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1 Tecniche di progettazione nell'obbligo Tecniche di progettazione nell'obbligo formativo formativo (Daniela Pavoncello) (Daniela Pavoncello) Jesi, 7 luglio 2005 Jesi, 7 luglio 2005 PROVINCIA DI ANCONA

1 Tecniche di progettazione nell'obbligo formativo (Daniela Pavoncello) Jesi, 7 luglio 2005 PROVINCIA DI ANCONA

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Tecniche di progettazione Tecniche di progettazione nell'obbligo formativonell'obbligo formativo

(Daniela Pavoncello)(Daniela Pavoncello)

Jesi, 7 luglio 2005Jesi, 7 luglio 2005

PROVINCIA DI ANCONA

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Valore della conoscenzaFormazione lungo tutto l’arco della vitaSviluppo professionale permanenteRapporto più stretto tra formazione e impresa Orientamento come processo continuo

Lo scenario e le raccomandazioni comunitarie

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Art.1 della legge delega 53/03Art.1 della legge delega 53/03

“… “… favorire la favorire la crescita e la valorizzazionecrescita e la valorizzazione

della persona umanadella persona umana, nel rispetto dei ritmi , nel rispetto dei ritmi

dell’età evolutiva, delle differenze e dell’identità dell’età evolutiva, delle differenze e dell’identità di ciascuno e delle scelte educative della di ciascuno e delle scelte educative della

famiglia, nel quadro della cooperazione tra famiglia, nel quadro della cooperazione tra scuola e genitori, in coerenza con il principio di scuola e genitori, in coerenza con il principio di

autonomia delle istituzioni scolastiche e autonomia delle istituzioni scolastiche e secondosecondo

i principi sanciti dalla Costituzionei principi sanciti dalla Costituzione …” …”

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il concetto di persona umanail concetto di persona umana

• Al quadro valorialeAl quadro valoriale• Al modello culturaleAl modello culturale• alla ricchezza semantica e assiologica che alla ricchezza semantica e assiologica che

riporta a caratteristiche quali:riporta a caratteristiche quali:

rispetto unicità

relazionalità

irripetibilità

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C’è crescita e valorizzazione …C’è crescita e valorizzazione …

se “la persona umana” se “la persona umana”

viene viene riconosciuta riconosciuta nella sua nella sua potenzialitàpotenzialità e messa in condizione di e messa in condizione di avere le migliori condizioni di crescita avere le migliori condizioni di crescita culturale, professionale e personaleculturale, professionale e personale

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Quali elementi da tenere sotto Quali elementi da tenere sotto controllo?controllo?

• i i ritmi dell’ età evolutiva della persona da educareritmi dell’ età evolutiva della persona da educare• le sue “differenze” e le sue “identità”le sue “differenze” e le sue “identità”• le scelte educative della famiglia le scelte educative della famiglia • la pratica della cooperazione tra scuola e genitori ed la pratica della cooperazione tra scuola e genitori ed

istituzioniistituzioni• il principio dell’autonomia delle istituzioni scolasticheil principio dell’autonomia delle istituzioni scolastiche• i principi sanciti dalla Costituzione i principi sanciti dalla Costituzione • il principio dell’apprendimento in tutto l’arco della il principio dell’apprendimento in tutto l’arco della vita assicurando a tutti pari opportunità vita assicurando a tutti pari opportunità • il diritto- dovere all’istruzione e alla formazione per il diritto- dovere all’istruzione e alla formazione per almeno 12 anni o sino al raggiungimento della almeno 12 anni o sino al raggiungimento della

qualificaqualifica• Il diritto alla reversibilità delle scelteIl diritto alla reversibilità delle scelte

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le scelte educative della famiglia … le scelte educative della famiglia … la pratica della cooperazione tra scuola e la pratica della cooperazione tra scuola e genitori …genitori …

• a)a) fattori sociali e ambientali, cioè contingenze esterne al fattori sociali e ambientali, cioè contingenze esterne al soggetto, intese come opportunità e vincoli riferiti alle soggetto, intese come opportunità e vincoli riferiti alle appartenenze socio-culturali, alle caratteristiche del appartenenze socio-culturali, alle caratteristiche del sistema formativo e produttivo locale, ecc.;sistema formativo e produttivo locale, ecc.;

• b)  condizionamenti, più o meno impliciti, e pressioni b)  condizionamenti, più o meno impliciti, e pressioni sociali che intervengono nelle esperienze soggettive (ad sociali che intervengono nelle esperienze soggettive (ad esempio: i desideri o le imposizioni dei genitori, esempio: i desideri o le imposizioni dei genitori, l’esempio degli amici, i messaggi dei mass-media, ecc.,);l’esempio degli amici, i messaggi dei mass-media, ecc.,);

• c)  risorse individuali che la persona sa mettere in gioco c)  risorse individuali che la persona sa mettere in gioco per fronteggiare attivamente i diversi momenti di snodo per fronteggiare attivamente i diversi momenti di snodo della propria esperienza (Fielding A.J. 2000). della propria esperienza (Fielding A.J. 2000).

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Art. 2 della legge delega 53/03Art. 2 della legge delega 53/03

“… “… è promosso l’apprendimento in tutto l’arco è promosso l’apprendimento in tutto l’arco della vita e sono assicurate a tutti pari della vita e sono assicurate a tutti pari opportunità di raggiungere elevati livelli opportunità di raggiungere elevati livelli culturali e di sviluppare le capacità e le culturali e di sviluppare le capacità e le competenze, attraverso le conoscenze ed competenze, attraverso le conoscenze ed abilità generali e specifiche, coerenti con le abilità generali e specifiche, coerenti con le attitudini e le scelte personali, adeguate attitudini e le scelte personali, adeguate all’inserimento nella vita sociale e nel mondo all’inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro, anche con riguardo alle dimensioni del lavoro, anche con riguardo alle dimensioni locali, nazionali ed europee …”locali, nazionali ed europee …”

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il principio dell’apprendimento in tutto il principio dell’apprendimento in tutto l’arco della vita assicurando a tutti pari l’arco della vita assicurando a tutti pari opportunitàopportunità

l’apprendimento non come un processo l’apprendimento non come un processo che si realizza in un periodo definito e che si realizza in un periodo definito e concluso della vita di ciascuno ma come concluso della vita di ciascuno ma come un processo che si attua lungo tutta la un processo che si attua lungo tutta la vita e che trova l’avvio nella formazione vita e che trova l’avvio nella formazione iniziale realizzata nel primo e nel iniziale realizzata nel primo e nel secondo ciclo di istruzione e formazionesecondo ciclo di istruzione e formazione

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il diritto dovere all’istruzione e alla formazione il diritto dovere all’istruzione e alla formazione per almeno 12 anni …per almeno 12 anni …

• si realizza il principio che la libertà e la si realizza il principio che la libertà e la responsabilità personale sono ineliminabili responsabilità personale sono ineliminabili in qualsiasi percorso di apprendimento in qualsiasi percorso di apprendimento

• si abbraccia la convinzione che l’equità si abbraccia la convinzione che l’equità formativa e la giustizia educativa non è formativa e la giustizia educativa non è soddisfatta semplicemente garantendo a soddisfatta semplicemente garantendo a tutti la stessa scuola, ma richiede tutti la stessa scuola, ma richiede interventi giusti ed equi che consentano a interventi giusti ed equi che consentano a ciascuno di sviluppare le proprie capacitàciascuno di sviluppare le proprie capacità

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A conclusione del secondo ciclo di A conclusione del secondo ciclo di istruzione …istruzione …

… … ciascun allievo è in grado di “conoscere i punti di forza e le ciascun allievo è in grado di “conoscere i punti di forza e le debolezze della propria preparazione, verificando debolezze della propria preparazione, verificando costantemente l’adeguatezza delle proprie decisioni circa il costantemente l’adeguatezza delle proprie decisioni circa il futuro scolastico e professionale e operando flessibilmente gli futuro scolastico e professionale e operando flessibilmente gli opportuni cambiamenti o integrazioni di percorso, consapevole opportuni cambiamenti o integrazioni di percorso, consapevole dell’importanza dell’apprendimento lungo tutto l’arco della vita. dell’importanza dell’apprendimento lungo tutto l’arco della vita. E’ anche in grado di elaborare un’ipotesi per la prosecuzione E’ anche in grado di elaborare un’ipotesi per la prosecuzione degli studi, la ricerca del lavoro, la riconversione professionale degli studi, la ricerca del lavoro, la riconversione professionale e la formazione continua, prevedendo una collaborazione con la e la formazione continua, prevedendo una collaborazione con la scuola, la famiglia, i soggetti professionali e sociali, e scuola, la famiglia, i soggetti professionali e sociali, e utilizzando anche il utilizzando anche il Portfolio delle competenze personaliPortfolio delle competenze personali. Sa . Sa elaborare, esprimere e argomentare, circa il proprio futuro elaborare, esprimere e argomentare, circa il proprio futuro esistenziale, sociale e professionale, un’ipotesi di sviluppo esistenziale, sociale e professionale, un’ipotesi di sviluppo proiettata nel mondo del lavoro o dell’istruzione e della proiettata nel mondo del lavoro o dell’istruzione e della formazione superiori che tenga conto del percorso umano e formazione superiori che tenga conto del percorso umano e scolastico finora intervenuto, ma che, allo stesso tempo, lo scolastico finora intervenuto, ma che, allo stesso tempo, lo arricchisca con una realistica ulteriore progettualitàarricchisca con una realistica ulteriore progettualità” ”

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Come educare il giovane a “saper pensare”Come educare il giovane a “saper pensare”

• Fargli vivere direttamente l’esperienza delle Fargli vivere direttamente l’esperienza delle conoscenze ed informazioni che gli vengono conoscenze ed informazioni che gli vengono impartite (principio esperienziale)impartite (principio esperienziale)

• Coinvolgerlo in una situazione pratica di ricerca sul Coinvolgerlo in una situazione pratica di ricerca sul come affrontare e risolvere i problemi che incontra come affrontare e risolvere i problemi che incontra (principio euristico)(principio euristico)

• Motivare l’impegno ad apprendere con la Motivare l’impegno ad apprendere con la presentazione dei valori potenziali di utilità presentazione dei valori potenziali di utilità presente e futura che gliene derivano o possono presente e futura che gliene derivano o possono derivargliene di fatto (principio integratore derivargliene di fatto (principio integratore motivazionale)motivazionale)

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L’unitarietà della razionalità umanaL’unitarietà della razionalità umana

TéchneTéchnefarefare

PraxisPraxisAgire consapevoleAgire consapevole

TheoriaTheoriasaperesapere

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IL LABORATORIOIL LABORATORIO una modalità didattica … non un una modalità didattica … non un luogoluogo

fare

riflettereessere

sapere

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Progettazione formativa nei percorsi sperimentali    

Educazione Visione integrale della persona umana ed orientamentoValenza etico-sociale della formazione e diritti di cittadinanzaComunità educativa Qualità-   Coinvolgimento e soddisfazione del destinatario e delle famiglie; - Qualificazione e coinvolgimento costante del personale; -   Qualificazione delle altre risorse (strutturali, tecnologiche, strumentali, ecc. )- Prevenzione, soluzione dei problemi e miglioramento continuo; innovazione costante del know-howCoinvolgimento delle famiglie

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cioè …cioè …

• Centralità della personaCentralità della persona• Superamento della separatezza tra scuola e Superamento della separatezza tra scuola e

lavoro, tra studio e operatività,tra lavoro, tra studio e operatività,tra theoriatheoria e e téchnetéchne• Rifiuto della confusione tra Rifiuto della confusione tra theoriatheoria e e téchnetéchne• Riscoperta della cultura del lavoro e delle Riscoperta della cultura del lavoro e delle

professioniprofessioni• Affermazione della priorità dei problemi, dei Affermazione della priorità dei problemi, dei

compiti, dei progetticompiti, dei progetti• Unità di due sistemi interconnessi ma non confusi, Unità di due sistemi interconnessi ma non confusi,

permeabili, riconoscibilipermeabili, riconoscibili

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Quindi porre attenzione a…Quindi porre attenzione a…

• Garantire il successo formativoGarantire il successo formativo• Prevenire il fenomeno dell’abbondonoPrevenire il fenomeno dell’abbondono• Privilegiare una didattica attivaPrivilegiare una didattica attiva• Condividere la proposta progettualeCondividere la proposta progettuale• Coinvolgere le famiglie e gli attori localiCoinvolgere le famiglie e gli attori locali• Predisporre dei laboratori di apprendimentoPredisporre dei laboratori di apprendimento• Creare sinergie con le impreseCreare sinergie con le imprese

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Come progettare????Come progettare????

• Analisi del contesto e dei fabbisogniAnalisi del contesto e dei fabbisogni• Programmazione didattica centrata sul Programmazione didattica centrata sul

soggettosoggetto• Articolazione dell’azione di orientamentoArticolazione dell’azione di orientamento• Organizzazione di stageOrganizzazione di stage• Sistema di monitoraggio e valutazioneSistema di monitoraggio e valutazione• Personalizzazione degli interventiPersonalizzazione degli interventi• Certificazione delle competenzeCertificazione delle competenze

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Progettare nel Sistema formativo significa:

Stabilire le strategie prioritarie

Analizzare la situazione di partenza degli allievi

Verificare la coerenza della proposta con la mission della struttura

Condividere l’idea progettuale con il collegio dei formatori

Definire gli obiettivi

Pianificare le attività

Organizzare le iniziative

Programmare le azioni

Individuare le risorse

Definire la rete degli attori locali

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Progettare nel Sistema formativo della Regione Marche significa:

Analisi dei bisogni degli utentiObiettivi formativi e orientativiArticolazione oraria per ogni annualità riferita a:-Accoglienza-Competenze di base e trasversali-Competenze tecnico-professionali-Stage-Personalizzazione-Valutazione-Modalità di collaborazione tra scuola e CIF-Competenze minime per la prosecuzione del percorso-Modalità di valutazione-Certificazione delle competenze-Misure di accompagnamento-Metodologie didattiche-Piano finanziario-Documentazione, monitoraggio in itinere e finale del percorso formativo

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-        Diritto ad usufruire di un vero servizio di orientamento ·        Diritto alla scelta fra proposte alternative ed equivalenti. ·        Diritto al riconoscimento dei propri apprendimenti. ·        Diritto ad una formazione di qualità. ·        Diritto alla continuità formativa. ·        Diritto alla reversibilità delle scelte. ·        Diritto ad un’ulteriore opportunità. ·        Diritto alla restituzione. ·        Diritto alla riservatezza.

Diritti

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-        Impegno di buon comportamento.  ·        Impegno di trasparenza.  ·        Impegno alla sottoscrizione di un patto.  ·        Impegno di informazione circa gli esiti della formazione.  ·        Impegno di compilazione di strumenti di valutazione.

Doveri

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-  Qualifica di istruzione e formazione professionale

SpecificazioneAl livello della figura qualificata, la persona, in possesso di una solida cultura di base, è in grado di sviluppare competenze operative di processo, sapendo utilizzare in autonomia le tecniche e le metodologie previsteLivelloCorrisponde al II livello europeo (codifica ECTS – vedi scheda successiva)ArticolazioniLa qualifica prevista si riferisce alla comunità professionale (es.: operatore meccanico), connessa alla necessità di formare un operatore dotato di competenze operative a largo spettro, che può articolarsi in riferimento ad una figura professionale riferita a specifici processi (es.: operatore meccanico - addetto alle macchine utensili) in relazione alle necessità di una o più impreseDurataLa durata prevista è di tre anni formativiPercorsiI percorsi iniziano in riferimento alla comunità professionale e si distinguono via via a seconda della articolazione della qualificaE’ quindi possibile nello stesso percorso prevedere più opzioni ValoreIl titolo ha valore di accesso al quarto anno al fine di acquisire il diploma di formazione

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-          selezione e formazione continua di tutto il personale che svolge attività nel Centro di Formazione professionale secondo requisiti di competenza, condivisione, disponibilità; -          coinvolgimento degli operatori interni e dei collaboratori esterni per condividere le finalità, gli obiettivi di qualità e mettere a disposizione le proprie potenzialità e professionalità per lo sviluppo e il miglioramento del Centro di formazione professionale; -          integrazione tra le diverse figure e competenze impegnate nelle attività del Centro di formazione professionale tramite un lavoro di team che superi gli interessi individuali e realizzi la collaborazione, l’informazione e la visibilità; -          sostegno affinché tutti perseguano un miglioramento continuo dell’attività connessa sia al proprio ruolo sia alla gestione più generale del servizio;

Qualificazione e coinvolgimento costante

del personale

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Il modello formativo adottato prevede un’impostazione modulare finalizzata a fornire saperi, competenze e capacità ai destinatari per consentire loro di: •a)      potenziare il proprio bagaglio culturale; •b)      acquisire una qualifica spendibile nel mercato del lavoro; •c)      perfezionare la propria realtà personale nel senso della sua continua maturazione; •d)      acquisire crediti che consentano l’eventuale passaggio alla scuola secondaria. Il criterio fondamentale di riferimento è rappresentato dal percorso del destinatario che deve risultare fortemente unitario, con forte carattere di personalizzazione entro l’esperienza del gruppo.

Metodologia didattica

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Costruire un sistema formativo innovativo

significa progettare un intervento che mira ad organizzare:

Idee  Azioni

Mezzi  Risorse

   attraverso cui si intende dare soluzione a problemi

emergenti dall’analisi del contesto educativo, sociale, organizzativo, strutturale.

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A P

DCPlan

Do

Check

act

Ruota di Deming

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Plan Identificare il problema

Do Preparare e applicare le azionipianificate

Check Verificare i risultati delle azioni intraprese confrontandoli con gli obiettivi attesi

Act Standardizzazione e Consolidamento del progettoOppure modificazione del ciclo se il Check ha rilevato delle anomalie

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CICLO DI UN PROGETTO

IDENTIFICAZIONE DEI BISOGNI

IPOTESI DI FATTIBILITA’

PROGETTAZIONE DI MASSIMA

STRATEGIA FINANZIARIA

VALUTAZIONE

IMPLEMENTAZIONE DEL PROGETTO

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Fattori di successo di un progetto

Capacità organizzativa

Competenze professionali

Strategia finanziaria

Aderenza aproblematiche

realistiche

Coinvolgimento dei Partners e rispetto

degli impegni intrapresi

Pianificazione adeguata

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DALL’IDEA AL PROGETTO 

  A) LE MOTIVAZIONI DELL’AZIONE

    -Riferimenti a proposte , bandi,circolari,ecc.      -Riferimenti alle finalità ente promotore      -Riferimenti a proposte /richieste private     -Riferimento ai partners con cui viene realizzata l’azione ( chi sono e come operano)       -Interventi di ricerca di riferimento   

B ) L’ANALISI DEL CONTESTO

    -Definizione del problema a cui l’azione intende rispondere       -Ambito territoriale, formativo/educativo, aree professionali, ecc.      -Popolazione scolastica di riferimento (caratteristiche quantitative e

qualitative)       -Descrizione di risorse territoriali che operano (o non) per la soluzione del problema di riferimento       -Studi e ricerche già effettuate sul problema  

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C) IL DISEGNO DELL’AZIONE  

Articolazione schematica dell’azione ( o azioni) con: - Obiettivi,    -Struttura dell’intervento,       -Scelte metodologiche,       -Personale da coinvolgere,       -Definizione dei ruoli e dei carichi di lavoro,      -Soluzioni di problemi organizzativi e logistici,      -Predisposizione di materiali, strumenti, sussidi, -Spazi, attrezzature,       -Pianificazione delle fasi e calendarizzazione delle attività,      -Rapporti con il territorio (soggetti da coinvolgere e modalità)      -Individuazione dei partners    -Risultati attesi      -Effetto moltiplicatore      -Pubblicizzazione del progetto      -Metodologia e strumenti di monitoraggio e valutazione 

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DAL BANDO AL PROGETTO

RACCOLTA DELLE INFORMAZIONI   RACCOLTA DOCUMENTAZIONE  VERIFICA COERENZA TRA OBIETTIVI PROGETTUALI E CON QUELLI DEL BANDO ANALISI DEI FABBISOGNI PRIMA STESURA DEL PROGETTO  RIDEFINIZIONE DEL PROGETTO CON I PARTNER DEFINIZIONE METODI E STRUMENTI DEFINIZIONE RUOLI E CARICHI DI LAVORO PIANIFICAZIONE FASI E CALENDARIO DEFINIZIONE ASPETTI FINANZIARI DESCRIZIONE DETTAGLIATA DEL PROGETTO PREDISPOSIZIONE E INVIO DEL FORMULARIO

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RACCOLTA DOCUMENTAZIONE       •Acquisizione documenti da fonti istituzionali (Decisione, Avviso Pubblico, circolare, Bando)   Disponibilità di Annuari/Repertori/Compendi dei Programmi precedenti   Particolare attenzione agli allegati    

RACCOLTA DI UNA DOCUMENTAZIONE COMPLETA, OTTENUTA DA FONTI ISTITUZIONALI

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    VERIFICA COERENZA TRA OBIETTIVI PROGETTUALI E CON QUELLI DEL BANDO

        Conoscenza degli obiettivi, delle priorità, delle azioni e delle procedure del BANDO e compatibilità con le proprie strategie ed obiettivi        Legittimità del proponente rispetto ai potenziali soggetti giuridici previsti dal Programma        Conformità delle proprie risorse/competenze per lo svolgimento di azioni centrali del progetto che s’intende presentare        Elaborazione di una sintesi degli obiettivi professionali (curriculum aziendale)   LEGITTIMAZIONE DELLA STRUTTURA E COERENZA DEI PROPRI OBIETTIVI CON LE LINEE PROGETTUALI DELL’INIZIATIVA

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ANALISI DEI FABBISOGNI       

• Raccolta di dati aggiornati (studi, ricerche, rapporti) relativi al setto re ed ai destinatari del progetto che consentono di verificare vincoli e procedure esistenti (normative, contesti socio-economico-culturali di riferimento, ecc.)        Disponibilità di dati e qualità del partenariato che consentono di individuare in modo corretto i fabbisogni cui il progetto intende dare una risposta        Definizione di riferimenti e metodologie per analisi dei fabbisogni   

   IL PROGETTO RISPONDE A PRECISI FABBISOGNI,

INDIVIDUATI SULLA BASE DI CORRETTE METODOLOGIE

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FASI DEL PROGETTO  

La progettazione: linee guida per la stesura delle proposte Definizione di progettazione di progettazione di massima, di fattibilità, di progettazione esecutiva, di progettazione di dettaglio Costruzione di una proposta progettuale: le ragioni dell’azione costituzione del partenariato disegno dell’azione valutazione dell’azione ·  Proposta finanziaria e gestione amministrativo contabile

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PRIMA STESURA DEL PROGETTO  •    Configurazione coerente della tipologia del progetto rispetto a: priorità, obiettivi, settori, campo di attività, destinatari, ecc.        Definizione rigorosa di: strumenti e metodi, fasi e modalità di gestione, prodotti, modalità di monitoraggio, modalità di trasferimento e disseminazione        Utilizzazione di formulari distinti e specifici per ciascuna tipologia di progetto        Il progetto contiene elementi di innovatività rispetto al panorama esistente e non è una ripetizione di iniziative già realizzate        Il progetto riguarda problemi di interesse a livello TERRITORIALE ed è caratterizzato da un alto grado di trasferibilità e disseminabilità dei risultati 

   LA STESURA DEL PROGETTO HA TENUTO CONTO DELLE PROCEDURE E DEI VINCOLI PREVISTI DAL BANDO

 

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PROGETTAZIONE DI MASSIMA   

Ha l’obiettivo di strutturare un piano idoneo a rispondere alle esigenze dei destinatari e dei beneficiari    PROGETTAZIONE DI FATTIBILITÀ   Riguarda la progettazione esecutiva del progetto a seguito dell’approvazione da parte del Finanziatore

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INDIVIDUAZIONE PARTNER

Il progetto ha un impatto a livello locale e ciò è confermato dal suo collegarsi a significative ipotesi di sviluppo        Il progetto ha un significativo impatto sulle problematiche del settore/comparto di riferimento        Coinvolgimento delle tipologie di attori significativi con riferimento alla progettazione, gestione, valutazione, utilizzazione dei risultati del progetto        Individuazione dei partner sulla base delle loro specifiche competenze (funzionali alle attività previste dal progetto) verificate su un curriculum da essi inviati ed in relazione alla loro accettazione scritta di una proposta di collaborazione dettagliata e argomentata, basata su una sintesi dell’idea progettuale ad essi inviata come premessa alla successiva discussione e messa punto del progetto•    Definizione del piano operativo di diffusione dei prodotti/risultati del progetto  

IL PROGETTO HA UN EFFETTIVO IMPATTO TERRITORIALE GARANTITO DALLA TIPOLOGIA E QUALITA’ DEI PARTNER

NONCHE’ DALLE MODALITA’ DI DIFFUSIONE DEI PRODOTTI/RISULTATI

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DEFINIZIONE METODI E STRUMENTI   -         Indicazione delle scelte metodologiche, degli strumenti e dei prodotti chiara e coerente con gli obiettivi del progetto  -        L’applicazione delle metodologie prescelte è resa possibile dalle competenze possedute dai partecipanti       Metodologie, strumenti, prodotti sono coerenti con:

-  caratteristiche dei beneficiari, tempi, innovatività, budget.  

METODI, STRUMENTI E PRODOTTI SONO COERENTI CON FINALITA’ E CARATTERISTICHE DEL PROGETTO

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DEFINIZIONE RUOLI E CARICHI DI LAVORO       Definizione di un organigramma e un funzionigramma del progetto      Divisione dei carichi di lavoro coerenti in relazione a: 

-  le competenze professionali dei diversi partner - la ripartizione e la gestione del budget 

La suddivisione dei ruoli e dei carichi di lavoro è pienamente accettata e sancita da parte di tutti i partner

  RUOLI E CARICHI DI LAVORO SONO COERENTI CON COMPETENZE E RIPARTIZIONE DEL BUDGET

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PIANIFICAZIONE FASI E CALENDARIO  -         •Definizione del piano operativo e delle fasi che si susseguono temporalmente

•   Ogni fase è caratterizzata in modo esplicito da una coerenza interna relativamente ad obiettivi, risorse, competenze, budget, tempi, metodi, risultati attesi -   Il calendario è compatibile a vincoli esterni   LA DEFINIZIONE DELLE FASI OPERATIVE E DEL CALENDARIO E’ COERENTE CON QUANTO PREVISTO DAL PROGETTO E FACILITA LE AZIONI DI VALUTAZIONE E DI MONITORAGGIO

 

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DEFINIZIONE ASPETTI FINANZIARI

     • Compilazione della scheda finanziaria in ogni sua parte  -         Il contributo richiesto non eccede l’ammontare massimo previsto dalla normativa-         Verifica che i costi indicati sono ammissibili  -         La ripartizione annuale dei costi è coerente con le fasi di attuazione del progetto -         La ripartizione del budget tra costi di personale, operativi e spese generali risulta equilibrata e giustificata

        LA SCHEDA FINANZIARIA E’ IL RISULTATO DI UNA ANALISI DEI COSTI, NEL RISPETTO DELLA COERENZA CON GLI

OBIETTIVI DEL PROGETTO

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DESCRIZIONE DETTAGLIATA DEL PROGETTO

  

Sono stati messi in evidenza:-         Il contesto di riferimento-         Le motivazioni del progetto -         Le potenzialità del progetto in vista di strategie e piani di azione innovativi •         Gli obiettivi specifici che si intendono perseguire

-     Metodologia e piano di lavoro, trasversalità, complementarietà, sono state adeguatamente dettagliate      Precisione e chiarezza nell’indicazione di:

- risultati intermedi e finali-         benefici e impatto attesi-         modalità di diffusione dei risultati

      Indicazioni precise delle modalità di gestione e delle procedure di pianificazione, controllo, valutazione del progetto

   LA DESCRIZIONE DEL PROGETTO E’ CHIARA ED ESAURIENTE E RISPONDE A TUTTI I QUESITI POSTI DAL FORMULARIO

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PREDISPOSIZIONE ED INVIO DEL FORMULARIO   

Raccogliere la ricevuta che attesta la spedizione/consegna del progetto entro i termini stabiliti•assegnazione del numero di protocollo del progetti•le copie inviate ai destinatari istituzionali sono in numero corrispondente a quanto previsto dal bando•predisposizione della lettera di accompagnamento unita al progetto• compilazione del formulario in ogni sua parte, redigendo il progetto su moduli e forme chiaramente leggibili• raccolte e allegate in copia originale al formulario i seguenti documenti

-         lettere di accordo con i partner -         documenti richiesti dal bando (statuto, antimafia, garanzia fidejussioria, etc)

VERIFICA E CURA DI TUTTI GLI ASPETTI FORMALI RELATIVI ALLA COMPILAZIONE DEL FORMULARIO ED AL SUO INVIO

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PROGETTAZIONE ESECUTIVA E PIANIFICAZIONE 

A partire dall’approvazione e dalla progettazione di fattibilità definisce la strutturadell’Attuatore ed attribuisce gli incarichi. Per progettazione esecutiva si intende quindi l’attività che, a partire dai termini dell’approvazione del Finanziatore ed in linea con quanto espresso nel progetto di fattibilità , definisce la struttura organizzativa in termini di: - Struttura - Organismi di coordinamento - Figure coinvolte - Fasi di realizzazione - Pianificazione del calendario - Destinatari del progetto in termini di tipologia e numero - Attività propedeutiche agli sviluppi - Definizione dei risultati attesi - Definizione degli aspetti finanziari Deve inoltre contenere momenti di incontro, di scambio di esperienze fra organizzatori, E messa a punto del progetto con eventuali variazioni o di alcune sue parti non aprioristicamente valutabili.