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gxáà|ÅÉÇ| w| ZxÉät @ _t vÜÉÇÉÄÉz|t wxÄ DLDG capitolo primo LA DATA ASSOLUTA Visualizza con questo programma i versetti citati Che cos’è una “data assoluta”? Come la si determina? Una data assoluta è un punto fermo nella storia, determinato scientificamente, che permette la giusta collocazione cronologica di specifici avvenimenti storici. Per quanto sia superfluo sottolinearlo, la Bibbia non contiene alcuna data assoluta. Per datare avvenimenti biblici, come la distruzione di Gerusalemme e la presa di Babilonia, è necessario ricorrere alla cronologia secolare. La cronologia secolare (o cronologia ufficiale) è assoluta, in quanto tutte le date sono rapportate a un punto di riferimento cronologico fisso che è l’anno 1° dell’era cristiana; molte di queste date sono state determinate col metodo astronomico, vale a dire, utilizzando i dati astronomici riportati da reperti archeologici originali o contemporanei. Secondo il prof. Sachs esistono almeno 364 diari astronomici che forniscono circa 200 date assolute, fra queste segnaliamo quelle attinenti al periodo neo-babilonese: il 651 a .C. determinato con la tavoletta BM 32312 il 605 a .C. determinato con la tavoletta BM 21946 il 568 a .C. determinato con la tavoletta VAT 4956 il 523 a .C. determinato nel modo che spiegheremo più avanti Come viene determinata la “data assoluta” 539 a.C.? Il 539 a.C. è di fondamentale importanza per la cronologia della Torre di Guardia perché costituisce la base per fissare la data della distruzione di Gerusalemme. Testimoni di Geova http://www.testimonigeova.com/capitoloprimo.htm 1 di 7 14/10/2008 9.42

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La "data assoluta" è una data ricavata col metodo astronomico. Per determinare il periodo neobabilonese esistono diverse "date assolute". In questo documento si prende in esame un "Diario astronomico" per mezzo del quale è stato possibile determinare con certezza che il 7° anno di Cambise, figlio di Ciro II, corrispondel al 523/22 a.C.

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Page 1: 1.La Data Assoluta

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capitolo primo

LA DATA ASSOLUTA

Visualizza con questo programma i versetti citati

Che cos’è una “data assoluta”?

Come la si determina?

Una data assoluta è un punto fermo nella storia, determinato scientificamente, che permette la giusta collocazione

cronologica di specifici avvenimenti storici.

Per quanto sia superfluo sottolinearlo, la Bibbia non contiene alcuna data assoluta. Per datare avvenimenti biblici, come la

distruzione di Gerusalemme e la presa di Babilonia, è necessario ricorrere alla cronologia secolare.

La cronologia secolare (o cronologia ufficiale) è assoluta, in quanto tutte le date sono rapportate a un punto di riferimento

cronologico fisso che è l’anno 1° dell’era cristiana; molte di queste date sono state determinate col metodo astronomico, vale

a dire, utilizzando i dati astronomici riportati da reperti archeologici originali o contemporanei.

Secondo il prof. Sachs esistono almeno 364 diari astronomici che forniscono circa 200 date assolute, fra queste

segnaliamo quelle attinenti al periodo neo-babilonese:

il 651 a .C. determinato con la tavoletta BM 32312

il 605 a .C. determinato con la tavoletta BM 21946

il 568 a .C. determinato con la tavoletta VAT 4956

il 523 a .C. determinato nel modo che spiegheremo più avanti

Come viene determinata la “data assoluta” 539 a.C.?

Il 539 a.C. è di fondamentale importanza per la cronologia della Torre di Guardia perché costituisce la base per fissare la data

della distruzione di Gerusalemme.

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Vediamo però quanto materiale biblico viene usato in questo procedimento.

“ La Torre di Guardia” del 1° febbraio 1969 alle pagg. 75 e 76 riporta quanto segue:

“Altri investigatori dicono: “La cronaca di Nabunaid … dichiara che Sippar cadde di fronte alle forze persiane il 14/VII/17 (12 ott.), e che

Ciro entrò in Babilonia il 3/VIII/17 (29 ott.). Questo stabilisce la fine del regno di Nabunaid e l’inizio del regno di Ciro. In modo abbastanza

interessante, l’ultima tavoletta che porta la data di Nabunaid a Uruk ha la data del giorno successivo a quello in cui Babilonia cadde nelle

mani di Ciro. La notizia della sua cattura non era ancora giunta nella città meridionale distante circa 200 chilometri ” –Brown University

Studies, Vol. XIX, Bayilonian Chronology 626 B.C. – A.D. 75. Parker e Dubberstein, 1956, pag. 13.

Insigni autorità d’oggi accettano senza alcun dubbio il 539 a .E.V. quale anno in cui Babilonia fu rovesciata da Ciro il Grande. Oltre alle

suddette citazioni, quelle che seguono sono un piccolo saggio di libri di storia che rappresentano sia generali opere di consultazione che

elementari libri di testo. Queste brevi citazioni mostrano pure che questa non è una data suggerita di recente, ma una data investigata a fondo e

accettata in genere negli scorsi sessant’anni” (a questo punto, nell’articolo, seguono ben 23 citazioni di questo genere: “Ciro entrò in

Babilonia nel 539 a .C.” –Encyclopoedia Britannica, 1946, Vol.2 pag. 852-). Così termina infine l’articolo: “Essendo la data del 539 a

.E.V. così fermamente stabilita e accettata da tanti studiosi, siamo pienamente sicuri su dove ci troviamo oggi in relazione con la caduta di

Babilonia avvenuta venticinque secoli fa. Il 6 ottobre 1968 scaddero 2.506 anni dalla caduta di quel terzo impero mondiale. Le date di altri

importanti avvenimenti accaduti prima del 539 si possono ora stabilire con molta accuratezza. Se si accettano le date indicate nella Bibbia,

questo è piuttosto facile, e si eviteranno alcune erronee trappole in cui sono caduti i tradizionali cronologisti della cristianità.”

(Da notare che nello stesso articolo definiscono come “Insigni autorità d’oggi” gli storici che citano, e subito dopo parlano di

“erronee trappole in cui sono caduti i tradizionali cronologisti della cristianità”, “dimenticando” che si tratta in fondo delle

stesse persone! Notiamo anche la generosità con la quale attingono a fonti “secolari” quando fa loro comodo).

Un reperto archeologico* Una fonte storica

"Una tavoletta babilonese d'argilla aiuta a stabilire un collegamento

fra la cronologia babilonese e quella biblica. Questa tavoletta

contiene i seguenti dati astronomici per il settimo anno di Cambise II,

figlio di Ciro II … Queste due eclissi sono identificabili con le

eclissi lunari che furono visibili in Babilonia il 16 luglio del 523 a

.E.V. e il 10 gennaio del 522 a .E.V. … Questa tavoletta permette

quindi di fissare l'inizio del settimo anno di Cambise II nella

primavera del 523a.E.V. Questa è una data confermata dalle

osservazioni astronomiche".

* è lo Strassmaier Cambyse 400 .

"poiché il settimo anno di Cambise II iniziò nella primavera del 523

a .E.V., il suo primo anno di regno fu il 529 a .E.V. e il suo anno di

accessione o ascesa al trono, coincidente con l'ultimo anno di Ciro II

come re di Babilonia, fu il 530 a .E.V. L'ultima tavoletta datata al

regno di Ciro II e del 5° mese, 23° giorno, del suo 9° anno (R.A.

Parker e W.H. Dubberstein. Babilonyan Chronology, 626 B.C. -A.D.

75, 1971. p.14). Dato che il nono anno di Ciro II come re di

Babilonia fu il 530 a .E.V., il suo primo anno secondo questo calcolo

fu il 538 a .E.V. e il suo anno di accessione il 539 a .E.V."

Fonte: 'Perspicacia nello studio delle Scritture', WTS- p. 613.

Trascrizione del Diario astronomico Strassmaier Cambyse 400

Un interessante documento sul 'Diario' Strassmaier Cambyse 400.-pdf

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Nulla da eccepire su tale metodo, che è poi quello scientifico. Ci rammarichiamo solo che da questo momento in avanti lo

abbandoneranno fino a rinnegarne la validità, come vedremo.

Il 523 a.C. è a giusto titolo una data assoluta perché è stata determinata col metodo astronomico.

Il 539 a.C., pur concordando che fu la data della presa di Babilonia da parte di Ciro, è una data desunta da informazioni

storiche a partire da reperti archeologici. Non è una data assoluta.

CONCLUSIONE

Concludiamo questo primo capitolo osservando che alla base della cronologia del 1914, prima ancora del 607 a.C. (anno in

cui la Torre di Guardia fa risalire la distruzione di Gerusalemme), c’è il 539 a.C., cioè una data determinata

scientificamente. Considerandola corretta, i testimoni di Geova si sono affidati implicitamente alla cronologia secolare e

ai suoi metodi. Se ne deduce che tutto quanto edificheranno in seguito a partire da questa data manterrà conseguenzialmente

questa impronta “secolare”, né potrebbe essere altrimenti dal momento che la Bibbia non contiene una sua cronologia

propriamente detta.

_________________________

APPENDICE:

LA PRESENZA DI NABUCODONOSOR A GERUSALEMME NELL’ANNO TERZO DI JOIAKIM SECONDO DANIELE

1:1,2

La posizione della Torre di Guardia:

Nel 625 a .E.V. il faraone egiziano Neco fece un ultimo tentativo per bloccare l’espansione babilonese verso sud. A questo fine

mosse con il suo esercito fino a Carchemis, sulle rive dell’alto Eufrate. La battaglia di Carchemis, com’è chiamata, fu un

avvenimento storico, decisivo. L’esercito babilonese, al comando del principe ereditario Nabucodonosor, sbaragliò l’esercito del

faraone Neco. (Geremia 46:2) Nello slancio della vittoria, Nabucodonosor invase la Siria e la Palestina e, a tutti gli effetti, pose

fine alla dominazione egiziana nella zona. Solo la morte del padre, Nabopolassar, gli fece temporaneamente sospendere le

operazioni.

L’anno dopo Nabucodonosor — adesso intronizzato re di Babilonia — riprese le sue campagne militari in Siria e in Palestina. In

questo periodo venne per la prima volta a Gerusalemme. La Bibbia riferisce: “Ai suoi giorni Nabucodonosor re di Babilonia salì,

e Ioiachim divenne dunque suo servitore per tre anni. Comunque, si rivoltò e si ribellò contro di lui”. — 2 Re 24:1.

NABUCODONOSOR A GERUSALEMME

L’espressione “per tre anni” ci interessa in modo particolare, poiché le parole iniziali di Daniele dicono: “Nel terzo anno del

regno di Ioiachim re di Giuda, Nabucodonosor re di Babilonia venne a Gerusalemme e le poneva l’assedio”. (Daniele 1:1) Nel

terzo anno dell’intero arco del regno di Ioiachim, che regnò dal 628 al 618 a .E.V., Nabucodonosor non era ancora “re di

Babilonia”, ma principe ereditario. Nel 620 a .E.V. Nabucodonosor impose a Ioiachim un tributo, ma dopo tre anni circa Ioiachim

si ribellò. Quindi fu nel 618 a .E.V., cioè nel terzo anno del regno di Ioiachim come vassallo di Babilonia, che il re

Nabucodonosor venne a Gerusalemme una seconda volta, per punire il ribelle Ioiachim.

Il risultato di questo assedio fu che “a suo tempo Geova gli diede in mano Ioiachim re di Giuda e parte degli utensili della casa

del vero Dio”. (Daniele 1:2) Probabilmente Ioiachim morì, assassinato o in una rivolta, durante le prime fasi dell’assedio.

(Geremia 22:18, 19) Nel 618 a .E.V. gli succedette il figlio Ioiachin, diciottenne. Ma il regno di Ioiachin durò solo tre mesi e dieci

giorni, e nel 617 a .E.V. egli si arrese. — Confronta 2 Re 24:10-15.

Nabucodonosor prese come bottino sacri utensili del tempio di Gerusalemme e “li portò nel paese di Sinar nella casa del suo

dio; e portò gli utensili nella casa del tesoro del suo dio” Marduk, o Merodac in ebraico. (Daniele 1:2; Geremia 50:2) (“Profezie

di Daniele” pp. 31,32).

Alcune gravi inesattezze storiche:

1. Gli avvenimenti descritti al paragrafo “2” non sono avvenuti nel 625 a.C., ma nel 605 a.C. Nessuna data storica antica è piùsicura del 605 a.C., anno in cui morì Nabopolassar e cominciò a regnare suo figlio Nabucodonosor. Il quinto anno del suo regno

si verificò un’eclisse la cui data è stata verificata astronomicamente: 22 aprile 621 a.C. Secondo tale riferimento il –605 è il

ventunesimo e ultimo anno del regno di Nabopolassar. Dal 1956 ci è nota la versione di fonte babilonese dello scontro tra

egiziani e babilonesi a Carchemish, di cui si aveva notizia in Geremia 46:2. Eccola nella sua stesura originale:

“L’anno ventunesimo il re di Accad rimase nel suo paese. Nabucodonosor il suo figlio primogenito, il principe ereditario, mobilitò

l’esercito di Babilonia e ne assunse il comando; egli marciò su Carchemish che è sulla riva dell’Eufrate e attraversò il fiume per andare

contro l’esercito egiziano che era schierato a Carchemish ... essi combatterono l’uno contro l’altro e l’esercito egiziano fuggì davanti a

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lui. Egli causò la sua rovina e lo battè fino ad annientarlo ...” (Dalla Chronicle of Chaldean Kings (626-556 B.C.), tav. BM 21946, in

D.J. Wiseman, pp. 67-69).

Ciò che afferma la Società, che l’esercito babilonese invase la Siria e la Palestina è corretto (il disaccordo riguarda la datazione

degli avvenimenti) e trova conferma nello storico giudeo Giuseppe Flavio, ma ancor più sicura è l’informazione della Cronaca

che prosegue dicendo che l’esercito babilonese sbaragliò quello egiziano conquistando l’intera regione del paese di Hatti.

Questa informazione si accorda con quello che è riferito in 2 Re 24:7 dove si dice che “il re d’Egitto non uscì più dal suo paese

perché il re di Babilonia dal torrente d’Egitto fino al fiume Eufrate, AVEVA CONQUISTATO QUANTO UNA VOLTA

APPARTENEVA AL RE D’EGITTO”.

Essendo Nabucodonosor divenuto il padrone di tutta l’area siro-palestinese, è ovvio che pensasse di assicurarsi la sottomissione

dei vari regnanti della regione già sottoposti al dominio egiziano. A tal proposito appare scontato che al nuovo padrone si sia

sottomesso anche Joiakim re di Giuda; su questo, contrariamente a Beroso che dà tale atto di sottomissione come un dato di

fatto, Giuseppe Flavio lo esclude. Non lo esclude, però la Bibbia la quale riporta in Daniele 1:1 quanto segue:

“Il terzo anno del regno di Joiakin re di Giuda, Nabucodonosor, re di Babilonia, marciò contro Gerusalemme e l’assediò”

2. Purtroppo in relazione al testo di Daniele 1:1 e segg. La Società presenta un altro ordine di inesattezze. Per la Torre diGuardia il “TERZO ANNO” qui menzionato non sarebbe propriamente il “terzo”, bensì l’undicesimo di Joiakim (sic!), secondo

questo ragionamento (leggi la citazione su riportata): dal momento che in Geremia 46:2 si dice che Nabucco sconfisse gli

egiziani il 4° anno di Joiakim, Daniele non poteva riferire all’anno precedente gli avvenimenti narrati al capitolo primo del suo

libro. Dopotutto, il terzo anno di Joiakim Nabucco non era ancora re di Babilonia. La Società fa anche rilevare che se per

“terzo anno” si intendesse il 605 a.C. e, di conseguenza, il 1° di Nabucco, questo sarebbe in conflitto con Daniele 2:1 che

riporta l’annotazione “secondo anno di Nabucodonosor”, perché tra la prima datazione (Dan. 1:1) e la seconda (2:1) non

sarebbero trascorsi i “tre anni” durante i quali Daniele e i suoi compagni sarebbero stati iniziati alle arti dei Caldei (Dan.1:5). Di

qui la necessità di dare un altro significato a questo “secondo anno del regno di Nabucco”, per cui la Società lo considera “il

secondo anno come dominatore mondiale” dopo aver distrutto Gerusalemme, ovvero il 20° dei suoi 43 anni di regno.

Per la verità, queste argomentazioni della Torre di Guardia sul primo capitolo del libro di Daniele non sono né nuove né

originali. Sono fra quelle proposte come spiegazione ai tempi in cui non si disponeva dei testi cuneiformi babilonesi, venuti alla

luce in tempi recenti. Oggi, che l’archeologia ha fatto piena luce su tale scorcio storico, è quantomeno anacronistico riproporli;

se la Torre di Guardia vi ricorre tuttora sappiamo che lo fa per poter sostenere la propria cronologia che fa risalire la

distruzione di Gerusalemme al –607 anziché al –587.

Riguardo alla prima argomentazione, la Società fa violenza allo stesso testo biblico che recita perentoriamente: “Il TERZO

ANNO DI REGNO di Joiakim RE DI GIUDA”. La sottolineatura della datazione è chiara e forte: “terzo anno di regno” e “di

Joiakim re di Giuda”. La violenza fatta a questo testo è aggravata da una subdola aggiunta: “a suo tempo” Geova gli diede ...”

all’inizio del versetto 2. Le parole “a suo tempo” non esistono nel testo originale e inducono il lettore a pensare che il

contenuto del racconto si riferisca a un momento non meglio precisato del regno di Joiakim e non al suo terzo anno. Malgrado

tali manomissioni, in nessun modo “il terzo anno di Joiakim” può essere considerato l’undicesimo, ovvero, “il terzo da quando

era divenuto vassallo di Nabucco”: intanto perché nella Bibbia e nei documenti contemporanei non è mai usato un simile modo

di datare gli avvenimenti e poi perché Jioiakim, stando alla Cronaca babilonese e alla Bibbia stessa non divenne vassallo di

Nabucco nel suo 7°/8° anno, ma lo stesso anno della battaglia di Carchemish. Così infatti recita la Cronaca:

“Nell’anno di ascesa al trono Nabucodonosor tornò di nuovo nel paese di Hatti e fino al mese di Sebat marciò sul

paese di Hatti senza incontrare resistenza; nel mesi di Sebat portò in Babilonia l’ingente tributo del territorio di

Hatti. Nel primo anno di Nabucodonosor, nel mese di Sivan, egli radunò il suo esercito e andò nel territorio di

Hatti senza incontrare resistenza fino al mese di Chislev. Tutti i re del paese di Hatti vennero davanti a lui ed egli

ricevette il loro ingente tributo”. Tra questi re è impensabile l’assenza del re di Giuda

La Cronaca babilonese registra ogni anno, fino al 4° anno di Nabucco, simili spedizioni nella siria-palestina; ma il 4° anno

(era l’ottavo di Joiakim), in uno scontro avuto con l’Egitto, il re babilonese si ritirò con gravi perdite. Fu questo l’anno in cui

Ioiakim si rivoltò contro Nabucco dopo essergli stato sottomesso per tre anni, come conferma la Bibbia in 2 Re 24:1-7 (questa

circostanza è confermata da Giuseppe Flavio). Da questo momento il racconto biblico dice che Yahveh “mandava contro di lui

bande di predoni caldee, siri, moabiti e ammoniti” finché nell’undicesimo anno Nabucco lo tolse di mezzo.

A differenza degli ebrei, che adottavano il metodo egiziano della predatazione, nel conteggiare gli anni di regno dei re, i

babilonesi non tenevano conto dell’anno di accessione e cominciavano a contarli dall’inizio dell’anno nuovo. Sicché, quello

che per i giudei in patria, come Geremia (Ger. 46:2), era il 4° anno di Joiakim, per quelli in esilio in Babilonia, come appunto

Daniele, era il 3° anno di Joiakim. Ciò è confermato dal diverso modo in cui è stato datato l’anno della distruzione di

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Gerusalemme: 19° di Nabucco dal profeta Geremia, 18° di Nabucco per il redattore finale del libro di Geremia, che fu

sicuramente uno dei rimpatriati dell’esilio (vedi Ger. 52:12 e 52:29).

Babilonia anno di accessione 1° anno 2° anno3° anno

Dan. 1:1

18° anno

Ger. 52:29

Giuda 1° anno 2° anno 3° anno4° anno

Ger. 46:2

19° anno

Ger. 52:12

Non esiste l’ipotizzata contraddizione tra Dan. 1:1 e 2:1 se si tiene conto che la Bibbia menziona diversi casi in cui anni (o

giorni) parziali vengono tenuti in conto di anni interi ( vedi 2 Re 18:9,10, dove l’assedio, cominciato l’anno 7° di Oshea e finito

nell’anno 9°, ed è detto che durò “tre anni”; oppure in Matteo 12:40 dove si parla di “tre giorni e tre notti” in relazione alla

morte di Gesù).

Nel caso di Daniele 1:5 i “tre anni” possono essere così interpretati: il 1° anno corrisponde è quello dell’ accessione di Nabucco

al trono; il 2° anno è il 1° del regno di Nabucco e il 3° anno è quello menzionato in Dan. 2:1. Facciamo anche notare in

relazione a Dan. 2:1 che Nabucco non diventa “dominatore mondiale” in virtù della vittoria riportata a Carchemish e alla

distruzione di Gerusalemme. Piuttosto, fu proprio da quel momento che iniziò la sua marcia verso la grandezza, accingendosi

ad affrontare le potenze maggiori, come Tiro, l’Egitto, l’Elam ecc.Considerare il 2° anno di Nabucco come il 20° del suo lungo

regno, contro la lettura più naturale di Dan. 2:1, significa attentare alla coerenza del profeta Daniele che è stato piuttosto

preciso nel datare gli avvenimenti di cui è stato testimone oculare ( vedi Dan.7:1; 8:1; 9:1, 10:1).

A proposito del profeta Daniele, è già notevole che, dal tempo della sua deportazione in Babilonia nel –605, fino al terzoanno di Ciro, ovvero, ben settant’anni dopo, quasi novantenne, egli detenesse importanti cariche presso la coorte di

Babilonia. Ma se la sua deportazione fosse avvenuta nel –618 (sarebbe più corretto dire nel –625), sarebbe ancora

immaginabile un venerando di circa cento anni di età che ricoprire ancora una delle cariche più importanti dell’impero? La

cosa si commenta da sé!

Perché è importante questo capitolo?

L’importanza di questo capitolo è data dal fatto che, una volta appurato che il -605 è il primo anno del regno di

Nabucodonosor, esso segna una tappa fondamentale per comprendere e datare altri avvenimenti, come la profezia dei 70 anni

–Ger. 25:11,12; 29:10.

Ricapitolazione grafica

Un documento in lingua inglese del quale presentiamo una sintesi in italiano:

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The Jews return home -pdf

Sintesi e Conclusione

L'esistenza della WTS (Società Torre di Guardia), l'autorità e

il motivo di appoggiarsi sulla data in cui gli ebrei sono tornati

nella loro Patria.

Per la WTS, è imperativo che questo abbia avuto luogo nel

537 a.C. Questo studio ha dimostrato:

Babilonia cadde a causa dei Medi e Persiani durante

Tishri (ottobre) 539 a.C.

Durante il suo "primo anno", come re di Babilonia, Ciro

ha emanato il suo decreto, che liberava i prigionieri

detenuti a Babilonia, permettendo loro di tornare alle

loro case.

Il calendario ebraico e il calendario babilonese

consideravano il primo anno di Ciro in modo differente.

La WTS rigetta la possibilità che gli ebrei, come Daniele

e Esdra, usassero il sistema di calcolo ebraico.

Secondo il sistema babilonese, il "primo anno" scorse

dal 1 Nisan (marzo) 538 a.C. fino all'ultimo giorno prima

del 1 Nisan (marzo) 537 a.C.

Sebbene la WTS presenti il Dario menzionato nel libro

di Daniele, rimuove qualsiasi impatto che il regno di

questi possa aver avuto riguardo al primo anno di Ciro.

(Dario costituisce quindi un diversivo, una cortina di

fumo per depistare). La WTS elimina Dario dichiarando

che il primo anno di Ciro iniziò nel Nisan del 538 avanti

Cristo. Tuttavia, la WTS di questo non ne tiene conto

quando applica il sistema Nisan/anno d’accessione.

[ovvero, la frazione di un anno, che precede il primo

anno di Ciro, che dovrebbe essere calcolata dall’ottobre

del 539 –quando cadde Babilonia, al marzo del 538,

l’inizio del primo anno di Ciro n.d.r.]..

Ciro emanò il suo decreto in una data ignota del suo

primo anno (dal 1 Nisan 538 a.C. all’ultimo giorno

prima di 1 Nisan 537 a.C.).

-Se Ciro emanò il decreto all'inizio del suo primo anno,

gli ebrei ritornarono durante il 538 a.C.

-Se Ciro emanò il decreto verso l'inverno o, addirittura,

durante il suo primo anno, gli Ebrei ritornarono durante

537 a.C. Per questo motivo la WTS spera che sia questo

ciò che è accaduto. Questo dimostra la sua debolezza e

la minaccia insinuata nelle sue fondamenta. La WTS

non conosce la data del decreto di Ciro

Tutto ciò a cui la WTS può appellarsi è accompagnato

da espressioni come "se", "forse" e "probabilmente".

Esse si basano sulla speranza e sulle congetture, non

sono i fatti di cui hanno bisogno. Questo è devastante.

Geova Dio non ha ritenuto necessario rivelare le

informazioni di cui la WTS ha così disperatamente

bisogno. Egli sa che la data in cui gli ebrei sono

rimpatriati non è importante. Questo evento è una parte

cruciale delle fondamenta della WTS, non è parte di

alcuna cosa fondamentale per Geova Dio. Vedi Matteo

22: 36 - 40; Galati 5: 14

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