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www.confedilizia.it www.confedilizia.eu Anno 27 - aprile 2017 - n. 4 Poste Italiane - Sped. a.p. - 70% - DCB Roma All’interno UNA POLITICA LONTANO DALLA REALTÀ (pag. 2) Atti Convegno legali (2) Ok successioni per geometri e periti (2) Unioni civili e convivenze di fatto (3) NOVITÀ CONTRATTI AGEVOLATI (6) Proprietà è responsabilità (7) Libretto casa, assalto continuo (11) CHI INFANGA GLI ALTRI IN RETE NON È PUNITO PER COLPA DEI PARLAMENTARI (11) Affitti “concordati”, leva fiscale per il rilancio (13) Decreti ingiuntivi agli ex proprietari (14) Le tasse hanno ucciso l’immobiliare (pagg. 16-17) La globalizzazione ha reso il mondo migliore (19) Recupero, anche lo Stato deve dare l’esempio (21) Video sul sito, tutti da guardare (23) Onorari avvocati e foro competente (24) Mercato immobiliare, dati allarmanti (25) Locazioni e ingiustizie (26) (26) - Il nome del cane (ADERENTE ALLACONFEDILIZIA) (pagg. 27-31) Costo Corsi on-line - Contabilizzazione, ri- fiuto di installazione da un condòmino - Videosorveglianza - Compenso aggiuntivo amministratore - Varco nel muro condo- miniale - Comproprietari e assemblea - Scioglimento condominio - Locatore, ri- chiesta rimborso spese - Dati condòmini morosi - Revoca e dimissioni - Ascensore, barriere architettoniche TUTTOCONDOMINIO

A · delle dichiarazioni di successione. Il via libera, atteso dalle categorie già da qualche tempo, è arrivato l’1 marzo con il provvedimento dell’Agenzia delle entrate n

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Page 1: A · delle dichiarazioni di successione. Il via libera, atteso dalle categorie già da qualche tempo, è arrivato l’1 marzo con il provvedimento dell’Agenzia delle entrate n

www.confedilizia.itwww.confedilizia.eu

Anno 27 - aprile 2017 - n. 4 Poste Italiane - Sped. a.p. - 70% - DCB Roma

All’interno• UNA POLITICA LONTANO

DALLA REALTÀ (pag. 2)

• Atti Convegno legali (2)

• Ok successioni per geometri e periti (2)

• Unioni civili e convivenze di fatto (3)

• NOVITÀ CONTRATTI AGEVOLATI (6)

• Proprietà è responsabilità (7)

• Libretto casa, assalto continuo (11)

• CHI INFANGA GLI ALTRI IN RETENON È PUNITOPER COLPA DEI PARLAMENTARI (11)

• Affitti “concordati”,leva fiscale per il rilancio (13)

• Decreti ingiuntivi agli ex proprietari (14)

• Le tasse hanno ucciso l’immobiliare (pagg. 16-17)

• La globalizzazione ha reso il mondo migliore (19)

• Recupero, anche lo Stato deve dare l’esempio (21)

• Video sul sito, tutti da guardare (23)

• Onorari avvocati e foro competente (24)

• Mercato immobiliare, dati allarmanti (25)

• Locazioni e ingiustizie (26)

• (26)

- Il nome del cane(ADERENTE ALLA CONFEDILIZIA)

(pagg. 27-31)Costo Corsi on-line - Contabilizzazione, ri-fiuto di installazione da un condòmino -Videosorveglianza - Compenso aggiuntivoamministratore - Varco nel muro condo-miniale - Comproprietari e assemblea -Scioglimento condominio - Locatore, ri-chiesta rimborso spese - Dati condòminimorosi - Revoca e dimissioni - Ascensore,barriere architettoniche

TUTTOCONDOMINIO

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2 aprile2017

EDITORIALE

Una politica lontana dalla realtàSe non ci fosse da piangere, ci sarebbe da ridere. Dopo cinque anni

di ipertassazione sugli immobili, con una crisi di fiducia che colpisce iproprietari come la gran parte dei cittadini, in un Paese in cui la spesapubblica non accenna a diminuire e le tasse seguono la stessa sorte,dove la legge non assicura difese neppure dinanzi alle occupazioni abu-sive, ecco che arriva l’idea geniale: riesumiamo la riforma del catasto.

Eh sì, ci mancava solo questo. L’intento, come sempre, è nobile:riequilibrare, correggere, eliminare le distorsioni, e così via tranquil-lizzando. La realtà, però, è ben diversa. Nella migliore delle ipotesi,si tratta di un modo con il quale far dimenticare il disastro in cui spro-fonda il settore immobiliare a causa dell’eccesso di fiscalità, facendocredere che la priorità sia il sistema catastale. Nella peggiore, l’intentoè quello di rastrellare ancora più risorse da un comparto che sta fi-nanziando con le patrimoniali (e non solo) un’amministrazione pub-blica, nazionale e locale, ingorda e insaziabile.

Nel frattempo, il Governo si trastulla anche con le occupazioniabusive. Il decreto-legge con le “misure urgenti in materia di sicu-rezza delle città” contiene una norma sulle “occupazioni arbitrariedi immobili”.

Vista l’emergenza che attanaglia le nostre città anche da questopunto di vista, ci si sarebbe attesi un giro di vite. Niente affatto. Ildecreto codifica una prassi purtroppo in atto da tempo e attribuisceai Prefetti poteri di interdizione del tutto discrezionali in sede di ap-plicazione dei provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria, consentendoloro di impartire “disposizioni per prevenire, in relazione al numerodegli immobili da sgomberare, il pericolo di possibili turbative perl’ordine e la sicurezza pubblica e per assicurare il concorso dellaForza pubblica all’esecuzione di provvedimenti dell’Autorità Giudiziariaconcernenti i medesimi immobili”. Il tutto, “secondo criteri di prioritàche, ferma restando la tutela dei nuclei familiari in situazioni didisagio economico e sociale, tengono conto della situazione dell’ordinee della sicurezza pubblica negli ambiti territoriali interessati, deipossibili rischi per l’incolumità e la salute pubblica, dei diritti deisoggetti proprietari degli immobili (bontà loro, n.d.r.), nonché deilivelli assistenziali che devono essere in ogni caso garantiti agliaventi diritto dalle regioni e dagli enti locali”. L’eventuale annullamento,in sede di giurisdizione amministrativa, dell’atto del Prefetto “puòdar luogo, salvi i casi di dolo o colpa grave, esclusivamente al risarci-mento in forma specifica, consistente nell’obbligo per l’amministrazionedi disporre gli interventi necessari ad assicurare la cessazione dellasituazione di occupazione arbitraria dell’immobile”.

Le bande di occupanti – professionali o meno – stiano tranquille,continueranno a fare i propri comodi come è sempre stato. Difficile,infatti, che non si rinvengano “rischi per l’incolumità e la salutepubblica” o problemi riguardanti la “situazione dell’ordine e della si-curezza pubblica negli ambiti territoriali interessati”. Viva l’Italia.

g.s.t.www.facebook.com/PresidenteConfedilizia

Gli Atti dell’ultimo Convegno dei legali

Le copertine dei due volumi con gli Atti del Convegno del Coordina-mento legali della Confedilizia svoltosi nello scorso settembre a Pia-cenza. Riportano – oltre alle relazioni ed agli interventi sui temi di cuiai titoli – nome e cognome di tutti i partecipanti. Le pubblicazioni sonostate inviate a tutte le Associazioni territoriali e a tutte le Delegazioni,dove possono essere consultate dai soci.

Le prossime date per sostenere l’esame finale

Giovedì 20 aprile, ore 15 LancianoSabato 22 aprile, ore 10 PiacenzaSabato 29 aprile, ore 15 TorinoGiovedì 11 maggio, ore 15 GrossetoSabato 27 maggio, ore 15 BolognaGiovedì 6 luglio, ore 15 Palermo

Sabato 9 settembre, Piacenza: ore 10 (sessione mattutina)ore 15 (sessione pomeridiana)

Sabato 21 ottobre, ore 15 ParmaSabato 11 novembre, ore 15 Firenze

Ogni sessione comprende esami siaper Corsi on-line iniziali che per Corsion-line periodici di qualsiasi periodo.

Superato l’esame, il diploma vieneimmediatamente rilasciato.

CORSI AMMINISTRATORION-LINE

SAVE THE DATE

La disuguaglianza fa bene

È stato presentato a Roma,nella Sala Einaudi di Confedilizia,il volume “La disuguaglianza fabene” di Nicola Porro.

Con l’autore ne hanno parlatoGiorgio Spaziani Testa, presi-dente di Confedilizia, e CorradoSforza Fogliani, presidente delCentro studi di Confedilizia e diAssopopolari.

AppuntamentiConfedilizia

Si richiama l’attenzionesulla sezione “AppuntamentiConfedilizia” presente nellahome page del sito Internetconfederale. Nella stessavengono via via inseriti con-vegni ed eventi di varia na-tura: quelli organizzati dallaSede centrale, quelli orga-nizzati dalle Associazioniterritoriali (che vengonopubblicati anche nelle pa-gine delle singole Associa-zioni), quelli organizzati daterzi ma che vedono la par-tecipazione di Confedilizia.

La schiavitùdella democrazia

Proprio come in uno statototalitario, in democrazia è im-possibile sottrarsi alle decisionidello stato. Che ci piaccia o nosi è assoggettati allo stato.

Harold Barclay

Lezione universitaria di Gemma Brenzoni

Nell’aula Bartolomeo Cipolladel Dipartimento di Scienze giu-ridiche dell’Università degli studidi Verona (Palazzo Montanari),l’avv. Leonardo Gemma Brenzoni– storico, ed apprezzato, presi-dente della locale Associazioneterritoriale della Confedilizia –ha tenuto una lezione accademicasul tema “Il processo tributariovisto da un avvocato”.

Unanimi gli apprezzamenti,anche da parte dell’avv. SimonettaBissoli (a nome dell’Ordine av-vocati di Verona) e del prof. Se-bastiano Maurizio Messina (anome dell’Ateneo veronese). Aglistessi, la direzione/redazione diConfedilizia notizie – notiziariodi cui Gemma Brenzoni è affe-zionato collaboratore – aggiungei propri, di gran cuore.

Costituzione nuoviGruppi parlamentari

Alla Camera ed al Senato sonostati costituiti due nuovi Gruppiparlamentari che hanno assuntola denominazione “Articolo 1-Movimento Democratico e Pro-gressista”.

Ok alle successioniper geometri e periti

Geometri e periti industrialiabilitati all’accesso al softwareper la trasmissione telematicadelle dichiarazioni di successione.Il via libera, atteso dalle categoriegià da qualche tempo, è arrivatol’1 marzo con il provvedimentodell’Agenzia delle entrate n.42444/2017. «Ai soli fini della tra-smissione telematica delle di-chiarazioni di successione e do-mande di volture catastali», hannospiegato le Entrate, «si conside-rano soggetti incaricati della tra-smissione gli iscritti all’albo pro-fessionale dei geometri e dei geo-metri laureati e gli iscritti all’alboprofessionale dei periti industrialie dei periti industriali laureati, inpossesso di specializzazione inedilizia, anche riuniti in formaassociativa». Una scelta, quelladell’amministrazione finanziaria,«motivata dalla circostanza che isoggetti in esame, oltre a posse-dere i necessari requisiti tecnicie organizzativi, svolgono un ruolosignificativo nei rapporti tra cit-tadini e pubblica amministrazione,in particolare per la presentazionedelle dichiarazioni di successionee domande di volture catastali,considerato che tale adempimen-to, nella gran parte dei casi, com-porta un aggiornamento dellebasi dati catastali e ipotecarie».Insieme ai notai, ai dottori com-mercialisti e ai consulenti del la-voro, quindi, anche geometri eperiti industriali potranno portarea compimento le procedure.

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3aprile2017

Francesco Bocciapresiede la Commissione Bilancioalla Camera dei deputati

Il ruolo di presidente della delicataCommissione Bilancio di Montecitoriorende Francesco Boccia uno fra i par-lamentari di maggior peso.

Nato a Bisceglie (Bt) il 18 marzo1968, Boccia si laurea in scienze po-litiche a Bari, proseguendo gli studialla Bocconi e alla London School ofEconomics. Dal 2003 è professore as-sociato di economia aziendale, oggipresso l’Università del Molise. Con-sigliere economico di Enrico Lettaall’Industria, esordisce in politica mi-litando nella Margherita. Il suo primoimpegno è la candidatura alle primarieregionali del centro-sinistra in Puglia,nel 2005, in cui viene battuto per unpunto percentuale da Niki Vendola.Assessore comunale a Bari (2004-’06), dal 2006 al 2008 è capo diparti-mento per lo Sviluppo delle economieterritoriali presso la Presidenza delConsiglio (governo Prodi II), oltreche commissario liquidatore per ildissesto del Comune di Taranto.

Nel 2008 entra alla Camera, nellalista del Pd per la circoscrizione pu-gliese. Fa parte della CommissioneBilancio e di quella per l’attuazionedel Federalismo fiscale. È rielettonella medesima lista e circoscrizionenel 2013. Dall’inizio della legislaturapresiede la Commissione Bilancio. Èprimo firmatario della proposta dilegge che ha modificato la legge distabilità (ex finanziaria) in legge dibilancio.

I suoi interventi sono numerosis-simi, sia in commissione sia in aula,particolarmente riferiti a temi fiscali,economici e di bilancio. Le sue capa-cità emergono soprattutto nelle di-scussioni sulle leggi ex finanziarie.Personalità di cui ci siamo preceden-temente occupati: Angelo Rughetti, An-tonella Manzione, Daniele Capezzone,Enrico Morando, Mauro Marino, Mau-rizio Gasparri, Claudio Cerasa, Ric-cardo Nencini, Vieri Ceriani, TommasoFoti, Cosimo Ferri, Marco Causi, GianMarco Centinaio, Roberto Reggi, Re-nato Brunetta, Enrico Zanetti, AnnaCinzia Bonfrisco, Alessandro Pagano,Carla Ruocco, Enrico Costa, Karl Zel-ler, Maurizio Bernardo, Carlo Calenda,Giancarlo Giorgetti, Maino Marchi,Daniele Pesco, Mariastella Gelmini,Maurizio Sacconi.

PERSONALITÀ

Unioni civilie convivenza

La L. 20 maggio 2016, n. 76segna un primo, rilevante puntodi arrivo nell’adeguamento dellalegislazione italiana ai principiidell’Unione Europea.

La Legge sulle unioni civili ele convivenze di fatto è stata at-tuata attraverso l’entrata in vigoredi tre Decreti legislativi. Si trattadei provvedimenti n. 5, 6 e 7 del19 gennaio 2017, attraverso iquali l’ordinamento italiano èstato adeguato – in materia didiritto internazionale privato, dinorme sullo stato civile e di dirittopenale – alle innovazioni recatedalla Legge Cirinnà.

Quest’Opera costituisce unalettura ragionata delle profondeinnovazioni introdotte dalla “Leg-ge Cirinnà” e dai recenti Decretiattuativi e contiene un commentoesauriente, di taglio prettamenteoperativo, che comprende un’at-tenta analisi non solo dei profilidi diritto civile, ma anche di quellidi diritto penale e diritto fiscaleconnessi alle unioni civili e alleconvivenze di fatto. Vengono cosìaffrontate tutte le principali pro-blematiche: dalle cause impedi-tive per la costituzione dell’unionecivile alle impugnazioni; dai dirittie doveri derivanti dall’unione ci-vile al regime patrimoniale; dallasuccessione mortis causa alloscioglimento dell’unione.

Sono sviscerate anche le te-matiche fondamentali poste dallanuova normativa sulle convivenzedi fatto, fra le quali l’accertamentodello stato di stabile convivenza;i contenuti, le modifiche e la ri-soluzione del contratto di convi-venza.

Particolare utilità per il lettore,ed in particolare per avvocati enotai, riveste la pubblicazionedelle Formule relative al con-tratto di convivenza, al ricorsocongiunto e al ricorso giudizialeper lo scioglimento dell’unionecivile.

Presidente SPAZIANI TESTAwww.facebook.com/PresidenteConfedilizia

Presidente SFORZA FOGLIANITwitter@SforzaFogliani

CONTATT I

L’OROLOGIO/CALENDARIO DI UNA VERGOGNA DI STATO

Sono passati 1.073 giorni (cioè ben più di tre anni) da quando il Mi-nistro Franceschini ha riconosciuto in Senato che lo stato ha un debitodi oltre 97 milioni di euro nei confronti di proprietari di dimore storicheche, sulla base di una specifica legge e con il decisivo/determinanteaiuto della Soprintendenza hanno speso – anni e anni fa – il doppio diquanto lo stato oggi gli riconosce dovuto (e non gli corrisponde). Soload alcuni sono stati corrisposti esigui acconti, mentre la gran parte deisoldi sono andati ad enti pubblici (come non ne avessero a sufficienza,anche per gli sprechi e il clientelismo di rito).

Continueremo a pubblicare questo orologio/calendario sin a che lostato (che, quando vuole, trova soldi per tutti, e per tutto) avrà onorato– e quando mai lo farà – il proprio debito. Chissà mai che qualcunoprovi vergogna…

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4 aprile2017

SISTEMA CONFEDILIZIA

Piano strategico del turismo2017–2022

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il “Pianostrategico del turismo 2017–2022”, che ha tra i suoi obiettivi quellodella promozione turistica del nostro Paese, cominciando a valo-rizzare le aree turistiche (soprattutto i borghi e tutte le aree protette)nonché promuovendo il recupero sostenibile di fari, stazioni e fer-rovie storiche.

Il Piano prevede, tra le altre cose, la creazione di forme di per-correnza alternative (vie e cammini) e il potenziamento dell’at-trattività del sistema dei Siti Unesco, delle città della cultura, dellearee rurali e dei parchi naturali e marini. Inoltre, vi sono incentivialla fruizione responsabile di contesti paesaggistici diffusi ancheattraverso il recupero del patrimonio demaniale dismesso comefari, case cantoniere e stazioni.

Il Piano vuole anche accrescere la competitività del sistema turisticotramite l’adeguamento della rete infrastrutturale e digitale. Sono pro-gettati interventi per lo sviluppo di intermodalità tramite collegamentodei nodi dell’alta velocità con le destinazioni di città d’arte tramitetrasporto su gomma e di valorizzazione delle ferrovie storiche in per-corsi turistici. Infine si stabilisce il rifinanziamento del tax credit, lasemplificazione e l’armonizzazione del sistema normativo e la pro-mozione dell’innovazione e della digitalizzazione.

“Apprendisti Ciceroni” Il 25 e 26 marzo gli alunni del II, III e IV anno del liceo scientifico

Elio Vittorini di Napoli, del liceo statale Pasquale Villari e del GalileoGalilei di Napoli sono diventati “apprendisti ciceroni” e hanno gui-dato i visitatori presso l’Archivio storico Enel di Napoli, in occasionedi un’apertura straordinaria dell’attuale sede di via Ponte dei Gra-nili in occasione delle Giornate Fai di Primavera.

Seguendo il percorso documentale e fotografico, è stato possibileripercorrere le tappe della diffusione dell’energia elettrica in Italia,dalla realizzazione della prima centrale elettrica d’Europa, nel 1883a Milano, all’arrivo dell’illuminazione pubblica elettrica nelle mag-giori città del Paese, fino alla realizzazione dei grandi impiantiidroelettrici e delle prime linee di trasmissione.

I giovani, protagonisti della bella iniziativa, hanno assunto il lororuolo di guide, dopo una attività di formazione in cui hanno potutoripercorrere, attraverso documenti, fotografie e strumentazione, lastoria di Enel e dell’energia elettrica.

Il progetto si pone l’obiettivo di sensibilizzare i giovani sulla“presa in carico” del patrimonio culturale, storico e artistico nonchédi ampliare la consapevolezza intorno alle tematiche legate alla ge-stione di un bene d’arte, integrando conoscenze teoriche con unaesperienza pratica altamente formativa.

Il 29 maggio tutti a RomaIl 29 maggio prossimo si svolgerà a Roma l’annuale cerimonia di

consegna delle borse di studio, messe a bando dall’Ebinprof al finedi promuovere nei giovani la cultura dello studio e del merito.

In quella stessa giornata verranno premiati i portieri che si sonocontraddistinti per particolari ragioni di merito. I condòmini chevolessero proporre il proprio portiere lo possono ancora fare. Infatti,proprietari, condòmini o amministratori di condominio, interessatia questa iniziativa, hanno ancora tempo fino al 15.4.’17 per trasmet-tere le proprie segnalazioni all’Ebinprof tramite mail ([email protected]), fax (n. 06.44252052) o posta (Ebinprof, Corso Trieste 10,00198 Roma).

Dichiarazione redditi,deduzioni fiscali per la casalinga

Come ogni anno, si segnala che in occasione della presentazionedella dichiarazione dei redditi, la casalinga ed i soggetti a questaassimilati possono godere delle specifiche deduzioni relative sia alpremio annuo pagato per l’assicurazione obbligatoria contro gliinfortuni domestici gestita dall’Inail sia ai contributi versati al Fondovolontario di previdenza gestito dall’Inps per le persone che svol-gono lavori di cura non retribuiti derivanti da responsabilità fami-liari. Se la casalinga è fiscalmente a carico di un altro soggetto,quest’ultimo può portare in deduzione dal proprio reddito lordo imedesimi oneri che spetterebbero alla casalinga (sempre che tra idue vi siano i vincoli parentali di cui all’art. 433 del codice civile,quali coniugio, filiazione, discendenza).

Sono esenti, infine, da oneri fiscali, la rendita per l’invalidità per-manente che gli iscritti all’assicurazione contro gli infortuni do-mestici percepiscono in seguito ad un infortunio coperto dall’assi-curazione anzidetta e la rendita che, in caso di morte dell’assicurato(cfr. Cn giu. ‘06), viene corrisposta ai superstiti aventi diritto.

Perché la busta paga deve essere firmataIl prospetto paga sottoscritto dalle parti, ovvero lavoratore e da-

tore di lavoro, fa presumere l'avvenuto pagamento, a meno che nonvenga proposta prova contraria. È questo, in sintesi, il principio sta-bilito dalla sentenza n. 4754 del 12.10.’16 del Tribunale di Bari: lafirma del lavoratore, anche domestico, sulla busta paga non costi-tuisce prova dell'avvenuto pagamento da parte del datore, ma puòfar presumere l'esatto adempimento da parte dello stesso. Per su-perare tale "presunzione" occorre che il lavoratore fornisca unaprova. Ecco perché Assindatcolf, proprio alla luce di quanto stabilitoda questa sentenza, ribadisce alle famiglie che in casa si avvalgonodell'aiuto di colf, badanti e baby sitter, l'esigenza di far sottoscriveresempre la busta paga e, qualora possibile, di effettuare i pagamentitramite bonifico. Un consiglio che diventa obbligo in quei casi, nonmolto comuni, in cui la retribuzione del lavoratore superi l'importodi 3.000 euro.

Certificazione sostitutiva per la dichiarazione dei redditi del lavoratore

Certificazione dei compensi, dichiarazione dei redditi e agevola-zioni: da Assindatcolf una mini guida a disposizione delle famiglie,per non sbagliare in vista delle prossime scadenze fiscali. Si partedalla certificazione dei compensi che, secondo quanto dispostodall’articolo 33 del Contratto collettivo nazionale del settore, è unobbligo per le famiglie che si avvalgono dell’aiuto di badanti, babysitter e colf. Non essendo, tuttavia, sostituto di imposta, il datore dilavoro non deve rilasciare la certificazione unica (ovvero il vecchioCud), ma una semplice dichiarazione sostitutiva che riporti l’am-montare complessivo delle somme erogate ai propri dipendenti nelcorso del 2016: non solo gli stipendi, ma anche eventuali anticipa-zioni di Tfr, qualora fossero state corrisposte. Il documento (per ilquale non esiste un modello standard poiché si tratta di una sem-plice attestazione) deve poi essere firmato e consegnato al collabo-ratore domestico, il quale potrà utilizzarlo non solo ai fini dellapredisposizione del proprio 730, del Modello Unico o dell’Isee, maanche in caso di richiesta di prestazioni agevolate, per l’accesso aiservizi di pubblica utilità, nonché per le pratiche di rinnovo del per-messo di soggiorno, in caso di lavoratore straniero. Quanto ai tempi,il Ccnl prevede che la dichiarazione venga rilasciata almeno 30giorni prima della scadenza dei termini di presentazione della di-chiarazione dei redditi.

ASSOCIAZIONE SINDACALE DATORI DI LAVORO DOMESTICO(ADERENTE ALLA CONFEDILIZIA)

ASSOCIAZIONE DEI BED & BREAKFAST E AFFITTACAMERE(ADERENTE ALLA CONFEDILIZIA)

ASSOCIAZIONE ARCHIVI GENTILIZI E STORICI(ADERENTE ALLA CONFEDILIZIA)

(ADERENTE ALLA CONFEDILIZIA)

ENTE BILATERALE PER I DIPENDENTIDA PROPRIETARI DI FABBRICATI COSTITUITODA CONFEDILIZIA E CGIL - CISL - UIL

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5aprile2017

SISTEMA CONFEDILIZIA

Per la Cassazione il trustnon sempre evita la confisca

La Corte di Cassazione è tornata sul tema del ricorso al conferimentodi beni in trust come mera via di fuga dalla confisca degli stessi.

Con la recentissima sentenza n. 6658 del 13 febbraio, la IV sezionepenale della Suprema Corte ha ribadito come il trust non possaessere utilizzato per realizzare situazioni di mera interposizione sog-gettiva aventi l’unica finalità di sottrarre i beni alla confisca.

Negli ultimi anni, con riferimento ai beni segregati in trust, la giu-risprudenza penale di legittimità si è espressa costantemente nelsenso di ritenere che tali beni – sebbene non più di proprietà del reo– possano comunque essere oggetto di provvedimento cautelareladdove permanga, in capo al settlor, una disponibilità uti dominus.

Nel caso di specie il disponente, indagato per plurimi reati tributaricommessi nell’ambito di un’associazione per delinquere, istituiva untrust autodichiarato familiare ma, continuando a disporre di talibeni uti dominus, a nulla rilevava che l’incarico di trustee venissesuccessivamente conferito ad una società professionale, in quanto lasostituzione del trustee avveniva in un periodo sospetto, cioè succes-sivamente alla conoscenza da parte del disponente stesso delleindagini in corso.

L’indirizzo ormai costante della Cassazione è, pertanto, quello diautorizzare il sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equi-valente anche rispetto a quei beni che sono stati vincolati o trasferitial trustee, subordinando però la concessione di tali provvedimenticautelari alla verifica di una serie di circostanze di fatto.

L’onere della prova sarà, quindi, a carico della pubblica accusache dovrà dimostrare la permanenza in capo all’indagato/settlordella disponibilità dei beni vincolati o conferiti in trust.

La sentenza in esame ha confermato tale consolidato orientamentooltre ad aver altresì specificato che, in alcuni casi – come, appunto,quello in esame – la perdita formale del potere gestorio attraverso larinuncia da parte del disponente al ruolo di trustee in favore di untrustee professionale, di per sé non sia sufficiente ad escludere il se-questro.

Ed infatti, i giudici di legittimità hanno evidenziato la necessità diverificare sempre alcuni elementi quali: la compagine sociale dellatrust company al fine di accertare se in essa sia ravvisabile unqualche legame con il disponente, oltre che il contenuto del negoziocon cui viene trasferito l’incarico di trustee alla trust company, anchecon riferimento all’ampiezza dei residui poteri ancora rimasti al di-sponente.

Nel caso di specie, decisiva è stata la rilevanza causale concretadel negozio, alla luce del fatto che il trasferimento dei poteri connessialla qualifica di trustee dello stesso soggetto disponente alla trustcompany fosse intervenuta quando le indagini a carico del primosoggetto erano già iniziate e, quindi, in periodo sospetto.

COORDINAMENTO TRUSTS IMMOBILIARI CONFEDILIZIA

UNION INTERNATIONALE DE LA PROPRIÉTÉ IMMOBILIÈRE(COMPONENTE PER L’ITALIA: CONFEDILIZIA)

Edilizia residenzialepubblica e riparto

di giurisdizione“In materia di alloggi di

edilizia residenziale pub-blica il riparto della giuri-

sdizione tra giudice amministrativo e giudice ordinario è regolatodal criterio della posizione giuridica soggettiva di cui è chiesta tu-tela. La giurisdizione, pertanto, spetta al giudice amministrativo al-lorché la controversia attenga alla fase caratterizzata dall’eserciziodi poteri pubblicistici, incidenti su posizioni di interesse legittimo,quale quella di assegnazione dell’alloggio”. Diversamente spetta“al giudice ordinario allorquando la posizione soggettiva contro-versa sia di diritto soggettivo perfetto, essendo attinente ad una fasepriva di valenza pubblicistica, quale, in particolare, quella di svol-gimento del rapporto tra l’Azienda e l’assegnatario”.

Così, il Tar della Calabria (Catanzaro, Sez. I) con pronuncia n. 30del 11.1.’17.

A Berlino il 44° Congresso internazionaleDall’8 al 10 giugno si svolgerà a Berlino la quarantaquattresima

edizione del Congresso internazionale dell’Uipi. “Smart home” saràil tema conduttore dell’evento, volto a scrutare se le nuove tecno-logie, che consentono di controllare molteplici impianti collocatinelle abitazioni (consumi di energia, sistemi di sicurezza ecc.) at-traverso computer, tablet e smartphone, costituiscano un’opportu-nità o un rischio. Si proverà, inoltre, ad individuare quale debbaessere il ruolo del legislatore europeo e quello delle organizzazionidella proprietà al riguardo.

Sul sito Internet http://hausundgrund.de/uipi-congress.html èpossibile consultare il programma dettagliato della manifestazionee degli eventi organizzati e le modalità per iscriversi e partecipare.

Assemblea a Romadal 5 al 7 maggio

La 40° assemblea dei soci dell’ADSI è convocata a Roma per il 6 mag-gio p.v. (h. 9,30) a Palazzo Venezia – via del Plebiscito 118. All’o.d.g. laRelazione del Presidente Gaddo della Gherardesca, i bilanci consuntivo2016 e preventivo 2017, la Relazione del Collegio Revisori. Sono pro-grammati anche interventi dei Presidenti regionali. Per il giorno pre-cedente e quello successivo sono previste visite a storici palazzi eoratori.

Giornata ADSI, 21 maggioSettima edizione della Giornata dell’ADSI, al prossimo 27 maggio

(sabato). Apertura gratuita di castelli e palazzi, ville, casali, parchi, cor-tili, giardini.

COORDINAMENTONAZIONALE CASE RISCATTOEDILIZIA PUBBLICA(ADERENTE ALLACONFEDILIZIA)

(ADERENTE ALLA CONFEDILIZIA)

da il Fatto Quotidiano, 2.3.’17

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6 aprile2017

Nuovo d.m. applicativo della legge 431/’98LE NOVITÀ PER I CONTRATTI AGEVOLATI (“concordati”)

È stato pubblicato sulla Gaz-zetta Ufficiale il d.m. Infrastrut-ture-Economia del 16.1.’17, chedisciplina la stipula degli Accorditerritoriali tra associazioni dellaproprietà edilizia e degli inqui-lini. Il provvedimento reca al-cune interessanti novità rispettoal precedente d.m. 30.12.’02.

In particolare: viene introdottala locazione parziale, finora nonesplicitamente prevista; l’atte-stazione della rispondenza delcontenuto economico e norma-tivo del contratto all’Accordo(facoltà, allo stato, posta in capoalle commissioni di conciliazio-ne) viene estesa alle organiz-zazioni di categoria; viene me-glio esplicitata la definizione distudente universitario; viene ag-giornata la tabella degli oneriaccessori (sulla base dell’ultimaconcordata fra Confedilizia eSunia-Sicet-Uniat); viene pre-vista la possibilità di Accordi in-tegrativi nel caso dei cosiddetti“alloggi sociali”, con la presenzaobbligatoria di un’associazionedella proprietà; viene disciplinatoil funzionamento delle commis-sioni di conciliazione; vengonosoppressi i tipi di contratto perla grande proprietà.

Oggetto di modiche, infine, èanche la disciplina dei contrattitransitori. Più in dettaglio, conriferimento a questo tipo di lo-cazioni, vengono disciplinati icontratti di durata inferiore ai30 giorni (finora limitati alle lo-cazioni turistiche): per tali con-tratti – in tutta Italia – il canoneè libero, è libera l’individuazionedegli oneri accessori, non c’èobbligo di documentazione dellatransitorietà e il modello con-trattuale è semplificato; vieneprevisto un ruolo per le orga-nizzazioni di categoria nel casodi fattispecie non espressamentepreviste o difficilmente docu-mentabili; si dispone la possi-bilità di reiterazione del con-tratto; viene introdotta – in luogodel riferimento ad aree metro-politane, Comuni confinanti ecapoluoghi di provincia – la so-glia di 10mila abitanti per sta-bilire i Comuni nei quali il ca-none è libero.

Ciò che occorre bene eviden-ziare, però, è che tutte le dispo-sizioni contenute nel d.m.16.1.’17 – così come i tipi dicontratto ad esso allegati – siapplicheranno solo a seguitodella sottoscrizione di un Ac-cordo territoriale stipulato inapplicazione di tale nuovo de-creto. Con la conseguenza chefino all’adozione degli Accordibasati sul provvedimento checi occupa restano in vigore, inogni loro parte, gli Accordi pre-cedenti.

Sul sito Internet confederaleè disponibile il decreto con tutti

gli allegati relativi ai vari tipi dicontratti agevolati (per come lichiama, esattamente, la leggeanche se essi vengono abitual-mente definiti come “contratticoncordati”.

Si tratta – a parere di Confe-dilizia – di una novità di parti-colare rilievo che, tuttavia, nonpotrà determinare effetti positivisugli affitti a canone calmieratofino a quando non saranno va-rate due misure indispensabiliper il comparto:

1. stabilizzazione della specialealiquota del 10 per cento dellacedolare secca, attualmenteprevista solo fino al 31 dicem-bre 2017, con estensione a tuttaItalia della sua applicazione;

2. introduzione di un limite allatassazione patrimoniale Imu-Tasi – quadruplicatasi rispettoall’Ici – sugli immobili locatiattraverso i contratti a canonecalmierato, ad esempio attra-verso la fissazione di un’aliquotamassima del 4 per mille.

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Lo Stato che ci fa schiavi

Viviamo schiavi di uno Stato,lavoriamo schiavi di uno Stato,se vogliamo morire siamo schi-vi di uno Stato.

Quanto più aumenta il nu-mero di enti e provvedimentipubblici, tanto più si rafforzanei cittadini l’idea che tuttodebba essere fatto per loro, enulla da loro. Ogni nuova ge-nerazione è meno a suo agiocon l’idea che i fini che si de-siderano perseguire possanoessere raggiunti con azioni in-dividuali o accordi tra privati,e trova sempre più congenialel’idea che a perseguirli debbaessere lo Stato. Finché col tem-po arriveremo a credere chesolo lo Stato possa essere ingrado di darci ciò che deside-riamo.

Herbert Spencer

Possono essere vessatorie le clausole di uncontratto di locazione abitativa?

Le clausole contenute in un contratto di loca-zione abitativa stipulato ai sensi della L. 431/1998non possono mai considerarsi “vessatorie” aisensi di legge. L’inapplicabilità della disciplina intema di clausole vessatorie prevista dall’art. 1341del codice civile deriva dall’indubbia circostanzache il contratto di locazione, così come previstodalla L. 431/1998, non è un contratto predispostounilateralmente e preventivamente da un solocontraente (in tal senso si è espresso anche il Tri-bunale di Milano con sentenza 11866/2015).

Locazione commerciale: valido il recesso delconduttore per gravi ragioni favorevoli?

L’ultimo comma dell’art. 27 della Legge 27 lu-glio 1978 n. 392 stabilisce che “indipendente-mente dalle previsioni contrattuali il conduttore,qualora ricorrano gravi motivi, può recedere inqualsiasi momento dal contratto con preavviso dialmeno sei mesi da comunicarsi con lettera rac-comandata”.

La giurisprudenza ha più volte precisato chetali gravi motivi devono sostanziarsi in fatti invo-lontari, imprevedibili e sopravvenuti alla costitu-zione del rapporto ed, inoltre, devono essere talida rendere oltremodo gravosa per lo stesso con-duttore, sotto il profilo economico, la prosecu-zione del rapporto locativo (in punto cfr.Cassazione civile, sez. III, 08 marzo 2007, n. 5328).

Tra i gravi motivi – previsti in modo genericodal legislatore – rientrano, sempre secondo lagiurisprudenza, anche circostanze e fattori posi-tivi concernenti l’attività imprenditoriale o pro-fessionale svolta dal conduttore stesso (cfr. Cass.11.8.1997 n. 7460); fattori – quale una maggioredomanda di mercato – che costringano l’impren-ditore a recedere dal contratto per poter reperireidonei locali ove incrementare le attrezzature edi macchinari di produzione.

È possibile promuovere lo sfratto davanti adun tribunale diverso da quello nella circoscri-zione nel quale è sito l’immobile?

La competenza a giudicare in materia di loca-zione spetta al Tribunale in composizione mono-cratica del luogo in cui si trova l’immobile locato.

Si tratta di una competenza territoriale indero-gabile. Un’eventuale clausola diversa pattuitain contratto dalle parti sarebbe dunque non va-lida.

Locare ad una prostituta è favoreggia-mento?

L’art. 379 del Codice penale prevede il reatodi favoreggiamento a caricodi chiunque, fuori dei casi diconcorso, aiuta taluno ad as-sicurare il prodotto o il profittoo il prezzo di un reato. La lo-cazione a prezzi di mercatodi un appartamento ad unaprostituta, pur nella consa-pevolezza dell’”attività” dellastessa meretrice da parte dellocatore, non integra di persé il reato di favoreggiamentodella prostituzione.

Il reato di favoreggiamentoappare invece configurabilequando, oltre alla disponibilitàdei locali ed alla consapevo-lezza in merito all’attivitàsvolta all’interno degli stessi, il locatore forniscealla conduttrice altri servizi e/o aiuti che, effetti-vamente, favoriscono l’esercizio della prostitu-zione.

Migliorie eseguite dal conduttore: quale in-dennità?

Per le migliorie eventualmente apportate allacosa locata dal conduttore nel corso del rapporto,l’art. 1592 del Codice civile stabilisce il principiosecondo il quale l’inquilino non ha diritto ad al-cuna indennità, a meno che non vi sia stato ilconsenso del locatore. In tale ultima fattispecie,il proprietario è invece tenuto a corrispondere alconduttore un importo di denaro a titolo inden-nitario corrispondente alla minor somma tral’ammontare della spesa ed il valore del risultatoutile al tempo della riconsegna. La succitatanorma di legge prevede altresì che, anche nelcaso in cui il conduttore non ha diritto a inden-nità, il valore dei miglioramenti può compensarei deterioramenti che si sono verificati senza colpagrave del conduttore.

Clausole vessatorie e locazione abitativa

Locazione commercialee recesso dal contratto

per congiuntura favorevole

Competenza territorialeper promuovere

lo sfratto

Locazione e prostituzione

Migliorie ed indennità

CASI CLINICI DI LOCAZIONE a cura di Flavio Saltarelli

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7aprile2017

Legge delega protezione civile

È stata pubblicata sulla Gaz-zetta Ufficiale 20.3.’17, n. 66,la l. 16.3.’17, n. 30 contenentela delega al Governo per il rior-dino delle disposizioni legisla-tive in materia di sistema na-zionale della protezione civile.

Livelli essenziali di assistenza

È stato pubblicato sulla Gaz-zetta Ufficiale 18.3.’17, n. 65, S.O.n. 15, il d.p.c.m del 12.1.’17 conil quale si è provveduto a defi-nire e aggiornare i livelli essen-ziali di assistenza, di cui all’art.1, comma 7, d. lgs. 30.12.’92, n.502.

IN G.U.

ASTE GIUDIZIARIE SUL NOSTRO SITOTribunali di

Agrigento, Alessandria, An-cona, Asti, Avezzano, Bari, Ber-gamo, Brescia, Cagliari, Cal-tagirone, Catania, Foggia, Lan-ciano, Latina, Livorno, Mar-sala, Milano, Napoli, Palermo,Perugia, Pescara, Piacenza,Roma, Siracusa, Sulmona, Tor-re Annunziata, Trapani

RECUPEROEDILIZIO,LE AGEVOLAZIONI

L’Agenzia delle entrate hapubblicato – il 9 marzo – lanuova edizione della guida“L’Agenzia informa”, relativaalle agevolazioni per gli in-terventi di recupero del pa-trimonio edilizio.

Il testo della stessa, assiemead altre, è scaricabile dal no-stro sito all’indirizzo:www.confedilizia.it/fisco/guide-fisco/

L’ingannodelle cooperazionitra Stati

L’Unione Europea, le Na-zioni Unite, la Lega delle Na-zioni sono tutti stratagemmiper favorire gli interessi po-litico-economici degli Statipiù forti e aggressivi, e quan-do ciò non avviene, questeorganizzazioni vengono bel-lamente ignorate.

Harold Barclay

Attività istituzionali, convegni, incontri con le Associazioni territorialiTra le attività del Presidente

dell’ultimo periodo si segna-lano, in particolare, le se-guenti: audizione presso laCommissione industria delSenato sul piano Ue di effi-cienza energetica; audizionepresso la Commissione par-lamentare di inchiesta sullecondizioni di sicurezza e sullostato di degrado delle città edelle loro periferie; interventoalla presentazione del volume“Giovanni Raineri, memoriedi guerra e di governo” (SalaEinaudi di Confedilizia); in-tervento alla presentazione del libro di Nicola Porro “La disuguaglianza fa bene” (Sala Einaudi);intervento al convegno “Proprietà è responsabilità” (Sala Einaudi); intervento al convegno organizzatoda Effe (Federazione europea datori di lavoro domestico) e Assindatcolf “L’Europa 60 anni dopo, trasfide e criticità” (Sala Einaudi); a Cividale del Friuli (Udine), intervento a LexFest, manifestazione sugiustizia e informazione; all’Università di Napoli, intervento al convegno “Classificazione del rischiosismico delle costruzioni, dalle linee guida alla realizzazione degli interventi”, organizzato dall’Universitàe da locale Ordine degli ingegneri in collaborazione con Reluis, la rete dei laboratori universitari diingegneria sismica; a Rovereto, intervento al convegno “I vari contratti riguardanti gli immobili”, or-ganizzato dalla locale Associazione territoriale di Confedilizia; a Carità di Villorba (Treviso), interventoal convegno “La proprietà privata e lo jus aedificandi a sette anni dall’entrata in vigore del Piano Casanella Regione Veneto”, organizzato dalla nostra Associazione territoriale; a Firenze, intervento alconvegno “Il turismo in Toscana e la nuova normativa: opportunità ed adempimenti”, organizzatodalla Fiaip; a Milano, intervento al convegno “La locazione turistica: i diritti dei proprietari tralegislazioni e burocrazia”, organizzato dall’associazione Prolocatur; presso l’Università di Roma,intervento alla presentazione del libro dell’arch. Marco Pietrolucci “Verso la realizzazione dellemicrocittà di Roma”.

Il convegno di Treviso

Proprietà è responsabilità

Proprietà, mecenatismo culturale, responsabilità: per riflettere su questi temi e sulle sfide postealla proprietà privata dal tempo presente, si sono ritrovati a Roma, il 15 marzo, nella Sala Einaudidi Confedilizia, studiosi, ricercatori, professionisti e decisori.

Il Convegno, dopo l’introduzione ad opera del presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa,si è svolto in due panel. La prima sezione, dedicata alla gestione responsabile della proprietà im-mobiliare (comunità, denaro proprietà), ha avuto come protagonisti Pierangelo Dacrema (docentedi economia degli intermediari finanziari all’Università della Calabria), Johnny Dotti (imprenditore)e Marco Dotti (docente di scienze delle comunicazioni all’Università di Pavia); mentre la secondadedicata al mecenatismo e proprietà ha avuto come attori Gianni Letta (presidente dell’AssociazioneCivita), Alfonso Celotto (docente di diritto costituzionale all’Università di Roma Tre), Alberto Abruz-zese (professore emerito di Sociologia dei processi culturali e comunicativi presso l’UniversitàIULM), Luca Sossella (editore) e Paolo Asti (presidente Startè).

A lungo letti in antitesi, da una persistente corrente di pensiero, proprietà e responsabilità (o, me-glio, come recita il titolo del Convegno: proprietà è responsabilità) vengono qui letti come fenomenicomplementari e coessenziali.

Le conclusioni dei lavori sono state tirate dal presidente del Centro studi di Confedilizia, CorradoSforza Fogliani, e sono sintetizzabili in questa frase “Se è vero che proprietà è responsabilità, è an-cora più vero che responsabilità è proprietà”. In particolare, il presidente Sforza Fogliani ha fattopresente – dopo un nutrito excursus storico – che non esiste società libera senza proprietà perché laproprietà è comunque il presidio più sicuro (e più vero) nella libertà.

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8 aprile2017

da il Giornale, 12.3.’17

Morte del locatore e inquilino in buona fede Precisa sentenza della Cassazione (sent. n. 14445/’16, inedita) su uno specifico caso, non raro. “Il

conduttore – ha detto la Suprema Corte – che, alla morte del locatore, continui in buona fede a versarei canoni nelle mani dell’erede legittimo e legittimario, che si trovi nel possesso dei beni ereditari, è li-berato dalla propria obbligazione, senza che rilevi né che esista controversia tra i coeredi sull’attri-buzione dell’eredità, né che alcuno degli eredi abbia fatto pervenire copia del testamento alconduttore, rimanendo a carico del creditore, legittimato a conseguire il pagamento, l’onere di dimo-strare il colpevole affidamento del conduttore”.

Assemblea condominiale, conoscenza deliberazioniIntervento chiarificatore della Cassazione (sent. n. 16081/’16, inedita) a proposito della conoscenza

delle deliberazioni ai fini del termine per le impugnazioni. “La produzione delle delibere assemblearicondominiali a corredo di una domanda monitoria avverso un condòmino non è idonea – hanno dettoi giudici – a soddisfare l’onere di comunicazione agli assenti ex art. 1137 cod. civ., né comporta il sor-gere della presunzione di conoscenza ex art. 1335 cod. civ., che postula il recapito all’indirizzo delcondòmino del verbale contenente le decisioni dell’assemblea, né, comunque, obbliga quest’ultimoad attivarsi per acquisire e conoscere il testo delle deliberazioni stesse, la cui conoscibilità, pertanto,non è ancorata alla data di notificazione del decreto ingiuntivo ma, eventualmente, a quella di propo-sizione dell’opposizione, dovendo la documentazione restare depositata fino alla data di scadenza dicui all’art. 641 c.p.c.”.

Rappresentanza giudiziale del condominio“L’amministratore di condominio, senza necessità di autorizzazione o ratifica dell’assemblea, può

proporre opposizione a decreto ingiuntivo, nonché impugnare la decisione del giudice di primo grado,per tutte le controversie che rientrino nell’ambito delle sue attribuzioni ex art. 1130 c.c., quali quelleaventi ad oggetto il pagamento preteso nei confronti del condominio dal terzo creditore in adempi-mento di un’obbligazione assunta dal medesimo amministratore per conto dei partecipanti, ovveroper dare esecuzione a delibere assembleari, erogare le spese occorrenti ai fini della manutenzionedelle parti comuni o l’esercizio dei servizi condominiali”. Lo ha stabilito la Cassazione con sentenzan. 16260/’16, inedita.

Aspetti architettonici e decoro“In materia di condominio negli edifici, le nozioni di aspetto architettonico ex art. 1127 c.c. e di de-

coro architettonico ex art. 1120 c.c., pur differenti, sono strettamente complementari e non possonoprescindere l’una dall’altra, sicché anche l’intervento edificatorio in sopraelevazione deve rispettarelo stile del fabbricato, senza recare una rilevante disarmonia al complesso preesistente, sì da pregiu-dicarne l’originaria fisionomia ed alterarne le linee impresse dal progettista”. Lo ha stabilito la Cas-sazione (sent. n. 17350/’16, inedita).

a cura dell’UFFICIO LEGALE della Confedilizia

GIURISPRUDENZA CASA INEDITA

Codice commentatodegli immobili urbani

Si deve al prof. Vincenzo Cuf-faro e al prof. Fabio Padovini lapredisposizione di un corposo(1595 pagine) “Codice commen-tato degli immobili urbani”, editoda Utet giuridica.

Si tratta di un’opera davveroimponente, che ha inteso privi-legiare – si legge nella prefazionedei due autori – “le norme ri-guardanti il profilo dinamico nelconseguimento del diritto ed ilmomento parimenti dinamiconel godimento dell’immobile”.

Così, accanto alle disposizioniche nel Codice civile governanoi contratti di compravendita e dilocazione, sono state consideratele disposizioni sulla comunionee sul condominio, anch’esse ca-paci di incidere sulla fruizionedell’immobile urbano.

L’orizzonte si allarga a dispo-sizioni collegate come quellesull’accatastamento, sulla certi-ficazione energetica, sui condoniedilizi, così come una particolareattenzione è riservata alla nor-mativa fiscale.

SEGNALIAMO

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9aprile2017

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10 aprile2017

Cuore e Parole Cuore e Parole-Onlus è un’as-

sociazione culturale aconfes-sionale, apolitica e senza scopodi lucro, nata nel 2004 da un’ideadi Paola Brodoloni, Silvia Bor-romeo e Titti Prevosto.

L’associazione è impegnatanel contrasto del disagio giova-nile e della dispersione scolasticacon iniziative, progetti formativie concorsi artistici che coinvol-gono studenti, insegnanti e fa-miglie delle scuole di tutta Italia.

In collaborazione con nume-rosi autorevoli esperti e conl’aiuto di insegnanti e giovanivolontari, vengono organizzatiannualmente incontri formativigratuiti per le scuole (workshop)sui temi della legalità e del ri-spetto delle regole, sui fenomenidel bullismo e del cyber bullismoe su problemi sociali come ledipendenze e i disturbi alimen-tari; con l’obiettivo di promuo-vere sani stili di vita nonché difornire ai ragazzi informazioniutili per compiere scelte con-sapevoli e responsabili e agliinsegnanti strumenti utili peraffrontare in modo costruttivole problematiche più vicine ailoro studenti.

L’arte in ogni sua forma vieneproposta a studenti e insegnanti,sotto forma di laboratorio, comestrumento per elaborare le te-matiche affrontate con un ap-proccio creativo, e quindi diversoda quello generalmente utiliz-zato a scuola. Tramite i bandidi concorso annuali di poesia,musica, teatro, arti visive e mul-timediali, appositamente ideatiper le scuole primarie e secon-darie di primo e secondo gradoe patrocinati e divulgati dagliuffici scolastici di tutte le regioniitaliane, gli studenti entrano ingara e si contendono la parte-cipazione, in qualità di prota-gonisti, allo spettacolo annualedi premiazione, organizzato neiprimi mesi dell’anno scolasticosuccessivo.

I risultati sino ad oggi ottenuticon i progetti di “Cuore e Paro-le”, adottati da 11.000 scuole in18 regioni italiane coinvolgendo92.500 studenti e 5.600 inse-gnanti, hanno confermato cheper condurre i giovani a com-piere scelte consapevoli, incen-tivare la loro responsabilità in-dividuale, combattere la violenzae i pregiudizi, prevenire le con-seguenze disastrose procuratedal consumo di stupefacenti,dall’abuso di sostanze alcolichee dal tabagismo, è necessarioinstaurare un rapporto di fiduciareciproca basato sul confrontocostruttivo e il dialogo. In questadirezione vanno tutte le iniziativepromosse dall’associazione.

L’associazione è presente su Internet www.cuoreparole.org

ASSOCIAZIONI

da il Giornale, 19.3.’17

da ItaliaOggi, 8.3.’17

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11aprile2017

Chi infanga gli altri in Rete non è punito per colpa dei parlamentariDisegno di legge sulla diffamazione e recenti episodi di cronaca

I recenti episodi di cronaca,alcuni purtroppo conclusisi tra-gicamente, che hanno tutti comecomun denominatore l’umilia-zione delle persone coinvolte,bersaglio, loro malgrado, di in-sulti ed ingiurie circolati in Rete,rendono bene l’idea della disa-strosa situazione nella quale sitrova oggi l’Italia sotto l’aspettodella tutela dell’onore e dellareputazione degli individui e cidà l’occasione per parlare deldisegno di legge sulla diffama-zione, all’esame – in secondalettura – del Senato, in partico-lare presso la commissione Giu-stizia.

Si tratta di un disegno di leggeche, nel modificare l’art. 57 delcodice penale in tema di reaticommessi col mezzo della stam-pa periodica, estende l’applica-zione della norma, con partico-lare riferimento al mondo delweb, soltanto alle testate gior-nalistiche on-line registrate pres-so il tribunale e limitatamente,peraltro, ai “contenuti prodotti,pubblicati, trasmessi o messi inrete dalle stesse redazioni”. Re-stano fuori, quindi, tutti i sitiinternet che testate giornalisti-che non sono, ivi compresi iblog, così come le stesse testategiornalistiche telematiche chea tale registrazione non hannoprovveduto (essendo la stessaoggi necessaria solo se interes-sano le agevolazioni fiscali perl’editoria: Cass. n. 23239/’12).Né vengono considerati even-tuali commenti (cosiddetti post)offensivi lasciati dagli utenti.

Il risultato è che chiunque inRete potrà continuare a calpe-stare la dignità di una personae rimanere, ciononostante, im-punito.

Eppure la soluzione per per-seguire efficacemente chi of-fende via web c’è ed è anche disemplice attuazione. Era stataindividuata in emendamenti pre-sentati sia al Senato sia alla Ca-mera, che, però, sono stati sem-pre respinti. Tali emendamentiproponevano di applicare l’art.57 del codice penale anche allapersona fisica o giuridica cheavesse registrato (presso il Cnrdi Pisa) il sito tramite il quale ilreato fosse stato commesso, ov-vero, in caso di reato commessotramite un blog (spazio web peril quale non è prevista neanchequesta forma di registrazionepresso il Cnr di Pisa), nei con-fronti di colui che si fosse col-legato alla rete Internet per ge-stire lo stesso blog, da indivi-duarsi attraverso l’indirizzo IPdel dispositivo utilizzato per laconnessione. Le proposte emen-dative aggiungevano, inoltre,che tali soggetti avrebbero ri-sposto del reato in parola anchequando non avessero cancellato,

entro 24 ore dalla pubblicazione,scritti inseriti autonomamentedagli utenti, tali da configurarela commissione di reati. Si su-perava, così, anche l’assurdoprincipio – su cui è tutto basatoil disegno di legge sulla diffa-mazione – che debba essere ildestinatario dell’offesa pubbli-cata sul web ad attivarsi a difesadella propria dignità.

Insomma, se fosse stata ac-colta la soluzione che si propo-neva, i diffamati via web avreb-

bero avuto indubbiamente unostrumento efficace per far valerei propri diritti.

Ora il senatore Giovanardi(Grandi Autonomie e Libertà)ha presentato un emendamentoche ripropone questa soluzione.L’auspicio è che il destino diquesta proposta emendativa siadiverso da quello che l’hannopreceduta. Di modo che noncontinui a rimanere impunitochi, in Rete, infanga l’onore ela reputazione di una persona.

Il segno grafico delle pagineFacebook di Confedilizia

Libretto casa, assalto continuo. E se non ci fosse Confedilizia...Ancora una volta Confedilizia ha evitato un obbligo inutile a carico dei proprietari di casa. Questa

volta, una manina ha tentato di introdurre l’obbligo del cd. libretto casa in modo subdolo, durantel’approvazione di un atto che con gli immobili ha poco o nulla a che vedere. Ma Confedilizia vigila; evigila guardando anche nelle pieghe di emendamenti presentati in testi che non hanno come oggettoprincipale la casa. Infatti, alla fine, la Camera dei deputati ha approvato l’eliminazione del riferi-mento al “fascicolo del fabbricato” da un disegno di legge in materia di lavoro autonomo di fontegovernativa (per la precisione: “Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e mi-sure volte a favorire l’articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato”) all’in-terno del quale era stato inserito, con un emendamento, al Senato.

Si tratta – anche in questo caso – di un risultato che si deve alla esclusiva azione di Confedilizia,che ha operato (sin dall’esame in prima lettura del testo) affinché fosse scongiurato il tentativo dialcuni professionisti di far passare surrettiziamente, in un testo in materia di lavoro, una previsionefinalizzata ad introdurre oneri per la proprietà.

È significativo riportare alcuni interventi effettuati alla Camera (oltre ai quali si deve ricordare quellodella deputata Irene Tinagli). Cesare Damiano (Partito democratico), relatore per la maggioranza,così si è espresso: “In primo luogo, evidenzio che sull’articolo 5, inserito dalla XI Commissione del Senato,che reca una delega al Governo in materia di rimessione di atti pubblici alle professioni ordinistiche, sisono appuntate diverse modifiche introdotte nel corso dell’esame in sede referente. In particolare, segnaloche è stato soppresso il criterio direttivo relativo alla devoluzione ai professionisti dell’assolvimento dicompiti e funzioni finalizzate alla deflazione del contenzioso giudiziario e all’introduzione di semplifi-cazioni in materia di certificazione dell’adeguatezza dei fabbricati alle norme di sicurezza ed energetiche,anche attraverso l’istituzione del fascicolo di fabbricato. Entrambi questi ambiti materiali, infatti, do-vrebbero essere esaminati più attentamente in coordinamento con i progressi della normativa di settoree con le iniziative in corso di evoluzione, anche in considerazione della giurisprudenza costituzionale re-lativa alla normativa regionale relativa al fascicolo del fabbricato”.

Importante citare anche l’on. Tiziana Ciprini (Movimento 5 Stelle), relatrice di minoranza, cheha dichiarato: “In Commissione è stata soppressa solo la lettera d) in materia di fascicolo del fabbri-cato, ma questo perché si era già pronunciata la giurisprudenza in merito all’inutilità del fascicolodel fabbricato, sia per quanto riguarda la prevenzione del rischio sismico e sia perché sarebbe statauna inutile e una nuova tassa occulta a carico dei proprietari degli immobili, quindi è intervenuta lagiurisprudenza a cassare completamente la lettera d)”.

IL “MODELLO DRACULA” È VIVO E DAL 2012 HA SUCCHIATO OLTRE 100 MILIARDI DI EURO ALL’IMMOBILIARE

Dichiarazione del presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa“Il senatore a vita Monti – rispondendo al Presidente del Consiglio, che aveva invocato la necessità

di rottamare il «modello Dracula» del Fisco italiano – si chiede «se sia draculiano o draconiano chein un Paese ci sia anche un pezzettino di patrimoniale», aggiungendo di aver dovuto «mettere l’Imuper ragioni di emergenza».

Urgono alcune precisazioni.1. Il «pezzettino» di patrimoniale introdotto con la manovra Monti di fine 2011 ha portato da 9 a

24 miliardi di euro la tassazione di questo tipo sugli immobili, triplicando con l’Imu il gettito dellavecchia Ici.

2. Le «ragioni di emergenza» durano, evidentemente, da oltre cinque anni, visto che i Governipolitici che sono succeduti a quello tecnico hanno addirittura aumentato questa tassazione espro-priativa, portandola fino a 25 miliardi di euro.

3. L’eliminazione dell’imposizione sulla prima casa ha determinato solo una piccola riduzionedel carico fiscale patrimoniale sugli immobili, che resta attorno ai 22 miliardi.

Fin qui i dati. Quanto alle conseguenze, basta consultare cittadini e imprese che stanno subendogli effetti di queste politiche: valori crollati, risparmi sfumati, consumi caduti, attività economichedistrutte e posti di lavoro persi. Dracula, insomma, vive e dal 2012 ha succhiato oltre 100 miliardidi euro alla proprietà immobiliare”.

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12 aprile2017

Pier Paolo BossoNasce nel 1958 in Asti,

dove ora risiede e svolge laprofessione di avvocato. Spo-sato, con due figli, provieneda famiglia di origini rurali,ed ha vissuto a lungo in unpiccolo paesino delle primecolline astigiane.

Dopo aver svolto gli studiliceali in Asti, si è laureatoall’Università di Torino inGiurisprudenza col massimodei voti.

Consigliere nazionale diConfedilizia, è presidente diConfedilizia Piemonte e Valled’Aosta e dell’Associazioneterritoriale di Asti.

Dal 2008 al 2016 è statopresidente di Ebinprof (ente bilaterale costituito tra Confediliziae Cgil-Cisl-Uil) mentre ora ne è vicepresidente.

Come presidente del Fimpe (Fondo integrativo multiserviziper i proprietari edilizi) ed esperto in materia assicurativa hastudiato e collaborato, tra le altre, alla realizzazione del “ServizioGaranzia Affitto” con Banca Intesa San Paolo ed alla recentepolizza r.c. gratuita per gli amministratori condominiali cheiscrivono un nuovo condominio alle Associazioni territoriali diConfedilizia.

Collabora con l’Archivio delle locazioni, del condominio edella proprietà immobiliare, edito da La Tribuna e, da quasi 15anni, si occupa di una rubrica nell’inserto economico giuridicoTuttosoldi de La Stampa. Ha pubblicato numerosi articoli su IlSole 24Ore per il quale (Consulente Immobiliare) ha curato gliaspetti giuridici di volumi sul “rent to buy” e su “eco bonus esisma bonus”.

È intervenuto come relatore a decine di convegni, anche divarie Associazioni territoriali.

Ha contribuito a creare e collabora con una Onlus che sioccupa di aiutare bambini soli o disagiati. Ha praticato il tennis,vincendo in gioventù tornei forensi, ed ha avuto esperienze direcitazione teatrale.

Appassionato di filosofia del diritto, giusnaturalismo, aspettigiuridici di energie rinnovabili, temi ambientali e mobilità so-stenibile.

GLI UOMINI DI CONFEDILIZIA

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Camminare e voltarsi indietroCamminando in avanti,

bisogna ogni tanto

voltarsi indietro per essere

certi di essere sulla via giusta

Ogni giorno un cinguettioOgni giorno, alle 16,30, viene inserito sul sito confederale

(www. confedilizia. it) un nuovo cinguettio, leggibile sullapagina di apertura, a destra. La rubrica serve – quando ne-cessario – a diffondere in modo immediato ed estremamentesintetico l’opinione della Confedilizia e, in particolare, a re-plicare a provvedimenti e note d’interesse della nostra Or-ganizzazione. In ogni caso, diffonde un’opinione libera, af-francata dal pensiero unico nazionale e internazionale. Clic-cando sull’ultimo cinguettio pubblicato si accede all’archiviocompleto dei cinguettii.

1 Agrigento2 Alessandria3 Arezzo4 Ascoli 5 Asti6 Belluno7 Benevento8 Bergamo9 Bologna10 Brescia11 Cagliari12 Campobasso13 Catanzaro14 Chieti15 Como16 Cortona17 Crotone18 Este19 Firenze20 Forlì21 Genova22 Grosseto23 Imperia24 Isernia25 L’Aquila26 La Spezia27 Lanciano

28 Lecce29 Livorno30 Lodi31 Macerata32 Mantova33 Messina34 Napoli35 Novara36 Palermo37 Parma38 Pavia39 Perugia40 Piacenza41 Pisa42 Reggio Calabria43 Reggio Emilia44 Roma45 Rovigo46 Sondrio47 Terni48 Torino49 Treviso50 Trieste51 Varese52 Venezia53 Verona54 Viterbo

Pagine Facebook delle sedi territorialiASSOCIAZIONI

CORAM1 La Spezia

2 Piacenza

FEDERAZIONI REGIONALI1 Piemonte e Valle d’Aosta

DELEGAZIONI SUB PROVINCIALI

1 Delegazione Avezzano (AQ)

2 Delegazione BarcellonaPozzo di Gotto (ME)

3 Delegazione Bobbio (PC)

4 Delegazione Castel San Giovanni (PC)

5 Delegazione Isole Eolie (ME)

6 Delegazione Fiorenzuola d’Arda (PC)

7 Delegazione Francavilla Fontana (BR)

8 Delegazione Misterbianco (CT)

9 Delegazione Pinerolo (TO)

10 Delegazione Rometta (ME)

11 Delegazione Sant’Agata di Militello (ME)

12 Delegazione Vasto (CH)

GRUPPI GIOVANI1 Gruppo giovani Confedilizia

Genova

2 Gruppo giovani ConfediliziaPiacenza

3 Gruppo giovani ConfediliziaVenezia

DOMUSCONSUMATORI

1 Catanzaro

2 Messina

3 Piacenza

GRUPPO NAZIONALE GIOVANI

AMICI VERI

1 Catanzaro

AMICI VERI NAZIONALE

La CON FE DI LI ZIAè for te di oltre 200 sedi ter ri to ria li

Per in for ma zio ni su in di riz zie sedi tf. 06.679.34.89 (r.a.)

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13aprile2017

Audizione in Parlamento su città e periferie

Confedilizia è stata ascoltata in audizione dalla Commissioneparlamentare di inchiesta sulle condizioni di sicurezza e sullostato di degrado delle città e delle loro periferie.

Dopo un’introduzione del Presidente, hanno svolto interventil’avv. Bruna Gabardi Vanoli, responsabile del Coordinamento ur-banistico di Confedilizia e l’arch. Marco Pietrolucci, componentedello stesso Coordinamento.

da 24Ore, 23.3.’17

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14 aprile2017

occhioal nostropatrimonio

storicoIL SACCO DI PALERMO

Il sacco di Palermo è sempre più virulento. Monumentidevastati, antiche chiese depredate e saccheggiate anchedi sculture, affreschi, stucchi e quadri, e addirittura dipavimenti e acquasantiere. O ancora diventate stabilmente(seppur non ufficialmente) di proprietà privata e trasformatein magazzini con catene, lucchetti e telecamere di sorve-glianza. Ma non era mai accaduto – scrive Tina Lepri suIl giornale dell’arte n. 373/’17 – che i predatori dell’inesti-mabile e agonizzante patrimonio artistico della città deci-dessero di costruire un edificio e due campi di calcio(lavori bloccati a metà gennaio dalla polizia municipale)all’interno del famoso Parco della Favorita, sottoposto aferrei vincoli paesaggistici. Così la Magistratura, vistoche le autorità preposte alla cura, custodia e salvaguardiadelle opere d’arte non fermano lo scempio e il degradodella città, decida di mettere sotto sequestro molte chieseseicentesche purtroppo ormai spogliate. Si tratta spessodi chiese magnifiche ma anche pericolanti perché i ladri,come un esercito organizzato di cavallette tecnologiche,le stanno smantellando, tegole dei tetti comprese. Eccoquindi i sequestri e sigilli della Procura della Repubblica,anche per evitare crolli.

Transennata, recintata con paletti di ferro e messasotto sequestro, la chiesa della Madonna dell’Annunziatadel Giglio, del 1615 (devastata e trasformata in depositodi bevande) è a rischio collasso: fino a pochi anni fa al-l’interno si trovavano ancora preziosi arredi oggi spariti.Vincoli anche per la Chiesa dei Macellai, ormai in sfacelo:rimangono pregevoli stucchi nell’abside, occupata da unbar chiamato “Bangladesh”. Irriconoscibile, dopo i furtiantichi e soprattutto recenti, il bellissimo Collegio diMaria della Sapienza, ingrandito e rimodellato nel Sette-cento, citato come luogo prezioso e imperdibile dalleguide della città. Alla ribalta della cronaca della Palermosequestrata c’è la chiesa di Maria Santissima del Lume.Splendida struttura a croce greca, eretta nel Settecentodalla Confraternita di San Vincenzo, centro di culto im-portante nel quartiere della Vucciria. Dopo “furti totali” ilmonumento è diventato magazzino per luminarie e fuochid’artificio. Ingressi murati anche la celebre chiesa dei TreRe: i ladri hanno fracassato a mazzate le statue che nonsono riusciti a prelevare e non si sa che fine abbiano fattoquadri, affreschi, arredi.

Tra i primi a essere sequestrati – continua la Lepri – ilpercorso delle Mura delle Cattive, storica passeggiata ot-tocentesca con una grande terrazza su mare: panchedivelte, rubate decine di lampioni in ghisa. Ancora sigillial complesso monumentale del Parco di Villa Pantelleria,vandalizzato malgrado gli sforzi di associazioni che tentanoil recupero dei celebri giardini storici della città. Disat-tenzione, incuria, complicità, indifferenza per la tuteladel patrimonio sono all’origine di questo “olocausto cul-turale” di Palermo. Nel Collegio di Maria della Sapienzaalla Magione, dove la razzia dell’arte e le incursioni perfotografare e scegliere la refurtiva procedono senza sosta,i ladri avevano dimenticato un crocifisso del ‘500 recuperatodai Vigili del Nucleo Tutela Patrimonio. Esemplare infinela storia della chiesa dei Santi Cosma e Damiano: primaaffidata a diversi enti pubblici poi all’Accademia di BelleArti per attività culturali e didattiche e infine sgomberataa causa di minacciose lesioni delle strutture portanti.Nessun intervento stavolta. È semplicemente lasciata alsuo destino conclude (rassegnata?).

37Collaborano i lettori

Segnalazioni alla redazione

da il Giornale, 4.3.’17

da ItaliaOggi, 4.3.’17

da il Giornale, 11.2.’17

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15aprile2017

Dal Demanio al via vendite e concessioni “Torna all’attacco l’agenzia del Demanio sul fronte dell’ospitalità. Un ricco pacchetto di immobili

da ristrutturare, e alcuni già recuperati, torna sul mercato per essere ceduto in concessione o invendita (…). I bandi sono sulla linea di partenza, alcune operazioni già in corso (…). Tra gli immobiliin concessione (da 6 a 50 anni, ma molti investitori punteranno al periodo lungo) ci sono, per esem-pio, il borgo diffuso a Riccia in Molise (Campobasso) (…). Ma anche le ex colonie Bianchi e Capo-licchio a Fasano, in provincia di Brindisi, il Grande albergo dell’Etna nel parco dell’Etna appunto(Catania). E ancora la Villa cascina Sforzesca Colombarone a Vigevano, del Comune (…). Sempre aVigevano ci sono, in vendita, le ex Carceri, con base d’asta di 605mila euro. Saranno, invece, oggettodi una vendita vera e propria alcune strutture come l’Istituto Berzieri di Salsomaggiore terme, sim-bolo del termalismo europeo ed esempio unico di Art Decò termale, inaugurato nel 1923. In venditaanche l’ex Hotel Marche a Senigallia, oggetto di una procedura privata dato che è già aperta la trat-tativa. La base d’asta è di cinque milioni di euro circa. Pronti per la vendita sono anche complessiquali la ex colonia di Ceriale, in Liguria, proprietà della Provincia di Verona e dei Comuni della pro-vincia di Verona, il cui valore è stimato in 6,3 milioni di euro, e l’albergo Petit Royal di Ospedaletti,di proprietà del Comune”.

Così Il Sole 24Ore 9.3.’17.

Responsabilità dell’avvocato in caso di semplice errore

“La responsabilità dell’avvocato non può dirsi esistente, e conseguentemente affermarsi, in pre-senza di un semplice errore (od omissione), stante la necessità di dimostrare, da parte del cliente,la ragionevole probabilità di un diverso e più favorevole esito in assenza di quella condotta asseri-tamente colpevole”.

Così la Cassazione con sentenza n. 22882 del 10.11.’16.

“Un appartamento del Comune se aiuti gli anziani” “Un tetto in cambio dell’aiuto agli anziani. Il Comune di Alzano Lombardo, in provincia di Ber-

gamo, ha trovato un modo originale per sollecitare due giovani tra i 22 e i 28 anni a trovare un ap-partamento e a sperimentare la vita lontano dalla casa dei genitori. Il progetto si chiama «Custodiasociale giovani» ed è stato ideato dall’assessorato alle Politiche giovanili in collaborazione con unacooperativa locale. L’amministrazione bergamasca mette a disposizione l’appartamento, a patto chegli occupanti dedichino parte del proprio tempo al volontariato. La casa, confiscata alla mafia nel2008, ha due camere da letto, un bagno e una sala cucina con angolo cottura. I giovani che verrannoselezionati potranno abitarla per un anno, col contratto rinnovabile. Al posto del normale canone dilocazione, i conviventi dovranno passare almeno dieci ore alla settimana con gli anziani e, più ingenerale, con le persone che chiedono aiuto”.

Così ItaliaOggi del 3.3.’17.

“L’inquinamento è in casa. E può uccidere”Non compriamo più cibi con l’olio di palma, usiamo la bicicletta al posto della macchina, diffe-

renziamo i rifiuti. Per l’ambiente e la salute, almeno a parole, ci sentiamo in prima fila. Dei nemiciinvisibili che respiriamo in casa nostra e in ufficio, però, non sappiamo niente o quasi. In ambientichiusi o semichiusi trascorriamo il 90% del nostro tempo, soprattutto di inverno. E attraverso il nasoe la pelle entriamo in contatto con una miriade di sorgenti inquinanti dell’aria. Materiali da costru-zione, vernici, solventi, colle rilasciano nell’atmosfera particelle chimiche che alla salute certo nonfanno bene, anzi. Si chiama «inquinamento dell’aria indoor». E secondo l’Organizzazione mondialedella Sanità ha portato alla morte 3,5 milioni di persone. Per l’Oms questo tema è in cima alla listadelle priorità della salute pubblica e in Europa si studiano strategie di riduzione dei rischi”.

E’ quanto scrive Libero in un articolo del 6.2.’17, nel quale vengono elencati anche alcuni sempliciaccorgimenti suggeriti dall’Istituto superiore di Sanità: anzitutto far circolare l’aria; dopodiché li-mitare il più possibile l’uso di insetticidi, così come di detergenti, detersivi, deodoranti e diffusori diprofumi; cercare di utilizzare “aceto e bicarbonato” per le pulizie quotidiane; pulire “regolarmentei filtri dei condizionatori” e non trascurare di lavare “tappezzeria e tende”.

“Un orto in adozione”“A mezza via tra l’adozione e il gioco, ha preso forma un’idea «green». Tanto buona e sostenibile

da essere infine riuscita a mettere d’accordo gli individui più disparati, fanatici del chilometro zeroo dell’anacronistico ritorno alle origini. «Ortiamo», start-up nata dal guizzo creativo di due fratellimarchigiani, ha messo in rete appezzamenti di terra, coltivabili per qualche soldo al mese. Chiunqueabbia voglia di cimentarsi nella professione contadina o di goderne i frutti per poche decine di euro,può affittare un orticello e lì coltivarvi quel che più piace”.

Così Libero del 17.1.’17, che precisa che il progetto (per il quale possono essere attinte informa-zioni sul sito: www.ortiamo.it) “consiste nell’adozione a distanza di un appezzamento di terra, lacui metratura può variare dai 20 ai 60 metri quadri”. Registrandosi, è possibile scegliere tra varieopzioni: “si può decidere di «adottare» un orto per il solo periodo estivo, per la stagione invernale oper l’anno intero”. A seconda della soluzione prescelta si paga una cifra mensile che va da un minimodi 15 euro (per un orto piccolo) ad un massimo di 116 euro (per un orto grande, coltivato da un con-tadino che al momento opportuno recapiterà il raccolto all’indirizzo desiderato).

BREVI

SEGNALAZIONI

Elio Musco, Franca Porciani,Restare giovani si può, Giuntied., pp. 176

Come stimolare il cervello eallenare la curiosità per non in-vecchiare: il declino è evitabile,purché l’anziano sappia averestimoli e volontà per ricercareinteressi che lo mantengano inpiena forma mentale.

Giuseppe Novello, Paolo Mo-nelli, La guerra è bella ma è sco-moda, intr. di Gian Antonio Stella,il Mulino ed., pp. XVI + 130

Viene riproposta la sequela di46 tavole del grande vignettistaNovello, con i puntuti commentidi Monelli, uscita nel 1929 sottogli auspici dell’Associazione na-zionale alpini.

Umberto Padroni, Sergiu Ce-libidache, Zecchini ed., pp. 232

La vita del brillante e osannatodirettore d’orchestra rumeno(1912-1996), ricco di dottrina edi estro, di fantasia e di carisma,di risorse intellettuali e di lar-ghezza mentale.

Guido Tomassetti, Una vitada bancario, Segno ed., pp. 138

Autobiografia, densa di trattiironici e scherzosi, di un re-sponsabile di una piccola filialein una grande banca, con ac-cenni a problemi maggiori e mi-nori nel mondo del credito.

Sara Porro, Prenotazione ob-bligatoria, Utet ed., pp. 254

Aneddoti, ricordi, episodi legatial cibo in una quindicina di Paesieuropei ed extraeuropei: un librodi viaggi steso da un’angolazionepeculiare, con imprevisti e cu-riosità.

Maria Anna Mozart, Il diariodi Nannerl Mozart, a cura diOlimpio Cescatti, Zecchini ed.,pp. XVI + 152

Il diario della sorella maggioredi Wolfgang Mozart è arricchitodi indispensabili note, oltre ched’interventi del fratello (spessobeffardi, irriverenti e infarcitidi copromanie) e del padre Leo-pold.

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16 aprile2017

La Confederazione italiana pro-prietà edilizia è un’associazionedi secondo grado costituita nel1945 da tutte le associazioni ter-ritoriali dei proprietari di casa,diretta erede – caduto l’ordina-mento corporativo – della Fede-razione delle associazioni dei pro-prietari di casa, costituita fra or-ganizzazioni con primi nuclei as-sociativi sorti nel 1883. Da oltre130 anni Confedilizia è il puntodi riferimento certo per tutti i pro-prietari di immobili, rappresen-tando milioni di cittadini italiani:coloro che possiedono la casa incui abitano così come i piccoliproprietari e locatori sino ai grandiinvestitori immobiliari. In questaintervista il presidente GiorgioSpaziani Testa parla del mercatoimmobiliare e del flagello delleimposte

Domanda. L’Italia è tra gli ul-timi Paesi in termini di competitivitàdel sistema fiscale, addirittura pe-nultima nella classifica sulle tassedi proprietà secondo il Rapportodella Tax Foundation. Oltre a ciò,in quanto a difesa dei diritti diproprietà, si colloca al 54esimoposto (in discesa rispetto all’annoprecedente) al pari di Ghana, Co-lombia e Costarica e dopo Paesicome Botswana, Capo Verde eMalesia... Secondo lei perché? Pos-sibile che la politica non se nerenda conto?

Risposta. Parte della politicaha cominciato a rendersi contodegli enormi danni causati dacinque anni di ipertassazione dellaproprietà immobiliare, ma in unasituazione di conti pubblici disa-strata come quella dell’Italia, perporre rimedio vi sarebbe bisognodi un Governo coraggioso che ag-gredisse la spesa pubblica ridu-cendo drasticamente le spese ediminuendo in modo corrispon-dente le imposte sugli immobili.Un Governo con queste caratte-ristiche, però, non è alle viste.

D. È il caso di dire, fuor di me-tafora, che il mattone è letteral-mente crollato. Non è più un benerifugio, e gli italiani spendonosempre meno anche per questomotivo: sanno di non poter piùcontare sui propri immobili. Maciò è vero, non possono davveropiù contarci? Cosa prevede per ilprossimo futuro?

R. In questi ultimi anni si èpersa una certezza che prima eraincrollabile, quella di veder nelmedio/lungo periodo crescere, oalmeno mantenersi, il valore del-l’investimento. Una certezza chespingeva molti proprietari persinoa rinunciare ad una minima red-ditività del bene. Averla fatta crol-lare è una responsabilità gravis-sima della politica, che ha primadato vita al Governo tecnico e poinon ne ha corretto gli errori. Loripeto, per ripartire serve un Go-verno coraggioso che dia vita amisure forti.

D. Può fare una panoramicasulle varie tassazioni in tema di

casa? (proprietà, locazioni, acqui-sti...)

R. La casa – così come tutti gliimmobili – viene colpita quandoviene acquistata, quando produceun reddito e, particolarità di questaforma di investimento e risparmio,anche per il solo fatto di esistere,attraverso le imposte locali. Sitratta di una congerie di forme diimposizione che porta nelle cassedi Stato e Comuni circa oltre 50miliardi di euro.

D. Colpire il reddito dei pro-prietari di casa è sbagliato pertante ragioni, ed equivale in Italiaa tassare il risparmio. Può indicareperché è stata fatta questa sceltae in che contesto?

R. Sbagliato non è tanto colpireil reddito dei proprietari quantoil valore dei loro immobili. Quellapatrimoniale è una tassazione cheè per definizione espropriativa.Tassare il patrimonio equivale atassare il reddito due volte e quan-do lo si fa con le dimensioni as-sunte in Italia a partire dalla ma-novra Monti di fine 2011, gli effettinegativi sono inevitabili: crollodei valori, impoverimento dellefamiglie, caduta dei consumi, chiu-sura di imprese, perdita di postidi lavoro.

D. Quali sono le soluzioni adot-tate all’estero cui potremmo ispi-rarci? Anche l’Europa non è, ineffetti, d’aiuto...

R. L’Europa non è di aiuto seper Europa si intende la burocraziadella Commissione europea che –senza essere stata eletta – dispensaricette economiche superate, por-tate avanti anche dai Commissaridesignati dai vari Stati membri.Ma se ci riferiamo ai singoli Paesi,dovrebbe essere preso a riferi-mento – ad esempio – un principiodi civiltà espresso dalla Corte co-stituzionale tedesca, secondo ilquale il prelievo fiscale ha il suolimite nella capacità di redditodel patrimonio. In Italia siamolontani anni luce da questa im-postazione.

D. Com’è, invece, la situazioneattuale dei mutui?

R. I mutui stanno vivendo un

P.A., contratti di locazione e competenza a giudicare

Quando il conduttore di un immobile sia una Pubblica Ammi-nistrazione che utilizzi i locali concessi in locazione per la pro-pria attività istituzionale si pone il problema sulla competenza agiudicare in caso sorgano controversie: la giurisdizione è del giu-dice amministrativo o del giudice ordinario? A dirimere la que-stione sono intervenute le Sezioni unite della Cassazione che,con sentenza n. 14185 dell’8.7.’15, hanno riconosciuto la compe-tenza di quest’ultimo. E ciò, peraltro, anche nel caso in cui fa-coltativamente la P.A. “indìca una gara per individuare gliimmobili” da prendere in locazione per adibirli alla propria at-tività istituzionale.

Secondo i Supremi giudici, infatti, “ogni controversia attinenteal contratto di locazione stipulato e/o alla fase precontrattualeconcerne diritti soggettivi e, per questo, rientra nella giurisdi-zione del giudice ordinario”.

Rent to buy, beneficiario non obbligatoIl beneficiario, allo scadere del termine stabilito nel contratto

di rent to buy, è obbligato ad acquistare l’immobile? Quali sono leconseguenze in caso di mancato acquisto?

L’art. 23 del d.l. 133/2014 stabilisce che il beneficiario ha il di-ritto di acquistare l’immobile entro un termine determinato, im-putando al corrispettivo del trasferimento la parte di canoneindicata nel contratto. Dunque, sullo stesso non grava alcun ob-bligo al riguardo, ben potendo il beneficiario, alla scadenza delcontratto, decidere di non acquistare l’immobile. Ovviamente, allaprevisione di un diritto per il beneficiario, qualora manifesti lasua volontà di acquistarlo, corrisponderà l’obbligo per il conce-dente di vendere l’immobile.

Per quel che concerne le conseguenze derivanti dalla mancataconclusione del contratto di compravendita, la legge attribuisceun buon margine di autonomia alle parti, stabilendo all’art. 23,co. 1-bis, del d.l. 133/2014, che: “Le parti definiscono in sede con-trattuale la quota dei canoni imputata al corrispettivo che il con-cedente deve restituire in caso di mancato esercizio del diritto diacquistare [...]”. Pertanto, i contraenti dovranno inserire una clau-sola con la quale stabiliranno la quota dei canoni, versati a titolodi acconto sul prezzo di vendita, che il proprietario dell’immobiledovrà restituire al beneficiario in caso costui decida di non eser-citare il diritto di acquisto entro il termine stabilito. È appena ilcaso di rammentare che, nel caso di specie, non si verifica alcuninadempimento del beneficiario che, al contrario, esercita unproprio diritto riconosciutogli dalla legge ed è, pertanto, inappli-cabile il co. 5, secondo periodo, dell’art. 23 citato.

IMMOBILIARE, PROBLEMI VARIa cura del dott. Nicola Mastromatteo

da il Giornale, 4.3.’17

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17aprile2017

momento positivo per le condizionipiù favorevoli dei tassi, determi-nate anche dalle note manovrevarate dalla Banca centrale eu-ropea. Ciononostante, le compra-vendite non ripartono come do-vrebbero, pur essendosi parzial-mente recuperata la perdita rea-lizzatasi negli ultimi anni. Segnoche anche le migliori condizionidel credito sono insufficienti a farripartire un mercato schiacciatoda politiche fiscali sbagliate.

D. Data la problematicità del-l’effetto sisma in molte Regionidel Centro-Italia sono crollate,oltre alle case, anche tutte leattività stagionali che garantivanocomunque una redditività. Cosasta facendo o farà il Governo persalvare il salvabile?

R. Su questa partita credo cheil Governo Renzi, prima, e il Go-verno Gentiloni, poi, si siano mossinella giusta direzione. Sono statevarate, con l’ultima legge di bi-lancio, misure di forte incentiva-zione nei confronti degli interventidi miglioramento antisismico. Sitratta di un approccio serio alproblema, che si contrappone aquello di chi approfitta delle tra-gedie per richiedere l’imposizionein capo ai proprietari di obblighigeneralizzati, costosi e spesse volteinutili. A partire dal fascicolo delfabbricato e dall’assicurazionecontro le calamità naturali.

D. Abbiamo vissuto un periodomolto difficile di impennata deiprezzi delle case che, seppur veroche hanno valorizzato i nostri im-mobili, hanno bloccato ad un certopunto il mercato immobiliare, perpoi vederne crollare il valore let-teralmente «dalle stelle alle stalle».Vero è che si comprano più caseora, ma si vendono male e moltipreferiscono attendere; inoltre ciònon contribuisce a una ripresa,trattandosi comunque di una per-dita per il venditore. Cosa ha,nello specifico, comportato talesituazione?

R. Le ragioni risiedono in unadoppia crisi: quella economicache, su base internazionale, hacolpito anche il nostro Paese, e

quella «indotta», che ci siamo cer-cati e che abbiamo attuato gra-vando la proprietà immobiliaredi un carico fiscale senza prece-denti. Gli errori si pagano.

D. Cosa sta facendo il GovernoGentiloni? Qualcosa di diverso daRenzi? Secondo lei bisogna aspet-tare un nuovo Governo prima diavere «speranze immobiliari»?

R. Il Governo Gentiloni è incarica da troppo poco tempo perpoter formulare giudizi compiuti.Ferma restando l’incertezza sulladurata di questo Esecutivo, daparte nostra confidiamo che possamettere in cantiere almeno al-cune misure mirate per darequalche segnale di fiducia al set-tore immobiliare. Per misure piùforti, tali da produrre uno shockpositivo per il comparto, c’è bi-sogno di un nuovo Governo chesegni una vera discontinuità ri-spetto al passato.

D. Ci sono città italiane chesono più colpite dallo status quodell’immobiliare? Roma lo è dicerto.

R. Roma ha mille problemi. Nelcampo dell’immobiliare, paga po-litiche sbagliate che hanno carat-terizzato tutte le ultime ammini-strazioni. I livelli di tassazionesono altissimi, non viene tutelatoneppure l’affitto a canoni agevolatie il Comune sperpera il denarodei cittadini lasciando le propriecase in mano a finti bisognosi etruffatori vari. A completare ilquadro, vi è poi un atteggiamentonei confronti delle nuove costru-zioni che ha determinato la nascitadi insediamenti privi persino diquel minimo di infrastrutture edi servizi che sarebbe richiestoin un Paese civile.

D. In ultimis, gli italiani sonodefiniti «bamboccioni» perché re-stano a casa dei genitori quasiper sempre, e ormai quasi tutti. Aben vedere, non è più colpa loro...

R. In molti casi no, non è «col-pa» loro, ma delle condizioni ge-nerali e anche di una politicadella casa non adeguata. In Italia,ad esempio, non è opportuna-mente incentivato l’affitto, cheper i giovani dovrebbe essere lanaturale modalità di accesso al-l’abitazione. Negli altri Paesi eu-ropei, la locazione è molto piùdiffusa e viene preservata perchési è consapevoli che solo attra-verso un mercato dell’affitto ef-ficiente vi sono le condizioni peruna società dinamica, dove lepersone sono in grado di muo-versi agevolmente per ragioni dilavoro o di studio.

D. Cosa pensa dell’edificabilità«sui generis» come il caso del-l’Hotel Rigopiano?

R. Non conosco i dettagli dellasituazione di quella struttura. Certoè che in molte aree d’Italia sonostate consentite opere che il buonsenso, prima che il diritto, avrebbesconsigliato di eseguire.

da SPECCHIO ECONOMICO, 2.’17

“Abbiamo realizzato” che si può usareChiedono diversi lettori se sia sbagliato usare il verbo realiz-

zare nel senso di ‘capire, accorgersi, rendersi conto’, di cui cor-rettamente ravvisano l’origine inglese.

Il verbo realizzare è derivato dell’aggettivo reale ‘che è; cheappartiene alla realtà’, e quindi ha il significato primario di ‘ren-dere reale’, proprio come elasticizzare significa ‘rendere elastico’e nazionalizzare significa ‘rendere nazionale’.

L’uso di realizzare nel senso di ‘rendersi conto’, non è sba-gliato. La prima importazione di questo verbo dal francese, al-l’inizio del XVIII secolo, causò ostilità che poi furono superate,tanto che oggi nessuno mette in discussione che faccia partedell’italiano. Allo stesso modo, si può dire che il suo senso tra-slato giunto dall’inglese (sempre attraverso il francese) abbiaormai arricchito le possibilità della nostra lingua.

Pensioni nuova rotta, altrimenti si affondaDovremo lavorare sempre di più in cambio di pensionida fame perché abbiamo collettivizzato la previdenza

di Carlo Lottieri

Gli ultimi dati ufficiali sul sistema pensionistico italiano obbli-gano a fare alcune considerazioni, anche se le cifre confermanoquanto molti dicono da tempo. Ed egualmente la dura verità dellestatistiche dovrebbe spingere a compiere scelte radicali e, ancoraprima, a porre al centro del dibattito questo enorme iceberg rap-presentato dalla "questione previdenziale": un'enorme massa dighiaccio che sta dirigendosi verso di noi e rischia di farci affondare.

Il primo elemento su cui richiamare l'attenzione è il crollo deglieffettivi che hanno lasciato l'impiego, perché nel 2016 i nuovi pen-sionati sono stati solo 443.477, con un calo del 22%. La "legge For-nero" continua a produrre effetti, rinviando nel tempo la possibilitàdi abbandonare il posto.

Se da un lato si lavora più a lungo, d'altro lato la pensionemedia è di 987 euro. Il che significa, né potrebbe essere diversa-mente, che si va in fabbrica o in ufficio fino a età avanzata e si ri-cevono meno soldi. Non bastasse questo, gli oneri che gravanosul lavoro sono assai alti: tenendo modesti i salari reali e impe-dendo a tante aziende di essere competitive. Nonostante ciò, èchiaro che i conti restano comunque squilibrati. Negli scorsi de-cenni la classe politica ha garantito trattamenti di favore a variecategorie (bassi contributi e pensioni generose), ma ora il sistemaè al collasso. Si capisce, allora, che un numero crescente dei no-stri pensionati lasci l'Italia (andando in Bulgaria, in Portogallo oin altri Paesi a basso costo della vita) per poter vivere anche convitalizi di limitata entità.

Certo si parla da più parti dell'esigenza di introdurre modifiche,ma questa "fase due" di cui si discute non è orientata ad affrontarei problemi veri. Si continua a immaginare che sia possibile metterequalche toppa a un modello che è palesemente fallito e che non sivuole in alcun modo mettere da parte. Il fiume di parole sulledonne e sui lavoratori precoci, che vorrebbe essere ispirato da esi-genze "sociali", nei fatti continua a distogliere l'attenzione dallanecessità di cambiare davvero rotta.

Innanzi tutto, bisognerebbe prendere atto che dovremo lavoraresempre di più in cambio di pensioni da fame perché abbiamo col-lettivizzato la previdenza. Tutti sono obbligati a finanziare (anchese in diversa misura) un fondo comune, da cui si attinge sulla basedi regole discrezionalmente stabilite. Lo scandalo delle pensionibaby e l'ingiusta frattura tra quanti hanno ottenuto la loro pensionesulla base di un calcolo retributivo e quanti, invece, di un calcolocontributivo, sono conseguenza diretta di questa "politicizzazione"della previdenza. Quanti sono sinceramente indignati dinanzi aivitalizi dei parlamentari dovrebbero capire che quello è l'esito lo-gico e naturale del sistema.

Se non si comincia a ragionare su come sia possibile permettereal lavoratore di disporre dei propri soldi, destinandoli come eglivuole in vista della propria vecchiaia, non sarà possibile invertirela rotta. Nel mondo ci sono varie alternative di successo (dal Cilealla Nuova Zelanda, alla Svezia), ma c'è bisogno che di questo siinizi a parlare davvero: e senza tabù.

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18 aprile2017

FAKE NEWS, L’UNICA “MEDICINA” È ALLENARE LE MENTINews letter di Daniele Capezzone

È vero, non dobbiamo sottovalutare il dilagare – su Internet e non solo – delle fake news.Il primo errore di molti fra i liberali è ritenere che il problema non esista, che si tratti solo di un naturale

moltiplicarsi e sfaccettarsi delle verità in un mondo complesso. Purtroppo non è così, c’è di più: e tanti fa-ticano a comprendere che nuove poderose e sofisticate macchine propagandistiche sono già in azione(spesso mosse o alimentate da regimi autoritari, e callidamente installate nel cuore del nostro Occidente).

E qui scatta il secondo errore liberale, frutto di un’antica presunzione. La convinzione che le nostreopinioni siano “inevitabilmente” destinate a prevalere, in un libero mercato delle idee. Non è così, inprimo luogo perché anche altre “narrazioni” – in tempi di insicurezza – hanno un grande fascino, e insecondo luogo perché, in un ambiente “fake”, tutto diventa apparentemente sostenibile e argomentabile,e anche le tesi più strampalate possono avere una “credibile” base d’appoggio.

E allora che si fa?Bisogna dire no, no, no (almeno tre volte no!) a qualunque idea di autorità pubblica (in Italia, sciagu-

ratamente, è stata avanzata questa proposta) dotata del compito di contrastare le “fake news”, le bufale:ci manca solo la “verità di stato”, certificata dall’apposito ministero.

L’unica via è (anzi: sarebbe…), in un sistema scolastico rinnovato, competitivo, dinamico, aperto almercato, allenare le menti. Valorizzare nei programmi scolastici una specifica attività centrata sulla “dia-lettica” (anche transdisciplinare: e lo studio del latino, del greco, della storia, della filosofia, potrebberoessere veicoli fantastici), abituando gli studenti a sostenere tesi diverse, a “mettersi nei panni di”, a eser-citarsi a raccontare le cose da più punti di vista differenti, a verificare due o tre volte un’informazione, adiffidare “programmaticamente” di tutto (incluso ciò che trovano nei libri di testo!), a “desacralizzare”,a ricordare che tutto (tutto!) può e deve essere assoggettato a uno scrutinio critico, a un riesame, a unarevisione, a una differente interpretazione.

Il destino ci ha riservato il compito di stare sì in un mercato delle idee, ma in un mercato difficile, avolte alterato e adulterato, con una domanda non sempre adeguatamente “esigente” e informata, e offertetroppo spesso truffaldine o ingannevoli. L’unica via è allenare i consumatori, sin da piccoli.

Resta un piccolo “dettaglio”: chi dovrebbe fare da “allenatore”, cioè professori e docenti. Mani nei ca-pelli. Ne riparliamo la prossima settimana, a partire da una recente ricerca inglese.

Lo scadenzario del datore di lavoro domestico – MAGGIO 2017Predisposizione prospetto paga

In ottemperanza al Contratto nazionale del la-voro domestico, contestualmente alla correspon-sione periodica della retribuzione, deve essere

predisposto, in duplice copia, il prospetto paga.

Lo scadenzario annuale del datore di lavorodomestico è presente – continuamente aggiornato– sul sito www.confedilizia.it

Lo scadenzario del proprietario di casa e del condominio – MAGGIO 20172 Maggio – Martedì

Tosap e Cosap - Versamento rataUltimo giorno per il versamento della se-

conda rata (se l’importo complessivamente do-vuto è superiore a 258,23 euro) della tassaoccupazione spazi e aree pubbliche.

Per gli adempimenti relativi al canone perl’occupazione di spazi e aree pubbliche (Cosap),dovuto nei Comuni che l’hanno istituito in so-stituzione della Tosap, si rinvia alle relative di-sposizioni locali.

16 Maggio – MartedìImposte e contributi

Ultimo giorno per il versamento da parte delcondominio delle ritenute fiscali e dei contributiprevidenziali e assistenziali relativi a dipen-denti, lavoratori autonomi nonché a contratti diappalto, con riferimento al mese di aprile 2017.

Addizionali IrpefUltimo giorno per il versamento da parte del

condominio della rata delle addizionali regio-

nale e comunale all’Irpef trattenute ai dipen-denti sulle competenze di aprile 2017 a seguitodelle operazioni di conguaglio di fine anno non-ché per il versamento della rata dell’accontodell’addizionale comunale all’Irpef 2017 tratte-nuta ai dipendenti sulle competenze di aprile2017; ultimo giorno, inoltre, per il versamentoin unica soluzione delle predette addizionalitrattenute, sempre sulle competenze di aprile2017, a seguito di cessazione del rapporto di la-voro.

Tari e imposta di registroSi veda Confedilizia notizie gennaio 2017.

N.B. In tutti i casi in cui viene citato il condo-minio quale destinatario di un obbligo si in-tende che al relativo adempimento provveda,quando esistente, l’amministratore o, altri-menti, un soggetto designato dall’assembleacondominiale.

Lo sca den za rio annuale è presente – continuamenteaggiornato e ulteriormente approfondito – sulsito della Confedilizia (www.confedilizia.it)

Bellitalia è sul sito della ConfediliziaLa rubrica “Bellitalia” – costantemente aggiornata – è presente e consultabile sul sito Internet confede-

rale (www.confedilizia.it).

Silicon Valley La Silicon Valley è un’area

industriale sita in California,negli Stati Uniti, dove sonoconcentrate molte impreseche operano nel settore del-l’alta tecnologia. L’espressionenasce dalla forte presenza ini-ziale, su quel territorio, di fab-bricanti di semiconduttori edi microchip (dispositivi en-trambi basati sul silicio, in in-glese: silicon), che funsero dapolo attrattore per l’insedia-mento successivo di aziendedi computer, produttori di soft-ware e fornitori di servizi direte. Le origini della SiliconValley possono essere ricon-dotte agli anni 1940 e 1950,quando il preside della facoltàdi ingegneria dell’Universitàdi Stanford incoraggiò gli stu-denti a diventare imprenditorie a creare imprese innovative.Un altro evento determinanteper lo sviluppo economicodell’area fu la creazione delShockley Semiconductor La-boratory, fondato da W. Shoc-kley (l’inventore del primotransistor) nel 1956. Tra leaziende che vi hanno sede siannoverano Adobe Systems,Cisco Systems, Apple, Microsoft,Google, Yahoo, Facebook edeBay.

UberUber è un’azienda statu-

nitense di servizio di trasportoautomobilistico privato, fon-data nel 2009. Mette in col-legamento tramite un’appli-cazione software mobile(app) gli autisti e i passeggeri.Il prodotto è stato lanciatoufficialmente nel 2010 a SanFrancisco e si è poi allargatoa molte città nel mondo. Ilcosto della corsa è calcolatoin base alla distanza e al tem-po nonché al tipo di vetturascelta. Il pagamento avvienecon carta di credito, diretta-mente tra il cliente e Uber.Avendo determinati requisiti(fra cui, i più importanti: fe-dina penale pulita e auto re-lativamente recente), chiun-que può richiedere di diven-tare conducente per Uber.

LA LENTEDI INGRANDIMENTO

informa su tutte le novitàche interessano

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19aprile2017

da IL FOGLIO, 2.2.’17

da il Giornale, 15.3.’17

Riparazioni urgenti Nel corso di una locazione

possono rendersi necessarieriparazioni all’immobile nondifferibili sino al termine delcontratto. In questo caso ilconduttore “deve tollerarleanche quando importano pri-vazioni del godimento di par-te” dell’immobile locato. Cosìstabilisce l’art. 1583 cod. civ.

LOCAZIONI IN PILLOLE

Pacchetto energia Ue, da rivedere – Strumenti ancora da sostituire?E certe Regioni...

Eliminare l’obbligo di sostituire o trasformare entro il 1° gennaio 2027 tutti i contatori o conta-bilizzatori del calore individuali già installati ma non leggibili a distanza. È questa una delle prin-cipali richieste avanzate da Confedilizia – nel corso di una audizione presso la CommissioneIndustria del Senato – sul pacchetto “Energia pulita per tutti gli europei”, varato dalla Commissioneeuropea, che si compone di otto distinte proposte legislative.

La posizione espressa in Parlamento è frutto di un lavoro svolto da una coalizione internazionaleche riunisce le organizzazioni nazionali del settore immobiliare e della proprietà nelle sue molte-plici componenti (proprietà edilizia, proprietà fondiaria, industria immobiliare e dimore storiche),in cui l’Italia è rappresentata da Confedilizia.

La richiesta di ripensare la previsione riguardante i contatori e i contabilizzatori leggibili a di-stanza è motivata dal fatto che ingenti sono stati gli sforzi economici sopportati dai proprietari perprocedere all’installazione di tali dispositivi per la contabilizzazione del calore ai sensi della diret-tiva energetica in vigore. Ora la Commissione europea chiede che tali strumenti, che sono stati ap-pena installati o che sono in procinto di esserlo (in Italia il termine è stato differito dal 31 dicembre2016 al 30 giugno 2017), vengano – se non leggibili a distanza – già sostituiti.

Ulteriori segnali preoccupanti – ha rilevato Confedilizia, sempre in coerenza con la posizioneespressa dalla coalizione internazionale delle organizzazioni del settore immobiliare – provengonodalla proposta di modifica della direttiva sulla prestazione energetica nell’edilizia, ove sono conte-nute disposizioni irragionevoli particolarmente onerose. Fra queste, quella che prevede che – incaso di interventi di ristrutturazione “importanti” su edifici esistenti – per gli immobili non resi-denziali venga predisposto un punto di ricarica di veicoli elettrici ogni dieci posti auto, mentre perquelli residenziali venga approntato un pre-cablaggio.

Il Parlamento poi – fa presente ancora la Confedilizia – deve decidere se le Regioni sono tenute,o meno, ad uniformarsi al termine di scadenza (entro il quale i termocontabilizzatori devono essereimpiantati) fissato con legge dello stato. Infatti, diverse Regioni mantengono come termine ultimoper l’installazione la data del 31 dicembre scorso e insistono nel non volerlo cambiare, anche di-cendo che la data giusta e da rispettare è questa, loro essendo le competenti. I cittadini hanno ilsacrosanto diritto di avere una risposta, di sapere se possono essere sanzionati o no. Il disordinecostituzionale (dovuto alla riforma costituzionale varata dalla sinistra anni fa) non può riversarsia carico loro.

Farsi del maleEleggere qualcuno a una carica pubblica significa semplicemente scegliere il proprio oppressore.

Harold Barclay

I “TWEET” DELL’EVASORE

• Se lo Stato è il male l’evasore è la cura

• Spiega a tuo figlio che le tasse sono bellissime:mangiagli 3/4 del suo gelato

• La civiltà di un popolo è inversamente propor-zionale al livello di tassazione

• Il sussidio è l’anticamera della truffa, ossigenoche tiene in vita la burocrazia

• Il comunista ha ben due punti G all’inizio e allafine della parola Gulag

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20 aprile2017

da ItaliaOggi, 16.3.’17

da 24Ore, 5.3.’17

da la Repubblica, 25.3.’17

Il truccomagico

LA SCIARPA

da il Giornale, 7.1.’17

Latreccia

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21aprile2017

Recupero, anche lo stato deve dare l’esempioLe indicazioni del presidente di Confedilizia Giorgio Spaziani Testa

Il primo elemento che il pre-sidente di Confedilizia GiorgioSpaziani Testa sottolinea in questaconversazione con il ConsulenteImmobiliare è la necessità di farechiarezza sull’esatto significatoda attribuire alle diverse espres-sioni utilizzate.

“Le parole sono importanti”,commenta subito, con un’indi-menticabile citazione cinemato-grafica.

Ma cosa vuol dire allora rige-nerazione urbana? “Deve inten-dersi, a mio avviso, la riqualifi-cazione, l’ammodernamento e ilmigliore utilizzo dei luoghi pub-blici e privati: degli edifici e di ciòche vi sorge intorno”, rispondeSpaziani Testa, alla guida di Con-fedilizia dal marzo del 2015.

Il presidente dell’associazioneche da oltre 130 anni rappre-senta i proprietari di immobilinel nostro Paese precisa poiquale sia la diversa accezionedel termine recupero: “Il concettodi rigenerazione urbana è piùampio: si riferisce ai luoghi neiquali sono immersi i singoli im-mobili. La parola recupero in-dica, invece, la necessità di ria-nimare ogni edificio”.

Due esigenze evidentementecollegate tra loro, che delineanol’obiettivo di fondo verso il qualele istituzioni devono tendere peril futuro delle nostre città: rin-novare la struttura urbana deipiccoli e dei grandi comuni e, alcontempo, intervenire massic-ciamente sul costruito per evitareche vengano procrastinate ancorasituazioni di abbandono, di inef-ficienza o di vero e proprio peri-colo. Un processo ormai inelu-dibile, carico però di incognite ecomplessità. Per questa ragione– evidenzia Spaziani Testa – oc-corre innanzitutto che “il soggettopubblico si muova per primo, inmodo da dare l’esempio”. Il puntodi partenza, dunque, dovrebbeessere la rigenerazione di aree edi edifici di proprietà pubblica,nella quale coinvolgere anche iprivati secondo un modello chesi è già affermato nel mondo an-glosassone. “Si tratta del cosid-detto baratto amministrativo in-trodotto recentemente in Italiacon il nuovo Codice degli appalti”,spiega il numero uno di Confe-dilizia, che poi chiarisce: “Vuoldire concedere agevolazioni fiscaliai cittadini – soprattutto a quelliorganizzati in gruppi – in cambiodi interventi di recupero, riquali-ficazione e ammodernamento diaree pubbliche”. Uno strumentoin grado “di risolvere il problemadella scarsa attenzione che troppospesso caratterizza l’operato deglienti locali”.

La questione però – com’è ditutta evidenza – non riguardasolo i beni pubblici. Lo stesso

vale anche per la proprietà pri-vata, a proposito della quale Spa-ziani Testa propone una duplicesoluzione: “Da un lato bisognamantenere, rafforzare e renderestabili gli incentivi economici, fi-scali e non. Dall’altro, invece, oc-corre dare certezza, stabilità euniformità in tutta Italia alle pro-cedure edilizie”. Un po’ quelloche si sta cercando di fare con ilregolamento-tipo edilizio: “Pertutto ciò che concerne questo settore– dai più minuti ai più rilevantiinterventi sugli immobili – è im-prescindibile mettere mano alleprocedure in modo da renderlepiù comprensibili e uniformi”.

Ma per quale motivo della ri-generazione urbana oggi non sipuò fare a meno? “Perché è inte-resse di tutti vivere in un ambientepiù moderno e di maggiore qua-lità, capace di produrre beneficidi carattere economico e non solo”.Si pensi da questo punto di vistaalle conseguenze positive deri-vanti dall’efficientamento ener-getico. I cittadini, però – com’ènormale che sia – “pensano inprimo luogo alle loro necessità.E bisogna dire che – soprattuttoin un periodo come questo di esa-sperata tassazione sugli immobili– la rigenerazione e il recuperonon possono, certo, rappresentareil primo pensiero delle persone”.Di dare il via a questo processo –di favorirlo, di sostenerlo e di in-centivarlo anche fiscalmente –devono occuparsi lo Stato, le Re-gioni e i Comuni. Un tasto sulquale – nel corso dell’intervista– Spaziani Testa torna a batterepiù volte, a voler fortemente ri-badire la necessità di un salto diqualità in tal senso dell’agirepubblico.

Concetti che inducono a ulte-riori riflessioni a proposito di untema distinto, ma collegato: ilconsumo del suolo. Da questopunto di vista il presidente diConfedilizia non esita a definire“scontato” il processo di riduzionee poi di totale interruzione delconsumo di suolo in Italia. “Salvosituazioni molto particolari, pensoche nel nostro Paese si dovrebbeporre fine a questo fenomeno”,conferma Spaziani Testa.

L’imperativo, a questo riguardo,è “recuperare l’esistente. Alcuneoperazioni – come la sostituzioneedilizia – in Italia sono molto dif-ficili perché spesso e volentieri siè in presenza di proprietà condo-miniali. Ma la strada deve esserequella del recupero e non del con-sumo”.

Ma da quali edifici si deve co-minciare? “Bisogna partire, anchein questo, dal pubblico”. Troppospesso, d’altronde, “lo stato, leregioni e i Comuni lasciano de-perire il loro patrimonio immo-biliare che in numerose circostanze

non è neppure pienamente cono-sciuto dalle stesse amministrazio-ni”. In parte diversa la questioneche attiene al patrimonio privato,la quale, inevitabilmente, chiamain causa anche il tema delle ri-sorse da spendere per effettuarequesto genere di interventi. Iproprietari di immobili possononon avere a disposizione i soldinecessari o, comunque, non averecome priorità il loro utilizzo intal senso. Per questo – spiegaSpaziani Testa – “è necessario unsistema di incentivazione fiscaleche renda sostenibile ed appetibileil compimento di lavori che, inmolti casi, non si possono evitare”.

Il riferimento è ai terremotiche in modo così drammaticocontinuano a susseguirsi in Italia,in particolare nei territori delladorsale appenninica: “Gli ultimi,tragici, episodi hanno messo inevidenza lo stato a dir poco pre-cario in cui versa tutta una tipo-logia di beni immobili situati inun’ampia fetta del Paese”. Edificicostruiti in epoche più o menolontane, in moltissimi casi di pro-prietà di persone che neppure viabitano.

Dove è possibile reperire le ri-sorse necessarie per garantirnela messa in sicurezza e l’ade-guamento antisismico? “I soldinon sbucano dalla terra, i pro-prietari di casa, di regola, ne sonosprovvisti”, risponde immediata-mente Spaziani Testa.

In questa senso la ricetta cheConfedilizia ha indicato al go-verno è chiara e si articola indue operazioni prioritarie. Laprima cosa da fare è “un serio la-voro di selezione delle situazionidi rischio”, a proposito del qualesi attendono le linee guida sullavulnerabilità dei singoli edificida parte del Ministero delle in-frastrutture e dei trasporti. In so-stanza, la mappatura degli im-mobili a rischio presenti nellearee più sismiche del Paese: “Sap-piamo quali sono le zone sismiche,ma non conosciamo gli edifici chein caso di terremoto potrebberosubire le conseguenze più gravi”.

Una volta fatto ciò, si dovràintrodurre “un sistema che pre-veda fortissimi incentivazioni.Questa è l’unica strada, altre nonce ne sono”. In questa direzionevanno le previsioni contenutenella legge di bilancio che stabi-lisce un bonus fiscale – il cosid-detto sisma-bonus – che può ar-rivare, nel caso dei condominii,fino all’85% delle spese soste-nute per l’adeguamento antisi-smico: “Un rilevante incentivoa effettuare interventi molto co-stosi”. L’importante – concludeSpaziani Testa – è non fare ditutta l’erba un fascio. E, quindi,non prevedere obblighi gene-ralizzati.

IL VIAGGIODI PIOVENE (36)Lanciano

Una grande speranza abruz -zese è il petrolio e gli occhisono fissi non soltanto suAlanno e sulla valle del Pe-scara, ma sulla provincia diTeramo, sui territori di Lan-ciano e di Vasto. L’esperienzacompiuta insegna perciò agliabruzzesi a vigilare perché ifrutti della nuova ricchezzavadano almeno in parte a lorovantaggio. La disoccupazioneè stata contenuta dai lavoripubblici. Gli uomini riflessivisanno che i lavori pubblicipossono essere continuati ineterno, e sono veramente utilise ad essi si accompagna laformazione di una nuovastruttura.

Essi temono la ripetizionedi ciò che avvenne con lecentrali idroelettriche, la cuicostruzione assorbì massedi montanari, e li abbandonòd’un tratto dopo averne mu-tati le abitudini ed i bisogni.

Occorre dunque soprattuttoformare imprenditori prepa-rati, moltiplicare le piccole ele medie industrie, riattivarel’artigianato dalle vecchie ra-dici, attirare il turismo.

(da: G. Piovene, Viaggio in Italia,

Baldini-Castoldi ed.)

La libertà non è il potere difare ciò che piace, ma il dirittodi fare ciò che dobbiamo

John Acton

1-2) Forfait da 100mila euro per re-sidenti all’estero che rientrano. Ma lostato manterrà la parola? Per un pre-cedente rientro gli interessati stannoancora pagando un’apposita tassa ag-giuntiva non prevista al momento incui decisero!

Per le 4 banche (affossate dall’Europae da Renzi) le altre banche ci mettonoi soldi. La politica decide a chi darli.Senza dignità

Taxisti romani, hanno vinto. Se chiha una casa lanciasse bombe cartapagherebbe metà tasse…

Alta tensione nelle strade. La marciadei taxisti. 25 le aggressioni agli autistidi Uber (la Repubblica 21.2.’17)

CINGUETTIIwww.confedilizia.it

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22 aprile2017

La Cassazione sull’avviamentoIl conduttore ha diritto all’indennità per la perdita dell’avvia-

mento, purché abbia provato l’esercizio effettivo della propria im-presa nell’immobile locatogli, non essendo riconoscibile un’utilitàeconomica derivante da un ipotetico contatto diretto con il pub-blico degli utenti e dei consumatori dipendente dall’eventuale ri-lascio di autorizzazioni amministrative, il cui ottenimento peraltrocostituisce condizione per la tutela dell’avviamento commerciale(art. 14 l. 392/’78).

Cass. 26.2.’13 n. 4773

Direttiva europea sul diritto di difesa Dal sito europeo della Confedilizia (www.confedilizia.eu) è pos-

sibile scaricare la direttiva 2013/48/UE del Parlamento europeo edel Consiglio dell’Unione europea del 22.10.’13 (pubblicata sullaGazzetta Ufficiale dell’Unione europea del 6.11.’13) relativa al di-ritto di avvalersi di un difensore nel procedimento penale e nelprocedimento di esecuzione del mandato d’arresto europeo, al di-ritto di informare un terzo al momento della privazione della li-bertà personale e al diritto delle persone private della libertàpersonale di comunicare con terzi e con le autorità consolari.

CONFEDILIZIA.EU

CORBEILLE

Stato incapace..Un articolo de il Giornale del 4.5.’13 tratta del “clownesco

mondo dei «destabilizzatori» telegiornaleschi”. Di quei soggetti,cioè, che vivono in funzione di un’inquadratura televisiva”, eche, per questo, ad ogni collegamento televisivo da loro indivi-duato e previsto (in funzione degli avvenimenti del giorno), simettono vicino al giornalista di turno per essere ripresi. Dallalettura del citato pezzo giornalistico si apprende che il primoepisodio risale al lontano 1993 e che ormai sono diverse le per-sone che si cimentano in queste “imprese”.

A questo punto, però, viene da chiedersi: possibile che lo Statoin tutti questi anni non sia riuscito a porre rimedio ad una si-tuazione del genere?

Matrimoni duraturi…“Il don che garantisce i matrimoni”. È il titolo di un articolo

di ItaliaOggi, del 9.5.’13, nel quale si parla di un parroco catto-lico svizzero che afferma che le coppie di cui egli celebra lenozze rimangono insieme per “almeno 15 anni”. Il segreto diquesto successo (si fa per dire, dato che un matrimonio do-vrebbe essere per tutta la vita...): “prima prepara gli sposi e poinon li perde di vista”.

Ducato di Cornovaglia e norme medioevali“Le leggi feudali arricchiscono Carlo”. Così scrive il Giornale

del 4.5.’13, segnalando che, grazie ad una norma del Medioevoancora vigente nel Ducato di Cornovaglia, i beni dei residentiin questo territorio che muoiono senza lasciare eredi vanno, didiritto, al Principe Carlo. Solo nel 2012 ciò ha consentito di in-cassare, all’eterno erede al trono d’Inghilterra, ben “660milaeuro”.

Guerra al fumo“Paese no smoking” Così La Repubblica del 21.4.’13 definisce

San Lazzaro, in Emilia, dove esiste un’ordinanza comunale chevieta di fumare, fra l’altro, “nei parchi”, “sotto i portici”, “in pros-simità delle soglie dei negozi” e “persino sotto le pensiline alla fer-mata del bus”. Nell’articolo si precisa che per i trasgressori èprevista una sanzione di 50 euro.

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Cedolare e mandato senza rappresentanzaIn caso di locazione di immobili turistici sulla base di un con-

tratto di mandato senza rappresentanza, l’opzione per la cedolaresecca deve essere effettuata dal proprietario dell’immobile in sededi dichiarazione dei redditi e non esplica effetti sull’imposta di re-gistro da versare per la registrazione del contratto (ove dovuta) edi bollo. In relazione a tali contratti, infatti, “assume la veste diparte contrattuale l’agenzia immobiliare che agisce in nome pro-prio e, pertanto, l’obbligo di registrazione e del pagamento del-l’imposta di registro grava sulla medesima agenzia immobiliareoltre che sull’altra parte contraente (conduttore)”.

Lo ha a suo tempo precisato il Sottosegretario all’Economia Za-netti in risposta ad una interrogazione parlamentare che ponevain dubbio la stessa applicabilità, alla fattispecie in questione, delregime fiscale sostitutivo.

Il Consiglio di Stato in sede consultiva può sollevare eccezioni di costituzionalitàCorte costituzionale Sent. 2 aprile 2014 n. 73 Pres. Silvestri.

Deve riconoscersi la legittimazione del Consiglio di Stato asollevare questioni di legittimità costituzionale in sede di parere sulricorso straordinario al Presidente della Repubblica. Infatti, l’acquisitanatura vincolante del parere del Consiglio di Stato, che assume cosìcarattere di decisione, ha conseguentemente modificato l’anticoricorso amministrativo, trasformandolo in un rimedio giustiziale,che è sostanzialmente assimilabile a un “giudizio”, quantomeno aifini dell’applicazione dell’articolo 1 della legge costituzionale n, 1del 1948 e dell’articolo 23 della legge n. 87 del 1953.

da ItaliaOggi, 10.2.’17

Perché il biglietto si oblitera? Obliterare significa cancellare o rendere illeggibile, in senso proprio

(uno scritto, mediante una sovrapposizione) o figurato (cancellaredalla memoria). Viene però usato anche per l’annullamento di bigliettisui mezzi di trasporto, ottenuto inserendo in una macchina definitaobliteratrice. Il passaggio di significato avviene dal rendere illeggibileo invalido uno scritto mediante una scrittura sovrapposta, al sovrapporreun timbro o una scritta su un francobollo o una marca, infine all’an-nullamento di un biglietto. Si potrebbero usare altre voci, meno intrisedi burocratese, come forare, convalidare, annullare, timbrare e simili.

Carducci, nell’ode Alla stazione in una mattina d’autunno, così sirivolge all’amata: “Tu pur pensosa, Lidia, la tessera/al secco taglio dàide la guardia”. La diffusione di obliterare e derivati è probabilmentedeterminata da influenze della lingua inglese.

NOTERELLE LINGUISTICHE

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23aprile2017

AttenzioneIl no stro no ti zia rio vie ne

sem pre po sta liz za to in tem pouti le per ché sia re ca pi ta to en -tro il me se di ri fe ri men to.

Chi lo ri ce ves se nel me sesuc ces si vo, è in vi ta to a se gna -la re la co sa al la Di re zio ne pro -vin cia le del le Po ste e all’Uf fi -cio am mi ni stra zio ne del la Con -fe di li zia cen tra le, in di can do lada ta esat ta in cui il no ti zia rioè sta to re ca pi ta to.

Gra zie per la col la bo ra zio ne.Ci ser ve per ser vir vi me glio.

UN MODO DI INFORMARSI

CONTRO IL PENSIERO UNICO

UN MONDODI INFORMAZIONICHE NON TROVI

ALTROVE

Democrazia e oligarchia

In democrazia il cambio digoverno non è altro che lasostituzione di un’èlite conun’altra. Ne consegue che ledemocrazie parlamentarisono essenzialmente delle oli-garchie.

Harold Barclay

QUI ESPERANTO

La naskiĝo de moderna ŝtatoestas historio de procezo per kiucentra povo etendas laŭgrade sianaŭtoritaton kaj siajn kompetentojnĝis la konkero de monopolo deforto.

Così la traduzione, in espe-ranto, della seguente frase diSergio Romano: “La nascitadello stato moderno è la storiadel processo con cui un poterecentrale estende progressiva-mente la sua autorità e le suecompetenze sino a conquistareil monopolio della forza”.

a cura del Centro esperantista romano

tf. 333 824 8 222e-mail:

[email protected]

Semplificazioni paesaggistiche, pubblicato il nuovo decretoÈ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il d.p.r. n. 31 del 13.2.’17 (“Regolamento recante individua-

zione degli interventi esclusi dall’autorizzazione paesaggistica o sottoposti a procedura autorizzatoriasemplificata”).

In particolare, il provvedimento – che abroga il precedente decreto in materia (il d.p.r. n. 139/’10)– elenca (nell’allegato A) 31 interventi che non necessitano di alcuna autorizzazione paesaggistica e(nell’allegato B) 42 tipologie di “interventi di lieve entità soggetti a procedimento autorizzatorio sem-plificato”. Più in dettaglio, con riguardo a quest’ultimo tipo di opere, si prevede che la relativa istanzavenga compilata sulla base di un modello semplificato (riportato nell’allegato C) e sia corredata dauna relazione paesaggistica semplificata (contenuta nell’allegato D), redatta da un tecnico abilitato.In questa relazione devono essere indicati: “i contenuti precettivi della disciplina paesaggistica vigentenell’area”; “lo stato attuale dell’area interessata dall’intervento”; la compatibilità del progetto “con ivalori paesaggistici che qualificano il contesto di riferimento”; “le eventuali misure di inserimentopaesaggistico”. Inoltre, deve essere “attestata la conformità del progetto alle specifiche prescrizionid’uso dei beni paesaggistici, se esistenti”. Il procedimento dovrà concludersi “entro il termine tassa-tivo” di 60 giorni “dal ricevimento della domanda da parte dell’amministrazione procedente”.

Il Regolamento, in vigore dal 6 aprile, è immediatamente applicabile nelle Regioni a statuto ordi-nario, mentre nelle Regioni a statuto speciale e nelle Province autonome di Trento e Bolzano occorreràattendere che queste adeguino la loro legislazione al nuovo decreto. Un’eccezione è prevista solo pergli interventi esonerati dall’obbligo di autorizzazione: tale esenzione, infatti, trova applicazione “im-mediatamente in tutto il territorio nazionale”.

Video sul sito, tutti da guardare (anche per piacere intellettuale)Fra i filmati presenti sul sito si segnalano – oltre a quelli relativi alle presenze di Confedilizia in

televisione – i seguenti: - la presentazione del libro di Nicola Porro “La disuguaglianza fa bene”, svoltasi nella Sala Einaudi

di Confedilizia;- il convegno della Fiaip sulla legge regionale toscana riguardante il turismo (impugnata dal Go-

verno su esposto di Confedilizia), svoltosi a Firenze;- il convegno sul rischio sismico organizzato dall’Università Federico II di Napoli in collaborazione

con il locale Ordine degli ingegneri;- il dibattito su giustizia ed economia tenutosi nel corso di LexFest, la manifestazione su giustizia

e informazione svoltasi a Cividale del Friuli;- il convegno “Proprietà è responsabilità”, svoltosi presso la Sala Einaudi di Confedilizia.

Piani individuali di risparmioFondi immobiliari e Social housing

Il trust “dopo di noi “ e le imposte sui redditiSu Bancaria (n. 2/’17) articolo di Enzo Mignarri sul debutto sul

mercato italiano dei Piani individuali di risparmio. Sullo stesso nu-mero della stessa rivista, articolo di Francesco Minnetti su Fondi im-mobiliari e Social housing.

Capital (n. 4/’17) pubblica un articolo sul tema “Case all’asta, com-prare senza sorprese”.

“Il trust «dopo di noi» nelle imposte sui redditi”: è il titolo dell’arti-colo che Giulia Beltramelli pubblica su il fisco (n.11/’17).

Sul privilegio per il credito Tari, articolo di Saverio Capolupo suln. 9/’17 della stessa rivista.

a cura dell’UFFICIO STUDI della Confedilizia

DALLE RIVISTE…

Ai let to riAlcuni lettori ci segnalano che,

in questa rubrica, molte testate diriviste vengono “per errore” pub-blicate con l’iniziale minuscola.

Ringraziamo i nostri affezio-nati (ed attenti) lettori. Ma non sitratta di errori: le testate vengonopubblicate esattamente quali sono.E molte riviste (forse, solo percomplicarsi – e complicarci – lavita) usano l’iniziale minuscola,che noi – quindi – correttamenterispettiamo.

Le rubriche di diritto immobiliare sui giornali nazionali

IL GIORNALE Sabato La lente sulla casa avv. Corrado Sforza Foglianio Domenica

IL MESSAGGERO Sabato Affitto/Proprietari avv. Nino Scripelliti

IL MESSAGGERO Sabato Affitto/Inquilini prof. avv. Vincenzo Cuffaro

LA STAMPA Lunedì Problemi immobiliari avv. Pier Paolo Bosso

Page 24: A · delle dichiarazioni di successione. Il via libera, atteso dalle categorie già da qualche tempo, è arrivato l’1 marzo con il provvedimento dell’Agenzia delle entrate n

24 aprile2017

Foro competente per la richiesta di pagamentodelle competenze professionali dell’avvocato

In tema di competenza perterritorio, ove un avvocato abbiapresentato ricorso per ingiun-zione per ottenere, da un suocliente, il pagamento delle com-petenze professionali avvalen-dosi del foro speciale per talicasi previsto (art. 14, comma 2,d.lgs. n. 150 dell’1.9.’11), il rap-porto tra questo foro ed il forospeciale della residenza o deldomicilio del consumatore, in-dividuato dal Codice del consu-mo (art. 33, comma 2, lett. u),d.lgs. n. 206 del 6.9.’05) va risoltoa favore del secondo.

Lo ha stabilito la Cassazione,con ordinanza n. 5703 del 12.3.’14.

Nel caso di specie un avvocato– presentata la parcella ad unsuo cliente per la difesa assuntainnanzi al Tribunale di Napoli– si era visto rifiutare il paga-mento. Il professionista aveva,così, proposto decreto ingiuntivopresso lo stesso giudice doveaveva prestato la propria opera.L’ex assistito, però, si opponevaeccependo il difetto di compe-tenza territoriale del giudiceadito con il procedimento mo-nitorio, sostenendo che il forocompetente dovesse essere sta-bilito sulla base di quanto pre-visto dal codice del Consumoche individua – all’art. 33, com-ma 2, lett. u) – come tale quellodi residenza o di domicilio elet-tivo del consumatore.

L’eccezione veniva ritenutafondata dal Tribunale di Napoli,che, pertanto, si dichiarava in-competente contestualmente in-dicando, quale giudice chiamatoa conoscere della vicenda, quellodi Genova, ossia il giudice delluogo di residenza dell’oppo-nente.

Avverso questa decisione il le-gale proponeva ricorso per re-golamento di competenza innanzialla Corte di Cassazione, ivi de-ducendo, in sostanza, l’applica-bilità del d.lgs. n. 150/’11 e, inparticolare, del suo art. 14, comma2, a tenor del quale la cognizioneper le controversie relative allaliquidazione degli onorari, deidiritti e delle spese spettati agliavvocati compete all’ufficio giu-diziario adito per il processo nelquale il professionista ha prestatola propria opera. Disposizione,questa, peraltro che – a pareredel ricorrente – doveva ritenersiprevalente rispetto a quella con-tenuta nel Codice del consumoanche perché introdotta, nell’or-dinamento, successivamente.

La Cassazione però non haconcordato con le conclusionidel legale e, sulla base del prin-cipio di cui alla massima, ha ri-gettato il ricorso.

Per la Corte infatti – al di làdella circostanza che il citatoart. 14,comma 2, ha “caratteremeramente ricognitivo” di una

disposizione esistente da temponel nostro sistema giuridico econtenuta nell’art. 637, terzocomma, c.p.c. (secondo cui gliavvocati possono “proporre do-manda di ingiunzione contro ipropri clienti al giudice compe-tente per valore del luogo oveha sede il consiglio dell’ordineal cui albo sono iscritti”) sicchénon può trovare fondamento l’as-sunto della norma successivache deroga ad una norma pre-cedente – ciò che fa propendereper l’applicabilità del foro delconsumatore è il presupposto sucui si basa lo stesso Codice delconsumo. Vale a dire la “pre-sunzione di inesperienza, scarsainformazione e soprattutto de-bolezza contrattuale” del con-sumatore nei confronti della con-troparte, che, in quanto profes-sionista, e cioè persona fisica ogiuridica che agisce nell’eserciziodella propria attività imprendi-toriale, commerciale, artigianaleo professionale “è ragionevol-mente molto meglio attrezzataa gestire tutte le fasi del contratto,da quella delle trattative a uneventuale contenzioso”.

Si tratta di una esigenza (ditutela) che non può – secondo iSupremi giudici – “non avereuna sponda anche sul terreno

processuale, attraverso la pre-visione di un foro comodo perl’utente”, essendo evidente che“l’obbligo di sostenere il giudizioin una località diversa da quelladi residenza o di domicilio, li-miterebbe fortemente il dirittodel consumatore di agire in giu-dizio”. E proprio questa “strettaconnessione funzionale” del-l’agevole accessibilità del giudicecompetente” all’effettività dellaprotezione riconosciuta dall’or-dinamento, evidenzia – sempread avviso dei giudici – la neces-sità di connotare il foro del con-sumatore come “esclusivo”, po-sto che, “in caso contrario, essosarebbe destinato a essere age-volmente spazzato via attraversola previsione, non importa secontrattuale o legale, di un forovantaggioso per la controparteprofessionale”.

L’ovvia conseguenza di tuttoquanto precede, allora, non puòche essere una: la competenza– prevista ai sensi del più voltecitato art. 14 – dell’ufficio giudi-ziario di merito adito per il pro-cesso nel quale l’avvocato haprestato la propria opera è de-stinata “inesorabilmente” a ca-dere di fronte a quella del forodel consumatore, la cui specia-lità “prevale su ogni altra”.

CERTIFICAZIONEQUALITÀIMMOBILIRivolgersi alla Confedilizia

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dell’immobiliare

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Gelosia di statoLo stato è un dio molto ge-

loso. Non tollera alcuna con-correnza.

Harold Barclay

La riforma del Catasto non è un’urgenza“Leggiamo sulla stampa che il Governo Gentiloni starebbe pensando di riesumare quella riforma del

catasto che il Governo Renzi aveva ritirato, nel giugno del 2015, perché non forniva adeguate garanziedi invarianza di gettito, aprendo all’opposto uno scenario di ulteriori aumenti di tassazione sugli immobili,mascherati attraverso improbabili «redistribuzioni».

Quella legge delega è scaduta e non è certo questo il momento per iniziare un nuovo percorso, checchéne dica la Commissione europea, che inserisce pigramente il tema catasto nelle sue rituali raccoman-dazioni «copia e incolla», senza avere un minimo contatto con la realtà.

Per il settore immobiliare l’urgenza non è la riforma del catasto, ma una decisa riduzione di un caricofiscale che dal 2012 è stato quasi triplicato e che continua a causare danni incalcolabili a tutta l’economia:crollo dei valori, impoverimento, caduta dei consumi, desertificazione commerciale, chiusura di imprese,perdita di posti di lavoro. Dovrebbe essere questa la priorità di un Governo responsabile”.

Così il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa, in una dichiarazione successiva alla pubbli-cazione – sul Sole 24Ore – di indiscrezioni relative alla riproposizione della riforma del Catasto.

“I miliardari della Silicon Valley si preparano all’apocalisse”“Fino a poco tempo fa il fenomeno aveva ancora una dimensione discreta e circoscritta, ma adesso

appare evidente la paranoia di molti cervelli della Silicon Valley. Presidenti e amministratori delegatidelle società californiane dell’economia digitale e di alcuni investitori fanno incetta di viveri, armi,e batterie nei lussuosi bunker e fortezze che si fanno costruire all’altro capo del mondo per mettersial riparo nel caso dovesse arrivare l’apocalisse. Così si sentono al sicuro da un terremoto, un’epide-mia di Ebola o di Zika, un attacco terroristico, una guerra civile”.

È quanto scrive ItaliaOggi in un articolo del 28.2.’17, nel quale si indica, come meta preferita perquesto “esodo”, la Nuova Zelanda.

Carne di pollo prodotta in laboratorio“Carne di pollo prodotta senza bisogno di galline” così s’intitola un articolo di ItaliaOggi del

21.3.’17, che parla della Memphis Meats, un’azienda californiana attiva nel settore della tecnologiaalimentare, che, prima al mondo, “ha creato in laboratorio la carne di pollo a fettine partendo dacellule che si autoriproducono”. L’obiettivo della società “è sostituire miliardi di bovini, maiali epolli” con carne animale prodotta artificialmente. Intanto chi l’ha assaggiata – riferisce l’articolo –“ha detto che è buona e che ha proprio il sapore del pollo”.

CORBEILLE

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25aprile2017

CONFEDILIZIA: MERCATO IMMOBILIARE ANCORA IN CRISI– 25% DI COMPRAVENDITE RISPETTO ALL’ERA PRE-CRISI

– 14% RISPETTO ALL’ERA PRE-IMU“I dati dell’Agenzia delle entrate dimostrano che il mercato immobiliare italiano è ancora in crisi.

Nel 2016, il numero delle compravendite è stato inferiore di circa il 25 per cento (– 24,92%) rispettoal 2008, ultimo anno prima della crisi finanziaria mondiale, e di circa il 14 per cento (– 13,64%) rispettoal 2011 (con una punta del – 31% per il terziario), ultimo anno prima dell’inizio della ipertassazionepatrimoniale Imu-Tasi. Se poi si guarda ai valori, il quadro si aggrava ulteriormente. Le stime più at-tendibili registrano un calo medio del 30 per cento solo a partire dal 2012, per non parlare dei milionidi immobili con valori azzerati per totale incommerciabilità. Ed Eurostat ha appena certificato chel’Italia è l’unico Paese europeo, a parte Cipro, in cui i prezzi sono scesi nel 2016. Altro che ripresa, ilsettore immobiliare è ancora in piena sofferenza e il motivo sta nel fatto che è stato colpito da duecrisi: quella internazionale del 2008/2009 e quella, tutta italiana, causata dalla triplicazione della tas-sazione iniziata nel 2012. Per porre rimedio a tutto ciò, la soluzione è semplice: basta fare il contrariodi quello che è stato fatto finora”.

Cassazione, medesima questione di diritto ma giudicati opposti In data 9.4.’13 si sono tenute tre udienze dinanzi la Cassazione aventi ad oggetto la medesima que-

stione di diritto tributario: la detraibilità o meno dell’Iva dovuta su operazioni soggette al regime del-l’inversione contabile (“reverse charge”), nel caso in cui il destinatario non abbia emesso l’autofattura.Ebbene, nonostante il collegio fosse composto, in tutti e tre i casi, dai medesimi giudici (e due udienzeriguardassero addirittura lo stesso contribuente), le pronunce sono state diametralmente oppostenelle conclusioni: una favorevole al contribuente, due favorevoli agli uffici finanziari .

La vicenda è stato oggetto di un’interrogazione presentata dall’on. Zanetti (SCpI), nella quale il Vi-cepresidente della Commissione Finanze della Camera ha chiesto al Ministro della giustizia – al finedi “salvaguardare quella certezza del diritto che viene inevitabilmente meno in presenza dei livelliingiustificati dell’alea del giudizio che sempre più spesso caratterizzano i giudicati della Corte di cas-sazione in materia tributaria” – quali iniziative avesse intenzione di intraprendere per scongiurare ilripetersi di situazioni del genere.

“La giustizia non paga”“Dopo il danno, la beffa di stato. Settemila persone all’anno vengono ingiustamente incarcerate”,

ma solo “mille vengono risarcite”.(il Resto del Carlino 7.3.’17)Ingiusta detenzione“22.231”. È il numero delle persone indennizzate dallo stato per ingiusta detenzione “dal 1992

(l’anno di Mani pulite), quando sono state erogate le prime liquidazioni, a tutto il 2013”. A oggi, sonoarrivate “all’incirca a 25mila”.

(Il Foglio 13.2.’17)Storie di ordinaria ingiustizia/1Dai dati forniti dalla Questura di Modena risulta che nel territorio di competenza “nei primi due

mesi del 2017 sono stati effettuati 38 arresti per furti, rapine, spaccio di droga”. Degli arrestati “31sono stranieri”. Ma “solo 10 di essi sono in carcere, 25 sono stati rimessi in libertà praticamente lamattina dopo l’arresto e tre sono ai domiciliari”.

(ItaliaOggi 3.3.’17)Storie di ordinaria ingiustizia/2“È uscito dal tribunale, sorridendo, assieme agli stessi agenti che lo avevano arrestato. Processato

per direttissima perché trovato a scassinare un bar assieme a dei complici. Nonostante la flagranzadi reato e una lunga serie di precedenti per furti il 36enne moldavo e clandestino ha evitato (ancorauna volta) il carcere; il giudice del tribunale di Modena infatti ha stabilito il semplice obbligo difirma. Stesso tribunale e stesso copione ma con un altro giudice: tre ladri catturati mentre svaligia-vano un’azienda (…). Uno di loro proveniva da una comunità lombarda che assicurava di averlo re-dento dopo una serie di reati (…). Evidentemente la redenzione non era invece andata a buon fineperché egli di notte se ne andava in giro coi complici e con nello zaino gli arnesi da scasso. Tutti etre, dell’Est Europa, sono stati portati in tribunale ma per un cavillo il processo è stato rinviato diun paio di mesi e loro sono stati rimessi in libertà. Il fatto è che nello stesso giorno, di sera, i poliziottisono stati allertati da una telefonata: c’è chi stava forzando la porta di un magazzino. Arrestati dinuovo e tornati in tribunale. Ma il reato, derubricato in danneggiamento aggravato, non prevedemisure cautelari in carcere così sono stati rimessi in libertà con «obbligo di dimora». Peccato chenon abbiano nessuna dimora, vivono dove capita”.

(ItaliaOggi 3.3.’17)“A ogni Regione il suo vitalizio”“Ai consiglieri toscani 27mila euro, ai pugliesi 77mila”.(ItaliaOggi 18.2.’17)“Sicilia, il festival dell’evasione”“Duemila”: è questo il numero di contribuenti siciliani che devono a Riscossione Sicilia quasi 22

miliardi in cartelle esattoriali mai saldate”.(ItaliaOggi 17.2.’17)

BELLITALIA

Una delle più miopiscelte di politicaeconomica

Dopo l’esplosione della crisi,per raccogliere 24 mld di tassesugli immobili è stata causatauna perdita di valore stimabiletra il 20 e il 30%, ossia dai 1.000ai 2.000 mld di euro (dalle 40alle 80 volte circa il gettito ot-tenuto). A questi effetti negativisi sono sommati quelli sui con-sumi, a causa di ciò che gli eco-nomisti chiamano “effetto ric-chezza”, ossia la relazione cheintercorre tra la variazionedelle consistenze di risparmioa valori correnti e i consumidelle famiglie. È stata una dellepiù miopi e controproducentiscelte di politica economica incontrasto con la volontà dichia-rata di voler propiziare crescitae occupazione, nonché rispet-tare il risparmio.

Paolo Savona, Centralità

della ricchezza immobiliare e dei nuovi flussi nel rilancio

della crescita produttiva e dell’occupazione e nella pro-

tezione del risparmio

DirigentiIn ogni stato il ceto diri-

gente tende ad essere ungruppo specializzato e privi-legiato, separato dal resto del-la popolazione per formazio-ne, status e organizzazione.Il gruppo nel suo insiememonopolizza le decisioni po-litiche.

Harold Barclay

La tua voce di protesta

CONTENUTI E REGOLEsu

www.confedilizia.it

CINGUETTIO

L’imposizione immobiliare va vincolata all’effettiva

capacità contributiva di ogni soggetto.Un presupposto fondamentale

di un Fisco onesto, chepossa pretendere l’onestà

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26 aprile2017

da LIBERTÀ, 20.3.’17

L’accertamento, cos’è Tutti i procedimenti finalizzati a imporre una sanzione o a costituire autoritativamente obblighi a

carico del cittadino prevedono un atto con il quale si fornisce formalmente la notizia della sanzioneo dell’obbligo, se ne comunicano le ragioni e si specifica l’ammontare della sanzione o il contenutodell’obbligo. Nel procedimento tributario assume importanza centrale, anche se non unica, il cosìdetto accertamento, nozione che intende esprimere insieme il risultato delle indagini compiute dal-l’amministrazione e l’informazione che ne viene fornita al contribuente per farne derivare gli effettiprevisti dalla legge in ordine al rapporto di imposta (in genere, l’obbligo di pagare una somma deter-minata). Si tratta, in genere, di un atto formale dell’amministrazione finanziaria, che accerta unasituazione di debito di imposta in modo difforme da quello dichiarato o da quello che avrebbe dovutoessere dichiarato.

Le norme tributarie prevedono varie forme di accertamento. Le più importanti riguardano leimposte dei redditi e l’IVA. Le forme minime riguardano le imposte che sono liquidate nel momentostesso in cui se ne verificano i presupposti (ad es., l’imposta di registro è calcolata sulla natura e sulvalore dell’atto quando l’atto che vi è sottoposto viene confezionato).

(da: Bartolini-Savarro, Compendio di diritto tributario, ed. La Tribuna)

UN PO’ DI TRIBUTARIO

Separazione conviventi e affido condiviso del cane

In caso di una coppia convivente more uxorio che si separi può es-sere disposto l’affido condiviso del cane. Ciò, in analogia a quanto pre-visto per i figli minori, rilevando, in questa circostanza, unicamente l’interesse materiale, spiritualee affettivo dell’animale e non il regime giuridico intercorrente tra le parti.

Così il Tribunale di Roma, con pronuncia n. 5322 del 15.3.’16, che, sulla base di questo principio,ha disposto che un cane, conteso da due ex conviventi, stesse sei mesi con il suo padrone e sei mesicon la sua padrona, “con la facoltà per la parte che nei sei mesi non lo avrà con sé, di vederlo e te-nerlo due giorni la settimana, anche continuativi, notte compresa”.

I “prezzi pazzi” dei farmaci per i nostri amici a quattro zampe“Quanto siamo disposti a pagare per guarire il nostro gatto (o cane)? Tanto. Lo sanno bene le

case farmaceutiche che speculano su attenzioni e cure riservate ai nostri animali. Sanno chequando soffrono, noi soffriamo di più anche perché non hanno alcun modo di spiegare quanto do-lore provano. Questo ci rende vulnerabili e disposti a fare follie per poterli vedere di nuovo correree saltare per tutta la casa. Insomma, per farla breve, quando il nostro amico scodinzolante sta malenon badiamo a spese, neanche di fronte all’amara sorpresa del caro prezzo della medicina, pre-scritta dal veterinario. E forse non tutti sanno che quasi sempre c’è un farmaco equivalente usatodall’uomo con lo stesso principio attivo e con un costo assai più basso: in media cinque, ma può ar-rivare fino a 10 volte di meno”.

Così Libero, in un articolo datato 1.12.’16, che, a supporto della tesi sopra esposta, cita “il Synulox,antibiotico a base di amoxicillina”, che “costa 19 euro”, mentre “il Clavulin, usato da noi viene solo7,90”. E, ancora, cita come esempio il medicinale per chi soffre di ipotiroidismo: per l’uomo sichiama “eutirox” e “costa 2,65 euro”, mentre per Fido “si chiama Canitroid”, è sempre “a base dilevotiroxina” ma costa da “30 a 40 euro”.

Il nome del caneIl cucciolo è entrato in casa nostra e dobbiamo dargli un nome, quale scegliere? Se il cane ha il

pedegree, facilmente avrà già un nome di solito altisonante, ma non sempre pratico o che ci piace.Molti mi chiedono se possono cambiarlo o il cane può essere già abituato al suo nome. Vi rassicuroche si può cambiare perchè il cane di 2 mesi circa, ha delle ottime capacità di apprendimento.Quali criteri per scegliere un nome quindi? Importante che sia breve massimo due sillabe, perchèil cane ha bisogno di comandi brevi più facilmente memorizzabili e anche il nome rientra in questacategoria. Il nome poi andrà pronunciato con tono tranquillo e deciso, mai gridare perchè l'uditodel cane è molto fine e un suono troppo forte potrebbe non essere gradito. Le prime volte deve es-sere pronunciato lentamente scandendo bene la parola e contemporaneamente va richiamata l'at-tenzione con un gesto, quindi quando risponde deve essere ricompensato con un premio.

È importante in seguito far precedere la chiamata da un gioco in modo da permettere di collegareil nome a qualcosa di positivo.

Infine, una regola generale per tutti i comandi, tanta pazienza, perchè ogni cucciolo ha dei tempidi reazione diversi e non possiamo pensare che possa rispondere subito positivamente, per cui nonscoraggiamoci ma insistiamo con calma ripetendo tutti i giorni lo stesso nome qualche volta e allafine avremo il cucciolo che ci corre incontro al richiamo.

Dr. Michela Sali, specialista in patologia e clinica degli animali d’affezione. Clinica veterinaria San Francesco San Nicolò PC

Per iscriversi all’Associazione Amici Veri a tutela degli animali domestici, informarsi presso l’Associazioneterritoriale Confedilizia di riferimento

(ADERENTE ALLA CONFEDILIZIA)

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27aprile2017

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TUTTOCONDOMINIO

Titolo esecutivo, condominio e condòminoSez. VI, ord. 29 marzo 2017, n. 8150Pres. Amendola – Est. Rubino

In caso di titolo esecutivo giudiziale, formatosi nei confrontidell’ente di gestione condominiale in persona dell’amministratoree azionato nei confronti del singolo condòmino quale obbligato proquota, la notifica del precetto al singolo condòmino, ex art. 479c.p.c., non può prescindere dalla notificazione, preventiva o con-testuale, del titolo emesso nei confronti dell’ente di gestione. Se in-fatti una nuova notificazione del titolo esecutivo non occorre per ildestinatario diretto del decreto monitorio nell’ipotesi di cui all’art.654 c.p.c., comma 2, detta notificazione, invece, è necessaria qua-lora si intenda agire contro il singolo condòmino, non indicatonell’ingiunzione ma responsabile pro quota della obbligazione acarico del condominio. (C.p.c., art. 474; c.p.c., art. 479; c.p.c., art.480; c.p.c., art. 654) (1)

(1) Oltre alle richiamate pronunce di legittimità non massimate (n.1289 del 2012 e n. 23693/2011) si veda anche Trib. civ. Nocera Inferiore,22 luglio 2011, in questa Rivista 2012, 312, secondo cui l’azione esecutivapromossa contro il singolo condòmino in forza di un titolo esecutivo otte-nuto contro il condominio deve essere preceduta dalla notifica (oltre chedel precetto, anche) del tiolo esecutivo nei confronti del soggetto il cuipatrimonio si intende aggredire, non essendo sufficiente che il predettotitolo venga notificato all’amministratore condominiale. Di segno oppostoalla massima, cfr. invece Trib. civ. Napoli, 11 marzo 2009, n. 6693, ivi2010, 79.

Condominio e acquirenteSez. VI-2, ord. 22 marzo 2017, n. 7395Pres. Manna – Est. Scarpa

Il condominio, il quale invochi in giudizio la responsabilità soli-dale dell’acquirente di un’unità immobiliare per contributi relativialla conservazione o al godimento delle parti comuni, è gravatodella prova dei fatti costitutivi del proprio credito, fra i quali è cer-tamente compresa l’inerenza della spesa all’anno in corso o aquello precedente al subentro dell’acquirente al precedente con-dòmino. L’anno, cui fa riferimento l’art. 63, comma 2, att. c.c., deve– peraltro – essere inteso con riferimento al periodo annuale costi-tuito dall’esercizio della gestione condominiale, non necessaria-mente, perciò, coincidente con l’anno solare. (Att. c.c., art. 63; c.c.,art. 1117) (1)

(1) Conclusione coerente con il principio, elaborato dalla medesimaCorte, della cosiddetta “dimensione annuale della gestione condomi-niale”: così Cass. civ., 20 settembre 2013, n. 21650, in questa Rivista 2014,190 e Cass. civ., 21 agosto 1996, n. 7706, ivi 1996, 886. Ai fini della com-prensione della fattispecie, molto utile il rinvio a Cass. civ., 3 dicembre2010, n. 24654, ivi 2011, 293, secondo cui, in caso di vendita di un’unitàimmobiliare in condominio, nel quale siano stati deliberati lavori di stra-ordinaria manutenzione, ristrutturazione o innovazione sulle parti co-muni, qualora venditore e compratore non si siano diversamenteaccordati in ordine alla ripartizione delle relative spese, è tenuto a sop-portarne i costi chi era proprietario dell’immobile al momento della de-libera assembleare che abbia disposto l’esecuzione dei detti interventi,avendo tale delibera valore costitutivo della relativa obbligazione. Di con-seguenza, ove le spese in questione siano state deliberate antecedente-mente alla stipulazione del contratto di vendita, ne risponde il venditore,a nulla rilevando che le opere siano state, in tutto o in parte, eseguite suc-cessivamente, e l’acquirente ha diritto di rivalersi, nei confronti del me-desimo, di quanto pagato al condominio per tali spese, in forza delprincipio di solidarietà passiva di cui all’art. 63 att. c.c.

Fondo servente e speseSez. VI-2, 15 marzo 2017, n. 6653Pres. Petitti – Est. Scarpa

Agli effetti dell’art. 1069, comma 3 c.c., ove il proprietario delfondo servente abbia eseguito su quest’ultimo, sia pure nel propriointeresse, opere necessarie alla conservazione della servitù, le re-lative spese debbono essere sostenute sia dal proprietario del fondodominante che da quello del fondo servente, in proporzione dei ri-spettivi vantaggi (Fattispecie relativa a servitù di passaggio gra-vante su parti di edificio condominiale) (C.c., art. 1169) (1)

(1) Negli stessi termini, Cass. civ., 15 febbraio 1982, n. 949, in Ius&Lexdvd n. 2/2016, Ed. La Tribuna.

Le sentenze sono in corso di pubblicazione sull’Archivio dellelocazioni, del condominio e dell’immobiliare.

ULTIMISSIME DALLA CASSAZIONE

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28 aprile2017

Contabilizzazione, rifiuto di installazione da parte del singolo condòminoDell’obbligo introdotto dal

d.lgs. n. 102/’14 di installare neicondominii, entro il prossimo30.6.’17, sistemi di termorego-lazione (della temperatura) econtabilizzazione (dei consumi)individuali, abbiamo scritto piùvolte su queste colonne (cfr, daultimo, Cn gen. ’17).

Ciò posto, in questa sede in-teressa fare il punto su uno deiprincipali problemi che si pos-sono presentare nel dare con-creta attuazione a detto obbligo:l’ipotesi in cui uno o più condò-mini rifiutino di installare nelleloro proprietà esclusive i sistemiin questione, nonostante una re-golare delibera in tal senso.

In proposito – evidenziato chela materia è, fra l’altro, discipli-nata dall’art. 26, comma 5, l. n.10/’91 e che il decreto correttivo(d.lgs. n. 141/’16) al d.lgs. n.102/’14 ha previsto che le san-zioni amministrative, in caso dimancata installazione, ricadanosul singolo condomino inadem-piente (e non anche sul condo-minio, come invece stabilito inprecedenza; condòminio che ri-mane, però, tenuto – per nonincorrere in sanzioni – al rispettodell’obbligo di ripartizione dellespese di riscaldamento in con-formità a quanto prescritto) – sisegnala che, recentemente, laCorte di appello di Trento, consentenza n. 134 del 10.5.’16, haprecisato che l’accesso dei tecniciper l’installazione che ci occupa“non costituisce certo una vio-lazione dei diritti soggettivi delcittadino, dovendosi in esso rav-visare semplicemente l’espres-sione della volontà espressa dallamaggioranza dell’assemblea con-dominiale”. E in questa prospet-tiva ha riconosciuto legittimo ilrichiamo all’art. 843 cod. civ.che fa obbligo al proprietario diconsentire l’accesso al suo fondo(sempreché ne venga ricono-sciuta la necessità) “al fine dicostruire o riparare un muro oaltra opera propria del vicinooppure comune”. Secondo i giu-dici, infatti, si tratta di una normache ben può essere applicata,per analogia, “al necessario com-pletamento dei lavori attinentinel loro complesso alla modificadell’impianto di riscaldamento”.

Ma non è l’unica decisione inpunto – che risulti – assuntadalla giurisprudenza.

Ricordiamo che il Tribunale diRoma, con sent. n. 9477 del29.4.’10, ha ritenuto legittima unadelibera assembleare che appli-cava al condòmino che aveva op-posto il rifiuto di cui trattasi l’in-tera quota secondo il massimodella potenza calorica di ciascunradiatore sito nell’unità immobi-liare di interesse. Mentre il Tri-bunale di Pordenone, in una pro-

nuncia datata 28.9.’15, ha affer-mato che il diritto dei condòminiad attivare il sistema di contabi-lizzazione del consumo di calorea seguito di regolare approva-zione assembleare, “è tutelabilecon ricorso d’urgenza ex art. 700c.p.c. laddove un condòmino si ri-fiuti di apporre le apposite valvoleai termosifoni della propria unitàimmobiliare” (cfr. Cn nov. ’16).

Insomma, sebbene la norma-tiva che disciplina la materiadella contabilizzazione e termo-regolazione non si occupi anche

dell’ipotesi in cui uno o più con-dòmini rifiutino l’installazione,nelle loro proprietà esclusive,dei sistemi in questione, gli stru-menti – secondo la giurispru-denza – per dar seguito alla vo-lontà assembleare esistono. Unaspetto senz’altro da tenere pre-sente qualora sorgano questionidi questo genere in vista dellaprossima scadenza del 30.6.’17,(anche se resta aperto il pro-blema delle leggi regionali chehanno stabilito autonomamenteil termine per adempiere).

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La videosorveglianzaSembra importante, alla luce delle novità introdotte dalla

legge di riforma alle norme del codice civile in materia di con-dominio di case, portare un contributo di chiarezza relativo allavideosorveglianza dei condòmini.

Come è noto, il comma primo dell’articolo 615 bis del codicepenale prevede pene molto severe, anche di tipo reclusivo, perchi si procuri indebitamente notizie o immagini relative alla vitaprivata delle persone attraverso videocamere o registratori.

La norma, di cui all’articolo 13 comma primo del codice inmateria di protezione dei dati personali (decreto legislativo 30giugno 2003 n. 196), indica con chiarezza che l’eventuale posi-zionamento di videocamere, con conseguente registrazione diimmagini, deve essere comunicata per mezzo di appositi cartelliche, attraverso indicazioni pittografiche, rendano edotte le per-sone di essere riprese. L’amministratore di condominio deveperò distinguere tra l’obbligo di segnalazione che in uno spaziocomune del condominio è in atto una videosorveglianza, chedeve essere autorizzata secondo quanto previsto dal secondocomma dell’articolo 1136 del codice civile (e cioè con una deli-bera assembleare che riceva il voto della maggioranza degli in-tervenuti i quali rappresentino almeno la metà dei millesimidell’edificio), e la videosorveglianza realizzata per mezzo di te-lecamere fatte installare dal singolo condòmino e atte a ripren-dere l’ingresso del proprio appartamento. In questo secondocaso, il condòmino non è tenuto ad esporre il cartello con l’av-vertenza che una telecamera è in funzione. Sarà ovviamente ne-cessario, per non integrare il reato di cui al citato articolo 615bis del codice penale, che l’orientamento della telecamera siatale da riprendere in maniera esclusiva il proprio spazio privatoe non l’intero pianerottolo.

LA PRIVACY IN CONDOMINIOa cura di Ugo Pacifici Noja

Ultime di giurisprudenza

Partecipazione al condo-minio e tabella millesimale

Il criterio di identificazionedelle quote di partecipazioneal condominio, derivando dalrapporto tra il valore dell’in-tero edificio e quello relativoalla proprietà del singolo,esiste prima ed indipenden-temente dalla formazionedella tabella dei millesimi –la cui esistenza, pertanto,non costituisce requisito divalidità delle delibere assem-bleari – e consente sempredi valutare anche “a poste-riori” in giudizio se le mag-gioranze richieste per la va-lidità della costituzione del-l’assemblea e delle relativedeliberazioni siano state rag-giunte, in quanto la tabellaanzidetta agevola, ma noncondiziona lo svolgimentodell’assemblea e, in genere,la gestione del condominio.

Cass. sent. n. 4844 del 24.2.’17

Legittimazione dell’ammi-nistratore

La legittimazione dell’am-ministratore, quale è previstadall’art. 1130 cod. civ., pergli atti conservativi dei dirittiinerenti alle parti comunidell’edificio, non si estendeoltre i limiti delle domandedirette al ripristino delle particomuni nel loro normale sta-to e non comprende, quindi,la domanda di risarcimentodei danni conseguenti al de-prezzamento delle parti co-muni, dell’immobile che, nonessendo diretta alla conser-vazione dell’immobile, restanell’esclusiva disponibilitàdei singoli condòmini.

Cass. sent. n. 4926 del 27.2.’17

REGISTRO NAZIONALE

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giurisprudenziale e pratica

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29aprile2017

Amministratore di condominio e compenso aggiuntivoPrendiamo spunto dalle ri-

chieste di chiarimento che cisono pervenute in merito allapossibilità per l’amministratoredi condominio di chiedere uncompenso aggiuntivo per il nuo-vo adempimento che lo stessoè stato chiamato a porre in es-sere per la dichiarazione pre-compilata. Ci riferiamo alle co-municazioni che da quest’annolo stesso deve fare all’Agenziadelle entrate e contenenti i datirelativi alle spese sostenute nel2016 per gli interventi di recu-pero del patrimonio edilizio edi riqualificazione energeticaeffettuati sulle parti comuni diedifici residenziali, nonché perl’acquisto di mobili e di grandielettrodomestici finalizzati al-l’arredo delle parti comuni, conindicazione delle quota di spesaimputate ai singoli condòmini.

Nel merito, va detto che lalegge di riforma dell’istituto con-dominiale ha introdotto una pre-visione che mira proprio a pre-venire il sorgere di contenziosidi questo tipo. Il riformulato art.1129 c.c. prevede infatti, al quat-tordicesimo comma, che l’am-ministratore, “all’atto dell’ac-cettazione della nomina e delsuo rinnovo”, debba “specificareanaliticamente” l’importo dovutoa titolo di compenso; pena: la“nullità della nomina stessa”.Chi svolge l’attività di ammini-stratore deve, dunque, portare,ora, a conoscenza dell’assemblea(affinché l’accetti), in sede diconferimento (o di rinnovo) del-l’incarico la retribuzione richie-sta, e ciò tanto per le competenzerelative ad attività di naturastraordinaria. La questione dieventuali pretese di somme ag-giuntive rispetto al compensoinizialmente pattuito deve, per-tanto, ritenersi definitivamentesuperata.

Del resto, in passato, sul com-penso dell’amministratore dicondominio, la giurisprudenzasi era pronunciata più volte. Direcente, si segnala la sentenzadella Cassazione n. 22313 del30.9.2013, secondo cui “l’attivitàdell’amministratore, connessaed indispensabile allo svolgi-mento dei suoi compiti istitu-zionali deve ritenersi compresa,quanto al suo compenso, nelcorrispettivo stabilito al momen-to del conferimento dell’incaricoper tutta l’attività amministrativadi durata annuale e non deve,pertanto, essere retribuita a par-te”. A giudizio dei Supremi giu-dici, infatti, non è possibile esi-gere, da parte di chi amministraun condominio, compensi perprestazioni aggiuntive in man-canza di una specifica deliberain punto, giacché spetta solo al-l’assemblea “il compito generale

di valutare l’opportunità dellespese sostenute dall’ammini-stratore”. Nella specie si trattavadi attività connessa all’esecu-zione di lavori nello stabile edella redazione e stipula del re-lativo contratto di appalto.

Quindi, tornando al quesitoche ci occupa, per valutare lalegittimità o meno di una ri-chiesta di compenso aggiuntivada parte dell’amministratore, sideve fare riferimento al singoloaccordo preso in sede di deter-minazione del compenso del-

l’amministratore e verificare sela richiesta extra vi possa rien-trare.

Si coglie l’occasione per evi-denziare che i condominii chesi avvalgono in sede di deter-minazione del compenso delloschema tipo per la determina-zione del compenso, predispostodal Coordinamento condomi-niale di Confedilizia (e reperibilepresso le Associazioni territo-riali), godono di una particolaretutela in quanto è regolato lospecifico caso.

TUTTOCONDOMINIO

Spese per gruppi Il caso di un edificio con-

dominiale avente più scale èfrequentissimo. Il codice ci-vile (art. 1123, terzo comma)prevede questa fattispecie,come pure quelle, semprefrequenti, di più scale, cor-tili, lastrici solari, opere oimpianti destinati a servireuna parte dell’intero fabbri-cato. In questo caso le spesedi manutenzione “sono a ca-rico del gruppo di condòminiche ne trae utilità”.

CONDOMINIO IN PILLOLE

Apertura di un varco nel muro condominiale È legittimo il comportamento di un condòmino che, senza l’autorizzazione dell’assemblea, apra un

varco nel muro comune per collegare la sua proprietà esclusiva al cortile condominiale? Al quesito la giurisprudenza ha risposto positivamente. In materia, la Cassazione ha osservato, in-

fatti, che “il principio della comproprietà dell’intero muro perimetrale comune di un edificio legittimail singolo condòmino ad apportare ad esso (anche se muro maestro) tutte le modificazioni che gli con-sentano di trarre, dal bene in comunione, una peculiare utilità aggiuntiva rispetto a quella godutadagli altri condòmini (e, quindi, a procedere anche all’apertura, nel muro, di un varco di accesso ailocali di sua proprietà esclusiva)”. Ciò, a condizione è “di non impedire agli altri condòmini la prose-cuzione dell’esercizio dell’uso del muro” né di “alterarne la normale destinazione” (cfr. sent. n. 1708del 18.2.’98).

Più recentemente – sempre i Supremi giudici – si sono espressi nella stessa direzione con riferimentoproprio all’ipotesi di collegamento, senza autorizzazione assembleare, tra la proprietà esclusiva di uncondòmino e il cortile comune. In particolare, è stato affermato che un “condòmino, nel caso in cui ilcortile comune sia munito di recinzione che lo separi dalla sua proprietà esclusiva, può apportare atale recinzione, pur essa condominiale, senza bisogno del consenso degli altri partecipanti alla co-munione, tutte le modifiche che gli consentono di trarre dal bene comune una particolare utilità ag-giuntiva rispetto a quella goduta dagli altri condòmini e, quindi, procedere anche all’apertura di unvarco di accesso dal cortile condominiale alla sua proprietà esclusiva, purché tale varco non impediscaagli altri condòmini di continuare ad utilizzare il cortile, come in precedenza” (sent. n. 42 del 5.1.’00).

Precisato, per completezza, che nel caso in cui il collegamento in questione avvenga tra due beniappartenenti a condominii distinti ciò, viceversa, configurerebbe un “uso abnorme” e, quindi illegit-timo, del muro comune, dal momento che tale operazione darebbe luogo “ad una servitù a carico difondazioni, suolo, solai e strutture del fabbricato” per la cui costituzione è necessario il consenso ditutti i condòmini (cfr., ancora, la citata sent. n. 1708/’98 e, più recentemente, Cass. sent. n. 25775 del14.12.’16), resta solo da osservare, in argomento, che laddove un regolamento di origine contrattualepreveda specifiche disposizioni in punto, occorrerà, naturalmente, far riferimento a tali previsioni peraccertare la legittimità dell’operazione che ci occupa.

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30 aprile2017

TUTTOCONDOMINIO

Ultime di giurisprudenza

Condominio minimoNel condominio cd. mini-

mo – formato, cioè, da duesoli partecipanti – le regolecodicistiche sul funziona-mento dell’assemblea si ap-plicano allorché l’assembleasi costituisca regolarmentecon la partecipazione di en-trambi i condòmini e deliberivalidamente con decisioneunanime, intendendosi contale ultima espressione (de-cisione unanime) quella chesia frutto della partecipazionedi entrambi i comproprietarialla discussione (essendo lo-gicamente inconcepibile chela decisione adottata da unsolo soggetto possa ritenersipresa all’unanimità). Nelladiversa ipotesi in cui non siraggiunga l’unanimità e nonsi decida, poiché la maggio-ranza non può formarsi inconcreto, diventa necessarioricorrere all’autorità giudi-ziaria, come previsto ai sensidel combinato disposto degliartt. 1105 e 1139 cod. civ.

Cass. sent. n. 5329 del 2.3.’17

Natura del sottotetto di unedificio

Sono oggetto di proprietàcomune dei proprietari dellesingole unità immobiliaridell’edificio, agli effetti dell’art.1117 cod. civ. (in tal senso,peraltro, testualmente inte-grato, con modifica, in partequa, di natura interpretativa,dalla L. 11 dicembre 2012, n.220) i sottotetti destinati, perle caratteristiche strutturali efunzionali, all’uso comune.Altrimenti, ove non sia evin-cibile il collegamento funzio-nale, ovvero il rapporto di ac-cessorietà supposto dall’art.1117 cod. civ., tra il sottotettoe la destinazione all’uso co-mune o all’esercizio di un ser-vizio di interesse comune,giacché lo stesso sottotetto as-solva all’esclusiva funzione diisolare e proteggere dal caldo,dal freddo e dall’umidità l’ap-partamento dell’ultimo piano,e non abbia dimensioni e ca-ratteristiche strutturali tali daconsentirne l’utilizzazionecome vano autonomo, essova considerato pertinenza ditale appartamento.

Cass. ord. n. 5335 del 2.3.’17

IL BUON GIORNO SI VEDE DAL MATTONE

Comproprietari e partecipazione all’assemblea di condominioIn ambito condominiale la circostanza che un’unità immobiliare appartenga in proprietà indivisa a

più soggetti solleva, in genere, alcuni interrogativi. Fra questi, due, in particolare, sono ricorrenti. Ilprimo: chi partecipa alla riunione di condominio in rappresentanza degli altri comproprietari necessitadi specifica delega? Il secondo: il comproprietario che partecipi all’assemblea è portatore dell’interaquota millesimale dell’unità immobiliare indivisa?

Iniziamo dal primo quesito. In proposito si evidenzia che, sebbene sia da condividersi l’orientamentoassertore del fatto che chi partecipa alla riunione di condominio in rappresentanza degli altri com-proprietari non necessiti di specifica delega da parte di questi ultimi (in tal senso si veda: A. Cirla e G.Rota, La riforma del condominio, ed. Gruppo 24Ore, 2013, 137) essendo egli stesso un condòmino, vaanche evidenziato come il principio introdotto dal legislatore della riforma in ordine alla necessitàdella forma scritta per la partecipazione del delegato all’assemblea condominiale, porti a ritenere,analogamente, che l’intervento in qualità di rappresentante della comunione vada comunque com-provato da idonea documentazione (quale può essere il verbale della riunione dei comunisti recantela designazione in questione o uno scritto di designazione del rappresentante firmato da tutti i com-proprietari). E, conseguentemente, che la mancanza di detta documentazione legittimi l’esclusionedi colui che si qualifica come rappresentante dalla partecipazione all’assemblea.

Quanto invece al secondo quesito, precisato che per calcolare il numero dei condòmini occorreaver riguardo al numero delle unità immobiliari che siano in proprietà separata e distinta rispettoalle altre, con la conseguenza che il proprietario di più unità immobiliari è da conteggiarsi sempre inragione di un condòmino e che eventuali comproprietari della stessa unità immobiliare sono da cal-colarsi, anch’essi, come un solo condòmino, è di tutta evidenza che il comproprietario che partecipiall’assemblea non potrà che essere portatore dell’intera quota millesimale dell’unità immobiliare in-divisa. Ciò che, peraltro, conferma la tesi della necessità di comprovare da parte dell’interessato, conapposita documentazione, la sua qualifica di rappresentante della comunione.

Proprietà esclusiva e divieto di specifica destinazione Non è raro che in assemblea si deliberi, a maggioranza, di vietare, per le proprietà esclusive, specifiche

destinazioni (ad esempio: ufficio, laboratorio medico ecc.). Il che, in genere, solleva aspre discussionitra chi è favorevole ad una decisione di questo tipo e chi, invece, da tale scelta si senta leso.

Sulla questione è intervenuta la giurisprudenza secondo cui il divieto, a carico di un condòmino, didare una determinata destinazione al proprio immobile, traducendosi in una limitazione delle facoltàinerenti al diritto dominicale, non può derivare da una delibera assembleare adottata a maggioranza(che pertanto è nulla), ma presuppone il consenso unanime dei partecipanti alla comunione. E questoindipendente dalla natura contrattuale o assembleare del regolamento di condominio su cui tale de-libera vada ad incidere (in tal senso, cfr., ex multis, Cass. sent. n. 12173 dell’14.11.’91 e, più recente-mente, Cass. sent. n. 5626 del 18.4.’02).

Dunque, solo con il consenso della totalità della compagine condominiale è possibile introdurre legitti-mamente il divieto di cui trattasi; in difetto, la delibera sarà nulla e, come tale, impugnabile in ogni tempo.

Scioglimento del condominio Può accadere che alcuni condòmini intendano sciogliere l’originario unico condominio e formare

condominii distinti e separati. Il che pone l’interrogativo di quali siano le condizioni e le procedureche consentano tanto.

Occorre, allora, sapere che la materia è regolata dagli artt. 61 e 62 Disp. att. cod. civ. Ricordiamo che l’art. 61 contiene, al primo comma, una previsione (da considerarsi di natura ecce-

zionale in quanto derogatoria del generale principio dell’indivisibilità delle parti comuni senza il con-senso unanime dei partecipanti alla comunione ex art. 1119 cod. civ.: cfr. R. Triola, Il nuovocondominio, Giappichelli editore, 2013, 886), secondo cui “qualora un edificio o un gruppo di edificiappartenenti per piani o porzioni di piano a proprietari diversi si possa dividere in parti che abbianole caratteristiche di edifici autonomi, il condominio può essere sciolto e i comproprietari di ciascunaparte possono costituirsi in condominio separato”. Al successivo secondo comma, la stessa disposizioneprevede, poi, che tale scioglimento venga “deliberato dall’assemblea con la maggioranza prescrittadal secondo comma dell’articolo 1136 del codice” civile ovvero “disposto dall’autorità giudiziaria sudomanda di almeno un terzo dei comproprietari di quella parte dell’edificio della quale si chiede laseparazione”. Dal canto suo, l’art. 62 stabilisce che la previsione del primo comma dell’art. 61 si ap-plichi “anche se restano in comune con gli originari partecipanti alcune delle cose indicate dall’articolo1117 del codice” civile; inoltre, che, “qualora la divisione non possa attuarsi senza modificare lo statodelle cose e occorrano opere per la sistemazione diversa dei locali o delle dipendenze tra i condòmini,lo scioglimento del condominio” sia “deliberato dall’assemblea con la maggioranza prescritta dalquinto comma dell’articolo 1136 del codice stesso”.

E’ evidente, pertanto, che, per porre in essere l’indicata operazione, occorrerà che si verifichino, inconcreto, le condizioni (“caratteristiche di edifici autonomi”) e si rispettino le procedure (richiesta diun determinato numero di condòmini ovvero delibera assunta con specifiche maggioranze) di cui allenorme suddette. Il tutto, peraltro, anche alla luce di quanto previsto da un eventuale regolamento dicondominio di origine contrattuale che – deve ritenersi – ben potrebbe, stante la derogabilità dei citatiartt. 61 e 62, dettare specifiche disposizioni in ordine allo scioglimento.

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31aprile2017

TUTTOCONDOMINIO

Richiesta del locatore di rimborso delle spesecondominiali e oneri probatori

L’art. 9 della legge n. 392 del 1978 – come noto – pone a caricodel conduttore, salvo patto contrario, tutta una serie di spese con-dominiali (quelle relative al servizio di pulizia, al funzionamentoed all’ordinaria manutenzione dell’ascensore, alla fornitura del-l’acqua, dell’energia elettrica, del riscaldamento, ecc.).

In presenza di tale disposizione ci si chiede quali siano gli oneriprobatori a carico del locatore che richieda al conduttore il paga-mento delle spese in questione.

Sull’argomento è intervenuta recentemente la Cassazione che conla sentenza n. 22899 del 10.11.’16 ha affermato che nel giudizio incui si controverta del mancato pagamento di oneri accessori dovutidal conduttore ex art. 9 L. 392/’78 il locatore che agisca per l’adem-pimento soddisfa l’onere della prova a suo carico producendo in giu-dizio il titolo contrattuale dal quale risulti l’importo periodico dovutodal conduttore per le predette voci, o comunque l’indicazione delcriterio di calcolo che consenta di pervenire, attraverso una sempliceoperazione aritmetica, alla determinazione di tali importi.

Diversamente – ha precisato la Corte – nel caso in cui gli oneriaccessori non siano già predeterminati in contratto ma debbanoessere calcolati in base ai criteri di riparto adottati in sede di bi-lancio preventivo e consuntivo deliberato dall’assemblea dei con-dòmini e siano dovuti dal conduttore a rimborso dei pagamentieffettuati dal locatore, l’onere della prova gravante sul locatoredovrà ritenersi assolto, nel caso in cui il conduttore contesti le sin-gole voci o l’applicazione dei criteri di ripartizione e la correttezzadei conteggi o l’esistenza delle spese sostenute dal locatore, con laproduzione in giudizio da parte del locatore delle delibere condo-miniali approvative dei criteri di riparto delle spese e dei docu-menti dimostrativi degli esborsi effettivamente sostenuti e richiestia rimborso.

Sull’argomento va poi segnalata – nello stesso senso della pronun-cia della Cassazione – una decisione del Tribunale di Monza di qual-che anno fa: la sentenza 15.1.’03 che ha affermato che “il locatore ilquale convenga in giudizio il conduttore per il pagamento delle spesecondominiali ex art. 9 L. 392/’78 adempie il proprio onere probatorioproducendo i rendiconti dell’amministratore approvati dai condò-mini, mentre spetta al conduttore l’onere di specifiche contestazioniin ordine alle varie partite conteggiate, prendendo all’uopo visionedei relativi documenti giustificativi ovvero ottenendone l’esibizionea norma dell’art. 210 e ss. cod. proc. civ.”.

Paolo Scalettaris

IL PUNTO SU ...

Dati condòmini morosi e amministratoreI. Tribunale civile di Napoli

Sez. VI, ord. 1 febbraio 2017, Est. ImpresaIn tema di condominio negli edifici, la domanda volta a conse-

guire l’ordine di comunicare al creditore non soddisfatto i dati deicondòmini morosi, ai sensi dell’art. 63, comma 1, disp. att. c.c.,deve essere rivolta nei confronti dell’amministratore, e non delcondominio, trattandosi di obbligo posto dalla legge a carico delprimo. (Att. c.c., art. 63)

II. Tribunale civile di NapoliSez. VI, ord. 5 settembre 2016, Est. Impresa

In tema di condominio negli edifici, la domanda volta a conse-guire l’ordine di comunicare al creditore non soddisfatto i dati deicondòmini morosi, ai sensi dell’art. 63, comma 1, disp. att. c.c.,deve essere rivolta nei confronti dell’amministratore, mentre nonsussiste al riguardo la legittimazione passiva del condominio. (Att.c.c., art. 63)

Revoca dell’amministratore e dimissioniTribunale civile di Milano

Sez. XIII, ord. 2 dicembre 2016, Est. RotaLaddove, nelle more del procedimento instaurato al fine di ot-

tenere la revoca giudiziale dell’amministratore, quest’ultimo ras-segni le proprie dimissioni dall’incarico gestorio, permane in capoal ricorrente un interesse sostanziale ad ottenere una pronunciache investa il merito della pretesa azionata, posto che l’art. 1129,tredicesimo comma, c.c. prevede espressamente che, in caso direvoca dell’Autorità Giudiziaria, l’assemblea non possa nominarenuovamente l’amministratore che sia stato revocato. ( C.c., art.1129, art. 1130; att. c.c., art. 64) (1)

(1) La decisione rileva in quanto preclude ogni possibilità di usostrumentale delle dimissioni da parte dell’amministratore. Aquanto consta, prima pronuncia ad aver affrontato la fattispecie.

Le sentenze sono in corso di pubblicazione sull’Archivio dellelocazioni, del condominio e dell’immobiliare.

GIURISPRUDENZA DI MERITO

da LA STAMPA, 27.2.’17

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32 aprile2017

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Anno 27Numero 4

Di ret to re re spon sa bi leCOR RA DO SFOR ZA FO GLIA NI

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Il numero di marzo 2017è stato postalizzato il 20.3.2017

Co sto del la vi ta - In di ci na zio na li(Co mu ni ca zio ni ISTAT ai sen si dell’art. 81 leg ge 392/1978)

Le variazioni dell’indice Istat dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed im pie gati - da utilizzareper l’aggiornamento dei contratti di locazione - sono le seguenti:VA RIA ZIO NE AN NUA LE Da to pub bli ca to dall’ISTAT 75%Variazione settembre 2015 - settembre 2016 0,1 % 0,075%Variazione ottobre 2015 - ottobre 2016 - 0,1 % - 0,075%Variazione novembre 2015 - novembre 2016 0,1 % 0,075%Variazione dicembre 2015 - dicembre 2016 0,4 % 0,3%Variazione gennaio 2016 - gennaio 2017 0,9 % 0,675%Variazione febbraio 2016 - febbraio 2017 1,5 % 1,125%

VA RIA ZIO NE BIEN NA LEIl dato relativo alla variazione biennale non viene più pubblicato, posto che la soppressionedell’aggiornamento biennale risale al 1985. A richiesta, il dato potrà essere fornito a chi neavesse bisogno, direttamente dalla Segreteria generale della Confedilizia.

AVVERTENZA - Il dato al 75% viene qua pubblicato con tre decimali, come da computo arit-metico. Per ragioni pratiche, potrà peraltro essere utilizzato il dato con i primi due decimaliLe variazioni dell’“Indice armonizzato dei prezzi al consumo per i Paesi del l’U nio ne Europea”(cosiddetto indice armonizzato europeo, che si può utilizzare con specifica clausola nei contratti dilocazione abitativa per l’aggiornamento del canone - cfr. Confedilizia notizie febbraio ’99) sono leseguenti:VA RIA ZIO NE AN NUA LE Da to pub bli ca to dall’ISTATVariazione settembre 2015 - settembre 2016 0,1%Variazione ottobre 2015 - ottobre 2016 - 0,1%Variazione novembre 2015 - novembre 2016 0,1%Variazione dicembre 2015 - dicembre 2016 0,5%Variazione gennaio 2016 - gennaio 2017 1%Variazione febbraio 2016 - febbraio 2017 1,6%I dati Istat sono tempestivamente disponibili (il giorno stesso della diffusione) presso le Associazioniterritoriali della Confedilizia.

Proposte ed interrogazioni di nostro interesseIl Ministro dell’economia viene sollecitato da un’interrogazione

predisposta da alcuni parlamentari del Gruppo parlamentare delMovimento 5 Stelle, prima firmataria Benedetti, con la quale sichiede se le disposizioni in materia di superficie assoggettabile, aifini del pagamento della Tari, recate dai commi 645 e 647, dell’art.1 della legge n. 147/’13 (Legge di stabilità 2014), risultino effetti-vamente inapplicabili a causa della mancata emanazione dei re-lativi provvedimenti attuativi e per sapere quali iniziative intendaattivare per porre rimedio a tale situazione.

Con un’interrogazione rivolta al Ministro della giustizia, il de-putato Zardini (Pd) chiede se il Governo intenda assumere inizia-tive per prorogare o per proporre senza limiti l’obbligatorietà delricorso alla mediazione per le materie elencate nell’art. 5, comma1-bis, del d.lgs. n. 28/’10 (tra le quali vi sono le materie relative alcondominio, diritti reali, locazioni).

Il sottosegretario allo sviluppo economico Giacomelli, rispon-dendo ad un’interrogazione del deputato Becattini (Pd), con laquale si chiede di sapere se gli impianti di riscaldamento geoter-mico, in ragione del loro impatto ambientale minimo, non sianotenuti agli obblighi di contabilizzazione dei consumi previsti deld.lgs. 102/’14, ha escluso tale eventualità motivando che ognieventuale esonero dall’obbligo previsto a livello nazionale rende-rebbe l’Italia soggetta a rischio di procedura di infrazione europea,aggiungendo che la ratio della normativa è volta a far attivare ognisingolo consumatore per ridurre il fabbisogno della propriautenza, indipendentemente dalla tipologia di energia di cui siserve.

Il senatore Torrisi (Area Popolare) è il primo firmatario di undisegno di legge recante misure per l’incentivazione della rigene-razione urbana.

Disposizioni in materia di responsabilità solidale tra commit-tente e appaltatore sono contenute in un disegno di legge presen-tato dal senatore Sacconi (AP).

DAL PARLAMENTO Ci ta zio ni

Le frasi riprodotte in questo nu-mero di Confedilizia notizie (perstimolo di conoscenza e discus-sione) sono tratte dal volume LoStato - Breve storia del Leviatanodi Harold Barclay, edito da elèu-thera.

L’ordine dell’anarchia

Nella società senza stato, oanarchia, l’ordine esiste comein qualsiasi altra società inquanto le persone vivono inbase alle norme. Il compor-tamento delle persone è mo-nitorato dai propri simili.

Harold Barclay

SEGNALAZIONI

Adriano Favole, La bussoladell’antropologo, Laterza ed.,pp. XII + 140

L’autore, docente di antropo-logia culturale, raccoglie unaserie di saggi apparsi su La Let-tura e dedicati alla conoscenzadelle culture, analizzate ancheattraverso insoliti particolari,come i tatuaggi e il taglio deicapelli.

Patrizia Dogliani, Marie-AnneMatard-Bonucci, Democrazia in-sicura, Donzelli ed., pp. XIV +296

Studi, politicamente orientati,su violenze, repressioni, Statodi diritto nella storia italiana frail 1945 e il ’95, dall’attentatocontro Togliatti alle stragi neglianni Settanta, dal delitto Moroall’attività del generale DallaChiesa.

Joris-Karl Huysmans, L’oblato,pres. di Ferdinando Raffaele,D’Ettoris ed., pp. 400

Noto per A rebours, conside-rato la bibbia del decadentismo,l’autore si convertì al cattolice-simo, scrivendo fra l’altro que-st’opera in cui esprime le sueidee su liturgia, cattolicesimocontemporaneo e temi centralidella fede.

Carlo Cattaneo, John StuartMill, An Gorta Mór, La VitaFelice ed., pp. 160

Il titolo esprime, in gaelico ir-landese, la “grande carestia”che colpì l’Irlanda nel 1845-’50,con devastanti effetti sulla salutee sulla vita della popolazione:Cattaneo e Stuart Mill ne trattanocause e conseguenze economi-che.

Randa Kassis, Alexandre DelValle, Comprendere il caos si-riano, D’Ettoris ed., pp. 392 conill.

Un’antropologa e politica si-riana e un esperto francese digeopolitica spiegano la lunga etragica crisi della Siria odierna,illustrando la necessità di com-battere prima di tutto l’islamismoradicale.

Barbara Frale, Il gioco degliarcani, Centauria ed., pp. 360

L’autrice, archivista in Vati-cano, ricostruisce la Roma delprimo giubileo, nel 1300, trapapa e zingare, nobili famigliee pellegrini, badesse e medi-chesse, potere spirituale e poteremondano.

Luca Nannipieri, BellissimaItalia!, Rubbettino Rai/Eri edd.,pp. 192 con 34 ill.

Splendori e miserie del patri-monio artistico nazionale, attra-verso tutte le regioni, illustrandopaesaggi, chiese, musei, luoghi,piazze, centri culturali soventedimenticati, trascurati, ridotti ingravi condizioni.

La sentenza (inedita) della settimanaOgni mercoledì

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