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Analisi strutturale, estetica e formale delle Variazioni per orchestra op. 31 di A. Schoenberg ( schema riassuntivo ) ( Omaggio a C. Togni ) 1 Introduzione I° episodio (battuta 1-13) Introduzione progressiva, enunciazione della forma seriale originale e della forma dell'inversione, nel trasporto che risulta complementare |--->10 ed epifania della struttura del tema, nonchè dell'elemento B.A.C.H. II° episodio (battuta 14-23) Apparire di una melodia autonoma, basata sull'anacrusi del tema. III° episodio (battuta 24-33) B.A.C.H. e ritorno della sovrapposizione di ---> e |--->10 dell'inizio. 2 Tema I° frase (battuta 34-38) ----> frazionata in tre gruppi rispettivamente di 5, di 4, e di 3 suoni, articolati in 3 incisi che riusciranno fondamentalmente costitutivi di tutto il tema. II° frase (battuta 39-45) <---|10 ancora frazionata e suoni derivati dai precedenti. III° frase (battuta 46-50) <--- frazionata in 2 incisi di 6 suoni (opp. 4 di 3 suoni) sempre desunti dagli incisi fondamentali della prima frase. IV° frase (battuta 51-57) |--->10 frazionata in 3 incisi di 5,4,3, suoni, come la prima frase. N.B. L'accompagnamento, asseconda ciascun inciso del tema, con formazioni verticali di suoni in numero corrispondente a quello di ciascun inciso accompagnato. L'accompagnamento delle quattro frasi, sostiene la forma seriale impiegata dal Tema, con la complementare corrispondente forma seriale inversa cioè:

Analisi Schoenberg Variazioni Op 31

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Analisi strutturale, estetica e formale delle

Variazioni per orchestra op. 31

 di A. Schoenberg ( schema riassuntivo )

 ( Omaggio a C. Togni )

1 Introduzione I° episodio (battuta 1-13)

 Introduzione progressiva, enunciazione della forma seriale originale e della forma dell'inversione, nel trasporto che risulta complementare |--->10 ed epifania della struttura del tema, nonchè dell'elemento B.A.C.H.

 II° episodio (battuta 14-23)

Apparire di una melodia autonoma, basata sull'anacrusi del tema.

 III° episodio (battuta 24-33)

B.A.C.H. e ritorno della sovrapposizione di ---> e |--->10

 dell'inizio.

2 Tema I° frase (battuta 34-38)

----> frazionata in tre gruppi rispettivamente di 5, di 4, e di 3 suoni, articolati in 3 incisi che riusciranno fondamentalmente costitutivi di tutto il tema.

 II° frase (battuta 39-45)

 <---|10 ancora frazionata e suoni derivati dai precedenti.

 III° frase (battuta 46-50)

 <--- frazionata in 2 incisi di 6 suoni (opp. 4 di 3 suoni) sempre desunti dagli incisi fondamentali della prima frase.

 IV° frase (battuta 51-57)

|--->10 frazionata in 3 incisi di 5,4,3, suoni, come la prima frase.

 N.B. L'accompagnamento, asseconda ciascun inciso del tema, con formazioni verticali di suoni in numero corrispondente a quello di ciascun inciso accompagnato. L'accompagnamento delle quattro frasi, sostiene la forma seriale impiegata dal Tema, con la complementare corrispondente forma seriale inversa cioè:

 ----> <----|10 <---- |---->10 Tema

 |--->10 <---- <----|10 ----> accomp.

 N.B. Nella quarta frase, fra il Tema e l'accompagnamento, si

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insinua un controsoggetto (affidato ai violoncelli, che avevano presentato le prime tre frasi del Tema) ricavato dalla forma seriale ---> IV che inizia con la stessa quinta diminuita della quarta frase stessa del Tema.

3 I° VARIAZIONE

Tema fortemente sottolineato dallo strumentale cl basso, 3 fagotti, controfagotto, contrabbassi e evidenziato dalla spaziatura tra i singoli incisi,accompagnato da motivi di terze minori, seste maggiori (richiamo alla settima diminuita dell'inizio,introduzione) il tutto ottenuto con la sovrapposizione delle forme seriali ---->IV

 ---->I

 |--->1

 |--->4

4 II° VARIAZIONE Triplo canone

Tema rovesciato, canone eguale per moto retto tra oboe e violino I° solo, accompagnato da un canone per moto contrario con licenze tra flauto e clarinetto basso e da un'altro canone per moto contrario con licenze tra fagotto e violoncello I° solo. A battuta 99, nella struttura tra la 3° e la 4° frase del tema, compare al trombone, il motivo B.A.C.H. giusto prima che il Tema (al violino I° e poi all'oboe) venga enunciato nella sua forma retta.

III° VAR. IV° VAR: V° VAR. VI° VAR. VII° VAR. in forma di Passacaglia ( il Tema, passa ad un ruolo secondario cedendo l'evidenza ai controsoggetti)

5 III° VARIAZIONE

Il Tema, è affidato al I° ed al 3° corno, eccetto nell'ultima frase, in cui passa alla tromba. Controsoggetto marziale puntato, ai violoncelli con imitazione per moto contrario (oboi). Un'altro controsoggetto ai violini e viole, caratterizzato da quartine su nota ripetuta.

Forma lied: A) I° frase (sulla 5° dim. do diesis-sol bequadro) motivo marziale puntato batt. 106-110

 II° frase (sulla 5° dim. do diesis-sol bequadro) motivo marziale puntato batt. 111-116

 B) III° frase (le quinte dim. do diesis-sol bequadro passano ai violini) batt. 118-122

 A') IV° frase (sulla 5° dim mi bequadro-si bemolle) motivo marziale puntato batt. 123-129

6 IV° VARIAZIONE

Il Tema, si nasconde nell'arpa-celesta, mandolino (restando

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percepibile in virtù del timbro cameristico dei 3 strumenti) inoltre, il ritmo è sottolineato dalla batteria (1° frase tamburello, 2° frase triangolo, 3° frase piatti più tamburo piccolo, 4° frase tutti i precedenti) comunque, il Tema si nasconde anche serialmente perchè non è più affidato alle quattro forme seriali sue proprie ed usate orizzontalmente, ma è invece ricavato, suono per suono, dalle forme seriali dei controsoggetti!

7 V° VARIAZIONE

 Forma di lied : 1° frase = A batt. 178-182

 2° frase = A' (variata) batt. 183-189

 3° frase = B batt. 190-194

 4° frase = A (ripresa,variata nel ritmo dei

 bassi) batt. 195-201

Il Tema è ai bassi e si nasconde ancor più lasciando in rilievo i controsoggetti; però il Tema qui acquista una nuova funzione seriale architettonica: ogni suono del Tema, è dapprima sempre il 1° suono della forma seriale impiegata (alternando sempre la forma seriale retta con la forma inversa) poi sempre il 12° suono della forma seriale prescelta, quindi il 6° suono ecc.. questo procedimento si svolge con assoluta regolarità per tutta la 1° frase.

N.B. In questa variazione, si inaugura anche il frazionamento della serie in 6 tronconi di 2 suoni. Ciascuno, è anche l'uso della lettura dei suoni della serie, incominciando dal centro e poi procedendo verso i due estremi (suono 1 e suono 12) talvolta con direzioni divergenti (vedi battuta 186 3° e 4° quarto 7---->12 vedi batt. 195 5° e 6° quarto 7|----12

 XI 1

 1---->6 6<----|1

 XI 1

8 VI° VARIAZIONE

Il Tema è nascosto nel registro medio del 1° violoncello, sono in evidenza i legni con un controsoggetto principale (ai 2 cl) ed uno secondario (fl, corno inglese, e fg) in forma di lied: 1° frase = A (batt. 202-209)

 2° frase = A' (batt. 209-219) (variato nel nuovo controsoggetto secondario e dalla inversione del controsoggetto principale)

 3° frase = B (batt. 220-226) (i 2 controsoggetti scompaiono, restano il Tema, al 1° violoncello e gli elementi desunti dall'accompagnamento)

 4° frase = A (batt. 227-237) (ritornano i 2 controsoggetti, e

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quello principale inizia con un canone per moto contrario al cl e cr)

9 VII° VARIAZIONE

Forma di lied 1° frase = A (batt. 238-242)

 2° frase = A' (batt. 243-247)

 3° frase = B (batt. 248-254)

 4° frase = A (batt. 255-261)

1° frase: la forma seriale ogni volta impiegata, fornisce i 4 suoni del controsoggetto del fagotto, i 2 suoni restanti della mezza serie, che il fag. non usa, ne contengono sempre uno che viene collocato in registro acuto,per sillabare il Tema, quindi: Tema funzionale per la scelta seriale! nelle prime 2 frasi, la nota più acuta della celesta "sillaba" il Tema. Gli archi accompagnano con coppie di accordi di 3 suoni, realizzando il troncamento della serie in 4 gruppi di 3 suoni.

2° frase: il controsoggetto del 1° fagotto, passa al 1° clarinetto poi all'oboe e finalmente al flauto.

3° frase: il controsoggetto passa al 1° violino poi ai corni, poi al cl basso e finalmente al 1° violino più celesta. Il tremolo dei flauti, si basa sopratutto sul tritono (caratteristica peculiare del Tema), l'armonizzazione per accordi passa al controfagotto e ai 2 contrabbassi.

N.B. Il controsoggetto qui, acquista la funzione della enunciazione tematica in quanto il Tema, figura "sillabato" nelle note più acute e di più lunga durata del controsoggetto! Successivamente i suoni del Tema passano al tuba ed al trombone, alternati con suoni estranei, ma sempre evidenziati dalla loro posizione acuta.

 4° frase: i suoni del Tema dapprima si mantengono nascosti (batt. 255 ovvero suoni di durata lunga del cl) poi cominciano ad evidenziarsi nel registro medio della tromba, risalgono a batt. 259 al 2° e 3° vl, raddoppiati dall'ottavino e dal flauto, finalmente emergono (S.Lamberti!) negli ultimi 3 suoni del 1° violino. Con il chè si chiude il gruppo delle 5 variazioni in "forma di passacaglia".

10 VIII° VARIAZIONE

Tutta questa variazione è basata sulle due forme seriali complementari di ---->1 |---->10 la passacaglia delle 5

 variazioni precedenti è conclusa, ed il Tema ora riemerge in prima evidenza. Inizialmente cioè nelle prime 3 frasi nella forma del Tema rovesciato, nell'ultima frase, nella forma della 1° frase del Tema (= la quarta frase, che è già uguale alla prima frase rovesciata, nuovamente rovesciata dà la forma originale) infatti tutta questa variazione è un "crescendo" che porta alla massima

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sonorità proprio sulla 4° frase!

1° frase (batt. 262-266) ha il Tema, rovesciato, con gli oboi cui risponde un controsoggetto dei fagotti in forma di canone ritmico con libera imitazione per moto contrario. I violoncelli, espongono un ostinato (tratto dai suoni del Tema originale) e ritmo quaternario spezzato da accordi (viole e vl. 2°).

2° frase (batt. 267-273) prosegue l'imitazione canonica fra oboi poi flauti e fagotti (= Tema) e il gioco variato tra gli accordi delle viole e dei violini 2° con l'ostinato dei violoncelli, che si articola in gruppi ritmici di 3 più 3 più 2 suoni, poi ancora di 4 più 4 suoni, e finalmente di 5 suoni.

3° frase (batt. 274-278) cresce la tensione, il Tema rovesciato passa ai clarinetti, poi ai 1° violini, poi ancora ai cl più fl. Il controsoggetto, sempre canonico, a moto contrario, passa ai violoncelli e ai contrabbassi, l'ostinato ai fagotti e corni, gli accordi ritornano ai vl 2° e alle viole.

4° frase (batt. 279-285) controsoggetto ai tromboni e tuba, il Tema è dapprima ai legni poi alla prima tromba e primi violini, infine ai primi violini e flauti.

11 IX° Variazione

Come la ottava variazione (tramite l'elemento canonico) stabiliva una corrispondenza con la seconda variazione, così questa ultima variazione si riconnette, alla prima variazione in base alla sovrapposizione sincronica di varie trasposizioni seriali complementari.

In questa ultima variazione il Tema domina incontrastato non perchè esposto in modo evidente, ma perchè qui "tutto è Tema" ed il pezzo non è altro che una sovrapposizione continuo dei vari aspetti del Tema, non vi sono controsoggetti nuovi (salvo forse nella transizione).

1° frase (batt. 286-290) Tema con articolazione rinnovata all'ottavino, intanto la tromba e le viole indugiano nel canone ritmico, con libera imitazione, caratteristica della variazione precedente, ma qui per moto retto! poi ancora Tema con articolazione rinnovata, ma ora ai clarinetti ed altro indugio del "canone ritmico", ora ai fagotti e ai primi violini. Piccola transizione (batt. 290) con primo motivo della prima frase del Tema ai corni e tromboni e poi gioco di sovrapposizione "rotatoria" a coppie dei suoni 7-12 della

 ---->I (flauti e 2° cl) e suoni 7-12 della inversione |---->10 al clarinetto basso.

2° frase (batt. 291-297) Tema, sempre con articolazione rinnovata all'ottavino e poi al clarinetto basso e canone ritmico, con libera imitazione, caratteristica della variazione precedente al corno inglese e ai violoncelli e poi ai primi violini e fagotti e poi oboe e arpa, quindi di nuovo "piccola transizione" (batt. 295) con gioco rotatorio analogo a quello della battuta 290.

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In questa seconda frase avvengono dunque tutti i procedimenti della prima frase, ma con le forme seriali a ritroso: il Tema ha I<---- e <----|10 e il canone ha <----|10 e <----I la transizione delle battute 296-297 (arpa ---->I e terzo fagotto e controfagotto |---->10 ) conduce alla

3° frase (batt. 298-304) la prima semifrase (batt. 298-299) e la seconda semifrase (batt. 301-302) sono separate da una piccola transizione (batt. 300) la prima semifrase appare a batt. 298 alle viole e alla batt. 299 ai vl primi, la seconda semifrase batt. 301 ai corni. "la transizione" delle batt. 303-304, intessuta sulle 4 trasposizioni seriali di:

 |---->4 vla,vc Cb, batt. 303 poi ai 1° e 2° vl (batt.304) ---->III corni (batt. 303) poi cl basso, fag e controfagotto (batt. 304-305)

 ---->VII cl piccolo e cl (batt. 303) poi 2° e 4° corno

batt. 304-5

 ---->IX oboi (batt. 303-4) poi Cb (batt. 304-5)

riconnette, per il modo di impiego seriale, questa IX° variazione alla 1° variazione.

4° frase (batt. 305-309) finalmente il Tema, con la 4° frase, che consta di tre semifrasi, acquista anche l'evidenza, oltre alla funzione di miniera polifonica, che nelle prime tre frasi di questa IX variazione aveva assunto.

1° e 2° semifrase (batt. 305-6) al 1° e 3° corno,

3° semifrase (batt. 307-9) cl piccolo e clarinetti.

12 Finale

Il finale, ha la funzione di concludere, di ricapitolare in forma più estesa ed evidente, e si direbbe: in tono lirico ed epico, ciò cui hanno fatto assistere le nove variazioni con rapidità vertiginosa ed in maniera quasi cataclismatica.

1° parte (batt. 310-343) Riprende il motivo della Passacaglia in quanto espone svariate figurazioni sul motivo insistente di B.A.C.H.

batt. 310-313: ---->I ai 1° violini il motivo B.A.C.H. (rincalzato dal 1° flauto), suoni 1, 6, 12, 11, i vl 2° (rincalzati dal fl 2° e 3°) tremolano sui suoni 2, 3, e poi 4, 5. I vc espongono le quinte dei suoni 7, 9 e poi 10, 8, ripetendole poi due ottave sotto. Queste prime quattro battute, costituiscono una specie di trepidante introduzione-dedica.

batt. 314-323: si adoperano solo le due forme seriali del

 <--->I e dell'|<--->|2 (giacchè i primi 6 suoni dell'

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 ---->I contengono il sib come primo suono ed il la bequadro come secondo suono e i secondi 6 suoni ---->I

contengono il do bequadro e il si bequadro come suoni 12 e 11 opp. i primi 6 suoni dell' |---->2 contengono gli stessi do bequadro e si bequadro come suoni 6 e 1) gli elementi propriamente musicali sono: recitativo del contrabbasso, che

prosegue alle viole ed ai celli, caratterizzato dai semitoni.

motivo B.A.C.H. (parte superiore dei 4 accordi dei primi violini) quindi ai corni, gli accordi stessi dei primi violini (batt. 315-317) che si trasformano nell'ostinato dell'arpa (batt. 318-323): sui suoni 2-5 dell' ---->I opp. sui suoni 2-5 dell' |---->2 (sono gli stessi suoni).

batt. 324-327 cesura-transizione composta di 2 battute in cui B.A.C.H. tace, più altre due batt. in cui eccezzionalmente, per tutta questa prima parte del finale, si fà accenno al primo motivo del Tema (corni).

batt. 328-331: B.A.C.H. alla tromba, ostinato ai Cb, semitono del recitativo archi.

batt. 332-333 altra cesura-transizione il motivo B.A.C.H. è "polverizzato" (cl piccolo e 2 flauti poi 1° violino)

batt. 334-343 nelle prime quattro battute il motivo B.A.C.H. è nei violoncelli e contrabbassi, integrato in ogni battuta dai 1° violini, poi ancora due battute con il B.A.C.H. ai celli e contrabbassi quindi due battute con il B.A. ai 1° vl

e glockspiel ed altre due battute C.H. agli stessi.

N.B. Errata Corrige importantissima! alla batt. 341: corni trombe e tromboni debbono essere corretti, trasportando tutto un semitono sotto (in quanto si tratta degli ultimi 6 suoni della |---->7 e non dell' |---->8 !)

2° parte

 (batt. 344-434)

Sezione 1° (batt. 344-362) all'inizio un controsoggetto all'oboe e un contrappunto al corno; transizione con abbozzo di canone alle batt. 348-349 ripresa del controsoggetto al 1° violino e del contrappunto alla tromba (tutto per moto contrario). Batt. 354, prima frase del Tema ai clarinetti (prima semifrase) poi al 1° violino (2° semifrase) finalmente agli archi (3° semifrase), l'armonizzazione con accordi (ai fiati) di 5, poi di 4 e poi di 3 suoni, come all'esposizione del Tema! seguendo il numero di suoni di cui si compone ognuna delle tre semifrasi. Batt. 358-359, inizio di una coda, con sovrapposizione della 1° semifrase alla 3° semifrase del Tema, batt. 360-362 conclusione della coda con ripresa ad imitazione della 1° semifrase, giocando sulle forme seriali che hanno in comune i primi 2 suoni (cioè la quinta diminuita iniziale): ---->VII |---->7 |---->1 (--->I)

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Sezione 2° (batt. 363-377) al Cb: B.A.C.H., alla tromba un controsoggetto che parte dalla testa del controsoggetto dell'oboe a batt.344, ma poi si trasforma in un contrappunto nuovo a batt 365, interviene ai vc la 3° frase del Tema che a batt. 367 passa alla celesta. A questo punto, batt. 367 il cl deduce dalla celesta una figura contrappuntistica che, da batt. 370 a 377 fornirà il tessuto di tutta una coda libera.

Sezione 3° (batt. 378-416) si gioca sulla somiglianza della 1° frase e della 4° frase del Tema ( per questa ragione si incomincia con la 4° frase ) e questo gioco tra Tema originale e Tema rovesciato, darà lo spunto al canone per moto contrario (batt. 389-406).

Batt. 378-379: 4° frase del Tema ai flauti; batt. 380 passa ai violoncelli, poi alla fine della batt. passa al corno e a batt. 382 di nuovo ai flauti.

Batt. 384-386: transizione, analogo a quella di batt. 348-349. A batt. 387 alle viole: B.A.C.H. ai flauti il controsoggetto già enunciato a batt. 344 ed ai clarinetti ilcontrappunto apparso sempre a batt. 344.

A batt. 389-406 canone per moto contrario tra i due corni ( Tema rovesciato, ossia 4° frase ) e l'oboe ( Tema retto ossia 1° frase ).

A batt. 398-406 il 1° trombone dà la 2° frase del Tema, rovesciata (simile alla 3° frase) mentre a batt. 399 la 1° tromba interviene, sempre canonicamente per moto contrario presentando la 2° frase del Tema.

A batt. 407: il canone è cessato e proseguono solo i due elementi che lo avevano accompagnato: 1) il contrappunto desunto da quello iniziato a batt. 378 2) gli accordi iniziati con il canone. A concludere questa 3° sezione, alle batt. 414-416 appare un contrappunto nuovo alle viole il quale assumerà un ruolo importante nella 4° sezione.

Sezione 4° (batt. 417-434) le prime tre battute sono occupate da una transizione caratterizzata sopratutto da ritmi instabili. A batt. 420 il Tema ricompare articolato nelle sue 4 frasi, però in ciascuna di esse le semifrasi vengono sovrapposte simultaneamente, cosa mai realizzata prima inoltre, gli elementi che accompagnano il Tema sono:

1) il nuovo controsoggetto apparso per la prima volta a batt. 414 (ora al cl) 2) il contrappunto staccato che accompagnava tale nuovo controsoggetto, sempre batt. 414 (ora alle viole).

N.B. La prima semifrase di ogni frase del Tema ha sempre il ritmo croma-pausa di semicroma-semicroma che qui appare per la prima volta.

1° Frase: batt. 420 la prima semifrase ai primi vl, e batt. 421 la seconda semifrase ai fg. a batt. 422 la terza semifrase ancora ai fg.

2° Frase: batt. 423 la prima semifrase ai primi violini, seguita

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dalla seconda semifrase a batt. 425 questa seconda semifrase si completa negli oboi a batt. 424, e poi sempre agli oboi appare la terza semifrase alla batt. 425.

3° Frase: batt. 426 la prima semifrase e poi seconda semifrase ai 1° violini e a batt. 426 terza semifrase al clarinetto.

4° Frase: batt. 430 la prima semifrase ai primi violini e 2° e 3° semifrase al clarinetto piccolo.

Coda conclusiva batt. 483-484

3° parte (batt. 435-fine)

Sezione 1° (batt. 435-471) Presto

Prima frase del Tema all'oboe: non solamente nella sua prima semifrase, ma qui tutta la prima frase ( batt. 435-441), nonchè tutta la sua riapparizione per moto contrario (ai celli, da batt. 446-451) sono ritmate con il caratteristico croma-pausa di semicroma-semicroma apparso a batt. 420.

Sempre all'inizio (batt. 435) troviamo un accompagnamento al 3° clarinetto e il motivo B.A.C.H. al corno inglese. Il motivo B.A.C.H. compare in seguito alla terza tromba (batt. 441) poi ai primi violini a batt. 446 alle viole alla batt. 450 al 3° e 4° corno (batt. 451) spezzato alle batt. 449 e 452 alla seconda tromba. Al primo e secondo corno (batt. 453) ai primi violini a batt. 453, al 2° e 3° oboe a batt. 455, inoltre ricompare ai primi violini alle batt. 460-463 e in tutto l'ostinato di transizione batt. 464-471.

Sezione 2° (batt. 472-501) Noch Rascher (ancora (più) veloce)

Primo e secondo fagotto espongono la prima frase del Tema (batt 472-473), i clarinetti la proseguono (batt. 476-477) e i timpani la concludono (batt 478). Intanto a batt. 474 il cl piccolo risponde canonicamente con il Tema rovesciato, proseguito a batt. 477-478 dai flauti e ottavino e poi concluso a batt. 479 da: ott. arpa e celesta. Da batt. 480 a batt. 492 una specie di ostinato, costruito con l'ultimo motivo della prima frase del Tema. A batt. 493-496, sulla prima semifrase del Tema affidata ai Trbn 3 e 4 , tuba e c. fag. il motivo B.A.C.H. rovesciato a fl. e ott. (batt. 493-494) e poi retto (batt 495-496). Nella cesura delle batt. 497-501: B.A.C.H. alla 1° tromba e, a canone per moto contrario B.A.C.H. rovesciato alla 2° e 3° tromba.

Sezione 3° (batt. 502-507) Adagio

Hochpunkt (Vertice-Vetta) di tutta la composizione, qui le quattro frasi del Tema vengono sovrapposte simultaneamente e in più si hanno altre parti secondarie di accompagnamento. Il corno inglese dà la prima frase (batt. 502-504), poi la seconda frase (batt. 504-505) e quindi la terza frase (batt. 505-507) intanto, da batt. 502-507 cioè per tutta la durata di questo adagio, il 1° violino solo, a valori lunghi espone la 4° frase del Tema.

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Sezione 4° (batt. 508-520) Presto

Riprende il presto della 1° sezione, insistendo sui motivi tratti dagli ultimi tre suoni della prima frase del Tema (sol diesis, si bequadro, do bequadro) N.B. la parte del Flexatron alle batt. 513-516 è erroneamente indicata con l'ottava alta.

L'accordo finale alla batt. 520 dà il totale cromatico completo se si considera l'anticipazione del do bequadro basso.

 Redatto in data 8/02/1980

 F.to Angelo Iotti

 Giorgio Tosi

 Silvio Lamberti

 Camillo Togni

Allegato: Serie dodecafonica

 Tema ( riduzione pianistica)

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