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Analisi di Mario Li Vigni dei brani:Phantom of the opera di Andrew Lloyd Webber & Gabriel's oboe di Ennio Morricone

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Ennio Morricone (Roma, 10 novembre 1928) musicista e direttore d'orchestra italiano è un maestro indiscusso delle soundtrack cinematografiche, avendone scritte per oltre 500 film (tra cui 60 vincitori di premi) e varie serie TV, oltre che opere di musica contemporanea. Morricone nella sua produzione musicale include anche più di 100 suoi brani classici. Nel '50 fu assunto come arrangiatore di studio dalla RCA italiana, arrangiando oltre 500 canzoni. Ciò che diede però fama mondiale a Morricone come compositore, furono le musiche prodotte per il genere del western all' italiana, che lo portarono a collaborare con registi come Sergio Leone. Durante gli anni '60 e '70, Morricone compose per numerosi generi cinematografici, che andavano dalla commedia al melodramma, al thriller ai film storici, consolidando il successo commerciale con parecchie composizioni. Dagli anni '70 Morricone fu un nome di rilievo anche nel cinema hollywoodiano e scrisse le musiche per numerose pellicole premiate all'Academy Award come I giorni del cielo, Mission, The Untouchables, Nuovo Cinema Paradiso. Nel 2007 Morricone ha ricevuto l'Academy Honorary Award "per i suoi contributi magnificenti e sfaccettati all'arte della musica da film". Nella sua carriera è stato nominato agli Oscar per 5 volte tra il 1979 ed il 2001. Morricone ha poi vinto tre Grammy Awards, due Golden Globes, cinque BAFTAs tra il 1979 ed il 1992, dieci David di Donatello, undici Nastro d'Argento, due European Film Awards, un Golden Lion Honorary Award ed un Polar Music Prize. Uno dei suoi maggiori successi musicali, fu Gabriel's Oboe brano scritto per il film The Mission, candidato all' Oscar come miglior colonna sonora, del 1986. Il brano in soli due minuti riesce a possedere un carattere lirico che maestoso per il suo impatto Morricone, per adattare al meglio il brano alle vicende del film, aveva bisogno del timbro di uno strumento “arcaicizzante”, affida quindi all’òboe la melodia principale del film, usandolo sia in forma introdiegetica come uno strumento incantatore, simbolo di pace ed invito alla fratellanza (stile proprio dei missionari gesuiti), ma anche in forma extradiegetica, con l’ampliamento musicale e il coinvolgimento di tutta l’orchestra anche con temi strumentali di percussioni aborigene . L' uso di questi pochi strumenti, hanno la capacità di dare un senso celestiale che pochi altri brani musicali riescono a trasmettere. La sequenza intonata dall’oboe ha un carattere libero, quasi improvvisato, e richiama certe caratteristiche proprie del canto gregoriano. Inoltre la melodia spazia dal registro medio-grave, timbricamente più duro ed aspro, a quello acuto, più povero di armonici e quindi dolce sin quasi ad assumere un colore diafano. Successivamente fu ideata una versione con il testo, intitolata Nella Fantasia, scritta da Chiara Ferraù, la quale ha ottenuto un cospicuo successo internazionale ed è stata eseguita da numerosi artisti e che apparve per la prima volta sull'album Eden di Sarah Brightman, nel 1998.

Trama film The Mission [regia di Roland Joffé]

Padre Gabriel si reca oltre le grandi cascate del fiume Iguazú per portare tra i Guaranì la Parola di Dio. La sua è un'impresa difficile, ma egli vi riuscirà. Nell'area prescelta fa frequenti incursioni un mercenario e mercante di schiavi, il capitano Rodrigo Mendoza che, al servizio dei portoghesi, cattura gli indios destinati ad essere strappati dal loro "habitat" per lavorare duramente altrove.

Una spedizione militare è inviata contro la missione di padre Gabriel, degli altri confratelli e di Rodrigo che nel frattempo si converte. Rodrigo si ribella, riprende le armi ed organizza la difesa: egli non avrà, però, la benedizione di Gabriel, che andrà incontro ai propri carnefici levando in alto l'ostensorio, seguito da donne e bambini indifesi

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Sarah Brightman è un soprano e attrice inglese e nonostante possieda un'impostazione vocale improntata sul canto lirico (è un soprano leggero), esegue un repertorio di genere pop, operatic pop, techno, lirico, new age, symphonic rock e pop rock. Con vendite mondiali pari a 30 milioni di album e 2 milioni di DVD, viene etichettata da Billboard come il "soprano con il maggior numero di vendite di tutti i tempi". La Brightman, divenuta moglie di Andrew Lloyd Webber che divenne così la star di acclamati musical fra cui Aspects of Love e The Phantom of the Opera, interpretando il ruolo della protagonista, Christine Daaë, parte che si dice essere stata scritta appositamente per lei. Porta al successo numerosi brani di questo musical, tra cui Think of Me, All I Ask of You e The Phantom of the Opera, pezzo reinterpretato da numerosi altri artisti nel futuro. Andrew Lloyd Webber (Londra, 22 marzo 1948) è un compositore inglese. È autore di musical di grande successo che sono stati rappresentati per decine di anni sia nel West End di Londra che a Broadway, insieme a numerose produzioni in tutto il mondo in diverse lingue e adattamenti cinematografici. I suoi musical più famosi sono: Jesus Christ Superstar, Evita, Cats e The Phantom of the Opera (Il fantasma dell'opera). Ha composto in totale 17 musical, una raccolta di canzoni, un insieme di variazioni, due colonne sonore e una messa da requiem. Ha ricevuto numerosi premi ed onorificenze, tra cui un titolo di cavaliere nel 1992 (per poi diventare pari d'Inghilterra), 3 Tony Awards, 3 Grammy Awards, un Oscar, un Golden Globe, un Emmy International Award e sei Laurence Olivier Awards (i premi del teatro inglese). Conobbe il mondo del teatro grazie anche ad una zia attrice, che lo portò a vedere numerosi spettacoli e a visitare i teatri dietro le quinte. Lloyd Webber studiò per un certo periodo storia ad Oxford, ma abbandonò gli studi per dedicarsi alla sua passione per il teatro musicale. Nel 1986 aprì a Londra un altro dei maggiori successi di Andrew Lloyd Webber: The Phantom of the Opera (Il fantasma dell'opera) tratto dal romanzo omonimo di Gaston Leroux. La parte della protagonista Christine fu scritta appositamente per la moglie Sarah . In questo spettacolo la musica di Lloyd Webber è a tratti operistica ma mantiene la struttura di un musical. I personaggi principali (tra cui il fantasma) cantano più spesso nel modo diretto e "naturale" della musica moderna mentre le più "decorative" arie operistiche sono riservate ai comprimari. Malgrado le critiche contrastanti, lo spettacolo divenne un successo strepitoso.

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All'Opera di Parigi, quando la primadonna Carlotta abbandona le prove generali, alla giovanissima Christine viene affidato il ruolo della protagonista. Arriva la sera della 'prima' e Christine ottiene un grande successo. La sua bravura e il suo fascino colpiscono il proprietario del teatro, Raoul visconte di Chagny, che si innamora di lei, e viene ricambiato. Questa improvvisa relazione suscita la rabbia di Erik, un giovane sfigurato nel volto e detto "il Fantasma" perché da sempre vive dietro le quinte del teatro, portando terrore sul palco e poi scomparendo rapido e invisibile. Erik ostacola i due innamorati, e Raoul, nell'intento di farlo uscire allo scoperto, suggerisce di preparare un allestimento dell'opera "Don Juan". L'espediente funziona. Erik arriva sulla scena, si toglie la maschera, e subito dopo il teatro va a fuoco. Ora Christine, Raoul e Erik si trovano tutti insieme. Lei deve decidere. Sceglie il Fantasma. Ma ora è lui, sdegnato, ad invitarli ad andare via.

The Phantom of the Opera fu composto da Andrew Lloyd Webber con testi di Richard Stilgoe e Charles Hart, è uno dei brani principali dell'omonimo musical del 1986. L'aria vera e propria viene eseguita poco prima della metà del primo atto, quando Christine viene portata dal Fantasma nel suo covo, in forma di duetto soprano - tenore. La melodia tuttavia appare frequentemente all'interno della partitura (l'Ouverture, Why Have You Brought Me Here, Track Down This Murderer ecc.), mentre il tema del Fantasma (una rapida scala cromatica ascendente e discendente, eseguita generalmente con un organo) che introduce il brano, ricorre continuamente, scandendo le apparizioni del personaggio e gli eventi di più alta drammaticità. Il brano stride volutamente con il resto della partitura, inserendovi un'improvvisa impennata verso toni più dark e aggressivi, con chiari riferimenti al Rock e al Metal (con tanto di batteria e chitarra elettrica), enfatizzando così la netta separazione tra il Fantasma e il mondo degli altri personaggi. Il brano risulta particolarmente difficile sotto il profilo vocale per entrambi gli interpreti soprattutto a causa della straordinaria ampiezza vocale richiesta. La voce femminile in particolare, si estende per quasi tre ottave, da un sol grave fino ad un mi sovracuto (18 toni più in alto!). La parte maschile inizia con note tenorili, sale e scende di ottave. Tale difficoltà esecutiva ha dato origine a diverse varianti, utilizzate frequentemente nelle esecuzioni concertistiche e, non di rado, anche nelle versioni "ufficiali" eseguite in scena. Si tratta indubbiamente di uno dei brani più fortunati di Lloyd Webber, conosciuto ed eseguito anche al di fuori dell'ambiente del musical. Per la particolare commistione tra elementi di generi diversi, viene infatti eseguito frequentemente tanto dai cantanti lirici quanto da quelli leggeri (diventando una tra le più amate cover tra i gruppi metal), oltre a numerose variazioni sinfoniche, jazz o di altro genere. Vi sono pochissimi i dialoghi 'a voce il resto é affidato a partiture e arie alcune di grande respiro, altre più aspre e impervie. Questo impianto musicale unito ad una sontuosa ricostruzione di ambienti (il teatro) e di costumi produce una realizzazione veramente di grande pregio, nella quale la cultura colta del pentagramma si unisce alle ballate popolari in un incandescente caleidoscopio di armonie. Ad attraversare il racconto c'é poi il tema del 'diverso', del mostro, del non accettato e del suo scontro con la sublimazione dell'amore. Schumacher intesse una calligrafia dolce

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e grintosa che riporta in primo piano il dualismo tra repulsione e pietas. Film dunque ricco di suggestioni e certamente poetico.