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Il segreto della felicità dei gatti
VIVERE BENE CON IL CANE E IL GATTO
Il segreto della felicità dei cani
®
2 3
La convivenza con il cane e il gatto può essere una bellissima esperienza!
Scopo del presente opuscolo è fornire alcuni consigli pratici per favorire il corretto
inserimento del cane e del gatto nel nuovo ambiente e per convivere con loro in
modo piacevole.
Il lavoro è stato preparato con la consulenza scientifica della Dr.ssa Sabrina Giussani,
Medico Veterinario esperta in medicina del comportamento ed è impostato per
essere di pratica e facile consultazione.
Rivolgetevi comunque al Medico Veterinario per ricevere le opportune indicazioni
per la cura del vostro animale.
CANE
> La domesticazione del cane ...................................................................................................... 4
> I feromoni............................................................................................................................................... 5
> Adottare un cucciolo ...................................................................................................................... 6
> Arriva un cucciolo: come comportarsi? .............................................................................. 7
> Arriva un cucciolo adulto: come comportarsi? .............................................................. 8
> I giochi ..................................................................................................................................................... 9
GATTO
> La domesticazione del gatto ................................................................................................... 10
> I feromoni e la comunicazione ............................................................................................... 11
> Adottare un gatto ........................................................................................................................... 12
> Arriva un gattino: come comportarsi? ............................................................................... 13
> Arriva un nuovo gatto .................................................................................................................. 14
> Viaggiare in automobile .............................................................................................................. 15
> Prevenzione e controllo delle marcature urinarie e delle graffiature ............. 16
I FEROMONI
> ADAPTIL ............................................................................................................................................... 17
> FELIWAY ................................................................................................................................................. 19
> SOMMARIO> INTRODUZIONE
CANE GATTO
NOME
Cognome e nome del proprietario
4 5
> Recenti scoperte hanno evidenziato che il progenitore del cane è il lupo grigio.
> Il lupo e il cane sono due specie differenti che si sono separate più di 100.000
anni fa.
> Il cane, nel periodo Paleolitico, ha influenzato lo stile di vita dell’uomo: la sua
presenza potrebbe aver contribuito a favorire l’affermazione dell’homo sapiens.
> La domesticazione ha provocato la nascita di nuovi comportamenti che rendono i
cani, rispetto ai lupi, particolarmente abili nel comunicare con gli esseri umani.
> La domesticazione del cane
> I segnali chimici sono il più antico e diffuso mezzo di comunicazione del mondo
vegetale e animale.
> La comunicazione per mezzo di feromoni riguarda gli insetti, i pesci, i rettili e i
mammiferi. I carnivori, tra i mammiferi, sono dotati del maggior numero di strutture
in grado di produrre feromoni.
> Nel cane le principali strutture secernenti sono le ghiandole sebacee poste nel solco
intermammario, le ghiandole periorali (diffuse nel mento, nelle labbra, nella cute del
muso nei pressi delle vibrisse e delle guance), le ghiandole ceruminose del
padiglione auricolare, le ghiandole anali, sottocaudali e sopracaudali, le ghiandole
diffuse nei cuscinetti plantari e tra le dita.
> Inoltre è possibile evidenziare la presenza di feromoni, definiti “di adozione”, in solu-
zione nel liquido amniotico.
> I feromoni di appagamento sono secreti nel cane a livello del solco intermammario
della femmina allattante, dal terzo-quinto giorno dopo il parto.
Queste secrezioni favoriscono la nascita del legame di “attaccamento” tra il cucciolo
e la madre.
> Nella percezione e riconoscimento dei feromoni sembra essere principalmente
coinvolto l’organo vomeronasale (OVN) o di Jacobson, un canale situato nel pavi-
mento della cavità nasale.
> I feromoni
6
> Adottare un cucciolo
> È opportuno adottare il cucciolo intorno ai 60 – 70 giorni di vita.
> Per raggiungere un corretto sviluppo comportamentale è necessario che il picco-
lo rimanga fino al momento dell’adozione con la madre poiché, quest’ultima,
svolge un ruolo fondamentale nell’educazione.
> Per superare il disagio legato alla presenza di un ambiente sconosciuto e alla
separazione dalla madre e i fratelli, è necessario utilizzare, almeno nelle prime
quattro settimane successive all’adozione, i feromoni di appagamento di sintesi
(ADAPTIL).
> Grazie all’esplorazione del nuovo ambiente avviene la memorizzazione di oggetti,
di suoni e di odori che andranno a costituire “la banca dati” del cucciolo. Tutte le
esperienze, soprattutto realizzate fino al terzo mese di vita (come il contatto con
esseri umani, con altri cani o gatti, il rumore di un camion o di un motorino) saran-
no memorizzate con facilità.
> Per favorire l’acquisizione di una corretta socializzazione è opportuno, fin dall’ado-
zione, condurre il piccolo in passeggiata favorendo il contatto con gli esseri umani
e incoraggiarlo ad avvicinarsi ai cani in libertà nelle apposite aree recintate.
> La giornata del cane deve essere sufficientemente “ricca”: dedicare solo qualche
minuto del proprio tempo il mattino e la sera al cucciolo o al cane adulto è insuf-
ficiente, soprattutto se il proprietario rimane lontano dall’abitazione per molte ore.
Un ambiente di sviluppo povero di stimoli visivi, sonori, tattili e un’adozione precoce o tardiva (prima dei 60 giorni/ dopo il terzo mese) possono favorire l’apparizione di malattie del comportamento: il cucciolo abbaierà e arretrerà evitando il contatto con esseri umani e oggetti, si rifiuterà di camminare in presenza di automobili e così via.
> Utilizzare, almeno nelle prime quattro settimane successive all’adozione, i fero- moni di appagamento di sintesi (ADAPTIL). Il piccolo supererà più facilmente il disagio legato alla separazione dalla madre e i fratelli, alla presenza di una nuova famiglia: il messaggio trasmesso è “Va tutto bene, la mamma è qui!”> Permettere al cucciolo di dormire in una cuccetta nella camera dei proprietari consentirà un migliore riposo notturno. I piccoli, infatti, dormono vicini l’un l’altro insieme alla madre.> Il cibo dovrà essere somministrato prima o durante la colazione, il pranzo e la cena dei proprietari. Il cucciolo comprenderà che il pasto è condiviso e non proverà un disagio, poiché a stomaco vuoto, osservando i proprietari mangiare. Inoltre, il piccolo troverà più facilmente la calma e non elemosinerà dalla tavola.> Per favorire l’apprendimento del corretto comportamento di eliminazione il cucciolo dovrà essere condotto nell’ambiente esterno (il giardino, la strada, il parco) dopo ogni sonnellino, ogni pasto o al termine di un gioco.> È necessario complimentare il cucciolo dopo ogni eliminazione realizzata nel luogo prescelto dai proprietari. Il piccolo sarà premiato con carezze, voce dolce ed eventualmente un bocconcino prelibato.> Le punizioni (soprattutto se realizzate durante o al termine dell’evacuazione delle deiezioni), l’utilizzo dei giornali e dei pannoloni ostacoleranno il corretto apprendi- mento.> Per interrompere un comportamento indesiderato (come mordicchiare un ogget- to o allontanarsi trattenendo in bocca) è necessario fornire al cucciolo un’alternati- va (per esempio un osso di materiale sintetico da masticare).> È necessario inginocchiarsi e utilizzare un tono di voce dolce per chiamare a sé il piccolo. > È necessario abituare il cucciolo a rimanere solo a casa. Per favorire l’apprendimen- to è opportuno compiere uscite di durata crescente lasciando a disposizione del
piccolo solo alcune stanze dell’abitazione.
Le distruzioni, le eliminazioni o i vocalizzi effettuati in presenza e/ o in assenza del proprietario non sono dispetti ma sintomi di un disturbo del comportamento!
> Arriva un cucciolo: come comportarsi?
7
8 9
> Il cucciolo (e il cane adulto) apprende soprattutto giocando. La capacità di
controllare l’intensità del morso e la motricità sono perfezionate grazie ai giochi
effettuati sia con il proprietario sia con i cani adulti.
> È necessario predisporre nell’abitazione la cesta dei giochi: il piccolo potrà sceglie-
re il giocattolo che preferisce e in questo modo l’arredamento dell’abitazione sarà
maggiormente preservato.
> È opportuno sostituire i giochi di eccitazione come il lancio della palla, il tira e
molla, la lotta corpo a corpo o mordicchiare mani e piedi con giochi di concentra-
zione per esempio, la ricerca di bocconcini disposti su superfici di materiale
differente.
> I giochi tra cuccioli e cani adulti sono fondamentali per favorire la corretta socia-
lizzazione ai conspecifici. Il cucciolo dovrà essere lasciato libero nelle apposite
aree recintate quotidianamente in compagnia dei conspecifici.
Distruzioni imponenti a carico degli arredi o dei muri, accompagnate da mordic-chiamenti dolorosi a carico dei proprietari, possono essere sintomo di una malat-tia del comportamento.
> I giochi
i d L> Adottare un cane adulto, soprattutto se proveniente da un canile, spesso com-
porta maggiori difficoltà poiché il percorso educativo è terminato. Il cane possie-
de un ricco bagaglio di esperienze spesso non facilmente integrabili con le
esigenze dei nuovi proprietari.
> Per favorire l’inserimento di un cane adulto nella nuova abitazione è necessario
utilizzare, almeno nelle prime quattro settimane successive all’adozione, i fero-
moni di appagamento di sintesi (ADAPTIL). Il cane si adatterà più facilmente alla
nuova famiglia.
> Permettere al cane, almeno durante le prime notti, di dormire in una cuccetta
nella camera dei proprietari poiché potrebbe piangere e abbaiare a causa della
difficoltà di adattamento al nuovo ambiente. È necessario ricordare che il cane
all’interno del canile riposa in un box in compagnia di altri cani.
> Il cibo dovrà essere somministrato prima o durante la colazione, il pranzo e la
cena dei proprietari. Il cane comprenderà che il pasto è condiviso e non proverà
un disagio, poiché a stomaco vuoto, osservando i proprietari mangiare. Inoltre,
l’animale troverà più facilmente la calma e non elemosinerà dalla tavola.
> Per incoraggiare l’evacuazione delle deiezioni nell’ambiente esterno è necessario
condurre il cane in passeggiata ogni due o tre ore circa, almeno nelle prime set-
timane dopo l’adozione, e ricompensare verbalmente (eventualmente anche con
un bocconcino) ogni evacuazione eseguita nell’ambiente prescelto. È opportuno
ricordare che il cane in canile vive in un box ed evacua quando ne ha la necessità
mentre nella nuova abitazione dovrà imparare a trattenere le deiezioni.
> È preferibile non punire il cane neppure se colto sul fatto. Premiarlo in seguito a
ogni evacuazione correttamente eseguita favorisce l’apprendimento.
Le distruzioni, le eliminazioni o i vocalizzi effettuati in presenza e/ o in assenza del proprietario, i ringhi e/ o i morsi rivolti agli esseri umani o ai conspecifici non sono dispetti ma possono essere sintomi di una malattia del comportamento.
>Arriva un cane adulto: come comportarsi?
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> L’antenato del piccolo felino domestico è il Felis sylvestris lybica.
> Numerosi ritrovamenti archeologici, dove esseri umani sono sepolti in compagnia dei gatti, testimoniano il carattere intimo della relazione tanto che il gatto potreb- be essere stato fin da subito un animale da compagnia e non allevato allo scopo di proteggere le derrate alimentari dai nocivi.
> Le osservazioni effettuate negli ultimi anni sul comportamento del gatto hanno evidenziato che l’immagine di un animale solitario non corrisponde alla realtà: la convivenza con gli esseri umani porta il piccolo felino a creare più relazioni sociali con i membri della famiglia.
> La domesticazione del gatto > I feromoni e la comunicazione
> Il gatto, attraverso la deposizione dei feromoni “struttura” l’ambiente in cui vive e lo
suddivide in numerose zone chiamate campi territoriali collegati tra loro da per
corsi “invisibili” definiti sentieri.
> I feromoni di identificazione sono deposti sfregando la parte laterale del viso sugli
oggetti e sugli esseri viventi esplorati che divengono conosciuti e non rappresen-
tano più un pericolo.
> Le graffiature sono realizzate dall’alto verso il basso su supporti verticali
posti in vicinanza dei luoghi di riposo, di alimentazione e di passaggio tra l’inter-
no e l’esterno dell’abitazione.
> Le marcature urinarie sono emesse dalla maturità sessuale sia dai maschi sia dalle
femmine: il gatto non si accuccia e, mentre la coda vibra, emette uno spot di urina
su di un supporto verticale. Possono essere di tipo reattivo (indicano la presenza
di un occupante abituale del territorio) o sessuale.
> La tinteggiatura delle pareti, il trasloco, la partenza di un membro del gruppo fami-
gliare, la nascita di un bambino, l’adozione di un gattino o di un cucciolo, la pre-
senza di gatti nell’ambiente esterno possono favorire l’aumento delle graffiature e
la comparsa delle marcature urinarie.
> È necessario utilizzare, almeno nelle prime quattro settimane, i feromoni di
identificazione di sintesi (Feliway diffusore). Il gatto supererà più facilmente il disa-
gio legato alle modificazioni ambientali.
La comparsa di marcature urinarie o l’aumento delle graffiature possono essere sintomi della presenza di malattie del comportamento e richiedono intervento del Medico Veterinario.
12 13
> È opportuno adottare il gattino intorno ai 60 – 70 giorni di vita. Per raggiungere
un corretto sviluppo comportamentale è necessario che il piccolo rimanga fino
al momento dell’adozione con la madre poiché, quest’ultima, svolge un ruolo
fondamentale nell’educazione.
> Per superare il disagio legato alla presenza di un ambiente sconosciuto e alla se-
parazione dalla madre e i fratelli, è necessario utilizzare, almeno nelle prime quat-
tro settimane successive all’adozione, i feromoni di identificazione di sintesi
(Feliway diffusore).
> Grazie all’esplorazione del nuovo ambiente avviene la memorizzazione di oggetti,
di suoni e di odori che andranno a costituire “la banca dati” del piccolo. Tutte le
esperienze, soprattutto realizzate fino al terzo mese di vita (come il contatto degli
esseri umani, l’incontro con cani o altri gatti, il rumore di un camion o di un moto-
rino), saranno memorizzate con facilità.
> Per favorire l’acquisizione di una corretta socializzazione, è opportuno favorire
l’incontro con gli esseri umani lasciando al gattino l’iniziativa del contatto.
> Per rispettare le esigenze etologiche della specie è fondamentale realizzare un
corretto arricchimento ambientale: giochi “in elevazione”, tunnel, oggetti appesi,
scatole forate contenenti topolini giocattolo e così via.
> La giornata del gatto deve essere sufficientemente “ricca”: dedicare solo qualche
minuto del proprio tempo il mattino e la sera al piccolo o al gatto adulto è insuffi-
ciente, soprattutto se il proprietario rimane lontano dall’abitazione molte ore.
Un ambiente di sviluppo povero di stimoli visivi, uditivi, tattili e un’adozione pre-coce o tardiva (prima dei 60 giorni/ dopo il 3° mese) possono favorire la compar-sa delle malattie del comportamento: il gattino soffierà e scapperà evitando il contatto degli esseri umani, non riuscirà a esplorare oggetti o si nasconderà in occasione della percezione di rumori improvvisi.
> Arriva un gattino: come comportarsi?> Adottare un gattino
> Utilizzare, almeno nelle prime quattro settimane successive all’adozione, i feromo-
ni di identificazione di sintesi (Feliway diffusore). Il piccolo supererà più facilmente
il disagio legato alla separazione dalla madre e i fratelli, alla presenza di una nuova
famiglia.
> Permettere al gattino di accedere alle stanze dell’abitazione in modo da favorire la
costruzione dei campi territoriali.
> Lasciare il cibo a disposizione del piccolo, collocando la ciotola preferibilmente a
trenta - quaranta centimetri di altezza dal pavimento. Il gatto, infatti, è un preda-
tore che caccia più volte il giorno e la notte e consuma il cibo spesso nei luo-
ghi sopraelevati.
> Collocare la cassetta igienica in un luogo tranquillo dell’abitazione, lontano
dall’area di alimentazione. Il gattino preferisce una lettiera di pezzatura media, non
polverosa e soprattutto non profumata poiché percepisce gli odori più intensa-
mente di un essere umano. Le deiezioni devono essere asportate quotidianamente.
È consigliabile utilizzare una cassetta in più rispetto al numero dei gatti presenti
nell’abitazione (un gatto = due cassette) al fine di evitare eliminazioni in luoghi
inappropriati.
> È opportuno posizionare uno o più graffiatoi (torretta verticale o supporto oriz-
zontale) nei pressi del luogo di riposo in modo che il gattino (e il gatto adulto)
vi deponga le graffiature.
Le eliminazioni in luogo inappropriato, le marcatureurinarie o il comportamento di aggressione non sono dispetti ma possono essere sintomi di una malattia del comportamento!
14 15
> Viaggiare in automobile> Arriva un nuovo gatto
> La tolleranza alla coabitazione con i conspecifici è strettamente dipendente dallo
sviluppo comportamentale del gattino: l’assenza di ripetuti contatti con altri gatti
dopo l’adozione è alla base di una ridotta capacità di instaurare relazioni sociali
corrette.
> Per favorire la convivenza è opportuno adottare due gattini dello stesso sesso
appartenenti alla cucciolata.
> Il proprietario dovrà aumentare le risorse presenti nell’ambiente in modo da favo-
rire la costruzione dei campi territoriali: i punti cibo, i luoghi di riposo, le cassette
igieniche e i graffiatoi. Per rispettare le esigenze etologiche della specie è fonda-
mentale mettere in atto un corretto arricchimento ambientale.
> Le relazioni sociali fondate sul gioco, sui contatti fisici e sul leccamento reciproco,
sono rese possibili dalla deposizione dei feromoni che creano un odore comune a
tutti gli individui inibendo il comportamento di aggressione territoriale.
> Le relazioni presenti tra i gatti possono modificarsi in seguito all’introduzione di un
nuovo gatto, al raggiungimento della pubertà e della maturazione sociale (intor-
no all’anno e mezzo di età) di un gattino che fa parte del gruppo, al ritorno di un
gatto dopo un allontanamento per qualche settimana (una fuga, l’ospedalizza-
zione), alla modificazione morfologica di uno tra gli individui residenti (la tosatura,
il collare elisabettiano).
> È necessario utilizzare, almeno nelle prime quattro settimane, i feromoni di
identificazione di sintesi (Feliway diffusore). Il gatto supererà più facilmente il disa-
gio legato alla modificazione delle relazioni sociali.
> È bene valutare accuratamente con il Medico Veterinario l’opportunità di introdur-
re un nuovo gattino quando è già presente un gatto adulto.
Soffi, ringhi e/o morsi tra i gatti conviventi possono essere sintomi di una malat-tia del comportamento!
> È opportuno acquistare un trasportino di plastica, sufficientemente grande e
lasciarlo sempre a disposizione all’interno dell’abitazione, collocandovi giochi e
croccantini in modo da invitare il gatto a utilizzarlo.
> Prima di intraprendere ogni viaggio è necessario vaporizzare nel trasportino i
feromoni (Feliway spray).
> L’operazione deve essere realizzata all’esterno dell’abitazione: il proprietario
spruzzerà il prodotto due o tre volte nel trasportino, lo lascerà all’esterno per circa
venti minuti e, in seguito, vi collocherà il piccolo.
> Per stabilizzare l’apprendimento è necessario realizzare un breve viaggio, almeno
una volta la settimana, soprattutto nei primi sei mesi di vita del gattino.
> Una volta a casa, il trasportino dovrà essere lavato con acqua e sapone neutro per
eliminare i feromoni di allarme secreti dai cuscinetti plantari delle mani e dei piedi
dell’animale.
> La comparsa di salivazione, vomito, minzioni e/o defecazioni durante il trasporto
richiedono l’intervento del Medico Veterinario.
ffi i t t d
16 17
>ADAPTIL
Feromone appagante del cane
Nei mammiferi, tutte le femmine allattanti rilasciano sostanze chiamate “feromoni
appaganti “ che hanno la funzione di rassicurare la cucciolata.
I feromoni appaganti del cane sono secreti nelle cagne allattanti dalle ghiandole
sebacee situate nel solco intramammario. Questi feromoni calmano i cuccioli in
caso di stress e inducono sicurezza, in particolare quando questi si trovano in nuovi
ambienti o devono affrontare nuove esperienze. Ricerche hanno dimostrato che le
proprietà rassicuranti dei feromoni appaganti (DAP) persistono anche in età adulta.
ADAPTIL (Feromone Appagante del Cane), origina dalla ricerca veterinaria e riprodu-
ce tutte le proprietà naturali dei “feromoni appaganti” materni.
IMPIEGHI
ADAPTIL aiuta a prevenire ed interrompere segni correlati a stress e paura in cuccioli
e adulti come:
❑ Distruzioni ❑ Leccamento eccessivo
❑ Vocalizzazioni ❑ Salivazione
❑ Eliminazione inappropriata ❑ Vomito
ADAPTIL favorisce il benessere di cuccioli e cani adulti in situazioni che possono
determinare paura ed apprensione.
❑ Favorire la socializzazione (altri cani, persone nuove sitazioni)
❑ Controllare la paura all’esterno (cani, estranei, traffico, temporali e altri rumori forti)
❑ Inserire il cane in un nuovo ambiente (casa, canile, pensioni)
❑ Paura del trasporto
❑ Aiuta a controllare la paura dei rumori forti (es. fuochi d’artificio, temporali).
In questo caso è necessario applicare ADAPTIL DIFFUSORE 15 giorni prima dell’ evento
o mantenerlo inserito nel periodo di maggior frequenza dei temporali.
> Prevenzione e controllo delle marcature urinarie e delle graffiature
> Le graffiature e le marcature urinarie sono segnali territoriali.
> Le marcature urinarie sono effettuate a partire dalla maturità sessuale sia dai
maschi sia dalle femmine: il gatto rimane in stazione quadrupedale (non si accuccia)
e, mentre la coda vibra, emette uno spot di urina su di un supporto verticale.
> Le graffiature sono realizzate dall’alto verso il basso con le zampe e svolgono preva-
lentemente una funzione di comunicazione con segnali visivi (le tracce lasciate dai
graffi) e olfattivi (i feromoni escreti dalle ghiandole interdigitali).
> Generalmente sono realizzate su supporti verticali posti in vicinanza dei campi di
isolamento (luogo di riposo), di alimentazione e nei luoghi di passaggio tra l’inter-
no e l’esterno dell’abitazione.
> La tinteggiatura delle pareti, il trasloco, la partenza di un componente del gruppo
famigliare, la nascita di un bambino, l’adozione di un gattino o di un cucciolo, la
presenza di gatti nell’ambiente esterno possono favorire la comparsa delle marca-
ture urinarie e l’aumento delle graffiature.
> È necessario utilizzare, almeno nelle prime quattro settimane durante le modifi-
cazioni ambientali i feromoni di identificazione di sintesi (Feliway diffusore).
Il gatto supererà più facilmente il disagio.
La comparsa di marcature urinarie o l’aumento delle graffia-ture possono essere sintomi della presenza di malattie del
comportamento e richiedono intervento del Medico Vete-rinario.
.
La ctu
cr
18 19
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