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AVVISO AL PUBBLICO Si comunica che il punto vendita Gazzetta Ufficiale sito in Piazza G. Verdi 10 è stato trasferito temporaneamente nella sede di via Principe Umberto 4, 00185 Roma AVVISO AGLI ABBONATI Si rammenta che la campagna per il rinnovo degli abbonamenti per l’annata 2011 è terminata il 30 gennaio e che la sospensione degli invii agli abbonati, che entro tale data non hanno corrisposto i relativi canoni, avrà effetto nelle prossime settimane. GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA SERIE GENERALE PARTE PRIMA SI PUBBLICA TUTTI I GIORNI NON FESTIVI La Gazzetta Ufficiale, Parte Prima, oltre alla Serie Generale, pubblica cinque Serie speciali, ciascuna contraddistinta da autonoma numerazione: 1ª Serie speciale: Corte costituzionale (pubblicata il mercoledì) 2ª Serie speciale: Comunità europee (pubblicata il lunedì e il giovedì) 3ª Serie speciale: Regioni (pubblicata il sabato) 4ª Serie speciale: Concorsi ed esami (pubblicata il martedì e il venerdì) 5ª Serie speciale: Contratti pubblici (pubblicata il lunedì, il mercoledì e il venerdì) La Gazzetta Ufficiale, Parte Seconda, “Foglio delle inserzioni” , è pubblicata il martedì, il giovedì e il sabato Roma - Giovedì, 17 febbraio 2011 Anno 152° - Numero 39 DIREZIONE E REDAZIONE PRESSO IL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA - UFFICIO PUBBLICAZIONE LEGGI E DECRETI - VIA ARENULA 70 - 00186 ROMA AMMINISTRAZIONE PRESSO L’ISTITUTO POLIGRAFICO E ZECCA DELLO STATO - VIA SALARIA 1027 - 00138 ROMA - CENTRALINO 06-85081 - LIBRERIA DELLO STATO VIA PRINCIPE UMBERTO 4, 00185 ROMA Spediz. abb. post. - art. 1, comma 1 Legge 27-02-2004, n. 46 - Filiale di Roma SOMMARIO DECRETI PRESIDENZIALI DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 26 gennaio 2011. Scioglimento del consiglio comunale di Con- ca Casale e nomina del commissario straordina- rio. (11A01579) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 1 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 26 gennaio 2011. Scioglimento del consiglio comunale di Ca- sandrino e nomina del commissario straordina- rio. (11A01580) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 1 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 31 gennaio 2011. Scioglimento del consiglio comunale di San Giovanni Rotondo e nomina del commissario straordinario. (11A02068) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 2 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 31 gennaio 2011. Scioglimento del consiglio comunale di Rho e nomina del commissario straordinario. (11A02069) Pag. 2 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 31 gennaio 2011. Scioglimento del consiglio comunale di Sant’Agata d’Esaro e nomina del commissario straordinario. (11A02070) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 3 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 31 gennaio 2011. Sostituzione del commissario straordinario per la gestione del comune di Nocera Inferio- re. (11A02071) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 4 DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI Ministero della giustizia DECRETO 25 gennaio 2011. Riconoscimento, alla sig.ra Rodrigo Rojas Ja- neth, di titolo di studio estero abilitante all’eser- cizio in Italia della professione di agrotecnico e agrotecnico laureato. (11A01577) . . . . . . . . . . . . . . Pag. 4

Anno 152° - Numero 39 GAZZETTA UFFICIALE

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Page 1: Anno 152° - Numero 39 GAZZETTA UFFICIALE

AVVISO AL PUBBLICO

Si comunica che il punto vendita Gazzetta Ufficiale sito in Piazza G. Verdi 10 è stato trasferito temporaneamente nella sede di via Principe Umberto 4, 00185 Roma

AVVISO AGLI ABBONATI

Si rammenta che la campagna per il rinnovo degli abbonamenti per l’annata 2011 è terminata il 30 gennaio e che la sospensione degli invii agli abbonati, che entro tale data non hanno corrisposto i relativi canoni, avrà effetto nelle prossime settimane.

GAZZETTA UFFICIALEDELLA REPUBBLICA ITALIANA

S E R I E G E N E R A L E

PARTE PRIMA SI PUBBLICA TUTTI IGIORNI NON FESTIVI

DIREZIONE E REDAZIONE PRESSO IL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA - UFFICIO PUBBLICAZIONE LEGGI E DECRETI - VIA ARENULA 70 - 00186 ROMAAMMINISTRAZIONE PRESSO L'ISTITUTO POLIGRAFICO E ZECCA DELLO STATO - LIBRERIA DELLO STATO - PIAZZA G. VERDI 10 - 00198 ROMA - CENTRALINO 06-85081

Spediz. abb. post. 45% - art. 2, comma 20/b Legge 23-12-1996, n. 662 - Filiale di Roma

La Gazzetta Ufficiale, Parte Prima, oltre alla Serie Generale, pubblica cinque Serie speciali, ciascuna contraddistintada autonoma numerazione:1ª Serie speciale: Corte costituzionale (pubblicata il mercoledì)2ª Serie speciale: Comunità europee (pubblicata il lunedì e il giovedì)3ª Serie speciale: Regioni (pubblicata il sabato)4ª Serie speciale: Concorsi ed esami (pubblicata il martedì e il venerdì)5ª Serie speciale: Contratti pubblici (pubblicata il lunedì, il mercoledì e il venerdì)

La Gazzetta Ufficiale, Parte Seconda, “Foglio delle inserzioni”, è pubblicata il martedì, il giovedì e il sabato

Roma - Giovedì, 17 febbraio 2011

Anno 152° - Numero 39

DIREZIONE E REDAZIONE PRESSO IL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA - UFFICIO PUBBLICAZIONE LEGGI E DECRETI - VIA ARENULA 70 - 00186 ROMAAMMINISTRAZIONE PRESSO L’ISTITUTO POLIGRAFICO E ZECCA DELLO STATO - VIA SALARIA 1027 - 00138 ROMA - CENTRALINO 06-85081 - LIBRERIA DELLO STATO VIA PRINCIPE UMBERTO 4, 00185 ROMA

Spediz. abb. post. - art. 1, comma 1Legge 27-02-2004, n. 46 - Filiale di Roma

S O M M A R I O

DECRETI PRESIDENZIALI

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 26 gennaio 2011. Scioglimento del consiglio comunale di Con-

ca Casale e nomina del commissario straordina-rio. (11A01579) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 1

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 26 gennaio 2011. Scioglimento del consiglio comunale di Ca-

sandrino e nomina del commissario straordina-rio. (11A01580) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 1

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 31 gennaio 2011. Scioglimento del consiglio comunale di San

Giovanni Rotondo e nomina del commissario straordinario. (11A02068) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 2

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 31 gennaio 2011. Scioglimento del consiglio comunale di Rho e

nomina del commissario straordinario. (11A02069) Pag. 2

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 31 gennaio 2011. Scioglimento del consiglio comunale di

Sant’Agata d’Esaro e nomina del commissario straordinario. (11A02070) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 3

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 31 gennaio 2011. Sostituzione del commissario straordinario

per la gestione del comune di Nocera Inferio-re. (11A02071) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 4

DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI

Ministero della giustizia

DECRETO 25 gennaio 2011. Riconoscimento, alla sig.ra Rodrigo Rojas Ja-

neth, di titolo di studio estero abilitante all’eser-cizio in Italia della professione di agrotecnico e agrotecnico laureato. (11A01577) . . . . . . . . . . . . . . Pag. 4

Page 2: Anno 152° - Numero 39 GAZZETTA UFFICIALE

— II —

GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 3917-2-2011

DECRETO 25 gennaio 2011. Riconoscimento, alla sig.ra Mariana Popa

Boldea Coman, di titolo di studio estero abilitan-te all’esercizio in Italia della professione di inge-gnere. (11A01578) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 5

Ministero del lavoro e delle politiche sociali DECRETO 9 dicembre 2010.

Determinazione delle tariffe minime per lavo-ri di facchinaggio nella provincia di Varese, per il biennio 2011/2012. (11A01581) . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 5

DECRETO 30 dicembre 2010. Costituzione del Comitato provinciale INPS di

Monza. (11A01585) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 7

DECRETO 4 gennaio 2011. Ricostituzione della commissione provinciale

di conciliazione del lavoro di Livorno. (11A01582) Pag. 9

DECRETO 7 gennaio 2011. Ricostituzione della commissione provinciale

di conciliazione del lavoro di Milano. (11A01583) Pag. 9

DECRETO 12 gennaio 2011. Ricostituzione della commissione provincia-

le di conciliazione del lavoro di Reggio Cala-bria. (11A01584) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 11

Ministero delle infrastrutture e dei trasporti DECRETO 3 gennaio 2011.

Recepimento della direttiva 2010/61/UE della Commissione del 2 settembre 2010 che adegua per la prima volta al progresso scientifi co e tecno-logico gli allegati della direttiva 2008/68/CE del Parlamento europeo e del Consiglio relativa al trasporto interno di merci pericolose. (11A01900) Pag. 11

Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali DECRETO 17 dicembre 2010.

Disposizioni applicative del decreto legislati-vo 29 ottobre 2009, n. 149, circa le modalità per l’ammissione al Registro Nazionale delle varietà da conservazione di specie agrarie. (11A01771) . . Pag. 12

DECRETI E DELIBERE DI ALTRE AUTORITÀ

Agenzia italiana del farmaco DETERMINAZIONE 1° febbraio 2011.

Inserimento del medicinale istamina diclo-ridrato, nell’elenco dei medicinali erogabili a totale carico del Servizio sanitario nazionale ai sensi della legge n. 648/96, per l’indicazione: «Terapia di mantenimento nei pazienti adulti con leucemia mieloide acuta in prima remissione trattati contemporaneamente con interleuchi-na-2». (11A01932) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 14

DETERMINAZIONE 1° febbraio 2011. Esclusione del medicinale cetuximab (Erbi-

tux), dall’elenco dei medicinali erogabili a totale carico del Servizio Sanitario Nazionale ai sensi dell’articolo 1, comma 4, del decreto-legge 21 ot-tobre 1996 n. 536, convertito dalla legge 23 di-cembre 1996, n. 648. (11A01933) . . . . . . . . . . . . . . Pag. 16

CIRCOLARI

Ministero dello sviluppo economico

CIRCOLARE 7 febbraio 2011, n. 4656.

Attività di valutazione sugli interventi di sostegno alle attività economiche e produtti-ve. (11A01931) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 16

ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI

Banca d’Italia

Autorizzazione alla Banca di Romagna all’emis-sione di assegni circolari (11A01934) . . . . . . . . . . . . Pag. 17

Ministero della difesa

Approvazione dello Statuto della società «Difesa servizi SpA» (11A02214) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 17

SUPPLEMENTO ORDINARIO N. 42

Ministero della salute

DECRETO 18 gennaio 2011. Valutazione straordinaria dello stato delle procedure am-

ministrativo-contabili necessarie ai fi ni della certifi cazione dei bilanci delle aziende sanitarie locali, delle aziende ospe-daliere, degli IRCCS pubblici, anche trasformati in fonda-zioni, degli IZS e delle aziende ospedaliero-universitarie, ivi compresi i policlinici universitari. (11A01634)

SUPPLEMENTO STRAORDINARIO N. 3

Ministero dell’economia e delle fi nanze

Conto riassuntivo del Tesoro al 30 novembre 2010 - Situa-

zione del bilancio dello Stato. (11A00341)

Page 3: Anno 152° - Numero 39 GAZZETTA UFFICIALE

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GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 3917-2-2011

DECRETI PRESIDENZIALI DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

26 gennaio 2011 .

Scioglimento del consiglio comunale di Conca Casale e nomina del commissario straordinario.

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Considerato che nelle consultazioni elettorali del 28 e

29 maggio 2006 sono stati rinnovati gli organi elettivi del comune di Conca Casale (Isernia);

Viste le dimissioni dalla carica rassegnate, in data 1° dicembre 2010, dal sindaco, divenute irrevocabili a termini di legge;

Ritenuto, pertanto, che, ai sensi dell’art. 53, comma 3, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, ricorrano gli estremi per far luogo allo scioglimento della suddetta rappresentanza;

Visto l’art. 141, comma 1, lettera b) , n. 2, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267;

Sulla proposta del Ministro dell’interno, la cui rela-zione è allegata al presente decreto e ne costituisce parte integrante;

Decreta:

Art. 1. Il consiglio comunale di Conca Casale (Isernia) è sciolto.

Art. 2. Il dott. Felice Fasano è nominato commissario straordi-

nario per la provvisoria gestione del comune suddetto fi no all’insediamento degli organi ordinari, a norma di legge.

Al predetto commissario sono conferiti i poteri spettan-ti al consiglio comunale, alla giunta ed al sindaco.

Dato a Roma, addì 26 gennaio 2011

NAPOLITANO

MARONI , Ministro dell’interno

ALLEGATO

Al Presidente della Repubblica

Il consiglio comunale di Conca Casale (Isernia) è stato rinnovato a seguito delle consultazioni elettorali del 28 e 29 maggio 2006, con contestuale elezione del sindaco nella persona del sig. Pietro Brunetti.

Il citato amministratore, in data 1° dicembre 2010, ha rassegnato le dimissioni dalla carica e le stesse, decorsi venti giorni dalla data di pre-sentazione al consiglio, sono divenute irrevocabili, a termini di legge.

Confi guratasi l’ipotesi dissolutoria disciplinata dall’art. 53, com-ma 3, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, il prefetto di Isernia ha proposto lo scioglimento del consiglio comunale sopra citato dispo-nendone, nel contempo, con provvedimento del 22 dicembre 2010, la sospensione, con la conseguente nomina del commissario per la provvi-soria gestione del Comune.

Per quanto esposto si ritiene che, nella specie, ricorrano gli estremi per far luogo al proposto scioglimento, ai sensi dell’art. 141, comma 1, lettera b) , n. 2, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267.

Sottopongo, pertanto, alla fi rma della S.V. l’unito schema di decre-to con il quale si provvede allo scioglimento del consiglio comunale di Conca Casale (Isernia) ed alla nomina del commissario per la provviso-ria gestione del Comune nella persona del dott. Felice Fasano.

Roma, 12 gennaio 2011

Il Ministro dell’interno: MARONI

11A01579

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 26 gennaio 2011 . Scioglimento del consiglio comunale di Casandrino e no-

mina del commissario straordinario.

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Considerato che nelle consultazioni elettorali del 28 e

29 marzo 2010 sono stati rinnovati gli organi elettivi del comune di Casandrino (Napoli);

Viste le dimissioni rassegnate, con atto unico acquisito al protocollo dell’ente, da dodici consiglieri su venti asse-gnati al Comune, a seguito delle quali non può essere assi-curato il normale funzionamento degli organi e dei servizi;

Ritenuto, pertanto, che, che ricorrano gli estremi per far luogo allo scioglimento della suddetta rappresentanza;

Visto l’art. 141, comma 1, lettera b) , n. 3, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267;

Sulla proposta del Ministro dell’interno, la cui rela-zione è allegata al presente decreto e ne costituisce parte integrante;

Decreta:

Art. 1. Il consiglio comunale di Casandrino (Napoli) è sciolto.

Art. 2. La dott.ssa Luigia Sorrentino è nominata commissario

straordinario per la provvisoria gestione del Comune sud-detto fi no all’insediamento degli organi ordinari, a norma di legge.

Al predetto commissario sono conferiti i poteri spettan-ti al consiglio comunale, alla giunta ed al sindaco.

Dato a Roma, addì 26 gennaio 2011

NAPOLITANO

MARONI , Ministro dell’interno

ALLEGATO

Al Presidente della Repubblica

Il consiglio comunale di Casandrino (Napoli), rinnovato nelle con-sultazioni elettorali del 28 e 29 marzo 2010 e composto dal sindaco e da venti consiglieri, si è venuta a determinare una grave situazione di crisi a causa delle dimissioni rassegnate da dodici componenti del corpo consiliare, con atto unico acquisito al protocollo dell’ente in data 22 dicembre 2010.

Page 4: Anno 152° - Numero 39 GAZZETTA UFFICIALE

— 2 —

GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 3917-2-2011

Le citate dimissioni, che sono state presentate per il tramite di uno dei consiglieri dimissionari, all’uopo delegato con atto autenticato, han-no determinato l’ipotesi dissolutoria dell’organo elettivo disciplinata dall’art. 141, comma 1, lettera b) , n. 3, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267.

Pertanto, il prefetto di Napoli ha proposto lo scioglimento del con-siglio comunale sopra citato disponendone, nel contempo, con prov-vedimento del 22 dicembre 2010, la sospensione, con la conseguente nomina del commissario per la provvisoria gestione del Comune.

Considerato che nel suddetto ente non può essere assicurato il nor-male funzionamento degli organi e dei servizi, essendo venuta meno l’integrità strutturale minima del consiglio comunale compatibile con il mantenimento in vita dell’organo, si ritiene che, ricorrano gli estremi per far luogo al proposto scioglimento.

Sottopongo, pertanto, alla fi rma della S.V. l’unito schema di decre-to con il quale si provvede allo scioglimento del consiglio comunale di Casandrino (Napoli) ed alla nomina del commissario per la provvisoria gestione del Comune nella persona della dott.ssa Luigia Sorrentino.

Roma, 12 gennaio 2011

Il Ministro dell’interno: MARONI

11A01580

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 31 gennaio 2011 .

Scioglimento del consiglio comunale di San Giovanni Ro-tondo e nomina del commissario straordinario.

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Considerato che nelle consultazioni elettorali del 13 e 14 aprile 2008 sono stati rinnovati gli organi elettivi del comune di San Giovanni Rotondo (Foggia);

Viste le dimissioni contestuali rassegnate da undici consiglieri su venti assegnati al comune, a seguito delle quali non può essere assicurato il normale funzionamento degli organi e dei servizi;

Ritenuto, pertanto, che ricorrano gli estremi per far luogo allo scioglimento della suddetta rappresentanza;

Visto l’art. 141, comma 1, lettera b) , n. 3, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267;

Sulla proposta del Ministro dell’interno, la cui rela-zione è allegata al presente decreto e ne costituisce parte integrante;

Decreta:

Art. 1.

Il consiglio comunale di San Giovanni Rotondo (Fog-gia) è sciolto.

Art. 2.

La dottoressa Graziella Palma Maria Patrizi è nominata commissario straordinario per la provvisoria gestione del comune suddetto fi no all’insediamento degli organi ordi-nari, a norma di legge.

Al predetto commissario sono conferiti i poteri spettan-ti al consiglio comunale, alla giunta ed al sindaco.

Dato a Roma, addì 31 gennaio 2011

NAPOLITANO

MARONI, Ministro dell’in-terno

ALLEGATO

Al Presidente della Repubblica

Nel consiglio comunale di San Giovanni Rotondo (Foggia), rin-novato nelle consultazioni elettorali del 13 e 14 aprile 2008 e composto dal sindaco e da venti consiglieri, si è venuta a determinare una grave situazione di crisi a causa delle dimissioni rassegnate da undici compo-nenti del corpo consiliare.

Le citate dimissioni, presentate personalmente dalla metà più uno dei consiglieri con atto unico acquisito al protocollo dell’ente in data 23 dicembre 2010, hanno determinato l’ipotesi dissolutoria dell’organo elettivo disciplinata dall’art. 141, comma 1, lettera b) , n. 3, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267.

Pertanto, il prefetto di Foggia ha proposto lo scioglimento del con-siglio comunale sopracitato disponendone, nel contempo, con provvedi-mento del 24 dicembre 2010, la sospensione, con la conseguente nomi-na del commissario per la provvisoria gestione del comune.

Considerato che nel suddetto ente non pub essere assicurato il nor-male funzionamento degli organi e dei servizi, essendo venuta meno l’integrità strutturale minima del consiglio comunale compatibile con il mantenimento in vita dell’organo, si ritiene che, nella specie, ricorrano gli estremi per far luogo al proposto scioglimento.

Sottopongo, pertanto, alla fi rma della S.V. l’unito schema di decre-to con il quale si provvede allo scioglimento del consiglio comunale di San Giovanni Rotondo (Foggia) ed alla nomina del commissario per la provvisoria gestione del comune nella persona della dottoressa Graziel-la Palma Maria Patrizi.

Roma, 21 gennaio 2011

Il Ministro dell’interno: MARONI

11A02068

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 31 gennaio 2011 .

Scioglimento del consiglio comunale di Rho e nomina del commissario straordinario.

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Considerato che nelle consultazioni elettorali del 27 e 28 maggio 2007 sono stati rinnovati gli organi elettivi del comune di Rho (Milano);

Viste le dimissioni contestuali rassegnate da diciassette consiglieri su trenta assegnati al comune, a seguito delle quali non può essere assicurato il normale funzionamento degli organi e dei servizi;

Ritenuto, pertanto, che ricorrano gli estremi per far luogo allo scioglimento della suddetta rappresentanza;

Visto l’art. 141, comma 1, lettera b) , n. 3, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267;

Sulla proposta del Ministro dell’interno, la cui rela-zione è allegata al presente decreto e ne costituisce parte integrante;

Page 5: Anno 152° - Numero 39 GAZZETTA UFFICIALE

— 3 —

GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 3917-2-2011

Decreta:

Art. 1. Il consiglio comunale di Rho (Milano) è sciolto.

Art. 2. Il dott. Francesco Russo è nominato commissario stra-

ordinario per la provvisoria gestione del comune suddetto fi no all’insediamento degli organi

ordinari, a norma di legge. Al predetto commissario sono conferiti i poteri spettan-

ti al consiglio comunale, alla giunta ed al sindaco. Dato a Roma, addì 31 gennaio 2011

NAPOLITANO

MARONI, Ministro dell’in-terno

ALLEGATO

Al Presidente della Repubblica

Nel consiglio comunale di Rho (Milano), rinnovato nelle consul-tazioni elettorali del 27 e 28 maggio 2007 e composto dal sindaco e da trenta consiglieri, si è venuta a determinare una grave situazione di crisi a causa delle dimissioni rassegnate da diciassette componenti del corpo consiliare.

Le citate dimissioni, presentate personalmente da oltre la metà dei consiglieri con atto unico acquisito al protocollo dell’ente in data 5 gen-naio 2011, hanno determinato l’ipotesi dissolutoria dell’organo elettivo disciplinata dall’art. 141, comma 1, lettera b) , n. 3, del decreto legislati-vo 18 agosto 2000, n. 267.

Pertanto, il prefetto di Milano ha proposto lo scioglimento del con-siglio comunale sopracitato disponendone, nel contempo, con provvedi-mento del 10 gennaio 2011, la sospensione, con la conseguente nomina del commissario per la provvisoria gestione del comune.

Considerato che nel suddetto ente non può essere assicurato il nor-male funzionamento degli organi e dei servizi, essendo venute meno l’integrità strutturale minima del consiglio comunale compatibile con il mantenimento in vita dell’organo, si ritiene che, nella specie, ricorrano gli estremi per far luogo al proposto scioglimento.

Sottopongo, pertanto, alla fi rma della S.V. l’unito schema di decre-to con il quale si provvede allo scioglimento del consiglio comunale di Rho (Milano) ed alla nomina del commissario per la provvisoria gestio-ne del comune nella persona del dott. Francesco Russo.

Roma, 21 gennaio 2011

Il Ministro dell’interno: MARONI

11A02069

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 31 gennaio 2011 . Scioglimento del consiglio comunale di Sant’Agata d’Esa-

ro e nomina del commissario straordinario.

IL PRESIDENTE DELLAREPUBBLICA

Considerato che nelle consultazioni elettorali del 6 e 7 giugno 2009 sono stati rinnovati gli organi elettivi del comune di Sant’Agata d’Esaro (Cosenza);

Viste le dimissioni contestuali rassegnate da otto consi-glieri su dodici assegnati al comune, a seguito delle quali non può essere assicurato il normale funzionamento degli organi e dei servizi;

Ritenuto, pertanto, che ricorrano gli estremi per far luogo allo scioglimento della suddetta rappresentanza;

Visto l’art. 141, comma 1, lettera b) , n. 3, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267;

Sulla proposta del Ministro dell’interno, la cui rela-zione è allegata al presente decreto e ne costituisce parte integrante;

Decreta:

Art. 1. Il consiglio comunale di Sant’Agata d’Esaro (Cosenza)

è sciolto.

Art. 2. Il dott. Domenico Giordano è nominato commissario

straordinario per la provvisoria gestione del comune sud-detto fi no all’insediamento degli organi ordinari, a norma di legge.

Al predetto commissario sono conferiti i poteri spettan-ti al consiglio comunale, alla giunta ed al sindaco.

Dato a Roma, addì 31 gennaio 2011

NAPOLITANO

MARONI, Ministro dell’in-terno

ALLEGATO

Al Presidente della Repubblica

Nel consiglio comunale di Sant’Agata d’Esaro (Cosenza), rinno-vato nelle consultazioni

elettorali del 6 e 7 giugno 2009 e composto dal sindaco e da dodici consiglieri, si è venuta a determinate una grave situazione di crisi a cau-sa delle dimissioni rassegnate da otto componenti del corpo consiliare.

Le citate dimissioni, presentate personalmente da oltre la metà dei consiglieri con atto unico acquisito al protocollo dell’ente in data 29 dicembre 2010, hanno determinato l’ipotesi dissolutoria dell’organo elettivo disciplinata dall’art. 141, comma 1, lettera b) , n. 3, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267.

Pertanto, il prefetto di Cosenza ha proposto lo scioglimento del consiglio comunale sopracitato disponendone, nel contempo, con prov-vedimento del 30 dicembre 2010,1a sospensione, con la conseguente nomina del commissario per la provvisoria gestione del comune.

Considerato che nel suddetto ente non può essere assicurato il nor-male funzionamento degli organi e dei servizi, essendo venuta meno l’integrità strutturale minima del consiglio comunale compatibile con il mantenimento in vita dell’organo, si ritiene che, nella specie, ricorrano gli estremi per far luogo al proposto scioglimento.

Sottopongo, pertanto, alla fi rma della S.V. l’unito schema di de-creto con il quale si provvede allo scioglimento del consiglio comunale di Sant’Agata d’Esaro (Cosenza) ed alla nomina del commissario per la provvisoria gestione del comune nella persona del dottor Domenico Giordano.

Roma, 21 gennaio 2011

Il Ministro dell’interno: MARONI

11A02070

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GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 3917-2-2011

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 31 gennaio 2011 .

Sostituzione del commissario straordinario per la gestio-ne del comune di Nocera Inferiore.

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Visto il proprio decreto, in data 3 settembre 2010, con il quale, ai sensi dell’art. 141, comma 1, lettera b) , n. 3, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, è stato di-sposto lo scioglimento del consiglio comunale di Nocera Inferiore (Salerno) e la nomina di un commissario straor-dinario per la provvisoria gestione dell’ente nella persona del dott. Raffaele Cannizzaro;

Considerato che il dott. Raffaele Cannizzaro è stato de-stinato ad altro incarico e, pertanto, si rende necessario provvedere alla sua sostituzione;

Sulla proposta del Ministro dell’interno;

Decreta:

La dott.ssa Giuseppina Di Rosa è nominata commis-sario straordinario per la gestione del comune di Nocera

Inferiore (Salerno) in sostituzione del dott. Raffaele Can-nizzaro, con gli stessi poteri conferiti a quest’ultimo.

Dato a Roma, addì 31 gennaio 2011

NAPOLITANO

MARONI, Ministro dell’interno

ALLEGATO Al Presidente della Repubblica

Con decreto del Presidente della Repubblica in data 3 settembre 2010, il consiglio comunale di Nocera Inferiore (Salerno) è stato sciolto ai sensi dell’art. 141, comma 1, lettera b) , n. 3 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, con la contestuale nomina di un commissario straordinario nella persona del dott. Raffaele Cannizzaro.

Considerato che il dott. Raffaele Cannizzaro, destinato a svolgere le funzioni di Prefetto di Cosenza, non può proseguire nell’incarico, si rende necessario provvedere alla sua sostituzione.

Sottopongo, pertanto, alla fi rma della S.V. l’unito schema di decre-to con il quale si provvede alla sostituzione nell’incarico di commissario straordinario presso il comune di Nocera Inferiore (Salerno), del dott. Raffaele Cannizzaro con la dott.ssa Giuseppina Di Rosa.

Roma, 21 gennaio 2011

Il Ministro dell’interno: MARONI

11A02071

DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI MINISTERO DELLA GIUSTIZIA

DECRETO 25 gennaio 2011 .

Riconoscimento, alla sig.ra Rodrigo Rojas Janeth, di tito-lo di studio estero abilitante all’esercizio in Italia della pro-fessione di agrotecnico e agrotecnico laureato.

IL DIRETTORE GENERALEDELLA GIUSTIZIA CIVILE

Vista l’istanza della sig.ra Rodrigo Rojas Janeth, nata l’8 agosto 1975 a Lima (Perù), cittadina peruviana, diretta ad ottenere, ai sensi dell’art. 49 del decreto del Presidente della Repubblica n. 394/1999 e successive modifi che, in combinato disposto con l’art. 16 del decreto legislativo n. 206/2007, il riconoscimento del proprio titolo accade-mico-professionale conseguito in Perù, ai fi ni dell’acces-so all’albo dei agrotecnici e agrotecnici laureati e l’eser-cizio in Italia della omonima professione;

Visto il decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, Testo Unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello stra-niero e successive modifi che;

Visto il decreto del Presidente della Repubblica 31 ago-sto 1999, n. 394, recante norme di attuazione del citato decreto legislativo n. 286/1998, a norma dell’art. 1, com-ma 6, e successive modifi che;

Visto il decreto legislativo 9 novembre 2007, n. 206, di attuazione della direttiva n. 2005/36/CE del 7 set-tembre 2005, relativa a riconoscimento delle qualifi che professionali;

Visto il decreto del Presidente della Repubblica 5 giu-gno 2001, n. 328 contenente «Modifi che ed integrazioni della disciplina dei requisiti per l’ammissione all’esame di Stato e delle relative prove per l’esercizio di talune pro-fessioni, nonché della disciplina dei relativi ordinamenti»;

Considerato che la richiedente ha conseguito un tito-lo accademico quinquennale di «Ingeniero alimentario» presso la «Universidad Nacional Federico Villareal» di Lima nel dicembre 2002;

Considerato che ha documentato di essere iscritta al «Colegio de Ingenieros del Perù - Capitulo de Ingenie-ria de Industrias alimentarias y agroindustrias» di Lima, come risulta dal certifi cato rilasciato nel novembre 2009;

Viste le determinazioni della Conferenza di servizi nel-la seduta del 10 dicembre 2010;

Considerato il conforme parere del rappresentante del Consiglio nazionale di categoria nella seduta sopra indicata;

Ritenuto che la richiedente ha dimostrato di avere una formazione equiparabile a quella richiesta in Italia all’agrotecnico e agrotecnico laureato, come risulta dai certifi cati prodotti, per cui non è necessario applicare le misure compensative;

Considerato che l’interessata possiede un permesso di soggiorno per lavoro subordinato rilasciato dalla Questu-ra di Roma valido fi no al 21 aprile 2011;

Decreta: Alla sig.ra Rodrigo Rojas Janeth, nata l’8 agosto 1975

a Lima (Perù), cittadina peruviana, è riconosciuto il titolo professionale di «Ingeniero alimentario» quale titolo vali-

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GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 3917-2-2011

do per l’iscrizione all’albo degli agrotecnici e agrotecnici laureati e l’esercizio in Italia della omonima professione.

L’iscrizione all’albo avviene nell’ambito delle quote massime di stranieri da ammettere nel territorio dello Sta-to per lavoro autonomo o subordinato, ai sensi dell’art. 3, comma 4, del decreto legislativo n. 286/1998 e successive modifi cazioni, salva la sussistenza di diverse ragioni di esenzione del richiedente rispetto alle quote.

Roma, 25 gennaio 2011

Il direttore generale: SARAGNANO

11A01577

DECRETO 25 gennaio 2011 . Riconoscimento, alla sig.ra Mariana Popa Boldea Coman,

di titolo di studio estero abilitante all’esercizio in Italia della professione di ingegnere.

IL DIRETTORE GENERALEDELLA GIUSTIZIA CIVILE

Vista l’istanza della sig.ra Mariana Popa Boldea coniu-gata Coman, nata il 13 gennaio 1966 a Rupea (Romania), cittadina romena, diretta ad ottenere, ai sensi dell’art. 16 del decreto legislativo n. 206/2007, il riconoscimento del proprio titolo accademico professionale di «Inginer - profi lul Metalurgic, specializarea Turnatorie» consegui-to presso la «Universitatea din Brasov» nel giugno 1989, ai fi ni dell’accesso all’albo degli ingegneri - sezione A settore industriale e l’esercizio in Italia della omonima professione;

Visti gli articoli 1 e 8 della legge 29 dicembre 1990, n. 428, recante disposizioni per l’adempimento di ob-blighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione europea;

Visto il decreto legislativo 9 novembre 2007, n. 206 di attuazione della direttiva n. 2005/36/CE del 7 set-tembre 2005 relativa al riconoscimento delle qualifi che professionali;

Visto il decreto del Presidente della Repubblica 5 giu-gno 2001, n. 328 contenente «Modifi che ed integrazioni della disciplina dei requisiti per l’ammissione all’esame di Stato e delle relative prove per l’esercizio di talune pro-fessioni, nonché della disciplina dei relativi ordinamenti»;

Considerato che secondo la attestazione della Autorità competente rumena, detto titolo confi gura una formazio-ne regolamentata, ai sensi dell’art. 3, punto 1, lett. e) , del-la direttiva 2005/36/CE;

Viste le determinazioni della Conferenza di servizi nel-la seduta del 9 novembre 2010;

Considerato il conforme parere scritto del rappresen-tante del Consiglio nazionale di categoria nella seduta sopra indicata;

Rilevato che vi sono differenze tra la formazione ac-cademico-professionale richiesta in Italia per l’esercizio della professione di ingegnere - sezione A settore indu-striale e quella di cui è in possesso l’istante, per cui è necessario applicare le misure compensative;

Visto l’art. 22, n. 1, del decreto legislativo n. 206/2007; Decreta:

Alla sig.ra Mariana Popa Boldea coniugata Coman, nata il 13 gennaio 1966 a Rupea (Romania), cittadina ro-mena, è riconosciuto il titolo professionale di «Inginer - profi lul Metalurgic, specializarea Turnatorie» quale titolo valido per l’iscrizione all’albo degli ingegneri sezione A - settore industriale e l’esercizio della professione in Italia.

Detto riconoscimento è subordinato, a scelta della ri-chiedente, al superamento di una prova attitudinale oppu-re al compimento di un tirocinio di adattamento, per un periodo di mesi dodici.

La prova attitudinale, ove oggetto di scelta della richie-dente, verterà sulle seguenti materie: 1) Energetica e mac-chine a fl uido, scritto e orale; 2) Costruzioni di macchine e 3) Impianti industriali orali.

La candidata, per essere ammessa a sostenere la prova attitudinale, dovrà presentare al Consiglio nazionale degli ingegneri domanda in carta legale, allegando la copia au-tenticata del presente decreto. La commissione, istituita presso il Consiglio nazionale stesso, si riunisce su convo-cazione del presidente per lo svolgimento delle prove di esame, fi ssandone il calendario. Della convocazione della commissione e del calendario fi ssato per le prove è data immediata notizia all’interessata, al recapito da questa in-dicato nella domanda.

La prova attitudinale, volta ad accertare la conoscenza delle materie indicate nel testo del decreto, si compone di un esame scritto ed un esame orale da svolgersi in lingua italiana.

L’esame scritto consiste nella redazione di progetti in-tegrati assistiti da relazioni tecniche concernenti le mate-rie come sopra individuate.

L’esame orale consiste nella discussione di brevi que-stioni tecniche vertenti sulle materie individuate ed altresì sulle conoscenze di ordinamento e deontologia professio-nale del candidato. La candidata potrà accedere all’esame orale solo se abbia superato, con successo, quello scritto.

La commissione rilascia all’interessato certifi ca-zione dell’avvenuto superamento dell’esame, al fi ne dell’iscrizione all’albo degli ingegneri - sezione A settore industriale.

Il tirocinio di adattamento: ove oggetto di scelta del-la richiedente, è diretto ad ampliare ed approfondire le conoscenze di base, specialistiche e professionali relati-ve alle materie sopra individuate. La richiedente presen-terà al Consiglio nazionale degli ingegneri domanda in carta legale allegando la copia autenticata del presente provvedimento, nonchè la dichiarazione di disponibilità dell’ingegnere tutor. Detto tirocinio si svolgerà presso un ingegnere, scelto dall’istante tra i professionisti che eser-citino nel luogo di residenza del richiedente e che abbiano un’anzianità di iscrizione all’albo professionale di alme-no cinque anni. Il Consiglio nazionale vigilerà sull’ef-fettivo svolgimento del tirocinio, a mezzo del presidente dell’ordine provinciale.

Roma, 25 gennaio 2011

Il direttore generale: SARAGNANO

11A01578

MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI

DECRETO 9 dicembre 2010 . Determinazione delle tariffe minime per lavori di facchi-

naggio nella provincia di Varese, per il biennio 2011/2012.

IL DIRETTORE PROVINCIALE DEL LAVORO DI VARESE

Visto l’art. 4, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica 18 aprile 1994, n. 342, che attribuisce agli Uf-fi ci Provinciali del lavoro e della massima occupazione, oggi Direzioni Provinciali del lavoro, le funzioni ammini-

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GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 3917-2-2011

strative in materia di determinazione delle tariffe minime per le operazioni di facchinaggio in precedenza esercitate dalle Commissioni Provinciali di cui all’art. 3 della legge n. 407 del 3 maggio 1955;

Vista la circolare del Ministero del lavoro e della previ-denza sociale - Direzione generale dei rapporti di lavoro - Divisione V - 25157/70 DOC del 2 febbraio 1995;

Vista la circolare del Ministero del lavoro e della previ-denza sociale n. 39/97 del 18 marzo 1997;

Considerata la necessità di aggiornare le tariffe mini-me per le operazioni di facchinaggio, svolte dai facchini liberi o riuniti in organismi associativi, da applicare nella provincia di Varese;

Consultate le parti imprenditoriali e sindacali, maggior-mente rappresentative sul territorio, così come indicato nella circolare ministeriale n. 39/97 del 18 marzo 1997;

Ritenuto di dover procedere all’adeguamento delle ta-riffe minime per le operazioni di facchinaggio di cui al precedente decreto del Direttore Provinciale del lavoro di Varese adottato il 3 dicembre 2008, secondo le variazioni dell’indice nazionale ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati;

Rilevato che la variazione percentuale dell’indice na-zionale ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati del mese di settembre 2010 rispetto al medesimo indice nazionale ISTAT del mese di settembre 2008 risulta pari al 1,7%;

Decreta: Ai sensi dell’art. 4, comma 1, del decreto del Presi-

dente della Repubblica 18 aprile 1994, n. 342, le tariffe minime per le operazioni di facchinaggio nel territorio della provincia di Varese, vengono incrementate per il biennio 2011-2012 dell’1,7%, con decorrenza dalla data del 1° gennaio 2011, risultando così determinate:

Art. 1. Prestazioni in economia

Le tariffe in economia, come ad esempio: frutta e ver-dura, materiale da costruzione, laterizi in genere, scarico da aeromobile a veicolo, carico e scarico bilici e contai-ners, vengono compensate fi no a otto ore giornaliere alla tariffa oraria di Euro 17,00.

Art. 2. Tariffe al quintale

1. Coke, torba, alla rinfusa: Euro 0,63. 2. Argilla e terra alla rinfusa: Euro 0,63. 3. Cereali in genere, grano, riso, farina, mangime,ecc.

da vagone a veicolo e viceversa: Euro 0,45; 3/1. da veicolo a magazzino: Euro 0,54. 4. Pasta e alimentari in genere in sacchi, da vagone a

veicolo e viceversa: Euro 0,45. 5. Burro e altri generi in mastelli: Euro 0,45; 5/1. da veicolo a magazzino fi no a 30 mt: Euro 0,45; 5/2. in pacchetti o scatoloni fi no a 50 kg: Euro 0,50. 6. Medicinali: Euro 0,69. 7. Ferro e metalli: putrelle, rotaie, da vagone a veicolo

e viceversa: Euro 0,69. 8. Tondelli, ferramenta e rottami: Euro 0,56. 9. Prodotti chimici e plastici da vagone a veicolo e vi-

ceversa, in sacchi, in casse o in balle: Euro 0,59; 9/1. idem fi no a 50 kg.: Euro 0,66; 9/2. idem, in fusti: Euro 0,66. 10. Filati in rocche, con un minimo garantito di 100 ql.

a chiamata: Euro 0,66. 11. Stoffe in genere: Euro 0,81.

12. Collettame in genere, da vagone a veicolo e vice-versa: Euro 0,66.

13. Carni fresche e congelate, da vagone a veicolo e viceversa:

carne bovina: Euro 0,98; carne suina: Euro 1,20.

14. Bestiame vivo, bovino ed equino: a capo: Euro 2,45. 15. Capi baby: a vagone fi no a 35 metri cubi: Euro 17,79; 15/1. a vagone oltre i 35 metri cubi: Euro 22,40. 16. Vitelli da latte: a vagone fi no a 35 metri cubi: Euro 17,79; 16/1. a vagone oltre i 35 metri cubi: Euro 22,40. 17. Suinetti adulti, da vagone a veicolo:

a vagone fi no a 35 metri cubi: Euro 17,79; a vagone oltre i 35 metri cubi: Euro 22,40.

18. Suinetti giovani, da vagone a veicolo: a vagone fi no a 35 metri cubi: Euro 17,79; a vagone oltre i 35 metri cubi: Euro 22,40,

19. Solo conta a foraggiamento: a vagone: Euro 5,62; 20. Accompagnamento bestiame da allevamento, dalla

partenza al ritorno, per ogni accompagnatore vitto e al-loggio compreso: Euro 95,55,

Le tariffe al quintale subiranno maggiorazioni per le seguenti operazioni:

1) Stivaggio o disistivaggio: Euro 0,23; 2) Accatastamento da mt. 2.50 a mt. 5: Euro 0,23; 3) Per percorsi oltre i mt. 30 e per ogni mt. 30 in più

o frazione: Euro 0,23; 4) Per ogni piano: Euro 0,23.

Art. 3. Prestazioni portabagagli

Tariffe dei portabagagli presso porti, stazioni e aero-porti per il trasporto di ogni collo o bagaglio che abbia come somma delle tre dimensioni ( altezza + lunghezza + larghezza ) un massimo di mt 2 lineari e peso inferiore a kg. 30: Euro 1,99.

Oltre tali dimensioni e peso, l’importo è determinato tra le parti.

La tariffa esclude le operazioni di carico, scarico e sti-vaggio da automezzi diversi dall’autovettura pubblica o privata.

Sosta o impiego del facchino, su richiesta del cliente, oltre i primi 15 minuti e per ogni 15 minuti o frazione in più indipendentemente dal numero dei colli: Euro 4,65.

Art. 4. Maggiorazioni per lavoro straordinario,

notturno, festivo 1. Per prestazioni effettuate in giorno festivo: 45%. 2. Per prestazioni effettuate in giorno di sabato: 30%. 3. Per lavoro notturno dalle 22 alle 6: 30%. 4. In casi di applicazione delle tariffe ad ora, oltre le 8

ore giornaliere: 30%. Art. 5.

Rimborsi Rimborso pasto: Euro 9,44. Rimborso per auto e/o mezzo di trasporto nell’ambito

della provincia: Euro 16,09.

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GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 3917-2-2011

Art. 6. Pagamento

Salvo diverse pattuizioni in atto tra l’organismo eco-nomico e la committente, le prestazioni dovranno essere saldate alla presentazione della fattura.

Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Uf-fi ciale della Repubblica italiana ed avrà effi cacia dal 1° gennaio 2011.

Varese, 9 dicembre 2010

Il direttore provinciale ad interim : CAMPI

11A01581

DECRETO 30 dicembre 2010 . Costituzione del Comitato provinciale INPS di Monza.

IL DIRETTORE PROVINCIALE DEL LAVORO DI MILANO

Visto l’art. 34 del decreto del Presidente della Re-pubblica 30 aprile 1970, n. 639, così come sostituito dall’art. 44 della legge 9 marzo 1989, n. 88;

Visto l’art. 35 del decreto del Presidente della Repub-blica 30 aprile 1970, n. 639, riguardante le procedure e i criteri di costituzione dei Comitati Provinciali I.N.P.S.;

Visto l’art. 7, comma 10, della legge 30 luglio 2010 di conversione del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, recante «Misure urgenti in materia di stabilizzazione fi -nanziaria e di competitività economica», che ha previsto la riduzione «in misura non inferiore al 30%» del numero dei componenti dei Comitati Provinciali I.N.P.S. di cui all’art. 34 del decreto del Presidente della Repubblica 30 aprile 1970, n. 639, così come sostituito dall’art. 44 della legge 9 marzo 1989, n. 88;

Vista la nota Ministeriale prot. n. 12/I/0027148 del 26 aprile 2010 della Direzione Generale delle Risorse Umane e Affari Generali del Ministero del lavoro e delle politiche sociali con la quale il Direttore Generale attribu-isce al Direttore della Direzione Provinciale del Lavoro di Milano l’incarico di istituire il Comitato Provinciale I.N.P.S. di Monza;

Viste le circolari del Ministero del lavoro e della pre-videnza sociale - Direzione Generale della Previdenza e Assistenza Sociale - Divisione III - n. 31/89 del 14 aprile 1989 e n. 33/89 del 19 aprile 1989, con cui sono state impartite istruzioni per la costituzione dei Comitati Pro-vinciali dell’INPS in attuazione della legge n. 88/89;

Vista la nota Ministeriale - Segretariato Generale - Div. I - prot. n. 11/I/0001996 del 9 luglio 2010 con la qua-le vengono fornite linee d’indirizzo alle Direzioni Pro-vinciali, al fi ne di uniformare l’applicazione dell’art. 7, comma 10 del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78 e viene altresì precisato che, in attuazione di tale disposi-zione, i Comitati Provinciali dell’INPS dovranno essere ridotti da venti a quattordici componenti come di seguito specifi cato:

n. 7 rappresentanti dei lavoratori dipendenti di cui n. 1 in rappresentanza dei dirigenti d’azienda;

n. 2 rappresentanti dei datori di lavoro; n. 2 rappresentanti dei lavoratori autonomi; il Direttore della Direzione Provinciale del Lavoro

territorialmente competente; il Direttore della Ragioneria Territoriale dello Stato

territorialmente competente;

il Dirigente della sede provinciale INPS territorial-mente competente;

Vista la circolare del Ministero del lavoro e della pre-videnza sociale n. 14/95 prot. n. 12035 dell’11 gennaio 1995, con la quale sono fornite indicazioni, con i relativi criteri di valutazione, per la determinazione del grado di rappresentatività;

Considerato in particolare che tale circolare ha indivi-duato i seguenti criteri di valutazione per la determinazio-ne del grado di rappresentatività:

1) consistenza numerica del sindacato; 2) signifi cativa presenza territoriale sul piano

nazionale; 3) attività di tutela di interessi individuali e collettivi

con particolare riferimento alla contrattazione collettiva; Considerato che sono state interpellate le seguenti Or-

ganizzazioni Sindacali a carattere nazionale: CGIL Confederazione Generale Italiana del Lavoro; CISL Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori; UIL Unione Italiana del Lavoro; UGL Unione Generale del Lavoro; CISAL Confederazione Italiana Sindacati Autonomi

Lavoratori; CONFSAL Confederazione Generale Sindacati Au-

tonomi Lavoratori; CIDA Confederazione Italiana Dirigenti di Azienda

e Alte Professionalità; MANAGERITALIA Federazione Nazionale dei Di-

rigenti, Quadri e Professionisti del Commercio, Trasporti, Turismo, Servizi, Terziario Avanzato;

CONFINDUSTRIA Confederazione Generale dell’Industria Italiana;

CONFAPI Confederazione Italiana delle Piccole e Medie Industrie;

ANCE Associazione Nazionale Costruttori Edili; CONFCOMMERCIO Confederazione Generale

Italiana delle Imprese, delle Attività Professionali e del Lavoro Autonomo;

CONFESERCENTI Confederazione Italiana Eser-centi Attività Commerciali Ausiliarie del Turismo;

ABI Associazione Bancari d’Italia; ANIA Associazione Nazionale per le Imprese

Assicuratrici; CONFARTIGIANATO Confederazione Generale

Italiana dell’Artigianato; CNA Confederazione Nazionale dell’Artigianato; CASARTIGIANI Confederazione Artigiana Sinda-

cati Autonomi; CLAAI Confederazione delle Libere Associazioni

Artigiane; COLDIRETTI Confederazione Nazionale Coltiva-

tori Diretti; CIA Confederazione Italiana Agricoltori (ex

Confcoltivatori); Esperiti gli accertamenti previsti dall’art. 35 del citato

decreto del Presidente della Repubblica n. 639/70 ed ac-quisiti dalla Camera di commercio industria artigianato e agricoltura, dalla Direzione Provinciale INPS di Monza i dati di valutazione atti a dedurre l’importanza ed il grado di sviluppo delle diverse attività produttive nel territorio provinciale di riferimento e la consistenza numerica ed il diverso indice annuo di occupazione delle forze lavoro che vi sono impiegate; analizzati, altresì, i dati contenu-ti nel Report dell’ASL di Monza, relativi all’anno 2010, «Infortuni sul lavoro e malattie professionali nell’Asl di Monza e Brianza», che rispecchiano in maniera dettaglia-

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ta il contesto economico del territorio della provincia di Monza;

Rilevato che, da tali dati, visti anche gli elementi in-formativi forniti dalle Associazioni ed Organizzazioni Sindacali, i settori economici maggiormente interessa-ti all’attività dell’Istituto ed in particolare alle funzioni del Comitato Provinciale sono quelli industriale e com-merciale per quanto riguarda i datori di lavoro; quelli commerciale, artigianale e agricolo per quanto riguarda i lavoratori autonomi, e quelli industriale, commercia-le, artigianale e agricolo per quanto riguarda i lavoratori dipendenti;

Considerato che la composizione del Comitato Provin-ciale INPS deve rispondere all’esigenza di assicurare la presidenza delle Speciali Commissioni di cui all’art. 46 della legge 9 marzo 1989, n. 88, ai rappresentanti indicati nel terzo comma della medesima disposizione;

Tenuto conto degli elementi di valutazione in possesso della scrivente Direzione Provinciale del Lavoro con ri-ferimento all’attività di conciliazione delle controversie di lavoro;

Precisato che gli accertamenti effettuati al fi ne di stabi-lire il requisito del maggior grado della rappresentatività, anche sulla base della effettiva operatività delle Associa-zioni e delle Organizzazioni interessate, garantendo al contempo il principio del pluralismo partecipativo, hanno riguardato:

1) consistenza numerica dei soggetti rappresentati dalle singole associazioni ed organizzazioni sindacali, rilevati sulla base dei dati dalle medesime forniti e cor-relati anche alla rilevanza ed al livello di sviluppo oltre che all’indice di occupazione delle forze lavoro impiegate nelle diverse attività produttive;

2) ampiezza e diffusione territoriale delle strutture organizzative sul piano provinciale di ciascuna organiz-zazione sindacale;

3) partecipazione alla formazione e stipulazione dei contratti e accordi collettivi di lavoro a livello provinciale;

4) partecipazione alla trattazione dei tentativi di con-ciliazione delle controversie individuali di lavoro esperite dalla Commissione di Conciliazione istituita presso la Di-rezione Provinciale del lavoro di Milano, nonché alla trat-tazione di vertenze di lavoro conciliate in sede sindacale con successivo deposito del verbale presso la Direzione Provinciale del lavoro;

Considerato che, per quanto attiene ai rappresentanti dei datori di lavoro, il criterio di rappresentatività deve essere individuato in ogni specifi co settore economico, che si esprime attraverso interessi collettivi diversi, nella specialità, nella qualità e nella rilevanza degli stessi;

Precisato che, nel procedimento di comparazione pro-pedeutico al giudizio conclusivo, individuati i settori economici meritevoli di rappresentanza, i dati acquisiti in relazione alle diverse Associazioni ed Organizzazioni interpellate sono stati proporzionati in riferimento a cia-scuno dei criteri defi niti al fi ne di stabilire il requisito del maggior grado della rappresentatività;

che si è successivamente proceduto a determinare la media complessiva dei dati proporzionali così individua-ti, attribuendo particolare rilevanza al livello di partecipa-zione alla trattazione, in sede conciliativa, delle contro-versie di lavoro;

Considerato che dalle risultanze degli atti istruttori e dalle conseguenti valutazioni comparative risultano mag-giormente rappresentative le seguenti organizzazioni sindacali;

Per i lavoratori dipendenti: CGIL; CISL;

UIL; CISAL; CIDA.

Per i datori di lavoro: CONFCOMMERCIO; CONFINDUSTRIA.

Per i lavoratori autonomi: CONFARTIGIANATO; COLDIRETTI;

Viste le designazioni delle Organizzazioni sindacali interessate;

Decreta: È costituito presso la sede provinciale dell’I.N.P.S.

di Monza il Comitato Provinciale dell’Istituto di cui all’art. 44 della legge 9 marzo 1989, n. 88, così come rimodulato dall’art. 7, comma 10, del decreto-legge del 31 maggio 2010, n. 78, composto come segue:

Membri in rappresentanza dei lavoratori dipendenti: 1) Pirovano Dario (CGIL); 2) Zappa Carlo (CGIL); 3) Buzzi Aristide Stefano (CISL); 4) Meroni Ambrogio (CISL); 5) Pressato Gastone Paolo (UIL); 6) Mellere Dora (CISAL); 7) Eliantonio Oscar (CIDA).

Membri in rappresentanza dei datori di lavoro: 1) Poppi Marco (CONFCOMMERCIO Imprese per

l’Italia Milano Monza Brianza); 2) Galdini Simonetta (Confi ndustria Monza e

Brianza). Membri in rappresentanza dei lavoratori autonomi:

1) Tonini Vittorio (APA CONFARTIGIANATO); 2) Locatelli Enzo (Federazione Interprovinciale Col-

diretti di Milano e Lodi). Il Direttore pro tempore della Direzione Provinciale

del Lavoro di Milano o un proprio delegato. Il Direttore pro tempore della Ragioneria Provinciale

di Stato Milano o un proprio delegato. Il Direttore pro tempore della sede Provinciale dell’IN-

PS di Monza o un proprio delegato. Il Comitato composto come sopra ha la durata di quat-

tro anni. Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Uf-

fi ciale della Repubblica italiana e nel Bollettino uffi ciale del Ministero del lavoro e delle politiche sociali.

Avverso il presente decreto è ammesso, ai sensi del combinato disposto degli articoli 29 e 41 del decreto legi-slativo 2 luglio 2010, n. 104, ricorso innanzi al Tribunale amministrativo regionale della Lombardia, entro il termi-ne di sessanta giorni dalla pubblicazione nella Gazzetta Uffi ciale , o in alternativa, ai sensi dell’art. 9 del decre-to del Presidente della Repubblica n. 1199/1971, ricorso straordinario al Capo dello Stato entro il termine di cen-toventi giorni dalla medesima pubblicazione.

Milano, 30 dicembre 2010

Il direttore provinciale: WEBER

11A01585

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GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 3917-2-2011

DECRETO 4 gennaio 2011 . Ricostituzione della commissione provinciale di concilia-

zione del lavoro di Livorno.

IL DIRETTORE PROVINCIALE DEL LAVORO DI LIVORNO

Vista la legge 4 novembre 2010, n. 183 e, segnatamen-te, l’art. 31 che ha sostituito l’art. 410 del c.p.c.;

Vista la lettera del Ministero del lavoro e delle politi-che sociali prot. 11/I/0003428/MA002.A001 del 25 no-vembre 2010 e la nota della Presidenza del Consiglio dei Ministri DFP56651 P-1.2.3.3 del 21 dicembre 2010;

Considerata la necessità di provvedere al rinnovo del-la Commissione Provinciale di Conciliazione operan-te presso questa D.P.L., valutando la rappresentatività espressa dalle associazioni datoriali e sindacali in ambito provinciale;

Atteso che è stata data comunicazione agli eventuali interessati dell’avvio dell’istruttoria per il rinnovo della citata Commissione mediante pubblicazione presso il Co-mune di Livorno;

Interpellate le seguenti associazioni datoriali ed orga-nizzazioni sindacali provinciali: Associazione fra gli In-dustriali della provincia di Livorno, A.P.I. Toscana, Con-fcommercio, Confesercenti, C.N.A., Unione Provinciale Agricoltori, Confederazione Italiana Agricoltori, Coldi-retti, Confartigianato, C.G.I.L, C.I.S.L., U.I.L., CISAL, CESAC, U.S.B., U.G.L., Federmanager;

Esperiti gli atti istruttori fi nalizzati all’accertamento del grado di rappresentatività a livello provinciale con riguardo alla:

consistenza numerica degli iscritti su base provinciale;

ampiezza e diffusione delle articolazioni territoriali sul territorio provinciale;

partecipazione alla stipulazione di contratti collettivi provinciali ed integrativi aziendali;

attività svolta in favore degli associati, con parti-colare riferimento al numero di controversie come risul-tanti dagli atti della Direzione Provinciale del lavoro di Livorno;

al numero dei verbali in sede sindacale, depositati presso la Direzione Provinciale del lavoro;

Acquisiti dalla locale Camera di commercio, industria ed artigianato i necessari dati di valutazione, atti a stabi-lire l’ampiezza ed il grado di sviluppo dei singoli settori produttivi;

Considerato che la comparazione dei dati camerali con quelli già acquisiti dall’Uffi cio e quelli fatti pervenire dal-le singole associazioni, convergono nel far emergere, in ambito provinciale, i settori dell’industria, dell’artigiana-to dell’agricoltura e del terziario;

Tenuto conto altresì che la valutazione comparativa condotta alla stregua dei parametri sopra citati, consente di ritenere maggiormente rappresentative a livello pro-vinciale - in settori sopraindicati - l’Associazione degli Industriali, la Confcommercio, la Confederazione Nazio-nale dell’Artigianato (C.N.A.) e l’Unione degli Agricol-tori, C.G.I.L., C.I.S.L., U.I.L. e C.I.S.A.L.;

Viste le intese raggiunte localmente tra le strutture territoriali delle Associazioni datoriali C.N.A. ed A.P.I.; Confcommercio e Confesercenti; Unione Provinciale Agricoltori, Coldiretti e C.I.A.;

Preso atto delle designazioni effettuate dalle predette organizzazioni sindacali, individuate come maggiormen-te rappresentative;

Decreta: È ricostituita presso la Direzione Provinciale del lavoro

di Livorno la Commissione provinciale di conciliazione , così composta:

Presidente: il Direttore della D.P.L. di Livorno o un suo delegato.

Componenti effettivi in rappresentanza dei datori di lavoro:

dott. Filippo Notaro designato dalla Associazione Industriali;

dott.ssa Stefania Milazzo designata dalla Confcommercio;

P.I. Enzo Catarsi designato dalla C.N.A.; rag. Roberto Caroti designato dall’Unione Provin-

ciale Agricoltori. Componenti effettivi in rappresentanza dei lavoratori:

sig. Emiliano Sartorio designato dalla C.G.I.L.; sig. Antonio Maglione designato dalla C.I.S.L.; dott.ssa Miriam Orlandi designata dalla U.I.L.; sig. Luca Rocchi designato dalla C.I.S.A.L.

Componenti supplenti in rappresentanza dei datori di lavoro:

dott. Ettore Bartolo designato dalla Associazione Industriali;

sig.ra Catia Ciardi designata dalla Confesercenti; dott.ssa Giulia Massini designata dalla A.P.I.; dott. Stefano Poleschi designato dalla C.I.A.

Componenti supplenti in rappresentanza dei lavoratori: sig.ra Serena Fenzi designata dalla C.G.I.L.; sig. Alberto Faccendoni designato dalla C.I.S.L.; sig.ra Simonetta Novi designata dalla U.I.L.; sig. Roberto Buonamini designato dalla C.I.S.A.L.

Avverso il presente decreto è ammesso ricorso al TAR della Toscana entro i termini e con le modalità previste dalla normativa vigente.

Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Uf-fi ciale della Repubblica italiana e nel Bollettino uffi ciale del Ministero del lavoro e delle politiche sociali.

Livorno, 4 gennaio 2011 Il direttore provinciale: MANCINO

11A01582

DECRETO 7 gennaio 2011 . Ricostituzione della commissione provinciale di concilia-

zione del lavoro di Milano.

IL DIRETTORE PROVINCIALE DEL LAVORO DI MILANO

Visto il terzo comma dell’art. 410 del codice di proce-dura civile, come, da ultimo, sostituito dall’art. 31 della legge 4 novembre 2010, n. 183;

Vista la nota prot. 0003428 del 25 novembre 2010 con cui il Segretariato Generale del Ministero del lavoro e delle politiche sociali ha fornito alle Direzioni provinciali del lavoro le prime istruzioni operative nella fase transito-ria connesse all’attuazione di quanto disposto dall’art. 31 della legge 4 novembre 2010, n. 183;

Atteso in particolare che, con tale nota, è stato precisa-to, tra l’altro, che:

le Organizzazioni sindacali e le Associazioni dato-riali maggiormente rappresentative a livello territoriale di cui al citato terzo comma dell’art. 410 del codice di

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GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 3917-2-2011

procedura civile andranno «temporaneamente individua-te secondo i criteri già forniti da questo Ministero con Circolare n. 14 dell’11 gennaio 1995 a proposito della ri-costituzione dei Comitati provinciali Inps»;

il decreto direttoriale di ricostituzione della Com-missione provinciale di conciliazione andrà adottato en-tro il quarantacinquesimo giorno dalla data di entrata in vigore della legge 4 novembre 2010, n. 183;

Vista la citata circolare n. 14/95 prot. n. 12035 dell’11 gennaio 1995, con la quale sono fornite indicazio-ni, con i relativi criteri di valutazione, per la determina-zione del grado di rappresentatività;

Atteso in particolare che tale circolare ha individuato i seguenti criteri di valutazione per la determinazione del grado di rappresentatività:

1) consistenza numerica del sindacato; 2) signifi cativa presenza territoriale sul piano

nazionale; 3) attività di tutela di interessi individuali e collettivi

con particolare riferimento alla contrattazione collettiva; Considerato che, vista anche la brevità del termine en-

tro cui procedere all’adozione del decreto direttoriale di ricostituzione della Commissione provinciale di conci-liazione e la connessa esigenza di garantire la necessaria continuità dell’azione amministrativa conciliativa, la va-lutazione della maggiore rappresentatività a livello terri-toriale è stata temporaneamente operata sulla base degli elementi informativi già acquisiti dall’Uffi cio nell’ambito dell’ultimando procedimento istruttorio propedeutico alla ricostituzione del Comitato provinciale INPS di Milano di cui all’art. 34 del decreto del Presidente della Repubblica 30 aprile 1970, n. 639, così come sostituito dall’art. 44 della legge 9 marzo 1989, n. 88, ferma restando la possi-bilità del successivo avvio di un ulteriore procedimento comparativo, anche alla luce di quanto statuito, al riguar-do, dalla giurisprudenza amministrativa ( cfr. TAR Puglia sentenza 21 gennaio 1991, n. 59);

Tenuto conto degli elementi di valutazione in possesso della scrivente Direzione Provinciale del Lavoro con rife-rimento all’attività di conciliazione delle controversie di lavoro ed alla stipulazione di contratti e accordi collettivi di lavoro a livello provinciale;

Precisato che gli accertamenti effettuati al fi ne di stabi-lire il requisito del maggior grado della rappresentatività, anche sulla base della effettiva operatività delle Associa-zioni e delle Organizzazioni interessate, garantendo al contempo il principio del pluralismo partecipativo, hanno riguardato:

1) consistenza numerica dei soggetti rappresentati dalle singole associazioni ed organizzazioni sindacali, ri-levati sulla base dei dati dalle medesime forniti;

2) ampiezza e diffusione territoriale delle strutture organizzative sul piano provinciale di ciascuna organiz-zazione sindacale;

3) partecipazione alla formazione e stipulazione dei contratti e accordi collettivi di lavoro a livello provinciale;

4) partecipazione alla trattazione dei tentativi di con-ciliazione delle controversie individuali di lavoro esperite dalla Commissione di Conciliazione istituita presso la Di-rezione Provinciale del lavoro di Milano, nonché alla trat-tazione di vertenze di lavoro conciliate in sede sindacale con successivo deposito del verbale presso la Direzione Provinciale del lavoro;

che, nel procedimento di comparazione propedeuti-co al giudizio conclusivo, i dati acquisiti in relazione alle diverse Associazioni ed Organizzazioni interpellate sono stati proporzionati in riferimento a ciascuno dei criteri defi niti al fi ne di stabilire il requisito del maggior grado della rappresentatività;

che si è successivamente proceduto a determinare la media complessiva dei dati proporzionali così individua-

ti, attribuendo particolare rilevanza - trattandosi di dati rilevabili direttamente dall’Uffi cio - al livello di parteci-pazione alla trattazione, in sede conciliativa, delle contro-versie di lavoro ed alla formazione e stipulazione dei con-tratti e accordi collettivi di lavoro a livello provinciale;

Considerato che, dalle risultanze degli atti istruttori e dalle conseguenti valutazioni comparative, risultano maggiormente rappresentative a livello territoriale le se-guenti Organizzazioni:

Organizzazioni sindacali: CGIL; CISL; UIL; UGL.

Associazioni Datoriali: ASSOLOMBARDA; CONFAPI Milano; CONFOMMERCIO Milano - Monza e Brianza; UNIONE ARTIGIANI della Provincia di Milano;

Viste le designazioni operate delle Organizzazioni sin-dacali e dalle Associazioni datoriali interessate nell’am-bito del presente procedimento istruttorio ovvero dell’at-tuale Commissione di conciliazione;

Decreta: È ricostituita la Commissione di conciliazione prevista

dall’articolo 410, terzo comma, del codice di procedura civile, composta come segue:

Organizzazioni sindacali. Membri effettivi:

Igor Giussani (CGIL); Luigi Eforti (CISL); Edoardo Autorino (UIL); Riccardo Uberti (UGL).

Membri supplenti: Sergio Postiglione (CGIL); Ambrogia Gatti (CISL); Franca Mazzei (UIL); Enzo Dellantonio (UGL).

Associazioni datoriali. Membri effettivi:

Luca Pio Guida (ASSOLOMBARDA); Matteo Carbonera (CONFAPI Milano); Manuela Sangiorgio (CONFOMMERCIO Milano -

Monza e Brianza); Franco Scarpanti (UNIONE ARTIGIANI della Pro-

vincia di Milano). Membri supplenti:

Manuela Zocco Ramazzo (ASSOLOMBARDA); Elisa Godino (CONFAPI Milano); Aldo Buongiovanni (CONFOMMERCIO Milano -

Monza e Brianza); Pietro Venafro (UNIONE ARTIGIANI della Provin-

cia di Milano). Il Direttore pro tempore della Direzione Provinciale

del lavoro di Milano o un proprio delegato. Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Uf-

fi ciale della Repubblica italiana e nel Bollettino uffi ciale del Ministero del lavoro e delle politiche sociali.

Avverso il presente decreto è ammesso, ai sensi del combinato disposto degli articoli 29 e 41 del decreto legi-slativo 2 luglio 2010, n. 104, ricorso innanzi al Tribunale amministrativo regionale della Lombardia, entro il termi-

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GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 3917-2-2011

ne di sessanta giorni dalla pubblicazione nella Gazzetta Uffi ciale , o in alternativa, ai sensi dell’art. 9 del decreto del Presidente della Repubblica n. 1199/71, ricorso stra-ordinario al Capo dello Stato entro il termine di centoven-ti giorni dalla medesima pubblicazione.

Milano, 7 gennaio 2011

Il direttore provinciale: WEBER

11A01583

DECRETO 12 gennaio 2011 . Ricostituzione della commissione provinciale di concilia-

zione del lavoro di Reggio Calabria.

IL DIRETTORE PROVINCIALE DEL LAVORO DI REGGIO CALABRIA

Visto il decreto direttoriale n. 15/95 del 1° febbraio 1995 concernente la ricostituzione presso la Direzione Provinciale del lavoro di Reggio Calabria della Commis-sione provinciale di conciliazione, ai sensi dell’art. 410 c.p.c., come modifi cato dall’art. 1 della legge 11 agosto 1973, n. 533;

Visto l’art. 31 della legge n. 183 del 4 novembre 2010 che ha modifi cato l’art. 410 c.p.c., stabilendo, fra l’altro, che le commissioni di conciliazioni istituite presso le Di-rezioni Provinciali del lavoro devono essere composte dal Direttore dell’Uffi cio stesso o da un suo delegato, o da un Magistrato collocato a riposo, in qualità di Presidente e da quattro rappresentanti effettivi e da quattro supplenti dei datori di lavoro e da quattro rappresentanti effettivi e da quattro supplenti dei lavoratori, designati dalle rispettive Organizzazioni Sindacali maggiormente rappresentative a livello territoriale;

Esaminata la circolare del Ministero del lavoro e del-le politiche sociali - Segretariato generale prot. n. 3428 del 25 novembre 2010, recante prime istruzioni operati-ve nella fase transitoria relativamente alle conciliazioni presso le Direzioni Provinciali del lavoro;

Ritenuto di dover procedere alla ricostituzione della Commissione di Conciliazione secondo i criteri indicati nella suddetta circolare;

Viste le designazioni effettuate dalle Associazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori maggiormente rappre-sentative, che, sulla base dei dati in possesso di questa Direzione, hanno titolo a fare parte della istituenda Com-missione di Conciliazione;

Decreta:

Art. 1. È ricostituita presso la Direzione Provinciale del lavoro

di Reggio Calabria la Commissione di Conciliazione, ex art. 410 c.p.c.

Art. 2. La Commissione è composta come segue: Direttore della Direzione Provinciale del lavoro di Reg-

gio Calabria o un suo delegato - in qualità di Presidente. Rappresentanti effettivi dei datori di lavoro:

Giubilo Fabio - Confcommercio; Cozzupoli Francesca - Confi ndustria; Politi Angelo - Confagricoltura; Misitano Giovanni - Unione Provinciale Artigiani

- CASA. Rappresentanti effettivi dei lavoratori:

Caridi Salvatore - CGIL;

Toscano Antonio - CISL; Pratico’ Antonio - UIL; Morena Francesco - UGL.

Rappresentanti supplenti dei datori di lavoro: Criaco Marco - Confcommercio; Vita Giovanni Paolo - Confi ndustria; Lagana’ Alessandra - Confagricoltura; Calabro’ Caterina - Unione Prov.le Artigiani - CASA.

Rappresentanti supplenti dei lavoratori: Pedulla’ Maria Antonietta - CGIL; Spano’ Francesco - CISL; Tauro Giacomo - UIL; Plutino Donato - UGL.

Art. 3. La Commissione di Conciliazione come sopra ricosti-

tuita dura in carica quattro anni. Il presente decreto sarà inviato per la pubblicazione

nella Gazzetta Uffi ciale della Repubblica italiana. Reggio Calabria, 12 gennaio 2011

Il direttore provinciale: BOLIGNANO

11A01584

MINISTERO DELLE INFRASTRUTTUREE DEI TRASPORTI

DECRETO 3 gennaio 2011 . Recepimento della direttiva 2010/61/UE della Commissio-

ne del 2 settembre 2010 che adegua per la prima volta al progresso scientifi co e tecnologico gli allegati della direttiva 2008/68/CE del Parlamento europeo e del Consiglio relativa al trasporto interno di merci pericolose.

IL MINISTRODELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI

Visto l’art. 229 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, recante «Nuovo Codice della Strada» e succes-sive modifi cazioni ed integrazioni, che delega i Ministri della Repubblica a recepire, secondo le competenze loro attribuite, le direttive comunitarie concernenti le materie disciplinate dallo stesso codice;

Visto l’art. 168 del citato Codice della Strada, ed in particolare il comma 6, che rimette a decreti del Ministro dei trasporti, ora Ministro delle infrastrutture e dei tra-sporti, il recepimento di direttive comunitarie in materia di norme di sicurezza del trasporto su strada delle merci pericolose;

Visto il decreto legge 16 maggio 2008, n. 85, converti-to, con modifi cazioni, dalla legge 14 luglio 2008, n. 121, recante «Disposizioni urgenti per l’adeguamento delle strutture di Governo in applicazione dell’art, 1, commi 376 e 377, della legge 24 dicembre 2007», che ha istituito il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti;

Visto il decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 35, di attuazione della direttiva 2008/68/CE relativa al trasporto interno di merci pericolose ed in particolare l’art. 5 che rimette al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti il recepimento delle direttive comunitarie concernenti l’adeguamento al progresso scientifi co e tecnico recanti modifi che agli allegati dell’ADR, del RID e dei regola-menti allegati all’ADN;

Vista la direttiva 2010//61/UE della Commissione del 2 settembre 2010, che adegua per la prima volta al

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GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 3917-2-2011

progresso scientifi co e tecnico gli allegati della direttiva 2008/68/CE del Parlamento europeo e del Consiglio re-lativa al trasporto interno di merci pericolose pubblicata nella Gazzetta uffi ciale dell’Unione europea n. L 233 del 3 settembre 2010;

ADOTTA

il seguente decreto

Art. 1. 1. Le lettere a) e b) , del comma 2, dell’art. 3 del decre-

to legislativo 27 gennaio 2010 n. 35 sono sostituite dalle seguenti:

a) negli allegati A e B dell’ADR, come applicabili a decorrere dal 1° gennaio 2011, restando inteso che i ter-mini «parte contraente» sono sostituiti dai termini «Stato membro», come opportuno;

b) nell’allegato del RID che fi gura come appendi-ce C della COTIF, applicabile con effetto dal 1° gennaio 2011, restando inteso che «Stato contraente del RID» è sostituito da «Stato membro», come opportuno»

Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Uffi -ciale della Repubblica italiana.

Roma, 3 gennaio 2011 Il Ministro: MATTEOLI

Registrato alla Corte dei conti il 25 gennaio 2011Uffi cio controllo atti Ministeri delle infrastrutture ed assetto del terri-

torio registro n. 1, foglio n. 56.

11A01900

MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI

DECRETO 17 dicembre 2010 . Disposizioni applicative del decreto legislativo 29 ottobre

2009, n. 149, circa le modalità per l’ammissione al Registro Nazionale delle varietà da conservazione di specie agrarie.

IL MINISTRO DELLE POLITICHE AGRICOLEALIMENTARI E FORESTALI

Vista la legge 25 novembre 1971, n. 1096, recante Di-sciplina dell’attività sementiera e successive modifi cazio-ne ed integrazioni;

Visto in particolare il comma 6 dell’art. 19 -bis della sopracitata legge n. 1096/71;

Vista la legge 20 aprile 1976, n. 195, recante Modifi che e integrazioni alla legge n. 25 novembre 1971, n. 1096, sulla disciplina della attività sementiera;

Visto il decreto del Presidente della Repubblica 8 ot-tobre 1973, n. 1065, recante: «Regolamento di esecuzio-ne della legge 25 novembre 1971, n. 1096» concernen-te la disciplina della produzione e del commercio delle sementi;

Visto il decreto legislativo del 29 ottobre 2009, n. 149, pubblicato sulla Gazzetta Uffi ciale della Repubblica ita-liana n. 254 del 31 ottobre del 2009 recante «Attuazio-ne della Direttiva 2008/62/CE concernente deroghe per l’ammissione di ecotipi e varietà agricole naturalmente adattate alle condizioni locali e regionali e minacciate di erosione genetica, nonché per la commercializzazione di sementi e di tuberi di patata a semina di tali ecotipi e varietà»;

Visto in particolare l’art. 22 del predetto decreto legi-slativo n. 149/2009 che prevede l’emanazione di disposi-zioni applicative per stabilire le modalità per l’ammissio-ne al Registro Nazionale delle varietà da conservazione;

Visto il decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 214, recante «Attuazione della direttiva 2002/89/CE concer-nente le misure di protezione contro l’introduzione e la diffusione nella Comunità di organismi nocivi ai vegetali o ai prodotti vegetali»;

Vista la legge 6 aprile 2004, n. 101, concernente «Rati-fi ca ed esecuzione del Trattato internazionale sulle risor-se fi togenetiche per l’alimentazione e l’agricoltura, con appendici, adottato dalla trentunesima conferenza della FAO a Roma il 3 novembre 2001»;

Visto il Piano nazionale sulla biodiversità di interes-se agricolo, approvato dalla Conferenza Stato Regioni il 14 febbraio 2008;

Vista la legge n. 101/2004 e in particolare l’art. 3, il quale stabilisce che le Regioni e Province autonome prov-vedono all’esecuzione del Trattato internazionale sulle risorse fi togenetiche per l’alimentazione e l’agricoltura;

Considerata la necessità di defi nire le modalità e i cri-teri per la presentazione delle domande di iscrizione e le modalità per la successiva istruttoria;

Acquisito il parere favorevole della Conferenza perma-nente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano espresso nella seduta del 18 novembre 2010;

Visto il decreto del Presidente della Repubblica 22 lu-glio 2009, n. 129, concernente il nuovo Regolamento di organizzazione del Ministero delle politiche agricole ali-mentari e forestali;

Visto il Decreto del Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali n. 1572 del 19 febbraio 2010, re-gistrato alla Corte dei Conti, recante individuazione degli Uffi ci dirigenziali di livello non generale.

Decreta:

Art. 1. Campo di applicazione

1. Il presente decreto dà applicazione all’art. 22 del de-creto legislativo 29 ottobre 2009, n. 149, relativo all’at-tuazione della Direttiva 2008/62/CE concernente deroghe per l’ammissione di ecotipi e varietà agricole naturalmen-te adattate alle condizioni locali e regionali e minacciate da erosione genetica, nonché per la commercializzazione di sementi e di tuberi di patata a semina di tali ecotipi e varietà, con particolare riferimento alle disposizioni applicative per stabilire le modalità per l’ammissione al registro nazionale.

Art. 2. Documentazione necessaria per la presentazione delle

domande d’iscrizione 1. L’iscrizione delle varietà da conservazione al Regi-

stro nazionale delle varietà avviene per iniziativa del Mi-nistero, delle Regioni o su richiesta di enti pubblici, isti-tuzioni scientifi che, organizzazioni, associazioni, singoli cittadini e aziende previo parere favorevole delle Regioni o Province autonome competenti per territorio.

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GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 3917-2-2011

2. La domanda di iscrizione deve essere inoltrata al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali tramite la regione o la provincia autonoma competente per territorio e deve contenere:

a) denominazione botanica e comune della specie; b) nome comune o nome locale della varietà e ogni

eventuale sinonimo; c) descrizione della varietà risultante da valutazio-

ni uffi ciali, non uffi ciali o da conoscenze acquisite con l’esperienza pratica durante la coltivazione, la riproduzio-ne e l’impiego;

d) zona di origine della varietà come defi nita all’art. 8 del decreto legislativo n. 149/2009;

e) notizie documentate di carattere storico e cultu-rale volte a dimostrare il legame tradizionale tra la colti-vazione della varietà da conservazione e l’ambito locale individuato;

f) zona o zone di produzione delle sementi come de-fi nite dall’art. 11 del decreto legislativo n. 149/2009;

g) superifi ce della zona di origine nella quale viene effettuata la produzione delle sementi e superfi ce di col-tivazione sulla quale si intede realizzare la produzione;

h) zona o zone di commercializzazione delle se-menti come defi nite dall’art. 13 del decreto legislativo n. 149/2009;

i) condizioni di coltivazione normalmente adottate con particolare riferimento agli investimenti unitari di semente;

j) quantitativo di sementi annualmente prodotte nel-la zona o nelle zone di origine;

k) condizioni tecniche per il mantenimento della va-rietà, nonché il responsabile o i responsabili del manteni-mento medesimo, ubicazione delle aziende ove il mante-nimento viene effettuato.

Sia la zona di origine sia la zona di commercializzazio-ne delle sementi devono essere individuate tramite l’in-dicazione dei pertinenti territori comunali e provinciali.

Art. 3. Costi per la registrazione

1. L’iscrizione delle varietà da conservazione al Regi-stro nazionale è gratuita, fatti salvi i costi per l’accerta-mento, ove necessario, della differenziabilità delle mede-sime varietà rispetto a quelle più simili.

2. L’accertamento della differenziabilità, su indicazio-ne delle regioni o delle province autonome o del Ministe-ro delle politiche agricole alimentari e forestali, si rende necessario nel caso in cui la documentazione presentata, con la domanda d’iscrizione, non fornisca elementi suffi -cienti per l’identifi cazione della varietà.

Art. 4. Misure particolari

1. La produzione dei prodotti sementieri di varietà da conservazione e la loro commercializzazione deve avve-nire nel rispetto della normativa fi tosanitaria nazionale e comunitaria.

2. Sono escluse dal campo di applicazione del pre-sente decreto le varietà geneticamente modifi cate di cui all’art. 19, comma 10 della legge 25 novembre 1971, n. 1096.

3. Con decreto del Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, da emanarsi previo parere della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato le Re-gioni e le Province autonome, entro dodici mesi dall’en-trata in vigore del presente decreto, saranno emanate le disposizioni applicative per l’attuazione dell’esercizio del diritto previsto dall’art. 19 -bis , comma 6 della legge 25 novembre 1971, n. 1096.

4. Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali comunica alle Regioni e Province autonome, su richiesta delle stesse, le superfi ci e l’ubicazione del-le aree di produzione delle sementi di cui all’art. 20 del decreto legislativo 29 ottobre 2009 n. 149, effettuate sul territorio di competenza, prima dell’inizio della stagione di produzione.

Art. 5. Esame delle domande e conclusione del procedimento

1. L’esame della domanda d’iscrizione delle varietà da conservazione al Registro nazionale è effettuato dalle Re-gioni o Province autonome competenti per territorio. Il parere di cui al precedente art. 2, comma 1 del presente decreto, è formulato entro 90 giorni dalla presentazione della richiesta.

2. L’ammissione delle varietà da conservazione al Re-gistro Nazionale, è effettuata tramite un provvedimento amministrativo del Ministero delle politiche agricole ali-mentari e forestali, da adottarsi entro 60 giorni dal ricevi-mento del parere espresso dalle Regioni o Province auto-nome competenti per territorio.

3. I termini del procedimento amministrativo di cui al presente articolo sono sospesi nel caso in cui sia necessa-rio integrare la documentazione presentata a corredo del-la domanda d’iscrizione, o nel caso in cui sia necessario dare avvio a prove varietali per l’accertamento del requi-sito della differenziabilità della varietà candidata, rispetto alle altre già conosciute.

Art. 6. Abrogazioni

È abrogato il Decreto 18 aprile 2008, pubblicato sul-la Gazzetta uffi ciale della Repubblica italiana n. 122, del 26 maggio 2008, recante «Disposizioni applicati-ve per la commercializzazione di sementi di varietà da conservazione».

Art. 7. Entrata in vigore

Il presente decreto sarà inviato alla registrazione della Corte dei Conti ed entrerà in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione sulla Gazzetta Uffi ciale della Repubblica italiana.

Roma, 17 dicembre 2010

Il Ministro: GALAN Registrato alla Corte dei conti il 28 gennaio 2011Uffi cio di controllo atti Ministeri delle attività produttive, registro n. 1,

foglio n. 94

11A01771

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GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 3917-2-2011

DECRETI E DELIBERE DI ALTRE AUTORITÀ AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO

DETERMINAZIONE 1° febbraio 2011 .

Inserimento del medicinale istamina dicloridrato, nell’elenco dei medicinali erogabili a totale carico del Ser-vizio sanitario nazionale ai sensi della legge n. 648/96, per l’indicazione: «Terapia di mantenimento nei pazienti adul-ti con leucemia mieloide acuta in prima remissione trattati contemporaneamente con interleuchina-2».

IL DIRETTORE GENERALE

Visti gli articoli 8 e 9 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300;

Visto l’art. 48 del decreto-legge 30 settembre 2003 n. 269, convertito nella legge 24 novembre 2003, n. 326, che istituisce l’Agenzia Italiana del Farmaco ed in parti-colare il comma 13;

Visto il decreto del Ministro della salute di concerto con i Ministri della funzione pubblica e dell’economia e fi nanze in data 20 settembre 2004, n. 245 recante nor-me sull’organizzazione ed il funzionamento dell’Agenzia Italiana del Farmaco, a norma del comma 13 dell’art. 48 sopra citato, ed in particolare l’art. 19;

Vista la legge 23 dicembre 1996 n. 648, di conver-sione del decreto-legge 21 ottobre 1996, n. 536, relativa alle misure per il contenimento della spesa farmaceutica e la determinazione del tetto di spesa per l’anno 1996, pubblicata nella Gazzetta Uffi ciale ( G.U. ) n. 300 del 23 dicembre 1996;

Visto il provvedimento della Commissione Unica del Farmaco (CUF) datato 20 luglio 2000, pubblicato nella Gazzetta Uffi ciale n. 219 del 19 settembre 2000 con er-rata-corrige nella Gazzetta Uffi ciale n. 232 del 4 ottobre 2000, concernente l’istituzione dell’elenco dei medicina-li innovativi la cui commercializzazione è autorizzata in altri Stati ma non sul territorio nazionale, dei medicinali non ancora autorizzati ma sottoposti a sperimentazione clinica e dei medicinali da impiegare per una indicazio-ne terapeutica diversa da quella autorizzata da erogarsi a totale carico del Servizio sanitario nazionale qualora non esista valida alternativa terapeutica, ai sensi dell’art. 1, comma 4, del decreto-legge 21 ottobre 1996 n. 536, con-vertito dalla legge 23 dicembre 1996 n. 648;

Visto ancora il provvedimento CUF datato 31 gennaio 2001 concernente il monitoraggio clinico dei medicinali inseriti nel succitato elenco, pubblicato nella G.U. n. 70 del 24 marzo 2001;

Atteso che il medicinale istamina dicloridrato ha rice-vuto la designazione di farmaco orfano e che l’Azienda produttrice ha provveduto a depositare in data 28 dicem-bre 2010 la documentazione necessaria per la richiesta di AIC per la stessa indicazione di cui sopra, e cioè: «Te-rapia di mantenimento nei pazienti adulti con leucemia mieloide acuta in prima remissione trattati contempora-neamente con interleuchina-2»;

Ritenuto opportuno consentire a soggetti affetti da tale patologia la prescrizione di detto medicinale a totale cari-co del Servizio sanitario nazionale “nelle more” di una sua prossima commercializzazione sul territorio nazionale;

Ritenuto necessario dettare le condizioni alle quali det-to medicinale viene inserito nell’elenco di cui al citato provvedimento datato 20 luglio 2000, concernente l’isti-tuzione dell’elenco stesso;

Tenuto conto della decisione assunta dalla Commis-sione consultiva Tecnico-Scientifi ca (CTS) nella riunione del 23 e 24 novembre 2010 – Stralcio Verbale n. 11;

Ritenuto pertanto di includere il medicinale istamina dicloridrato nell’elenco dei medicinali erogabili a totale carico del Servizio sanitario nazionale istituito ai sensi della legge 23 dicembre 1996 n. 648, per l’indicazione: «Terapia di mantenimento nei pazienti adulti con leuce-mia mieloide acuta in prima remissione trattati contempo-raneamente con interleuchina-2»;

Visto il decreto del Ministro del Lavoro, della Salu-te e delle Politiche Sociali del 16 luglio 2008, registra-to dall’Uffi cio Centrale del Bilancio al Registro Visti Semplici, Foglio n. 803 in data 18 luglio 2008, con cui il Prof. Guido Rasi è stato nominato Direttore Generale dell’Agenzia Italiana del Farmaco;

Visto il decreto del Ministro della Salute 28 settembre 2004 che ha costituito la Commissione consultiva Tecni-co-Scientifi ca dell’Agenzia Italiana del Farmaco;

Determina:

Art. 1. Il medicinale istamina dicloridrato è inserito, ai sensi

dell’art. 1, comma 4, del decreto-legge 21 ottobre 1996, n. 536, convertito dalla legge 23 dicembre 1996, n. 648, nell’elenco istituito col provvedimento della Commissio-ne Unica del Farmaco citato in premessa.

Art. 2. Il medicinale di cui all’art. 1 e’ erogabile a totale carico

del Servizio sanitario nazionale per l’indicazione: Terapia di mantenimento nei pazienti adulti con leucemia mieloi-de acuta in prima remissione trattati contemporaneamen-te con interleuchina-2, nel rispetto delle condizioni per esso indicate nell’allegato 1 che fa parte integrante della presente determinazione e con il seguente limite tempora-le: fi no ad approvazione della domanda di autorizzazione all’immissione in commercio, o al massimo per 12 mesi.

La presente determinazione ha effetto dal giorno suc-cessivo alla sua pubblicazione nella Gazzetta Uffi ciale della Repubblica italiana.

Roma, 1° febbraio 2011

Il direttore generale: RASI

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ALLEGATO 1

Denominazione: istamina dicloridrato. Indicazione terapeutica: La terapia di mantenimento con Ceplene è indicata nei pazienti adulti con leucemia mieloide acuta in prima remissione trattati contemporaneamente con interleuchina-2 (IL-2). L’efficacia di Ceplene non è stata pienamente dimostrata nei pazienti di età superiore ai 60 anni. Criteri di inclusione: Pazienti adulti affetti da Leucemia Mieloide Acuta in I remissione completa che sono stati sottoposti a chemioterapia di induzione e consolidamento, incluso il trapianto autologo di cellule staminali; entro 8 settimane dall’ultima dose di chemioterapia. Pazienti che hanno una conta piastrinica

75000/mmc e globuli bianchi 1500/mmc, normali livelli di PTT, livelli di GOT GPT e Bilirubina non superiori al doppio del valore normale, livelli di creatinina non superiori a 1.5 il valore normale. Pazienti con un buon Performance Status (0-1). Donne da almeno un anno in menopausa oppure che usano contraccezione orale o di barriera. Criteri di esclusione: Pazienti che devono essere sottoposti a trapianto allogenico. Pazienti affetti da Leucemia Acuta Promielocitica. Pazienti affetti da patologie cardiache di classe III o IV, affetti da ipotensione o grave ipertensione, instabilità vasomotoria, aritmie oppure che hanno avuto un infarto miocardico nei 12 mesi antecedenti, che soffrono di angina pectoris o aterosclerosi sintomatica. Pazienti con malattie neoplastiche, ad eccezione del carcinoma in situ della cervice uterina oppure carcinoma squamoso o basale della cute. Pazienti che soffrono di patologie del sistema nervoso oppure che hanno avuto un ictus nei 12 mesi antecedenti. Pazienti che soffrono di patologie psichiatriche. Pazienti che soffrono di patologie autoimmuni. Pazienti con ulcera peptica in fase attiva oppure che hanno avuto in passato ulcera peptica o malattia esofagea complicata con emorragia. Pazienti in trattamento con Clonidina, Steroidi e/o H2 antagonisti. Pazienti con ipersensibilità all’istamina oppure che hanno presentato negli ultimi 5 anni gravi allergie a cibo o farmaci che hanno richiesto trattamento. Donne in gravidanza ed allattamento. Periodo di prescrizione a totale carico del Servizio sanitario nazionale: fino a nuova determinazione dell’Agenzia Italiana del Farmaco. Piano terapeutico: Ceplene 0.5 mg somministrato per via sottocutanea lenta in 5-15 minuti 2 volte al giorno per 21 giorni consecutivi in associazione all’IL-2. Vengono eseguiti 10 cicli, ciascuno di 21 giorni, i primi 4 intervallati da 3 settimane di riposo, gli altri da 6 settimane di riposo. Altre condizioni da osservare: le modalità previste dagli articoli 4, 5, 6 del provvedimento datato 20 luglio 2000 citato in premessa, in relazione a: art. 4: istituzione del registro, rilevamento e trasmissione dei dati di monitoraggio clinico ed informazioni riguardo a sospensioni del trattamento (mediante apposita scheda come da Provvedimento 31 gennaio 2001, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 70 del 24 marzo 2001); art. 5: acquisizione del consenso informato, modalità di prescrizione e di dispensazione del medicinale; art. 6: rilevamento e trasmissione dei dati di spesa.

DATI DA INSERIRE NEL REGISTRO

==================================================================================== |Prima del trattamento | Prima di ogni ciclo | | e per i due mesi successivi | | alla fine del trattamento ==================================================================================== leucociti | + | + ------------------------------------------------------------------------------------ piastrine | + | + ------------------------------------------------------------------------------------ emoglobina | + | + ------------------------------------------------------------------------------------ creatinina | + | + ------------------------------------------------------------------------------------ funzione epatica | + | + ------------------------------------------------------------------------------------

---------------------------------------------------------------------------------- funzione renale | + | + ---------------------------------------------------------------------------------- PTT | + | + ---------------------------------------------------------------------------------- Aspirato midollare | + | + ---------------------------------------------------------------------------------- Test di gravidanza | + | ----------------------------------------------------------------------------------

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DETERMINAZIONE 1° febbraio 2011 . Esclusione del medicinale cetuximab (Erbitux), dall’elenco

dei medicinali erogabili a totale carico del Servizio Sanitario Nazionale ai sensi dell’articolo 1, comma 4, del decreto-legge 21 ottobre 1996 n. 536, convertito dalla legge 23 dicembre 1996, n. 648.

IL DIRETTORE GENERALE Visti gli articoli 8 e 9 del decreto legislativo 30 luglio

1999, n. 300; Visto l’art. 48 del decreto-legge 30 settembre 2003

n. 269, convertito nella legge 24 novembre 2003, n. 326, che istituisce l’Agenzia Italiana del Farmaco ed in parti-colare il comma 13;

Visto il decreto del Ministro della salute di concerto con i Ministri della funzione pubblica e dell’economia e fi nanze in data 20 settembre 2004, n. 245 recante nor-me sull’organizzazione ed il funzionamento dell’Agenzia Italiana del Farmaco, a norma del comma 13 dell’art. 48 sopra citato, ed in particolare l’art. 19;

Vista la legge 23 dicembre 1996 n. 648, di conversione del decreto-legge 21 ottobre 1996, n. 536, relativa alle misure per il contenimento della spesa farmaceutica e la determinazione del tetto di spesa per l’anno 1996, pubbli-cata nella Gazzetta Uffi ciale n. 300 del 23 dicembre 1996;

Visto il provvedimento della Commissione Unica del Farmaco (CUF) datato 20 luglio 2000, pubblicato nella Gazzetta Uffi ciale n. 219 del 19 settembre 2000 con er-rata-corrige nella Gazzetta Uffi ciale n. 232 del 4 ottobre 2000, concernente l’istituzione dell’elenco dei medicina-li innovativi la cui commercializzazione è autorizzata in altri Stati ma non sul territorio nazionale, dei medicinali non ancora autorizzati ma sottoposti a sperimentazione clinica e dei medicinali da impiegare per una indicazio-ne terapeutica diversa da quella autorizzata, da erogarsi a totale carico del Servizio sanitario nazionale qualora non esista valida alternativa terapeutica, ai sensi dell’art. 1, comma 4, del decreto-legge 21 ottobre 1996 n. 536, con-vertito dalla legge 23 dicembre 1996 n. 648;

Vista la Determinazione dell’Agenzia Italiana del Far-maco (AIFA) datata 14 aprile 2010, pubblicata nella Gaz-zetta Uffi ciale n. 99 del 29 aprile 2010, concernente l’in-serimento, nel succitato elenco, del medicinale cetuximab (Erbitux), in assenza di valida alternativa terapeutica di-sponibile, per il trattamento di carcinomi squamocellulari recidivanti e/o metastatici del distretto testa-collo, come terapia di prima linea in combinazione con cisplatino e 5-fl uorouracile;

Vista altresì la Determinazione dell’AIFA del 24 no-vembre 2010, pubblicata nella Gazzetta Uffi ciale n. 287 (Serie Generale) del 9 dicembre 2010, con cui è stato de-fi nito il regime di rimborsabilità e prezzo di vendita della specialità medicinale Erbitux (cetuximab), per il tratta-mento di pazienti affetti da carcinoma a cellule squamose di testa e collo in combinazione con chemioterapia a base di platino nella malattia ricorrente e/o metastatica, ovvero per la stessa indicazione terapeutica che ne aveva deter-minato l’inserimento nel succitato elenco;

Tenuto conto della decisione assunta dalla Commissione consultiva Tecnico-scientifi ca (CTS) dell’AIFA nella riunio-ne del 21 e 22 dicembre 2010, come da stralcio verbale n. 12;

Ritenuto pertanto di escludere il medicinale cetuximab (Erbitux) di cui alla Determinazione dell’AIFA datata 14 aprile 2010, sopra citata, dall’elenco dei medicinali erogabili a totale carico del Servizio sanitario nazionale istituito ai sensi della legge 23 dicembre 1996, n. 648;

Visto il decreto del Ministro del Lavoro, della Salu-te e delle Politiche Sociali del 16 luglio 2008, registra-to dall’Uffi cio Centrale del Bilancio al Registro Visti Semplici, Foglio n. 803 in data 18 luglio 2008, con cui il Prof. Guido Rasi è stato nominato Direttore Generale dell’Agenzia Italiana del Farmaco;

Visto il decreto del Ministro della salute 28 settembre 2004 che ha costituito la Commissione consultiva tecni-co-scientifi ca dell’Agenzia italiana del farmaco;

Determina:

Art. 1. Il medicinale cetuximab (Erbitux), di cui alla Deter-

minazione dell’AIFA datata 14 aprile 2010, pubblicata nella Gazzetta Uffi ciale n. 99 del 29 aprile 2010, citata in premessa, è escluso dall’elenco dei medicinali erogabili a totale carico del Servizio sanitario nazionale istituito ai sensi della legge 23 dicembre 1996, n. 648, di conversio-ne del decreto-legge 21 ottobre 1996, n. 536.

La presente determinazione ha effetto dal giorno suc-cessivo alla sua pubblicazione nella Gazzetta Uffi ciale della Repubblica italiana.

Roma, 1° febbraio 2011

Il direttore generale: RASI

11A01933

CIRCOLARI MINISTERO DELLO SVILUPPO

ECONOMICO

CIRCOLARE 7 febbraio 2011 , n. 4656 .

Attività di valutazione sugli interventi di sostegno alle at-tività economiche e produttive.

Alle Amministrazioni centrali Alle Amministrazioni regionali Alle Province Autonome A Unicredit MedioCredito Centra-

le S.p.A.

Ad Artigiancassa S.p.A. All’Agenzia nazionale per l’attra-

zione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa S.p.A.

Alla Simest S.p.A. Agli altri Soggetti interessati

L’art. 1 della legge n. 266/97 e l’art. 10 del decreto legislativo n. 123/98 prevedono che il Ministero dello sviluppo economico, d’intesa con il Ministero dell’eco-nomia e delle fi nanze e, per quanto riguarda gli interven-ti in materia di ricerca, con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, predisponga annualmente

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ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI BANCA D’ITALIA

Autorizzazione alla Banca di Romagna all’emissionedi assegni circolari

Visto il decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385 che all’art. 49 attribuisce alla Banca d’Italia la competenza ad autorizzare le banche all’emissione di assegni circolari;

Vista l’istanza della Banca di Romagna S.p.a., con sede legale a Faenza (Ravenna), corso Garibaldi n. 1 e capitale sociale di € 40,9 mln alla data del 30 settembre 2010;

Considerato che la predetta banca risponde ai requisiti previsti dal-le vigenti Istruzioni di vigilanza essendo in possesso di un patrimonio di vigilanza superiore al requisito minimo di € 25 mln e di assetti orga-nizzativi e di controllo in grado di assicurare la regolare gestione dello strumento di pagamento;

Autorizza la Banca di Romagna all’emissione di assegni circolari.

L’effi cacia del presente provvedimento resta subordinata alla pub-blicazione dello stesso, da parte della Banca d’Italia, nella Gazzetta Uf-fi ciale della Repubblica italiana.

Roma, 18 gennaio 2011

Il Governatore: DRAGHI 11A01934

MINISTERO DELLA DIFESA Approvazione dello Statuto della società «Difesa servizi SpA»

IL MINISTRO DELLA DIFESA

DI CONCERTO CON

IL MINISTRO DELL’ECONOMIAE DELLE FINANZE

Visto l’art. 535, del decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, con-cernente la costituzione della società per azioni denominata «Difesa Servizi Spa», per l’espletamento, tra l’altro, di attività negoziali, da

individuarsi con decreto del Ministro della difesa, di concerto con il Ministro dell’economia e delle fi nanze, per l’acquisizione di beni mobi-li, servizi e connesse prestazioni non direttamente collegati all’attività operativa delle Forze armate, compresa l’Arma dei carabinieri, nonché per la valorizzazione e la gestione degli immobili militari e, in partico-lare, i commi 5 e 7, nella parte in cui prevedono che:

a) lo statuto della società «Difesa Servizi Spa» sia approvato con decreto del Ministro della difesa, di concerto con il Ministro dell’eco-nomia e delle fi nanze;

b) con il medesimo decreto siano nominati i componenti del con-siglio di amministrazione e del collegio sindacale per il primo periodo di durata in carica;

c) i membri del consiglio di amministrazione possano essere scelti anche tra gli appartenenti alle Forze armate in servizio permanente;

d) le successive modifi che allo statuto e le nomine dei compo-nenti degli organi sociali per i successivi periodi siano deliberate a nor-ma del codice civile ed entrino in vigore a seguito dell’approvazione delle stesse con decreto del Ministro della difesa, di concerto con il Mi-nistro dell’economia e delle fi nanze;

e) il decreto di approvazione dello statuto sia pubblicato nella Gazzetta Uffi ciale e che tale pubblicazione tenga luogo degli adempi-menti in materia di costituzione delle società previsti dalla normativa vigente;

Decreta:

Art. 1.

Approvazione dello Statutodella società «Difesa Servizi Spa»

1. È approvato lo Statuto della società «Difesa Servizi Spa» alle-gato al presente decreto.

Art. 2.

Nomina del consiglio di amministrazionedella società «Difesa Servizi Spa»

( Omissis ).

una Relazione, da allegare alla Decisione di Finanza Pub-blica, mirante alla valutazione degli interventi di sostegno alle attività economiche e produttive.

A tal fi ne, la rilevazione dei dati e delle informazio-ni necessari, riguardanti sia gli interventi di competenza delle Amministrazioni centrali che quelli regionali, verrà effettuata attraverso un questionario via web, al cui appli-cativo di raccolta dati si accederà attraverso il seguente sito internet http://www.incentivialleimprese.gov.it/

Vista l’importanza di questa attività e l’esigenza di organizzare un fl usso effi ciente dei dati e delle informa-zioni, le Amministrazioni centrali e regionali e gli altri soggetti interessati dovranno individuare e comunicare al seguente indirizzo di posta elettronica, [email protected] entro 15 giorni dalla pubbli-cazione della presente circolare nella Gazzetta Uffi ciale , il nominativo di un referente coordinatore per il trasferi-mento dei dati alla Direzione Generale per l’Incentivazio-ne delle Attività Imprenditoriali (DGIAI).

In assenza della suddetta comunicazione, si intenderà confermata la nomina del referente coordinatore effettua-ta ai fi ni della precedente rilevazione.

La DGIAI provvederà successivamente ad indicare a ciascun referente coordinatore l’utenza e la relativa pas-

sword di accesso, al fi ne del trasferimento dei dati relativi agli interventi di competenza dell’Amministrazione di riferimento.

In caso di necessità, sarà assicurata l’attività formativa necessaria a consentire l’utilizzo, da parte delle Ammini-strazioni e degli altri soggetti interessati, del sistema di rilevazione per dare rapida attuazione al processo di ac-quisizione dei dati, convocando apposite riunioni dei co-ordinatori per illustrare le modalità tecniche e procedurali per la trasmissione degli stessi.

È stato altresì predisposto un apposito manuale di uti-lizzo dell’applicativo, consultabile collegandosi al sito http://www.incentivialleimprese.gov.it/.

Il trasferimento dei dati relativi all’anno 2010, attraver-so la compilazione del questionario via web, dovrà essere effettuato da parte delle Amministrazioni e/o dei Soggetti attuatori, entro il 21 marzo 2011.

La presente circolare sarà pubblicata nella Gazzetta Uf-fi ciale della Repubblica italiana.

Roma, 7 febbraio 2011

Il Ministro: ROMANI

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Art. 3.

Nomina del collegio sindacaledella società «Difesa Servizi Spa»

( Omissis ).

Roma, 10 febbraio 2011 Il Ministro della difesa

LA RUSSA Il Ministro dell’economia e delle finanze

TREMONTI

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*45-410100110217* € 1,00

11A02214

ALFONSO ANDRIANI, redattoreDELIA CHIARA, vice redattore

(GU- 2011 -GU1- 039 ) Roma, 2011 - Istituto Poligrafi co e Zecca dello Stato S.p.A. - S.