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SOMMARIO
#1. LO SCENARIO NELL’ERA DIGITALE
#2. DALLA RECLAME ALLA WEB REPUTATION
#3. DALL’OUTBOUND MARKETING ALL’INBOUND MARKETING
#4. I MEDIA E I CANALI DI COMUNICAZIONE DIGITALE
#6. DAL WEB 1.0, AL WEB 2.0 E WEB 3.0
#7. NEW MEDIA MARKETING
francesca_arienzo @unimc
NOTA: Per tutte le fonti del presente elaborato prego consultare la presentazione #9. Bibliografia e fonti autorevoli
#1. LO SCENARIO NELL’ERA DIGITALE
L’habitat mediatico nell’era digitale in Italia si caratterizza così:
1. La televisione registra un calo di ascolti significativo.
2. I giornali passano da prima a ultima porta di accesso alle notizie.
3. «Internet è diventa la nuova spina dorsale dell’intero sistema di comunicazionegrazie alla diffusione dei device e al successo dei social network» (Censis).
francesca_arienzo @unimc
#1. LO SCENARIO NELL’ERA DIGITALE
Il calo in picchiata delle vendite dei quotidiani
francesca_arienzo @unimc
#1. LO SCENARIO NELL’ERA DIGITALE
Always on, everywhere on. Ogni utente è produttore e consumatore di contenuti allo stesso tempo, comunque e dovunque da qualsiasi dispositivo, 24 ore su 24, sette giorni su sette.
francesca_arienzo @unimc
#1. LO SCENARIO NELL’ERA DIGITALE
Gli italiani e internet.
1. Un italiano su due ha almeno un profilo sui social media, la quota sale all’80% tra gli under 30: chi è assente, o è presente in modo inappropriato, perde immediatamente competitività .
2. Il 20% degli utenti Internet (44.6% tra gli under 30) ha smesso di leggere informazioni dalla carta stampata: nascita, e potenziale crescita del press divide in Italia.
3. Nativi digitali: l’84.3% degli italiani sotto i 44 anni è utente di Internet (italiani tra i 14 e 44 anni: 22.9 milioni di persone, dati ISTAT). Le aziende non digitali perdono per strada mezza Italia.
francesca_arienzo @unimc
#1. LO SCENARIO NELL’ERA DIGITALE
Come la popolazione italiana usa internet.
francesca_arienzo @unimc
#1. LO SCENARIO NELL’ERA DIGITALE
A cosa serve internet.
1. Il 43.2% cerca informazioni su aziende, prodotti e servizi -> si parla di te anche se tu non sei online. Ma se non sei online non puoi gestire le crisi di comunicazione, né imparare, né utilizzare i dati per migliorare la tua offerta.
2. Gli italiani usano sempre di più Internet per ascoltare musica: 34.5% -> dal supporto fisico (cd), al supporto digitale (MP3) all’assenza di supporti (streaming).
3. Scarsa centralità delle attività “serie” (eccetto l’home banking) su Internet, come sbrigare pratiche, allargare la rete professionale o prenotare una visita medica: colpa degli italiani, o di chi offre servizi?
francesca_arienzo @unimc
#2. DALLA RECLAME ALLA WEB REPUTATION
La comunicazione: dalla reclame alla web reputation
L’utente oggi ha nuovi strumenti a portata di mano per farsi, da fruitore passivo, utente attivo, il consumo sul web si fa così occasione di condivisione di stili di vita.
Presenza sul web, interazione telematica e good reputationonline sono tre fattori che contribuiscono alla costruzione di un’identità digitale.
francesca_arienzo @unimc
#2. DALLA RECLAME ALLA WEB REPUTATION
La comunicazione: dalla reclame alla web reputation
Cambia il modo di fare comunicazione anche per la stessa impresa che non fa più leva sulla vendita e ma su una dimensione nuova, civica, di attenzione alle esigenze dei consumatori e alle cause sociali (cause related marketing).
Internet diventa una leva di consenso e di partecipazione significativa soprattutto per le fasce giovanili della popolazione e per i soggetti con titoli di studio più elevati.
francesca_arienzo @unimc
#3. DALL’OUTBOUND ALL’INBOUND MARKETING
La comunicazione classica segue le logiche dell’interrupt and repeat tipiche del outbound marketing ovvero attività esterne, invadenti e a bassa targettizzazione.
Il trend di oggi è quello di cercare di coinvolgere il consumatore seguendolo in ogni fase della sua vita. Grazie al web oggi si va nella direzione dell’inbound marketing dove è l’utente a cercare l’azienda, dove la comunicazione è personalizzata e, in alcuni casi, a richiesta.
francesca_arienzo @unimc
#3. DALL’OUTBOUND ALL’INBOUND MARKETING
Per costruire valore di marca intorno a un prodotto/servizio è prioritario capire come il consumatore pensa, cosa desidera, come si connette con il brand.
Tre asset fondamentali nella comunicazione contemporanea:
- instaurare un dialogo continuo con il consumatore;- porsi sempre sullo stesso piano del consumatore;- fare continuamente ricerca.
francesca_arienzo @unimc
È necessario costruire una relazione tra la marca e il consumatore.
L’Azienda deve porre al centro il consumatore, adottando un approccio più
coinvolgente, globale, olistico.
francesca_arienzo @unimc
#3. DALL’OUTBOUND ALL’INBOUND MARKETING
Nelle loro strategie le aziende oggi debbono tener conto di tutti i media che hanno a disposizione, differenziando la comunicazione e tenendo conto del ciclo di vita dei consumatori.
Il web oggi rappresenta il canale principale adatto ad ascoltare il consumatore e a dialogare con lui durante la giornata. Se non esisti
sul web e sui social non esisti per gran parte dei consumatori,
soprattutto per i cosiddetti nativi-web".
francesca_arienzo @unimc
#4. I MEDIA E I CANALI DIGITALI
#4. I MEDIA E I CANALI DIGITALI
I canali di comunicazione digitale che vanno tenuti in considerazione sono:
- Sito;- Social media (Blog, Community, Forum, Social network);- Magazine;- Mobile (App).
I social network, sono la strada per rendere immediatamente accessibile l’informazione, il coinvolgimento del pubblico di riferimento, la costruzione di relazioni con gli utenti.
francesca_arienzo @unimc
IL
L’era del web ebbe inizio nel 1991 quando Berners-Lee, capo ricercatore del CERN pubblicò il primo sito web, sviluppando il primo programma in grado di leggere il codice html e i protocolli (http, ftp…) Nexius, il primo browser al quale seguirono Safari e Explorer.
Alle origini il web era quello che oggi chiamiamo il web 1.0: l’internet dei contenuti, i siti web erano testi statici simili alle pagine di un libro. Contenevano anche immagini o video, ma lo scopo di queste pagine era quello di dare informazioni.
francesca_arienzo @unimc
IL #5. DAL WEB 1.0 AL WEB 2.0
Il web poi si è evoluto e ha lavorato nella direzione dell’interazione con l’utente, creando la possibilità di lasciare commenti, con i forum e i blog (web1.5).
Poi le community, i social network, l’introduzione dei wiki (esempio wikipedia) dando vita a quello che attualmente è il web 2.0 (termine coniato da Tim O’Reilly) il web dinamico dove la user friendly e la condivisione dei contenuti sono i must.
francesca_arienzo @unimc
WEB 1.0
1. Unidirezionale
2. Costruzione propri contenuti
3. Sito statico
4. Il brand è il nucleo
5. Sistema di link tra siti statici
WEB 2.0
1. Bidirezionale
2. Costruzione dei contenuti da parte dell’utente
3. Sito dinamico
4. I clienti sono il nucleo
5. Condivisioni di opinioni, informazione, social media…
francesca_arienzo @unimc
IL#5. IL WEB 3.0
Ma il web non ha smesso di evolversi: oggi siamo entrati nell’era del web 3.0: il web della semantica, ovvero legata alle parole chiave, e delle cose, web of things.
http://youtu.be/6Cf7IL_eZ38
francesca_arienzo @unimc
#6. NEW MEDIA MARKETING
Per un’azienda l’importante è essere visibili sul web e dunque farsi trovare dall’utente che cerca i tuoi prodotti o servizi.
francesca_arienzo @unimc
#6. NEW MEDIA MARKETING
Per poter essere trovati sulla rete occorre fare New media marketing ovvero investire nelle seguenti aree:
• Marketing on line: incrementare il traffico1. Search Engine Optimization (ottimizzazione sito, articlemarketing e linkbuilding)2. Search Engine Marketing (Adwords: fare una campagna di web marketing per essere in cima alla lista nei motori di ricerca)3. PR online (rapporti online, comunicati stampa)
francesca_arienzo @unimc
#6. NEW MEDIA MARKETING
• Social Media Marketing: migliorare la reputazione online attraverso attività di social media mirate a creare interazione con il consumatore.
• Mobile marketing: migliorare la reputazione e la fidelizzazione con le App e la tecnologia di nuova generazione.
• La content curation che è alla base di qualunque strategia di comunicazione sul web.
francesca_arienzo @unimc
#6. NEW MEDIA MARKETING
I contenuti devono essere percepiti interessanti, coinvolgenti, devono essere google friendly, il brand deve saper raccontare una storia.
Il content marketing è l’attenzione rivolta al contenuto, una tendenza emergente che ha radici nel passato.
«Devi mostrare più che dire, devi condividere vision e risolvere problemi, devi re-immaginare e non riciclare».
francesca_arienzo @unimc