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A

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VALUTAZIONE e S.N.V. INVALSI NEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE

(ESEMPI PER LAMATEMATICA)

TORINO27 FEBBRAIO 2013

Dirigente Tecnico Alessandro Militerno

VALUTAZIONE e S.N.V. INVALSI NEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE

(ESEMPI PER LAMATEMATICA)

TORINO27 FEBBRAIO 2013

Dirigente Tecnico Alessandro Militerno

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C’E’ VALUTAZIONE E VALUTAZIONE

VALUTAZIONE STATISTICA DEGLI APPRENDIMENTI

VALUTAZIONE DEGLI ALLIEVI NELLA PRATICA DI INSEGNAMENTO

APPRENDIMENTO

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VALUTAZIONE FORMATIVA DEGLI ALLIEVI NELLA PRATICA DI INSEGNAMENTO APPRENDIMENTO

SPETTA AI DOCENTI CHE STABILISCONO LE MODALITA’ (Collegio Docenti, Dipartimenti, Consigli di

classe ,singolo insegnante)

SERVE A MIGLIORARE L’INSEGNAMENTO APPRENDIMENTO

E’ SISTEMATICA E REGISTRA I LIVELLI DI PARTENZA ED I PROGRESSI DELLA CLASSE E DEL SINGOLO

ALLIEVO, TIENE CONTO DELLE CONDIZIONI DI CONTESTO, DELLE MOTIVAZIONI E DEI

COMPORTAMENTI PERMETTE ANCHE DI CONSIDERARE LA CREATIVITA’ E LA FANTASIA

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VALUTAZIONE FORMATIVA DEGLI ALLIEVI NELLA PRATICA DI INSEGNAMENTO APPRENDIMENTO

E’ FORMATIVA E SI SVILUPPA LUNGO TUTTO L’ANNO SCOLASTICO

PERMETTE DI VALUTARE LE COMPETENZE IN MODO DETTAGLIATO

PERMETTE DI VALUTARE LE COMPETENZE IN MODO DETTAGLIATO

E’ COMUNICATA ALLE FAMIGLIE

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VALUTAZIONE STATISTICA DEGLI APPRENDIMENTI

NON HA – e non può avere UNA VALENZA FORMATIVA DIRETTA E IMMEDIATA NEL

RAPPORTO INSEGNAMENTO APPRENDIMENTO

SI SVOLGE IN UN PERIODO DI TEMPO LIMITATO (Qualche ora : PISA 2 ore INVALSI 3

ore) PERMETTE COMPARAZIONI NAZIONALI E

INTERNAZIONALI E’ DI COMPETENZA DEI SERVIZI DI

VALUTAZIONE NAZIONALI E INTERNAZIONALI POSSIBILI RISCHI LEGATI ALLA VALUTAZIONE

STATISTICA DEGLI APPRENDIMENTI

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OSTILITA’ E DIFFIDENZE PRECONCETTE

TIMORE CHE POSSANO ESSERE UTILIZZATE PER VALUTARE L’OPERATO DEI DOCENTI

TIMORE CHE POSSANO ESSERE UTILIZZATE PER ASSEGNARE O NON ASSEGNARE FINANZIAMENTI

ALLE SCUOLE

TIMORE CHE POSSANO ALTERARE GLI AFFLUSSI DELLE NUOVE ISCRIZIONI DEGLI ALLIEVI

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TIMORI DI POSSIBILI RISCHI LEGATI ALLA VALUTAZIONE STATISTICA DEGLI APPRENDIMENTI

DISTORSIONE DIDATTICA

teaching to test

SI MUTA “MALAMENTE” IL MODO DI INSEGNARE PER FAR SUPERARE I TEST AGLI ALUNNI

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POSSIBILI RISCHI LEGATI ALLA VALUTAZIONE STATISTICA DEGLI APPRENDIMENTI

USO IMPROPROPRIO DEI RISULTATI

SI USANO PER LA VALUTAZIONE INDIVIDUALE

SI DIVULGANO PER DAR PRESTIGIO ALLA SCUOLA

NON VENGONO UTILIZZATI PER L’AUTOVALUTAZIONE

NON SONO CONSIDERATI UNA RISORSA E NON SI EFFETTUA UN “RITORNO DIDATTICO”

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IL SERVIZIO NAZIONALE DI VALUTAZIONEIN ITALIA

LA SPERIMENTAZIONE : I TRE PROGETTI PILOTA

La costruzione di un servizio nazionale ha avuto nel nostro paese una gestazione lunga e sofferta, con tempi che ci hanno visto fortemente in ritardo rispetto al panorama internazionale.

I primi segnali di una qualche attenzione al problema si ritrovano solo nel 1990, in occasione della Conferenza nazionale sulla scuola, dove per la prima volta si formulò un'ipotesi al riguardo.

Mancava ancora, in quegli anni, sia un sistema informatico centralizzato che raccogliesse i dati relativi alla scuola italiana. sia di un sistema nazionale di valutazione.

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IL SERVIZIO NAZIONALE DI VALUTAZIONEIN ITALIA

1997 Direttiva 307 istituisce il Servizio nazionale per la qualità dell'istruzione.

1999 con Decreto legislativo si trasforma il CEDE (Centro Europeo dell'Educazione) in Istituto nazionale per la valutazione del Sistema d'Istruzione (INValSI).

2000-205 avvio della 'sperimentazione'; con i Progetti Pilota gestiti dall'lNVaISI, viene impostato un sistema di rilevazione nazionale basato su una duplice tipologia di indagine:

monitoraggio su funzionamento e l'offerta formativa dell'Istituto,

censimento sugli apprendimenti degli studenti con riferimento ad alcune discipline.

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IL SERVIZIO NAZIONALE DI VALUTAZIONEIN ITALIA

PP1 Nell'anno scolastico 2001/2002, prende avvio il primo Progetto Pilota, una sorta di "prove tecniche di valutazione", per sperimentare la capacità del sistema di affrontare gli aspetti logistici e organizzativi dell' operazione, nonché di verificare la disponibilità delle scuole a parteciparvi. Vi aderirono, su base esclusivamente volontaria, 2093 istituti scolastici. Le prove di apprendimento, mutuate da precedenti esperienze e non oggetto di particolare studio ed elaborazione, vertevano sulle discipline di matematica e italiano, per le classi V elementare, 3^ media,2^ superiore.

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IL SERVIZIO NAZIONALE DI VALUTAZIONEIN ITALIA

PP2 a.s. 2002/2003, ha visto alcune azioni correttivo/migliorative rispetto alla prima esperienza:

la costruzione di un campione statistico nazionale,

l'elaborazione di test appositamente predisposti da uno staff di esperti disciplinaristi,

il pre-testing delle prove su un piccolo campione di scuole.

Alle discipline si è aggiunta Scienze, con un allineamento alle indagini internazionali, mentre le classi indagate sono state la IV elementare, la I media,la I e la III superiore.

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IL SERVIZIO NAZIONALE DI VALUTAZIONEIN ITALIA

PP3, a.s. 2003/2004, ha sostanzialmente ripercorso le modalità di quello precedente, con una maggiore attenzione alla predisposizione delle prove da parte degli esperti e la somministrazione di prove di apprendimento anche alla II classe elementare.

Snv2004; la rilevazione degli apprendimenti è divenuta obbligatoria per la primaria e secondaria di primo grado, resta facoltativa per la secondaria di II grado

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VALUTAZIONE STATISTICA DEGLI APPRENDIMENTI

VALUTAZIONE CAMPIONARIA

O

VALUTAZIONE CENSUARIA?

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COSA CI RISERVA IL FUTURO?..................

ALLA PROSSIMA SLIDE

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Direttiva del 12/10/2012 n° 85

Priorità strategiche dell’INVALSI per gli anni scolastici 2012/2013, 2013/2014 e 2014/2015

Autovalutazione e valutazione delle scuole

1. Nel corso del triennio scolastico 2012/13 – 2014/15 l’INVALSI presterà supporto ai processi di autovalutazione delle scuole fornendo loro strumenti di analisi dei dati resi disponibili dal sistema informativo del Ministero attraverso “scuola in chiaro” e dalle rilevazioni sugli apprendimenti degli studenti, nonché degli ulteriori elementi significativi integrati dalle scuole stesse.

Il supporto dell’INVALSI sarà garantito prioritariamente nell’ambito del progetto VALES, ma nella prospettiva di una progressiva estensione degli strumenti e generalizzazione dei processi di autovalutazione e valutazione a tutte le istituzioni scolastiche, in coerenza con lo schema di regolamento sul Sistema nazionale di valutazione in via di emanazione ai sensi dell’art. 2, comma 4-undevicies del decreto- legge 29 dicembre 2010, n. 255 convertito con modificazioni nella legge 26 febbraio 2011, n. 10.

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l’INVALSI definirà un quadro di riferimento per l’elaborazione dei rapporti di autovalutazione da parte delle scuole.

2. Nel corso del triennio scolastico e prioritariamente nell’ambito del progetto VALES, l’INVALSI elaborerà i protocolli di valutazione delle scuole. Essi, opportunamente validati, potranno essere successivamente utilizzati per la valutazione esterna della generalità delle istituzioni scolastiche secondo quanto previsto dall’emanando regolamento sul Servizio nazionale di valutazione.

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. Valutazione della dirigenza scolastica

1. Nel corso del triennio scolastico e prioritariamente nell’ambito del progetto VALES, l’INVALSI definirà gli indicatori per la valutazione dei dirigenti scolastici che hanno aderito al progetto stesso.

Tali indicatori, opportunamente validati, potranno essere successivamente impiegati per la valutazione di tutti i dirigenti scolastici.

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IL FASCICOLO DELLA SCUOLA

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IL PIANO DI MIGLIORAMENTO

esperienza PQM Piano Qualità e Merito

misurazione in ingresso individuazione punti da migliorare

redazione del piano miglioramento didattico

misurazione in uscita per verifica risultati

esperienza VSQ

Progetto Valutazione Sviluppo Qualità delle scuole

percorso triennale (aa.ss. 2010-2011, 2011-2012, 2012-2013) secondarie I grado di 4 province (Siracusa,Arezzo,Pavia, Mantova).

69 Istituti Comprensivi e 8 Scuole secondarie di I grado.

Autovalutazione – Utilizzo dati INVALSI e Scuola in chiaro – Piano Miglioramento – Valutazione esterna

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Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

LE FASI DELLA SPERIMENTAZIONE

1° anno (a.s. 2010-2011)

2° anno (a.s. 2011-2012)

3° anno (a.s. 2012-2013)

Verranno testati metodi e strumenti: Recupero di informazioni relative alla storia scolastica degli studenti e del contesto ambientale delle scuole da parte dell’INVALSI Costruzione dei team;Definizione del protocollo di visita;Somministrazione dei test Invalsi di prima media con vigilanza;4 visite presso le istituzioni scolastiche da parte dei team (2 a Maggio e 2 a Settembre/Ottobre); Erogazione 1° parte di finanziamento a fronte di un risultato intermedio.

Azioni migliorative:

Su richiesta delle scuole e sulla base dei risultati del primo anno, verrà avviato un processo di miglioramento supportato dall’ANSAS.

Fase finale:

Somministrazione test Invalsi di 3° media con vigilanza;

4 visite presso le istituzioni scolastiche;

Valutazione finale e ranking scuole;

Erogazione della parte restante del premio sulla base della graduatoria definitiva.

t

Dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali

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NASCITA DI UN'IDEA

COME UTILIZZARE LE PROVE INVALSI PER MIGLIORARE LA DIDATTICA ???

LE PROVE INVALSI POSSONO SERVIRE PER MIGLIORARE LA DIDATTICA DELLE DISCIPLINE?

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a

A

SI' : Soprattutto dall'esame delle domande alle quali la percentuale di risposta esatta fornita dagli allievi è modesta

SI' ALUNNI : Perché si riesce a capire se ci sono misconcetti, carenze ed errate convinzioni

SI' DOCENTI : Perchè si può comprendere se ci sono forme abituali di presentazione degli argomenti che non sono adeguate

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NASCITA DI UNA IDEA

VALUTAMATHGruppo di lavoro costituto da:

ARZARELLO Ferdinando; BAZZINI Luciana; BOCCARDO Roberta; BOCCHINO Caterina; BULGARELLI Emilia; CODAZZI Adele; DESANCTIS Luigi; EMOLI

Angela; MASINO Maria Teresa; MILITERNO Alessandro; ROBUTTI Ornella; SALVI Marina; SPADA Mario; TESTA Claudia; TRUCCHI Bruna.

Analisi degli item della Prova di MATEMATICA - INValSI PP2 (a.s. 2002-’03) SCUOLA MEDIA: classe I

(N. CASI 18.285)Si analizzano qui di seguito le domande:

n.2; n.5; n.6; n.7; n.10; n.11; n.15; n.16; n.17; n.19; n.20; n.21; n.23; n.24; n.25; n.26,

le cui risposte corrette non hanno superato il 50%.

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LE PERCENTUALI DELLE RISPOSTE2. Quale delle seguenti affermazioni è vera?

A. Un triangolo ha sempre tre altezze. (22,83%)

B. Un triangolo ha solo un’altezza. (52,83%)

C. Il numero delle altezze dipende dal tipo del triangolo (19,49%)

D. Un triangolo non sempre ha l’altezza. (2,50%)

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IL GRAFICO DELLE RISPOSTE

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IL COMMENTOL’errore è un classico fra gli errori: per molti ragazzi i triangoli hanno

una sola base ed una sola altezza. Questo errore è dovuto anche al linguaggio che comunemente si usa. Gli oggetti di uso comune hanno in genere un solo “basamento”, un solo piano d’appoggio. Il termine “base” in effetti ha delle ambiguità. Dei tre lati del triangolo solo quello posto in orizzontale viene considerato come base; il concetto di base è collegato ad “appoggio” esiste un legame con la “gravità”. Questa ambiguità ha un effetto di trascinamento sull’altezza.

Non è da escludere che l’alta percentuale della risposta C, possa essere determinata dal fatto che gli alunni non riconoscono come altezze del triangolo quelle che non “cadono” all’interno della figura.

Suggerimento didattico: superare il concetto di altezza riferito alla verticalità, dato che gli allievi considerano una sola altezza quella riferita al lato orizzontale. Un buon esercizio potrebbe essere quello di disegnare le tre altezze del triangolo, senza alcun lato in posizione orizzontale.

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MIGLIORIAMO 2011/2012

B

Per quanto riguarda la I media risultano elevate le percentuali di risposte omesse, fatto questo inaspettato visto che veniva richiesto un compito molto diffuso nella prassi didattica. Il fatto che solo il 50% degli studenti abbia risposto in modo corretto potrebbe essere dovuto al fatto che il lato su cui doveva essere tracciata l’altezza non era messo in posizione orizzontale, bensì obliqua e quindi molti studenti hanno tracciato un segmento verticale a partire dal punto C invece di tracciare la perpendicolare al lato AB.

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.IL COMMENTO

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IL COMMENTO

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L'INVALSI FORNISCE GLI STRUMENTI

Con la restituzione dei dati si offre l'opportunità alle scuole di conoscere il risultato item per item e confrontarlo con la media nazionale .(prossima slide)

Per tutte le prove proposte agli studenti dei vari livelli sono disponibili on line le guide INVALSI per la matematica e per l'italiano con l'esame item per item .

(successive slide)

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DALLA PROVA NAZIONALE 2011/2012

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ELENCO DELLE GUIDE

MATEMATICA

Guida alla lettura Prova di Matematica classe II primaria

Guida alla lettura Prova di Matematica classe V primaria

Guida alla lettura Prova di Matematica classe I secondaria di primo grado

Guida alla lettura Prova di Matematica classe II secondaria di secondo grado

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ELENCO DELLE GUIDEITALIANO

Guida alla lettura Prova di Italiano classe

II primaria Guida alla lettura Prova di Italiano classe

V primaria Guida alla lettura Prova di Italiano classe

I secondaria di primo grado Guida alla lettura Prova di Italiano classe

II secondaria di secondo grado