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A scuola di Costituzione

A scuola di Costituzione · 2009-06-24 ·

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A scuola di Costituzione

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Introduzione alla Costituzione

Molti  pensano  che  la  Costituzione  sia  una  specie  di monumento,  un  affare  di  giuristi  e  di  politici,  collocato  in uno spazio lontano.Non  è così.  Essa,  che  è la  carta  d’identità della  nostra nazione, ha molto a che fare con le nostre vite quotidiane, il lavoro, lo studio, la salute, l’ambiente…La Costituzione è il fondamento di tutte le altre leggi e non una legge qualsiasi.

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Uno dei  pilastri  ideali  delle moderne Costituzioni  risale  al  4  luglio  1776, quando  i  rappresentanti  delle  ex colonie  inglesi  del  Nord‐America approvarono  la  Dichiarazione d’Indipendenza,  redatta  da Thomas Jefferson.“Noi  riteniamo  incontestabili  ed evidenti  per  se  stesse  le  seguenti verità:  tutti  gli  uomini  sono  stati creati uguali, essi sono stati dotati dal loro  Creatore  di  alcuni  diritti inalienabili;  tra  questi  diritti  sono  in primo  luogo  la  vita,  la  libertà,  la ricerca della felicità. Per assicurare  il  godimento di questi diritti,  gli  uomini  hanno  stabilito  tra loro dei Governi, la cui giusta autoritàemana dal consenso dei governati. 

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23  anni  dopo  la  Dichiarazione Americana,  nel  1789  iniziò in Francia  il  primo  processo costituente  europeo  con  la Dichiarazione  dei  Diritti dell’uomo e del cittadino.L’articolo  16  della  Dichiarazione conteneva  le  seguenti proposizioni:  “Un  popolo  che  non riconosce  i  diritti  dell’uomo  e  non attua la divisione dei poteri non ha Costituzione”.Ciò vuole  dire  che  il riconoscimento  dei  dritti dell’uomo  postula  che  questi diritti  preesistono  alle Costituzioni e non possono essere soppressi.

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Sul rapporto regole­felicità

Si  è felici  quando  le  regole  non  sono  un qualcosa  a  cui  devo  necessariamente obbedire  per  costrizione,  ma  fan  parte  del mio  vissuto  perché tra  regole  e  vita  non  ci vedo in mezzo il mare.

Felicia Positò

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Sessant’uno anni fa…

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… ha inizio una storia:la NOSTRA storia

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Una nuova vita per un popolo affamato di giustizia…

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L’Italia  è una  Repubblica  democratica,  fondata sul lavoro.La sovranità appartiene al popolo, che la esercita 

nelle forme e nei limiti della Costituzione.

Principi fondamentali

Art. 1

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Art. 2

La  Repubblica  riconosce  e  garantisce  i  diritti inviolabili  dell’uomo,  sia  come  singolo  sia  nelle formazioni sociali ove si svolge  la sua personalità, e richiede  l’adempimento  dei  doveri  inderogabili  di solidarietà politica, economica e sociale.

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Tutti  i  cittadini  hanno  pari  dignità sociale  e  sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di  condizioni  personali  e  sociali.È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e  l’eguaglianza  dei  cittadini,  impediscono  il pieno  sviluppo  della  persona  umana  e  l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

Art. 3

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Art. 9

La  Repubblica  promuove  lo  sviluppo  della cultura e la ricerca scientifica e tecnica.Tutela  il  paesaggio  e  il  patrimonio  storico  e 

artistico della Nazione.

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Art. 10

L'ordinamento  giuridico  italiano  si  conforma  alle norme  del  diritto  internazionale  generalmente riconosciute.

La condizione giuridica dello straniero è regolata dalla legge  in  conformità delle  norme  e  dei  trattati internazionali.

Lo  straniero,  al  quale  sia  impedito  nel  suo  paese l'effettivo  esercizio  delle  libertà democratiche  garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della  Repubblica  secondo  le  condizioni  stabilite  dalla legge.

Non è ammessa l'estradizione dello straniero per reati politici.

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Art. 11

L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla  libertà degli  altri  popoli  e  come  mezzo  di risoluzione  delle  controversie  internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle  limitazioni  di  sovranità necessarie  ad  un ordinamento che assicuri  la pace e  la giustizia  fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.

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Parte IDiritti e doveri dei cittadini

Titolo 1 - Rapporti civili

Art. 21

Tutti  hanno  diritto  di  manifestare  liberamente  il  proprio pensiero  con  la  parola,  lo  scritto  e  ogni  altro  mezzo  di diffusione.

La  stampa  non  può essere  soggetta  ad  autorizzazioni  o censure.

Si  può procedere  a  sequestro  soltanto  per  atto  motivato dell'autorità giudiziaria nel  caso di delitti, per  i quali  la  legge sulla  stampa  espressamente  lo  autorizzi,  o  nel  caso  di violazione  delle  norme  che  la  legge  stessa  prescriva  per l'indicazione dei responsabili. 

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Titolo II ­ Rapporti etico­sociali

Art. 32

La  Repubblica  tutela  la  salute  come  fondamentale diritto  dell'individuo  e  interesse  della  collettività,  e garantisce cure gratuite agli indigenti.

Nessuno  può essere  obbligato  a  un  determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge  non  può in  nessun  caso  violare  i  limiti  imposti  dal rispetto della persona umana.

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L'arte e la scienza sono libere e libero ne è l'insegnamento.La  Repubblica  detta  le  norme  generali  sull'istruzione  ed 

istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi.Enti  e  privati  hanno  il  diritto  di  istituire  scuole  ed  istituti  di 

educazione, senza oneri per lo Stato.La legge, nel fissare i diritti e gli obblighi delle scuole non statali 

che  chiedono  la  parità,  deve  assicurare  ad  esse  piena  libertà e  ai loro  alunni  un  trattamento  scolastico  equipollente  a  quello  degli alunni di scuole statali.

E` prescritto un esame di Stato per l'ammissione ai vari ordini e gradi  di  scuole  o  per  la  conclusione  di  essi  e  per  l'abilitazione all'esercizio professionale.

Le  istituzioni di  alta  cultura,  università ed  accademie,  hanno  il diritto di darsi ordinamenti autonomi nei  limiti stabiliti dalle leggi dello Stato.

Art. 33

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Art. 34

La scuola è aperta a tutti.L'istruzione  inferiore,  impartita  per  almeno  otto  anni,  èobbligatoria e gratuita.I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi.La  Repubblica  rende  effettivo  questo  diritto  con  borse  di studio,  assegni  alle  famiglie  ed  altre  provvidenze,  che devono essere attribuite per concorso.

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La donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore. Le condizioni dilavoro devono consentire  l'adempimento della  sua essenziale funzione  familiare  e  assicurare  alla madre  e  al  bambino  una speciale adeguata protezione.La  legge  stabilisce  il  limite  minimo  di  età per  il  lavoro salariato.La Repubblica tutela il lavoro dei minori con speciali norme e garantisce  ad  essi,  a  parità di  lavoro,  il  diritto  alla  parità di retribuzione.

Titolo III ­ Rapporti economici

Art. 37

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Titolo IV -Rapporti politici

Art. 53

Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva.

Il sistema tributario è informato a criteri di progressività.

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<< Da bambino mi raccontavano una storia africana.Un falco vola sopra la savana e vede un passero sdraiato sull’erba con le 

zampette per aria.Il falco chiede al passero cosa stia facendo e il passero risponde: “Ho 

saputo che il cielo sta per crollare e cerco di sostenerlo”.Il falco replica: “E pensi di riuscirci da solo?”.E il passero: “Io faccio quello che posso. Perché non mi aiuti?”Il falco si convince, e si sdraia accanto al passero con le zampe per aria.Dopo un po’ di tempo, passa una gazzella e fa la stessa domanda ai due. Si 

convince anche lei e si sdraia con le zampe per aria.Lo stesso fecero poi la zebra, la giraffa, il leone, l’elefante … e tanti altri 

animali della savana.Per quella volta, conclude la storia, il cielo non crollò. >>

Una parabola per capire meglio…

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Hanno letto:• Sul rapporto regole–felicità ‐ VALERIA IACOBELLIS• Art. 1 – ANTHONY LISCO• Art. 2 – VITO CUTRONE• Art. 3 – CRISTIAN BOCCASILE• Art. 9 – GIANLUCA GRAZIOSO• Art. 10 – CARLO LA MANTIA• Art. 11 – ANTONIO GUERCIO• Art. 21 – GAETANO DESANTIS• Art. 32 – GIANFRANCO NOVIELLI• Art. 33–37 ‐ GIUSEPPE LAVACCA• Art. 34 – ANTONIO BARILE• Art. 53 – DARIO ABBATANTUONO • Una storia africana – LUCIA LOZITO

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Montaggio a cura di:

Dario AbbatantuonoAntonio Guercio

Progetto a cura delle docenti:

Prof.ssa Maria Eugenia RossielloProf.ssa Sabina Minerva