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IODOS A JN«outro oi** «*'_/

r. 7 de Abril w

ESCE OGNI SABATQ

SBTTIMANALB DMOBlãTW ILLÜSTBA1

«¦rrrTl £-) h<M%

Anno XXXIII- N. 1.487 - S. Paolo, 11 Febbraio, 1939 - Uffici: Rua José Bonifácio, 110 - 2/ Sobreloja

al tempo delia cintura di castitáüiscgno di Lea Candini — Parole di Franca

Boni — Musica di Tina Capriolo.

¦———' "¦

IL MARITO — Dunque', alia mia ciá, sarei padre-? Non de-sco a trovare la ehiave dei misteró.

IL NIPOTB — Eccola.

%.

m% a p ti s m acose spiacevoli

j^\\ ?V"

adattamenti

H>_^^

LíEI, — Perchó non provi a gioenro <la roíitro-atlaeí-o,tesoro. E' seccantc dire aile aiuichc cho il mio iidanzato Iail portiere! ...

CCPIIH) — Sensato, signore, se ugisco cosi, ni.i lio per(luto Porco o la ,'roecia . . .

i conti mal fat.ti m a 1 i g n i t á

r~-~s I»(,i, appena 1'inito di tagliare ciucsto ramo, andró n

casa a míuíginre.

— Ah, Maria é in viaggio? I_ il marito liceve sue no-lizie?

Si, ona lei teia anônima al giorno.

Sala

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ço<-íl«

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Flit ó morle ccrla para os insocloi

porquo consisto numa combinação do

poderosos demônios mortiforos quo não

podem sor superados. Flit passou porprovas as mais rigorosas, sondo cor.ho-cido o sou podor de exterminar. Por essarazão V.S. deve sempre exigir Flit-erecusar todos os suecedaneos. O jacto doFiit não mancha e é inoffonsivo para as

pessoas. Verifique si o soldadinhoapparece na lata.

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m-

uomo senza tascheTal Pinguei da liar-

daiu.r, rrcchiu iicculluiu',che mangia assai di ra

du r dorme al fresca, —è llgiu alie parole di Erau-eescii: - "Xon parlar Iasclie, non parlar basto-110.,," II basloiir al'hlt, per ria eh'é zoppoj

Ir lancho non gli serro-na, jiurlroppo!

li non ni poria; r; unuomo inlelligeiili : —messi insii nu sei franchiper il pranzo, — nau dumanda di piú, a n 'ha d'a-vanzo, r siedt in Irai-toria Iraiiijiiiltami nl< . —iVon i di quei nu ndieliiche, niorendo, lascianosoldi, casi i riu dia nda.

.! un Irai Io, 1'lmn ruiu-Io aiidari a ;on::o, — luiele va si m/ia iu giro a

i mani vuole, slringcndoin mano alemã liiiiiainu-le, nllrt a muni Ir spircioli di bronzo, Ed unaguardiã ali ha formulo ilpassa, — - fiiilando un furlu i rela lira seassu.

Pinguei spiegó Iranquillu al eummissariu rumr. frugandu iu mezzo al-1'imnwndizia, - - qual Ir'o-a' prima (crepi 1'avari-zia) — si rilrorasse qua-si milionário: — vcduloa a libro, ne sfoglió le ]ia-giin — cun iin 'atienta esperanzosa inãagive,

Tutto a un Irai Io, ahi-bú, ("sogno o son de-fito"?) — ridi nn bel fo-glio mai adulo prima: —riãicãe al ei riu lulla Iasua slima, — bacio com-mosso il logorato testo, —dopu abbraeeiá un lampiu-ne r in breve islante —- .sirilrovó srdutu al risloran-Ir.

" /',' /// por ti d ãenaro inqueslo modo?..." (Era-nn mille franchi). " Io nonliu lasca!" -— "Ma guar-ila che imbecillo! E se licasca/..." ¦— "Sono

qual-Ir'ore giá ehe me la godo,— r sr lo perda, armainon mi lamento: — cimangerá qualche atiro esou contento".

Caro e r.ecchiu Vinguei,anne sei grandi', — tu cliespregi il ãenaro <¦ vivi alsole — r non liai tasche!Dalle lue parole, — cheãelisioso fascina si span-dr.' — io sono pure mezzofraneescauo, — ma le la-sclie ce t'ho, per quantoiurano!

Sperii (non si sa mai!)iirlfarrenirr; — i libri li.a pro spesso e valen I ieri,—ma non ei eon Io; semprrdispiaceri! — Mai che ciIrovi appena dieci lire! —.Vo, niente libri: ia spe-ranza mia — é in mi bi-glicllo delia Lotteria...

C. ÜCCIO

pfíSQUino (ÇPâ^

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S A IJ A T O

ProprietárioCAETANO CRISTALDI

R»«nonsabllcANTONINO CARBONARO

ABBONAMENTI S. PA0I.0APPETITOSO, anno ... 20*LUSSORIOSO, anno ... 50>SATIRIACO, anno 100f

ÜPP1C1:R. JOSÉ* HONIFACIO, 11P

2.» SOBRELOJATEL. 2-G525

ANNO XXXIIINUMERO 1.487

S. Paolo, 11 Febbraio, 1939NUMERO:

S. Paolo .. 200 rélfAltri stati. 300 rélf

a n t i p a

r.iili sempre pen-sunriü a ehe cosa?

1'en.so ehe i casisono ihic: Éden accinf-fera il poterc a Londraoppiirc Lavai lo iicciiil-fera a 1'nrigi.Mn in <|ii<'-st'nliiniii ipotesi il Ve-Silvio chi MIC l<) sjllll-tora?

t iMn

grande igienista dei passato ha det-to: "I/uomo non muore. Si ueeide".Un altro, piú recente, ha precisato:"Si uccide eon una nutrizionc irrazio-nale.

(Non eiteró il provérbio dove si parla di unacerta gola e di una eerta snada; perché i pro-veria mi danno 1'orticaria).

E un igienista d'oggi ha finalmente messo afuoco la questione, specificando:

"II veleno peggiore sono gli antipasti. Se['uomo sopprimesse gli antipasti vivrebbe unquarto di piú. Bisogna dunque bandirli dallaprópria mensa".

Se

entrassimo nell'ordine di idee di quellugubre igienista, non se quali orizzontipaurosi si aprirebbero al nostro destino.Quando si accetta un'innovazione radi-cale nel mondo delle cose concrete, co=

me diventa facile estenderne l'applicazione al-le cose astratte! Come sarebbe pericoloso passa-re dalla tavola agli altri orizzonti dei nostronutrimento! l.e signore stilizzate, prendendoposto a una mensa fiorita, confessarão:

— Io non mi nutrirei che di antipasti.Tutti noi, a tavola e lontano dalla tavola,

non ci nutriremmo che cli aníipasti.II trattore sa che 1'antipasto, con la sua no-

vitá soíleticante, ti toglie la voglia dei piattoforte. 1,'aíorhma dei filosofo, il paradosso dei-1'economista, ti dispensano dal penetrare il si-eterna, dal seguire il gieco delle teorie. Alie ge-sjta dei grande stratega, preferiamo 1'aneddoto;piú che gli arabeschi delia politica orditi dagliuomini suíla trama dei secoli, ci incuriosisce iltratto di spirito, í'arguzia, 1'invettiva. Piú cheIa veritá cerchiamo il pettegolezzo. Le signori=ne non studiano le Üngue: si accontentano didire "goed bye"! A che scopo leggere i sessan-ta volumi delia "Comédie humaine", quandoei sa che Balzac morí di 10.C00 tazze di caffé?Che iríteresse ha la Grécia pariginizzata diPierre Louis, quando si sa che il poeta morí di1C0.000 sigarette? Quando sanno che Buddamorí per un'indigestione di carne di porco eche a Newton cadde una mela sul naso nelgiardino di Woclsthorpe, gli orecchianti si ri-tengono autorizzati a disinteressarsi delle crisidi coscienza deirilluminato e a ignorare perquale motive gli astri e i pianeti mantenganole distanze. Conoscendo appunto queste de.bo-lezze degli uomini, e queste loro superficialicuriesitá, Alcibiade taglió la coda al própriocane e Gérard de Nerval andava a passeggiotirandosi dietro, al guinzaglio, un'aragosta.

Per molti decenni, aH'estero, si seppe dell'lta=lia una sola cosa: "II dolce far niente". Finoa poço fa noi non conoscevamo di Vienna chela "Gemutlichkeit". Benché Parigi sia la peg-

gio illuminata delle capitali europee, c ancoranel crânio di-qualcuno "La Ville Lumiére".

La folia é ávida di varietá. di imprevisti e dipimenti. Tutte le donne sono incantevoli nelperiodo iniziale (Oh, les premiers baisers á tra-vevs la voilette!)

avrá

forse ragione quelTigienista. Se sieliminasiero dalla nostra mensa gliantipasti, gli uomini vivrebbero dipiú."Via se a certe solidissime celebritá to-

gliessimo il particolare curioso, che cosa si sal-verebhe? Socrate, nonostante i resoconti ste-nografici che Platone ci lasciô dei suoi dialo-ghi, sarebbe ricordatc da unVvigua minoran-za. se la lista dei suo pensiero nutriente, di giu-sta cottúra, meticulosamente desato, fremen-te di vitamine rimaste vive dopo ventidue se=cüli, non fosse preceduto da alcuni antipastiassortitii i vottoaceti di Santippe, il naso eamu,sg e 1'intingolo di cicuta.

RINO FONTANA

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_ Kbl.ene — pi-oscgui il voe-chio Inpo • In storin che nu ac-cinco ii nnrrnrvi é nccndutn 11 me,..„.,,,, conumdantc dei brignntino"Gugliehno 2.° Lc Circostnn/e ...

__ Cho nome strimo! — inter-loquí Buclt. . ,

_ Si eliiniiiiivn eosí perchétnlvoltn nclibito n brignntino ve-,.0 e pv0pVi0 o tnlvoltn, in tcinpi(li criai, n onestino a prova dibomba. Dicevo dunque che io,,„.,!,. capitano, adoravo Ia nua,;uvo c „Vro giustamente orgo-«rlioso come «li un figUuolo cre-seiutomi sano c intelligente. Achi osnvn dispp*/./.:in' In nua &u-.rlielmo", trovandola vecchia o

yjy

Per chi ha bevuto una polmonite é sempre doppia.* * -X-

7/ Tempo é come la gomma.Cancella, ma frattanto si distrugge.

* •» *

Non vi fidate di quelle donne che ogni cinque mi-nuti vi ripetono che Vamore eterno non esiste che e

SortMh amarsi per tutta la vitae che anche ü vo-stro amore seguirá la sorte degli altri.

Una donna che non sHllude che il suo amore staMfferZeda tutti gli altri non é una donna mnmno-rita W um donna che vi trndirá e che iuvolontana-mente vi mette in guardiã,

„..,,., in nmese, fncovo sentire il

peso dei mio disprez/.o e dei miei

pugni. .Pu npll'Areipelngo deliu Sonctn

ch0 «Guglicl.no 2.° Le Circo-..tnn/.o", per una grossa talia cl i-trnota causa, comineió ad afton-dure, o poi, come diró in appres-so affondó dei tutto, senza ehenesBuno di noi muovesse un dito

per impedire o ritardarc Ia cata-atvofe Mica per vigliaccherui,ohibó!) bonsi perché ci vergogna-ramo constatare ed affermareclie íj, nostra nave tanto decan-tata feceva quella finei.. •_

Al primo uomo delia ciunno{.\u, osó urlarini, accorrendo: "La

navo nffondnl..." spezzni unnmascclla con un potente dirotto.,„ quanto agli altri, per evitareulteriori gesti violenti, conter-in:,*, eon buone niainere, ma reci-se ehe Ia nostra "Guglielmo 2.°|jC Circostanzo" íiulln aveva ciateinero dai niarosi, perché robus-tíssima.

Mn inianio, offcttlvnmonto, nf-

corti, mn I""' *' lonoro «iffotto,.|„. luirtiivimci ll nn* e alia nave,

HiillOVIUUI eollle.iere 1*1 loro pTOOC(Uiptr/.iono od il loro terrore, da-'-(|1)si ;„¦*,, dl lioneui.ur/.ll, fiMlnet-Unido, o iiingnifiem doti deibrignntino, col dire ehe ora si-ruro. Iiollo, forte, impávido, e dio,i nnrto tutto anche dovendoluiufrniciira mroh\w stato unonorc. ma insomnia non ora il Cli-g0 ,r, credere ad un eventual.- pe-rieolo.

U110 gola delia ciurinu, elie oso„(1 uu certo punto mettere indubliln Io virlú dei brignntino,osserviindci che itcl ogni Imoii li-„,. __ nonoatiintc non si affon-dasse nffntto snrebbo stato

prudente salvnrsi in lempo, ven-„,. ünciato dai eonipiigni.

Por fnrvcln breve, noi nffoii-da mino, c vero. nm tutti noi nigiuinhinuno bene dal confcrninrlofino n quando gli al.issi ci nccol-sero Ira vortiei cli spugnn.

Io solo, per pura ccnnbina/.io-nc, mi salvai! . , . Vi (liró ehe. . .

* # *Xi bbe il tempo di finire. I

sordomiiti dclfOspi/.io "Salute cBelle7_7.il" si deeisero iniprowisil-mente a far giusti/.iil deli'"Uri-cômico dclln Ronda" costringen-dolo a morire soffocnto in un ca-tino d 'aerpm.

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Accaddesul monte Athos...

Quelln Bpccie di aiintone deiMonte AtlioH, Hpontosi recente-muntu in cliisurn, si potrebbuvnntare se 11011 fosso 11101'tO, dioHserc I'unico uomo nl mondo clie..„ micoildo le nlTcrninzioni (leicpiotillilliii nun Im lillli cono-Kciuto una donna in vita suu, imIm eonosciuto le leggiuílre fat-le/./... delia donna, uttravcrso isettininuali n rotocnlco clie nlMonte Athos — data I .lltitllíli-ne — non riescono ad arrÍVHl'0,(•mi buona pace degli editori edei liiolinci .

Voi penseretc clie il santoneabbia conosciuto almeno suu ma-(Ire, e invece no — poicW t'u rac-coito in stato ili iibbaiidono clienveva poclii mesi di vita, inter-

, mito nel inonustero <¦ tonuto nl-1'oscuro di tutto ció clie concer-ne il gentil sesso.

— Mu come si snrú inimagi-M!,t;i Ia donna.'... — si chiede-ranno i miei piecoli lettori.

K" cjuello che mi domando un-ch'io. Data 1'ignora ir/n in mu-teria, 6 plausibiíe supporrc cli'e-

gli 1'abbia rnffiguratn in unacosa (|uulsiusi. vuoi in un albero,vuoi in un fiorc, vuoi sotto for-uu, di mela cotogna, di armadio;i tre luci, triciclo o pattilli u l"0-

telle.

Quand'era fanciulletto puó a-veria immaginuta sotto forma dimarmellata (egli doveva esserne

goloso, suppongo), e trovaria co-si' dolce, gradevolissinia ul pa-lato, e nutriente, qualitá clie nonsi possono in coscieir/.n applicarcintierninente ad unu donna.

Egli In. stemlevn sul pane, tro-vandola buonissima. E non si cu-rava piu' di nascondere questasuu preferenzsi per le donne di-stese sul pane con grave scandalodei compagni di clausura ¦—- dn'd.'ultra parte non avevano il co-raggio di toglicrgli questa illusio-jic zucclierinn, spiegandogli il ve-ro essere delia donna.

Quando fu piu' grnndicello,nembra clie il santone dei MonteAthos abbia raffigurato la coni-

pagna deli'uomo in un bei trici-elo, illudendosi non poço e (hui-do luogo a considera/.ioni. clie iouon i>osso tradurre in questo ar-ticolo. Ciascun lettore potrá fa-c.ilmente iminagináro il disagiodei inonnci quando vedevano illoro compagno monturo sul tri-ciclo e scorazzaro felice per il

gran cortile dei monastero.Fu soltanto piu' tardi, molto

piu' tardi, fattosi adulto o poiveccliio, che il santone ebbe Invaga. idea, divenuta in seguitofissazione, di avere scoperto ladonna iu mm strano uccello not-turno dal malinconico grido, chonell'ultima sua gjornata mortalcnveva cantato con particolare in-sistenza. sui tetti vicini.

Inutile sorridere. II vecchiodei Monte Athos, con quella ci-vettn, aveva preso 1'ultimo gran-chio.

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|<lcco, infatti, 1'oggetto '" 'lut'stione, il miracolo, il prodígio dei-Iíi dinâmica moderna., Io strillo,Im sensa/.ione, Ia fcbbrc, Ia novi-tá dcl giorno (ragazzino, ti ri-peto di Care un po' di largo!) .

[/articolo si componc di duepezzi, confezionnti in puríssimaseta, nei colori voluti cljlll'ulti-inissinui moda. Ecco 'a prima co-moditá dei Tullo per Ia spiaggia,ossia voi vedete una fantásticaed elegantíssima crnvatta ed unaltrettanto elegantíssimo e sen-sazionnlc faz zoletto da tascliino!Kd ecco Ia, seconda COinoditá:

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o 1 o ü i

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— Pochi sanno pormonto.

tare come voi, marchese, il frak al

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Zllll . erza comocüta

CAS PA ! TCABELLOS BRANCOS!CALVICIE PREMTUIM

JUVENTUDEALEXANDRE

puó essere usato come pezzuolaconluãina di palpitante e signo-i-jlo moda, e 1'altra meta comeiibilo da será completo, per ri-trovi mondani delia spiaggia.

Con I "aliito da. será, natural-mente mui si porta Ia pezzuola

ladina, ed allora Ia secondaparte dei nostro mernviglioso ar-1 icolo, puó diventàre nn ottimofa/zoletto da naso per il signore.

ü vcncliiore ambulante

/'' evolmione nel bailoPrima si, ereno balli, Nina mia;no 'sta lagna d'adesso! E che, .so' balli?Famme er piacere, aiuteme a guardalli,io min capixeo propio piú che sia.

Mo nun balleno piá, tireno via, _strascineno li piedi senza arzallv,^Vommini poi, nun vedi che vassalli?Se leveno qualunque fantasia.

E questo é er punto che principal menteme coce e me fa rabbia; Vindecenza;benché, a pensacce bene, me vié' in mente

ehe quello che piú conta é er falto praticoossia Ia naturale conseguenzache se chiama incremento demográfico.

ÍTALO bertini

p s II 11 o c o 1 o n i a I 9

notturnoro.sY stnlo?...Ah, niente. Si VClh eh, slo an-

com tlornnndo, ancora sognanda.Ancora votando sopra nun nuvotu in compagnia di Marlcm Die-Irieh... i

COS ' é si Illo .'...

Nit ii li, sono sicuro elo nou i

próprio nienlt. li' vi ro chi nu

era si iiihraio sentir aprirc una

fi insira, ma r.òme puó aprirsimia fineslm sopra nua niirnlti!...

Vieni tjiii, Marli in, non scivolarria. Si cnselii sopra nn etinipnni

h polrcsli farH inale...Ma cos'ó questo?...Pt rlmeeo, é una fim stra chi si

i aperta! Cin, nei veslibolo. Mana, sciocchczzi : non puó csscrt.I In,In inlrano sempre ncllt cast,1, gli ali ri, mai nelle nostre,

Ma si eln i ra ta fim stra.

No eln mui lo tva.Bch, insomma: cosa th re fan

nn povcrello?... Ecco: meilersi afiflcllerc pir qualche minuto.\'it nl, si th re fan in fn lia <

eon precipitazionc, bisogna farsiiin piano.

Eeeo, lio pi usa Io: se railo giú, rido che non c'c nessun ladro,

faccio Ia figura dello slupiâo, Sr

invece vuão gin o il ladro c'ô luiniechia sulla testa eon un ba-mi i

slone.E d'nlirii parle, elo vanlaggio

oi li rn i andando giú ?.,.F.eeo. ora luilo é tranquillo,

Non si od, nessun suono. Si chi

si ode qualcosa che baile, lippn-n I 'orologio ó ft rmo.

oh... Era H mio cuore,Strano, no, come il cuore pos-

sa nielli rsi luilo a un Irai Io a

far rumor, per conto suo! Comisr io tinssi paura, poi. Neanche

por sogno: tnnlo pi», eln quel.minore nn Io devo esser sogna-Io. ..

Cos'c gin si o... Una si dia 6 si ti-

iu riballala. Peró, uu bello sin-

nido quel ladro a far tanto rn-

mor,. Perchô diamine uou sia

piú allenlo a dove melle i piedi?Ecco, sono fuori tlal leito, So-

no ullii poria. L'apro. Accidenli,che. eorr, nle vit ne dal basso!

1'ii'idiru seggioia rovesciaia,,,Chissá eln salto deve aver folio,n ({ueslti rumarei Quasi nguàlc u

quello clie. Im folio io.L adesso: cosa devo fan!...

Slriscitire silensiosamenle per h

setllr e poi spieeure un blllzo, op-

purê spicearii il bnlso súbito.,.Mu si. et¦rlanit nle, ecco quello

eln devo fare: un baccano Ire-

lliendn, cosi elle lui si spureilli e

senppi primo ehe io posso (te-eliinpptirlo. Mu, nn momento: esc

poi non setijipu alibtislair.ti pre-slo, cosa devo fure io: aeeliiap-

parto! F. tlopo eln /'//(- UCCllilip

paio, cosa nn m faccio!I), piuIIoslo; coso fn ini. di

un !...II, ll. dopo lullO p. Uso cin duro

ii nu viu tli setimpo o gin I poVCl'0diavolo: faro una s, vil ti, rumo-

ri, comi si etttltssi sopro deglioggelli chi mi sbarrano la sim

da. Perché ti' ri fan un h< l fn d

do in prigioin, i forsi questo ,

il suo primo falto, i chissá eln

nn Intimo spavt nlo non Io curi, i

poi puó tiiieln uri ri n ensii mm

madre vcechia < inferma <lu muni, m ri...

Eeeo, faro pmprio cosi. Viu.dunque. Contiamo: uno, dut ir,...

giiurtiiiioilo, qnuranianove,einquantu. .¦.

Strano, sono sempn qui, Nonmi sono ancora mosso. L non uusuono i uscilo dalla mia borco.

Mu no: adesso eln ei pi usomeglio, Ia miglior cosa da farsi,'¦ andar giú piano piano, in pun-ia tli piedi, raggiungcre il telc-imio r din: "Polizia". Si, cosi,si inplici nn nlr: "polizia". Solheroer. Polizia, SollOVOCC, l H liio-mento: quali ô il numero?... Mi.si: 009. /'.', stippoin utln chi numIn slo li telefonando al bnio...

Santo ciclo, qualcuno polrcbbianche cr, tltre eln Im paura.

Ebln ne si. lie paura. /•.' d'ul-Ironde, se ho paura cosa possofurei.'... Nessuno lo su dal resto,uWiiifuori di me. E tlopo luilo,nun sono mica rinioslo a Icllo ro-

mi iin vit/liurrn giiulniitjUi . A".

sono nt l corridoio. Sono in cimualie sente. Slo scivolando furtiva-nn nle giú pi r le scait...

Citln misericordioso, eh, m-more! l)ov'é, chi >, dovi si é miseoslo.'... Eeeo, eomineio ti pie-chiar colpi. iMa com'ô che non

colpisco nessuno?,., Dov'ô?„.Piú nessun rumor,. Queslo non

mi piace per nicnle. D' vi aver misenlilo i d rssrrsi nascosto tia

qualche parle.Quella lenda... E' lá.

iro. La tenda si muovi !Ite tin

MiinoCome?.,.Miao! . ..Cosa: u a gal Io?..,Miao! . . .Mneelié, nessun gaito si i mai

.¦opnalo tli mitigolttfe in gin slomotlo. Vczzo (1'idiota, mm po-iriiibe miagoliire nn po' meglio?(orne din mim puó credere eln ioeretlu ehe sin un gaito, se é gin-slo che vuoi farmi credere?,,.(Jn po' tli ri rosimigUtinzti. elndiamine!

Miao, miao, mino! . . .Micio, inicio, buono, vieni qui...

Ah, questa si ehe é bella: era uu

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nello! .\ ienlc allro elo un gal-Io... uh. oh. nli! /'.' ÍO eln nh so-

„,, alzalo dal lt Ho! Sn. lornia-mo sol 11, !, I, nzuola .'

(S/i, n, eln il ladro mi avrásenlilo. Spera eh, cretla che io

In, crédulo eln non fosst lui, milii ii f/iilln. Peró, mm In, mui sen-titã uu'imiiaziom peggiore. Su-

rei slalo piú bravo io. davvero).Miao! . . ./.'(//. adesso basta: non senti

eln slo lornando indiclro, pezzodi slupiilo? lippurc slo cammi-

liando abbaslanza forte, mi sim-

bra: faccio un fracasso indt mo-

llillln .'

J ninnnnli incittmpUVO: eln

diamint é!.- Cosa e'é. chi mi si re

sriu contro In gambá?... .1'"'".iiin ¦. .

Toh : , nn gol Io...* * •>:•

M, raviglioso: sono di nuovosopra o nun nuvoln < slo galhotfitindo nt'11'aria, abbraceialo u

Marli a,...CICCIO FINOCCIIIARO

UN CÁLICE DI LEGITTIMO

-FERNET-BRANCA -Eccita Pappetito — Aiuta la digestione

10 1 a s u n o 1 o n i a 1 e

Dopc rincidente automobi-listico.

II passante: — Ma comeaccaduto?

II conduccnte: — La vedequella barriera?

11 passante: — Sí.II conducente: — Bene, io

non 1'avevo vista.W :i: tf

Un lontlinese ha sposatouna dcniw-poiiziotto che ave-va eonosciuto nell'eserclziodelle sue iunzioni.

Vale a dire, lei ne ha pre-so lindiri'///.o e il nome.

or tie ária

* *

uovo.II pulcino, quand'e ancora

alio stato liquido.* * #

Le mele sono raccoman-date come cura contro l'o-besitá.

Efiettivamente, dopo aver.ne mangiata una sola Ada-mo si trovo piuttosto mal ri-dotto.

tf * 4*

Due drammaturghi celebri,a Parigi, dritti dritti, discen=don sul terreno in seguito apolemiche e litigi... Com'eiinita? Non lo so nemmenoma saram vivi: lettor mio, sa-prai che nelle farse non sivasta scada.

* * *

II grande uomo d'affaricorrugó la fronte e piomboin profondi pensieri.

— Non lo disturbatc... —mi disse il suo I segretarioprivato — conosco questi suoinomenti di intensissimo la-voro cerebrale. Ora — sussur-ró — studia qualche opera-zione finanziaria che proba-bilmente scolvolgerá il mer-cato...

Osservate: quei movimen=to quasi impercettibile deicapo vuoi dire che le grandilinee dei progetto non sonoancora ben precisate e deli-neate... Fissa un punto nelvuoto: ebbene in quei puntovivono migliaia di banchiene di uomini di affari. Egli livede. Egli sa di loro tutto...

— Tutto? Parlate piano... tutto,

vi dico... Eh — piegó le lab-bra — sono il suo segretarioda quattro anni,.. Li cono-seo come conosco qua...(mostro la mano aperta).

Ora — proseguí — í ca-si sono due: o pensa di pro-vocare un grande tracollo dititoli, oppure di assorbire tut-ti i grandi zucchenfici deliazona... Ma ecco (mi stnnseravambraccio)) ecco che^

_ Ernesto — disse lenta-mente il grande uomo d al-fari - Ernesto, vi prego, fa-temi portare una soda. . Hoil baccalá sullo stomaco. .

• * * tf

MCHIARAZIONE DAMORESchema di un contratto

sentimentale che si sottopo-

ne airapprovazione dell'al-tra parte in causa.

* *

Una lettrice scrive a ungiornale femminile d'avertrovato il sistema migliore epiú econômico per lustrare illinoleum.

Non dice, peró, se io abbiaanche sposato.

* *

Un dottore assicura che ladispepsia crônica puó esserdovuta alia piú semplice dellecause.

Per esempio, ad un erroredi stampa nel libro di cucinadelia própria moglie.

* *

Io temo — dice uno psico=logo — che la media dei ma-riti non siano abbastanzaseveri con la moglie.

Perché anch'essi temono,probabilmente.* *

RIMORSO.Pulce delia coscienza.

tf :|: tf

In Tribunal?.L/imputato ha 1'aspetto di

una persona civile. II presi-dente non sa se deve ado-perare il tu, il voi o il lei.

Finalmente si risolve ed in-comincia:

Dunque noi abbiamo ru-bato...

Adagio — interrompeTimputato — se ha rubato leinon lo so: io no.

* ? *

Un medico belga esponte labizzarra teoria che la ten-denza di certe persone adusare un linguaggio violen-to, puó curarsi col pesce.

Per persuadersene, pensia-mo, basta ascoltare quello chedice un pescatore quando unpesce gli é scappato portan-dosi via anche 1'esca.

* * *

II padre: — Spero che latua festa di ieri será sia an-data bene. Si sono congratu-

_ Che caldo! — disse Gigi a Timotea.Fa próprio caldo! — ancora npetette.Qui non si sta in Brasile, ma in Caldea!Non si resiste próprio — egli insistette.

Sí ch'ella comincia a preoccuparsi <ch'egli avesse intenzione di squagliarsi.

tigri dei bengala

W0^^^^^

— Oh, scemo! Dice: scappa scappa che e»é un Ícone,

invece é una tigre!

lati con te per i "cocktails"che hai offerto?

La figlia — Oh, papa, sonostati un tale suecesso clienessuno ha potuto parlarei

!|i :|: W

MARGHER1TALa Madame dc Thebes de-

gli innamorati.:|: tf *

Uno psicólogo asserisce cheil mal di denti si puó guarirecon; la paura.

Senza dubbio: ma oramainon c'é piú tempo per scap-pare dal gabinetto dei den-tista.

tf tf ¦':•

La fcdeltá é una delle vir-tú piú rare. Infatti é cosi dif-ficile trovaria in giro! Alme-no fra gli uomini. Intendia-moci, quando dico uominiparlo d'ambo i sessi.

Per taluni Temblema deliafedeltá e il cane. Sbagliatissi-mo. II cane sara fedele al pa- .drone o alia padrona maverso i suoi simili si compor-ta come un dongiovanni qua-lunque. Per la strada segue laprima cagnetta che incontraed esercita la poligamia suvasta scala.

Ho letto, non ricordo piúdove, che la fedeltá é un pru-rito col divieto di grattarsi.Costa quinai molti sacrificie chi é affetto da tale malat-tia non fa che vantarsi deliaprópria ferza d'animo. Lapersona che dice: "Siono statofedele dieci anni o dieci mesia queU'uomo o a quella donnaha sempre il sorriso deimartire sulle labbra.

Secondo la morale corren-te la fedeltá, essendo di ge-nere femminile, dovrebbe ri-guardare soltanto la donna.Ma il códice parla chiaro: lamoglie deve seguire il mari=to. Ora se il marito s'incam-mina sulla via dell'injgannoche cosa rimane a fare ad unasposa che rispetta la legge?

Nonostante tutto la fedeltáesiste. II bevitore é fedele alvino e non lo tradirebbe maiper un biechier d'acqua. L'uo-mo é fedele alie proprie abi=tudini. La donna é fedele al-la moda e il suo attaccamen-to é cosi forte che non tradi=rebbe giammai 1'eleganza an-che a cesto di far spendereun occhio delia testa a chigliela paga.

Fedele é un attributo, pare,lodevclissimo, un titolo d'o-nore, un certificato di benservito. Ma allora perché sidice "ogni fedel michionie?

* * *

Ho sorpreso Clara mentresi lasciava baciare dal miomigliore amico.

Perché — le ho detto -r*mi hai fatto questo?! Nonme lo meritavo!

— Lo so — mi ha rispostoe Clara — ma il tuo migliore

amico se lo meritava.

i 1 p a s u n o c o 1 o ti a e

le granai invenzioni.1.11 ".,,.,..irlH.n. (li Sl lIlTIll

*.«M

Ora mi viene iu incute cho,Hfogliando tanti giornali per do-vero professionale, mi scmbra diiiver letto, non so dove. che unvenerando pntrâio ingcgnere na-tivo (li Stoccolmn (se non con-fondo le cose) nvrelibe inveliln-to, niente po' po' (li meno, "nn

orologia ehe aeeende lo luce e

prepara " caffé o suou di musi-ed".

Questa geniale applicascioncelellrnimceiilinario é senz'altro„„., ,ii quello clie vengono, comesi suoi dire, a colinnre una lacu-nn (in questo caso Ia lacuna éntppresentata dalla tazzinn deicnffé, che si riciupic a suou ilimusica, ali'ora indicata dall'oro-logio).

Pensate, finora, quanta povora gente era costrctta a farsi sve-

gliarc dal cnineriere clie, ncceii-delido lu luce, dicevn :

— Buongiorno signore! Sonole otto. Posso far portave il caffé?

Xel qual caso, In cunieriern giápronta entrava, roçando il vas-soio su cui fumava I 'aroinatica

lievnndn .E chi uon si potcva permcttcre

il lusso di tanti domcstici, doveva affidarsi alia problcmnticn esattczza di una sveglia, c come

questa seatenava — ad ora piu'o meno giusta — quell

'antipatico strepito delia soneria, dovevaaccendersi In luce dn sé, cercando ;i tastoni l'interruttorc, a ri-schio di rovesciare Ia maechinettn dei cnffé preparntn sul comodino fin dalla será avanti. Poidoveva, alzarsi Io stesso per cer-cure lu scatolil dei cerini diineiiticata iu tasca deliu giacca. li(piesto, salvo che non li nvesselascititi in tasca dei soprabito nl-1'nttaecapanni di ingresso, o —

ultra, possihile ipotesi — acldir.it-tura sul tnvolino in casa deli'a-mico, dove era stato a fav qnat-tro chiuechiere In será avanti.

Trovati, o procuratisi in qual-che altro modo, i cerini, dovevaiiccendere In macchinetta a spiri-Io c poi attendere ehe il cnffé sieonfezionasse.

Spesso e volentieri il poverettosi riacldorincntava e (piando sisvegliava, verso le dieci, si ac-eorgeva di aver perduto un im

portantissimo appuntamcnto, non-ché di aver fatto andar, di fuoritutto il caffé dalla maeehiuettacon conseguente ánncrinicnto deicuccnmo, curbonizzazione deliulampadina a spirito, inguacchia-mento múltiplo di cnffé sul co-modino, sulle coperte, etc. etc.

Con l'importantíssima inven-

zione dciringegnere di Stoccol-mn tutto questo non iivviono

piú: 1'orologio a Hvoglln osplicuIn suu funzione in modo sonvissi,'„„', siionnndo il noto motivo fon-,|i ntnle delle Vompom d, CorMiville, uccendeiido ailtoiuaticilmente In I'"'1' vicino all'origlieve(|(.l suo inventoro. Dopo cinqueiniuiiti dn cpicstn oporazione, l'acuorto orologio, ch'1 l»n i"'1 fpnt",,,,„,,„ fim/.ionnto dn maechinet-ta ebollitrice dei cnffé, versa l'aroíuntica eccetera in nun tazzinn,. . udite! uilile! - se il pndro„,. si é riiiddorinentato <> non é

nneora sveglio, ricomincia n simllim. ü motivetto delle "Campa-

|)0 (v, Corncville" per avvisare >1

dormiente che il cnffé 6 pronto.'

Questa — se In memória nonmi faliu — é, 1-ress'n poço, In

dettagliata descriziono che i gior-nnli (lúnno deliu scoperta dei genialc inventoro.

K non é detto clie questa gmimportante inven/.ione non possaessere ulteriormente completatn e

jicrfezionntn _ ,per esempio, du un dispositivo

(.|1(, clomandi gentilmente, appenail caffé é pronto:

— Quanto zolletto di XAicchero 1Oppurc — in caso di individui

¦ he hanno il sonno molto duroda un apparccchio supplementareehe, dopo aver tentato con lu

persuasionc (—su viu, andiamo,,'. ora di alzarsi! su, su, pi-ur.iucello, si sta bcno ul calduc-ei,,, eh?. . . mn bisogna syolpare!— Andiamo, poltronc, giu' dalletto, per bacco! —) scarichi addirittura una tempesta di calei «•

apintoni, buttando fuori dal leti,, ii poltronaccio.

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PERFUMi

OTEtEKEmÓt^

II, RES0C0NTISTA

¦'**# Pi !¦¦¦»• —

Quando ti reehi per la prima volta in casa di

qJZ, e, uon avendolo trovato, lo aspetU nella

sirada, non dirgli mai:— La cameriera mi ha detto...Nove volte su dieci era la figlia,

notturno«»;... iv***3"

-**xe<u*a:...., ______ ^a-t*0**'**'^^

IL SIGNORE (HE NON SAPEVAiiccorto di nulla!. . .

Ah! yi)! II trombone dorme e non si c

12 p a s (| u n o c o 1 o n a I

•^llV-sr^^' y^^Q^s.—í.X._CT

M%__$B

__e__ ¦¦ _^<&yh

^M^uy*j&<iKAY PRANOTS... viaja pn-

ra ii America do Sul. listo figu-ri nha do cinema uiuoricnno —uiun tlns nuiis famosas artistascinematográficas (lo mundo —embarcou paru o extrpino sul dnAmerica iiuni navio de cnvgn.

Pretende muito naturalmente nK;i_v desfrutar ns delicins de umnviagem cnlinn sem «.s atropeIns dos aeroportos c dus riscosperigosissimos da aviação...

Kay Prancis irá conhecer oprovar o :iss.ii. lá no Pará : ococo haliass11 d(« Ceará; as redespernainbucnnus; provará o vatapá bahiano; ua cidndc MnrnviIhosn — ao som dc mn "fo.\" deritmo louco tomnrá um porredo " whisky": no Rio (I rande iráencontrar o ebimarrão o o eburrasco, . . Tudo isso sorá feito coma máxima calma — tal como épermitido aos quc viajam em navios cargueiros.

Como seus 1'aus terão bnstnnte

tempo para admirai a, muito cerlamente não terá o uiosmo desti-•in (lu T_\T<Uie Power <|l|e, via-jando de avião, deixou as calçaseni Riu nos Aires, as cuecas omPorto Alegre, n camisa no Riodc «Tnneiro c o chapéu oni Pelemdo Pará...

Quanto ã gruvatn <¦ os suspon.-•iirio- «Io Tyrone não subornos odestino provavelmente os pas-sngeiros do avião, rifnrnm-nos...

Kay Prancis viajando folgada-oo nto, poderá descinbíircnr com"o vestidos, distribuindo-os entresuas inúmeras ndniirndorns—dis-t lilniiiiilii os muito naturalmente-i ni doses homeopáticas.. .

A turinn nqui do " Pasquino"ira a Santos esperar ;i KavPrancis, ofertando-lhe varias a-mostras de frutas da terra: lia-"•imola de são Vicente, bananasmadurns do Cubarão e "poniodo-ros" da Penha.

theatrosA semana passada terminou

t riftemontc par;: os amantes dobcl-cnnto, com ;i noticin proce-dente da Itália, sobre a morti' dobaixo Luigi Rossatn. Piilcceu estefamoso baixo em Verona, no dia4 |i. passado, com a idade de 7iiano**. Xo seu vastíssimo "cnrnot"constam 17 travessias do Atlan-tico, rumo ã America onde seexibiu ao lado de expoentes daarte lirien.

- Quc a Mafalda Carta pretende organizar uma Companhiade "Cançonetistas" é fato mas,(pie já arranjou "financiador",é boato...

Que a Pranca P>oni preton-de se casar, é falo mas. que ar-ranjou noivo, ó Imnto. . .

Que o Tom liill sabe bancaro "taliano" 6 fato mas, «pie o«lilo é inglez, é boato, . .

A viuva do saudoso compositorRondou, procurou um jornal ca-rioca, fa/.endo graves acusaçõescontra, a S. P.. A . T. (Socieda-de Brasileira de Autores Tea-t rais).Acusa a inadame Rondou a S. R,A. T. de a ter burlado, poisquotendo os filmes "Maridinho dePuxo" e "Samba da Vida" sidoexibidos em lõl) cinemas, a S. V,.\ . T. prestou conta apenas de

50. Como é do conliccimcnto dosleitores, o compositor Rondou 6o autor <\.^ musicas apresentadasnesses dois filmes.

" 13' PRA NÓS" é o titulo danova peça apresentada pela po-pularissima Alda Garrido, no Ca-sino. Como as demais poças, ser-ve para alegrar durante as duashoras de espeetaculo.

De todos os elementos dn Com-panhia um se destaca jun* ser ex-treinamento "chato": o ArturCosta. Esse homenzinho que gos-ta de cantar "emboladas" cn-cho... lingüiça. Sim, emquantonão está totalmente armando umcenário, lá vae o sr. Costinha"desafinar" uma embolada (piai-quer. K o publico que agüente.

A llcnriquetu ' Romanita é utipo da convencida — dizia o Af-fonso, uo Bar Natal. Qualquerdia destes, mandarei'uma turmi-nha lá para a geral vaial-a só pa-ra (pie perca aquele geitinho dcimplorar palmas ao publico...

* * *Annita Sorrcnto, está bem des-

locada... Pobrezinha da operetacahiu para a revista. Progressos,não ha duvida. Em "Olá seu Ni-colau" a Sorrcnto cantou umacançoneta, para não esquecer o" idioma "

pátrio . . .Quem seria capaz de af firmar

ipie a "Tangolita" de "Bailo alSavoy" acabou bancando "Car-naval Paulista" em "Olá SeuNii-olau"... Agora, só mesmocom colher de pau.

¦>:- -x- *

Leonor Barreto, aquela morena,corpulenta que ^osta de bancara, "bahiana" falsificada já lutou"iiu", lá no Rio. Antes do in-

gressar para o teatro, dedi-cava-se á fabricação de cadeirase, por essa razão (pie gosta mui-tissimo de "rebolar" suas "ca-

doiras" quando dansa mn sambinha malandro.

Que Váyá tem nas cadeirasdela .'

« » *

,\ Alda (iarrido provocou Iii In-riedad i "Olá Seu Xicolau"quando se apresentou num baila-do clássico. , .

* * #

COALHADA ... No camarimdo Afonso Stuarl. em unia rodale autores o artistas conversava-

se sobre manchas na roupa devestir.

Vejam aparteia o <';ibral, mostrando a perna direitade sua inseparável calça de fia-nela, toda manchada — São pia-gos de café.

E o Marchitelli, reparando aesquerda tambem manchada:

E estas manchas. . . tam-bem são café.'

Não, filho: são pingos deleite.

K a conversa tomou outro ru-mo, . .

* * *

NOSSO CONCURiSO:Até quinta-feira 9, era a se-

guinte classificação: 1 .n loj^arPina. Paccione com õ(l votos. 2."Pranca lioni com Pi. 3.° VitoriaSportelli com f> votos. Dc/. outroscom um volo cada. Homens: 1.°tenorino .Morisi com 2-1 votos. 2."sr. Paccione com 8. 3.° Tack(iianni com 2 votos.

MIG

Concurso de Beleza de "IL PASQUINO"

Voto nu artista • • ¦

porque acho sir o mais simpático ruir, ns qut lem aluado entre

n ás.

A atris senhora •

tem direito nn nu u min porqiu realmente r linda.

Nome -..-....

(Os mios lem que ser entregues na redação dr "II Pasquino"

diariamente dus S ás 12 horas o das II ás 1.8 horas).

GLI AMMIREVOLI OCCASI

Quello di Eleanor Whitney, delia Pafamount

p a u n o c Ü o II a c Vá

Olii commestibilii

Raffinature, inlattamenti, olii grezzi, vantaggi doganali ed altre rancidezze dello

stesso calibro. - L'ultima delia "Companhia Enlatadora de Fregnaccias 1 rada .

- E se gli ineffabili raffinatori dei Belém Ia piantassero una volta per tutte ?

E' ormai abbastanza conosciuta Ia giustificazionecon Ia quale. i signori Sasso, Moro, Prada, Trinacria,Casablanca & Compagnia Bella si presentarono al pub-blico, quando li colse Ia luminosa idea di trapiantare alBelém i filtri cVamore che Moro, per insufficienza tec-nica, manteneva inattivi in quel di Vattelapesca.

Dissera i superbi fregnacóiari, che il loro pro-gramma era quello di raffinare qui Voho "Sasso diOneglia, importando Ia matéria prima direitamente.dalVItalia. Affermarono esplicitamente e reüeratamen-te quegli ineffabili mattacchioni, che questa loro mi-ziativa avrebbe offerto un sacco di Vantaggi, trai qualierano prevedibili ed indiscutibili, m online cl impor-tanza, quelli delia qualitá e dei prezzo.

Delia qualitá — perché Volio raffinato qui, tuttele sante mattine, "á vista do freguez" non avrebbeavuto piú il tempo di diventàre reincido, come ver bi-

grazia avveniva per Volio "Sasso" veramente di One-'(,lia __ vreferito in tutto il mondo.

Del Prezzo — perché Volio, importa-to grezzo,avrebbe avuto dei vantaggi doganali tali da poter es.

sere spacciato al pubblico per un prezzo abbastanzq.inferior e. . ,,

In veritá, i superbi fregnacaari dei Belém, ag-

giungevmo un sacco cli panzane: ma questi erano gliargomenti principali, le ragioni prime sulle quali queinostri esüaranti connazionali basavano le loro... aspi-razioni naturali" al successo.

Invece, vediamo cosa avvenne. ,..,.'Avvenne che Volio "Sasso" fu una vera fnttata e

che a quella dei "Sasso" - fine unico .dichiarato dei

filtri cVamore dei Belém - fecero séguüo le inespnca.bili ed altrettanto sballate iniziative dei Sereia e dei-Camões" ("azeite", questo,

"portuguez , col q nella

Vintervento dei "Pasquino" e delia "Camera Por-

toahese cli Commercio" — ed il buon senso dei pub-blico consumatore — condannarono peró in forma inap-

pellabile Ia triplice miziatvva fregnaccianana, e^ parevache tutto fosse un caso liquidato quando, cosi, senza

far fracasso, in sordina, zitti zitti — i faceti raffina-tori dei Belém vengono fuori con una nuova marca: il

01 Di che cosa si tratta? Di una quarta iniziativa

raffinatoria locede?Nossignori: si tratta, come "reza Ia latia di con-

dizionamento, di un "olio puro cli oliva vergine , come

se ci fossero le olive... deflorate -~ di un olio puro di

oliva sotto amlisi chimica", talche sembra che Ia pu-ritá cesserebbe con Ia cessazione dellanalisi chimica-che ne é condizione essenziale — cli un olio che nona

genuíno senza Ia nostra firma" poiché chi lo rende

genuíno non é Ia suo, qualitá intrínseca ma il oattesimo

purificatore rappresentato dalla "nostra sacra ed m-

violabile "assignatura" — e, infine, di un olio im-

porta-to e inlattato, soltanto inlattato, dalla "Comp. lie-

fi nadara de Óleos Prada".Alia faccia dd lazzo!Iu fin dei conti, vieu fatto di dumandare, questa

ormai famosa - o famigerala che dir si voglia —"Companhia Refinadora de Óleo, Prada , e ^ompa-nhia Refinodora de Óleos Prada" o "Companhia Lula-taclora de Óleos Moro"?

E questo é niente!I vantaggi foudameutali di aua locale raffinatu.

ra non erano costüuiti giustappuuto da una locale ra)-

fmatara, che avrebbe evitalo Ia raucidezza, di un olio

grezzo importato direitamente con immeusi vantaggidoganali? Insomma, se Volio raffinato h é rancido, per-ehé si ritorua aWimportazione delVolio raffinato -li,

quando qui abbiamo a disposizwne i filtri dei beiem.

l£ se i vantaggi doganali su cui si facevauo tanti asse-

gnamenti sono soltanto per gli olii importah grezzi,'perché si ritorua alVimportazione degli ohi rafjina-tu

E se infine, questa é una "Companhia Re]madura ,non é cômico che ad un dato momento suspenda le suemultiple raffinature. per rappresentare sempicementeü modesto "papel" di "Companhia Enlatadora f O

forse il perno delia questione sta appunto nella deno-minazione, e tutto rientrerebbe no "eixo" se chiamas-simo pane il pane e "Companhia Enlatadora de Ire-

guaccias Prada" quella che ha piantato le sue tende al

Belém!...* * •_•

Ma via, coleridissimi signori Sasso, Moro, Prada,Trinacria, Casabianca & Companhia Bella, — pianta-tela! , f, „ ,

La farsa.c durata troppo e tutta San Paolo si esbellicata dalle risa: piantatela, Che male vi han fatto,poi quei poveri olii commestibili italiani, per trattariicosi, e che male vi han fatiai poveri consumatori locali

per bistrattarU in tal modo?E poi il gioco é ormai scoperto: e nemmeno a pa-

garlo Vocchio superstite dei Vate Camões si troverebbe

piú un consumatore accorto disposto a servirsi deitevostre complicate importazioni, raffinazioni ed mlatta-zioni per le necessita lubrificanti dei próprio apparatointestinale.

Piantatela!Se il vostro scopo era quello di passare alia storia

come i piú superbi fregnacaari che siano apparsi neimercati ballistici dei due emisferi — esso é plenamenteraggiunto e nulla giustifica una vostra ultenore perma-nenza sulla pedana delVopinione pubblica.

CORRADO BLANDO

o enlatador

£jyy£uori spettacolo

• ^ I

Estanislau Ganz, sócio deliu sti-

mata Ditta di questa piazza Um-bcrto Ganz e Pilho Ltda., c fi<,r|i,»dei sig. Umberto Ganz e deliu si

gnora Clclia F. Ganz.Durante Ia eerinionia religiosa,

svoltasi iiclla ehiesa dei SacroCuoro «li Gesú — per 1'oceasiono

profusamente adorna «li eandidishuholici fiori — fu eseguita dal

grande ""('oro !>. Bosco <h>s ex-a-

lumnos salesianos", I'ispirata A\c Maria :i lie voei, composta c-spvessamente dal prof. Belardi.All'organo, il dott. Maestro [sido-ro Marsigaglia, coa Ia grande or.•hesir:i dei Centro Musicale «li S.Pnolo clie eseguí ancora Ia MareiaXu/.ialc «li Mendelssolin.

L'eseeuzione delia bella AveMaria dei M." Belardi t'u magi-sti-nlmentc diretta dal Prof. Tiep

po. —

Funsero da testimoni per Io spo-,-.(>, all'atto civile, il signor Giovaníii Bonfanti c signora, e, per Iasposa, il sig. Affonso Xapoli e si

gnora; aclla cerimonia religiosa,

per Io sjioso, il sig. Umberto Gaiizo signora, , per Ia sposa, il prof.Américo Belardi c signora.Compiuto il rito religioso, Ia gio-

viinc eoppia, salutata da un corodi augurali e eommoventi felicita-zioni. parti in viaggio di nozzc

Uobiettivo dei "Pasquino" ha eólio questa interessante

istantanea. neíVultvmo veglione carnevalesco svoltosinel Teçainclaba Club.

palestra italiaLa seva dello scorso martedí, 1

corrente, il Dipartimento di Ten-nis dei Palestra Itália offrí ai gio-eatori e ad altre personalitá delia

Soeietá una c-ameratesea cena. ehe

si svolse nel pittoreseo ristorante<li Antônio Anlieino.

Durante Ia simpática o eordia-le riunione, fu data ai pvesenti l:t

gradita notizia delia generosa do-nazione alia soeietá di tre nuovicampi di tennis.

I nomi dei munifici douatori,sigg. Fernando e Zina Baldassar-ri, Cav. Alberto Ferrai.ino e eav.Serafino Fileppo, furono vivamen-te aeelamati da tntti i presenti.

"II Pasquino" aggiunge il suo

piú sincero e eordiale plauso, cer-to di cosi interpretare il sentimen-to di gratitudine di tutti i pale-strini e degli sportivi di S. Paoloin genevale.

3p 4ê- *

michelino colasuonnoLa casa dei distinti coniugi si-

gnori Enzina e Giuseppe Colasu-

onno, stimato commerciante di

questa Piazza, é stata allietatadalla naseita di un robusto e vi-spo Vjambino, ai qule é stato datoil nome di Michelino.

TStadiíiani Mudttí

;ill;i volta delia magnífica Bahia

delia (iuaiiabara."II Pasquino• Coloniale" invia ai

novelli sposi i suoi piú sinceri ocordiali auguri di perenne foliei-

nozze de mori-de lorenziGiovedí |>. v.. l'"> eorr. avrauno

luogo Io annunciate <• fausto nozzedelia vezzosa e coita signorinaNenny De Mori, diletta figlia deisig. João D.- Mori -Ir. <• delia di-stinta signora Letizia Basile DeMori eoii l*Avv. líodolfo «le Lo-renzi, professionista molto stimn-to in (plesta eittá. figllO «lei COH1-

pianti Prof. Ercolc De Lorenzi oDnuna Ernestina De Lorenzi.

Sarauno padrini, nclUatto civi-le. per Io sposo. il prof. PranceseoCitanna e Ia Signora D. Ester Or-sini Manzione e per Ia sposa, ilsig. Domenico Xieolelli e Ia sigra.D. Antonietta De Mori De Lorenzi. Xella cerimonia religiosa, perIo sposo Ia "signora D. Elena DeLorenzi Saltini <- il sig. AlbertoOrsini o, per Ia sposa. il sig. JoãoDi' Mori dr. e Signora.

Dopo Ia cerimonia religiosa, ehcavrá luogo alie ore 1S nella ehiesadi S. Teresina, in rua Maranhão,

gli sposi partiranno per un lungovia*iíri<"> di nozze.

'Il ¦¦:¦¦¦¦¦•¦ --víííSi

Ai sigg. Colasuonno, le nostre

]iiú cordiali e sincere felicita zioni.

lucilia vieiraLa scorsa settimana ricorse l'an-

niversario natalizio delia distintasignora Donna Lucilia Vieira, spo-sa dei dott. Lellis Vieira, illustredirettore deli'Arehivio dello stato

i nostro apprezzatissimo collabo-ratore.

'•II Pasquino" invia alia signo-ia Vieira i suoi piú cordiali e de-ferenti auguri di felicita.

-S *

teresa droghettiCompí ia scorsa settimana un

altro anno di felice esistenza Iasignora d. Teresa Droghetti, sposadei sig. Adolfo Droghetti, noto estimato commerciante di questaeittá.

Aueuri vivissimi.*

nozze belardi - ganzAlie ore 15 dello scorso saha-

to, 4 eorr., ebbero luogo le fausto

nozze delia leggiadra e coita si-

gnorina Amélia Belardi, adoratafiglia deli 'egrégio Maestro signorAlfredo Belardi, con il Rag. sig-

PRO MAUSOLEOAL CAV. PROF. FBAFCESCO PEDATELLA

La Soeietá Italiana " Dante Alighieri" ei comunica, con pre-

ghiera di pubblicazione:Liuvito rivolto agli ainiei e«l ammiratori «lei compianto educa tore

perché sulla sua tomba sia eretto un Mausoleo ehe ne ricoydi agli ita-

liani Ia esemplare attivitá e con questo ricordi puro 1'attivitá di quan-ti si sono dedicaii alia propaganda delia lingua italiana, ha ineon-

trato 1'adesione che non poteva maneare.Mentre questa Soeietá sta studiando Ia forma piú adeguata per

Ia. reaüzzazione deli Mniziativa. a faeilitarle il compito, si preganotutti coloro ehe hanno rieevuto Ia selieda di adesione di ri.nnndnrla ai-

Ia. Segreteria delia Soeietá stessa a Rua 15 «le Xovembro. 312, con

cortesc sollecittidine.LA IMÍKSIDKXZA

c u 1 1 eDurante Ia settimana scorsa é

nato in questa Capitale:Xancy Sammartino «lei dott .

Paolo.

a s c a n i o dei mazzaRieorrerido quesfanno il 20.°

anniversario delia rivista L'Iãea,Ia. nota pubblicazione italiana chesi edita a S. Paolo, numerosi arai-ei e ammiratori dei suo intelligen-te e insíaneabile direttore Ascjt

*nio Del Mazza, volendo rc&lergli"un significativo omaggio, hanno

deeiso di prorauovere una simpa-

tica riunione. Ia quale si reabzzerá in luogo e data che saranno op-

portunamente annunciati.Le adosioni si ricevono presso Ia

"Scuola Moderna Flor", in rua daLiberdade. 51, tel. 2-6741.

La commissione proraotrice dei-

Ia riunione é composta dei signori

M.° Alfredo Sarda. M.° Salvatore

Callia e Prof. Pranceseo Borrolli.* *

compleanniDurante Ia settimana scorsa.

hanno festeggiato il loro cora-

pleanno, in questa Capitale, i se-

guenti eonnazionali:Riccardo Piore di Vincenzo —

Kenzo Segala — GiovanninoMollo di Mario — Teresa Dro-

ghetti — Osvaldo Greco di Gui-

d0 — Mvriam Valü di MarinoCarraen Cretelli di AgostinoAdolfo Ezio Sbrama — Olga

Coseia di Kaffaele — Vera Pur-

lani di Alberto — Marta Morenodi Antônio — Luigi P. Barone

Alba Kossi di Oberdan —

XVlla Sambinelli di Giovanni.¦*

•*

necrologiaROBERTO MONACCHI

Xotizie giunte dali'Itália infor-mano delia morte avvenuta a Po-ligno il 5 eorr., dei signor Rober-to Monacchi, genitore dei nostro

egrégio conna/.ionale signor Ar-

mando Monacchi, comproprietariodei noto Pastificio Antonini di

questa capitale.L'Kstinto, che contava 70 anui,

fu per eirca un quaranteiinio ope-roso e intelligente funzionario dei-le Perrovie dello Stato, e, nell 'a-

dempiniento delle sue mansioni ri

\-eló costaiiteniente un carattereintegro, leale e aperto, misto ad

una viva e. chiara intelligenza.Lascia nel piú profonilo dohne

i figli Armando, Paolo. Virgílio.

Luisa e Ia vedova signora Ida.Alia Famiglia colpita da si gra-

ve sciagura, e in particolar modo,ai nostro aniieo sig. Armando, in-

viamo le nostre piú sincero e profonde eondoglinze.

Del líasteli - - < 'ario OeehienaDuilia Tonelli Elisa ('amara

Auna Angarano MalavogliaCario Lombardi Leonardo

('lasca Antônio Pragetti.

jockey clubDopo il grandioso suecesso ot-

tenuto nella riunione passata ilJockey riuscíj a organizzare perquesta settimana tine attraenti

programmi che si realizzerannooggi e doniani, nel Prado da Moo-ea .

La riunione «li oggi e compo-sta di G eorse abbastauza equili-brate.

Fia le sette eorse ehe formanoil programma di dõinani figurail prêmio: Iíaphaol de Barros —

Imprensa e Combinação.

La riunione di oggi avrá inizioalie ore 15 e quella di doniani aile ore 14,30 precise.

Le ultime tre eorse sono desti-nato ai " Bettings".

Ai lettori dei Pasquino diaraoi nostri palpites.

SABATO

1 .a corsa: Quadrante - Bebe- Kalifa 24

2.a corsa: Pilhinho Lvong -

Favorito 23

3.a corsa: Solimões Pira-ctiania - Vendida Li

4.' corsa : Osilvio PerigosaDecidido 13

5." corsa: Quincas - BorbaPaisagem - Mignon 14

ü." corsa: Premiado JapãoSuassu -•>

DOMENICA

1 .;i corsa: Oeeurrencia -Nar-

eiso Dito Pontas . . . .

2.a eorsa: Taipú Oscarita -

Araribá

3.a corsa: Armour - VerdoiiXativo

4.a eorsa: Obuz ChianocEcliptico

.").•' eorsa: Paehuea Krebelina Dunil

12

.54

1^

•21

13

2)i. yfiatfuieí jliíleti*Direttore delia "Caixa Econômica Federal", che ha

festeggiato il mese scorso il suo compleanno.

Durante Ia settimana scorsa. sisono spenti in questa Capitale, 1

seguenti eonnazionali:Padre Pranceseo Manini —

Xieola Lazzarini — Pilippetto

Ca*, fta?. M&e*t* 3<wf/^t*^Fondatore ed anima d<lla nota Ditta di Rua 3 de

modellare organizzazione finanziarm edi spedizioni.

Dezembro,

Erapres3 Construtor?! ünivprsa? Ltda.\ -, „ota#e stimata organizzazione immobiliaria di rua Libero Ba-

(1:ir, ,.tmtinu:l a ,-ealizzare raensilmente, con una regolaritá e puntua-

,itá veramente ese.nplari. i -sortei<.s". di ambitissirai premi, 1 quall

sono distribuiti ai fortunati possessori dei biglietti vinciton.

PnbbHehiamo i" seguito il risultato dell'estrazione reahzzata il

•-, ,..„„aio u s.. d-aeeordo con i premi delia Loteria Federale:

4."."•. °OsOsOsOs

prêmioprêmioprêmioprêmioprêmiotítulos 1-títulos ctitules <¦titules ctia meus

XXXX

MUNDIAL "B"

S32G3 — l 01 bangalô no valor de . .-- -

93203 — Pi» bangah"» no valor de ....

03263 — Um bangalô no valor de ....

13202 Pm bangalô no valor de ....

X *3°03 Pm bangalô no valor de

ora os^l finaes W> — Uma casa no valor de

0111 <>s :i finaes 263 - Valor

3030303030

9

oin os fin tos »">:? — Valor

:000::000í.000::000í:000:-.000200

40

?000i=000?000?000?000?000?000?000

ora «. final 3 — ficam isentos do pagamento

ulidade seguinte.

MPXDIAL

1 .'' prêmio X. s: Í63

ficam isentos

Pm bangalô no valor de

•> «• prêmio N. 93263 - - Uma casa no valor de .

.V" prêmio X. 03263 - Uma casa no valor de

4'» prêmio N\ 13263 - Pm terreno no valor de-,'•¦

prêmio N\ 23263 - Pm terreno no valor de

Os títulos com os 4 finaes 3263 — Valor

Os títulos com os :t finaes 263 — Vaiai .

Os títulos com os 2 finaes 63 — \ alor ...

Os títulos com o final do 1." prêmio — •¦

de oaeainento da mensalidade seguintek ', *•;„.,) ,1,, •• «• nreraio — S fu-am isentos

Os títulos com «> tinal «10 _. pi» mu

de pagamento da mensalidade segumte.

MPXDIAL "D"

1 o prêmio X . S3263 - Pm bangalô no valor de

00 iroinio N. 93263 Pma casa no valor de

^'«. prêmio X. 03263 - Pm terreno no valor de

40 ',•„,

N . 13263 - Pm terreno no valor de

.-,'«- J.remio X. 23263 - Pm terreno no valor de

Os títulos com os 4 finaes 3263 — Valor

Os títulos com os :í finaes 263 — \alOl

Os títulos com os 2 finaes OS — Valor ......

Os títulos com o final «Io 1." prêmio 3 fu-am »<

luieamcnto da mensalidade seguinte.'..*"', fin-it iin •>. ° nremio S ficam isc

Os títulos com o finai 00 _. i1»"1

pagamento da mensalidade seguinte.

14S."»:i1

:000$000:000$000: 000*000: 0006000:0006000500$0001006000206000

20:000600010:00060005:00060003:00060002:0006000

5006000506000103000

ntos de

ntos «l«"

IX 1 VERSAI. 11

100:000600025.000600020:000600015:000600010:0006000

500600030$000106000

tL:' corsa: Wunderbar - Uso-lar Vitamina '-

7 il corsa: Xickel Mav Be- VS 23

STixcni

1 >• prêmio X." 27S263 - Immove» no valor de ...

.... ,remio X. .íTS-JO.i I mmoveis no valor de ....

Ti o prêmio X. ITS^O:? - 1...moveis uo valor de

4" prêmio N. 57820:5 — l.nmoveis no valor de ....

.-." .ren.io X. 678263 — I ...moveis m. valor de

Os títulos com os 4 finaes S263 - \ alor de

Os títulos com os .? finaes - 2b3 — \ alor de

Os titules com os '2 finaes 63 — Valor de .... - -. -

Os titulos com o final do 1." prêmio :i ficam isento,

pagamento da mensalidade segumte.

Os titulos com o final do 2.« prêmio S ficam «sento*

pagamento da mensalidade seguinte.

II prossi.no sorteggio avrá luogo il 25 p. V., sempre d aecordo

con i risultati delia Lotteria Federale dei giorno.

de

«le

16 P a q u

Carnevale impazza>>ll ft i^ *¦

___.«.*. /àOfír Tf^SN CL.-7 > fe '\:

Hè. y U-—4 t\ \

U EM Wlr-*"' . \\Jc /i:\.: -\\

jttíjfl „,, ___ ,_fc'iS_«__i--_r*-A-_. ^fe vv_"*"sv _f^^\

______________.^____.' __t^ /-a ^ *'V________i_! C^Ib' TLc ' Br _ |

finn gfnvc epidemiai:.-.-,,i.

„./., ,.li seolioseiuli; ' |n

,,U ___. Ti stai iiii.a eoni-mdendo, mn ü tn<> caso non ú,

poi, di difficile soluzione. . .

LE] __ e dove andró u trovare tutto quanto mi occorro

|HM. realizzarc la mia maschcra tanto originalo?

u, _ scniplicissimo. Reeati prosBO "A Incendiaria,

esquina do barulho", e lá, Lrovcrai di cho soddisfare Ia tua sbr,

gllat« fantasia, o, - quello che piú conta, - acquistnre delle

belle cose con lieve sposa:

Gli innamorati sono quei tali che per uno strano

fenômeno, sognano insieme, prima di dormire instem.•X- * ->.

ii suecesso é una piania che si annaffia con le la-crime,

La vita, questo grande romanzo giallo, dove tutti i

personaggi sono ugualmeute sospettabüi dello stessoto.

Gli uomini semplici vedono la veritá di profilo,come i cattivi caticaturisti.

Uingenuüá é una rirtú che 1'uomo acquista a qua-ranfanni e la donna perde a qnindici.

****^*t*lJ»0^^^-:*^ •-¦VV-_^*Sr-ta*'*'

Questa ee la mecontú 1'ai'ciduen lOspoaito cho aveva un debote

por i veechi ricordi. Guai n con-t-.rnvinrlo in cpiestu sua innoccnl0 mania . Pra I 'imbnrnzzo ge-nerale egli prose n dire:

" Pra i ricordi d'infnnziu che

piu' sono rimasti iniprcsai ncllnmia memória, in priinissima li-nea sta quello deli'epidemia dei

piedi. Vivevu, rieordo, con lnmin famiglia in una piceola cit-tá dei mezzogiorno, La vita tra-seorroví» tranquilln senza acosse.

I giornali declicavano interc pa-.,'ni». nlln cronncn nera ehe eraCunicn cosa ehe potesse suscitaro un relativo interesse in quel-1'epocil gl'ig'm, sen/a avveniineiili. importanti e senza uvventure.ha nostra esistenzn fluivn pinei-da. sempre ugualc. Qusind-_c_o,nun mattina di maggio, una no-tiiciíi pubblicata da nleuni gior-mili, venne a gcttare lo seompi-idio nella popoltizionc. La notiziaf„ enratteri vistosi amninziava :"Una lerribih epidemia ha in,-,-.„ í/ paese" c sotto nggiungc-vn trnttiirsi cli un'orribile epide-min di calli, duroni, bruciori o

gonfiori cli piedi. Quella matti-untii mi é rimastii impressa neleervello. í-íin dalle prime ore deiniiittino una insólita animnzionosi notava nelle strnde. Ln gentosi Cerniavn nelle piazze a far ea-•«nnncllo, cllseutendo eoncitntn-nente. Circolarono notizie aliar-mistielie. I genitori chiusero incasa i ragazzi proihendo loro ri-

gorosamento di uscire, per pauradei contagio. II fermento rag-piunse il suo culmine Ia será

quando i giornali dei pomcriggiorecarono la stessa notizia con legtesso parole (in calce agli arti-i-oli. rieordo, veniva COUSigliato1'uso cli certi saltrati insupera-1,11"] per la cura di tutti i maloviinerenti ai piedi) . La cittá pre-Sentava un sinistro aspetto clistato d'assedio. I eittadini circo-,lava no circospetti schivanclo con

. i

(jffidenwi gli sconosciuti; i lo

nll pubblici erano deserti. Ki

,,,rdo '

elie a casa mia VC.UVlinor,,tte le provvisto dalla I.nostra

n mezzo di un punienno legnto

nd una corda e ció por evitare i

contiittl cm. Ia gento che circoloVil per le vie. In brovo Ia fan-

tllsin popolare riscaldato eomni-dó a ereare delle loggonde ehe vai-soro a rendere la nostra esiston-za sempre piu' difficile.

Si sparse la você ehe erano Ulcircolazione degli untori I quali,.|;nidestii nte andavnno dif-fondendo i germi dei calli, deiduroni e particolnrmenle dellecipolle. Capitava SOVCnte, neilunghi deserti pomeriggi d'estoI,., di sentire una VOCC llCUtn proronipero selvaggiamente: " DiiVHDolli. alVunlort !"¦

Ci uffacciavamo alia finestrn,. vodevnino un poveraccio chepuggivn a gambe levate insogui-to da un piccolo drappello dil!orscnnati i quali brandendo fal-,.-,, badili e accette lanciavnnogridi cli minaccia. I visi seouosciuti venivano guardati con so-spetto. Bastava ii piu' piccologesto male interpretato da qualehe estiltnto per perdere un uomo. Un contadino cli un paesevicino, .un buon diavolaccio cheova stato visto seduto su un mu-rieciolo mentre si allaceiava leHcarpe, poço manco che uon venisso linciato dalla Folia. 1 piu'esacerbati asserivano di aver.Jovi-to mentre diffondevn il con-taglo dei calli, dei duroni o dellecipolle.

Griornalmente giungevano noti-zie cli pnreuti, amici e conoscentielie erano stati eolpiti dali'epide-mia. Si viveva sorrnti in casanm gli usei sprangati, Le noti-/.ie erano sempre quelle: "II taleIm i calli; il tal'altro é stato col-pito dai duroni; il pievano é sta-to assalito dalle cipolle". L'au-loritá municipale fu fcostrctta a.chiudere le SCUole. l'n gvuppo didante earitatevoli organizzó uneoini.tnto di difesa contro il dila-gare deli'epidemia dei calli e, inspecial modo dei duroni.

kCíttadino !Giovedi, Sabato, Dome-

nica vá a divertirti ali'Ape-

ritivo Danzante delia"BRASSERIE

PAULISTA" rBullMnizio deli 'autiuino final-

mente 1'epidemia scomparve. Lacittá riprese il suo aspetto con-Bucto, le scuole vennoro riaperte.

I eittadini, ormai liberati daqucll'incubo, si abbracciavano fe-liei in mezzo alle strade. Ma an-cora oggi i veechi al rieordo di»quell'orrlbile periodo non riesco-no a trattonore un brivido di ter-rore .

Cosi concluso I 'areiduea Espo-sito: Ma tutti noi rimanemmocol dubbio ehe avesso esagerato.Piú tardi, fatto vieercho e inda-gini, aecertaiumo elie il vecchioei aveva ignohilmento giuocati in-ventando di sana piailta tutto.

LIXO FINOCCHI

p a sq 11 i ii o C) o n a 17

jí^pívèèofa perdiaCATTOLICO "Signori, il

Papa é morto!". E se lo dicoil Cardinale Pacelli, bisognacrederci. Non sapvemmo tllrvlse Achllle Ratti fu nn grandePapa. Non abbiamo avuto iltempo di formarei un'opinio-ue in propósito. Siamo dei pa-vero cho soltanto. Ia storia po-irá pronunziarsi adeguata-mento sul 101." Capo deliaChiesa Cattolica, poiché 1'epo-ca ch'egli visse fu satura diavvenimenti cosi complessi etuttavia insoluti cho non pos-Bono essere interpretati dainontemporanei cou spassiona-lezza ed equitá. I posteri nonmancheranno cli dare il lorogiudizio, od é un vero pecca-to ehe, quan:!o ci saranno i

posteri, noi non ci saremopiú. Intanto, ecco un belPav-venimento per distogliere l'o-pinione pubblica mondialedalla farsa politica europea.

GEÓGRAFO E le isole«Balnearie". como le chiama11 Gr. Uff. Ângelo Poci —"Eoram-se". AndaW- a capiregli arcani dei famoso Comita-to di Non [ngevenza. A pro-posito: dov'é Ia sede. attual-mente, dei Comitato dí NonIngerenza?

ESIGENTE E se dallaFrancia ci facessimo ritorua-re, invece, i vivi?

PLÁSTICO Eh, Ia seul-tura non é una bazzecola chepossa essere "esercitata" ascapoechia. La seultura. èun'Arte e, como tutte le ar ti.richiede degli autentici arti-sti. Informatevi cou qualcheplasmatore di creta, por esem-pio col notissimo Starace, pervedere quante non siano ledlffiooltá a cui va incontro'nn plasmatore cPimagini.

GANANCIOSO - "neste

mundo nada se leva"!PIROTÉCNICO - Si ripar-

Ia cli una bomba colonial©.FfLOIH.A>IAT!( Iacri-

vetevi alie "Muse Ttalicho". B'una societá che, con gli at-tnali elem.enti, andrá lontano.

CUMNARK) Ma quandosul tnercato ci sono olii com-mestibili come il Bertolli '"(\il Rosito, perché abbandonar-si a.d esperimenti cli esito dub-bio? Per qualchs milréis dieconomia? Le economle diquel genere finiscono tutte infarmácia. Naturalmente aliaFarmácia Thesouro. che hatrasf erito i suoi locali perPraça da Misericórdia, doveséguita a servire con puntua-litá ed al massimo buon mer-

cato Ia sua scelta 0 vastaclientela.

SUPEHSTIZIOSO Itito-liscono i giornali cbe merco-ledí alie 5, da un grattacieloin costruzione, un operaio énaduto doutro una caldaia cliisfalto. E' supérfluo aggiun-,,,.,, cjie tn ,|u 1 preciso mo-

monto 1'innominabile Steuricatava osservando Ia febbrile

attivitá degli operai nella co-rtruzione ln parola.

GENTALE E so si pren-íiesse 1'iniziativa por una Sot-toscrizione Única a favore dei- Pasquino"?

AHBONATO Cambiandoíndirizzo, "ve possino ammaz-zá" — telefonate. E'' cosisemplice! Si disca o si chie-:le: 2-nr>iir> "Pasquino"? Se-zione Abbonamenti? Prendanota, "faz favor": Tizio. daltale índirizzo, passa al talealtro índirizzo. Fali o? Obri-gado. "Até á vista". F. tuttiíesti.

AMICO CILIEGIA Pa-"'enza. pazienza: faremo i sol-íi; anche noi. Ed allora ci ri-corderemo eon una memóriaspaventosa di quelli che fu-rono i veri amici - e di quel-li che furono i falsi amici.

PI.ESTIDTGITATOHE (XO\OEL BELrôM) Certi illu-sionisti di caffé-concerto fan-

no il seguente esperimento:chiudono, a occhi bendati, inuna busta opaca, uno ferittodei qualo Ignorano il ':onte-i uto, o, con Ia semplice im-posizione dolla mano sulla br-sta suggellata, lo leggono adalta você.

Lo st osso esperimento é•-.Lato eseguito in uno ii que-gli austeri palazzi di illusio-nismo che sono gli anfiteatri¦cientifici o i laboratori

II pubblico dei caffú-con-certo o quello doi laboratorihanno in comune il puntigliodi non farsi ingannare e discoprire il trueco. Iu un gran-do istituto scientifico norda-mericaiií uno studioso haspiegato cosi ii fenômeno:

"Ognuno di noi. scrivendo."lascia nella carta, como dollo"energie accumulate, cho pro-"vengono non i.' i ;'i dal gioco"delle parole o dollo frasi, nm"dalle terminazioni nervose."Sovrapponendo alio scritto Ia"mano di un altro indivíduo"(meglio se di sesso diverso),••si ottiene che lo correnti"sfuggano e si disperdano at--traverso i nervi dei soggetto"ricevente, come 1'elettricitᕦattraverso un filo legato alia••terra...".

SIGNORINA — QuandoStendhal, innamorato di Ma-

damo A/ui-, Volle dai b' un pie-colo nome affettuoso, un to-nero vezz/eggiativo, non iachiamó né Plppl nó Puccl néLula.

I,a cliianni Sansr-ritoXon é nu ni mo molto dif

fuso nel linguaggio degliamanti. A molii appa irá in-comprensibile. .\ qualcuno ap-parirá grottesco. Pocbe donneaccetterebbero fli essere chia-mato cosi nel mistero ínquie-Lante dl un paralume o nellagioconda velocitá '.i una V. s.

Ma In quel momento '• pa-role dei grande scrittore la-seiavano unMmpronta, o ia si-gn-c a Azur cho probabilmen-ií. non e a ínformatissima sul-Ia língua sacra delPlndia, tra-dusse esatta*mente il signifi-cato di quella parola, o glidisse:

Credo d'aver capito. Mi•h .ama to cosi porché

"san-

scrito" vuol dire "perfezione".AlJliONATO !>«S1 H' dif-

ficile spiegare cosa sia esat-lamente Ia presenza di spiri-to Eccovi un esempio:

X un giorno iu costretto,tanto por iiberarsene, ad ac-cetta e un invito a. colazione-1;, nti maledetto seccatore.Xon appena costui ebbe g.ira-te- i tacchi, X lisse al suo so-gretario:

Fammi il favore, scri-vi a questo superlativo creti-no cho domani non posso farcolazione con lui porché...

In quella scorso nelio spec-Chio il viso (Pd seccatore chonon aveva fatto cho una falsauscita. Con perfeito sanguefreddo X continuo:

. . . perché fac.-io cola-zione col signore - o disegnóun mezzo inchino.

o p e r azioni r i u s c i t i s s i m e

^ /^ ^i^y\

—• Presto, presto! Iliportatel o in saia opcmtoriu! I/operazione alie gambe o

riuscita troppo bene!

18 i P g . o n i n colo J>_±_jU=Lt. ^mmmi^^mmmmm mmmmMmmMmmmmmmmMmmmmmmmmmmuummmmmmm—^~<

.11 \"mi.i>1i/M

Le parodie di Linii Torzi.!¦;• sulle atile (li Cnrolinn Lnverur/io u h intitopi

destinoEra una bella giormila di primavera. Giovanna , Pietro cammina-

,, i/iardinipnbblià „ nendosi lo mani in mano e ™flo*M*ão

,li,lnlr. Quali contrasto Ira d sole smagUante e la gana delta na-

/„,.« ..„„ la Hofferenza dn invece sedeva nei loro cuori.•,.,:;;/' ;•,.--.. ,<„,, »„„„ -,«¦».•,,. v„,,;,:««i..«. «=;

,„ dolun. Dovevano luseiursi per sempre perché d papa âi J»

nonvoícva eh, sua figlia sposasse Pietro perché la mamma d, Pwtro

'¦"riz:r:zã:;;; ZZZíXZ „„¦„¦ , VV,,^T-Amo) - rispose egli eon gü oechi lucoioanti dx laorxmo e ü

mani o iaI cuore. . ,

davanii alia gabbia dei leone, si separarono, mentre gU ucccllim

mietlavano ed essi aaruno il cuore spczzalo.' ' ,ru curse ria. muggendo dentro di sé per il dotore Receio

,rila iara, ali su nn Iram, anda alia stazione e prese ú <™ ' ' ' ,

,;;,,', un quarto per andare a Parigi, a immergers, ,n una vüa d, oigia

Informo mentre sátira sul prcdelhno per andare a Pangu— Pietro!

Erl^Zdperehê Vamava troppo, perché non poteva fare no,n lui pita che cru esile come un giunco.

%ZlrtciZno e si baeiarono appassionalanonle. Dmenticarono

l<XmiB Giovanna com

'via con la marte nel cuore.

„,, '^^mmTJammZ«## ?f g~/df^il o.s,o roti. ,om- par ,,¦ slrado delta cittá cluamando a gu,n

.sí í)i «na f''" d'orgia.Destino... 1 V 1

LI NA

,.Kce con Vinconzo Nutiile «¦li»1 nou

puo Puro ii meno di ossorvnrc;— Non li pnro nn po' troppo

qnello che hni detto?_ Veramente si, — 1'ispondc

Stiirace • anche ii mu 6 parsn, dot-tii cosi in pubblico, unn dichiarn-gione mi |'<»' forte. Mu, sai, avevo

giurnto «li dire tutta l« vorltft, cn-

pisei... * # *

I versi neo-nialtusiani di NinoAugusto Goeta:

// passeggiero

II [lasseggicro, «» amico,é \'\ io dic camniina ;dnppvima si avvicinac dopo si allontana!

// cappnccinu

II cappuccino, o amico.6 nn monnco con barba ;ma se poi "cn ti garbal:i harha non ha piú.

// nariganle

II navigante, o amici»,é 1 'íiom che va per marc;ma se non vuol andare;i terra se ne sta

La partenr.a

. . Sc te ne parti, o amico,io me ne vengo teco;ma, se tu resti meco,non me ne vengo piú.Venire, non venire...to bo or not to be,Àmleto pur cosisempre sospeso t*u!! !...

* * «

/ paradossi dei Comm. GiuscppeCa st ruceio :

* # #

Ore piccolo delia notte. LungoIa bella riva di Copacabana Mar-tino Frontini incontra il suo caroamico Valentão Guerin, in posai-mo stato físico o morale. Un oc-chio. il destro, é ridotto una sep-

pia bollita...— Ma da dove vieni? — domai)-

da Martino allarmato.E 1'altro, tranquillamentc:

Ti ricordi di quella bionditia con la quale bailai ieri sero al-I 'TJrca?

Quella che riteiieiiuno unavedova? — domanda Martino. —

Ebbene?Ebbene, non é vedova.

* # *

Umberto Serpieri incontra un

amico comnierciante e lo forma:.E' vero che il vostro cassic-

re é fuggito con la cassa c con vo-stra nipote Lisa?

E' vero. Ma per fortuna quelbravo ragazzo s'é pentito c quin-dici giorni dopo la fuga lia comm-ciato a. restituire qualcosa.

Ah, bene, me nc congratulo:vi ha mandato un po' di danaro?

No. Non danaro. Ha comin-ciato a restitiiirmi mia nipote.

II grande scultore Giulio Stara-ce ó chiamato come teste ad un

processo.Professione.' - chiede il pre-ni dente.

Artista.üi che genere,Sono il pia grande scultore

italiano.Finito il suo dovere, btaracc

íj Queli'antropófago che dlvorolu própria moglie, risolse un

grande problema econômico: -

nutrirsi ottiiiiainente. mangian-do la nietá.

3 Ogni focolare ha i suoi grilli.Anche il focolare doméstico.Soltanto che i grilli dei focola-re doméstico li han sempre lemogli pel capo.

9 (ili sposi son come certi nuo-tatori principiaiitl: sono legati

per la vita.• Lo riflessioui prof onde:

Ma che ragione c'é, quando undisgraziato si é spento, di sep

pelirlo con le pompe'C' Vale piú il primo amore che

un piiinoforte di gran marca.Perché il primo amore non siacorda mai.

fc Triste sorte, davvero, quelladei filosofi da terza pagina.Accumular mattoni su niatto-ni e non arrivar mai a eostruir-si. una casa.

• [miuagiiiate la faccia di ülis-se, re d'ltaca, al suo ritornoin pátria. Aver lasciato la pro-

pria motAn lessere e rltroviirIa, invece, a fHnro eoi ?*"<*;

3. Chissá come sara runasto I ni

correggibile beone che, aWic-

mitoHl üMiHiinto alia botte li

mei.ticalain mowso iillastnidn.ei trovo dentro Diogcnol

« Dlffldulc dei filosofi c clollu

pistolc di gvosso calibro.A lungo andare flnirniino |ier

rompervi le tasche.< 1 *

storto, il simalico Ptizeiuloiro,incoiitm Pinoni, alia BrosBorlc.

Vado 11 pássaro due mesi 11|.i(l __ p|, pinoni. — Sc vieni a

Rio, avvertiini: pranzeremo assieme.

Certo -- risponde Storto.-Mu qual'6 il tuo indirizzo a Rio?

Oh, é inutile scrivcrtclo. Basta, che tu domandi a qualunqueporsona, c ti sara indieato il miorecapito. Chi non mi conosco aRio?

Alcune settiniane dopo, Stortocapita a Kio, dove tutti gli aforai

per ritrovaro Pinoni restano vani.Infine Io trova per caso in an caffé:

Cialtronc! fa Storto.Ti sei burlnto di me! Avró chiesto a piú di duemila persone il tuorecapito, e mi son sentito rispon-dere sempre Ia stessa cosa:

II signor Pinoni <ü S. Paolo.'Non lo conosco, signor Slorlo!

* * *

Quando Bruno Putori Advogadosostenno },rli esami di laurca, wouera molto forte iu economia poli-t,ica e scien/.e delle finan/e. Nella

prova di qjiesta astrusn matéria,in un certi) punto I'esaminatoregli domando:

Ohe intendeto per debitofluttuante/

K Bruno Putori Advogado, do

po alcuni istanti di profonda ri-flessione:

Ecco... per esempio: una nave ipotecata.

•* * *

Tilde Serato c la signorina Piaz-/.ini, iutelligenti filodrammaticliedelle "Muse Ttaliche", parlano dlmondanitá:

To lio avuto per lo meno ven-ti dichiarazioni d'amore.

E io? Nc ho respinte almenotrenta o siceome sono un po' sor-da, chi sa quanto sono quelle chenon ho udite.

Clara "Weiss si roca in polizia:

— Vengo a denunciarvi che hanno rubato le mio perle.

Come sono queste vostro per-Io?

Quasi come quelle vere.# * *

Una. giovane scrittrice 11011 an-cora, vara-ta nel maré letterariocerca disperatamente un letteratoinfluente disposto a farle da padrino per il suo primo romanzo;un giorno confida le sue aspira-zioni a Francesco Pettinati:

Io voglio entrare nel mondoartístico con un autorevole appog-

gio. Voglio essere varata da una

per.sona come voi...Lo scrittrici — risponde Pct-

tinati — dovrebbero essere varatecome lo navi: con la rottura diun'augurale bottiglia sulla testa.

p a s u n o

conver— Falioinol Volieinol Como va

ehe oggi non (ibllüssalo gli occlti.'

Forse per sbireiari li mie gambe,

quando passo o mi guardalo co-

raggiosami itle in faccia.'

/l/i/ /|/i.' signorina liamona,mm piu limiili! II" leito elo nnmedico psicanalista inglese ImIrovalo ehe il modo migliorc pervincere In limidezza consiste ml

fare uno sei untaeciu in un pub-blico locab. A Londra, non si puópi ii v irerê: Ini li i cnffé e i risloranli som, in balia di cnergu-mini cite liliguno con i- coimriiri, dónno pugni stti loroli, fra-cassa no seilie, mancano di rispel-tn agli urrentori, cortcggiano leavvenlrici e prendono per il col-leito i direi Inri. Oro voglio eo-minriore In curu anch'io! Fadonl llollegone o fure il dio rolo n

qualtro. Hparirá In timidezza...— o ri verrá un lui callo a

tergo ti fúria di pcdaloni, Filieino. Credo du qui da noi conte-riiri, direi tori, clicnti d'ombo incssi siano nn po' nu no flcmma-liei du a Loildon. Sapete beneehe oggi la giiistizia si ommini-stra con umi certo originalilá. ASydncy, tutti gli automobilisliehe infrangono il. regulamentodelia oircolazione som, conãan-noli a pagare una multa o nscol-tare una conferenza sul traffico.II conferenziere sinora non. ha

pululo aprire beca, per mancou-;;a di- ascollalori...

— Giusto! Cé qualcuno ehe

pnglierebbc anche la multa purdi. non sinlire Ia conferenza! K

ionicoloniale 19

»w*wwuw*wuwww

NÃO estrague o seu bom

humor, logo pela manhã.

Com a Gillette Azul faz-se,

suavemente, em dois tem-

pos, a barba mais difficil.

lAMIN/UsfegiGILLETTE AZUL

il iiiudice lieclor nou é forse tt

camplom dalla... rclliludiiio con-

temporanea .' Kssendo arrlvato,i,i, meez'ora di rilardo od uu

processo, si ó fallo il processo a

se stesso si é ciimlanmtlo a cin

qne dollari di multa <¦ si é passolo la somma dalla lasca destra

i, quella sinistra! I." leggc era a

ponto,,,— Kit anchi i ij nal Ir ini, Ft '''''_

nu. Senza U ner conto ehe avrá

rilardalo il processo di «"''» '"'•'-'•

::'nra. Ma quello ehe mi. interessani piú é Io senteu::a ili quel giu-,!,,,¦ diUo Caralina dei Sud cite

lui cumlaniiali, un marito litígio-Sl, o baciarc sei volte al giornoIa. própria moglie. Fare ehe ti

l,,:,„, sia tu, aillidolo efftcac,entro i liligi. O >¦ l'<"'' " """

ni, si ili gnh ra... lUl i,,, liamona, in certi eu-

si preferirei fome se.dici, di me-..;. A,-, ti li Ho che a Nuova Yorkhanno inaugitralo una lapide al

porlinaio Jolin Spanglcr, inven-1,,,-e deli1'aspirapolvere?

— In Ia lapide glicla urrei da-ia ..,,11,1 lesta a que\ solennissiinostntiialnre sociale, pCrcllÔ Ô ÍUl-in colpa sua se oggi esisle Ia raz-¦¦a piú asfissiunlc delia terra:

quella dei piazzisli di aspirapol-nre cou dimoslrazionc a domiei-lin! 1'anlinu Fuller, ehe é inse-

fjnanle di ritmo od llaca, pre-'le-itde di essere capace di ãefinire

,i. colpo d'ncehio dal modo di VC-st ire, il Hpo di ballabile aãailo a

oiascuno. II signore grassotello e

pacifico che preferisce il niarrone,- i npi, "valzer"...

.__ ]<: i pomicioni deWaulobussono "tipo tango".' Avele leito

che a Kalgoorlie, basta chinarsi

per terra per eslrarre oro dal

marciapicãe? Quelli sono paesil

Qui, se vi cltinale, polele racc.al-lare luWal piú cicclie! E a

Monlparnasse, non vi é forse un

misterioso ladro-cannibale ehe

slacca il naso o nn'orecchia alle.

donne ehe mole ãerubare?_ Alle donne! AUe doma !

Oh! Fclicino; e perché uon le

slacca agli uomini.3 Jo conosco

certi lipi ehe paghcrebbero per

farsi strappare Ia proboscide con

mi. morso! Ma siamo in tempisirani, niente ci imraviglia piu'.A lio Herdam non c'ê forse unladro oneslo che non vuol rttbare

piú di quello eive gli serve? For-Ia via un porlafogli c dopo esser-si impaãroniio delia somma ehe

qli necessita, reslituisee il reslo...— /-; va bene-. . Ma se per di-

sgrazia rnbasse ii mio, di porta-fogii, sarebbe capace di far mi

versar e súbito Ia ãifferenza!\„n avele visto che un professo-re deirUniversilá di Pcnsilvaniaé riuscilo a render madre una ne-

rjra scienlificamenle?— Alt'anima dei professori di

Pcnsilvania!! Ve Io ãieevo io

ehe vogliono Loglierc ogni gustoalia vila! Verrá- il giorno in cui

si polrá fare tutto con pillole e

iniezioni solloeiilanee . . . Aeci-

(Irnlaccio alia seienza!!

ancora un attestatoII sig Adolfo Burkliarü, noto o stiimito pittore r^si-

dGnte a Pelotas, Rio Grande do Sul. cosi si esprlme:

"Da molto tempo avevo una orchüe troii-matica. Soffrivo dolori orribili, che mi ren-devano impossibile il lavoro. Ero debele,senza appetito, e malgrado le numerose curla malattia progredira — quando ebbi la

felice idea di prendere il "GalenogaV.

Ho il piacere di dichiararc che súbito do-po il primo retro avvertii sensibili niigho-ramenti e che prima ancora di terminare dsecondo ero giá completamente guardo:1'appetito era tornato e mi sentivo perfeita-mente atto al lavoro.

Ritengo il "Galenogal" insostituibile nei-la cura delia sifilide e delle malattie la cmorigine, risale alle impurüá dei sangue.

ADOLFO BURKHARD(Firma ricemosciuta)

La cura inwdatta delia sifilide non solo é melIlolM-

te, nut puó anche produrre funesta conseguenze ali orga

nismo minato dal terribile male. «angue

Usando il «Galenogal», de-purattvo tônico dei sangue,

si ricorre certamente alia cura cbe offre le maggi on pro-

habilita di suceesso. II «Galenogal», prepara to su «wmula

,li „n noto specialista Inglese, é un prodotto scientltico

dagli effetti immancabili.

<l fydentydtt

N." 49 A. p

si trova in vendita in tutte le buone far-

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20 a s u 1 ii o colo d i g I e

Chi usa il mio ENO?

___¦ Cmu ^sp**_

/=^4__$_5

' IrWW

«'líZelando per il perfeito funzionamento

clelTapparato intestinale dei loro figli, tuttele mamme debbono dar loro, come preveu-tivo, una volta tanto, una dose dei "SAL DEFRUCTA" ENO. ii

conferenze

fflt

sSãÍÍf<f

fl sosta 4í Boulin

f*mt9m+\**mrt*mB^mm^ 1 / ^H» mWw. ^^*sf*K^f¦Vt* *v_m^^^^^^ i Mi* _w* *™<L^_H _BÍ / íl mWÊ^

Signoie, le dispiaoo mctt«i\si d» _i_i<-lIs» palie? Altri-

menti la sala semlm. vuota.

Ah, cam Boulin: quantoh ui po riu non li VClil VO! Cos1si I giá guarita, no?,.,

Davanti u quelli muni lese <¦i ,iui I sorriso uu pó slnpilo, cosarulimlr clu io facessi? Tcsi lumuno surridi ntlu c rispost:

Si, riiiln uhliuslun:ii In niurtr.ii ul ciclo: sulIunIn. riu innun sono lioulin,

Conu, nou sti lioulin: i da

quando? Sou sarai mim diria-talo mui Io!,..

Si' multa, nr Boulin,Mu smcl-lila di sehcrsarc:

•jiitl mpprlln. quella barba, quei-l,i voei...

- Si, lui io qui sto é mio: pt ro,in mi ehiamo fiavauli.

Oh. qui sia... Bcli, si lo diiimi dev'esseri cosi. Mu scnliic;s-, ,' r, ro riu voi noa siri, liouUn, iiniliili <i Irovarlo un giorno:riu delia Reata -lí, quarto piano.Dilegli elu vi manda il suo ami-,n Pouchard. Perbaeco, ri assi-rum qualche momento diverlnile,a Iul li r iliu : mi pinei ri bbc es-urre in a a angolo per assisicrinll 'iiieonlro, vi ussieiiru! Cumein a im specchio, próprio:' due

gem, lli, ecco quello elu siele!E l'teeelliuli piIssaMle, dopo

aver mi sleso di nuovo lu muno.si illloilluuó.

Mentre camminavo non cessa-vo di ripeii rmi nu nltilnii nli I 'in-

dirisso dei. mio sósia: via deliaSenta numero -lí. quarto piano...Presi quasi macchinalmenlc quei-lu diresione; senso dubbio cheanche questo signor Boulin su-

rebbe slalo molto co-mpiaeiulo dieuitust-t rmi c urrrbht riso non

puro.II port hia ia nun i ra ul suo po-

u/o. Salii i (fuallro piani e bussaidiscretamente. Una piccola si-

gnura reslilit di uu abito a seue-rlii hiuiielii e neri mi reúne mluprire.

— Oli, caro, sti giá lornalo!— esclamó. Minu mole, slavoin pi uu: non sarai slalo fuoritroppa limpu per esseri il /«num(/torna clu esci dopo la inalaitia?.,, Abbracciami, ruiu.'

Mi senlii piiiTtiislii imbum'-r.uiu i non supondo cosa fure. lirui fuori il f assolei Io per guodaguar tempo soffiandomi il na-su.

¦— Di elu t questo fassolello?...— ehitst slnpilti lu piccola signo-ru ilul veslilo u scaechi. Duri1'ltai Irovalo? Duri hai presoquesto fassolello celeste?

- Ma signora, io vi giuro...Sou fari lu slupiiln adesso,

r vieni dentro. Ti lia preparai onn bel hieeliii r< iii lullt rui bixcalli, li fará molto bene. Mulúvali U cappello, ram: Dio min,come si i si ruim. Lo sapevo io.rhr li avrebbi fulla mate nseinaost prrsln!

Stguii niueeliintdm< nli In piecola signora clu IrolIcrellava da-van li o nu fino ulln slansa dapranso. Levarmi il paslrano e. ilcappello... ma neanelic per sogno,naturalmente. Sun avevo riu undesiderio: scuppare ul piú prrsln.Peró, elu cosa avrebbe. pensulo!n signora di me, o meglio disuo marito che ogiva in nn modocosi' si ruim.' Sn, meglio spicgarle,lullo.

l 'al etippi lln in mui mano rfalira sulla fronh come u spn

BORISALFAIATE

l.iiii da Quitanda \.° 18

S A O PAULO

8 U n o o o D a 21

nnrin Ia írasi migliori, anuiuciai:

— Eigurali ri, signora, elo nnmonirnlo fa per Ia slratla, nn si-

f/nort < Itt non roíiiiseo,..Sou poli i tlir di /"", /•" si

gnora alzô li braccia al cit Io i simise a gridan.

Ilio mio, Adolfo r ilianlato mal Io! Viu disgrazlu,,. Moriu cosa lio faliu iu pi r nu rilarmi n n si mil t eiisligu.'

flllla In mtinli i ei fettntlu thtilloulanarsi tia nu si appoggiavavtin una mano al tavolo, ma li

forsi Io Iradirono ttt iu feei op-

iu na iu tempo a pri cipilarmi /» <rici a ria Ira '< //'" braccia C di

iiorla cou pri fan' imii sii tli nua

aoltrona, Credo min rsisla pcrso,m pi a inatiili tli im " soccorre-;•( nua persona elu si si nle mah.fumtiieiai col In a nn pó th I tali, riu ri i ra m I biecllii ri t ccr¦<n tli inlroditriH qiialcht goccia

i rn li labbra th Ho donna sa nniu, ul limpo stesso clu mormora-rn ih lh frasi ineoi ri uli:

Non o nulla, non ó nulla,nun. tini marito nun t tlivi nlalonuitln pi r ni' llll . Noil r tomotoancora o rasti, < oco lutto... Ecco,ttcco, cara, vedi si nun 6 a rutjlli Hu riu li ilia rn: rerulu (JUÍlua marito! Sn lin. Adolfo, pernliilti !

Diu sli nllinu puroli < rtinn 'li

rei li alia p> rsona elu stava < /'-Iniiitln luWa.ppartoint iiln stir.tisu.onare, qnindi eon Io chiave, cflu nou poi eva essere st' nonl 'auh nlioo lioulin,

— Ah, mio Dio! — csclamó d

a,mm niiuiii fcrmandosi slupc-

falto sulla soglia delia comera•Ia pranzo. Cosa c'é? Cos'cnlalo, rara: V rui, rosa fali qui?Sii ir mi riu 1'avele ridolla in

questo sinto? Cosa sielt anuiu,i fan in casa mio durante Io,mia ussunza? Toglielevi súbito

qnulla mosrlu ralnra, buffone riu:iiiin sii li altro!

tira ri spieglieró In 11 o, mmvaro lioulin, aseòltali mi...

_ __ •• )/,',, ru,;, lioulin?". Ma ionun ri conosco affallo. Non sie-/,. ,•/,, un arullrsru iiilpnslurr.

ecco tinello ehe siele. Volele .s' "a,, logliervi quei Lrgveslintentocosi, riu in possa vedere Ia ro-

ii ¦ mi __ ;. ¦¦ —*~

stra n ra focem.'Adolfo, Adolfo mio.,.

/•,'/(/ Ia signora elu si riartra dal-un dt liquio, St i In.' Oli, ehe

ptuirii Im avuto. Si i in, tlnnqui :i non si i tlin nlalo piISSO, ""VI in.'...

Cl prieipiltimnm ainlinliu a nnloto r ali 'atiro di Hu poltrona, l.umin ra donna ei guartló ti lungo,

jllilldi mi lisi li braccia tselamondo .•

—¦ Vieni att ablirtieeiarmi,Adolfo min. E rui, elu nmi siclimin niarilu, aiulalt vem tia que.tu casa im nu tlitilti im nli !

Era i videnlo. elu. fra i diu , iu¦ rn quello elu assomlgllavo tlinid a lioulin, eió elu mamló funrih i ganglieri il min sósia,

Useili immt tlialiiiut nlr tiaijiirsla rasa, <¦ mui arriseliialrripiú a farri vedere tia quesle parii! sbrailó, Presi la muno elu'a /mii ra tlnuim armi nppoggiai al min braccia e 1'appoggiai,•¦mi tlelicalesza sul bracciolo tltl-lu poltrona.

Vi presi nio l ul ir Ir mie seu¦-i, signor lioulin, - dissi conluiiii lu dignilá tli cui mi scntilaipace — <¦ vi eonsiglia tli rivolgervi ner spiogazioni al vostroiimirii 1'unelmril. Lui si ehe sr urIuni ih lh risiih ...

Quando fui dali asso, il parliuniu si lurrii il cappella por sa-lularmi.

Como, signor lioulin! - dis-sr surpreso. üsclle tli nuovo?

\n. rispnsi - non sonomim qui dove mi vedete, sonorimaslo lass-íi ul quarto piano...

Vil itseii Iranquillumenle, conIo maligna sicurezza elu- anche'ni, per quaiclu tua almeno,avrebbe dubilalo delVinlegrilúmeni ale tli I signor Adolfo liou-lin.

fii*m*H(r"*

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22 a s u D O n a

esporte em pílulas"Tournée" internacional - Indigestào - 0 bacalhau baixou de cotação -- Technico

das Arábias - Moitando - No "prego" - Poetadas - As "ultimas" - Uma carta -

Paz em toda linha - Paia terminar. . .

Atcmporndn

internacional do lluracan registrou somente uma vi-..,,„.*,., do quadro nrgeutino. <> Pnlestrn "cuspio fora o a

Portugueza de ICsporles arrotou puchero toda a vida. Por esse

imiliir vocês podem vér a .pu* ficam reduzidas as excursões inlerimeio-

H .\f„, ha mais delicadeza. O quu ha ó a forca, o I11UC|U0 a glllinn-t.|„ do gola Cavallioirisino sumiu na curva extrema do eaininho CX-

tremo — emo disse Bilnc naquelle soneto «pie o Camera recita eom

voz fininhn o Brandão acompunlia no violão. Rimou e «• verdade.

o Ihiracan sobesahiu-.se, porém, na disciplina. Mas como essa

virtude é egual aquella que diz que bom dia náo enche barriga, rosill

,.„!„. apanhou o não achou ruim. Vamos vêr agora no Kio o que sue-

cederá. Pi" batoste? Chi Io sá. . .* •::• #

O NORTE K A INDIGESTÀOs paraenses aqui c os purnninbucnnos no Rio soffreram !> pontos,

Oconiu fazem os bondes da Light quando estão á nove na corrida

em busca do ideal cometrilhos. . . Ficaram zangados o convida-

duram-se mutuamente para jogar juntos. Pois nem assim alcançaram

os il .pie lhes ficou na guelli. Marcaram S) pontos cada, perfazendo o

tol„| de ii.' Dizem -pie elles vão joguildo até alcançar a easa dos novo.

Quer dizer qne esse interessante certa me vae terminar em... 11)4-1

CAEIOCADAS K PAULTSTANADASIssas turmas iogaram aqui quando nosso "jornal hebdomadário"

E ainda não estava no prelo. Deixemos para a semana que vem

commentnrios a respeito. 13. podem estar certos os leitores que

elles não serão da arraia miúda. Nós somos gráos-finos — de bico

doce!•X- -X- *vr

U BACALHÁO TORNOU A DESCER DF. COTAÇÃO

Domingo

passado, no campo do a Portuguezn foi la apanhar. E

tudo foi de encontro aos seus desejos e do nosso amável eolle-

ga Dou Kas Murro. A historia foi um tanto longa. O unico es-

pectaculo que valeu foi o do peso-pesado Carioca (105 kilos bem me- , . i .. i.. ,, ,, ,,.,.,!,, onni nn.v do Arniandiulio ciue

Sonlinsle um dia com a selecçãoK pelo tou talento foste eseidhidoMas não roeebeste ó iilllllgunãoo affecto "dellas", triste o fenunitido...Agora, no apogeu uão causas ascoPorque és modesto o de tutlllio10 não «piores prosa com o "tal" de \ asco.

Ti ii coração não podes repartirPorque t'*s dos taes que não têm mano|.]'s só. és unico. De S. Paulo não queres partir.(Kste soneto escangalhado nos foi enviado pelo eminente -ale ml',

nacional sr. Do Pimenta Netto) .•_ •_• *

IMIKASKK CELEBRES

.tou na berlinda. -Mas não deixarei de ser secretario da Liga.

MundtllE M nnoi il i- Que... com ferro fere, com ferro será fugido. -- CoiieillO

Vamos "comer" o Correeher... inteirinho. Eu sou dom, do

Imnciuete. — liamos (tenente elegante) ,'_

Qunndo entro na sede da Liga dispo o fulgor de minha inicia

ctualidade. — Toranlino ,_ Isso é conversa pra tapiar borboleta. - I rnototl,

"ULTIMAS"

Agostinho

não quer jogar no seleccionnd. . Dizem que não ó por-

que as uvas estão verdes. Elle é modesto., não (pior e prompto.

Pcrgiintimiin-llie: .Como é que voeé faz para despistar o Lngreca, do maneira qu.

elle não te colloque no quadro?Muito simples. Me fantasio de argentino...M . I _ 1 1mm*- ga U011 ixas .iiiin», x.v i.ia.uiiLi .

M7IM f..ectaculo que valeu foi o do peso-pesado Carioca (105 kilos bem me- Jocode

meia eahida... e o Lagreea pensa que eu sou ' pu-

Sidinhoa) com un, gol a la ffeco e o medo sem par do Armandinho que, «Mactualmente, como jogador de futebol é um bom caçador de borbo- cneio iegiu.no.

i...... ... , • ... . i.i..:.:....lotas!

UM TREIXO DAS ARÁBIAS"technico" Lagreea, que foi um excellente jogador de futebol,

g\ mas é um bom technico de. . . pingue-pongue, anda meio cá,

\J meio lá. Todos os treinos não valeram nada o a surra do...

quarta-feira (Deus nos livre de nm futuros lynchamcnto) serviu para

valorizar o cambio do Rolando, do Camera, do .lurandyr, do Lmzinho

(Gigino) do Del Nero, tutti quanti palestrini de 400 annos e meio.

(Ksse meio não é rabinho para atrapalhar!)

A MOITA DOS CLUBES...___ ases clubes são gozados. Levam "pau" e não se defendem. A

Xm opinião publica fica para segundo plano. Se todos adoptassemJLl a. nobre attitude do nosso particular amigo tenente Perphyno,

não haveria desconfianças por ahi. Por que não imitam os "moitas'

essa attitude militarmente de uma grandeza de civil c esportista!

ESTÃO NO "PREÇO"

A

elegância do BrandãoOs gols do Rolando contra o lluracanA pose elástica de Junqueira

A massa physica de CameraA defecção svstematica de PauloA morosidade do Ponzonibin (Será o effeito das "pizzas mezzo a

mezzo. . .A fleugma goleira de .lurandyrA fundura "madornale" de JoséA tristeza de Carlito, o beduino, nas gradesA calma do Mundell quando o atacam... esportivamente

O desconhecimento das regras de futebol do sr. Antônio Janeiro

O "ferro velho" do Feitiço e do .Filo

O poder de persuasão da grandeza intellectual (seu mistura) do dr.

Tarantino.O augmento de ordenado do exmo. sr. secretario da Liga.

VERIFICANDO NA ÁGUA DOCE

Sabes

como te quero "moreno" formoso

Elegante e athletico Brandão

Das morenas cariocas, o dengoso

Inveterado roubador dos "coração"...

O Camera elogiava o Feitiço.E' um bicho prá chutar no gol. Durante ..... jogo da uns 100

chutes á meta adversaria.Então o Feitiço marca muitos pontos. t

_ Xão digo isso. Chutar elle chuta. Mas alcançar o gol o que

são ellas!

Del Nero inventou un, "cock-tail" que tomou o sou nome.

|_ todo o mundo bebe a tal bebida.' - perguntaram-lhe. Mie

6 "lu^gente bebe - replicou Del Nero. Mas se ella é boa eu

não seu. Nunca digeri aquella "dyi.an.ite". . .

ESSA lv NOSSA!

O-P, li.»

-o _,«,_»:, do ologio?. «a q-.de. *s

Vê,n de gente boa ^^^ ^1^%^^, nos

ss_r?f5255H.*_=a"A* V.- -X*

PELO SÃO PAULO. . ...1I„_t.i unhei- 111'OVaVGÍS lllOclífÍCaÇOCS

^.cr^a^i.,» - ***** *«—6r _r.Ktna

sua eadella c beijinhos nos íilhmhos delia . ^^ ^^^

X ¦¦!.- #

PARA TERMINAR...¦4. _,„ A,, instituir um curso para chronistas es-

A0

qu; parece cogito- e£ w™^) ^cultura. Achamos

portivos eom o tini etc cmpit. problema

ll0 Brasil. O que o 1».OT'^"" .^J0 . illcU.sive "...is" n.odes-_ 6 alphabetizar os jornalistas, pumciio...

tos turiferariosü!

o 1 o n 1 a 1 o 23i y a a g » * » ,

contro - pel o|(, cc iMio n morto con quelli

(.i|(! si oslimino n cliiamare lil

Ijltrbil "onor doi mento" 0 vanno•m

,-iro, in pioiio '000, con tanto

,|i |)0|o sulla faccia, piu' o monolunjro 0 variamente fogglnto: il

mo' di pizzo, favorito, mosca, IIlllllltll, II Spir/ZOIll, II scopettoui o

HllcllO semplicemeule in forillH dllimidc basette.

Macclié blirbll d'Afonne, flltc„,-,' il piucero! Dito piuttoslo dio

„„„ Hvote soldi por Pnrveln rn

Juro dal barbiere almeno due vol.,. alia scttiinana, liú por compra-ro uu parco di lamette ogni tremesi!

Io non so come si faccia a pre-¦¦.entarsi oggi al pubblico, ad andare in iiutobus, n prcscntiirsi mtrattoria, li cortegginrc una dou„,,. ecc. ecc. n.iunito di barba,(|l,!,nd(, ornmi «• stnbüito, per uso

generale, ncceltato o praticiltodalla grandíssima maggioranzadegli uomini di sesso ino(|uivoca-l.ilc, che il pelo sulla faccia rap-

presunta una iiidoccnza, un retng-nio iiifnmantc doi sccolo scorso!

Como mai "on cnpiscoiio, queisignori cite credono ancora al-

['iinportnnzíi o autoritá conferiu-

^^^_\W _______ *

^^eJtf^ 1 I

da uu enorme 0 piccolo pilppilflWl sul mento, cllO lUiellü lü pnroledprlviita dn "barba" linnno, od

|MIMn(J sempre avuto un mgnilicato spregevole?

lUirlnuiionui, barbacanc, bar-

httro, rabarbarn (pimhl) barão-

„,„, per esein|.io; e ancora: H«r-'brrini

("quocl non fecorunt...ricorclntc?) HarVarom, di inste

mcmoriii, o Barba ill rume noiiu-• riinlo di Net-ouo." «vi, bene essi cllvnniio, l

nnrtigiani dcl "disonor dei meu

[Q„ . m ,v purê In barbdlne-Uda cho dá Io zuechero, il Barba-„,.,•;, die ó un lunnrio utilissimo;

C|Uj 8i die c'6 ln nigionol_ il barbem o il barbarctioo, vi-

ai sMiiisili I ".

Ebbene, iu rosto doi mio pan-,.,. „ riscliio di farei una figurn

bàrbina, o ripeto elie ec IMio n

„,orto cm tutti coloro ehe portu-„0 Ia barba o conicché si ItlSClU-

no crescere dei poli SUpcrfllll e

ornmi eondnnnati dni gusti mo-

derui.Andato in giro dovunquo, o

vedrete cílC rarissiinamente tro

verete barbe deanibulanti per le

vie delia cittá o traballanti sui

mczzi di trnsporto. Ma' cc « «'

sempre troppo, od io lo deploro-,O deploro perché sono un poveroütovolo elie in vita mia non ho

mnj avuto lil soddisfazione dl es-vere notnto, di essere cioc qual-cano" 0 venire porció additatosia purê al disprez/. o e fatto se-mio alia pubblica indignnzionecWli uomini O delle donne.

Voi direto: Questo che e en-

ra .',.; io rjpeto: Ci sono ancora

troppo barbo in giro, o porció In

gente é eostretta n sopportarlc,mentre sarcbl)C cosi' bello se ce

ae fossero meno, magari una solaentro Ia qualo — o meglio eon-

tro il suo proprietário — dirige-

n. |C piu- aspre contumolie i piueontundenti proiettili, lo patatee i pomodori piu' fracidi!

Allora si che io sarei felice; e

sarei non piu' uno dei tanti, ma'"unico" ad essere segnato n

dito da tutti o preso di mira dal

mondo intiero! Magari cosi' fos-se!

Perclic —¦ non so se 1'abbiatefinalmente capita — io porto Iabarbetta .

A pizzo.

SART0R1A BORIS

F i n i s s i m e

conf ezioni

per uomini

e Signore.

Rua 15 de Novem-

bro, 178 1." Piano

— S. Paulo —

Si uccetluno richieste dal-

V5i terno. I Iavori cseguitl

vengono rhncssi eon per-

fexione c puntualitá.

Non ti fidare delle donne che. "cou niente le cou-

te}lUFidati cli quelle che "si contenta.no di tutto".

•_¦ -X- *

fZuõhe ia âonna clefinisee "cavalleria" e giu-

dica "asineria".•" TC '*"

Quando i pensieri sono verayente elev<* ^^

m<moin. forma piana, come quelle canzom che parlanoTcuore e non hanno una grande neereatezza di con-

trappunto.

I GLUCOSE%

^N****1^A FONTE i /VITAL Ê

I

As crianças consomem energia illimitada.

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mente balas eom GLUCOSE!

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26 u n c o 1 o n a 1

f

"¦toe* da cidade"SiC-t, qeu c&eça...

Ah càmicôcs carnavalescas andam por ahi si esparri-

manda > m bobolões d< cocara...Toda a genle, mais ou menos desajuizada prepara-se

lt„ sentido d, dar vasão aos impetos paganisados, ¦. Curió-

so! .lo houvt mais c-ntliu.sia.smo por essas festas mônicas. On

seja porque a rida se tomou positivamente um buraco, ou

parque o senso deliberou in.slallar-.se na "torre" ãos dois

sexos, o fado é qiu está muilo reduzida a demência cama-

ralar!Também, rumos e venhamos, ludo cansa neste mundo

di Nosso Si nhor Jc.silS Christo. Xo limpo em que O café

atulhava os bolsos daqnillo com que se compram os melões,

ainda havia um reslico <l< fogo nessas folias da Injuria tri-

duo; mas agora, que se anda procurando cheque alô em

minánhi com casca, tal a lisica algibeiral que infesta o pul-mão do próxima, a forra carnavalesca vae aos poucos per-

dendo os cons. empalUdeccndo nas suas fulgurações dc sala-

nica lubriciãaãc...,hi se ha a rios annos a esta porte, as chnniicas rem

reflcciinão o esinareciinenlo dc Vierrol e o tristeza de Co-

lombina. /-." <iuc os cousas não andam lá gora qne digamos

, os hinpos recommendam mais que se reze, de que mel- jkter-se a < ri atura em camisa de onze raras. O carnaval, <m

época < m que si chamara simplesmente enlrudo, ainda se

podia oca Har. porque a diversão não passara "limão de

cheiro", da "laranjinha", do "banho" em água do pote,mais lardc transformados em Gonfeili, serpentina e pó...de sapato! Mas hoje o negocio c muito crespo, ultra-com-

plicadissimo, profundamente peccaüor c cheio ãt consequen-

cias que não são das mais iranquillisaãoras!lio "camelias" que saliem dc casa ua braneura ingênua

áa sua innocencia primareril. e voltam quarta-feira áe ein-

:iis como as do cançoneta: deu dois suspiros c morreu! Cal-

ileirii- infernal áe loslação. não ha virtude ejue agüente o re-

ini.ro carnavalesco. O homem perde a tramoniana, a mulher

.¦ir desmancha em pedacinhos ridículos, o senso áá o pregoi.m si bemol, a compostura se amarrota <b: encontro ao sam-9

b:i e a austeridade rirá "confró" com dois quentes e um

ft rrendo . . .Os hygienislas mais aulorisados affirmam que o Iriáuo

ác Momo é uma syncopa dn ajuilibrio mental, e que a crea-

tura humana, aoarnavalaãa em dominós, bailes, lança-perfu-

mes, marclnnhas sórdidas e requebros pungas, nivela-se ir-

racionalmente aos animaes! Pois por isso mesmo, o reinadomõmol se rar extinguindo dc anno para anno. E' o pudorque renasce, é a vergonha qne volta, é o brio que se restaura,

contra a farra, contra a esbornia, contra o inalerialismocruel das almas ruiupigaiíaüas...

Na Europa, onde uma civilisação mais antiga dominaos espíritos, já não lio car na ral senão em Veneza, (musica)e cm Nice (flores).

Precisamos lambem nos educar, ücspaehanão esse Mamocaricato, eomo encom-menda, frete pago. a domicilio, paraalgum paiz üe bolucuáas!

LEL LIS VLEUL

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questa lieta novella vi dóLe sei te di sera. lua filia nebbia

avvolgeva Londra, A due passi dalla

porta di uno dei piu noti Hstoranttdei Soho nn mendicante dalla barbaispida.da nn oechio cli reli", privo dl

un braccio e di nua gambá tendera

Vurvica mano die gli era rimasta cer-

canelo con un gesto accorato di nm»'-

tosire i rari passunti.4 un tratto apparve il baronetto

James Porki. Veniva du chi sa dove

perché en, un indivíduo m<>l <> nuste-

rioso, ma andara a pranzo perché il

mistero nou esclude Vappeüto. La

sua cmdatura piuttosto molleggiamteera quella di nn uomo dalla coscienzaelástica. Si ferino dinanzi al ruclero

umanoche demandava Velemosina-Trasse di tasca uno scellino e In get-tn al mendicante dicendogh: "conosco r.iascherina!

Poi fece nn rápido dietro-front e

si allontanó di corsa nella nebbia.U ruclero viventi balzó in piedi eo-

me un sol uomo e bestemmió: - -Ma-

ledizione! Anche questa volta nn ha

riconosciuto!Sistrappó Voechio di retro ehe era

postiecio, allungó di nuovo ia gambáche qli maneava, infiló nella manica

vuoia il braccio ehe teuevu m serbosotto il panciotto, gettó via Ia barbaispida e iu pochi seconcli riprese Ia

fisonomia di Jimmie Benn l: ú vele.

bre poliziotto dilettante dello I irri-

conoscibile per i suoi perfetti trave-stimenti.

SoltanIo un indivíduo eva sempre

Huscito a ravvisarlo sotto le menti-te spoglie. Costui si chiamava Sir Ja-mes Porki: mi delinqüente raffinatoe scaltro ehe Vaveva falia pvâ volteiu lui vim alia legge.

U detective s'era ripromesso ch eo-

glierlo in castagna, ma il baronettononostante Ia sua preclilezione per i

marrons (/laces aveva constante fru-strato lui te le insiclie poliziesche clifim m ie.

Bennet aveva filato il malanclrinocamuffanclosi ora da negro, ora dacinese, ova da donna cannone, ova danano Bagonghi. Purtroppo I'altro siera subilo accorto dei trueco eal mo-mento opportuno aveva tagliato iacorda.

Adesso ia misura era colma. Bi-sognava ehe. il gênio inesauribile dei

poliziotto dilettante uvesse finalmen-te ragione delia eonsumuta scaltrezzadelVavversario.

Jimmie ch'era stato iu índia pa-vecchi anui e sapeva fare Vindiano ameraviglia s'era specializzato laggiúnella leitura a clistanza dei pensiero.

Der'essere un ca-

II baronetto aveva siudiato Ir abi-

.lumes esclamóvallo dn circo.

Cosi aveva potuto leggert nella lestatli Porki un pia no diabólico. II Imro-netto eon il suo fasciyw personale a.

veva suggestioiialo Harry Park un

giovane debote di mente ehe «veva'per Vamicizia pin che un culto, uu

vero fanatismo. Tanto ern 1'allacca-mento di Harry per James Porki d"indurlo «d istituire Vamico erede nm-versale di tutte le sue soslanze cosain apparenza piú facile ehe generosainquantochê Park possedeva soltanto Iun fascio di cambiali scadute e mairinnovate.

Ma Vimbroglio cera e stava sotto.Harry era Vunico parente delia brut-tissima Patrícia Gloves: una ragazzastramba padrona di tre miniere dicarbone, di alcuni castelli nel Sussex,di parecchi fabbricati in PiccadillyStreet e d'altre cosuece dello stessocalibro sparse di qua e di lá per ini-Ia VInghilterra. Alia morte delia va-

gazza il patrimônio sarebbe loeealolegittimamente alfa mico Park. Ma

•ndini di Miss Patrícia, Sapeva che

tutte le mattine se neandava sola so.ta a passeggiare per nua brughieradove non passava mai anima viva.

Una domenica Sir Porki eon il suorieco calesse abbordá Ia brutta ra-

gazza. Si presentó a lei in mezzo alta'tnnqhiera, le fece mille eomplimenli,

Ir disse un monte di cose seenie e ga-lanti. II baronetto eva "u. tipo alfa-scinante.. Nessuna donna sarebbe

dl resistere alia suabellezza capziosa. Papo qualche mi-„„to di conversazione il delinqüentein quanti cli cinghiale invitó Ia signo-rina'sul suo valesse pev fare nua pas-seqqiata nei clintomi. La ragazzamonta sul veicolo e Sir Porki si cli-resse lentamente verso il ciglio di unascarpata. Quando fu sul margine dei-lo scosceso pendia salta a terra econi

lOllZlOUOPai vicia nou aveva ancora findo ivenlidue anui e godeva di una salutedi ferro. Peró nella vila succedoiioia nle cose ehe posso no semi) vare dei-te disgrazie. Vingegno dei baronettoera ferlile di simili espedieuti. Li-

quidata in modo misterioso Miss Gio-ves, in un secondo tempo James a-vvèbbe pensa to a clisfarsi anche diHarry e a rimanere erede universaledelia pingue sostanza.

Ma aveva falto i conti senza Jim-mie Bennet che leggeva il pensieroa clistanza e seguiva mentalmente i

progetti infernali di Porki.

11 baronetto incaricó un mascalzo-ne di sua.ficlucia di comprargli un ca.vallo e un cedesse. Pev non suscitaresospetti il veicolo venne acquistato a

pezzi. Le ruote a Liverpool, ie stan-

qhe a Birmingham, il resi o pressovari rigattieri delVEast Encl. Vam-male invece fu comperalo tutto interoda un merciaolo ambulante. Se non-che mentre il mascalzone se l<> ri mor-chiava per Ia campagna, durante uutemporale, il car alio sparí. Rubato?Probabümente. Vuomo di fiduciastava per dispersarsi quando vide

farglisi incontro uu altro eavallo. ca-racollante vispo e incustodito. Ap-

profittó delVoccasione e condusse Iabestia dinanzi al baronetto. Vanima-le dava visibili segui di intelligenza.

mu formiclabile frustata mise ti ca-

vallo sulla terribüe china poi fregan-doni le mani scomparve. La br sim

scivoló per il declivio nitrendo dispe-ratamente. Miss Patrícia vide ditam-zi a sé Ia morte sicurct nel baratro dinn prossimo burrone, chiuse gli oc-chi, cacció un griclo e svenne. Ma d

eavallo con una mossa ben collocata

puntó qli zoecoli anteriori contro le

radiei di un arbusto e si arresta a

pochi metri dal precipizio. Lavoran-'do di calei e sgvoppouate si libero

dei finimenti, fracasso le sianghe esenza piá pastoie si diecle a risalire d

pendia. Raggiunto d ciglio delia bra-

ghiera annusó in terra e col fiutospeciale dei cavaili da circo segui al-cune iruecie rimaste nelVerba. Le pi-ste io condussero a poço a poço versoVabitato. Dopo venti minuti Ia bravabestia entro di corsa iu una stazion-

eina di campagna, scavalcó alcunevaligie che ingombravano d mareia-

pie.de e si cliresse verso il baronettoche si accinqevad montare in trevo.

Veclendo Vanimale, il delinqüente

trasecoló> pose Ia mano iu tasca pertirar fuori ia pistola automática ma

;i eavallo non gliene lascio il tempoCli mise una zampa sulla spalla e gli

gridó: — Sir James Povki vi dichia-

ro ia arresto per tentato omicidio.

Questa volta nou mi avete ravvisato.— Maledizione — urló ii baronetto

— Jimmie Bennet. próprio lui! Ricliventato una

volta pev sempre Vivricouoscibitc —

eouclu.se il eavallo spogliandosi deiBUoi travestimenti e riprendendo Ia

figura d d poliziotto dilettante. Lega-te il farabutto e portatemi uu litrodi vino sulVarena.

BRUNO SERCELLI

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E1 indispensabile in ecyni buona tavoladicorio le micgíiaia di concorrenti al sensa**zionale concordo "A Ceia dos A mães'9.

CHiedetelo al vostro forniiorc, condizio~nato nelle nuove latie azzurre e tyialBe, dií|2 e di 1 chilo.

DUNGA" dal fiim "Branca de Neve" e os "Sete Anões".