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Analisi della catena logistica 1
Analisi della catena logistica
Analisi della catena logistica 2
La visione tradizionale della logistica nel settore manifatturiero
• Utile 4%
• Costi della Logistica 21%
• Costi del Marketing 27%
• Costi di fabbricazione 48%
UtileCosti logistici
Costi delMarketing
Costi difabbricazione
Analisi della catena logistica 3
Descrizione
• Cosa è la Supply Chain?• Le fasi decisionali della Supply Chain• La visione di processo della Supply Chain• L’importanza dei flussi nella Supply Chain• Esempi di Supply Chain
Analisi della catena logistica 4
Cosa è la Supply Chain?• Tutti gli stadi coinvolti, direttamente o
indirettamente, nel soddisfare le richieste de l cliente
• Include produttori, fornitori, trasportatori, magazzini, rivenditori e clienti
• All’interno di ogni azienda la Supply Chain comprende tutte le funzioni per soddisfare la richiesta del cliente (sviluppo del prodotto, marketing, distribuzione, finanza, servizio al cliente)
Analisi della catena logistica 5
Cosa è la Supply Chain?• Il cliente è parte integrale della• Analizza la movimentazione dei prodotti dai
fornitori ai produttori ai distributori ma anche la movimentazione di informazioni denaro in entrambe le direzioni
• È più accurato l’uso dei termini “supply network”o “supply web”
• I tipici stadi della supply chain sono: clienti, rivenditori, distributori, produttori, fornitori
• Tutti gli stadi possono o meno essere presenti all’interno della supply chain
Analisi della catena logistica 6
Cosa è la Supply Chain?Il cliente compra
il detersivo al supermarket AA
Supermarket AADistribuzioneProduttore
detersivo
Produttore materie plastiche
Produttore prodotti chimici
Azienda diPackaging
Produttore di carta Fornitore di cellulosa
Produttore prodotti chimici
Analisi della catena logistica 7
Gli stadi della Supply Chain
Fornitore Produttore Distributore Rivenditore Cliente
Fornitore Produttore Distributore Rivenditore Cliente
Fornitore Produttore Distributore Rivenditore Cliente
Analisi della catena logistica 8
I flussi in una Supply Chain
Cliente
Informazioni
Prodotti
Denaro
Analisi della catena logistica 9
L’obiettivo della Supply Chain
• Massimizzare la creazione di valore• Il valore nella Supply chain: differenza tra
ciò che l prodotto finale vale per il cliente e quanto la supply chain spende per soddisfare le richieste del cliente
• Il valore è legato alla redditività della supply chain (differenza tra i guadagno generato dalla vendita al cliente ed i costi complessivi lungo la supply chain)
Analisi della catena logistica 10
L’obiettivo della Supply Chain
• La sorgente dei guadagni nella supply chain: il cliente
• La sorgente dei costi nella supply chain: flusso di informazioni, prodotti e denaro tra i diversi stadi della stessa
• Il Supply chain management censiste nella gestione dei flussi all’interno dei diversi stadi della per massimizzare la redditività totale della supply chain
Analisi della catena logistica 11
Le fasi decisionali della Supply Chain
• Il progetto della supply chain• La pianificazione della supply chain
planning• La gestione della supply chain
Analisi della catena logistica 12
Il progetto della supply chain
• Decisioni sulla struttura della supply chain e su quali processi verranno effettuati per ogni stadio della stessa
• Le decisioni strategiche per la supply chain– Ubicazione e capacità delle facilities– Prodotti da fabbricare o immagazzinare nelle differenti ubicazioni– Modalità del trasporto– Sistemi Informativi
• Il progetto della supply chain deve supportare gli obiettivi strategici
• Le decisioni nella fase progettuale della supply chain sono di lungo periodo e costose da modificare. Devono inoltre tenere in considerazione l’incertezza che caratterizza il mercato
Analisi della catena logistica 13
La pianificazione della supply chain planning
• Definizione di un insieme di politiche che governino la gestione nel breve periodo (dal trimestre all’anno)
• Stabilite in base alla configurazione della supply chain definita nella fase precedente
• Hanno inizio con la previsione della domanda per l’anno a venire
Analisi della catena logistica 14
La pianificazione della supply chain planning
• Decisioni della fase di pianificazione:– Quali mercati fornire da quale ubicazione– Incremento pianificato delle giacenze– Subcontracting, ubicazioni di appoggio– Politiche sulla giacenza– Tempistica e dimensioni delle promozioni
• Vanno prese in esame l’incertezza della domanda i tassi di scambio della valute e la competizione con latri attori per l’orizzonte temporale analizzato
Analisi della catena logistica 15
La gestione della supply chain• L’orizzonte temporale è settimanale o giornaliero• È legata a decisioni relative agli ordini dei singoli clienti• Opera in un contesto con configurazione stabilita della
supply chain e con stabilite politiche operative• L’obiettivo consiste nella implementazione di politiche
operative nel modo più efficace• Alloca gli ordini a carico della giacenza o della
produzione, fissa le date di consegna degli ordini, genera le liste di prelievo ai magazzini, alloca gli ordini ad opportune spedizioni, stabilisce i programmi delle consegne, definisce gli ordini per i rifornimenti
• È caratterizzata da minore incertezza orizzonti temporali brevi)
Analisi della catena logistica 16
La visione di processo della Supply Chain
• Visione ciclica: all’interno della supply chain i processi sono divisi in un serie di cicli, ognuno dei quali è eseguito in corrispondenza dell’interfaccia tra due stadi successivi della supply chain
• Visione push/pull : in una supply chain i processi sono divisi in due categorie a seconda che siano eseguiti in risposta ad un ordine del cliente (pull) o in anticipo rispetto all’ordine del cliente (push)
Analisi della catena logistica 17
La visione ciclica della Supply Chain
Ciclo dell’ordine del cliente
Ciclo di rifornimento
Ciclo produttivo
Ciclo di approvvigionamento
cliente
rivenditore
distributore
produttore
fornitore
Analisi della catena logistica 18
La visione ciclica della Supply Chain
• Ogni ciclo ha luogo all’interfaccia tra due stadi successivi della supply
• Ciclo dell’ordine del cliente(cliente-rivenditore)• Ciclo del rifornimento (rivenditore-distributore)• Ciclo della produzione (distributore-
produttore)• Ciclo dell’approvvigionamento (produttore-
fornitore)• La visione ciclica definisce chiaramente i
processi coinvolti e le figure interessate. Specifica i ruoli e le responsabilità di ogni attore e gli esiti desiderati di ogni processo.
Analisi della catena logistica 19
Visione Push/Pull della Supply Chain
Cicli di approvvigionamento,produzione, rifornimento
Ciclo dell’ordinedel cliente
Arrivo dell’ordineDel cliente
PROCESSI PUSH PROCESSI PULL
Analisi della catena logistica 20
Visione Push/Pull dei processi della Supply Chain
• I processi della supply ricadono in una della due in base alla tempistica della loro esecuzione relativamente alla domanda del cliente
• Pull: l’esecuzione ha inizio in risposta ad un ordine del cliente (reattivo)
• Push: l’esecuzione ha inizio in anticipo rispetto all’ordine del cliente (presumibile)
• Il confine push/pull separata i processi push da quelli pull
Analisi della catena logistica 21
Visione Push/Pull dei processi della Supply Chain
• È utile nel considerare le decisioni strategiche legate alla progettazione della supply chain design – visione più globale di come i processi della supply chain si mettono in relazione agli ordini dei clienti
• Può combinare l’ottica push/pull e la visione ciclica della supply chain
• La proporzione relativa dei processi push e pull può influenzare le prestazioni della supply chain
Analisi della catena logistica 22
Visione Push/Pull della Supply Chain
Ciclo di approvvigionamento
Cicli dell’ordinedel cliente e della produzione
Arrivo ordineDel cliente
PROCESSI PUSH
PROCESSI PULL
Cicli dell’ordinedel cliente e della produzione
Ciclo di approvvigionamento
Analisi della catena logistica 23
Macro Processi della Supply Chain
• I citati processi della supply chain possono essere classificati come:– Customer Relationship Management (CRM)– Internal Supply Chain Management (ISCM)– Supplier Relationship Management (SRM)
• L’integrazione tra i tre macro processi e critica per una efficace gestione della supply chain management
Analisi della catena logistica 24
Macro Processi della Supply Chain
Gestione dell’ordineCooperazione sulla fornitura
Call CenterServizi interniCooperazione sui progetti
VenditaPianificazione delle forniture
Acquisti
PrezzoPianificazione della domanda
Negoziazione
MercatoPianificazione strategica
Fonti
CRMISCMSRM
Fornitore Azienda Cliente
Analisi della catena logistica 25
Toyota• Dove dovrebbero essere ubicati gli impianti, che livello di
flessibilità dovrebbero avere, e di che capacitàdovrebbero essere dotati?
• Gli impianti dovrebbero essere in grado di produrre per tutti i mercati?
• Quali mercati dovrebbero essere assegnati ad ogni impianto?
• Che tipo di flessibilità dovrebbe essere garantito al sistema di distribuzione?
• Come dovrebbe essere valutato tale investimento in flessibilità?
• Che azioni dovrebbero essere intraprese durante il progetto del prodotto per garantire la flessibilitàrichiesta?
Analisi della catena logistica 26
Amazon.com• Perché Amazon costruisce magazzini mentre il suo
volume di vendute aumenta? Quanti magazzini sarebbero necessari e dove andrebbero ubicati?
• Che vantaggi e svantaggi determinano la vendita di libri tramite the Internet?
• Perché Amazon immagazzina bestseller mentre acquista altri titoli dai distributori?
• Il canale Internet garantisce maggiori vantaggi a catene librarie tradizionali o ad aziende che vendono solo attraverso Internet quali Amazon?
• Le catene librarie tradizionali dovrebbero integrare l’e-commerce all’interno delle loro forniture?
• Per quali prodotti il canale dell’ e-commerce offre i maggiori benefici? Cosa caratterizza tali prodotti?
Analisi della catena logistica 27
Zara• Che vantaggi sono garantiti a Zara dall’avere una supply chain molto
pronta?• Perché Zara ha scelto di avere produzione sia interna che esterna?
Perché mantiene capacità produttiva in Europa nonostante in Asia i costi siano notevolmente inferiori?
• Perché Zara alloca la produzione degli articoli con domanda incerta ai produttori europei lasciando la produzione degli articoli condomanda prevedibile ai produttori asiatici?
• Perché Zara costruisce un nuovo centro di distribuzione al crescere della domanda? È meglio collocare tale centro vicino a quello esistente o in una ubicazione differente?
• Che vantaggi ha Zara dal rifornimento due volte a settimana dei suoi punti vendita confrontato con uno a frequenza inferiore? Come influisce la frequenze del rifornimento sul progetto del sistema di distribuzione?
• Quali strutture informative sono necessarie a Zara per gestire in modo efficace la produzione, la distribuzione e la catena dei rivenditori?