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Adattarsi
all’inverno
Vincere le
paure
Fabrizia Berera
Desenzano – 24.01.2015
L’arte di nutrire e mantenere la vita Secondo la Medicina Tradizionale Cinese
La salute
una responsabilità dell’uomo
La forza dell’energia corretta dipende non solo da fattori
ereditari, ma anche da quanto l’individuo fa per
mantenerla vigorosa, grazie a:
1. la capacità di adattarsi ai ritmi stagionali
2. un modo di alimentarsi sano,
3. un’attività fisica equilibrata,
4. una vita affettiva serena, evitando stress ed eccessi di ogni tipo.
Il movimento Acqua
• Inverno
• Freddo
• Reni/Vescica • Organi di senso: orecchio
• Tessuti: ossa e midolli
• Umori: saliva densa
• Manifestazione: capelli
• Shen: ZHI = volontà
• Emozioni negative: paura
• Sapore: salato
Il Rene e le sue funzioni
Il ruolo principale del Rene è di tesaurizzare
È, infatti, la riserva energetica fondamentale
dell’organismo che occorre mantenere e
rinnovare. In caso di necessità, il Rene
compensa le deficienze degli altri organi e al
venir meno delle forze vitali. Per questo è
necessario mantenerlo tonico e allontanare ciò
che può ferirlo come gli stati cronici di paura.
Il Rene e il suo Shen: la volontà
Dell’acqua è la determinazione: dalla sorgente
montana essa scava il suo percorso, aggira gli
ostacoli, vince ogni resistenza e giunge, dove
deve, al mare.
Se l’uomo sta bene e la sua energia renale è
potente, tende a realizzare con la stessa
determinazione le sue doti personali per
compiere il compito che ha nella vita.
ZHI volere - Reni
Per la medicina cinese il volere è prima di
tutto voler vivere, è l’impulso vitale naturale,
è la ricerca di tutto ciò che è conforme,
favorevole, utile al mantenimento della vita.
Lo ZHI è anche il desiderio di affermarsi, di
realizzarsi, di avere riconoscimenti, è la
determinazione a soddisfare i propri desideri.
Lo ZHI designa la forza del carattere, la
determinazione, la perseveranza, la volontà di
portare a compimento i progetti.
Il Rene e il suo Shen: la volontà
Se l’energia del Rene è deficitaria,
• si diventa indecisi e mutevoli negli
obiettivi;
• ci si scoraggia facilmente, ci si arrende
davanti agli ostacoli;
• si perdono il gusto per la vita, la speranza
e la fiducia in se stessi.
• si ha un indebolimento della memoria (il
Rene è collegato ad alcune funzioni
neurologiche quali la memoria perché il jing renale regge il sistema nervoso).
Adattarsi all’inverno
Adattarsi è per non
ammalarsi:
- Non solo nel
vestire
- Non solo
nell’alimentarsi
- Non solo nel fare
attività fisica
- Non solo nel
rapporto
sonno/veglia
Questo soffio agisce nel profondo di noi,
nella nostra mente e nel nostro spirito.
Dobbiamo esserne consapevoli!
Inverno: tutto deve restare
concentrato all’interno
“I tre mesi dell’inverno sono chiamati
Chiudere e tesaurizzare.
L’acqua gela, la terra si fende;
Nulla ha a che vedere con lo yang.
Si va a letto presto; ci si alza tardi.
Bisogna fare tutto seguendo la luce del sole,
Esercitando il volere
Come sotterrato, come nascosto,
Occupandosi solo di sé,
Prendendo pieno possesso di sé.
Occorre fuggire il freddo e ricercare il caldo;
Non lasciar sfuggire nulla dagli strati della pelle,
Per non perdere tutti i soffi” (Suwen, 2).
Inverno: tutto deve restare
concentrato all’interno
“Questa è la corrispondenza ai soffi dell’inverno,
Questa è la Via che mantiene la tesaurizzazione
della vita.
Andare controcorrente porta attacco al Rene;
causando in primavera delle impotenze e dei
cedimenti, per insufficiente apporto alla
produzione della vita”. (Suwen, 2).
Accogliere la stagione del riposo
L’inverno è il momento per capire quello che vogliamo,
per rimuovere le nostre paure, per rinforzare la nostra
volontà, per trovare la capacità di dire no, di rifiutare
quello che non ci è conforme, per non farci più imporre
cose contro la nostra volontà.
Se l’interiorizzazione comincia con l’energia
dell’autunno, l’introspezione è tipicamente un’attività
invernale; è importante ricercare momenti di solitudine
per ripensare alla propria vita, al proprio modo di agire,
alle proprie motivazioni, per cercare e coltivare in sé le
proprie risorse, per guardare in faccia le proprie paure.
L'energia climatica Freddo
Oltre a essere un’energia climatica esterna
il freddo può avere un’origine interna.
Si sviluppa quando:
ci alimentiamo in modo scorretto, ad
esempio quando mangiamo troppi alimenti
di natura fredda in inverno,
ci lasciamo prendere dalle ansie e dalle
paure.
Il freddo lede lo yang
– Se il freddo attacca lo Stomaco e la Milza, soffriranno
nelle loro funzioni di ricevimento degli alimenti, di
discesa e di trasporto con sintomi quali dolori gastrici
e addominali, vomito, diarrea.
– Se il freddo attacca il Polmone, nelle sue funzioni di
diffusione e discesa si hanno sintomi quali tosse con
espettorato acquoso, edemi.
– Se il freddo attacca il Rene, si hanno sintomi quali
dolori e freddo nella zona lombare, urine chiare, feci
pastose, edemi, ascite.
La dietetica in inverno
In inverno l'organismo
deve far fronte al freddo
con alimenti riscaldanti
e nutrienti, meglio se di
natura tiepida o calda;
ottimi quindi i cereali, le
zuppe, le carni; sono
pure ammessi i grassi in
quantità moderata. In
questa stagione è
meglio evitare cibi dolci
tossici e troppo piccanti.
1. Alimenti di natura tiepida o calda.
SALATO purgativo - ammorbidente
F. Berera, LA DIETETICA
CINESE. Copyright Red 2009
• Ammorbidisce gli ammassi (cisti, nodosità, gozzo, lipomi).
• Elimina le stasi di sangue.
• Per la sua natura discendente è purgativo e aiuta il transito.
• Rinforza le ossa.
Il quadrante settentrionale genera il freddo, il freddo genera l’Acqua,
l’Acqua genera il salato, il salato genera e nutre i Reni che generano le
ossa e il midollo (Suwen, cap. 5).
2. Alimenti tonificanti la Milza e il Rene, dal
sapore salato, dolce, un poco piccante.
La dietetica in inverno
Alimenti consigliati in inverno
• Cereali: avena, riso, orzo, farina di grano saraceno, farro.
• Verdure: aglio, alghe, anacardio, carota, cavolini di Bruxelles,
cavolo, cavalo verza, cipolla, fagioli, fave, funghi, patata, piselli,
finocchi, ortica, peperone, porri, scalogno, sedano, soia gialla,
zucca, zucchina.
• Carni: agnello, anatra, fegato di bovino, maiale, pollo, manzo –
cozze, gamberetti e crostacei in genere, pesce azzurro, seppie,
vongole.
• Latticini: formaggio di soia, formaggio di capra, yogurt.
• Frutta: ananas, castagna, litchi, mandorla, noce, nocciola, uva.
• Spezie e condimenti: Angelica cinese, anice, anice stellato,
aneto, basilico, cannella, cardamomo, chiodi di garofano,
coriandolo, maggiorana, noce moscata, pistacchi, pepe,
peperoncino, prezzemolo, rosmarino,sesamo, timo, zenzero.
• Tisane: Astragalo, Fieno greco, semi di Finocchio.
La paura kong
La sensazione emotiva collegata
all'Acqua è la paura, intesa anche
come ansia generalizzata (paura che
viviamo in anticipo), timore di agire, o
anche cattivi presentimenti.
«Sotto l’effetto di una paura di cui
non ci si riesce a liberare si
produce un attacco alle
essenze/jing. Una volta che le
essenze sono attaccate vi è
impotenza e cedimento: le
essenze discendono da sole. È la
capacità di tesaurizzare del Rene
a essere colpita» (LS, 8).
La paura attacca il Rene
Il Rene tesaurizzano le essenze e
sono la sede del volere.
Una volta che il volere è colpito
non ci si può neppure ricordare di
ciò che si è appena detto; i lombi e
la spina dorsale si irrigidiscono;
l’uomo non può piegarsi né avanti,
né indietro (Lingshu, 8).
La paura attacca il Rene
Liberarsi dalle paure
• Guardare in faccia le
proprie paure
• Migliorare la propria
autostima
• Imparare a respirare
• Fare meditazione
• Evitare sostanze
ansiogene
Contro la paura: l’importanza del cammino interiore
•Essere consapevoli che la vita non ci
appartiene.
La vita è diversa da come la
programmiamo: MA non possiamo
tenere tutto sotto controllo.
•Accettare:
- la vita come viene,
- di non avere soluzioni
prefabbricate.
•Ricercare stabilità unicamente nelle
nostre forze interiori. Col tempo,
crescendo, ci rende capaci di grandi
libertà interiori e diventa il segreto
della serenità.
Contro la paura: avere fiducia nella Vita
Feng Ta-yu (1120-1170), Ritorno sotto il vento,
Museo nazionale del Palazzo, Taipei.
Dall’Uomo alla Terra
e dalla Terra al Cielo,
è tutto un movimento
circolare di ritorno:
unità fiduciosa degli
esseri e delle cose al di
là delle tempeste
dell’esistenza,
inevitabilmente
passeggere.
Contro la paura:
riscoprire la gioia di vivere
Gioia è imparare a vivere il
momento presente che conquista
tutta la nostra attenzione, liberi da
eccitamento e da apatia, per
cogliere i doni e i segni di
rinnovamento che ogni giorno e
ogni incontro portano con sé.
Gioia è cercare di essere ottimisti,
sicuri di poter realizzare le nostre
aspirazioni personali, con pazienza,
certo, ma con intelligenza e
determinazione.
Pensiamo ogni giorno a ciò
che abbiamo, invece di
pensare a ciò che abbiamo
perso o non ancora ottenuto;
poniamo la nostra attenzione a
tutti gli incontri e i fatti della
giornata che ci hanno
arricchito e fanno di noi la
persona che siamo.