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Giornalini della Parrocchia: 1981-1991 Don Antonio Fraquelli

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AVVENTO ‘90:Viene il Signore Gesù!

Dio viene da sempre,È venuto nella creazione della luceed è venuto di più in Adamo.È venuto in Abramo,ma verrà di più in Mosè.È venuto in Elia,ma verrà di più in Gesù,II Dio che viene procede col tempo,con la storia si localizzanella geografia del mondo,nella coscienza dell'uomo,nella persona del Cristo,È venuto e deve ancora venire.Il Dio che viene mi ha ormai conquistatoed i miei occhi, stanchi di vedere solo le cose di quaggiù,sono felici di sorridere a Lui.E vorrei che fossero bene apertie pronti a sorridere davanti alla meraviglia di Luiquando verrà l'ultima volta a rompere il velo del mio limitee introdurmi con tutto il "suo popolo",che è la Chiesa,nell'invisibile suo Regno di luce, di vita e di amore.E per accelerare quel giorno faccio miad'ora innanzila preghiera più bellaespressa dalle ultime parole dell'Apocalissee posta come sigillo sulle cose rivelate:"Vieni, Signore Gesù",Come faccio miala speranza gaudiosa contenuta nella risposta:"Sì, vengo presto", Amen!

MEDITAZIONE DI AVVENTO2

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PREGHIERA DI AVVENTONoi proclamiamo

che i i Tuo avvento fra noi,o Cristo, è la nostra felicità.

Solo il Tuo Natalepuò rendere il mondo felice.

Chi segue Te, o Cristo,come Tu stesso ci hai assicurato,

non cammina nelle tenebre.Tu sei la luce del mondo.

E chi guarda a Te,vede rischiarasi i sentieri delle vita;

sono sentieri aspri e stretti, alle volte;ma sono sentieri sicuri,

che non smarriscono la meta,la meta della vera felicità.

Tu sei, o Cristo,la nostra felicità e la nostra paceperché Tu sei il nostro Salvatore,

O Cristo Gesù,la Tua venuta nel mondo

è sorgente di vera e di grande gioiaLa felicità, la pienezza di vita,

la certezza della verità,la rivelazione della bontà e dell'amore,

la speranza che non delude,la salvezza, finalmente,a cui ogni uomo aspira,

è a noi concessa,è a nostra disposizione;

e ha un nome,un nome solo: il Tuo, Cristo Gesù.Tu sei il Profeta delle beatitudini.

Tu sei il consolatore d'ogni umana afflizione,Tu sei la nostra pace,

perché, Tu, Tu solo seila via, la verità e la vita

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AVVENTO DI FRATERNITÀ

NON RESTIAMO ALLA FINESTRA

Preparandoci al Natale, che ricorda la disce-sa di Dio incontro alla povertà dell‘uomo,non possiamo restare alla finestra a guardare,senza intervenire, senza comprometterci, rin-chiudendoci nel piccolo mondo dei nostri in-teressi, della nostra famiglia del nostro lavo-ro, della nostra scuola.Correremmo il grosso rischio di vivere inmodo sbagliato il Natale.La nostra preparazione, IL NOSTRO AV-VENTO 90, vuole essere un'occasione perriscoprire la grandezza del nostro essere figlidi Dio sull'esempio di Gesù che si fa nostrofratello; nello stesso tempo vuole essere uninvito a individuare luoghi, tempi e modi peresprimere la solidarietà che ci viene suggeri-ta dalla fede e per sviluppare nel nostro am-biente una mentalità di responsabilità, di at-tenzione all'altro, di accoglienza, che rendo-no possibile un nuovo stile di vita, secondo ilVangelo.Vogliamo avere nel cuore la gioia e la mera-viglia con cui la Vergine Maria ha cantato ilSuo Magnificat e come Lei esclamare: il Si-gnore per noi ha fatte grandissime cose; ci hacreato con un'anima immortale, ci ha salvatodal peccato inviando Suo Figlio, ci santificanella Chiesa mediante il Suo Spirito, ci pre-para la gioia del Paradiso.

Perché allora non metterci come la Madon-na, m preghiera e in ascolto della Parola diDio...UNA PRIMA PROPOSTA: PERCHÉ NONVALORIZZARE O NON RISCOPRIRE- LA PREGHIERA DEL MATTINO E DEL-LA SERA...- LA MESSA DOMENICALE...- IL CATECHISMO...Ma nello stesso tempo vogliamo renderciconto che oggi c'è ancora tanta gente, pove-ra, umiliata e sofferente, che va riscopertanella sua dignità, come portatrice di diritti ecome dono e ricchezza per gli altri.TUTTI STIAMO PENSANDO COME VI-VERE BENE IL NATALE: CI SEMBRABELLO FARE UNA SECONDA PROPO-STA: PERCHÈ NON IMPEGNARCI, AMETTERE. DA PARTE DI TUTTE LE FA-MIGLIE, UNA CANDELA ACCESA. LASERA DI NATALE SULLA FINESTRADELLA CASA.La candela accesa vuole significare un invitoa Maria e a Giuseppe, che cercano casa perGesù, a entrare: la famiglia che vive il mi-stero dei Natale non può che essere una fa-miglia aperta alla responsabilità e all'acco-glienza.E per dare concretezza a questo simbolo

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suggeriamo il progetto di un posto a tavolain tutte le famiglie. Invitando material-mente a condividere la mensa e la gioia delNatale con una persona sola, un immigra-to, un anziano o quanto meno a mettere adisposizione di chi è in difficoltà l'equiva-lente al costo del pranzo di Natale per unapersona.

Metteremo insieme il ricavato e lo affidere-mo al GAM per sostenere i nostri missionari,l'Ospedale di Kalongo, il nostro seminario.Proviamo i pensarci?La fede non impedisce di gioire, di stareallegri, di fare festa; chiede solo che condi-vidiamo la nostra festa: solo allora sarà fe-sta cristiana.

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SUORAMELIA

"SE VOLETE ALIMENTARE LA VOSTRA FEDE, PRENDETE IN MANO IL VANGELO"Domenica 21 ottobre abbiamo celebrato lagiornata missionaria mondiale che è stata in-serita in una serie di celebrazioni e di rifles-sioni che hanno caratterizzato tutto il mese diottobre.Suor Amelia che era allora ed è ancora inmezzo a noi, attualmente ci ha scritto questalettera esprime un particolare stato d'animodi chi è chiamato a vivere in prima personaquella Fede che annuncia e porta agli altri.

Gamiti carissimi,nel prepararmi a celebrare la Giornata

Missionaria è più che naturale che mi senta tantotanto unita a Voi tutti, tanto più quest'anno chesiamo vicini anche fisicamenteQui a Ronago ho avuto la gioia di incontrare per-sonalmente molti di voi, notando però, con me-raviglia ed anche con gioia, quanto siete schivi amettervi in mostra. Mi è sembrato proprio chepure voi abbiate fatto vostro ciò che dice il Com-boni ai suoi Missionari "Siamo chiamati ad esse-re quei sassi sottoterra che non verranno mai allaluce perché fondamenta buone e radicate dellaFede dei vari Popoli".Ebbene, nel sentirvi tanto vicini ed uniti nel veroSpirito Missionario vi auguro di continuare conaltrettanto zelo e fervore perché tutte le personedel mondo abbiano il dono della vera Fede, la vi-vano e la gustino come voi. Inoltre voglio ringra-ziarvi infinitamente per come portate avanti ilvostro impegno Missionario. Impegno fatto dipiccoli e grandi sacrifici per poter sostenere spi-ritualmente e materialmente sia i vostri Missio-nari che la gente con la quale vivono. E qui nonposso fare a meno di ringraziarvi pure a nome ditutti i Pokot che avete sempre beneficato e chespero continuiate a sostenere, sebbene io, perqualche anno, non sarò più con loro.Ci siamo lasciati piangendo e continuano a scri-vermi che mi aspettano presto. Infatti, come ave-te saputo, i Superiori mi hanno fatto la propostadel Messico dicendomi chiaramente che ora il

Signore mi vuole là. Inutile dire quanto mi costaquesto trasferimento ma, essendo arrivata ai Po-kot perché LUI mi ha chiamato, attiralo a se. edin LUI a tutti i Popoli ai quali mi ha mandato,ora cercando di continuare a vivere questa gran-de realtà, vado in Messico. Si, vado con la cer-tezza che è LUI che fa; questo però avverrà sesaprò darGli sempre più spazio e via libera. Per-ciò a questo proposito vi chiedo tanta tanta pre-ghiera perché riesca ad accorglieLo, viverLo edonarLo sempre di più.Da parte mia ho pensato di offrire questo piccolosacrificio, oltre che per il Popolo che ho lasciatoe per quello a cui sono destinata, per tutti voi af-finché il Signore vi ricolmi di tutte le Grazie dicui avete bisogno. Un ricordo particolare poi èper i giovani di Ronago. Alcuni di loro mi hannodetto di avere poca Fede. Capisco quanto al gior-no d'oggi sia difficile viverla e alimentarla, manon scoraggiatevi poiché questi momenti devonovenire appunto perché possiate rivedere la vostraFede, riconfermarvi in essa con scelte vostre per-sonali e viverla profondamente dato che, al gior-no d'oggi, i giovani sanno fare delle scelte forti eradicali.

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Se volete un mio consiglio, eccolo: Non mollate,ma prendete in mano il Vangelo: scorretelo, sof-fermatevi e accogliete non solo ciò che dice ilSignore Gesù, ma più particolarmente ciò che Èil Signore: è Dio, è Figlio, e schiavo proprio per-ché anche noi da schiavi diventiamo comeLUI......Termino assicurando tutti che non sono pentitad'aver risposto di SI'.

Se 27 anni fa lasciando Ronago ero felice, ora,ve l'assicuro, lo sono molto, molto di più. Conquesta gioia nel cuore vi dico: se il Signore vichiama, accettate! ne vale la pena! ne vale lavita! io lo auguro a TUTTI!"Ringraziando insieme il Signore per tutte le gra-zie che ci va donando, con sempre tanto affetto ericonoscenza, vi saluto ciascuno in particolare.

Vostra Sr. Amelia

GAM. notizie

AVVENTO DI FRATERNITÀSABATO DOMENICA8 E 9 DICEMBRE 1990

dalle ore 8 alle 18,presso il Centro Parrocchiale

di RonagoBANCO VENDITA

peri nostri Missionari:Sr. Amelia e i Pokot che ha lasciato in

KenyaPadre Philip Zema

Padre Tocalli e Suor Caterina aKalongo

Ambrogioper il nostro Seminario

Saranno In vendita:* i lavori di cucito, a maglia, a uncinetto delle donne della nostracomunità* i fiori della Casa di Gino* oggetti in ceramica dell’artigianato dell’Asia* libri, per conoscere i Missionari e i popoli presso cuivivono, per aiutarci a pregare* tutto ciò che di bello e di utile si può fare.N.B.: Chi avesse preparato qualche lavoretto o avesse la possibilità diqualche dono, può consegnarli ad Antonietta Somaini a a Don Antonio.

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LE SUORE DI SANTA MARIA DI LORETO CELEBRANO IL CENTENARIO DI FONDAZIONENel 1891 il 10 Novembre a Livorno ferraris inregione "Loreto", aveva inizio l'Istituto delleSuore di Santa Maria di Loreto, sorto nella Dio-cesi di Vercelli come famiglia religiosa caratte-rizzata dall’imitazione del mistero di Nazareth;in un itinerario di abbandono a Dio, di acco-glienza, di preghiera, di sacrificio e di lavoro.La prima casa dell'Istituto fu aperta a S. Antoni-no di Saluggia dalla Fondatrice Madre NatalinaBonardi. Ella fu sostenuta dal parroco don Emi-lio Degiani e la nuova comunità fu ben prestoapprovata dall’Arcivescovo di Vercelli Mons.Lorenzo Pampirio. Da quella data sono trascorsicento anni di vita e la Congregazione vuoleesprimere alla Madonna di Loreto, di cui porta ilnome, la sua riconoscenza e la sua gratitudineper il sostegno, la forza, l'aiuto con cui la Vergi-ne ha favorito il suo cammino.L'Istituto delle Suore di Santa Maria di Loreto hanella Chiesa una finalità educativa e in questicento anni, in Italia e all'Estero, ha offerto a mi-gliaia di bambini, giovani e anziani, un aiuto perla propria crescita umana e spirituale. L'impegnoeducativo deriva all'istituto dalla Famiglia di Na-zareth, a cui si ispira perché proprio a Nazareth,nel silenzio, nella preghiera e nel lavoro si favo-riva la crescita “in sapienza e Grazia” del Figliodi Dio.Il mistero di Nazareth si rende visibile in uno sti-le di vita, di nascondimento e di lavoro per lacrescita delle persone e si comunica nella societàe nella Chiesa di oggi. Uno stile semplice, so-brio, umile, e così diverso dalle tendenze dellasocietà contemporanea, ma nello stesso tempocosi importante nell'aiuto alle persone, che puòessere di grande utilità a questa società che sisente “orfana” o “senza padre”. L’Istituto delleSuore di Santa Maria di Loreto in questi centoanni, ha educato alla Consacrazione a Dio e alladisponibilità al servizio molte giovani da cui ècostituito. Proteso verso le nuove esigenze post-conciliari e attento alle nuove necessità dellaChiesa, si è lasciato condurre dallo Spirito Santo

a un rinnovamento della sua Spiritualità e Mis-sione. Ha rinnovato e modificato le sue attività:scuole materne, scuole di cucito, educandati,pensionati per anziani, servizio alle famiglie, agliemigrati e alle missioni estere, attività pastorali(annuncio, catechesi, oratori....) per adeguarsialle nuove richieste della Società e della Chiesa.L'Istituto delle Suore di Santa Maria di Loreto,consapevole che il Carisma ricevuto è un dono diDio trasmesso attraverso il cuore, la vita e leopere di Madre Natalina Bonardi. vuole celebra-re, con tutta la Chiesa Eusebiana, il rendimentodi grazie alla fedeltà di Dio. Nel celebrare il suoprimo centenario l'Istituto con la riconoscenza aDio, vuole trasmettere nella Chiesa il suo stile divita costituito dall'imitazione di Nazareth edall'impegno educativo per ogni persona. A que-sto fine intende dare vita, formare, aiutare e so-stenere gruppi che nella Chiesa vogliono condi-videre la Spiritualità. La celebrazione Eucaristi-ca, che segna l'inizio dei Centenario, sarà presie-duta da Mons. Arcivescovo nella Cattedrale diVercelli, sabato 10 novembre alle ore 18.30.

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L’AZIONE CATTOLICA:IL SEMINARIO DEL LAICI

Ho partecipato all’incontro degli iscritti all'AzioneCattolica di Ronago che è stato fatto venerdì 26 otto-bre. Ancora una volta mi sono seriamente chiesto checosa è l'Azione Cattolica e quale compito può averenella vita di una comunità parrocchiale.La mia impressione è che molti, per diverse ragioni,non conoscono neppure che cosa è o non è l'AzioneCattolica. Non sto a indagare le ragioni di questaignoranza che senz'altro può anche non essere colpe-vole. È un fatto che alcuni si sono fatti un'idea nelpassato e di questa idea vivono senza porsi il proble-ma perché c'è, a che cosa serve e perché il nostro Ve-scovo e tutti Vescovi italiani la raccomandano viva-mente.Cosi ci sono altri che rimpiangono i tempi che furo-no, ma non si sa bene quale sia il motivo dei lororimpianti oppure altri ancora che per esperienze par-ticolari non hanno più fiducia nel metodo associativodell'Azione Cattolica o non si sentono di dare unaadesione all’Associazione.La conclusione è molto semplice e naturale: l'AzioneCattolica a Ronago sembra per ora sopravvivere ma èirrimediabilmente destinata a morire con il tempo.Per questo mi sono sentito il dovere di valutare atten-tamente la situazione, di provocare una riflessione edi invitare a un dialogo tutti quelli che in qualchemodo sentono il problema della presenza dei battez-zati nella vita di una comunità cristiana.Faccio mie alcune idee che ho trovato sugli ultiminumeri dei giornale INSIEME dell’Azione Cattolicadiocesana.Si dice che l’Azione Cattolica può essere chiamata“il seminario dei laici”. Si potrebbe discutere a lungosul significato di questa affermazione, ma una cosa ècerta che nei suoi ideali e nei suoi programmi i Azio-ne Cattolica, ieri come oggi, è stata ed è l’Associa-zione che ha come scopo quella di formare i laici i ibattezzati a una vita cristiana matura al servizio dellaComunità cristiana.Per questo uno degli insegnamenti fondamentali diquesto seminario è lo sviluppo della fede come il piùprezioso dei beni, che illumina, dà valore e offreorientamenti per la vita dell’uomo.Assieme a questo “primato dello Spirito”, l'AzioneCattolica sottolinea che ogni battezzato deve mettere

al servizio della Chiesa, della Diocesi, e della Parroc-chia la formazione che ha ricevuto e non limitarsi avivere la propria santità solo per se stesso o per ilproprio Gruppo o per la propria Associazione. Tuttoquesto comporta una presenza dell'Azione Cattolicanella vita quotidiana della Chiesa locale attraversouna disponibilità e un servizio che corrispondono alleesigenze del popolo di DioÈ un'esperienza fondamentale che porta a un rapportosincero e autentico con chi nella Chiesa svolge il ser-vizio dell'autorità e dell’unita attraverso la collabora-zione l’impegno e l'assunzione di responsabilità neivari ambiti pastorali.Il discorso non vuole finire qui: anzi con tutti coloroche hanno rinnovato la loro adesione all’Azione Cat-tolica e con tutti coloro che la vogliono conoscere oche sono interessati ci vogliamo impegnare a ritro-varci ogni terza domenica del mese, alle ore 16, inchiesa, per riflettere, per pregare, per confrontarci suquello che l’Azione Cattolica è e sulle indicazioni delnostro Vescovo.

TIME-OUT PER LAPACE NEL MONDO

La crisi del GOLFO PERSICO è un problema checoinvolge tutti. Ma, anche se i mass-media non neparlano, attualmente nel mondo si stanno svolgendoaltre 22 guerre.Per questo è nata, da Chiara Lubich, la proposta direcitare nello stesso momento, in tutto il mondo, unapreghiera per chiedere la pace.La proposta è aperta a tutti. È già stata accolta e rea-lizzata da intere scuole, addirittura in un carcere.Alcuni non credenti hanno voluto partecipare attra-verso un minuto di silenzio.Per chi volesse unirsi a noi, ogni giorno alle 12.00 in-terrompiamo le nostre attività per recitare questa pre-ghiera:“ETERNO PADRE. IN NOME DI GESÙ, PER IN-TERCESSIONE DI MARIA TI CHIEDIAMO CHESI RISOLVA LA CRISI DEL GOLFO PERSICO ECESSINO TUTTE LE GUERRE NEL MONDO.GLORIA AL PADRE.......

Le GEN 3

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LA CATECHESI PER I GIOVANI E GLI ADULTIIN PARROCCHIA - ANNO 1990-1991 -

"Sembra venuto il tempo di riscoprire e di ripresentare le certezze fondamentali della fedecattolica in modo, quanto è possibile, completo, breve, sistematico e capace di introdurrealla preghiera alla esistenza di grazia e alla testimonianza evangelica.È inutile che ripeta l'importanza della "Catechesi degli adulti"; è l'asse portante dell'attivitàpastorale della parrocchia in Azione Cattolica nei vari gruppi e movimenti ecclesiali...."* Sono le parole con cui Mons. Vescovo presenta a tutti noi il nuovo cammino di cate-chismo per questo anno pastorale... CELEBRARE.* Le schede si possono trovare e ritirare in fondo alla chiesa, in modo che ci si possapreparare all'incontro.* II programma che seguiremo avrà lo stesso argomento per tutti i vari gruppi.* L'augurio e la preghiera che tanti giovani, ragazzi e adulti, condividano questo mo-mento di ascolto e di preghiera.

da lunedì 19 novembre, alle 20.45,inizia il corso di catechesi per i giovani:

AFFRETTATEVI A RADUNARVI

da martedì 20 novembre alle 19.45,gli incontri di catechesi

per i ragazzi di I/II/III superiore:INSIEME PER....

da venerdì 21 novembre alle ore 15 o alle ore 20inizia il catechismo per gli adulti:

SENTIRSI CONVOCATI DAL SIGNORE

UFFICIO CATECHISTICO DIOCESANO

LA CELEBRAZIONE DEL MISTERO CRISTIANOItinerario 2°: i segni della fede della Chiesa

La Liturgia

Incontri di catechesi per gli adulti

Anno pastorale 1990-91

DIOCESI DI COMO

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CRONACA DI RONAGOLA NOSTRA FESTA

II 28 agosto abbiamo celebrato la festa inonore della nostra Madonna. Ha presiedutola celebrazione della Messa e della Lode Ve-spertina Mons. Costantino Stefanetti. È statauna festa ancora una volta molto sentita evissuta nel segno della devozione alla Ma-donna. Don Costammo, dopo la Messa, hainvocato la benedizione di Dio sulla statuadella nostra Madonna completamente rinno-vata dopo il restauro operato dall'artista Al-berto Bogani.Tutti hanno potuto ammirare, nel lavoro fat-to, la bellezza e la delicatezza dei colori oltrela significativa espressione nei volto dellaMadonna e nel Bambino. Qualcuno ha osser-vato che la Madonna ha un volto “un po’ ma-linconico” ma forse bisogna abituarsi al“nuovo” sguardo. A tutti, però, è sembratoche l'intervento del pittore Bogani sia piena-mente riuscito e resterà a lungo nella storiadella nostra Chiesa e della nostra Comunità.Purtroppo, nei pomeriggio, non abbiamo po-tuto fare la processione per le vie del paese acausa di una fine pioggia che cadeva con in-sistenza. Era già presente il Corpo musicaledi Uggiate, tutto era pronto, ma proprio nonè stato possibile, anche perché non si potevarischiare di rovinare il restauro della Madon-na. Abbiamo pregato, cantato: ci siamo vera-mente sentiti vicini alla Madonna.L'incanto dei canestri è stato fatto presso ilCentro Parrocchiale ed è stato, come sempre,una gara commovente di generosità e di abi-lità. La cifra che abbiamo incassato arriva a£., 16.500.000.= che, aggiunta ai 4.200.000.=ricavati dalla pesca, fanno una bella sommache viene messa a disposizione della vita del-la nostra Comunità.

La giornata è terminata con una simpaticacena al capannone dei Foc e Fiamm che han-no assicurato per tutto il periodo dei festeg-giamenti la loro presenza e le loro specialitàalla brace insieme ai tradizionali fuochi arti-ficiali.Ora la statua della nostra Madonna è siste-mata sul suo altare; entrando in chiesa ci siaccorge subito della sua presenza, perchénella penombra. con quei colori rinnovati, at-tira l'attenzione e invita alla preghiera.Davanti alla nostra Madonna, da mesi sonosempre accese due lampade: sono il segnodella nostra devozione e della nostra fiduciache vogliamo dimostrare anche quando acasa o al lavoro.

CRONACA DI RONAGO

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LA VITA DELL'ORATORIO

«UFFA... CHE BARBA... MA NON È VERO. ANZI... VIENI A VEDERE!Uffa, che barba. Tutte le volte la stessa sto-ria. Il Don per l’ennesima volta mi ha chiestodi fare un articolo per il giornalino. Argo-mento: l'Oratorio.Già che c'era, non poteva essere più preciso?No. lui mi dice sull’oratorio e basta. Uffa,ma non ha ancora capito che la mia fantasiasi sta esaurendo! Io tento di spiegarglielo malui mi dice: "dai, fa la brava" e cosi chiude ildiscorso ed io mi ritrovo con un articolo dafare. Ma cosa vuole che scrivo? Cosa vuoleche interessi alla gente se noi tutte le dome-niche ci ritroviamo con grandi e piccoli a la-vorare e giocare.... cosa vuole che gli interes-si!E sicuramente domani avrà il coraggio dichiedermi se l'articolo l’ho finito.Certo che il Don è un po’ ingenuo.... credeancora che a qualcuno interessa il lavoro chestiamo facendo con i più piccolini, per gli an-ziani e cosi approfittare per fare gli auguri dibuon Natale. Di sicuro loro, mi stanno adascoltare quando gli dico che lo facciamoperché, anche se piccoli, devono imparare amettersi al servizio degli altri. Già, ma il Donvorrà qualcosa di più ed io non so proprio

cosa fare! Potrei fargli una relazione sul la-voro dei più grandi. Sulla responsabilità chehanno nel realizzare il loro progetto che aNatale tutta la comunità avrà modo di vede-re.Immagino già la risposta del Don: no, troppocomplicato; la gente non deve far fatica aleggere il giornalino. Devi essere più sempli-ce. Uffa... ma il Don non può farselo luil'articolo?Potrei parlare dell'altro gruppo che sta facen-do il mini corso di origami, cioè l’arte delpiegare la carta. Anche loro stanno preparan-do qualcosa per Natale. Ma già sento il Donche mi dice: "va be' che avevo detto dieci ri-ghe, ma non ti sembra di essere stata un po’troppo corta?"Dimenticavo il gruppo del teatro, certo potreispiegare la storia, elencare i nomi dei prota-gonisti, di chi, in qualsiasi modo, sì impegna.Uffa... il Don mi dirà: “se anticipi tutto nonverrà più nessuno allo spettacolo.” E alloraho deciso, Questa volta dirò al Don che nonavevo tempo, che non avevo voglia, che nonavevo idee.... così, la prossima volta si guar-derà bene dal chiedermi di fare un articolo.

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PARROCCHIALE A VARALLO SESIAIL DIARIO DELLA GIORNATA

II 23 settembre scorso un pullman carico, caricodi... ronaghesi partiva di buon mattino dalla piaz-za alla volta di Varallo Sesia, meta della gita par-rocchiale 1990. Una gita che possiamo a pienotitolo definire "per tutte le età".Nei gruppo dei partecipanti erano infatti rappre-sentate tutte le fasce di età, dai bambini, ai gio-vani, ai quarantenni e su....... fino agli ultra 80.Anche per questo credo che sia stata una bellaesperienza, al di là di tutto quello che abbiamopotuto vedere e gustare nel corso della giornata.Al nostro arrivo a Varallo, attraverso una splen-dida e quasi incontaminata Val Sesia, siamo salitial Sacro Monte dove, accompagnati da una gui-da, abbiamo visitato le 45 (?) cappelle che rap-presentavano altrettanti momenti della vita diGesù, dall'Annunciazione fino alla Resurrezione.Le cappelle, disseminate lungo un sentiero nelbosco, ci hanno regalato bellissimi momenti diriflessione e di preghiera, anche perché le statue,a grandezza naturale, e le scene riprodotte sem-bravano vere e perfino "vive", cosi che il loromessaggio, senza bisogno di molti commenti, ar-rivava dritto al nostro cuore.Abbiamo poi celebrato la Messa nella Basilicadell’Assunzione, insieme a tutti gli altri Gruppidi pellegrini convenuti quel giorno. Anche que-sto è stato un momento molto intenso, che harafforzato la nostra fede e la nostra speranza.Dopo il buon pranzo consumato alla Casa delPellegrino, siamo poi ripartiti in pullman versoVercelli dove abbiamo potuto visitare la CasaMadre delle nostre Suore, e il Duomo, lì vicino,II rientro a casa è stato rapido e interessante, spe-cialmente durante la prima parte in cui, guardan-do dal finestrino, si vedevano sfilare le immensedistese delle risaie. All'arrivo, in piazza, ci atten-deva uno spaventoso acquazzone che comunquenon è riuscito a spegnere le bellissime emozionie l'armonia di questa giornata.

LE IMPRESSIONI

Avevo tanta voglia di fare questa gita... peccatoche pioveva.Avevo tanta voglia di stare in compagnia.... pec-cato che i giovani erano pochi.Avevo tanta voglia di camminare poco.... pecca-to che per girare tutte quelle cappelle abbiamofatto tanta strada.Avevo tanta voglia di sentire il sole sulla miapelle.... peccato che ho passalo tutto il giornocon indosso una felpa.Ma....Avevo l’entusiasmo dell’avventura e allora... chebello camminare sotto la pioggia.Avevo la voglia di condividere quella bella espe-rienza con gli altri e allora... tutti quel giornosembravano ringiovaniti.Avevo voglia di divertirmi e allora.... che bellocantare per rendere meno grigia quella giornata.Avevo un bel paio di scarpe comode e allora...che bello godere di quella camminata per gustaretutto quel verde.Sono ritornata a casa ed ero felice!

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"ANNUNCIAREIL VANGELO

DELLA CHIAMATA"

L'INCONTRO DEL VESCOVO CON I CATE-CHISTI ALL'INIZIO DI UN CAMMINO

Questo e stato l'invito rivolto dal nostro VescovoMons. Maggiolini, ai catechisti di tutta la diocesinell'incontro annuale della celebrazione del mandato.L'incarico che il Vescovo ha conferito ai catechisti ri-veste notevole importanza e impegno. Lo ha sottoli-neato con forti richiami durante l'omelia. I catechi-sti scelti dal Signore tra la comunità per annunciarela Sua parola hanno il compito di guidare i fratellinella ricerca e nell'adesione al progetto di Dio. Sonopersone non certo esenti dal peccato, ma che si sfor-zano di vivere in prima persona la loro chiamata. Icatechisti devono essere entusiasti, seminatori di spe-ranza, che superano lo scoraggiamelo di vedersi rifiu-tare il messaggio che portano e la tentazione di di-chiararsi dei “falliti” mettendosi davanti al Signorecon umiltà e costanza e che grazie al sostegno, allastima, all'affetto, alla preghiera riconoscente e perse-verante della propria comunità riprendono la loromissione con rinnovata gioia e rinnovato impegno.Solo catechisti che si sentono piccoli strumenti nellemani di Dio. che pregano e soffrono possono comu-nicare efficacemente il Vangelo della chiamata cioèin particolare proporre, coltivare e promuovere le vo-cazioni di speciale consacrazione (sacerdoti, religio-si, religiose ecc.) che sono indispensabili per la vita ela crescita della comunità cristiana. Dio è sempre li-bero di chiamare chi vuole e quando vuole, ma desi-dera servirsi di persone che parlino a Suo nome.Mons. Vescovo ha concluso ricordando la raccoman-dazione del Papa di non aver paura a proporre la se-quela di Cristo perché in realtà è Lui e non il catechi-sta a chiamare...Non ci resta che affidarci a Maria, Madre e modellodi ogni vocazione perché ogni chiamato impari daLei a rispondere alla propria vocazione e a realizzarlapienamente nella Chiesa e nella nostra parrocchia.

una catechista

FESTA DELLA TERZA ETÀDomenica 28 ottobre, sollecitati dal cortese invito delnostro Rev. Don Antonio, ci siamo ritrovati in Chiesaper assistere alla S. Messa posticipata appositamenteper noi alle ore 10.30.Vi hanno partecipato in parecchi e penso che ognunoabbia espresso il proprio grazie al Signore di averciconcesso la gioia di questo incontro nella Sua casa.Finita la funzione siamo scesi nel salone del CentroParrocchiale festosamente addobbato per l’occasione.Per merito dei Foce e Fiamm in collaborazione colGruppo Caritas e la partecipazionedell'Amministrazione Comunale era stato

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preparato un ottimo MENÙ reso ancor più gradevoledall'ottimo servizio svolto da una squadra di giovanivolontarie. Al termine del pranzo siamo stati allietatidal coro della Lova di Olgiate che con dei vecchi mo-tivi di canzoni dialettali ci hanno fatto sentire un po’ringiovaniti. Purtroppo sul finire della festa la lietaarmonia si è offuscata nell'udire i mesti rintocchi cherichiamavano al rito funebre della giovane SignoraCristiana Ambrosoli perita tragicamente in un inci-dente stradale. A parte questa triste coincidenza, tuttosi è svolto molto bene, perciò esprimiamo i più sentitiringraziamenti a tutti coloro che hanno collaboratoper la buona riuscita di questo annuale raduno.

Una pensionata

LA CASTAGNATA21 ottobre una festa per tutti i ragazzi. Uno spettacolodi Marionette curato dagli amici Pigliapochi Mano eNadia di Como, ci ha fatto rivivere alcune favole chehanno suscitato tanta allegria e tanto interesse.Un’abbondante castagnata, con castagne di primascelta e ben cotte dagli amici del Foc e Fiamm, hafatto felici e contenti piccoli e grandi.Un grazie di cuore a tutti quelli che, in un modo onell'altro, ci aiutano a ritrovarci insieme e a far festa,continuando tradizioni care a tutti noi.Un augurio che ci siano altre persone piene di buonavolontà e di fantasia che sappiano riscoprire e far vi-vere momenti di incontro e di allegria.

GREST ‘90 EURRÀ, EUROPA: UNA CASA COMUNENon e semplice descrivere tutto quello che è stato ilGrest '90.La frequenza è stata superiore alle aspettative; più dicento ragazzi, fedelmente presenti ogni giorno, dallunedì al venerdì. Un gruppo di animatrici con dei"capi" sempre pronte ad animare , a incoraggiare e apensare nuovi giochi e interessanti attività. Uno spet-tacolo finale preparato con cura e con meticolositàche ha visto impegnati piccoli e grandi dal primoall'ultimo giorno e che ha suscitato ammirazione eentusiasmo in tutti quelli che avevano creduto e sierano dati appuntamento sulla piazza della Chiesa.L’esperienza, timida ma piena di buona volontà, deldoposcuola che ha visto impegnati giovani e bambiniad aiutarsi nello svolgere i compiti o nei terminare leesercitazioni prima di tornare a scuola.Le gite a S. Martino di Griante, a Drezzo, a Cantù, aSan Pietro di Civate, che hanno segnato momenti difesta, di svago e di riscoperta di luoghi molto belli eche sono state l'occasione per incontrare amici e per-sone di altre comunità. Una festa che ha tra-sformato, sotto la regia di un esperta guida, il voltodella piazza e la Chiesa stessa e che ha creato un cli-ma tutto particolare di allegria e di amicizia. Un cap-pellino, un portachiavi, un esame di coscienza che as-sieme al "mitico" foulard andranno ad aggiungersi atanti ricordi e momenti belli che ciascuno ha vissutoe conserverà tra le cose belle da rivivere quandol’Europa sarà veramente una grande Casa Comune.

CRONACA DI RONAGO

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DOPO L'ULTIMO VIAGGIO DEL PAPA IN AFRICA

QUELLA CATTEDRALE NELLA SAVANA...Quella cattedrale nella savana,,,,Per eventi e notizia concernenti la Chiesa e cattolici, quando non volutamente omesse, radio e TV laiche ma-nifestano pesantemente e con certa frequenza, atteggiamenti faziosi, saccenti ed ostili... tanto da far supporreche in quelle redazioni stiano rintanate voraci brigate di mangiapreti e mangiacristiani! Brigate dotate diinappagabile appetito anticlericale ed antireligioso, pronte a mordere e sbranare, a sminuzzare e sbocconcel -lare in punta di forchetta e coltello quei loro pasti di notizie!Come durante l’ultima missione del Papa in Costa d’Avorio: quando ne hanno taciuto i discorsi, omesse lerealtà e le realizzazioni cristiane in quel Paese ed addentato, seppur indirettamente, lo stesso Papa!Un mini pasto che fu poi surrogato con quello del cattolico Presidente della Costa D’Avorio azzannato peraver egli fatta costruire una costosa ed "inutile" (perché cattolica!) cattedrale nella... savana! A servizio ulti-mato, seppur non proprio sazi, hanno quindi attuato una pausa di... digestione, richiudendo appunto le lorofauci onde non "ruttare", pardon! per non dire più nulla!... E nulla proprio hanno detto, contravvenendo inpieno ai loro dovere professionale!Non hanno detto, ad esempio, che poco distante dalla vituperata cattedrale cattolica ne sorgeva un'altra, puregrandiosa, però per.... musulmani (una moschea) ma per questa nessun motivo di critica ne tantomeno di con-danna! Non hanno detto che quel denigrato dissipatore di Presidente cattolico già anni prima della cattedraleaveva elevato la propria nazione da povera tra povere a seconda per ricchezza, dopo il Sud Africa, pur nonpossedendo risorse né minerarie né petrolifere e senza nemmeno il beneficio di aiuti economici nostrani. Nonhanno detto, ancora, che quel riprovevole Presidente cattolico aveva fatto del suo, il popolo più alfabetizzatod'Africa e, scandaloso per i nostri armigeri pacifisti, il meno militarizzato del continente africano.Non hanno detto che ancor oggi quello scialacquatore di Presidente cattolico dà lavoro a due milioni di lavo-ratori stranieri, esuli o profughi proprio dalle decantate e sublimate nazioni "progressiste-pacifiste-popolaried alee", e che inoltre a tutta la propria nazione aveva esteso la più completa ed ancor sconosciuta, in Africa,emancipazione sociale ed educazione libera e civile..Hanno taciuto, per consueta mirata disinformazione, il confronto tra quella unica cattedrale nella... savana ele innumerevoli italiche "cattedrali nel... deserto", ossia quelle costruzioni che realizzate con abominevolisperperi di pubblico denaro sono già ora in rovina, in sfacelo, in abbandono... (mastodontici impianti indu-striali, faraonici ospedali, scuole , strade,asili... fino alle scellerate dilapidazioni di Italia '90!Ecco, dai diabolici realizzatori di un ateo “acculturamento di massa” realizzato con programmi tritacoscien-ze, intrugliati di brutture, nefandezze, corruzione, di macabri messaggi di morte e di morti, chi è cristiano ègiunto il tempo, e con risolutezza, di allontanarsi, di separarsi, di dissociarsi.Se lamentiamo questa un'epoca di disordine morale, di profondo malessere anche sociale, di assenza di cer-tezze, di clamorosi fallimenti d'ideali (umani!), di pacchiano opportunismo ecc., non è dunque l'ora di soppri-mere certi nostri ipocriti o pusillanimi atteggiamenti di presunzione o di acquiescenza? Solo cristiani alloc-chi, analfabeti, insipidi ed ingenui possono ancora tergiversare con avventurata protervia e subire tanta mo-struosa disfatta morale e religiosa!Noi non siamo pappagalli né scimmie (e se da queste sostengono di derivare sono fatti loro!), quindi non po-siamo nei nostri discorsi abituali riferirci o riferire: "L'ha detto la TV, l'ha riferito la radio....."! È tempo di an-nunciare noi cristiani, con determinazione, orgoglio e Fede ii nostro punto di riferimento ideale, ossia; L'hadetto la Chiesa, il Papa... lo dice il Vangelo!" È ora di ributtare fuori dalle nostre abitazioni i troppi intrusi emercanti e imbonitori e dulcamara, atei, e procacciatori o distributori di droghe mentali, che più o meno, abu-sivamente dimorano presso di noi, noi, dentro le nostre case per frantumare la famiglia!Non è più giustificato il rimanere inerti, così come è iniquo conservare la nostra piccola labile e scialba Fede,in un angolino mistico, dentro di noi, sempre nascosta o mimetizzata! Non possiamo attirarci le ire di Gesù:"Chi si vergogna di me, io mi vergognerò di lui..." Sempre che noi sì preferisca restare tra coloro, sventurati,che "hanno occhi ma non vedono, orecchi ma non odono".Siamo, è vero, scristianizzati ma non proprio mentecatti né scimuniti per continuare a beretutto ciò che di inquinato e velenoso ci inviano i tubi... catodici delle TV direttamente in

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casa nostra fino a farci diabolicamente apparire la Chiesa come un... televisore spento e sen-za programmi! E ora quindi per ognuno di noi attuare una strategia sola: quella dell'attenzio-ne!

G. GAVIOLI

APOSTOLATO DELLA PREGHIERA L’ADORAZIONE DEL PRIMO GIOVEDÌ DEL MESEAnche quest’anno il periodo delle vacanzeestive è terminato e ci ritroviamo di nuovoinsieme per un momento di riflessione. Moltidi noi avranno trascorso alcune settimane divacanza al mare, altri in montagna; qualcunosarà rimasto a casa, ma sarà stato per tutti unperiodo di respiro, di pausa dopo un anno dilavoro e di impegni.Le vacanze solitamente costituiscono un pe-riodo in cui si possono organizzare le propriegiornate perché non si devono rispettare inmaniera assoluta gli orari che scandiscono ilresto dell’anno; è un tempo di distensione alfine di ricuperare energie fisiche e spirituali.Le energie riacquistate serviranno per impe-gnarsi a risolvere nel migliore dei modi iproblemi e le varie difficoltà del nostro vive-re quotidiano ed in particolar modo sarannonecessarie per riprendere con entusiasmo eresponsabilità i nostri incontri di preghiera.La preghiera è fondamentale nella vita diogni cristiano.La partecipazione al nostro incontro mensiledeve essere attiva, vissuta pienamente, noncon superficialità e scarso impegno. In fon-do, che sacrificio è il trovarci per pregare in-sieme un’ora al mese, se pensiamo all’amoreinfinito che il Signore ha per ognuna di noi,se pensiamo alla Sua misericordia e il Suoperdono che non conoscono sosta e sonoeterni?Gli incontri, come ogni anno, si terranno iiprimo giovedì di ogni mese dalle ore 17 alleore 18.Ciò che conta principalmente è sentirsi fortie uniti nella preghiera e impegnarsi con se-rietà per renderla profonda e viva. Dobbiamo

allenarci ad essere forti con noi stessi ed edu-carci un po’ per volta a non lamentarci, adessere contenti di ciò che il Signore ci mettefra le mani momento per momento.Nei nostri incontri di preghiera per le voca-zioni alla vita consacrata, seguiremo il sussi-dio disposto dalla Diocesi in sintonia col pia-no pastorale del nostro Vescovo.

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PRIMA GIORNATA ECOLOGICAUN PAESE DA RISCOPRIRE

Domenica 18 novembre, sette Ronaghesi armatidi cesoie, zappe, rastrelli, falci, seghe hannodato vita alla Prima Giornata Ecologica Rona-ghese.Il ritrovo era stato fissato per le 8.30 al camposportivo; poi, con tanta buona volontà, in unabellissima mattinata di sole, ci siamo incammi-nati lungo il sentiero che porta al Serafino, fa-cendo pulizia di rovi, rami e tutto ciò che ostaco-lava il cammino. Lo scopo di questa - e delleprossime giornate ecologiche - è quello di siste-mare e mantenere puliti alcuni sentieri dei nostriboschi, cosi che tutti possano servirsene comemeta di passeggiate e di footing.Ricordiamo che la Pro Loco ha in progetto larealizzazione di due sentieri che verranno segna-ti sulla mappa comunale come sentieriboschivi".Il primo, lungo circa un chilometro e mezzo,parte dal campo sportivo, scende in Val Mulini(zona Pozzi - acquedotto) lungo il sentiero dellaGriscia, per proseguire poi al Roncaccio, e da li,attraverso il Boscaccio, risalire al campo sporti-vo. Sarà indicato con segnalazioni color rosso-verde.

Il secondo sentiero già parzialmente realizzato,partendo dal campo sportivo, salirà fino al par-cheggio del cimitero: proseguirà lungo la ViaRonco; ali altezza dell’incrocio con Via Serafinoentrerà nel bosco e, costeggiando la recinzioneAmbrosoli. arriverà al serbatoio dell’acquedotto.Da li, continuando a salire lungo la consortileche porta a Somazzo (Uggiate), e arrivando an-che a lambire la rete di confine, ci si troverà nelpunto più alto di Ronago, la "Montagnola",quindi si scenderà fino ai prati del Ronco.Questo percorso, lungo circa due chilometri emezzo, verrà indicato con il colore giallo-blu.Vi rinnoviamo fin da ora l’invito a parteciparealla prossima Giornata Ecologica che si svolgeràin primavera: sarà un'occasione unica per risco-prire l'amore per la natura, la gioia di stare insie-me e la bellezza dei nostri boschi.

M.G.

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DALL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE

QUALCHE PRECISAZIONE È DI DOVERESu un numero dello scorso mese del quotidiano "LaProvincia", nella pagina "OLGIATE, BASSA e SA-RONNO", è stato scritto un articolo su Ronago aventecome titolo; "Fasce anti-alta velocità sulle strade deipaese".Il diritto all’informazione è uno dei pilastri della nostrasocietà: esiste comunque il dovere, da parte di chi scri-ve, di diffondere notizie esatte e precise per non correreil rischio di buggerare il lettore e di privarlo quindi del-la validità del suo diritto. In quelle righe di notizieesatte ce ne sono poche per cui ritengo giusto dare aiRonaghesi, attraverso questo foglio che entra in tutte lecase, le dovute precisazioni.1) Nella seduta del Consiglio Comunale citato nell'arti-colo, veramente si è discusso in modo ampio del pro-blema "ORDINE PUBBLICO", toccando tutti gli aspet-ti che esso raccoglie; circolazione, schiamazzi, rispettodelle strutture. Ne sono scaturite una serie di indicazio-ni e di cose che;si dovrebbero fare e, al termine del di-battito, è stato dato incarico alla Giunta di studiare, te-nendo ben presenti i suggerimenti venuti dal Consiglio,tutte le soluzioni idonee per risolvere il problema e ap-plicarle. Ne consegue che nessuna decisione operativa èstata presa in quella seduta, se non quella del conferitoincarico alla .Giunta.Non si può quindi scrivere: "È stato deciso all'unanimi-tà di porre sulle vie centrali a maggior rischio dei cor-doni in gomma in senso orizzontale etc", perché questonon corrisponde a verità.La verità è: “Il Consiglio Comunale, dopo aver ampia-

mente discusso il problema dell’ordine pubblico, ha in-dicato, tra le soluzioni, quella di porre dei cordoni ingomma sulle strade ed ha dato incarico alla Giunta distudiarne l'eventuale realizzazione".2) A Ronago non esiste alcun piazzale del Municipio el'Amministrazione Comunale non ha mai preso la deci-sione di metterci dei vasi. Non si può quindi scrivere:"Per porre un freno alle scorribande notturne sul piaz-zale dei Municipio, l'Amministrazione ha provveduto amettere dei vasi etc". La verità è: "La Parrocchia perporre un freno alle gincane sul piazzale della Chiesa haprovveduto a mettere dei vasi onde rendere difficilel'accesso”.3) I coscritti lo scorso anno non hanno imbrattato lestrade e sono veramente spiaciuto che sia stato scritto ilcontrario. Con i ragazzi del 71, per la prima volta, sonoriuscito a stabilire un dialogo franco su come "festeg-giare" e loro hanno tenuto fede agli impegni presi. Laverità e: "Azione, questa che due anni fa (coscritti del70 è costata una multa salata in quanto, dopo aver im-brattato le strade, non le hanno ripulite."Con queste precisazioni non voglio togliere importanzaal tema dell'ordine pubblico: la situazione è pesante enecessita delle soluzioni concrete. Queste sono in corsodi valutazione da parte della Giunta e certamente ver-ranno adottati dei provvedimenti idonei, in conformitàalle normative vigenti, per dare agli abitanti di Ronagomaggior tranquillità e sicurezza.

Il Sindaco

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NELLE PRIME DUE CLASSI ELEMENTARI

UNA RIFORMA ANNUNCIATA E REALIZZATA

La ripresa dell'anno scolastico suscita sempre un po’di emozione, non solo nei bambini, ma anche in noigenitori (compresi quelli già “collaudati”).Quest’anno poi, almeno per le prime due classi ele-mentari, si è aggiunto un nuovo elemento di suspen-se: l'attualizzazione della ormai famosa riforma cheprevede l'inserimento di più insegnanti in una stessaclasse e l’introduzione del tempo prolungato.La si può benissimo chiamare suspense" quella cheabbiamo provato, perché l’operazione-riforma è scat-tata appena pochi giorni prima dell'inizio della scuo-la e perciò, fino a quel momento, le nostre unichefonti di informazione erano state la stampa e la “voxpopuli” che non brillavano certo per chiarezza eobiettività.L'avvio dell'attività scolastica è comunque avvenutotranquillamente e dopo pochi giorni, nel corso diun'assemblea appositamente convocata, la DirettriceDidattica, insieme con le tre insegnanti titolari, ci haesaurientemente chiarito tutti gli aspetti del nuovoordinamento che toccava le classi dei nostri bambini.Gli alunni di prima e seconda avrebbero dunque avu-to in comune tre maestre, ognuna con una competen-za didattica specifica e che si sarebbero alternate nel-le due classi in base ad un preciso schema di orariosettimanale.L'altra novità riguardava il tempo prolungato, cioèl'obbligo di frequenza anche per due pomeriggi setti-manali.Proprio nel corso di questa assemblea, è stata messain evidenza la necessità di una sincera e aperta colla-borazione fra la scuola e la famiglia, per poter attuarenel migliore dei modi questa nuova esperienza didat-tica ed educativa che ci coinvolge tutti e che vede in

particolare le insegnanti stesse impegnate su nuovied importanti fronti, come la gestione comunitariadella classe, il confronto e la collegialità che, sebbe-ne già attuati a livello di classi parallele negli scorsianni, diventano ora uno tra gli aspetti principali e piùdelicati del loro lavoro.Insieme, eppure con aree didattiche ben distinte, ge-stiranno il programma delle due classi per le quali ilnuovo ordinamento prevede anche l'insegnamento dinuove discipline quali musica, studi sociali, laborato-rio, educazione all'immagine e, in futuro, anche dellalingua straniera.Questo progetto si allargherà poi gradualmente dianno in anno, fino a coprire tutte le cinque classi ele-mentari.A poche settimane dal varo non si possono esprimeregiudizi o azzardare previsioni. Si può solo dire per ilmomento che i bambini sembrano aver accettato se-renamente l’avvicendarsi delle loro tre maestre, ade-guandosi senza problemi anche alla frequenza pome-ridiana. Questo in particolare per ciò che riguarda glialunni di seconda che, avendo già provato il sistematradizionale, avrebbero potuto incontrare maggioridifficoltà.La reazione positiva dei bambini è un segno moltosignificativo, che può indurre anche quei genitori unpo’ tradizionalisti a guardare con maggiore fiducia aquesto progetto. Ed e anche e soprattutto motivo diincoraggiamento per le insegnanti, a cui vogliamoesprimere qui un sincero augurio nella certezza chedalla loro collaborazione scaturirà un valido insegna-mento per i nostri figli, sia dal punto di vista scolasti-co che da quello umano.

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LA BIBLIOTECA HA UNA NUOVACOMMISSIONE

La Biblioteca di Ronago, desidera informarela popolazione che il Comune, dopo avertrovato alcuni volontari, ha nominato la nuo-va Commissione predisposta al coordina-mento della sua attività.La Commissione si è riunita il 20 novembre,ha nominato il Presidente, signor GiuseppeGavioli, e ha deciso di riproporre l'importan-te iniziativa del Banco del Libro. Esso verràallestito presso la Sala Consiliare i giorni 8 e9 dicembre. I libri, che tutta la popolazionepotrà venire a vedere o ad acquistare, saran-no sia per ragazzi e bambini che per adulti.Si troveranno, inoltre, libri di giardinaggio,sport, cucina, ecc. ecc. È importante notareche la Biblioteca non otterrà alcun vantaggioeconomico. Lo scopo è quello della promo-zione generale del libro con l’obiettivo di ri-cordare che una buona lettura, ogni tanto, èmolto utile.Noi della commissione, nel '91, abbiamo in-tenzione di programmare altre attività cultu-

rali; attendiamo suggerimenti per venire in-contro alle vostre esigenze. La nostra Biblio-teca ha un patrimonio di 3700 libri che pos-sono soddisfare tutte le categorie di interes-se. Ogni anno vengono spesi alcuni milioniper integrare e ammodernare tale patrimonio.Riteniamo che questa opportunità debba es-sere adeguatamente sfruttata dalla popolazio-ne

BANCO DEL LIBRO:8/9 DICEMBRE 1990

Orario d'apertura:

SABATO 8 DICEMBRE:dalle ore 6 alle ore 12dalle ore 20 alle ore 21.30

DOMENICA 9 DICEMBRE:dalle ore 8 alle ore 12

DAL 16 DICEMBRE AL 24 DICEMBRENOVE GIORNI DI PREPARAZIONE,

NATALE DIO VIENE A CHIAMARERacconti, canti, preghiere, parole, sentimenti, desideri.

La novena per i ragazzi e per i bambini.Il silenzio, la Parola, la riflessione: ascolto, chiamata, risposta.

Il Natale... Natale. Dio viene a chiamare.Sono le PRIME INFORMAZIONI che ci vengono da Como sulla Novena di Natale

che stanno preparando.La dicono simpatica, anche se impegnativa,

ma, si sa, nessuna impresa è troppo difficile se pensi che ne vale la pena!Allora preparati assieme ai tuoi amici!

Ti verrà consegnato anche un bellissimo adesivoche dovrai completare ogni giorno.

Mi dimenticavo:hai già pensato a fare il presepio?

Comincia a preparare tutto il materiale necessario,perché vogliamo venire a vederlo.

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CAMPAGNA ABBONAMENTI 1991 -COMUNITÀ PARROCCHIALE DI RONAGO

* Come ogni anno, la nostra comunità offre a tutti questo servizio che vuole essereuna proposta perché in ogni casa arrivi almeno una rivista di carattere religioso e cri-stiano.* Confidiamo nella attenzione di tutti.A volte non sappiamo che cosa regalare a una famiglia, a un’amica, a un amico, a unragazzo o a una ragazza, non sappiamo come contraccambiare un favore ricevuto.L'abbonamento annuale a una rivista, a un giornale può essere una buona idea: è unasegno di gratitudine che dura tutto l'anno.* La scheda che trovate in RONAGO '90 potete consegnarla alla persona incaricatache passerà a giorni nelle vostre case, specificando chiaramente tutti i dati che sonorichiesti, soprattutto indicando se l'abbonamento è nuovo o è un rinnovoÈ possibile anche consegnarla direttamente in casa parrocchiale a don Antonio, tutti ipomeriggi, al sabato o alla domenica.* Il termine massimo di chiusura della campagna abbonamenti 1991 è fissato per ilgiorno 27 dicembre così da poter spedire tutte le lettere entro la fine dell'anno.* Ci permettiamo anche di ricordare che ogni settimana, in fondo alla chiesa, sono di-sponibili diverse copie di giornali che sono stati presentati e che ogni domenica sullapiazza è in vendita AVVENIRE.* Ringraziamo cordialmente e anticipatamente della collaborazione che vorrete offri-re per la diffusione della Buona Stampa.

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