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IZ5AGZ op. ALESSANDRO FREZZOTTI www.frezzotti.eu 1 di 3, 28/07/14 e-mail: [email protected] ALIMENTATORE FILAMENTI BC652 RIFERIMENTI Genere DATA Generalità Note Distribuzione radio July 2014 BC652 RX restore Big rx..20kg hi Agz website GENERALITA’ Ho acquistato questo ricevitore in una bancarella in Germania. Per nostalgia, perché un esemplare uguale lo possedeva mio padre e io lo usavo da ragazzo. Avevo apportato anche modifiche che allora mi facevano sentire un grande esperto. Hi. Poi fu venduto. Chi aveva questo ricevitore prima di me ha montato un trasformatore e altri circuiti per alimentarlo dalla rete in alternata sostituendo il DYNAMOTOR. Ho notato che le modifiche furono fatte con grande rispetto per la configurazione originale e pensando ad un eventuale marcia indietro. Sicuramente da un estimatore del surplus. Dall’osservazione dei componenti utilizzati ciò è stato molto tempo fa. L’esecuzione invece era piuttosto da OM non abituato alle costruzioni. Oggi la tensione di rete è diventata 230 Vac e non più 220. Questo fa si che il trasformatore utilizzato, che non ha un primario con cambiatensione, produca una tensione di filamento per le valvole maggiore dei 12.6 previsti. Quindi per utilizzare il ricevitore è necessario cambiare il trasformatore o costruire un circuito per alimentare i filamenti delle valvole in modo corretto.

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IZ5AGZ op. ALESSANDRO FREZZOTTI www.frezzotti.eu

1 di 3, 28/07/14 e-mail: [email protected]

ALIMENTATORE FILAMENTI BC652

RIFERIMENTI

Genere DATA Generalità Note Distribuzione

radio July 2014 BC652 RX restore Big rx..20kg hi Agz website

GENERALITA’

Ho acquistato questo ricevitore in una bancarella in Germania. Per nostalgia, perché un esemplare uguale lo possedeva mio padre e io lo usavo da ragazzo. Avevo apportato anche modifiche che allora mi facevano sentire un grande esperto. Hi. Poi fu venduto.

Chi aveva questo ricevitore prima di me ha montato un trasformatore e altri circuiti per alimentarlo dalla rete in alternata sostituendo il DYNAMOTOR. Ho notato che le modifiche furono fatte con grande rispetto per la configurazione originale e pensando ad un eventuale marcia indietro. Sicuramente da un estimatore del surplus. Dall’osservazione dei componenti utilizzati ciò è stato molto tempo fa. L’esecuzione invece era piuttosto da OM non abituato alle costruzioni.

Oggi la tensione di rete è diventata 230 Vac e non più 220. Questo fa si che il trasformatore utilizzato, che non ha un primario con cambiatensione, produca una tensione di filamento per le valvole maggiore dei 12.6 previsti. Quindi per utilizzare il ricevitore è necessario cambiare il trasformatore o costruire un circuito per alimentare i filamenti delle valvole in modo corretto.

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La mia stima è che il trasformatore, anche se progettato per 220, abbia un sovradimensionamento tale da sopportare l’alimentazione a 230 per il servizio intermittente tipico per radioascolto, senza scaldare. Provato a vuoto per 24 ore, ok.

Questa è la soluzione che ho adottato mantenendo il TRAFO: un rettificatore, filtro, regolatore che eroga +12.3 Volt stabilizzati in continua per le 7 valvole da 12 (consumo 1.2 A stimato, massimo 2.5 Amp.).

Il ricevitore avrebbe anche la finale di bassa frequenza (6Y6) che è a 6 Volt, ed è in serie alle lampadine della scala ed alle due valvole del calibratore a quarzo, per totali in serie 12 V 1.2 A che si aggiungono ai precedenti.

Non sono un purista del surplus, e pensando che quando smetterò questo hobby le mie apparecchiature finiranno nella spazzatura, ho da tempo deciso di usarle, e anche modificarle se necessario, adattandole alle mie esigenze. Poiché il ricevitore che ho preso manca della finale, piuttosto rara da trovare, e dal consumo esagerato (1.2A), la sostituirò con un finale a stato solido. Alla faccia dei puristi del surplus e dei puristi dell’alta fedeltà a valvole.

CIRCUITO

Ho impiegato un circuito classico, anzi direi quasi vecchio. Un circuito integrato regolatore LM723, o anche uA723, che pilota un transistor tipo 2N3055 su dissipatore. Materiali che ho in laboratorio.

Unico accorgimento è stato calcolare il resistore di CURRENT LIMIT per un valore di poco superiore al consumo delle valvole a regime. Con le valvole fredde (grande spunto) il ricevitore si accende con una tensione più bassa che sale fino al valore di regolazione quando si sono scaldate. Si tratta comunque di tempi inferiori al secondo. Il valore trovato poi è stato ritoccato sul circuito per tentativi. La misura di resistenze di valore inferiore all’Ohm infatti è imprecisa e richiede la verifica in pratica. Ho trovato che la limitazione accade a 2.5 A con due resistenze in parallelo da 0.27 Ohm. Secondo il data sheet del LM723 sarebbe un settaggio per circa 4 A ma probabilmente anche la resistenza del cablaggio fa il suo effetto.

Ho avuto cura di tenere tutte le connessioni riferite a “terra”, cioè allo chassis, su un unico punto con capicorda da 6 posizioni. La regolazione è del tipo a “SENSE” preso sul polo di uscita per il positivo e sul punto di terra suddetto.

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I componenti non di potenza sono assemblati su un piastrino pre-forato con 5 connessioni in tutto.

A regime il transistor regolatore si mantiene sui 50 °C (temperatura ambiente 30°C), nonostante il dissipatore, con il carico di 7 valvole (esclusa finale e lampade scala).

Lo schema è disegnato a mano, tuttavia è semplice. RV1 va regolato per avere in uscita 12.3 Volt. Nel disegno manca una resistenza da 560 Ohm 5W in parallelo alle boccole +A –A.

Altra modifica rispetto all’originale è l’utilizzo di un interruttore montato sulla parte alta del pannello frontale, reimpiegando anche il portafusibile.

CONCLUSIONI

Per ora tutto bene. Un rischio con il regolatore serie è che se il finale va in corto le valvole si bruciano. Diciamo che per ora accetto questo “risky business”, ma che ho in mente di mettere un SCR per far saltare un fusibile in caso di superamento tensione massima. Il porta fusibile è già sul pannello, inutilizzato.

Mi torna in mente un episodio carino di anni fa: dopo la morte di mio nonno il babbo decise di far venire la nonna da noi. L’ufficiale incaricato del trasloco ero io, ancora giovane. Accompagnato dalla fidanzata (ora tale Santippe), con funzioni di dama di compagnia per la vegliarda, andai a prendere la nonna. Ella mi chiese: “che ne faccio di queste?” indicando un cesto di vimini con almeno 25 lampadine nuove tenute come uova nella paglia. “Scherzi ? fanno sempre comodo! Portiamole via.”

Dopo poco tempo alla prima lampadina bruciata in casa feci la sostituzione con le uova… oops le lampadine della nonna. E facevano una luce meravigliosa, eh si, lampadine di una volta!

Stranamente però duravano poco. Alla quinta andai a leggere cosa c’era scritto…. Erano da 125 Volt e l’impianto era a 220. Sigh.

Comunque le valvole del BC652 sono metalliche. Non c’è pericolo di vederle troppo accese….

Buon divertimento, Alessandro Frezzotti