Accenni 10

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VOGLIO CRESCEREArte e stile, design e architettura. Crescere in grandezza, in ricchezza, in dimensioni, in importanza, in cultura, in valore. Quasi sempre la crescita rappresenta la sintesi di obiettivi condivisi. Correre e mettercela tutta: perchè c’è chi ce la fa. E non sono pochi1

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7 editoriale

L’OP

INIONE

EDITOR

IALE

Sarà che non amo pensare al mondo al buio, ma vedo meno nubi nel futuro dell’economia. Dopo aver arrancato, in

molti casi lottato a denti stretti per cercare di mantenere le posizioni o perdere il meno possibile, assistiamo ad un nuovo fermento creativo, che per noi si traduce nell’apertura di nuovi punti vendita. Questo non significa ancora che il mercato sia pronto a recepire, ma è sicuramente un primo passo per sperare di poter innescare poi un nuovo processo che porti anche a un incremento delle vendite.Come player globale, che opera in quasi tutti i paesi evoluti, posso dire che gli ultimi anni non verranno archiviati semplicemente come un periodo difficile: abbiamo vissuto cambiamenti rapidissimi, che sicuramente lasceranno un segno nell’approccio ai consumi. E non sarà un segno temporaneo, ma rimarrà ancorato al modus operandi delle aziende nel prossimo futuro. Eppure sono convinto che proprio in questi momenti sia necessario investire, credere che anche questa crisi sarà una meteora, che lascerà tante conseguenze, ma passerà. Ed è giusto giocarsi la partita.ArcLinea l’ha fatto. Ecco la scelta di investire in Asia: dopo Singapore e Seul abbiamo aperto un negozio a Pechino e, a gennaio, ne apriremo un altro a Shanghai. Un’altra area che si presenta interessante è quella Sudamericana, anche se esistono dei dazi che rendono impossibile la vendita ordinaria. Sembrano esserci buone

prospettive anche nell’area sovietica, dove però si sta sviluppando un consumo di tipo classico, che non dà grandi soddisfazioni a un’azienda come la nostra che lavora sul design.Gli Stati Uniti continuano ad essere un paese robusto dal punto di vista strutturale, ma le perplessità dei consumatori si sentono un po’ in tutti i livelli. Lo zoccolo duro rimane l’Europa, dove ogni paese ha la sua storia e le sue vicissitudini, ma in entrambi i casi gli indicatori sembrano volgere verso il sereno.Ci sono poi le realtà importanti di paesi come la Corea, che ci hanno dato soddisfazioni enormi, legate in particolare al mercato del contract del lusso, che funziona, a dispetto della crisi, ed è estremamente stimolante lavorare fianco a fianco con i grandi architetti, o creare delle partnership.

Uno stimolo in tal senso arriva anche da Accenni, un esperimento interessante che leggo volentieri e da cui ho tratto a volte degli utili spunti. È da lodare chi, parlando di stili di vita, propone una cultura del buono e del bello. Parlare di estetica contribuisce ad alzare la qualità della vita. Nel congratularmi per questa prima tappa, di dieci numeri arrivati in edicola, proprio negli anni più difficili, non posso che augurare alla rivista un lungo cammino.

voglio crescere

In copertina Shanghai 2009. Il quartiere di Pudong, visto dall’alto dei suoi grattacieli. In primo piano la Jin Mao Tower disegnata dallo studio statunitense Skidmore, Owings and Merrill. Alle sue spalle l’Oriental Pearl Tower, la celebre torre televisiva firmata dal cinese Jia Huan Cheng. ©Istockphoto/Nikada

Walter FortunaAmministratore Delegato Arc Linea Arredamenti Spa

3 anni 9 numeri 180 personaggi

8 10° numero

accenni inizia il suo 4° anno ringraziando tutti coloro che hanno contribuito alla genesi della rivista. Personaggi del territorio o cittadini del mondo, volti dietro ai quali si celano storie di creatività e di successo. Le storie che amiamo raccontare.

9 10° numero

Supplemento al numero odierno de

Direttore ResponsabileGIULIO ANTONACCI

SOCIETÀ EDITRICE ATHESIS S.P.A.

PresidenteLUIGI RIGHETTI

Consigliere DelegatoALESSANDRO ZELGER

Concessionaria di pubblicità

Vicenza - Via E. Fermi, 205Tel. 0444 396.200

Certificato n. 6371 del 04/12/2008Aut. Tribunale C.P. di Vicenza n. 12del 25/05/49

Responsabile del trattamento deidati (D. Lgs 196/03) è il DirettoreResponsabile

accenni n. 10Inverno 2009/2010

A cura di

Isabella Morseletto

Progetto e coordinamento editoriale

Videorunner

Hanno collaborato

Arianna Bagnara

Michela Burati

Marzia Busa

Gianni Caruso

Giorgio Ceolato

Ben Dradser

Marialuisa Duso

Simone Ariot

Paride Grandis

Vittorio Salgarelli

Anna Trenti

Diego Trevisan

Servizi fotografici

Nicola Zanettinwww.nicolazanettin.it

Stampa

Mediagraf Spa - PD

SOMMARIO

10WINTER

13

INTERIORS45 Il sussurro del bel design

Blunomade48 Interni vostri

Beppe Tizian52 Attitudine al progetto di coppia

Geometrie54 Armonia Contract

per Palazzo Vichy, Budapest64 Haus+ Bassano66 L’albero di Zuccato72 Top Ceramiche a Molvena

ARCHITETTURA56 Studio Amatori

architettura e scenografia

LIGHT DESIGN 68 Gonella Luce ad Alte e Vicenza

COSTRUIRE30 Le Ville del Colle - a Sovizzo32 La Barchessa - a Dueville34 Palazzetto Vescovado - a Vicenza36 Palazzo Soranzo - a Lonigo38 Villa singola - a Creazzo42 The Beach Houses - a Jesolo62 Eiland - a Schio

PERSONAGGI80 Ornella Meneguzzo

ACCENNI EVENTI17 Architettura, arte e design19 Spazio ViArt a Vicenza

IN EVIDENZA21 Percorsi - Designer Profile23 Fashion Tendency25 Guerrilla Gardening27 Co-housing

//MAPPA DEL NUOVO//PROGETTI DI ARCHITETTURANEL MONDO

Palazzo Soranzo a Lonigo, dettaglio.

A pagina 36 - ph. Nicola Zanettin

acc-sommario.qxd 30-11-2009 13:11 Pagina 10

NUOVA GAMMA 2010

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13 mappa del nuovofonte: edilportale.com - archiportale.com

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//mappadel nuovo//Progetti di architetturanel mondo

YEOSU ThE GrEaT BlUE WhalE Studio Nicoletti AssociatiYeosu Expo 2012 - Korea

YEOSU ONE OCEaNStudio SOMAYeosu Expo 2012 - Korea

rOTTErDaM MUNiCipiOStudio SOMAOffice for Metropolitan Architecture

il progetto, terzo classificato al concorso è un vero landmark nel paesaggio collinare

La figura iconica dell’edificio descrive la schie-na di una balena che affiora in superficie con due onde, indicando le due aree espositive ri-chieste (Thematic Pavilon e BPA). La coda dell’edificio si immerge nell’acqua a simulare questa emersione e l’onda, che si alza verso l’ingresso, dà all’edificio unità sia all’esterno sia all’interno. In questo modo si ottiene un’architettura che si rivela di volta in volta in modo imprevisto offrendo continuamente scorci panoramici inaspettati.

il progetto (Vincitore del concorSo) “sperimenta” l’oceano in due modi: come superficie infinita e come profondità

Il padiglione si presenta con superfici conti-nue che alterano l’orientamento da verticale a orizzontale e creano due spazi espositivi ca-ratterizzati da qualità spaziali contrastanti. Transizioni continue tra esperienze contra-stanti caratterizzano anche l’aspetto esterno del padiglione. Verso il mare l’insieme di solidi coni verticali definisce una nuova sinuosa linea di costa, un “bordo” morbido in costante dialogo tra acqua e terra. Il lato opposto del padiglione si svilup-pa fuoriterra in un tetto-paesaggio con giardi-ni e sentieri panoramici.

al centro di rotterdam dietro l’attuale sede della municipalità

La committenza ha richiesto un edificio per un utilizzo misto che potesse essere il più soste-nibile mai realizzato in Olanda, ed un altro che incorporasse l’adiacente fabbricato tutelato, risalente agli anni ‘50. Il progetto di OMA si attiene ai più ambiziosi requisiti di efficenza energetica ma considera parimenti l’intero ciclo di vita del fabbricato - dalla costruzione alla manipolazione al riutilizzo. L’edificio è costituito da un sistema strutturale ripetiti-vo e flessibile - un concetto che manifesta la sostenibilità (notevole la velocità di realizza-zione) per una solida eppur intercambiabile forma, ricca di fascino.

14 mappa del nuovofonte: edilportale.com - archiportale.com

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//mappadel nuovo//Progetti di architetturanel mondo

hElSiNKY C_lifE - City as living factory of Ecology Studio Sauerbruch Hutton, Arup, Experientia e Galley Eco CapitaSitra - Fondo Finlandese per l’Innovazione

iNChEON il NUOVO STaDiOStudio Populous, Heerim & PlannersKorea Asian Games del 2014

riO MUSEO iMMaGiNE E SUONOStudio Diller Scofidio + RenfroMIS Rio De Janeiro

nuovo quartiere a zero emissioni di carbonio di helsinky

La proposta riguarda la progettazione di un quartiere - prototipo all’interno del primo distretto a emissioni zero di carbonio della Finlandia, destinato a sorgere sulla penisola di Jätkäsaari a Helsinki. Il progetto per l’area Low2No - oggetto della prima fase del piano di sviluppo globale assieme ad altri lotti della penisola - sarà realizzato entro il 2012. L’intero distretto di Jätkäsaari, ampio circa 100 ettari, verrà realizzato entro il 2023, ma già a partire dal 2021 l’area dovrebbe risultare carbonio-negativa nelle rilevazioni ambientali su base annua. Il Sitra stesso sposterà i suoi uffici generali nella nuova area cittadina.

l’architettura dello stadio è ispirata alla più tradizionale delle danze rituali buddiste, la danza del monaco Seung moo

Con i suoi 70.000 posti a sedere la struttura po-lifunzionale rappresenterà lo stadio principale degli Asian Games del 2014. L’arena sportiva sarà il primo landmark ad essere scorto nella tratta che dall’aereoporto di Incheon (una delle città a più rapida crescita economica dell’Asia, nonché hub economico-finanziario nel Nord-est asiatico) porta a Seoul. Il guscio che ospita la zona dedicata al broadcasting e la zona per il management dei Giochi verrà sostituito da un vivace spazio commerciale, con supermer-cati e cinema multisala, creando una nuova attrazione per la comunità locale.

copacabana scelta quale nuova location per la sede del miS, strettamente legata al carattere plurale del quartiere

Il nuovo Museo occuperà una superficie com-plessiva pari a 6.000 metri quadri, con gallerie per esposizioni permanenti e temporanee, strutture per la ricerca, servizi educativi, un ri-storante panoramico, un auditorium all’aperto e attività ausiliarie. La proposta trae ispira-zione dalla spiaggia di Copacabana ed in par-ticolare dal lungomare, disegnato da Roberto Burle Marx. L’edificio è concepito come una sorta di “prolungamento verticale” del boule-vard, che attraversa metaforicamente gli spa-zi interni ed esterni del volume, segnando le ripartizioni tra le funzioni del Museo.

MADRETERRADesign Massimo Brusaterra

Con la forza dell’acqua e del genio umano, la materia immutabile diventa linguaggio e dialoga con naturalezza con il legno di castagno, di olmo, di noce...Terra e pietra, fuoco e legno, acqua che scorrendo leviga.MVK+ITALIA presenta Madreterra: la cucina che unisce il calore del legno al fascino millenario della pietra naturale.

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17 accenni eventiIn alto, ingresso ViArt da Contrà del Monte

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ViArt, in Contrà del Monte 13, è Aperto dA MArtedì A doMeniCA dAlle 10:00 Alle 19:00. tutti gli oggetti esposti, salvo diverse indicazioni, sono acquistabili direttamente presso la sede espositiva

Sopra, il mezzanino, sullo sfondo arazzodi Renata Bonfanti

Sotto, una veduta del piano terra

Panoramica del piano nobile

//Nuovi percorsitra arte e artigiaNato// nello spazio ViArt, a Vicenza

ACCENN

IEVEN

TIvicenza

Tutto questo è ViArt, il Centro Espositivo dell’Artigianato Artistico Vicentino nel cuore storico di Vicenza, un progetto di ampio respiro che promuove a livello nazionale ed internazio-nale opere artigianali di grande pregio. Le creazioni esposte cambiano periodi-camente seguendo una logica di rotazione che permetta ai visitatori di scoprire ogni volta nuo-ve opere e nuovi allestimenti, e che rappresenti per tutti i migliori artigiani un palcoscenico im-portante per presentare i propri prodotti. La visita a ViArt, organizzata sui tre pia-ni dello storico Palazzo del Monte di Pietà ri-strutturato in mirabile modo, è un percorso di elevazione che parte dalla terra e, quindi, dai manufatti a lei collegati, come la pietra, il ferro, il legno, per salire poi, fisicamente e spiritual-mente, ad incontrare tutte le altre artigianalità legate all’uomo, come l’oreficeria, la sartoria, la pelletteria fino a raggiungere nel piano nobile i materiali più leggeri ed effimeri legati alla la-vorazione della ceramica, del vetro, della carta e degli strumenti musicali. L’attuale esposizione, recentemente inau-gurata il 17 ottobre scorso, invita ad un affasci-nante percorso fra quaranta nuovi selezionatis-simi artigiani e due progetti speciali, le mostre Microcosmi e AltroVE. Fra le opere presentate, spicca la presenza di Renata Bonfanti, raffinata artista vicentina, che torna a Vicenza dopo di-versi anni. Entriamo, quindi, in ViArt. Al piano terra si trovano i manufatti in ferro, legno, terra, resina e per la prima volta a ViArt il marmo, elemento naturale tornato prepotentemente alla ribalta del design internazionale che si cimenta e con-fronta con la storia e la sua traduzione in chiave attuale attraverso aziende di primissimo piano. Al mezzanino l’argomento principe è rap-presentato dall’arte della tessitura. Fra le chic-che, oltre alle preziose trame di Renata Bonfanti, un originale abito da sposa in cashmere di Anna Viero ma anche pelletteria. Sempre al mezza-nino il progetto Microcosmi propone 22 artisti e artigiani sul tema del design del gioiello, fra il meglio della creatività veneta che si esprime attraverso sperimentazioni, provocazioni e vere e proprie architetture da indossare. Non solo oro e argento ma anche interessanti commistioni con siliconi, ceramiche e tessuti. All’interno della stessa mostra sono presenti anche alcuni pezzi della collezione di gioielli realizzati da Creativity in Action, progetto nato nel 2008 per costruire un

percorso di avvicinamento tra il mondo dell’arte contemporanea e quello della produzione orafa industriale. Protagoniste dell’ultimo piano sono le ce-ramiche e la carta. Carta intesa come materia plasmabile da lavorare, interpretare: i risultati sono veri e propri pezzi di design contempora-neo, “sculture” di carta che presentano anche interessanti elementi di bio-compatibilità, una chiave di lettura diversa e attualissima di arti-gianato e design che acquista un nuovo e fon-damentale ruolo sociale. Nello stesso piano ma nella sala del Capitolo, il richiamo alla tradizione

con opere di grande valore di artisti che hanno lavorato per l’Azienda Ceramiche Artistiche Ba-rettoni (già Antibon) di Nove, fondata nel 1600, tra le più antiche manifatture italiane. I tre piani dell’esposizione s’intrecciano e si sviluppano con AltroVE, una mostra nella mostra che apre una finestra fuori dalla provin-cia vicentina ospitando, di volta in volta, artisti artigiani d’eccellenza delle diverse città del Ve-neto. In questa edizione i protagonisti saranno gli artigiani di Venezia proposti in un fil rouge che li collega e rimanda all’insieme di tutta la nuova esposizione di ViArt che, ancora una vol-ta, afferma il suo ruolo di luogo di incontro, ac-coglienza e dialogo tra arte, persone, tradizione e futuro in un continuo e irrinunciabile scambio sinergico.

Il fermento creativo che non ti aspetti, l’artigianalità strettamente legata al mondo artistico, alla ricerca e al design. Sorprende piacevolmente la qualità, l’eccellenza e la varietà di proposte che proiettano una luce nuova e affascinante sul mondo dell’artigianato che, pur attingendo da imprescindibili radici lontane, oggi è più che mai vivo e attuale con risultati spesso stupefacenti

Piano mezzanino,in primo piano l’abito

da sposa di Anna Viero

a cura di Marzia Busa

Dalla natura della pietra di Vicenza nasce KU8SEDUTI ALLA LUCE DEL DESIGN

TRATTIAMO CON LA DOVUTA LEGGEREZZA IL PESO DELLA MATERIA

Vieni a vedere KU8 nella sua evoluzione durante la mostra d’arte contemporanea dell’artista Giorgio Dalla Costa nella Loft Gallery Miramarmi 11 Dicembre 2009 alle ore 20,30

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Peotta Armando srl - [email protected] - Via Solferino 7 - 36077 Altavilla Vicentina (VI) - tel. +39 0444 334011Esposizione: Via Melaro 15 - Alte di Montecchio Maggiore tel. +39 0444 697991

19 accenni eventi

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a cura di Diego trevisan

//architetturaarte e DesigN//Appuntamenti in agenda

Il simbolo del decostruttivismoFino al 1. marzo 2010, al Palazzo della Ragione di Padova, sarà ospitatala mostra di Zaha Hadid, un evento organizzato nell’ambito dell’Internatioal Biennal Architecture “Barbara Cappochin”. Nel 2004 Zaha Hadid è stata insignita del Pritzker Prize, considerato il Premio Nobel dell’architettura, ed è internazionalmente conosciuta per il suo contributo in campo accademico. Al momento, Zaha Hadid sta lavorando ad un vasto numero di progetti tra i quali: l’Aquatic Centre per le Olimpiadi di Londra del 2012; le Signature Towers a Dubai; il Performing Arts Centre ad Abu Dhabi; il Teatro dell’Opera a Guangzhou, Cina; residenze private negli Stati Uniti e in Russia; masterplans in Spagna, Istanbul e Medio Oriente. L’iniziativa è promossa dalla Fondazione Barbara Cappochin e dall’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della provincia di Padova. info: www.barbaracappochinfoundation.net

L’uomo vitruviano di Leonardo E’ certamente una delle immagini più duplicate al mondo, un’autentica icona dei tempi moderni perché riprodotta in innumerevoli occasioni. Per chi però vuole vederla “dal vivo” c’è un’occasione davvero speciale. E’ la mostra “Leonardo. L’uomo vitruviano fra arte e scienza”, visitabile fino al prossimo 10 gennaio 2010 alle Gallerie dell’Accademia di Venezia. Dopo sette anni dalla sua ultima apparizione in pubblico è, infatti, esposto proprio qui il celeberrimo disegno di Leonardo da Vinci, raffigurante le proporzioni umane secondo i canoni dettati dell’architetto romano Vitruvio (I sec. a.C.), detto, appunto, uomo vitruviano. Nell’esposizione alle Gallerie dell’Accademia il documento, unico e prezioso oggetto in mostra, è accompagnato da due video progettati e realizzati dal MeLa Laboratorio Multimediale dello Iuav.

Quel cane ha fatto stradaSi intitola “Il cane a sei zampe” la mostra che ha inaugurato lo spazio espositivo al terzo piano di Casa Depero a Rovereto (TN), in scena fino al 10 gennaio 2010. Curata da Eni, in collaborazione con il Mart (Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto), “Il cane a sei zampe” ripercorre con fotografie e illustrazioni la storia, l’evoluzione e i significati di uno dei loghi più celebri e conosciuti d’Italia. info: www.mart.trento.it

Balla con i futuristiNell’anno del centenario della pubblicazione del Manifesto del Futurismo di Filippo Tommaso Marinetti, il museo Peggy Guggenheim rende un doveroso omaggio al movimento artistico d’avanguardia dal titolo “Capolavori Futuristi alla Collezione Peggy Guggenheim”. Lo speciale allestimento, curato da Philip Rylands, nelle sale espositive permanenti del museo mette a fuoco un percorso tra le opere futuriste della Collezione Gianni Mattioli, a cui si aggiungono dipinti, sculture e opere su carta provenienti dalla Collezione Peggy Guggenheim e da collezioni private. Questa piccola, ma preziosa, presentazione include lavori iconici di ciascuno dei cinque artisti firmatari del Manifesto tecnico della pittura futurista pubblicato nel 1910, Balla, Boccioni, Carrà, Russolo e Severini, insieme a quelli di altri artisti legati al movimento, come Rosai, Sironi, Soffici.info: www.guggenheim-venice.it

Gli inediti di Frank O. GehryLa Triennale di Milano, nell’ambito di Triennale Architettura, presenta “Frank O. Gehry dal 1997”, a cura di Germano Celant, la prima esposizione dedicata a Frank O. Gehry che riunisce la selezione dei progetti realizzati a partire dall’importante svolta stilistica del 1997, costituita dal Guggenheim Museum di Bilbao, fino ad oggi.I progetti in mostra, per la maggior parte inediti, sono stati selezionati insieme all’architetto americano, ideando un evento espositivo che indaghi oltre agli edifici anche le loro relazioni con il territorio in un’ottica di progettazione più urbanistica: da DZ Bank Building di Berlino (1995-2001), a AGO - Art Gallery of Ontario (2000-2008), dal Jay Pritzker Pavilion di Chicago (1999-2004), all’Interactive Corporation Headquarter di New York (2003-2007), fino al resort Atlantis Sentosa di Singapore e alla sede di Abu Dhabi del Guggenheim Museum, la progettazione dei quali è cominciata tra il 2005 e il 2006. info: www.triennale.it

In nome del BauhausGenova ricorda i 90 anni dalla nascita del Bauhaus con la più ampia retrospettiva mai realizzata su Otto Hofmann (1907-1996), artista tedesco tra i più interessanti del gruppo che condivise quell’esperienza nella celebre scuola a Dessau. L’iniziativa, oltre a essere un diretto riconoscimento alla memoria di Otto Hofmann (1907-1996) - di cui è ricorso nel 2007 il centenario della nascita - rappresenta l’occasione per approfondire gli aspetti poetici dell’arte astratta nel XX secolo, attraverso l’opera di un artista che ben rappresenta quelle caratteristiche di interdisciplinarietà che hanno segnato le avanguardie europee del secolo scorso. Fino al 14 febbrao 2010 al Palazzo Ducale.info: www.palazzoducale.genova.it

Le cartoline di Yona FriedmanFino al 9 gennaio 2010, alla bresciana Galleria Massimo Minini (e per la prima volta in una galleria italiana) è ospitata una mostra del grande architetto Yona Friedman. L’allestimento ha come centro una riflessione sulla lettura architettonica dello spazio di due città italiane, Brescia e Venezia, accomunate da un legame sottile di appartenenza a un medesimo territorio, pur con specificità diverse. La riflessione di Yona Friedman parte dal suo concetto centrale di Ville Spatiale elaborato negli anni Cinquanta e, attraverso diverse varianti, giunge a un modello di Ville Spatiale non-geometrico, riproposto anche in galleria. info: www.galleriaminini.it

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^ “Il 3x3” cartellone pubblicitario vincitore del concorso, 1952ideato da Luigi Broggini e presentato da giuseppe guzzi

Frank o. gehry dal 1997, Walt Disney Concert Hall, Los angeles >

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^ giacomo BallaMercurio transita davanti al sole1914collezione gianni Mattioli

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21 designer profile

//PercorsiUn designer per tre aziende// DE

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bicromia e tridimensionalitàEffetti che si sviluppano su superfici piane e curve per un sistema modulare di rivestimenti. Nello specifico, Rose, rosa stilizzata proposta in diverse declinazioni tono su tono o a contrasto. Lavorazioni a bassorilievo, graffito e intarsio; finitura spazzolata. Per Decormarmi

la cucina "rinascimentale"In legno, marmo e acciaio, ispirata ad Andrea Palladio. Cinquecento rappresenta una nuova visione dell'ambien-te cucina traendo liberamente spunto dai modelli classi-ci, coniugando la bellezza a soluzioni tecnologicamente avanzate per cucinare. Per Arthesi

in/out doorVetro, alluminio, polipropilene. D’ispirazione dichiarata-mente naturale, Loto e Ninfea è la collezione di Nardi nata per abbattere confini tra in & out e ridisegnare gli spazi aperti tra eleganza, funzionalità e sostenibilità. Per Nardi

“Posso progettare una sedia o pareti in marmo ma il mio approccio non cambia. Le forme che progetto sono il risultato di un lavoro di sperimentazione e ricerca, una tensione creativa che spesso mi porta, in sinergia con le aziende, a tentare di superare i limiti nella realizzazione industriale dei prodotti e a percorrere strade nuove. Ecco perché, per me, ogni cosa che disegno non può prescindere da una profonda conoscenza dei materiali e delle lavorazioni ad essa connessi. La materia e gli strumenti per plasmarla vanno profondamente compresi e vissuti„raffaello Galiotto è socio ordinario adi dal 1993, e fa parte del direttivo della delegazione adi nordest.

www.galiottodesign.it

www.decormarmi.com

www.arthesi.it

www.nardigarden.it

a cura di Marzia Busa

voce al designraffaello Galiotto

23 fashion tendency

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Nicola si occupa di ricerca e sviluppo per l'industria del fashion. Critico osservatore interessato a qualsiasi forma di espressione, collabora con la rivista Accenni fornendo il proprio contributo sui temi legati in qualche misura alla moda.Roberto si occupa d'altro.

//Fra tecnica e naturalità di Nicola Panciera

Sappiamo dove stiamo andando? certo che no. Vediamo tanti segnali in continua evoluzione, ognuno di noi può dichiarare di saperli interpretare, ma quanti possono dire di saperli pre-vedere? Ma poi, ci interessa davvero prevederli oppure preferiamo stupirci man mano che appaiono?

Parliamo di tendenza quindi di quella naturale inclinazione che ci porterà ad essere in un certo modo. Non

credo si possa parlare in maniera disgiunta di tendenze diverse in diversi settori della nostra vita. E' come un grande flusso, dai confini non delineati, che influenza e modifica la nostra quotidianità. A volte questo processo si ostende in modo ben visibile a tutti e lo chiamiamo main stream (corrente principale) ma per arrivare a questo si passa attraverso una serie di cambiamenti che non sono percepiti spesso come tali. Il percepito è di vivere in una società dicotomica e simbolica. Da una parte la palese rincorsa e il ricorso ad una tecnica che sta sensibilmente cambiandoci. Il cambiamento non è solo negli strumenti che ci sono dati ma anche e soprattutto nelle aspettative che da questi abbiamo. Dall'altra, quasi come un contrappasso, la riscoperta della natura e di tutto ciò che è naturale o quantomeno lo sembra. Naturalità ricreata in luoghi non luoghi, atopici. Un prato sulla facciata di un palazzo. Ma i prati e i boschi non erano orizzontali? Si è vero, lo erano, ma nelle città non c'è lo spazio ... e così grazie alla tecnica ora si possono fare in un non luogo.

E poi si possono fare a Tokio, Parigi ... la condizione necessaria e sufficiente per la crescita rigogliosa è parte della tecnica che noi possediamo e parte della natura che costringiamo a scomode posizioni.C'è stato negli ultimi 5 anni uno straordinario incremento di ciò che ci riporta ad un concetto di naturalità, in tutti i campi, l'alimentazione, l'abbigliamento, l'architettura, il design ... ma nello stesso tempo c'è stato anche uno straordinario aumento dell'uso dell'elettronica, per semplificare il concetto.Tornando alla dicotomia e al simbolo, queste sono le due grandi e per certi aspetti apparentemente antitetiche tendenze che stiamo vivendo se non fosse per il collante che è l'uomo stesso.Siamo attirati dall'illusione dell'onnipotenza della tecnica ma ancora attratti da un prato, siamo spirituali e laicisti, siamo ancora legati ad un ricordo bucolico ma stiamo nel mezzo di una rivoluzione della tecnica. Potremmo forse ritrovare, attraverso una ulteriore compenetrazione e fusione uomo/tecnica, una forma di stabilità che ci consentirà nuovamente di sperimentare la felicità e la serenità?Io credo di sì, ma soprattutto, abbiamo alternative?

Arcimboldo, pittore rinascimentale, amava eseguire ritratti burleschi

combinando tra loro oggetti (frutta, verdura, pesci, uccelli, libri, ecc) collegati

metaforicamente al soggetto raffigurato, così da desublimare il ritratto stesso

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Ad Aquisgrana (Germania) prati verdi sulle pareti esterne del nuovo auditorium da 13.500 mq. progettatodallo Studio Danese Schmidt Hammer Lassen

Per Madeira "Buon naso per le tendenze" provocazioni in puro stile fashion

In poche paroleNella foto Nicola Panciera con Roberto Guolo (in primo piano)

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ESCAVAZIONI sartorello

TRASPORTI

D u e aziende all’avanguardia che

grazie alla volonta’ ed esperienza decen-nale del suo fondatore Sartorello Giuseppe

sono oggi dotate di un parco macchine in continuo rinnovamento ed ampliamento e di operai specializzati.

La Sartorello Escavazioni, nata da un solido patrimonio di cono-scenze tecniche ed imprendi- toriali, ha triplicato nell’ultimo

anno le proprie commesse affrontando con tenacia e determinazione il momento di crisi globale, sostenuta dall’entusiasmo delle persone che ogni giorno lavorano per farla crescere. Un’azienda questa voluta dal suo fonda-tore, ma anche dai suoi stessi collaboratori e dipendenti che lo hanno seguito da precedenti esperienze ed hanno creduto in lui. Oltre alla consolidata Sartorello Escavazioni srl, nel 2009

è nata da un’idea di Sartorello Giuseppe e da uno stretto team di collaboratori anche la Sartorello Trasporti srl che effettua

principalmente autotrasporto di cose e rifiuti conto terzi con servizio di cassoni scarrabili che supportano l’attività della

Sartorello Escavazioni srl. Escavazioni e movimento terra, estrazione di ghiaia e

materiale inerte, trasporto di merci, noleggio di macchine

e attrezzature sono le nostre principali attività. Forti anche dei certificati CSQ e IQNET e delle attestazioni SOA per le categorie OG1, OG3, OG6 e OS23 realizziamo opere pubbliche quali strade, autostrade, ponti, gallerie, demolizioni, acquedotti, gasdotti, oleodotti e

fognature. Il nostro impegno quotidiano è cercare di soddisfare anche i clienti piu’ esigenti, con la qualità del servizio che

offriamo unendo puntualità rapidità ed efficienza. Lavoriamo ogni giorno con passione ed impe-

gno guardando con entusiasmo e serietà al futuro.

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GUERRILLA

GARD

ENING

Era il 1801 quando due giardinieri americani diedero inconsapevolmente vita ad un’esperienza destinata

a diventare, due secoli dopo, vero e proprio movimento con il nome di guerrilla gardening! Si chiamavano Gerald Winstanley e John Chapman (soprannominato “seme di mela”) e pensarono che non sarebbe stata una cattiva idea quella di occuparsi, senza permesso, di un tratto di verde pubblico lasciato incolto e in balia delle intemperie. Che si tratti di seminare torsoli della mela mangiata per pranzo per poi veder crescere migliaia di alberi (come facevano i lavoratori che scavavano i fossati negli Stati Uniti post indipendenza), o l’organizzare veri e propri attacchi pianificati e gestiti grazie ai social network, il principio rimane il medesimo: non rimanere inermi davanti al degrado urbano, rimboccandosi le maniche ed agendo in nome del Verde Comune.Oggi si fanno chiamare guerriglieri, hanno cellule sparse un po’ in tutte le città e preferiscono mantenere l’anonimato. Sono armati di guanti, forbici da giardino, sacchi di terra, semi, bulbi. Gli attacchi si organizzano soprattutto la notte o di mattina all’ alba, quando non si può essere scoperti, agendo in solitaria o in gruppo, in territori privati (ma senza il permesso dell’interessato) o pubblici. L’attacco può essere testimoniato twittandolo o lasciandolo scoprire al fortunato cittadino

che tutt’un tratto si accorgerà dell’esistenza dell’aiuola sotto casa. Cosa otterranno in cambio i terroristi verdi? Nel migliore dei casi un “complimenti” da parte dei vicini, nel peggiore una denuncia. Ma confidiamo nel buon senso di istituzioni e forze dell’ ordine, perché questi guerriglieri ben distribuiti per genere, classe sociale ed età portano un contributo non indifferente alla riqualificazione del verde urbano. Per il momento le denunce sembrano non arrivare e sarebbe curioso se capitasse, considerando lo sgravo di cui può godere l’amministrazione che vede assolvere un compito da volontari non certo a libro paga. Aiuole dimenticate da Dio, giardini pubblici sporchi e abbandonati, parchi urbani secchi e senza colori possono un po’ alla volta tornare a nuova vita grazie a questi nuovi eroi dell’ecologia. Per rintracciare i gruppi più attivi si deve volare verso nord, in Olanda, e nei paesi scandinavi dove il senso civico si sa è ben radicato; non ci si deve quindi stupire se a Cophenaghen, il 1° luglio del 1996, un gruppo di mille persone (avete capito bene, mille) ha trasformato in una notte un pezzo di terra vuoto in un giardino fiorito. Oltreoceano, nella grande mela, i guerriglieri si sono diffusi così capillarmente da aver spinto alcuni investitori all’ acquisto di interi piani di grattacieli da adibire a serre per le coltivazioni che in questo modo possono

approvigionare la city, avvalorando quel famoso consumo a kilometro zero oggi tanto di moda. Stando in Italia, se a Treviso gli ultimi attacchi hanno preso di mira piccoli spazi verdi intorno agli alberi urbani piantando erbe aromatiche utilizzate dagli stessi abitanti del quartiere, il nucleo vicentino sta sperimentando la seed bomb: una bomba di fiori da lanciare a distanza e in grado di neutralizzare l’ avanzata del cemento e diffondere fiori colorati. Dal sito del gruppo berico (http://ggvi.tumblr.com/) apprendiamo che bastano pochi ingredienti per costruire la bomba fai da te: argilla, concime, acqua e semi. Dopo la mescita e la seccatura dell’impasto basta individuare un campo vuoto, un giardino semi abbandonato, uno spazio in disuso e lanciare la bomba. Se la stagione è piovosa, i semi germineranno e il green power avrà attecchito. Don’t Worry gente, perché ora sapete bene che se vedete un gruppo di uomini, donne, giovani o anziani aggirarsi e bazzicare nelle vicinanze di giardini e aiuole abbandonate, non si tratta di maleintenzionati o improvvisati ladruncoli dell’ultima ora.Sono i guerriglieri del verde, eco-angeli pronti alla rivoluzione verde.

Sono i nuovi giardinieri autonomi che salvano (clandestinamente) il degrado del verde abbandonato. Da New York a Vicenza

a cura di Simone Ariot

> La seed bombwww.guerrillagardening.org

Guerrilla Gardening I guerriglieri del verde

25 guerrilla gardening

AAuugguurrii ddii ccuuoorree ppeerraarrrreeddaammeennttii ffaattttii ccoonn iill ccuuoorree!!

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di Simone Ariot • foto di Nicola Zanettin

Anche a Vicenza, per crisi o creatività, si sviluppano le esperienze di convivenza tra amici. Oltre l’età universitaria

i chiamavano coinquilini, ed erano giovani studenti universitari o di-sperati neo fuoriusciti di casa alla ricerca dell’avventurosa convivenza. Si condivideva tutto, salvo il partner (ma in qualche comune in puro spirito hippie anche quello). Oggi la nuova mania anglofila li ha pro-mossi a co-houser impegnati in un’experience di co-housing, filosofia

di vita che vede sempre più giovani staccarsi da mamma e papà per prendere casa con… gli amici. Saranno gli innumerevoli matrimoni andati male o il terrore di abbandonare per sempre un’adolescenza prolungata all'infinito, ma si sta spostando sem-pre più avanti quell’ingresso all’età adulta da sempre celebrato con l’inseri-mento di una coppia in una nuova formula residenziale.“Vuoi vivere con me?” dice una quasi trentenne all’altrettanto quasi trenten-ne fidanzato.“Col piffero, ripassa tra 5 anni, prima voglio divertirmi, e vado a vivere con gli amici!. Ma quando vuoi, passa pure a trovarmi!”.Generalismi e semplificazioni sociologiche a parte, la condivisione di casa si sta diffondendo oltre alle grandi città universitarie, tanto da spingere alcune agenzie immobiliari a prendere in considerazione contratti d’affitto un tem-po riservati a Milano e Roma. Per comprendere meglio il fenomeno, abbiamo fatto visita a qualche "famiglia" di co-houser facendoci raccontare come vivono l'esperienza e cosa ha fatto emergere in loro la voglia di sperimentare questa forma abitativa.Partiamo dal centro del centro storico, quella Piazza dei Signori dove in un at-tico all'ultimo piano Luca (assicuratore ventinovenne) e Andrea (pubblicitario di tre anni più grande) passano le loro serate (perchè di giorno si lavora, e non poco). Non avendo e soprattutto non volendo la televisione (se è volontà di un pubblicitario è tutto un programma) ed amando cucinare, è proprio tra tavola e fornelli che passano i pochi momenti in cui s'incontrano a parlare di tutto e di più, magari con l'aggiunta di qualche piatto considerando le numerose amici-zie in comune. L'appartamento interessato non è proprio quello che s'intende un rifugio sgangherato, grazie alla presenza di pezzi di design che incontrano il gusto british da una parte e fashion dall'altra, indubbiamente richiamo per le amicizie femminili questa volta non spaventate da calzini sporchi o tavolette del vater alzato. Tra i due co-houser stanno circa tre metri a separarne le al-cove; Luca dorme nella camera-soffitta e capita di conseguenza che passino anche tre o quattro giorni senza rendersi conto della presenza dell'altro. Non certo nelle serate dei fine settimana che anticipano l'estate, quando il bar di sotto si vede soffiare clienti dalle feste con tanto di dj che si organizzano su all'attico. E i vicini? Nessun problema, sono tutti uffici e studi, salvo un ap-partamento, magistralmente vissuto da una gentile vicina molto collaborativa e paziente. La situazione, che sembra idilliaca, lo è forse meno per i mezzi motorizzati dei nostri due, relegati dai proprietari al garage o posto auto non propriamente sotto casa e costretti a prolungate soste invernali, ma tanto se si abita in centro.........

Sant'Andrea, più defilati ma sempre comodi al centro, incontriamo Antonio e Riccardo (30 e 29). Il primo è un addetto al marketing bancario con la passione del sassofono, il secondo uno psicologo che vive di musica facendo l'insegnante di chitarra e il musicista. Questa volta l'appartamento è di proprietà (indovinate chi fra i due

27 co-housing

Alessia, Pippo e Betty nell'ingresso del loro appartamento in Vicenza Contrà delle Canove

Riccardo Bertuzzo, jazzista e inse-gnante di chitarra

Antonio, di giorno uomo di marketing,

di notte sassofonista (in coppia con

Riccardo). Per la gioia dei vicini

Luca, assicuratore ormai trentenne, tra una pratica e l'altra alle prese con la pulizia di casa

Andrea, di professione pubblicitario

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avrà meno problemi ad accendere un mutuo?) e la presenza di un amico serve per rendere meno pesanti le rate da pagare. "Sono ormai sei anni che abitiamo insieme, mi sembra impossibile se ci penso ma in effetti non mi accorgo quasi nemmeno della sua presenza...." ci spiega Antonio facendosi una gran risata. Due lavori diversi con orari opposti. Quando Antonio è in ufficio, Riccardo se ne sta a casa, impegnato in lezioni di chitarra che impartisce a giovani rockettari vicentini fino all'ora di cena, momento in cui il ragazzo in giacca e cravatta rimette piede nel suo appartamento e si incrocia con il musicista, pronto per uscire in direzione dei locali dove si esibisce con la band. E per cenare come ci si organizza? sempli-ce: "credenze e armadietti divisi in due da una cortina di ferro che non lascia scampo, e così per il frigorifero, a blocchi separati". In realtà, come accennato, c'è un elemento che fa da filo rosso tra i due: la musica. Chitarra e sassofono, si sa, possono andare molto d'accordo soprattutto se il genere preferito è il jazz. E allora immaginiamoceli, questi trentenni che di notte trovano pace provando accordi esotici dai complessi nomi frazionati, per la gioia dei vicini che si addormenteran-no sulle note di Charlie Parker e Dizzie Gillespie.

a vediamo cosa succede quando una convivenza è a tre, e addirittura mista: Elisabetta, Pippo e Alessia. Il loro appartamento in Contrà delle Canove è a dir poco vissuto. Alle pareti grandi carte geografiche di età post bellica sottolineano la vocazione da globetrotters dei tre inquilini. Una di loro, Elisabetta, è appena tornata da un viaggio in India dove,

come da tradizione, ha cercato se stessa dopo una scelta che l'ha vista lasciare definitivamente la sua professione di architetto per dedicarsi alla sua grande pas-sione: il teatro. Accantonata la laurea (sarà per sempre?) nel cassetto, osserva le carte geografiche, regalo della mamma maestra, e pensa a come ogni angolo della casa porti un ricordo della vita precedente alla convivenza da parte di ognuno di loro. "Quando guardo questi oggetti (soprammobili, creazioni artistiche, qua-dri...), mi rendo conto che vivere con qualcuno non è solo un'occasione per conosce-re l'altro, ma un'opportunità per conoscere meglio se stessi. Il confronto è continuo, e se si sopravvive è perchè s'impara a smussare quegli angoli del proprio carattere incompatibili con una convivenza". Forse, la ricetta per una futura e più tradizio-nale unione (matrimonio?) potrebbe proprio essere un’esperienza di co-housing prolungata per qualche anno. Se non decolla, meglio non pensare al giorno più bello almeno per un po'! Respirando l'aria di casa, qui in Contrà delle Canove, si capisce subito che un elemento che probabilmente unisce tutti e tre è la ricerca di qualcosa, forse per chiarirsi le idee: se Elisabetta è passata dall'architettura al teatro, Alessia è una maestra d'asilo che nel tempo libero si dedica ai massaggi Shiatsu e Pippo commesso di un negozio musicale e bassista dei "Vertical", gruppo rock locale piuttosto conosciuto. Tra una cena e l' altra, dove ci si cimenta spesso e volentieri nella cucina etnica conosciuta nei più disparati viaggi, le conversazioni a tema "speranze del futuro" non sono rare. Condite da zenzero o guacamole, annaffiate da the marocchino o sakè, risultano forse meno pesanti e pericolose di quanto possano apparire se gestite nel silenzio di un grigio monolocale da single, forse più utile ad ospitare la nuova fiamma di turno, ma sicuramente più freddo e, cosa da non sottovalutare, costoso.

Si chiama I-partment e rappresenta l’ennesimo tentativo di vir-tualizzare la socializzazione e l’amore. Nato in Cina nel 2003 il sito affida agli iscritti un appartamento da arredare, vivere e ordinare come si vuole. Il proprio avatar (quasi sempre donna), perenne-mente sorridente, deve occuparsi solo delle più futili faccende di casa, magari in compagnia di un cagnolino (anch’esso virtuale) che fa tanto signorina bon ton. Utilità del tutto? Attendere l’arrivo di un boyfriend, questa volta reale, disposto a prendersi la “sventu-rata” dopo una ricerca reale non andata a buon fine. Stranezze

da un Sol levante in piena trasformazione tanto nell’economia quanto nelle abitudini sociali più radicate come appunto le strate-gie di “acchiappo” che, evidentemente, vanno sempre più nella di-rezione dell’immaginazione. Che la moda sia destinata ad espan-dersi in occidente? www.ipart.cn

E IN CINA LA CONVIVENZA È VIRTUALE

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Couscous e vino rosso: abbinameto

blasfemo e sperimentale, dal sapore global

Composizione dal titolo "Aspettando Ikea", falso d'autore. Moderna instal-lazione che ritrae la necessità al ri-sparmio delle giovani generazioni

Modello di dispensa a divisione anti-litigio, per assicurare ai conviventi un pacifico approvvigionamento

Sassofono: sarà quello vero o quello

finto? consoliamoci con una bibita in

sottofondo

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Le Ville del ColleVivere nel verde lontani dallo stress

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Le Ville di Sovizzo Colle e il comfort abitativoII comfort abitativo nasce dall’omogeneità delle sensazioni che si provano nell’interno della abitazione. Su queste basi Acropolis lavora affinchè non esistano le sensazioni di caldo, di freddo, di umido, di secco in modo che vi sia una unica sensazione: quella di “star bene”. Nella casa così costruita si forma un microclima che è fonte soprattutto di benessere psicofisico, mentre nessun senso di disagio viene avvertito.

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Ultime soluzioni disponibili

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Vivere in un ambiente sano e confortevole è fondamentale per chi vuole mantenere a lungo nel tempo ottime condizioni di salute.Dopo una intensa giornata passata fuori casa, sulla strada, al lavoro, in ambienti che oramai sono inquinati sotto tutti gli aspetti, rincasare in una abitazione sana e confortevole diventa una terapia per depurare il corpo e la mente.

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La BarchessaNel centro storico di Dueville



ACropoLIS rESTAUrA E VENDEAcropolis sta restaurando con grande attenzione una elegante Barchessa nel centro storico di Dueville per realizzare abitazioni esclusive, ricche di tradizione e permeate dal grande comfort abitativo tipico dello stile Acropolis.L’operazione immobiliare, oltre a rappresentare una grande opportunità residenziale, si configura come un investimento ad alta resa, per la qualità della costruzione, la location e l’incredibile benessere di cui godranno gli abitanti.

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Restauri di pregioPalazzetto Vescovado a Vicenza

Dal Palazzetto di Contrà Vescovado la vista su Piazza Castello e sul celebre Torrione che la caratterizza e la sovrasta.Foto di Nicola Zanettin

ACropoLIS rESTAUrA E VENDEIn pieno centro storico di Vicenza, nella esclusiva e tranquilla Contrà Vescovado, Acropolis restaura e propone in vendita tre abitazioni di gran classe, situate in un palazzetto terra cielo. Le residenze sono dotate di ampi garages e cantine

al piano terra con accesso diretto all’abitazione ed entrata riservata. L’immobile, che affaccia pienamente su Contrà Vescovado, gode della vista sul Duomo e sul Torrione di Piazza Castello ed è completato da terrazze e da una magnifica loggia.

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Nel rispetto delle caratteristiche architet-toniche viene eseguito un restauro volto a valorizzare e impreziosire l’immobile. Elementi legati alle tradizioni si legano a nuovi metodi costruttivi con l’aggiunta di soluzioni tecnologiche all’avanguardia. Un esempio è la depurazione costante dell’aria, che permette di avere un ambiente salubre anche nei mesi invernali (quando è mag-giore la presenza di polveri sottili). Questo, aggiunto al recupero del calore, consente un forte risparmio energetico.

Secondo gli standard di Acropolis, per que-sto edificio è prevista una certificazione energetica in classe A.

Negli appartamenti gli spazi sono ben di-stribuiti fra la zona giorno e la zona notte, le stanze sono ampie e luminose, i bagni fine-strati, la metratura per ogni singola unità è attorno ai 200 metri quadrati commerciali.

Le abitazioni sono dotate di ogni comfort, i materiali impiegati sono di altissimo livello, così come le finiture sono accurate, quasi maniacali.

CASACLIMA CLASSE ATutte gli edifici del complesso Palazzetto Vescovado sono certificati dall’agenzia Casaclima di Bolzano in

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Negli acquerelli, libere interpretazioni di Toni Vedù

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Restauri di pregioPalazzo Soranzo a LonigoACropoLIS rESTAUrA E VENDEUn pezzo di storia della città, ricco di dettagli preziosi e caratterizzato da un importante piano nobile. Spazioso e luminoso, Palazzo Soranzo è completo di affreschi e travi tutte dipinte a mano, riportate all’antico splendore dal restauro firmato Acropolis.



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Villa Via SpessaA Creazzo, una grande Villa Singola

Foto di Nicola Zanettin

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ACropoLIS VENDEL‘immobile si trova a Creazzo in Via Spessa, una zona di particolare pregio. Circondata da abitazioni similari, l’unità immobiliare, occasione unica nel suo genere, è composta da:

Abitazione distribuita su tre livelli :1. pIANo TErrA, ingresso, scala.2. pIANo prIMo, secondo ingresso, soggiorno con terrazze, cucina di ampie dimensioni con ripostiglio, corridoio, tre comode camere da letto, 2 bagni e ripostiglio in zona notte.3. pIANo INTErrATo, garages di circa 80mq, bagno, sala caldaia, corridoio, taverna, cantinaII TUTTo pEr UN ToTALE DI 350 m2 CoMMErCIALI

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INIZIATI I LAVORI SULLE FONDAMENTAJesoloe le The Beach HousesGià divenuto icona dell'eccellenza sul litorale veneziano, il complesso residenziale nato dalla matita di Richard Meier rappresenta oggi una straordinaria opportunità residenzialedi Anna Trenti

L’Impresa ZH Srl, General Contractor del pro-getto “The Beach Houses” ha ufficialmente iniziati i lavori delle fondamenta nel litorale di Jesolo Lido. Nella foto l’aggiornamento dal cantiere evidenzia il consolidamento del fondo dopo il completamento dello scavo. La costruzione dell’innovativo edificio pro-seguirà a ritmi serrati con il coinvolgimento anche di Somec Srl (vetrature e frangisole) e di Site Impianti Srl (impianti elettrici), per rispettare i tempi di consegna delle residenze sulla spiaggia, prevista nel 2011.

Cantieri a pieno regime

Le residenze sono dotate di grandi terrazzi arredati, che offrono viste spettacolari della spiaggia, dei giardini, dei solarium e delle piscine.Negli attici si sublima la quintessenza delle Beach Houses: luce, altezza, spazi infiniti. E su ogni tetto una piscina privata

“Sto creando un nuovo concetto di spazio, dove trascorrere le vacanze e il tempo libero, utilizzando come unità di misura le dimensioni umane”.

[ Richard Meier ]

Jesolo fronte mare: bastano queste tre parole per rappresentare nel triveneto la definizione dell'esclusività. Se poi aggiungete un’oasi di eleganza, pace e raffinatezza disegnata da un celebre architetto di fama mondiale e realizzata da Hobag Spa il risultato è assoluto. The Beach Houses è proprio questo: una delle ultime possibilità di affacciarsi su una spiaggia immacolata, godere una residenza di altissimo livello con servizi eccellenti, con ampie vedute del mare aperto e meravigliosi giardini privati. In questa residenza Meier ha saputo applicare alla perfezione il suo inconfondibile stile fino a giungere ad utilizzare la luce per allargare gli spazi, armonizzare i volumi, aprire viste spettacolari da pareti e balconi che affacciano sulle piscine, sui solarium e sui giardini.

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Al piano terra, a disposizione dei proprietari, una serie di piscine contornate da solarium in legno; tranquillità e spazi dove potersi rilassare godendosi la vista del mare.All'interno delle Beach Houses è a disposizione dei residenti una SPA privata con area lounge e sauna

www.hobag.it

Realizzato da Hobag S.p.a.

Gli interni delle residenze sono ovviamente lussuosi, curati in ogni dettaglio ed offerti secondo gli standard internazionali, per celebrare degnamente questa nuova icona del vivere, destinata ad essere il punto di riferimento negli anni a venire per Jesolo e per tutta la riviera

illustrazioni copyright dbox inc. (2009)

Il progetto Jesolo Lido Village Oltre alle The Beach Houses, l'offerta residenziale Jesolo Lido Village comprende anche le The Pool Houses (sono disponibili gli ultimi 3 appartamenti) e The Hotel & Spa di prossima costruzione. Tutti firmati da Richard Meier & Partners ed ispirati dalla qualità incontaminata della luce naturale, i tre progetti coniugano l’eccellenza architettonica moderna con la bellezza classica del litorale adriatico, e sono vocati a costituire l’icona del design residenziale della costa veneziana.

Richard Meier è un architetto conosciuto ed apprezzato in tutto il mondo per le sue opere simbolo. Le opere di Richard Meier & Partners sono immediatamente riconoscibili e godono di un prestigio internazionale.

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JLV Ufficio VenditePiazza Le Corbusier s.n.(Ex Via Levantina 128)30016 Jesolo (VE)

Tel. 800 366 266 - 0421 380 125

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Nel fascino di un palazzo quattrocentesco al centro di Vicenza nasce Blunomade, lo spazio progettuale di Nicola Damianfoto di Mauro Pozzer Blunomade è un piccolo spazio di

fascino progettato da Nicola Damian tra le antiche mura di un palazzo quattrocentesco del centro di Vicenza.Nasce da passione e ricerca per il progetto e dall’esigenza di uscire dall’omologazione generata dall’offerta di moltissimi marchi noti, spesso simili tra loro.

Da blunomade personalità e personalizzazione sono in primo piano. E’ un ambiente sperimentale dove il solo Pensiero è in mostra. Idea e su misura sono i termini del suo linguaggio, per fuggire dai luoghi comuni del design.Il nome evoca le antiche popolazioni nomadi berbere dei Touareg, gli Uomini Blu.

A lato, veduta generale dello spazio progettato da Nicola Damian (nella foto in alto), nel centro di Vicenza

BLUNOMADEIL SUSSURRO DEL BEL DESIGN

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Così concepito lo spazio di Contra’ S.Biagio è in continuo movimento, è luogo di incontri e scambi di idee e diviene un generatore di relazioni in bilico tra arredo, arti e sperimentazioni.Blunomade applica una filosofia slow al fare arredo tradizionale, attraverso inserimenti graduali e progressivi. Con competenza progettuale viene concepito un viaggio per tappe.

Nicola si pone come suggeritore creativo e personal shopper; traduce i sogni del cliente mantenendo una forte impronta personale: l’ambiente così ci assomiglia.Oggi il cliente è molto attento, spende ed investe solo per quello che ha un valore reale e duraturo. Vuole manifattura, etica e competenza. Tutti aspetti che sono nel dna di blunomade.Il Pensiero suggerisce il progetto

UNA vISItA A BLUNOMADE è UN’ESPERIENzA DA NON PERDERE

“non amo il design gridato, un bel Pensiero merita di essere sussurrato„

[ Nicola Damian ]

Spazio Living dove elementi di design trovano il loro trade union nel grande tappeto rosso

La cottura blunomade: ispirata ai touareg del deserto

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irripetibile, centrato sull’ambiente e sull’individuo. Il pregio qualitativo nella scelta dei materiali e le lavorazioni personalizzate ad hoc rafforzano ulteriormente l’alto livello di contenuti.Cucina in primis: ogni cucina è un progetto unico frutto di incessante ricerca e puntuale sperimentazione. Vocate all’accoglienza, al convivio. Nessun modulo precostituito ne misure

condizionanti. Fatte a mano e con l’ausilio di tecnologie all’avanguardia, vengono realizzate ad opera della sinergia tra eccellenze dell’artigianato nazionale.

Una visita a blunomade è un esperienza da non perdere ed è accessibile anche grazie agli orari flessibili ed alla possibilità di fissare appuntamenti non impegnativi a qualsiasi orario del giorno.

www.blunomade.it

Blunomade di Nicola DamianContrà Pedemuro S. Biagio, 8536100 Vicenza

Tel. 0444 325428338 4143955

Nella foto all’interno dello spazio blunomade di Vicenza, un tavolo multiuso con piano e struttura in ferro trattato con una cera speciale

Isola cottura in onice pakistano su struttura in ferro

La cottura blunomade: ispirata ai touareg del deserto

48 beppe tizian

“Ho scelto di vivere per arredare spazi da vivere

”è il cerchio che si chiude

di Beppe Tizianfoto di Ricky Gianola

Quella dell’interior designer è la mia professione ed è una professione che amo e che fa parte della mia vita anche quando non sono al tavolo da disegno e a colloquio con un cliente o in visita ad un cantiere.

intuire sviluppare e realizzare i sogni del cliente,

curiositàmantenere viva la curiosità per la storia e l’arte trasportandole all’inter-no dei miei progetti con l’utilizzo di materiali, forme ed oggetti

armonia è il risultato che ogni progetto deve generare a lavori conclusi.Sono convinto che solo attraverso lo sviluppo di queste doti si può dare ad ogni committente un risultato che è sempre unico ed esclusivo.

inTeRni vosTRi

49 beppe tizian

inTeRni vosTRiBE

PPE

TIZI

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igne

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nei dettagli emerge la cura maniacale che mira alla riconoscibilità

Attico a vicenza.Cucina e zona cottura ricordano le atmosfere dell’Upper West sidedi Manhattan

Beppe Tizian,designer, autore del servizio

Lo sTRA a Passo di Riva, illuminato da scenografie di luce

Gli interni dello sTRA con la divisione funzionale delle aree

showroom elettrodomestici.soluzioni techiche ed eleementi di rottura

50 beppe tizian

www.beppetizian.comwww.arredamentiaz.it

Beppe Tizian Interior DesignContrà Mure Corpus Domini, 7236100 Vicenza

Tel. 0444 [email protected]

Arredamenti dalla A alla Zvia Lago Di Vico, 536015 Schio (VI)


La collaborazione che ho sviluppato in questi anni con la Falegnameria Arredamenti dalla A alla Z ha assunto un’im-portanza fondamentale per il conseguimento del risultato finale del mio lavoro. La loro esperienza nelle lavorazioni richieste unita al mio estro di progettista ha dato vita a degli interni spettacolari e curati in ogni particolare.

iL LAvoRo in TeAM

Beppe Tizian con Francesco Zocche, Aldo Persico (a sinistra) e vittorio Zocche (a destra)di Falegnameria Arredamenti dalla A alla Z

A destraAttico a vicenza. Morbidi contrasti nei dettagli e linearità nei passaggi

- Impianti elettrici civili, industriali e stradali

- Impianti scariche atmosferiche

- Impianti domotica fotovoltaici

- Impianti di automazione

- Impianti di allarme

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- Impianti telefonici

- Illuminotecnica

- Impianti TVCC

ELI. di Carbognin Andrea opera dal 1992 nel

settore dell’impiantistica civile e industriale.

Affermata realtà aziendale vanta importanti

realizzazioni e potenzialità d’intervento in Veneto,

Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Toscana ed Emilia

Romagna grazie ad una struttura organizzativa

versatile formata da personale giovane e dinami-

co e ad una dotazione di mezzi moderna ed

efficiente. Cresciuta assieme al notevole sviluppo

del settore, è arrivata ad affiancare aziende leader

. Con tutte, la serietà e la professionalità sono

state alla base di un rapporto che si consolida da

tempo. Nel corso degli anni ELI. si è strutturata in

modo da non tralasciare la crescente richiesta di

manutenzione ordinaria che, grazie ad un ufficio

tecnico, un parco mezzi, attrezzature in proprio e al

personale altamente qualificato, fanno di

quest’aspetto un vero punto di forza dell’azienda,

soprattutto in termini di affidabilità e d’ intervento.

Non fermatevi alle apparenze.La nostra esperienza va oltre...

ALONTE (VI ) - Via Degli Alpini, 9 - Tel e Fax: 0444 835061 - [email protected]

ELI.di Carbognin A.

IMPIANTI TECNOLOGICI

pagina 28-11-2009 17:00 Pagina 1

52 geometrie

di Paride Grandis Con idee molto chiare e tanta voglia di affermarsi, Olivier Angot e Sabrina Galanti presentano geoMETRIe, frutto dell’unione professionale oltre che affettiva di una giovane coppia che ama il proprio lavoro fino al coinvolgimento totale.Olivier e Sabrina affrontano gli incarichi con una precisa distinzione dei ruoli pur accu-

munati dalla propensione al progetto totale, che prediligono rispetto agli interventi spot che non consentono l’approfondimento.L’approccio si basa sulla ricerca della cono-scenza profonda della committenza al fine di ritagliarsi un ruolo sartoriale, a misura di dialogo. Dialogo e conoscenza si traducono poi in passaparola, lo strumento che Olivier

geometrieAttitUDiNe AL PrOGettO Di COPPiA

Pavimenti, rivestimenti e arredobagno tra le forniture che caratterizzano il portfolio di un retail vicentino

geoMETRIe pavimenti

A sinistraArredobagno. Di mastella il mobile bagno e pensile in legno laccato bianco con doppio lavabo sopra piano e miscelatori cromati

A destraAbitazione privata. Parete in Ardesia spacco cava e pavimento in Gres porcellanato

53 geometrie

www.geometriepavimenti.it

GeometrieVia Ceccarini, 18Vicenza


GEOM

ETRIE

in questa paginaAbitazione privata. marmo Desert Stone levigato opaco e listoni in legno prefinito essenza rovere, finitura spazzolata, oliato

ph. Nicola Zanettin

A sinistraArredobagno. Di mastella il mobile bagno e pensile in legno laccato bianco con doppio lavabo sopra piano e miscelatori cromati

A destraAbitazione privata. Parete in Ardesia spacco cava e pavimento in Gres porcellanato

e Sabrina concordano nel prediligere nelle pubbliche relazioni e nella ricerca di nuovi contatti. In tema di specializzazione geoMETRIe tratta la fornitura e posa in opera di pavimenti e rivestimenti naturali e tecnici, orientandosi prevalentemente su abitazioni private e spazi retail o locali aperti al pubblico, curando le finiture in modo poco invasivo a beneficio della piacevolezza del contatto con essi.

54 armonia_contract

Nelle straordinarie scenografie dell’Hotel Palazzo Zichy a Budapest la sintesi iconografica di uno stile italiano travolgente di Paride Grandis

Nell’ottocentesco Palazzo Zichy nel cen-tro storico di Pest, circondato da edifici dalle caratteristiche architettoniche pure della Mitteleuropa, l’intervento stilistico di Armonia Contract ha permesso la nascita di un Hotel dalle proporzioni internazio-

nali. Elegante, curato in ogni dettaglio, l’arredamento degli interni assume pro-porzioni scenografiche per accogliere gli ospiti in visita alla capitale europea per un turismo tipicamente business di alto standard.

Alle spalle un lavoro estenuante di ricer-ca a stretto contatto con i progettisti e gli esecutori materiali, fatta di proposte, verifiche, adattamenti che hanno portato all’entrata in servizio della struttura nei primi mesi dell’anno in corso.

armonia_contractFUNZIONALE ELEGANZA DI CHARME

55 armonia_contract

www.armoniacontract.com

armonia_contractVia Pasinato, 736060 Romano D’Ezzelino (VI)


Armonia Contract è consu-lenza d’arredo e forniture in tutto il mondo. Dal portfo-lio dell’azienda allestimenti in ITALIA, UNGHERIA, NEW YORK, INGHILTERRA, SCOZIA, SVEZIA, NORVEGIA, NIGERIA, BOSTON, RUSSIA, GERMANIA, BELGIO, GRECIA, ROMANIA, FRANCIA, AUSTRIA.

ARMON

IA_contra

ct

Sedute nello spazio lounge dell’Hotel

Hall con vista sulla sala da pranzo (sotto)

Reception desk

Esterno di Palazzo Zichy

Area relax all’interno del centro wellness

Dicono Di noiLa dirigenza dell'hotel:

“... un fornitore che considero veramente un fuoriclasse del servizio, della qualità e anche del prezzo. Si chiama Bruno Baù e la sua azienda si chiama Armonia contract di Romano d'Ezzelino. Lo studio tecnico e l'organizzazione della produzione e del montaggio sono competitivi, precisi, puntuali e con una qualità veramente ottima. inoltre, Bruno ha dimostrato sempre una grande disponibilità sia professionale che umana„

Aree di transizione fra ambienti diversi

Le camere dell’Hotel

ATS illuminazione SHOWROOM Via Bellini n.10 - S.Giuseppe di Cassola (VI)Tel. 0424.36439 Fax. 0424.391856 email [email protected] MATeRiAle eleTTRicO Via Grande, 121 CassolaTel. 0424.255500 Fax. 0424.255525

pagina 1-12-2009 12:34 Pagina 1

GRIGIANTE CASA BIOS.S. Marosticana, loc. Tre Scalini DUEVILLE (Vicenza)Tel 0444 945777 r.a. - Fax 0444 299875 - www.casabio.com - [email protected]

pagina 28-11-2009 10:50 Pagina 2

Zanotta - Minotti - Casamilano - Tom Dixon - Driade - Matteograssi - Roda - Culti - Lema

Rina Menardi - B’ravo - Cappellini - Ivano Redaelli - Brionvega - Design House Stockholm

Normann Copenhagen - E15 - Casamania - Flos - Ingo Maurer - Viabizzuno - Foscarini - Cattelan Italia

65 haus+

haus

+ar

redi

e o

gget

tiUno store in centro città, laboratorio di design e di arredamento

di Anna Trentifoto di Ricky Gianola

Lo chiamano negozio, ma il termine è improprio: grandi spa-zi, arredi curati, pezzi di grande respiro. Nello store Haus+ di Bassano il segno forte del restauro curato dall’Architetto Giuseppe Lazzarotto esprime il desiderio di Osmar Zanin di andare oltre le vetrine: l’arredamento di design diventa protagonista in questo spazio/laboratorio all’avanguardia dove si parla di bellezza e di privilegio, anche se poi questi due termini non necessariamente si devono sposare.Full immersion nel mondo del design per questo ambiente dal candore evidente, curato da Osmar Zanin con la collaborazio-ne di Stefano Marcante e Mauro Gobbin.

Osmar Zanin (nella foto) e alcuni scorci dello showroom Haus+ di Bassano

haus+ BASSANO

www.hauspiu.com

haus+ showroomPiazzale Cadorna, 1 - Bassano

Tel. 0424 522425 [email protected]

Ogni elementO è unitO all’altrO per semplice innestO manuale, senza l’impiegO di viti per il mOntaggiO e può ruOtare su se stessO di 360°

66 zuccato

Spesso le trovate più geniali nascono da idee semplici. La semplicità e la funzionalità sono ancora oggi la chiave del successo degli oggetti di uso quotidiano, soprattutto quando questi sono interpretati e approfonditi nella logica del design.

Un esempio di questa sinergia è ben rappresentato dal progetto Mytree di Zuccato. L’idea di partenza del suo creatore è stata la rielaborazione strutturale di un oggetto molto semplice - come lo è appunto l’appendiabiti - coniugando l’uso dell’acciaio inossidabile,

Sviluppato per i progettisti e gli arredatori, il progetto MYTREE è un sistema aperto per offrire soluzioni di alta qualità per la casa, l’ufficio ed il contract. Totalmente made in Italy

l’alberO di zuccatO

> i piani tavolo in mdf del sistema mYtree

di vittorio salgarelli ∙ foto dvr fotografia

67 zuccato

materiale dalle molteplici qualità con le conoscenze acquisite nel campo della meccanica e il gusto per forme intuitive e funzionali. L’albero di Zuccato ha assunto così una connotazione modulare grazie alla quale l’oggetto può essere interpretato in molteplici e personali varianti

da chi lo utilizza, semplicemente aggiungendo o sottraendo gli elementi che lo vanno a comporre, così da poterlo adattare ad ogni ambiente in casa e ufficio, oppure utilizzato per soluzioni contract o retail. A premiare il lavoro di ricerca fatto nella direzione della modularità del sistema è giunto il riconoscimento del brevetto.

www.mytree.it

ZUCCATO GIORGIO sncvia Progresso, 29Marano Vicentino (VI)

Tel. 0445 560 [email protected]

IL SISTEMA MOdULARE MYTREE l’altezza della struttura è

personalizzabile e la lunghezza degli elementi può variare in basealle esigenze: ogni elemento

misura 10 cm di altezza, mentre la lunghezza viene prodotta

in 3 versioni di 12/27/34 cm. le misure possono esserecomunque personalizzate.

il materiale utilizzato è acciaio inox.

ZUCC

ATO

inte

rior d

esig

n

La produzione, la finitura (satinatura) e il montaggio vengono effettuate all’interno dell’azienda stessa. Il sistema modulare MYTREE è brevettato e il marchio è registrato

grazie alla mOdularità, cambiandO le basi di appOggiO, l’OggettO può diventare all’OccOrrenza appendiabiti, servO mutO, pOrtasalviette Oppure trasfOrmarsi cOmpletamente

68 gonella luce

Artemide

Di Catellani & Smith questa scultura luminosa per l’allestimento Eco-logic lightl’evento appena concluso nello showroom Gonella Luce di Vicenza che ha presentato le nuove applicazioni LED interpretate da Enzo Catellani

69 gonella luce

GONE

LLA

LUCE

light

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[email protected]

Gonella Luce

Alte Ceccato Viale Stazione, 13Tel. 0444 696087

Vicenza Via Btg. Monte Berico, 38/40Tel. 0444 546697

I negozi Gonella Luce a Vicenza e Alte Ceccatofoto di Nicola Zanettin

Fra le mille lampade che ogni giorno si illuminano negli showroom Gonella Luce, sempre più sono quelle defini-

te con l’acronimo LED. Per molti si tratta ancora delle luci spia degli audiovisivi, ma per gli addetti ai lavori, per i progettisti e soprattutto per i Light Designers si tratta del presente e del futuro dell’illuminotec-nica. Nello spirito Gonella Luce, la speri-mentazione fa parte dell’offerta, assieme al servizio progettazione ed installazione, alle prove in cantiere, alla collaborazione

con gli studi di progettazione, per una panoramica completa sui grandi marchi dell’illuminotecnica. Da 50 anni Gonella Luce mette a disposi-zione la propria esperienza per offrire alla clientela privata ed ai professionisti con-sulenza e assistenza nella realizzazione di impianti di illuminazione su misura (adeguati alle esigenze specifiche) sce-nografici (per l’esasperazione delle forme architettoniche) o semplicemente funzio-nali e confortevoli.

LIGHT DESIGNERS

Artemide Flos Fontana Arte Ingo Maurer Venini Foscarini Barovier&Toso Catellani&Smith

Studio e progettazione d’interniRealizzazione arredamenti su misura moderni e classici

Forniture per casa vacanzeHotel

ResidenceBar

RistorantiNegozi

LA FALEGNAMERIA S.a.S. Di Citton Tiziano & C. - 36061 Bassano del Grappa (VI) - Via Bortolo Sacchi, 37/41 - Tel. /Fax 0424 567801

acc08_084.pdf 24-03-2009 11:40:41

Hotel Palladio - Via Contrà Oratorio dei Servi, 25 - 36100 Vicenza (VI) - Tel. 0444325347 - Fax. 0444 393632

Situato nel cuore di Vicenza, in un palazzo del XV secolo appena

restaurato, l'Hotel Palladio è a soli due passi dalla Basilica Palladiana e

dal Teatro Olimpico, e rappresenta il luogo ideale per qualsiasi tipo di

soggiorno, sia per lo svago, sia per gli affari e lo shopping.

Con la sobrietà della facciata e la raffinatezza degli ambienti, unisce al

comfort un servizio personalizzato, un'atmosfera rilassante ed una calda

ospitalità, essendo dotato di tutte le più moderne comodità pur

conservando lo charme e la classe tipici di un grande albergo.

www.hotel-palladio.it

acc-HotelPalladio.qxd 24-03-2009 14:26 Pagina 1

72 topceramiche

“Top Servizio nella tradizione e nel design contemporaneo„

Nelle fotoArea benessere con bagno turco - showroom Top Ceramiche

Passione e competenza, al fianco dei progettisti.Per muoversi in libertà.

testo di Valentina Cotardo

Top Ceramiche a Molvena sta diventando un vero e proprio punto di riferimento per l’arredobagno nella provincia di vicenza. Partiti a pieno regime 18 mesi fa nella progettazione e realizzazione di sale da bagno, già conosciuti per la ventennale esperienza nelle pavimentazioni e nei rivestimenti, mettiamo ora a disposizione del progettista e del privato ambienti in cui il cliente può concretizzare sogni. La suddivisione dello show room in due zone, una dedicata all’arredo e l’altra al rivestimento di superfici, unita alla strategia di un continuo

aggiornamento e formazione dei consulenti, ci permette di mantenere elevato lo standards del nostro lavoro e di emergere in un mercato dove la concorrenza si dimostra sempre più agguerrita. Crediamo molto nei legami con i clienti e per questo ogni spazio lo pensiamo come fosse nostro, in modo che interagisca con le emozioni personali dell’interlocutore, rapportando il giusto costo con un mix di prodotti di altissima qualità ed eleganza dedicando un’attenzione particolare fino all’accessorio finale.

ToP CeramiChe

PROSEGUE SENZA TREGUA IL CAMMINO NEL MONDO DELL’ARREDOBAGNO

73 topceramiche

ToP CeramiChe

PROSEGUE SENZA TREGUA IL CAMMINO NEL MONDO DELL’ARREDOBAGNO

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Sempre piu consegniamo lavori “chiavi in mano” consigliando, dove serve, anche la scelta di stufe e camini a legna supportati da uno show room dedicato esclusivamente a questo.

Negli anni abbiamo imparato ad ascoltare le esigenze del privato e del professionista, instaurando con loro un rapporto di fiducia. Non siamo solo consulenti ma veri e propri tecnici in continuo aggiornamento.

Nelle foto in altoIn collaborazione con Sicis allestimenti showroom Top Ceramiche Molvena

a sinistraAllestimenti arredobagno

75 topceramiche

www.topceramiche.it

Top CeramicheVia Ponticello, 4936060 Molvena


Nelle fotoAllestimento funzionante Caldo Ambiente

Nella foto in altoIl corner Bisazza nello showroom Top Ceramiche di Molvena

Via F. Filzi - 36022 Cassola - Vicenza - S.S. 47 Rosà - Bassano - Tel. 0424 567524 - Fax 0424 569749 - [email protected]

www.sgarbossadino.it

Pavimenti alla veneziana classici e moderni, sia per ele-

ganti ristrutturazioni, con colori e forme tradizionali,

sia per ambienti moderni con colori sgargianti e inno-

vativi. Nata nel 1961 a Rosà dalla volontà di Dino Sgarbossa,

la ditta Sgarbossa Dino e Figli conserva inalterata nella qua-

rantennale esperienza tutti i segreti delle più antiche tecniche

dei maestri terrazzai. Il Terrazzo alla Veneziana si distingue

per la variabilità cromatica nella fase costruttiva e per l’unici-

tà del suo insieme irripetibile. L’opera che ne risulta, sempre

unica, nasce dal gesto dell’artigiano nel posare un frammento

di pietra, di diversa forma e colore, l’uno dopo l’altro.

Unendo la passione di una vita, perfezionando negli anni

quello che si ritiene il migliore modo di costruire un Terrazzo

alla Veneziana, oggi Dino Sgarbossa e i suoi figli promuovo-

no e custodiscono l’arte veneta dei pavimenti. La procedura

è quella usata nei tempi antichi, con l’unica variazione che

il legante usato è il cemento e non la calce. Sono rimaste

inalterate le modalità di posa dei disegni eseguiti in “spolve-

ro” non con dime di legno o d’altro materiale, in modo che

le lavorazioni inserite nel pavimento formino un tutt’uno con

lo stesso, messe in opera nel medesimo giorno. La tecnica

utilizzata è appunto quella veneta del “fresco su fresco”:

nell’arco di ventiquattr’ore si completa la realizzazione del

pavimento, in modo da evitare fessurazioni o altre imperfe-

zioni. Il sottofondo del pavimento, per garantire il lavoro a

regola d’arte, è fatto dalla stessa ditta Sgarbossa. Anche le

fasce e qualsiasi altra lavorazione vengono eseguite senza

lasciare al legante il tempo di asciugare, in modo che non si

vedano riprese nel getto, che formerebbero delle staccature

all’interno del pavimento stesso. L’infinità varietà di quest’ar-

te consente un ampio ventaglio di scelte per il committente, il

quale può programmare a monte della posa in opera, esigen-

ze cromatiche, stilistiche e architettoniche, contribuendo così

alla nascita del suo pavimento alla veneziana impossibile da

riprodurre in eguale fattezza. La sede è fornita di un’ampia

esposizione e di un laboratorio dotato di moderni macchinari

che hanno permesso all’azienda di ampliare la propria produ-

zione fornendo al cliente anche scale e complementi d’arredo

in graniglia di marmo. La ditta ha certificato tutte le varie fasi

di lavorazione secondo la norma UNI EN ISO 9001:2000

Sgarbossa Dino e F igli

Azienda certificata secondo le norme Uni-EN ISO 9001-2000

Pavimentazioni alla veneziana

Ornella Meneguzzo con il figlio Tiziano ritratti da Mauro Pozzer

80 ornella meneguzzo

ORNE

LLA

MEN

EGUZ

ZO

Nonostante molti concordino nel sostenere che il

mercato del lusso non conosca crisi, il pericolo è

dietro l’angolo: una ciclica, periodica e pericolosa

crisi di idee.

Talvolta, però, non serve un master in luxury fashion &

design per lanciare un nuovo marchio o prodotto, ma è più

semplicemente saggio affidarsi ad

un’amata, onesta e talvolta abusata

parola: qualità.

Nel caso di 13 Ornella Meneguzzo,

brand operante nel settore fashion, la

qualità al top del prodotto si sposa con

l’obiettivo di offrire alle donne un’im-

magine ricercata ed esclusiva, in grado

di farle sentire protagoniste di un sogno

dalle radici ben solide. Le clienti che

si affidano a 13 Ornella Meneguzzo

(www.13ornellameneguzzo.com) cerca-

no il meglio, proprio come l’omonima

designer che da il nome al marchio.

Partendo da una passione che la vede

impegnata nel creare vestiti e borset-

te per la sua collezione di oltre 700 bambole antiche, un bel

giorno Ornella capisce che una passione può trasformarsi

in qualcosa di più, trasformandosi in professione. Nato nel

2007, il marchio debutta in pompa magna al Salone del

lusso facendo parlare di se grazie alla borsa da un milione

di euro, immediatamente venduta e altrettanto immediata-

mente richiesta in replica da un folto

pubblico parzialmente accontentato.

Cosa deve avere una borsa per valere

un milione di euro? Semplice: la pre-

senza di diamanti puri incastonati

nel manico e un design che la inseri-

sce di diritto tra gli istant classic de-

gli oggetti femminili. Borse, scarpe,

pellicce, accessori in cui il materiale

dominante, la pelliccia, dialoga con

pietre preziose in un gioco che vuole

il confronto fra tradizione e innova-

zione, passato e futuro, classico e

moderno. I progetti futuri di Ornella

e del figlio Tiziano, responsabile del-

la parte gestionale e amministrativa

Toglieteci tuttoma non il superfluo

Ornella MeneguzzO ed il figliO TizianO aLLa guIda dI uN BraNd eSCLuSIvO, fONdaTO SuL deSIgN e SuLLa quaLITà deI maTerIaLI. SeNza mezze mISure

di Simone Ariot ∙ foto di Mauro Pozzer


Borsetta in preziosa pelliccia di visone con manico tempestato da oltre 700 brillanti nelle creazioni esclusive di Ornella Meneguzzo

Borsette della collezione prêt-à-porter di Ornella Meneguzzo

dell’azienda, sono concentrati all’espansione nei più significati-

vi mercati della moda e del lusso (milano, Parigi, Londra, mosca,

New York) attraverso l’apertura di boutique monomarca, ma non

solo. Per solleticare la curiosità di lettori e lettrici, possiamo

anticipare che la premiata coppia madre-figlio sta sviluppando

un progetto che vedrà la moda accostarsi all’arte in una forma

di sperimentazione che eleva una borsa, una pelliccia o un paio

di decolleté ad opera d’arte, affiancandole ad essa. Lusso, lusso

e ancora lusso nel dNa di un brand che lascia comunque spazio

a una linea prêt-à-porter in cui i diamanti diventano cristalli

Svarovski per concedere a più donne il lusso di sognare, magari

nel giorno più bello, accarezzate dall’abito bianco con inser-

ti in pelliccia e diamanti, come nella migliore tradizione di

13 Ornella meneguzzo.

www.13ornellameneguzzo.com


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Eseguiamo il nostro lavoro con passione, convinti della necessità di superare la realtà di sem-plice cantiere edile; offriamo un “servizio integrato” basato sulla conoscenza profonda delle tecniche di lavorazione edili, sull’aggiornamento continuo nell’utilizzo delle nuove metodologie di intervento e sulla loro sperimentazione concreta e continua in cantiere.

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