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L L A A P P O O C C A A L L I I S S S S E E A A P P O O C C A A L L I I S S S S E E 1 1 7 7 - - 1 1 8 8 Apocalisse 17:1 Ed uno dei Sette Angeli, che avevano le Sette Coppe, venne, e parlò meco, dicendo: Vieni, Io ti mostrerò la condannazione della gran meretrice, che siede sopra molte acque; Apocalisse 17:2 con la quale hanno fornicato i re della terra; e del vino della cui fornicazione sono stati inebbriati gli abitanti della terra. Apocalisse 17:3 Ed Egli mi trasportò in ispirito in un deserto; ed io vidi una donna, che sedeva sopra una bestia di color di scarlatto, piena di nomi di bestemmia, ed aveva sette teste, e dieci corna. Apocalisse 17:4 E quella donna, ch'era vestita di porpora, e di scarlatto, adorna d'oro, e di pietre preziose, e di perle, aveva una coppa d'oro in mano, piena d'abbominazioni, e delle immondizie della sua fornicazione. Apocalisse 17:5 E in su la sua fronte era scritto un nome: Mistero, Babilonia la grande, la madre delle fornicazioni, e delle abbominazioni della terra. Apocalisse 17:6 Ed io vidi quella donna ebbra del sangue dei santi, e del sangue dei martiri di Gesù; ed avendola veduta, mi meravigliai di gran maraviglia. Apocalisse 17:7 E l'Angelo mi disse: Perché ti meravigli? Io ti dirò il mistero della donna, e della bestia che la porta, la quale ha le sette teste, e le dieci corna. Apocalisse 17:8 La bestia che tu hai veduta, era, e non è più; e salirà dell'abisso, e poi andrà in perdizione; e gli abitanti della terra, i cui nomi non sono scritti nel Libro della Vita, fin dalla fondazione del mondo, si meraviglieranno, vedendo la bestia che era, e non è, e pure è. Apocalisse 17:9 Qui è la mente, che ha sapienza: le sette teste son sette monti, sopra i quali la donna siede. Apocalisse 17:10 Sono ancora sette re; i cinque son caduti, l'uno è, e l'altro non è ancora venuto; e quando sarà venuto, ha da durar poco. Apocalisse 17:11 E la bestia che era, e non è più, è anch'essa un ottavo re, ed è dei sette, e se ne va in perdizione. Apocalisse 17:12 Le dieci corna, che hai visto, sono dieci re i quali non hanno ancora ricevuto il regno, ma riceveranno potestà come re, per un'ora, insieme alla bestia. Apocalisse 17:13 Costoro hanno un medesimo consiglio: e daranno la lor potenza, e podestà alla bestia.

17 18.Apocalisse 17 18 Babilonia Le Teste Le Corna Giudizio e Condanna

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apocalisse

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  • LLLAAAPPPOOOCCCAAALLLIIISSSSSSEEE

    AAAPPPOOOCCCAAALLLIIISSSSSSEEE 111777---111888Apocalisse 17:1 Ed uno dei Sette Angeli, che avevano le Sette Coppe, venne, eparl meco, dicendo: Vieni, Io ti mostrer la condannazione della granmeretrice, che siede sopra molte acque;Apocalisse 17:2 con la quale hanno fornicato i re della terra; e del vino dellacui fornicazione sono stati inebbriati gli abitanti della terra.Apocalisse 17:3 Ed Egli mi trasport in ispirito in un deserto; ed io vidi unadonna, che sedeva sopra una bestia di color di scarlatto, piena di nomi dibestemmia, ed aveva sette teste, e dieci corna.Apocalisse 17:4 E quella donna, ch'era vestita di porpora, e di scarlatto,adorna d'oro, e di pietre preziose, e di perle, aveva una coppa d'oro in mano,piena d'abbominazioni, e delle immondizie della sua fornicazione.Apocalisse 17:5 E in su la sua fronte era scritto un nome: Mistero, Babiloniala grande, la madre delle fornicazioni, e delle abbominazioni della terra.Apocalisse 17:6 Ed io vidi quella donna ebbra del sangue dei santi, e delsangue dei martiri di Ges; ed avendola veduta, mi meravigliai di granmaraviglia.Apocalisse 17:7 E l'Angelo mi disse: Perch ti meravigli? Io ti dir il misterodella donna, e della bestia che la porta, la quale ha le sette teste, e le diecicorna.Apocalisse 17:8 La bestia che tu hai veduta, era, e non pi; e salirdell'abisso, e poi andr in perdizione; e gli abitanti della terra, i cui nomi nonsono scritti nel Libro della Vita, fin dalla fondazione del mondo, simeraviglieranno, vedendo la bestia che era, e non , e pure .Apocalisse 17:9 Qui la mente, che ha sapienza: le sette teste son sette monti,sopra i quali la donna siede.Apocalisse 17:10 Sono ancora sette re; i cinque son caduti, l'uno , e l'altronon ancora venuto; e quando sar venuto, ha da durar poco.Apocalisse 17:11 E la bestia che era, e non pi, anch'essa un ottavo re, ed dei sette, e se ne va in perdizione.Apocalisse 17:12 Le dieci corna, che hai visto, sono dieci re i quali non hannoancora ricevuto il regno, ma riceveranno potest come re, per un'ora, insiemealla bestia.Apocalisse 17:13 Costoro hanno un medesimo consiglio: e daranno la lorpotenza, e podest alla bestia.

  • Apocalisse 17:14 Costoro guerreggeranno con l'Agnello, e l'Agnello livincer; perch Egli il Signor dei signori, e il Re dei re; e coloro che con conLui son chiamati, ed eletti, e fedeli.Apocalisse 17:15 Poi mi disse: Le acque che tu hai vedute, dove siede lameretrice, son popoli, e moltitudini, e nazioni, e lingue.Apocalisse 17:16 E le dieci corna, che tu hai vedute nella bestia, son quelli cheodieranno la meretrice, e la renderanno deserta, e nuda; e mangeranno le suecarni, e bruceranno lei col fuoco.Apocalisse 17:17 Perch Iddio ha messo nel cuor loro di eseguire la suasentenza, e di prendere un medesimo consiglio, e di dare il lor regno allabestia; finch siano adempiute le parole di Dio.Apocalisse 17:18 E la donna, che tu hai veduta, la gran citt, che ha il regnosopra i re della terra.

    Apocalisse 18:1 E dopo queste cose, vidi un altro Angelo, che scendeva dalCielo, il quale aveva Gran Podest; e la terra fu illuminata dalla Gloriad'Esso.Apocalisse 18:2 Ed egli grid di forza, con Gran Voce, dicendo: Caduta,caduta Babilonia, la grande; ed divenuta albergo di demoni, e prigioned'ogni spirito immondo, e prigione d'ogni uccello immondo ed abbominevole.Apocalisse 18:3 Perch tutte le nazioni hanno bevuto del vino dell'ira dellasua fornicazione, e i re della terra hanno fornicato con lei, e i mercanti dellaterra sono arricchiti della dovizia delle sue delizie.Apocalisse 18:4 Poi udii un'altra Voce dal Cielo, che diceva: Uscite d'essa, opopol mio; acciocch non siate partecipi dei suoi peccati, e non riceviate dellesue piaghe.Apocalisse 18:5 Perch i suoi peccati son giunti l'un dietro all'altro fino alcielo, e Iddio si ricordato delle sue iniquit.Apocalisse 18:6 Rendetele il cambio, al pari di ci che ella vi ha fatto; anzirendetele secondo le sue opere al doppio; nella coppa, nella quale ella hamesciuto a voi, mescetele il doppio.Apocalisse 18:7 Quanto ella si glorificata, ed ha lussuriato, tanto dateletormento e cordoglio; perch ella dice nel cuor suo: Io seggo regina, e non sonvedova, e non vedr giammai duolo.Apocalisse 18:8 Perci, in uno stesso giorno verranno le sue piaghe: morte, ecordoglio, e fame; e sar arsa col fuoco; perch possente il Signore Iddio, ilquale la giudicher.Apocalisse 18:9 E i re della terra, i quali fornicavano, e lussuriavano con lei,la piangeranno, e faranno cordoglio di lei, quando vedranno il fumo del suoincendio;Apocalisse 18:10 standosene da lungi, per tema del suo tormento, dicendo:Ahi! ahi! Babilonia la gran citt, la possente citt; la tua condannazione purvenuta in un momento!

  • Apocalisse 18:11 I mercanti della terra ancora piangeranno, e farannocordoglio di lei; perch niuno comprer pi delle lor merci;Apocalisse 18:12 merci d'oro e d'argento, e di pietre preziose, e di perle, e dibisso, e di porpora, e di seta, e di scarlatto, e d'ogni sorte di cedro; e d'ognisorte di vasellamenti d'avorio, e d'ogni sorte di vasellamenti di legnopreziosissimo, e di rame, e di ferro, e di marmo;Apocalisse 18:13 di cinnamomo, e di odori, e di olii odoriferi, e d'incenso, e divino, e d'olio, e di fior di farina, e di frumento, e di giumenti, e di pecore, e dicavalli, e di carri, e di schiavi, e d'anime umane.Apocalisse 18:14 E i frutti dell'appetito dell'anima tua si son partiti da te; etutte le cose grasse e splendide ti sono perite, e tu non le troverai giammaipi.Apocalisse 18:15 I mercanti di queste cose, i quali erano arricchiti di lei, se nestaranno da lungi, per tema del suo tormento, piangendo, e facendocordoglio, e dicendo:Apocalisse 18:16 Ahi! ahi! la gran citt, ch'era vestita di bisso, e di porpora, edi scarlatto, e adorna d'oro, e di pietre preziose, e di perle; una cotantaricchezza stata pur distrutta in un momento!Apocalisse 18:17 Ogni padrone di nave ancora, ed ogni ciurma di navi, e imarinai, e tutti coloro che fanno arte marinaresca, se ne staranno da lungi;Apocalisse 18:18 esclameranno, vedendo il fumo dell'incendio d'essa,dicendo: Qual citt era simile a questa gran citt?Apocalisse 18:19 E si getteranno della polvere in su le teste, e grideranno,piangendo, e facendo cordoglio, e dicendo: Ahi! Ahi! la gran citt, nella qualetutti coloro che avevano navi nel mare erano arricchiti della suamagnificenza; ella pure stata deserta in un momento!Apocalisse 18:20 Rallegrati d'essa, o cielo; e voi Santi Apostoli e Profeti;poich Iddio ha giudicata la causa vostra, facendo la vendetta sopra lei.Apocalisse 18:21 Poi un possente Angelo lev una pietra grande, come unamacina; e la gett nel mare, dicendo: Cos sar con impeto gettata Babilonia,la gran citt, e non sar pi ritrovata.Apocalisse 18:22 E suon di ceteratori, n di musici, n di sonatori di flauti, edi tromba, non sar pi udito in te: parimente non sar pi trovato in teartefice alcuno, e non si udir pi in te suono di macina.Apocalisse 18:23 E non lucer pi in te lume di lampana; e non si udir pi inte voce di sposo, n di sposa; perch i tuoi mercanti erano i principi dellaterra; perch tutte le genti sono state sedotte per le tue malie.Apocalisse 18:24 E in essa stato trovato il sangue dei Profeti, e dei Santi, e ditutti coloro che sono stati uccisi sopra la terra.

    PPPRRREEELLLUUUDDDIIIOOO

  • Tengo a precisare che in questa prima fase di studio non si teso a fare un esamenominativo intorno a re o papi, presenti e passati, ma piuttosto un approfondimentoper comprendere lo scopo politico e religioso di satana e dei suoi alleati. Gli attualiburattini del diavolo non sono lanticristo manifestato ma lo spirito dellanticristo inopera che st preparando da secoli il governo politico-religioso e il seggio per laGrande Tribolazione.

    BBBAAABBBIIILLLOOONNNIIIAAA LLLAAA MMMEEERRREEETTTRRRIIICCCEEE

    Apocalisse 17:1 ED uno dei Sette Angeli, che avevano le Sette Coppe, venne, eparl meco, dicendo: Vieni, io ti mostrer la condannazione della granmeretrice, che siede sopra molte acque;

    Dopo lampia descrizione delle Sette Epoche, delle Sette Chiese, dei Sette Angeli,Dio descrive e mostra a Giovanni la rivale della Sposa, la meretrice. Dessa ci diceche siede sopra molte acque, ossia popoli che fornicano con lei. Sedere indicasignoreggiare e contaminare, ponendosi come dea, avendo il sentimento del suosposo satana che voleva innalzarsi sopra Dio e tutte le creature. Dietro le antiche deitfemminili dei secoli si sempre alimentata la figura di questa meretrice. Lacondannazione dessa scritta, Apocalisse 18; 19; 20 e 21, n dannolapprofondimento. Essa definita la gran meretrice in quanto rappresenta lamaggioranza dei popoli contaminati in contrapposizione agli Eletti che sono pochi,un residuo.

    Apocalisse 17:2 con la quale hanno fornicato i re della terra; e del vino dellacui fornicazione sono stati inebbriati gli abitanti della terra.

    Noi sappiamo che la Sposa beve il Vino e gode delle sue Qualit, ci rappresentandolo Spirito Santo e il Sangue dellAgnello, avendo comunione col Corpo Parola.Parimenti la meretrice ha comunione con le nefandezze, sporcizie e malizie dellospirito di satana e conseguentemente, essa come meretrice si prostituisce con i popolitrasmettendo a sua volta il carattere e le miserie peccaminose di satana sia quellecorrotte e peccaminoso, sia quelle di unapparenza religiosa. Divenendo cos sullaterra il corpo di satana, il mezzo attraverso il quale satana si manifesta in modovisibile. Mentre Cristo ha Corpo, satana non ha corpo, esso spirito ma simanifester visibilmente attraverso i corpi, membra, popoli malvagi e anticristo, peravere una visibilit malefica. Daltro lato Cristo si Manifester attraverso la Chiesa-Sposa-Corpo. Era sovente che i re avessero concubine e mogli, molti di essi sifacevano sedurre da costoro. La politica-amministrazione-militare e le religionisaranno accentrati in essa meretrice di tutti popoli, attraverso lecumenismo e

  • lordine politico mondiale accentrato mediante finti programmi di pace e di sviluppocome gi vediamo che st avvenendo.

    Apocalisse 17:3 Ed Egli mi trasport in ispirito in un deserto; ed io vidi unadonna, che sedeva sopra una bestia di color di scarlatto, piena di nomi dibestemmia, ed aveva sette teste, e dieci corna.

    Il deserto ha a che fare col risultato finale che la meretrice con la bestia genererarnno:distruzione e morte. Essa la donna-meretrice-religiosa-ecumenica che siede soprala bestia-politica-militare-amministrativa. La religione mondiale ecumenica sifonder come mai prima con il governo mondiale militare-amministrativo dellabestia. Movimento politico-religioso mondiale propenso ad unificare tutti i popolisotto una religione ecumenica e un progetto di pace e sicurt. Sappiamo che le gravipersecuzioni fatte nel medioevo sono state il frutto tra la combinazione tra religione epolitica come avverr al tempo della fine.Il colore scarlatto indicizza la ricchezza regale e religiosa, che a differenza di quantomanifestato in favore della Sposa che ha le sue vesti intinte nel Sangue dellAgnello,esso simboleggia il sangue versato dei martiri uccisi per la TestimonianzadellAgnello e legoismo religioso descritto in Matteo 23.I nomi di bestemmia sono i titoli che si attribuita sopra la terra indegnamente,anzich innalzare e stare sottomessa sotto lUnico Nome del Re dei Re e Signore deiSignori Ges Cristo.Le sette teste, indicate dal numero sette che diviene otto; in questo caso indicanoprogetto-pensiero perfetto, completo e malefico portato a compimento attraverso ilsentimento delle dieci corna che avranno potere di azione. Il numero dieci parallelodel dodici. Dodici indica la completezza dei Rami-Frutto-Azione, vedi ad esempio idodici Apostoli o i dodici Frutti. Nella tradizione romana il 10 indicava difatti lacompletezza perfetta.

    SSEETTTTEE RREESette re tipificano i sette colli di Roma dai quali n sarebbe uscito un ottavo, facendoparte dei sette. Essa rappresenta Roma-Babilonia, risorta nel tempo della fineattraverso il progetto ecumenico-politico che dar limpulso religioso e politico allenazioni per fare fiorire lanticristo e il suo piano. Roma siede su sette colli e un ottavoesce fuori dai sette ch il Vaticano e fa parte dei sette, quale progetto politico-religioso. Questi colli pi che rappresentare dei Re fisici, devono essere associati adun pensiero di uomini-re che ispirati da satana hanno introdotto un programmapolitico-religioso. Come dai nomi delle Sette Chiese-Sposa ne abbiamo tratto ilsignificato, parimenti dai nomi dei sette colli-meretrice, fondamento di essa, nepossiamo trarre il contenuto di un messaggio politico-religioso, costruito nei secoli epronto nellultima fase dellottavo colle ad agire in nome della religione ecumenicaispirandosi ad un governo politico di pace e sicurt globale, attraverso lunione dichiesa papale e politica mondiale delle dieci corna, ossia dellordine mondiale delle

  • grandi nazioni unite che abbracceranno lidea di una religione ecumenica globale. Iltempo della fine sar caratterizzato quindi, dallunione della chiesa papale e lapolitica mondiale, come romani e sacerdoti si unirono per crocifiggere Ges, ma poi iromani devastarono il potere religioso in Israele distruggendo il Tempio. Alla fineavverr la medesima cosa prima saranno tutti alleati ma poi i dieci re, ossia politica-militare mondiale, si rivolger contro il potere ecumenico romano distruggendolo:

    Apocalisse 17:16 E le dieci corna, che tu hai vedute nella bestia, son quelli cheodieranno la meretrice, e la renderanno deserta, e nuda; e mangeranno le suecarni, e bruceranno lei col fuoco.Apocalisse 17:17 Perch Iddio ha messo nel cuor loro di eseguire la suasentenza, e di prendere un medesimo consiglio, e di dare il lor regno allabestia; finch siano adempiute le parole di Dio.

    NNOOMMII DDEEII SSEETTTTEE CCOOLLLLII EE DDEELLLLOOTTTTAAVVOORoma la Citt dei sette colli. Il numero sette risulta molto evidente fin dall'epocaromana, tanto che Cicerone defin Roma la "citt dalle sette alture", Properzio la"citt delle sette alture perenni", mentre Virgilio la citt delle "sette fortezze".

    Vi sono sette colli e un ottavo a loro associato il Vaticano. Ecco i nomi degli ottocolli e i loro significati-ministeriali malefici hanno doppi sensi come potete notareanche satana ha intessuto la sua vigna portandola al ramo finale Vaticano, ossiaindovino-veggente-mago del male:Secondo la tradizione, Roma fu costruita sopra sette colli.I sette colli di Roma sono tutti ad est del Tevere. Roma come Babilonia e lEgitto, stata copiata da satana, prendendo come riferimento la Gerusalemme Celeste. Il

  • Fiume Tevere lopposto del Fiume della Vita che nei Cieli. I colli sono il cuoredella citt Roma e sono:1. Aventino (Mons Aventinus) = Significato generale: Appartato2. Campidoglio (Mons Capitolinus) = con la sommit settentrionale (Arx) e quella

    meridionale (Capitolium) propriamente detto, separate da una sella (Asylum) =Significato generale: Capo, Capitale

    3. Celio (Mons Caelius) = La sua propaggine orientale aveva forse il nome diCeliolo (Caeliolus).= In origine il nome doveva essere Querquetulanus monsper la ricchezza di Querce = Significato generale: Quercia-Albero senza frutto

    4. Esquilino (Mons Esquilinus) = comprese le propaggini del Cispio (Cispius), delFagutale (Fagutal) e dell'Oppio (Oppius).= Aexquilae deriva dalla radice di ex-colere, che significa appunto Abitare fuori

    5. Palatino (Mons Palatinus) = compreso il Germalo (Cermalus).= Significatogenerale: Citt del Fiume

    6. Quirinale (Collis Quirinalis) = luogo utilizzato attualmente a livello politico,comprese le alture secondarie dei colles Latiaris, Mucialis o Sanqualis, e Salutaris.Oggi si ritiene pi probabile che il nome del dio sia collegato a quello della curia(co-viria) e dei quiriti (co-virites), col significato di patrono delle curie e degliuomini in esse riuniti. = Significato generale: Quirino Divinit.

    7. Viminale (Collis Viminalis) = Deve il suo nome alle piante di vimini (SalixViminalis) che al tempo ne ricoprivano le pendici. Il vimine (anche se il termine comunemente conosciuto al plurale, vimini, o come vetrice) il ramo del Salixviminalis. Intrecciato, impiegato come fibra tessile per la produzione di varioggetti di uso comune, tra cui cesti e sedie. Si ricava dal salice. Tradizionalmenteviene impiegato per la legatura dei tralci di vite, anche se oggi viene sempre pispesso sostituito da lacci in materiale plastico = Significato generale: Ramo

    88.. VVAATTIICCAANNOOVaticano vaticinor, in italiano significa "predire". Dio raduna le sue Aquile-Profeta, satana il suo popolo che eserciter la veggenza-magia religiosa.Vi un Ottavo Colle che rappresenta lo scopo finale dei sette, per dar vita,manifestare quello che lo scopo finale di satana, cio il Vaticano, modellomondiale di stato con monarchia assoluta politica-religiosa al quale il mondodeve ispirarsi per il raggiungimento di pace e sicurt secondo il pianodellanticristo che deve venire:SSttoorriiaa ee PPoolliittiiccaa ddeell VVaattiiccaannoo == LLaa CCiitttt cchhee PPrreeddiiccee iill mmooddeelllloo ppoolliittiiccoo rreelliiggiioossoo

    mmoonnddiiaallee.. FFiigguurraa ddeell ppooppoolloo ppeerrvveerrssoo ddeellllaa ffiinnee..L'Italia riconosce alla chiesa cattolica romana la piena propriet e lesclusiva poteste giurisdizione sovrana sul Vaticano, come attualmente costituito, con tutte le suepertinenze e dotazioni, creando per tal modo la Citt del Vaticano, per gli speciali finie con le modalit di cui al presente trattato.

    (Patti lateranensi, 11 febbraio 1929)Lo Stato della Citt del Vaticano (in latino Status Civitatis Vatican),comunemente abbreviato in Citt del Vaticano o anche semplicemente in Vaticano,

  • uno stato indipendente (0,44 km, 799 abitanti al 23 aprile 2009, capitale Citt delVaticano) dell'Europa. un'enclave del territorio della Repubblica Italiana, essendo inserito nel tessutourbano della citt di Roma e costituisce il pi piccolo Stato indipendente del mondo,sia in termini di popolazione che di estensione territoriale.Le lingue ufficiali sono l'italiano e il latino.

    Citt del Vaticano

    Generalit

    Nome completo: Stato della Cittdel Vaticano

    Nome ufficiale: Status CivitatisVaticanaeLingue ufficiali: Italiano, Latino

    Altre lingue:

    italiano, tedesco,francese (lingueparlate dalleGuardieSvizzere)

    Capitale:Citt delVaticano(799 ab. / 2009)

    Politica

    Forma di governo:monarchiaassoluta elettivaa caratterevitalizio

    Pontefice: Papa BenedettoXVICardinale Segretario diStato: Tarcisio Bertone

    Indipendenza: 11 febbraio 1929Proclamazione: 11 febbraio 1929

    Ingresso nell'ONU: membroosservatore

    SuperficieTotale: 0,44 km (261)% delle acque: trascurabilePopolazioneTotale (04/2009): 799 ab. (194)Densit: 1815,91 ab./km

  • (3)Nome abitanti: vaticaniGeografiaContinente: EuropaFuso orario: UTC +1EconomiaValuta: euroEnergia:VarieTLD: .vaPrefisso tel.: +379[4]Sigla autom.: V[5], SCV[6],CV[7]Inno nazionale: Inno e MarciaPontificale

    Le origini del nomeIl termine Vaticano deriva, secondoalcune fonti tra cui l'autore latinoAulo Gellio dal nome di un'anticadivinit romana, Vaticanus; altrisostengono una sua derivazione dalverbo latino vaticinor, in italiano"predire", supponendo che nella zonavi fossero diversi oracoli (luoghi dipreghiera e predizioni del futuro).Sesto Pompeo Festo, infatti, affermche si trattava di un luogo di riunioneper alcuni indovini etruschi. Plinio ilVecchio raccont dell'esistenza sulcolle di un leccio, creduto il pi anticodella citt di Roma, al quale siattribuivano poteri magici e sul cuitronco era affisso un cartello bronzeo,sul quale erano impresse alcunelettere etrusche

  • BBaannddiieerraa--TTiittoollooScudo sannitico di rosso alle chiavi pontificie, una d'oro e l'altra d'argento, decussate,addossate, con gli ingegni traforati in forma di croce in alto, rivolti verso i lati delloscudo e legate da un cordone rosso, terminate in nappe dello stesso; timbrate daltriregno papale d'argento, con applicate tre corone d'oro, cimato da un piccolo globosostenente una crocetta dello stesso, foderato di rosso; dal triregno pendono dueinfule d'argento, frangiate d'oro e caricate ciascuna da crocette d'oro, che avvolgonole chiavi

    SSoovvrraanniitt eedd EEccoonnoommiiaaLa sovranit sulla Citt del Vaticano spetta alla Santa Sede, che una monarchiaassoluta, l'attuale capo di stato Joseph Ratzinger regnante con il nome di BenedettoXVI. Il capo del governo, il cardinale Segretario di Stato, Tarcisio Bertone.Il cuore della Citt del Vaticano la Piazza San Pietro, sulla quale si affaccial'omonima basilica, la cui cupola (confidenzialmente chiamata cupolone e cuppolonein romanesco) domina il territorio del piccolo stato.Un interessante documentario-inchiesta di quelli di Report del 30/05/2010 intitolata:Il boccone del prete conferma cosa veramente la Chiesa Cattolica Romana.Lo stato della Citt del Vaticano ha tre bilanci: quello della Santa Sede, quello delloStato Vaticano, quello dellobolo di San Pietro, cio le offerte che giungono al papada tutto il mondo.Sono venti anni che stato introdotto lotto per mille e l incasso passa dai 210milioni di euro del 1990 al miliardo e nove milioni del 2009.Ma la Chiesa incassa dallo stato italiano anche nel comparto sanit e scuole private,esenzione dellici, finanziamenti diretti sotto le pi diverse voci.Lo IOR non mai stata considerata una banca offshore eppure non rispetta le leggiinternazionali antiriciclaggio. Lo statuto dice che deve amministrare opere direligione e carit. Ma non disdegna gli investimenti esteri in azioni e titoli, sopratutto

  • negli Stati Uniti. E due mesi fa ha impegnato 100 milioni di euro nel bond emessodalla Cassa di Risparmio di Genova.Nel corso della nostra inchiesta abbiamo cercato di fare i conti in tasca al Vaticano ealla Chiesa italiana, analizzando bilanci, per vedere quanto entra e come spende(Parole tratte dalle informazioni sul video su YouTube).

    SSttoorriiaaLo Stato della Chiesa, che per circa un millennio si era esteso su buona partedell'Italia centrale, costituendo la base territoriale del potere temporale dei Papi, fudefinitivamente occupato nel 1870 (il 20 settembre), quando i bersaglieri del regnod'Italia penetrarono in Roma attraverso la breccia di Porta Pia.L'annessione di Roma al Regno e la proclamazione a sua capitale, significarono lafine del potere temporale. L'allora Papa Pio IX non dette n adesione n consensoall'atto unilaterale dell'Italia, e quindi, nonostante la legge delle Guarentigieintendesse mantenere e garantire la sua indipendenza spirituale e la prosecuzionedella sua missione religiosa, egli si consider prigioniero in Vaticano: nacque cos laQuestione Romana, che torment i rapporti tra Regno d'Italia e Chiesa cattolica per59 anni.Dopo lunghe trattative diplomatiche, la Questione fu risolta l'11 febbraio 1929,quando i due Alti Contraenti firmarono i Patti Lateranensi, con i quali si riconobberoreciprocamente il carattere di indipendenza e di sovranit.I Patti consistono in:

    un concordato sui reciproci rapporti.un trattato, con allegata una convenzione finanziaria.

    Per l'appunto il trattato lateranense l'atto istitutivo dello Stato della Citt delVaticano, con il quale l'Italia riconosce al Papa la piena sovranit e indipendenzasulla sola ed esclusiva parte del territorio della citt di Roma compreso nella cerchiadelle Mura Leonine, oltre che sulla Piazza San Pietro. Questo territorio, purestremamente ridotto, riconosciuto a livello internazionale e assicura cosl'indipendenza politico-economica della Santa Sede.Si sussurra inoltre che larea vaticana, prima che Costantino vi edificasse la suabasilica, fosse centro di un importante culto esoterico, smantellato da decretiimperiali. Non c da meravigliarsi troppo. Laccostamento Vaticano-mistero tra ipi vecchi e collaudati del genere. Gli stessi antichi romani, quando parlavano delcolle vaticano, non sapevano che pesci prendere e nel tentativo di spiegarne il nome,del cui senso avevano perso memoria, ricorrevano volentieri a storie misteriose. SestoPompeo Festo raccontava che in tempi immemorabili gli indovini etruschi davano iloro vaticini sullaltura chiamata perci "Vaticanus" da "vates" (indovino). Agellioaffermava pi o meno la stessa cosa, e cio sul colle si ergeva una volta il santuario diuna divinit arcaica sconosciuta, dove ci si recava per avere vaticini. Altri autori latinisupponevano lesistenza di un tempio in cui sarebbe stato uso consacrare i neonati,che in quel luogo emettevano i loro primi vagiti. Perci il nome "Vagitanus", poitrasformatosi in "Vaticanus". Plinio il Vecchio aggiungeva un tocco in pi di misteroricordando lesistenza sul colle di un elce creduta la pi antica di Roma, alla quale ilpopolo attribuiva poteri magici e sul cui tronco era affisso un cartello bronzeo con

  • enigmatiche lettere etrusche. Scettro di Porsenna compreso, il folklore esotericoattribuito al sottosuolo di San Pietro incomincia qui. Ma anche in epocarinascimentale che i lavori di fondazione della basilica michelangiolesca e poi ancorascavi occasionali nei decenni successivi, forniscono nuova e pi ricca materia agliamanti del mistero. Non appena gli operai frugarono nel terreno, tornarono alla lucesepolture, cubicoli, pitture, iscrizioni. Nel 1574, mentre si lavorava al pavimentodella basilica, davanti allaltare maggiore, si apre una buca nel terreno, qualcuno sicala gi, ma quando fa per illuminare lambiente rimane abbagliato da un insistenteluccichio. E cos che si scopre un piccolo mausoleo, le cui pareti e la volta sonoricoperte interamente di mosaici dai colori brillanti. Sulla volta, proprio dove si aperta la buca, si distingue la figura di Cristo che si alza in un cielo giallo su unaquadriga trainata da cavalli bianchi, mentre tuttintorno si intrecciano verdi tralci divite. Dopo una breve esplorazione, il foro viene chiuso e i mosaici tornano nel buioper qualche secolo ancora.Non sempre lorigine e il significato dei reperti sono cristiani. Le cronache parlanoanche di un ripetuto riaffiorare dal terreno di testimonianze pagane. Tra cui alcuneiscrizioni riguardanti il culto mistero di Cibele e i Taurobolii. Niente di strano infondo, per quanto basta per alimentare altre fantasie, fantasie che resistono e siaccrescono ancora oggi, quando ormai il sottosuolo di San Pietro ha svelato alleinsistenze degli archeologi gran parte dei suoi segreti.

    CCOONNCCLLUUSSIIOONNII SSUUGGLLII OOTTTTOO CCOOLLLLIIIl colle Vaticano, che non fa parte dei tradizionali sette colli di Roma, venne inseritonei confini della citt sotto il pontificato di Leone IV, fautore dell'ingrandimentodelle mura cittadine (848-852), allo scopo di proteggere la basilica di San Pietro. Finoalla formazione dello Stato della Citt del Vaticano (istituito con i Patti Lateranensinel 1929), il Colle Vaticano era incluso all'interno del rione Borgo.In conclusione si evince dalle narrazioni storiche e dai significati dei nomi stessi deicolli, che i sette hanno corso per dar vita allottavo e per manifestare quello che loscopo finale di satana, mostrare il Vaticano come modello mondiale di stato conmonarchia assoluta politica-religiosa al quale il mondo deve ispirarsi per ilraggiungimento di pace e sicurt secondo il piano dellanticristo che deve venire.Notate come il Vaticano lo stato pi piccolo del mondo, ma rappresenta il modelloperfetto che satana vuole estendere in scala mondiale.IIll VVaattiiccaannoo dduunnqquuee iill mmooddeelllloo ppoolliittiiccoo--rreelliiggiioossoo cchhee ssaattaannaa vvuuoollee eesstteennddeerree iinn

    ttuuttttaa llaa tteerrrraa..

  • DDiieeccii CCoorrnnaaLe dieci corna rappresentano i dieci persecutori, regni politici mondiali, ossiagoverno mondiale alleato con la chiesa ecumenica per la Grande Tribolazione e ilpotere mondiale, ma che alla fine si rivolter per distruggere la meretrice. Corna,indica forza e mezzo col quale si combatte e si infilza la preda. Il numero dieci nonindica necessariamente un numero di alleati, ma soprattutto la totalit di un ordinemondiale pronto a seguire quale bestia, lobbiettivo del controllo mondiale,distruggendo gli oppositori, ispirata dal piano politico-religioso delle sette teste-pensiero. Le corna manderanno ad effetto il pensiero delle sette teste. Come detto,esso un parallelo del numero dodici, indicando insieme completo di alleati pronti araggiungere il massimo della crudelt. Difatti oggi pi che mai sentiamo parlaredellONU, ad esempio, ch formato da centinaia di paesi e non da dieci solirappresentando pi che un numero esso indica una totalit come voleva la tradizionee cultura romana.Se vogliamo vedere una figura di ci che sar alla fine basta vedere la sua ombranelle 10 persecuzioni romane, operata dalle 10 forze carnefici dellimpero romano. Ilpassato figura di ci che sar alla fine:Gli imperatori romani accusati di aver perseguitato i cristiani sono i seguenti:

    1. Nerone: Prima persecuzione (anno 64)2. Domiziano: Seconda persecuzione (anno 95)3. Traiano: Terza persecuzione (anni 108-112)4. Marco Aurelio: Quarta persecuzione (anno 177)5. Settimio Severo: Quinta persecuzione (anno 202)6. Massimino il Trace: Sesta persecuzione (anno 236)7. Decio: Settima persecuzione (anni 249-251)8. Valeriano: Ottava persecuzione (anni 257-258)9. Aureliano: Nona persecuzione (anni 270-275)10.Diocleziano: Decima Grande persecuzione (anni 303-304).

    I Persecuzione - Nerone (54-68)La notte di plenilunio tra il 18 e il 19 luglio del 64 un incendio divamp a Roma.Inizi nella zona del Circo Massimo e raggiunse il Palatino, la Suburra, il Viminale,Porta Capena, il Celio, le Carine, gli Orti luculliani e sallustiani, il Campo Marzio, lazona flaminia.L'incendio divamp sei giorni, poi sembr spegnersi ma riprese e dur altri tre giorni.Nerone accorse a Roma per organizzare i soccorsi.Si ricercarono i colpevoli dell'incendio.La comunit ebraica di Roma era protetta da Poppea, la moglie di Nerone.Le lotte all'interno della comunit tra cristiani e giudei ortodossi erano note a Nerone.Il prefetto del pretorio e il prefetto della citt erano a conoscenza delle violenze tra idue gruppi. Venne emesso l'ordine di arresto contro alcuni cristiani, ritenuti gli autoridell'incendio. Furono condannati a morte.L'episodio anche narrato da Tacito, Annali XV, 44.

  • Tacito aggiunge che i cristiani erano perseguiti non solo per il reato di incendio, maanche per il reato di "odio contro l'umanit". E conclude "Sebbene essi fosserocolpevoli e meritassero le punizioni pi gravi sorgeva un moto di compassione versodi loro, sembrando che venissero immolati non per il pubblico bene, ma per lacrudelt di uno solo".Tacito, sostenitore del potere del Senato, era assolutamente ostile a Nerone e nonperdeva occasione per denigrarne la figura.Tito (79-81)Nel 70 Tito, figlio primogenito di Vespasiano, port a termine la riconquista diGerusalemme dopo la rivolta ebraica iniziata nel 66.Nel 68 Tito aveva incontrato la bella principessa ebrea Berenice, figlia di Agrippa I esorella del re Erode Agrippa II. Da allora aveva avuto inizio una relazione che port iromani a temere di dover sottostare ad una novella Cleopatra.Berenice era strettamente osservante e aveva obbligato il re di Cilicia, uno dei suoimariti, a farsi circoncidere per poterla sposare.Si tramanda che al tempo di Nerone Berenice avesse incontrato Paolo.L'influenza di Berenice su Tito fu notevole e ne beneficiarono sia ebrei che cristianiancora non chiaramente distinti.

    II Persecuzione - Domiziano (81-96)Domiziano, secondogenito di Vespasiano e di Flavia Domitilla Maggiore, intrapreseuna politica di austerit e di rigidit morale. Condann a morte tre vestali che nonavevano osservato la castit e perseguit adulteri ed omosessuali.Domiziano aveva una grande venerazione per l'antica religione romana e celebravacon grande sfarzo gli antichi rituali.Il tema principale delle coniazioni di Domiziano fu Minerva, la dea italica il cui cultoera diffuso nella Sabina, luogo da cui traeva origine la famiglia dell'imperatore. NelForo venne iniziata la costruzione di un tempio dedicato alla dea. Sul Campidogliorestaur il tempio di Giove Ottimo Massimo.A corte ebbero una forte influenza il console Flavio Clemente e sua moglie FlaviaDomitilla. Sembra che entrambi fossero di tendenza giudaizzante cristiana.Nel 95 Flavio Clemente venne messo a morte e Domitilla venne inviata in esilio. Non chiaro se il movente fosse un tentativo di successione dinastica da parte di FlavioClemente o il suo atteggiamento troppo favorevole ai giudeo-cristiani. Venne messo amorte anche il consolare Acilio Glabrione.I provvedimenti politici di Domiziano nell'ultima fase del suo impero hanno lo scopodi reprimere ogni forma di opposizione (senatoria e giudaico-cristiana) al suogoverno.Nel 96 Domiziano venne assassinato da Stefano, un liberto di Domitilla.

    III Persecuzione - Traiano (98-117) e Adriano (117-138)Traiano aveva emanato delle disposizioni sulle hetaeriae, associazioni fondate sucomuni interessi e sulla reciproca assistenza.I cristiani, che si erano venuti differenziando dagli ebrei, non riuscirono a fardichiarare licita la loro associazione religiosa e si trovarono ad essere al di fuori dellalegge.

  • Come scrisse Plinio il Giovane (61-113), esponendo il pensiero comune ad ampistrati della popolazione, la nuova religione era nihil aliud quam superstitionempravam immodicam. In particolare risultava inaccettabile l'ostilit dei cristiani versol'imago imperatoris e i deorum simulacra.Nella religione romana l'adesione al culto pubblico era di per s una professione dilealt verso lo Stato ed un eserizio dei diritti di cittadinanza.Durante i processi i cristiani venivano invitati dal presidente del tribunale a giurarenel nome della "Fortuna (Tyche) di Cesare" nelle aree di lingua greca, e nel nome del"Genio di Cesare" in quelle di lingua latina. Il Genio era la divinit personale cheproteggeva e governava la vita dell'individuo.I cristiani agli occhi dei romani sembravano essere nemici dello Stato e atei convinti.Il loro comportamento offendeva gli dei ed attirava la loro ira, provocando disgraziealla popolazione (calamit naturali, carestie, epidemie, ecc.) e alle autorit statali(invasioni dei barbari, sconfitte militari, ecc.).I rescritti che i due imperatori inviarono ai funzionari imperiali dell'Asia Minore(odierna Turchia), in risposta a richieste di chiarimento sulla procedura da seguire neiprocessi contro i cristiani, non manifestano ostilit, n segnano l'inizio di una politicarepressiva.Gli imperatori erano preoccupati di contenere l'ostilit popolare contro la nuovareligione nell'ambito della legalit. Vennero fissati criteri e regole giuridiche per iprocessi contro i cristiani. Vennero posti dei limiti alle forme di arbitrariapersecuzione.Traiano, rispondendo ad una lettera di Plinio il Giovane, legatus Augusti pro praetoreper la Bitinia, afferm che i cristiani non dovevano essere ricercati. Se denunciatidovevano essere condannati solo se la denuncia era firmata e se i cristiani nonsacrificavano agli dei. Il testo dice esattamente che i cristiani conquirendi non sunt; sideferantur et arguantur, puniendi sunt, ita tamen ut qui negaverit se christianum esseidque re ipsa manifestum fecerit, id est supplicando diis nostris, quamvis suspectus inpraeteritum, veniam ex poenitentia impetret.Adriano, scrivendo al proconsole d'Asia Minucio Fundano, intorno al 125, aggiunseche l'accusatore doveva essere presente di persona al giudizio. Se l'accusa si rivelavainfondata l'accusatore doveva essere condannato lui stesso. In ogni caso si dovevaprocedere in giudizio solo "se si dimostra qualche loro offesa alle leggi".Siamo in presenza di una situazione di precariet, ma non di persecuzione.Celso (II secolo d.C.) e Porfirio (III secolo d.C.)Celso, filosofo di tendenza platonica, compose in greco tra il 178 e il 180 un'opera indifesa della religione romana e in polemica con la nuova religione cristiana: Logosarethes (Il Discorso della verit). Ne abbiamo conoscenza per la confutazione che diessa fece nel 248 il cristiano Origene (185-253) nel Contra Celsum.L'opera di Celso non fu l'unica nella polemica con i cristiani. Nel 270 il filosofoPorfirio (233-305) scrisse Contro i cristiani, un trattato in quindici libri, ma purtropponon ci giunto nulla in forza della condanna a seguito del decreto imperiale riportatonel Codice di Giustiniano I, 1, 3: "Decretiamo che tutte le opere che Porfirio, spintodalla propria follia, o chiunque altro, abbia scritto contro la santa religione cristiana,

  • presso chiunque trovate siano date alle fiamme, perch non vogliamo che quegliscritti che provocano l'ira di Dio o che offendono le anime, raggiungano le orecchiedei sudditi. Teodosio II e Valentinano III, il giorno 16 febbraio 448".Celso concluse la sua opera con una esortazione ai cristiani: "Vi esorto dunque asostenere con tutte le forze l'imperatore e ad impegnarvi insieme con lui nelle giusteimprese, a combattere per lui, a partecipare alle sue spedizioni, quando egli lorichieda, a porvi al comando degli eserciti con lui, a governare con lui la patria, se sirende necessario, e a fare questo per la salvezza delle leggi e della religione". (Ildiscorso della verit, VIII, 75)Porfirio diceva "I cristiani li chiamano angeli, noi li chiamiamo dei perch sono vicinialla divinit. Perch litigare su un nome?".Sia Celso, nel II secolo, che Porfirio, nel III secolo, si richiamavano ad unaconcezione monoteista. Lo stesso far Salustio nel IV secolo. La religione romanavedeva negli dei delle espressioni e delle manifestazioni dell'unica potenza divina.

    IV Persecuzione - Marco AurelioNon risulta che Marco Aurelio, l'imperatore filosofo, abbia emesso decreti contro ilcristianesimo.Alcuni episodi di intolleranza furono opera di autorit locali.Commodo (180-192)Commodo, figlio di Marco Aurelio, si spos nel 178 con Bruttia Crispina, che pervenne ripudiata e messa a morte. Amante dell'imperatore divenne Marcia,filocristiana.Nel 192 Marcia partecip alla congiura che port alla morte di Commodo.Papa CallistoCallisto era uno schiavo di Carpoforo, un liberto cristiano della casa imperiale.Carpoforo affida a Callisto la gestione di una banca, che per fallisce. Secondoquanto riferisce Ippolito, Callisto si era appropriato dei beni delle vedove e degli altricristiani.Callisto fugge, poi viene catturato e messo nel pistrinum a girare la mola.Rimesso in libert disturba le cerimonie dei giudei, che lo denunciano al prefettourbano rivelando ufficialmente che Callisto un cristiano.Carpoforo allo scopo di salvare Callisto afferma che questi non cristiano. MaCallisto reagisce affermando la propria fede e viene condannato ad metallas inSardegna.Marcia, la concubina di Commodo, si fa dare da papa Vittore l'elenco dei condannatiin Sardegna ed ottiene la grazia da Commodo. Callisto non fa parte dell'elenco, mariesce lo stesso a farsi liberare convincendo i funzionari incaricati di un suo presuntorapporto con Marcia.Callisto, tornato a Roma, ottiene un assegno mensile da papa Vittore che lo allontanada Roma, inviandolo ad Anzio.Zeffirino, il successore di Vittore, lo richiama a Roma e gli affida la gestione dellecatacombe (oggi chiamate Catacombe di S. Callisto).Nel 217, alla morte di Zeffirino, Callisto diviene papa. Morir nel 222.

  • Da rilevare la situazione precaria dei cristiani e la difficolt della amministrazionegiudiziaria romana. Basta la denuncia dei giudei per far condannare un cristiano. Maun cristiano potente come Carpoforo pu addirittura intervenire in giudizio a favoredi Callisto sostenendo il falso. La donna pi potente dell'Impero filocristiana einterviene attivamente a favore di quanti sono stati condannati per cristianesimoottenendone la libert da un imperatore dal carattere malvagio, che aveva addiritturafatto uccidere la sorella. Un cristiano, forse non del tutto irreprensibile, ma espertonella gestione degli affari diviene papa.

    V Persecuzione - I Severi (193-235)La dinastia di origine afro-siriaca si apr alle influenze orientali soprattutto perl'influenza di Giulia Domna, la moglie siriaca di Settimio Severo, e di GiuliaMammea, madre di Alessandro Severo.Il cristianesimo sembr ai Severi assimilabile nel sincretismo religioso dell'epoca.Ad eccezione di un breve periodo sotto Settimio Severo (193-211), i cristiani furonoampiamente tollerati.Settimio Severo promulg nel 202 un editto con cui si vietava ad ebrei e cristiani difare proselitismo, ma tale editto fu presto dimenticato.Sotto Alessandro Severo (222-235) i cristiani ebbero addirittura il favoredell'imperatore. Secondo la Historia Augusta Alessandro aveva nel suo larario,accanto ad Orfeo e ad Apollo, Abramo e Cristo.Alessandro Severo concesse alle chiese cristiane di stare in giudizio e di disporre dibeni.

    VI Massimino il Trace (235-238)Della sesta persecuzione non si ha alcuna traccia nella storiografia romana. Vienetramandata esclusivamente da scrittori cristiani.Si afferma che Massimino tent di restaurare la tradizione religiosa e militaredell'Impero abbandonando la politica tollerante dei Severi. Massimino avrebberichiesto agli esponenti del clero cristiano di rendere omaggio all'imperatore.Erodiano riporta che Massimino spogli i templi degli dei romani, ma non parla maidi una persecuzione anti-cristiana. La crisi economica port l'imperatore a farerequisizioni anche a spese della classe senatoria che organizz una rivolta e feceuccidere Massimino.Organizzazione dei cristiani (III secolo)Tra la fine del II secolo e l'inizio del III i cristiani si organizzano: dottrina, liturgia,struttura gerarchica, presenza territoriale sono consolidati in tutto l'Impero.Attraverso il confronto con gli eretici e i pagani si rafforzano e si chiariscono iconcetti base del cristianesimo. Nasce l'apologetica: scritti finalizzati a combattere leidee degli eretici e dei pagani.Si formano scuole teologiche che cominciano ad utilizzare anche gli strumenti dellacultura greca e romana.I romani percepivano il distacco dei cristiani rispetto all'Impero.I cristiani avevano un loro sistema di vita e di credenze che ne facevano un'alternativarispetto alla civilt greco-romana.

  • La coscienza dei cristiani di costituire un genus diverso dagli altri cittadinidell'Impero non poteva non assumere valenza politica.I cristiani erano presenti in tutti gli strati della popolazione, e non potevano essereidentificati per lingua, territorio o razza ma solo per le loro idee e per le loroistituzioni.La loro organizzazione era divenuta ricca e potente.I fedeli lasciavano volentieri alle chiese i loro beni. Marcione lasci la somma di200.000 sesterzi quando la paga annua di un legionario era di 1.200 sesterzi.Innumerevoli e molto proficue erano le iniziative imprenditoriali dei suoi membri.La Chiesa si era venuta strutturando in forma gerarchica. Non era pi fondata sulprimitivo legame di carit e di fede, ma su quello ben pi concreto di una dipendenzadai vescovi e dalle altre autorit ecclesiastiche.Filippo l'Arabo (244-249)Filippo l'Arabo fu favorevole al cristianesimo. Ma la notizia che si fosse convertito alcristianesimo, divenendo il primo imperatore cristiano, non ha avuto conferme.

    VII Decio (249-251)Decio, volendo riorganizzare l'Impero, raccolse intorno a s tutte le forze spiritualidel paganesimo. Per il suo impegno religioso venne chiamato restitutor sacrorum.Fece coniare una serie di monete con le effigi degli imperatori divinizzati. Nelmomento della crisi interna ed esterna dell'Impero occorreva ricompattare le fila. Erain pericolo la stessa sopravvivenza della patria.Decio promosse una grande azione religiosa e patriottica per riunire e dare fiducia atutti i cittadini romani.Nel 250 con un decreto stabil che tutti i cittadini romani dovevano offrire unsacrificio agli dei o all'imperatore. In pratica bastava bruciare un pugno di incensodavanti alla statua dell'imperatore.Decio aveva pensato ad una grandiosa azione sacrale individuale e collettiva. Eratutto il popolo romano che doveva chiedere agli dei la salvezza dell'Impero, non permezzo dei suoi rappresentanti ma con un atto personale religioso e patriottico ad untempo.Coloro che sacrificavano ricevevano un certificato che attestava il compimento delloro atto sacrale. Gli altri venivano chiamati davanti ad una commissione che lisottoponeva a varie pressioni perch compissero il loro atto di fedelt allo Stato.Le autorit non avevano intenzione di uccidere chi non sacrificava, lo scopo deldecreto era quello di unire non di dividere e perseguitare.Decio mor nel 251 e il decreto non sopravvisse alla sua morte. Ma anche prima lasua applicazione era stata sostanzialmente abbandonata. Un grande atto di solidarietcollettiva non pu essere diluito troppo nel tempo.Il decreto di Decio, che aveva avuto valore solo per circa 18 mesi, non era statorivolto contro il cristianesimo o qualsiasi altra religione.

    VIII Valeriano (253-260)Nei primi quattro anni di governo Valeriano si dimostr favorevole al cristianesimo.Poi emise due provvedimenti diretti ai cristiani.Il primo editto, emesso nell'agosto del 257:

  • - prescrisse ai vescovi, ai preti e ai diaconi di sacrificare agli dei, pena il bando;- proib a tutti i cristiani le assemblee di culto e le riunioni nei cimiteri, pena la morte.I cristiani potevano continuare ad esercitare la loro religione in privato, ma dovevanosacrificare agli dei protettori di Roma. La Patria era di nuovo in pericolo e tuttidovevano essere uniti nella sua difesa.Il secondo editto, emesso a met del 258, stabil che:- ai vescovi, ai preti e ai diaconi che si fossero rifiutati di sacrificare agli dei, sarebbestata comminata la pena di morte;- i senatori e i cavalieri cristiani avrebbero subito la confisca dei beni e sarebbero staticondannati a morte;- le donne appartenenti a famiglie senatorie e dei cavalieri avrebbero perduto ilproprio patrimonio e sarebbero state esiliate se non avessero abiurato;- i dipendenti imperiali, sia a corte, sia nei domini dell'Impero, sarebbero staticondannati ai lavori forzati in quegli stessi domini e sarebbero stati privati dei lorobeni se non avessero abiurato.Il contenuto del secondo editto, principalmente incentrato sul sequestro dei beni afavore dello Stato, fa pensare che l'intenzione di Valeriano fosse meno religiosa e pieconomica: riempire le casse vuote dello Stato con i beni dei cristiani e delle autoritecclesiastiche.Nell'estate del 260, a Edessa, Valeriano cadde nelle mani del re di Persia Sapore I, fuimprigionato e scomparve.I decreti di Valeriano ebbero valore per circa tre anni.IX Gallieno (260-268)Gallieno, figlio di Valeriano, abol i decreti del padre, concesse a tutti i vescovi dirientrare dall'esilio e ordin di riconsegnare alle chiese i loro beni.Per pi di quaranta anni nessun imperatore prender provvedimenti contro ilcristianesimo.

    IX Aureliano (270-275)Non risulta che Aureliano abbia emesso decreti contro il cristianesimo.Aureliano, soldato originario della Pannonia, associ la figura dell'imperatore al cultodel dio Mitra, molto diffuso in ambito militare.

    X Diocleziano (284-305)Diocleziano fu il restauratore dell'Impero. La sua intensa attivit in campoeconomico, politico e militare consent all'Impero di risorgere dalle rovine del IIIsecolo.Diocleziano, conformemente alla tradizione romana, non voleva imporre unareligione uniforme ai cittadini dell'Impero, ma voleva rinnovare il culto degli dei intutta la loro diversit.La religione non era un fatto privato, ma pubblico. I sacerdoti erano dei magistratidello Stato. Giulio Cesare era stato Pontefice Massimo ed a tale carica era statoregolarmente eletto.Rifiutare di partecipare ai riti pubblici significava mettersi contro lo Stato, era un attopoliticamente eversivo.

  • I cristiani con il loro rifiuto si mettevano contro tutta la tradizione romana e finivanoper costituire uno Stato nello Stato.Nessuno chiedeva ai cristiani di abbandonare la loro fede o i loro culti. Si chiedeva dipartecipare anche simbolicamente alle cerimonie pubbliche.Diocleziano nella sua opera di riorganizzazione aveva dato grande importanza aordine pubblico, quiete, rispetto della tradizione e obbedienza. Non voleva una guerradi religione. Ma non poteva nemmeno accettare il comportamento eversivo deicristiani.La sua strategia consistette nell'attaccare l'organizzazione ecclesiastica e lo statuscivile dei cristiani, in particolare di quelli benestanti.A partire dal 298 Galerio, che era Cesare di Diocleziano, aveva iniziato a chiedere aisuoi soldati di sacrificare agli dei, pena l'espulsione dall'esercito. Non si ha confermadella stretta applicazione del decreto che avrebbe potuto portare dei seri vuoti nellastruttura militare. Era evidentemente un provvedimento finalizzato a ricompattare isoldati e gli ufficiali intorno all'imperatore, non certamente a distruggere la forzadell'esercito.Nel 302 Diocleziano estese alle sue truppe l'editto di Galerio.Poi il 24 febbraio 303 venne emesso un decreto con cui si ordinava:- la distruzione delle chiese cristiane e la consegna dei libri sacri;- che la gerarchia ecclesiastica sacrificasse agli dei.Le pene previste erano la morte o i lavori forzati.La tattica ebbe successo. Pochi arresti e ancora meno esecuzioni.Qualche mese dopo il palazzo imperiale di Nicomedia venne incendiato. La camerada letto di Diocleziano venne raggiunta dalle fiamme. Si ritenne che gli autori fosserodei cristiani. Secondo Lattanzio l'autore sarebbe stato Galerio per incitare Dioclezianoa prendere misure pi drastiche.Dopo l'incendio la persecuzione si accentu. Anche la moglie e la figlia diDiocleziano furono costrette a offrire sacrifici. Ormai era diventato un test perverificare chi era dalla parte dell'Impero e chi contro.In Siria e in Armenia ci furono delle sommosse cristiane.Nell'estate del 303 Diocleziano emise un secondo editto che prevedeva l'arresto deimembri del clero. Ma le prigioni non potevano contenere tutti i prigionieri. Il decretofall completamente lo scopo.Venne emesso un terzo editto che prevedeva l'amnistia, a condizione che il clerooffrisse sacrifici.La persecuzione si intensific.I decreti furono attuati principalmente nelle regioni orientali dell'Impero, dovecomandava Galerio.In Occidente le autorit furono molto pi restie a dar seguito alla legge. In Gallia e inBretagna non ebbe praticamente applicazione.Nell'aprile del 304, mentre Diocleziano era malato, venne emesso un quarto decreto.Per la prima volta dai tempi di Decio la religione cristiana venne dichiarataufficialmente religio illicita. A tutti i cittadini venne richiesto di fare sacrifici, pena lamorte.

  • I magistrati volevano che i cittadini sacrificassero, non volevano la loro morte.Furono fatte pressioni in tutti i modi per evitare crudelt e disordini, nonostante leprovocazioni dei cristiani che cercavano il martirio.Qualche giudice accett anche il sacrificio all'"Unico Dio" senza precisare di chi sitrattasse. I cristiani furono trascinati agli altari a forza e costretti ad aprire la manocon l'incenso. Alle autorit bastava una offerta formale.Furono colpite in particolare la Bitinia, la Frigia, la Siria, l'Egitto e la Palestina.Molti pagani non riuscivano a capire le ragioni della persecuzione. Ad Alessandriamolti pagani nascosero i cristiani nelle loro case.Intorno al 306 la persecuzione diminu.Sembra che i giustiziati fossero qualche migliaio.Massenzio (306-313)L'ascesa al potere di Massenzio in Occidente segn la fine dell'applicazione deglieditti di Diocleziano.Galerio (305-313)Il 30 aprile del 313 Galerio, a nome anche di Costantino e di Licinio, eman l'edittodi Nicomedia. Galerio decret la fine degli editti di Diocleziano, riconobbe aicristiani libert di culto e di riunione, restitu alle chiese i beni non ancora alienatidopo la confisca, ordin la ricostruzione delle chiese. Il cristianesmo divenneufficialmente religio licita.La Storia parla di Dieci Anni di Persecuzione sotto Diocleziano (303-313)

    Costantino Matrimonio Stato-Chiesa Figura del tempo della fineCostantino (306-337)Costantino fu autore di una politica particolarmente favorevole al cristianesimo:- edific nuove chiese e fece donazioni in loro favore;- adott simboli religiosi cristiani;- nel 318 istitu un foro ecclesiastico con effetti giuridici;- nel 319 viet la magia e l'aruspicina effettuata nelle case private;- nel 320 introdusse la settimana di sette giorni con l'obbligo festivo della domenica;- nel 321 riconobbe alle chiese il diritto di ricevere eredit per testamento;- nel 321 e nel 323 accord ai preti il diritto di affrancare i propri schiavi senzaformalit e di fungere da testimoni alle dichiarazioni con cui venivano affrancati glischiavi da parte di altri in seno alle chiese;- introdusse una legislazione ispirata ai principi dei cristiani (ad esempio soppresse leleggi di Augusto contro il celibato e pun i rapporti extra-coniugali).I figli di Costantino (337-361)I figli di Costantino (Costantino II, Costante e Costanzo) seguiranno la politica religiosadel padre. Concederanno privilegi ai cristiani e renderanno sempre pi difficile la vitadei fedeli della religione romana.Giuliano (361-363)L'imperatore Giuliano tenter il recupero dei valori della religione romana. Verrfermato da una lancia, forse cristiana, mentre combatteva contro i Persiani.Salustio fu collaboratore di Giuliano. Scrisse il trattato "Degli dei e del mondo" nelquale espose i principi fondamentali della religione romana:

  • - Esiste una Causa Prima, da cui derivano gli dei e da questi procede il mondo.- Gli dei non sono antropomorfi.- Il mondo coeterno con gli dei da cui procede.- Gli uomini hanno un'anima immortale, che partecipa del divino.- L'anima in grado di migrare da un corpo ad un altro in vite successive.- I miti servono a palesare la verit sugli dei a tutti gli uomini in forme diverse.- Il culto non serve agli dei, ma agli uomini.- Fine di ogni uomo l'unione con gli dei.- L'unione si raggiunge operando secondo virt, ossia secondo ragione e giustizia.- Il male deriva da un errore di interpretazione del bene.- Se le anime operano secondo virt, dopo la separazione dal corpo si uniranno aglidei.Teodosio (379-395)Con Teodosio il cristianesimo divenne religione di stato e, nel 392, la religione romanavenne proibita, pena la morte.Si scatena la persecuzione contro i pagani.Poco prima del 313 il cristiano Lattanzio (240-320) aveva scritto che non esistendosulla terra nulla di pi importante della religione " bisognava morire per essa, ma nonuccidere; occorreva preservarla con la tolleranza, non con la violenza, con la fede,non con i crimini. Se pensate di difendere la religione causando spargimenti disangue e infliggendo tormenti, di fatto non riuscirete nel vostro intento, piuttostoarrecherete alla religione stessa vergogna e disonore". (Divinae Institutiones I, 18, 8)

    Riferimenti bibliografici:Antichit classica GarzantiEnciclopedia delle religioni Garzanti

    Ammiano Marcellino Le storie TEABrown P. Il mondo tardo antico EinaudiCameron A. Il tardo impero romano Il MulinoCelso Contro i cristiani RizzoliFiloramo G. (a curadi)

    Storia delle religioni - 2. Ebraismoe cristianesimo

    Laterza

    Fini M. Nerone MondadoriGibbon E. Destino e caduta dell'Impero

    romanoMondadori

    Grant M. Gli imperatori romani NewtonGregorovius Vita di Adriano Fratelli MelitaLevi M. A. Adriano RusconiMarcone A. Costantino il Grande LaterzaMazzarino S. L'Impero romano LaterzaMazzarino S. La fine del mondo antico RizzoliPuech H.-C. Storia del cristianesimo MondadoriRostovzev M. Storia economica e sociale La Nuova Italia

  • dell'impero romanoTacito Gli annali GarzantiTantillo I. L'imperatore Giuliano LaterzaWells C. M. L'Impero romano Il MulinoWilliams S. Diocleziano ECIGWilliams S. - Friell G. Teodosio ECIGStoria dei Martiri U.S.A.

    Apocalisse 17:4 E quella donna, ch'era vestita di porpora, e di scarlatto,adorna d'oro, e di pietre preziose, e di perle, aveva una coppa d'oro in mano,piena d'abbominazioni, e delle immondizie della sua fornicazione.

    Noi sappiamo che la donna rappresenta la rivale della sposa. Essendo ripiena delpeccato e del sangue dei martiri (vestita di porpora) porta con se il calicedelliniquit e delle abbominazioni, avendo portato luomo a fornicare adorando gliidoli e gli spiriti immondi piuttosto che adorare Dio.Satana gi nel giardino di eden ha fatto cadere luomo e la donna a distogliere il lorosguardo da Cristo, ovvero dalla vita, portandoli dritti al peccato e di conseguenza allaperdita della vita eterna che fin a quel momento avevano di diritto (non conoscevanoil peccato).La donna citata sopra riuscir ad unire tutte le nazioni ad ununica religione-politicaecumenica escludendo dunque la Sposa di Cristo dal sistema sociale.Attraverso questo far guerra ai Santi avendo il predominio per il suo tempostabilito, per poi essere sconfitta.Loro, le pietre e le perle sono la figura della parte visibile della meretrice arricchitasiattraverso linganno come ad esempio quelle delle indulgenze.Attraverso questo, luomo vede solamente la parte esteriore della donna che si basata sopra le ricchezze terrene,e si contrappone alla sposa che adorna dei TesoriCelesti e nella bellezza interore che tignola non guasta, ha costruito sopra ilfondamento Cristo Ges con le opere giuste dei Santi.

    Apocalisse 17:5 E in su la sua fronte era scritto un nome: Mistero, Babiloniala grande, la madre delle fornicazioni, e delle abbominazioni della terra.

    In questo verso possiamo notare come la donna-meretrice-seduttrice vieneidentificata con il nome di mistero, Babilonia la grande.Mistero in quanto molti n sono ingannati ma gli Eletti hanno la Rivelazione delmistero malefico del piano della meretrice e della sua identit. Col termine Babiloniasi denota che essa racchiude in se popoli, lingue e trib attraverso il mistero-dottrinache si tramanda sin dai tempi antichi ,che nasconde la sua vera identit (di donna-

  • sposa dedicata a satana ) nella metamorfosi delle religioni. Babilonia indica ancheconfusione, nel quale le nazioni stanno crollando.Babilonia la Meretrice ha fondamentali affluenze sopra le nazioni similmenteallantica Babilonia essa :

    Meretrice religiosa;Potenza economica, grazie alle ricchezze papali e i contatti con tutti i paesimondiali dove ha stabilito milioni di strutture;Potenza politico-militare grazie ai suoi contatti intimi con le super potenzemondiali.

    Babilonia attraverso Nebucadnesar, fu figura dellimpero dellanticristo del tempodella fine. Quindi errato guardare a lei solo come potenza religiosa seduttriceecumenica; essa anche potenza economica e influenzistica politicamente emilitarmente.

    Apocalisse 17:6 Ed io vidi quella donna ebbra del sangue dei santi, e delsangue dei martiri di Ges; ed avendola veduta, mi meravigliai di granmaraviglia.

    Ed a motivo di questa metamorfosi religiosa-politica che ella ha compiuto stragi diSanti innocenti agli occhi di Dio al fine di non essere scoperta nelle sue trame pioscure (partendo dal martirio degli apostoli, passando attraverso le inquisizioni,giungendo ai giorni nostri ), rimanendo impunita e mostrando il suo voltoinnocente,che meraviglia lapostolo Giovanni nella Visione.

    Apocalisse 17:7 E l'Angelo mi disse: Perch ti meravigli? Io ti dir il misterodella donna, e della bestia che la porta, la quale ha le sette teste, e le diecicorna.

    Abbiamo gi identificato precedentemente ci che si intende con le sette teste e ledieci corna; esse rappresentano i dieci persecutori, alleati del tempo della fine, ossiagoverno mondiale alleato per perseguitare la Chiesa. Corna, indica forza e mezzo colquale si combatte e si infilza la preda. Le sette teste, indicate dal numero sette chediviene otto; in questo caso indicano progetto-pensiero perfetto, completo e maleficoportato a compimento attraverso il sentimento delle dieci corna che avranno potere diazione. Il numero dieci parallelo del dodici. Dodici indica la completezza dei Rami-Frutto-Azione, vedi ad esempio i dodici Apostoli o i dodici Frutti. Nella tradizioneromana il 10 indicava difatti la completezza perfetta.

    Apocalisse 17:8 La bestia che tu hai veduta, era, e non pi; e salirdell'abisso, e poi andr in perdizione; e gli abitanti della terra, i cui nomi nonsono scritti nel Libro della Vita, fin dalla fondazione del mondo, simeraviglieranno, vedendo la bestia che era, e non , e pure .

  • Qui si nota come essa dopo la sua risalita al potere far sfoggio dei suoi titolicercando di copiare Cristo:Apocalisse 17:8 che era, e non , e pure .Apocalisse 1:4 da Colui che , e che era, e che ha da venire;

    Apocalisse 17:9 Qui la mente, che ha sapienza: le sette teste son sette monti,sopra i quali la donna siede.

    Tali versi confermano ci che abbiamo detto cio che il mistero la chiesa cattolicaromana che siede su sette colli che si sono mutati in un'ottavo sopra il quale al bestia-anticristo-falso profeta ha costruito il suo trono.

    Apocalisse 17:10 Sono ancora sette re; i cinque son caduti, l'uno , e l'altronon ancora venuto; e quando sar venuto, ha da durar poco.Apocalisse 17:11 E la bestia che era, e non pi, anch'essa un ottavo re, ed dei sette, e se ne va in perdizione.

    Qui mette in risalto oltre allesame fatto in precedenza dei significati politici-religiosidegli otto colli, il movimento politico-religioso dei secoli che sfocer in quello finaledellottavo. Come detto in precedenza questo studio non vuole affrontare la questionein modo nominativa ma in modo politico-ecumenica-globale.

    Apocalisse 17:12 Le dieci corna, che hai visto, sono dieci re i quali non hannoancora ricevuto il regno, ma riceveranno potest come re, per un'ora, insiemealla bestia.Apocalisse 17:13 Costoro hanno un medesimo consiglio: e daranno la lorpotenza, e podest alla bestia.

    Essi hanno un comune Consiglio, venuto fuori dagli otto colli-teste. Le dieci corna(politica amministrativa e militare mondiale) ridaranno risonanza e potenza allaBestia, quindi allanticristo e alla meretrice che sotto lideologia religiosa ecumenicae politica perseguiteranno i santi e stabiliranno per unora, ossia sette anni, ungoverno di apparente pace e sicurezza facendo patti con molti popoli e soprattutto conIsraele.

    Apocalisse 17:14 Costoro guerreggeranno con l'Agnello, e l'Agnello livincer; perch Egli il Signor dei Signori, e il Re dei re; e coloro che con conLui son chiamati, ed Eletti, e Fedeli.

    Essi saranno annientati da Cristo in Apocalisse 19.

    Apocalisse 17:15 Poi mi disse: Le acque che tu hai vedute, dove siede lameretrice, son popoli, e moltitudini, e nazioni, e lingue.

    I popoli come detto sono sotto la sua seduzione e si contaminano con essa.

  • Apocalisse 17:16 E le dieci corna, che tu hai vedute nella bestia, son quelli cheodieranno la meretrice, e la renderanno deserta, e nuda; e mangeranno le suecarni, e bruceranno lei col fuoco.Apocalisse 17:17 Perch Iddio ha messo nel cuor loro di eseguire la suasentenza, e di prendere un medesimo consiglio, e di dare il lor regno allabestia; finch siano adempiute le parole di Dio.Apocalisse 17:18 E la donna, che tu hai veduta, la gran citt, che ha il regnosopra i re della terra.

    La grande citt Roma e quindi il suo piano sar annientato dai suoi stessi alleati comeavvenuto sempre nella storia. Il tempo della fine caratterizzato dallunione direligione e politica porter allo sfracello, come fu per sacerdoti e romani al tempo diGes che si unirono prima per crocifiggerlo e poi i romani devastarono il poterereligioso dIsraele distruggendo sino il Tempio.Alla fine avverr la medesima cosa prima saranno tutti alleati ma poi i dieci re, ossiapolitica-militare mondiale, si rivolteranno contro il potere ecumenico romanodistruggendolo:

    Apocalisse 18:9 E i re della terra, i quali fornicavano, e lussuriavano con lei,la piangeranno, e faranno cordoglio di lei, quando vedranno il fumo del suoincendio;Apocalisse 18:18 esclameranno, vedendo il fumo dell'incendio d'essa,dicendo: Qual citt era simile a questa gran citt?Apocalisse 19:3 E disse la seconda volta: Alleluia! E il fumo d'essa sale neisecoli dei secoli.

    IILL GGIIUUDDIIZZIIOO EE LLAA CCAADDUUTTAA DDII BBAABBIILLOONNIIAA

    Apocalisse 18:1 E dopo queste cose, vidi un altro Angelo, chescendeva dal Cielo, il quale aveva Gran Podest; e la terra fu

    illuminata dalla Gloria d'Esso.Apocalisse 18:2 Ed egli grid di forza, con Gran Voce, dicendo: Caduta,

    caduta Babilonia, la grande; ed divenuta albergo di demoni, e prigioned'ogni spirito immondo, e prigione d'ogni uccello immondo ed abbominevole.

    Apocalisse 18:21 Poi un possente Angelo lev una pietra grande, come unamacina; e la gett nel mare, dicendo: Cos sar con impeto gettata Babilonia,

    la gran citt, e non sar pi ritrovata.

    E Meraviglioso vedere lAutorit Celeste giungere in terra e mettere in pochisecondi il Giudizio e la Condanna sulle abominazioni di satana e dei suoi adepti. Lacaduta di Babilonia riflesso dellimminente caduta di satana:

    Apocalisse 12:10 Ed io udii una gran voce nel cielo, che diceva: Ora venutaad esser dell'Iddio nostro la Salute, e la Potenza, e il Regno; e la Podest del

  • suo Cristo; perch stato gettato a basso l'accusatore dei nostri fratelli, ilquale li accusava davanti all'Iddio nostro, giorno e notte.

    Essa diverr lalbergo di demoni, e prigione d'ogni spirito immondo, e prigione d'ogniuccello immondo ed abominevole. Ci indice del suo vero interiore e giustogiudizio di ci che cercava di velare attraverso un aspetto esteriore malioso emanipolato; apparentemente bello e religioso, ma interiormente peccaminoso eseduttivo.Essa sar inabissata con satana nellabisso e nello stagno di fuoco, seppellita conquelle acque-popoli nellabisso e nella fusione dello stagno di fuoco, ma non prima dipassare dalla distruzione sulla terra come lo fu per Sodoma e Gomorra. Essalussureggiante sar carica di rovina. Essa che si definiva la Pietra di Cristo, sarapietra di rovina sprofondata nellabisso e non sar pi trovata.

    Apocalisse 18:3 Perch tutte le nazioni hanno bevuto del vino dell'ira dellasua fornicazione, e i re della terra hanno fornicato con lei, e i mercanti della

    terra sono arricchiti della dovizia delle sue delizie.Apocalisse 18:9 E i re della terra, i quali fornicavano, e lussuriavano con lei,la piangeranno, e faranno cordoglio di lei, quando vedranno il fumo del suo

    incendio;Apocalisse 18:10 standosene da lungi, per tema del suo tormento, dicendo:

    Ahi! ahi! Babilonia la gran citt, la possente citt; la tua condannazione purvenuta in un momento!

    Apocalisse 18:11 I mercanti della terra ancora piangeranno, e farannocordoglio di lei; perch niuno comprer pi delle lor merci;

    Apocalisse 18:12 merci d'oro e d'argento, e di pietre preziose, e di perle, e dibisso, e di porpora, e di seta, e di scarlatto, e d'ogni sorte di cedro; e d'ogni

    sorte di vasellamenti d'avorio, e d'ogni sorte di vasellamenti di legnopreziosissimo, e di rame, e di ferro, e di marmo;

    Apocalisse 18:13 di cinnamomo, e di odori, e di olii odoriferi, e d'incenso, e divino, e d'olio, e di fior di farina, e di frumento, e di giumenti, e di pecore, e di

    cavalli, e di carri, e di schiavi, e d'anime umane.Apocalisse 18:14 E i frutti dell'appetito dell'anima tua si son partiti da te; etutte le cose grasse e splendide ti sono perite, e tu non le troverai giammai

    pi.Apocalisse 18:15 I mercanti di queste cose, i quali erano arricchiti di lei, se ne

    staranno da lungi, per tema del suo tormento, piangendo, e facendocordoglio, e dicendo:

    Apocalisse 18:16 Ahi! ahi! la gran citt, ch'era vestita di bisso, e di porpora, edi scarlatto, e adorna d'oro, e di pietre preziose, e di perle; una cotanta

    ricchezza stata pur distrutta in un momento!Apocalisse 18:5 Perch i suoi peccati son giunti l'un dietro all'altro fino al

    cielo, e Iddio si ricordato delle sue iniquit.

  • Apocalisse 18:6 Rendetele il cambio, al pari di ci che ella vi ha fatto; anzirendetele secondo le sue opere al doppio; nella coppa, nella quale ella ha

    mesciuto a voi, mescetele il doppioApocalisse 18:17 Ogni padrone di nave ancora, ed ogni ciurma di navi, e i

    marinai, e tutti coloro che fanno arte marinaresca, se ne staranno da lungi;Apocalisse 18:18 esclameranno, vedendo il fumo dell'incendio d'essa,

    dicendo: Qual citt era simile a questa gran citt?Apocalisse 18:19 E si getteranno della polvere in su le teste, e grideranno,

    piangendo, e facendo cordoglio, e dicendo: Ahi! Ahi! la gran citt, nella qualetutti coloro che avevano navi nel mare erano arricchiti della sua

    magnificenza; ella pure stata deserta in un momento!Apocalisse 18:8 Perci, in uno stesso giorno verranno le sue piaghe: morte, ecordoglio, e fame; e sar arsa col fuoco; perch possente il Signore Iddio, il

    quale la giudicher.Apocalisse 18:22 E suon di ceteratori, n di musici, n di sonatori di flauti, e

    di tromba, non sar pi udito in te: parimente non sar pi trovato in teartefice alcuno, e non si udir pi in te suono di macina.

    Apocalisse 18:23 E non lucer pi in te lume di lampana; e non si udir pi inte voce di sposo, n di sposa; perch i tuoi mercanti erano i principi della

    terra; perch tutte le genti sono state sedotte per le tue malie.

    Essa sar distrutta in un momento come ci narrano questi versi attraverso unacalamit frutto dei suoi stessi amanti rivoltatisi contro lei. Alla fine avverr lamedesima cosa prima saranno tutti alleati ma poi i dieci re, ossia politica-militaremondiale, si rivolger contro il potere ecumenico romano distruggendolo:

    Apocalisse 17:16 E le dieci corna, che tu hai vedute nella bestia, son quelli cheodieranno la meretrice, e la renderanno deserta, e nuda; e mangeranno le suecarni, e bruceranno lei col fuoco.Apocalisse 17:17 Perch Iddio ha messo nel cuor loro di eseguire la suasentenza, e di prendere un medesimo consiglio, e di dare il lor regno allabestia; finch siano adempiute le parole di Dio.

    Si nota come tutti gli amanti e i commercianti che hanno fondata la loro politica divita e economica su di essa saranno smarriti e faranno cordoglio.La sua punizione ci riconduce a quella di Sodoma e Gomorra:

    Genesi 19:24 E il Signore fece piover dal cielo sopra Sodoma e sopraGomorra, zolfo e fuoco, dal Signore.Luca 17:26 E come avvenne ai d di No, cos ancora avverr ai d del Figliuoldell'uomo.Luca 17:27 Gli uomini mangiavano, bevevano, sposavano mogli, e simaritavano, fino al giorno che No entr nell'Arca; e il diluvio venne, e li fecetutti perire.Luca 17:28 Parimente ancora, come avvenne ai d di Lot: la gente mangiava,beveva, comperava, vendeva, piantava ed edificava;

  • Luca 17:29 ma, nel giorno che Lot usc di Sodoma, piovve dal cielo fuoco ezolfo, e li fece tutti perire.Luca 17:30 Tal sar il giorno, nel quale il Figliuol dell'uomo apparir.Luca 17:31 In quel giorno, colui che sar sopra il tetto della casa, ed avr lesue masserizie dentro la casa, non scenda per toglierle; e parimente che sarnella campagna non torni addietro.Luca 17:32 Ricordatevi della moglie di Lot.

    Le grandi navi, figura di tutti i suoi collegamenti mondiali economici e religiosiperiranno:

    Isaia 23:1 Urlate, navi di Tarsis; perch ella guasta, per modo che non visar pi casa, e non vi si verr pi. Questo apparito loro dal paese diChittim.Isaia 23:2 Tacete, abitanti dell'isola. I mercatanti di Sidon, quelli che fannoviaggi in sul mare, ti riempivano.Isaia 23:3 E la sua entrata era la sementa del Nilo; la ricolta del fiume,portata sopra grandi acque; ed ella era il mercato delle nazioni.Isaia 23:4 Sii confusa, Sidon; perch il mare, la fortezza del mare, ha dettocos: Io non partorisco, n genero, n cresco pi giovani; non allevo pivergini.Isaia 23:5 Quando il grido ne sar pervenuto agli Egizi, saranno addolorati,secondo ci che udiranno di Tiro.Isaia 23:6 Passate in Tarsis, urlate, abitanti dell'isola.Isaia 23:7 E questa la vostra citt trionfante, la cui antichit fin dal tempoantico? I suoi piedi la porteranno a dimorar come straniera in lontano paese.Isaia 23:8 Chi ha preso questo consiglio contro a Tiro, la coronata, i cuimercanti erano principi, e i cui negozianti erano i pi onorati della terra?Isaia 23:9 Il Signor degli Eserciti ha preso questo consiglio, per abbattervituperosamente l'alterezza di ogni nobilt, per avvilire i pi onorati dellaterra.Isaia 23:10 Passa fuori del tuo paese, come un rivo, o figliuola di Tarsis; nonvi pi cintura.Isaia 23:11 Il Signore ha stesa la sua mano sopra il mare, egli ha fatti tremarei regni; egli ha dato comandamento contro ai Cananei, che si distruggano lefortezze di quella.Isaia 23:12 Ed ha detto: Tu non continuerai pi a trionfare, o vergine,figliuola di Sidon, che hai da essere oppressata; levati, passa in Chittim;ancora quivi non avrai riposo.Isaia 23:13 Ecco il paese dei Caldei; questo popolo non era ancora, quandoAssur fond quello per coloro che dimoravano nei deserti; essi avevanorizzate le sue torri, avevano alzati i suoi palazzi; e pure egli stato messo inruina.Isaia 23:14 Urlate, navi di Tarsis; perch la vostra fortezza stata guasta.

  • Isaia 23:15 E in quel giorno avverr che Tiro sar dimenticata persettant'anni, secondo i giorni d'un re; ma, in capo di settant'anni Tiro avr inbocca come una canzone di meretrice.Isaia 23:16 Prendi la cetera, v attorno alla citt, o meretrice dimenticata;suona pur bene, canta pur forte, acciocch altri si ricordi di te.Isaia 23:17 E in capo di settant'anni, avverr che il Signore visiter Tiro, edella ritorner al suo guadagno; e fornicher, con tutti i regni del mondo,sopra la faccia della terra.Isaia 23:18 Ma, alla fine, il suo traffico, e il suo guadagno, sar consacrato alSignore; egli non sar riposto, n serrato; anzi la sua mercanzia sar perquelli che abitano nel cospetto del Signore, per mangiare a saziet, e per essercoperti di vestimenti durabili.

    Apocalisse 18:7 Quanto ella si glorificata, ed ha lussuriato, tanto dateletormento e cordoglio; perch ella dice nel cuor suo: Io seggo regina, e non son

    vedova, e non vedr giammai duolo.

    Come ci narra la Storia Biblica non c male che resta impunito, cos essa sarretribuita per i mali commessi.Essa non ha voluto la vedovanza di una Chiesa perseguitata, ma ha voluto la gloriaterrena e con essa morr. Non accettato la Via del Ghetsemane e del Calvario.

    Apocalisse 18:4 Poi udii un'altra Voce dal Cielo, che diceva: Uscite d'essa, opopol mio; acciocch non siate partecipi dei suoi peccati, e non riceviate delle

    sue piaghe.

    LAntico Bando Profetico, prende ancora forma in questo verso invitando tutti ipopoli a Convertirsi a Cristo e uscire fuori dalla Citt religiosa ecumenica e politicamondiale:

    Ebrei 3:15; 3:8; 4:7 Mentre ci detto: Oggi, se udite la sua voce, non induritei cuori vostri, come nel d della ribellione.1Corinzi 10; 10:20 Anzi dico, che le cose che i Gentili sacrificano, lesacrificano ai demoni, e non a Dio; or Io non voglio che voi abbiatecomunione coi demoni.2Corinzi 6; 6:14 Non vi accoppiate con gl'infedeli; perch, che partecipazionevi egli tra la giustizia e l'iniquit? E che comunione vi egli della Luce conle tenebre?

    La Lettera ai Romani sin dal primo capitolo avvisa chiaramente chi Roma e la suareligione ecumenica, come del resto le Epistole al completo ci mettono in guardia.

  • Apocalisse 18:20 Rallegrati d'essa, o cielo; e voi Santi Apostoli e Profeti;poich Iddio ha giudicata la causa vostra, facendo la vendetta sopra lei.

    Apocalisse 18:24 E in essa stato trovato il sangue dei Profeti, e dei Santi, e ditutti coloro che sono stati uccisi sopra la terra.

    Ecco le alcune grandi ragioni per la sua disfatta:Dio non riconosciuto;Peccato;Martirizzazione dei Santi e dei Profeti;Oppressione governativa e religiosa;Giudizio per non aver accettato il Messaggio degli Apostoli e dei Profeti

    AAPPPPRROOFFOONNDDIIMMEENNTTOO

    BBAABBIILLOONNIIAA

    Babilonia (detta anche Babele, Babel o Babil) era una citt della Mesopotamiaantica, situata sull'Eufrate, le cui rovine coincidono oggi con la citt di Al Hillah,nella Provincia di Babilonia in Iraq a circa 80 km a sud di Baghdad. Fu la citt sacradel regno omonimo nel 2300 a.C. e capitale dell'impero Babilonese nel 612 a.C.. il primo esempio di metropoli moderna; all'epoca di Alessandro Magno contavaforse un milione di abitanti. Babele in lingua ebraica significa "Porta di Dio" (Bab-El).Il nome viene dal sumero la cui traduzione in accadico d Bab-Ilani, che significa laPorta degli Dei. Fu dal II millennio a.C. la capitale d'un potente impero. Pass poisotto la dominazione Amorrea, venne distrutta dagli Ittiti, sottomessa ai Cassiti, agliElamiti e poi dagli Assiri. liberata da Nabopolssar, padre di Nabucodonosor II.La citt venne presa dai Persiani nel 539 a.C. di cui diventa provincia. Viene annessapoi nel 331 a.C. all'impero di Alessandro Magno.La citt era famosa nell'antichit soprattutto per la ziggurat, chiamata in sumericoEtemenanki, che si traduce "Casa delle fondamenta del cielo e della terra", e chemolto probabilmente diede origine alla leggenda della Torre di Babele. Era anchenota per la strada processionale, che si apriva con la porta di Ishtar (oggi ricostruitanel Pergamon Museum di Berlino), i suoi templi e, una delle sette meraviglie delmondo, i giardini pensili. Centro di astronomia e di astrologia. Bench espertissiminell'osservazione del cielo, non sembra per che i Babilonesi abbiano notato laprecessione degli equinozi. Nelle innumerevoli tavole di argilla, sia sumeriche chebabilonesi, scoperte in Iraq, si trovano la soluzione di vari problemi matematici, fracui quella di equazioni di secondo grado.Il re Hammurabi (Amorriti) redasse uno dei pi antichi codici legislativi, il Codice diHammurabi. Il suo sovrano pi conosciuto fu Nabucodonosor II (624 a.C.~582 a.C.),

  • che distrusse il tempio di Gerusalemme nel 587 a.C. e ne deport la popolazione,celebre episodio riportato nella Bibbia.Babilonia fu una delle citt pi popolose del mondo antico e fu la prima metropolinella storia umana ad avere 200.000 abitanti. Un maestoso palazzo cinto da poderosemura era la sede del reggente della citt che in epoca persiana divenne il satrapo dellaregione. Nelle vicinanze stava una delle sette meraviglie del mondo, i Giardini pensilidi Babilonia, mastodontica opera fonte di ammirazione anche per Alessandro Magnoche, conquistata Babilonia, rimase innamorato di questi favolosi luoghi.Nella Bibbia Babilonia viene utilizzata come metafora del male, in contrapposizionealla Gerusalemme celeste nell'Apocalisse giovannea.Il profeta Isaia (Is 13, 19;14, 22-23) ha predetto la sua distruzione circa due secoliprima del suo effettivo verificarsi nel 539 a.C.L'odio per Babilonia nella Bibbia probabilmente dovuto al fatto che il Regno diIsraele fu spesso conteso tra le due superpotenze del Medio-Oriente: l'Egitto eBabilonia. Per molto tempo fu un semplice stato cuscinetto tra questi due imperi. Tral'altro furono i Babilonesi con Nabucodonosor II a distruggere Gerusalemme e adeportare gli ebrei a Babilonia.

    Babilonia nell'arteSi suddivide in tre fasi:

    antico-babilonese, dal 1849 al 1595 a.C. medio-babilonese, dal 1500 al 600 a.C. circa neo-babilonese, dal 612 al 539 a.C.

    Le espressioni artistiche babilonesi seguirono le tendenze dei popoli semitici o indo-europei che, in alternanza, occuparono la zona nel corso dei secoli. La presenza deipopoli semiti rintracciabile per una maggiore eleganza e fantasia rispetto allo stilepi grave dell'arte sumera, allo stesso modo in cui il periodo neo-babilonese sostituiril gusto dell'eleganza raffinata a quello assiro impregnato di crudele fastosit..[4]Per quanto riguarda l'arte antico-babilonese, purtroppo questa poco visibile a causadelle acque sotterranee che rendono difficili gli scavi nello strato specifico, quindi documentata grazie a qualche scultura recuperata e agli elementi architettonici-scultorei-pittorici presenti nella citt di Mari sull'Eufrate, in stile babilonesedell'epoca. Nell'architettura la tecnica usata ancora quella mesopotamica deimattoni crudi, con la cottura solo per la pavimentazione e le fondamenta. La strutturadel tempio quella priva di un basamento artificiale, quindi bassa in altezza, mentreil modello del palazzo segue lo schema del tempio che presenta un numero grande disale attorno ad un nucleo centrale costituito da due cortili.Le sculture babilonesi mostrano variazioni nello stile, tendendo dai gusti tardo-sumeria manifestazioni plastiche pi rotonde, piene e realistiche.Dopo la fase intermedia, nella quale l'arte babilonese subisce una battuta di arrestosotto il dominio dei Cassiti (1600-1200 a.C.), e subisce per qualche secolo l'arteassira, bisogner attendere il periodo neo-babilonese per assistere ad una rifiorituradel movimento artistico.Nel periodo neo-babilonese, dopo l'esaltazione dell'espressivit racchiusa nel palazzo,si amplifica il gusto del tempio, che diviene il luogo centrale anche per l'arte

  • assumendo forme sempre pi imponenti (ziggurat). Nei palazzi diventa dominante ilgusto delle torri di forma quadrata, della enorme sala del trono e la raffinatezza deiGiardini pensili di Babilonia. Una delle caratteristiche pi peculiari dell'arte di questoperiodo restano comunque i mattoni smaltati raffiguranti immagini simboliche dianimali fantastici, che ricoprono le porte come le mura.

    La Porta d'Ishtar ricostruita al Pergamonmuseum di Berlino

    Mappa della citt

    II CCOOLLLLII PPAAGGAANNII

    La Scrittura ci parla che anticamente la tradizione dei colli era attiva nel quale sioffrivano a dei stranieri, quindi a satana, facendo ci che in abominio al Signoreecco alcuni versi:

    Levitico 26:30; Deuteronomio 12:2; 2Re 17; 1Re 14; Etc.I colli di Roma sono lo scenario moderno di tali usanze pagane e diaboliche:

    AAVVEENNTTIINNOOSecondo le fonti antiche il nome potrebbe dalla denominazione di un tempio dedicatoa Diana.

  • Diana una dea italica, latina e romana, signora delle selve, custode delle fonti e deitorrenti, protettrice delle donne, cui assicurava parti non dolorosi. ( si contrapponealla sposa di Cristo, la quale deve passare i Dolori di Parto).Diana - giovane vergine abile nella caccia, irascibile quanto vendicativa - era amantedella solitudine e nemica dei banchetti; era solita aggirarsi in luoghi isolati.Diana un nome della stella del mattino, visibile a oriente prima del sorgere del sole.

    CCAAPPIIDDOOGGLLIIOOIl nome del colle deriva probabilmente dal tempio di Giove Capitolino (Capitolium),o tempio di Giove Ottimo Massimo, o Giove Capitolino, dedicato alla triadecapitolina (Giove, Giunone e Minerva), che anticamente occupava la secondasommit ed era solo un altare. Il tempio vero e proprio venne iniziato, secondo latradizione, da Tarquinio Prisco, continuato da Tarquinio il Superbo e terminato soloall'inizio della Repubblica. Vi si svolgeva il sacrificio finale delle cerimonie trionfali,che precedentemente si concludevano al tempio di Giove Feretro, risalente addiritturaa Romolo, il cui nome si riferisce forse alla quercia, l'albero sacro che cresceva sulcolle e al quale Romolo appese le armi prese in combattimento al re nemico (spoliaopima). Inoltre il tempio di Giove inglobava i santuari di Terminus e Iuventas, che,secondo il tradizionalismo religioso romano, si prefer incorporare piuttosto chedistruggere. L'edificio sub numerosi restauri e ricostruzioni.Il Tempio di Giove Ottimo Massimo o di Giove Capitolino, dedicato alla triadecapitolina (Giove, Giunone e Minerva) era il pi grande monumento esistente sulCampidoglio. Fu il centro del culto di stato romanoIl tempio di Giove Feretrio fu il primo tempio costruito a RomaL'origine del termine Feretrius alcuni lo attribuirono al verbo latino "ferire" (colpire),ponendolo in relazione al fatto che le spoglie del capo nemico caduto in battaglia(spolia opima) erano poi offerte a Giove Feretri

    EESSQQUUIILLIINNOOIl nome come alcuni sostengono proviene da "aesculi" (eschi), arbusti di leccio cari aGiove: sul colle, alle origini, sorgeva appunto un tempio e un bosco sacro a Mefite eGiunone Lucina, cui gli antichi abitanti si rivolgevano affinch fugassero i miasmidella natura malsana della zona circostante.Una terza ipotesi che derivi da "excubiae", le guardie che venivano mandate daRomolo per difendersi dalle insidie sabine di Tito Tazio.Giove (latino Iupiter o anche Iuppiter accusativo Iovem o Diespiter) era ildio/divinit suprema (cio il re di tutti gli di), della religione e della mitologiaromana era anche la divinit dei fulmini e dei tuoni: dio latino del cielo equivalente aZeus nella religione greca e Tinia in quella etrusca.Mefite una divinit italica legata alle acque, invocata per la fertilit dei campi e perla fecondit femminile.. "colei che fuma nel mezzo" oppure da "Medhu-io" cio"colei che si inebria" o ancora - "colei che sta nel mezzo", ovvero entit intermediafra cielo e terra, fra morte e vita. A lei veniva attribuito il potere di fare da tramite, dipresiedere al passaggio, ma anche di personificare colei che presenzia ai dualismi.

  • Giunone una divinit della mitologia romana, legata al ciclo lunare dei primitivipopoli italici. Era l'antica divinit del matrimonio e del parto, spesso rappresentatanellatto di allattare, la quale assunse, in seguito, le funzioni di protettrice dello Stato

    CCEELLIIOODell'epoca arcaica resta traccia nel ricordo di culti dei boschi e delle fonti, comequello della Ninfa Egeria nel bosco delle Camene appena fuori Porta Capena. Pareche al suo santuario fosse particolarmente legato Numa Pompilio.Egeria una delle ninfe Camene, che, secondo la leggenda, fu amante, consigliere(sulle leggi religiose) ed in seguito moglie del re Numa Pompilio.Quando il re mor, Egeria si sciolse in lacrime, dando vita ad una fonte (...donecpietate dolentis / mota soror Phoebi gelidum de corpore fontem / fecit... Ovidio,Metam. XV 549-551), che divenne il suo luogo sacro, e che la tradizione identificacon la sorgente esistente presso la Porta Capena, vicino Roma.Ad Egeria venivanoofferti sacrifici da parte delle donne incinte per il buon esito del parto.Il culto diEgeria, in associazione con quello di Diana, era praticato ad Ariccia.L'asteroide 13Egeria stato battezzato cos in suo onore.

    QQUUIIRRIINNAALLEEQuirino (lat. Quirinus) (divinit) il dio romano delle curie, passato poi allaprotezione delle pacifiche attivit degli uomini liberi.

    PPAALLAATTIINNOOIl nome del colle aveva la stessa radice di quello della dea Pales, alla quale eradedicata l'antichissima tradizione della festa delle Palilia o Parilia, che si tenevano il21 aprile e che coincidevano col giorno della fondazione della citt.Aveva sede qui anche la festa dei Lupercalia, legata alla mitica lupa: partendo dallagrotta del Lupercale, ai piedi del Palatino, una processione di sacerdoti-lupi vestiti dipelli caprine si dirigeva verso il Tevere e poi faceva il giro del colle frustandochiunque venisse a loro tiro soprattutto le donne: era un rito di fecondit. La leggendadei mitici gemelli allattati dalla lupa ci pervenuta in redazioni ben pi tarde diqueste tradizioni, a partire da Tacito.Pale era una oscura divinit rustica della mitologia romana, protettrice degli allevatorie del bestiame. Scarne le informazione che ci sono giunte, tanto che a volte eraidentificato come dio maschile [1], altre volte quale dea e talora persino come unacoppia di di (il latino "pales" pu essere variamente interpretato, singolare oplurale)[2]. Venerata con gli epiteti di "montana", in quanto foriera di pascoliabbondanti sulle alture, e "pastoria" [3], a causa del mestiere generalmente esercitatodai suoi devoti, insieme a Giunone stornava infezioni e assalti di animali feroci dalbestiame grosso e minuto; secondo la testimonianza di Tibullo [4], i fedeli collocavanosotto gli alberi la sua immagine rozzamente scolpita nel legno.Il 21 aprile era celebrata in suo onore la festa di purificazione delle greggi, i Palilia (oParilia): compiuto il sacrificio rituale, si accendevano mucchi di paglia o di fienodisposti in file e vi si conducevano attraverso i capi d'allevamento, seguiti dai pastoristessi, che procedevano saltando; in seguito alla cerimonia si sovrappose quella per ilNatale di Roma.

  • VVIIMMIINNAALLEEVi si costru il Santuario della dea Nenia.

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    Nenia (in latino Nenia o Naenia) una dea minore della religione romana, tutelare deicanti funebri.Da lei deriva la locuzione latina naenia, la triste lamentazione di monotonaespressione iterata da parenti e prefiche (donne che venivano pagate per piangere)negli accompagnamenti funebri o innalzi al sepolcro, al suono cupo della tibia.Con lo stesso termine si indicavano anche la compilazione di particolari formulemagiche.A lei si confidava la protezione dei moribondi che invocavano solo sul punto dimorire. Il tempio a lei dedicata lo si ritrovava a Roma sul Viminale. Taleidentificazione era dovuta a Macrobio che parlava nei suoi scritti del potere della deasulle persone in procinto di morte.

    Palermo, 1/05/2010

    Vostro conservo in CristoPastore Zanca Piero

    Ultimo aggiornamento 18/05/2010