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Prot. 3676/2019 Montebelluna, 5 maggio 2019
A tutti i docentidell’I.I.S. “Einaudi-Scarpa”
Agli Atti
All’Albo di istituto
e, p.c.,
alle Collaboratrici del DS
all’Ufficio Didattica
OGGETTO: considerazioni sul nuovo esame di Stato e sul documento del 15 maggio.
Gentili docenti,rivolgo queste considerazioni innanzitutto ai colleghi delle quinte, che sono giustamente preoccupati di come impostare il documento del 15 maggio in vista di una nuova forma di Esame di Stato che nessuno ha ancora sperimentato.Tuttavia, le medesime considerazioni valgono anche per tutti i docenti del triennio (dato che il nuovo esame delineato dal D. Lgs. 62/2017 prevede anche verifica di attività svolte negli ultimi tre anni, e che prima o poi gli studenti di quarta e terza dovranno prepararsi per affrontare le nuove tipologie di prove d’esame), e più in generale valgono per tutti coloro che saranno chiamati a far parte di commisioni.Dai quesiti informalmente espressi capisco che la preoccupazione più immediata riguarda la stesura del do-cumento del Consiglio di classe (c.d. documento del 15 maggio). Per capire meglio quali novità esso debba contenere è però forse più opportuno partire dal fondo, dallo specifico svolgimento dell’esame, e dedurne di conseguenza cosa sia opportuno valorizzare nel documento del 15 maggio.
= = =
1. Sul nuovo esame di Stato, in generale
Diciamo subito che, come ogni nuova applicazione di dettati normativi innovativi, ci sono ancora dei punti non perfettamente chiariti, nonostante il capo III del D. Lgs. 62/2017 apparisse abbastanza chiaro su alcuni aspetti e nonostante da un’analisi comparata fra l’O.M. 350/2018 (che regolava gli esami dell’anno scorso) e la nuova O.M. 205/2019 emergano molti aspetti di continuità. A parziale tranquillizzazione, si pensi che da un lato le residue incertezze sono le stesse al di qua ed al di là del Tevere, e dall’altro tutti hanno interesse a che - in prima applicazione - il nuovo esame non si riveli punitivo degli studenti di quinta di quest’anno. Credo che alla fine il buon senso farà, come suole, da salvagente per ogni situazione non perfettamente regolamentata dalla norma.Le novità importanti riguardano la tipologia delle prove scritte (che però hanno potuto beneficiare delle simulazioni nazionali standardizzate, due per la prima prova e due per la seconda) e soprattutto il nuovo colloquio.
Pensiamo innanzitutto - sempre come misura tranquillizzatrice - che nel complesso dell’esame di Stato con-clusivo del II ciclo, il colloquio va perdendo sempre più di importanza relativa: pesava per 35 punti su 100 all’origine, poi è sceso a 30 punti ed ora a 20 punti su 100. Solo per fare il confronto più immediato, potenzial-mente la storia personale dello studente, riassunta nel credito scolastico che può giungere adesso a 40 punti su 100, conta il doppio dell’esito del colloquio d’esame. 1
Inoltre le novità dell’esame, e del colloquio in particolare, almeno in linea teorica non riguardano tanto quello che vien da chiamare i “contenuti di apprendimento”, quanto piuttosto alcuni strumenti di verifica dell’acquisizione di quei contenuti.Infatti fin dalla riforma del 2010, le “Indicazioni nazionali” (per i Licei) e le “Linee Guida” (rispettivamente per i Tecnici ed i Professionali) fornivano già i profili di uscita di ogni indirizzo (PECUP) e gli obiettivi e i traguardi di apprendimento; i Quadri di riferimento che sono stati emanati per la prima e la seconda prova scritta sono in continuità con quelle previsioni, ed anzi sembrano prudentemente restrittivi rispetto ad esse. 2
“Strumenti di verifica” a parte, data questa continuità (almeno teorica) fra il precedente ed il nuovo esame, la maggiore difficoltà potrà essere, se mai, sulla conduzione del colloquio, che da sempre avrebbe dovuto essere interdisciplinare ma che purtroppo non di rado si è tradotto nella “seggiola girevole” con cui il candi-dato si spostava da un banchetto all’altro per la domandina specifica del singolo Commissario, talvolta nel sostanziale disinteresse del resto della Commissione.Se dovessi riassumere in una frase la mia personale preoccupazione per il colloquio nel nuovo esame direi che è la presumibile difficoltà di aver Presidenti di Commissione che siano direttori d’orchestra piuttosto che scribani notarili, nonché di avere, correlativamente, commissari con propensione ad un approccio interdisci-plinare. Se c’è una insistenza su cui la normativa ritorna da anni è infatti che il colloquio dovrebbe svilupparsi organicamente e non per spezzoni.Facile a dirsi...
===2. Sullo specifico del colloquioLe singole parti del colloquio sono state definite originariamente dall’art. 17, comma 9, del D. Lgs. 62/2017 in questi termini:
- il colloquio prende avvio da una proposta avanzata dalla Commissione (e non più scelta dal candidato);- il colloquio prevede la trattazione delle esperienze di alternanza scuola-lavoro (ora chiamata “percorsi
per le competenze trasversali e di orientamento”);- il colloquio accerta anche competenze e conoscenze acquisite nell’ambito di attività riconducibili a “Cit-
tadinanza e costitutzione”;- il colloquio prevede la discussione degli elaborati delle prove scritte.
A mio parere - in attesa di eventuali indicazioni diverse - questo elenco non costituisce l’ordine di trattazione, se non per la prima fase (la proposta obbligatoria dell’argomento di avvio). Ogni Commissione potrà, in situa-zione, decidere in che modo procedere dopo la prima fase.Al D. Lgs. 62/2017, fonte primaria, si sono poi aggiunti il D.M. 37/2019 che ha determinato le discipline og-getto della seconda prova scritta e i Commissari interni ed esterni) e l’O.M. 205/2019 che disciplinerà passo passo lo svolgimento dell’esame.
___1 Sotto questo aspetto, il sistema dell’istruzione italiano si allinea un po’ ai sistemi dei principali Paesi dell’Unione, in cui o non è
previsto il colloquio oppure l’esame certificativo finale del titolo secondario è maggiormente incentrato su prove scritte.
2 A ben guardare, fin dall’applicazione del Regolamento sull’autonomia scolastica (D.P.R. 275/1999) sono stati previsti a) gli obietti-vi generali del processo formativo e b) gli OSA - obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni al termi-ni di ciascun percorso, obiettivi che le scuole hanno declinato nei propri POF. Attualmente per i nostri studenti tali obiettivi sono sinteticamente espressi nell’Appendice A del PTOF 2016-19 “Profili in uscita dei percorsi di istruzione di II grado” e, a cascata, sono declinati nel PED di ciascuna classe e nelle programmazioni di ciscuna disciplina.
Entrambi i provvedimenti hanno introdotto nuove (e in parte diverse) previsioni rispetto al dettato originario del D. Lgs. 62/2017. Le principali novità sono così sintetizzabili:
- la scelta del materiale di avvio del colloquio avviene per sorteggio, senza ripetizione;- la Commissione deve predisporre i materiali in buste chiuse in quantità ALMENO pari al numero di can-
didati aumentato di due; 3 - i materiali da cui prende avvio il colloquio devono favorire la trattazione dei nodi concettuali caratteriz-
zanti le diverse discipline; 4
- nella parte dedicata ai PCTO (ex ASL) è il candidato che presenta ed illustra una propria riflessione;- nella medesima parte, è sempre il candidato che deve sviluppare una riflessione in ottica orientativa. 5
===3. I margini di manovra del Consiglio di classe attraverso il documento del 15 maggioDi tutte le novità dell'esame di Stato, alcune non sono disponibili, altre sono parzialmente disponibili, altre ancora possono dipendere in buona misura dal documento del 15 maggio (nonché poi dalla posizione che sarà assunta dai Commissari, in primis quelli interni).Vediamo dove può incidere il Consiglio di classe, in particolare nei confronti della Commissione, la quale è bensì autonoma e sovrana nelle proprie decisioni ma dovrà comunque far rigorosamente riferimento per una serie di scelte al documento del 15 maggio.
3.1 Il credito scolasticoIl Consiglio di classe deve attenersi alle tabelle ministeriali basate sulla media dei voti.Il Consiglio NON deve più attribuire il "credito formativo" per attività svolte nell'extra-scuola.Si può spiegare a genitori e studenti che questa apparente "perdita" di punteggio che subiscono gli studenti di quinta di quest'anno rispetto a quelli degli anni precedenti è più che ampiamente controbilanciata, rispet-to ai loro colleghi di fino ad un anno fa, dall'attribuzione di un bonus gratuito di ben 8-10 punti, mediamente, fino ad un massimo teorico di 15 punti. 6
3.2 - La prima prova scrittaLe tracce della prima prova sono ministeriali, e dunque indisponibili. Anche la griglia di correzione è nazio-nale, ma si compone di indicatori nazionali il cui è fissato il punteggio complessivo, ma il peso di ogni singolo indicatore è lasciato alla discrezione della Commissione (su cui può indirettamente influire il Consiglio col documento del 15 maggio).
___3 Il DM 37/2019, che ha introdotto il sorteggio non ripetibile, a proposito dei materiali da cui prende avvio il colloquio stabiliva che
erano da predisporre in numero pari a quello dei candidati da esaminare aumentato di due, in modo da poter proporre anche all’ultimo candidato una terna di buste non ancora utilizzate.La successiva O.M. 205/2019 ha ulteriormente precisato che le buste devono essere “pari al numero dei candidati, aumentato almeno di due unità”. L’aggiunta dell'espressione “almeno” si spiega con la necessità di personalizzazione delle tracce in riferi-mento a determinate categorie di candidati (alunni H, DSA, adulti nei percorsi di II livello, ex scuole serali...). A titolo di esempio, per un candidato con PEI o PDP tale per cui gli si possa assegnare solo un determinato materiale, questo andrà formato apposi-tamente per quel singolo candidato, ma poiché l'esame è pubblico e non si possono esternare informazioni leggibili all'impronta come denotanti un particolare status, occorrerà duplicare la medesima traccia in tre buste, e far per così dire sorteggiare.
4 I Quadri di riferimento delle prove scritte usano l'espressione “nuclei tematici fondamentali”, che deve essere ritenuti equivalenti ai "nodi concettuali caratterizzanti" previsti nel colloquio.
5 Partendo dall'illustrazione dell'esperienza di ASL, il candidato “sviluppa una riflessione in un'ottica orientativa sulla significatività e sulla ricaduta di tali attività sulle opportunità di studio e/o di lavoro post-diploma.” (D.M. 37/2019, art. 2, comma 1).
6 Nel nuovo esame di Stato il peso del credito scolastico passa ope legis da 25 a 40.
Pertanto ogni Consiglio di classe dovrebbe allegare al documento del 15 maggio la griglia ritenuta più idonea per la correzione della prova di Italiano della nostra utenza, articolando i pesi dei singoli indicatori nazionali ed operando inoltre per descrittori di secondo livello in considerazione della specificità nella padronanza della lingua in ciascun indirizzo di studio. Diversi colleghi di Lettere, singoli o associati, hanno elaborato griglie sia per il Professionale che per il Tecnico e le hanno anche testate nelle simulazioni o in altri casi, vedendo che funzionano con la nostra utenza.In questo come in altri casi di griglie di correzione/valutazione, starà ai Commissari interni, non di lettere, farsi spiegare adeguatamente le ragioni tecniche della scelta per poter più efficacemente argomentare in Commissione le ragioni a favore del mantenimento della proposta del Consiglio di classe. 7
3.3 La seconda prova scrittaAnche la seconda prova scritta è indisponibile (con l'eccezione della seconda parte parte della prova all'indi-rizzo Professionale, di carattere pratico, decisa dalla Commissione).Le griglie di valutazione per la prova sono state fissate nei Quadri di riferimento nazionali. C'è però la spe-cificità della prova al Professionale, che è articolata in due parti, una nazionale ed una predisposta dalla Commissione d’esame in coerenza con le specificità del PTOF e della dotazione tecnologica e laboratoriale dell'Istituto. Quindi il documento del 15 maggio deve specificare la tipologia di esercitazione prevista, i Labo-ratori e le dotazioni utilizzabili.Pur in presenza di una griglia di valutazione unitaria che vale per la prova complessivamente intesa (singola prova, articolata in due sezioni) è mia opinone che, in mancanza di indicazioni contrarie, la Commissione possa legittimamente redistribuire i punteggi massimi previsti dalla griglia nazionale fra prima e seconda parte della prova. In tal caso, se ritenuto opportuno, al professionale il documento del 15 maggio potrebbe contenere una proposta di griglia in cui risultino redistribuiti in due alcuni o tutti i punteggi massimi di ciascun indicatore.
3.4 Il colloquioIl margine di azione maggiore il Consiglio di classe ce l'ha in relazione al colloquio, per il quale ovviamente non era possibile prevedere a livello nazionale una griglia di valutazione unica, data la estrema variabilità di contenuti che la fase orale dell'esame può comportare.Innanzitutto la Commissione, per predisporre i materiali da cui prenderà avvio ciascun colloquio, muoven-dosi in coerenza col profilo di uscita (PECUP) e non debordando da esso, dovrà prendere necessariamente spunto dal documento del 15 maggio, senza riproporne i contenuti precisi, bensì offrendo al candidato spunti aperti di sviluppo ed eventuali possibilità di collegamenti pluri-disciplinari.L'ideale sarebbe che in ogni classe quinta si facesse una simulazione dell'avvio del colloquio mediante effet-tiva proposta di alcune tipologie di materiali di spunto, perché in tal modo l'impronta del documento del 15 maggio sarebbe più forte.Diversamente si tratterà di proporre una griglia “in astratto“, cioè non correlata alle specifiche fasi previste nel nuovo esame, ma abbastanza incentrata su caratteristiche generali (conoscere e sapersi orientare negli argomenti proposti, sapersi esprimere correttamente, saper sviluppare collegamenti e riflessioni personali).Per capire come configurare la parte del documento del Consiglio di classe relativa ai materiali di avvio del colloquio è utile sviluppare qualche riflessione sulle varie tipologie di materiali previste.___7 Sono state prodotte griglie in cui si parte da una valutazione il cui livello minimo, rapportato, corrispondente al voto "4". Se in
Commissione fosse sollevato il problema, si potrà ripiegare sul fatto che nel nuovo esame non sono definiti i livelli di sufficienza, rimessi alla Commissione stessa, oppure prevedere in aggiunta un descrittore con punteggio minimo corrispondente a "1". Non è invece attribuibile per un dato indicatore o descrittore il punteggio "0", che griglie non può ricorrere, e che potrà essere utilizzato per il caso estremo di consegna "in bianco", ma solo quale attestazione di totale mancanza di elementi di valutazione.
TESTI: poiché è prevista a parte la distinta categoria dei “DOCUMENTI”, è sensato pensare che i TESTI attengano alle discipline specificatamente linguistico-letterarie, le quali considerano appunto i testi come "monumenti" in sé prima che come "documenti" di altro; pertanto la tipologia dei TESTI dovrebbe riguardare solo Italiano e Lingua straniera (... al limite Diritto, ma non andrei oltre); a titolo di esempio attraverso il documento del 15 maggio si potrebbe proporre una poesia, un brano in prosa o un brano in lingua, introdotti da una consegna di tipo generale come "Quali considerazioni si possono sviluppare a proposito del seguente testo?"
DOCUMENTI:questa è la categoria più ampia di materiali; escludendo i TESTI (dedicati a Italiano o lingua straniera), posso-no essere proposti spunti per tutte le restanti discipline di esame, sotto forma di articoli di giornali, stralci di saggi, foto, grafici di andamento di un fenomeno, tabelle, schede tecniche attinenti a una disciplina dell'indi-rizzo in questione, ecc.; il documento del 15 maggio di ciascuna classe potrebbe ad esempio elencare tipi di DOCUMENTI attinenti e significativi per lo specifico indirizzo di studio, con la relativa consegna del tipo "Di che documento si tratta e quali considerazioni si possono sviluppare?"
PROBLEMI:è fondamentale che la scelta di questa tipologia non si esplichi in una domanda specifica e a risposta chiusa o nella risoluzione effettiva di un problema, per il rischio di "bloccare" il candidato proprio nel momento di avvio; viceversa può trattarsi più sensatamente di SITUAZIONI PROBLEMATICHE tratte da casi pratici o pro-fessionali, legate all’indirizzo di studio; nel documento del consiglio di classe si può prevedere un elenco di situazioni problematiche tipiche, descritte nei loro tratti essenziali, accompagnate da una consegna del tipo "Nella situazione descritta, cosa penserebbe di fare?"
ESPERIENZE e PROGETTI:queste ultim tipologie si possono riferire solo a percorsi effettivamente condotti e debitamente descritti nel documento del 15 maggio (diversamente la Commissione non potrebbe inventarsi moto proprio ed in astrat-to esperienze di apprendimento o progetti che si gradirebbe fossero stati condotti); inoltre deve trattarsi di esperienze disverse dalle "esperienze svolte nell'ambito dei percorsi per le competenze trasversali e per l'orientamento", cui è dedicata una apposita sezione del colloquio; infine, se il documento del 15 maggio in-dicasse fra gli spunti del colloquio anche ESPERIENZE e PROGETTI, allora o dovrebbe trattarsi di casi che han-no visto la partecipazione di tutta la classe (affinché il sorteggio non penalizzi nessuno) oppure bisognerebbe procedere alla personalizzazione (terne speciali per i soli partecipanti a determinate esperienze o autori di progetti); in mancanza di una omogenea ed effettiva partecipazione, pare di buon senso evitare di indicare nel documento del Consiglio di classe che il colloquio prenda avvio da ESPERIENZE o PROGETTI.
Fin qui quello che può fare il Consiglio di classe per limitare il rischio di brutte sorprese agli studenti proprio nel momento di esordio del colloquio. È chiaro che questo è un percorso del tutto nuovo anche per le Com-missioni, non possiamo aspettarci che si modifichino spontaneamente di punto in bianco delle situazioni che si sono ampiamente cristallizzate e stratificate nel tempo. Perciò, in particolare sull'avvio del colloquio, che rappresenta forse la modalità più inedita di tutto il nuovo esame di Stato, ci sono delle riflessioni che ritengo utili per i Commissari interni (e valide, ai fini dell'equità del e nel sistema, anche per chi sarà Commissario esterno in altro istituto).Per non creare disparità di trattamento fra candidati di una stessa classe è opportuno che:
a) i materiali predisposti appartengano al massimo ad un paio di tipologie;b) in ogni busta ci sia un solo spunto;c) la formulazione dello spunto sia per un lato interessante e per l'altro immediatamente comprensibile.
3.5 la fase dedicata a CITTADINANZA E COSTITUZIONECome si è visto, una assoluta novità dell'esame di Stato è che il colloquio preveda necessariamente di tratta-re anche le tematiche relative a competenze di cittadinanza, di educazione alla legalità e di conoscenza dei valori della Carta costituzionale.Il prof. Giampitro De Bortoli ha condiviso un elenco di iniziative comuni a molti gruppi-classe. Altre sono state condotte da singoli insegnati, nell'ultimo anno o nel triennio. 8
Ricordato che, quanto al Commissario titolato ad introdurre la discussione su «Cittadinanza e Costituzione», stando alle previsioni originarie si tratterebbe in prima battuta del docente di STORIA, e negli indirizzi che lo prevedono di quello di DIRITTO, si capisce bene che è assolutamente necessario recuperare ed illustrare nel documento del Consiglio di classe attività, percorsi e progetti assimilabili all'ambito di «Cittadinanza e Co-stituzione», visto che dovrebbe interloquire principalmente un Commissario esterno, ignaro della vita e del percorso formativo della classe. 9
4 VarieData la possibilità del Consiglio di classe può deliberare, con adeguata motivazione, l'ammissione all'esame di Stato anche di studenti con votazione inferiore a sei decimi in una disciplina, poiché nel tabellone da espor-re non si possono riportare valutazioni insufficienti, nei tabelloni vanno pubblicate solo le medie dei voti, unitamente al punteggio relativo al credito scolastico dell'ultimo anno e il credito scolastico complessivo, seguiti dalla dicitura "ammesso". 10
Dal modello che è stato distribuito per redigere il documento del 15 maggio va tolta la parte che prevede l'elenco nominativo degli studenti della classe. L'elenco deve costituire un foglio a parte, allegato alla sola versione cartacea del documento a disposizione della Commissione. Non deve invece far parte del file che verrà pubblicato sul sito d'Istituto.
La compilazione del documento del 15 maggio, come arricchita per le esigenze del nuovo esame di Stato, sostituisce la Relazione finale del Consiglio di classe.
A seguito di un recente incontro tecnico in cui sono emersi nuovi elementi chiarificativi, a titolo esemplifica-tivo vengono qui allegati:- uno schema di generica griglia per la valutazione del colloquio;- uno schema aggiornato della sola parte generale del documento del 15 maggio, per il caso si volesse inte-
grare lo schema già distribuito con elementi utili a maggiormente “incanalare” le scelte della Commissione.
Poiché il nuovo esame di Stato è in parte un'incognita un po' per tutti, sono ovviamente graditi contributi ed osservazioni. Quattro occhi vedono sempre meglio di due e - nonostante i miei impegni esterni - considero gli adempimenti e l'attenzione alle nostre classi quinte di quest'anno come assolutamente prioritari.
___8 Si ritiene di buon senso, almeno fintantoché non giungano indicazioni contrarie, che possano essere valorizzate anche esperienze
non strettamente legate al quinto anno, tantopiù che l'O.M. 205/2019 parla di "coerenza con gli obiettivi del PTOF", che sono per definizione ultra-annuali.
9 Si ritiene che in prima applicazione della nuova normativa la Commissione sia sovrana nello stabilire con che modalità e da parte di quale o quali Commissari vada introdotta questa fase del colloqio. Ciò non fa venir meno l'obbligo di adeguata illustrazione nel documento del 15 maggio.
10 Viceversa, se l'esito dello scrutinio è negativo, si riporta solo la dicitura "non ammesso", senza nient'altro.
Proposta di griglia per la valutazione del colloquio Indicatori, Livelli e descrittori, punti. Conoscere (max 5 p.ti) Aver acquisito i contenuti e i metodi propri delle singole discipline.
Liv Descrittore p.ti
L1 Conosce in modo parziale e frammentario i nuclei tematici fondanti delle discipline
1-2
L2 Evidenzia una padronanza essenziale dei nuclei tematici fondanti e dei metodi propri delle singole discipline.
3
L3 Evidenzia una consapevole padronanza dei contenuti e una corretta acquisizione dei metodi propri delle singole discipline.
4
L4 Mostra di aver acquisito il pieno possesso dei contenuti disciplinari e dei metodi propri delle singole discipline
5
Collegare (max 6 p.ti) Saper collegare i nuclei tematici fondamentali delle discipline nell’ambito di una trattazione pluridisciplinare.
Liv Descrittore p.ti
L1 Mostra difficoltà nel collegare i nuclei tematici fondamentali delle discipline.
1-2
L2 Riesce, se guidato, ad effettuare collegamenti essenziali tra i nuclei tematici fondamentali.
3
L3 Riesce a collegare i contenuti in modo corretto, nell’ambito di una trattazione pluridisciplinare.
4
L4 Collega in modo autonomo, consapevole e [...] 5-6
Argomentare (max 5 p.ti) Saper argomentare, utilizzando anche la/le lingua/e straniere
Liv Descrittore p.ti
L1 Argomenta in modo disorganico e incerto, in un linguaggio non sempre appropriato
1-2
L2 Argomenta in modo essenziale, utilizzando un linguaggio specifico non sempre adeguato.
3
L3 Argomenta con organicità e correttezza, utilizzando il linguaggio specifico in modo appropriato.
4
L4 Argomenta in modo organico e corretto, evidenziando capacità critiche e utilizzando un linguaggio ricco e pertinente.
5
Analizzare e comprendere (max 4 p.ti) Utilizza i concetti e i fondamentali strumenti delle discipline, traendo spunto anche delle personali esperienze, per analizzare e comprendere la realtà ed affrontare le problematiche proposte.
Liv Descrittore p.ti
L1 Utilizza con difficoltà i concetti e i fondamentali strumenti delle discipline; nell’inquadramento e nell’analisi delle problematiche proposte fornisce soluzioni parziali e non sempre corrette.
1
L2 Affronta le problematiche proposte inquadrandone gli aspetti fondamentali e pervenendo, se guidato, a soluzioni pertinenti.
2
L3 Affronta le problematiche proposte in modo corretto riuscendo a pervenire a soluzioni pertinenti.
3
L4 Affronta le problematiche proposte, inquadrandole in modo consapevole ed autonomo, proponendo soluzioni esaustive ed originali
4
Punteggio totale max del livello minimo (L1) = 7/20 (voto 3.5/10)
Documento del Consiglio di classe
Classe ______
Indirizzo: ______
Anno Scolastico 2018/19
INTRODUZIONE
1. Profilo in uscita dell'indirizzo
(dall’appendice A del PTOF, dal PECUP delle Linee guida e dal PED di classe)
2. Quadro orario settimanale
Xxx
3 DESCRIZIONE DELLA SITUAZIONE CLASSE
3.1 Composizione consiglio di classe
COGNOME NOME RUOLO Disciplina/e
3.2 Continuità dei docenti nel secondo biennio e nel quinto anno
disicplina 3ª CLASSE 4ª CLASSE 5ª CLASSE
4. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
4.1 Composizione e storia classe
xxx
4.2 Indicazioni su strategie e metodi per l’inclusione
xxx
4.3 Situazione didattico‐disciplinare della classe
xxx
5 ATTIVITÀ E PROGETTI
(specificare i principali elementi didattici, formativi e organizzativi (ad esempio tempi, spazi e
metodologie, partecipanti, obiettivi raggiunti)
5.1 Attività di recupero e potenziamento
xxx
5.2 Attività e progetti attinenti a “Cittadinanza e Costituzione”
xxx
5.3 Eventuali altre attività di arricchimento dell’offerta formativa
xxx
5.4 Percorsi interdisciplinari
xxx
5.5 Iniziative ed esperienze extracurricolari (in aggiunta ai percorsi in ASL)
xxx
5.6 Eventuali attività specifiche di orientamento (distinte dall’ASL)
xxx
6 CONTENUTI DISCIPLINARI Per quanto riguarda i contenuti delle singole discipline si rinvia al piano di lavoro di ciascun docente, in appendice.
7 METODOLOGIA
Modalità di lezione adottate
Strumenti usati
Uso dei laboratori
Attività di recupero
8 CRITERI DI VALUTAZIONE
La valutazione degli apprendimenti si è basata sulla seguente scala, tenendo conto degli eventuali progressi compiuti dagli allievi.
Livello di apprendimento Descrittori delle conoscenze, abilità e competenze dell’alunno
SCARSO (1 ‐ 3) Non conosce le più elementari nozioni
Partecipazione all’attività e apprendimento inesistenti
Commette gravi errori di comprensione
GRAVEMENTE INSUFFICIENTE
(4)
Possiede contenuti lacunosi
Non comprende il significato generale né esegue semplici consegne
Non riesce ad utilizzare le conoscenze e le competenze
INSUFFICIENTE (5)
Conosce in modo frammentario e superficiale
Comprende in maniera generica la consegna, ma ha difficoltà nel cogliere i particolari significativi
Utilizza in modo frammentario le conoscenze e le competenze acquisite
SUFFICIENTE (6)
Conosce in modo essenzialmente corretto le nozioni e le funzioni
Coglie il significato generale e alcuni aspetti particolari
Utilizza in modo sostanzialmente corretto le conoscenze e le competenze
BUONO (7)
È in possesso delle conoscenze nei vari ambiti e sa orientarsi
Comprende il significato generale, gli aspetti particolari dei fenomeni e i principali collegamenti
Sa utilizzare le conoscenze e le competenze in modo corretto e preciso
DISTINTO (8)
Conosce in modo chiaro e dettagliato i contenuti
Coglie perfettamente il senso globale; sa individuare autonomamente gli aspetti particolari e i collegamenti
Utilizza le conoscenze in modo preciso e completo, anche per elaborare produzioni autonome
OTTIMO (9‐10)
Conosce e approfondisce in modo personale i contenuti
Comprende in maniera completa e fa proprie le conoscenze in modo personale
Utilizza le conoscenze in maniera precisa e completa, rielaborandole in altri contesti.
La valutazione del comportamento si è basata sulla seguente scala, tenendo conto degli eventuali progressi compiuti dagli allievi.
VOTO Descrittori del comportamento
10
Comportamento da leader positivo, che contribuisce al buon andamento
Comportamento corretto e responsabile
Rispetto degli altri e delle regole Atteggiamento collaborativo e propositivo
Responsabile adempimento delle consegne scolastiche
Partecipazione e interesse attivi e costruttivi Frequenza assidua e puntuale
9
Comportamento corretto, impegnato e responsabile
Comportamento corretto e responsabile
Rispetto degli altri e delle regole Atteggiamento positivo e collaborativo
Diligente adempimento delle consegne scolastiche
Partecipazione e interesse costanti e positivi Frequenza assidua e puntuale
8
Comportamento sostanzialmente positivo, ma caratterizzato da non compiuta maturazione di un atteggiamento responsabile
Comportamento in genere corretto ma non sempre favorevole ad un clima di classe positivo
Rispetto sostanziale degli altri e delle regole Atteggiamento non sempre controllato
Adempimento delle consegne scolastiche non sempre regolare e/o settoriale
Partecipazione e interesse discontinui Frequenza nel complesso regolare
7
Comportamento caratterizzato da atteggiamenti di parziale opposizione
Comportamento talvolta scorretto
Rispetto solo parziale delle regole, segnalato con ripetuti richiami scritti e/o allontanamento dalle lezioni da 1 a 5 giorni
Atteggiamento di reiterato disturbo dell’attività scolastica
Adempimento delle consegne scolastiche discontinuo, disordinato e poco puntuale
Partecipazione passiva e interesse saltuario Frequenza poco regolare, con abituali ritardi
6
Comportamento caratterizzato da parziale estraneamento dal dialogo educativo
Comportamento scorretto, con momenti di turpiloquio e aggressività
Scarso rispetto delle regole, segnalato con ripetuti richiami scritti e/o allontanamento dalle lezioni da 6 a 15 giorni
Atteggiamento di rifiuto delle attività didattiche e/o reiterato disturbo delle attività
Disimpegno per i doveri scolastici
Manifesto disinteresse per la proposta educativa
Frequenza irregolare, con assenze e ritardi abituali e/o mancate giustificazioni
≥ 5
Comportamento oppositivo alla proposta educativa
Comportamento lesivo di compagni, docenti, personale scolastico
Reiterata violazione delle regole, con provvedimenti di allontanamento dalle lezioni per un periodo complessivamente superiore a 15 giorni
Atteggiamento da leader negativo
Mancato assolvimento degli impegni scolastici
Disinteresse totale per ogni proposta educativa Frequenza irregolare, con assenze e ritardi abituali e/o mancate giustificazioni
9 TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA E SIMULAZIONE DELLE PROVE D’ESAME
Durante l’anno sono state somministrate le seguenti tipologie di verifica:
interrogazioni orali
elaborati scritti
prove strutturate
prove pratiche
altre tipologie: xxx Sono state, inoltre, effettuate le seguenti simulazioni delle prove d’esame:
Data Prova d’esame Durata prova Discipline interessate
19/2/19 Prima Italiano
26/3/19 Prima Italiano
28/2/19 Seconda ….
2/4/19 Seconda ….
10 ATTIVITÀ, PERCORSI E PROGETTI NELL’AMBITO DI “CITTADINANZA E COSTITUZIONE” (Inserire qui le attività svolte dalla classe secondo il promemoria che verrà fornito dalla Funzione Strumentale, prof. GP De Bortoli)
11 PERCORSI PER LE COMPETENZE TRASVERSALI E L'ORIENTAMENTO (già Alternanza scuola‐lavoro, così ridenominata dall'art. 1, co. 784, della n. 145 del 2018) (Inserire qui la Scheda relativa ai percorsi per le competenze trasversali e l'orientamento (già ASL) del proprio indirizzo, secondo il modello allegato)
Periodo Attività
Appendici: ‐ Piani di lavoro delle singole discipline ‐ (solo per il Professionale) Simulazione della seconda parte della seconda prova scritta/pratica
Montebelluna, 15 maggio 2019
Il Consiglio di classe
Docente Discipline insegnate Firma