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MA CHI E’ IL DOTTOR RABBIT?a cura di Patricia C. Mc Kissack e Roberta L. Duyff
Illustrazioni a cura di Diane Paterson
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E’ vietata la riproduzione sia totale che parziale della presente pubblicazione
o la sua archiviazione o trasmissione in qualsiasi forma e con qualsiasi mezzo
elettronico, meccanico, a mezzo fotocopie, registrazione o altro
senza il permesso scritto dell’ editore.
Per qualsiasi informazione riguardante il permesso di duplicazione scrivere a:
Global Oral Healt Initiative, Colgate-Palmolive Company,
300 Park Avenue New York, NY 10022
ISBN 0/9642684/0/X
Copyright 1994 Colgate Palmolive Company. Tutti i diritti riservati.
Pubblicazione a cura di JMH Communications, Inc., New York, NY
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Ma chi é il Dottor Rabbit?
A cura di Patricia C. Mc Kissack e Roberta L. Duyff. Illustrazioni a cura di Diane Paterson
Colgate-Palmolive Company
Hong Kong Madrid New York Prague Sa o Paulo Rome
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Dedicato ai sorrisi smaglianti
dei ragazzi di tutto il mondo
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Albertino alzò la mano e con voce eccitata
disse:
“Professor Bonelli ci siamo divertiti
moltissimo ad imparare come aver cura dei
nostri denti. Possiamo raccontare ciò che
abbiamo appreso ai bambini più piccoli’?
II Professor Bonelli fece un cenno col capo
in segno di approvazione.
“Al mio fratellino sono caduti i due denti
davanti” disse Antonia.
“Deve imparare a prendersi cura dei denti
da latte in modo che i suoi denti permanenti
crescano sani, così avrà un bel sorriso”.
“Che ne dite se facessimo una commedia
per raccontare in modo divertente tutto
quello che abbiamo imparato sull’igiene
della nostra bocca?” domandò Renata.
“Sì!”, esclamo l’intera classe.
“Facciamola!”
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La classe si divise in gruppi.
Lavorarono tutta la settimana sulla loro
commedia che chiamarono
“Sorrisi Smaglianti, Futuri Brillanti”.
Scrissero il copione, assegnarono i ruoli e
fecero le prove.
La classe scelse Albertino come regista.
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“Ora dobbiamo soltanto terminare i costumi
ed organizzare la festa della merenda per
il dopo-spettacolo”
disse Albertino.
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Dopa la scuola, le ragazze fecero le squadre
per la partita di pallavolo. Durante la partita
Renata per respingere il pallone si gettò
verso la rete. Fece un salto in aria senza
fatica mentre il pallone veniva verso di lei.
Nello stesso tempo, Miriam corse verso il
pallone e con il gomito per poco non colpì
la bocca di Renata.
“Stai attenta al tuo gomito!”
esclamò Renata.
“Questi sono i miei denti permanenti.
Se ne perdo uno, non ne crescerà un altro
al suo posto, per di più il mio sorriso mi
piace così com’è!”
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Improvvisamente Enrico entrò come una furia
nel campo da gioco. Il suo viso era scuro
come un temporale, e il suo solito sorriso
era scomparso. Renata lo notò subito.
“Oh, oh”, mormorò uscendo dal campo
da gioco.
“Hey, Enrico, “Cosa c’e che non va?” chiese
Max.
I suoi amici si radunarono intorno a lui.
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Enrico brontolò, “Non indosserò mai questo
ridicolo costume da coniglio dentista
(Dottor Rabbit)!”
“Oh no,” disse Albertino. “Non puoi farmi
questo! Se tu non lo fai, chi impersonerà il
ruolo del Dottor Rabbit?”
“Ero d’accordo a fare il dentista in questa
commedia, ma non avevo previsto che mi
sarei chiamato Dottor Rabbit e non voglio
indossare un costume da coniglio! E per
giunta non voglio parlare come un coniglio!
Comunque, di chi è stata questa idea?”
Max sorrise divertito.
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Tutti guardavano Miriam.
“Sono stata io. E penso che piacerà ai
bambini piccoli”, disse Miriam difendendo
la sua idea.
“Visto che questa idea grandiosa è stata tua,
sarai tu ad impersonare il Dottor Rabbit”,
disse Enrico.
“Allora è tutto risolto”,
disse Albertino con sollievo.
“Ma io devo occuparmi della festa della
merenda”, disse Miriam.
“Non più. Enrico questo sarà compito tuo”,
disse Albertino allontanandosi in fretta prima
che chiunque potesse aggiungere altro.
“Come faccio ad essere il Dottor Rabbit? Non
so come parlano i conigli!” disse Miriam.
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II giorno seguente ci fu la prova generale
dei costumi.
“Proviamo tutto lo spettacolo, dall’inizio alla
fine”. Disse Albertino.
“Miriam, tocca a te”.
“Devo?”
Gemette una voce da dietro il sipario.
“Sì. Devi!” gridarono tutti insieme .
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Quando Albertino diede il segnale, il sipario
si aprì.
In piedi al centro del palcoscenico c’era
Miriam vestita da Dottor Rabbit.
Con voce lenta, convulsa, monotona
Miriam iniziò,
“Buongiorno, studenti , La classe del Professor
Bonelli vi dà il benvenuto alla commedia
“Sorrisi Smaglianti. Futuri Brillanti”.
Io sono ... um ... il Dottor Rabbit, il dentista.
Canteremo, danzeremo e reciteremo per
mostrarvi come mantenere sani i denti e le
gengive e ... come avere un sorriso bello
e sano”.
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Si volta rigida verso Max, dicendo in modo
piatto,
“II nostro primo atto si intitola:
‘La Simpatica Canzone del Cibo Sano’, con
le nostre cantanti, le Allegre Merende. La loro
canzone vi aiuterà a scegliere le merende
più sane. Ascoltiamo ora la canzone!”
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Girando su se stessa in modo meccanico,
Miriam andò a sbattere con un tonfo dietro
le quinte. “Sii meno impacciata, Miriam”,
sussurrò Albertino non sapendo che il mi-
crofono fosse acceso. Tutti risero.
“Albertino, tu mi hai cacciato in questa
situazione”.
“Hey, il coniglio dentista è stata una tua
idea”, gli rispose scrollando le spalle.
“E’ vero, ma io non volevo essere Dottor
Rabbit!”
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lniziò il primo atto.
“Forza, tutti insieme”, disse Max. “Unite le
mani, ed ora battetele a tempo ... uno, due
tre, quattro”. Fece rapidamente tre piroette
e quindi iniziò a cantare,
“Mangiare troppe merendine durante il
giorno può far cariare i vostri denti. Verdure
fresche... frutta, latte, formaggio, pop corn,
noccioline ... yogurt, se vi piacciono, sono
alcuni dei cibi che noi possiam mangiar.
Sceglieteli come merende, ma non troppo
spesso… perché mangiare merende tutto il
giorno può far cariare i vostri denti.
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“Ben fatto”, disse Albertino.
Tutti furono d’accordo che “La Simpatica
Canzone del Cibo Sano” fosse un gran
successo!
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La prova generale in costume durò tutto il
pomeriggio.
Gli studenti erano pronti per portare in
scena il loro lavoro e i loro sorrisi sani e
smaglianti
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“Coraggio, Miriam. Non puoi mettere un
po’ di vitalità nel tuo ruolo?”
Chiese Albertino a Miriam mentre tornavano
a casa da scuola.
“Ci proverò”. Promise Miriam . Ma non era
entusiasta.
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Dopo aver preparato tutto e provato per
una settimana, i ragazzi erano pronti per
portare in scena la loro commedia.
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Da dietro le quinte, Renata e Antonia
osservavano lo sguardo eccitato degli
studenti che riempivano la stanza.
Con un sorriso furbetto Dottor Rabbit diede
ad ogni bambino uno spazzolino ed un
dentifricio al fluoro.
“Ricordatevi di lavarvi i denti almeno due
volte al giorno, dopo aver mangiato e prima
di andare a dormire”.
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II coniglio dentista si precipitò sul palcosce-
nico. I bambini risero e applaudirono.
“Io sono Dottor Rabbit, il vostro amico den-
tista. Bambini, quale parte del vostro corpo
vi serve per mordere, masticare, parlare e
sorridere?”
“La bocca! I denti!”, risposero i ragazzi.
Albertino restò sorpreso. Miriam recitava
in modo grandioso e aveva veramente
mascherato la sua vera voce.
“Sorridete se pensate che sia una cosa intel-
ligente prendersi cura dei propri denti da
latte!” disse Dottor Rabbit.
I bambini fecero un gran bel sorriso.
“Un modo per mantenere questo sorriso
grande, bello, smagliante e sano è quello
di non mangiare in continuazione “.
“Vai così, Miriam!”. Disse Albertino. Il Dottor
Rabbit presentò la ‘Simpatica Canzone del
Cibo Sano’.
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Dietro le quinte Antonia bisbigliò. “Miriam
è veramente sorprendente. E’ incredibile,
parla proprio come il mio dentista!” Renata
si trovò d’accordo.
Subito dopo Antonia fece il suo ingresso
sul palcoscenico.
“Salve Dottor Rabbit”, disse. “Io sono il
tuo buon amico, lo Spazzolino”, disse ri-
volgendosi al pubblico. “E questo è il mio
compagno, il Dentifricio al fluoro. Lavare
i denti con un dentifricio al fluoro serve
a rendere i vostri denti più forti e aiuta a
prevenire le carie”.
“Basta spremere un po’ di dentifricio sul
vostro spazzolino”, disse Dottor Rabbit.
“Poi spazzolate i denti dopo aver mangiato
e sempre prima di andare a dormire.
Ecco come fare…
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II sipario si aprì, Antonia iniziò a recitare
la sua parte facendo finta di essere uno
spazzolino. Passava le setole morbide con
dei movimenti brevi, delicati su ogni dente
e lungo il margine delle gengive.
Dottor Rabbit aggiunse qualche parola.
“Spazzolate ogni dente dalla parte esterna
e da quella interna e sulla parte che usate
per masticare. In questo modo manderete
via il cibo prima che interagisca con la
placca. I germi della placca formano un
acido che può causare le carie. Rimuovete
la placca anche per mantenere sane le
vostre gengive”.
Antonia stava per abbandonare il palcosce-
nico. Ma Dottor Rabbit continuò,
“E non dimenticate la lingua! “ “Che cosa?”,
ella chiese confusa. “Va bene, d’accordo.
E prontamente passo le sue setole anche
sulla lingua”.
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“Ben fatto, Miriam”, sussurrò Antonia a
Dottor Rabbit mentre abbandonava il pal-
coscenico. “Ma come facevi a sapere che
è importante spazzolare anche la lingua?
Non abbiamo imparato niente in proposito”
disse Antonia al coniglio dentista.
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Antonia, non appena scomparve dietro le
quinte, si girò e vide Miriam venire dal fondo
della stanza. Nello stesso momento, anche
Albertino vide la stessa cosa.
Perplessi, essi guardarono Dottor Rabbit e
poi di nuovo Miriam.
Miriam indicò il suo braccio, che era avvolto
da un gesso.
“Ancora due cose importanti da ricordare”,
continuò Dottor Rabbit.
“Non scambiatevi lo spazzolino. E sostituitelo
prima che sia troppo consumato.
Non è vero, amico Spazzolino?”
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“... certo”, rispose Antonia. E si domandò
come facesse Dottor Rabbit a sapere tutte
quelle cose.
“Grazie Spazzolino per averci mostrato come
spazzolare i denti”, disse Dottor Rabbit.
Antonia tornò saltellando sul palcoscenico
e fece un inchino.
Diede un’ultima occhiata a Miriam, poi si
voltò verso Dottor Rabbit e, tanto per essere
sicura, bisbigliò “Ma tu chi sei?”
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“Che cosa è successo, Miriam?”,
“Mi sono rotta un braccio, per fortuna però
non è grave, ma sono arrivata in ritardo!”
“Allora Miriam, se tu non eri qui, chi sta
impersonando il Dottor Rabbit?” chiese
Renata. “Enrico?”
“Penso di sì”, disse Albertino scrollando le
spalle.
“Lui conosce il copione”.
“Ma Dottor Rabbit ha aggiunto alcune cose”,
disse Antonia.
“Di sicuro non parla come Enrico “, disse
Renata, che non era convinta, “Cielo! E’
ora della danza del filo interdentale” e si
affrettò sul palcoscenico.
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Renata e il suo partner si aggiravano tra
due file di denti.
Curvavano il lungo e colorato nastro inter-
dentale a formare una “C” intorno a cia-
scun dente appena al di sotto del margine
gengivale. Poi, delicatamente, si mossero
su e giù, rimuovendo il cibo e la placca
presenti tra i denti.
Mentre danzavano, Dottor Rabbit parlava,
“Usate il filo per rimuovere i pezzetti di cibo
e la placca che lo spazzolino può lasciare.
Passate il filo delicatamente tra i denti per
mantenere sane le vostre gengive”.
Renata danzò verso Dottor Rabbit e gli
dornandò:
“Come fai a sapere tutte queste cose? Chi
sei, Enrico? “Ma Dottor Rabbit non rispose.
“Enrico, rispondimi. Sei tu?” Chiese mentre
roteava il filo interdentale dietro a Dottor
Rabbit. Il coniglio fece l’occhiolino.
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Renata terminò la sua danza. Era confusa.
Tra sè e sè si domandava:
“Ma chi sarà Dottor Rabbit? Non penso che
fosse Enrico.”
Dietro le quinte, Albertino sembrò ancora
più confuso, specialmente quando Dottor
Rabbit aggiunse altre cose al copione:
“Vai dal dentista ogni anno, lui controllerà i
tuoi denti, gli farà delle foto e li pulirà per
rimuovere la placca che tu puoi aver lasciato.
A volte farà delle applicazioni di fluoro o
userà delle otturazioni “.
“Questo coniglio non sta seguendo il co-
pione “, esclamò Albertino.
Dottor Rabbit continuò “Se hai cura dei tuoi
denti, puoi avere un sorriso smagliante, sano
e puoi sentirti a posto con te stesso. Adesso
fatemi vedere i vostri sorrisi. Ne avrete cura,
non è vero?“
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I bambini fecero dei gran bei sorrisi mo-
strando tutti i denti.
“Grazie, miei sorridenti amici. Qui termina
il nostro spettacolo. Adesso andiamo alla
festa della merenda!”
Il coniglio dentista fece un inchino e si avviò
rapidamente saltellando dietro le quinte.
“Seguite quel coniglio!” disse Albertino.
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Albertino, Renata, Miriam, Antonia e Max
rincorsero Dottor Rabbit che girò l’angolo
e scomparve. Essi lo seguirono e finirono in
una classe con Enrico. Egli stava sistemando
sul tavolo gli ultimi piatti di frutta, yogurt e
formaggio .
Ma prima che potesse assaggiarlo, Albertino
fece un passo avanti con fare minaccioso.
“D’accordo Enrico, hai interpretato tu il
ruolo del Dottor Rabbit. vero?”
“Cosa? Ma se sono stato qui tutto il tempo.
Pensavo lo avesse fatto Miriam.”
Ora erano tutti perplessi. Allora, chi aveva
interpretato il ruolo del Dottor Rabbit?
“Di sicuro sapeva un mucchio di cose”,
disse Albertino.
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“Ehi, guardate lì”, disse Antonia, “Quello
non è il costume del Dottor Rabbit…” “...
esattamente dove lo abbiamo lasciato dopo
la prova generale?”, continuò Albertino.
Perplessi, guardarono tutti il costume, poi si
girarono verso Miriam e infine verso Enrico.
Albertino disse mormorando,
“Tu non eri iI Dottor Rabbit e tu non eri il
Dottor Rabbit ... ma allora chi è il Dottor
Rabbit ?”
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FINE
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I PERSONAGGI:
Antonia Albertino
Miriam Enrico
Max Renata
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Sorrisi Smaglianti,Futuri Brillanti
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