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38 39 40 41 Vitali bassa - demolizioni.vitalispa.itdemolizioni.vitalispa.it/cm-files/2015/07/14/eco-marzo-2013.pdf · n. 5 escavatori da 200 q.li muniti di cesoie da 20 q.li; pinza

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Quando si parla di interventi multidi-sciplinari ci vengono in mente lavo-razioni che richiedono competenze

tecniche, attrezzature e know how di impresa differenti. E� questo il caso di un�importante riconversione industriale eseguita dall�impre-sa Vitali S.p.a. che ha dimostrato in questo la-voro un�elevata professionalità ed esperienza

delle costruzioni.L�intervento commissionato all�azienda di Ci-sano Bergamasco, durato 10 mesi e concluso

quella di ricollocare due grossi capannoni in-dustriali di una nota casa automobilistica, cir-

ca 100.000 mq, adibiti in passato al reparto verniciatura, per la loro successiva riconver-sione in magazzino ricambi.I due corpi fabbrica, costruiti nel compren-sorio di Rivalta negli anni �70, erano ormai in disuso da diversi anni, ma manteneva-no intatta al loro interno la vecchia linea di produzione relativa alla fase di verniciatu-ra, ricordo di un passato produttivo ormai lontano; la linea nel suo complesso era costituita principalmente da 7 forni (aventi una lunghezza di 150 m ed un�altezza di 5 m), da impianti e macchinari specifici, da un�ala uffici e dalle sovrastrutture impian-tistiche.

Il lavoro da eseguire, finalizzato alla demoli-zione e smontaggio, bonifica degli impianti e successiva riconversione dei capannoni e dell�area circostante, formata da piazzali e aree esterne di manovra, è stato pianificato e suddiviso principalmente in due fasi:• la prima, propedeutica al progetto di ri-

conversione, consisteva nelle operazioni di liberazione delle aree da tutti gli impian-ti/macchinari/attrezzature esistenti e nella successiva messa in sicurezza dei luoghi;

• la seconda consisteva nella realizzazione di tutte le opere edili atte a consentire il riuso dei volumi interni, dando loro nuova linfa.

BONIFICA, DEMOLIZIONE E RICOSTRUZIONE: UN INTERVENTO A 360 GRADI

L’INTERO CICLO DI RICONVERSIONE INDUSTRIALE

CHE HA DATO NUOVA VITA A DUE GROSSI CAPANNONI

DISMESSI A RIVALTA TORINESE

di Andrea Terziano

WORK IN PROGRESS

38 Anno 6 - Numero 22

WORK IN PROGRESS

I forni, che costituivano la parte preponderan-te delle strutture impiantistiche all�interno del fabbricato, sono stati smantellati solo dopo

quanto contenenti amianto sia in matrice fria-bile che compatta. Allo scopo sono state rea-

di decontaminazione e impianti di aspirazione

monitorate per assicurare che non vi fossero -

no delle aree stesse.

ottenuto il benestare degli enti competenti si è passati alla fase di smantellamento che ha riguardato i forni, le strutture sospese e gli al-tri impianti presenti all�interno del fabbricato. Sono stati rimossi anche i macchinari e gli impianti (soppalchi, impianti di ventilazione ed estrazione dei forni, ecc�) presenti sulla copertura. Per la rimozione delle parti impiantistiche al di sopra delle coperture è stato eseguito uno smontaggio imbragando ciascun elemento e calandolo a terra mediante un mezzo di sol-levamento. Ciascun pezzo, dimensionato in funzione delle portate del mezzo di solleva-mento, una volta a terra è stato ridotto di volu-me con escavatori dotati di cesoia coadiuvati da squadre di taglio. Lo smantellamento degli impianti all�interno dei capannoni è stato possibile grazie all�u-

controllato, hanno proceduto alla demolizio-ne progressiva di tutte le parti metalliche. Tutti gli impianti, una volta a terra, sono stati lavorati in loco per ridurne le dimensioni, a bocca di forno, quindi selezionati e separa-ti in modo da avviare i materiali ferrosi a re-cupero ed i restanti materiali non pericolosi presso i centri di recupero autorizzati. In que-

ton di materiale ferroso. Legno, carta, alluminio, acciaio inox e altro per un totale di oltre 10.000 ton, sono stati avviati al recupero presso centri autorizzati di recupero e smaltimento. Le lane minerali uti-lizzate per la coibentazione dei tubi e dei forni e l�amianto contenuto nei forni sono invece

delle operazioni di demolizione.

Una volta sgomberato completamente l�in-terno dei fabbricati ha avuto inizio la secon-da fase dell�intervento che consisteva nella riqualificazione e riconversione dei volumi interni, per poter trasformare così l�ex com-

plesso industriale di Rivalta in un magaz-zino logistico adibito alla distribuzione di ricambi. Le opere hanno riguardato la demolizione di buona parte della pavimentazione esi-

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stente, costituita in parte da blocchetti in legno (per circa 30.000 mq), dei basamenti degli impianti smantellati e la realizzazione ex novo di n. 3 cunicoli di fuga interrati di lunghezza complessiva superiore a 100 m ciascuno, con annesse scale di accesso, che verranno destinati all�esodo in caso di emergenza del personale del futuro polo lo-gistico.Parte del materiale derivante dalla demoli-zione del vecchio pavimento è stato frantu-mato con un impianto mobile autorizzato, trasformato in materia prima seconda e ri-utilizzato in loco per la preparazione della nuova pavimentazione (riempimento e sot-tofondo).È stata quindi realizzata una pavimentazio-

-perta. La committenza ha richiesto per la nuova pavimentazione una planarità con tolleranza di solo di 1 mm sottoregolo ogni quattro metri per consentire la circolazione

costituiranno la parte meccanizzata princi-pale del nuovo magazzino.Anche la zona esterna, costituita da un

15.000 mq, è stata oggetto di un importante rifacimento, per consentire la movimenta-zione della merce e per garantire gli spazi di manovra idonei alla nuova anima logistica dei fabbricati. Il rifacimento consisteva in un abbassamento complessivo di tutta l�area di ben 1,5 m per consentire un corretto utilizzo delle baie di carico.Il progetto nella sua interezza ha consenti-to di far rinascere un complesso industriale che versava in condizioni di degrado. Un processo complesso che ha permesso però di recuperare e valorizzare queste aree, dando nuova vita ad un tessuto industriale senza sottrarre altri spazi al territorio. Oggi il nuovo sito logistico occupa già 100 persone che andranno probabilmente ad aumentare nei prossimi anni.Un�azione lungimirante durata 10 mesi nei quali Vitali S.p.A. ha messo a disposizione del cliente tutto il suo know how, macchi-nari e attrezzature d�avanguardia, nonché le competenze ingegneristiche e organizzative

IL LAVORO IN CIFRE

Durata complessiva intervento: 10 mesi (marzo 2012-dicembre 2012)

Importo dei lavori: oltre 6 milioni di euro

Materiale ferroso recuperato: 25.000 ton

Materiali e detriti non pericolosi avviati a recupero: 10.000 ton

Pavimentazione in blocchetti di legno: 30.000 mq

Lavori di scavo: circa 10.000 mc

Rimozione e riutilizzo in loco vecchia pavimentizone: 30.000 mq

Intervento di riqualificazione: 100.000 mq

Area viabilità e manovara: 15.000 mq

Baie di carico: 15

MEZZI UTILIZZATI

n. 5 escavatori da 200 q.li muniti di cesoie da 20 q.li; pinza selezionatrice e calamita (magnete) per

separazione materiali ferrosi

n. 1 escavatore da 200 q.li con martello demolitore + frantumatore

n. 2 escavatori da 400 q.li muniti di cesoie (utilizzati prevalentemente per la riduzione dei materiali)

n. 1 escavatore da 500 q.li munito di cesoie da 40 q.li

n. 2 mini escavatori da 50 e 80 q.li muniti di cesoie da 5 q.li per operazioni di dettaglio

n. 1 frantoio mobile per riduzione macerie

n. 1 fresatrice 2000 per scarifica vecchia pavimentazione interna e asfalto esterno

n. 1 rullo compattatore per preparazione piani di posa

n. 2 ragni caricatori

n. 1 autogrù da 120 ton per smantellamento impianti e macchinari presenti in copertura, imbragati e

portati a terra

n. 1 autogrù da 200 ton utilizzo come sopra

n. 1 autogrù da 800 ton con braccio da 105 mt, utilizzo come sopra

n. 2 merlo caricatore per assistenze

n. 4 piattaforme aeree da 20 mt per mettere in quota il personale addetto al taglio con ossitaglio e rimo-

zioni carpenterie

n. 2 camion con cassone scarrabile a servizio del cantiere

WORK IN PROGRESS

40 Anno 6 - Numero 22

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Tel. 011 7802164 Fax 011 4047946 [email protected]