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La Corrente Elettrica L’Intensità Della Corrente Elettrica Si chiama corrente elettrica un moto ordinario di cariche elettriche. L’intensità di corrente che indichiamo con i è uguale al rapporto tra la quantità di carica Q che attraversa una sezione del conduttore e l’intervallo di tempo “t” impiegato ad attraversarlo: i = Q / t Corrente continua (DC) : una corrente si dice continua quando la sua intensità non cambia nel tempo. I Generatori di Corrente Continua Si chiama generatore di corrente continua un dispositivo capace di mantenere ai suoi estremi una differenza di potenziale costante. I Circuiti Elettrici Si chiama circuito elettrico un’insieme di conduttori collegati in modo continuo e che sono collegati ad un generatore. Un circuito si dice chiuso de la catena di conduttori non è interrotta e in esso influisce una corrente elettrica Un circuito si dice invece aperto se in esso non c’è corrente

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La Corrente Elettrica

L’Intensità Della Corrente Elettrica

Si chiama corrente elettrica un moto ordinario di cariche elettriche.

L’intensità di corrente che indichiamo con i è uguale al rapporto tra la quantità di carica Q che attraversa una sezione del conduttore e l’intervallo di tempo “t” impiegato ad attraversarlo:

i = Q / t

Corrente continua (DC) : una corrente si dice continua quando la sua intensità non cambia nel tempo.

I Generatori di Corrente Continua

Si chiama generatore di corrente continua un dispositivo capace di mantenere ai suoi estremi una differenza di potenziale costante.

I Circuiti Elettrici

Si chiama circuito elettrico un’insieme di conduttori collegati in modo continuo e che sono collegati ad un generatore.

Un circuito si dice chiuso de la catena di conduttori non è interrotta e in esso influisce una corrente elettrica

Un circuito si dice invece aperto se in esso non c’è corrente

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Collegamento in Serie

Più conduttori sono collegati in serie se sono posti in successione tra loro. In essi passa la stessa corrente elettrica.

Collegamento in Parallelo

Più conduttori sono collegati in parallelo se hanno le prime estremità connesse tra loro e anche i secondi estremi connessi tra loro. Essi sono sottoposti alla stessa differenza di potenziale.

Un punto dove si uniscono 3 o più conduttori si chiama NODO (punti A e B), la somma delle intensità di corrente che entrano in un nodo è sempre uguale alla somma di quelle che escono (LEGGE DEI NODI).

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Le Leggi di OHM

1° legge: nei conduttori di metalli l’intensità di corrente è direttamente proporzionale alla differenza di potenziale applicata ai loro capi. In formule si esprime nel seguente modo:

i = ∆V / R

dove ∆V è la differenza di potenziale in Volt e R è la resistenza in Ω.

Da ricordare che 1 Ω = 1V / 1A

I Resistori

Si chiama resistore un componente elettrico che segue la prima legge di Ohm.

Negli schemi elettrici la resistenza è indicata con la seguente figura:

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2° legge: La resistenza di un filo conduttore è direttamente proporzionale alla sua lunghezza e inversamente proporzionale alla sua area trasversale. In formule:

Resistenza elettrica (Ω) = ρ * l / A

Dove :

- ρ (Ω*m) è la resistività che dipende dal materiale con cui è fatto il filo.

- l = lunghezza in metri del filo.

- A = E’ l’area trasversale in m^2.

Le resistenze di un conduttore tuttavia possono essere in serie o in parallelo anch’esse.

La resistenza di un conduttore, formato da più connettori in serie, è uguale alla somma delle resistenze dei singoli resistori.

Se si hanno dei resistori collegati in parallelo, l’inverso della loro resistenza equivalente ad R è uguale alla somma degli inversi delle resistenze dei singoli resistori.

La Forza Elettromotrice

La forza elettromotrice di un generatore è il rapporto tra il lavoro W che esso compie per spostare una carica q al suo interno e la carica q stessa.

In formule:

Fem(V) = W/q

La forza elettromotrice è uguale alla massima tensione che si può avere tra i capi del generatore. La differenza di potenziale ai capi del generatore si calcola invece con la seguente formula:

∆V = Fem – r * i

r = resistenza interna i = intensità di corrente

La potenza dissipata

Si misura in Watt (W) e si calcola moltiplicando il valore della resistenza per l’intensità i^2:

P = R*i^2