiale, importando curve fotometriche da specifici apparecchiilluminanti.

TRNSYS TRNSYS è un software di simulazione dinamica del comportamento energetico.La biblioteca del software include componenti che si trovano comunemente neisistemi di riscaldamento, raffrescamento e di impianto elettrico.

Tabella 7.3.1. Strumenti di controllo specifico e di controllo globale maggiormente diffusi.

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Innovazione e sostenibilità negli interventi di riqualificazione edilizia. Best practice per il retrofit e la manutenzione

Gli strumenti di controllo effettuati in regime stazionario consentono invece diindagare solo parzialmente le reali prestazioni di un edificio perché partonodall’assunto che la variazione periodica delle temperature e il contributo dellaradiazione solare possono essere trascurati, utilizzando dati climatici aggregati. Fraquesti strumenti possono essere ulteriormente distinti i software per il controllospecifico da quelli per il controllo globale.I primi possono analizzare e valutare in che modo influiscono le diverse tecniche e isistemi introdotti nell’edificio, nelle differenti condizioni al contorno. Non prevedonouna valutazione del quadro ambientale globale dell’edificio, ma possono calcolare leperformance specifiche di un componente edilizio.Gli strumenti di controllo globale si basano generalmente su codici dettagliati disimulazione, integrando procedure di calcolo che descrivono quasi tutti i piùsignificativi fenomeni di trasferimento del calore e forniscono informazioni sulcomportamento termodinamico sia di singoli componenti che dell’intero edificio. Iltema del controllo e guida dei progetti di retrofit può inoltre essere supportato daalcuni strumenti di particolare interesse scaturiti da recenti ricerche in ambito europeoe nazionale. Tra questi EPIQR (Energy Performance Indoor Environment QualityRetrofit) ha posto le basi per una nuova generazione di strumenti destinati agliinterventi di retrofit, proponendosi come uno strumento di supporto decisionale e dipianificazione tecnico finanziaria per gli interventi di manutenzione e riqualificazioneattraverso la valutazione delle condizioni di degrado e delle prestazioni energetiche ela successiva elaborazione di scenari d’intervento differenti in rapporto alle priorità e ladisponibilità economica della proprietà

7.3.4 Il retrofit attraverso il Building Information Modeling

Uno strumento in grado incrementare i livelli di governo nei progetti di retrofit lungotutto l’iter progettuale, dall’analisi dello stato di fatto fino alla definizione degliinterventi, è il BIM (Building Information Modeling). Il BIM è un metodo per generare egestire le informazioni sugli edifici durante tutto il loro ciclo di vita; basato su unatecnologia di modellazione parametrica, il BIM utilizza un database relazionale unito adun modello comportamentale per elaborare e rappresentare informazioni sull’edificioin modo dinamico. Un'applicazione BIM, differentemente da un CAD, è ottimizzata perprogettare edifici attraverso l'utilizzo di oggetti 3D, definiti intelligenti poiché in gradodi stabilire delle relazioni con gli altri componenti del progetto. Il modello virtualepermette di identificare per tempo conflitti di progetto con benefici in termini di tempie costi nelle diverse fasi del processo edilizio. Secondo uno studio condotto dal CIFE39

(Standford University Center for Integrated Facilities Engineering) basato su trentadueprogetti rappresentativi realizzati utilizzando il BIM, i principali benefici ottenuti sonocosì quantificabili:

fino al 40% in meno di variazioni non previste;precisione entro il 3% rispetto alla stima dei costi;fino all’80% di riduzione del tempo richiesto per generare un preventivo di spesa;

39 CIFE 2007 Technical Reports, http://cife.stanford.edu/Publications/index.html

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Capitolo 7. Strategie, strumenti, soluzioni e prodotti per il retrofit tecnologico ed energetico dell’edilizia residenziale

un risparmio fino al 10% sul valore del contratto attraverso l’individuazione diconflitti di progetto;fino al 7% di riduzione sui tempi di progettazione.

Le caratteristiche del sito, il rendimento energetico, la qualità dell’illuminazione, laquantità dei materiali utilizzati e le relative proprietà, la stima dei costi e il confronto dialternative tecniche per la nuova costruzione e la riqualificazione, sono solo alcuni tipidi informazioni disponibili e controllabili attraverso gli applicativi BIM. La possibilità dicomprendere progressivamente, durante la modellazione del progetto, le sueprincipali istanze qualitative ed economiche si inscrive fondamentalmente nellenecessità di controllo ex post del ciclo di vita utile del prodotto finito; in tal senso siassumono le fasi di progettazione come strategiche per priorità logica e temporale,anche in funzione dell’interoperabilità con quelle successive (qualità ed economiecostruttive, manutentive, ecc.)40.

Figura 7.3.2. Creazione di un modello BIM per un intervento di riqualificazione attraverso lascansione laser 3D (fonte: Severn Partnership); scheda tipo di analisi di un applicativo BIM.

Nel campo della riqualificazione energetica il BIM è in grado di semplificare non solo leoperazioni di analisi energetica ma anche di modellazione iniziale attraverso strumentiquali la fotogrammetria o la scansione laser.L’evoluzione della tecnologia BIM inoltre consente di risolvere negli interventi diretrofit le criticità dell’intero sistema cantiere rispetto alle questioni di logistica esicurezza. Differenziando le varie fasi temporali nel progetto del cantiere, il BIM è ingrado di verificare sovrapposizioni di specifici spazi lavorativi e di valutare la possibilitàdi simultaneità di più fasi operative. Tema quest’ultimo di particolare interesse vista laspecifica complessità del cantiere in caso di interventi sul costruito, spesso realizzati suedifici parzialmente o completamente occupati o in contesti urbani con condizioni diridotta operatività. Ma il BIM si confronta anche con l’intero ciclo di vita di unmanufatto, facilitando le operazioni di manutenzione e gestione, fino ad arrivareidealmente alla demolizione, mantenendo le informazioni sull’edificio costantementeaggiornate.

40 Arlati, E. and Giallocosta, G. 2009. “Questioni di metodo sull’Interoperabilità in architettura”,in: Minati, G., Abram, M. and Pessa, E. 2009. Processes of emergence of systems and systemicproperties, World Scientific, Singapore.

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Innovazione e sostenibilità negli interventi di riqualificazione edilizia. Best practice per il retrofit e la manutenzione

La tecnologia BIM quindi, se da un lato rischia di rendere più complesso il controllo dialcune procedure, dall’altro rivela potenzialità non ancora del tutto espresse,permettendo il raggiungimento di un elevato livello di coordinamento attraverso unamigliore integrazione delle informazioni e l’ottimizzazione dei processi.

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