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Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2009 pag. 95
3 Obiettivi istituzionali e strategie aziendali
Il 2009 ha visto la conclusione del processo di costruzione del nuovo piano strategico
aziendale, iniziato nel 2008 all’interno del Collegio di Direzione e proseguito attraverso un
percorso di condivisione con gli Entri Locali, anche attraverso passaggi nei Comitati di
Distretto, per concludersi con l’approvazione in Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria
nell’aprile 2009. Per un approfondimento sul ruolo e sulle relazioni tra azienda ed Enti
Locali vedi oltre, par. 3.2, “Partecipazione degli Enti Locali alla programmazione sanitaria”,
pag. 112.
Le pagine seguenti riportano quindi sinteticamente l’indicazione dello stato di avanzamento
di ogni intervento indicato nel Piano delle Azioni 2009, approvato anch’esso dalla
Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria nello scorso mese di settembre. La struttura del
Piano ricalca l’indice del Piano strategico, per la parte relativa alle linee strategiche
definite per il triennio 2009-2011. Molte azioni, proprio perché si trattava del primo anno
del nuovo ciclo strategico, hanno un respiro pluriennale, e vedranno la loro completa
realizzazione nell’arco del triennio.
Gli schemi che seguono indicano se quanto previsto è stato completamente realizzato, se è
stato avviato e va consolidato, se è stato rinviato o riorientato a seguito di modifiche nella
programmazione avvenute in corso d’anno.
I paragrafi successivi inquadrano, nelle categorie richieste dallo schema regionale del
Bilancio di missione, i risultati rispetto agli obiettivi aziendali 2009, definiti all’interno delle
linee di programmazione regionale (DGR n. 602/2009), dove non inseriti in altre sezioni.
3.1 Lo stato di avanzamento del Piano Strategico 2009-2011
Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2009 pag. 96
1. GLI OSPEDALI IN RETE
Azioni 2009 Consolidato Avviato Rinviato Note
rete endocrinologica
rete diabetologica: decentramento del secondo livello negli
ospedali di prossimità
percorso reumatologico: avvio del progetto e potenziamento
delle attività di secondo livello a PC, definizione dei linee
guida per i farmaci biologici, avvio della formazione del
personale degli ospedali di prossimità per il decentramento
del 1° livello
rete cardiopatie ischemiche: consolidamento del percorso
“sindromi coronariche acute”
percorso aritmologia: definizione del percorso aziendale
finalizzato alla diagnostica di secondo livello e alle
procedure interventistiche secondo il modello già
consolidato per le cardiopatie ischemiche
rete neurologica: supporto specialistico agli ospedali di
prossimità e gestione diretta delle attività ambulatoriali
anche complesse in modalità day service
percorso ictus: consolidamento del progetto regionale
“stroke”
rete dell’emergenza (politraumi, vascolare, chirurgica,
urgenza endoscopica): consolidamento del percorso traumi e
definizione dei processi di presa in carico, di
centralizzazione e di restituzione tempestiva agli ospedali di
prossimità
rete oncologica ed ematologica: consolidamento delle attività
decentrate attraverso la gestione diretta di ambulatori
specialistici e il supporto consulenziale presso gli ospedali
spoke
1.1 OSPEDALE DI CASTEL SAN GIOVANNI
Azioni 2009 Consolidato Avviato Rinviato Note
consolidamento dell’organizzazione per intensità di cura e
durata della degenza
consolidamento percorso Laboratorio Unico con funzioni hub
per autoimmunità e ricerca helicobacter pilori
revisione della continuità assistenziale di area medica
hub aziendale di proctologia e incremento delle attività
Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2009 pag. 97
Azioni 2009 Consolidato Avviato Rinviato Note
hub aziendale di chirurgia dei legamenti e potenziamento
delle attività
incremento delle attività di riabilitazione cardiologica;
definizione clinico organizzativa dei percorsi di riabilitazione
respiratoria;
rafforzamento delle funzioni di diagnostica per immagini; Nel primo sem 2010
TAC, nel 2° il ris-
pacs
studio di fattibilità per l’avvio di un ambulatorio di
traumatologia sportiva per dilettanti
Orientamento al
percorso
dell’urgenza
differibile
investimenti strutturali:
- nuove sale operatorie (aggiudicazione gara),
- nuovi day hospital e ambulatori della medicina (trasferimento),
- terapia intensiva polivalente (gara e avvio lavori), Conclusa la gara,
avvio cantiere inizio
2010
- pronto soccorso (arredi e trasferimento),
- trasferimento del CUP,
- ampliamento del parcheggio pubblico;
1.2 OSPEDALE UNICO DELLA VAL D’ARDA
Azioni 2009 Consolidato Avviato Rinviato Note
consolidamento organizzazione per intensità di cura e durata
della degenza: attivazione chirurgia breve polidisciplinare e
lungodegenza riabilitativa;
hub aziendale di chirurgia flebologica: incremento delle
attività;
hub aziendale di chirurgia protesica ortopedica e
potenziamento della attività riabilitativa
Legato ai tempi del
nuovo corpo di
fabbrica
consolidamento percorso Laboratorio Unico con funzioni hub
per ricerca sangue occulto, screening tossicologico droghe
d’abuso, indagini cromatografiche
potenziamento rete nefrologica aziendale: aumento posti
tecnici di dialisi
2009 predisp
strutture
Inizio 2010 avvio
(15/1)
avvio dell’attività neurologica, con pendulum da Piacenza
(visite)
potenziamento attività urologiche, in particolare nell’ambito
del progetto “Centro di 1° livello per l’infertilità”
Avvio previsto per
settembre 2010
Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2009 pag. 98
Azioni 2009 Consolidato Avviato Rinviato Note
studio di fattibilità per la realizzazione di un appartamento
pre o post-dimissione presso l’Unità Spinale di Villanova
d’Arda
estensione del servizio 118 a Farini nei giorni festivi e
prefestivi
investimenti strutturali: completamento e apertura del nuovo
corpo di fabbrica con adeguamento della dotazione di
personale in coerenza con lo sviluppo delle attività;
1.3 OSPEDALE DI PIACENZA
Azioni 2009 Consolidato Avviato Rinviato Note
broncologia: nuovo assetto organizzativo e potenziamento
delle attività
consolidamento della riorganizzazione delle chirurgie
consolidamento percorso Laboratorio Unico con funzioni hub
per diagnostica proteica, ormoni e markers tumorali, biologia
molecolare, microbiologia;
avvio collaborazione e integrazione professionale con la
Medicina Nucleare dell’A.O. di Parma per le attività PET;
avvio del progetto parkinson;
convenzione con il Politecnico (polo di Piacenza) per la
definizione di ipotesi di valorizzazione dell’ex monastero
“San Sepolcro”;
investimenti strutturali:
conclusione dei lavori nell’ex ostetricia e successivo
trasferimento dell’oncologia;
avvio dei lavori per il centro unico di preparazione
antiblastici;
studio di fattibilità e
contrattualistica,
lavori e avvio entro
il 2010
aggiudicazione gara per i lavori del nuovo pronto soccorso;
aggiudicazione a
febbraio 2010
prosecuzione ristrutturazione palazzina attività esterne; secondo calendario
progettazione preliminare della ristrutturazione dell’edificio
“ex igiene e profilassi”;
aggiudicata la
progettazione
ristrutturazione e ampliamento laboratorio cellule staminali fattibilità, lavori
entro il 2010
Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2009 pag. 99
1.4 OSPEDALE DI BOBBIO
Azioni 2009 Consolidato Avviato Rinviato Note
studio di fattibilità per l’ampliamento della dialisi
studio di fattibilità per l’acquisizione degli spazi necessari
alla prosecuzione del piano degli investimenti pluriennale
investimenti strutturali: ristrutturazione del day hospital
2. LA RETE TERRITORIALE SOCIALE E SANITARIA
2.1 LE CURE PRIMARIE
Azioni 2009 Consolidato Avviato Rinviato Note
completamento della riorganizzazione del Dipartimento e
attribuzione dei diversi livelli di responsabilità
Completata la
riorganizzazione, da
conferire gli ultimi
incarichi di struttura
progressivo ampliamento degli orari di apertura degli
ambulatori presso le Medicine di gruppo;
tuttora nessuna
Medicina di Gruppo
è sede di NCP,
perché formalmente
lo sono gli
ambulatori dei MMG
Coordinatori di NCP
consolidamento delle attività assistenziali integrate erogate:
gestione integrata del paziente diabetico, gestione condivisa
del paziente psicotico, programma Leggieri, dimissioni
protette, IRC, scompenso cardiaco
Consolidato per
paziente diabetico,
paziente psicotico,
Leggieri, IRC
In fase di
condivisione con
MMG per:
dimissioni protette,
scompenso cardiaco
sviluppo del governo clinico attraverso l’uso di linee guida e
PDT condivisi
acquisizione di sonda doppler per la diagnostica vascolare
venosa (varici) e arteriosa sovraortica (TSA) e definizione di
percorsi per la diagnosi e il trattamento presso le medicine
di gruppo, in particolare presso le aree a più alta mobilità
passiva extraregionale
In corso la
definizione dei
percorsi, acquisto
della sonda nel
2010
medicina di gruppo di Borgonovo-Ziano presso l’ospedale di
Borgonovo: definizione dell’accordo e avvio dei lavori;
consolidamento delle attività specialistiche presso la MdG di
Rivergaro: prevenzione del rischio cardio-vascolare,
neurologia per malattie degenerative e in particolare
monitoraggio pazienti con parkinson, progetto Leggieri,
ecografia e eco-colordoppler, prelievi;
Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2009 pag. 100
Azioni 2009 Consolidato Avviato Rinviato Note
studio di fattibilità per l’attivazione di una medicina di gruppo
a Caorso presso la casa protetta;
Studio di fattibilità per la costituzione di una Medicina di
Gruppo ad Agazzano in locali di proprietà del Comune;
avvio dell’ambulatorio infermieristico a Cortemaggiore;
studio di fattibilità e convenzione per l’avvio di un punto
prelievi a Morfasso nella stessa sede della continuità
assistenziale
revisione organizzativa della continuità assistenziale: avvio
sperimentale in un distretto del numero unico di chiamata
attraverso l’attivazione di una centrale operativa unica e
progressiva estensione a tutto il territorio provinciale;
Progettazione
specialistica ambulatoriale, consolidamento:
- degli ambulatori ortopedici nelle sedi montane (Bobbio e
Bettola), attraverso professionisti dedicati;
- dell’attività odontoiatrica in diverse sedi distrettuali;
- dello screening per l’ambliopia con ortottiste dedicate in
tre sedi del Distretto di Ponente;
- a Monticelli: ecografia ginecologica e presa in carico
delle donne gravide, ortopedia, ambulatorio di psichiatria
condiviso con i MMG della medicina di gruppo;
- attivazione del day service a Cortemaggiore;
definizione del nuovo accordo decentrato per la medicina
generale finalizzato a perseguire obiettivi di:
- governo clinico ed appropriatezza: condivisione di linee
guida, consolidamento dei percorsi per la cronicità, avvio
tracciabilità del processo di cura del paziente con stroke;
- assistenza domiciliare: semplificazione delle procedure di
attivazione, sviluppo dei controlli di appropriatezza,
utilizzo di strumenti informatici per la rilevazione delle
condizioni cliniche del paziente e per la rilevazione delle
attività, progressiva sostituzione delle prestazioni
acquisite esternamente con personale aziendale;
- sviluppo organizzativo: avvio di nuove medicine di
gruppo
definizione del nuovo accordo decentrato per la pediatria di
libera scelta, finalizzato a perseguire obiettivi di:
- completamento del collegamento a sole e sviluppo delle
funzioni;
- sviluppo di programmi assistenziali per la presa in carico
di specifiche patologie e del neonato sano;
- partecipazione ai programmi di prevenzione aziendali
(contrasto all’obesità, carie e mal occlusioni) e al
programma vaccinale;
- sviluppo dell’uso appropriato dei farmaci;
32 pediatri di libera
scelta sui 34 totali
sono collegati a
SOLE
Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2009 pag. 101
Azioni 2009 Consolidato Avviato Rinviato Note
attivazione della continuità assistenziale festiva e prefestiva
a Cortemaggiore
mantenimento per il 2009 della guardia estiva a Gropparello
avvio del trasferimento presso l’ospedale di Fiorenzuola dei
servizi Territoriali del Distretto di Levante
Concluso nel primo
trim. 2010 con
l’eccezione della
NPI
progressiva internalizzazione dell’appalto ADI
case della Salute di Podenzano e Borgonovo: procedure
amministrative per l’erogazione dei finanziamenti ex art. 20 e
definizione della progettazione
revisione organizzativa del servizio sociale distrettuale con
afferenza al Dipartimento di Cure Primarie;
2.1.1. SALUTE DONNA E INFANZIA
Azioni 2009 Consolidato Avviato Rinviato Note
collaborazione con gli EELL per l’avvio degli interventi
previsti dalla L.R. 14/2008 e per attività informative
definizione di un percorso per le donne oggetto di violenza e
formazione allargata anche a personale esterno
monitoraggio degli undici obiettivi del percorso nascita
consolidamento della figura dei case manager (ostetriche)
per la presa in carico della gravidanza a basso rischio e per
l’accompagnamento alla nascita nei consultori distrettuali
Incontri di
accompagna-mento
alla nascita
omogenei nei tre
distretti, avvio a
giugno della presa
in carico
2.1.2 ASSISTENZA PROTESICA
Azioni 2009 Consolidato Avviato Rinviato Note
partecipazione attiva al gruppo regionale per la stesura delle
linee guida, in attesa dell’emanazione del decreto nazionale;
formazione per prescrittori e case manager, in particolare
sulla valutazione per la prescrizione di comunicatori vocali;
Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2009 pag. 102
Azioni 2009 Consolidato Avviato Rinviato Note
opuscolo informativo sul percorso attivato;
monitoraggio dei tempi di autorizzazione delle prescrizioni;
miglioramento della gestione del magazzino degli ausili;
accordo specifico con Assortopedia per l’erogazione degli
ausili;
attivazione di un gruppo aziendale integrato ospedale-
territorio per la valutazione del bisogno di ausili di persone
con particolari patologie (es. Sclerosi multipla, SLA, Corea,
cerebrolesioni gravissime, ecc);
ri-definizione del percorso per la fornitura e sostituzione di
cannule tracheostomiche nelle strutture residenziali e a
domicilio
Definito per le RSA
2.1.3 SVILUPPO DELLE PROFESSIONI SANITARIE
Azioni 2009 Consolidato Avviato Rinviato Note
consolidamento degli attuali case manager e coordinatori:
- coordinamento sanitario in Casa Protetta e RSA
(distrettuale);
- coordinamento ADI e SID (distrettuale);
- coordinamento della non autosufficienza territoriale
(distrettuali);
- case manager lesioni cutanee;
- case manager rete gracer;
- case manager percorso protesica e ausili;
- case manager della rete della disablità;
- coordinamento dei percorsi di day service;
sviluppo progettuale e formazione per la valorizzazione delle
professioni in tema di assistenza domiciliare pediatrica,
assistenza palliativa, assistenza a specifiche comunità in cui
applicare la medicina d’iniziativa, da avviare nel 2010;
Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2009 pag. 103
2.2 IL SISTEMA SOCIOSANITARIO INTEGRATO
Azioni 2009 Consolidato Avviato Rinviato Note
partecipazione dei professionisti aziendali all’Ufficio di
Supporto della Conferenza e ai Nuovi Uffici di Piano;
consolidamento delle UVM: nomina del coordinatore
aziendale, riorganizzazione delle attività aziendali e
distrettuali. In particolare nel Distretto di Ponente: ore di
attività medica dedicate all’alta Val Trebbia, implementazione
attività medica specialistica dedicata alla valutazione della
disabilità, infermiere professionale dedicato. In particolare
nel distretto di Levante: incremento della disponibilità di
medici valutatori attraverso l’affidamento delle strutture
residenziali a medici di medicina generale delle medicine di
gruppo
progettazione del sistema informativo integrato;
supporto tecnico per l’accreditamento dei servizi socio-
sanitari;
definizione di percorsi di accesso integrato;
costruzione o consolidamento di:
- team di transizione tra area salute mentale e area della
non autosufficienza;
- consulenze specialistiche a favore di anziani e disabili in
struttura;
2.2.1 ASSISTENZA AI DISABILI
Azioni 2009 Consolidato Avviato Rinviato Note
attuazione integrata degli indirizzi regionali sul FRNA;
integrazione della rete dell’offerta nelle aree della montagna,
particolarmente critiche sia per le caratteristiche orografiche
che di viabilità; in particolare sostegno al progetto attivato
dalla Comunità montana per l’assistenza ai disabili alta Val
Trebbia attraverso l’assegnazione di consulenza psichiatrica
dedicata
definizione dei criteri e delle modalità di passaggio dei
disabili over 64 alla rete anziani;
completamento della diffusione del modello di valutazione
basato sul funzionamento (ICF);
Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2009 pag. 104
Azioni 2009 Consolidato Avviato Rinviato Note
supporto agli Enti Locali nella definizione delle mission dei
vari servizi offerti, nella più complessiva revisione della rete
per disabili, alla luce della direttiva regionale
sull’accreditamento, anche finalizzata alla riduzione delle
differenze esistenti tra i distretti
2.2.2 ASSISTENZA AGLI ANZIANI
Azioni 2009 Consolidato Avviato Rinviato Note
consolidamento del sostegno alla domiciliarità attraverso una
maggiore integrazione tra SAD e ADI/SID e formazione degli
operatori SAD nella gestione di specifiche tipologie di utenti
prevenzione rischio fratture nella popolazione anziana
residente in montagna, anche attraverso somministrazione di
vitamina D
strutturazione della dotazione di personale del SAA del
Distretto di Ponente (assistente sociale a Castel San
Giovanni e Bobbio, personale amministrativo)
sperimentazione presso una Casa Protetta dell’utilizzo di
strumenti di telemedicina
verifica dell’efficacia dei progetti sperimentali attivati (ad
esempio “domenicando”, “Alzheimer caffè”, ecc.)
2.2.3 INOVAZIONE PER LA NON AUTOSUFFICIENZA
Azioni 2009 Consolidato Avviato Rinviato Note
integrazione tra servizio protesica e centro adattamento
domestico (CAAD) provinciale;
sperimentazione dell’infermiere di quartiere/comune;
A Piacenza
presso il
“Ciano”
ricerca sugli esiti nella popolazione assistita a domicilio
Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2009 pag. 105
2.3 SALUTE MENTALE 2.3.1 RIORGANIZZAZIONE DELLE FUNZIONI “STORICHE”
Azioni 2009 Consolidato Avviato Rinviato Note
estensione della consulenza strutturata alle medicine di
gruppo (+50%);
fase propedeutica del progetto “get-up”: intercettazione
precoce degli esordi psicotici;
attivazione di una funzione residenziale post-crisi;
riorganizzazione e nuove funzioni dei centri diurni
psichiatrici;
formalizzazione e consolidamento del programma aziendale
disturbi del comportamento alimentare
attivazione e consolidamento del centro di 2° livello per
l’autismo;
attivazione del centro di secondo livello provinciale per
disturbi da deficit di attenzione e ipercinetici;
avvio delle procedure integrate per il rilascio delle
certificazioni 104/92 per integrazione scolastica, assegni di
invalidità o di accompagnamento attraverso una commissione
unica;
specializzazione di una residenza per dipendenze
multiproblematiche a livello provinciale;
specializzazione di una comunità terapeutica per
tossicodipendenti adolescenti e giovani adulti;
avvio della prima fase del nuovo programma aziendale
alcologico;
accertamenti di tossicodipendenza in alcune categorie di
lavoratori;
completamento del passaggio istituzionale delle competenze
sulla medicina penitenziaria con incremento attività
specialistica e diagnostica interna al carcere e preparazione
apertura del reparto di osservazione psichiatrica intensiva
2.3.2 SVILUPPO DELLE ATTIVITA’ DI COLLEGAMENTO
Azioni 2009 Consolidato Avviato Rinviato Note
revisione della consulenza strutturata alla rete assistenziale
della disabilità adulti
avvio della strutturazione del Programma “Autismo 0-30”
avvio della costruzione di rapporti di lavoro strutturati con i
Servizi sociali comunali e e il Servizio lavoro
dell’amministrazione provinciale
Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2009 pag. 106
Azioni 2009 Consolidato Avviato Rinviato Note
attivazione di residenze socio-assistenziali: appartamenti,
comunità
consolidamento interventi socio-sanitari di strada
2.4 SANITA’ PUBBLICA
Azioni 2009 Consolidato Avviato Rinviato Note
mantenimento del sistema informativo delle malattie infettive
con segnalazione rapida degli eventi e presidio degli eventi
sentinella;
implementazione sistema di sorveglianza sulle nuove
positività da HIV;
implementazione dei protocolli di sorveglianza e controllo
per i casi sospetti di influenza AH1N1;.
partecipazione al gruppo di Coordinamento provinciale ed al
suo supporto tecnico per le malattie trasmesse da vettori, in
particolare Chikungunya e Dengue;
procedura di sorveglianza e controllo dei casi di “west nile”;
partecipazione ai programmi di sorveglianza delle zoonosi;
gruppo di lavoro multidisciplinare per la prevenzione della
legionellosi nelle strutture di assistenza;
gruppo di lavoro aziendale di controllo e sorveglianza della
TBC, presa in carico e monitoraggio dei casi secondo le
linee guida nazionali
prevenzione infezioni trasmesse per via parenterale: in
collaborazione con l’Area Vasta, avvio del primo corso di
formazione per i tatuatori e i piercer delle province di Parma
e Piacenza;
Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2009 pag. 107
Azioni 2009 Consolidato Avviato Rinviato Note
Vaccinazioni:
- mantenimento dei livelli di copertura vaccinale su tutto il
territorio;
- chiamata attiva per la vaccinazione in età fertile, con
particolare riguardo alle straniere, per l’eliminazione dei
morbillo e rosolia congenita;
- proseguimento del programma di vaccinazione HPV, con
il coinvolgimento di MMG e ginecologi liberi
professionisti;
- avvio dell’offerta attiva e gratuita di vaccinazione
antivaricella agli adolescenti suscettibili, in occasione dei
richiami per altre vaccinazioni;
- offerta gratuita agli adolescenti con chiamata attiva della
vaccinazione antimentingococco C e avvio del piano
speciale di anticipazione delle vaccinazioni, attraverso la
chiamata di due coorti in un anno;
- campagna antinfluenzale rivolta in particolare alle
cosiddette “categorie a rischio”, malati cronici ed
operatori sanitari, e sensibilizzazione del personale
sanitario per l’adesione alla vaccinazioni;
- avvio del percorso di informatizzazione
formazione obbligatoria in tema di miglioramento degli
aspetti di sorveglianza delle malattie infettive e della attività
vaccinale;
sicurezza sul lavoro:
- controlli sul 9% delle Unità locali secondo le priorità
regionali e provinciali;
- sopralluoghi ispettivi in almeno 270 cantieri, come da
piano regionale edilizia;
- costituzione del coordinamento degli Enti della pubblica
amministrazione, con compiti di vigilanza negli ambienti
di lavoro;
- mantenimento dei livelli di attività 2008 in merito alle
verifiche obbligatorie sugli impianti;
- attuazione al piano Sicurezza nelle strutture sanitarie con
logica dipartimentale e di Area vasta;
attivazione di punti di ascolto e consulenza per i nuovi
insediamenti produttivi nei comuni capodistretto di Levante e
Ponente;
Operativo a
Levante, a
Ponente nel
2010
2.4.1 PROMOZIONE DELLA SALUTE
Azioni 2009 Consolidato Avviato Rinviato Note
avvio del programma interdipartimentale promozione della
salute e costituzione del un gruppo di lavoro aziendale
Istituito a
marzo 2010
mantenimento del sistema di sorveglianza (progetti “PASSI”
e “OKKIO”)
Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2009 pag. 108
Azioni 2009 Consolidato Avviato Rinviato Note
sperimentazione sistema di sorveglianza “Passi d’Argento”
(over65
avvio del Sistema di sorveglianza HBSC (Health behaviour in
school-aged children), relativa ai ragazzi fra gli 11 e 15 anni
su stili di vita e comportamenti a rischio
mantenimento del sistema di raccolta dati sanitari relativi
alle persone coinvolte in incidenti domestici e stradali
incidenti domestici: completamento del progetto di
prevenzione indirizzato ai nuovi nati e prosecuzione del
progetto di riduzione del rischio di caduta dell’anziano
fragile
2.4.2 SICUREZZA ALIMENTARE
Azioni 2009 Consolidato Avviato Rinviato Note
punti di ascolto e consulenza per gli alimentaristi nei comuni
capodistretto di Levante e Ponente
piani di monitoraggio e sorveglianza sulla presenza di residui
di sostanze tossiche negli alimenti di origine animale, nei
vegetali e nelle bevande
mantenimento di condizioni adeguate di benessere negli
allevamenti
verifiche sui requisiti igienico sanitari delle imprese e
sull’applicazione della normativa comunitaria e nazionale, in
particolare sulle imprese di trasformazione degli alimenti e
sulle imprese di somministrazione, soprattutto mense sia
pubbliche che private
qualificazione del personale di ispezione e degli auditors
Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2009 pag. 109
3 L’AZIENDA TECNOLOGICA E LOGISTICAMENTE AVANZATA
3.1 L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA
Azioni 2009 Consolidato Avviato Rinviato Note
Ospedale di Castel San Giovanni:
- nuova TAC,
- aggiornamento RIS e avvio PACS,
- diagnostica defecografica,
- ecografo per proctologia,
- monitor per endoscopia,
- sistema acquisizione immagini per artroscopia,
- 2 ecografi portatili per terapia intensiva e pronto
soccorso,
- ventilatore per trasporto pazienti,
- monitoraggio telemetrico,
- letti elettrici e scialitiche per il pronto soccorso,
- letti e monitor per le attività di riabilitazione respiratoria
- frigoemoteche “intelligenti”
Ospedale Unico della Val d’Arda:
- sala elettroencefalografica,
- ecografi (pediatria, pronto soccorso, anestesia),
- monitor e telemetrie (medicina e pronto soccorso),
- ventilatore per anestesia,
- TAC,
- letti bilancia per dialisi,
- elettromedicali per il nuovo edificio, riunito
odontoiatrico,
- aggiornamento RIS a avvio PACS;
- frigoemoteche “intelligenti”
Ospedale di Piacenza:
- TAC,
- diagnostiche radiologiche,
- due gammacamere (una a piccolo campo e una a doppia
testa),
- aggiornamento del RIS PACS,
- videocapsula,
- avvio piano di rinnovo delle tecnologie delle sale
operatorie e delle terapie intensive,
- sequenziatore per indagini di biologia molecolare per
l’anatomia patologica,
Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2009 pag. 110
3.2 L’INNOVAZIONE LOGISTICA
Azioni 2009 Consolidato Avviato Rinviato Note
avvio della gara per la distribuzione del farmaco in dose
unitaria, compresa la prescrizione informatizzata e l’adozione
di armadi informatizzati;
avvio della distribuzione diretta centralizzata nei presidi di
Piacenza, Fiorenzuola e Castel San Giovanni
consolidamento del progetto di gestione informatizzata del
reparto, finalizzato ad informatizzare tutte le informazioni di
gestione del paziente;
logistica di area vasta: avvio della costruzione del magazzino
unico;
completamento della costruzione della rete di trasporto
pneumatico;
3.3 L’INNOVAZIONE PER IL RISPETTO AMBIENTALE
Azioni 2009 Consolidato Avviato Rinviato Note
partecipazione al programma regionale per gli interventi di
qualificazione energetica nelle aziende sanitarie, già inserito
nel piano degli investimenti;
presentazione di progetti e richiesta di co-finanziamenti alla
regione per:
- implementazione stazione di cogenerazione;
- riorganizzazione funzionale e ristrutturazione tecnologica
della centrale termica dell’ospedale di Piacenza.
Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2009 pag. 111
4 PROGRAMMARE AD AREA VASTA
Azioni 2009 Consolidato Avviato Rinviato Note
consolidamento delle attività di acquisto centralizzato e
individuazione di nuove procedure di acquisto di potenziale
interesse sovraziendale
incremento dei volumi acquistati tramite l’agenzia regionale
Intercenter
consolidamento degli strumenti di monitoraggio e
rendicontazione
formulazione di una proposta per la costituzione di una unica
commissione del farmaco per l’Area Vasta
studio di fattibilità per una unica commissione per i
Dispositivi medici
progressiva adozione della codifica unica dei dispositivi
consolidamento dei gruppi di lavoro tematici interaziendali in
ambito amministrativo e gestionale, clinico-assistenziale, di
tecnology assessment, di ricerca e innovazione
5 GOVERNO CLINICO E GESTIONE DEL RISCHIO
Azioni 2009 Consolidato Avviato Rinviato Note
istituzione e attivazione del Comitato per la Sicurezza
Aziendale
consolidamento della gestione del rischio clinico,
individuazione di un infermiere dedicato
sviluppo delle attività di segnalazione e di analisi degli eventi
avversi a tutta l’Azienda, a partire dalle strutture in
accreditamento
monitoraggio del rischio clinico attraverso l’analisi degli
specifici indicatori già in controllo
istituzione e avvio del Dipartimento della Sicurezza
mappatura dei processi e dei rischi potenziali per gli
operatori
avvio della definizione delle procedure del sistema di
gestione della sicurezza lavoro
definizione dei sistemi di monitoraggio e avvio della
formazione degli auditor
Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2009 pag. 112
6 PROMUOVERE LA SICUREZZA DEL LAVORO SUL TERRITORIO
Azioni 2009 Consolidato Avviato Rinviato Note
istituzione di punti di ascolto e consulenza in tema di
sicurezza sul lavoro nei comuni capodistretto di Levante e
Ponente;
Operativo a
Levante, da
marzo 2010 a
Ponente
istituzione delle sezioni permanenti provinciali per il
coordinamento delle attività di prevenzione e vigilanza su
salute e sicurezza sul lavoro (con Vigili del Fuoco, Direzione
del Lavoro, INAIL, ISPELS, ARPA e INPS)
accordo con la polizia municipale dei principali Comuni della
provincia per il coordinamento degli interventi, a partire dal
comparto edile;
valutazione di efficacia delle azioni di prevenzione e
protezione negli ospedali pubblici e privati della Provincia;
promozione, assistenza e controllo nei confronti di soggetti
deboli del mondo del lavoro attraverso incontri specifici per
etnie o per genere, ad es. per le donne straniere sulla
protezione in gravidanza nei lavori a rischio
3.2 Partecipazione degli Enti Locali alla programmazione sanitaria
Nell’ottobre 2008 la Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria ha approvato l’Atto
triennale di indirizzo e coordinamento 2009-2011, strumento attraverso il quale la
Conferenza, rappresentativa dei 48 comuni della Provincia, esercita la funzione di indirizzo
e coordinamento in materia di benessere e di salute. Oltre a comprendere il Profilo di
comunità che sintetizza i dati sulla domanda e offerta locale di servizi, declina gli
orientamenti della Conferenza riguardo alle attività sociali, sociosanitarie e sanitarie sia in
relazione ad obiettivi di sistema che per target specifici di utenza.
Nella prima parte del 2009 sono stati definiti in tutti i distretti i Piani di Zona triennali per la
Salute e il Benessere sociale e i relativi Piani attuativi 2009.
A livello di esecutivo della Conferenza e di tavolo tecnico interdistrettuale, anche in
articolazioni diverse, si è lavorato soprattutto su:
• il Piano provinciale minori in materia di adozione, accoglienza, tutela 2009-2011, poi
approvato con deliberazione n. 89 della Giunta Provinciale del febbraio 2009;
• la definizione dei criteri per la ripartizione dei contributi in conto capitale del fondo
sociale (L.R. 2/03, artt. 29 e 48; L.R. 5/04, art. 10 comma 2):
• l’analisi delle strutture dei costi a livello distrettuale per l’assistenza ai disabili,
finalizzata alla ripartizione della relativa quota di FRNA;
• il sistema informativo sociosanitario, con l’attivazione di un tavolo interistituzionale e
l’avvio dei lavori di analisi dei flussi delle informazioni e le dotazioni tecnologiche di
azienda e comuni;
• i primi adempimenti in materia di accreditamento sociosanitario, a partire dalla verifica
del possesso dei requisiti strutturali e organizzativi previsti dalla DGR 514/2009 nelle
CP/RSA.
Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2009 pag. 113
Nel 2009 i Comitati di Distretto prima e la Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria poi
hanno partecipato attivamente al percorso di costruzione del nuovo piano strategico
aziendale per il triennio 2009-2011. Il Piano è stato presentato e discusso nei distretti nel
mese di febbraio e, dopo un confronto anche con le Organizzazioni Sindacali Confederali, è
stato presentato in conferenza nella seconda metà di marzo, per essere approvato nella
seduta del 7 aprile.
In questa sede vale la pena ricordare anche il percorso compiuto nel distretto di Levante in
occasione della costruzione del nuovo corpo di fabbrica dell’ospedale unico della val
d’Arda. Il lungo confronto, iniziato già nel 2006 alla presentazione della progettazione, e
che ha coinvolto azienda, distretto, Comune di Fiorenzuola, professionisti e comitati degli
utenti, si è concluso con la firma di un accordo tra azienda e comune capo distretto alla
presenza dell’assessore alla sanità della Regione e del presidente della Conferenza
Territoriale Sociale e Sanitaria. Il documento, dal titolo “La governance dalla salute nel
distretto di Levante” definisce il ruolo dell’ospedale della val d’arda nella rete provinciale,
la destinazione dei nuovi spazi e la rifunzionalizzazione di quelli esistenti, i criteri per
l’organizzazione delle attività.
Da sottolineare infine tra i progetti interistituzionali, quello sul tema della violenza sulle
donne “Non è stato un incidente”. Il progetto realizza un obiettivo previsto dall’Atto di
Indirizzo e Coordinamento Triennale della Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria, che
trova radice nelle riflessioni sui dati riportati dai Pronto Soccorso della provincia di
Piacenza nel convegno dell’edizione di “Pulcheria 2008”. A fronte dell’alto numero di donne
(436) che nel 2008 hanno dichiarato ai Pronto Soccorso della rete ospedaliera provinciale
di aver subito violenza fisica o sessuale, l’Amministrazione Provinciale ha avviato una
riflessione con tutti i soggetti interessati all’informazione, all’accesso ed alla presa in
carico – con un’attenzione particolare al livello sanitario – delle donne vittime di violenza.
Si sono così realizzati vari incontri tra Associazioni piacentine di tutela della donna (in
particolare “Telefono Rosa” e “il Pane e le Rose”), azienda e Comune di Piacenza. Negli
incontri emergeva la necessità di procedere quanto prima alla definizione e alla
rimodulazione della rete che opera in particolare nel settore sanitario, tenendo conto dei
raccordi già esistenti e consolidati nella città di Piacenza tra Comune, Telefono Rosa e
Forze dell’Ordine.
La necessità, che si è rivelata improrogabile, è quella di dare avvio al progetto nella parte
relativa al Pronto Soccorso, quale luogo prioritario di accesso per la donna che subisce
violenza e all’invio da parte del presidio stesso alla rete di accoglienza e presa in carico dei
servizi pubblici e privati. Il Pronto Soccorso è infatti il luogo in cui la donna si presenta con
ferite o traumi causati da percosse, con un carico emotivo alto e a volte in situazione di
pericolo, in quanto accompagnata dalla tessa persona che ha messo in atto la violenza. Lo
stesso luogo è in primis dedicato all’intervento di emergenza/urgenza e molte sono le
difficoltà ad approfondire le tematiche poste dalla donna e finalizzate all’accoglienza con
adeguato ascolto, anche eventualmente fornendo suggerimenti/orientamenti.
Per questo motivo è stato affidato all’azienda il compito di elaborare un progetto che
superasse le criticità evidenziate, coordinando gli apporti dei soggetti interessati nella rete.
Venivano così coinvolti nel gruppo di lavoro alla fine 2008 e primi mesi 2009, nella fase
stessa di elaborazione del progetto, le Associazioni “Telefono Rosa”, “Il Pane e le rose” ed
il Gaps, Gruppo Accoglienza Pronto Soccorso, che hanno partecipato, mettendo a
disposizione il proprio know how, alla definizione del progetto stesso, poi sottoposta e
approvata del tavolo provinciale appositamente costituito in occasione della giornata dell’8
marzo 2009. E’ stata avviata poi la fase di realizzazione del progetto, a partire un corso per
il personale sanitario, allargato anche agli altri soggetti della rete, che metta a punto un
percorso e linee guida per il personale stesso.
Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2009 pag. 114
3.3 Universalità ed equità di accesso
3.3.1 Gli screening oncologici
E’ ormai consolidato il rispetto delle programmazione dei tre programmi di screening.
I risultati in termini di adesione con i rispettivi valori “soglia” e “desiderabili” sono illustrati
nelle successive figure (vedi da Figura 194 a Figura 196). Tutti i risultati sono al di sopra
del valore soglia definito dalla regione. In particolare il livello di adesione allo screening
citologico è stabile rispetto al 2008 (58,9% contro 58,5%), e molto vicino al valore
desiderabile del 60% (vedi Figura 194).
47,8%
71,4%
59,0%
51,7%
60,9%
57,1%
35%
40%
45%
50%
55%
60%
65%
70%
75%
80%
2005 2006 2007 2008 2009
RER
PIACENZA
RAVENNA
REGGIO E.
valore soglia
valore desiderabile
Figura 194: Adesione allo screening citologico.
In relazione allo screening mammografico i risultati di adesione sono in calo rispetto al
2008 (67,7% contro 74,1%), ma sempre all’interno del range regionale (vedi Figura 195).
80,6%
67,7%69,0% 72,4%72,5%
60,7%
40%
45%
50%
55%
60%
65%
70%
75%
80%
85%
90%
2005 2006 2007 2008 2009
RERPIACENZA
RIMINI
RAVENNA
valore soglia
valore desiderabile
Figura 195: Adesione allo screening mammografico.
Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2009 pag. 115
Infine per quanto riguarda il colon-retto i livelli di adesione sono in incremento rispetto al
2008 (53,8% contro il 50%), in linea con la media regionale 2008, ultimo confronto
disponibile.
53,7%
24,0%
64,7%
38,5%
53,8%
46,2%
20%
25%
30%
35%
40%
45%
50%
55%
60%
65%
70%
2005 2006 2007 2008 2009
RER PIACENZA
FORLI'
REGGIO E.
valore soglia
valore desiderabile
Figura 196: Adesione screening colon retto.
In relazione alle azioni avviate o consolidate e ai risultati ottenuti in relazione agli altri
obiettivi regionali sui programmi di screening vale la pena ricordare in sintesi:
• garanzia della gestione dei flussi informativi sia a livello regionale che all’Osservatorio
Nazionale Screening: la gestione dei flussi informativi è mantenuta con rispetto dei
tempi del debito informativo;
• continuità e integrazione multidisciplinare dei percorsi diagnostico-terapeutici: sono
stati revisionati i percorsi terapeutici finalizzati soprattutto all’integrazione
multidisciplinare, oltre che al rispetto degli standard regionali;
• partecipazione alle iniziative di controllo di qualità, e adozione di eventuali misure correttive: partecipazione alle iniziative di controllo della qualità attraverso incontri
regionali e corsi di formazione a livello aziendale;
• tumori colon-rettali: interventi sulla familiarità: gli interventi sui familiari dei positivi
proseguono come da programma. Nel corso del 2009 è stato completato l’intervento
relativo ai familiari dei pazienti del 2008 ed è stato avviato quello relativo al 2009;
• gestione dei registri tumori di popolazione attivati e la loro realizzazione nelle aree
prive di registri tumori generali, con partecipazione ai progetti valutativi definiti a livello
regionale e attivazione del registro specializzato dei tumori in età pediatrica: sono stati
predisposti gli strumenti e il percorso per l’attivazione del registro tumori aziendale,
avviato negli ultimi mesi dell’anno; per il registro specializzato in età pediatrica
l’azienda è in attesa delle specifiche indicazioni regionali.
3.3.2 Il Piano regionale della Prevenzione
In relazione agli obiettivi del Piano regionale della prevenzione, si riporta qui di seguito una
sintesi delle iniziative:
• sviluppo dell’epidemiologia per la sanità pubblica, attraverso un programma sia a livello
di Area Vasta sia a livello aziendale: è stato previsto nella riorganizzazione del
Dipartimento si Sanità Pubblica, e sarà attivo dal 2010, il programma interdipartimentale
“promozione della salute”, che fa capo all’U.O. Epidemiologia e comunicazione del
rischio. Per la funzionalità del programma è stata prevista l’attivazione di un gruppo di
Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2009 pag. 116
lavoro multidisciplinare, che costituirà anche la rete di referenti per la promozione della
salute nelle macroarticolazioni aziendali;
• garanzia delle attività del sistema di sorveglianza PASSI e, in collaborazione con i
Servizi sociali, partecipazione alla fase sperimentale del sistema PASSI d’argento: il
sistema di sorveglianza PASSI prosegue come da programma (per un approfondimento
vedi Appendice I, pag. XL). L’azienda sta inoltre partecipando alla sperimentazione del
sistema PASSI d’argento, secondo la programmazione regionale;
• supporto ai programmi di promozione di stili di vita sani: l’azienda ha partecipato con
professionisti del dipartimento di Sanità Pubblica a tutti i tavoli dei piani di zona per il la
salute e benessere sociale, al fine di creare sinergie fra i diversi attori per la
promozione della salute; è stato inoltre predisposto il programma di intervento nelle
scuole per l’utilizzo del DVD “Paesaggi di Prevenzione”;
• prevenzione degli incidenti domestici: sempre attraverso la partecipazione ai Tavoli dei
Piani di zona per il la salute e benessere sociale, l’azienda ha inteso sviluppare azioni
comuni per la prevenzione degli incidenti domestici in particolare per la fascia di età
infantile ed anziana. Sono proseguiti nel frattempo tutti i progetti previsti: primo round
del progetto di prevenzione indirizzato ai nuovi nati legato al percorso vaccinale,
garanzia di tutti gli accessi domiciliari previsti dal progetto di riduzione del rischio di
caduta dell’anziano fragile, interventi concordati con i servizi educativi, formazione dei
volontari e delle iniziative di presentazione del progetto;
• prevenzione degli incidenti stradali: l’azienda ha partecipato con i suoi professionisti ai
diversi gruppi di lavoro regionali, finalizzati alla definizione di specifiche linee guida;
• promozione dell’attività fisica: è stato nominato il referente aziendale della promozione
dell’attività fisica, che si occuperà di coordinare le attività di censimento degli
interventi; il gruppo di lavoro coincide con la rete dei referenti per la promozione della
salute (vedi sopra); il “Pedibus” è attivo e consolidato presso il Distretto cittadino; nel
programma attuativo 2009 del distretto Città di Piacenza sono state identificate azioni
coerenti con l’obiettivo “Promuovere la cultura della salute e l’adozione di stili di vita
protettivi, in particolare attraverso la realizzazione di corsi e iniziative di attività
motoria per la terza età, iniziative a scopo ricreativo e di svago per favorire la
socializzazione e il mantenimento di competenze e abilità, la valorizzazione di persone
anziane per azioni di utilità sociale” inserito nel triennale 2009-2011;
• prevenzione cardiovascolare: la “carta del rischio cardiovascolare” informatizzata è
stata diffusa nelle medicine di gruppo; è in uso la lettera di dimissione condivisa tra
ospedale e territorio per i pazienti in prevenzione secondaria per infarto miocardio
acuto (IMA); è attiva anche la prescrizione mirata di attività fisica per i pazienti
infartuati, nell’ambito di programmi riabilitativi individuali;
• Piano regionale Ambiente Costruito: l’azienda ha partecipato con i suoi professionisti ai
diversi gruppi di lavoro regionali, finalizzati alla definizione delle linee guida.
3.3.3 L’attenzione alla popolazione immigrata
In attesa delle indicazioni regionali per lo sviluppo e la sperimentazione di indicatori di
equality assessment, l’azienda ha attivato alcune risposte specifiche per la popolazione
straniera presente sul territorio,e in particolare:
• è attivo un ambulatorio dedicato presso il reparto di Malattie Infettive, collegato anche
con l’ambulatorio migranti della Caritas, che funge da primo filtro della domanda;
• è stata previsto l’inserimento di volontari stranieri opportunamente formati nel gruppo
GAPS (Gruppo Volontari Pronto Soccorso);
Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2009 pag. 117
• è stata condotta una rilevazione promossa dalla Direzione Assistenziale e discussa con i
CCM sul pregiudizio negli operatori, che ha portato all’attivazione di un corso di
formazione specifico e alla realizzazione di materiale informativo;
• è in corso un’indagine tra gli utenti stranieri che si rivolgono ai servizi di mediazione
culturale presenti in azienda per indagare le modalità più efficaci di comunicazione;
• il sito aziendale è ormai da anni tradotto in diverse lingue, come del resto il materiale
informativo a disposizione presso le diverse sedi aziendali, in particolare il Centro
Salute Donna e il Centro Servizi Territoriali di Piazzale Milano, con la presenza di
mediatori culturali che inoltre garantiscono l’attività a richiesta in tutte le unità
operative dell’azienda.
3.4 Centralità del cittadino
L’art. 1 della L.R. n. 29/2004 individua come principio prioritario: “...la centralità del
cittadino, in quanto titolare del diritto di salute e partecipe alla definizione delle prestazioni,
della organizzazione dei servizi e della loro valutazione”.
Per promuovere il concetto diritto di cittadinanza e di responsabilizzazione nel percorso di
tutela della salute individuale e collettiva, anche attraverso il ruolo dei Comitati consultivi
misti, sono stati attivati gruppi di lavoro a cui hanno partecipato, oltre a professionisti
dell’azienda, i rappresentanti competenti dei cittadini che nell’ottica di migliorare
l’informazione tra medico e paziente hanno lavorato alla predisposizione di opuscoli
informativi sui temi:
• il percorso per ottenere gli ausili protesici ortopedici, pubblicato sul sito aziendale
www.ausl.pc.it;
• una mini carta dei servizi sul Medico di Medicina Generale, che sarà pubblicata nel
corso del 2010;
Inoltre sono stati individuati e valutati i nuovi indicatori per l’anno 2009 da inserire nella
parte terza della Carta dei Servizi, anche selezionando alcune delle criticità emerse dal
percorso delle segnalazioni URP e dalla customer aziendale.
Nell’anno 2009 presso gli URP dell’azienda sono state registrate 599 segnalazioni, tra
reclami, rilievi e suggerimenti (nel 2008 erano state 563), a cui vanno aggiunti 128 elogi.
L’andamento delle segnalazioni per macrocategoria nell’ultimo triennio è rappresentato
nella successiva Tabella 7, mentre la rappresentazione grafica della scomposizione del
2009 nella successiva Figura 197.
2007 2008 20092009 vs.
2008
Aspetti strutturali 7 13 12 -1
Informazione 22 36 19 -17
Aspetti organizzativi burocratici amministrativi 69 89 156 67
Aspetti tecnico professionali 72 72 92 20
Umanizzazione e aspetti relazionali 31 39 15 -24
Aspetti alberghieri e confort 18 7 11 4
Tempi d'attesa 43 49 59 10
Aspetti economici 264 237 227 -10
Adeguamento alla normativa 3 2 7 5
Altro 2 19 1 -18
Totale complessivo 531 563 599
Tabella 7: Segnalazioni per macrocategoria 2007-2009.
Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2009 pag. 118
Il problema più ricorrente, anche nel 2009, rimane la richiesta di rimborso dei ticket pagati,
da parte dei cittadini, per errori di informazione o di prenotazione (197 su 227 segnalazioni
attribuite alla macrocategoria “Aspetti economici”) a cui si possono sommare, per analogia
di oggetto, le 102 segnalazioni registrate, come rilievi, nella macrocategoria “aspetti
organizzativi burocratici e amministrativi”, riferite ai solleciti di pagamento recapitati al
domicilio degli utenti, per il ticket relativo a prestazioni di Pronto Soccorso.
26,0%
2,5%9,8% 1,8%
15,4%
1,2%0,2%
2,0% 3,2%
37,9%
Aspetti strutturali Informazione Aspetti organizzativi burocratici amministrativi Aspetti tecnico professionaliUmanizzazione e aspetti relazionali Aspetti alberghieri e confortTempi d'attesa Aspetti economiciAdeguamento alla normativa Altro
Figura 197: Reclami per tipologia.
Le segnalazioni riferite alla macrocategoria “Aspetti tecnico-professionali” passano dalle
72 del 2008 alle 92 del 2009 (di cui 21 segnalazioni relative alla gestione del rischio), con
un aumento percentuale del 2,7%. L’aumento delle segnalazioni riferite alla macrocategoria
“tempi d’attesa” (+10 rispetto al 2008) è stato caratterizzato da richieste di chiarimento e
reclami sui tempi di refertazione nei pap-test (8 casi), sui tempi di attesa per la
prenotazione dell’esame MOC (7 casi), sui tempi di prenotazione sulle visite per
l’autorizzazione dei presidi ortopedici (7 casi), e sulle visite per le cure odontoiatriche (5
casi).
La successiva Figura 198 mostra la scomposizione dei reclami per funzione aziendale e
conferma la tendenza alla riduzione delle segnalazioni riferite alle strutture ospedaliere
mentre crescono quelle relative all’assistenza primaria ed alla specialistica ambulatoriale.
Sono stati inseriti nella macrocategoria “supporto” le segnalazioni relative alle attività
amministrative e al front office, indipendentemente dal riferimento alle articolazioni
ospedaliere o territoriali.
Ospedale19%
Territorio41%
Supporto40%
Figura 198: reclami per macrostruttura.
Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2009 pag. 119
Nel 2009 le richieste d’informazione dei cittadini relative alla realtà piacentina, rivolte al
call center del numero verde regionale, sono state complessivamente 3.210, ulteriormente
incrementate rispetto alle 2.820 del 2008, con un incremento quindi del 14% (vedi Figura
199). L’idoneità della banca dati é confermata dalla bassa percentuale dei passaggi al
secondo livello (dal 2005 mai superiore al 10%), ottenuta dalla costante implementazione e
manutenzione delle informazioni inserite. Nel 2009 sono state 275 le telefonate al II°
livello, valore che sarebbe stato ancora più basso considerando che quasi un centinaio di
queste sono state imputabili o alla campagna dell’influenza AH1N1 (in supporto diretto al
call center per gestire l’ingente numero di chiamate) o per alcuni problemi tecnici del
server regionale.
1.5531.893
2.186 2.201 2.3012.678
3.210290
387223 172 174
142
275
-
500
1.000
1.500
2.000
2.500
3.000
3.500
2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009
I livello II livello
Figura 199: Utilizzo del numero verde regionale.
Analizzando le principali tipologie di domande pervenute negli anni, si nota la relativa
continuità per le informazioni sulle informazioni per prenotare o disdire: nel 2009 sono
state circa un terzo delle richieste (oltre 1.000). Dal 2007 il call-center regionale ha la
possibilità di trasferire alle aziende le telefonate per le quali è prevista la prenotazione ai
Cup telefonici: quelle passate al CupTel aziendale sono state 277 nel 2008 e 261 nel 2009.
La disaggregazione delle richieste per macrocategoria di informazioni richieste è illustrata
nella successiva Figura 200.
32,2%
17,9%
13,7%
6,9%
5,0%
4,7%
18,4%
1,3%
dove e come accedere alleprestazioni
campagne prevenzione einformazione
certificati e vaccinazioni
strutture, sedi e operatori
iscrizione SSN e ricette
MMG/PLS
Altro
Improprie
Figura 200: Composizione delle richieste al numero verde regionale.
Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2009 pag. 120
Qualche dettaglio sul 2009: le richieste di informazione su certificati e vaccinazioni sono
state 440, su strutture, sedi e operatori sono state 221, sulla scelta del medico o del
pediatra 150 e sulle esenzioni 122. Le chiamate riguardanti i programmi di prevenzione
regionali o le vaccinazioni, indotte anche dalle campagne informative, negli ultimi anni
hanno avuto un tendenziale aumento, arrivando a 572 per il 2009: di queste 67 sono state
relative all’assistenza odontoiatrica, 37 alla lotta alla zanzara tigre e 22 alla vaccinazione
Hpv.
3.5 Qualità dell’assistenza ed efficienza gestionale
3.5.1 Interventi sull’accessibilità dei servizi: il piano per il contenimento dei tempi di attesa
Nel 2009 le principali azioni di consolidamento del Piano della Specialistica sono state:
• l’incremento della produzione: la produzione interna pubblica e privata è cresciuta in
termini di valore di oltre il 6% rispetto al 2008, frutto della combinazione di due fattori:
la sostanziale stabilità delle prestazioni di laboratorio (-0,2% sia in numero di
prestazioni che in valore) e la consistente crescita delle altre prestazioni (+4,4% in
termini di prestazioni e +8,6% in termini di valore). Per un approfondimento
sull’andamento della produzione e i risultati sui tempi di attesa vedi par. 2.3.3, pag. 61 e
seguenti;
• l’estensione del contratto con la Casa di Cura Piacenza: sono stati negoziati 120.000€
aggiuntivi, finalizzati esclusivamente alle attività di RMN e TAC in urgenza differibile;
• lo sviluppo delle attività di specialistica di base nelle Medicine di Gruppo:
o attività ecografica in otto Medicine di Gruppo;
o ecocolordoppler in due Medicine di Gruppo;
o attività di neurologia rivolta alle patologie cronico-degenerative in cinque Medicine
di gruppo;
o visita specialistica internistica per valutazione del rischio cardiovascolare in tre
Medicine di Gruppo;
o visita diabetologica in una Medicina di Gruppo;
o visita cardiologica, avviata da giugno in una Medicina di Gruppo.
• la stipula di un contratto con azienda ospedaliera di Parma per 12 PET alla settimana;
• l’incremento dell’offerta diabetologica territoriale (per un approfondimento sul progetto
di sviluppo della rete diabetologica vedi oltre, cap 7.6, pag. 172);
• l’incremento di attività in alcune branche di specialistica convenzionata interna (18 ore
di radiologia, 40 ore di odontoiatria, ore di fisiatria per protesica domiciliare);
• l’implementazione delle Linee Guida Cup (circolare 10/2007); i collaudi effettuati con
Cup 2000 hanno dato esito positivo;
• l’ulteriore implementazione del day service, con percorsi di oculistica, nefrologia , ORL,
pneumologia, radioterapia.
L’aggiornamento del programma attuativo aziendale della specialistica ambulatoriale
relativo agli anni 2009-2010-2011 (ex DGR 1035/2009) è stato completato e formalizzato.
E’ stato approvato dalla Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria nella seduta del 30
novembre 2009.
3.5.2 Interventi sui processi assistenziali: le nuove Cure Primarie
Nel 2008 è stato definito e condiviso il percorso di riorganizzazione del Dipartimento delle
cure primarie. Il progetto di riorganizzazione, che trova origine non solo nei contenuti
dell’Atto aziendale approvato dalla Regione a luglio 2008, ma anche dalla revisione
distrettuale, è stato approvato dopo essere stato condiviso dal Collegio di Direzione e
Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2009 pag. 121
discusso sia con le OO.SS. che con gli Enti locali. La nuova organizzazione è rappresentata
nella successiva Figura 201. Nel 2009 è stato completato il processo di attuazione delle
modifiche organizzative previste, gli ultimi incarichi di struttura saranno attribuiti nel 2010.
Figura 201: Organigramma Dipartimento delle Cure Primarie.
Sono stati confermati i Nuclei di Cure Primarie definiti nel 2008 (vedi la successiva Figura
202) e le strutture di Nucleo sono tutte collocate presso Medicine di gruppo. In sei di
queste viene erogata attività assistenziale integrata (MMG, infermieri, specialisti
ambulatoriali, diagnostica ecografia di base, determinazione INR, CUP, programmazione
ADI).
Figura 202: Nuclei di cure primarie.
Agazzano
Alseno
Besenzone
Bettola
Bobbio
Borgonovo
Cadeo
Calendasco
Caorso
Carpaneto
CastellArquato
CastelSan Giovanni
Castelvetro
Cerignale
Coli
Cortebrugnatella
Cortemaggiore
Farini
Ferriere
FiorenzuolaGazzola
Gossolengo
Gragnano
Gropparello Lugagnano
Monticelli
Morfasso
Nibbiano
Ottone
Pecorara
Piacenza:4 NCP
Pianello
Piozzano
Podenzano
Pontedell'Olio
Pontenure
Rivergaro
Rottofreno
SanGiorgio
Piacentino
San Pietroin Cerro
Sarmato
Travo
Vernasca
Vigolzone
Villanovad'Arda
Zerba
Caminata
Distretto Cittàdi Piacenza
Distretto di Levante:
5NCP
Distretto di Ponente:
4NCP
Ziano
Agazzano
Alseno
Besenzone
Bettola
Bobbio
Borgonovo
Cadeo
Calendasco
Caorso
Carpaneto
CastellArquato
CastelSan Giovanni
Castelvetro
Cerignale
Coli
Cortebrugnatella
Cortemaggiore
Farini
Ferriere
FiorenzuolaGazzola
Gossolengo
Gragnano
Gropparello Lugagnano
Monticelli
Morfasso
Nibbiano
Ottone
Pecorara
Piacenza:4 NCP
Pianello
Piozzano
Podenzano
Pontedell'Olio
Pontenure
Rivergaro
Rottofreno
SanGiorgio
Piacentino
San Pietroin Cerro
Sarmato
Travo
Vernasca
Vigolzone
Villanovad'Arda
Zerba
Caminata
Distretto Cittàdi Piacenza
Distretto di Levante:
5NCP
Distretto di Ponente:
4NCP
Ziano
Distretto Città di Piacenza Distretto di Levante Distretto di Ponente
Dipartimento
DipartimentodelleCurePrimarie
Consultori Familiari
Governo Specialistica Ambulatoriale
Assistenza psicologica di base
Assistenza Primaria Città di Piacenza
Assistenza Primaria Levante
Assistenza Primaria Ponente
UOC Produzione Cure Primarie
UO Complessa
UO Complessa
UO Complessa
UO Complessa UO Complessa UO Complessa
UO Semplice Dipartimentale
Gestione Territoriale Non autosufficienza
UO a direzione delle professioni sanitarie del comparto
Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2009 pag. 122
L’associazionismo in azienda è ormai un processo avviato e in continua espansione: nel
2009 si è costituita una ulteriore Medicina di gruppo in città. La situazione delle Medicine di
e pediatrie di gruppo in provincia a fine anno è illustrata nella successiva vedi Figura 203.
Figura 203: Medicine e pediatrie di gruppo al 31 dicembre 2009.
Quanto all’ estensione della fascia oraria di apertura delle sedi dei Nuclei o delle Medicine
di Gruppo sede di Nucleo, per le sedi individuate la situazione è la seguente:
• NCP Placentia: 17 ore in più / settimana rispetto alla sesta giornaliera;
• NCP Golconda: 12,3 ore aggiuntive / settimana;
• NCP Piacenza 1: 15 ore aggiuntive / settimana;
• NCP Val Trebbia: 17 ore aggiuntive / settimana;
• NCP Decumano Medico: 20,3 ore aggiuntive / settimana;
• NCP Caorso, Castelvetro, Cortemaggiore, Monticelli, Villanova: 15,3 ore aggiuntive /
settimana.
A completamento del processo di separazione tra governo e gestione prevista dall’atto
aziendale, si è programmato per il 2010 l’ingresso nel dipartimento delle cure primarie
delle attività delegate distrettuali.
In relazione alla continuità assistenziale (Guardi Medica) è in corso uno studio di fattibilità
per la realizzazione del numero unico di chiamata, da sperimentare in un distretto campione
per essere poi estesa all’intera provincia. Questo permetterà un’analisi puntuale delle
attività e dei carichi di lavoro, preliminare a qualunque ipotesi di revisione delle sedi.
Quanto ai percorsi di ridefinizione delle responsabilità nei processi assistenziali, in
particolare per quanto riguarda le attività di accesso e la gestione delle patologie croniche:
Agazzano
Alseno
Besenzone
Bettola
Bobbio
Borgonovo
Cadeo
Calendasco
Caorso
Carpaneto
Castell'Arquato
CastelSan Giovanni
Castelvetro
Cerignale
Coli
Cortebrugnatella
Cortemaggiore
Farini
Ferriere
FiorenzuolaGazzola
Gossolengo
Gragnano
Gropparello Lugagnano
Monticelli
Morfasso
Nibbiano
Ottone
Pecorara
Piacenza
Pianello
Piozzano
Podenzano
Pontedell'Olio
Pontenure
Rivergaro
Rottofreno
SanGiorgio
Piacentino
San Pietroin Cerro
Sarmato
Travo
Vernasca
Vigolzone
Villanovad'Arda
Zerba
Caminata
Distretto Cittàdi Piacenza
Distretto di LevanteDistretto di
Ponente
Agazzano
Alseno
Besenzone
Bettola
Bobbio
Borgonovo
Cadeo
Calendasco
Caorso
Carpaneto
Castell'Arquato
CastelSan Giovanni
Castelvetro
Cerignale
Coli
Cortebrugnatella
Cortemaggiore
Farini
Ferriere
FiorenzuolaGazzola
Gossolengo
Gragnano
Gropparello Lugagnano
Monticelli
Morfasso
Nibbiano
Ottone
Pecorara
Piacenza
Pianello
Piozzano
Podenzano
Pontedell'Olio
Pontenure
Rivergaro
Rottofreno
SanGiorgio
Piacentino
San Pietroin Cerro
Sarmato
Travo
Vernasca
Vigolzone
Villanovad'Arda
Zerba
Caminata
Distretto Cittàdi Piacenza
Distretto di LevanteDistretto di
Ponente
Agazzano
Alseno
Besenzone
Bettola
Bobbio
Borgonovo
Cadeo
Calendasco
Caorso
Carpaneto
Castell'Arquato
CastelSan Giovanni
Castelvetro
Cerignale
Coli
Cortebrugnatella
Cortemaggiore
Farini
Ferriere
FiorenzuolaGazzola
Gossolengo
Gragnano
Gropparello Lugagnano
Monticelli
Morfasso
Nibbiano
Ottone
Pecorara
Piacenza
Pianello
Piozzano
Podenzano
Pontedell'Olio
Pontenure
Rivergaro
Rottofreno
SanGiorgio
Piacentino
San Pietroin Cerro
Sarmato
Travo
Vernasca
Vigolzone
Villanovad'Arda
Zerba
Caminata
Distretto Cittàdi Piacenza
Distretto di LevanteDistretto di
Ponente
Agazzano
Alseno
Besenzone
Bettola
Bobbio
Borgonovo
Cadeo
Calendasco
Caorso
Carpaneto
Castell'Arquato
CastelSan Giovanni
Castelvetro
Cerignale
Coli
Cortebrugnatella
Cortemaggiore
Farini
Ferriere
FiorenzuolaGazzola
Gossolengo
Gragnano
Gropparello Lugagnano
Monticelli
Morfasso
Nibbiano
Ottone
Pecorara
Piacenza
Pianello
Piozzano
Podenzano
Pontedell'Olio
Pontenure
Rivergaro
Rottofreno
SanGiorgio
Piacentino
San Pietroin Cerro
Sarmato
Travo
Vernasca
Vigolzone
Villanovad'Arda
Zerba
Caminata
Distretto Cittàdi Piacenza
Distretto di LevanteDistretto di
Ponente
Agazzano
Alseno
Besenzone
Bettola
Bobbio
Borgonovo
Cadeo
Calendasco
Caorso
Carpaneto
Castell'Arquato
CastelSan Giovanni
Castelvetro
Cerignale
Coli
Cortebrugnatella
Cortemaggiore
Farini
Ferriere
FiorenzuolaGazzola
Gossolengo
Gragnano
Gropparello Lugagnano
Monticelli
Morfasso
Nibbiano
Ottone
Pecorara
Piacenza
Pianello
Piozzano
Podenzano
Pontedell'Olio
Pontenure
Rivergaro
Rottofreno
SanGiorgio
Piacentino
San Pietroin Cerro
Sarmato
Travo
Vernasca
Vigolzone
Villanovad'Arda
Zerba
Caminata
Distretto Cittàdi Piacenza
Distretto di LevanteDistretto di
Ponente
11 medicine di gruppo: 43 MMG, 61.900 assistiti2 pediatrie di gruppo: 7 PLS, 6.600 assistiti
1 MEDICINA DI GRUPPO:
6 MMG
8.100 ASSISTITI
1 MEDICINA DI GRUPPO :
3 MMG + 1 PLS
4.700 ASSISTITI
1 PEDIATRIA DI GRUPPO:
3 PLS
2.600 ASSISTITI
1 MEDICINA DI GRUPPO:
8 MMG
10.300 ASSISTITI
1 MEDICINA DI GRUPPO:
3 MMG
3.250 ASSISTITI
6 MEDICINE DI GRUPPO
24 MMG
30.400 ASSISTITI
1 PEDIATRIA DI GRUPPO
4 PLS
4.000 ASSISTITI
Ziano
1 MEDICINA DI GRUPPO
4 MMG
5.150 ASSISTITI
Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2009 pag. 123
sono stati istituiti i case manager per la disabilità, per le lesioni cutanee, per i pazienti della
rete Gracer, sono stati nominati 3 coordinatori della non autosufficienza e 9 case manager
per l’assistenza protesica. La ridefinizione delle responsabilità ha coinvolto le diverse
professioni dell’area assistenziale: infermieri, educatori professionali, fisioterapisti. Tutti i
case manager hanno maturato un anno di esperienza di lavoro insieme nella nuova
organizzazione del dipartimento e hanno partecipato alle UVM per la valutazione di anziani,
fragili, disabili. Sono state realizzate le procedure per la presa in carico di utenti affetti da
lesioni cutanee, per l’ottimizzazione della gestione delle medicazioni, per la presa in carico
pazienti GRACER e GRAD.
Quanto infine all’avvio del percorso di accreditamento del Dipartimento: tra marzo e
settembre sono stati definiti mission, vision, obiettivi prioritari di tutte le UU.OO., modalità
di comunicazione interna e partecipazione, definizione delle attività e dei prodotti da
mettere in controllo in termini di standard. Ad ottobre sono iniziati gli incontri di U.O. con
la direzione dipartimentale, per attivare le procedure di accreditamento con i referenti di
U.O. e di Dipartimento. In particolare per l’area della Non Autosufficienza è in corso la
ridefinizione dei percorsi integrati con i Comuni e i MMG, anche in relazione alle interfacce
e agli standard per l’accreditamento.
Si riportano qui di seguito le azioni avviate sui programmi assistenziali che coinvolgono il
Dipartimento di Cure Primarie, individuati come prioritari dalla regione negli atti di
programmazione 2009:
• gestione integrata del paziente diabetico: il numero totale di pazienti visitati dall’U.O. di
Diabetologia di Piacenza nel 2008 era stato pari a 3.815. Con l’attivazione dal 1 aprile
2009 della rete diabetologica provinciale, si sono aggiunti circa 1.500 pazienti visitati
dagli specialisti nelle altre sedi provinciali. La media dei valori dell’emoglobina glicata
è stata 7,8 %, valore accettabile considerando che sono in cura presso lo specialista i
pazienti più complicati. La microalbuminuria viene eseguita in media 2 volte anno per
paziente. I pazienti in gestione integrata sono stati 1.020 nel 2008 e 1.415 nel 2009. Il
dato comprende anche pazienti stabili in cura solo presso i Medici di Medicina Generale.
Per i pazienti in Gestione Integrata la media dei dati dell’emoglobina glicata è 6,7%. Le
glicemia vengono eseguire 2 volte all’anno. La microalbuminuria viene eseguita in media
1 volta all’anno per paziente.
• dimissione protetta: in ogni distretto sono stati identificati i rispettivi case manager per
la dimissione protetta. Nei Distretti di Levante e Ponente è il coordinatore della non
autosufficienza, nel Distretto Città di Piacenza è una equipe formata dai case manager
per l’accesso alla LDPARE e dal Coordinatore della Non Autosufficienza. I casi segnalati
e idonei alla dimissione a domicilio sono stati tutti presi in carico. I casi non idonei sono
stati indirizzati o verso la LDPARE o verso i ricoveri di sollievo o temporanei in RSA o
verso la residenzialità definitiva. I percorsi attivati sono i seguenti: ADI, SID, ADI o SID
integrata con il SAD;
• programma di assistenza odontoiatrica: al fine 2009 sono stati trattati 4.557 utenti, dei
quali:
o 1.468 con ISEE 1;
o 250 con ISEE 2;
o 88 con ISEE 3;
o 83 con ISEE 4;
o 12 con ISEE 5;
o 502 con codice di invalidità da C01 a C06;
o 720 con esenzioni di varia natura;
o 1.434 senza esenzione, invalidità o certificazione ISEE.
Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2009 pag. 124
La percentuale di utenti non vulnerabili è quindi pari al 31,8% del totale, non molto
lontano dall’obiettivo richiesto. I vulnerabili attesi in ISEE 1 sono 3.000: la copertura è
pari al 48,9%, ancora lontano dal 75% atteso, nonostante le numerose iniziative volte a
rendere nota l’opportunità. La rilevazione dell’attività avviene secondo quanto indicato;
• fornitura protesi e ausili: è stata assicurata la partecipazione al gruppo di lavoro
regionale, alla definizione dei contenuti della rilevazione e alla rilevazione dei dati di
attività ed economici. A livello locale si è consolidato il percorso avviato nel 2008, e in
particolare sono stati raggiunti gli obiettivi prefissati nel Piano delle Azioni 2009: è
stata completata l’informazione interna, la costruzione delle procedure aziendali e la
loro diffusione, il consolidamento delle competenze dei Case Manager, il monitoraggio
dei tempi di autorizzazione e fornitura (nel 2009 sono stati prescritti oltre 37mila ausili
a quasi 4.000 utenti e s solo 88 prescrizioni hanno superato i 20 giorni), la gestione dei
ritiri e delle assegnazioni di ausili ricondizionati. I prescrittori e i case manager sono
stati tutti formati con una formazione congiunta nel mese di settembre. I dipartimenti in
accreditamento con prescrittori interni hanno costruito i fogli informativi per gli utenti
da distribuire nelle sale d'attesa. E' stato firmato l'accordo con Assortopedia per la
costituzione di un nomenclatore aziendale per: carrozzine pieghevoli standard, leggere,
seggioloni polifunzionali. E' stato definito il percorso per la riparazione degli ausili
forniti. E' stata individuata l'equipe per la valutazione multidimensionale che identifica i
pazienti neurologici con patologie progressive e che si occupa anche degli ausili
necessari, sia di tipo classico che innovativo o tecnologico.
3.5.3 Interventi sulle reti interistituzionali: il sistema sociosanitario integrato
Si riportano qui di seguito le azioni avviate e i principali risultati ottenuti rispetto agli
obiettivi regionali 2009:
• assicurare la partecipazione qualificata ed il sostegno agli strumenti tecnici del governo del sistema di livello intermedio e distrettuale: in tutti i Distretti è stato garantita una
partecipazione qualificata per la programmazione dei Piani di Zona, tramite la presenza
delle figure previste per ciascun ufficio di Piano, dirigenti e professionisti del distretto o
che a livello aziendale sono riconosciuti come esperti della specifica materia;
• contribuire, in collaborazione con i Comuni, all’avvio ed all’implementazione del sistema di accreditamento dei servizi sociosanitari: a livello aziendale il tema è stato affrontato
tramite un’ampia partecipazione del personale negli incontri formativi regionali; è stato
individuato il comune capofila nei distretti di Levante e Ponente e sono stati adottati i
relativi atti dai comuni; a livello distrettuale nel mese di ottobre, dopo la rilevazione sul
possesso dei requisiti strutturali avviata nell’area residenziale per anziani, sono iniziate
le rilevazioni per l’area disabili e le procedure per la verifica del possesso dei requisiti
strutturali ed organizzativi per la rete gracer.
• partecipare all’attuazione degli obiettivi regionali relativi al Fondo Regionale per la Non Autosufficienza: sono stati integrati professionisti del Controllo di Gestione in ogni
Ufficio di Piano, quale supporto alla programmazione e controllo/monitoraggio nell’uso
coordinato ed integrato del FRNA. L’attuazione degli obiettivi regionali è stata condotta
in modo congiunto tra Ausl e Comuni e l’azienda ne ha monitorato la realizzazione
essenzialmente tramite la figura del Direttore di Distretto e a livello aziendale tramite la
verifica della congruenza tra le indicazioni regionali e quanto programmato e realizzato.
E’ stato infine assicurato un importante contributo nell’ambito del gruppo tecnico,
costituito dall’Ufficio di Presidenza della CTSS, finalizzato ad un’analisi delle attività e
dei costi delle diverse strutture residenziali e semiresidenziali per disabili a gestione
diretta, anche attraverso la predisposizione di specifiche schede analisi costi;
Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2009 pag. 125
• assicurare l’attuazione degli indirizzi regionali per l’inserimento nel FRNA degli interventi per l’area disabili adulti: le indicazioni della 1230/08 sono state attuate in tutti
i Distretti;
• assicurare gli interventi sanitari e l’integrazione degli stessi con gli interventi sociali per le persone adulte con gravissima disabilità acquisita: sia il processo di presa in
carico che l’interfaccia con i comuni sono stati definiti. Tutti i casi sono stati rivalutati
ed è stato realizzato un percorso di facilitazione alla gestione delle procedure sanitarie
complesse (ventilazione, gestione della tracheotomia, nutrizione enterale,
comunicazione aumentativa adattativa);
• assicurare l’attuazione delle indicazioni regionali in materia di integrazione socio-sanitaria in materia di salute mentale: sono stati organizzati incontri in sede distrettuale
tra Comuni e Dipartimento Salute Mentale, tesi a informare gli enti locali in merito alla
recente normativa regionale ed al suo impatto, oltre che alla organizzazione del
Dipartimento. Sono state attivate le UVM distrettuali con la presenza di operatori del
DSM, condividendo le linee tecniche ed organizzative per la valutazione delle attuali
situazioni in carico e per la valutazione dei minori e per la presa in carico;
• assicurare una qualificata partecipazione all’analisi dei sistemi informativi in area sociale e socio-sanitaria: l’analisi dei flussi informativi obbligatori e del sistema
informativo cartaceo è stata conclusa. E’ in corso di progettazione un sistema di
interfaccia integrata basata sul patient record. Sono stati costituiti gruppi di lavoro
aziendali e interistituzionali. In particolare il gruppo di lavoro interno ha lavorato finora
ai seguenti obiettivi: individuazione delle le principali criticità nel settore sociosanitario
(percorsi di ingresso e fruizione; sistema di programmazione e controllo; procedure
amministrative e di controllo clinico) – terminato, discussione delle possibili soluzioni
organizzative – a fine 2009 in corso; definire le specifiche del sistema informativo
sociosanitario unico ed integrato – a fine 2009 in corso.
3.5.4 Interventi sui percorsi multiprofessionali: il piano di risposta alla pandemia influenzale AH1N1
A partire da metà aprile 2009, in diversi paesi venivano riportati casi di infezione nell’uomo,
causati da un nuovo virus influenzale di tipo A/H1N1. Alcuni casi di malattia grave e
decessi erano segnalati in Messico e Stati Uniti, con tasso di mortalità simile a quello
dell’influenza stagionale. Sulla base delle procedure stabilite dal regolamento sanitario
internazionale tuttavia il 25 aprile 2009 il direttore generale dell’Oms, Margaret Chan,
dichiarava tale evento un’“emergenza di sanità pubblica di interesse internazionale”. L’11
giugno 2009 lo stato di allerta pandemica veniva innalzato alla “fase 6”. Ai servizi sanitari
locali veniva richiesto dal livello regionale e nazionale di rendere operativo il piano di
risposta alla pandemia, con l’obiettivo di: identificare e sorvegliare i casi di influenza,
minimizzare il rischio di trasmissione e limitare la morbosità e la mortalità dovute alla
pandemia, assicurare una adeguata formazione del personale sanitario, garantire
informazioni aggiornate e tempestive per i cittadini. Sin dal mese di maggio, con la
segnalazione dei primi casi importati, è stato indispensabile impartire a tutti i medici
dell’azienda istruzioni operative per la notifica e la sorveglianza dei casi. Nel corso delle
settimane si è poi reso necessario adeguarle continuamente alle successive numerose
disposizioni ministeriali e regionali.
Complessivamente sono stati notificati 411 casi che sono stati oggetto di sorveglianza
sanitaria, con varie modalità a seconda delle indicazioni ministeriali e delle particolarità
clinico epidemiologiche. Dall’inizio dell’epidemia, i casi ospedalizzati con accertata
positività all’accertamento diagnostico specifico sono stati 24, e tra questi si è verificato un
Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2009 pag. 126
decesso. Altre 41 persone ricoverate sono invece risultate negative alla ricerca del virus
AH1N1.
Per permettere la caratterizzazione molecolare, antigenica e fenotipica, al fine di
monitorare l’evoluzione molecolare (mutazioni e/o riassortimenti) e di proseguire gli studi
sull’eventuale emergenza di varianti farmaco-resistenti del virus A/H1N1, è stata definita
la procedura di conferma laboratoristica dei casi: i servizi aziendali, territoriali ed
ospedalieri, hanno attivamente collaborato con l’Istituto di Igiene dell’Università di Parma,
laboratorio di riferimento regionale. Si è reso utile mantenere, per tutto il periodo
dell’epidemia anche l’attività di sorveglianza clinica dei medici sentinella aziendali che, a
tutt’oggi, non è mai stata sospesa.
Per favorire la collaborazione con il personale scolastico: è stato fornito agli istituti
scolastici un elenco dei medici disponibili per richieste di informazioni eventuali situazioni
particolarmente gravi o di difficile gestione. Per la gestione dei problemi sanitari nelle
scuole sono stati organizzati, nel mese di ottobre 2009, in accordo con l’Ufficio Scolastico
Provinciale incontri tra i medici dell’azienda e tutti i dirigenti scolastici. E’ stata quindi
attuata una distribuzione capillare in tutte le scuole di materiale informativo regionale
preparato per lo specifico target a sostegno della campagna di informazione e
sensibilizzazione.
Il sistema di sorveglianza sull’influenza A/H1N1 in Emilia-Romagna è stato allargato anche
al mondo scolastico. D’intesa con il ministero dell’istruzione, università e ricerca si è
concordato a livello regionale un sistema di monitoraggio basato su un campione di scuole
In provincia sono stati coinvolti nel monitoraggio 4 nidi, 3 materne, 2 elementari, 1 media
inferiore e 1 media superiore. I dati raccolti (numero percentuale degli assenti rispetto al
numero di iscritti in un giorno definito di ogni settimana) sono stati inviati come richiesto
settimanalmente al centro regionale.
La campagna vaccinale è stata prevista in fasi successive, le modalità sono state
rigorosamente definite a livello ministeriale. I diversi target oggetto della campagna
vaccinale sono stati comunicati di volta in volta, nelle varie settimane, in occasione
dell’invio delle dosi vaccinali. Anche la disponibilità delle dosi vaccinali è stata
rigorosamente controllata a livello centrale ed il consumo delle dosi monitorato
settimanalmente, con successivo invio dei dati al livello regionale. Ai servizi vaccinali è
stato richiesto un particolare sforzo organizzativo per cercare di eseguire nel minor tempo
le dosi disponibili di vaccino, su target mirati. Oltre all’opportunità di potere disporre di
personale sanitario e di assistenza vaccinato, i dati relativi all’epidemia in corso
segnalavano, infatti, maggiore pericolosità della patologia nelle donne in gravidanza e nei
malati cronici, specie se in giovane età. I vaccinatori e le sedi vaccinali sono stati definiti
su tutto il territorio ed hanno iniziato l’attività contestualmente all’arrivo delle prime dosi di
vaccino. L’azienda ha predisposto ambulatori vaccinali in 5 sedi, con personale del
dipartimento di sanità pubblica e delle cure primarie, in particolare:
• Piacenza: 4 ambulatori vaccinali operativi h8/die;
• Fiorenzuola: 2 ambulatori vaccinali operativi h8/die;
• Castelsangiovanni: 2 ambulatori vaccinali operativi h8/die;
• Bobbio: 1 ambulatorio vaccinale operativo h4/die;
• Bettola: 1 ambulatorio vaccinale operativo h4/die.
Il numero totale giornaliero di persone vaccinabili sul territorio, al di fuori delle strutture
ospedaliere è calcolato in circa 450 persone al giorno per 5 giorni alla settimana.
L’attività vaccinale è stata necessariamente calibrata in base alla disponibilità delle dosi di
vaccino, inviate da ministero e suddivise a livello regionale.
Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2009 pag. 127
Bambini ed adulti ad alto rischio per patologie croniche hanno ricevuto una lettera
personale di informazione ed invito alla vaccinazione. La chiamata attiva e la vaccinazione
di queste persone è stata considerata prioritaria rispetto alle altre attività negli ambulatori
dedicati dei Dipartimenti territoriali. Alla vaccinazione di queste categorie di persone ha
partecipato gran parte dei MMG e la maggioranza de PLS. A seguire, il personale addetto ai
servizi essenziali, su prenotazione tramite CUPTEL, ha potuto accedere alla vaccinazione.
E’ stato necessario, in modo da ottenere l’uso ottimale delle risorse:
• censire la disponibilità ordinaria e straordinaria di strutture di ricovero e cura;
• censire le strutture di ricovero e cura dotate di dispositivi per la respirazione assistita;
• determinare il triage ed il flusso dei pazienti fra strutture sanitarie a vari livelli;
• definire i criteri per la sospensione di ricoveri programmati e la resa in disponibilità di
posti letto aggiuntivi;
• garantire l’adeguato approvvigionamento, stoccaggio e distribuzione dei farmaci;
• definire linee-guida per il trattamento a domicilio dei casi.
Per il governo dell’emergenza Pandemica si è realizzata un’unità di crisi ospedaliera presso
l’ospedale di Piacenza, e nelle settimane di picco è stato attivato un ambulatorio con
accesso dedicato ai casi sospetta influenza; in tutti gli ospedali sono state garantite le
prestazioni urgenti per i casi sospetti attraverso percorsi dedicati all’interno dei pronti
soccorso. E’ stato potenziato, con apporto di specialisti strutturati ospedalieri e di uno
specialista pediatra volontario, il pronto soccorso pediatrico.
L’azienda ha messo in atto misure organizzative in grado di creare disponibilità di posti
letto per i casi con necessità di ricovero. Nei casi di complicanze respiratorie è stata
assicurata la disponibilità di posti letto attrezzati.
Per l’ottimale gestione a livello domiciliare dei casi, stati organizzati incontri informativi per
medici MMG, PLS, Medici di Continuità assistenziale e Nuclei di Cure Primarie sull’uso dei
dispositivi di protezione individuale, che sono stati resi disponibili agli operatori.
Durante le varie fasi dell’epidemia gli operatori sanitari sono stati costantemente aggiornati
con istruzioni operative concernenti la gestione clinica domiciliare ed ambulatoriale dei casi
e le modalità segnalazione dei casi sospetti.
A seguito della segnalazione regionale del superamento degli 80.000 casi settimanali a
livello regionale, è stato attuato il potenziamento dell’attività assistenziale territoriale,
tramite la predisposizione di turni di continuità assistenziale (Guardia Medica) diurna
articolati su cinque sedi (Piacenza, Fiorenzuola, Borgonovo val Tidone, Bobbio, Bettola)
con la presenza di almeno un medico.
La comunicazione si è basata su una puntuale ed articolata collaborazione con i media per
garantire la chiarezza, la trasparenza, la tempestività l’omogeneità e l’affidabilità
dell’informazione. La strategia di comunicazione ha previsto l’utilizzo integrato dei mezzi di
comunicazione scelti di volta in volta in base al target, agli obiettivi, alle risorse, in modo
da assicurare, attraverso i media la costante e chiara comunicazione delle informazioni
disponibili anche se spesso incerte (comunicazione dell’incertezza). Sono stati redatti, nelle
varie fasi dell’epidemia, articoli, interviste anche televisive e comunicati stampa. E’ stato
diffuso materiale informativo in grado di illustrare - in maniera comprensibile a tutti - le
regole comportamentali e di igiene più elementari (igiene delle mani, igiene respiratoria,
igiene ambientale, ecc.) ed attuabili da parte di ogni singolo individuo. Il materiale è stato
distribuito in modo capillare in azienda negli ospedali, nei poliambulatori, negli studi dei
medici di famiglia, nelle farmacie, presso i Centri di Prenotazione CUP.
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