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L’asilo - cortile Nella periferia industriale di Verona, lo studio Antonio Citterio and Partners ha progettato un asilo nido all’interno di un campus aziendale In the industrial suburbs of Verona, Antonio Citterio and Partners have designed a kindergarten for a company campus Testo di/Text by Pier Paolo Tamburelli Fotografia di/Photography by Leo Torri A cura di/Edited by Rita Capezzuto The nursery school-courtyard

892 CITTERIO ASILO mp 46-55 - barth · 2020. 1. 20. · baukuh () Pier Paolo Tamburelli studied architecture at the University of Genoa and at the Berlage Institute. He has been a

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Page 1: 892 CITTERIO ASILO mp 46-55 - barth · 2020. 1. 20. · baukuh () Pier Paolo Tamburelli studied architecture at the University of Genoa and at the Berlage Institute. He has been a

L’asilo-cortile Nella periferia industriale di Verona, lo studio Antonio Citterio and Partners ha progettato un asilo nido all’interno di un campus aziendale In the industrial suburbs of Verona, Antonio Citterio and Partnershave designed a kindergarten for a company campus

Testo di/Text byPier Paolo TamburelliFotografia di/Photography byLeo TorriA cura di/Edited by Rita CapezzutoThe nursery school-courtyard

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Maggio May 2006 domus 4948 domus Maggio May 2006

L’asilo realizzato da Antonio Citterio and Partners aVerona si inserisce nel campus aziendaleGlaxoSmithKline. Il campus forma una enclave, incui lavorano circa 1.500 persone. All’internodell’insediamento, i progettisti stannosviluppando una serie di interventi capaci diadeguare gli spazi di questa piccola città alle nuovemodalità di lavoro e di interazione richiestedall’evoluzione della produzione. I progetti finorarealizzati hanno riguardato la ristrutturazionedell’edificio della presidenza e dello staffdirigenziale, e l’asilo aziendale.L’asilo si trova immerso in un ambientedecisamente specialistico e tecnico. Il progetto sipropone di ritagliare un ambiente domesticoall’interno di un contesto poco accogliente,composto in prevalenza da edifici industriali emagazzini. Questo obiettivo viene raggiunto conestrema economia di mezzi, grazie alla sceltatipologica e alla selezione dei materiali. L’asilo occupa un’area rettangolare, ed èorganizzato attorno a una corte allungata a piantairregolare. In questo modo l’edificio determina alsuo interno uno spazio protetto, che accoglie iluoghi per il gioco all’aperto. L’ampiezza del corpodi fabbrica avvolto attorno alla corte variaconsiderevolmente: la manica meridionalefiliforme si riduce a un portico, l’ampio corpo anord contiene tutti gli spazi dell’asilo. In questomodo le aree della didattica e la mensa possonoaffacciare sulla corte attraverso un’ampia vetrata,

godendo al tempo stesso della miglioreilluminazione. L’asilo può essere così inteso comeedificio a corte singolarmente sbilanciato (ungracile erede del Collegio Elvetico?) o come insiemedi stanze affacciate su una grande stanza a cieloaperto, o come ingombrante strumento otticocapace di ritagliare e ricomporre in un nuovopaesaggio alcuni elementi di un contesto piuttosto casuale. La grande copertura a falde si distribuisceuniformemente sull’edificio, seguendo imovimenti della pianta e articolandosi conpendenze e altezze variabili. La copertura èinteramente realizzata in legno e viene sostenutain massima parte dal muro perimetrale realizzatoin pannelli prefabbricati di legno. La scelta diquesto materiale sottolinea il carattere domesticodell’edificio. A questo contribuisce anche lagamma cromatica particolarmente quieta (unverdino Biedermeier lontano da qualsiasiconcessione all’infantilismo) scelta per gli interni. I vari componenti sono stati realizzati in fabbrica,pre-montati e poi assemblati in sito. La distribuzione interna è caratterizzata da blocchichiusi, per le zone servizio e sonno, cheidentificano lo spazio più intimo e protetto, e dazone più ampie dedicate alle attività e al pranzo.Queste aree sono servite da un percorsodistributivo che attraversa i blocchi chiusi senzacostituire un vero e proprio corridoio. Grandivetrate separano tra loro le zone per le attività; le

vetrate sono in parte scorrevoli e, in situazionieccezionali, consentono di mettere incomunicazione gli spazi in modo da accoglieregruppi eterogenei e numerosi.Quel che sorprende nell’asilo di Verona è lasingolare semplicità. Non si tratta tanto dellasemplicità della soluzione, quanto della semplicitàdel ragionamento, della sua virtuosa facilità, che,non a caso, consente agli architetti anche unalibertà e una dolcezza insospettabili. I progettistidi Antonio Citterio and Partners hanno avuto ilbuon gusto di non sopravvalutare il problema cheavevano di fronte, di non annoiare i figli deidipendenti della GlaxoSmithKline con l’esibizionedel proprio mondo interiore; hanno accettato laresponsabilità di fare un edificio semplice e utile,consapevolmente privo di ambizioni fuori luogo.La chiara definizione dei limiti del progetto haconsentito agli architetti di affrontare il lavoro concompostezza, ma senza rigidità, individuando unapossibilità per lavorare sulla tipologia con curiositàe disinvoltura, riflettendo pragmaticamente sumodelli poco ortodossi, facendo attenzione allaqualità del prodotto finale. L’asilo di Veronamostra che nulla potrebbe giovare maggiormenteall’architettura italiana di una sobria ridefinizionedei propri compiti all’interno di progettiimprenditoriali seri, e che forse questi progetti nonhanno bisogno di nascondersi dietro la facilecoerenza garantita dall’ostentazione di un brandsperimentato.

Nuova sobrietàPier Paolo Tamburelli

The company nursery created by Antonio Citterioand Partners in Verona is on the GlaxoSmithKlinecompany campus. This campus is an enclave witha workforce of approximately 1,500 people.Antonio Citterio and Partners are developing anumber of projects that will adapt the spaces ofthis miniature town to the new work methodsand interaction required by the evolution ofproduction. The work completed thus far hasinvolved the restructuring of the chairman andexecutive staff’s building and the companynursery.The nursery is situated in a highly specialised andtechnical environment and the project has triedto carve out a domestic space in a less thanwelcoming context principally made up ofindustrial buildings and warehouses. This aimhas been achieved with great economy of meansthanks to the type choice and materials selected. The nursery occupies a rectangular site and isarranged around an elongated courtyard with anirregular plan. In this way, the building creates aprotected space accommodating the open-airplayground. The size of the building envelopingthe courtyard varies considerably: the southfiliform section is reduced to a portico while thelarge section to the north houses all the nurseryspaces. This means the teaching areas andcanteen can look onto the courtyard through alarge window and also benefit from betterlighting. The nursery can thus be seen as a very

unbalanced courtyard building (a miniaturedescendant of the Swiss college?), an ensembleof rooms overlooking a large open-air space, oran unwieldy optical instrument that cuts andrecomposes the parts of quite a casual contextinto a new landscape. The large pitch roof uniformly covers the buildingfollowing the movement of the layout anddeveloping in pitches and variable heights. Theroof is entirely made of wood and rests mainly ona perimeter wall consisting of prefabricatedwooden panels. This choice of materialunderlines the domestic nature of the buildingand this is also helped by the particularly calmcolours (a far from childlike Biedermeier green)chosen for the interiors. The various componentswere produced in the factory, pre-assembledand then finally mounted on site. The internal layout features closed blocks forservice and sleeping areas, which define themore private and protected space, and largerzones given over to activities and lunch. Theseareas are served by a route that passes throughthe closed blocks without being a veritablecorridor. The activity zones are separated by largewindows that are partially sliding and, inexceptional cases, create communicating activityspaces that can accommodate numerousheterogeneous groups.What is surprising about the nursery in Verona isits remarkable simplicity, not so much a simple

solution as simple reasoning, its clever ease that– not by chance – also allows the architectsunexpected freedom and gentleness. Thearchitects of Antonio Citterio and Partners havehad the good taste not to overestimate theproblem before them, not to bore the children ofGlaxoSmithKline employees with a display of theinside world. They have accepted theresponsibility to make a simple but usefulbuilding, intentionally devoid of inappropriateambition. The clearly defined project restrictionsallowed the architects to tackle the job withcomposure and without rigidity. They saw anopportunity to work on this typology with eagerinterest and naturalness, pragmaticallyreflecting on not very orthodox models andpaying attention to the quality of the endproduct. The nursery in Verona shows thatnothing could be better for Italian architecturethan a sober redefinition of its function inserious business projects – and that perhapsthese projects do not need to hide behind thefacile consistency that is guaranteed by flauntinga tried and tested brand.

New sobrietyPier Paolo Tamburelli

Veduta generale con lo spazio protetto della corte interna. Pagina a fronte: dettagliodel fronte esterno sud, caratterizzato dalle bucature irregolari.

An overall view showing the protected space of the inner courtyard. Opposite page: detail of the south exteriorfront, featuring irregular openings

Nelle pagine di apertura: l’asilo nel contestosemiurbano. La copertura in legno è costituita da una concatenazione di falde con altezze e inclinazioni variabili.

Opening pages: the nursery school in a semi-urbancontext. The wooden roof has a series of pitches with varying heights and slants.

Pier Paolo Tamburelli ha studiato architettura all’Università di Genova e al Berlage Institute. Dal 2004 fa parte dello studiobaukuh (www.baukuh.it)

Pier Paolo Tamburelli studied architecture at the University of Genoa and at the Berlage Institute. He has been a part of baukuh since 2004 (www.baukuh.it)

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Maggio May 2006 domus 53

Alle pagine precedenti: veduta notturna del frontesulla corte. Grandi vetrate, con serramenti in legno ealluminio, si aprono sul giardino centrale, che fungeda baricentro dell’edificio. Il tetto aggettantedefinisce un ulteriore spazio coperto di transizione trainterno ed esterno.L’organizzazione planimetrica (a sinistra) è statastudiata in modo da evitare un rigido corridoio didistribuzione. Alle attività di gioco e alla refezionesono riservate sale ampie e luminose, mentre al riposoe ai servizi sono dedicati locali più raccolti, chericevono luce diffusa da nord

Previous pages: nocturnal view of the frontoverlooking the courtyard. Large wooden andaluminium windows open onto the central garden,which acts as the barycentre of the building. Theprojecting roof defines another covered transitionalspace between inside and outside.The layout (left) was studied to avoid a rigid corridor.Play and meal times take place in large luminousrooms, while smaller rooms are set aside for rest andservices, and receive diffused light from the north

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Prospetto interno sud/South elevation overlooking the courtyard

Prospetto nord/North elevation

Prospetto ovest/West elevation

Prospetto esterno sud/External south elevation

Sezione trasversale/Cross section

Modello/Model

2,5m

0 5

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Maggio May 2006 domus 5554 domus Maggio May 2006

Progetto/ArchitectAntonio Citterio and Partners Antonio Citterio, Patricia VielGruppo di progettazione/Design teamClaudio Raviolo, Barbara Soro, Augusto BarichelloCommittente/ClientGlaxoSmithKlineImpresa di costruzione/General contractorGostner Dachbau, BolzanoArredo/FurnitureBarth; Gonzaga ArrediIlluminazione/Lighting systemFlos Anno di progetto/Design year2004 Realizzazione/Completion2005 Superficie/Area1600 m2

Superficie edificio/Building surface area420 m2 + 270 m2 portico/porchGiardino privato/Private garden560 m2

Costo/Cost¤ 1.200.000,00

Asilo nido aziendale/Company day nursery, Verona

Le zone interne sono separate da grandi paretivetrate, parzialmente scorrevoli per ottenere, se necessario, sale più ampie. Gli ambienti sonotrattati con vernici atossiche e sono caratterizzatida rivestimenti antiurto. Il consumo di energia peril riscaldamento e la refrigerazione dei locali è ridotto al minimo, grazie allo studiodell’orientamento e dell’isolamento termico delle strutture

The internal areas are separated by large glazedwalls, partially sliding to create larger spaces whennecessary. The rooms are painted with non-toxicpaints and have shockproof claddings. Energyconsumption for heating and cooling the rooms iskept to a minimum, thanks to carefully studiedorientation and thermal insulation of thestructures

Antonio Citterio è nato nel 1950 e ha studiato architettura alPolitecnico di Milano. Ha iniziato la sua attività professionalenel 1972. Dal 1987 al 1996 è associato a Terry Dwan. Nel 1999 hafondato, in associazione con Patricia Viel (laureata inarchitettura al Politecnico di Milano nel 1987), la AntonioCitterio and Partners, studio di progettazione perl’architettura, il disegno industriale e la grafica. Tra i lavori incorso: il Bulgari Hotels and Resorts di Bali, il complessoalberghiero Mercury Luxury Villane a Mosca, la riconversionedell’ex stabilimento industriale Riva Calzoni a Milano, unedificio a destinazione mista a Osaka. Numerose collaborazionicon aziende di design: tra le altre, Ansorg, B&B Italia,Flexform, Flos, Iittala, Vitra

Antonio Citterio was born in 1950 and studied architecture atMilan Polytechnic. He embarked on his professional career in1972 and from 1987 to 1996 was in partnership with Terry Dwan.In 1999, he and Patricia Viel (who graduated in architecturefrom Milan Polytechnic in 1987) founded Antonio Citterio andPartners, an architectural, industrial and graphic designpartnership. Current projects: the Bulgari Hotels and Resorts inBali, the Mercury Luxury Villane hotel complex in Moscow, theconversion of the former Riva Calzoni factory in Milan and amultipurpose building in Osaka. They have worked onnumerous projects with design companies, e.g. Ansorg, B&BItalia, Flexform, Flos, Iittala and Vitra