56
C.M. FGIC856004 ISTITUTO COMPRENSIVO TEL. 0881 - 721318 C.F. 94090760714 " ALFIERI - GARIBALDI " FAX 0881 - 316619 Sito:www.mediaalf ieri.it via Galliani - 71121 Foggia e-mail: [email protected] PEC: [email protected] Anno Scolastico 2013-2014 1

icalfierigaribaldi.gov.iticalfierigaribaldi.gov.it/wp-content/uploads/2014/11/Protocollo... · Web viewIn questi ultimi anni, il nostro territorio è divenuto sede di una società

  • Upload
    vokien

  • View
    214

  • Download
    0

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: icalfierigaribaldi.gov.iticalfierigaribaldi.gov.it/wp-content/uploads/2014/11/Protocollo... · Web viewIn questi ultimi anni, il nostro territorio è divenuto sede di una società

C.M. FGIC856004 ISTITUTO COMPRENSIVO TEL. 0881 - 721318C.F. 94090760714 " ALFIERI - GARIBALDI " FAX 0881 - 316619

Sito:www.mediaalfieri.itvia Galliani - 71121 Foggia

e-mail: [email protected]: [email protected]

Anno Scolastico 2013-2014

Prot. n. 2973 del 25/06/2014

1

Page 2: icalfierigaribaldi.gov.iticalfierigaribaldi.gov.it/wp-content/uploads/2014/11/Protocollo... · Web viewIn questi ultimi anni, il nostro territorio è divenuto sede di una società

“Io non mi chiamo ‘cinese’,

io mi chiamo Giorgio”(alunno 1^B a. s. 2010-2011 primaria Garibaldi)

PERCHE’ IL PROTOCOLLO

In questi ultimi anni, il nostro territorio è divenuto sede di una società multietnica, in cui culture diverse si trovano a convivere. L’I.C. “ALFIERI – GARIBALDI” è stato interessato da un notevole inserimento di presenze di alunni stranieri ,e quindi si rendono necessari interventi sistematici, condivisi, coordinati per i tre ordini di scuola(infanzia- primaria e secondaria di 1° grado).A tutt’oggi si registra la presenza complessiva di n°71 alunni provenienti da almeno quindici Paesi differenti, e prevalentemente dalla Romania e dalla Cina, i quali presentano problematiche differenti. La scuola si configura quindi come luogo di confronto e scambio culturale ma anche sede di acquisizione di strumenti idonei per conseguire un buon livello di integrazione per il futuro cittadino di domani . Le ragioni dell’incremento crescente sono legate a nuove immigrazioni e/o a ricongiungimenti familiari. Quest’ ultimo aspetto, soprattutto, può indurre l’arrivo di minori che non conoscono la lingua italiana.

Situazione dettagliata dell’inserimento degli alunni con cittadinanza non italiana anno scolastico 2013/2014:

ISTITUTO COMPRENSIVOSTATALE”Alfieri- Garibaldi”A.S.2013-2014

Alunni/eIscritti/epresso laScuola

Numero alunni/econ cittadinanzanon italiana

% di alunni/e concittadinanzanon italiana

INFANZIAE AMENDOLA

126 13 10,31%

GARIBALDI E AMENDOLA

44O 31 7,04%

ALFIERI440 27 6,13%

TOTALE 1006 71 7,05%

2

Page 3: icalfierigaribaldi.gov.iticalfierigaribaldi.gov.it/wp-content/uploads/2014/11/Protocollo... · Web viewIn questi ultimi anni, il nostro territorio è divenuto sede di una società

PREMESSA

Il protocollo di accoglienza e integrazione del nostro Istituto Comprensivo si colloca nel panorama di ricca produzione e ricerca istituzionale e culturale sulla questione integrazione dei bambini stranieri nella Scuola italiana. La presenza di alunni con cittadinanza non italiana ha assunto da tempo le caratteristiche di un fenomeno strutturale, che la scuola ha affrontato nella sua complessità, con esperienze di innovazione. Tenuto conto della rilevanza di tale fenomeno, e ai fini di una proficua integrazione dei minori interessati, dovrà essere posta particolare attenzione a tutta la complessa problematica che caratterizza l’iscrizione e la scolarizzazione di tali alunni.

Il Rapporto Eurydice del 2007\2008, “Integrazione scolastica dei bambini immigrati in Europa” offre un’ ulteriore conferma a quella che da anni è una certezza per chi ha a che fare con il mondo dell’istruzione: non si può parlare di istruzione senza porsi la questione della integrazione bambini stranieri. I dati parlano chiaro, e tutt’ora il fenomeno dell’immigrazione è in costante crescita in tutta Europa.

La Commissione Europea ha prodotto negli ultimi due anni riflessioni significative sull’immigrazione e l’integrazione, in particolare due testi sono serviti da linee guida per la nostra riflessione.

Il Libro bianco sul dialogo interculturale «Vivere insieme in pari dignità» presenta un approccio politico all’integrazione che può tradursi in forma di raccomandazioni fondamentali e di linee guida.Viene dichiarato che con “ vivere in-sieme in una società diversificata è possibile solo se possiamo vivere in-sieme in pari dignità” e che “ l’apprendimento e l’insegnamento delle competenze interculturali sono essenziali per la cultura democratica e la coesione sociale”. Ecco perché “offrire a tutti un’educazione di qualità, favorendo l’integrazione, permette la partecipazione attiva e l’impegno civico, prevenendo al tempo stesso gli handicap educativi.”

Il Libro Verde “Migrazione e mobilità: le sfide e le opportunità per i sistemi d'istruzione europei” è forse il testo che offre i più interessanti spunti di riflessione e operativi in tema di integrazione.Il presente Libro verde analizza una importante difficoltà che devono affrontare oggi i sistemi di istruzione, una sfida che, anche se non nuova, si è di recente intensificata

3

Page 4: icalfierigaribaldi.gov.iticalfierigaribaldi.gov.it/wp-content/uploads/2014/11/Protocollo... · Web viewIn questi ultimi anni, il nostro territorio è divenuto sede di una società

ed ampliata: la presenza nelle scuole di un gran numero di bambini provenienti da un contesto migratorio che si trovano in una posizione socioeconomica debole. Numerosi figli di migranti soffrono di un handicap scolastico. Una delle prime cause delle difficoltà per gli alunni migranti è spesso l'ambiente socioeconomico sfavorevole dal quale provengono.

LA NORMATIVA DI RIFERIMENTOI principi e le linee guida del protocollo sono stati desunti dalla seguente normativa:

Costituzione della Repubblica Italiana 1948 art.34

Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo ONU, 10 dicembre 1948

Dichiarazione dei Diritti del Fanciullo ONU, 20 novembre 1959

C.M. n.301,8settembre 1989 – inserimento degli alunni stranieri nella scuola dell’obbligo.

C.M. n.205, 2 luglio 1990 – Educazione Interculturale –

C. M. n.5, 12 gennaio 1994 - iscrizione degli alunni stranieri anche sprovvisti di permesso di soggiorno.

C. M. n.73, 2 marzo 1994 – Il dialogo interculturale e la convivenza democratica .

Legge n. 40, 6 marzo 1998 (Turco-Napolitano) – disciplina dell’immigrazione e condizione giuridica dello straniero

Decreto Legislativo n.286,25 luglio 1998 “disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero”.

DPR n.394/1999, art. 45 intitolato” Iscrizione scolastica…”.

L. n. 189,30 luglio 2002 (Bossi-Fini ha confermato le precedenti procedura di accoglienza).

Legge 28 marzo 2003, n. 53.

C.M. n.24/2006 febbraio “ linee guida per l’inserimento e l’integrazione degli alunni stranieri”.

La via italiana per la scuola interculturale l’integrazione degli alunni stranieri - MIUR- ottobre 2007.

4

Page 5: icalfierigaribaldi.gov.iticalfierigaribaldi.gov.it/wp-content/uploads/2014/11/Protocollo... · Web viewIn questi ultimi anni, il nostro territorio è divenuto sede di una società

C M n. 2 dell'8 /1/ 2010 Indicazioni e raccomandazioni per l’integrazione di alunni con cittadinanza non italiana.

Il documento “Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione”,del novembre 2012, conferma la scelta dell’educazione interculturale.

C.M. 4233 del 19 febbraio 2014 “linee guida per l’inserimento e l’integrazione degli alunni stranieri”.

COSA È IL PROTOCOLLO

Il protocollo d'accoglienza è un documento per facilitare e sostenere il processo d’integrazione degli alunni stranieri/e, è uno strumento di pianificazione, condivisione e orientamento pedagogico elaborato dalla Commissione Intercultura e deliberato dal collegio dei docenti.Contiene:

criteri, principi, indicazioni riguardanti l'iscrizione e l'inserimento degli alunni, definisce i compiti e i ruoli degli insegnanti, del personale amministrativo, dei

mediatori culturali, traccia le diverse possibili fasi di accoglienza e le attività di facilitazione per

l'apprendimento della lingua italiana.

Il protocollo costituisce uno strumento di lavoro che viene integrato, rivisto sulla base delle esperienze realizzate e aggiornato in base ai riferimenti normativi.

Illustra le competenze:

• della Segreteria;• della Funzione Strumentale;• della Commissione Accoglienza;• del Consiglio di Intersezione/Interclasse/Classe;• del Mediatore interculturale;(?)• del Facilitatore linguistico.(?)

5

Page 6: icalfierigaribaldi.gov.iticalfierigaribaldi.gov.it/wp-content/uploads/2014/11/Protocollo... · Web viewIn questi ultimi anni, il nostro territorio è divenuto sede di una società

FINALITA’

Il protocollo si propone di:

Facilitare e definire pratiche condivise in tema di accoglienza sia per i bambini stranieri sia per quelli che provengono da altre scuole e/o da altre città italiane.

Sostenere gli alunni neo-arrivati nella fase di adattamento al nuovo contesto. Favorire un clima d'accoglienza e di attenzione alle relazioni che prevenga e

rimuova eventuali ostacoli alla piena integrazione. Costruire un ambiente favorevole all'incontro con altre culture e con le "

storie" di ogni alunno. Favorire un rapporto collaborativo con la famiglia. Promuovere la comunicazione e la collaborazione fra scuola e territorio sui

temi dell'accoglienza e dell'educazione interculturale nell'ottica di un sistema formativo integrato.

CHI SONO GLI ALUNNI DI ORIGINE STRANIERA

“Gli alunni nati in Italia e i neo-arrivati sono, per certi aspetti, due lati opposti del”pianeta”alunni stranieri. L’esperienza scolastica di uno studente che è stato scolarizzato esclusivamente nelle scuole italiane è senza dubbio diversa da quella di un alunno appena arrivato in Italia, soprattutto se adolescente, senza conoscenza della lingua e delle regole, del funzionamento delle scuole, degli stili di insegnamento, a volte molto diversi da quelli del Paese di provenienza . (….)Contemporaneamente , l’esperienza di questi ani ha messo in evidenza la necessità di prestare attenzione a nuove tipologie di studenti con problematiche interculturali e di integrazione,anche se forniti di cittadinanza italiana.Il quadro complessivo dei gruppi cui si riferiscono le presenti linee guida potrebbe allora ampliarsi e articolarsi maggiormente.Vediamo in dettaglio alcune locuzioni che indicano particolari situazioni.

Alunni con cittadinanza non italiana. Sono gli alunni che, anche se nati in Italia, hanno entrambi i genitori di nazionalità non italiana.(…) A questa tipologia di alunni devono essere applicate norme previste dalla normativa sui cittadini stranieri residenti nel nostro Paese. Dal punto di vista didattico,

6

Page 7: icalfierigaribaldi.gov.iticalfierigaribaldi.gov.it/wp-content/uploads/2014/11/Protocollo... · Web viewIn questi ultimi anni, il nostro territorio è divenuto sede di una società

tuttavia, è più rilevante operare ulteriori distinzioni.

Alunni con ambiente familiare non italofono. Alunni che vivono in un ambiente familiare nel quale i genitori, prescindere dal fatto che usino o meno l’italiano per parlare con i figli generalmente possiedono in questa lingua competenze limitate, che non garantiscono un sostegno adeguato nel percorso di acquisizione delle abilità di scrittura e di lettura(importantissime nello sviluppo dell’italiano per lo studio) e che alimentano un sentimento più o meno latente di “insicurezza linguistica”.(….)

Minori non accompagnati. Alunni provenienti da altri paesi che si trovano per qualsiasi ragione nel territorio dello Stato privi di assistenza e rappresentanza da parte dei genitori o di altri adulti responsabili.

Alunni figli di coppie miste. Le coppie miste sono in aumento, segno di un processo di integrazione che si sta consolidando. Dunque sono in aumento gli alunni con uno dei genitori di origine straniera. Differiscono dal gruppo precedente per due aspetti rilevanti: hanno cittadinanza italiana (perché acquisiscono dal genitore italiano) e le loro competenze nella lingua italiana sono efficacemente sostenute dalla vicinanza di un genitore che, di solito, è stato scolarizzato in Italia.(…)

Alunni arrivati per adozione internazionale. I bisogni educativi e didattici degli alunni adottati di origine straniera sono diversi da quelli che sono in Italia con le loro famiglie. D’altra parte, accade spesso che questi alunni risultino al contrario “ invisibili”all’interno delle classi, perché sono cittadini italiani a tutti gli effetti, spesso sono giunti in Italia nella prima infanzia e sono cresciuti in un ambiente familiare totalmente italofono.(…) sono da prevedere interventi specifici, che prevedano percorsi personalizzati(…)

Alunni rom, sinti e caminanti.Sono i tre principali gruppi di origine nomade, ma spesso oggi non nomadi, presenti in Italia, al cui interno sono presenti molteplici differenze di lingua, religione, costumi.(…)La partecipazione di questi alunni alla vita della scuola non è fatto scontato. Si riscontra ancora un elevatissimo tasso di evasione scolastica e di frequenza irregolare.(…) accanto a fattori di oggettiva deprivazione socio-economica, vi

7

Page 8: icalfierigaribaldi.gov.iticalfierigaribaldi.gov.it/wp-content/uploads/2014/11/Protocollo... · Web viewIn questi ultimi anni, il nostro territorio è divenuto sede di una società

è, infatti, una fondamentale resistenza psicologica verso un processo – quello della scolarizzazione- percepito come un’imposizione e una minaccia alla propria identità culturale, cui si associano d’altra parte , consuetudini sociali e linguistiche profondamente diverse dalle nostre. (…). Lavorare con alunni e famiglie rom, sinti, e caminanti richiede molta flessibilità e disponibilità ad impostare percorsi di apprendimento specifici e personalizzati,(…)” (C.M. 4233 del 19/02/2014 Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri pagg.4-5-6.)

L’ALUNNO/A CON CITTADINANZA NON ITALIANA E’ UN BAMBINO/A –RAGAZZO/A CHE:

Ha bisogno di adattarsi alla nuova scuola e alle nuove situazioni. Ha bisogno di decodificare segni nuovi e attribuirgli significati Ha bisogno di costruirsi nuovi riferimenti per padroneggiare i tempi e gli spazi

del quotidiano scolastico Ha bisogno di “imparare” la lingua per comunicare i bisogni Ha bisogno di relazionarsi con persone (adulti, insegnanti e compagni), che

hanno già esperienze sulla base di modelli e valori di appartenenza. Ha bisogno di apprendere le strumentalità di base per imparare a leggere,

scrivere e studiare.

8

Page 9: icalfierigaribaldi.gov.iticalfierigaribaldi.gov.it/wp-content/uploads/2014/11/Protocollo... · Web viewIn questi ultimi anni, il nostro territorio è divenuto sede di una società

INDICAZIONI OPERATIVE

ORGANIZZAZIONE E FASI DEL PROTOCOLLO

Il protocollo d'accoglienza e integrazione delinea prassi condivise di carattere:

Amministrativo- burocratico- informativo che riguarda l'iscrizione, l’inserimento a scuola degli alunni stranieri nonché una importante relazione con le famiglie.

Comunicativo- relazionale riguardante i compiti e i ruoli degli operatori scolastici e le fasi dell'accoglienza a scuola.

Educativo- didattico che traccia le fasi relative all'assegnazione della classe, insegnamento dell'italiano come seconda lingua.

Sociale che individua i rapporti e le collaborazioni con il territorio.

9

Page 10: icalfierigaribaldi.gov.iticalfierigaribaldi.gov.it/wp-content/uploads/2014/11/Protocollo... · Web viewIn questi ultimi anni, il nostro territorio è divenuto sede di una società

PRIMA FASE: AMMINISTRATIVO- BUROCRATICO-INFORMATIVO

Questa fase è eseguita da un incaricato della segreteria: essa rappresenta il primo approccio dei genitori stranieri con l'istituzione; quindi al fine di garantire un'adeguata cura nell'espletamento di questo incontro di carattere amministrativo e informativo, si ritiene utile dotare la segreteria di moduli bilingue dizionario a vista, onde facilitare la raccolta delle informazioni.

COMPITI SEGRETERIA

Iscrivere l'alunno utilizzando anche la modulistica eventualmente predisposta. Acquisire l'opzione di avvalersi o non avvalersi della religione cattolica. Informare la famiglia sull'organizzazione della scuola, consegnando, se possibile, note informative nella lingua d'origine. Fornire ai genitori la modulistica bilingue per facilitare la comunicazione con gli insegnanti ( assicurazione, uscite, assenze, discipline, progetti, materiali necessari., presenza del genitore a scuola...). Controllare se è stato assolto l'obbligo scolastico e indirizzare i genitori verso istituti superiori. Informare i genitori del tempo che intercorrerà tra l'iscrizione e l'effettivo inserimento nella classe ( circa una settimana). Fissare il primo incontro tra le famiglie e la Commissione Accoglienza. Avvisare la Commissione Accoglienza interessata.

La Funzione Strumentale

Coordina gli inserimenti e l’intervento degli operatori esterni (mediatori, facilitatori, esperti).

E’ punto di riferimento e collabora col Dirigente Scolastico, la Segreteria, gli Insegnanti, le Famiglie, il Mediatore, ecc..

Propone l’aggiornamento, l’arricchimento e la catalogazione del materiale didattico e informativo cerca utili contatti sul territorio.

Collabora con le altre Scuole in rete. Formula proposte al Dirigente Scolastico e alla Commissione in merito

all’utilizzo di possibili risorse.

10

Page 11: icalfierigaribaldi.gov.iticalfierigaribaldi.gov.it/wp-content/uploads/2014/11/Protocollo... · Web viewIn questi ultimi anni, il nostro territorio è divenuto sede di una società

La Commissione Accoglienza e Inclusione È composta da: Dirigente Scolastico. Funzione Strumentale “Accoglienza e inclusione”. Insegnanti per ogni ordine di scuola dell’Istituto.

La Commissione predispone e aggiorna un Protocollo di Accoglienza che viene approvato dal Collegio dei Docenti (DPR 394 del 31/08/99, art 45).

MATERIALI:

Moduli d'iscrizione, in versione bilingue. Scheda di presentazione dell'Istituto, brochure in versione bilingue redatta.

dalla commissione in collaborazione con i mediatori interculturali. Modulistica varia. Vocabolari: rumeno-cinese- pachistano ecc..

11

Page 12: icalfierigaribaldi.gov.iticalfierigaribaldi.gov.it/wp-content/uploads/2014/11/Protocollo... · Web viewIn questi ultimi anni, il nostro territorio è divenuto sede di una società

SECONDA FASE: COMUNICATIVO- RELAZIONALE

In questa fase è utile che sia individuato la Commissione d’accoglienza rappresentativa delle diverse figure scolastiche e dei diversi plessi o livelli di scuola dell'istituto.E' composta dalla Dirigente Scolastico, dalla funzione strumentale, da 1 docente per ogni ordine della scuola, da un assistente della segreteria e da eventuali mediatori e/o operatori interculturali.La Commissione si riunisce per:

Iscrizione di alunni stranieri neo arrivati; Iscrizione durante il periodo estivo; Inserimento effettivo nella classe prima dell’inizio delle lezioni previa

valutazione della Commissione di Accoglienza nel mese di settembre.

COMPITI DELLA COMMISSIONEDI ACCOGLIENZA:

Convoca, al primo incontro con la famiglia e l'alunno fissato dalla segreteria, un docente del team che presumibilmente accoglierà il nuovo iscritto.

Esamina la prima documentazione raccolta dalla segreteria all'atto dell'iscrizione.

Effettua un colloquio conoscitivo con la famiglia. Raccoglie informazione sulla storia scolastica e personale del bambino,

stendendo una iniziale biografia dell’alunno. Facilita la conoscenza dell’ambiente scolastico, delle sue risorse e dei servizi

de cui è possibile usufruire: pre-scuola… Illustra la normativa vigente. Fa presente la necessità di una collaborazione continua tra scuola e famiglia. Informa dei progetti in atto nel plesso. Effettua un colloquio con l'alunno per la valutazione delle abilità, delle

competenze, dei bisogni specifici di apprendimento e degli interessi. Somministra, tramite uno dei suoi componenti, il test d’ingresso e la carta

d’identità linguistica.Propone l'assegnazione alla classe; dove stabilisce, sulla scorta degli elementi

raccolti durante il colloquio, la classe d’inserimento, tenendo conto dell’età anagrafica, dell’ordinamento degli studi del Paese di provenienza, di un primo accertamento di competenze ed abilità, delle aspettative familiari emerse dal colloquio, tenendo conto del numero di alunni per classe come da norma il numero

12

Page 13: icalfierigaribaldi.gov.iticalfierigaribaldi.gov.it/wp-content/uploads/2014/11/Protocollo... · Web viewIn questi ultimi anni, il nostro territorio è divenuto sede di una società

degli alunni con cittadinanza non italiana presenti in ciascuna classe non potrà superare di norma il 30% del totale degli iscritti (C M n. 2 dell’8/1/010) e della presenza di altri alunni con cittadinanza non italiana e delle problematiche rilevanti nella classe stessa.

Fornisce le informazioni raccolte ai docenti che accoglieranno l'alunno in classe, durante la fase di programmazione settimanale( Primaria) e di coordinamento(Secondaria di primo grado).

Collabora con i docenti di classe per individuare percorsi di facilitazione, come previsto dall’art.45,comma4, del D.P.R. 394/99.

COLLOQUIO CON IL BAMBINO / A O RAGAZZO/AColloquio si svolge tra il bambino/a e con due insegnanti della Commissione d’Accoglienza e un mediatore linguistico se necessario e somministrano le prove di ingresso.Per il bambino/a è un momento importante di contato con la nuova realtà scolastica, perciò è necessario creare un setting e un clima relazionale rassicurante e accogliente.

IL colloquio rappresenta anche la prima fase della prova d’ingresso, durante la quale l’insegnante, nel corso di una conversazione spontanea, ma che tratti di argomenti legati alla quotidianità de bambino/a (amici, giochi, il suo Parse d’origine ..) potrà saggiare la sua conoscenza linguistica (L2).

Pertanto, la funzione strumentale : facilita la conoscenza della scuola; articola un colloquio con l’alunno/a ;in un primo momento possono essere

presenti anche i genitori e il mediatore cultural; osserva l’alunno /a in situazione; sintetizza i risultati delle prove.

MATERIALI:

scheda di rilevazione note sul percorso linguistico dell’alunno; traccia di primo colloquio con la famiglia; griglia di osservazione delle competenze linguistiche e del comportamento relazionale per gli alunni stranieri.Fra l’atto formale dell’iscrizione e l’effettivo inserimento in classe intercorrerà un lasso di tempo (max. 1 settimana) che permetterà di curare l’inserimento stesso

13

Page 14: icalfierigaribaldi.gov.iticalfierigaribaldi.gov.it/wp-content/uploads/2014/11/Protocollo... · Web viewIn questi ultimi anni, il nostro territorio è divenuto sede di una società

(scambio di informazioni, accordi con il team docente, preparazione della classe).

TERZA FASE: EDUCATIVO- DIDATTICA

ACCOGLIENZA

L'accoglienza non può essere una fase definita nel tempo, ma dovrebbe corrispondere ad una modalità di lavoro atta ad instaurare e mantenere nel plesso un clima accettabile e motivante per tutti i protagonisti dell'azione educativa ( genitori, alunni, docenti, collaboratori scolastici). La collegialità è fondamentale in tutte le fasi della programmazione: la lingua è trasversale a tutte le discipline e l’alunno appartiene alla classe, non ad un unico insegnante.Sarà compito dei docenti /e preparare l'accoglienza predisponendo attività mirate a : Sensibilizzare la classe all'accoglienza del nuovo compagno e favorire l’inserimento dell’alunno straniero nella classe

In questa fase la Commissione Accoglienza dopo aver valutato l’alunno: Individua i più opportuni percorsi facilitati di inserimento( necessità di corsi integrativi in alcune materie, inserimento in laboratori di lingua italiana, ecc.) . Presenta la proposta dell'attività da svolgere al Collegio dei Docenti e coinvolge il consiglio di classe o di interclasse allo svolgimento dell'attività programmata. Insieme agli insegnanti che accoglieranno l'alunno in classe individuerà, sulla base delle risorse interne ed esterne disponibili, percorsi di facilitazione da attivare a livello didattico ( rilevazione dei bisogni specifici di apprendimento, uso di materiale visivi, musicali, grafici per contestualizzare la lezione, modalità do semplificazione linguistica, modalità di adattamento dei programmi curriculari, istituzione di laboratori intensivi di lingua italiana) e percorsi di facilitazione relazionale ( es: utilizzo di materiali nelle diverse lingue).

L’INSERIMENTO NELLA CLASSE / SEZIONE

14

Page 15: icalfierigaribaldi.gov.iticalfierigaribaldi.gov.it/wp-content/uploads/2014/11/Protocollo... · Web viewIn questi ultimi anni, il nostro territorio è divenuto sede di una società

Nel primo periodo di frequenza , l’alunno /a viene accolto da alcuni membri della Commissione d’accoglienza, dai docenti della classe e da operatori scolastici che possano fornire supporto nei primi momenti dell’inserimento.Se possibile, dovrebbe essere prevista anche la presenza de mediatore linguistico.Se l’iscrizione avviene in corso d’anno è auspicabile preparare la classe all’accoglienza dell’alunno e,a seconda dell’ordine di scuola, organizzare gli spazi in modo da facilitare l’inserimento (ES. indicazioni bilingue, libri o altro materiale nella lingua madre del neo arrivato..)

I docenti della classe: Favoriscono collegialmente l’integrazione dell’alunno /a nella classe. Individuano modalità di semplificazione o di facilitazione linguistica per ogni

disciplina. Mantengono relazioni di collaborazione con la famiglia anche attraverso la

figura del mediatore culturale. Mantengono i contatti con altre persone che si occupano della famiglia (es.

insegnante del corso di italiano per adulti..).

Il docente Funzione Strumentale mantiene una funzione di continuo supporto nei confronti dell’alunno/a e della classe di inserimento :

Ricerca materiali da usare nei vari momenti di accoglienza. Orienta, se necessario, la famiglia ai servizi di assistenza agli immigrati. Mantiene i contatti con i servizi di assistenza e con i mediatori linguistici. Cura le relazioni con i docenti delle classi di inserimento al fine di sostenere

l’azione. Raccoglie i dati per il monitoraggio della situazione dell’istituto in merito alla

presenza di alunni / e Con cittadinanza non italiana. Organizza una selezione di materiali utili all’insegnamento dell’italiano come

L2 e all’educazione interculturale.

Mediazione linguistica e culturale a scuola.Sulla base delle indicazioni desumibili dai documenti e dalla normativa vigente n materia , è possibile individuare alcune funzioni principali del mediatore linguistico –culturale:

Rendere più agevoli tra gli immigrati ed i servizi ai cittadini della singole amministrazioni /L:40/1998).

Facilitare l’adempimento, da parte della famiglia, delle pratiche burocratiche scolastiche.

Offrire sostegno all’inserimento scolastico degli alunni /e con cittadinanza

15

Page 16: icalfierigaribaldi.gov.iticalfierigaribaldi.gov.it/wp-content/uploads/2014/11/Protocollo... · Web viewIn questi ultimi anni, il nostro territorio è divenuto sede di una società

non italiana di recente immigrazione. Attuare iniziative per la valorizzazione della lingua e della cultura di origine

degli alunni / e con cittadinanza non italiana.

Occorre ricordare che il mediatore culturale non ha un ruolo d’insegnamento disciplinare.

Suggerimenti metodologici

Le attività dovranno essere svolte in un piccolo gruppo dei pari per favorire la socializzazione e sostenere l’approccio linguistico(gioco, attività ludica e di laboratorio, “tutoraggio”).Nel primo anno di attività dovranno essere destinati tempo e risorse umane, attraverso l’impostazione di un progetto specifico (laboratorio di italiano L2 valorizzando possibilmente anche la lingua e la cultura d’origine).Per quanto riguarda le materie di studio è utile precisare che il comma 4 dell’art. 45 del D.P.R. 394/ 1999, che qui si riporta, recita:

“Il Collegio dei docenti definisce, in relazione al livello di competenza dei singoli alunni stranieri il necessario adattamento dei programmi di insegnamento; allo scopo possono essere adottati specifici interventi individualizzati o per gruppi di alunni, per facilitare l’apprendimento della lingua italiana utilizzando, ove possibile, le risorse professionali della scuola. Il consolidamento della conoscenza e della pratica della lingua italiana può essere realizzata altresì mediante attivazione di corsi intensivi di lingua italiana sulla base di specifici progetti,anche nell’ambito delle attività aggiuntive di insegnamento per l’arricchimento dell’offerta formativa.”

Il Collegio docenti delega i Consigli di classe interessati a individuare possibili forme di adattamento dei programmi di insegnamento; possibili forme già sperimentate da Consigli di classe di altre scuole primarie e di secondari di primo grado, possono essere:

a) la temporanea esclusione dal curriculum di quelle discipline che presuppongono una specifica competenza linguistica, sostituendole con attività di alfabetizzazione o consolidamento linguistico;

b) a riduzione degli obiettivi e dei contenuti di alcune discipline, in modo da favorire il raggiungimento di obiettivi minimi disciplinari la sostituzione di parti di programma con altre più consone alla formazione dell’alunno.

c) L’italiano come seconda lingua.

16

Page 17: icalfierigaribaldi.gov.iticalfierigaribaldi.gov.it/wp-content/uploads/2014/11/Protocollo... · Web viewIn questi ultimi anni, il nostro territorio è divenuto sede di una società

La scuola attiverà laboratori di italiano L2 articolandoli nei livelli previsti dal Portfolio europeo, tuttavia le classi di italiano L2 potranno prevedere accorpamenti di livelli simili (esempio: A1+A2 o B1+B2).

I LIVELLI:

LIVELLO 1 (cfr Portfolio europeo livelli P, A1, A2).Alfabetizzazione di base, con l’obiettivo che l’alunno acquisisca una padronanza strumentale della lingua italiana.LIVELLO 2 (cfr Portfolio europeo livelli B1, B2).Consolidamento delle abilità acquisite per migliorare la capacità espressiva e comunicativa, con l’obiettivo che l’alunno raggiunga una padronanza linguistica che gli consenta di esprimersi compiutamente e inserirsi nel nuovo codice comunicativo.LIVELLO 3 (cfr Portfolio europeo livelli C1, C2).Apprendimento della lingua per studiare con l’obiettivo che l’alunno sappia utilizzare la lingua specifica delle varie discipline.

VALUTAZIONE

Per quanto attiene alle norme di valutazione e di certificazione degli alunni con cittadinanza non italiana, in particolare dei neo- arrivati, si fa riferimento a quanto espresso nelle Linee guida per l'accoglienza e l'integrazione degli alunni stranieri emanate dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Dipartimento per l'Istruzione - Direzione Generale per lo studente-Ufficio per l'integrazione degli alunni stranieri ( C.M. 4233 del 19/02/2014)

La valutazione degli alunni stranieri, in particolare di coloro che si possono definire neo-arrivati ,pone diversi ordini di problemi, delle modalità di valutazione a quelle di certificazione, alla necessità di tener conto del singolo percorso di apprendimento.

Dall'emanazione della legge n°517/77 ad oggi, l'approccio alla valutazione nella scuola è positivamente cambiato. Accanto alla funzione certificativa si è andata sempre più affermando la funzione regolativa in grado di consentire, sulla base delle informazioni raccolte, un continuo adeguamento delle proposte di formazione alle reali esigenze degli alunni e ai traguardi programmati per il miglioramento dei processi e dei risultati, sollecitando, altresì, la partecipazione

17

Page 18: icalfierigaribaldi.gov.iticalfierigaribaldi.gov.it/wp-content/uploads/2014/11/Protocollo... · Web viewIn questi ultimi anni, il nostro territorio è divenuto sede di una società

degli alunni e dei genitori al processo di apprendimento. L'art. 4 DPR n°275/99, relativo all'autonomia didattica delle istituzioni scolastiche, assegna alle stesse la responsabilità di individuare le modalità e i criteri di valutazione degli alunni, prevedendo altresì che esse operino nel "rispetto della normativa nazionale".... l'art. 45, comma 4 DPR n° 394/99 che così recita " il Collegio dei Docenti definisce, in relazione al livello di competenza dei singoli alunni stranieri, il necessario adattamento dei programmi d'insegnamento...". Benché la norma non accenni alla valutazione, ne consegue che il possibile adattamento dei programmi per i singoli alunni comporti un adattamento della valutazione, anche in considerazione degli orientamenti generali su questo tema, espressi in circolari e direttive, che sottolineano fortemente l'attenzione ai percorsi personali degli alunni. Questa norma va ora inquadrata nel nuovo assetto ordina mentale educativo esplicitato dalle “ Indicazioni Nazionali per i piani di studio personalizzati” e con le finalità del “ Profilo educativi dello studente” che costituiscono il nuovo impianto pedagogico ed organizzativo della scuola italiana, basato sulla L53 7 03, art. 3 ,relativi in particolare alla valutazione..Per il Consiglio di classe che deve valutare gli alunni stranieri inseriti nel corso dell'anno scolastico - per i quali i percorsi personalizzati prevedono interventi di educazione linguistica e di messa a punto curricolare- diventa fondamentale conoscere, per quanto possibile, la storia scolastica precedente, gli esiti raggiunti, le caratteristiche delle scuole frequentate, le abilità e le competenze essenziali acquisite. In questo contesto, che privilegia la valutazione formativa rispetto a quella "certificativa" si prendono in considerazione il percorso dell'alunno, i passi realizzati, gli obiettivi possibili, la motivazione e l'impegno e, soprattutto, le potenzialità di apprendimento dimostrate. In particolare, nel momento in cui si decide il passaggio da una classe all'altra o da un grado scolastico al successivo, occorre far riferimento ad una pluralità di elementi fra cui non può mancare una previsione di sviluppo dell'alunno. Emerge chiaramente come nell'attuale contesto normativo vengono rafforzati il ruolo e la responsabilità delle istituzioni scolastiche e dei docenti nella valutazione degli alunni.

Quadrimestre

I Consigli di classe potranno decidere che gli alunni stranieri, i quali non conoscendo la lingua partono da un’evidente situazione di svantaggio, possano avere una valutazione nelle materie pratiche e meno legate alla lingua, come educazione motoria, musicale, arte e immagine e matematica, in alcuni casi lingua straniera.Il lavoro svolto dagli alunni nei corsi di alfabetizzazione o di sostegno linguistico diventa parte integrante della valutazione di italiano (intesa come materia curriculare) o anche di altre discipline, qualora durante tale attività sia possibile

18

Page 19: icalfierigaribaldi.gov.iticalfierigaribaldi.gov.it/wp-content/uploads/2014/11/Protocollo... · Web viewIn questi ultimi anni, il nostro territorio è divenuto sede di una società

l’apprendimento di contenuti.L’attività di alfabetizzazione sarà oggetto di verifiche orali e scritte (da svolgere in classe) predisposte dal docente del corso di alfabetizzazione e concordate con l’insegnante curriculare.Nel caso in cui l’alunno straniero abbia una buona conoscenza di una lingua straniera (inglese – francese –spagnolo), essa almeno in una prima fase potrà essere utilizzata come lingua veicolare per l’acquisizione dei contenuti e l’esposizione degli stessi, previa la predisposizione di opportuni materiali.Il Consiglio di classe dovrà coinvolgere la famiglia nei diversi momenti del processo valutativo e prevedere la presenza di un mediatore linguistico durante i colloqui con i genitori e durante la consegna delle schede di valutazione. In assenza di tale figura bisognerà prevedere la possibilità di trasmettere il documento di valutazione dell’alunno debitamente tradotto.E’ utile ricordare che per tutti gli alunni e quindi anche per gli alunni stranieri, la valutazione sommativa non dovrebbe essere la semplice media delle misurazioni rilevate con le varie prove, ma dovrebbe tener conto del raggiungimento di obiettivi trasversali quali impegno, interesse, atteggiamento propositivo, partecipazione, aggregante progressione nell’apprendimento, eventuali condizioni di disagio ecc... E’ opportuno inoltre prendere in considerazione la situazione di eventuale svantaggio linguistico e rispettare i tempi di apprendimento dell’Italiano come L2.

Nella valutazione finale, di passaggio da una classe all’altra o da un grado scolastico al successivo, occorre inoltre far riferimento ad una previsione di sviluppo dell’alunno.

Esami di stato – Scuola Secondaria di I grado

Linee guida per la conduzione degli esami di Stato, conclusivi del primo ciclo:

La normativa più recente, contenente il regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni, è il DPR 122 del 22 giugno 2009 che in riferimento agli esami di stato e alla valutazione degli alunni stranieri, nell’art.1, comma 9 dichiara:‘I minori con cittadinanza non italiana, presenti sul territorio nazionale, in quanto soggetti all’obbligo d’istruzione ai sensi dell’articolo 45 del decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1999, n. 394, sono valutati nelle forme e nei modi previsti per i cittadini italiani.’Premessa l’osservanza di tale norma, si rimanda anche alla CM 14 marzo 2008, n.32, titolo 5.c ‘Alunni con cittadinanza non italiana’:‘Pur nella inderogabilità della effettuazione di tutte le prove scritte e del colloquio

19

Page 20: icalfierigaribaldi.gov.iticalfierigaribaldi.gov.it/wp-content/uploads/2014/11/Protocollo... · Web viewIn questi ultimi anni, il nostro territorio è divenuto sede di una società

pluridisciplinare previsti per l’esame di Stato, le sottocommissioni vorranno considerare la particolare situazione di tali alunni e procedere ad una opportuna valutazione dei livelli di apprendimento conseguiti, in particolare nella lingua italiana, delle potenzialità formative e della complessiva maturazione raggiunta.’

QUARTA FASE: SOCIALE

Il protocollo di accoglienza della Scuola costituisce la base sulla quale sarà costruita una rete di raccordo ed integrazione dell’azione delle Istituzioni scolastiche e del Servizio Sociale del Comune.

“Tutto ciò avrà il fine di garantire ad ogni alunno il diritto fondamentale all’istruzione e alla promozione della propria personalità. Le scuole, possibilmente con azioni in rete, vorranno, pertanto, sollecitare o assecondare attivamente le iniziative degli Enti locali e/o di altri soggetti a livelli istituzionali per l’adozione di misure di prevenzione, orientamento e controllo circa l’assolvimento dell’obbligo di istruzione. Nella predisposizione degli accordi sarà opportuno prevedere intese con gli Enti locali per favorire l’attivazione di misure di accompagnamento (trasporti, mense ecc.) utili al conseguimento di un’equilibrata distribuzione della domanda, nonché con associazioni del volontariato e del privato sociale, per specifiche azioni di integrazione. Si rivela poi di fondamentale importanza l’instaurazione di un attento e proficuo rapporto tra le scuole e le famiglie dei minori iscritti, eventualmente facilitato dall’intervento di mediatori culturali e di operatori del volontariato sociale e di associazioni interculturali”

20

Page 21: icalfierigaribaldi.gov.iticalfierigaribaldi.gov.it/wp-content/uploads/2014/11/Protocollo... · Web viewIn questi ultimi anni, il nostro territorio è divenuto sede di una società

ALLEGATI

SCHEDA RACCORDO SCUOLA PRIMARIA / SECONDARIA DI 1° GRADOALUNNI /E NON ITALOFONI

Scuola Primaria …..................................................................................................

Nominativo Docente Funzione Strumentale d’Istituto

..............................................................................................................................

Alunno/a................................................................................................................

M F

Età anagrafica .......................................................................................................

Nazionalità ............................................................................................................

Lingua di origine......................................................................................................

Livello di conoscenza lingua d’origine se rilevato

...................................................................................................................................

Lingua parlata in famiglia

...................................................................................................................................

Altre lingue straniere conosciute

….................................................................................................................................

Anni di scolarizzazione nel paese d’origine..............................................................

Data di arrivo in Italia..............................................................................................

FREQUENZA DELLA SCUOLA IN ITALIA:

Anni di scolarizzazione in Italia......................................................................................

Anni frequenza Scuola dell’Infanzia.............................................................................

Anni frequenza Scuola Primaria ................................................................................

21

Page 22: icalfierigaribaldi.gov.iticalfierigaribaldi.gov.it/wp-content/uploads/2014/11/Protocollo... · Web viewIn questi ultimi anni, il nostro territorio è divenuto sede di una società

Livello di conoscenza della lingua italiana in entrata secondo il QCE:

Comprensione della lingua orale Liv. Principiante A1 A2 B1 Produzione della lingua orale Liv. Principiante A1 A2 B1 Comprensione della lingua scritta Liv. Principiante A1 A2 B1 Produzione della lingua scritta Liv. Principiante A1 A2 B1

Corso interno di I alfabetizzazione SI NO Corso interno di Italiano per studiare SI NO

Programmazione individualizzata delle diverse discipline: SI NO

Di tutte le discipline Di alcune discipline (.....................................................................)

Indicatori Modi / livelli

RELA

ZIO

NAL

ITÀ

Rapporto con gli insegnanti collaborativo rispettoso

oppositivo …

Rapporto con i compagni

cooperativo rispetto

reciproco formale

dipendente / passivo

oppositivo …

Rispetto delle regole di convivenza

per condivisione

rifiuto …

Modalità delle relazioni sociali attiva /

costruttiva passiva

conflittuale …

ATTE

GGI

AMEN

TO Attenzione costante alterna

occasionale …

22

Page 23: icalfierigaribaldi.gov.iticalfierigaribaldi.gov.it/wp-content/uploads/2014/11/Protocollo... · Web viewIn questi ultimi anni, il nostro territorio è divenuto sede di una società

SCO

LAST

ICO

Partecipazione costante alterna

occasionale …

Impegno a scuola costante alterno

occasionale …

Autonomia buona sufficiente

scarsa …

Capacità di iniziativa / decisione buona sufficiente

scarsa …

Capacità di organizzare tempi e strumenti di lavoro scolastico ( uso del materiale, studio, documentazione, ricerca)

buona sufficiente

scarsa …

MO

DALI

T À

DIAP

PREN

DIM

ENTO

Motivazione personale buona sufficiente

scarsa …

Ritmo di apprendimento veloce medio lento

alterno …

VALU

TAZI

ON

E FI

NAL

E AC

QU

ISIZ

ION

E

Area linguistica ottimi distinti buoni

sufficienti non sufficienti

Area logico-matematica ottimi distinti buoni

sufficienti non sufficienti

23

Page 24: icalfierigaribaldi.gov.iticalfierigaribaldi.gov.it/wp-content/uploads/2014/11/Protocollo... · Web viewIn questi ultimi anni, il nostro territorio è divenuto sede di una società

COM

PET

ENZ Area motorio-espressivo-

artistica

ottimi distinti buoni

sufficienti non sufficienti

Livello di conoscenza in uscita della lingua italiana secondo il QCE

Comprensione della lingua orale Liv. Principiante A1 A2 B1 Produzione della lingua orale Liv. Principiante A1 A2 B1 Comprensione della lingua scritta Liv. Principiante A1 A2 B1 Produzione della lingua scritta Liv. Principiante A1 A2 B1

Comprensione dei testi di studio:

Comprende solo i termini più ricorrenti delle varie discipline SI NO

E’ in grado di comprendere e, con l’aiuto dell’insegnante, di memorizzare brevi testi semplificatiDi tutte le discipline Di alcune discipline (.....................................................................)

24

Page 25: icalfierigaribaldi.gov.iticalfierigaribaldi.gov.it/wp-content/uploads/2014/11/Protocollo... · Web viewIn questi ultimi anni, il nostro territorio è divenuto sede di una società

E’ in grado di comprendere autonomamente e di memorizzare brevi testi semplificatiDi tutte le discipline Di alcune discipline (....................................................................)

E’ in grado di comprendere e, con l’aiuto dell’insegnante, di rielaborare brevi testi semplificatiDi tutte le discipline Di alcune discipline (.....................................................................)

E’ in grado di comprendere autonomamente e di rielaborare brevi testi semplificatiDi tutte le discipline Di alcune discipline (.....................................................................)

E’ in grado di utilizzare, adeguatamente supportato, i testi previsti per la classeSI NO

E’ in grado di utilizzare i testi previsti per la classeSI NO

InformaticaSa usare i programmi più comuni ( Word, Excel, Power Point )

autonomamente solo se guidato per nulla

25

Page 26: icalfierigaribaldi.gov.iticalfierigaribaldi.gov.it/wp-content/uploads/2014/11/Protocollo... · Web viewIn questi ultimi anni, il nostro territorio è divenuto sede di una società

ATTITUDINI PARTICOLARI

DIFFICOLTA’ SPECIFICHE

ALTRE OSSERVAZIONI

Data……………………… Docente Funzione Strumentale d’Istituto ...........................

La presente scheda, compilata dalla Funzione Strumentale Intercultura della Scuola Primaria unitamente ai docenti di classe/team., sarà consegnata ai docenti della Scuola Superiore di 1°, durante i colloqui per il passaggio delle informazioni.Una copia va inserita nel fascicolo personale dell’alunno/a.

26

Page 27: icalfierigaribaldi.gov.iticalfierigaribaldi.gov.it/wp-content/uploads/2014/11/Protocollo... · Web viewIn questi ultimi anni, il nostro territorio è divenuto sede di una società

SCHEDA RACCORDO SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO /SCUOLA SECONDARIA DI 2°GRADO

ALUNNI /E NON ITALOFONI

Scuola Secondaria di 1° grado ..............................................................................

Nominativo Funzione Strumentale Intercultura ’Istituto

...............................................................................................................

Alunno/a........................................................................................... M F

Età anagrafica .................................................................

Nazionalità ..........................................................................................................

Lingua di origine..................................................................................................(Livello di conoscenza lingua d’origine se

rilevato.............................................................................)

Lingua parlata in famiglia.......................................................................................

Altre lingue straniere conosciute…..........................................................................

Anni di scolarizzazione nel paese d’origine…..........................................................

Data di arrivo in Italia.........................................................................................

27

Page 28: icalfierigaribaldi.gov.iticalfierigaribaldi.gov.it/wp-content/uploads/2014/11/Protocollo... · Web viewIn questi ultimi anni, il nostro territorio è divenuto sede di una società

FREQUENZA DELLA SCUOLA IN ITALIA:

Anni di scolarizzazione in Italia ...........................................................................Anni frequenza Scuola primaria..............................Anni frequenza Scuola Sec. 1° grado .............................................................

Livello di conoscenza della lingua italiana in entrata secondo il QCE:

Comprensione della lingua orale Liv. Principiante A1 A2 B1 Produzione della lingua orale Liv. Principiante A1 A2 B1 Comprensione della lingua scritta Liv. Principiante A1 A2 B1 Produzione della lingua scritta Liv. Principiante A1 A2 B1

Corso interno di I alfabetizzazione Sc. Sec. 1° grado SI NO Corso interno di Italiano per studiare Sc. Sec. 1° grado SI NO

Programmazione individualizzata delle diverse discipline: SI NO Di tutte le discipline Di alcune discipline (.....................................................................)

Risultato conseguito all’esame di stato:..................................................................

28

Page 29: icalfierigaribaldi.gov.iticalfierigaribaldi.gov.it/wp-content/uploads/2014/11/Protocollo... · Web viewIn questi ultimi anni, il nostro territorio è divenuto sede di una società

Indicatori Modi / livelliRE

LAZI

ON

ALIT

À

Rapporto con gli insegnanti collaborativo rispettoso

oppositivo …

Rapporto con i compagni

cooperativo rispetto

reciproco formale

dipendente / passivo

oppositivo …

Rispetto delle regole di convivenza

per condivisione

rifiuto …

Modalità delle relazioni sociali attiva /

costruttiva passiva

conflittuale …

ATTE

GGIA

MEN

TOSC

OLA

STIC

O

Attenzione costante alterna

occasionale …

Partecipazione costante alterna

occasionale …

Impegno a scuola costante alterno

occasionale …

Autonomia buona sufficiente

scarsa …

Capacità di iniziativa / decisione buona sufficiente

scarsa …

Capacità di organizzare tempi e strumenti di lavoro scolastico ( uso del materiale, studio, documentazione, ricerca)

buona sufficiente

scarsa …

29

Page 30: icalfierigaribaldi.gov.iticalfierigaribaldi.gov.it/wp-content/uploads/2014/11/Protocollo... · Web viewIn questi ultimi anni, il nostro territorio è divenuto sede di una società

MO

DALI

TÀ D

IAP

PREN

DIM

.Motivazione personale

buona sufficiente

scarsa …

Ritmo di apprendimento veloce medio lento

alterno …

Livello di conoscenza in uscita della lingua italiana secondo il QCE

Comprensione della lingua orale Liv. Principiante A1 A2 B1 Produzione della lingua orale Liv. Principiante A1 A2 B1 Comprensione della lingua scritta Liv. Principiante A1 A2 B1 Produzione della lingua scritta Liv. Principiante A1 A2 B1

Livello di conoscenza della lingua inglese in uscita secondo il QCE

Comprensione della lingua orale Liv. Principiante A1 A2 B1 Produzione della lingua orale Liv. Principiante A1 A2 B1 Comprensione della lingua scritta Liv. Principiante A1 A2 B1 Produzione della lingua scritta Liv. Principiante A1 A2 B1

Comprensione dei testi di studio

Comprende solo i termini più ricorrenti delle varie discipline SI NO

E’ in grado di comprendere, con l’aiuto dell’insegnante, e di memorizzare brevi testi semplificatiDi tutte le discipline Di alcune discipline (....................................................................)

30

Page 31: icalfierigaribaldi.gov.iticalfierigaribaldi.gov.it/wp-content/uploads/2014/11/Protocollo... · Web viewIn questi ultimi anni, il nostro territorio è divenuto sede di una società

E’ in grado di comprendere autonomamente e di memorizzare brevi testi semplificatiDi tutte le discipline Di alcune discipline (.....................................................................)

E’ in grado di comprendere autonomamente e di rielaborare brevi testi semplificatiDi tutte le discipline Di alcune discipline (.....................................................................)

E’ in grado di utilizzare, adeguatamente supportato, i testi previsti per la classeSI NO

E’ in grado di utilizzare i testi previsti per la classe SI NO

AritmeticaOpera nell’insieme N autonomamente solo se guidato per nulla Opera nell’insieme Q autonomamente solo se guidato per nulla Opera nell’insieme Z autonomamente solo se guidato per nulla

AlgebraOpera nel calcolo letterale autonomamente solo se guidato per nulla Sa risolvere equazioni autonomamente solo se guidato per nulla Sa risolvere problemi con equazioni :autonomamente solo se guidato per nulla

GeometriaSa risolvere i problemi di geometria piana:autonomamente solo se guidato per nulla Sa risolvere i problemi di geometria solida:autonomamente solo se guidato per nulla

Piano CartesianoSa operare sul piano cartesiano:autonomamente solo se guidato per nulla

InformaticaSa usare i programmi più comuni ( Word, Excel, Power Point )autonomamente solo se guidato per nulla

Abilità tecnico–operativa liv. ottimo liv. buono liv. sufficiente liv. insufficiente

31

Page 32: icalfierigaribaldi.gov.iticalfierigaribaldi.gov.it/wp-content/uploads/2014/11/Protocollo... · Web viewIn questi ultimi anni, il nostro territorio è divenuto sede di una società

Abilità tecnico–artistica:liv. ottimo liv. buono liv. sufficiente liv. insufficiente

ATTITUDINI PARTICOLARI

DIFFICOLTA’ SPECIFICHE

ALTRE OSSERVAZIONI

Data……………………… Docente Funzione Strumentale d’Istituto

..........................................................

La presente scheda, compilata dalla Funzione Strumentale Intercultura della Scuola Sec. di 1° grado unitamente ai docenti dei C.d.C., è da allegare all’attestato dell’esame di stato che sarà consegnato dall’alunno/a alla Scuola Sec. di 2° grado contestualmente alla conferma dell’iscrizione nella scuola superiore.Una copia va inserita nel fascicolo personale dell’alunno/a.

32

Page 33: icalfierigaribaldi.gov.iticalfierigaribaldi.gov.it/wp-content/uploads/2014/11/Protocollo... · Web viewIn questi ultimi anni, il nostro territorio è divenuto sede di una società

DAL PORTFOLIO EUROPEO TABELLA DEI LIVELLI

Livello Base A1 Comprende e usa espressioni di uso quotidiano e frasi basilari tese a soddisfare bisogni di tipo concreto.

Sa presentare se stesso/a e gli altri ed è in grado di fare domande e rispondere su particolari personali come dove abita, le persone che conosce e le cose che possiede. Interagisce in modo semplice purché l’altra persona parli lentamente e chiaramente e sia disposta a collaborare.

A2 Comprende frasi ed espressioni usate frequentemente relative ad ambiti di immediata rilevanza (Es. informazioni personali e familiari di base, fare la spesa, la geografia locale, l’occupazione).

Comunica in attività semplici e di routine che richiedono un semplice scambio di informazioni su argomenti familiari e comuni. Sa descrivere in termini semplici aspetti del suo background, dell’ambiente circostante sa esprimere bisogni immediati.

Livello Autonomo

B1 Comprende i punti chiave di argomenti familiari che riguardano la scuola, il tempo libero ecc.

Sa muoversi con disinvoltura in situazioni che possono verificarsi mentre viaggia nel paese in cui si parla la lingua.

E’ in grado di produrre un testo semplice relativo ad argomenti che siano familiari o di interesse personale.

E’ in grado di descrivere esperienze ed avvenimenti, sogni, speranze e ambizioni e spiegare brevemente le ragioni delle sue opinioni e dei suoi progetti.

B2 Comprende le idee principali,i testi complessi su argomenti sia concreti che astratti, comprese le

33

Page 34: icalfierigaribaldi.gov.iticalfierigaribaldi.gov.it/wp-content/uploads/2014/11/Protocollo... · Web viewIn questi ultimi anni, il nostro territorio è divenuto sede di una società

discussioni tecniche nel suo campo di specializzazione.

E’ in grado di interagire con una certa scioltezza e spontaneità che rendono possibile un’interazione naturale con i parlanti nativi senza sforzo per l’interlocutore.

Sa produrre un testo chiaro e dettagliato su un’ampia gamma di argomenti e spiegare un punto di vista su un argomento fornendo i pro e i contro le varie opzioni.

Livello Padronanza

C1 Comprende un’ampia gamma di testi complessi e lunghi e ne sa riconoscere il significato implicito. Si esprime con scioltezza e naturalezza.

Usa la lingua in modo flessibile ed efficace per scopi sociali, professionali e accademici.

Riesce a produrre testi chiari, ben costruiti, dettagliati su argomenti complessi, mostrando un sicuro controllo della struttura testuale, dei connettori e degli elementi di coesione.

C2 Comprende con facilità tutto ciò che sente e legge. Sa riassumere informazioni provenienti da diverse

fonti sia parlate che scritte, ristrutturando gli argomenti in una presentazione coerente.

Sa esprimersi spontaneamente, in modo molto scorrevole e preciso, individuando le più sottili sfumature di significato in situazioni complesse.

Approvato dal Collegio dei Docenti con delibera n. 30 nella seduta del 25/06/2014.Il documento è pubblicato sul sito della scuola.

34

Page 35: icalfierigaribaldi.gov.iticalfierigaribaldi.gov.it/wp-content/uploads/2014/11/Protocollo... · Web viewIn questi ultimi anni, il nostro territorio è divenuto sede di una società

BIBLIOGRAFIA

Gazerro V. –Intercultura e integrazione degli alunni stranieri in Firenze e provincia – USP Firenze 2006Pallotti G. – La seconda lingua – Bompiani , 1998Balboni P. E. – Didattica dell’italiano a stranieri, Roma, Bonacci, 1994Balboni P.E. – Dizionario di glottodidattica, Guerra, 1999Gattullo F. – Strumenti e metodologie di valutazione iniziale per gli alunni che apprendono l’italiano comelingua seconda nella scuola di base , Erickson , 2004AA.VV. -Valutare e certificare l’italiano. I livelli iniziali. Guerra, Perugia, 2003Giornelli G. Maioli A. –Educazione interlinguistica interculturale. Esplorare le basi della comunicazione nonverbale, orale e scritta, . Erickson, 2003Marello C. Corda –Lessico. Insegnarlo e impararlo, Perugia, Guerra, 2004Venturi A. –la scuola nei paesi d’origine dei bambini e dei ragazzi immigrati in Italia, Mursia, Cespi , 2003a.s. 2012/2013

SITI ISTITUZIONALI

http://pubblica.istruzione.itSezione all’interno della quale è possibile consultare lo spazio informativo dell’Osservatorio per l’integrazionedegli alunni stranieri e l’educazione interculturale, incluso l’importante documento “ La via italiana per la scuola interculturale e l’integrazione degli alunni stranieri “.http://indire.itPortale per l’educazione interculturale dell’Istituto Nazionale di Ricerca Educativa, con lo scopo di documentare le esperienze e le idee sull’educazione interculturale.Ci sono segnalazioni di opportunità per le scuole, un glossario, un repertorio giuridico, annunci, materiali didattici on line, software didattici e molto altro.

35

Page 36: icalfierigaribaldi.gov.iticalfierigaribaldi.gov.it/wp-content/uploads/2014/11/Protocollo... · Web viewIn questi ultimi anni, il nostro territorio è divenuto sede di una società

RACCOLTE DI MATERIALE E LINKS

http://www.initonline.itRivista quadrimestrale gratuita pubblicata da Edizioni Guerra. Possibilità di scaricare i vecchi numeri in archivioe di ricevere via e-mail i nuovi, iscrivendosi alla newsletter.http://www.comune.pontassieve.fi.itSito per scaricare la modulistica utile all’iscrizione a scuola dell’alunno .http://www.italianol2.infoSito che permette di costruirsi un libro scaricando i moduli necessari.http://www.dienneti.itRaccolta di risorse didattiche legate soprattutto all’apprendimento della lingua italiana da parte di stranieri.http://www.cestim.itScheda realizzata da uno studio di M. Damini e M. Semprebon, in continuo aggiornamento.Include dati statistici, ricerche, documenti, dibattiti, mediazione culturale, religiosa e linguistica nelle scuole, progetti realizzati da enti e scuole.http://www.educational.rai.itE’ il corso di italiano ideato e realizzato da RAI EDUCATIONAL per gli immigrati nel nostro Paese. Consta di 40lezioni, di cui le ultime sono dedicate alle prove di certificazione.http://www.centrocome.itUtilissima raccolta di materiali non solo per insegnare la lingua italiana ad alunni stranieri, ma anche peraccoglierli al loro ingresso nella scuola.a.s. 2012/2013http://www.dueparole.itMensile di attualità scritto in un linguaggio semplice, particolarmente adatto per gli alunni stranieri e con difficoltà di apprendimento.http://blog.scuolaer.itRaccoglie articoli e materiali utili per l’insegnamento della lingua italiana come L2.http://didaweb.netSpazio dedicato ai mediatori culturali e a tutti coloro che si occupano di integrazione.http://edscuola.itMateriali interessanti per l’insegnamento delle L2.http://applidea.itSito di una azienda software che ha creato dei cd-rom interattivi per l’educazione interculturale, in particolare dedicati agli alunni marocchini, albanesi e cinesi.

36

Page 37: icalfierigaribaldi.gov.iticalfierigaribaldi.gov.it/wp-content/uploads/2014/11/Protocollo... · Web viewIn questi ultimi anni, il nostro territorio è divenuto sede di una società

INDICE

PERCHE’ IL PROTOCOLLO pag. 2PREMESSA 3LA NORMATIVA DI RIFERIMENTO 4COSA È IL PROTOCOLLO 5FINALITA’ 6CHI SONO GLI ALUNNI DI ORIGINE STRANIERA 6INDICAZIONI OPERATIVE 9PRIMA FASE: AMMINISTRATIVO- BUROCRATICO-INFORMATIVO 10SECONDA FASE: COMUNICATIVO- RELAZIONALE 11TERZA FASE: EDUCATIVO- DIDATTICA 14QUARTA FASE: SOCIALE 20

ALLEGATISCHEDA RACCORDO SCUOLAPRIMARIA / SECONDARIA DI 1° GRADO 21

SCHEDA RACCORDO SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO /SCUOLA SECONDARIA DI 2°GRADO 27

TABELLA DEI LIVELLI EUROPEI 33

BIBLIOGRAFIA 35SITI ISTITUZIONALI 35RACCOLTE DI MATERIALE E LINKS 36

37