16
INDICE «La bagassa del Sudan non arriverà a Russi» 11/10/11 Corriere Romagna Ravenna 2 Il gol di Savelli ha fatto ripartire i falchetti 11/10/11 Corriere Romagna Ravenna 3 Il Riesame: dal Bnl nessuna truffa 11/10/11 Il Sole 24 Ore 4 Se la macchina parte con il piede sinistro 11/10/11 Il Sole 24 Ore 5 Censimento, tanti disagi e l'istat corre ai ripari 11/10/11 Il Sole 24 Ore 6 Patto regionalizzato in tempi stretti 11/10/11 Il Sole 24 Ore 7 Multe senza frontiere in Europa 11/10/11 Italia Oggi 8 Autovelox a noleggio trasparenti 11/10/11 Italia Oggi 9 Patto 2/ C'è tempo fino al 15 ottobre per le compensazioni regionali 11/10/11 Italia Oggi 10 Patto 1/ Monitoraggio entro il 31/10 11/10/11 Italia Oggi 11 Dirigenti a contratto, si assume 11/10/11 Italia Oggi 12 Enti locali, incentivi senza tagli 11/10/11 Italia Oggi 14 Pini (Lega): ‘Il Tar non deve farsi influenzare dal Consiglio di Stato’ 11/10/11 La Voce di Romagna Ravenna 15 Pagina 1 di 16

2 Il gol di Savelli ha fatto ripartire i falchetti 3 4 5 6 ... fileAl centro della pole-mica questa volta appare la bagassa, residuo della lavorazione della canna ... materia prima

Embed Size (px)

Citation preview

INDICE

«La bagassa del Sudan non arriverà a Russi»11/10/11 Corriere Romagna Ravenna 2

Il gol di Savelli ha fatto ripartire i falchetti11/10/11 Corriere Romagna Ravenna 3

Il Riesame: dal Bnl nessuna truffa11/10/11 Il Sole 24 Ore 4

Se la macchina parte con il piede sinistro11/10/11 Il Sole 24 Ore 5

Censimento, tanti disagi e l'istat corre ai ripari11/10/11 Il Sole 24 Ore 6

Patto regionalizzato in tempi stretti11/10/11 Il Sole 24 Ore 7

Multe senza frontiere in Europa11/10/11 Italia Oggi 8

Autovelox a noleggio trasparenti11/10/11 Italia Oggi 9

Patto 2/ C'è tempo fino al 15 ottobre per le compensazioni regionali11/10/11 Italia Oggi 10

Patto 1/ Monitoraggio entro il 31/1011/10/11 Italia Oggi 11

Dirigenti a contratto, si assume11/10/11 Italia Oggi 12

Enti locali, incentivi senza tagli11/10/11 Italia Oggi 14

Pini (Lega): ‘Il Tar non deve farsi influenzare dal Consiglio di Stato’11/10/11 La Voce di Romagna Ravenna 15

Pagina 1 di 16

<Tassare patrimoni e rendite»

brieStopir —

press LIETE 11/10/2011

Caiiere

RAVENNA

z, o oo E o, E E r

«La bagassa del Sudan non arriverà a Russi»

RUSSI. Ennesima querelle fra gli ambientalisti dell'associazione Clan Destino Ravenna Virtuosa e Power-crop, soggetto pronto alla riconver-sione dell'ex zuccherificio in polo e-nergetico con centrale a biomasse. Motivo del contendere questa volta un residuo di lavorazione della canna da zucchero spremuta in Sudan, in u-na raffineria di prossima costruzione. Materiale che l'associazione teme possa approdare a Russi per alimen-tare la centrale. Al centro della pole-mica questa volta appare la bagassa, residuo della lavorazione della canna per i combattivi russiani, per il pre-sidente di Powercrop materiale non esportabile. «Russi - scrive Cinti in u-na nota non merita la bagassa. La raf-fineria in questione ubicata a Port Su-dan non produce, infatti, direttamen-te lo zucchero ma raffina il grezzo: di conseguenza, in questo sito non viene utilizzata la canna e non viene affatto prodotta la bagassa, impiegata appun-to per la produzione di energia esclu-sivamente nello zuccherificio che produce lo zucchero grezzo. In ag-giunta, la bagassa non è nemmeno un prodotto esportabile, è pertanto inve-rosimile - anche dal punto di vista e-conomico - trasferire questo sottopro-dotto per produrre energia in altri si-ti.»

Senza dar adito ad eventuali stru-mentalizzazioni o fraintendimenti, nell'interesse di tutti PowerCrop ri-corda che la Centrale di Russi ha ot-tenuto un'autorizzazione in cui sono state valutate e verificate le fonti della materia prima impiegata».

Pagina 8

Pagina 2 di 16

press LIETE 11/10/2011

Caiiere

RAVENNA

Il riscatto del Russi con la Copparese

ll gol di Savelli ha fatto ripartire

i falchetti RUSSI. I falchetti riprendono il volo

dopo quattro fermate. Il settimo im-pegno del Russi (ha già osservato il turno di riposo) con la Copparese ha infatti fatto riassaporare il gusto della vittoria (1-0) alla formazione di Paolo Bagnara che dopo oltre un mese ha terminato una partita senza gol al pas-sivo (contro i 15 nei quattro turni pre-cedenti). Il tecnico arancione aveva predicato continuità per tutti i novan-ta minuti e i suoi ragazzi lo hanno se-guito nel modo migliore, rischiando qualcosa solamente nei primi quindi-ci minuti per poi prendere in mano le redini del gioco. Il quarto gol stagio-nale di Brian Savelli ha portato il ter-zo successo stagionale. «Dopo quattro ko - spiega Savelli - era fondamentale ritornare alla vittoria. Siamo partiti un po' timidi, è vero, ma abbiamo a-vuto già nel primo tempo le occasioni per passare in vantaggio (Rinaldini ha colpito un palo e un incrocio, ndr). Abbiamo disputato una partita di grande sacrificio, tutti hanno portato il proprio contributo. Sono veramen-te contento di avere realizzato un gol importante dopo che contro il Caste-naso la doppietta non era bastata (3-2 per gli emiliani, ndr). Nel finale ho a-vuto altre occasioni per segnare ma ho risentito dei crampi e la partita è rimasta in bilico fino alla fine».

Domenica prossima i falchetti sa-ranno di scena a Ozzano. «Il nostro o-biettivo è dare continuità ai nostri ri-sultati. La prossima partita l'affron-teremo ad Ozzano con l'obiettivo di dare seguito a quanto fatto di buono con la qualità del gioco che vuole il nostro tecnico».

Agostino Galegati

Pagina 43 bel 0.0 e provaa ris

Faenza è bello vincere

Pagina 3 di 16

Dall'interno DERIVATI ED ENTI LOCALI

Il Riesame: «Da Bnl nessuna truffa» Ricorso in Cassazione della procura di Messina contro l'annullamento del sequestro di oltre 17 milioni di euro alla Bnl. È l'indagine su una presunta truffa ai danni dei comuni di Messina e Taormina ad opera, secondo l'accusa, dell'istituto bancario, attraverso i contratti di derivati stipulati con i due enti locali siciliani. Un filone giudiziario diffuso in tutta Italia dove però, al momento, le pronunce positive per le banche sono la maggioranza. Il ricorso recente della procura di Messina riguarda il secondo caso in Italia, per dimensioni finanziarie di sequestro, subito dopo quello deciso a Milano (oltre ioo milioni bloccati a un pool di banche). Ma il tribunale del Riesame del capoluogo siciliano, annullando l'atto di sequestro, ha stroncato l'impianto accusatorio della Procura. Nel valutare «la contestazione mossa a carico dei dipendenti dell'Ente» bancario tra cui due dirigenti apicali, Giuseppe Pignataro, direttore della divisione Pubblica amministrazione Bnl, e Roberto Antolini, responsabile dei derivati alla P.A., il Riesame afferma senza mezzi termini come «non si possa, invero, dubitare della legittimità dell'operazione nel suo complesso». E «insussistente il fumus commissi delicti» cioè una base di prova di gravi indizi di

IMPRMS.R16.1.9......109(2.1.23,71. 7CP.7.973+0.9%M.5. 019rmaumonmainmeei

colpevolezza. Di più: «Non si . evince - scrive il Tribunale - a carico degli enti locali interessati il lamentato danno patrimoniale cui si farebbe corrispondere l'ingiusto profitto ricavato dall'Istituto di credito». Non c'è alcuna ipotesi di truffa, dice insomma il Riesame, e i comuni di Messina e Taormina finora da quei contratti di derivati di certo non ci hanno rimesso.

. jolacongela le esali

sulle intercettazimi

press unE 11/10/2011

Il So►e12

Pagina 4 di 16

Se la macchina parte con il piede sinistro L'AVVIO DEL CENSIMENTO

Niente di irreparabile, per carità, a tutto c'è un rimedio. Però iniziare la grande corsa del censimento tra disa-gi e inefficienze non è esattamente il biglietto da visita

migliore per la macchina che dovrà radiografare il paese e con esso interfacciarsi da qui alla fine di gennaio. Domenica e ieri mattina il sito dell'Istat, su cui potevano essere compilati i questionari online, è andato in tilt. Colpa del sito, colpa del collegamento o merito dei cittadini che in gran numero han-no voluto adempiere fin dal primi giorno al loro dovere non è possibile saperlo con certezza. Il rimpallo di responsabilità è sport nazionale. Rimane il dato: per una giornata e mezza è stato impossibile accedere al servizio online. Poi la consegna del plico per quella parte dei cittadini che, invece, avevano deciso di compilare a mano i questionari. Anche qui disagi e confusione: uffici postali che non accettavano i plichi, perso-nale che si dichiarava ancora impreparato (e sottolineava che in fondo c'è tempo fino a febbraio), uffici circoscrizionali che rimpallavano i cittadini alle poste. Da Milano a Torino, da Napoli a Bologna i disservizi hanno attraversato l'Italia senza distinzioni di sorta. Non è stato un buon inizio, inutile negarlo. La speranza è'che le cose vengano messe a posto rapi-damente. È lapalissiano che è più coerente chiedere agli italia-ni di essere efficienti essendo per primi efficienti.

Imprenditori per il futuro

1.

press unE 11/10/2011

Il Sole12

Pagina 5 di 16

W.4.910073E1',

Servizi. Giovannini: potenziati i server

Censimento, tanti disagi e l'Istat corre ai ripari Nicoletta Cottone ROMA

i Se l'assalto per il cyber cen-simento ha mandato in tilt il si-to dell'Istat nella prima giorna-ta - quella della «fotografia» sullo stato del Paese - ieri, se-conda giornata, non è andata meglio sul fronte dei disagi per la consegna dei plichi negli uffi-ci postali. L'ansia da compila-zione ha dovuto fare i conti con il medioevo digitale, che ha co-stretto molti internauti a pren-dere carta e penna per compila-re i moduli. «Siamo stati colti di sorpresa, i server erano di-mensionati per 3oomila contat-ti l'ora e la media è stata di 400mila, con punte di un milio-ne», ha spiegato il presidente dell'Istat, Gianni Giovannini. «Ora abbiamo raddoppiato i server» e tutto «ha funzionato regolarmente».

Ieri sera erano 646mila le persone censite online dall'Istat e poco meno di io3mi-la le buste consegnate negli uffi-ci postali. Record di consegne alle Poste in Lombardia, con più di 25mila moduli. Seguono l'Emilia-Romagna (13mila) e il Piemonte (oltre umila).

Molti, però, hanno dovuto fa-re i conti con le difficoltà, per la consegna dei plichi, con uffici postali bloccati dall'assenza di connessione informatica e mol-te agenzie impreparate allo start che rimandavano a casa i cittadini. Poste italiane ha par-lato solo di «qualche sporadi-co rallentamento all'apertura degli uffici postali, determina-to dal massiccio afflusso di per-sone». In realtà a Roma, in via-le Trastevere, per esempio, non si poteva consegnare il pli-co. «Assenza di collegamen-to», rispondevano allo sportel-lo. Identica situazione in via

Massaciuccoli, ma anche in al-tri uffici della Capitale, dove i cittadini sono stati invitati a presentarsi «in un altro mo-mento» per l'impossibilità di realizzare la connessione infor-matica per il ritirò del questio-nario.Idem a Bologna, invia Za-nardi, dove il personale ha det-to di non esser ancora pronto. Analoghi disagi di connessio-ne informatica sono stati segna-lati a Napoli e Palermo.

A Milano l'ufficio di via C as-siodoro esponeva un cartello per rinviare la consegna. In via Cilea l'impiegata prova, ma senza risultati. Alla fine la con-segna a mano nell'unico centro di raccolta di via Marsala, per-ché l'altra sede, segnalata sul si-to Istat, non è attiva. A Berga-mo risulta errato l'indirizzo di via Matteotti segnalato dall'Istat come unico centro di raccolta.

Flavio, romano doc, dopo aver fallito il tentativo web, do-po un passaggio alla posta di via Marsala, dove la fila è sco-raggiante, è entrato al Centro di raccolta comunale di via Goi-to. Lì l'amara sorpresa. Salire al quarto piano, infatti, non gli è servito: abita a Monte Mario e in via Goito non accettano il suo modello cartaceo. «Ognu-no deve consegnare nella sua zona», sostengono. Ma sul re-golamento, ha protestato Fla-vio, «non c'è scritto così».

Intanto mentre il ministro Renato Brunetta invita i dipen-denti pubblici a compilare i mo-delli on line dall'ufficio e nell'orario di lavoro, il Coda-cons chiede già rimborsi di 5o euro ai cittadino per i disservi-zi. Per la primavolta, poi, le cop-pie conviventi, etero o gay, si potranno dichiarare.

RIPRODUZIONE RISERVATA Pagina 33 I nur di un gi SUCCE

253.5 3

31.90 (.34,

96.58 1.95

24

Arriveder a MADE Milano 17

press unE 11/10/2011

Il Sole12

Pagina 6 di 16

Patto regionalizzato in tempi stretti

„ezoknwrian

Enti locali. Il Ragioniere generale dello Stato ha firmato il decreto che permette le compensazioni

i Patto regionalizzato in tempi stretti Entro venerdì le richieste delle Regioni - A fine mese la distribuzione

Gianni Trovati MILANO

Arriva anche l'ultimo tas-sello per la «regionalizzazio-ne» del Patto di stabilità zon di Comuni e Province. Il Ragionie-re generale dello Stato, Mario Canzio, ha firmato il decreto sulla «regionalizzazione oriz-zontale», quella che offre alle Regioni il ruolo di cabina di re-gia nelle compensazioni tra en-ti che hanno spazi finanziari li-beri ed enti in difficoltà con gli obiettivi Zoo. Insieme alla «re-gionalizzazione verticale», che consente ai Governatori di ce-dere ai Comuni risorse in grado di aiutarli ai vincoli di finanza pubblica, il provvedimento che ha ottenuto il via libera ufficiale completa il puzzle degli stru-menti territoriali messi a dispo-sizione dalla legge di stabilità (articolo i, commi 141 e seguenti della legge 220/2010). Obiettivo condiviso è quello di liberare quote dei pagamenti in conto capitale bloccati dal Patto, an-che per accorciare l'attesa e quindi alleviare i problemi di li-quidità delle imprese che lavo-rano con gli enti locali.

La firma sul provvedimento è essenziale perché consente alla Ragioneria di procedere al-la distribuzione dei dati neces-sari alle Regioni per avviare il meccanismo delle compensa-zioni territoriali, ma la riuscita dell'impresa appdre una scom-messa. I tempi, infatti, sono strettissimi, perché le Regioni hanno solo questa settimana per raccogliere da Comuni e

Province il differenziale positi-vo o negativo previsto da cia-scuno di loro rispetto al target fissato dalla manovra; ricevuti i dati e fatti i calcoli, c'è tempo poi sino a fine mese per distri-buire fra gli enti che ne hanno bisogno gli spazi finanziari con-cessi dallé amministrazioni lo-cali che non sono in difficoltà. Calendario a parte, la stessa si-tuazione dei Comuni, in affan-no generalizzato per rimanere nei binari tracciati dal Patto di stabilità, rischia di assottiglia-re le fila dei sindaci e dei presi-denti di Provincia disposti a cc-

LO STRUMENTO PARALLELO Buoni risultati dal meccanismo «verticale» con cui le amministrazioni cedono risorse in favore dei pagamenti dei sindaci

dere spazi finanziari al proprio vicino. Rimane il fatto, però, che un'applicazione ampia di questo meccanismo potrebbe evitare le "sorprese" degli ulti-mi anni, in cui per carenze di prograMmazionc (c tortuosità delle regole) il complesso dei Comuni ha raggiunto regolar-mente un obiettivo molto più alto di quello assegnato dalla manovra (nel 2010, per esem-pio, questo problema ha blocca-to risorse per 812,8 milioni se-condo la Corte dei conti). La cessione di quote, inoltre, non è gratis: il Comune che corre in

aiuto degli enti in difficoltà si vedrà migliorare il proprio obiettivo nel 2012 e nel 2013 in misura proporzionale al "con-tributo" concesso, mentre l'en-te che riceve la quota dovrà rag-giungere nei prossimi due anni un saldo inasprito dalla spinta ricevuta nel 2011. Il complesso del dare-avere, infatti, deve tra-dursi in un gioco a somma zero per il consolidato pubblico.

, Mentre la compensazione fra gli enti locali scaldai motori, il meccanismo gemello del tra-sferimento di risorse dalle Re-gioni ai Comuni (regionalizza-zionc verticale), costretto den-tro lo stesso calendario, sta mo-strando buoni risultati, con mol-ti Governatori che hanno stac-cato assegni in favore dei sinda-ci del territorio. Tra gli esempi più significativi vanno citati quelli dell'Emilia Romagna, che in pratica ha offerto il mo-dello per le norme nazionali, e del Piemonte, ma tra gli altri an-che Lombardia, Liguria e Vene-to si sono fatti sentire, mentre la Puglia ha annunciato un inter-vento in questo senso.

Saranno limitati, invece, gli sconti che saranno distribuiti con il meccanismo premiale in-trodotto sempre dalla legge di stabilità 2010 (articolo i, com-ma 122 della legge 220/2010). Il plafond è determinato dagli ef-fetti finanziari delle sanzioni per chi non ha rispettato il Pat-to nel 2010, sanzioni alleggerite dal Dlgs 149/2010.

gianni,[email protected]

Cii1PRODAICN RISERVA,

Compensazione

*Il meccanismo agisce sui pagamenti in conto capitale che gli enti locali possono effettuare senza sforare gli obiettivi di bilancio imposti dal patto di stabilità interno. In pratica, in

Ctg l PATTO ORIZZONTALE In questo meccanismo, reso possibile dal decreto dell'Economia firmato dal Ragioniere generale, le Regioni intervengono come cabina di regia di rapporti contabili che si instaurano fra i Comuni (o le Province) del territorio. Gli enti che hanno spazi finanziari liberi senza sforare gli obiettivi del Patto cedono quote agli altri enti in difficoltà, con un meccanismo a somma zero per ogni realtà territoriale. A somma zero sono anche gli incentivi, perché gli sconti offerti nel biennio successivo agii enti che cedono quote sono compensati dagli inasprimenti dell'obiettivo assegnato a coloro che le ricevono

base alla condizione dei propri conti ogni ente può effettuare una data quota di pagamenti: nella compensazione orizzontale, gli enti che hanno «spazi finanziari» liberi perché possono rispettare tutti gli obblighi senza sforare i vincoli cedono una quota di risorse agli enti in difficoltà. La cessione è solo contabile, perché serve a evitare che nel loro insieme gli enti di ogni Regione non sforino l'obiettivo complessivo assegnato a ogni territorio

Doppio canale

I PATTO VERTICALE Con questo strumento la Regione mette a dispoSizione degli enti locali del proprio territorio una quota di risorse per facilitare i pagamenti in conto capitale di Comuni e Province nei confronti dei fornitori. Un primo modello di patto regionalizzato era stato introdotto dal DI 5/2009 (articolo 7-quater) e , confermato dal 012/201D, e l'anno scorso ha permesso a sette Regioni di liberare in tutto 403 milioni di euro. Per il 2011 la norma è quella prevista dall'ultima legge di stabilità e corretta dalla manovra di luglio, e a consuntivo potrebbe dare un risultato più alto rispetto a quello raggiunto lo scorso anno

Pagina 39

pressunE 11/10/2011

II Soler /,1

Pagina 7 di 16

CODICE DELLA STRADA/ È in arrivo sulla Guue la direttiva approvata a fine settembre

Multe senza frontiere in Europa Sanzioni da pagare anche per chi trasgredisce in altro stato

DI STEFANO MANZELLI ED ENRICO SANTI

Arriva un freno all'im-punità dei cittadini co-munitari che compiono determinate violazioni

stradali in altri stati membri. E sarà anche più difficile far-la franca passando sotto al controllo dei sistemi elettro-nici deputati all'accertamento dell'eccesso di velocità. Resterà però ancora complicato incas-sare le sanzioni ed applicare eventuali misure accessorie. Sono queste le importanti no-vità contenute nella direttiva sull'applicazione transfronta-liera delle multe stradali che il 29 settembre 2011 ha otte-nuto il definitivo via libera del Consiglio dell'unione europea e che in questi giorni sarà pub-blicato sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea. Dal mo-mento della pubblicazione gli stati membri avranno venti-quattro mesi di tempo per rece-pire le nuove regole. Nel campo di applicazione della direttiva abbiamo alcune infrazioni stra-dali tassativamente elencate ovvero l'eccesso di velocità, il mancato uso della cintura di sicurezza, il mancato arresto davanti a un semaforo rosso, la guida in stato di ebbrezza, la guida sotto l'influsso di so-stanze stupefacenti, il mancato uso del casco protettivo, l'utiliz-zo di una corsia vietata (corsia di emergenza, corsia preferen-ziale per il trasporto pubblico o corsia chiusa per motivi di congestione o di lavori strada-li) e l'uso indebito di cellulare o di altri dispositivi di comuni-cazione durante la guida. Que-ste violazioni restano discipli-nate e sanzionate secondo gli ordinamenti di ciascuno stato membro. L'autorità designata dello stato in cui è stata accer-tata l'infrazione potrà però ot-tenere in via telematica i dati di immatricolazione dei veicoli. Conseguentemente invierà al proprietario del veicolo una "lettera d'informazione", stam-pata secondo un modello stan-dard in una delle lingue ufficiali dello stato di immatricolazione del mezzo, nella quale saranno indicati la tipologia della vio-lazione, il luogo, la data e l'ora dell'accertamento, le norme violate, l'importo della sanzio-ne con i termini di pagamento, i dati riguardanti il dispositivo elettronico eventualmente uti-lizzato (numero identificativo e data di validità dell'ultima

calibratura), la velocità misu-rata e quella contestata dopo il calcolo della tolleranza di legge e i termini e le modalità per presentare ricorso. Entro sessanta giorni dal ricevimento della lettera di informazione, il proprietario dovrà inviare un modulo di risposta, specifican-do i dati del trasgressore oppu-re dichiarando di considerare illegittimo l'accertamento. Il pagamento della sanzione do-vrà essere effettuato all'autori-tà competente dello stato in cui è stata accertata la violazione. In caso di mancato pagamento la direttiva non fornisce indi-cazioni precise, limitandosi a citare nelle premesse la deci-sione quadro 2005/214/gai del Consiglio del 24 febbraio 2005 sul reciproco riconoscimento delle sanzioni pecuniarie. Ven-gono comunque fissati i criteri da osservare nella stesura di una successiva direttiva che dovrà essere adottata per de-finire in dettaglio le procedure conseguenti al mancato paga-mento della sanzione pecunia-

ria, a prescindere dalla natura civile o penale della sanzione e nel rispetto delle leggi e delle procedure nazionali. In concre-to dovranno essere definite le regole per la trasmissione della decisione finale fra le varie au-torità competenti dello stato in cui è stata accertata l'infrazione e dello stato in cui il proprieta-rio o trasgressore è residente e le norme per il riconoscimento e l'esecuzione della decisione finale La direttiva riserva par-ticolare attenzione all'accerta-

mento delle infrazioni consi-stenti nel mancato rispetto dei limiti di velocità. Oltre all'in-clusione di questa tipologia di infrazione fra quelle per le quali fra due anni ci sarà l'applicazio-ne transfrontaliera delle multe, gli allegati della direttiva pon-gono anche le basi per rendere uniformi a livello comunitario gli accertamenti con dispositivi automatici. Infatti, entro tren-tasei mesi dall'entrata in vigore della direttiva, la commissione europea dovrà valutare l'oppor-

tunità di armonizzare l'utilizzo delle apparecchiature automa-tiche di controllo e le relative procedure, elaborando linee guida per rendere il più possibi-le omogenee le disposizioni dei vari stati membri in materia di rispetto dei limiti di velocità. In prospettiva, dunque, la commis-sione dovrà elaborare nuove re-gole, prevedendo in particolare l'utilizzo dell'autovelox e del telelaser soprattutto nei trat-ti stradali in cui il numero di sinistri causati dall'eccesso di velocità è superiore alla media. Inoltre, i controlli dovranno es-sere intensificati negli stati in cui il tasso di incidentalità è più elevato o la diminuzione del nu-mero di vittime dal 2001 in poi è inferiore alla media dell'Unione europea. Gli stati membri do-vranno altresì garantire che le disposizioni in materia di limiti di velocità siano rese note agli utenti stradali mediante idonea segnaletica stradale da posizio-nare in tutte le frontiere auto-stradali. ©Riproduzione riservata—*

Malie senza frontiere in Europa

Pagina 25

press unE 11/10/2011

ItaliaOggi

Pagina 8 di 16

press L.IfE

11 /10/2011 ItaliaOggi

MINTRASPORTI

Autoveloxa noleggiotrasparenti

DI STEFANO MANZELLI

Via libera all'acquisizione distrumenti autovelox a noleg-gio da parte dei comuni purchéil contratto con la ditta sia tra-sparente e a canone fisso ov-vero senza alcun collegamentopremiale al numero delle infra-zioni accertate. Lo ha ribadito ilMintrasporti con parere n. 4195del 4 agosto 2011 . Nonostante lalegge 120/2010 abbia evidenzia -to il divieto di attivare contrattidi noleggio autovelox condizio-nati dal numero delle multeaccertate, sono ancora tanti icomuni che chiedono chiarimen-ti. L'art. 61 della legge 120/2010 ,entrata in vigore definitiva -mente alla vigilia dello scorsoferragosto, ha stabilito che glienti locali possono acquisire mi -suratori elettronici di velocitàanche con contratti a noleggio acanone fisso . In buona sostanzail comune può concordare con ilprivato il ristoro delle spese diaccertamento cioè di un costodocumentabile ed unitario. Tral'altro questo importo, second ol'art. 201 del codice della stra-da, dovrebbe sempre essere ad -debitato al trasgressore . Anch eun costo fisso forfettario puòandare bene, conclude il mit,ma sempre senza valutazion ia percentuale sulle multe ac-certate .

Pagina 26

Pagina 9 di 16

È stato firmato ieri il decreto del Mef che definisce le linee guida relative al Patto regionale orizzontale. In attesa della pubblicazione, il testo è stato anticipato sul sito della Ragioneria generale dello stato. I tempi, in-

tti, sono assai stretti: gli enti locali hanno tempo solo fino al 15 ottobre per mettere a disposizione spazi finanziari o per richiederne di nuovi alle regioni, che dovranno operare le compensazioni entro il 31 ottobre. Ma questo timing serrato e la complessità del meccanismo rischiano di rive-larsi ostacoli insormontabili. Il patto regionale orizzontale consente alle regioni di compensare gli obiettivi degli enti locali del proprio territorio, fermo restando l'obiettivo aggregato annuale ad essi assegnato, In pratica, le province e i comuni che prevedono di realizzare un saldo migliore del

di chepr°naPi ridistribuirà o2r àpo olaslfavoreseo

, npo cedere rev degli

gor

le gli.

le. ihenti

che

spazi

g

finanziari

ion i necessitano

, nell'attuarenc edi mesails g meccanismo

,all

a o Tale

margini

v debbano attenersi a linee guida da definire con decreto del Mef. e pr ento ha avuto una lunga gestazione e solo venerdì scorso ha avuto

l'ok dell'Unificata. Come accennato, esso prevede éhe, entro il 15 ottobre, gli enti localiomu :

mc o • hin a I propria disponibilità o proprio fabbisogno di spazi finsnziari

alle regioni (oltre che re ad Anci e Upi regionali). Tale comunicazione è factol- tativa; tuttavia, chi omette di farla e a fine anno registra una differenza fra saldo e obiettivo superiore ad una soglia definita a livello regionale sarà penalizzato con l'esclusione dal Patto orizzontale nell'anno successivo. Gli enti che abbiano beneficiato di un miglioramento de proprio obietti vo dovranno restituire i maggiori spazi finanziari ricevuti accettando il peggioramento degli obiettivi assegnati per il biennio successivo per un importo complessivamente Pari alla quota loro attribuita nel P e In tal modo, viene garantita agli enti che cedono spazi finanziari la restitu-zione, entro due anni, della quota olla essi ceduta. Per ogni anno, quindi, le variazioni migliorative e Peggiorative devratulurumPubs asiesatteaommente: garantendo l'invarianza dell'obiettivo aggregato

di comparto.

Le uni

cazioni degli enti locali, pertanto dovranno precisare anche le modalità di cessione o di recupero degli spazi finanziari nel biennio successivo; Entro il 31 ottobre le regioni dovranno ripartire gli spazi finanziari dispo bili, concordando i relativi criteri in sede di Consiglio delle autonomie locali o in mancanza con Miei e Upi regionali e privilegiando le spese in conto capitale, quelle inderogabili e quelle che incidono positivamente sul sistema economico di riferimento. Si tratta di un meccanismo alquanto complesso

' che impone una programmazione triennale difficilmente compatibile con la continua evisione delle regole del Patto. Per il 2011,

inoltre, esso rischia di rivelarsi biapplicabi-le in un così breve lasso di tempo.

Matteo Barbero

ON LI NE

Pagina 33

le per l eompensazioni regionali 21 C e tempo o fino al 15 ottobre

press unE 11/10/2011

ItaliaOggi

Pagina 10 di 16

Patto 1/ Monitoraggio entro il 31/10 Il monitoraggio del patto di stabilità interno, relativo al primo semestre del 2011, dovrà essere trasmesso, dai comuni sopra i 5 mila abitanti e dalle province, entro il prossimo 31 ottobre. È quanto previsto con decreto della Ragioneria generale dello stato del 7 settembre 2011, pubblicato nella G.U. del 1° ottobre, che ha approvato i relativi prospetti di rilevazione.

Il comma 109 dell'articolo 1, della legge finanziaria per il 2011, ha disposto che per il monitoraggio degli adempimenti relativi al patto di stabilità gli enti soggetti trasmettono semestralmente al dipartimento della Ragioneria gene-rale, entro trenta giorni dalla fine del periodo di riferimento, le risultanze in termini di competenza mista, attraverso un prospetto e con le modalità definiti con decreto. La Conferenza stato-città e autonomie locali ha espresso il proprio parere favorevole sulla bozza di provvedimento, nella seduta del 27 luglio scorso. Il decreto chiarisce, dopo un lunga premessa normativa, che il prospetto - da trasmettere esclusivamente via web - deve essere compilato indicando i dati cumulati a tutto il periodo di riferimento.

Il principale elemento di novità contenuto nel decreto è l'indicazione che gli effetti finanziari positivi che derivano dalle sanzioni, a seguito del mancato rispetto del patto di stabilità per il 2010, sono validi ai fini del raggiungimento degli obiettivi assegnati per l'anno in corso. Questo è dovuto alla mancata riproposizione, per l'anno 2011, del comma 22 dell'ar-ticolo 77-bis del dl n. 112/2008, secondo il quale gli effetti delle sanzioni non concorrevano al perseguimento dell'obiettivo dell'anno in cui le misure erano attuate. Pertanto, a differenza del 2010, per quest'anno gli effetti finanziari positivi derivanti dall'applicazione delle sanzioni non trovano alcun richiamo nel modello ministeriale Monit/11. Il decreto chiarisce, inoltre, ché i prospetti allegati possono essere oggetto di aggiornamenti a seguito di successive novelle legislative, che escludano elementi dai saldi rilevanti ai fini del patto di stabilità interno, così come già accaduto per il 2010. È di questi giorni, infatti, la predisposizione di un decreto del mini-stro dell'economia e delle finanze, di concerto con il ministro dell'interno e d'intesa con la Conferenza stato-città e autonomie locali, che riduce gli obiettivi annuali degli enti, sulla base degli effetti finanziari prodotti dalle sanzioni degli enti inadempienti. Nella versione originaria, del comma 122 della finanziaria per il 2011, la riduzione era pari alla differenza, registrata nell'anno precedente a quello di riferimento, tra l'obiettivo assegnato e il saldo conseguito dai comuni e dalle province inadempienti. Il premio sarà in termini di sblocco di una percentuale dei residui passivi, disposizione che già fu attuata nel 2010 con lo sblocco nella misura dello 0,75 per cento. Per le risorse relative alle operazioni di censimento il decreto della ragioneria generale dello Stato ricorda che sono esclusi dal saldo finanziario le risorse trasferite dall'Istat e le relative spese, nei limite delle risorse stesse, purché si tratti di spese strettamente connesse al censimento; acquisizioni di beni durevoli e spese in conto capitale non possono essere oggetto di esclusione ai fini del patto di stabilità: le poste da escludere vanno indicate nelle voci E8 e S5 del modello allegato.

Eugenio Piscino

Pagina 33 1)irigenti

press unE 11/10/2011

ItaliaOggi

Pagina 11 di 16

La Corte dei conti del Mise è stata la prima a pronunciarsi sul correttivo della Brunetta

Dirigenti a contratto, si assume Tetto all'8% fino alla definizione degli indici di virtuosità

DI LUIGI OLIVERI

li enti locali possono assumere dirigenti a contratto entro il tetto dell'8%, finché non siano

definiti i parametri di virtuosità previsti dall'articolo 20, comma 3, della legge 111/2011.

È la Corte dei conti, Sezione re-gionale di controllo per il Molise la prima a pronunciarsi in merito agli effetti dell'articolo 1 del dlgs 141/2011, il cosiddetto «corret-tivo» alla riforma-Brunetta, col parere 14 settembre 2011, n. 81, sostenendo che l'ampliamento della percentuale di assunzione di dirigenti «a contratto» al 18% resta congelato, in attesa delle regole sulla virtuosità degli enti locali.

.L'articolo 1 del dlgs 141/2011 novella l'articolo 19 del dlgs 165/2001, nell'intento di chia-rire entro quale misura gli enti locali possono acquisire dirigenti «esterni» alla dotazione organica, aggiungendo un comma 6-qua-ter, ai sensi del quale "per gli enti locali, che risultano collo-cati nella classe di virtuosità di cui all'articolo 20, comma 3, del

decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111, come individuati con il decreto di cui al comma 2 del medesimo articolo, il numero complessivo degli incarichi a contratto nella dotazione organica dirigenziale, conferibili ai sensi dell'articolo 110, comma 1, del Testo unico delle leggi sull'ordinamen-to degli enti locali, di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, non può in ogni caso superare la percentuale del diciotto per cento della dotazione organica della qualifica dirigenziale a tempo in-determinato. Si applica qiianto previsto dal comma 6-bis».

Subito si è posta la questione se in assenza dei parametri di vir-tuosità e, dunque, della espressa qualificabilità degli enti come «virtuosi» valesse la percentuale del 18%, oppure non si potesse radicalmente assumere qualsia-si dirigente a contratto o, infine, continuasse a vigere la percen-tuale dell'8%, seguendo le indi-cazioni del comma 6 dell'articolo

19, come interpretato dalle Sezio-ni riunite della Corte dei conti, delibere 12, 13 e 14 del 2011.

La tesi più restrittiva, secondo la quale effetto del dlgs 141/2011 sarebbe stato il congelamento

della possibilità di assumere di-rigenti a contratto non era con-vincente. È evidente l'intento del legislatore di dettare regole fina-lizzate a permettere di assumere dirigenti a contratto, entro limiti percentuali da definire. l:incer-tezza non poteva che riguardare, allora, la determinazione della percentuale.

Secondo la Sezione Molise nelle more dell'emanazione del decreto finalizzato a determina-

re quali saranno gli enti collocati nella classe di massima virtuosi-tà «rimane consentito procedere al conferimento di incarichi ex art. 110 comma i comma Tuel nei limiti di quanto previsto dalle

deliberazioni delle Sezioni Riunite della Corte dei con-ti nn. 12 e 13/2001/QM».

La condivisibile tesi della Sezione permette di inquadrare meglio, allora, il nuovo comma 6-qua- ter dell'articolo 19. Non si tratta della fissazione secca di un potere discre- zionale assoluto degli enti locali di incrementare la percentuale dei dirigen- ti esterni dall'8% al 18%.

Tale incremento apparirebbe, se slegato da ragioni partico- lari, del tutto irrazionale, po- sto che nelle amministrazioni dello Stato la combinazione dei limiti percentuali entro i quali è possibile acquisire dirigenti a tempo determinato, pari al 10% per la dirigenza di prima fascia e all'8% per i dirigenti di secon- da, dà come risultato in termini assoluti proprio 1'8%. È, insom- ma, fuorviante immaginare che

Pagina 33 •• • - ••• • •• • •••• •-- • ••••••••• ••••'.• I)irieuti a eiintratto, si assume

press unE 11/10/2011

ItaliaOggi

Pagina 12 di 16

press unE 11/10/2011

ItaliaOggi

per gli enti locali si potessero sommare la percentuale del 10 e dell'8%.

Secondo la chiave di lettura suggerita dalla Sezione Molise, il comma 6-quater deve essere considerato logicamente con-nesso al comma 6 dell'articolo 19, norma che regge il sistema e che fonda la possibilità di assumere dirigenti a contratto solo entro la soglia dell'8% della dotazione or-ganica. Sicché, il comma 6-quater finisce per essere una norma che incentiva gli enti a collocarsi nel-la fascia di massima virtuosità, in quanto tra , gli altri «benefici» scatta anche quello di poter ac-quisire dirigenti a contratto oltre la soglia «ordinaria» dell'8%, fino al massimo del 18%.

Questa logica interpretativa è confermata da una specificazio-ne espressa del parere della Se-zione Molise, secondo il quale la possibilità di assumere entro la più ristretta percentuale dell'8% varrà anche successivamente all'adozione del decreto sulla virtuosità degli enti anche «per gli enti non collocati nella prima classe di virtuosità».

O Riproduzione riservata

Pagina 33 •• • - ••• • •• • •••• •-- • ••••••••• ••••'.• I)irigeuti a eiintratto, si assume

Pagina 13 di 16

La Corte conti a sezioni unite: solo due eccezioni alla stretta del dl 78 sulle risorse decentrate

Enti locali, incentivi senza tagli I compensi a progettisti e legali interni fuori dal tetto 2010

DI FRANCESCO CJRISANO

Gli incentivi per la pro-gettazione (interna) di opere pubbliche e i com-pensi per l'avvocatura

comunale e provinciale restano fuori dalla stretta prevista dalla manovra correttiva 2010. Si trat-ta delle uniche eccezioni all'appli-cazione dell'art. 9, comma 2-bis del dl 78/2010 che ha imposto agli enti locali di cristallizzare, dall'1/112011 e fino al 31/12/2013, le risorse destinate annualmen-te al trattamento accessorio del personale in modo che non supe-rino l'importo fatto registrare nel 2010. Nessun'altra deroga può essere ammessa perché la ratio della disposizione (limitare la crescita dei fondi destinati alla contrattazione integrativa) impo-ne una lettura non estensiva. Per questo, onde evitare effetti distor-sivi, gli enti dovranno sterilizzare le spese sostenute nel 2010 per pagare i progettisti e gli avvoca-ti interni, non includendole nel tetto da prendere in considera-zione. Diversamente, chi l'anno scorso ha dovuto pagare ingenti somme per questo tipo di spese

ne risulterebbe eccessivamente penalizzato, perché il tetto delle risorse complessive destinabili alla contrattazione integrativa risulterebbe elevato «in modo improprio». Lo hanno chiarito le sezioni unite della Corte dei conti con la delibera n. 51/2011 che ha tolto agli enti ogni speranza di aprire un varco interpretativo a proprio favore. A chiamare in causa le sezioni unite è stata la Corte conti Lombardia. I giudici lombardi ancora una volta hanno tentato di alleggerire il compito di comuni e province escluden-do dal tetto di spese, che dovrà per tre anni restare al livello del 2010, una serie di risorse desti-nate a finanziare specifici incen-tivi: oltre a progettisti e avvocati interni, la Corte conti Lombardia chiedeva di escludere i compensi per il recupero dell'Ici, quelli per le indennità di turno della polizia locale e i proventi derivanti dai contratti di sponsorizzazione.

La magistratura erariale mi-lanese ha richiamato a sostegno delle proprie tesi anche l'orienta-mento analogo delle sezioni re-gionali di Marche e Liguria, oltre a una circolare della Conferenza

delle regioni. Tutte favorevoli a escludere dal tetto gli incentivi di cui sopra per svariate ragioni. Gli incentivi Ici, per esempio, non andrebbero tenuti in conto poi-ché «verrebbero corrisposti con fondi che si autoalimentano, os-sia mediante risorse etero-finan-ziate rispetto alle risorse proprie degli enti locali». I compensi per i legali dell'ente derivanti dalla condanna alle spese delle contro-parti andrebbero esclusi perché «non si tratterebbe di somme in-cidenti sugli equilibri di bilancio degli enti». E ancora, i proventi dei contratti di sponsorizzazione dovrebbero restare fuori dal tet-

to in quanto risorse, sì destinate al fondo per la contrattazione integrativa, ma anche in questo caso «etero-finanziate e dunque non incidenti sugli equilibri delle finanze locali». Mentre gli incentivi ai progettisti, secondo la Corte conti Lombardia, sareb-bero da considerare spese per investimenti e non invece per personale. Le sezioni unite, dopo un lungo excursus storico sulle dinamiche retributive che dal 1993 in poi hanno di fatto incre-mentato la spesa delle pubbliche amministrazioni a livello decen-trato aumentando sempre più il divario tra stipendi contrattuali e stipendi percepiti, ha ribadito che l'art. 9, comma 2-bis non ammet-te sconti. «Si tratta di una norma volta a rafforzare il limite posto alla crescita della spesa di per-sonale», scrivono i giudici presie-duti da Luigi Giampaolino, «che prescinde da ogni considerazione relativa alla provenienza delle ri-sorse e per questo applicabile an-che nel caso in cui l'ente disponga di risorse aggiuntive derivanti da incrementi di entrata».

Le uniche eccezioni che le se-zioni unite ammettono alla ne-

cessità di interpretare in modo non estensivo la disposizione del dl 78 riguardano come detto gli incentivi ai progettisti e agli avvocati interni. Si tratta infatti di risorse «correlate allo svol-gimento di prestazioni profes-sionali specialistiche offerte da personale qualificato in servizio presso la p.a.» che, se acquisite all'esterno, comporterebbero costi aggiuntivi per i bilanci degli enti. «Pertanto», chiariscono le sezioni unite, «in tali ipotesi dette risorse alimentano il fondo in senso solo figurativo dato che esse non sono poi destinate a finanziare gli in-centivi spettanti alla generalità del personale dell'amministra-zione pubblica».

I fondi derivanti dal recupero dell'Ici o dai contratti di sponso-rizzazione, invece, non possono essere esclusi perché «potenzial-mente destinabili alla generalità dei dipendenti».

Luigi Giampaolino

press LITE 11/10/2011

ItaliaOggi

Pagina 14 di 16

:::,:::‘3.3.35:::•; ,:t.. ........'": ,̀:::::::::::::::::::::::::::::::::::::::''''':"" s , :%:.:.:.,-,i,„,.. ,:...,,. !.,.,...,::

L.,..:,.•:,,,:::,-".:.-- 14. z: ' ,,,[•::.:::. k„,,,:.:::::••••:..:

.1: ,..

...,.:::::.... ..‘ ,.

..

,..,,,,,,::::::.:::::::::,....11:, „..„,•,.. •• • •

• •• "•,•• •,

...

"No-n si.amo ca ima Repubblica

acne Darlane •S•R

CENTRALE DI RUSSI I i IL DEPUTATO GIUDICA UNA FORZATURA IL PRONUNCIAMENTO

DEL MASSIMO ORGANO DELLA GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA CONTRO LA SOSpENSrvA

--4--\''''''' ---"3 g: k \ _..

-•-s

, - - Stali

cs

A, __.• --N -'41 -',Z1

,., „ ''' '+'s

,-- ‘,1.- -<,'$--- , ..„.,....- ...

r-

i g■

, - , , '''

',t...,

\ '

E

a .

k,„ 4::.k (-- \ 4.----CZ: --r•nk

:‘,„,,,,,,..., .' \ :

c

, . ' una sentenza che non deve in-

IL consportairtento Quesio, )tes3, 4 pen

–k— deptnalIO Gia.P.:13ca:Pi-

ni., Lega Nord, SUI reeerit e pronunclamento del Consiglio di. Sia.to riguardante il luiuro cen-trae a bioinasse Bussi. Ma pardinno dal princi-pio. A fine settembre il Consiglio di. Stato [Ci bloc-cato la. sitSpen.SiVa to scorso g;g),

quando la )Ne le :i:li:este di stilT in ,atizace gruppo di associaziod e cittadini., tel cui M:ATM:na-to Stelle, Clandestino, Italia Nostra. La sospensiva accor-dai:a faceva teva trU 0.3.: fatto specifico, il patite:A:tre moite: con CUL hì. Sede Lil Conterei"- Z.3. dei Servizi, glUdt-

ct() , non om3.o un parere espresso dalla Soprinteliden-Za per 'Beni culturali, pre0C-

CErpat: deillirripatio che stabilimento industriale po-trebbe avere su Palazzo San. Gla.conio. prOSUU:l.C;a-

mento che avev:i.faito grida-re di felicità i. contrari e la-sciato di stucco ì favorevoli. che pero nelfinfinito

053)11/. 3330 detta cen- trale - è stato ribaltato dalliennestino capitolo che in subito invertito p.i .timori delle parti. Mi Se13ll1Ta Una anche se non ho ancora

i€lOiidispositivo ;Leila sent enza. Tecnicamente una COSa abbastanza inusuale da parte del Consi-glio di Stato, UI) Ci Se politicamente int risenTo di dare un giud1eio 13031 appena iivi9 ietto le carte' commenta Pini, critico ,..ferso il percorso di i-leen-- versione det .vecchio zuccherificio Eridalaia.

Si tratta col -nunque, nota Pini, di una decisione che 13011 CO(e) 3133 ','"3"tert , 0 (i-Si prOSSiMO raTnUnci2,Inet3..

tO atteso per 33.9M21:: , 0.3_ ,CeMbre, qUand()

Vrà interveníre su ;ma 13) 043 lista di obiezioni com-prendente ancheiafaccenda riguardante la S•prin-tendenza per mtia sos pen siva fit accordata. Per adesso, la sospensiva è stata accoita con sod- isfazione da Raimondo presidente di t'civer-

crop, socteta contrattata ctitin lisercizt COirt-

n.te3.ciali 1 Spa (Pi-oh appartenente al Gruppo industriale 'Mac caferri. P evidente che da-

vanti. al CC 133 11.00 un giudizio dirvi:stilò irta ciòcio cf .:e itue- $ta sentenza, con lI suo di- sposi rivo, altrin aiutato a faxe chiarezza nel senso dein ve- rittt. ',ti siamo soli oposn a U:3.

. . ,

tenza aniti. a dare certezza ai

prossimo giudizio del Thir.

CanSglio di Stai:: è i3::4a1lo superiore e il Tar dovrebbe tenerne conto' commentò a caldo.

die non trova d'aC.

cordo deputato dei 113. 13 li Mb -Or:aie amministrativo 11011 deve sentirsi.

in nessun modo influenzato dai p:rovvedimento 5igli.0 Che diCe nEllta sul:merito di

quello CI 51 i,'Irivrà discutere. Viceversa ViMe113.3"):3.0

Urla Hep1.3.bbl1ed delle banane. il 'far deve potersi e-spriniere con la TrtaSSirt33.1:Tail.q±.31:iità Chi±.1de lo-norevote Pini, rimandando ititti :lila sentenza de1. prinn dicembre per il prossimo atto,

Marce Rìcíputi

Pagina 23

Pagina 15 di 16

"Non

"P‹. -)virer(,:tor., iitr pie--

ortonitE orrt realiz7_are fl -cir3; ;si ièr -iergirt

ft.issi O re-

r - ìer'ii:aliz.irzazi‹:;i:ei''. li • Pciisiven:rop, :PufldO (r)t: si trova

at-- tac.'..2C) delìa lista ar::t3izlintaìi-

t;?,. Ponono Oirtiorta' CO? :;date

(:;3 ■ :2 la (2E?riti-t.-31:Ei i)iornassa che

nrcsgetto di c.o.s.ttt.iirè nEstl'aiea. dell'ex sta

t)rociiare delia deila

dal Sudan.

Poi -t Sitdn con go i:n00 rrsii

(:;3 ■:2 di

it; ss-.0rse • pi - trclispeir;tr.i;

a i saranno ettari

r:doss:i 'no

• '`Pdtrebbiè;

ciiitnto Roberta 1- -30bitii r);

0 CO

ari issare p:N i': -)ortc) f00ers.00

• ..,,icceelee alio stalaiii-i. rit:t) di i:j.S.0 tA";3:^ilit.E?

siisferries.zorie Anche tei -lpi previsti concicerela-- bere 20i4

• stessi:sanno per ‹-„iisElia in "Lo EoifEncno in

Port St;dan -- re-- • i-es-iderite di Po., ,isset-crol:i tr-ignEsrite

il co ns-st - etiZ3, in r.ti_ittsto sito non

i.ittii -s. -2,r3tr3 la ncin -s.ricsrie atiaito pror.::- -)tta Lì Uacposso. he è il residito

IrE aggiuinta.

gass:a non rir.,;:rninieno tiri CS;39 ie. E'

;-, -.En-tarta -;;-? c;01 punto Ci: vista :-?::--.)--

r -iorolco ; tas.ferire gl.:esto

sc.)::-..9PrOd0.1t9 ioer ior rt e

(2roo

Pi,issi otteni_ito sono

state ssaìitUrtzli e ,.fkiate le fonti rfeila rrtis-iteriis-;

Pagina 23

Pagina 16 di 16