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AAAA Istituto d’Istruzione Superiore “Roncalli” Formazione Professionale Via Senese, 230 - 53036 Poggibonsi (Si) Tel.+39 0577 984711 Fax +39 0577 982852 C.F.82002260527 www.polotecnico-valdelsa.it email: [email protected] pec: [email protected] Codice Univoco Ufficio: UFUBVV RONCALLIAmministrazione Finanza e Marketing Relazioni Internazionali per il Marketing Sistemi Informativi Aziendali Costruzioni Ambiente Territorio Turismo SARROCCHI Meccanica, Meccatronica ed Energia Elettronica e Elettrotecnica Liceo delle Scienze Applicate DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE (ai sensi dell'articolo 5 Legge n. 425 10/12/1997) CLASSE QUINTA SEZ. __A__ CORSO ____GEOMETRI_________________ ALLEGATO A RELAZIONE FINALE DEL PROF. Gasperoni Renato_________________________ MATERIA DI INSEGNAMENTO _____Scienze Motorie _____________________________________ ANNO SCOLASTICO 2014_/2015_ Il Docente Gasperoni Renato DISCIPLINA Esplicitazione della programmazione curriculare in termini di obiettivi

ALLEGATO A - iisroncalli.gov.it di stato/5aca/Allegati A 5A... · CONTENUTI DISCIPLINARI ESPOSTI PER (programma effettivamente svolto rispetto alla programmazione) 1 Unità didattiche

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AAAA

Istituto d’Istruzione Superiore “Roncalli”

Formazione Professionale

Via Senese, 230 - 53036 Poggibonsi (Si) Tel.+39 0577 984711 Fax +39 0577 982852 C.F.82002260527 www.polotecnico-valdelsa.it

email: [email protected] pec: [email protected] Codice Univoco Ufficio: UFUBVV

“RONCALLI” Amministrazione Finanza e Marketing Relazioni Internazionali per il Marketing

Sistemi Informativi Aziendali Costruzioni Ambiente Territorio

Turismo

“ SARROCCHI “ Meccanica, Meccatronica ed Energia

Elettronica e Elettrotecnica Liceo delle Scienze Applicate

DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE (ai sensi dell'articolo 5 Legge n. 425 10/12/1997)

CLASSE QUINTA SEZ. __A__

CORSO ____GEOMETRI_________________

ALLEGATO A

RELAZIONE FINALE DEL

PROF. Gasperoni Renato_________________________

MATERIA DI INSEGNAMENTO

_____Scienze Motorie _____________________________________ ANNO SCOLASTICO 2014_/2015_ Il Docente

Gasperoni Renato DISCIPLINA Esplicitazione della programmazione curriculare in termini di obiettivi

CONOSCENZE COMPETENZE CAPACITA’

Tecniche di attivazione cardiovascolare ,mobilizzazione articolare ed allungamento muscolare. Pratica e conoscenza degli sport di squadra pallavolo, pallacanestro e calcio a 5. Delle principali discipline riferite all’atletica leggera con riferimento particolare alla corsa di resistenza ed ai lanci. Conoscenza del programma teorico svolto.

Saper applicare le proprie conoscenze e i fondamentali individuali delle varie discipline.

Capacita’ di lavoro in gruppo, di relazionarsi e collaborare insieme per ottenere i dovuti risultati sia nelle esercitazioni pratiche che in quelle teoriche con particolare riferimento all’esame di stato.

STRATEGIE PER IL LORO CONSEGUIMENTO

CONTENUTI DISCIPLINARI ESPOSTI PER (programma effettivamente svolto rispetto alla programmazione) 1 Unità didattiche 2 Moduli 3 Percorsi formativi (inserire la tipologia) Periodo (inserire la

tempificazione) Unita’ didattiche per quanto riguarda la parte pratica.. Moduli per quanto riguarda la parte teorica in relazione ad altre discipline e contesti storici.

Per alcune U.D. obiettivi che hanno compreso tutto l’anno scolastico. Per altre periodi da 4 ad 8 ore di lezione (circa mensili ).

ATTIVITA' DIDATTICA METODI DI INSEGNAMENTO (sintesi) TIPO DI ATTIVITA' (frequenza media 1 = nessuno o quasi; 5 = tutti o quasi)

1 2 3 4 5 Lezione frontale x Lavoro individuale Lavoro in coppia Lavoro in gruppo x Discussione Verifiche x Altro ________________________________

(spazio a disposizione per note esplicative e/o integrative) Inserire testo. La lezione frontale si riferisce in particolar modo al programma teorico svolto nella seconda parte dell’anno scolastico.

MODALITA' DI LAVORO (frequenza media 1= mai o quasi mai; 5 = sempre o quasi sempre)

1 2 3 4 5 Lezione/applicazione * x Scoperta guidata ** Insegnamento per problemi *** Progetto/indagine **** x Altro ________________________________

* Spiegazione seguita da esercizi applicativi ** Conduzione dello studente all'acquisizione di un concetto o di una abilità attraverso

alternanza di domande, risposte brevi, brevi spiegazioni *** Presentazione di una situazione problematica non precedentemente incontrata per la quale si

chiede una soluzione, seguita da discussione e sistematizzazione **** Strutturazione di attività volta all'elaborazione di un prodotto pensato specificamente per

acquisire informazione e sviluppare abilità (spazio per eventuali note descrittive e/o esplicative) Inserire testo

RECUPERO (sintesi) (frequenza media 1 = mai; 5 = quasi sempre) Il recupero in itinere è stato sistematicamente attuato rispetto agli obiettivi a breve termine

1 2 x 3 4 5 L'attività di recupero viene attuata:

1 2 3 4 5 Ritornando sugli stessi argomenti per tutta la classe con le stesse modalità

Ritornando sugli stessi argomenti per tutta la classe con modalità diverse

Organizzando specifiche attività per gruppi di studenti x Assegnando esercizi a casa agli studenti in difficoltà Altro _________________________________________________________

Sono state attuate forme di recupero al di fuori dell'orario di lezione

periodo durata frequenza modalità (spazio a disposizione per note esplicative e/o integrative) Introdurre testo

APPROFONDIMENTI (sintesi) (frequenza media 1 = mai; 5 = quasi sempre) Il approfondimento in itinere è stato sistematicamente attuato rispetto agli obiettivi a breve termine

1 2 3 4 5 L'attività di approfondimento viene attuata:

1 2 3 4 5 Ritornando sugli stessi argomenti per tutta la classe con le stesse modalità

Ritornando sugli stessi argomenti per tutta la classe con modalità diverse

Organizzando specifiche attività per gruppi di studenti Assegnando esercizi a casa agli studenti in difficoltà Altro _________________________________________________________

Sono state attuate forme di approfondimento al di fuori dell'orario di lezione

periodo durata frequenza modalità (spazio a disposizione per note esplicative e/o integrative) Introdurre testo

MATERIALI E STRUMENTI DIDATTICI Sintesi (frequenza 1 = mai; 5 = sempre)

1 2 3 4 5 Libri di testo x Altri libri Dispense x Registratore Videoregistratore Laboratori Visite guidate Incontri con esperti Software Altro attrezzatura palestra___________________________ x

(spazio per eventuali note descrittive e/o esplicative) Introdurre testo

VERIFICA DEGLI APPRENDIMENTI Sintesi STRUMENTI PER LA VERIFICA FORMATIVA (controllo in itinere del processo di apprendimento) distinzione tra verifica formativa e sommativa (Indicare la frequenza media barrando una casella da 1 a 5 1 = mai o quasi mai; 5 = sempre o quasi sempre)

1 2 3 4 5 x

TIPOLOGIA VERIFICHE FORMATIVE Introdurre testo lezione applicazione del lavoro svolto per U.D. Introdurre testo Introdurre testo Introdurre testo Introdurre testo Introdurre testo (spazio a disposizione per note esplicative e/o integralive) Le verifiche formative saranno classificate (Indicare la frequenza media barrando una casella da 1 a 5 1 = mai o quasi mai; 5 = sempre o quasi sempre)

1 2 3 4 5

(spazio a disposizione per note esplicative e/o integralive) Introdurre testo

STRUMENTI PER LA VERIFICA SOMMATIVA (controllo del profitto scolastico ai fini della valutazione) MOBILITA’ PREVISTE (Indicare la frequenza media inserendo nelle caselle corrispondenti un numero da 1 a 5 1 = mai o quasi mai; 5 = sempre o quasi sempre) Interrogazione lunga Interrogazione breve Tema o breve saggio Questionario Relazione Esercizi pratici 5 Test 5 Altro (spazio a disposizione per note esplicative e/o integrative) Sono forniti in allegato al presente documento n. __4___ esempi di prove utilizzate nelle verifiche effettuate.

Istituto d’ Istruzione Superiore “ Roncalli”

Formazione Professionale

Via Senese, 230 - 53036 Poggibonsi (Si) Tel.+39 0577 984711 Fax +39 0577 982852 C.F.82002260527 www.polotecnico-valdelsa.it

email: [email protected] pec: [email protected] Codice Univoco Ufficio: UFUBVV

“ RONCALLI”

Amministrazione Finanza e Marketing Relazioni Internazionali per il Marketing

Sistemi Informativi Aziendali Costruzioni Ambiente Territorio

Turismo

“ SARROCCHI “

Meccanica, Meccatronica ed Energia Elettronica e Elettrotecnica

Liceo delle Scienze Applicate

DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

(ai sensi dell'articolo 5 Legge n. 425 10/12/1997)

CLASSE QUINTA SEZ. A

CORSO Costruzioni, Ambiente e Territorio

ALLEGATO A

RELAZIONE FINALE DEL

PROF. Vincenzo Cantara

MATERIA DI INSEGNAMENTO

ITALIANO

ANNO SCOLASTICO 2014/2015

Il Docente

Prof. Vincenzo Cantara

DISCIPLINA

Gli obiettivi fondamentali di tale disciplina devono portare l'alunno a:

• padroneggiare la lingua italiana

• possedere le competenze linguistiche e le tecniche di scrittura atte a produrre

testi di vario tipo

• saper analizzare e interpretare testi letterari

• avere cognizione del percorso storico della letteratura italiana

• saper collegare tematiche letterarie a fenomeni della contemporaneità

• saper stabilire nessi tra la letteratura e altre discipline o domini espressivi

CONOSCENZE COMPETENZE CAPACITA’

- Degli argomenti affrontati in

modo approfondito

- Degli autori principali e delle

più importanti correnti

letterarie

- Delle opere principali degli

autori trattati

- Linguistico-espressive

- Relative alla comprensione e

analisi testuale

- Di elaborazione

- Logiche

- Critiche

STRATEGIE PER IL LORO CONSEGUIMENTO

• Studio mirato

• Discussione di gruppo

• Approfondimenti tematici

• Uso di strategie cognitive

• Esercizi di elaborazione personale

CONTENUTI DISCIPLINARI ESPOSTI PER

(programma effettivamente svolto rispetto alla programmazione)

1 Unità didattiche

UNITA’ DIDATTICA N.1 Leopardi: integrazione del programma dell'anno precedente UNITA’ DIDATTICA N.2 La cultura del

Positivismo; il Naturalismo francese (alcuni

esempi) e il Verismo italiano.

UNITA’ DIDATTICA N.3 G. Verga: vita e

opere

UNITA’ DIDATTICA N.4 Lacultura del Decadentismo e il Simbolismo francese).

G. Carducci: vita e opere UNITA’ DIDATTICA N. 5 G. D’Annunzio

(vita e opere).

UNITA’ DIDATTICA N. 6 G. Pascoli (vita e

opere)

UNITA’ DIDATTICA N.1 Il Romanzo del

primo Novecento e le avanguardie

UNITA’ DIDATTICA N.2 L. Pirandello (vita

e opere).

UNITA’ DIDATTICA N.3 I. Svevo (vita e opere)

UNITA’ DIDATTICA N. 4 G. Ungaretti (vita e opere)

2 Moduli

MODULO 1: Positivismo e Decadentismo

MODULO 2: Il Novecento

(inserire la tipologia) Periodo (inserire la tempificazione)

Unità didattiche

Unità didattiche

Modulo 1

settembre 2014-

febbraio 2015

Modulo 2

marzo – maggio 2015

ATTIVITA' DIDATTICA

METODI DI INSEGNAMENTO

-Lezione frontale

-Lezione guidata

-Lavoro individuale

-Discussione

-Verifiche orali e con questionario

TIPO DI ATTIVITA'

(frequenza media 1 = nessuno o quasi; 5 = tutti o quasi)

1 2 3 4 5

Lezione frontale X

Lavoro individuale X

Lavoro in coppia X

Lavoro in gruppo X

Discussione X

Verifiche X

Altro ________________________________

MODALITA' DI LAVORO

(frequenza media 1= mai o quasi mai; 5 = sempre o quasi sempre)

1 2 3 4 5

Lezione/applicazione * X

Scoperta guidata ** X

Insegnamento per problemi *** X

Progetto/indagine **** X

Altro ________________________________

* Spiegazione seguita da esercizi applicativi

** Conduzione dello studente all'acquisizione di un concetto o di una abilità attraverso

alternanza di domande, risposte brevi, brevi spiegazioni

*** Presentazione di una situazione problematica non precedentemente incontrata per la quale

si chiede una soluzione, seguita da discussione e sistematizzazione

**** Strutturazione di attività volta all'elaborazione di un prodotto pensato specificamente

per acquisire informazione e sviluppare abilità

RECUPERO

(sintesi)

(frequenza media 1 = mai; 5 = quasi sempre)

Il recupero in itinere è stato sistematicamente attuato rispetto agli obiettivi a breve termine

1 2 3 X 4 5

L'attività di recupero viene attuata:

1 2 3 4 5

Ritornando sugli stessi argomenti per tutta la classe con le stesse

modalità X

Ritornando sugli stessi argomenti per tutta la classe con modalità

diverse X

Organizzando specifiche attività per gruppi di studenti X

Assegnando esercizi a casa agli studenti in difficoltà X

Sono state attuate forme di recupero al di fuori dell'orario di

lezione X

APPROFONDIMENTI

(sintesi)

(frequenza media 1 = mai; 5 = quasi sempre)

Il approfondimento in itinere è stato sistematicamente attuato rispetto agli obiettivi a breve

termine

1 2 3 X 4 5

L'attività di approfondimento viene attuata:

1 2 3 4 5

Ritornando sugli stessi argomenti per tutta la classe con le stesse

modalità X

Ritornando sugli stessi argomenti per tutta la classe con modalità

diverse X

Organizzando specifiche attività per gruppi di studenti X

Assegnando esercizi a casa agli studenti in difficoltà X

Sono state attuate forme di approfondimento al di fuori

dell'orario di lezione X

MATERIALI E STRUMENTI DIDATTICI

Sintesi

(frequenza 1 = mai; 5 = sempre)

1 2 3 4 5

Libri di testo X

Altri libri X

Dispense X

Registratore X

Videoregistratore X

Laboratori X

Visite guidate X

Incontri con esperti X

Software X

Altro LIM X

VERIFICA DEGLI APPRENDIMENTI

La verifica degli apprendimenti è stata effettuata alla fine di ogni unità didattica e attuta

attraverso interrogazioni orali, discussioni di gruppo, questionari a risposta aperta

STRUMENTI PER LA VERIFICA FORMATIVA

(controllo in itinere del processo di apprendimento)

• Questionari ad hoc, preparati dal docente

distinzione tra verifica formativa e sommativa

(Indicare la frequenza media barrando una casella da 1 a 5

1 = mai o quasi mai; 5 = sempre o quasi sempre)

1 2 3 4 5

X

TIPOLOGIA VERIFICHE FORMATIVE

Interrogazione orale breve

Questionario a domande aperte

Le verifiche formative saranno classificate

(Indicare la frequenza media barrando una casella da 1 a 5

1 = mai o quasi mai; 5 = sempre o quasi sempre)

1 2 3 4 5

X

STRUMENTI PER LA VERIFICA SOMMATIVA

(controllo del profitto scolastico ai fini della valutazione)

• Interrogazione orale lunga

• Questionario a domande aperte

MOBILITA’ PREVISTE

(Indicare la frequenza media inserendo nelle caselle corrispondenti un numero da 1 a 5 1 = mai o

quasi mai; 5 = sempre o quasi sempre)

Interrogazione lunga 2

Interrogazione breve 4

Tema o breve saggio 4

Questionario 5

Relazione 2

Esercizi 2

Test 1

Altro -

Sono forniti in allegato al presente documento n. 2 esempi di prove utilizzate nelle verifiche

effettuate e n. 1 prova di simulazione dell’esame di Stato

1.

QUESTIONARIO DECADENTISMO

Alunno _____________________________________________ classe V sez. A CAT 27/02/2015

1. Spiega che cosa si intende per “epifania” nel Decadentismo __________________________________

_______________________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________________

2. Qual è il principio guida dell’esteta? ______________________________________________________

3. Chi ha scritto l’” Arte poetica”? __________________________________________________________

4. Qual è la caratteristica della metafora decadente? ___________________________________________

_______________________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________________

________________________________________________

5. Quale città, per gli scrittori dell’epoca, è la più decadente? ____________________________________

6. Chi ha scritto Memorie del sottosuolo? ____________________________________________________

7. Chi è l’” inetto”? ______________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________________

8. Quale autore ha preso Nietzsche, come riferimento, per la sua idea di superuomo?

9. Quale poeta parla del fanciullino? ________________________________________________________

10. Che vuol dire reificazione? ______________________________________________________________

11. Quale letterato è particolarmente sensibile alla figura della donna fatale? ________________________

12. Chi ha scritto Morte a Venezia? __________________________________________________________

Punteggio ________/12 Valutazione __________/10

2.

QUESTIONARIO SU CARDUCCI

Alunno ___________________________________________ classe V sez. A CAT 16/12/2014

1. Come si chiamava il gruppo formato da Carducci, Chiarini, Gargani Targioni Tozzetti? __

2. In che anno, Carducci, ottenne il premio Nobel per la poesia? _____________________

3. Chi ha scritto i Fiori del male? _______________________________________________

4. In che anno venne pubblicato l’ Inno a Satana? _________________________________

5. Che significa “metrica barbara”? _____________________________________________

______________________________________________________________________________

6. Quando è stata scritta la lirica Fantasia? __________________________________________

7. Nella suddetta lirica, da che cosa è rappresentato l’” altrove” esotico? ________________

8. Che vuol dire Kitsch? ______________________________________________________

______________________________________________________________________________

9. Qual è il titolo dell’ultima raccolta di Carducci? _________________________________

10. In che anno fu pubblicata? _________________________________________________

11. Da quanti volumi è formato l’epistolario? _____________________________________

Punteggio ______________/11 Valutazione _____/10

Simulazione Prova di Italiano

Anno scolastico 2014/2015

Classe V sez. A CAT

6 maggio 2015

Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte

TIPOLOGIA A Analisi del testo

E. MONTALE, Casa sul mare

5

Il viaggio finisce qui: nelle cure meschine che dividono l'anima che non sa più dare un grido. Ora i minuti sono uguali e fissi come i giri di ruota della pompa. Un giro: un salir d'acqua che rimbomba. Un altro, altr'acqua, a tratti un cigolio.

20

Vorrei dirti che no, che ti s'appressa l'ora che passerai di là dal tempo; forse solo chi vuole s'infinita, e questo tu potrai, chissà, non io. Penso che per i più non sia salvezza,

10

Il viaggio finisce a questa spiaggia che tentano gli assidui e lenti flussi. Nulla disvela se non pigri fumi la marina che tramano di conche i soffi leni: ed è raro che appaia nella bonaccia muta tra l'isole dell'aria migrabonde la Corsica dorsuta o la Capraia.

25

ma taluno sovverta ogni disegno, passi il varco, qual volle si ritrovi. Vorrei prima di cedere segnarti codesta via di fuga labile come nei sommossi campi

15tra l'isole dell'aria migrabonde la Corsica dorsuta o la Capraia.

30

del mare spuma o ruga. Ti dono anche l'avara mia speranza. A. nuovi giorni, stanco, non so crescerla: l'offro in pegno al tuo fato, che ti scampi.

Tu chiedi se così tutto vanisce in questa poca nebbia di memorie; se nell'ora che torpe o nel sospiro del frangente si compie ogni destino.

35

Il cammino finisce a queste prode che rode la marea col moto alterno. Il tuo cuore vicino che non m.ode salpa già forse per l'eterno.

Eugenio Montale (Genova, 1896 . Milano, 1981) è il maggiore esponente della poesia italiana del pieno Novecento. Le sue varie raccolte sono apparse tra il 1925 (Ossi di seppia) e il .77. Nel 1975 ha ricevuto il premio Nobel per la letteratura. Nella sua poesia è molto presente il paesaggio della costa ligure. Già nelle prime liriche Montale esprime il suo forte pessimismo e al contempo la sua tensione all'assoluto, l'ansia di una salvezza, che di solito è affidata all'opera di una donna, con la quale il poeta dialoga intensamente. l'impianto delle sue liriche è spesso narrativo ed evoca luoghi, persone, eventi e oggetti della vita quotidiana, perfino congegni meccanici, che si caricano di significati metaforici e simbolici.

1. Comprensione del testo Dopo una o più letture dell'intero testo, esponi (in non più di quindici righe) il contenuto informativo della lirica: con quale scena questa si apre, quali scene o situazioni si susseguono strofa per strofa, quale tema è svolto nel dialogo tra il poeta e la persona (una donna) che gli sta accanto.

2. Analisi del testo 2.1. Molte parole indicano il viaggio (o il movimento) e il tempo (o l'immobilità, la fine): sono come due fili che s'intrecciano per esprimere il tema di fondo della lirica. Cerca (e sottolinea in modo diverso) le parole dell'uno e quelle dell'altro filo e commenta il contrasto che ne deriva. 2.2. Qual è l'elemento dominante del paesaggio? Raccogli e commenta brevemente i vocaboli che si riferiscono a

questo elemento. C’è anche un secondo elemento che lo accompagna? Questo secondo elemento ha anche un significato metaforico? 2.3. Che effetto produce, in questo scenario così ampio, l'immagine della pompa idraulica con il suo monotono ritmo? E il riferimento così preciso dato dal titolo? 2.4. Nella terza e nella quarta strofa si svolge un fitto dialogo con l'altra persona: sottolinea tutti gli elementi linguistici (pronomi, aggettivi possessivi, forme verbali) che indicano il .tu. e l' .io. e interpreta il significato di questo confronto tra due destini. 2.5. Spiegazioni puntuali del testo. Che cosa sono le conche del v. 11 e le isole dell'aria migrabonde del v. 14. Che cosa significano le espressioni: l'ora che torpe del v. 18; prima di cedere del v.27; solo chi vuole s'infinita del v. 22; .l'avara mia speranza. A. nuovi giorni, stanco, non so crescerla dei vv. 31-32. 2.6. I versi sono quasi tutti di una stessa misura: quale? Ce ne sono di sdruccioli? Riconosci degli enjambement? Segnala le vere e proprie rime e le assonanze o consonanze.

3. Interpretazione complessiva e approfondimenti Esponi il significato complessivo della lirica montaliana, rifacendoti ad altri testi dell'Autore, se ti sono noti, alle caratteristiche della situazione generale, sociale e politica, dell'Italia dell'epoca, alle tendenze che si manifestavano allora nella letteratura italiana e, se possibile, in quella europea.

TIPOLOGIA B Redazione di un saggio breve o di un articolo di giornale (puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)

CONSEGNE

Sviluppa l'argomento scelto o in forma di "saggio breve" o di "articolo di giornale", utilizzando i documenti e i dati che lo corredano. Se scegli la forma del "saggio breve", interpreta e confronta i documenti e i dati forniti e su questa base svolgi, argomentandola, la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Da' al saggio un titolo coerente con la tua trattazione e ipotizzane una destinazione editoriale (rivista specialistica, fascicolo scolastico di ricerca e documentazione, rassegna di argomento culturale, altro). Se lo ritieni, organizza la trattazione suddividendola in paragrafi cui potrai dare eventualmente uno specifico titolo. Se scegli la forma dell' "articolo di giornale", individua nei documenti e nei dati forniti uno o più elementi che ti sembrano rilevanti e costruisci su di essi il tuo 'pezzo'. Da' all'articolo un titolo appropriato ed indica il tipo di giornale sul quale ne ipotizzi la pubblicazione (quotidiano, rivista divulgativa, giornale scolastico, altro). Per attualizzare l'argomento, puoi riferirti a circostanze immaginarie o reali (mostre, anniversari, convegni o eventi di rilievo). Per entrambe le forme di scrittura non superare le quattro o cinque colonne di metà di foglio protocollo.

1. Ambito artistico letterario Argomento: L'amicizia, tema di riflessione e motivo di ispirazione poetica nella letteratura e nell'arte

1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO ARGOMENTO: l'amicizia, tema di riflessione e motivo di ispirazione poetica nella letteratura e nell'arte

DOCUMENTI

Tutti sanno che la vita non è vita senza amicizia, se, almeno in parte, si vuole vivere da uomini liberi. [.] Allora è vero quanto ripeteva, se non erro, Architta di Taranto [.] .Se un uomo salisse in cielo e contemplasse la natura dell'universo e la bellezza degli astri, la

Guido, i. vorrei che tu e Lapo ed io fossimo presi per incantamento e messi in un vasel, ch.ad ogni vento per mare andasse al voler nostro e mio; sì che fortuna od altro tempo rio non ci potesse dare impedimento, anzi, vivendo sempre in un talento, di stare insieme crescesse

meraviglia di tale visione non gli darebbe la gioia più intensa, come dovrebbe, ma quasi un dispiacere, perché non avrebbe nessuno a cui comunicarla.. Così la natura non ama affatto l'isolamento e cerca sempre di appoggiarsi, per così dire, a un sostegno, che è tanto più dolce quanto più è caro l'amico. CICERONE, De amicitia

.l disio. E monna Vanna e monna Lagia poi con quella ch.è sul numer de le trenta con noi ponesse il buono incantatore: e quivi ragionar sempre d'amore, e ciascuna di lor fosse contenta, sì come i. credo che saremmo noi. DANTE ALIGHIERI, Le Rime

.Renzo .!. disse quello, esclamando insieme e interrogando. .Proprio,. disse Renzo; e si corsero incontro. .Sei proprio tu!. disse l'amico, quando furon vicini: .oh che gusto ho di vederti! Chi l'avrebbe pensato?. [.] E, dopo un’assenza di forse due anni, si trovarono a un tratto molto più amici di quello che avesser mai saputo d'essere nel tempo che si vedevano quasi ogni giorno; perché all'uno e all'altro [.] eran toccate di quelle cose che fanno conoscere che balsamo sia all'animo la benevolenza; tanto quella che si sente, quanto quella che si trova negli altri. [.] Raccontò anche lui all'amico le sue vicende, e n’ebbe in contraccambio cento storie, del passaggio dell'esercito, della peste, d'untori, di prodigi. .Son cose brutte,. disse l'amico, accompagnando Renzo in una camera che il contagio aveva resa disabitata; .cose che non si sarebbe mai creduto di vedere; cose da levarvi l'allegria per tutta la vita; ma però, a parlarne tra amici, è un sollievo.. A. MANZONI, I Promessi Sposi, cap. XXXIII, 1827

Per un raffinamento di malignità sembrava aver preso a proteggere un povero ragazzetto, venuto a lavorare da poco tempo nella cava, il quale per una caduta da un ponte s'era lussato il femore, e non poteva far più il manovale. [.] Intanto Ranocchio non guariva, e seguitava a sputar sangue, e ad aver la febbre tutti i giorni. Allora Malpelo prese dei soldi della paga della settimana, per comperargli del vino e della minestra calda, e gli diede i suoi calzoni quasi nuovi, che lo coprivano meglio. Ma Ranocchio tossiva sempre, e alcune volte sembrava soffocasse; la sera poi non c’era modo di vincere il ribrezzo della febbre, né con sacchi, né coprendolo di paglia, né mettendolo dinanzi alla fiammata. Malpelo se ne stava zitto ed immobile, chino su di lui, colle mani sui ginocchi, fissandolo con quei suoi occhiacci spalancati, quasi volesse fargli il ritratto.. G. VERGA, Rosso Malpelo . .Vita dei campi., 1880

Cerco degli amici. Che cosa vuol dire .addomesticare.? E. una cosa da molto dimenticata. Vuol dire .creare dei legami... .Creare dei legami?. .Certo., disse la volpe. .Tu, fino ad ora, per me, non sei che un ragazzino uguale a centomila ragazzini. E non ho bisogno di te. Io non sono per te che una volpe uguale a centomila volpi. Ma se tu mi addomestichi, la mia vita sarà come illuminata. Conoscerò un rumore di passi che sarà diverso da tutti gli altri. Gli altri passi mi fanno nascondere sotto terra. Il tuo, mi farà uscire dalla tana, come una musica. E poi, guarda! Vedi, laggiù in fondo, dei campi di grano? Io non mangio il pane e il grano, per me è inutile. I campi di grano non mi ricordano nulla. E questo è triste! Ma tu hai dei capelli color dell'oro. Allora sarà meraviglioso quando mi avrai addomesticato. Il grano, che è dorato, mi farà pensare a te. E amerò il rumore del vento nel grano.. A. de SAINT EXUPERY, Il piccolo principe, 1943

.A me piace parlare con Nuto; adesso siamo uomini e ci conosciamo; ma prima, ai tempi della Mora, del lavoro in cascina, lui che ha tre anni più di me sapeva già fischiare e suonare la chitarra, era cercato e ascoltato, ragionava coi grandi, con noi ragazzi, strizzava l'occhio alle donne. Già allora gli andavo dietro e alle volte scappavo dai beni per correre con lui nella riva o dentro il Belbo, a caccia di nidi. Lui mi diceva come fare per essere rispettato alla Mora; poi la sera veniva in cortile a vegliare con noi della cascina.. C. PAVESE, La luna e i falò, 1950

.Non ricordo esattamente quando decisi che Konradin avrebbe dovuto diventare mio amico, ma non ebbi dubbi sul fatto che, prima o poi, lo sarebbe diventato. Fino al giorno del suo arrivo io non avevo avuto amici. Nella mia classe non c.era nessuno che potesse rispondere all'idea romantica che avevo dell'amicizia, nessuno che ammirassi davvero o che fosse in grado di comprendere il mio bisogno di fiducia, di lealtà e di abnegazione, nessuno per cui avrei dato volentieri la vita. [.] Ho esitato un po. prima di scrivere che .avrei dato volentieri la vita per un amico., ma anche ora, a trent.anni di distanza, sono convinto che non si trattasse di un.esagerazione e

che non solo sarei stato pronto a morire per un amico, ma l'avrei fatto quasi con gioia.. F.UHLMAN, l'amico ritrovato, 1971

Mio vecchio amico di giorni e pensieri da quanto tempo che ci conosciamo, venticinque anni son tanti e diciamo un po’ retorici che sembra ieri. Invece io so che è diverso e tu sai quello che il tempo ci ha preso e ci ha dato: io appena giovane sono invecchiato tu forse giovane non sei stato mai. Ma d'illusioni non ne abbiamo avute o forse si, ma nemmeno ricordo, tutte parole che si son perdute con la realtà incontrata ogni giorno. ..............

Quei giorni spesi a parlare di niente sdraiati al sole inseguendo la vita, come l'avessimo sempre capita, come qualcosa capito per sempre. ............ F. GUCCINI, Canzone per Piero, da .Stanze di vita quotidiana., 1974 E. notevole l'effetto di immediatezza con cui l'artista coinvolge lo spettatore nel suo personale dialogo con l'amico che Raffaello sembra rassicurare con la sua serafica espressione del volto e con la mano appoggiata sulla sua spalla. RAFFAELLO, I capolavori, a cura di N. Baldini, Rizzoli 2003

RAFFAELLO, Autoritratto con un amico, 1518-1519, Museo del Louvre, Parigi

2. Ambito socio-economico Argomento: La riscoperta della necessità di « pensare»

DOCUMENTI

«A che serve la filosofia? A niente, e a nessuno. Non serve, anzitutto perché non ha uno scopo cui essere asservita. E non serve a nessuno, dal momento che se ha una storia e una tradizione è perché non conosce autorità. . Ovunque e in nessun luogo la filosofia si dispiega come libero esercizio del pensiero, che si sottrae a qualunque rigida norma o definizione. Se incontra un qualche confine è solo per oltrepassarlo, come hanno compreso molti tra quelli che invadono in questi giorni Modena in occasione del «Festival Filosofia». Parecchi sono rimasti sorpresi dal successo di una simile iniziativa, in un tempo, il nostro, che sembrerebbe sempre più quello dell'indifferenza... Eppure, anche là dove pare sia nata, cioè nell’antica Grecia, la ricerca filosofica aveva i

propri «festival», come ci hanno mostrato magnificamente i dialoghi platonici. Non era (come non è neanche oggi) una pura e semplice celebrazione: il Socrate raccontato da Platone sapeva fin troppo bene come chi infrange gli stereotipi del sacro e del profano, del giusto e dell’ingiusto (noi diremmo di quello che è o non è politicamente corretto), rischi persino la vita, poiché è con questa che alla fine il filosofo è costretto a fare i conti. Mi ha colpito a Modena soprattutto la diffusa consapevolezza del carattere pubblico della filosofia, della sua necessità di tradursi in un dialogo in cui qualunque «io» ha bisogno di un «tu» per essere tale, in un dialogo che può portare anche (e forse deve) allo scontro tra diverse ragioni - una sorta di lotta che si legittima nella capacità di ciascuno di argomentare le proprie tesi, senza alcuna pretesa di disporre di una qualche soluzione definitiva e che si concreta in un prender partito che impone decisioni, anche radicali, senza per questo misconoscere il diritto di quelle altrui.» G. GIORELLO, Filosofia in piazza. Cercando il dialogo fuori dalle accademie, IL CORRIERE DELLA SERA, 21/9/2003

«. tra le tendenze culturali positive del 2003 dobbiamo registrare quella che chiameremo la «filosofomania». Non saremo ai milioni di persone che costituiscono l'audience dei giochi a quiz o dei varietà televisivi; ma - udite udite - stiamo assistendo a una ripresa d'interesse generalizzata per la disciplina descritta dai detrattori come quella «con la quale e senza la quale si rimane tale e quale»... È solo una moda passeggera o c.è di più?. «Direi che dopo la caduta delle ideologie classiche, la filosofia da una parte si è affrancata dal vassallaggio nei confronti della politica, dall'altra ha trovato nuovi canali di espressione nei mezzi di comunicazione di massa (televisione, giornali). Questo processo si è poi incontrato con una spinta proveniente dal basso. Dopo la crisi delle grandi chiese ideologiche, vere e proprie agenzie donatrici di senso (in primis il Partito), e dopo un breve ma stancante periodo di fast food intellettuale procacciato dalle televisioni, cioè di consumo rapido e commerciale di idee e stili di vita, emerge con chiarezza che, come esseri umani, non possiamo fare a meno di un bisogno personale di orientamento. La filosofia deve restare una disciplina rigorosa, non una collazione di idee o citazioni edificanti. Ferma restando questa esigenza, è molto positivo che la filosofia torni nell'agorà e si esplichi nel dialogo e attraverso l'oratoria e la persuasione. È un ritorno a Socrate. La filosofia è spirito critico. In questo senso essa può dare molto alla società. Non però nel senso che i filosofi abbiano una voce privilegiata nel dibattito pubblico, ma in quello che la funzione filosofica, che può essere svolta da chiunque, è un lievito straordinario per la vita in comune. In questo senso la filosofia è profondamente democratica». Intervista a Remo Bodei, in Corrado OCONE, Prendiamola con filosofia, IL MATTINO, 30/12/2003

«Nulla e nessuno è mai completamente al riparo dal luogo comune, dal fanatismo, dalla stupidità. Anche la filosofia è in grado di provocare, e ha certamente provocato, disastri, non diversamente dalla scienza. ciò accade soprattutto quando si combini con saperi più o meno occulti ed esoterici, tradizionalisti o apocalittici. . Ma, in generale, possiamo affermare che, proprio come la scienza, la filosofia nel suo insieme non è certo priva di ambiguità. Eppure, ne abbiamo sempre più bisogno. . la voglia di filosofia cresce, e forse paradossalmente cresce proprio in Italia, il paese più «ricco» di cattedre e istituzioni.. La filosofia può scendere dal piedestallo specialistico e avvicinarsi ai problemi delle persone. Il suo campo d’azione . si dilata alle «zone calde» della nostra cultura: le neuroscienze, le scienze sociali, l’etica economica, per non parlare della bioetica.» Mario BAUDINO, Ricca e vestita vai, filosofia, LA STAMPA, 29/4/2003

«La filosofia richiede una meditazione solitaria, ma ha anche l'esigenza di comunicare, discutere e mettere alla prova le idee in uno spazio pubblico. In termini provocatori, si occupa di luoghi comuni. Simili alle piazze o ai punti di incontro in cui gli uomini scambiano i loro prodotti ed elaborano i loro vissuti, essi non sono da confondere con le banalità. Si tratta piuttosto di zone di estrema condensazione e sedimentazione di esperienze e di interrogativi, virtualmente condivisi da tutti perché toccano esperienze inaggirabili, sebbene poco esprimibili in discorsi che non risultino superficiali (la vita, la morte, la verità, la bellezza, la condotta morale, l'amore). La maggior parte di noi, in questi casi, è come quei cani ai quali, si dice, manca solo la parola. La grande filosofia al pari della grande arte dà loro voce in forma perspicua, articolata e premiante. Ognuno di noi, nascendo, trova un mondo già fatto, ma in costante trasformazione, a causa del succedersi nel tempo delle generazioni e del mescolarsi nello spazio geografico di popoli e civiltà. Ognuno comincia una nuova storia, al cui centro inevitabilmente si pone. Nel corso della vita cerca così di dare senso agli avvenimenti in cui è impiegato, alle idee che gli attraversano la mente, alle passioni che lo impregnano e ai progetti che lo guidano. Di quali basi e

criteri affidabili può disporre? ... Per comprendere la funzione e la rilevanza della filosofia contro quanti ritengono che non giunga alle certezze della scienza, alle consolazioni della fede o al fascino delle arti, compiamo un esperimento mentale, proviamo ad immaginare come sarebbe il nostro mondo senza di essa». Remo BODEI, Perché c.è fame di filosofia, IL MESSAGGERO, 19/9/2003

«Il filosofo si riconosce dal fatto che egli ha, inseparabilmente, il gusto dell'evidenza e il senso dell'ambiguità. Ciò che del filosofo è caratteristico è il movimento incessante che dal sapere riconduce all'ignoranza e dall'ignoranza al sapere..La debolezza del filosofo è la sua virtù . Il mistero è in tutti come è in lui. Che cosa dice il filosofo dei rapporti dell'anima col corpo se non ciò che ne sanno tutti gli uomini.? Che cosa insegna sulla morte, se non che è nascosta nella vita, come il corpo nell'anima.? Il filosofo è l'uomo che si risveglia e che parla, e l'uomo ha in sé, silenziosamente, i paradossi della filosofia, perché, per essere davvero uomo, bisogna essere un po. di più e un po. di meno che uomo». M. MERLEAU-PONTY, Elogio della filosofia, 1953

3. Ambito storico-politico Argomento: Una Costituzione democratica per una Federazione Europea

DOCUMENTI

1.- Scheda: I 15 Capi di Stato e di Governo, riuniti a Laeken nel dicembre 2001, hanno istituito una Convenzione (quasi una Costituente) di 105 membri titolari (di cui 12 italiani), un centinaio di supplenti e 13 osservatori per redigere una bozza di Carta costituzionale europea. Iniziata il 28 febbraio 2002, la Carta è stata sottoposta alla discussione della Conferenza intergovernativa (Cig) nell'ottobre 2003, senza ottenerne l'approvazione per divergenze di vedute sul sistema di voto, sul ruolo del presidente del Consiglio europeo e del ministro degli esteri, sulla difesa, sulla composizione della Commissione (cons' dei ministri dell'UE), sul governo dell'economia. Le oltre 60 domande poste alla Convenzione si possono riassumere in quattro macro-questioni: 1. Ripartizione delle competenze tra UE e gli Stati membri; 2. Semplificazione dei Trattati; 3. Statuto della Carta dei Diritti fondamentali; 4. Ruolo dei Parlamenti nazionali all'interno della Federazione Europea.

Opinioni critiche a confronto:

.Il contesto politico in cui si sono svolti i lavori della Convenzione . freddezza della maggioranza dei governi degli Stati membri verso il progetto europeista; gelosia dei paesi candidati per la riacquistata sovranità; diffidenze derivanti dalle confliggenti posizioni sull'Iraq - non ha certamente favorito l'elaborazione di soluzioni inequivocabilmente favorevoli al progresso e all'approfondimento dell'integrazione. Non deve dunque stupire, alla luce della temperie del momento, che la limitazione delle competenze dell'Unione sia una delle preoccupazioni principali cui il progetto di Costituzione risulta informato.. V. RANDAZZO, Quali indicazioni dal progetto di Costituzione?, in .Il Pensiero Mazziniano., n. 4, 2003

.Si profila, allora, una Costituzione «vera»? Con le sue istituzioni intrecciate con quelle degli Stati Nazionali; con un sistema di diritti e di loro garanzie, a fruizione comune (e duale) dei cittadini europei; con un sistema di legittimazioni interdipendenti dall'ultimo comune delle Gallie alla Roma-Bruxelles del Senato-Parlamento europeo; con una Corte di giustizia che esercita giurisdizione da «Stato costituzionale»? Si può dire che sia Costituzione vera nel senso che l'Unione Europea, superando i sogni dei federalisti, non partecipa del fenomeno «unione di Stati» ma di quello, ben più invasivo, di unione di Costituzioni che si comunicano reciprocamente legittimità, attraverso il diritto e attraverso canali differenziati ma interdipendenti con i popoli europeo. C’è, anzi, qualcosa di più: la possibile configurazione delle istituzioni dell'Unione come istituzioni di garanzia reciproca fra le costituzioni europee (quelle di ciascuno Stato membro e quella dell'Unione). Non vi può essere, infatti, solitudine per la Costituzione europea in gestazione. Essa nascerà già inserita in un blocco di costituzionalità che comprende le Costituzioni nazionali degli Stati membri.. A. MANZELLA, Dalla Convenzione alla Costituzione, in .Il Mulino., n. 409, 5/2003

.Il merito della Convenzione fu di navigare abilmente controcorrente. Il progetto attribuisce all'Europa una personalità giuridica, rafforza il concetto di cittadinanza europea, estende i poteri del Parlamento, prolunga il mandato del presidente di turno, crea un ministro degli Esteri, restringe il diritto di veto dei Paesi membri, introduce il criterio democratico della doppia maggioranza (Stati e popolazione), suggerisce l'itinerario per ulteriori progressi. Ma il .salto di qualità. federale non c’è stato. Per alcune questioni fondamentali (esteri, difesa, fisco) vale ancora il principio dell'unanimità, sinonimo d'impotenza.[.] Vi è spazio per qualche decisivo miglioramento? La risposta, purtroppo, è no.. s' ROMANO, l'Italia tra ambizioni e realismo, in CORRIERE DELLA SERA, 3/10/2003.

Preambolo della Costituzione EU: .La nostra Costituzione si chiama democrazia perché il potere non è nelle mani dei pochi, ma dei più.. Eliminando il riferimento al .primato della ragione. e alla .tradizione illuministica., parimenti non si è voluto inserire un esplicito riferimento alle .radici cristiane. dell'Europa, come avrebbe voluto il Papa Giovanni Paolo II [.l'Europa o è cristiana o non è Europa.], in considerazione delle diverse culture religiose europee. A questo proposito è stato scritto che tale richiesta ..non si presenta infatti come un voler privilegiare la religione cristiana a discapito di altre religioni oggi presenti nel territorio europeo, ma [come un voler far] lievitare quell'umanesimo europeo formatosi tramite l'inculturazione cristiana dell'Europa, che fu fenomeno di massa dei popoli insediati su tale territorio.[.] l'inserimento nella Nuova Costituzione Europea del riferimento alle radici cristiane significherebbe, ancora una volta, tener conto della gente, di tutta la gente e non soltanto di una nuova classe di élites intellettuali.. V. GROSSI, Il riferimento alle radici cristiane., in l'OSSERVATORE ROMANO, 2/10/2003.

.Nella bozza costituzionale, da un lato è cruciale .il principio di un’economia di mercato aperta e in libera concorrenza., in un’ottica che è sempre stata essenzialmente presente nell'Unione fin dal suo esordio nel Trattato di Roma del 1957, istitutivo della CEE, dall'altro lato è centrale il .valore. della .solidarietà., solo recentemente assurto nell'Unione allo stesso, massimo, grado di importanza della libertà, l'uguaglianza, la tolleranza o la giustizia, cui è perfino dedicato l'intero Titolo IV della Carta dei Diritti Fondamentali.[.] La bozza costituzionale definisce i limiti e i modi dell'azione pubblica nel sistema economico, ispirandosi al principio, introdotto con il Trattato di Maastricht, di .sussidiarietà., oltre che di .proporzionalità.[.]: in presenza di fallimenti del mercato, laddove quelli della Pubblica Amministrazione non siano ancora maggiori, questa deve intervenire per correggerli [.] o per contrastarli.[.] E. palesemente debole la coerenza interna della bozza costituzionale, laddove pone le politiche dell'occupazione fra quelle di mero coordinamento attraverso .indirizzi di massima. da parte dell'Unione.. F. KOSTORIS PADOA SCHIOPPA, Efficienza e solidarietà, in IL SOLE 24 ORE, 5/10/2003.

4. Ambito tecnico-scientifico Argomento: Il tempo della natura, i tempi della storia e quelli della poesia, il tempo dell'animo: variazioni sul mistero del tempo

DOCUMENTI

«Il tempo è un dono prezioso, datoci affinché in esso diventiamo migliori, più saggi, più maturi, più perfetti». Th. MANN, Romanzo d'un romanzo, Milano, Mondadori, 1952

«Il Tempo con la «t» maiuscola è faccenda complicata assai, tale da sbatterci la testa e rompersela... Perché, tanto per fare un esempio, la prima domanda che viene spontaneamente è: il Tempo c’è stato sempre o è venuto fuori a un certo punto? Pigliamo per buona la risposta di sant’Agostino: il Tempo non c’era, non esisteva prima che Dio creasse il mondo, comincia ad esserci contemporaneamente all'esistenza dell'universo. ci sarebbe dunque una specie di inizio del Tempo, tanto è vero che un fisico come Werner Heisenberg può scrivere che «rispetto al tempo sembra esserci qualche cosa di simile a un principio. Molte osservazioni ci parlano d'un inizio dell'universo quattro miliardi di anni or sono...» Per amor del cielo, fermiamoci qua e non cadiamo in domande-trappola tipo: allora che faceva Dio prima di creare il mondo? Ci meriteremmo la risposta: Dio stava

preparando l'inferno per quelli che fanno domande così cretine. Ma possono esserci domande assai meno stupide, tipo: quando finirà il tempo? Se accettiamo l'ipotesi sveviana di un mondo privo di uomini e di malattie che continua a rotolare come una palla liscia di bigliardo nell'universo, dove è andato a finire il Tempo? Sant’Agostino tagliava corto affermando che il tempo scorre solo per noi e forse aveva ragione. Il Tempo finirà, come scrive Savater, quando «verrà il giorno che metterà fine ai giorni, l'ora finale, l'istante oltre il quale termineranno le vicissitudini, l'incerta sequela dei fatti, e non accadrà più nulla, mai». A. CAMILLERI, Il Tempo, LA STAMPA, 24/5/2003

«.solo a livello macroscopico il tempo va sempre dal passato al futuro. A livello microscopico, invece, le particelle di materia possono invertire il cammino e tornare dal futuro al passato, diventando antiparticelle di antimateria. In tal modo, le particelle che coincidono con le proprie antiparticelle, come ad esempio i fotoni di cui è composta la luce, devono essere ferme nel tempo. E la distruzione prodotta dall'incontro tra una particella e una sua antiparticella non è che l'apparenza sotto la quale ci si presenta la sostanza, cioè il cambio di direzione di una particella nel suo viaggio temporale». P. ODIFREDDI, Feynman genio e buffone, LA REPUBBLICA, 5/12/2003

«La storia comincia esattamente laddove finisce il tempo naturale, il tempo ciclico del ritorno degli eventi cosmici e naturali. Essa incarna invece il tempo dell'uomo in relazione con altri, che si racconta, che inizia a organizzare la memoria del suo passato sociale, a dare fondamento culturale e valore al suo potere.» P. BEVILACQUA, Sull'utilità della storia, Roma, 1997

«La Storia, almeno come noi la concepiamo, è la narrazione di una serie di avvenimenti situati nel Tempo. E se da esso Tempo si prescinde, il problema non appartiene più al compito dello storico, appartiene eventualmente al mistico, al teologo, al profeta, allo stregone. La Storia sta nel tempo, ma non è il Tempo. La Storia è racconto. E il racconto (con l'avvenimento che esso racconta) sta nel Tempo. Ma cos'è il Tempo?. Di questa creatura misteriosa conosciamo alcune abitudini: la non reversibilità (che però non è certa), i suoi commerci con lo spazio, la sua relatività. E soprattutto abbiamo imparato a prendergli le misure, almeno alcune, tipo sarti che si adattano ai capricci corporei del cliente: il tempo delle stagioni, il tempo dei vari calendari che abbiamo escogitato o il tempo astronomico, fatto di anni percorsi dalla luce. Di questo nostro coinquilino esistenziale, che non sappiamo se stiamo attraversando o se sia lui che ci attraversa, non conosciamo il volto. Non sappiamo che aspetto abbia. Tutto nel Tempo. Tutta la nostra vita dentro il Tempo... Ma ci sono degli avvenimenti del corso del Tempo che si prestano a equivoco. Essi, per loro rilevanza (.) inducono a identificare le nostre storie e la Storia col Tempo. Il contenuto diventa cioè il contenente... Questi avvenimenti, cioè, sembrano non essere creature nel Tempo, ma creature che hanno il potere di comandare il Tempo, di dirigerlo, di appropriarsene, di farlo loro. È come se con loro (o per loro) il Tempo si fosse rotto, e fosse necessario dunque rimetterlo in movimento, caricare di nuovo l'orologio. » A. TABUCCHI, Dopo il muro, LA REPUBBLICA, 2/10/2003

«(C’è). una storia quasi immobile, quella dell'uomo nei suoi rapporti con l'ambiente che lo circonda; una storia che scorre e si trasforma lentamente, fatta molto spesso di ritorni ricorrenti, di cicli sempre ricominciati.. Al di sopra di questa storia immobile, una storia lentamente ritmata: si direbbe senz’altro, se il senso dell'espressione non fosse stato distorto, una storia sociale, quella dei gruppi e dei raggruppamenti.(C’è) infine, la storia tradizionale, o se si vuole la storia in rapporto non già all'uomo, ma all'individuo. Una storia dalle oscillazioni brevi, rapide, nervose. . la più appassionante, la più ricca di umanità, e anche la più pericolosa. Siamo così arrivati a una scomposizione della storia su più piani, ovvero, se si vuole, alla distinzione nel tempo della storia, d'un tempo geografico, d'un tempo sociale e d'un tempo individuale. O ancora, se si preferisce, alla scomposizione dell'uomo in una serie di personaggi.» F. BRAUDEL, Civiltà e imperi del Mediterraneo nell'età di Filippo II, 1949, Prefazione

«Il problema dell’uomo d’oggi? È senza dubbio quello di "sospendere il tempo". Per capirsi meglio. E per capire anche ciò che di più tragico accade nella quotidianità». Nasos Vaghenàs usa la poesia per farsi condurre fuori del tempo. «Lei scrive in poesia per cercare, come è solito affermare, di "sospendere il tempo". Le riesce? Da dove scaturisce questa necessità? » «L’uomo desidera trascendere se stesso. È un’esperienza vitale che conduce tutte

le nostre azioni. La poesia è una delle forme superiori per fare questa esperienza. L’altra è sicuramente la religione; anzi, questa è una forma ancora superiore - e lo riconosce uno che non è molto religioso - perché ci porta al divino, a Dio stesso. D’altra parte, ritornando alla poesia il tema del tempo è una costante. Anzi, diciamo pure che al fondo di ogni opera d’arte c’è questo desiderio di superare i limiti umani che si materializzano, appunto, dentro lo spazio temporale». F. DAL MAS , Con Ulisse al tempo dei kamikaze - Intervista al poeta greco Vaghenàs, L’AVVENIRE, 18/1/2004

«Com’erano lunghi, senza fine, i giorni dell'infanzia! Un’ora era un universo, un’epoca intera, che un semplice gioco riempiva, come dieci dinastie. La storia era ferma, stagnava in quel gioco eterno. Quel tempo era davvero lunghissimo, fermo, pieno di cose, di ogni cosa del mondo, e, in un certo modo, quasi eterno, come quello del Paradiso Terrestre, che è insieme un mito dell'infanzia e dell'eternità. Ma poi il tempo si accorcia, lentamente dapprima, negli anni della giovinezza, poi sempre più in fretta, una volta passato quel capo dei trent’anni che chiude il vasto oceano senza rive dell'età matura. Le azioni incalzano, i giorni fuggono, uno dopo l'altro, e non c’è tempo di guardarli, di numerarli, di vederli quasi, che sono già svaniti, lasciando nelle nostre mani un pugno di cenere. Chi ci ha cacciati dal nostro paradiso? Quale peccato e quale angelo? Chi ci ha costretti a correre così, senza riposo, come gli affaccendati passanti di un marciapiede di Manhattan? O forse è proprio il tempo oggettivo, che, seguendo una sua curva matematica, si accorcia progressivamente, fino a ridursi a nulla, nel giorno della morte?. quando ci fermiamo del tutto, e viene la morte, il tempo diventa così infinitamente veloce che è come se fosse di nuovo immobile, e ritorniamo in un’altra eternità, che forse è quella stessa da cui eravamo partiti, o che forse è il nulla». C. LEVI, l'Orologio, 1950

TIPOLOGIA C: Tema di argomento storico

I due volti del Novecento. Da un lato esso è secolo di grandi conquiste civili, economiche, sociali, scientifiche, tecniche; dall'altro è secolo di grandi tragedie storiche. Rifletti su tale ambivalenza del ventesimo secolo, illustrandone i fatti più significativi.

TIPOLOGIA D Tema di ordine generale

Il principio della legalità, valore universalmente condiviso, è spesso oggetto di violazioni che generano disagio sociale e inquietudine soprattutto nei giovani. Sviluppa l'argomento, discutendo sulle forme in cui i vari organismi sociali possono promuovere la cultura della legalità, per formare cittadini consapevoli e aiutare i giovani a scegliere un percorso di vita ispirato ai valori della solidarietà e della giustizia.

Durata massima della prova: 6 ore. È consentito soltanto l'uso del dizionario italiano. Non è consentito lasciare l'Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.

Istituto d’Istruzione Superiorevia Senese, 230 – 53036 Poggibonsi (Siena) – Italy – Tel +39 0577-984711 Fax. 982852

email: [email protected] url: www.roncalli-sarrocchi.it cod. fisc. 82002260527

RONCALLIIstituto Tecnico StataleAmministrativo – Linguistico-Az.Geometri

SARROCCHIIstituto Tecnico IndustrialeMeccanico – Elettronico –Liceo Scientifico TecnologicoLiceo Beni Culturali

Formazione Professionale

DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE(ai sensi dell'articolo 5 Legge n. 425 10/12/1997)

CLASSE QUINTA SEZ. A

CORSO C.A.T

ALLEGATO A

RELAZIONE FINALE DEL

PROF. Orazio DIANAI.T.P. Michele CAUTILLO

MATERIA DI INSEGNAMENTO

GEST. DEL CANTIERE E SICUREZZA DELL'AMB. LAV.

ANNO SCOLASTICO 2014/2015

Il Docente/I.T.P

DIANA ORAZIO/CAUTILLO MICHELE

DISCIPLINA

Esplicitazione della programmazione curriculare in termini di obiettivi

CONOSCENZE COMPETENZE CAPACITA’1.Processo di valutazione dei rischi e di individuazione delle misure diprevenzione.2.Strategie e metodi di pianificazione e programmazione delle attivitàe delle risorse nel rispetto delle normative sulla sicurezza.3.Sistemi di controllo del processo produttivo per la verifica deglistandard qualitativi.4.Documenti contabili per il

procedimento e la direzione deilavori.

1.Analizzare il valore, i limitie i rischi delle variesoluzioni tecniche per lavita sociale e culturale conparticolare attenzione allasicurezza nei luoghi di vitae di lavoro, alla tuteladella persona,dell’ambiente e delterritorio

2.Organizzare e condurre icantieri mobili nel rispettodelle normative sullasicurezza.

3.Utilizzare i principaliconcetti relativiall’economia eall’organizzazione deiprocessi produttivi e deiservizi.

4. Identificare e applicare lemetodologie e le tecnichedella gestione per iprodotti.

1. Valutare fatti e orientare ipropri comportamenti inbase a un sistema di valoricoerenti con i principi dellacostituzione e con le carteinternazionali dei dirittiumani.

2. Capacità di riconoscere edapplicare le disposizioninormative

3. Saper impiegare le normetecniche per la redigererelazioni tecniche edocumentare le attivitàindividuali e di grupporelative a situazioniprofessionali

10. 4. Identificare e applicare lemetodologie e le tecnichedella gestione per iprodotti.

STRATEGIE PER IL LORO CONSEGUIMENTO

1. individuare le carenze dei singoli soggetti

2. individuare se possibile il loro stile di apprendimento

3. far prendere loro coscienza delle proprie difficoltà

4. renderli consapevoli del loro metodo di studio

5. incoraggiare ogni progresso anche se piccolo

6. incentivare il lavoro di gruppo

2

7. favorire il recupero in itinere

8. segnalare tempestivamente alle famiglie eventuali assenze e comportamenti non adeguati

9. attivare discussioni in classe su argomenti, atteggiamenti e problemi di interesse comune

10. favorire la capacità di analisi e di sintesi degli alunni

11. coinvolgere gli alunni nella programmazione e nel raggiungimento degli obiettivi

12. dare spazio al lavoro di gruppo

CONTENUTI DISCIPLINARI ESPOSTI PER UNITÀ DIDATTICHE(programma effettivamente svolto rispetto alla programmazione)

MODULO N° 1: LA VALUTAZIONE DEI RISCHI NEI CANTIERI NUMERO DI UNITA’ DIDATTICHE 3

ContenutiDisciplinari

UNITA’ DIDATTICA N. 1 : L’analisi dei rischi nelle costruzioni.

UNITA’ DIDATTICA N. 2 :La valutazione di rischi.

UNITA’ DIDATTICA N. 3 :Il coordinamento e le interferenze in cantiere.

Tempo Settembre, Ottobre

MODULO N° 2: LA RIDUZIONE DEI RISCHI NEI CANTIERI NUMERO DI UNITA’ DIDATTICHE 8

ContenutiDisciplinari

UNITA’ DIDATTICA N. 1: Tracciamenti, splateamenti e scavi.

UNITA’ DIDATTICA N. 2: Scavi: riduzione dei rischi.

UNITA’ DIDATTICA N. 3: Demolizione e nuva costruzione.

UNITA’ DIDATTICA N. 4: Lavori Demolizione e nuva costruzione:riduzione dei rischi.

UNITA’ DIDATTICA N. 5: Lavori in quota.

UNITA’ DIDATTICA N. 6: Lavori in quota: riduzione dei rischi.

UNITA’ DIDATTICA N. 7: Bonifica dell’amianto.

UNITA’ DIDATTICA N. 8: Bonifica dell’amianto: riduzione dei rischi.

Tempo Ottobre, Novembre, Dicembre

MODULO N° 3: LETIPOLOGIE DI CANTIERE NUMERO DI UNITA’ DIDATTICHE 6

3

ContenutiDisciplinari

UNITA’ DIDATTICA N. 1: Le tipologie di cantiere.

UNITA’ DIDATTICA N. 2: Cantieri in aree fortemente urbanizzate:esempi.

UNITA’ DIDATTICA N. 3: Cantieri isolati di piccole dimensioni:esempi.

UNITA’ DIDATTICA N. 4: Lavori di restauro:esempi.

UNITA’ DIDATTICA N. 5: lavori in copertura: esempi.

UNITA’ DIDATTICA N. 6: Cantieri stradali: esempiTempo Gennaio, Febbraio

MODULO N° 4: I COSTI DEL CANTIERE IN SICUREZZA NUMERO DI UNITA’ DIDATTICHE 3

ContenutiDisciplinari

UNITA’ DIDATTICA N. 1 : L’ analisi del costo dei lavori.

UNITA’ DIDATTICA N. 2 : Computo metrico estimativo e analisi dei prezzi.

UNITA’ DIDATTICA N. 3 : I costi per la sicurezza..

Tempo Marzo, Aprile

MODULO N° 5: LA CONTABILITA’ E LA FINE DEI LAVORI NUMERO DI UNITA’ DIDATTICHE 4

ContenutiDisciplinari

UNITA’ DIDATTICA N. 1 : La conabilità dei lavori.

UNITA’ DIDATTICA N. 2 : Stime e revisione dei prezzi.

UNITA’ DIDATTICA N. 3 : Computi finali e ultimazione dei lavori.

UNITA’ DIDATTICA N. 4 : I software per la contabilità dei lavori.

Tempo Aprile, Maggio

MODULO N° 6: I COLLAUDI NUMERO DI UNITA’ DIDATTICHE 3

ContenutiDisciplinari

UNITA’ DIDATTICA N. 1 : Verifiche finali e collaudi.

UNITA’ DIDATTICA N. 2 : Tipologie di collaudo.

Tempo Maggio

ATTIVITA' DIDATTICA

4

METODI DI INSEGNAMENTO(sintesi)

TIPO DI ATTIVITA'(frequenza media 1 = nessuno o quasi; 5 = tutti o quasi)

1 2 3 4 5Lezione frontale Lavoro individuale Lavoro in coppia Lavoro in gruppo Discussione Verifiche Altro ________________________________

MODALITA' DI LAVORO(frequenza media 1= mai o quasi mai; 5 = sempre o quasi sempre)

1 2 3 4 5Lezione/applicazione *Scoperta guidata **Insegnamento per problemi ***Progetto/indagine ****Altro ________________________________

* Spiegazione seguita da esercizi applicativi** Conduzione dello studente all'acquisizione di un concetto o di una abilità attraverso

alternanza di domande, risposte brevi, brevi spiegazioni*** Presentazione di una situazione problematica non precedentemente incontrata per la

quale si chiede una soluzione, seguita da discussione e sistematizzazione**** Strutturazione di attività volta all'elaborazione di un prodotto pensato specificamente

per acquisire informazione e sviluppare abilità

5

RECUPERO(sintesi)(frequenza media 1 = mai; 5 = quasi sempre)

Il recupero in itinere è stato sistematicamente attuato rispetto agli obiettivi a breve termine

1 2 3 4 5

L'attività di recupero viene attuata:1 2 3 4 5

Ritornando sugli stessi argomenti per tutta la classe con le stessemodalità Ritornando sugli stessi argomenti per tutta la classe con modalità diverse Organizzando specifiche attività per gruppi di studentiAssegnando esercizi a casa agli studenti in difficoltàAltro _________________________________________________________Sono state attuate forme di recupero al di fuori dell'orario di lezione

periodo durata frequenza modalità

APPROFONDIMENTI(sintesi)(frequenza media 1 = mai; 5 = quasi sempre)

L’approfondimento in itinere è stato sistematicamente attuato rispetto agli obiettivi a brevetermine

1 2 3 4 5

L'attività di approfondimento viene attuata:1 2 3 4 5

Ritornando sugli stessi argomenti per tutta la classe con le stessemodalità Ritornando sugli stessi argomenti per tutta la classe con modalità diverse Organizzando specifiche attività per gruppi di studentiAssegnando esercizi a casa agli studenti in difficoltà

6

Altro _________________________________________________________Sono state attuate forme di approfondimento al di fuori dell'orario di lezione

periodo durata frequenza modalità

MATERIALI E STRUMENTI DIDATTICISintesi(frequenza 1 = mai; 5 = sempre)

1 2 3 4 5Libri di testo Altri libri Dispense Registratore Videoregistratore Laboratori Visite guidate Incontri con esperti Software Altro ________________________________

VERIFICA DEGLI APPRENDIMENTISintesi

STRUMENTI PER LA VERIFICA FORMATIVA(controllo in itinere del processo di apprendimento)

(Indicare la frequenza media barrando una casella da 1 a 51 = mai o quasi mai; 5 = sempre o quasi sempre)

1. Domande e riflessioni al termine di ogni attività didattica;

2. Osservazione diretta degli allievi durante lo svolgimento delle esercitazioni;

3. Correzione degli esercizi assegnati per casa

1 2 3 4 5

7

TIPOLOGIA VERIFICHE FORMATIVE

Le verifiche formative saranno classificate(Indicare la frequenza media barrando una casella da 1 a 51 = mai o quasi mai; 5 = sempre o quasi sempre)

1. Prove strutturale con quesiti a risposta aperta e multipla

2. Lavoro progettuale

3. Discussione collettiva

4. Applicazione pratica

1 2 3 4 5

STRUMENTI PER LA VERIFICA SOMMATIVA (controllo del profitto scolastico ai fini della valutazione)

1. Interrogazioni;

2. Elaborati scritti e grafici;

3. Test e questionari.

1 2 3 4 5

MOBILITA’ PREVISTE (Indicare la frequenza media inserendo nelle caselle corrispondenti un numero da 1 a 5 1 = maio quasi mai; 5 = sempre o quasi sempre)

Interrogazione lunga 5Interrogazione breve 4Tema o breve saggio 1Questionario 4Relazione 4Esercizi 4Test 3

8

Istituto d’Istruzione Superiore “Roncalli”

Formazione Professionale

Via Senese, 230 - 53036 Poggibonsi (Si) Tel.+39 0577 984711 Fax +39 0577 982852

C.F.82002260527 www.polotecnico-valdelsa.it email: [email protected] pec: [email protected]

Codice Univoco Ufficio: UFUBVV

“RONCALLI” Amministrazione Finanza e Marketing

Relazioni Internazionali per il MarketingSistemi Informativi Aziendali

Costruzioni Ambiente TerritorioTurismo

“ SARROCCHI “ Meccanica, Meccatronica ed Energia

Elettronica e ElettrotecnicaLiceo delle Scienze Applicate

DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE(ai sensi dell'articolo 5 Legge n. 425 10/12/1997)

CLASSE QUINTA SEZ. ACORSO Costruzioni Ambiente Territorio

ALLEGATO A

RELAZIONE FINALE DEL

PROF. Provvedi Gabriella

Materia Lingua e Civilta’ Inglese

ANNO SCOLASTICO 2014/2015

Il Docente

Gabriella Provvedi

DISCIPLINA

Esplicitazione della programmazione curriculare in termini di obiettivi

CONOSCENZE COMPETENZE CAPACITA’Ripasso e approfondimentodelle principali strutturelinguistiche,avvicinandosi allivello B1 del quadro diriferimento europeo.Conoscenza dellecaratteristiche di un testo dicarattere tecnico e di testi ditipologia diversa conacquisizione e fissaggio delrelativo lessico specifico

Pur con differenziazioni nellivello di preparazione deglistudenti la classe e’ in gradodi comprendere,riassumere erelazionare su testi dicarattere tecnico specificodel settore di studi.La classe e’ inoltre in grado diprodurre brevi testi erelazioni,di sapere illustrarele caratteristiche principali dialcune opere architettonicheevidenziando i tratti salientidegli architetti .

Sapere comprendere erelazionare un testo dicarattere specifico.Riconoscere,comprendere eprodurre testi di argomentotecnico e di caratteregenerale.Sapere lavorare inmaniera autonoma perprodurre presentazioni diautori e i relativi lavoriarchitettonici.

STRATEGIE PER IL LORO CONSEGUIMENTO

Lezione frontale per l’introduzione di nuovi argomenti,lavoro a coppie o individuale per la produzionedi presentazioni di opere architettoniche o di caratteristiche di un periodo.E’ stato privilegiato un approccio di tipo comunicativo finalizzato ad un uso pratico della lingua.Lettura e comprensione dei testi con evidenziazione del nuovo lessico specifico e conseguentefissaggio del medesimo tramite la produzione di brevi testi descrittivi di carattere tecnico egenerale,esercizi a scelta multipla, ascolti.

CONTENUTI DISCIPLINARI ESPOSTI PER

(programma effettivamente svolto rispetto alla programmazione)

1 Unità didattiche 2 Moduli 3 Percorsi formativi

Tipologia Periodo Mod.1 Sketch stage and working drawings (textbook mod.5) Autocad – Rendering Foundations-Walls-Stairs Architectural and buiding reportsMod.2 Architecture Half-timbered houses in the UK Classicism: St.Paul’s Cathedral(Sir C.Wren) Georgian Architecture: Irish Georgian Houses

The Gothic revival- The Tower Bridge Neoclassicism (main characteristics) The British Museum Victorian Architecture:the early years(Industrial Buildings) (photocopy) The high Victorian phase- William Morris The domestic Revival The Crystal Palace

Mod.3 Public Works Bridges-Roads- Dams –The Vajont Dam Tunnels-The Channel Tunnel Mod.4 The Modern Movement W.Gropius-the Bauhaus-the Architects Collaborative Le Corbusier F.Lloyd Wright The Postmodern Movement: A.Rossi

Mod.5 Contemporary Architecture Jean Nouvel Daniel Libeskind Herzog &De Meuron S.Calatrava Zaha Hadid N.Foster

Mod.6 Extension to literature

G.Orwell “This was London”( from 1984)

Settembre – Ottobre

Ottobre

Novembre

Dicembre

Gennaio

Febbraio-Marzo

Aprile – Maggio

Marzo-Aprile- Maggio

ATTIVITA' DIDATTICA

METODI DI INSEGNAMENTO(sintesi)

TIPO DI ATTIVITA'(frequenza media 1 = nessuno o quasi; 5 = tutti o quasi)

1 2 3 4 5Lezione frontale xLavoro individuale xLavoro in coppia xLavoro in gruppo xDiscussione xVerifiche Altro ________________________________

MODALITA' DI LAVORO(frequenza media 1= mai o quasi mai; 5 = sempre o quasi sempre)

1 2 3 4 5Lezione/applicazione * xScoperta guidata ** xInsegnamento per problemi ***Progetto/indagine ****Altro ________________________________ x

* Spiegazione seguita da esercizi applicativi** Conduzione dello studente all'acquisizione di un concetto o di una abilità attraverso

alternanza di domande, risposte brevi, brevi spiegazioni*** Presentazione di una situazione problematica non precedentemente incontrata per la quale si

chiede una soluzione, seguita da discussione e sistematizzazione**** Strutturazione di attività volta all'elaborazione di un prodotto pensato specificamente per

acquisire informazione e sviluppare abilitàRecupero(sintesi)(frequenza media 1 = mai; 5 = quasi sempre)

Il recupero in itinere è stato sistematicamente attuato rispetto agli obiettivi a breve termine

1 2 3 x 4 5

L'attività di recupero viene attuata:

1 2 3 4 5

Ritornando sugli stessi argomenti per tutta la classe con le stesse modalità x

Ritornando sugli stessi argomenti per tutta la classe con modalità diverse Organizzando specifiche attività per gruppi di studenti xAssegnando esercizi a casa agli studenti in difficoltàAltro _________________________________________________________Sono state attuate forme di recupero al di fuori dell'orario di lezione x

APPROFONDIMENTI(sintesi)(frequenza media 1 = mai; 5 = quasi sempre)

Il approfondimento in itinere è stato sistematicamente attuato rispetto agli obiettivi a brevetermine

1 2 3 x 4 5

L'attività di approfondimento viene attuata:

1 2 3 4 5Ritornando sugli stessi argomenti per tutta la classe con le stesse modalità x

Ritornando sugli stessi argomenti per tutta la classe con modalità diverse Organizzando specifiche attività per gruppi di studentiAssegnando esercizi a casa agli studenti in difficoltàAltro _________________________________________________________Sono state attuate forme di approfondimento al di fuori dell'orario di lezione x

periodo durata frequenza modalità

MATERIALI E STRUMENTI DIDATTICISintesi

(frequenza 1 = mai; 5 = sempre)

1 2 3 4 5Libri di testo xAltri libri Dispense Registratore Videoregistratore xLaboratori Visite guidate Incontri con esperti Software Altro __ LIM / internet x

(spazio per eventuali note descrittive e/o esplicative)

VERIFICA DEGLI APPRENDIMENTISintesi

STRUMENTI PER LA VERIFICA FORMATIVA(controllo in itinere del processo di apprendimento)

distinzione tra verifica formativa e sommativa(Indicare la frequenza media barrando una casella da 1 a 51 = mai o quasi mai; 5 = sempre o quasi sempre)

1 2 3 4 5x

TIPOLOGIA VERIFICHE FORMATIVE

Introdurre testo Domande aperte e chiuse-ComprensioniIntrodurre testo domande oraliIntrodurre testoIntrodurre testoIntrodurre testoIntrodurre testo

(spazio a disposizione per note esplicative e/o integralive)

Le verifiche formative saranno classificate(Indicare la frequenza media barrando una casella da 1 a 51 = mai o quasi mai; 5 = sempre o quasi sempre)

2x 3 4 5x

STRUMENTINTI PER LA VERIFICA SOMMATIVA

(controllo del profitto scolastico ai fini della valutazione)

Veifiche orali sugli argomenti del programmaRelazioni individuali o a coppieTest domande aperte e chiuse

MOBILITA’ PREVISTE (Indicare la frequenza media inserendo nelle caselle corrispondenti un numero da 1 a 5 1 = mai oquasi mai; 5 = sempre o quasi sempre)

Interrogazione lunga 3Interrogazione breve 4Tema o breve saggioQuestionario 3RelazioneEsercizi 4Test 3Altro

Sono forniti in allegato al presente documento n. 1 esempi di prove utilizzate nelle verificheeffettuate.

1 Istituto d’Istruzione Superiore “Roncalli”

Formazione Professionale

Via Senese, 230 - 53036 Poggibonsi (Si) Tel.+39 0577 984711 Fax +39 0577 982852 C.F.82002260527 www.polotecnico-valdelsa.it

email: [email protected] pec: [email protected] Codice Univoco Ufficio: UFUBVV

“RONCALLI” Amministrazione Finanza e Marketing Relazioni Internazionali per il Marketing

Sistemi Informativi Aziendali Costruzioni Ambiente Territorio

Turismo

“ SARROCCHI “

.1 Meccanica, Meccatronica ed Energia Elettronica e Elettrotecnica

Liceo delle Scienze Applicate

DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE (ai sensi dell'articolo 5 Legge n. 425 10/12/1997)

CLASSE QUINTA SEZ. A

CORSO COSTRUZIONI, AMBIENTE e TER.

ALLEGATO A

RELAZIONE FINALE DEL

PROF. ELISABETTA PUCCIONI

MATERIA DI INSEGNAMENTO

RELIGIONE

ANNO SCOLASTICO 2014/2015 Il Docente

Elisabetta Puccioni

DISCIPLINA Esplicitazione della programmazione curriculare in termini di obiettivi

CONOSCENZE COMPETENZE CAPACITA’ Conoscenza dei concetti essenziali della morale cristiana, con confronto con le principali religioni esistenti. Conoscenza basilare dell’ateismo, in particolare quello del XX secolo. Basilari fondamenti della dottrina sociale della chiesa

Saper analizzare criticamente i fondamenti delle principali religioni. Poter orientarsi nel panorama dell’Ateismo contemporaneo.

Affrontare in modo corretto e critico i documenti della tradizione cattolica. Saper rispettare le diverse posizioni filosofiche sull’esistenza di Dio e ragionare sul concetto di Ateismo. Saper cogliere i problemi esistenziali attraverso la capacità di ascolto e la riflessione.

STRATEGIE PER IL LORO CONSEGUIMENTO I concetti basilari degli argomenti sono stati affrontati attraverso una discussione iniziale, per testare la conoscenza dei pre-requisiti, in seguito, gli stessi argomenti, sono stati trattati in maniera sistematica con l’ausilio, spesso, di mezzi audiovisivi, fornendo approfondimenti per ampliare o sottolineare gli aspetti essenziali del tema trattato

CONTENUTI DISCIPLINARI ESPOSTI PER (programma effettivamente svolto rispetto alla programmazione) 1 Unità didattiche 3 Moduli Percorsi formativi modulo Periodo (inserire la

tempificazione) I modulo II modulo III modulo

trimestre primo pentamestre ultimo per. pentamestre

I Modulo La morale cristiana: comparazione fra morale ed etica, definizione dei termini principali. La morale cristiana in confronto con le altre religioni e comparazione con le diverse confessioni cristiane. Analisi del testo di TolKien ‘Il signore degli Anelli e spiegazione dei riferimenti biblici, in particolare quelli inerenti l’Apocalisse . La questione della fecondazione artificiale e le nuove tecniche della sperimentazione genetica. II Modulo L’Ateismo problema del XX secolo. Breve storia dell’evoluzione dell’ateismo. Dai filosofi sofisti all’esistenzialismo. L’Ateismo attraverso i “filosofi del sospetto”: Marx, Nietzsche e Freud. Le conseguenze che tale pensiero ha prodotto in ambito sociale. L’Ateismo contemporaneo dal problema ideologico all’agnosticismo. III Modulo La dottrina sociale della Chiesa. Il contesto storico e sociale in cui nacque e si sviluppò. Caratteri generali del pensiero sociale della Chiesa: dalla Rerum Novarum alla Centesimus Annus. La questione della terza via e la solidarietà.

ATTIVITA' DIDATTICA METODI DI INSEGNAMENTO Si predilige una discussione o questionario iniziale per verificare i pre-requisiti, quindi si passa alla trattazione sistematica supportata da PPT, Dvd con spiegazione coordinata e Film sull’argomento trattato TIPO DI ATTIVITA' (frequenza media 1 = nessuno o quasi; 5 = tutti o quasi) 1 2 3 4 5 Lezione frontale X Lavoro individuale Lavoro in coppia Lavoro in gruppo Discussione X Verifiche X Altro supporti multimediali X Inserire testo.

MODALITA' DI LAVORO (frequenza media 1= mai o quasi mai; 5 = sempre o quasi sempre) 1 2 3 4 5 Lezione/applicazione * Scoperta guidata ** X Insegnamento per problemi *** X Progetto/indagine **** Altro ________________________________ * Spiegazione seguita da esercizi applicativi ** Conduzione dello studente all'acquisizione di un concetto o di una abilità attraverso

alternanza di domande, risposte brevi, brevi spiegazioni *** Presentazione di una situazione problematica non precedentemente incontrata per la quale

si chiede una soluzione, seguita da discussione e sistematizzazione **** Strutturazione di attività volta all'elaborazione di un prodotto pensato specificamente per

acquisire informazione e sviluppare abilità (spazio per eventuali note descrittive e/o esplicative) Inserire testo

RECUPERO (sintesi) (frequenza media 1 = mai; 5 = quasi sempre) Il recupero in itinere è stato sistematicamente attuato rispetto agli obiettivi a breve termine 1 2 3 4 X 5 L'attività di recupero viene attuata: 1 2 3 4 5 Ritornando sugli stessi argomenti per tutta la classe con le stesse modalità

Ritornando sugli stessi argomenti per tutta la classe con modalità diverse

X

Organizzando specifiche attività per gruppi di studenti Assegnando esercizi a casa agli studenti in difficoltà Altro _________________________________________________________

Sono state attuate forme di recupero al di fuori dell'orario di lezione

periodo durata frequenza modalità (spazio a disposizione per note esplicative e/o integrative) Introdurre testo

APPROFONDIMENTI (sintesi) (frequenza media 1 = mai; 5 = quasi sempre) Il approfondimento in itinere è stato sistematicamente attuato rispetto agli obiettivi a breve termine 1 2 3 4 X 5 L'attività di approfondimento viene attuata: 1 2 3 4 5 Ritornando sugli stessi argomenti per tutta la classe con le stesse modalità

Ritornando sugli stessi argomenti per tutta la classe con modalità diverse

X

Organizzando specifiche attività per gruppi di studenti Assegnando esercizi a casa agli studenti in difficoltà Altro _________________________________________________________

Sono state attuate forme di approfondimento al di fuori dell'orario di lezione

periodo durata frequenza modalità (spazio a disposizione per note esplicative e/o integrative) Introdurre testo

MATERIALI E STRUMENTI DIDATTICI Sintesi (frequenza 1 = mai; 5 = sempre) 1 2 3 4 5 Libri di testo X Altri libri X Dispense X Registratore Videoregistratore X Laboratori Visite guidate Incontri con esperti Software X Altro film, documentari, PPT e … X (spazio per eventuali note descrittive e/o esplicative) Introdurre testo

VERIFICA DEGLI APPRENDIMENTI Sintesi STRUMENTI PER LA VERIFICA FORMATIVA distinzione tra verifica formativa e sommativa (Indicare la frequenza media barrando una casella da 1 a 5 1 = mai o quasi mai; 5 = sempre o quasi sempre)

1 2 3 4 5 X

TIPOLOGIA VERIFICHE FORMATIVE Introdurre testo Introdurre testo Introdurre testo Introdurre testo Introdurre testo Introdurre testo (spazio a disposizione per note esplicative e/o integralive) Le verifiche formative saranno classificate (Indicare la frequenza media barrando una casella da 1 a 5 1 = mai o quasi mai; 5 = sempre o quasi sempre)

1 2 3 4 5

(spazio a disposizione per note esplicative e/o integralive) Introdurre testo

STRUMENTI PER LA VERIFICA SOMMATIVA Si predilige tipologie che siano previste nelle prove dell’esame di stato MOBILITA’ PREVISTE (Indicare la frequenza media inserendo nelle caselle corrispondenti un numero da 1 a 5 1 = mai o quasi mai; 5 = sempre o quasi sempre) Interrogazione lunga Interrogazione breve Tema o breve saggio 1 Questionario 3 Relazione Esercizi Test Tipologia III prova 3 (spazio a disposizione per note esplicative e/o integrative) Sono forniti in allegato al presente documento n. 1 esempi di prove utilizzate nelle verifiche effettuate.

Istituto d’Istruzione Superiore “Roncalli”

Via Senese, 230 - 53036 Poggibonsi (Si) Tel.+39 0577 984711 Fax +39 0577 982852

C.F.82002260527 www.polotecnico-valdelsa.it email: [email protected] pec: [email protected]

Codice Univoco Ufficio: UFUBVV

Formazione Professionale

“RONCALLI”

Amministrazione Finanza e Marketing Relazioni Internazionali per il Marketing

Sistemi Informativi Aziendali Costruzioni Ambiente Territorio

Turismo

“ SARROCCHI “ Meccanica, Meccatronica ed Energia

Elettronica e Elettrotecnica Liceo delle Scienze Applicate

DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE (ai sensi dell'articolo 5 Legge n. 425 10/12/1997)

CLASSE QUINTA SEZ. A

CORSO Costruzioni, Ambiente e Territorio

ALLEGATO A

RELAZIONE FINALE DEL

PROF. Vincenzo Cantara

MATERIA DI INSEGNAMENTO

STORIA

ANNO SCOLASTICO 2014/2015

Il Docente

___________________

DISCIPLINA

Gli obiettivi fondamentali di tale disciplina devono portare l'alunno a:

• comprendere il concetto di periodizzazione

• possedere le competenze critiche per interpretare i fatti storico - culturali

• saper analizzare e interpretare gli accadimenti socio - politici

• saper inquadrare a livello globale gli eventi e le loro interconnessioni

CONOSCENZE COMPETENZE CAPACITA’

- Conoscere approfonditamente i

principali fenomeni o eventi storici

affrontati, istituendo fra loro

relazioni, anche lontane nel tempo

- Saper collegare fatti/eventi con le

trasformazioni storico-culturali.

- Saper usare le conoscenze

manualistiche, di documenti e/o

testi in una esposizione articolata,

anche di argomenti complessi

- Capacità di analisi, sintesi,

collegamento ed esposizione dei

concetti.

STRATEGIE PER IL LORO CONSEGUIMENTO

• Studio mirato

• Discussione di gruppo

• Approfondimenti tematici

• Uso di strategie cognitive

• Esercizi di elaborazione personale

CONTENUTI DISCIPLINARI ESPOSTI PER

(programma effettivamente svolto rispetto alla programmazione)

1 Unità didattiche

UNITA’ DIDATTICA N. 1 L’Unità

d’Italia: La Destra e la Sinistra

storiche

UNITA’ DIDATTICA N. 2 La

seconda rivoluzione industriale.

UNITA’ DIDATTICA N. 3 La

spartizione coloniale del mondo.

UNITA’ DIDATTICA N. 4 La prima

guerra mondiale

UNITA’ DIDATTICA N. 5 La

Rivoluzione russa. Il dopoguerra e

i nuovi assetti politici

UNITA’ DIDATTICA N. 6 L’ascesa

del Fascismo: la struttura dello

stato fascista

UNITA’ DIDATTICA N. 1 La crisi

di Weimar e l’ascesa del

Nazismo:caratteri del totalitarismo

nazista.

UNITA’ DIDATTICA N. 2 Gli anni

Trenta: verso la guerra.

UNITA’ DIDATTICA N. 3 La

seconda guerra mondiale.

UNITA’ DIDATTICA N. 4 La

Shoah. Conclusione del conflitto

UNITA’ DIDATTICA N. 5 Il

dopoguerra.

2 Moduli

MODULO 1: Dall'Unità

d'Italia al Fascismo

MODULO 2: Dalla Repubblica

di Weimar al secondo

dopoguerra

3 Percorsi formativi

(inserire la tipologia) Periodo (inserire la tempificazione)

Unità didattiche 1-6

Unità didattiche 1-5

Modulo 1

settembre – dicembre

2014

Modulo 2

gennaio – maggio 2015

ATTIVITA' DIDATTICA

METODI DI INSEGNAMENTO

-Lezione frontale

-Lezione guidata

-Lavoro individuale

-Discussione

-Verifiche orali e con questionario

TIPO DI ATTIVITA'

(frequenza media 1 = nessuno o quasi; 5 = tutti o quasi)

1 2 3 4 5

Lezione frontale X

Lavoro individuale X

Lavoro in coppia X

Lavoro in gruppo X

Discussione X

Verifiche X

MODALITA' DI LAVORO

(frequenza media 1= mai o quasi mai; 5 = sempre o quasi sempre)

1 2 3 4 5

Lezione/applicazione * X

Scoperta guidata ** X

Insegnamento per problemi *** X

Progetto/indagine **** X

Altro ________________________________

* Spiegazione seguita da esercizi applicativi

** Conduzione dello studente all'acquisizione di un concetto o di una abilità attraverso

alternanza di domande, risposte brevi, brevi spiegazioni

*** Presentazione di una situazione problematica non precedentemente incontrata per la quale

si chiede una soluzione, seguita da discussione e sistematizzazione

**** Strutturazione di attività volta all'elaborazione di un prodotto pensato specificamente

per acquisire informazione e sviluppare abilità

RECUPERO

(sintesi)

(frequenza media 1 = mai; 5 = quasi sempre)

Il recupero in itinere è stato sistematicamente attuato rispetto agli obiettivi a breve termine

1 2 3 X 4 5

L'attività di recupero è stata attuata:

1 2 3 4 5

Ritornando sugli stessi argomenti per tutta la classe con le stesse

modalità X

Ritornando sugli stessi argomenti per tutta la classe con modalità

diverse X

Organizzando specifiche attività per gruppi di studenti X

Assegnando esercizi a casa agli studenti in difficoltà X

Sono state attuate forme di recupero al di fuori dell'orario di

lezione X

APPROFONDIMENTI

(sintesi)

(frequenza media 1 = mai; 5 = quasi sempre)

Il approfondimento in itinere è stato sistematicamente attuato rispetto agli obiettivi a breve

termine

1 2 3 X 4 5

L'attività di approfondimento viene attuata:

1 2 3 4 5

Ritornando sugli stessi argomenti per tutta la classe con le stesse

modalità X

Ritornando sugli stessi argomenti per tutta la classe con modalità

diverse X

Organizzando specifiche attività per gruppi di studenti X

Assegnando esercizi a casa agli studenti in difficoltà X

Altro

_________________________________________________

________

Sono state attuate forme di approfondimento al di fuori

dell'orario di lezione X

MATERIALI E STRUMENTI DIDATTICI

Sintesi

(frequenza 1 = mai; 5 = sempre)

1 2 3 4 5

Libri di testo X

Altri libri X

Dispense X

Registratore X

Videoregistratore X

Laboratori X

Visite guidate X

Incontri con esperti X

Software X

Altro LIM X

VERIFICA DEGLI APPRENDIMENTI

La verifica degli apprendimenti è stata effettuata alla fine di ogni unità didattica e attuta

attraverso interrogazioni orali, discussioni di gruppo, questionari a risposta aperta

STRUMENTI PER LA VERIFICA FORMATIVA

(controllo in itinere del processo di apprendimento)

• Questionari ad hoc, preparati dal docente

distinzione tra verifica formativa e sommativa

(Indicare la frequenza media barrando una casella da 1 a 5

1 = mai o quasi mai; 5 = sempre o quasi sempre)

1 2 3 4 5

X

TIPOLOGIA VERIFICHE FORMATIVE

Interrogazione orale breve

Questionario a domande aperte

Le verifiche formative saranno classificate

(Indicare la frequenza media barrando una casella da 1 a 5

1 = mai o quasi mai; 5 = sempre o quasi sempre)

1 2 3 4 5

X

STRUMENTI PER LA VERIFICA SOMMATIVA

(controllo del profitto scolastico ai fini della valutazione)

• Interrogazione orale lunga

• Questionario a domande aperte

MODALITA’ PREVISTE

(Indicare la frequenza media inserendo nelle caselle corrispondenti un numero da 1 a 5: 1 = mai o

quasi mai; 5 = sempre o quasi sempre)

Interrogazione lunga 2

Interrogazione breve 4

Tema o breve saggio 4

Questionario 5

Relazione 2

Esercizi 2

Test 1

Altro -

Sono forniti in allegato al presente documento n. 2 esempi di prove utilizzate nelle verifiche

effettuate.

1.

QUESTIONARIO STORIA

Alunno ______________________________________________ classe V sez. A CAT data ______________

1. Chi uccise Umberto I? _______________________________________________________________

2. In che anno morì Giolitti? ____________________________________________________________

3. Quali erano i due orientamenti socialisti in Italia? _________________________________________

4. Chi ha scritto L’evoluzione creatrice? ___________________________________________________

5. In quale città fu fondata la CGL? _______________________________________________________

6. Chi ha scritto Il disagio della civiltà? ____________________________________________________

7. Chi ha scritto I presupposti del socialismo e i compiti della socialdemocrazia? __________________

8. Chi ha scritto l’enciclica Rerum novarum? _______________________________________________

9. Che cosa propugnava il Modernismo? __________________________________________________

_________________________________________________________________________________

10. In quali anni avvenne la guerra anglo-boera? ____________________________________________

11. Che vuol dire Revanscismo? __________________________________________________________

12. Chi era Dreyfus? ___________________________________________________________________

13. Quando salì al trono il Kaiser Guglielmo II? ______________________________________________

14. Dove sorse il primo movimento populista? ______________________________________________

15. Che cosa prevedeva il Trattato di Losanna del 1912? ______________________________________

16. Quando fu concesso, in Italia, il suffragio universale maschile? ______________________________

17. Chi pubblicò la bolla Non expedit? _____________________________________________________

18. Che cos’è il Patto Gentiloni? __________________________________________________________

_________________________________________________________________________________

19. Chi fondò la “Federazione nazionale degli insegnanti delle scuole medie”? _____________________

20. A quale partito apparteneva Theodore Roosvelt? _________________________________________

21. In quali anni si svolse la guerra russo-giapponese? ________________________________________

22. In quale anno ci fu la rivolta dei Boxer? _________________________________________________

Punteggio ___________/22 Valutazione ________/10

2.

QUESTIONARIO DI STORIA

Alunno ______________________________________________classe V sez. A CAT data _______________

1. Qual è la differenza tra sionismo sintetico o generale e sionismo revisionista? __________________

____________________________________________________________________________________

2. Che cosa prevedeva la Conferenza di Ottawa? ___________________________________________

____________________________________________________________________________________

3. In quante province era suddivisa l’India britannica? _______________________________________

4. In che anno nacque il Partito comunista algerino? ________________________________________

5. In che anno, Ho Chi Minh, fondò il Partito comunista? _____________________________________

6. Qual era il suo scopo? _______________________________________________________________

7. In che anno, in Cina, venne proclamata la Repubblica? _____________________________________

8. A quale religione apparteneva Gandhi? _________________________________________________

9. In che anno ci fu la conferenza economica di Genova? _____________________________________

10. In che anno, in Cina, venne proclamata la repubblica? _____________________________________

11. Che cos’è il Protezionismo? __________________________________________________________

12. Che vuol dire New Deal? _____________________________________________________________

13. Quando venne eletto presidente degli USA Franklin Delano Roosevelt? _______________________

14. Di quale stato fu dittatore Molina? ____________________________________________________

15. Chi instaurò la dittatura a Cuba? ______________________________________________________

16. Chi era Keynes? ____________________________________________________________________

17. Quando ci fu il crollo della Borsa di Wall Street? __________________________________________

18. Chi occupò la Manciuria nel 1931? _____________________________________________________

19. In che anno morì Chiang Kai-shek? _____________________________________________________

20. Chi guidò nel 1934-35 la Lunga Marcia? _________________________________________________

21. Che cosa si intende per “resistenza passiva”? ____________________________________________

Punteggio ___/21 Valutazione _________/10

Istituto d’Istruzione Superiore “Roncalli”

Formazione Professionale

Via Senese, 230 - 53036 Poggibonsi (Si) Tel.+39 0577 984711 Fax +39 0577 982852

C.F.82002260527 www.polotecnico-valdelsa.it

email: [email protected] pec: [email protected]

Codice Univoco Ufficio: UFUBVV

“RONCALLI” Amministrazione Finanza e Marketing Relazioni Internazionali per il Marketing

Sistemi Informativi Aziendali Costruzioni Ambiente Territorio

Turismo

“ SARROCCHI “ Meccanica, Meccatronica ed Energia

Elettronica e Elettrotecnica Liceo delle Scienze Applicate

DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE (ai sensi dell'articolo 5 Legge n. 425 10/12/1997)

CLASSE QUINTA SEZ. _A__

CORSO ______C.A.T._________

ALLEGATO A

RELAZIONE FINALE DEL

PROF. ___CINZIA BARLETTA_____

MATERIA DI INSEGNAMENTO

____________MATEMATICA_____________

ANNO SCOLASTICO 2014/2015

Il Docente

_______________________

DISCIPLINA

Esplicitazione della programmazione curriculare in termini di obiettivi

CONOSCENZE COMPETENZE CAPACITA’ Mod.1 Conoscere le fasi necessarie per lo studio del grafico di una funzione. Mod.2 Conoscere il concetto di integrale indefinito. Mod.3 Conoscere il concetto di integrale definito; conoscere il concetto di integrale improprio Mod. 4 Risolvere un’equazione in modo approssimato con varie metodologie; calcolare il valore approssimato di un integrale con varie tecniche Mod. 5 Conoscere gli elementi fondamentali della geometria solida euclidea Mod. 6 Conoscere i fondamenti della probabilità di eventi complessi

Mod 1. - Saper determinare i punti di massimo , minimo, flesso di una Funzione - Rappresentare graficamente semplici funzioni intere e fratte sul piano cartesiano ortogonale

Mod 2. - Saper applicare le proprietà degli integrali. - Saper calcolare le primitive di funzioni elementari - Saper calcolare un integrale indefinito per scomposizione, per sostituzione, per parti. - Risolvere integrali di funzioni razionali fratte. Mod.3 - Saper calcolare l'area di superfici piane delimitate da diverse funzioni - Saper calcolare l'area di una superficie piana - Saper calcolare l'area e il volume di un solido di rotazione - Saper calcolare la lunghezza di un arco di curva - Saper calcolare gli integrali impropri

Mod. 4 - Saper separare le radici di un’equazione - Saper risolvere un’equazione in modo approssimato mediante i metodi di bisezione, delle secanti, delle tangenti, iterativo - Saper calcolare in modo approssimato un integrale definito mediante il metodo dei rettangoli, dei trapezi, delle parabole - Saper valutare gli errori di approssimazione Mod. 5 - Valuare la posizione di punti, rette e piani nello spazio - Calcolare aree e volumi di solidi notevoli - Valutare l’equivalenza di solidi Mod. 6 - Calcolare la probabilità di eventi complessi - Calcolare la probabilità dela somma logica e del prodotto logico di eventi

Mod 1. Saper leggere il grafico di una funzione Trovare semplici collegamenti tra grafico funzione, equazione funzione , proprietà funzione Mod 2. Saper scegliere il metodo più idoneo da applicare per la risoluzione di integrali indefiniti. Mod.3 Saper scegliere il metodo più idoneo da applicare per la risoluzione di integrali definiti e impropri Mod. 4 Saper scegliere il metodo più idoneo da applicare per la risoluzione di equazioni e integrali definiti in modo approssimato Mod. 5 Saper risolvere problemi di geometria solida euclidea scegliendo opportunamente le corrette metodologie Mod. 6 Saper risolvere problemi calcolando la probabilità di eventi complessi

- Calcolare la probabilità condizionata - Calcolare la probabilità nei problemi di prove ripetute - Applicare il metodo della disintegrazione e il teorema di Bayes

STRATEGIE PER IL LORO CONSEGUIMENTO

CONTENUTI DISCIPLINARI ESPOSTI PER

(programma effettivamente svolto rispetto alla programmazione)

1 Unità didattiche 2 Moduli 3 Percorsi formativi

MODULO N° 1. Studio funzione

UNITA’ DIDATTICA N.1 Ripasso su : dominio funzione,segno funzione , simmetrie, asintoti massimi e minimi di una funzione,concavità e convessità, punti di flesso. Lo studio di funzione algebriche razionali intere, fratte. UNITA’ DIDATTICA N.2 Completamento studio di funzioni algebriche e trascendenti . UNITA’ DIDATTICA N.3 Lettura del grafico di una funzione. MODULO N°2 Integrale indefinito

UNITA’ DIDATTICA N.1 Le primitive di una funzione Le proprietà degli integrali indefiniti. L'integrazione di funzioni elementari. L'integrazione per scomposizione. UNITA’ DIDATTICA N.2 L'integrazione per sostituzione. L'integrazione per parti L'integrazione di funzioni razionali fratte. MODULO N° 3 Integrale definito .

UNITA’ DIDATTICA N.1L'integrale definito e le sue proprietà.La formula per il calcolo dell'integrale definito. UNITA’ DIDATTICA N. 2 L'area di superfici piane delimitate da diverse funzioni UNITA’ DIDATTICA N.3 Il calcolo delle aree. Il calcolo del volume e dell’area di un solido di rotazione. Il calcolo della lunghezza di un arco di curva. UNITA’ DIDATTICA N.4 Il calcolo degli integrali impropri MODULO N° 4 Analisi numerica

UNITA’ DIDATTICA N.1 La risoluzione approssimata di un’equazione. UNITA’ DIDATTICA N.2 L’integrazione numerica

MODULO N° 5 Geometria solida

UNITA’ DIDATTICA N.1 Punti, rette, piani e solidi

UNITA’ DIDATTICA N.2 Le aree dei solidi notevoli UNITA’ DIDATTICA N.3 L’estensione e l’equivalenza dei solidi UNITA’ DIDATTICA N.4 I volumi dei solidi notevoli

MODULO N° 6 La probabilità di eventi complessi

UNITA’ DIDATTICA N.1 La probabilità della somma logica e del prodotto logico di eventi UNITA’ DIDATTICA N.2 La probabilità condizionata UNITA’ DIDATTICA N.3 Il problema delle prove ripetute UNITA’ DIDATTICA N.4 Il teorema di Bayes UNITA’ DIDATTICA N.5 I giochi aleatori

ATTIVITA' DIDATTICA

METODI DI INSEGNAMENTO

lezione frontale, lezione interattiva, attività guidata, attività di gruppo, lezioni con e-learning

TIPO DI ATTIVITA'

(frequenza media 1 = nessuno o quasi; 5 = tutti o quasi)

1 2 3 4 5

Lezione frontale

Lavoro individuale

Lavoro in coppia

Lavoro in gruppo

Discussione

Verifiche

Altro ________________________________

MODALITA' DI LAVORO

(frequenza media 1= mai o quasi mai; 5 = sempre o quasi sempre)

1 2 3 4 5

Lezione/applicazione *

Scoperta guidata **

Insegnamento per problemi ***

Progetto/indagine ****

Altro ________________________________

* Spiegazione seguita da esercizi applicativi

** Conduzione dello studente all'acquisizione di un concetto o di una abilità attraverso

alternanza di domande, risposte brevi, brevi spiegazioni

*** Presentazione di una situazione problematica non precedentemente incontrata per la quale si

chiede una soluzione, seguita da discussione e sistematizzazione

**** Strutturazione di attività volta all'elaborazione di un prodotto pensato specificamente per

acquisire informazione e sviluppare abilità

RECUPERO

(sintesi)

(frequenza media 1 = mai; 5 = quasi sempre)

Il recupero in itinere è stato sistematicamente attuato rispetto agli obiettivi a breve termine

1 2 3 4 5

L'attività di recupero viene attuata:

1 2 3 4 5

Ritornando sugli stessi argomenti per tutta la classe con le stesse

modalità

Ritornando sugli stessi argomenti per tutta la classe con modalità

diverse

Organizzando specifiche attività per gruppi di studenti

Assegnando esercizi a casa agli studenti in difficoltà

Altro

_________________________________________________

________

Sono state attuate forme di recupero al di fuori dell'orario di

lezione

periodo durata frequenza modalità

Primo trimestre 2 h Sportello didattico

APPROFONDIMENTI

(sintesi)

(frequenza media 1 = mai; 5 = quasi sempre)

Il approfondimento in itinere è stato sistematicamente attuato rispetto agli obiettivi a breve

termine

1 2 3 4 5

L'attività di approfondimento viene attuata:

1 2 3 4 5

Ritornando sugli stessi argomenti per tutta la classe con le stesse

modalità

Ritornando sugli stessi argomenti per tutta la classe con modalità

diverse

Organizzando specifiche attività per gruppi di studenti

Assegnando esercizi a casa agli studenti in difficoltà

Altro

_________________________________________________

________

Sono state attuate forme di approfondimento al di fuori

dell'orario di lezione

periodo durata frequenza modalità

MATERIALI E STRUMENTI DIDATTICI

Sintesi

(frequenza 1 = mai; 5 = sempre)

1 2 3 4 5

Libri di testo

Altri libri

Dispense

Registratore

Videoregistratore

Laboratori

Visite guidate

Incontri con esperti

Software

Altro ____LIM_________________________

VERIFICA DEGLI APPRENDIMENTI

Sintesi

STRUMENTI PER LA VERIFICA FORMATIVA

(controllo in itinere del processo di apprendimento)

Lavori svolti a casa, lavori di gruppo, prove strutturate,prove orali individuali e o collettive

distinzione tra verifica formativa e sommativa

(Indicare la frequenza media barrando una casella da 1 a 5

1 = mai o quasi mai; 5 = sempre o quasi sempre)

1 2 3 4 5

TIPOLOGIA VERIFICHE FORMATIVE

Sondaggi a dialogo

Attività di tutoring

Esercitazioni di gruppo

Le verifiche formative saranno classificate

(Indicare la frequenza media barrando una casella da 1 a 5

1 = mai o quasi mai; 5 = sempre o quasi sempre)

1 2 3 4 5

STRUMENTI PER LA VERIFICA SOMMATIVA

(controllo del profitto scolastico ai fini della valutazione)

Prove scritte strutturate e non strutturate, prove orali individuali

MOBILITA’ PREVISTE

(Indicare la frequenza media inserendo nelle caselle corrispondenti un numero da 1 a 5 1 = mai o

quasi mai; 5 = sempre o quasi sempre)

Interrogazione lunga 4

Interrogazione breve 2

Tema o breve saggio

Questionario

Relazione

Esercizi 4

Test

Altro (E-Learning) 3

Sono forniti in allegato al presente documento n. _____ esempi di prove utilizzate nelle verifiche

effettuate.

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Typewritten text
1

Istituto d’Istruzione Superiorevia Senese, 230 – 53036 Poggibonsi (Siena) – Italy – Tel +39 0577-984711 Fax. 982852

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RONCALLIIstituto Tecnico StataleAmministrativo – Linguistico-Az.Geometri

SARROCCHIIstituto Tecnico IndustrialeMeccanico – Elettronico –Liceo Scientifico TecnologicoLiceo Beni Culturali

Formazione Professionale

CLASSE QUINTA SEZ. A

CORSO CAT

ALLEGATO A

RELAZIONE FINALE DEL

PROF. VITALE ELENA MARIA GRAZIA

MATERIA DI INSEGNAMENTO: TOPOGRAFIA

ANNO SCOLASTICO 2014/2015 Il Docente

Elena Maria Grazia Vitale

DISCIPLINA

Esplicitazione della programmazione curriculare in termini di obiettivi

CONOSCENZE COMPETENZE CAPACITA’

- I diversi metodi di rilievo per finiagrimensori, i procedimentioperativi per la misurazione dellearee, alcuni metodi operativi per ladivisione delle superfici triangolarie quadrilatere e per la modifica deiconfini.

- I metodi operativi per il calcolo deivolumi, i metodi di calcolo deglispianamenti con piani orizzontali diprogetto assegnati e con piani diprogetto di compenso.

- I principi tecnici e normativi dellaprogettazione stradale

- Saper scegliere ed utilizzare idiversi metodi per il calcolo dellearee, per la divisione delle superfici eper la modifica dei confini.

- Saper calcolare i volumi nei movimentidi terra.

- Saper applicare la normativa vigenteche regola la progettazione stradale.

- Saper utilizzare un adeguatolinguaggio tecnico.

- Saper elaborare un rilievoper il calcolo dei parametri utili all’attività agrimensoria.

- Saper progettare spianamenti orizzontali.

- Saper rintracciare le norme relative ad un’opera stradale in base alla sua classificazione.

- Sapere redigere un progetto stradale nei suoi elaborati scritto-grafici, nel rispetto delle normative vigenti.

STRATEGIE PER IL LORO CONSEGUIMENTOSi è cercato di presentare una proposta didattica-educativa:

Volta a fornire non solo i dati essenziali, ma anche la chiave interpretativa delle diverse problematiche in modo dafavorire la capacità di procedere autonomamente verso l’acquisizione di nuove conoscenze e/o competenze;

Capace di formare una adeguata autonomia critica nei confronti degli argomenti trattati; Volta al miglioramento della metodologia dello studio personale e della capacità di rielaborare i contenuti.

CONTENUTI DISCIPLINARI ESPOSTI PER

1. Unità didattiche 2. Moduli 3. Percorsi formativiModulo 1: Agrimensura Periodo

UNITA’ DIDATTICA N. 1: Il calcolo delle aree

Metodi numerici:- Area di un appezzamento rilevato per allineamenti e squadri- Area di un appezzamento rilevato per trilaterazione- Area di un appezzamento rilevato per coordinate cartesiane- Area di un appezzamento rilevato per coordinate polari- Area di un appezzamento rilevato per camminamento Metodi grafo-numerici- Formula di Bezout o dei trapezi- Formula di Cavalieri-Simpson Metodo grafici:- Trasformazione di un trapezio in un rettangolo equivalente di base data- Integrazione grafica- Metodi meccanici: Cenni

UNITA’ DIDATTICA N. 2: La divisione delle aree

Ottobre/dicembre

2

- I parametri e le fasi dei frazionamentiDivisione di aree a forma triangolare con valore unitario costante:- Dividenti uscenti da un vertice- Dividenti uscenti da un punto su un lato- Dividenti uscenti da un punto interno all’appezzamento- Dividenti con direzione assegnataDivisione di aree a forma quadrilatera con valore unitario costante:- Problema del trapezio- Dividenti uscenti da un vertice- Dividenti uscenti da un punto su un lato- Dividenti passanti per un punto interno all’appezzamento- Dividenti con direzione assegnataUNITA’ DIDATTICA N. 3: Lo spostamento e la rettifica dei confini

Confini fra terreni con uguale valore unitario - Spostamento di un confine rettilineo per un punto assegnato- Rettifica di un confine bilatero per un vertice assegnato - Rettifica di un confine bilatero per un punto assegnato - Rettifica di un confine trilatero con direzione assegnata- Rettifica di un confine poligonale per un vertice assegnato - Rettifica di un confine poligonale con direzione assegnata

dicembre/febbraio

Marzo/aprile

Modulo 2 : Operazioni con i volumi PeriodoUNITA’ DIDATTICA N. 1: Calcolo dei volumiVolume dei solidi prismatici :- Volume di un prisma a sezione triangolare- Volume del prismoide ( formula di Torricelli – formula delle sezioni ragguagliate)

UNITA’ DIDATTICA N. 2 : Spianamenti Spianamenti su piani quotati- Spianamento con un piano orizzontale di quota assegnata - Spianamento con un piano orizzontale di compenso

aprile

Modulo 3: Il progetto delle opere civili

UNITA’ DIDATTICA N. 1: Elementi costruttivi di un'opera stradale- Il manufatto stradale - Gli elementi ausiliari del corpo stradale- Gli spazi della sede stradaleTraffico, velocità e prescrizioni normative- Inquadramento tipologico delle strade italiane: Normativa e classificazione - Il traffico e i suoi indici - La velocità dei veicoli - La velocità di progetto- La capacità di una sezione stradale - Prescrizioni normative per la sagomatura- Moto dei veicoli in curva- Raggio minimo delle curve circolari- Relazione tra raggio e pendenza trasversale in curva

UNITA’ DIDATTICA N. 2: Elementi del progetto di un'opera stradaleAndamento planimetrico di una strada- Fasi preliminari dello studio del progetto stradale, criteri di scelta del tracciato- Tracciolino: scelta della pendenza e tracciamento varie soluzioni; scelta di quella ottimale- Rettifica del tracciolino: la poligonale d’asse ed impostazione delle curve- Tracciato d’asse: definizione delle sezioni e calcolo distanze e quoteAndamento altimetrico longitudinale di una strada- Profilo longitudinale: scelta delle scale adeguate ed esecuzione- Tracciamento e calcolo delle livellette verticali di rettifica del profilo- Quote di progetto e quote rosse nel profilo- Livellette di compenso- Sezioni trasversali: metodi di calcolo e di rappresentazione grafica

Ottobre/gennaio

Ottobre/maggio

3

UNITA’ DIDATTICA N. 3: I movimenti di terra- Scavi e movimenti delle masse terrose- Movimento delle terre: calcolo con il metodo delle sezioni ragguagliate- Calcolo del volume del solido stradale tra sezioni omogenee, non omogenee, miste, in curva- Rappresentazione grafica dei volumi mediante il diagramma dei volumi

ATTIVITA' DIDATTICA

METODI DI INSEGNAMENTOIl metodo di lavoro è stato quello classico: la lezione si è svolta normalmente con una spiegazione frontale da parte del docente.Ogni nuovo argomento introdotto è sempre stato corredato dallo svolgimento d’esercizi o esempi fatti alla lavagna dal docenteper la prima volta e, poi, dagli alunni, cercando di coinvolgere attivamente l’intera classe.

TIPO DI ATTIVITA'(frequenza media 1 = nessuno o quasi; 5 = tutti o quasi)

1 2 3 4 5Lezione frontale Lavoro individuale Lavoro in coppia Lavoro in gruppo Discussione Verifiche Altro ________________________________

MODALITA' DI LAVORO(frequenza media 1= mai o quasi mai; 5 = sempre o quasi sempre)

1 2 3 4 5Lezione/applicazione * Scoperta guidata **Insegnamento per problemi ***Progetto/indagine **** Altro ________________________________

* Spiegazione seguita da esercizi applicativi** Conduzione dello studente all'acquisizione di un concetto o di una abilità attraverso alternanza

di domande, risposte brevi, brevi spiegazioni*** Presentazione di una situazione problematica non precedentemente incontrata per la quale si

chiede una soluzione, seguita da discussione e sistematizzazione**** Strutturazione di attività volta all'elaborazione di un prodotto pensato specificamente per

acquisire informazione e sviluppare abilità

RECUPERO (frequenza media 1 = mai; 5 = quasi sempre)

Il recupero in itinere è stato sistematicamente attuato rispetto agli obiettivi a breve termine

1 2 3 4 5

4

L'attività di recupero viene attuata:1 2 3 4 5

Ritornando sugli stessi argomenti per tutta la classe con le stesse modalità

Ritornando sugli stessi argomenti per tutta la classe con modalità diverse

Organizzando specifiche attività per gruppi di studentiAssegnando esercizi a casa agli studenti in difficoltàAltro _____________________________________________Sono state attuate forme di recupero al di fuori dell'orario di lezione

periodo durata frequenza modalitàGennaio/febbraio 20 Tutta la classe In itinere

APPROFONDIMENTI (frequenza media 1 = mai; 5 = quasi sempre)

Il approfondimento in itinere è stato sistematicamente attuato rispetto agli obiettivi a brevetermine1 2 3 4 5

L'attività di approfondimento viene attuata:1 2 3 4 5

Ritornando sugli stessi argomenti per tutta la classe con le stesse modalità

Ritornando sugli stessi argomenti per tutta la classe con modalità diverse

Organizzando specifiche attività per gruppi di studentiAssegnando esercizi a casa agli studenti in difficoltà Altro ____________________________________________Sono state attuate forme di approfondimento al di fuori dell'orario di lezione

MATERIALI E STRUMENTI DIDATTICI

(frequenza 1 = mai; 5 = sempre)1 2 3 4 5

5

Libri di testo Altri libri Dispense dettate in classe Registratore Videoregistratore Laboratori Visite guidate Incontri con esperti Software

VERIFICA DEGLI APPRENDIMENTIDurante l’anno sono state eseguite verifiche tese alla valutazione degli obbiettivi prefissati, sia scritte (sottoforma di problemi ed esercizi di tipo tradizionale, test e quesiti), sia orali. Entrambe le verifiche sono state utilizzate come momento di riflessione sul complesso processo d’insegnamento-apprendimento per ridefinire, in itinere, i ritmi e la metodologia di lavoro utilizzati.Durante le lezioni, sono state poste domande e somministrate verifiche scritte agli studenti, senza attribuzione divoto.Sono state assegnate agli studenti, inoltre, tre simulazioni di terza prova, utilizzando la tipologia mista con trequesiti a risposta aperta e tre a risposta multipla. STRUMENTI PER LA VERIFICA FORMATIVA(controllo in itinere del processo di apprendimento)

Test comportanti la proposizione di questionari a domande chiuse ed aperte Controllo dell’iter del progetto stradale Interrogazioni, dialoghi, interventi degli studenti.

(Indicare la frequenza media barrando una casella da 1 a 51 = mai o quasi mai; 5 = sempre o quasi sempre)

1 2 3 4 5

TIPOLOGIA VERIFICHE FORMATIVE

Prove strutturate con quesiti a risposta singola e a risposta multiplaLavoro progettualeDiscussione collettivaApplicazioni numeriche alla lavagnaLe verifiche formative saranno classificate(Indicare la frequenza media barrando una casella da 1 a 51 = mai o quasi mai; 5 = sempre o quasi sempre)

1 2 3 4 5

STRUMENTI PER LA VERIFICA SOMMATIVA (controllo del profitto scolastico ai fini della valutazione)

Compiti in classe aventi funzione di verifica dell’apprendimento applicato alla risoluzione dei problemi. Interrogazioni, dialoghi, interventi degli studenti.

MOBILITA’ PREVISTE (Indicare la frequenza media inserendo nelle caselle corrispondenti un numero da 1 a 5 1 = maio quasi mai; 5 = sempre o quasi sempre)

6

Interrogazione lunga 5Interrogazione breveTema o breve saggioQuestionarioRelazioneEsercizi 5Test 5Altro

Sono forniti in allegato al presente documento n. __2___ esempi di prove utilizzate nelleverifiche effettuate.

7

Con un tacheometro centralmente anallattico (K = 100; c = 0) si è fatta

stazione su un punto S e si sono battuti cinque punti disponendo in essi la

stadia verticale. Le letture ai fili e quelle angolari sono raccolte nel seguente

specchietto:

Eseguire la rappresentazione in scala opportuna e calcolare l’area del terreno con la formula delle coordinate polari.

Compito di Topografia

Punti

battuti L m Angoli orizzontali Angoli verticali

A 1,428

1,690

82g,54 97g,1200

96g,2350

B 1,520

1,880

171g,40 98g,3450

97g,2900

C 1,562

2,000

243g,67 98g,5540

98g,1850

D 1,234

1,620

336g,22 97g,3200

97g,7650

S

E 1,427

1,780

10g,84 98g,9050

98g,5290

1 COMPITO DI TOPOGRAFIA

Un appezzamento di terreno di forma pentagonale ABCDE è stato diviso in due parti a

seguito dell’esproprio di una nuova strada, la cui larghezza complessiva, comprensiva

delle scarpate e delle fasce di rispetto, è di 12,00m, con asse rettilineo individuato

dall’allineamento BD.

La parte di terreno di forma quadrilatera che contiene il lato AE deve essere quindi

frazionata in altre due particelle di area una il doppio dell’altra, con una dividente

perpendicolare alla strada BD, e in modo che la superficie di area maggiore confini con i

lati AB e AE.

Sono stati misurati i seguenti elementi:

AB = 90,15m BC = 54,30m DE = 132,75m AE= 68,10m

AED = 116c,4074 EAB = 104c,0047 ABC = 178c,6685

Dopo aver determinato l’area della superficie occupata complessivamente dalla strada, si

determini la posizione della nuova dividente perpendicolare all’asse BD, mediante la

distanza del suo estremo dal vertice E.

8

1 COMPITO DI TOPOGRAFIA

Un appezzamento di terreno di forma pentagonale ABCDE è stato diviso in due parti a

seguito dell’esproprio di una nuova strada, la cui larghezza complessiva, comprensiva

delle scarpate e delle fasce di rispetto, è di 12,00m, con asse rettilineo individuato

dall’allineamento BD.

La parte di terreno di forma quadrilatera che contiene il lato AE deve essere quindi

frazionata in altre due particelle di area una il doppio dell’altra, con una dividente

perpendicolare alla strada BD, e in modo che la superficie di area maggiore confini con i

lati AB e AE.

Sono stati misurati i seguenti elementi:

AB = 90,15m BC = 54,30m DE = 132,75m AE= 68,10m

AED = 116c,4074 EAB = 104c,0047 ABC = 178c,6685

Dopo aver determinato l’area della superficie occupata complessivamente dalla strada, si

determini la posizione della nuova dividente perpendicolare all’asse BD, mediante la

distanza del suo estremo dal vertice E.

9

Istituto d’Istruzione Superiore “Roncalli”

Formazione

Professionale

Via Senese, 230 - 53036 Poggibonsi (Si) Tel.+39 0577 984711 Fax 0577 982852

C.F.82002260527 URL: www.polotecnico-valdelsa.it

email: [email protected] pec: [email protected]

RONCALLI Istituto Tecnico Settore Economico - Amministrazione Finanza e Marketing - I.g.e.a

- Relazioni Internazionali per il Marketing - E.r.i.c.a.

- Sistemi Informativi Aziendali - Mercurio

- Costruzioni Ambiente Territorio – Geometri

- Turismo

SARROCCHI Istituto Tecnico Settore Tecnologico - Meccanica , Meccatronica ed Energia - Meccanica

- Elettronica e Elettrotecnica - Elettronica e Telecomunicazioni

- Liceo Scientifico Tecnologico

- Liceo delle Scienze Applicate

DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

(ai sensi dell'articolo 5 Legge n. 425 10/12/1997)

CLASSE QUINTA SEZ. A

CORSO COSTRUZIONI AMBIENTE TERRITORIO

ALLEGATO A

RELAZIONE FINALE DEL

PROF. LUCA GONNELLI

ITP PROF. MICHELE CAUTILLO

MATERIA DI INSEGNAMENTO

PROGETTAZIONI COSTRUZIONI IMPIANTI

ANNO SCOLASTICO 2014/2015

I Docenti

_______________________

_______________________

2

DISCIPLINA Esplicitazione della programmazione curriculare in termini di obiettivi

CONOSCENZE COMPETENZE CAPACITA’

comprensione del libro di testo;

applicazione dei principi, delle regole e degli strumenti di lavoro;

linguaggio tecnico in relazione alle varie tematiche affrontate;

normativa tecnica necessaria per la progettazione e/o verifica dei vari elementi strutturali;

varie tipologie di soluzioni in relazione alle problematiche strutturali affrontate;

progettazione con attenzione alle problematiche strutturali più elementari;

caratterizzazione dei principali periodi architettonici relativamente al patrimonio italiano.

prevedere le più elementari soluzioni strutturali al problema edilizio affrontato;

progettazione e verifica di muri di sostegno;

progettazione e verifica di sezioni di passerelle e modesti ponti nelle soluzioni strutturali più elementari;

individuazione delle cause di un evento;

riconoscere l’appartenenza di un edifio ad un detrminato stile architettonico;

restituzione in ambito informatico di un progetto architettonico (AUTOCAD);

mutuare dalle discipline inerenti l’area tecnica le conoscenze e le competenze opportune.

STRATEGIE PER IL LORO CONSEGUIMENTO

Utilizzo della metodologia CLIL veicolando le informazioni attraverso la lingua Inglese;

Formulare domande-guida;

Fornire istruzioni precise per l’individuazione e il riconoscimento della struttura;

Guidare/stimolare gli alunni a confrontare, ordinare, gerarchizzare dati, riconoscere e rappresentare relazioni;

Facilitare la scoperta di situazioni problematiche da parte degli allievi;

Stimolare gli alunni a formulare ipotesi, interrogarsi sui criteri da adottare per scegliere tra più alternative possibili;

Proporre attività di studio di testi;

Proporre situazioni di problem solving esemplificando uno o più percorsi di soluzione;

Guidare progressivamente gli alunni al reperimento ed all’attuazione di percorsi di risoluzione dei problemi;

Guidare l’apprendimento aiutando gli alunni a crearsi schemi interpretativi;

Favorire la formalizzazione verbale delle conoscenze/dei percorsi di lavoro.

3

CONTENUTI DISCIPLINARI ESPOSTI PER

1) CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE ESPOSTI PER:

UNITÀ DIDATTICHE

1 Ripasso programma propedeutico

2 Storia dell’Architetura

3 Urbanistica e Legislazione Urbanistica

4 Codice Appalti e Contratti Pubblici

5 Progetto Architettonico

6 CLIL

Tale schema rappresenta l’impegno fino alla data del giorno 11/05/2015. A tale data il

programma risulta svolto nelle sue linee essenziali; l’ultima parte del quadrimestre viene quindi

inoltre prevista destinata al ripasso, alle esercitazioni scritte e alle verifiche orali.

ATTIVITA' DIDATTICA

METODI DI INSEGNAMENTO L’insegnamento è stato svolto sia attraverso l’uso della lezione frontale sia utilizzando parte

delle nuove metodologie proposte con il CLIL.

L’insegnamento è avvenuto, per ben 4 ore su 7 settimanali, alla presenza dell’ITP.

Nella lezione frontale sono state privilegiate:

la presentazione degli argomenti attraverso la risoluzione delle problematiche affrontate e

motivando quindi, laddove possibile per precedenti conoscenze acquisite, le informazioni

relative alle varie unità didattiche come logiche conseguenze al superamento del problema

incontrato;

le ricerche individuali esposte singolarmente ed in gruppo al resto della classe;

le attività di gruppo nell’approfondimento del linguaggio tecnico necessario sia in Italiano che

in lingua Inglese.

Costante attenzione è stata prestata alla discussione e al confronto in classe con

collegamenti alle altre discipline coinvolte durante l’anno scolastico.

Il recupero è stato effettuato “in itinere” sia per quanto riguarda la formazione teorico-pratica

che per quella grafico-informatica.

TIPO DI ATTIVITA' (frequenza media 1 = nessuno o quasi; 5 = tutti o quasi) 1 2 3 4 5 Lezione frontale Lavoro individuale Lavoro in coppia

4

Lavoro in gruppo Discussione Verifiche Altro _____ PROGETTO __________________ (spazio a disposizione per note esplicative e/o integrative)

MODALITA' DI LAVORO

(frequenza media 1= mai o quasi mai; 5 = sempre o quasi sempre)

1 2 3 4 5

Lezione/applicazione *

Scoperta guidata **

Insegnamento per problemi ***

Progetto/indagine ****

Altro ________________________________

* Spiegazione seguita da esercizi applicativi

** Conduzione dello studente all'acquisizione di un concetto o di una abilità attraverso

alternanza di domande, risposte brevi, brevi spiegazioni

*** Presentazione di una situazione problematica non precedentemente incontrata per la

quale si chiede una soluzione, seguita da discussione e sistematizzazione

**** Strutturazione di attività volta all'elaborazione di un prodotto pensato specificamente

per acquisire informazione e sviluppare abilità

(spazio per eventuali note descrittive e/o esplicative)

RECUPERO (sintesi) (frequenza media 1 = mai; 5 = quasi sempre) Il recupero in itinere è stato sistematicamente attuato rispetto agli obiettivi a breve termine

1 2 3 4 5

L'attività di recupero viene attuata: 1 2 3 4 5 Ritornando sugli stessi argomenti per tutta la classe con le stesse modalità

Ritornando sugli stessi argomenti per tutta la classe con modalità diverse

Organizzando specifiche attività per gruppi di studenti Assegnando esercizi a casa agli studenti in difficoltà Altro _______________________________________________________

Sono state attuate forme di recupero al di fuori dell'orario di lezione

APPROFONDIMENTI (sintesi) (frequenza media 1 = mai; 5 = quasi sempre)

5

Il approfondimento in itinere è stato sistematicamente attuato rispetto agli obiettivi a breve termine

1 2 3 4 5

MATERIALI E STRUMENTI DIDATTICI Sintesi (frequenza 1 = mai; 5 = sempre) 1 2 3 4 5 Libri di testo Altri libri Dispense (Presentazioni in Power Point - Slides) Registratore Videoregistratore Laboratori Visite guidate Incontri con esperti Software Altro _______LIM______________________ (spazio per eventuali note descrittive e/o esplicative) È stato fatto riferimento, anche se non in maniera costante, al libro di testo Umberto Alasia –

Maurizio Pugno - “Progettazioni Costruzioni Impianti” – SEI; Avendo effettuato tutte le unità di

Storia dell’Architettura in lingua Inglese il libro di testo è servito solo come punto di riferimento e

come base per la produzione di materiale informatico da proporre alla classe tramite la LIM.

Per il resto del programma è stato fatto riferimento ad appunti personali e/o ad estratti della norme

NTC 2008 di cui al D.M. 14/01/2008 e al Manuale del Geometra.

È stato fatto uso di materiale audio-visivo VHS, laddove possibile e/o reperibile per un migliore e

più concreto apprendimento delle teorie trattate, concentrandosi sulle realizzazione pratica delle

soluzioni strutturali.

VERIFICA DEGLI APPRENDIMENTI Sintesi STRUMENTI PER LA VERIFICA FORMATIVA (controllo in itinere del processo di apprendimento) distinzione tra verifica formativa e sommativa (Indicare la frequenza media barrando una casella da 1 a 5 1 = mai o quasi mai; 5 = sempre o quasi sempre)

1 2 3 4 5

(spazio a disposizione per note esplicative e/o integralive)

Nel primo trimestre sono state svolte verifiche scritte con l’assegnazione di problemi da

risolvere finalizzati all’impostazione progettuale corretta e il più possibile comprensiva delle

variabili “progettuali”; le verifiche orali hanno invece avuto la finalità di stimare, oltre che le

6

conoscenze acquisite, l’impegno profuso e il linguaggio tecnico usato; nel secondo pentamestre,

usando ancora per le verifiche scritte le tipologie del primo quadrimestre con particolare attenzione

ai quesiti di tipo progettuale, si sono svolte sia verifiche orali che test al fine di valutare sia le

capacità espressive che le conoscenze tecniche e le abilità acquisite, concentrandosi

maggiormente sulle capacità di organizzazione di trattazioni orali con uso di linguaggio tecnico.

In particolare, ai fini della preparazione alla seconda prova, sono state assegnati per casa

alcuni temi di progettazione da effettuare in un tempo “limitato”; è stata inoltre proposta una

verifica di simulazione seconda prova svolta nell’arco dell’intera mattinata.

Poggibonsi, 11/05/2015

il docenti

Luca Gonnelli

Michele Cautillo