Upload
others
View
18
Download
0
Embed Size (px)
Citation preview
Erogare la formazione: - La cura della relazione
- La cura dei contenuti
Dott.ssa Francesca Licheri
Psicologa Psicoterapeuta
Formatrice
03/05/2017 1
Apprendere è un fenomeno
emozionale ed intellettuale
L’apprendimento è un’attività che coinvolge diversi aspetti della persona
❖ intellettuale
❖ affettiva
❖ fisica
❖ sociale
L’apprendimento è cambiamento
L’apprendimento
modifica
l’organizzazione di
conoscenze ed
esperienze
L’esercizio di nuove
attività e capacità
modifica l’immagine
di sé e del proprio
ruolo
I due processi
Durante l’erogazione della formazione, il formatore preside DUE
PROCESSI:CONTENUTO RELAZIONE
03/05/2017 5
Ogni comunicazione contiene :
Un aspetto di contenuto: la notizia, i dati, il
messaggio:
Rappresenta il “CHE COSA” della comunicazione
Un aspetto di relazione: che definisce i
rapporti tra gli interlocutori;
Rappresenta il “COME ” della comunicazione: come viene espresso il
messaggio - metacomunicazione
03/05/2017
7
CHI SONO GLI ATTORI NELLA
FASE DI EROGAZIONE
DELLA FORMAZIONE?
Il coordinatore della formazione
gestisce le attività di apprendimento avendo chiaro ilprocesso organizzativo nel quale sta intervenendo.
Il formatore gestore delle risorse lavora con le personeaffinchè possano far emergere le attitudini chepossiedono nel campo di apprendimento.
Ha competenze nei contenuti e nelle relazioni.
03/05/2017 8
Il formatore aziendale gestisce le attività di apprendimentoavendo chiaro il processo organizzativo nel quale staintervenendo.
Il formatore gestore delle risorse lavora con le persone affinchèpossano far emergere le attitudini che possiedono nel campodi apprendimento.
Ha competenze nei contenuti e nelle relazioni.
http://www.atlantedelleprofessioni.it/Professioni/Formatore-e-Formatrice/Attivita-e-competenze/(page)/Percorso-professionale
03/05/2017 9
Il formatore aziendale
03/05/2017
Il formatore-docente è competente nel contenutoformativo proposto ai discenti: è colui che concretamenteconduce l’intervento e lavora con i partecipanti.
Oltre a padroneggiare il contenuto, egli è esperto di processidi apprendimento in età adulta e per questo in grado didefinire e utilizzare modalità di lavoro che consentono disviluppare le competenze attese.
Questa figura può essere interna all’organizzazione:
per esempio un componente dell’area informatica potrebbericoprire il ruolo di docente in un corso sull’utilizzo di unanuova applicazione di software)
oppure esterna (per esempio un libero professionista).03/05/2017 11
Il tutor è di origine latina e deriva dal sostantivo “tutortutoris” e questo dal verbo tueri, il significato puòessere così inteso: colui che cura, che sostiene , cheprotegge, che dà sicurezza.
Il tutor è:
•un facilitatore dell’ apprendimento
•una guida
•un affiancatore di situazioni da vivere, comprendere,assimilare
•un accompagnatore nell’ambiente di apprendimento
•un garante dello svolgimento del programma diformazione concordato
03/05/2017 12
IL RUOLO DEL TUTOR
Il formatore-docente potrà avvalersi di un tutor (o più), chepuò intervenire in aula, per esempio nella conduzionedelle attività di esercitazione, oppure fuori dall’aula, peresempio incontrando individualmente i partecipanti perfavorire il trasferimento dei contenuti nella pratica dilavoro (Piccardo, Benozzo, 2002).
03/05/2017 13
IL RUOLO DEL TUTOR
In fase di accoglienza e integrazione dei partecipanti interviene:
•nell’individuarne potenzialità e limiti
•nel consigliare gli studenti sulle attività da svolgere
•nel monitorare i progressi individuali
•nel creare le condizioni opportune che consentano di superare difficoltà e ostacoli
•nell’offrire attenzione, ascolto, guida, orientamento •nell’ascoltare e raccogliere le richieste di aiuto
03/05/2017 14
03/05/2017 15
03/05/2017
16
GLI ATTORI SONO FACILITATORI
DELL’APPRENDIMENTO
CONTENUTI
RELAZIONE
Bruno Colombo
“Compiti” del facilitatore
Mantenere il gruppo focalizzato sul compito
Verificare il consenso
Suggerire tecniche
Garantire la fluidità della comunicazione
Garantire il clima (attraverso la delucidazione)
Garantire spazio per il dissenso
Elaborare la memoria del gruppo
La gestione del gruppo in formazione
Ogni gruppo, per quanto casuale, si
riunisce per fare qualcosa (...) le
persone cooperano ognuna secondo
le proprie capacità.
Questa cooperazione è volontaria
e si basa su un certo grado di abilità
intellettuale del singolo.
W. Bion, 1961
IL GRUPPO
3 maggio
2017IL GRUPPO AL LAVORO
PERCHE’ SI FORMANO I GRUPPI?
In una fredda giornata d’inverno un gruppo di porcospini si rifugia in una grotta e per proteggersi dal
freddo si stringono vicini. Ben prestoperò sentono le spine reciproche e il
dolore li costringe ad allontanarsi l’uno dall’altro.
Quando poi il bisogno di riscaldarsi li porta di nuovo ad avvicinarsi si pungono di nuovo.
Ripetono più volte questi tentativi, sballottati avanti e indietro tra due mali, finché non trovano quella moderata distanza reciproca che rappresenta la migliore posizione, quella giusta distanza che consente loro di scaldarsi e nello stesso tempo di non farsi male
reciprocamente.
Schopenhauer
PERSONE
INFORMAZIONI
CLIMATEMPO
ORGANIZZAZIONE
RISORSE DEL GRUPPO?
COSTRUIRE I GRUPPI DI LAVORO
LEADERSHIPI BISOGNI DELL’INDIVIDUO:STIMA/AUTOSTIMAIDENTITA’SICUREZZACONTRIBUZIONE
I BISOGNI DEL GRUPPO:APPARTENENZA COESIONEUNIFORMITA’DIFFERENZIAZIONE$
ECCO CHE CAMBIA LA PROSPETTIVA
Ha più senso parlare di leadership come funzione piuttosto che come
ruolo!
Non si tratta più di una singola persona che, mettendosi a capo di un gruppo, cerca di rispondere a tutte le richieste dei componenti,
ma del gruppo che, per dare voce ad una serie di aspettative e bisogni,
sviluppa al suo interno delle funzioni.
Raggiungere
gli obiettivi prefissati
Mantenere
un buon clima
di gruppo
una serie di funzioni
e azioni che rispondono
a due precisi obiettivi del gruppo
Leadership distribuita
COMUNICAZIONE
Regole di Funzionamento
Procedure operative
Stile di Conduzione
Attuazione
intervento
Il processo della formazione
Identificazione
necessità ed
esigenze
specifiche di
bisogni da
soddisfare e
carenze da
colmare
Valutazione
risultati
Analisi
dei bisogni
Progettazione
intervento
Analisi
dei bisogni
Prefigurazione
del modello di
intervento.
(specifica
obiettivi di
apprendimento;
dettaglio dei
contenuti)
Messa in
opera del
progetto
formativo
Verifica
gradimento
Verifica
apprendimento
Verifica
trasferimento
La formazione è un processo articolato in fasi connesse, che presenta
un carattere di forte circolarità, in una logica di “retroazione” tra input
(analisi dei bisogni) e output (valutazione dei risultati)
ComunicazioneC
om
un
icazio
ne
Attuazione intervento
Quali sono gli elementi fondamentali della realizzazione?
✓Informazione/Comunicazione
Informazione (nome intervento, agenda, luogo), esplicitazione degli obiettivi e del
target (perché, per chi), coinvolgimento partecipanti (raccolta aspettative e patto
formativo)
✓Presidio Logistico
Identificazione di una location idonea; verifica condizioni di piacevolezza e confort
della sede (ampiezza, aerazione, luminosità); allestimento aula (ad anfiteatro, a ferro
di cavallo, etc);
✓Materiale didattico e supporti tecnologici
Preparazione di una documentazione di supporto coerente con i contenuti e la
tipologia dell’intervento
Allestimento supporti tecnologici necessari alla gestione dell’aula (microfoni, proiettori,
lavagna luminosa, pc, etc)
Attuazione
intervento
Il processo della formazione
Identificazione
necessità ed
esigenze
specifiche di
bisogni da
soddisfare e
carenze da
colmare
Valutazione
risultati
Analisi
dei bisogni
Progettazione
intervento
Analisi
dei bisogni
Prefigurazione
del modello di
intervento.
(specifica
obiettivi di
apprendimento;
dettaglio dei
contenuti)
Messa in
opera del
progetto
formativo.
Gestione di un
gruppo
Verifica
gradimento
Verifica
apprendimento
Verifica
trasferimento
La formazione è un processo articolato in fasi connesse, che presenta
un carattere di forte circolarità, in una logica di “retroazione” tra input
(analisi dei bisogni) e output (valutazione dei risultati)
ComunicazioneC
om
un
icazio
ne
GLI ASPETTI DELLA
FORMAZIONEcosa è riunirsi?
SPAZIO
STILE DICONDUZIONE
COMUNICAZIONEOBIETTIVO
TEMPI
Per scoprire il valore di un annoChiedi ad uno studente che è stato bocciato all’esame
finale.Per scoprire il valore di un mese
Chiedi a una madre che ha messo al mondo un bimbo troppo presto.
Per scoprire il valore di una settimana chiedi all’editore di un settimanale.
Per scoprire il valore di un’oraChiedi a due innamorati che stanno per vedersi.
Per scoprire il valore di un minutoChiedi a chi ha appena perso il treno.
Per scoprire il valore di un millisecondoChiedi ad un atleta alle Olimpiadi.
Il tempo non aspetta nessuno.Vivi intensamente ogni
momento!!!
TEMPO
Assegnare un budget temporale a ogni attività
Essere realista nella valutazione del tempo
Non rimandare a più tardi le decisioni da prendere
Assegnare un ordine di priorità ai compiti da realizzare
Fonte: Maurizio Castagna, AT nella formazione degli adulti, ed Franco Angeli
Fasi del gruppo in formazione
Orientamento
Insoddisfazione
ProduzioneSintesi
Separazione
03/05/2017 35
In sintesi.
La cura della relazione è necessaria durante l’erogazione nelprocesso di formazione.
Gli attori della formazione hanno la responsabilità di gestire lerelazioni individuali e di gruppo
Pertanto
Gestiscono risorse umane
03/05/2017
36
Oltre a curare le relazioni,
Durante l’erogazione è necessario curare i contenuti e ladidattica attraverso
La Microprogettazione
03/05/2017
37
micro progettazione
« il valore di un’idea sta nel metterla
in pratica»
Thomas Alva Edison
La Microprogettazione
È l’insieme dei processi messi in atto dal formatore per predisporre la
sessione di lavoro.
03/05/2017
39
Esempio microprogrammazione I GIORNATA - Mattina
8:00 Inizio lavori - presentazione
8:15 Contenuti: le fasi della formazione
9:00 Esercitazione di gruppo: XYZ
10:45 Restituzione in plenaria
11:15
11:30
Pausa
11:30 L’analisi dei bisogni
12:00 Sintesi, debriefing dei partecipanti e conclusione dei lavori
13:00 Pausa pranzo
Esempio microprogrammazione II GIORNATA -
Durata Attività
Contenuti: Il gruppo di lavoro in formazione
L’erogazione della formazione
Modalità di lavoro:
Lezione attiva Attivazioni ( simulazioni, case history, giochi d’aula)Debriefing in plenaria
Orari di lavoro
08,00- 13,00
Sede formativa
Sede della Carbosulcis
LA GESTIONE DEGLI
INCONTRI
L’incontro va sempre
preparato
Durante l’incontro si è
un facilitatore di processi
Dopo: valutare la propria
performance e monitorare il
risultato
CURA DEI CONTENUTI
CURA DELLA RELAZIONE
PREPARARE L’INCONTRO
Quale è l’obiettivo da raggiungere?
Quel il tipo di riunione da condurre?
Quali i risultati attesi?
Quale materiale consegnare prima?
Quali gli argomenti da trattare?
Quali modalità di decisione?
Che tempi per ogni punto e ogni attività?
I DETTAGLI FANNO LA DIFFERENZA
Durante l’incontro:
INTRODUZIONE 15%
CORPO 75%
CHIUSURA 10%
Attirare l’attenzione
Creare il clima di cooperazione
Accertare il livello di conoscenza
Motivare al lavoro di gruppo
INTRODUZIONE 15% DELL’INCONTRO
CORPO 75%
CHIUSURA 10%
Accoglienza di un gruppo di apprendimento
È il momento centrale del discorso:
si condividono informazioni,
si raccolgono dati, si discute degli argomenti.
Si monitora costantemente il clima: sono tutti coinvolti?
Comunicazione chiara
Utilizzo di giochi di aula
INTRODUZIONE 15%
CORPO
Dell’INCONTRO 75%
CHIUSURA 10%
Conduzione e animazione del gruppo in formazione
Sintetizzare decisioni
e impegni
Verificare il grado di comprensione
e il coinvolgimento dei partecipanti l’attenzione, l’impegno, la presa di responsabilità
INTRODUZIONE 15%
CORPO 75%
CHIUSURA dell’INCONTRO 10%
Conclusione del momento formativo
Si condividono i tempi per
verificare il cambiamento atteso
Si produce un documento finale
INTRODUZIONE 15%
CORPO 75%
CHIUSURA dell’INCONTRO 10%
Conclusione del momento formativo
DOPO l’INCONTRO
Riorganizzare i contenuti
Esplicitare le informazioni relazionali
Sintetizzare le azioni future
DOPO l’INCONTRO
FORMATIVO
Che risultati attendo?Quali tempi?Quali modalità?
Come monitoro i risultati che devono arrivare?
Quale è il prodotto finale concreto?
Le emozioni in formazione
In azienda circolano emozioni ed è importante
RiconoscerleAscoltarle
eGestirle
La formazione lavora per sviluppare competenze
emotive
I cambiamenti in formazione avvengono
integrando pensieri emozioni e azioni
Apprendere è un fenomeno
emozionale ed intellettuale