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#9 settembre 2011

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Ritorna dopo la pausa estiva l'Artistichino

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Sul matrimonio di ElEna E robErto

Francy: «Allora com’era il vestito della sposa?»Bunker: «Bianco.»

sommario

{Contents}l’editoriale 4

artistica, ci sei 6lo spaccacalvè 9

ed è polemica 20la curiosità 27

crediti 29

5 incredulità nell’aria7 lezione agli ariosto11 la morena22 intervista a un nemico28 tristi realtà

la-pEr-la{ }

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Quella storiella sull’amore…qualcuno l’ha mai sentita? Quella dell’amore perduto, e della relativa sofferenza..no? beh non che io ricordi le parole esatte, comunque a grandi linee recita così: quando due persone si la-sciano, se era amore vero soffrono entrambi, se non

era amore vero non soffre nessuno, se soffre solo uno era una amore non corrisposto in pieno. Ok, una cagata, però mi serviva per iniziare questo sofferto editoriale. La notizia, cari amici sportivi veronesi artistichini, è che il buon Ca-pitano, (oddio, devo già dire ex) ha già chiuso la valigia: un pallone, un paio di scarpe, e tanti sogni di gloria. Destinazione futura CSI, e arrivederci a tutti. Non sappiamo bene con chi, quando, e perché, ma Calvè è stato contattato per far parte di un progetto nuovo, alle soglie del professionismo. Lui, ovviamente, ha accettato. Sono già iniziati i primi allenamenti, schemi, tattiche, corsa e fatica: insomma, amici, mettetevela via. Per piangere è tardi, è cosa fatta. La notizia, ufficiale e non più freschissima, è di quelle bomba: CAPITAN CALVANI HA LASCIATO L’ARTISTICA. Io lo sapevo, da settimane. Sono in con-tatto perenne con Calvè, lui mi aveva confessato tutto in anticipo, ed ero indeciso: come dirlo al mondo gialloblù? Un articolo? Riduttivo. Un editoriale? Ecco, già meglio. E’ con le lacrime agli occhi che scrivo queste righe, è come se un pezzo di storia artistichina fosse di colpo finita nel cesso: ragazzi, cazzo, stiamo parlando di Capitan Calvè. Lui è l’anima della nostra squadra, l’uomo in più. Che fine faremo senza il suo destro potente che solo per assurdo non entra in porta?E’ una storia d’amore che finisce. A soffrire una parte: noi. Lui sorride. Ed è qui che casca tutto. Perche sorridi, ex Capitano? Perché ci hai la-sciato? Non vedi che siamo allo sbando, giochiamo col culo, perdiamo i tornei..cazzo Calvè, non vedi tutto questo? La storiella dell’amore ci dice che non era amore corrisposto in pieno. Noi soffriamo, lui no. Cercate, amici, cercate disperatamente sostanze nocive, alcool, fumo, droghe varie: tutto può contribuire ad alleviare questo dolore. Tenia-moci stretti, su questa barca bucata, che si riempie d’acqua, e che piano piano affonda, mentre il capitano, con la sua barchetta a remi, ci saluta, e più si allontana, e più ride.

Michele Apolloni

l’editoriale

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CAPITAN CALVE’, SIAMO AI SALUTI

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incredibile

CALVANI SPIAZZA LA SQUADRA:”LASCIO”

Incredibile annuncio del Capitano a termine di Ar-tistica-Beggars. Nello spogliatoio, mentre i com-pagni commentavano con grandi sorrisi quanto accaduto poco prima in campo, il capitano si è lasciato andare allo sconforto:”il gioco della

squadra non mi vede protagonista. Voi (riferito ai com-pagni) non mi date fiducia, e fate bene. Le azioni veloci non passano dai miei piedi, e proprio per questo sono azioni veloci. Vi chiedo scusa per tutto, dalla prossima vi guardo dalla tribuna”. Dichiarazioni che hanno fatto piombare lo spogliatoio nell’imbarazzo più profondo. Che fare? Che rispondere? Effettivamente la partita del numero 8 non è stata uno spettacolo, ma ci sono delle attenuanti: pensiamo alla sconfitta dell’Hellas, pensia-mo che siamo in pieno calcio d’agosto, dove giocare 2 partite in pochi giorni si fa sentire sulle gambe (soprat-tutto se nella prima, come Calvè ha fatto al Morena, giochi una gara perfetta).Calvè nel corso dei 60 minuti ha sbuffato molto, bor-bottava, e non si capiva il senso delle sue parole: una specie di sonnambulo, che parlava da solo. Dopo aver sbloccato il risultato, confermando gli entusiasmi della Morena, un lento declino, con un gol clamorosissimo fallito nel finale (impossibile da sbagliare).L’annuncio che la redazione fa al Capitano è di non mollare: una gara storta può starci. I giocatori profes-sionisti si concedono annate storte, altri addirittura carriere storte. Con qualche birra in meno, e un po’ meno Hellas (che nuoce gravemente alla salute), tutto potrebbe rapidamente sistemarsi.

di Michele Apolloni

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A quanti sostenevano che il trionfo in Birra Morena non avesse signi-ficato granchè, un significativo motivo per ricredersi. A chi c’ha visto molto, ottime conferme. La

calda ma ventilata notte del 26 agosto sarà ricordata come la notte dello “scartum maxi-mum” (?!?) nei confronti dei poveri Beggars, mai finiti a così tanti gol di distanza (-9). Senza Prisco e Zamboni, la banda di Capitan Calvani imbambola Rudy e compagni con un gioco che pare, dopo un’annata di lavoro, ormai definitivamente collaudato. Avesani lucido sotto porta (ne segna parecchi, ma il numero esatto chiedetelo a lui), Brugnoli ac-ciaccato alle gambe ma reattivo (pure un gol

ARTISTICA, CI SEISonora vittoria, Beggars al tappeto: 14-5

LE PAGELLE

Apolloni, voto 7,5: sulla fascia fa quello che vuole. Avesani se la gode.AvesAni, voto 8: due gol di testa che giusti-ficano da soli il voto.Bunker, voto 7,5: se nella Morena sbanda un po’ dietro, stavolta è perfetto.Brugnoli, voto 7: dolori alle gambe, un po’ bloccato. Ma non lo da troppo a vedere.CAlvAni, voto 5: non gira. Il delfino sarà pure uno squalo gay, ma ha sconfitto il ma-scolino hellas. E il suo morale ne risente.

calcetto giocato

di tacco), Bunker al solito (fanno male le mani per gli applausi), Apolloni eccellente (eleganza e effi-cacia, è tornato ufficialmente ai livelli Sandro’s se non di più) ed un Calvani onestamente così così, ma con la solita grinta. Funzionano i singoli ma soprattutto funziona il collettivo, coeso e compatto in tutte le zone del campo. Per i poveri Beggers (a mio modesto parere sempre più poveri), una figura magra. Il consiglio è parlare meno in campo, e giocare di più a pallone.

di Michele Apolloni

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Un inizio di stagione del genere non l’avrebbe immaginato nessuno, nep-pure il più ottimista tra gli ottimisti. La striscia di tre vittorie (2 al Morena più Beggers) si arricchisce con un quarto

successo. L’avversario, già affrontato in gara 1 al Mo-rena (7-2 per noi), viene sconfitto nuovamente con un egual distacco (+5), questa volta all’Evergreen di Saval. Un campo difficile, grande (troppo), che avrebbe potu-to rimescolare le carte in tavola, magari a nostro disca-pito; e invece, nonostante una prestazione tutto som-mato modesta, l’Artistica riesce ad imporsi con facilità.Se questi sono i valori in campo, e ci metto dentro pure i Beggars, per i gialloblù non dovrebbe essere troppo arduo potersi imporre sulla Quinzano Zone per tutto l’anno: gioco e condizione sembrano nettamente su-periori. Sembra quasi impossibile, dopo anni da cene-rentola, poter dire che l’Artistica gode dei favori del pronostico per manifesta superiorità. Potrebbe essere solo un bel sogno, chi lo sa. Ma i fatti, per ora, parlano chiaro: in questa vittoria per 9 a 4, per esempio, Calva-ni e compagni hanno gestito la gara, senza troppi af-fanni, per 60 minuti. Pur senza incantare, e regalando 4 gol agli avversari (2 su palle inattive), non hanno mai dato l’impressione di poter perdere il controllo dell’in-contro, giocando un calcio abbastanza buono. E per l’Ariosto, apparso svuotato, l’ennesimo bye bye.

L’ARTISTICA SA SOLO VINCERE

All’Evergreen lezione agli Ariosto,vittortia per 9-4

calcetto giocato

di Michele Apolloni

LE PAGELLE

prisCo, voto 6,5: a parte qualche ottima uscita, serata tranquilla. Incolpevole sui gol, la difesa lo abbandona totalmente.Apolloni, voto 6+: qualche buono spunto, ma la partita non lo stimola molto. Poche accelerazioni, tanto controllo.AvesAni, voto 5,5: se la palla non entra subito, soffre l’idea di non aver ancora segnato. Aldilà di tutto, regna sovrano l’affaticamento muscolare.Bunker, voto 7: il migliore, a mio parere. Recupera palloni dimostrando una volta in più all’Ariosto che per passare dalle sue parti serve ben altro.Brugnoli, voto 6: giornata di amministra-zione in mezzo al campo. Ripeto, nessuno ha fatto gli straordinari, non serviva.CAlvAni, voto 6: si propone, si impegna, cerca invano il gol per 50 minuti, tro-vandolo solo nel finale. Peccato per quel suicidio tecnico che regalo il primo gol agli avversari.

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lo spaccacalvè

Dopo le recenti dichia-razioni di Zeno Bunker Arietti, che ammette di andare a dormire alle sette, in molti pollai del veronese gli alle-vatori sfottono i pro-pri ovini dicendo loro “andate a letto presto come Zeno”

di Marco Calvani

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il trofeo

lamorena

Michele Apolloni ci racconta

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Bum bum Artistica, la Morena è tua. Il triangolare d’agosto, ormai un classico dell’estate, finisce in mano gialloblù grazie a due sono-re vittorie, a discapito di un mai

domo Ariosto e di una bizzarra Rinascente. Il gruppo artistichino si riconferma dunque campione del torneo per il secondo anno con-

secutivo, il che non guasta, anzi, fa ben spe-rare: l’anno scorso infatti ai fasti di fine estate seguì il più lungo periodo di imbattibilità della storia, con una trafila di 10 vittorie e 4 pareggi. L’Artistica di quest’anno può senza dubbio ri-petere, e forse riscrivere, la storia di soli 12 mesi fa: a conferma di questo, basti dire che il

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Nel segno della continuita'

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gruppo è lo stesso. Il mercato non ha riservato novità, tanto in entrata quanto in uscita, il che significa proseguire nella logica di un progetto chiaro, con certi giocatori, e con un certo tipo di gioco. Significa, in poche parole, proseguire su quanto fatto. In una rosa come la nostra, non certo baciata dalla grazia del talento, il

miglioramento singolo e collettivo passa solo ed esclusivamente dalla continuità. Se pen-siamo a quanto poco è cresciuta l’Artistica nei primi anni di vita, quando era una squadra di tutti (belli e brutti), e la confrontiamo ai mi-glioramenti degli ultimi mesi, il concetto è fa-cilmente dimostrato.

Nel segno della continuita'

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Vincere la prima partita per mettere già una mano sul boccale: questa era l’idea, e così è stato. Artistica – Ariosto si combatte per 40 minuti ad armi pari, nonostante il largo punteggio a nostro favore. L’Ariosto infatti è la classica squadra che non molla mai: lotta e ci prova fino alla fine. L’1-0 è marcato da Apolloni con un preciso diagonale di sinistro, imparabile per il goffo Carby. A seguire si scatena l’ira funesta di Capitan Calvè: forte del

suo destro fatato, infila prima un tiro mezzo deviato da fuori, poi un potente destro all’incrocio, e il risultato ci vede in fuga: 3 – 0.In tre minuti di follia, ecco che il mondo sembra crollarti addosso: mischione generale nella nostra area, difesa distratta, e l’Ariosto accorcia: 3 -1. Palla al centro, Avesani passa a Brugnoli, che tenta un inspiegabile colpo sotto (per assurdo), palla agli avversari, Magrin-Gol: 3 – 2. Le urla del Carby dalla porta opposta fanno tremare gambe e menti artisti chine: l’Ariosto non molla mai. Una frase poco chiara di Prisco scalda automaticamente il cuore della squadra, nonostante, ragionandoci a mente fredda, non vi sia logica: “ci hanno fatto 2 gol, adesso attaccheranno per il terzo. Quindi abbiamo vinto”. Sensata o meno non si sa. Ma sicuramente una frase vera: E’ di nuovo Apolloni che su una respinta da corner butta dentro da fuori area: 4 – 2. Poi di nuovo Calvè show: 5 – 2. 6 – 2. E’ la grande notte del nostro Capitano, e dalla curva sud uno striscione inequivocabile “oh my god, capitan calva-ni” fa salire l’adrenalina del numero 8 a mille. L’Ariosto è ormai in gionocchio: 40 minuti di battaglia ed un punteggio che spezza le gambe, non c’è più energia psicofisica. Apolloni piazza l’ultima rete del suo personalissimo tris in pieno extratime, facendo chiudere a 7 il conto dei nostri gol. Una mano sul boccale c’è.

OH MY GOD, CAPITAN CALVANI Artistica 7 Ariosto 2

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A livello teorico poteva bastare anche un pareggio, ma un roboante 9 a 0 suona decisa-mente meglio. La Rinascente conferma le previsioni SNAI, recitando il ruolo di ceneren-tola: 0 gol fatti in 2 partite, 7 subiti dall’Ariosto, 9 dall’Artistica. Una squadra modestis-sima a livello tecnico, ma sicuramente folkloristica, con una tifoseria sempre pronta a sostenere la squadra, anche negli ultimi minuti. Pare proprio, osservando giocatori e

fans, che l’obiettivo non sia vincere (considerato da loro stessi assurdo), ma segnare almeno un gol. Le difese avversarie, forse un po’ bastardamente, non hanno concesso questa gioia ai biancorossi, e tanto Ariosto quanto Artistica si sono divertite a segnare a raffica. Parlando più nel dettaglio di questo 9 a 0, vanno segnalate le reti di Avesani: assente sul tabellino di gara 1, si è sfogato contro La Rina-scente, godendo delle sue imprese realizzative e contando, di gol in gol, quanti ne avrebbe dovuti an-cora fare per vincere la classifica cannonieri. Possiamo dire, anche se le statistiche in nostro possesso non ci danno certezze, che è lui il capocannoniere del torneo. Per il resto della squadra, gara 2 non ha rappresentato altro che una passerella finale. Con la stanchezza nelle gambe, 40 minuti di controllo assoluto. Con la sicurezza di Bunker dietro, gli schemi saltavano alla ricerca di giocate ad effetto. Al triplice fischio, la sbornia del trionfo si era già consumata in campo.

CONTRO LA RINASCENTE PASSEGGIATA FINALE

Artistica 9 La Rinascente 0

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A livello teorico poteva bastare anche un pareggio, ma un roboante 9 a 0 suona decisa-mente meglio. La Rinascente conferma le previsioni SNAI, recitando il ruolo di ceneren-tola: 0 gol fatti in 2 partite, 7 subiti dall’Ariosto, 9 dall’Artistica. Una squadra modestis-sima a livello tecnico, ma sicuramente folkloristica, con una tifoseria sempre pronta a sostenere la squadra, anche negli ultimi minuti. Pare proprio, osservando giocatori e

fans, che l’obiettivo non sia vincere (considerato da loro stessi assurdo), ma segnare almeno un gol. Le difese avversarie, forse un po’ bastardamente, non hanno concesso questa gioia ai biancorossi, e tanto Ariosto quanto Artistica si sono divertite a segnare a raffica. Parlando più nel dettaglio di questo 9 a 0, vanno segnalate le reti di Avesani: assente sul tabellino di gara 1, si è sfogato contro La Rina-scente, godendo delle sue imprese realizzative e contando, di gol in gol, quanti ne avrebbe dovuti an-cora fare per vincere la classifica cannonieri. Possiamo dire, anche se le statistiche in nostro possesso non ci danno certezze, che è lui il capocannoniere del torneo. Per il resto della squadra, gara 2 non ha rappresentato altro che una passerella finale. Con la stanchezza nelle gambe, 40 minuti di controllo assoluto. Con la sicurezza di Bunker dietro, gli schemi saltavano alla ricerca di giocate ad effetto. Al triplice fischio, la sbornia del trionfo si era già consumata in campo.

CONTRO LA RINASCENTE PASSEGGIATA FINALE

Artistica 9 La Rinascente 0

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PRISCO, voto 7Serata abbastanza tranquilla. Presente nelle uscite, da la solita sicurez-za al reparto di difesa : CONSACRATO

ARIETTI, voto 6,5La solita determinazione gli garantisce una sufficienza piena. Qualche errore di troppo in copertura : PROMOSSO

BRUGNOLI, voto 6,5Non incanta, ma non delude. Il ritorno al campo dopo le gioie di fami-glia è positivo, nonostante qualche giocata “per assurdo” : SEMPRE LUI

CALVANI, voto 8È la sua notte, soprattutto in gara 1, ovvero quando conta. Ha il piede caldo e tutto gira a meraviglia. La sosta l’ha rigenerato dopo l’appanna-mento di tarda primavera : NUOVO

APOLLONI, voto 7+Non ha la condizione per fare la fascia in continuazione, ma segna e fa segnare. Crea sempre qualcosa con la palla al piede : IDEATORE

AVESANI, voto 6,5La sua buona prestazione è macchiata dal fatto che non segna. Molte sponde e assist, ma quel fesso del Carby lo ipnotizza sempre. Si sblocca in gara 2, ma è un compito elementare : INCANTATO

il PAGELLONEdella Morena

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Artistica a.c.c.vincitrice del

IV Trofeo BIrra Morena22 agosto 2011Altre squAdre pArtecipAnti

ariosto, la rinascente F.c.

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polemica

Meglio essere modesti in campo, piuttosto che fuori. E soprattutto, bisogna saper perdere. L’Ariosto che non sa più vincere si attacca al nulla, pur di giustificare l’im-barazzante divario. Se il buon Pietro Brugnoli, con un fratello in mezzo, non può far altro che tifare per la pace tra i popoli (come dice lui), io, che di parenti in mez-zo non ne ho, sono pronto a rispondere per le rime. Perché accusare Avesani di

eccessivo agonismo, o di scorrettezza, mi pare una grandissima stronzata. L’Artistica non è scorretta, tantomento “fisica”, nel senso di combattiva con tutti i mezzi. Ci sono episodi di scorrettezza legati ad episodi di gioco (senza volontarietà, e prontamente scusati), e soprattutto c’è la voglia di vincere (considerando, cari amici, che è una partita di calcio). Tutto il resto è aria fritta. E comunque, se qual-cosa in campo non vi va, ditelo mentre si gioca, e in faccia alla gente.

LOMBO E COMPA-GNIA FANNO PO-LEMICA: “AVESA-NI SCORRETTO”di Michele Apolloni

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Lombo e compagnia (fotoexpress)

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l’intervista

Finalmente un po’ di spazio anche ai “nemici” dell’Artisti-ca. Abbiamo incontrato per voi Andrea Perusi, autentica bandiera, nonchè stella polare, de La Rinascente. Squadra che ha fatto il suo esordio alla prima BIOimis cup la pri-mavera scorsa e che con le partecipazioni al Birra Morena

e a questa coppa Homo Quintianensis (di cui sono anche gli organiz-zatori) è stata definitivamente consacrata. Ricca di giovani volenterosi si è conquistata di diritto un posto nel panorama calcettistico quinza-nese. I risultati stanno arrivando, questo vuol dire che il duro lavoro paga, i ragazzi ci credono. Ricordano un po’ la prima Artistica, molto intraprendente e sostanzialmente scarsa ma che partita dopo partita è cresciuta fino a diventare una realtà rispettata e temuta (..e temuta?). Augurando a questa squadra ogni bene andiamo a conoscere più da vicino il Perusi.

Eccol’uselìnIntervista (improvvisata e semi demenziale) ad Andrea Perusi, faro de La Rinascente

di Giorgio Zamboni

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Com’è nata l’idea di costituire una squadra di calcetto?In realtà è nata per scherzo davanti ad un hamburger del Mc Do-

nald’s. Ormai la Playstation non regalava più molte emozioni a molti di noi, così abbiamo deciso di scendere in campo. Il resto è

noto a tutti...

Il fatto di aver passato l’estate su e giu per i gradoni dell’arena ha in qualche modo migliorato la tua condizione fisica?

Tantissimo! Ora posso permettermi sforzi fisici che prima non po-tevo nemmeno immaginare! Ottimo allenamento che ho consigliato

al mio amico Kakà per i suoi giovani della Ringo Team.Credi che Michael Jackson sia morto sul serio?

Piccolo aneddoto. Qualche giorno dopo che la notizia si diffuse ero allo stadio a vedere la partita del cuore tra golfisti e violinisti. Nei golfisti giocava un ragazzo, un certo Jackson che portava il guan-

tino bianco. Io credo sia una finta, ora può dedicarsi serenamente a ciò che veramente ama.

Cos’è l’Artistica per te?L’Artistica è una squadra che rispetto, giocare contro di loro e

accendere le luci del derby della Cameretta è sempre bello. Ma la cosa che più mi piace è la possibilità di segnare a Prisco.

Cosa ti ha spinto ad organizzare un torneo sapendo di non avere nessu-na possibilità di vincerlo?

Nel calcio non si sa mai, sappiamo tutti com’è che funziona con la palla rotonda. Ma comunque sia, è giusto che ognuno abbia la

possibilità di scendere in campo e giocarsela. Questo torneo aiuterà tutti a crescere in un mondo difficile come quello del calcetto, e

anche noi della Rinascente ne abbiamo bisogno!

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Secondo te Prisco fa il doppio gioco?Io non so nulla del caso Prisco. So che ha avuto dei problemi con la società giallo-blu, ma paga la sua parte al Quinzano Bowl e questo fa di lui un professionista.

Cos’hai provato quando ti è stato chiesto di partecipare al Birra Morena?La Birra Morena è ormai una realtà nel panorama calcistico quinzanese. Se è stato chiesto a noi, significa che questa società sta diventando importante e non posso non esserne fiero!

Quale significato si nasconde dietro al nome “la rinascente”?La Rinascente è la squadra dell’Uselin de la Comare. L’uccellino ci prova sempre finché non arriva alla meta, e ogni volta che cade si rialza, rinasce. Questa è la real-tà biancorossa.

Sei a favore o contrario al traforo delle Torricelle?Ci sono i pro e i contro, non vorrei solamente che diventasse più problematico arrivare al Bowl.

Se mai ti capitasse di segnare un goal a chi lo dedicheresti e perché?Sicuramente ai tifosi, sono il nostro sesto uomo in campo e ci danno la carica per continuare a provarci. Se lo meritano.

Credi che Silvio B. possa farci uscire da questa crisi economica?Non voglio sporgermi troppo sull’argomento, ma credo più in uomini come Gerry Scotti, con tutto il rispetto per l’Onorevole.

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Abbandoneresti la squadra se ti volessero i Beggars?Assolutamente mai! Qui sono ritenuto una bandiera, non lascerò questi

colori per nulla al mondo! Nemmeno uno stipendio come quello di Eto’o potrebbe farmi cambiare idea.

Cosa dici ai tuoi compagni prima di scendere in campo per incitarli e spro-narli alla vittoria?

“Cazzuti, cazzo!” (ride)

Preferisci l’uovo, la gallina o il cul caldo?L’uovo! Le uova forniscono una quantità significativa di proteine

e di altri elementi nutritivi. Forniscono una grande quantità di pro-teine complete di alta qualità, che contengono tutti gli amminoacidi essenziali per gli esseri umani, e forniscono quantità significative di parecchie vitamine e minerali, compresa la vitamina A, riboflavina,

acido folico, vitamina B6, vitamina B12, colina, ferro, calcio, fosforo e potassio. Sono inoltre uno degli alimenti meno costosi!

Qual’è la canzone che ti spari nelle orecchie sul pullman della squadra du-rante il trasferimento al Quinzano Bowl?

Passo dal nostro inno, l’Uselin del la Comare a l’inno della Cham-pions League. Altrimenti vado su cose più impegnate come il Trionfo

dell’Aida o i Sonohra.

Concludi con un detto che ti sta particolarmente a cuore:MEJO SPUSAR DE LUAME, CHE DA STUPIDO!

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curiosità

Il calcio ha sempre visto recapitarsi diverse eti-chette, da “macchina di soldi” a “industria delpallone” per non citarne molte altre. Ma perché nessuno parla dei famosi “soprannomi dati allacazzo di cane”?

Moltissimi calciatori soprattutto di nazionalità latina, infatti, hanno soprannomi tanto assurdiquanto sconosciuti, che qualche tifoso (o ancor me-glio commentatore sportivo) riserva loro perimmolarli rispetto alla classe dei giocatori medi.

Il canale Sportitalia in questo senso è una grande fonte di conoscenza, grazie soprattuttoall’insopportabile Stefano Borghi, che con quella sua voce irritante spara fuori nomignoli a valangaa cui ormai non si sa più quale giocatore associare.

Per non farci mancare niente, abbiamo contattato la redazione del sopracitato emittentesportivo nel tentativo di capire quali soprannomi sono stati accomunati ai vari giocatori giallobludell’Artistica. Di seguito, per non creare disagi e dub-bi nella tifoseria e nelle fans, riportiamochiaramente gli accostamenti.

Marco Calvani (C) --------> El Malaka

Alberto Avesani ---------> El Cabezón

Pietro Brugnoli -----------> El Joven

Giorgio Zamboni ---------> El Tractor

Michele Apolloni ---------> El Papu

Zeno Arietti ------------> El Tanke

Tommaso Prisco ---------> El Araňa

A ognuno il suodi Alberto Avesani

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l’Artistichino

tristi realtà

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Il tempo divora tutto

di Pietro Brugnoli

- Canzone consigliata per la lettura di questo articolo: “No ceiling” di E. Vedder -

Il Casal oggi, Avesa, Verona (fotoBru)

Grigliate, birre in fresca, chili di cibo avanzati, partite di “al volo”, cantate, insolazioni, cane del vicino, falò, dormite sotto le stelle, pipì nel progno, spedizioni a casa arietti per wc signore, raccolta immondizie...Guardando la foto viene da chiedersi: ma il tempo divora tutto e

tutti? Non saprei, sembrerebbe di sì, non è una questione poi così decisiva. Lui divora le cose materiali, a noi rimane tutto il resto per fortuna.Chiudiamo. Il custode del Bowl è lento a leggere e la canzone dura appena 1 minu-to e 35...”

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l’Artistichino

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credits

CAPOREDATTORE

Michele Apolloni

REDATTORI

Alberto Avesani

Marco Calvani

Giorgio Zamboni

CORRISPONDENTI

Marco Zanatta (Trento)PROGETTO GRAFICO

Giorgio Zamboni

FOTOGRAFIE

Giorgio Zamboni

Alberto Avesani

e da: facebook.comCOPERTINA

Giorgio Zamboni

PUBBLICITÀ

PubliArtistica srl [email protected]

FACEBOOK

Artistica 2011 Gruppo Editoriale

Artistichini Riuniti SpA

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