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Cenni di Parassitologia generale e parassitosi alimentari Dipartimento di Medicina Sperimentale e Chirurgia Cattedra di Microbiologia Dr.ssa Claudia Matteucci CORSO DI LAUREA MAGISTRALE SCIENZE DELLA NUTRIZIONE UMANA ANNO ACCADEMICO 2013-2014 Corso di Microbiologia Applicata

ANNO ACCADEMICO 2013-2014 Corso di Microbiologia … generale e speciale 2013-2014.pdf · Corso di Microbiologia Applicata . Metà delle specie viventi sono rappresentate da parassiti

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Cenni di Parassitologia generale

e parassitosi alimentari

Dipartimento di Medicina Sperimentale e Chirurgia

Cattedra di Microbiologia

Dr.ssa Claudia Matteucci

CORSO DI LAUREA MAGISTRALE

SCIENZE DELLA NUTRIZIONE UMANA ANNO ACCADEMICO 2013-2014

Corso di Microbiologia Applicata

Metà delle specie viventi sono

rappresentate da parassiti

A partire dai virus, batteri, funghi,

piante, protozoi, platelminti,

nematodi, anellidi, artropodi,

fino ad arrivare ai vertebrati e

mammiferi.

BATTERIOLOGIA (batteri) VIROLOGIA (virus) MICOLOGIA (miceti) PARASSITOLOGIA (protozoi, invertebrati e artropodi)

MICROBIOLOGIA

PROCARIOTI e EUCARIOTI

Forme di interazione tra specie

Commensalismo: l’ospite non riceve danno

Mutualismo: l’ospite trae vantaggio dalla

specie con la quale interagisce (flora

intestinale)

Parassitismo: specie trae vantaggio da

un’altra danneggiandola

Da Schede riassuntive Corso di Parassitologia. Prof. Petrarca Univ. La Sapienza

Il parassitismo rientra in una categoria più generale:

la simbiosi

ossia tutte quelle relazioni di associazione che

avvengono tra due specie diverse:

Parassitismo

Forma di interazione tra due specie di cui una

trae vantaggio dall’altra danneggiandola e

causandone, in alcuni casi, la morte.

Iperparassitismo: specie parassita viene a sua

volta parassitata da un altro organismo. (es

Plasmodium malaria iperparassita della

zanzara parassita ematofago)

Forme di parassiti

ENDOPARASSITI: vivono all’interno delle cellule o dei tessuti

dell’ospite

ECTOPARASSITI: hanno contatti solo con le superfici esterne

dell’ospite

PARASSITI OBBLIGATI: necessitano dell’ospite per

sopravvivere, anche se solo in una breve parte del loro ciclo vitale

PARASSITI FACOLTATIVI: conducono vita libera, ma

possono diventare parassiti di uno o più ospiti

Rapporto parassita-ospite: rapporto temporale

PARASSITI TEMPORANEI: hanno contatto con l’ospite solo

durante il tempo necessario per nutrirsi (zanzare)

PARASSITI TEMPORANEI STAZIONARI: rimangono in

contatto con l’ospite per tempi prolungati (pulci, zecche);

abbandono per deporre le uova.

PARASSITI PERMANENTI: non possono separarsi dall’ospite

(pidocchi, acari della scabbia)

Adattamenti alla vita parassitaria

Potenziamento e specializzazione di strutture e funzioni che

massimizzano efficienza del parassitismo:

- funzioni riproduttive particolarmente potenziate (es. ermafroditismo,

partenogenesi, pedogenesi..)

- evoluzione di strutture che permettono ancoraggio all’ospite (es. le

tenie che per contrastare la corrente del materiale intestinale hanno evoluto

uncini, tentacoli, proboscidi, ventose che permettono loro di aderire bene

alla parete intestinale)

- adattamento biochimico (es. progressiva perdita della capacità di

sintetizzare molecole che vengono sottratte già pronte dall’ospite)

Adattamenti alla vita parassitaria

Questi adattamenti portano ad una maggiore specificità

parassitaria, ovvero alla dipendenza irreversibile della

specie parassita dal proprio ospite, fino a diventare in grado

di parassitare esclusivamente una sola specie di ospite.

Adattamenti alla vita parassitaria

Di fronte all'aggressione del parassita si assiste ad una

vera e propria "corsa agli armamenti", in cui l’ospite e

parassita selezionano continuamente misure e

contromisure atte ad aggredire o a difendersi:

nei vertebrati superiori lo sviluppo di una risposta

immunitaria e in parallelo la capacità del parassita di non

essere riconosciuto (mimesi molecolare e elusione della

risposta immune: rivestito di molecole ematiche o globuli

rossi, cambiare continuamente gliocoproteine

antigeniche).

Cicli di vita dei parassiti

Cicli diretti ( o monoxeni)

Cicli indiretti ( o eteroxeni)

Nei cicli diretti il parassita passa da un ospite al successivo

della stessa specie o di specie affine in genere attraverso una

forma di resistenza alle condizioni ambientali (cisti nel caso

dei Protozoi, uova o larve nel caso dei Metazoi).

Un ciclo indiretto può compiersi obbligatoriamente passando

in due, tre o anche quattro ospiti di specie diversa.

(Cicli di-, tri- o tetraexeni)

In ogni ospite avviene una fase diverse e specifica dello

sviluppo parassita .

Cicli di vita dei parassiti: ciclo diretto (monoxeno)

Il parassita passa da un ospite al successivo attraverso

forme di resistenza alle condizioni ambientali

ciao

Può compiersi solo passando in due, tre, quattro ospiti di specie diversa,

in ognuno dei quali avviene una fase diversa dello sviluppo

Ospite definitivo:

quello in cui avviene riproduzione sessuata

Ospiti intermedi:

quelli in cui avviene forma di riproduzione asessuata

Cicli di vita dei parassiti: ciclo indiretto (eteroxeno)

Ospiti intermedi o definitivi che trasportano, trasmettono e

diffondono un parassita sono definiti VETTORI

Vettori biologici:

quelli in cui il parassita compie qualche fase dello sviluppo

Vettori meccanici:

fungono da semplici trasportatori

Cicli di vita dei parassiti: ciclo indiretto (eteroxeno)

Ciclo indiretto eteroxeno: dixeno

Ciclo indiretto eteroxeno: trixeno ci

Ciclo indiretto eteroxeno: trixeno con ospiti paratenici Ospiti paratenici o trasportatori: in essi il parassita rimane inattivo ed

in attesa di passare all’ospite successivo

C

C

Modalità di ingresso negli ospiti

Ingresso passivo: parassita non partecipa ad ingresso

nell’ospite (es. ingestione di parassiti mediante alimenti

contaminati)

Ingresso attivo: parassita penetra mediante uno “sforzo”

all’interno dell’ospite (es. produzione di enzimi litici per

penetrare attraverso la pelle dell’ospite)

Antropoparassitosi: uomo ospite definitivo obbligatorio (es.

Taenia solium)

Zoonosi: gli ospiti sono gli animali, ma l’uomo può

accidentalmente venirne a contatto (es. Toxoplasma gondii)

Controllo antropoparassitosi è più semplice perché basta curare

l’uomo, nel caso, invece nella zoonosi il ciclo parassitario continua

nell’animale.

Zooparassitosi: cicli parassitari che avvengono solo ed

esclusivamente negli animali

Altre definizioni riguardanti il parassitismo

Controllo parassitosi

Diagnosi diretta (parassitologica): constatazione visiva

del parassita

Diagnosi indiretta: reazione antigene- anticorpo

Diagnosi molecolare: identificazione e quantificazione

di acidi nucleici del parassita

PARASSITOSI ALIMENTARI

Malattie parassitarie, sia protozoosi che

metazoosi, il cui meccanismo di

trasmissione è basato sul consumo di

alimenti di origine sia animale che

vegetale.

PRINCIPALI PARASSITOSI ALIMENTARI

TENIASI UMANE di cui la più pericolosa è Taenia solium, in

quanto può causare necrosi tissutale, anche cerebrale; in Italia è

ormai presente esclusivamente la forma meno pericolosa Taenia

Saginata;

TOXOPLASMOSI che causa gravissimi danni soprattutto a carico

del sistema nervoso dei feti nelle gestanti;

TRICHINOSI che si trasmette tra individui che praticano forme

particolari di carnivorismo quali la saprofagia ed il cannibalismo

(ad es. nei ratti). Molto diffusa e quindi trasmissibile all’uomo,

mediantre l’ingestione di carne di maiale o altri aniamli cruda

(salami, prosciutti….). I suini si infettano con i pastoni da

allevamento contenenti avanzi di suini macellati.

DISTOMATOSI causate dal consumo di pesci e crostacei crudi.

MALATTIE PARASSITARIE CAUSATE DA PROTOZOI:

DISSENTERIA AMEBICA

Infezione : Protozoo Sarcodino

Entamoeba histolytica

Ciclo di vita: monoxeno

Trasmissione: frutta e verdura crudi

Patologia: Ulcere su mucosa

intestinale; ascessi epatici, ascessi

polmonari, ascessi cerebrali.

Diffusa nei paesi caldi , molto facilitata

da scarsa igiene.

Diagnosi: su feci di individui infetti

mediante saggi immunologici o

isoenzimatici; molecolare mediante

PCR.

Trattamento: svariati farmaci

amebicidi

Cisti matura di Entamoeba histolytica

MALATTIE PARASSITARIE CAUSATE DA PROTOZOI: GIARDIASI

Infezione : Protozoo Flagellato Giardia

intestinalis

Ciclo di vita: monoxeno

Trasmissione: frutta e verdura cruda e

acqua potabile contaminati con cisti

Patologia: Azione di interferenza con

la funzionalità degli enterociti,

l’infezione si manifesta con nausea e

diarrea

Diagnosi: su feci di individui infetti

mediante saggi immunologici o

isoenzimatici; molecolare mediante

PCR.

Trattamento: svariati farmaci tra cui

metronidazolo

MALATTIE PARASSITARIE CAUSATE DA PROTOZOI:

CRIPTOSPORIDIOSI

Infezione : Protozoo appartenente agli

Apicomplexa Criptosporidium

Ciclo di vita: monoxeno

Trasmissione: acqua e vegetali

contaminati con oocisti

Patologia: Dipende dalla carica

parassitaria; basse cariche possono

passare inosservate o dare vita a

leggere diarree, cariche maggiori

causano diarree acquose con crampi

addominali, flatulenza, perdita di peso.

Diagnosi: esame di feci di individui

infetti,rilevazione immunologica di

coproantigeni di superficie mediante

anticorpi monoclonali, saggi ELISA,

molecolare mediante PCR.

Trattamento: paronomicina

MALATTIE PARASSITARIE CAUSATE DA PROTOZOI:

TOXOPLASMOSI

Infezione : Protozoo appartenente

agli Apicomplexa Toxoplasma

Gondii, parassita intracellulare

capace di invadere qualsiasi cellula

nucleata degli animali a sangue

caldo

Ciclo di vita: dixeno;

l’ ospite definitivo è il gatto, in cui

si svolge la riproduzione sessuata,

gli ospiti intermedi sono tutti gli

animali omeotermi, nei quali si

svolge la riproduzione asessuata.

MALATTIE PARASSITARIE CAUSATE DA PROTOZOI:

TOXOPLASMOSI

PATOLOGIA:

1- TOXOPLASMOSI ACQUISITA: forma che un individuo sieronegativo

contrae in seguito a ingestione di oocisti o pseudocisti tissutali

(asintomatica)

2- TOXOPLASMOSI CONGENITA: può colpire il feto se la madre

contrae l’infezione durante la gestazione; possono esserci seri danni fetali

se l’infezione avviene nei primi mesi di gravidanza (aborto spontaneo,

lesioni oculari, idrocefalia..). Alla nascita il bambino può avere epilessia o

cecità, oppure risultare del tutto normale, ma andare incontro a

manifestazioni cliniche, come corioretiniti, nell’età giovanile e adulta.

3-TOXOPLASMOSI DI RIATTIVAZIONE: nei soggetti immunodepressi

in cui le pseudocisti tissutali si differenziano e si moltiplicano in maniera

incontrollata.

MALATTIE PARASSITARIE CAUSATE DA PROTOZOI:

TOXOPLASMOSI

DIAGNOSI E TRATTAMENTO: diagnosi basata su metodi

sierologici (ELISA e IFA) oppure sulla ricerca di materiale

genetico del parassita (PCR);

trattamento basato sulla combinazione di pirimetamina,

sulfadoxina, acido folinico per 4-6 settimane; durante la

gestazione si utilizza, invece, l’antibiotico spiramicina.

Le norme di igiene alimentare sono efficaci per

ridurre il rischio di infezione.

La cottura dei cibi e la bollitura dell’acqua

eliminano il protozoo.

Nelle zone a rischio, evitare il consumo di acqua

non bollita, di verdure crude e cibi esposti al

contatto con le mosche. In caso di manifestazione

di malattie intestinali, sono raccomandati gli

accertamenti durante e al ritorno dal viaggio.

Non esiste vaccini per questi protozoi e non sono

indicati farmaci come profilassi.

MALATTIE PARASSITARIE CAUSATE DA PROTOZOI: PREVENZIONE

MALATTIE PARASSITARIE CAUSATE DA METAZOI

PLATELMINTI O VERMI PIATTI: eteroxeni; oltre la Teniasi,

importanti per l’uomo sono la Clonorchiasi, causata da Clonorchis

sinensis, che è trasmissibile all’uomo mediante l’ingestione di pesci

infestati ed l’Idatidosi, causata da Echinococcus granulosus,

trasmissibile all’uomo mediante l’ingestione di vegetali non cotti

contenenti uova del cestode disseminate nell’ambiente esterno con le

feci dei cani.

NEMATODI O VERMI TONDI: monoxeni che causano

principalmente patologie intestinali note con il termine di

geoelmintiasi diffuse principalmente nei paesi tropicali. La causa

principale di geoelmintiasi è il mancato controllo dell’igiene personale,

pubblica ed ambientale.

Infezione :trematode digeneo Clonorchis

sinensis

Ciclo di vita: i vermi adulti risiedono nei

dotti biliari di mammiferi carnivori. Le

uova sono deposte nelle feci e possono

raggiungere l’ambiente acquatico dove

schiudono nei molluschi di acqua dolce

(cercarie), ci incistano come

metacercarie nei muscoli del pesce e si

possono trasmettere poi all’uomo.

Patologia: infestazioni leggere causano

disturbi della digestione, debolezza,

perdita di peso, quelle più gravi causano

anemia, ittero, ipertrofia epatica, ascite e

diarrea.

Diagnosi: basata principalmente su

sintomi e reperimento di uova nelle feci.

Trattamento: farmaco Praziquantel

Prevenzione: cuocere bene il pesce e

trattamento molluschicida negli

allevamenti da pesce.

MALATTIE PARASSITARIE CAUSATE DA METAZOI:

CLONORCHIASI

MALATTIE PARASSITARIE CAUSATE DA METAZOI:

TENIASI

Taenia saginata e Taenia solium hanno lo stesso ciclo di vita; la differenza risiede

principamente nella morfologia della forma gravida delle proglottidi che vengono espulse con

le feci. I bovini possono infestarsi ingerendo vegetali contaminati con uova. La trasmissione

all’uomo avviene mediante il consumo di carne poco cotta soprattutto suina.

MALATTIE PARASSITARIE CAUSATE DA METAZOI:

TENIASI

MALATTIE PARASSITARIE CAUSATE DA METAZOI:

TENIASI

PATOLOGIA: le infestazioni leggere possono essere asintomatiche, quelle

più pesanti possono produrre dolori addominali ed epigastrici, vomito,

diarrea, perdita di peso, sintomi neurologici.

Le larve di Taenia Solium possono causare la cisticercosi umana, ovvero la

presenza delle larve nei polmoni, nel fegato, nel cervello che possono

indurre gravi danni anche neurologici.

DIAGNOSI: reperimento di uova nelle feci, diagnosi immunologica

mediante ELISA, diagnosi molecolare mediante PCR.

TRATTAMENTO: Praziquantel o Albedanzolo (per cisticercosi). Buona

norma è cuocere bene la carne o congelarla prima di consumarla, poiché i

cisticerchi non sopravvivono a temperature superiori a 50°C o inferiori a

10°C.

MALATTIE PARASSITARIE CAUSATE DA METAZOI:

TRICURIASI

Infestazione:nematode Trichuris

trichiura; ciclo monoxeno.

Trasmissione: mediante cibi

contaminati da uova embrionate a

stadio infettivo.

Patologia: infestazioni massicce sono

caratterizzate da dolore addominale e

diarrea ricca di muco e sangue.

Diagnosi: basata principalmente su

reperimento di uova nelle feci.

Trattamento: farmaco Mebendazolo

MALATTIE PARASSITARIE CAUSATE DA METAZOI:

ASCARIDIOSI

Infestazione:nematode Ascaris

lumbricoides, ciclo monoxeno.

Patologia: infestazioni massicce

sono caratterizzate da dolore

addominale, perdita di peso,

vomito.

Diagnosi: basata principalmente

su reperimento di uova nelle

feci.

Trattamento: farmaco

Mebendazolo

MALATTIE PARASSITARIE CAUSATE DA METAZOI:

IDATIDOSI

Ciclo Dixeno

Ospite definitivo: Canidi

Ospite intermedio: Ovini e altri mammiferi (uomo occasionalmente)

MALATTIE PARASSITARIE CAUSATE DA METAZOI:

IDATIDOSI

Infestazione: cestode tissutale Echinococcus granulosus

Ingestione di alimenti vegetali contaminati con le uova

Patologia: dipende dalla localizzazione della cisti idatidea. In

caso di rottura della cisti il liquido idatideo può causare shock

anafilattico ed un’infestazione generalizzata molto grave

Diagnosi: basata su individuazione di cisti attraverso TAC,

ecografia o RMN; saggi come test emoagglutinazione,

immunofluorescenza indiretta, ELISA.

Trattamento: rimozione chirurgica della cisti, preceduta da

sterilizzazione del suo interno con formalina.

MALATTIE PARASSITARIE CAUSATE DA METAZOI:

DRACUNCULOSI

Infestazione: nematode tissutale Dracunculus medinensis mediante

ingestione di acqua contaminata da “pulci d’acqua” (crostacei)

infestati da larve del nematode.

Patologia: si forma una bolla a livello della pelle contenente un

essudato sieroso nel cui punto sottocutaneo si sistema il nematode.

In caso di contaminazione batterica della bolla può verificarsi la

produzione di ascessi, ulcerazioni e necrosi.

Diagnosi: analisi della bolla e delle larve in essa contenute.

Trattamento: rimozione del verme chirurgicamente e trattamento

con il farmaco metronidazolo.

MALATTIE PARASSITARIE CAUSATE DA METAZOI:

DRACUNCULOSI

MALATTIE PARASSITARIE CAUSATE DA METAZOI:

TRICHINELLOSI

Infestazione: nematode tissutale

Trichinella mediante ingestione

di carne cruda o poco cotta

contenenti le larve.

Patologia: forme leggere

passano inosservate, forme

pesanti possono causare

ipertrofia dei muscoli, astenia

muscolare con elevato aumento

di neutrofili, eosinofili e

linfociti.

Diagnosi: analisi di laboratorio

(eosinofilia, aumento delle IgE

totali sieriche..) diagnosi

indiretta mediante ELISA.

Trattamento: mebendazolo e

albendazolo.

Nematode: famiglia Anisakidae.

Forma adulta: nello stomaco dei grandi mammiferi marini

(balene, foche, delfini e otarie).

Le uova delle femmine, eliminate dalle feci di questi animali

nell’acqua marina, sono ingerite da crostacei planctonici, che

fungono da primo ospite intermedio. Le uova si schiudono

con formazione di larve di secondo stadio.

Gli ospiti intermedi sono a loro volta ingeriti da pesci

(merluzzi, sardine, salmoni, sgombri, naselli, acciughe) o da

molluschi cefalopodi, nei quali le larve raggiungono il terzo

stadio. All’interno di questi, le larve migrano dal tratto

gastroenterico nelle masse muscolari.

Le larve, infine, ingerite con i pesci parassitati dagli ospiti

definitivi, raggiungono il quarto stadio larvale, quello adulto,

completando cosi' il loro ciclo biologico''.

Anisakis simplex

L’uomo puo' essere infestato accidentalmente dalle larve

di terzo stadio di Anisakis simplex, ingerendo pesce

crudo o poco cotto contaminato. Anche altre specie

animali possono fungere da ospiti definitivi come, per

esempio, i gatti.

Sono state identificate numerose varieta' di pesci infestate

da Anisakis simplex.

Ritrovato nei calamari giapponesi, nel merluzzo

dell’oceano Artico, nelle acciughe dei mari coreani e nel

66% di campioni di pesce provenienti dai mari cinesi.

Rischiosi: nasello, acciuga e merluzzo, ingeriti crudi o

poco cotti.

La cottura cottura a 60°C per almeno 1 minuto, o il congelamento a -20°C per almeno 24h

uccide il parassita. Per prevenire l’infestazione delle carni è consigliata la rimozione delle

viscere subito dopo che il pesce è stato pescato. Purtroppo l’assunzione di larve anche morte

può indurre forti reazioni allergiche.

http://www.orsacampania.it/index.php/tag/anisakis/

zootecnews.com

Ilovepescasub.com