52
Anno X - Numero 6-7-8 31 marzo - 30 aprile 2009 DIREZIONE, REDAZIONE AMMINISTRAZIONE: Via di San Pancrazio, 8 00152 Roma Tel. 06 5899344 Fax 06 5818096 www.grandeoriente.it E-MAIL: [email protected] Gran Loggia 2009: Thomas Jackson, segretario esecutivo della Conferenza Mondiale delle Grandi Logge, installa il Gran Maestro Gustavo Raffi (foto Soldano) in primo piano Terremoto in Abruzzo Solidarietà del Grande Oriente d’Italia Gran Loggia 2009 “COSTRUTTORI DI SOGNI POSSIBILI” / Al Palacongressi di Rimini l’assemblea annuale del Grande Oriente In ricordo di Armando Corona I lavori al Palacongressi dentro e fuori il Tempio La nuova Giunta L’allocuzione del Gran Maestro Le rappresentanze estere I talk show Servizio Biblioteca Filatelia Musica Rassegna Stampa Ringraziamenti attività Grande Oriente d’Italia Ultime dal Vascello rassegna stampa Attualità Manifestazioni PITIGLIANO / Tre giorni di relax e cultura TORINO / Nasceva 150 anni fa la loggia “Madre Ausonia” FIRENZE / L’archivio di Antonio Cocchi, primo massone italiano SAN GALGANO / A giugno tradizionali celebrazioni d’inizio estate In Breve 4 43 39 sommario 36 2

Anno X - Numero 6-7-8 · lavorare e ricostruirsi un futuro. Ecco perché il Grande Oriente d’Italia deve intervenire e farlo in modo incisivo. “E’ la solidarietà la ‘chiave’

Embed Size (px)

Citation preview

Anno X - Numero 6-7-831 marzo - 30 aprile 2009

DIREZIONE, REDAZIONEAMMINISTRAZIONE:

Via di San Pancrazio, 800152 Roma

Tel. 06 5899344Fax 06 5818096

www.grandeoriente.it

EE--MMAAIILL::eerraassmmoonnoottiizziiee@@ggrraannddeeoorriieennttee..iitt

Gran Loggia 2009: Thomas Jackson, segretario esecutivo della Conferenza Mondiale delle Grandi Logge, installa il Gran Maestro Gustavo Raffi (foto Soldano)

in primo piano

Terremoto in Abruzzo

Solidarietà del GrandeOriente d’Italia

Gran Loggia 2009

“COSTRUTTORI DI SOGNI

POSSIBILI” /

Al Palacongressi di Rimini

l’assemblea annuale del

Grande Oriente

In ricordo diArmandoCorona

I lavori alPalacongressidentro e fuori ilTempio

La nuova Giunta

L’allocuzione del Gran Maestro

Le rappresentanzeestere

I talk show

Servizio Biblioteca

Filatelia

Musica

Rassegna Stampa

Ringraziamenti

attività Grande Oriente d’Italia

Ultime dal Vascello

rassegna stampa

Attualità

Manifestazioni PITIGLIANO / Tre giorni direlax e culturaTORINO / Nasceva 150anni fa la loggia “MadreAusonia”FIRENZE / L’archivio diAntonio Cocchi, primomassone italianoSAN GALGANO / A giugnotradizionali celebrazionid’inizio estateIn Breve

4

43

39

sommario36

2

Il Gran Maestro Gustavo Raffiincita così i maestri venerabi-li a prendere parte alla garadi solidarietà partita dall’Italiae dal mondo a sostegno deiterremotati in Abruzzo. Unapartecipazione che non ri-sparmia nessuno.Il Grande Oriente d’Italia hasubito aperto una sottoscri-

zione na-zionale –inviando unprimo con-tributo di25mila euro– che a fi-ne aprile haraggiunto la

quota di 100mila euro. Forni-remo l’elenco di chi ha contri-buito nel prossimo numero.Notevole anche l’apporto delCollegio di Abruzzo e Molise([email protected]) che ha offerto alla popo-lazione beni di prima neces-sità e supporti logistici.

SENZA TANTEPAROLE

terremoto in abruzzo

Fratelli carissimi, il terremoto

catastrofico in Abruzzo ci obbliga

ad agire subito per cercare di

portare aiuto e sollievo alle

popolazioni colpite ”

foto

AP

2

foto Reuters

numero 6-7-8 / 2009

terremoto in abruzzo

In quelle zone la vita ha ricomin-ciato lentamente a fluire tentan-do di rientrare nella ‘normalità’.Si sono contati 298 morti (nessu-no nel Grande Oriente), 1600 fe-riti e, tra chi si è salvato, 66milasfollati che vivono nelle tendopolie, se sono fortunati, hanno anco-ra la macchina dove possonocustodire poche cose recupera-te dalle loro case distrutte o ina-gibili.C’è un fratello che è il nostro em-blema. Serbo di nascita ma citta-dino aquilano da anni, non hapiù un’automobile e per ora nonpuò continuare a fare il rappre-sentante di commercio, ancheperché non ha più un campiona-rio da mostrare. Non ha nemme-no la casa di Onna, comprata dapoco e che stava ristrutturando,e neppure quella in affitto doveviveva a L’Aquila. Lui è forse l’u-nico fratello del Grande Orientead essere in così gravi condizio-ni, ma come lui ci sono tantissi-me persone, con le loro famiglie,che devono continuare a vivere,lavorare e ricostruirsi un futuro.Ecco perché il Grande Oriented’Italia deve intervenire e farlo inmodo incisivo.“E’ la solidarietà la ‘chiave’ at-traverso la quale la Massoneriapuò testimoniare la fratellanza”,ha scritto il Gran Maestro nellasua circolare ai venerabili. “Io misto impegnando in prima perso-na, ma ho bisogno dell’aiuto divoi tutti. So che posso contarci”.

SOLIDARIETÀDAGLI STATESPer i terremotati dell’Abruzzo si èmobilitata anche la ‘Italia Lodge’di Washington che ha promossouna raccolta di fondi tra le loggedella Gran Loggia di WashingtonDC alla quale appartiene. La som-ma raccolta sarà consegnata alGrande Oriente d’Italia.

COME CONTRIBUIREGrande Oriente d’Italiac/c presso Unicredit Banca di Roma

CODICE IBAN IT 40 N 03226 03215 000500019249

CAUSALE Pro terremotati Abruzzo

foto Ansa

foto Ansa

foto Ansa

foto Ansa

foto

Ben

vegn

ò-G

uito

li

foto Benvegnò-Guitoli

foto Reuters

foto LaPresse

foto

AP

numero 6-7-8 / 2009

S e dovessimo definire la Gran Loggia di quest’anno,quella tanto attesa per l’installazione del nuovo gover-no dell’Ordine, potremmo dire che non avremmo po-

tuta averla più tranquilla. E non lo diciamo per fare propagan-

da spicciola, come da tempo indicano alcuni, maper raccontare la giusta realtà dei fatti: la par-tecipazione in termini numerici è stata tanta, an-zi tantissima, e il coinvolgimento dei fratelli èstato composto, finalmente rasserenato dopomesi di dura ‘battaglia’ elettorale. Usiamo il ter-mine ‘battaglia’ perché i toni e i metodi usati dafrange scomposte – per lo più anonime – in op-posizione a questo o a quel candidato – nonhanno escluso colpi cruenti e vili, gettando cosìle consultazioni in un’arena e il peggio ‘in pasto’all’opinione pubblica. La Comunione ha peròreagito, ritrovando nel proprio ‘dna’ la matriceche contraddistingue la Libera Muratoria daqualsiasi altro sodalizio e proponendosi di ri-prendere la via giusta oltre personalismi e logi-che di potere fuori luogo. Questo è quantoemerso nel corso dei lavori dagli interventi dinumerosi fratelli che, soddisfatti o meno dall’e-sito delle elezioni, hanno auspicato un percorsocostruttivo che coinvolga l’azione di tutti rispet-tando l’espressione democratica che ha affidato,per la terza volta, la guida del Grande Oriented’Italia a Gustavo Raffi. Così la Giunta designata

a guidare la Massoneria italiana fino al 2014 ha potuto essereinstallata nella sacralità del tempio – con totale raccoglimentodei fratelli – a dispetto delle minacce di ‘facinorosi’ intenziona-ti a violarla. La Libera Muratoria ha trionfato.

RIMINI / Al Palacongressi assemblea annuale del Grande Oriente. E’ la decimanella provincia romagnola. Installata la nuova Giunta del Grande Oriente

Costruttori di sogni possibili

numero 6-7-8 / 2009

gra

n l

oggia

4

gran loggia 2009

Tema di grande

impegno per una Gran

Loggia dai grandi

numeri.

Fratelli numerosissimi

non hanno mancato il

tradizionale

appuntamento.

Il Gran Maestro Raffi:

“Abituamoci a pensare

grande”

LE IENE ALPALACONGRESSIDue giornalisti del Corriere della Sera e dellaagenzia Ansa hanno seguito la manifestazione alPalacongressi di Rimini con grande professiona-lità e attenzione: l’aspettativa era quella di assi-stere a un ‘colpo di teatro’. L’azione di disturbo– e se vogliamo provocatoria – volta a ridico-lazzare la massima assise del Grande Oriente, èstata tentata dall’inviato della trasmissione tele-visiva “Le Iene” di Italia1, che ha girovagato li-beramente per il Palacongressi cercando di car-pire chissà quali segreti e montare qualche gag.Ma il progetto non è andato in porto. Il Gran Maestro Onorario Morris Ghezzi, nuovo Grande Oratore, ha ‘placato’ la Ienacon le sue risposte precise; la compostezza di altri fratelli intervistati ha fatto il resto. Il vero obiettivo era raggiungere il GranMaestro ma la Iena non ce l’ha fatta e il servizio è andato in onda dopo un mese, all’una e mezzo di notte. Sarà forse per-ché, dopotutto, nella vera Massoneria non c’è granché da ridacchiare? Se è così, c’è da ritenersi soddisfatti.

L’intervista al Gran Maestro Onorario Morris Ghezzi, neo Grande Oratore

gran loggia 2009

RIMINI - Clap, clap, clap. Tripla batte-ria di saluto per l’ingresso nel Tempiodel Gran Maestro del Grande Oriented’Italia, Gustavo Raffi. Applausi inguanti bianchi. Fremiti di barbe mazzi-niane. Grembiuli che scoppiano di co-lori. Candelabri accesi. Inno d’Italia.Inno d’Europa. Spade che fendono l’a-ria tra le colonne in cartongesso. Epoi, puntato come un fucile sulle ani-me di noi miseri mortali, l’Occhio diDio, il Grande Architetto dell’Universoche veglia su cotanta cerimonia. Alle 3di un pomeriggio che più massoniconon si può, la più grande fratellanzad’Italia (oltre 19 mila iscritti per 709logge) riempie di esoterismo e di cin-quantenni in rigoroso completo scurole fredde strutture del Palacongressi diRimini. Sarebbe un’assise nazionale,ma visto che la Massoneria usa un vo-cabolario tutto suo, si chiama GranLoggia 2009. “Costruttori di sognipossibili” è il titolo di questa adunatadi Liberi Muratori, che solo nel Tempiodicono di liberarsi dai “metalli” (tra-duzione: meschinità, narcisismi) dellavita di tutti i giorni. Eppure di “metal-li” è stata piena la campagna elettora-le che per la terza volta consecutivaha riportato sul trono di Palazzo Giu-stiniani Gustavo Raffi, 65 anni, roma-gnolo verace, una militanza nel Pri diSpadolini, l’orgoglio di “aver moder-nizzato la Massoneria” e il terrore diosare troppo (“Poi i fratelli mi caccia-no”). Uno che va in tv (dall’Annunzia-ta, ma non dalle Iene). Che mette laMassoneria online (ma senza esagera-re con la trasparenza: le riunioni diloggia restano segrete e le donne ri-gorosamente a casa). Che si spese peril Gay Pride. E che dalla Chiesa di Rat-

zinger lo divide un muro di diffidenza:“Siamo contro i dogmatismi. Preferia-mo quel cattolicesimo che fa riferi-mento al Concilio Vaticano II”. L’hannoaccusato, in campagna elettorale, diaver manomesso lo statuto, di ecces-siva disinvoltura nell’uso delle carte dicredito, di convenzioni a carattere fa-miliare. “Volgari e sgradevoli calun-nie” può ora permettersi di replicaretra una tirata e l’altra di sigaro, vistoche i 10mila e più “fratelli” chiamati alvoto hanno scelto ancora una volta lui(42,7% contro il 38,6 di Natale MarioDi Luca). Ma di macerie ne sono rima-ste: “Occorre una leale pacificazione”riconosce. Gli hanno anche rinfacciatodi essere troppo a sinistra, pratica-mente un veltroniano. E lui, repubbli-cano vecchio stampo, l’ha presa ma-lissimo. Ma ora, oggi, al centro delTempio, in quello che con gergo dacatena di montaggio viene definita“l’installazione”, che poi sarebbe laproclamazione del Gran Maestro, Raf-fi sfodera un repertorio che di sicuropiacerebbe a qualche pezzo di centro-sinistra. Chiede alla politica “di torna-re a sognare perché il progetto per ildomani non può essere un sondag-gio”. Lancia un anatema contro “i so-gni televisivi, teleguidati: falsi, postic-ci, casuali”. Si scaglia contro “una vi-ta succube del consumismo”. E invita i“fratelli” di squadra e compasso ad af-frontare la crisi che squassa il mondocon gli strumenti “della solidarietà,aiutando chi ha bisogno, difendendo idiritti, lavorando per un’intelligentemulticulturalità”. Marxismo massoni-co? Vade retro! “I Liberi Muratori so-no sognatori: non sono né politici népirati”.

“GRANDE ORIENTE D’ITALIA” Guanti bianchi, grembiuli e candelabri accesi perla cerimonia della scelta

I massoni “scoprono” la crisi: aiutare chi ha bisognoRaffi rieletto leader dopo un duello all’ultimo voto e leaccuse di essere troppo a sinistradi Francesco Alberti

numero 6-7-8 / 2009 5

gra

n lo

ggia

MASSONERIA:GRAN MAESTRO,LA POLITICADEVE TORNAREA SOGNARERIMINI – “I progetti della politica non devo-no ridursi ai sondaggi, la politica deve torna-re a sognare”. Lo sostiene Gustavo Raffi, GranMaestro del Grande Oriente d’Italia di Palaz-zo Giustiniani. Il ‘plenum’ della Massoneriaitaliana è riunito a Rimini anche per lanciarequesto messaggio ai politici.Rifiutano etichette politiche (“la Massonerianon dà la linea e ognuno ha le sue idee”), masi dichiarano fermi nei principi. “I nostri av-versari sono gli intolleranti – ha detto – chigiudica senza conoscere, che perseguita i di-versi, chi sostiene di essere il custode diun’ortodossia”.

RAFFI, STRETTAFRA SONDAGGIE TV; DIALOGOCHIESA FERMOA MONTINI(dell’inviato Leonardo Nesti)RIMINI – La politica deve tornare a coltivare so-gni e utopie e impegnarsi per realizzarli, e non

<<<<<< segue a pag. 6 >>>>>>

4 aprile 2009

3 aprile 2009

La Gran Loggiasecondo Ansae Corrieredella Sera

LA MORTE DIARMANDOCORONA

numero 6-7-8 / 2009

gra

n l

oggia

6

può morire fra i sondaggi e la televisione. La Massoneriadel Grande Oriente d’Italia, riunita a Rimini nella Gran Log-gia annuale, dice di non voler dare lezioni alla politica ita-liana, ma si sente di avere l’autorità morale per darle.E continua a guardare con diffidenza la gerarchia eccle-siastica, senza tuttavia voler fare generalizzazioni. “E’ pro-ficuo – ha detto il Gran Maestro Gustavo Raffi – il dia-logo con una parte del cattolicesimo, quello che fa riferi-mento al Concilio Vaticano II e a papa Montini. Il dialogocon la Chiesa si è fermato con la sua morte”.Nel giorno della scomparsa di Armandino Corona, il GranMaestro che lo espulse, l’ombra di Licio Gelli si proiettaancora nell’opinione pubblica sulla reputazione dei liberimuratori e dei loro riti fuori dal tempo. E’ anche per que-sto che Raffi vuol portare l’ordine nel terzo millennio, con-servando le tradizioni (le donne, ad esempio continuanoe continueranno a star fuori dalle logge), ma puntando suparole d’ordine come trasparenza e comunicazione. Ideeche continuano a far accapponare la pelle a qualche vec-chio maestro. D’altronde l’esoterismo e le simbologie ar-caiche fanno parte di quell’immagine che ancora oggi por-ta a guardare alla Massoneria con un alone di diffidenzae curiosità.Anche su questi temi, i fratelli di Palazzo Giustiniani si so-no scontrati in maniera furibonda nelle ultime elezioni peril rinnovo del Gran Maestro e della sua squadra. Ne è usci-to vincitore l’avvocato civilista di Ravenna Gustavo Raffiche ha superato per pochi voti il suo principale antagoni-sta, Natale Mario Di Luca, strappando un terzo mandatoche a molti ha fatto storcere il naso. Contestato anche perle sue (vere o presunte) simpatie di sinistra e per le ac-cuse di tutti i generi che i suoi avversari gli hanno rivolto.Ma, sia pure per qualche centinaio di voti (i votanti sonostati 10.500, gli iscritti circa 19.000 e quelle di marzo so-no state le prime elezioni che hanno coinvolto quasi tut-ti gli affiliati) il gran maestro è ancora lui. E il suo ‘pro-gramma’, l’allocuzione con la quale il tempio massonicosi è aperto al pubblico, ricorda certe critiche della sini-stra. I massoni non vogliono essere tirati per il grembiu-le fra gli schieramenti politici, ma fra le righe di un lin-guaggio quasi risorgimentale si scorgono con nitore gliavversari. “In molti – ha detto Raffi – si accontentano diuna vita succube del consumismo, della pubblicità, del fin-to progresso, preferiscono i sogni televisivi, teleguidati,dove tutto è falso e posticcio”.E ha rivendicato parole chiave come tolleranza, integra-zione, multiculturalità, solidarietà, timore che la crisi eco-nomica porti una ventata di aggressività reazionaria ver-so i diversi. “I progetti della politica non devono ridursi ai sondaggi,la politica deve tornare a sognare”. E a dispetto delle con-testazioni presenta una Massoneria che continua ad ave-re un certo appeal: negli ultimi dieci anni sono raddop-piati coloro che bussano alle sue porte per essere am-messi: nel 2008 sono stati 2.043, molti dei quali giovani,e non solo nelle roccheforti della Toscana e della Cala-bria.

<<<<<< segue da pag. 5 >>>>>>

Una notizia triste è però giunta improvvisa la mattina del 3 aprilecon la comunicazione della morte, nel corso della notte, dell’exGran Maestro Armando Corona che fu alla guida del Grande Orien-te negli anni bui della P2. Fu lui a presiedere la Corte Centrale chein primo grado espulse Licio Gelli, gestendo dopo, con grande cri-terio, il Grande Oriente d’Italia in uno dei suoi periodi più critici.Il Gran Maestro Raffi ha ricordato con sincera commozione la suafigura in apertura dei lavori rituali chiedendo di osservare un mi-nuto di silenzio. Conosceva bene il Gran Maestro Corona essendostato giudice della Corte Centrale dal 1985 al 1990, ultimo quin-quennio della sua gran maestranza, condividendone l’indirizzo cheriuscì a risollevare in Italia le sorti dell’Istituzione.

Chi era Armando CoronaNato nel 1921 a Villaputzu(Cagliari), ha esercitato permolti anni la professione me-dica in una delle zone piùpovere dell’isola affiancandosempre a questa attività unimpegno sociale a favoredelle classi meno abbienti. Lasua militanza politica intes-suta di concernimenti umani-tari, ha segnato alcune fra lepiù importanti scelte del Par-tito Sardo d’Azione e suc-cessivamente del Partito Re-pubblicano Italiano. Ha rico-perto importanti incarichi nelPartito Repubblicano ed è stato presidente del Consiglio Regiona-le sardo. Iniziato Libero Muratore il 17 luglio 1969 nella Loggia“Giovanni Mori” (533) di Carbonia, fu promosso compagno d’ar-te ed elevato al grado di maestro il 2 luglio 1971; nello stesso an-no fu affiliato alla loggia “Hiram” (657) di Cagliari. È stato presi-dente della Corte Centrale, massimo organo giudicante del Gran-de Oriente d’Italia, che nel 1982 ha confermato la sentenza di pri-mo grado che aveva espulso il capo della Loggia “P2” dalla Mas-soneria. Dal 28 marzo 1982 al 10 marzo 1990 fu Gran Maestro delGrande Oriente d’Italia. Ha scritto il libro “Dal Bisturi alla Squa-dra” edito da Bompiani nel 1987.

(Vittorio Gnocchini, “L’Italia dei Liberi Muratori. Piccole biografie di massoni famosi”, Mimesis, 2005)

altre notizie in Rassegna Stampa

gran loggia 2009

gran loggia 2009

Con l’inno di Mameli, l’omaggio al Tricolore e con la lettura diun messaggio di saluto inviato al Capo dello Stato Giorgio Na-politano ha preso il via a Rimini la Gran Loggia 2009 “Costrut-tori di sogni possibili”. Presenti oltre duemila massoni da tuttaItalia. Tantissimi hanno salutato con affetto il Gran Maestro Ag-

giunto uscente Giuseppe Anania, da circa un anno lontano dal-le scene massoniche per motivi di salute, che per tutte i tre gior-ni di Gran Loggia è stato seduto all’Oriente accanto al Gran Mae-stro Raffi.Tra le prime iniziative della giornata, l’inaugurazione delle mo-

LAVORI AL PALACONGRESSIDENTRO E FUORI IL TEMPIO

numero 6-7-8 / 2009 7

Ingresso nel tempio delle bandiere italiana e europea

stre “La rivoluzione della Repubblica Romana tra celebrazionee satira 1849-2009” e “Esposizione di decorazioni e documentimassonici del XVIII e XIX secolo” a cura del Servizio Bibliote-ca; e “Massoni illustri nella storia degli Stati Uniti d’America” acura dell’Associazione italiana di filatelia massonica del GrandeOriente d’Italia. Nella mattinata si è svolto anche il primo talk

show “Costruttori di sogni” condotto dallo psi-chiatra e saggista Alessandro Meluzzi, e al qua-le sono intervenuti l’ex procuratore della Re-pubblica di Rimini Franco Battaglino, il filosofoMichele Ciliberto, il giornalista Oscar Gianninoe il teologo don Paul Renner.

Ma il momento più si-gnificativo della primagiornata dei lavori del-la Gran Loggia 2009 siè avuto con l’allocuzio-ne del Gran MaestroRaffi resa in forma pub-blica alla presenza deirappresentanti delleIstituzioni, della stam-pa e di numerosissimopubblico non massone.Il suo discorso è statopreceduto dall’esibizio-ne di Marco Maria Tosolini con il suogruppo Music Academy Jazz Combo.I lavori della Gran Loggia sono prose-guiti l’indomani mattina con un altromomento assai significativo: l’installa-zione del Gran Maestro Gustavo Raffi– riconfermato alla guida del GrandeOriente d’Italia per il quinquennio 2009-2014 – e dei componenti effettivi dellaGiunta eletti insieme a lui dai maestridella Comunione nelle votazioni del 1°marzo. Sono: Massimo Bianchi e Anto-nio Perfetti, Gran Maestri Aggiunti;

numero 6-7-8 / 2009

gra

n l

oggia

8

Fiera del Libro

gran loggia 2009

Sala ‘Paolo Ungari al Palacongressi curata dal Servizio Biblioteca

Gianfranco De Santis e Giuseppe Troise, rispettivamentePrimo e Secondo Gran Sorvegliante; Morris Ghezzi e Pie-ro Lojacono, Grande Oratore e Gran Tesoriere.Nella stessa giornata la Gran Loggia ha proclamato GranMaestro onorario il fratello Ugo Bellantoni, Secondo GranSorvegliante uscente della Giunta del Grande Oriente.Nel pomeriggio, fuori dal tempio, si è svolto il secondo talkshow dal titolo “Costruttori di utopie” al quale sono inter-venuti, moderati dal filosofo della politica Claudio Bonvec-chio (oratore del Consiglio dell’Ordine del Grande Oriente),Marcello Fagiolo, storico dell’architettura; Dino Cofrancesco,storico delle dottrine politiche; Gabriele Pastrello, storicodell’economia. In serata si è tenuto il magnifico concerto del-

numero 6-7-8 / 2009 9

gran loggia 2009

Stand dell’Associazione Italiana di Filatelia Massonica del Grande Oriented’Italia (Aifm-Goi) con le Poste Italiane

la cantante israeliana Noa, la cui voce dàcorpo e anima all’Israele del dialogo.

La Gran Loggia 2009 si è conclusa do-menica 5 aprile con il ricevimento delledelegazioni estere da tutto il mondo. Latradizionale sfilata di quasi trenta rap-presentanze massoniche è stata guidatada Thomas Jackson, segretario esecutivodella Conferenza Mondiale delle GrandiLogge, che è stato insignito dal GranMaestro Raffi della massima onoroficen-za di ‘Giordano Bruno’.Nel suo breve discorso davanti agli ospi-ti esteri, ai rappresentanti dei Corpi ri-tuali e ai fratelli tra le colonne, il massi-mo esponente del Grande Oriente d’Ita-lia ha auspicato che nella Comunione siadotti un comportamento volto alla chia-rezza e diretto ai grandi obiettivi conti-nuando a portare avanti la tradizione li-beromuratoria. “Abituamoci a pensare

grande”, ha ribadito con pieno consen-so di tutti presenti. Fuori dal tempio, nell’ampio spazio delPalacongressi adibito alle attività non ri-tuali, hanno chiuso la Gran Loggia 2009le numerose esposizioni ospitate ogni an-no partendo dalla Fiera del Libro fino al-le arti figurative, all’oggettistica, all’an-golo della filatelia e alle attività del Ser-vizio Biblioteca.Senza dimenticare l’ultimo dei talk showin programma “Costruttori di realtà”. Suquesto tema, moderati dallo storicoorientalista Antonio Panaino, direttorescientifico di “Hiram”, si sono confronta-ti Gian Mario Cazzaniga, filosofo dellamorale; Luisella Battaglia, filosofo del-l’etica; Antonio Baldassare, presidenteemerito della Corte Costituzionale.

numero 6-7-8 / 2009

gra

n l

oggia

10

gran loggia 2009

Il concerto di Noa alla Gran Loggia 2009

•• SSoonnoo ssttaattii eelleettttii ee pprrooccllaammaattiiggiiuuddiiccii ddeellllaa CCoorrttee CCeennttrraallee iiffrraatteellllii FFrraanncceessccoo LLooccaannttoo eeFFrraanncceessccoo FFeeddeellee..

•• SSoonnoo ssttaattii aapppprroovvaattii ii rriiccoonnoo--sscciimmeennttii ddeellllaa GGrraann LLooggggiiaa ddiiSSlloovvaacccchhiiaa ee ddeellllaa GGrraann LLooggggiiaaPPrriinnccee HHaallll ddeell NNoorrtthh CCaarroolliinnaa..RRaattiiffiiccaattii qquueellllii ddeellllaa GGrraann LLoogg--ggiiaa ddeell MMoonntteenneeggrroo ee ddeellllaa GGrraannLLooggggiiaa RReeggoollaarree ddii SSeerrbbiiaa..

AALLTTRREE DDEELLIIBBEERREE DDII GGRRAANN LLOOGGGGIIAA

LLaa GGrraann LLooggggiiaa 22000099 èè aanncchhee iinn iinn--tteerrnneett ccoonn ggllii SSppeecciiaallii ddeell TTeelleeggiioorrnnaa--llee ddeell GGrraannddee OOrriieennttee dd’’IIttaalliiaa cchhee hhaasseegguuiittoo llaa mmaanniiffeessttaazziioonnee aa RRiimmiinnii..

wwwwww..ggrraannddeeoorriieennttee..iitt

gran loggia 2009

gra

n lo

ggia

Ugo BellantoniNuovo Gran Maestro onorarioE’ nato il 22 novembre 1936 a Vibo Valentia dove risiede. Geometra, libero professionista, ha rico-perto fino al novembre 2001 la carica di Capo Ripartizione dei Lavori Pubblici di Vibo Valentia pri-ma di andare in pensione. Ha rappresentato per trent’anni la Ripartizione Lavori Pubblici nella Com-missione edilizia della città e nel corso della sua attività ha ricevuto attestati di operosità ed enco-mio da parte di alti funzionari dello Stato Italiano.Dal 1970 ricopre la carica di Presidente del Circolo Culturale “Hipponion”, promuovendo e colla-borando alla realizzazione di opera di solidarietà in favore di portatori di handicap Unitalsi. Dal1981 è Presidente del Gruppo di Arte e Cultura Popolare di Vibo Valentia che fa parte della Fede-razione Italiana Tradizioni Popolari, Tabellato Ministero dei Beni Culturali ed Ambientali dello Stato Italiano.Dal 2000 è componente del Comitato Internazionale Europeo di Arte e Cultura Popolare di Antwerpen in Belgio. È insignito del-l’onorificenza di Commendatore della Repubblica Italiana.E’ stato iniziato nella loggia “Michele Morelli” (153) di Vibo Valentia nel febbraio 1970 dove ha ricoperto più volte il ruolo dimaestro venerabile. È stato consigliere dell’Ordine Capolista della Calabria nel periodo 1990-1995. Nella giunta Raffi ha rico-perto la carica di Secondo Gran Sorvegliante per il quinquennio 2004-2009. È membro onorario del Sahi Temple A.A.O.N.N.N.O.A.S.I. di Sarasota in Florida (Stati Uniti). Ricopre il 33esimo grado del Rito Scozzese Antico ed Accettato, ed è stato membroaggiunto del Supremo Consiglio dal 2001 al 2003. Attualmente è membro attivo del Supremo Consiglio, nell’ambito del qualeriveste la carica di Gran Capitano delle Guardie.

Il Gran Maestro Raffi conferisce l'onorificenza di "Giordano Bruno" a Thomas Jackson, segretario esecutivo della Conferenza Mondiale delle Grandi Logge

numero 6-7-8 / 2009 11

GRANMAESTROAGGIUNTO MASSIMOBIANCHI

Montecatinese di nascita (20 luglio1944) vive a Livorno dove è stato alungo consigliere comunale (nel 1995 edal 1999 al 2004) e anche vice sindaco(1980-1984 e 1990-1994). Dal 1975 al1980 è stato assessore provinciale.Già consigliere nazionale dell’Associa-zione Comuni d’Italia per 10 anni, re-sponsabile dell’Ufficio Rapporti con ilPubblico dell’AUSL di Livorno, presi-dente del Kivanis Club Livorno – Por-to Franco, nonché della AssociazioneItalia-Israele, collabora con giornali etelevisioni private. E’ commendatoredella Repubblica.Nel giugno 1967 entra in Massoneria,precisamente nella loggia “Scienza eLavoro” (124) di Livorno dove due an-ni più tardi fonda la “Adriano Lemmi”(704) che ha guidato più volte e allaquale tuttora appartiene. E’ stato se-gretario della Commissione Esteri delGrande Oriente d’Italia ed è Gran Mae-stro Aggiunto per la terza volta conse-cutiva dopo i mandati del 1999-2004 e2004-2009. Dal 1999 è membro aggiunto del Su-premo Consiglio del Rito Scozzese An-tico e Accettato al quale appartiene dal1970.

gra

n l

oggia

giunta

GIUNTA

Il GranMaestroe la suasquadra

Installati i massimi

esponenti del Grande

Oriente. Thomas

Jackson, segretario

esecutivo della

Conferenza mondiale

delle Grandi Logge,

installa Gustavo Raffi

Gran Maestro del

Grande Oriente

d’Italia. Alla Gran

Segreteria ancora

Giuseppe Abramo

LA CERIMONIA

GRANMAESTRO GUSTAVORAFFI

Nasce a Bagnacaval-lo, nella provinciaravennate, il 4 gen-naio 1944. E’ avvo-cato civilista a Ra-venna – dove risie-de – specializzato in

Diritto Commerciale e Marittimo. Ha svolto at-tività politica nel Partito Repubblicano Italiano:è stato segretario provinciale della sua città ne-gli anni 1989 e 1990 e consigliere nazionale dal1989 al 1992. È stato membro del Comitato Na-zionale per le Celebrazioni del Bicentenario del-la nascita di Giuseppe Garibaldi, istituito dalMinistero per i Beni e le Attività Culturali.Nel Grande Oriente d’Italia entra a 24 anni, nel-la loggia “Dante Alighieri” (108) di Ravenna do-ve più tardi fonda “La Pigneta” (676) alla qua-le appartiene e di cui è stato più volte maestrovenerabile. Nel corso della sua lunga apparte-nenza massonica è stato Presidente del Colle-gio circoscrizionale dei Maestri Venerabili del-l’Emilia Romagna per due mandati e ha rivesti-to la carica di Grande Oratore del Grande Orien-te d’Italia nel triennio 1990-1993.Gran Maestro nel 1999-2004 e nel 2004-2009,è per la terza volta alla guida del GrandeOriente dal 4 aprile 2009.Nel novembre 2007 è stato uno dei relatoriallo “Special Meeting on Regularity and Re-cognition” (incontro dei Grandi Maestri Eu-ropei), organizzato a Londra dalla Gran Log-gia Unita d’Inghilterra. E’ Gran Maestro Ono-rario di sei Grandi Logge estere.

giunta

GRAN MAESTRO AGGIUNTO ANTONIO PERFETTI

Nato il 7 maggio 1943 a Cosenza, è avvoca-to penalista e civilista nella stessa città eprofessore abilitato all’insegnamento di di-scipline giuridiche ed economiche. In passa-

to ha esercitato la professione di avvocato presso la Banca CA-RIME con il grado di funzionario.Iniziato nel 1979 nella loggia “Brutia P. De Roberto 1874” (269)di Cosenza, ha fondato nella stessa città la “Bertrand Russell”(992), di cui è stato maestro venerabile nel triennio 1988-1990,e la “Prometeo” (1133) alla quale appartiene.Per la circoscrizione calabrese, come primo eletto, è statoispettore e poi consigliere dell’Ordine (con la carica di Secon-do Sorvegliante all’interno del Consiglio) nel quinquennio2000-2005. Ha presieduto la Corte Centrale, organo giurisdi-zionale del Grande Oriente, dal 2005 al dicembre 2008 e cioèfino alla sua candidatura a Gran Maestro Aggiunto.Promotore e organizzatore di numerosi convegni (fra i quali“Filosofia e umanesimo in Bertrand Russell” e “Massoneria evalori risorgimentali oggi”), ha fondato la rivista massonica “AMezzogiorno in Punto”.

PRIMO GRAN SORVEGLIANTE GIANFRANCO DE SANTIS

Nato a Roma il 10 marzo 1944 risiede a Ne-mi. E’ geometra laureato in Sociologia e, dopo esperienze pro-fessionali in Gran Bretagna con aziende e imprese italiane emultinazionali (tra cui Procter & Gamble e Redland Bricks), nel1971 diventa funzionario di Acea, municipalizzata di Roma, ope-

rando anche in veste di direttore dei lavori della gestione diimportanti appalti idrico-fognanti (tra cui il Piano borgate) ecurando contemporaneamente il controllo di gestione di tuttigli appalti idrici. Per l’Acea ha partecipato a convegni naziona-li e internazionali. Dal 1998 è in pensione e svolge la libera pro-fessione anche con incarichi di CTU presso il Tribunale Civile diRoma. Nel 2003 è stato nominato componente del ComitatoTecnico di ricerca scientifica “gestione rifiuti solidi e urbani”dell’Università degli Studi di Salerno e di altri enti, mentre nel2004 è stato consulente tecnico per le opere idrauliche in im-portanti società per azioni.Ha svolto attività politico-culturale nel Partito RepubblicanoItaliano dagli anni Sessanta al 1992.Nel Grande Oriente d’Italia fa il suo ingresso nel 1975 nella log-gia “Carlo Pisacane” (176) della capitale, poi passa alla “Mon-te Sion” (705), di cui è stato maestro venerabile nel 1989, e in-fine fonda la “Virtude e Conoscenza” (1098), sua loggia attua-le che ha guidato nel 1999. E’ stato segretario della Corte Cen-trale nel periodo 1990-1995, ispettore di loggia dal 1997 al2000, presidente della IV Sezione della Corte Centrale nel quin-quennio 2000-2005, Gran Segretario Aggiunto per le relazioniesterne nel secondo mandato Raffi.

SECONDO GRAN SORVEGLIANTE GIUSEPPE TROISE

Napoletano, nasce il 9 maggio 1945. Risiedee lavora nel capoluogo campano come inge-gnere libero professionista e da sempre

opera nel settore ingegneristico e della sicurezza per enti pub-blici e privati. E’ consulente di società nel settore sanitario.Appartiene dal 1972 alla loggia “Losanna” (205) di Napoli doveè stato iniziato e ha rivestito la carica di maestro venerabile nel1988. Lungo l’elenco dei suoi incarichi. Tra i tanti, è stato piùvolte consigliere dell’Ordine (1982-1987 e 1994-1999) e presi-dente del Collegio circoscrizionale di Campania e Lucania(1989-1991, 1998-2000, 2004-2006 e dal 2007 sino alla sua can-

didatura a Secondo Gran Sorvegliante), giudice della CorteCentrale nel periodo 1992-1997. Ha fatto parte della Commis-sione permanente per la custodia del patrimonio intangibile delGrande Oriente e nel 1990 è stato candidato alla carica di Se-condo Gran Sorvegliante nella lista Tiberi.Dal 1975 appartiene al Rito Scozzese Antico e Accettato doveriveste il 31esimo grado. Aderisce anche al Rito di York dove èmembro a Napoli del capitolo dei Liberi Muratori dell’ArcoReale “Ugo de’ Pagani”, del concilio dei Massoni Criptici “Ve-suvius”, della commenda dei Cavalieri Templari “Raimondo diSangro Principe di S. Severo”. Nel 1985 ha fatto parte dell’Or-dine del Gran Sacerdozio del Rito di York. In passato ha aderi-to all’Antico e Primitivo Rito di Memphis e Misraïm fino al33esimo grado.Da oltre 25 anni appartiene all’Ordine paramassonico interna-zionale della Stella d’Oriente, nel capitolo ‘Mediterranean’ diNapoli.

GRANDE ORATOREMORRIS L. GHEZZI

Vive e lavora a Milano dov’è nato l’11 apri-le 1951. E’ professore ordinario di Filosofiae Sociologia del diritto presso la Facoltàdi Giurisprudenza dell’Università degliStudi di Milano ed è titolare di cattedra diSociologia del Diritto. Insegna anche So-

ciologia della Devianza, Teoria Generale del Diritto, Sociolo-gia del Lavoro e Diritto Pubblico presso altre Università e Fa-coltà universitarie italiane ed estere. Avvocato iscritto pres-so il Foro di Milano, è responsabile scientifico di un notostudio associato milanese e presidente del Collegio dei Pro-biviri dell’Associazione Italiana Avvocati d’Impresa. A Milanoè consigliere della Società Umanitaria, della Fondazione Fer-ri e della Società per la Cremazione (Socrem); è anche pre-sidente della sezione milanese della Lega Internazionale deiDiritti dell’Uomo (Lidu). Già presidente e consigliere di nu-merosi istituti e società di ricerca demoscopica e sociale, èstato consigliere della BIPIEMME Gestioni SGR, vice presi-dente della Dike Aedifica, società per la cartolarizzazione deibeni del Ministero della Giustizia, e componente della Com-missione presso il Ministero della Giustizia per la riforma delCodice di Procedura Penale, nonché consulente all’immaginedella Sogei.Autore di numerose pubblicazioni nazionali e internazionali inmateria giuridica e sociologica, è redattore della rivista di So-ciologia del Diritto. Ha fondato il Rotary Club Milano Porta Venezia di cui è statopresidente, vice presidente, componente del direttivo numero-se ed è stato insignito della Paul Harris Fellow a due zaffiri.Appartiene da sempre alla loggia “Missori-Risorgimento” (640)di Milano dove ha ricoperto le funzioni di primo e di secondosorvegliante, di segretario, di maestro venerabile e di oratore,incarico che ricopre tuttora. Ha fatto parte della CommissioneCultura del Collegio Circoscrizionale della Lombardia. Nume-rosi e prestigiosi i suoi incarichi nazionali: Grande Rappresen-tante della Gran Loggia del Parà in Brasile (1993-1998), della

Gran Loggia di Colombia-Bogotà (1999-2004), città presso laquale aveva anche un incarico di insegnamento universitario,presidente della Corte Centrale. Dal 2004 è Gran Maestro Ono-rario del Grande Oriente d’Italia.Già componente della Giuria per il Premio Treves, ha fatto par-te del Comitato Scientifico e, attualmente, fa parte del Comita-to Direttivo della rivista Hiram.

GRAN TESORIERE PIERO LOJACONO

Nato a Merano il 17 aprile 1940 risiede adAlessandria. Dopo la maturità scientificaconseguita nel 1958 presso la Scuola Milita-re Nunziatella, ha frequentato il Corso del-l’Accademia Militare di Modena dove haconcluso il biennio di Ingegneria per poi

proseguire gli studi all’Università di Torino, nella Facoltà diEconomia e Commercio. E’ stato responsabile del SistemaInformativo della ditta De Marchi di Torino (1963-1965); ha la-vorato all’IBM Italia con diverse funzioni anche a livello mana-geriale-dirigenziale (1965-1995); è stato presidente e ammini-stratore delegato della TecnoMagnesio Spa di Bologna (1995-1998) e di ENIAC Polska (Polonia) (1998-2002). Dal 2003 effet-tua consulenze informatiche e commerciali.E’ stato iniziato nel 1988 nella loggia “Santorre di Santarosa”(1) di Alessandria di cui è stato maestro venerabile dal 1999 al2001 e alla quale ancora appartiene.Nell’ambito della circoscrizione di Piemonte e Valle d’Aosta èstato prima vicepresidente (2001-2004) e poi presidente di Col-legio (2004-2007).

GRAN SEGRETARIOGIUSEPPE ABRAMO

Nato l’11 gennaio 1933 ad Ariano Irpino, inprovincia di Avellino, risiede a Roma. E’laureato in Giurisprudenza presso l’Uni-versità degli Studi “La Sapienza” dellacapitale ed è dirigente bancario in pen-sione. Ha operato come libero professio-

nista nel settore aziendale e finanziario in generale, nonchéin quello parabancario e ha svolto incarichi di natura di-versa che hanno interessato sia attività didattiche sia situa-zioni professionali più articolate. Iniziato nella loggia “Pitagora” (178) di Roma è stato eletto perdue volte maestro venerabile della loggia romana “Monte Sion”(705) di cui è uno dei fondatori e alla quale appartiene. Ha ri-coperto in epoche diverse l’incarico di membro della Commis-sione per riforma dei Rituali, di Gran Rappresentante per l’e-stero, di consigliere-segretario del Consiglio di Amministrazio-ne della società immobiliare Urbs e di consigliere d’ammini-strazione della società editoriale Erasmo.E’ Gran Segretario del Grande Oriente d’Italia per il terzo man-dato consecutivo.

numero 6-7-8 / 2009

gra

n l

oggia

14

giunta

allocuzione gran maestro

numero 6-7-8 / 2009 15

gra

n lo

ggia

“Non sognare può essereconsiderata la metafora diuna vita senza colore, sen-za brio, senza respiro: co-me le notti senza sogni.Può essere la metafora diuna vita senza ideali, sen-za fantasia, senza creati-vità, senza voglia di spen-dersi: per sé e per gli altri.In questo caso, diventa unlungo tunnel oscuro dove idisagi si accumulano ai di-sagi e dove domina unasolitudine che ben prestosi trasforma in egoismo”. Queste sono alcune delleprime frasi espresse, neltardo pomeriggio del 3aprile, dal Gran MaestroGustavo Raffi nella sua al-locuzione davanti a unaplatea di centinaia e centi-naia di persone e di alcu-ne autorità istituzionali.Massoni e non hanno pre-so posto nel tempio al mo-mento dell’apertura pub-blica e mai occasione èstata più opportuna persentire, dalla viva voce delGran Maestro, qual è ilsenso dello slancio emoti-vo che muove la LiberaMuratoria. Per il Gran Maestro a unavita senza sogni corri-sponde “l’egoismo di chinon è capace di slanci di-sinteressati, di chi abbrac-cia il meschino interesse,la signoria del denaro, lesuggestioni del potere o ilnarcisismo più sfrenato: inuna parola, quelli che noichiamiamo i metalli”. In-somma, ciò che è estraneoall’essere Liberi Muratori.“Certo, sognare, comed’altronde la vita, è impe-gnativo”, ha aggiunto. “Ta-lora, infatti, il sogno pro-duce incubi. Di questi incubi ne abbiamo avuti tanti: le guer-re, le intolleranze, i totalitarismi, le persecuzioni religiose, irazzismi e, insieme a loro, il disinteresse sociale, l’egoismo,il rifiuto di considerare l’altro come, in tutto e per tutto simi-le a noi. Ma i Liberi Muratori respingono questi sogni: nonsono i loro sogni. D’altronde che cos’è l’Iniziazione se non un

sogno ad occhi aperti: unsogno che ci trasporta inuna realtà dove le comuniabitudini degli uomini nonhanno cittadinanza e dovetutto è giusto e perfetto?”.Il Gran Maestro Raffi haspiegato che con l’Iniziazio-ne si accetta di vivere unsogno lungo quanto la pro-pria esistenza. “Era ed è unsogno – ha aggiunto – chesembrava (e sembra) anda-re contro la realtà. Chesembra opporsi alle comunirealtà. Quelle che quandoentriamo nel Tempio abban-doniamo – materialmente espiritualmente – lasciandoal di fuori il nostro habitusesteriore. Cambiamo “pel-le”, linguaggio, postura. Unsogno ad occhi aperti da cuinon si vorrebbe mai esseresvegliati. Un sogno a cuiabbiamo la fortuna di esse-re stati chiamati, ubbidendoad una voce interiore a cuipossiamo dare il nome divocazione, ma che, più lai-camente, vogliamo conside-rare una scelta: una sceltaradicale. Si è trattato di unascelta decisiva. E ci convin-ciamo che il sogno della Li-bera Muratoria si arresta –quando terminiamo i nostriLavori – sulla soglia delTempio. Così, qualche vol-ta, viviamo una doppiarealtà. La realtà del sogno equella della vita profana:con la sua banalità, i suoisofismi giuridici, le sue for-me, le sue norme, le sue ge-rarchie, i suoi interessi”.“Essere sognatori – ha det-to ancora il Gran Maestro –rimanda, se vogliamo espri-merci visivamente, a cieliazzurri, a prati verdi, a bo-schi, a montagne innevate,

ad aurore e a tramonti. Sono immagini di pace, di armonia,di fratellanza, di tolleranza, di disponibilità e di gioia cheriempiono l’animo e in cui prendono forma i nostri valori. So-no i valori in cui crede la Libera Muratoria Universale e cheprofessa il Grande Oriente d’Italia. Ma essere sognatori signi-fica fare di queste visioni lo sfondo della nostra vita e di pro-

ALLOCUZIONE DEL GRAN MAESTRO

Il sogno possibile dei Liberi Muratori

numero 6-7-8 / 2009

gra

n l

oggia

16

allocuzione gran maestro

porla agli altri. Significa che dobbiamo concretizzare questisogni trasformandoli nella realtà: nella realtà sociale”.Ecco quindi lo slancio: la Massoneria, rimanendo estranea alogiche politiche e religiose, deve intervenire nel mondo in-seguendo la sua grande utopia. “Deve poter dare il suo con-tributo di riflessione, – ha precisato Gustavo Raffi – di esem-pio e di azione per invertire ogni negativa linea di tendenza.Ogni loggia, ogni fratello e il Grande Oriente dovranno im-pegnarsi a fondo – con gli strumenti a loro disposizione –per riaffermare, propagandare e testimoniare il proprio so-gno di libertà, di tolleranza e di fraternità. Essere esoteristinon significa nascondere la testa nella sabbia. Significa lavo-rare per progresso e il benessere dell’Umanità”.“È, quindi, indispensabile impegnarsi a fondo per la solida-rietà, – ha ribadito – per i diritti umani, per la cultura deldialogo e per una intelligente multiculturalità. Ma tutto ciònon è altro che rendere possibili i nostri sogni, estendendolialla società tutta: in un momento in cui la società deve potersognare e nel sognare trovare rimedio ai propri mali. I nostriantichi Maestri erano capaci – con mezzi modestissimi – ditrasformare i loro sogni spirituali in gigantesche opere archi-tettoniche. Ora tocca a noi farlo”.Il Gran Maestro si dice convinto che i sogni dei massoni delpassato fossero di tale portata che sarebbe stato impossibilelasciarli vanificati e perciò dall’opera di liberi muratori ispi-rati si sono concretizzate tante fantasie che hanno fatto cre-scere il mondo. Ma ha anche affermato che il lavoro non puòconsiderarsi finito e non è possibile pensare che vada avantiper inerzia, all’infinito. Occorre perciò continuare l’opera del-la costruzione, arrivare alla realizzazione del sogno.

“Sono i Maestri, sotto la saggia guida dei loro Venerabili, –ha spiegato – che possono dare il ritmo ai numerosissimi Ap-prendisti che attendono da loro un esempio e uno stile. Cheattendono di poter sognare quello che si aspettano di sogna-re e che rifiutano un modello di Libera Muratoria vecchio sti-le: lontana dalle loro menti e dai loro cuori. Noi vogliamo, in-vece, che la Libera Muratoria del domani sia – nella conti-nuità con i suoi eterni principi – una grande scuola di vita,di libertà e di democrazia dove l’esperienza esoterica sia unostraordinario valore aggiunto. Un valore aggiunto che molti-plichi le capacità individuali, facendo di ogni Fratello un co-struttore di sogni. Sogni in cui l’approfondimento interiore siunisca alla solidarietà, alla disponibilità e alla presenza nellavita collettiva”.“Questa Gran Loggia – ha detto il Gran Maestro Raffi alla fi-ne della sua allocuzione – vuole essere un grande momentodi unione da cui trarre energie, entusiasmo e volontà per con-tinuare, al meglio, sulla nostra strada. Una strada che è quel-la che ci vede, da sempre, “costruttori di sogni possibili”.Questo è quello che desiderano tutti i Fratelli, questo è quel-lo che si percepisce frequentando i lavori di loggia. Questo èquello che cercano tutti coloro che bussano, incessantemen-te, alla porta di nostri Templi per avere la Luce”.

Il testo integrale dell’allocuzione sarà pubblicato su Hiram 2/2008

ed è già in internet su www.grandeoriente.it

rappresentanze estere

GRAN LOGGIA D’AUSTRIA

Grande Rappresentante Bruno Mamoli

GRAN LOGGIA DEL BENIN

Gran Maestro Vincent NikoueFratello Emmanuel Degand

GRAN LOGGIA DI BOSNIA

& HERZEGOVINA

Gran Maestro Edvin DervisevicGran Maestro Aggiunto Djiukic

GRAN LOGGIA DI RIO DE JANEIRO

BRASILE

Grande Rappresentante Lamberto Scalabrino

GRAN LOGGIA UNITA DI BULGARIA

Primo Gran Sorvegliante Plamen Stainov

Maestro venerabile Gallin Perianov della

loggia “Sredets” (27) di Sofia

Maestro venerabile Konstantin Garnevski

della loggia “Zora” (1) di Sofia

Fratelli della “Zora”: Boris Redansky,

Dimitar Neikov, Yordan Kostov, Martin

Kostov, Kristyan Markulev, Nikolay Penchev

MASSONERIA DAL MONDO

numero 6-7-8 / 2009 17

gra

n lo

ggia

Thomas Jackson e le 27 Grandi LoggeAl Palacongressi il segretario della Conferenza Mondiale delle GrandiLogge apre la lunga carellata di presenze massoniche estere

CONFERENZA MONDIALE DELLE GRANDI LOGGE

Segretario Esecutivo Thomas W. Jackson

GRAN LOGGIA DEL BURKINA FASO

Pro Gran Maestro e Gran Cancelliere AlainRoger CoefeGrande Rappresentante Rinaldo Giannelli

GRAN LOGGIA DELLA REPUBBLICA CECA

Secondo Gran Maestro Aggiunto PavelMarekGrande Rappresentante Marco Pasqualetti

GRAN LOGGIA DI CIPRO

Grande Oratore e Grande Rappresentante delGoi Antonios Neophytou

GRAN LOGGIA NAZIONALE FRANCESE

Assistente del Gran Maestro André ArmandBassouGran Sovrintendente Gaspare Giallo

GRAN LOGGIA DI GRECIA

Fratelli George Vamvacousis, Antoni

Papandreou e Elfterios Diamantaras, ex

maestro venerabile della loggia “Garibaldi”

di Atene

GRAN LOGGIA DELL’INDIA

Gran Maestro Justice Devinder Gupta

Gran Maestro Eletto Biswakumar Balaram

GRAN LOGGIA DEL LUSSEMBURGO

Gran Maestro Paul Geisen

Gran Segretario Carlo Brever,

Grande Rappresentante del Goi Fiorenzo

Cavallini

Grande Rappresentante presso il Goi Liborius

Ceran

Grande Rappresentante presso la Gran

Loggia di San Marino Vito Cassone

GRAN LOGGIA VALLE DE MEXICO

MESSICO

Delegato del Gran Maestro René Honorio

Grande Rappresentante Roberto Momi

GRAN LOGGIA DEL MONTENEGRO

Gran Maestro Novak Jaukovic

Gran Maestro Aggiunto Novica Jovovic

Accompagnato dai Rispettabilissimi Fratelli:

Gran Secondo Sorvegliante Branko

Kazanegra

Gran Segretario per i Rapporti Internazionali

Bozo Sibalic

Gran Segretario Vanja Mugosa

Fratelli Vlado Vukovic, Dragan Ivancevic,

Marko Jaukovic, Milos Ajcevic, Predarag

Markovic, Filip Vukovic, Drako Popovis,

Dusan Simonovic, Ranko Scepanovic, Mirko

Rakocevic, Deajn Zejak, Milorad Veskovic,

Slobodan Nanevski, Rifat Alihodzic, Elvis

Omeragic, Gani Rusulbegovic

GRAN LOGGIA NAZIONALE DI POLONIA

Delegato del Gran Maestro Antonio

Pischetola

numero 6-7-8 / 2009

gra

n l

oggia

18

rappresentanze estere

rappresentanze estere

GRAN LOGGIA NAZIONALE DI ROMANIA

Pro Gran Maestro Traian Caramanian Fratello Tudor IliescuGrande Rappresentante Leo Taroni Fratello Claudiu Ionescu, direttore di“Masonic Forum Magazine”

GRAN LOGGIA DI RUSSIA

Primo Gran Sorvegliante Pavel Stroganov

SERENISSIMA GRAN LOGGIA DELLA

REPUBBLICA DI SAN MARINO

Gran Maestro Italo CasaliGran Maestro Aggiunto Manuel MicheloniPrimo Gran Sorvegliante Guido MicheloniSecondo Gran Sorvegliante Andrea NegriGran Tesoriere Franco BotteghiGran Segretario Sergio Rabini

GRAN LOGGIA REGOLARE DI SERBIA

Gran Maestro Petar KosticGran Segretario per le Relazioni EstereLjubomir AksentijevicGran Bibliotecario Predrag CurcicGrande Rappresentante Vasa VitanovicFratello Jovan Kovacic

GRAN LOGGIA DELLA SLOVENIA

Gran Maestro Mladen TerceljGran Segretario Zlatko SetincGrande Rappresentante Vili Kern

GRAN LOGGIA SVIZZERA ALPINA

Gran Maestro Bruno WeltiEx Gran Maestro Alberto MenascheGrande Rappresentante Lorenzo Testa

GRAN LOGGIA DELL’URUGUAY

Delegato del Gran Maestro, il GrandeRappresentante Franco Pensiero

GRAN LOGGIA DELL’ILLINOIS

USA

Gran Cancelliere Howard GraffGrande Rappresentante Domenico Mancini

GRAN LOGGIA DEL MARYLAND

USA

Grande Rappresentante Francesco Legaluppi

GRAN LOGGIA DELLA PENNSYLVANIA

USA

Gran Maestro Stephen GardnerGran Segretario Mark A. Haines

GRAN LOGGIA DEL DISTRETTO DI

COLUMBIA - USA

Secondo Gran Sorvegliante Joseph CrociataGrande Rappresentante Oscar BartoliFratelli Giancarlo Oderda e Aldo Nicolosidella “Italia Lodge” di Washington

numero 6-7-8 / 2009 19

gra

n lo

ggia

II PPRROOTTAAGGOONNIISSTTII AALLEESSSSAANNDDRROO MMEELLUUZZZZII, psichiatra, psicologo epsicoterapeuta, è baccalaureato inFilosofia e Mistica presso il Ponti-ficio Ateneo Sant’Anselmo di Roma.Personaggio di fama come opinio-nista, spesso è ospite di L’Italia suldue e interviene in reality show,dandone una chiave psicologica.Scrive libri di successo. OOSSCCAARRGGIIAANNNNIINNOO,, giornalista e scrittore,dirige LiberoMercato, allegato eco-nomico-finanziario di Libero, cari-ca che ha interrotto di recente liti-gando con Vittorio Feltri. È membro delcomitato scientifico della Fondazione Ita-lia-Usa. DDOONN PPAAUULL RREENNNNEERR,, prete da 24

anni, insegna presso lo Studio Teologicodi Bressanone e l’Istituto Superiore diScienze Religiose di Trento. Dal 1994 diri-ge la sezione di Bolzano dell’Istituto su-

periore di scienze religiose di Bres-sanone. Editorialista del Corrieredell’Alto Adige, è coordinatore pa-storale della Comunità del Cenaco-lo di Merano. Nel suo ultimo libro“Frontiere-Grenzen. Vita free lancedi un prete felice” (Il Margine,2008) parla del suo rapporto conla Massoneria del Grande Oriented’Italia. MMIICCHHEELLEE CCIILLIIBBEERRTTOO inse-gna Storia della Filosofia Modernae Contemporanea alla Scuola Nor-male Superiore di Pisa e presiedel’Istituto Nazionale di Studi sul Ri-nascimento. Dirige la nuova edi-

zione delle opere latine di Giordano Bru-no e la Rivista “Rinascimento”. È socio del-l’Accademia Nazionale dei Lincei.

L’INCONTRO DEL 3 APRILE COSTRUTTORI DI SOGNI

numero 6-7-8 / 2009

talk show

Costruire sogni sembra un ossimoro, cioè una parola che si nega nel suo

contrario. I sogni sono lievi, lerealizzazioni e le possibilità invece

concrete. Ma senza sogni non v’è neppurela realtà perché è nell’orizzonte dell’Infinito

che il cuore, prima ancora che la mentedell’uomo, costruisce

l’orizzonte del suo futuro. (Alessandro Meluzzi)Il moderatore Alessandro Meluzzi Oscar Giannino

Pubblico nella sala Polivalente del Palacongressi

Costruire utopie sembra una incredibile contraddizione o una vera e propria presa in giro. Le utopie si possono pensare: ed è lecito farlo.

Metterle in pratica proprio no: non sarebbero utopie. E questo è perfettamentecongruente con la logica comune: quella a cui si ispira la vita quotidiana, la vitadi tutti i giorni. Ma non è la Logica dei Liberi Muratori. Non è la nostra logica.

I Liberi Muratori sono abituati a muoversi nel regno dell’(apparentemente)impossibile: nel regno dell’utopia. Lo provano i loro ideali, i loro rituali, la loro

quotidiana pratica di vita: fatta di impegno, tolleranza, onestà, dedizione,fratellanza, silenzio, riflessione. Lo provano i loro secolare sforzi per costruireun mondo migliore fatto di umanità e progresso, in palese opposizione allaprofanità. Per questo, i Liberi Muratori sanno che le utopie sono possibili eattuabili. Ad una sola condizione, però: quella di credere fermamente >>>

L’INCONTRO DEL 4 APRILE COSTRUTTORI DI UTOPIE

20

Claudio Bonvecchio, moderatore dell’incontro

gra

n l

oggia

talk show

gra

n lo

ggia

II PPRROOTTAAGGOONNIISSTTII CCLLAAUUDDIIOO BBOONNVVEECCCCHHIIOO è tra i maggiori filo-sofi della politica in Italia e autore di numerosi saggi sulla sim-bologia e il mito. E’ professore ordinario di Filosofia delle Scien-ze Sociali e Presidente del Consiglio di Corso di Studi in Scien-ze della Comunicazione presso l’Università degli Studi dell’In-subria di Varese. E’ consigliere dell’Ordine del Grande Oriented’Italia. MMAARRCCEELLLLOO FFAAGGIIOOLLOO è professore ordinario di “Storiadell’architettura” all’Università di Roma “La Sapienza”. Oltre adessere presidente del Comitato nazionale per i giardini e par-chi storici, dirige il Centro di studi sulla cultura e l’immaginedi Roma. È inoltre ideatore di una rete di Centri di studi sul Ba-rocco, coordinatore di varie ricerche nazionali Cnr, Murst eMiur sul Barocco, consulente dell’Unesco e del Ministero per iBeni culturali. DDIINNOO CCOOFFRRAANNCCEESSCCOO è professore ordinario diStoria del pensiero politico nella Facoltà di Lettere e Filosofiadell’Università di Genova, direttore del Dipartimento di Filoso-fia e del Centro Internazionale di Studi Italiani dello stesso ate-neo. E’ stato presidente del Centro per la Filosofia Italiana. E’editorialista del Secolo XIX e del Riformista. GGAABBRRIIEELLEE PPAA--SSTTRREELLLLOO è docente del Dipartimento di Scienze Economiche eStatistiche dell’Università di Trieste e apprezzato opinionistadel quotidiano Il Piccolo.

Sebbene la Massoneria regolare non abbia alcuna finalitàpolitica e non persegua alcuna azione di ordine partitico e/o

religioso, essa nella sua storia ha senza dubbio rappresentatofortissime istanze di ordine etico-filosofico, che ne hanno fatto

una realtà, da alcuni definita addirittura Agenzia etica dellamodernità. In questo senso, la Libera Muratoria ha

indirettamente influenzato a partire dal secolo dei Lumi lacultura occidentale, contribuendo attraverso i suoi >>>

>>> nella possibilità di cambiare se stessi e gli altri. Come fa ogni vero Iniziato, in ogni parte del mondo. Maquesta non è forse una utopia che, da secoli – se non da millenni – viene realizzata con successo? Per continuare afarlo – con lo stesso spirito, lo stesso coraggio, la stessa abnegazione – bisogna però dotarsi dei giusti strumenti:senza i quali nessuna costruzione può essere portata a termine con successo. I nostri strumenti sono quelli della

riflessione. Sono la riflessione sui grandi modelli culturali, sui grandi modelli politici, sui grandi modelli economici esui grandi piani di sviluppo urbanistico: tutti e sempre intessuti di utopia.

D’altronde, gli uomini hanno sempre amato le utopie. Anche prima che così venissero chiamate le proiezioni dei lorodesideri, delle loro speranze – in ultima analisi – dei loro sogni. Non a caso, Utopia (da cui la parola utopia) era ilnome di un’isola situata in mezzo al mare, lontano dalla realtà del mondo e quasi irraggiungibile. Per approdarvi –oggi come allora – bisogna avere nervi saldi, idee chiare e, soprattutto, la capacità di sognare. Perché l’utopia è un

sogno ad occhi aperti: è la speranza di condurre una vita vivibile nel migliore dei mondi possibili. Per questo motivo,fino a quando gli uomini penseranno utopie ci sarà speranza per l’Umanità.

(Claudio Bonvecchio)

L’INCONTRO DEL 5 APRILE COSTRUTTORI DI REALTÀ

Antonio Panaino, anchorman dell’incontro di domenica

21

numero 6-7-8 / 2009

gra

n l

oggia

talk show

II PPRROOTTAAGGOONNIISSTTII AANNTTOONNIIOO PPAANNAAIINNOO, già preside dellaFacoltà di Conservazione dei Beni Culturali dell’Universitàdi Bologna a Ravenna, è uno storico-iranista affermato alivello internazionale. I suoi studi si concentrano sulla sto-ria linguistica e religiosa del mondo iranico e tardo anti-co, con particolare attenzione ai fenomeni di interazioneculturale tra Oriente e Occidente. Autore di numerosissi-mi saggi, è direttore scientifico della rivista del GrandeOriente d’Italia “Hiram”. GGIIAANN MMAARRIIOO CCAAZZZZAANNIIGGAA,, pro-fessore ordinario di Filosofia Morale all’Università di Pi-sa, è membro dei consigli scientifici della cattedra Unesco“Fondements philosophiques de la justice et de la sociétédémocratique” di Montréal, di “Annali di Storia dell’Ese-gesi”, Bologna e del “Groupe de Recherches sur les Lu-mières, l’Illuminisme et la Franc-maçonnerie”, CNRS-Pa-ris. LLUUIISSEELLLLAA BBAATTTTAAGGLLIIAA è professore ordinario di Filoso-fia Morale e di Bioetica nella Facoltà di Scienza della For-

mazione dell’Università degli Studi di Genova e nell’Istituto Universitario Suor Orsola Benincasa di Napoli. Nel 1992 ha fondato l’I-stituto Italiano di Bioetica, di cui è direttore scientifico. E’ membro del Comitato Nazionale per la Bioetica. Da oltre un decennio col-labora alle pagine culturali del Secolo XIX come esperta di bioetica e di etica pubblica. AANNTTOONNIIOO BBAALLDDAASSSSAARRRREE,, giurista, presiden-te emerito della Corte Costituzionale, è professore ordinario di Diritto Costituzionale alla Luiss di Roma e insegna Istituzioni di Di-ritto Pubblico presso la Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha presieduto numerosi enti, tra cui il consiglio di amministrazio-ne della Rai (2002). Attualmente è membro del Comitato d’Onore dell’Associazione Italiana degli Operatori di Pace Nazioni Unite –CABLIT. E’ uno dei candidati alla carica di sindaco di Terni.

>>> appartenenti alla diffusione di quei valori che siritrovano in molte Carte Costituzionali o nella Dichiarazione dei

Diritti dell’Uomo, alla moltiplicazione di istanze proprie dellamoderna sociabilità, nella difesa di valori fondati sulla

tolleranza, sul rispetto delle diverse culture e religioni, nelladifesa delle minoranze e dei più deboli. Il suo spirito laico, ma

non antireligioso, è servito e serve alla costruzione di unasocietà più equa, in particolare nella Storia d’Italia, dove il

suffragio universale, il voto alle donne, la scolarizzazione dimassa e obbligatoria, sono stati temi di forte attenzione per

l’istituzione massonica, Tali meriti del recente passato non sisono esauriti, dato che la società civile è travagliata da

fondamentalismi di diversa natura che riguardano la scuolapubblica, la libertà di ricerca scientifica, il testamento biologico,

e che, per il modo spesso fazioso con cui sono trattati,sembrano ispirati a dottrine unilaterali che minano la libertà ed

i diritti di una società laica. Tali argomenti, nei limiti del loroimpatto sulle libertà ed i diritti civili, sono temi sui quali

l’attenzione dei Massoni è molto sensibile e che legano laLibera Muratoria alla contemporaneità, come istituzione

partecipe della vita del nostro paese. (Antonio Panaino)

Antonio Baldassarre

La breve, ma intensa, esperienza della Repubblica Romana del1849 costituisce, da centosessanta anni, un fondamentale rife-rimento ideale e politico per l’Italia e l’Europa. Le va ricono-sciuto il ruolo di aver tentato di realizzare un assetto di tipodemocratico-repubblicano di portata nazionale.Le schiere di giovani eroi che in quelle giornate caddero valo-

rosamente, difendendo la Patria e la Libertà, saranno per sem-pre simboli della democrazia non solo italiana.Ecco perché il Servizio Biblioteca già a febbraio a Villa ‘Il Va-scello’, e poi al Palacongressi di Rimini, in occasione della GranLoggia 2009, gli ha tributato omaggio con la mostra “La Rivo-luzione della Repubblica Romana, tra celebrazione e satira –

La Rivoluzione della Repubblica RomanaTra celebrazione e satira 1849-2009

22

servizio biblioteca

Mostra al Palacongressi in collaborazione con Gangemi EditoreAllestimento di Fabrizio Santini, Ettore Passalalpi Ferrari, Walter Spinetti

1849/2009” realizzata in col-laborazione con GangemiEditore.I 52 pezzi dell’esposizionehanno rivelato la forza diquell’epopea e dei suoivalori. Per la prima voltanella storia fu prodottauna vastità di documenti:bandi, proclami, stampe,quadri e cimeli hannofatto rivivere quelle ge-sta, cogliendone gliaspetti celebrativi poli-tici, sociali e istituzio-nali. Emblemi forse

più diretti sono le raffi-gurazioni satiriche dell’epoca. La contraffazio-

ne delle sembianze dei volti, le inverosimili scenografie, la ne-gazione dell’iconografia classica ci propongono aspetti storicie sociali difficili, se non impossibili, da rappresentare attraver-so gli strumenti tradizionali.La mostra “La Rivoluzione della Repubblica Romana, tra cele-brazione e satira – 1849/2009” già nel titolo ha indicato le suecaratteristiche. Risultato di un’accurata selezione, ha presentato

i pezzi più significativi dei momenti esaltanti della RepubblicaRomana del 1849 con tutta la forza della sua portata ideale.La collezione è stata richiesta da alcune amministrazioni co-munali per essere riproposta.

numero 6-7-8 / 2009

Con “Decorazioni e Documenti massonici tra Settecento e Ot-tocento”, la mostra del Servizio Biblioteca allestita al Palacon-gressi nella Sala “Paolo Ungari” ‘itinerante’, la storia della Li-bera Muratoria in Europa ha svelato alcuni suoi aspetti. Docu-menti, medaglie, quadri di loggia, decorazioni di vario generesi sono proposti al pubblico in tutta la loro unicità: l’autoriz-zazione firmata nel 1862 dal Gran Maestro Filippo Cordova edalla sua Giunta per consentire l’attività massonica nelle Mar-che con il Rito Francese è una di queste rare testimonianze, uti-li anche per individuare le radici del lavoro liberomuratorio in

varie parti d’Italia. Tra i pezzi più ammirati sono statila medaglia del 1742 coniata a Londra dalla “RomanLodge” in onore di Martin Folkes, presidente dellaRoyal Society, che riproduce simbologia egizia, e iquadri di loggia con lavorazione a ponton (con simbo-logia in partedipinta e in par-te incollata achiara d’uovo)realizzati nelperiodo napo-leonico da pri-gionieri francesisu navi inglesi.Per la primavolta sono statiesposti gioielli e

decorazioni del RitoScozzese Rettificato, tracui una croce in oro esmalto del 10° grado e

Il Gran Maestro visita la mostra

Sala “Paolo Ungari” a RiminiDocumenti e cimeli: testimonianze di storia massonica

Gioiello della Gran LoggiaNazionale Madre “Ai Tre

Globi” con sede a Berlino.Germania, inizio XIX secolo

(collezione privata)

servizio biblioteca

un’altra con rubini di Cavaliere dell’Ordi-ne dei Cavalieri Benefici della Città San-ta, entrambe di fine Settecento. Tra le de-corazioni più prestigiose – e più ammi-rate dagli ospiti massonici esteri – è dasegnalare quella della Gran Loggia Nazio-nale Madre “Ai Tre Globi” di Berlino (delprimo Ottocento) fondata da Federico “ilGrande”. E per i fratelli visitatori c’è stata ancheuna rivelazione. Infatti forse pochissimisanno che in passato le logge coniavanogettoni di presenza per conteggiarela frequenza ai lavori. La mostra neha presentato di vari tipi (in argen-to, bronzo o anche leghe più eco-nomiche) con incisi nome, anno difondazione, emblema e anche mot-to delle officine. I gettoni venivanodistribuiti ai fratelli e alla fine del-l’anno venivano contati: chi fre-quentava più assiduamente avevaridotta la capitazione l’anno dopo.Un altro spazio espositivo ha infineillustrato il recupero dei fondi di

d o c ume n t a z i o n eStolper e Landoli-na realizzatodal ServizioBiblioteca nelcorso del2008. Dall’e-same dellecarte è emer-sa l’intensa at-tività del Gran-de Oriente nel se-condo dopoguerracon la ripresa ufficialedei lavori massonici nel nostro Pae-se dopo la lunga pausa sotto il regimemussoliniano. La prima Circolare del GranMaestro Guido Laj – datata 18 novembre

1945 – e quella del 16 di-cembre 1953 a firma del Gran

Segretario Enzo Minutillo testi-moniano l’impegno sociale della

Massoneria italiana con la Ricostruzione.Il divorzio, il certificato prematrimoniale,l’assistenza medica di Stato e la pensioneminima per tutti i cittadini erano argo-

menti di discussione sug-geriti ai fratelli per favo-rire all’esterno il proces-so di modernizzazione. Idocumenti post-bellicisono ancora in fase distudio e saranno fonda-mentali per capire quan-to i massoni, emulando ilpassato, abbiano parteci-pato alla vita democrati-ca della giovane Repub-blica italiana.

gra

n l

oggia

24

servizio biblioteca

Medaglione ovale con quadro di loggia, lavoro diponton con simbologia in parte dipinta e in parteincollata a chiara d’uovo realizzato da prigionierifrancesi (napoleonici) su navi inglesi. Francia –

Inghilterra, inizio XIX secolo (collezione privata)

Gettone di presenza della loggia“La perfetta uguaglianza” di Rouencon due scheletri allo stesso livello,uno coronato. Francia, 1804 (collezione privata)

Croce di Cavaliere dell’Ordinedei Cavalieri Benefici dellaCittà Santa, ultimo grado delRito Scozzese Rettificato.Francia, XVIII secolo(collezione privata)

Repubblica Romana: Mazzini primo prestigiatore:

stampa satirica, relativa alla RepubblicaRomana, estratta dal volume

“Grande riunione tenuta nella Sala dell’Ex-Circolo Popolare in Roma” (Roma,

Tipografia Paterno; novembre 1849) (Biblioteca Grande Oriente d’Italia

945.6320833 GRA). La stampa è stata esposta al Palacongressi

di Rimini – per la Gran Loggia 2009 –nell’ambito della mostra

numero 6-7-8 / 2009

servizio biblioteca

Incontro con l’autoreIl Servizio Biblioteca ha proposto cinque novità editoriali Presentato anche il libro-intervista del Gran Maestro Raffi

numero 6-7-8 / 2009 25

gra

n lo

ggia

BIBLIOTECA LAICA IL LIBERO PENSIERO DELL’ITALIA MODERNAa cura di Michele Ciliberto - Laterza, 2008

“Chi proibisce ai cristianilo studio della filosofia edelle scienze proibisce lo-ro anche di essere cristia-ni”. Così scriveva Tomma-so Campanella, nell’Apolo-gia di Galileo del 1616, indifesa del principio dellalibertas philosophandi,predicato specifico e irri-nunciabile dell’indagineumana cui non sfuggononé la natura né la religio-ne. È solo un esempio delsignificato e del valore diquella cultura italiana nellaquale si è raccolto quantodi meglio la nostra storiaha generato lungo i secolimoderni. Cultura laica –da non confondere con an-ticlericale, come spesso è accaduto – nella quale si è espressa unavera e propria concezione del sapere. “Se si vanno a leggere i ca-pisaldi della cultura laica, ci imbattiamo in concetti decisivi comelegge, conflitto, eguaglianza, dissimulazione, bisogno, libertà distampa, opinione pubblica, fino all’argomentazione del rifiuto dellatortura e della pena di morte. Princìpi, ieri come oggi, di una sa-pienza che in Italia ha trovato uno dei suoi luoghi di nascita e dimaggiore sviluppo”. Una sapienza mondana e civile, che appare inmodo luminoso nei testi qui raccolti – da Leon Battista Alberti aCamillo Benso di Cavour, passando, tra gli altri, per Giordano Bru-no, Machiavelli, Leopardi, Manzoni – i quali, organizzati tematica-mente, affrontano argomenti come la condizione umana, la nascita(e la morte) delle religioni, la loro funzione civile, la critica dellaChiesa di Roma e del cristianesimo, la teorizzazione della ‘liberaChiesa in libero Stato’.

IL LIBRO È STATO PRESENTATO DA MICHELE CILIBERTO, Ordinariodi Storia della Filosofia Moderna e Contemporanea alla Scuola Nor-male Superiore di Pisa e presidente dell’Istituto Nazionale di Studi sulRinascimento. Tra le sue pubblicazioni Giordano Bruno, il teatro del-la vita (2007), Pensare per contrari. Disicanto e utopia nel Rinasci-mento (2007). Dirige la nuova edizione delle opere latine di Giorda-no Bruno e la Rivista “Rinascimento”. È socio dell’Accademia Nazio-nale dei Lincei.

ROMUALDO MARENCO LA RISCOPERTA DI UN PIONIEREdi Luca F. GaravagliaExcelsior 1881, 2008

Vi sono uomini chevivono da protagoni-sti momenti diprofondo cambiamen-to: Romualdo Maren-co è stato tra questi.Con la sua musica e ilsuo impegno artisticoe politico è stato unpunto di riferimentoper giovani musicisticome Puccini, Masca-gni e Toscanini; per lanascente scuola verista in musica; per letterati comeFontana, Valera e per i cosiddetti “sopravvissuti allaScapigliatura”. Romualdo Marenco ha scritto Excelsiore i balli che hanno fatto da colonna sonora alla BelleEpoque, ma anche alle operette e opere buffe chesbancarono Parigi e la nascente Broadway. Uomo digrandi ideali, ha privilegiato il suo credo mazziniano erepubblicano allo smisurato successo conosciuto intutto il mondo: ha militato nella Società Nazionale diTrivulzio, Garibaldi e La Farina, passando per gli am-bienti della Scapigliatura. Ma sempre, da Parigi a Co-stantinopoli, in politica e in editoria, ha assunto posi-zioni distanti, sicuramente originali rispetto alla realtàitaliana in cui, svanita la tensione emotiva e intellet-tuale del Risorgimento, ci si allineava su nuovi canonisociali, per tanti versi diffusi ancora oggi. RomualdoMarenco non fu soltanto un musicista e un importanteinnovatore, ma fu soprattutto testimone e primo atto-re della costruzione di un’Italia per noi ancora ricono-scibile. Malgrado una carriera di successi mondiali, èstato da sempre oggetto di imprecisioni e omissioni, inparte dovute anche al suo carattere riservato che lo haportato a desiderare di essere dimenticato. Oggi, unasua biografia precisa, lo riscatta da quattro generazio-ni di oblio.

IL LIBRO È STATO PRESENTATO DA LUCA FEDERICOGARAVAGLIA, pronipote di Romualdo Marenco. Edito-re, saggista e compositore, dopo un passato da ma-nager in aziende multinazionali di largo consumo edella comunicazione, ha ripreso l’opera del suo avo ri-costituendo la casa editrice Excelsior.

servizio biblioteca

MASSONERIA: UNA NUOVA PRIMAVERAIL GRAN MAESTRO GUSTAVO RAFFIRACCONTAa cura di Paolo Gambi - Gangemi, 2008Una rielaborazione del pensiero del “Gran Maestro della Primavera”. Unviaggio attraverso l’esoterismo, la pedagogia del dialogo, il Grande Ar-

chitetto dell’Universo, gli universi della laicità, l’eterno conflitto fra scienza e fede, il sacrosanto dirittoalla ricerca della felicità, non senza profili critici e spunti propositivi per il più immediato e concreto pre-sente. Questo libro vuole raccontare la Massoneria attraverso la Gran Maestranza di Gustavo Raffi. Unostrumento che si propone di far comprendere anche ai non addetti ai lavori un mondo che ai più è igno-to, diviso com’è fra leggenda e disinformazione. Un tentativo di offrire ai lettori il pensiero autentico delGran Maestro. Un percorso per far uscire la Massoneria dal museo di Madame Tussauds e renderla uncorpo vivente nella società, “contemporanea alla posterità”. Un contributo affinché la Libera Muratoria siagiudicata per ciò che realmente è, e non per ciò che i suoi detrattori o i suoi laudatores la dipingono. Nelvolume si trovano contributi degli storici Alberto Melloni, Ferdinando Cordova e Carlo Ricotti, del poli-tologo Massimo Teodori, del segretario esecutivo della Conferenza delle Grandi Logge Thomas Jackson.IL LIBRO È STATO PRESENTATO DA PAOLO GAMBI, scrittore e giornalista. Autore del libro I vip parla-no di Dio (2007) ha curato il l libro del cardinal Tonini Profezie per l’Ottimismo (2008). Giornalista pro-fessionista, è contributing editor in The Catholic Herald di Londra, ha lavorato al Financial Times a Lon-dra e da anni è editorialista de La Voce di Romagna. Autore di trasmissioni televisive locali ha parteci-pato a svariati programmi Rai.

SIMBOLICA DEGLI UTENSILI E GLORIFICAZIONE DEL MESTIEREdi Irène Mainguy - Edizioni Mediterranee, 2009

I gesti e lo svolgimento degli atti simbo-lici della Massoneria esprimono un modospecifico e particolare di vivere e sono ipassaggi attraverso i quali un nuovomembro viene iniziato e integrato nelgruppo. Secondo la loro accezione deisimboli, i massoni chiamano “Tempio” lospazio nel quale “lavorano” in manierasimbolica e, quindi, gli utensili impiegatisono più che un semplice maglio, unacazzuola o un filo a piombo: sono i so-stituti di un’idea interiorizzata, un’idea dicui costituiscono la rappresentazione. Per-tanto, il regolo diviene per l’apprendista

non solo un utensile destinato a misurare lo spazio, ma anche un mez-zo per suddividere il tempo e, nell’universo multidimensionale da essopostulato, uno strumento per valutare le virtù. Ogni utensile è legato al-le potenzialità di un insieme di forze di cui è necessario conoscere l’e-nergia per poterlo regolare e dominare con discernimento, al fine di riu-scire a elevare un tempio di luce nel santuario del cuore, chiave dellarealizzazione individuale e collettiva. Questo studio degli utensili dellaMainguy (mano, falce, maglio, filo a piombo, squadra, regolo, livella, le-va, compasso, cazzuola, tenaglia, ascia) offre alcune piste per ap-profondire la comprensione dell’uso degli strumenti su un piano metafi-sico ed effettua un parallelo fra la struttura dei gesti massonici e gli stru-menti impiegati nei rituali, illuminandoli di nuova luce. In tal modo, que-sta gestualità materiale potrà condurre a una trasformazione spiritualeda cui nascerà un’etica di vita.IL LIBRO È STATO PRESENTATO DA DARIO BANAUDI. Architetto, si èoccupato delle origini della Massoneria operativa e dei suoi collega-menti con le associazioni di mestiere. Tra le sue pubblicazioni Cam-pione d’Italia. Uomini, luoghi, architetture (2002).

FORME E CORRENTI DELL’ESOTERISMO OCCIDENTALEa cura di Alessandro Grossato - Medusa, 2008E’ dedicato alla storia e alle dottrine del-l’esoterismo occidentale, dalle sue ori-gini antiche e medievali fino ai nostrigiorni il libro degli atti del convegnorealizzato dal 29 al 30 ottobre 2007presso la Fondazione Giorgio Cini di Ve-nezia. Alessandro Grossato, ideatore epromotore dell’iniziativa, la prima in Ita-lia nel suo genere, introduce il volumeriassumendo i passaggi storici e cultu-rali dello studio accademico dell’esote-rismo. Lunghissima la serie di speciali-sti al convegno.Antoine Faivre, decano degli studiosi eu-ropei dell’esoterismo occidentale, espo-ne la sua definizione scientifica di esoterismo. Kocku von Stuckrad af-fronta il tema della concezione esoterica della sapienza com’è stataconcepita in occidente dalla tarda antichità fino al XIII secolo. France-sco Zambon esamina la continuità dottrinale dei temi simbolici che, daiprimi Padri della Chiesa, arrivando fino ai romanzi medievali del Graal.Nicholas Goodrick-Clarke apre nuovi spiragli interpretativi sulla bio-grafia spirituale del francescano spagnolo Raimondo Lullo, all’incrociofra esoterismo cristiano, ebraico e islamico. Moshé Idel documenta l’in-fluenza della Kabbalah ebraica in Italia nel XVI secolo. Jean-Pierre Bra-ch ci introduce all’aritmologia rinascimentale, mentre Joscelyn Godwinsi sofferma sul rapporto simbolico tra astronomia e musica nell’operadi Keplero e di Kircher. Wouter Hanegraaff sviluppa la sua interessan-te ipotesi sulla nascita dell’esoterismo moderno dallo spirito del Pro-testantesimo. Mino Gabriele e Agostino De Rosa illustrano l’influenzadell’esoterismo nell’ambito delle arti figurative. Jean-Pierre Laurent rias-sume un capitolo poco conosciuto della storia intellettuale dell’Otto-cento europeo. Thomas Hakl descrive la singolare figura novecentescadi Franz Sättler, mentre Marco Pasi riprende, da diverse angolature, ilproblema della definizione teorica dell’esoterismo.IL LIBRO È STATO PRESENTATO DA ALESSANDRO GROSSATO, indo-logo e storico delle religioni. Ha insegnato Storia e Cultura dei PaesiIslamici all’Università di Padova ed è autore dello studio dedicato al-le tradizioni iconografiche e simboliche dell’Eurasia Il Libro dei sim-boli. Metamorfosi dell’umano fra Oriente e Occidente (1999) e di Il mi-to della fenice in Oriente e in Occidente.

filatelia

La storia dei massoni si può fare anchecon la filatelia. Lo ha dimostrato l’Asso-ciazione Italiana di Filatelia

Massonica alPalacongressi di Rimini allestendo la

mostra “Massoni illustri nella storia degliStati Uniti d’America”. Centoventi quadri

distribuiti in dodici pannellihanno presentato le emissionifilateliche con i Grandi dellastoria americana che hanno ap-partenuto alla Libera Murato-ria: si parte dai Padri costi-tuenti Giorgio Washington eBeniamino Franklin per arri-vare ai presidenti del Nove-cento Roosevelt, Truman eFord fino agli austronautipiù celebri. Di Buzz Aldrin,che ha passeggiato sullaLuna, è stato esibito anchel’autografo.Il materiale esposto ètratto dalla collezione“Renato Boeri” acquisitadi recente dal GrandeOriente d’Italia e, al mo-mento, in fase di re-stauro conservativo pergarantirne un miglioreutilizzo. E’ al lavoroun gruppo di soci daqualche mese, conl’obiettivo di siste-mare l’intera colle-zione (di ben 4mila

documenti) in tempo per il2010 quando sarà esposta per celebrare ildecimo anniversario della costituzionedell’Associazione Italiana di FilateliaMassonica.

Per la Gran Loggia 2009 l’Aifm-Goi harealizzato il tradizionale annullo specialecon busta celebrativa.

IInnffoo:: ffiillaatteelliiaa..mmaassssoonniiccaa@@ggrraannddeeoorriieennttee..iitt

Massoni negli StatesMostra al Palacongressi dell’Associazione Italiana di Filatelia Massonicadel Grande Oriente d’Italia

numero 6-7-8 / 2009

Il Gran Maestro alla mostra Busta celebrativa con annullo postale della Gran Loggia 2009

Sezione dedicata agli austronauti massoni

27

numero 6-7-8 / 2009

gra

n l

oggia

28

musica

IL CONCERTO DEL 3 APRILEBROTHERS IN JAZZ

Music by American Brothers Freemasons

MMAARRCCOO MMAARRIIAA TTOOSSOOLLIINNII (docente di storia ed estetica della musica, compositore, drammaturgo, regista oltre che batterista e plu-ristrumentista) nel 1993 ha fondato il MMUUSSIICC AACCAADDEEMMYY JJAAZZZZ CCOOMMBBOO assieme a VVIITTOO LLEEOONNAARRDDOO TTRRIITTTTOO (pianoforte, tastiere e pro-grammazione del suono), PPAAOOLLOO VVIIEEZZZZII (contrabbasso, basso elettrico), LLOORREENNZZOO MMAARRCCOOLLIINNAA (sax soprano, alto, tenore e clari-netto). L’idea dell’ensemble nasce per dare vita a una poetica interpretativa che fonda l’esperienza accademica dei componenti con la lo-ro conoscenza della tradizione musicale afroamericana: una formazione esemplare per ciò che concerne il sincretismo dei linguag-gi e delle modalità d’espressione, assai comune nel mondo anglosassone ma rara in Italia. La formazione “storica” è attiva sulla scena con importanti partecipazioni e progetti (su Duke Ellington, Miles Davis, Frank Zappa,su musiche colte di autori d’oggi arrangiate con modulistica jazz, sul jazzfun) e svolge attività didattica in sinergia con prestigio-se istituzioni come il Teatro dell’Opera di Roma e il Teatro Comunale di Modena, spesso coordinati dall’associazione “Musicologi”(per la parte laboratoriale e didattica), e con il management di Gierrepi.Dal 2000 il MMUUSSIICC AACCAADDEEMMYY JJAAZZZZ CCOOMMBBOO si è esibito davanti a oltre 8mila studenti (una trentina le scuole superiori visitate) e harealizzato corsi e masterclasses a circa 500. Di questi non pochi hanno costituito gruppi stabili e continuato l’attività musicale. Lapresenza concertistica e spettacolare si è comunque intensificata nelle ultime stagioni. “Udine Jazz” 2006 e “Folkest” 2007 sono lerassegne di qualità al quale il gruppo ha partecipato proponendo il progetto “Miles in the Dark”.Il quartetto dei fondatori si avvale da sempre di collaborazioni, soprattutto quando il repertorio si estende all’area rock e funk o ri-guarda operazioni legate a musiche jazz mirate a livello strumen-tale. Si sono avvicendati sul palco talenti chitarristici internazio-nali. Stabile è ora la figura di Gianluca Sturiale,, già stretto colla-boratore di chitarristi del calibro di Dean Brown e Hiram Bullock.Tra le vocalist è ora assidua habitué la coinvolgente Lorena Favot.E non dimentichiamo il prestigioso trombettista Diego Cal e il trom-bonista Leo Virgili. Tra i batteristi vanno segnalati i nomi ormai af-fermati di Alfonso Dal Forno e Erik Tulissio,, formatisi nell’ambitodella prestigiosa scuola internazionale di batteria Dante Agostini.La formazione ha alle spalle anche importanti operazioni di “con-taminazione drammaturgica” con concerti drammatizzati dallapresenza di voce recitante e partecipazioni in produzioni teatrali. Last but not least il punto di forza sincretico ed eminentementevisivo delle ultime produzioni di MMuussiicc AAccaaddeemmyy JJaazzzz CCoommbboo stanelle videocreazioni (in tempo reale) di Antonio Della Marina, af-fermato compositore e soundmaker di respiro europeo.

MARCO MARIA TOSOLINIE LA MUSIC ACADEMY JAZZ COMBO

William “Count” Basie SSwweeeett GGeeoorrggiiaa BBrroowwnnEdward “Duke” Ellington SSoopphhiissttiiccaatteedd LLaaddyy

Nat “King” Cole UUnnffoorrggeettttaabblleeLouis Armstrong WWhhaatt aa wwoonnddeerrffuull wwoorrlldd

E. D. Ellington/J. Tizol CCaarraavvaannEdward “Duke” Ellington TTaakkee tthhee ““AA”” ttrraaiinn

Lorenzo Marcolina clarinetto, sassofoniMarco Maria Tosolini batteria

Leonardo Vito Tritto pianofortePaolo Viezzi contrabbasso

musica

IL CONCERTO DEL 4 APRILERECITAL

NNOOAA, nome d’arte di AAcchhiinnooaamm NNiinnii (sorella di pace, in ebrai-co), è un’artista eclettica apprezzata in tutto il mondo. Cantan-te, autrice, strumentista, ha quasi vent’anni di attività alle spal-le. Ha collaborato e duettato con artisti del calibro di Santana,Stewie Wonder, Joan Baez, Johnny Clegg, Khaled.Nasce a Tel Aviv nel 1969 e all’età di 2 anni si trasferisce a NewYork con i suoi genitori, un ingegnere chimico e una psicologainfantile. Si stabiliscono nel Bronx. Già all’età di 8 anni cominciaa comporre le sue prime melodie e quando ne ha 17 decide dilasciare la Scuola di Arti Interpretative di New York per trasfe-rirsi in Israele, dove mesi prima ha conosciuto Asher Barak, suoattuale marito. Qui entra nelle forze armate per compiere il ser-vizio militare obbligatorio. Noa viene assegnata a una divisioneche ha il compito di intrattenere le truppe. I due anni successivili passerà percorrendo l’Israele in qualità di “sergente corista”.Il suo incontro con Gil Dor è cruciale nella sua storia. Dor è unvirtuoso chitarrista e compositore, nonché cofondatore della Ri-mon School of Jazz and Contemporary Music, della quale Noaè allieva dal 1990. Noa e Gil cominciano a lavorare come duet-to e pubblicano due album in ebraico, uno con standard di jazz,pop e rock (Achinoam Nini Gil Dor Live, 1991) e un altro conpoemi di celebri poetesse israeliane (Achinoam Nini Gil Dor,1993) che è stato Disco di Platino in Israele.In quel periodo Gil Dor fa arrivare alcuni dei loro temi al chitar-rista Pat Metheny, che a sua volta li presenta alla Geffen Records.Metheny co-produce insieme al suo socio e amico Steve Rodbyl’album Noa nel 1993 con un certo successo internazionale. Giap-pone, Italia, Francia, Spagna e infine gli Stati Uniti si arrendonoalla magia di Noa. Il suo secondo lavoro internazionale, con can-zoni principalmente composte in inglese, Calling, viene prodottoda Rupert Hine nel suo studio vicino a Parigi. Nell’album inter-vengono, oltre a Gil Dor e Hine, musicisti come Manù Katche, Pi-no Palladino e Nacho Campillo (con cui Noa ha già collaboratocantando Rosas de Papel). Il suo debutto in Europa con Callingavviene in Sicilia: il 17 maggio 1996 nella Valle dei Templi, ad Agri-gento.Passano 4 anni di silenzio internazionale. Noa e Gil hanno por-tato avanti due carriere parallele, una più internazionale (Noa,Calling, Blue touches Blue, Now) e un’altra per il mercato israe-liano: Achinoam Nini (1997), Achinoam Nini & The Israel Philar-monic Orchestra (1998) e First Collection. Allo stesso tempo Noaincrementa la sua lotta politica a favore della pace tra israelia-ni e palestinesi, segnata dall’assassinio di Yitzhak Rabin a cui hadedicato varie canzoni durante la sua carriera. Ha tenuto un con-certo in sua memoria alla Casa Bianca con Bill e Hillary Clinton.In quegli anni le sue apparizioni sono numerose in Europa, spe-cialmente in Francia. Partecipa alla registrazione del musical Nô-tre Dame de Paris, tratto dall’opera di Victor Hugo, interpre-tando la zingara Esmeralda. Le sue collaborazioni nel program-ma musicale Taratata di France2 sono numerose: canta con Do-novan, Patrick Bruel, Zucchero, Maurane e Khaled, con cui re-gistra una versione in ebraico e arabo del classico di Lennon

NOA & BAND

numero 6-7-8 / 2009

numero 6-7-8 / 2009

musica

30

AL GALA CONBRUNO MANGONIIl fratello Mangoni è diplomato in pianoforte,composizione e direzione d’orchestra e ha fre-quentato per alcuni anni i corsi di perfezionamen-to al Mozarteum di Salisburgo. Dopo anni di car-riera concertistica ha scelto di dedicarsi all’attivitàindustriale. E’ presidente dell’Accademia Enocultu-rale Altotiberina ed è insignito dell’Ordine di Ca-valiere Ufficiale al merito della Repubblica.

Il Gran Maestro con Bruno Mangoni alla cena di gala del 3aprile

Imagine... Uno dei suoi più famosi duetti a Taratata fu la can-zone I don’t Know con Flaurent Pagny.In Spagna collabora con Carlos Nuñez, che aveva conosciuto nelfestival WOMAD, interpretando A lavandeira da noite nel suo al-bum Os Amores Libres. Nello stesso periodo conosce Miguel Bo-sé, che dirige una trasmissione molto simile al Taratata francesein TVE, Séptimo de Caballeria, e che la invita a collaborare neltributo a Serrat. Anni dopo Bosé dedica una puntata a Noa, inoccasione della presentazione dell’album Blue Touches Blue, nel-la quale duetterà con Carlos Nuñez, Serrat, Marina Heredia e conlo stesso Miguel Bosé. E’ in quel momento che prende forma l’i-dea di cantare insieme in spagnolo una canzone adattata da Mal-demores: si tratta della versione in spagnolo della colonna so-nora originale del film La vita è bella. Questo duetto con Bosèrappresenta la prima volta che Noa canta in spagnolo, dopo avergià cantato in francese e qualche volta in italiano. Nell’edizione spagnola del suo Blue Touches Blue si include unaltro adattamento in spagnolo: Uno queriendo ser dos (Uno chevuole essere due). Blue touches Blue viene definito dalla stessaNoa come quel punto nell’orizzonte nel quale si uniscono il cie-lo e il mare. Due poli opposti che si uniscono, il razionale e l’ir-

razionale. E’ un titolo di speranza e libertà, prodotto da MikeHedges, che continua ad essere fedele a uno stile proprio, allaforza di una voce prodigiosa, calda, sensibile e intelligente.Nel 2001, anno in cui è nato il suo primo figlio, Ayehli, si pub-blica in Israele una raccolta di ‘greatest hits’ di gran successochiamata First Collection.Nel 2002 esce il suo ultimo album internazionale NOW. Secon-do le parole di Noa “Now è stato scritto ‘sotto l’influenza’ del-la mia gravidanza e della nascita di Ayehli, e durante il suo pri-mo anno di vita. E’ un viaggio che mi ha portato dal posto incui ero prima (che velocemente svanisce...) fino a dove mi tro-vo ora: una piccola isola di speranza in un vasto mare d’incer-tezza”. Nel 2003 Noa viene nominata ambasciatrice della Fao(l’agenzia internazionale che lavora per combattere la povertàe la fame con uno sviluppo agricolo e una miglior nutrizione).Sempre nel 2003 si pubblica in Spagna Noa Gold, un album digreatest hitsNel 2006 ha partecipato al Festival di Sanremo cantando Un di-scorso in generale con Carlo Fava e Solis String Quartet. Il bra-no, pur non riuscendo ad accedere alla serata finale, ha conqui-stato il Premio della Critica. Nel dicembre del 2006 ha ricevutoal Teatro Apollo di Crotone il “Premio Pace e Libertà” istituito dalComune di Crotone. Nella sua discografia ci sono 12 album.Nel maggio 2009 rappresenterà Israele, in coppia con la cantantearabo-israeliana Mira Awad, alla 54esima edizione dell’EurovisionSong Contest in programma a Mosca con la canzone – interpre-tata in inglese, ebraico e arabo, – There must be another way.Numerosi i premi vinti nella sua carriera.Nel 2005 in occasione della Gran Loggia della Massoneria delGrande Oriente d’Italia dove ha tenuto un concerto al Palacon-gressi di Rimini, è stata insignita dal Gran Maestro Gustavo Raf-fi della onorificenza “Galileo Galilei”. La decorazione è conferi-ta ai NON MASSONI che si distinguono nell’affermazione deiprincipi di Libertà, Uguaglianza e Fraternità ai quali la LiberaMuratoria di tutto il mondo si ispira. Il 3 aprile di quell’annomentre Noa è sul palco ospite del Grande Oriente, muore Gio-vanni Paolo II. Dopo la triste comunicazione del Gran Maestrol’artista canta in maniera struggente la sua versione dell’Ave Ma-ria interpretata la prima volta nel 1991 al Vaticano. E’ stata laprima cantante ebrea ad esibirsi per il Pontefice, testimonial delnuovo corso vaticano nei confronti di Israele, che porterà allaripresa di relazioni diplomatiche tra i due Stati.

Concerto di Noa alla Gran Loggia 2005

AANNTTIICCIIPPAAZZIIOONNII

rassegna stampa

Contrordine fratelli. La storia e il fra-tello Bakunin non dicono più, comeavevano fatto fino a pochi mesi fa, cheil cuore della più importante Massone-ria italiana batte a sinistra. Dopo l’ulti-mo breve governo Prodi, la vittoria diBerlusconi e la spettacolare nascita“congressuale” del Popolo delle Li-bertà, sistole ed extrasistole tornanoda venerdì verso destra a ritmica nor-malità. L’evento è atteso a Rimini, nelpalazzo dei Congressi trasformato inun immenso tempio massonico tra alte colonne in cartongesso,compassi, simboli esoterici, spadoni, talismani, occhi di Dio eritratti garibaldini. È lì, fra tremila grembiulini provenienti datutta Italia, soprattutto da Toscana, Calabria, Piemonte, Siciliae Lazio, che si celebra per tre giorni la Gran Loggia 2009 delGrande Oriente d’Italia che proclamerà – pardòn, “installerà”è il termine iniziatico – nel terzo mandato il Gran Maestro Gu-stavo Raffi. Stavolta Raffi se l’è vista brutta prima di ottenerela riconferma con il 46,76 per cento dei 10.509 voti sui 14.094aventi diritto, contro il 38,66 per cento del suo avversario Na-tale Mario Di Luca, medico legale e docente alla Sapienza.“Non mi stupirebbe una battaglia in corso per il controllo po-litico della Massoneria”, ci dice Valerio Zanone, ex segretariodel Partito liberale, ex ministro, spesso relatore agli in-contri massonici di Villa Medici del Vascello, la sede delGrande Oriente che guarda sulla cupola di San Pietro. Permesi, una serie di siti Internet con base in Malesia ha sber-tucciato il Gran Maestro uscente, giungendo a ritrarlo –somma ingiuria – bardato in stola da Papa benedicente.Le accuse, sdegnosamente smentite, erano di aver cam-biato lo statuto per farsi rieleggere, di essersi raddoppia-to l’emolumento, di aver usato con mano un po’ pesantele carte di credito “aziendali”, di aver fatto organizzaredall’agenzia turistica di famiglia la Gran Loggia di Rimini.Dove l’anno scorso, alla vigilia delle elezioni politiche,certo del suo carisma il Gran Maestro si era allargato unpo’. Si era chiesto: “Berlusconi sembra forse un uomo conaspirazioni pedagogiche, cioè quelle che a noi stanno piùa cuore?” Aveva sfrucugliato con qualche battuta il coor-dinatore nazionale di Forza Italia Denis Verdini, che moltidicono sia suo fratello di loggia nonostante le smentite, e

se l’era presa persino con GiulianoFerrara “un’amorale escrescenza di unpaese che si divide tra laici, credenti,intolleranti e opportunisti, cinici delcattolicesimo ateo”. O “atei devoti”,come li chiamò Benedetto Croce. Infi-ne, come fanno fede i numerosi testi-moni oltre ai nostri taccuini, scolpì:“Guardi non sono io, ma è la nostrastoria stessa a dire che il nostro cuorebatte a sinistra. Anche Bakunin eramassone. Dal tempio però la politica

resta fuori, ciascuno vota chi crede”. Ma ai lavori di loggia delXX Settembre precedente era stato invitato con tutti gli onoriPaolo Prodi, storico e fratello del presidente del Consiglio al-lora in carica, che definì la Massoneria “una delle più impor-tanti agenzie produttrici di etica che abbia creato dal suo senola storia dell’Occidente”. E la Gran Loggia annuale di Rimini erastata aperta dalla lettura di un messaggio del presidente dellaRepubblica Giorgio Napolitano e da un ben più caldo auguriodel fratello-senatore di centrosinistra Elidio De Paoli, sottose-gretario nel governo Prodi. Mal gliene incolse. La campagnaanti-Raffi partì subìto non su contestazioni dottrinali, iniziaticheo esoteriche, ma su questioni di onorabilità personale: le car-te di credito, l’agenzia turistica del fratello (quello vero) e via

Tremila grembiulini al congresso di Rimini proclameranno Gustavo Raffi GranMaestro per la terza volta. Campagna con violente accuse personali. Zanone: in corso una battaglia per il controllo politico

MassoneriaContrordine Fratelli si torna a destra

numero 6-7-8 / 2009

2 aprile 2009

La Voce di Rimini 2 aprile 2009

<<<<<< segue a pag. 32 >>>>>>

andando per la serie “Fratelli coltelli”. L’avversario Di Luca, cheha tentato di strappare la poltrona a Raffi, a chi lo sospetta diessere lo strumento della destra berlusconiana per conquistareanche la più influente Massoneria italiana, si presenta dichia-rando che nel 1968 era a Valle Giulia tra gli studenti che pro-testavano. Aggiunge Di Luca che lui era socialista della corren-te lombardiana. Trattandosi di uno storico della Massoneria, sipresume che egli stesso ricordi come all’inizio degli anni Ot-tanta la sinistra socialista, che si rifaceva all’ignaro leader Ric-cardo Lombardi, fosse diventata una sorta di succursale dellaloggia deviata P2, nel momento in cui Licio Gelli lanciava il co-sidetto piano di rinascita democratica. Fino ad aver sede a Ro-ma, vicino a via Veneto, in locali messi a disposizione dai ple-nipotenziari massonici Umberto Ortolani e Giuseppe Battista,dove Fabrizio Cicchitto, iscritto alla P2 e oggi leader berlusco-niano, si muoveva con Claudio Signorile come il padrone. Cic-chitto cercò goffamente di cavarsela raccontando un’improba-bile storia di ricatti di Gelli a suo danno, mentre Berlusconi, an-che lui risultato iscritto, come sempre fu grandioso: “Io mura-

tore? Ma se ho costruito intere città!”. Da venerdì a Rimini i tre-mila grembiulini ascolteranno il filosofo Salvatore Veca che di-scute con Alessandro Meluzzi di “Costruttori di sogni” e Anto-nio Baldassarre, ex presidente della Corte Costituzionale e dal-la Rai, che con Gian Mario Cazzaniga discetta su “Costruttoridi realtà”. L’animus è dialogante, si dice che la vera aspirazio-ne di Raffi fosse il “Veltrusconi”. Caduto Veltroni, cresciuti conBerlusconi i Cicchitto e i Verdini, fatti i conti con l’insidiosa op-posizione interna, ci si riposiziona. L’allocuzione del Gran Mae-stro, ci si può giurare, garantirà per l’ennesima volta che neltempio non si fa politica. In compenso, la materia etica nonmanca, specie di fronte alla finta legge appena approvata dalSenato sul testamento biologico. “Spesso – aveva avvertitoRaffi – si concede agli uomini di chiesa più di quello che lorostessi richiedono. La Costituzione garantisce al malato la libertàdi rifiutare le cure. Non è tollerabile che il dogma condizioni leleggi”. Eppure, è quel che la maggioranza berlusconiana, com-presi i fratelli massoni, ha fatto al Senato.

Alberto Statera

numero 6-7-8 / 200932

rassegna stampa

<<<<<< segue “Anticipazioni” da pag. 31 >>>>>>>>>>>> sseegguuee AANNTTIICCIIPPAAZZIIOONNII

Dice che “la classe po-litica italiana spessocede alla Chiesa più diquanto le viene chie-sto” e tra Ratzinger eWojtyla sceglie PaoloVI: “Io sono montinia-no. Un papa che nonmetteva pregiudizial-mente davanti a tuttoil primato della dottri-na”. I suoi detrattori lochiamano “Raffinger”,lo accusano di famili-smo, ne criticano la

riforma dello statuto che gli ha consentito di essere rieletto perun terzo mandato a capo della prima Comunione MassonicaItaliana, con oltre 20mila iscritti e 711 logge. Ma il vero obietti-vo degli astiosi attacchi è la rupture imposta da questo GranMaestro che ha rivoltato come un calzino un’istituzione che fa-ceva acqua da tutte le parti. Dalle innovazioni al rituale (vial’obbligo dell’abito nero) alla trasparenza: “La P2 – gli piace

dire – sta al Grande Oriente come le Brigate rosse al Pci”. Sein un decennio i massoni in Italia sono quasi raddoppiati e l’etàmedia è scesa a 53 anni, il merito è di questo cortese e coltoavvocato di Ravenna, barba bianca risorgimentale, classe 1944.Ha teorizzato un Tempio-casa di vetro e poi ne ha davveroaperto le porte al pubblico: in occasione della Gran Loggia chesi apre oggi a Rimini, per esempio, anche i non massoni po-tranno ascoltare la sua allocuzione, privilegio riservato ai fra-telli della Libera Muratoria. Lunga militanza nel Pri (da giova-ne aderì al movimento di Pacciardi, all’epoca oppositore di LaMalfa da posizioni di destra), segretario ravennate fino al 1990,Raffi è stato descritto come uno col cuore che oggi batte a si-nistra. Lui smentisce: “Nel segreto dell’urna il cittadino Raffiesprime una preferenza, ma quando indossa i panni del GranMaestro se la dimentica”. La Massoneria “è un movimento de-mocratico e deve essere pluralista, siamo per il dialogo”. Per-ciò lui salutò quello bipartisan tra Berlusconi e Veltroni. Ma senon porta all’intesa, lo scontro è inevitabile. Già. E secondo lavulgata è stato proprio l’esito della sfida all’ultimo voto a ini-zio marzo tra Raffi e il suo avversario Di Luca ad aver impedi-to una sterzata verso verso la destra berlusconiana del GrandeOriente. Francesco Lo Sardo

3 aprile 2009

gra

n l

oggia

GUSTAVO RAFFIGran Maestro Grande Oriente d’Italia‘Lo Stato è essenzialmente il garante delle diversità. La Massoneria è pluralista e per il dialogo. Se il paesesoffre è perché è morta la politica con la P maiuscola’

rassegna stampa

numero 6-7-8 / 2009 33

gra

n lo

ggia

3 aprile 20093 aprile 2009

4 aprile 2009

4 aprile 2009

4 aprile 2009

4 aprile 2009

Rimini, 3 aprile 2009

4 aprile 2009

4 aprile 2009

rassegna stampa

34

gra

n l

oggia

Rimini, 4 aprile 2009

Rimini, 4 aprile 2009

5 aprile 2009

5 aprile 2009

15 aprile 2009

9 aprile 2009

Rimini, 5 aprile 2009

rassegna stampa

Alla Gran Loggia di Riminiin 25 da TriesteGuidata da Renzo Sagues la delegazione regionale massonicapresente al radunoVenticinque massoni triestini più un’altradecina dalle altre località del Friuli Vene-zia Giulia stanno partecipando in questofine settimana ai lavori della Gran Loggiadi Rimini che hanno avuto il momento cul-minante con la cerimonia di “installazio-ne” al Grande Oriente d’Italia di GustavoRaffi, l’avvocato di Ravenna rieletto allacarica di Gran Maestro per il quinquennio2009-2014. Nella sua allocuzione ufficialedinanzi a duemila persone seriose vestiterigorosamente in completo grigio che for-se si attendevano discorsi pomposi, Raffiha confermato il suo piglio anticonformi-sta citando Jim Morrison, il cantante deiDoors morto di overdose a 28 anni e con-siderato un emblema della rivoluzione cul-turale del ‘68: “Datemi un sogno in cui vi-vere perché la realtà mi sta uccidendo”.E la realtà da combattere l’ha indicata nel-la vita “succube del consumismo, dellapubblicità, del finto progresso”, quella deisogni falsi “televisivi dove tutto è falso,posticcio, casuale e distraente. I sogni chei Liberi Muratori vogliono sognare – haaggiunto – sono invece quelli in un mon-do migliore e più giusto: un mondo dove

possono coesistere etnie, idee, religioni,politiche diverse”.Alle elezioni svoltesi nel tempio del Gran-de Oriente d’Italia di corso Saba, Raffi can-didato per la terza volta allo scranno prin-cipale della prima obbedienza massonicaitaliana ha sfiorato il 60 per cento dei con-sensi. Su scala nazionale invece è preval-so di misura ottenendo 46,7 per cento deivoti a confronto del 38,6 per cento di pre-ferenze raccolte dal suo principale con-corrente Natale Mario Di Luca. Trieste haportato così il suo mattoncino alla riele-zione di Raffi che vanta tra i suoi miglioriamici l’avvocato triestino Enzio Volli da luinominato Gran Maestro onorario. Entram-bi repubblicani e Volli fu candidato anchenelle liste del Pd. “Il cuore della Masso-neria batte a sinistra”, disse Raffi, poi so-stenne che le sue dichiarazioni erano sta-te estremizzate, ma c’è chi lo sentì pureaggiungere: “Anche Bakunin era massone”.A Rimini la delegazione regionale è gui-data da Renzo Sagues, triestino, ammini-stratore di stabili e presidente del Colle-gio circoscrizionale dei Maestri Venerabi-li del Friuli Venezia Giulia, assieme ai Mae-

stri Venerabili delle sei logge triestine: Al-pi Giulie, Oberdan, Nazario Sauro, Gari-baldi, Italia, Ars Regia, delle tre logge udi-nesi, di quella goriziana e di quella di SanVito al Tagliamento.Tra i relatori di uno dei talk show di Rimi-ni, quello che si è svolto ieri sui Costrut-tori di utopie, anche un docente del-l’università di Trieste, Gabriele Pastrello,storico dell’economia, mentre a condurrela stessa tavolta rotonda è stato ClaudioBonvecchio, filosofo della politica, che hainsegnato a Trieste in passato e nella du-rissima battaglia mediatica che i massonihanno inscenato in campagna elettorale sulweb, è stato il primo difensore della liceitàdella ricandidatura di Raffi.Assieme al Gran Maestro hanno prestatola loro promessa solenne gli altri compo-nenti della giunta esecutiva: Massimo Bian-chi e Antonio Perfetti Gran Maestri Ag-giunti, Gianfranco De Santis e GiuseppeTroise primo e Secondo Gran Sorveglian-te, Morris Ghezzi Grande Oratore, PieroLojacono Gran Tesoriere. Confermato co-me Gran Segretario Giuseppe Abramo.

Silvio Maranzana

5 aprile 2009

Gli ‘angeli’ della Gran Loggia diRiminiAAnnttoonniioo CCaallddeerriissii, responsabile della manifestazione DDaanniieellee BBeerrggaammaasscchhii, progetto, scenografia e allestimentiLLuucciiaannoo BBeerrggaammaasscchhii, coordinamentoGGiiaannnnii GGeennnnaarroo, regiaFFaabbiioo NNeerrii, musicheCCaarrlloo PPoolleettttii, luci

RRIINNGGRRAAZZIIAAMMEENNTTII

numero 6-7-8 / 2009

inp

rim

opi

ano

36

gran loggiamanifestazioni manifestazioni

AA MMAAGGGGIIOO

Quattro logge bolognesi (“VIIIAgosto”, “Felsinea”, “Giovanni Pa-scoli” e “Ça-Irà”), quattro grosse-tane (“Ombrone”, “Acacia”, Fran-cesco Baracca” e “Tradizione”),una viterbese (“Labor ad Verita-tem”) e un’altra di Senigallia (“DeHominis Dignitate”) hanno ideatoper la seconda metà di maggiouna tre giorni di cultura e relax aPitigliano, comune di circa 4milaanime a 80 km da Grosseto. Loscenario è quello tipico del borgodella Maremma grossetana, anchese questo centro è conosciuto co-me “la piccola Gerusalemme” perla presenza di una sinagoga e diuna comunità ebraica piuttostonumerosa da sempre integrata conla popolazione locale. Su questapeculiarità s’incentra il program-ma della manifestazione (patroci-nata dal Comune) con il convegno“Pitigliano La Piccola Gerusalem-me, terra della libertà e della ac-coglienza”, le visite alla sinagogae al ghetto ebraico.Il programma ha inizio il 22 mag-gio (ore 20,30) con un’agapebianca al Ristorante Scilla di So-vana, frazione di Sorano a 9 kmda Pitigliano. L’indomani mattina(ore 9,30) si svolgerà il convegnonell’Auditorium della Banca diCredito Cooperativo di Pitigliano. Dopo i saluti del sindacoDino Seccarecci e del Gran Maestro Aggiunto Massimo Bian-chi, interverranno Stefano Arieti e Giovanni Greco, entrambidell’Università di Bologna, con le loro rispettive relazioni“Usi, costumi e ritualità degli ebrei a Pitigliano” e “Gli ebreidi Pitigliano, città rifugio, città dell’ospitalità”, Anna MariaIsastia, dell’Università “La Sapienza” di Roma, con “Salvareo rubare le anime”, Davide Mano, dell’Università di Tel Aviv,con “Giacobini di Pitigliano nel 1799”, e il professor AngeloBiondi con “Comunità ebraica nei feudi di confine e sua con-fluenza in quella di Pitigliano”. Le conclusioni sono state af-fidate al Gran Maestro Gustavo Raffi.Nella stessa giornata sono previste un’agape bianca (ore

13,30), sempre al ristorante Scilla, e una visita a Sovana e aisuoi monumenti.Domenica 24 maggio, a Pitigliano, sono in programma la visi-ta alla sinagoga e al ghetto ebraico (ore 10), l’inaugurazionedella mostra “Il nodo d’amore – Arte, vino e letteratura” (ore11 nella località Corano) e una degustazione di prodotti localidi tradizione ebraica nei locali della Fortezza Orsini (ore 13).Il programma è anche in internet (www.grandeoriente.it).Info: Collegio Emilia Romagna

([email protected][email protected]), Collegio Toscana ([email protected]), Collegio Lazio ([email protected]), Collegio Marche ([email protected]).

Informazioni alberghiere (info@justintoscana)

Sinagoga di Pitigliano

PITIGLIANO

Tre giorni di relax e culturaIniziativa di dieci logge dei Collegi di Emilia Romagna, Toscana,Lazio e Marche

numero 6-7-8 / 2009

inp

rimo

piano

manifestazioni manifestazioni

37

sseegguuee AA MMAAGGGGIIOO

A Firenze il 4 agosto 1732 il dottor Antonio Cocchifaceva il suo ingresso in una loggia massonica in-glese. Lo scrive nelle sue “Effemeridi”, una sor-ta di diario manoscritto in cui si legge in quel-la data: “... in the evening I was receivedamong the Free-Masons and remained to sup-per” (la sera fui accolto fra i Massoni e mi trat-tenni per cena). Fu il primo italiano ad entrarein Massoneria, o almeno – per ora – ci diconole fonti massoniche. Medico, naturalista, filosofo,antiquario granducale, Antonio Cocchi è un perso-naggio ancora poco conosciuto che, con la riscopertadel suo immenso archivio, può essere valorizzato come scien-ziato, aiutando nel contempo gli storici a capire le tendenzedell’epoca. Le sue carte sono custodite nella Biblioteca della Facoltà di

Medicina di Firenze e il Collegio circoscrizionaledella Toscana, in un clima di grande collaborazio-ne con la presidenza della stessa Facoltà, ha po-tuto consultarle realizzando la digitalizzazionedella parte di suo interesse. La Massoneria toscana presenterà il lavoro aFirenze il 29 maggio (ore 17,30) nella propriasede di Borgo Albizi. Interverranno Donatella

Lippi (docente di storia della medicina all’Uni-versità di Firenze) che introdurrà il personaggio

Cocchi, e Adalberto Scarlino che ne approfondiràl’appartenenza massonica e parlerà delle logge fioren-

tine del tempo.I documenti digitalizzati saranno consegnati all’archivio stori-co del Grande Oriente d’Italia e messi a disposizione dei ri-cercatori.

TORINO

Nasceva 150 anni fala loggia Madre AusoniaAll’officina si riconduce l’origine dell’attuale GrandeOriente d’Italia dopo la matrice napoleonica

FIRENZE

Antonio Cocchi massone, una importante iniziativaIl Collegio toscano presenta l’archivio del primo massone italiano

L’8 ottobre 1859 sette fratelli ‘dispersi’ in-nalzarono a Torino le colonne della loggia“Ausonia”, l’officina considerata il primo se-me della Comunione massonica italiana po-stnapoleonica. Per questo assunse la defi-nizione di ‘loggia madre’ dopo per aver da-to vita, il 20 dicembre dello stesso anno, al‘Grande Oriente Italiano’, embrione dellaGran Loggia nazionale del Grande Oriented’Italia di oggi. Ad essa si rifanno anche leorigini del Rito Simbolico Italiano.Per celebrare il suo 150esimo anniversa-rio di nascita la loggia Madre “Ausonia”(11) ha in programma una serie di inizia-tive a partire dal 2233 mmaaggggiioo.Inaugura i festeggiamenti il “Concerto dei150 anni” che si svolgerà alle oorree 2211 pres-so il Conservatorio Statale di Musica“Giuseppe Verdi” (Via Mazzini 11) con le

esibizioni del pianista Fabio Luz (“L’al-chimia dei suoni”) e del Bip-Bip Quartett(“Come eravamo: 1935-1954”). E’ possi-bile scaricare il programma-invito suwww.grandeoriente.it .Nel corso della serata saranno consegnatedue borse di studio di mille euro ciascu-na a due allievi meritevoli del Conserva-torio torinese. L’intera iniziativa è realiz-zata con il Rito Simbolico Italiano.Gli organizzatori hanno comunicato altriappuntamenti per dopo l’estate: 33 oottttoobbrreeoorree 1155 - tornata rituale delle logge del Col-legio Piemonte-Valle d’Aosta88 oottttoobbrree oorree 1177,,3300 -- conferenza stampa di presen-tazione del convegno sulla costituzionedella loggia “Madre Ausonia”

oorree 1188 - presentazione del libro “Masso-ni e Logge nella Torino capitale. Dallafondazione dell’Ausonia alla rinascita delGrande Oriente Italiano” di Marco Nova-rino e Giuseppe Vatrioorree 2200,,3300 - tornata rituale per i 150 annidi fondazione2244 oottttoobbrree ((oorraarriioo ddaa ddeeffiinniirree)) - convegno di studisulla costituzione della loggia Madre “Au-sonia”. Sono graditi documenti e contri-buti inediti d’interesse storico

L’8 ottobre la loggia “Ausonia” emetteràun annullo filatelico speciale con bustacommemorativa in collaborazione con l’Associazione Italiana di Filatelia Massonica del Grande Oriente d’Italia(Aifm-Goi).

inp

rim

opi

ano

numero 6-7-8 / 2009

SAN GALGANO

Solstizioin AbbaziaTradizionali celebrazionitoscane d’inizio estate a San Galgano

IINN BBRREEVVEE

ROMA

Massoneria e religioni civiliFulvio Conti ha presentato il suo ultimo libro al Saint Patrick’s PubParlare oggi di Massoneria in un clima conviviale che magari ricorda quello delle locande frequentate nel Settecento dai li-beri muratori si può. Il 23 aprile lo storico Fulvio Conti ha presentato il suo ultimo saggio “Massoneria e religioni civili” alSaint Patrick’s Irish Pub di Roma: un’occasione simpatica per parlare seriamente di logge e massoni. L’incontro si è svolto nel-l’ambito delle presentazioni promosse dal locale. L’atmosfera è stata quella di sempre: birra, compagnia e una buona chiac-cherata con l’autore che ha analizzato l’importanza della Libera Muratoria in un nuovo capitolo della storia d’Italia.

Anche quest’anno il Collegio circoscrizionale toscanoe le logge senesi “Arbia” (138), “Montaperti” (722) e“Salomone” (758) organizzano la festa per il solsti-zio d’estate nell’Abbazia di San Galgano, nel comu-ne di Chiusdino, a poco più di trenta chilometri daSiena. Le celebrazioni si svolgeranno il 19 giugnocon una tornata rituale in grado di apprendista dal-le ore 20,30. Prima dei lavori è previsto un buffet(dalle 18 alle 20) aperto agli accompagnatori (nonmassoni) dei fratelli il cui costo è di 25 euro a per-sona. L’importo dovrà essere versato entro il 15giugno sul conto corrente delle Valli Senesi

c/o Banca Monte dei Paschi (IBAN IT21R0103014200000012432493)

comunicando nominativi e numero delle personeper le quali si è effettuato il bonifico a

[email protected]. Entro la stessa data si raccomanda di segnalare(sempre a [email protected]) anche leadesioni di coloro che non parteciperanno al buf-fet.

Chi intende reperire un posto letto in zona puòrivolgersi alla ProLoco di Chiusdino (tel. 0577 756738 o www.prolocochiusdino.it).

PPeerr qquuaallssiiaassii aallttrraa iinnffoorrmmaazziioonnee ssccrriivveerree aa ssaannggaallggaannoo22000099@@ggmmaaiill..ccoomm..

AA GGIIUUGGNNOO

38

ultime dal vascello

numero 6-7-8 / 2009 39

attività

Grande O

riente d’Italia

CAMPANIA-LUCANIAASSOCIAZIONE “CIRCOLO CULTURALE CARLO DARWIN”Galleria Umberto I 27 – 80132 Napoli – Telefono 0815524858E’ un’associazione apolitica e non religiosa, senza finalità dilucro che persegue esclusivamente finalità di solidarietà so-ciale e la realizzazione di iniziative culturali, soprattutto a ca-rattere pedagogico e di sensibilizzazione verso i grandi temi.Sostiene le attività e l’impegno della Massoneria napoletana edella circoscrizione campano-lucana.Associazione Circolo Culturale Carlo DarwinCodice Fiscale 94132560635

EMILIA ROMAGNAASSOCIAZIONE DON BOSCO 3AVia Formellino 109 - 48018 Faenza (RA)L’Associazione Don Bosco 3 A destina tutte le sue entrate a fa-vore del Movimento “Operazione Mato Grosso” in AmericaLatina, si è iscritta tra le associazioni che possono beneficia-re di tale opportunità. Associazione Don Bosco 3A ONLUSCodice fiscale [email protected]

ASSOCIAZIONE PICCOLO MONDOVia Versari 80 - 47023 Cesena - telefax 0547 303242Questa associazione nasce a Cesena nel 1996 per cercare dialleviare, nella popolazione infantile bielorussa, le conseguen-ze del disastro nucleare di Chernobyl. Per due periodi l’annopermette di accogliere gruppi di minori da Minsk (e successi-vamente da Pinsk, Divin, Yastrebel, Kobrin….) in nuclei fami-gliari accoglienti – e preparati – affiancati da accompagnatorimadrilingua. Il ruolo di queste figure “genitoriali” e parentaliviene offerto ai minori bielorussi e ai loro accompagnatori co-me modelli sani cui ispirarsi, figure sulle quali poter contare,alle quali confidare disagi, problematiche legate al loro vissu-to. Perciò l’accoglienza ripetuta dello stesso minore, nella

stessa famiglia, è un punto di forza della filosofia che ispira esostiene l’associazione dopo anni di risultati positivi: i minoriaccolti acquistano considerazione di sé e autostima, sicurez-za, trovano equilibrio caratteriale, vincono in gran parte i se-gni psicologici conseguenti all’abbandono, alle violenze o al-l’anaffettività delle famiglie d’origine.Pertanto la tipologia di accoglienza attuata da Piccolo Mondonon è da considerarsi una “vacanza” di risanamento fine a sestessa, o esclusivamente sul piano fisico, ma soprattutto unafull immersion atta a “risanare” anche la psiche di bambini egiovani destinati a crescere in orfanotrofio, senza figure adul-te di riferimento. Associazione Piccolo Mondo ONLUSCodice fiscale 90031430409info@associazionepiccolomondo.orgwww.associazionepiccolomondo.org

LAZIOASSOCIAZIONE FUTURA Via Ernesto Monaci, 21 - 00161 Roma - Telefono 0644248550 - Fax 06 44238784 / 06 5193867L’Associazione “Futura Onlus” è una associazione di MediciDermatologi e Oncologi, alcuni dei quali titolari di cattedraUniversitaria a Roma e Napoli. Opera prevalentemente nellacapitale nel campo della ricerca scientifica, dell’insegnamentoal personale medico e paramedico, attraverso corsi ad hoc, ecura la pubblicazione dei risultati della ricerca sulle più im-portanti riviste nazionali e internazionali e naturalmente, an-che attraverso specifici trattati.Si avvale del proprio personale medico per screening colletti-vi gratuiti per la prevenzione del melanoma e degli altri tumo-ri e malattie della pelle con il patrocinio di enti locali (Comu-ni, Province), di Associazioni di servizio (Rotary e Lions), diassociazioni mediche e comitati della Croce Rossa Italiana.Associazione Futura ONLUSCodice fiscale [email protected] – www.futuraonlus.org

IL 5 PER MILLE

Aiutiamo chi aiutaFratelli del Grande Oriente d’Italia di ogni circoscrizione sono impegnati in realtàassociative che operano nel campo del volontariato, dell’assistenza, della utilitàsociale. Tutti noi ne conosciamo qualcuna, ne apprezziamo il lavoro, ma spessoignoriamo le difficoltà economiche e la penuria di mezzi. Vi sollecitiamo a coglierel’opportunità di aiutarle destinando la quota del 5 per mille dell’imposta che gravasul vostro reddito.Segnaliamo alcune di queste realtà, sicuramente non tutte quelle che di fattooperano e ce ne scusiamo. Il nostro elenco è il risultato di indicazioni pervenute inquesti giorni e potremo aumentarlo solo attraverso altre comunicazioni.

ultime dal vascello

numero 6-7-8 / 2009

att

ivit

àG

rand

e O

rient

e d’

Italia

40

LEGA ITALIANA DEI DIRITTI DELL’UOMOPiazza dell’Ara Coeli - 00186 RomaAssociazione di difesa dei diritti civili, politici e sociali, legata al-la Fédération Internationale des Droits de l’Homme (Fidh) con se-de a Parigi, di cui è stata tra le leghe fondatrici nel 1922. La Fidhsiede attualmente a titolo consultivo all’Onu (che ha contribuitoa far nascere), all’Unesco e nei più importanti organismi interna-zionali. La Lidu fu fondata a cavallo tra Ottocento e Novecento daErnesto Nathan, indimenticato sindaco di Roma e Gran Maestrodel Grande Oriente d’Italia, che raccolse il patrimonio delle Leghedei democratici di Garibaldi, Bovio, Saffi, Barrili. Quale membrodella Fidh, la Lidu ha dato contributi importanti alla “Dichiarazio-ne Universale dei Diritti dell’Uomo” e alla definizione dei dirittifondamentali del “cittadino europeo”, grazie al lavoro di dirigen-ti importanti quali Paolo Ungari e Pasquale Bandiera.LIDU – Lega Italiana dei diritti dell’uomo ONLUSCodice Fiscale 97019060587www.liduonlus.it

DE MOLAY ITALIA ASSOCIAZIONE CULTURALEPerché non aiutare un’associazione piena di giovani? Perchénon aiutare il futuro? L’Associazione sostiene l’Ordine DeMo-lay in Italia. Questa struttura, a carattere mondiale, è la più va-sta organizzazione paramassonica di giovani compresi fra i 12e i 21 anni. De Molay Italia Associazione CulturaleCodice Fiscale [email protected] – www.demolay.it

LOMBARDIASOCIETÀ PANE QUOTIDIANO Viale Toscana 28 – Milano Telefono 02 58310493 Fax 0258305734Viale Monza 335 - Milano Telefono 022 7000468 Fax 0227002492“Fratello ... qui nessuno ti domanderà chi sei, né perché haibisogno, né quali sono le tue opinioni”.“Pane Quotidiano” è un’organizzazione laica, senza scopo dilucro, nata a Milano nel 1898 allo scopo di dare da mangiare– a partire dalla classica “michetta” di pane alle fasce più po-vere della popolazione. Dal giorno della sua costituzione, l’Associazione si adoperaper distribuire gratuitamente, a chiunque versi in stato di bi-sogno e vulnerabilità, il pane, e oggi, altri elementi come lat-te, yogurt, pasta, riso. L’idea di base della sua missione èsemplice ma rivoluzionaria: il pane è un diritto di tutti, e per-tanto la sua distribuzione gratuita non è un atto di carità ma ilgesto che realizza quel diritto. L’Associazione ogni giorno dàda mangiare a più di 2.500 persone (nel 2006 distribuite415.459 razioni, nel 2007 ben 521.375) ed è attiva sul terri-torio grazie all’impegno di 50 volontari.Società Pane Quotidiano ONLUSCodice Fiscale [email protected] - www.panequotidiano.org

SOCIETÀ UMANITARIAVia Daverio 7 - Milano - Telefono 02 025796831La Società Umanitaria è un’istituzione nata oltre cento anni fa, nel1893, grazie al lascito di un mecenate mantovano di nome Pro-spero Moisé Loria, che le assegnò molteplici beni finanziari e un’in-tera area edilizia situata nel pieno centro di Milano. Lo scopo del-l’istituzione, riconosciuta presto come ente morale senza fini di lu-cro, risiede nel suo statuto, ancora oggi praticamente identico aquello originario del 1893: “mettere i diseredati, senza distinzio-ne, in condizione di rilevarsi da sé medesimi e di operare per l’e-levazione professionale, intellettuale e morale dei lavoratori”. Società Umanitaria ONLUSCodice Fiscale [email protected] - www.umanitaria.it

ASSOCIAZIONE AMICI DEL NISO (NORTHERN ITALY SHRINE OASIS)Via Polidoro da Caravaggio 6 - 20156 Milano – Telefono 023008381L’associazione è nata nel 2004 per aiutare i Nobili Shrine delNISO nella raccolta di fondi e nell’organizzazione di manife-stazioni culturali e sociali atte alla diffusione e alla conoscen-za della missione dello Shrine. Lo Shrine, costituito a NewYork City nel 1872, è uno dei più importanti enti filantropicilaici del mondo. Il primo ospedale Shrine è stato costruito nel1922 in Luisiana; oggi sono ben 22 gli ospedali fondati e ge-stiti dallo Shrine, altamente specializzati nella cura, gratuita,di gravi malformazioni ossee e di ustioni. Possono accederea questi ospedali solo pazienti con meno di 18 anni e prove-nienti da famiglie prive di mezzi per provvedere alle cure. Associazione gli Amici del NISO – Northern Italy Shrine Oa-sis – OnlusCodice fiscale [email protected] - www.niso.it

FONDAZIONE ABIO ITALIA ONLUSVia Don Gervasini, 33 - 20153 Milano - Telefono 02 45497494Fax 02 45497057La Fondazione ABIO Italia non ha fine di lucro e persegueesclusivamente finalità di solidarietà sociale nel campo dellabeneficenza attraverso le sue 55 Associazioni dislocate nelterritorio nazionale. Le Associazioni ABIO hanno per oggettolo studio, la promozione e la realizzazione di tutte le iniziativeper l’accoglienza del bambino che necessiti di ricovero ospe-daliero e della sua famiglia.Ogni anno si realizzano 650mila ore di servizio di volontaria-to presso le pediatrie degli ospedali; 2mila ore di formazioneper gli aspiranti volontari e aggiornamento di quelli in servi-zio; fornitura di giocattoli e materiale ludico/ricreativo in tuttii reparti; costituzione di nuovi gruppi.Ogni sede ABIO mantiene, nel rispetto del regolamento condi-viso e sottoscritto, piena autonomia organizzativa e gestionale.Fondazione Abio Italia OnlusCodice Fiscale [email protected] – www.abio.org

att

ivit

àG

rand

e O

rient

e d’

Italia

ultime dal vascello

numero 6-7-8 / 2009 41

attività

Grande O

riente d’Italia

PIEMONTE-VALLE D’AOSTAASSOCIAZIONE ASILI NOTTURNI UMBERTO IVia Carlo Francesco Ormea, 119 - 10126 TorinoIn Torino, dal 1886, è attiva l’Associazione Asili Notturni Um-berto I che offre alloggio gratuito ai meno fortunati (8mila ri-coveri all’anno), distribuiscono anche pasti caldi (70-75milapasti serali) e abiti ai più bisognosi. Per coloro che hanno ne-cessità mediche è disponibile un ambulatorio che fornisce unservizio di medicina generale e medici oculisti che consegna-no occhiali e anche medici odontoiatri che, oltre alle cure, ap-plicano protesi realizzate da odontotecnici.Tutto è realizzato con l’opera dei fratelli delle logge di Torinodel Grande Oriente d’Italia.Associazione Asili Notturni Umberto I ONLUSCodice Fiscale 80095950012 [email protected] - www.asilinotturni.org

ASSOCIAZIONE PICCOLO COSMO Via Cosmo 9 - 10131 Torino; Via Ormea 110 - 10131 Torino;Viale Torino 6 - Stupinigi (TO)Piccolo Cosmo è la più importante (per numero di letti) asso-ciazione italiana che offre accoglienza gratuita ad ammalati eai loro familiari che si trasferiscono a Torino per cure mediche(principalmente oncologiche) soprattutto all’Ospedale Infanti-le Regina Margherita o all’Istituto per la Ricerca sul Cancro diCandiolo. Con le sue tre strutture a Torino e Stupinigi mette adisposizione 65 posti letto in camere con bagno, uso di cuci-na e spazi comuni per la socializzazione.Associazione Piccolo Cosmo ONLUSCodice fiscale [email protected] - www.piccolocosmo.org

FONDAZIONE UNIVERSITÀ POPOLARE DI TORINOVia Principe Amedeo, 12 10123 Torino – Telefono e fax 0118127879La Fondazione Università Popolare di Torino trae origine dal-la “Società di Cultura” fondata nella prima metà dell’Otto-cento da un gruppo di persone che aveva a cuore la cultura.L’associazione aveva sede nel capoluogo piemontese nellavecchia Galleria Nazionale dell’antica Via Roma ed era rivol-ta all’istruzione di chi, per varie ragioni, non aveva potutocompletare o approfondire gli studi. La “Società” si spensegradatamente per mancanza di fondi, ma alcuni componen-ti non si diedero per vinti e lavorarono per continuare il loroprogetto. Nel 1900 nacque la prima Università Popolare diTorino.L’Istituzione – a carattere apartitico e apolitico – svolge anco-ra la sua benemerita attività grazie all’impegno di volontariche hanno dato vita ad oltre un centinaio di corsi al passo coni tempi.Fondazione Università Popolare di TorinoCodice Fiscale [email protected] - www.unipoptorino.it

SICILIAASSOCIAZIONE MANI AMICHEVia Monfalcone 26/D - 95100 CataniaNel 2002, un gruppo di fratelli, ispirandosi ai principi di fra-tellanza, uguaglianza e libertà, danno vita a una associazio-ne in grado di aprire una finestra nel mondo profano e di-ventare uno strumento efficace di beneficenza per i fratellimeno fortunati, i bambini e gli anziani gravemente disagia-ti. Grazie alla buona volontà di uomini e donne che si sonoimpegnati per dare accoglienza ai senza tetto, aiuto a chicerca occupazione, assistenza alle famiglie di portatori dihandicap e pasti alle famiglie indigenti, “Mani Amiche” for-nisce sostegno a quanti popolano lo sconfinato universodel dolore.Associazione Mani Amiche ONLUSCodice Fiscale [email protected]

TOSCANAFRATELLANZA FIORENTINA Borgo Albizi 18 – 50122 Firenze La “Fratellanza Fiorentina” è un’associazione di volontaria-to, apolitica, non religiosa, senza finalità di lucro, che per-segue esclusivamente finalità di solidarietà sociale. Nascecome derivazione del “comitato del malato” (già operanteda anni a Firenze) verso chi necessita sostegno socio-sani-tario. Si rivolge non solo ai malati ma anche ai loro familia-ri. L’Associazione ha la finalità di promuovere il migliora-mento dell’uomo nei suoi vari aspetti, anche sotto il profiloculturale. Fratellanza Fiorentina ONLUSCodice fiscale [email protected] www.base.it/fratellanzafiorentina

HOPITAL ASSISTANCE ITALIAVia Gaetano Milanesi 14 - 50134 FirenzeAssociazione per la solidarietà e la cooperazione nei paesi delterzo mondo, sta realizzando un progetto in Congo per un or-fanotrofio. Il sostegno all’Associazione permette di ampliarele attività in Paesi in via di sviluppo e di far fronte a un mag-gior numero di progetti.Hopital Assistance Italia ONLUS Codice Fiscale [email protected] - www.hopitalassistance.it

ASSOCIAZIONE PISANA AMICI DEL NEONATOVia Roma, 67 c/o Ospedali Riuniti S. Chiara - 56126 Pisa – Te-lefono/Fax 050 993511L’Associazione Pisana Amici del Neonato è nata nel febbraiodel 2000 ad opera di genitori sostenuti dal personale medicoe infermieristico dell’U.O. di Neonatologia dell’Ospedale “S.

ultime dal vascello

numero 6-7-8 / 2009

att

ivit

àG

rand

e O

rient

e d’

Italia

42

Chiara” di Pisa. Promuovono iniziative di solidarietà e aiuto al-le famiglie colpite dall’esperienza della gravidanza interrottabruscamente, fornendo servizi di supporto emotivo e mate-riale anche in caso di lungo ricovero del bambino. L’attivitàdell’Apan è rivolta inoltre a sviluppare la formazione di volon-tari che operino con le famiglie con la presa in carico dell’in-tero nucleo portatore del disagio. Associazione Pisana Amici del Neonato ONLUSCodice fiscale [email protected] - www.apanpisa.it

CASA FAMIGLIA “PICCOLI PASSI”Via Pozzarello 308/A 51015 Monsummano Terme (PT)La “Casa” offre ospitalità, sia ai bambini da 0 a 6 anni in sta-to di abbandono totale o parziale, sia alle gestanti o madricon figli che presentano difficoltà sul piano psicologico, so-ciale e relazionale, con una particolare attenzione alle caren-ze nella responsabilità genitoriale. La “Casa” si propone i se-guenti obiettivi: sostegno alla relazione madre-bambino,presenza di un clima capace di facilitare la relazione fra ledonne ospiti, aiuto allo sviluppo delle abilità sociali favoren-do l’approccio con il mondo esterno, accompagnamento esostegno a donne che non intendono riconoscere il propriofiglio al momento del parto, tutela del bambino qualora lamadre, nonostante gli interventi attuati, non si rilevi in gra-do di realizzare le condizioni per la crescita del figlio. Il pe-riodo di ospitalità del bambino all’interno della struttura de-ve corrispondere a quello strettamente necessario ai servizie al tribunale per i minorenni per definire un progetto cheabbia come finalità l’inserimento del bambino all’interno diun nucleo familiare (rientro nella famiglia, affidamento, ado-zione). Casa Famiglia Piccoli Passi ONLUSCodice Fiscale [email protected] - www.casafamiglia.info

FONDAZIONE STEFANO BELLAVEGLIAVia Simone Martini 18 - 53100 Siena - Telefono 0577/260511Nata nel 2006 per ricordare la figura di Stefano Bellaveglia,il cui ricordo è vivo e forte in chi ne ha condiviso ideali eprogetti, la Fondazione Stefano Bellaveglia Onlus ha l’obiet-tivo di perseguire finalità di solidarietà sociale rivolte in par-ticolar modo alle fasce più deboli, bambini, anziani e malati.La Fondazione intende sviluppare sinergie e collaborazionicon altri organismi, pubblici o privati, italiani o esteri, cheoperino in settori d’interesse condivisi o con analogo spiri-to e finalità. Fondazione Stefano Bellaveglia ONLUSCodice Fiscale [email protected]

AFAD - ASSOCIAZIONE FAMIGLIE ASSISTENZA DISABILI Via delle 5 Vie 10/f - 50125 FirenzeQuesta associazione si occupa dell’adattamento di ragazzidiversamente abili e, con il denaro raccolto attraverso ledonazioni di genitori, enti, fondazioni e del 5x1000 sull’Ir-pef, acquista macchinari per la riabilitazione, pulmini at-trezzati per il trasporto delle carrozzine, attrezzi ludici,computer e quant’altro sia utile a favorire il loro vivere quo-tidiano.AFAD - Associazione Famiglie Assistenza Disabili ONLUS Codice Fiscale 94051500489

PUBBLICA ASSISTENZA “L’AVVENIRE” DI PRATOVia S. Jacopo 34 - 59100 Prato - Telefono 0574 25725Associazione di volontariato nata nel 1899 per iniziativaprevalente della Massoneria pratese è da sempre gestita amaggioranza da fratelli di logge di Prato: oggi su novemembri del consiglio di amministrazione, cinque sono delGrande Oriente, compreso il presidente Franco Bagagli e ilprovveditore Piero Benedetti, maestro venerabile della “In-telligenza e Lavoro” (717). L’associazione si occupa di ser-vizi socio-sanitari e assistenziali (emergenza 118, ricoverie dimissioni ospedaliere, SOS anziani, dialisi, trasporto or-gani, servizi funebri), nonché del servizio di Protezione Ci-vile.Pubblica Assistenza L’Avvenire ONLUSCodice Fiscale [email protected] - www.pa-lavvenireprato.it

VENETOASSOCIAZIONE INSIEME SI PUÒ ONLUSVia Garibaldi 18 – 32100 Belluno – Telefono/Fax: 0437291298“Insieme si può...” è una Associazione che ha come obiettivila sensibilizzazione ai grandi problemi della fame, della sete,del sottosviluppo, della povertà ed emarginazione, sia lontaneche vicine, e l’aiuto alle popolazioni che, in qualunque partedel mondo, sono interessate a questi problemi e necessitanodi sostegno economico, morale e sociale. Negli ultimi anni, inoccasione di carestie, alluvioni, terremoti, guerre civili, è in-tervenuta in Sudan, Sierra Leone, Ghana, Senegal, NordUganda, Etiopia, Costa d’Avorio, Mozambico, Angola, Congo,Kenya, Zambia, Zimbabwe, Tanzania, Madagascar, Kossovo,Afghanistan, Filippine, India, Brasile, Ecuador, Argentina, conprogrammi di emergenza, istruzione, sanità, opere sociali,adozioni a distanza. Per queste iniziative fornisce anche pro-pri volontari. L’Associazione non ha scopo di lucro, è apartiti-ca e apolitica.Associazione Insieme si può OnlusCodice Fiscale [email protected] - www.365giorni.org

att

ivit

àG

rand

e O

rient

e d’

Italia

numero 6-7-8 / 2009

rassegn

astam

pa

rassegna stampa 4 aprile 2009

U n primo pezzo dellasua autobiografia,pubblicata da Bompia-

ni diversi anni fa, era intitolato«Dal bisturi alla squadra». Viraccontava la sua esperienza diGran Maestro della Massoneriaitaliana di Palazzo Giustiniani.Ci era arrivato partendo dallasua prima professione, che erastata quella di medico, dai 23 an-ni in poi. Ad Ales, il paese nata-le di Gramsci. Ma subito avevascelto la carriera politica ed erasceso a Cagliari, dove già la so-rella Claudia Corona Loddo erastata consigliere regionale delPci nelle prime tre legislature au-tonomistiche. Armandino fu elet-to consigliere nella sesta, mentrela sorella, uscita dall’assemblea,aveva ripreso da subito l’altrasua vocazione, quella di immobi-liarista, in cui lo stesso Armandi-no l’avrebbe seguita alla grande.Non è ben chiaro da quale mo-mento in poi fu chiamato «l’uo-mo più potente della Sarde-gna», e perché. Certo, quandoall’inizio degli anni Ottanta ven-ne eletto Gran Maestro delGrande Oriente d’Italia, Arman-dino aveva al suo attivo alcunetappe fondamentali della sua carriera:era stato per due anni e mezzo, dal 1977al 1981, vice-presidente di una GiuntaSoddu di centro-sinistra, subito dopo erastato eletto presidente del Consiglio re-gionale e nello stesso 1981 aveva guidatoil «Tribunale» di Palazzo Giustiniani cheaveva battuto il tentativo di Gelli di ege-monizzare la Massoneria italiana sotto ilsegno (e le tessere) della P2. In quelleesperienze aveva messo a punto la suaimmagine preferita, quella di grande me-diatore per la quale gli piaceva di esserricordato, e che aveva maturato ulterior-mente negli otto anni successivi, quellida Gran Maestro a Palazzo Giustiniani.Sardista nella prima giovinezza, Arman-dino era passato al Pri quando nel parti-

to dei Quattro Mori si erano aperte leprime diatribe sul ruolo e la linea. Masostanzialmente gli era rimasto intattoil patrimonio di una formazione laicamaturata già negli anni dell’Universitàe un gusto di «stare al centro» chevaleva tanto nel senso della posizio-ne politica mediana da occupare perdistinguersi dai due grandi partiti apiù forte connotazione ideologica,quanto nel senso di trovarsi in unpunto di confronto e magari anchedi scontro tra proposte diverse dapacificare con le tecniche dellapersuasione e l’uso efficace di un

presenzialismo che aumentava im-portanza all’azione. Questo suoruolo veniva esercitato quotidiana-mente, anche negli eventi margina-li della politica, ma lasciava la por-ta aperta a inserimenti che segna-lavano il peso del personaggio einsieme lo incrementavano. Si cita-no, tra gli altri, due episodi. Il pri-mo, intorno agli anni Ottanta, fu ilsuo appoggio, debitamente pubbli-cizzato (era il presidente del Con-siglio regionale), all’editore Carac-ciolo quando si trattò di favorirlonella breve competizione per l’ac-quisto della “Nuova Sardegna” inuscita dalla proprietà Rovelli. Il se-condo, meno conosciuto e a suomodo anche divertente, fu un suamossa da assessore regionale agliAffari generali verso la fine deglianni Settanta. In quell’incarico Ar-mandino scoprì ad un certo puntoche la Regione aveva un fondo de-stinato a sostenere chi in Sardegna

Armando Corona, Gran Maestro del GrandeOriente d’Italia dal 1982 al 1990

Dal bisturi alla squadraL’irresistibile ascesa del medico di Villaputzudi Manlio Brigaglia*

43

faceva pubblica assistenza: si premuròpersonalmente di allertare i vescovi sar-di e così nella casse delle diocesi arrivò,per volontà di un importante iscritto allaMassoneria, un prosperoso torrentello didenaro pubblico. Quando uno dei figli diArmandino si sposò, monsignor OttorinoAlberti, arcivescovo di Cagliari, fu bencontento di celebrare il matrimonio contutta solennità nella Cattedrale dell’arci-

diocesi cagliaritana. A questo ruolo dimediatore Armandino portava anche ledoti di un carattere bonario, e forse nonsolo all’apparenza. Come i politici di raz-za, ascoltava tutti, scegliendo poi con le-gittima prudenza con chi allearsi. Uomod’affari di non piccolo giro, era sua unaclinica cagliaritana, appena a valle diquella villa in cima a viale Merello doveArmandino abitava e riceveva, spesso

anche con abbondanza regale (da repub-blicano). In quella clinica si vantava chenon soltanto gli amici ma anche gli av-versari ci portassero le mogli a mettereal mondo i loro figli. Dalla natale Villa-putzu al Verano, dove sarà sepolto accanto agli altri Gran maestri, potrebbeessere il titolo della sua seconda biografia.

*storico e scrittore

CAGLIARI. “Dire che ci manca èuna banalità, mentre affermareche ognuno di noi ha perdutoun amico è un atto dovuto...,ora col compasso sovrappostoalla squadra redigerai il proget-to finale”. Davanti al fratelloSergio Vacca c’è il feretro di Ar-mandino Corona, già Gran Mae-stro della Massoneria. Ma il di-scorso non è pronunciato nelpalazzo della sede dei “liberimuratori” di piazza Indipendenza di Cagliari, ma nella basilicadi Bonaria. Poco prima padre Salvatore Morittu, il fondatore inSardegna della comunità di recupero per i tossicodipendenti“Mondo x”, aveva officiato la messa per l’amico Armandino,morto giovedì notte (2 aprile) poco dopo la mezzanotte, all’etàdi 88 anni. Lui, ora è lì, forse col suo sorriso furbo e gentile,ad assistere a questa strana alleanza tra massoni e cattolici. Magià nei primi anni Ottanta l’Armandino incontrò gli alti prelatidel Vaticano, interessati alla finanza. Poi le cose non andaronocome aveva sperato (visto che lo accompagnava anche il pre-sidente del Banco Ambrosiano Roberto Calvi), ma col mondocattolico non ruppe mai. Tra le cose che l’allora Gran Maestroamava molto c’era il mediare tra interessi diversi alla ricerca diun punto di contatto. E ieri, simbolicamente, è stato il suo ca-polavoro: mettere assieme due omelie, la cattolica e la masso-nica nella stessa chiesa.Nella basilica della patrona della Sardegna dalle 15,30 arrivanoalcuni dei numeri uno del centrodestra locale: prima il deputa-

to del Pdl Pier Giorgio Massiddae poi il presidente del consiglioregionale Claudia Lombardo, poiil governatore della SardegnaUgo Cappellacci e il sindacoEmilio Floris. Ma ci sono anchel’assessore all’Industria GiorgioLa Spisa e il consigliere regiona-le sardista Giacomo Sanna. Mol-ti di meno, invece, i rappresen-tanti del centrosinistra, tra cui sinota il deputato del Pd Paolo

Fadda. Tra gli intellettuali lo storico Francesco Cesare Casula eil filosofo della scienza Silvano Tagliagambe. In prima fila, da-vanti al feretro, oltre alla compagna Marisa Merella, i figli Gior-gio, Maurizio e Ketty, attuale assessore regionale agli Affarigenerali, che dal padre ha ereditato non solo la passione poli-tica (assieme a Giorgio, che è stato consigliere regionale), maanche quella di imprenditrice nel settore immobiliare.Poi il francescano Morittu sceglie la nipote di Armandino, Chia-ra, 10 anni, per ricordare il passato raccontandole i “vari ap-pellativi con cui il nonno veniva chiamato”. E così torna il me-dico e l’amministratore pubblico, ma soprattutto l’uomo che“agiva nel fare”, e la persona che ascoltava. E alla mente riap-pare il politico (nel 1979 è stato anche presidente del consiglioregionale), nato nel sardismo e approdato ai repubblicani. UgoLa Malfa, molto amico di Armandino e che quest’ultimo ospi-tava spesso nel suo attico di via dei Punici a Cagliari, dicevaguardando i rampicanti della sua veranda “che l’edera qui cre-sce soltanto nella tua casa”. Ma il leader sardo dei Repubbli-

numero 6-7-8 / 2009

rass

egn

ast

ampa rassegna stampa

5 aprile 2009

44

LA MORTE DI CORONA / Cerimonia funebre a Cagliari

Rito cattolico e massonicoper l’addio all’ex Gran MaestroNella basilica di Bonaria doppia omelia officiata da padre Morittu eun «fratello». C’erano anche i presidenti della Regione e delConsiglio ed esponenti del mondo politicodi Roberto Paracchini

cani non si scomponeva. Ieri, però, all’ultimo saluto la smemo-ratezza deve avere colpito molti suoi ex collaboratori, che nonc’erano.Appena entrati nella basilica, invece, sembrava fare le veci delpadrone di casa Cucuccio Morgande, già usciere alla Regionedel periodo d’oro dei centristi. Quasi un’icona e il personaggiosalutato con maggior affetto dai più, come per ricordare gli an-ni della Cagliari di allora. Ma c’era anche molta gente comune.Una signora, salendo le scale che portano alla chiesa, è scivo-lata, ha battuto la testa ed è stata portata in ospedale.Dentro la basilica padre Morittu, rivolto alla piccola Chiara (lafiglia più piccola di Giorgio), continua a parlare del nonno che“ora è nel suo cielo e nel suo Oriente eterno”. E così il france-scano, il piccolo grande uomo dei tossicodipendenti, sembravedere in Armandino la possibile sintesi tra la religione laicadei massoni e quella dei cattolici. Ma la secolarizzazione di Ar-mandino è stata a Cagliari, seppure indirettamente, fortementeattaccata da Paolo De Magistris, il sindaco castellano che res-se il governo del capoluogo dal 1984 al 1990. In una intervista

a La Nuova Sardegna don Paolo lamentò che c’era-no troppi democristiani che si facevano influenzaredai massoni. Il Gran Maestro non venne nominato,ma era lui che reggeva le fila di parte del potereeconomico locale. Più che la ricchezza, Armandinoamava il potere, che gestiva, però, con sapienza edeleganza. In particolare la sua influenza, nel setto-re della finanza, interessava quella che veniva chia-mata la “finanza laica”, la Banca Popolare di Sassa-ri, diretta allora da Mario Giglio (proveniente dalBanco di Napoli); in contrapposizione a quella det-ta cattolica, del Banco di Sardegna. Ma lui, il “mu-ratore dei muratori”, mediava. Sempre. E così feceanche per la realizzazione del palazzo del consiglioregionale, a cui concorrevano alcune imprese, mala cui costruzione era ferma da tempo. Così, a metà

degli anni Ottanta, venne sbloccata (grazie ad Armandino, maanche all’allora presidente Emanuele Sanna).Tuo nonno, racconta a Chiara padre Morittu, “ha incontrato po-veri e potenti. E soprattutto la gente semplice gli voleva bene”.Nel suo studio riceveva, sino agli ultimi anni del secolo scor-so, tutti coloro che volevano chiedergli qualcosa. E come in-terveniva per una piccola cosa, così, se un gruppo imprendi-toriale nazionale aveva interesse a Chia, lui si muoveva pertrovare l’interessato locale.Ma Armandino fu anche uomo molto ricco: medico, aveva unasua clinica privata, “Villa Verde”, a Cagliari (anche se l’edificioera della famiglia Aresu) e una sua attività immobiliare. Versola fine del secolo scorso con la “Europea costruzioni”, in cui lasua famiglia era socia con l’imprenditore Sergio Zuncheddu(editore anche de L’Unione Sarda e di Videolina) realizzò leCittà Mercato, di Santa Gilla, a Cagliari, e di Pirri.Per nonno Armandino, infine, rivela padre Morittu alla piccolanipote, “vale il detto africano se vuoi rendere feconda la tuaterra attacca a un aratro la tua stella...”

rassegn

astam

pa

rassegna stampa

Ugo Cappellacci, Claudia Lombardo e Giorgio Corona, figlio di Armandino (a destra),durante la cerimonia funebre

45numero 6-7-8 / 2009

numero 6-7-8 / 2009

rass

egn

ast

ampa

46

N el maggio del1976 mi trova-vo in Friuli,

avevo diciott’anni e mistavo preparando all’e-same di maturità. Inquel lunghissimo minutoin cui la terra ha trema-to, tutto quello che co-noscevo e che avevoprogrammato a un trat-to è svanito. Erano lenove di sera, mi sonoscaraventata in stradatrascinando dietro il miocane, terrorizzato. Ri-cordo quel pomeriggiocome un pomeriggiooppresso da un’afa par-ticolare, trenta e piùgradi, una cappa cherendeva difficile muo-versi. Per due volte,quel pomeriggio, erostata colta da un’abbon-dante e inspiegabileepistassi dal naso. Usci-ta di casa, scavalcandocalcinacci e fili della lu-ce caduti, mi sono mes-

sa a correre, insieme a tante altre persone, verso un luogoaperto. Non c’erano all’epoca i telefonini, l’elettricità era scom-parsa, tutto era buio. Che fosse stato un terremoto ormai erachiaro ma non sapevamo da dove fosse scaturito.Quando, ad un certo punto, nell’oscurità una voce ha detto chel’epicentro era al nord della Germania ho immediatamente avu-to una visione: dei branchi di lupi che scorrazzavano tra le ro-vine delle cattedrali. Se l’epicentro è al nord della Germania,ho pensato, e noi siamo ridotti così, vuol dire che l’Europa èannientata, bisognerà ricominciare a imparare a sopravvivere,a cacciare, ad accendere il fuoco con i pochi oggetti che ci sa-ranno rimasti. Sulla piazza ho incontrato un mio caro amico einsieme a lui mi sono incamminata verso la campagna aperta.Il buio era totale e si vagava come ombre, scambiandoci mez-ze frasi, consigli, conforto.Ho trascorso il resto della notte sdraiata per terra, accanto almio amico e al mio cane. A parte il cane, i pantaloni corti e lacanottiera non avevo più niente. La terra continuava a tremareed era terribile sentire quello scuotimento propagarsi dalle vi-scere della terra lungo il corpo. C’erano degli alberi accanto anoi e, nell’oscurità, si piegavano con gran rumore di fronde,come scossi da un forte vento. Se l’Europa non c’è più, pensa-vo, chi porterà i soccorsi, che ne sarà di noi? Poi, nel cuore diuna notte completamente insonne, dal folto di un cespugliosentii levarsi, sonoro e struggente, il canto dell’usignolo.All’alba, nell’afa intossicata dalle polveri dei calcinacci, abbia-mo visto arrivare i primi soccorsi. Nel frattempo erano arriva-te le notizie. Non era ad Amburgo l’epicentro, ma a poche de-cine di chilometri da noi.In quella notte credo di aver perso l’innocenza, nel senso del-

la serena e infantile convinzioneche il destino sia unicamente nel-le nostre mani. Basta che la ter-ra si scuota un solo minuto percancellare i nostri sogni, i nostriprogetti, i nostri affetti, per ri-cordarci che viviamo perenne-mente sospesi sull’abisso. Daquel giorno so che ogni istantepuò essere l’ultimo, l’ultimo cie-lo azzurro, l’ultima viola spunta-ta, l’ultimo sguardo della perso-na amata. Da quel giorno, l’im-minenza del congedo è forse ri-masto il senso più profondo del-la mia vita, per questo vivo conestrema gratitudine, perché pen-so che ogni istante della nostravita sia un dono prezioso chenon ci verrà più incontro.

9 aprile 2009 rassegna stampa

attualità

Quelle scosse mi hanno fattoperdere l’innocenzadi Susanna Tamaro

SSUUSSAANNNNAA TTAAMMAARROOE’ nata a Trieste nel 1957 e appartiene a una famiglia im-parentata con il celebre scrittore Italo Svevo. Vive at-tualmente in campagna, ad Orvieto, lontana dall’ambien-te letterario. Conseguito il diploma magistrale, si trasfe-risce a Roma nel 1976 per frequentare i corsi del CentroSperimentale di Cinematografia, dove si diploma in regiae comincia a lavorare, girando alcuni documentari per latelevisione. Nel frattempo, scrive romanzi e racconti, riu-scendo infine a pubblicare La testa fra le nuvole (1989),che le fa vincere il premio Elsa Morante. La sua voca-zione letteraria si chiarisce e precisa nei racconti di Pervoce sola, (premio Pen Club) che la fanno guadagnare lastima di critici influenti, ma che suscitano scarso interes-se di pubblico. Segue il libro per ragazzi Cuore di ciccia(1992), e finalmente il best-seller Va’ dove ti porta il cuo-re (1994), divenuto nel tempo il libro italiano di maggior successo del Novecento, portatonel 1995 su grande schermo dalla regista Cristina Comencini.

Cento anni alle spalle, 100 anni davanti. Primo Nobela compiere un secolo di vita, per Rita Levi Montalciniil tempo ha la forma circolare degli antichi. Gli studicominciati in isolamento da ragazzina continuano og-gi in team e indagano nuove strade con cui curare lemalattie del cervello, mentre la passione per la causadelle donne è intatta: l’ex pioniera è senatrice a vita eaiuta con la propria fondazione le giovani africane.Nel salotto romano, davanti alla medaglia del Nobel,un pettine etrusco e una piccola scultura di ArnaldoPomodoro, circondata dai quadri della sorella gemel-la Paola, da un Casorati e un De Chirico, raccontaun’avventura infinita.PPrrooffeessssoorreessssaa,, iill 2222 aapprriillee èè iill ssuuoo ccoommpplleeaannnnoo.. IIll ssee--ggrreettoo ppeerr aarrrriivvaarree aaii pprriimmii cceennttoo aannnnii??“Il disinteresse totale alla persona. Non muoio io, muo-re il corpo. Noi sopravviviamo con i messaggi che ab-biamo disseminato e mi fa piacere che quello che fac-cio continuerà”.

rassegna stampa

attualità

47

12 aprile 2009

“Vi racconto i segreti dei miei cento anni”Intervista a RITA LEVI MONTALCINIdi Gabriele Beccaria

Gli auguri del Grande

Oriented’Italia

a Rita LeviMontalcini

e la rispostadel Premio

Nobel

rassegn

astam

pa

rassegna stampa

attualità

QQuuaall èè iill lliimmiittee bbiioollooggiiccoo ddeellllaa vviittaa??“Non lo sappiamo. Ciò che conta è mantenere il cervello co-stantemente attivo, anche se il corpo può lentamente decadere”.LLeeii nnoonn ssii ssccoorraaggggiiaa mmaaii?? “Io sono ottimista. Il pessimismo è una sconfitta in partenza”.UUnn ccoonnvveeggnnoo –– ““BBrraaiinn iinn hheeaalltt aanndd ddiisseeaassee”” –– llaa cceelleebbrraa ee dduueeggiioorrnnii pprriimmaa iill PPrreessiiddeennttee ddeellllaa RReeppuubbbblliiccaa llaa ffeesstteeggggiiaa aall QQuuiirrii--nnaallee:: iinnttaannttoo hhaa ssccrriittttoo uunn aallttrroo lliibbrroo..“Si intitola ‘’Le tue antenate’’. Ho analizzato la storia delle bat-taglie e delle scoperte femminili, dall’antichità a oggi. Con enor-me fatica ho trovato 70 donne, a partire da Ipazia”.LLeeii rriiccoorrddaa ttaannttii ““sscciippppii”” iinntteelllleettttuuaallii ddeeii mmaasscchhii..“Spesso i contributi femminili passavano sotto il nome del ma-rito o del padre. Un esempio è Emmy Noether, fondatrice del-l’algebra moderna, che tra il 1915 e il 1919 fu costretta a inse-gnare a Gottingen con il nome di David Hilbert. Molte donne so-no state mutilate nelle capacità intellettuali, secondo il famosoprincipio ‘’Chi cerca la murusa se regordi: che la piasa, che latasa, che la staga in casa’’. Le piace?”.OOggggii èè ttuuttttoo ccaammbbiiaattoo.. OO nnoo??“Un momento. La situazione è cambiata nei Paesi ad alto svi-luppo. Non certo nel resto del mondo, dove la donna è umilia-ta e distrutta”.LLee sscciieennzziiaattee aauummeennttaannoo,, eeppppuurree llaa sscciieennzzaa nnoonn èè mmoollttoo aammaattaa::ssoossppeettttii ee ssuuppeerrssttiizziioonnee ddiillaaggaannoo.. PPeerrcchhéé??“Se mettiamo il lucchetto al pensiero dell’homo sapiens, di-struggiamo i vantaggi dell’evoluzione”.DDaallllaa ffeeccoonnddaazziioonnee aallllee ssttaammiinnaallii,, ffiinnoo aall tteessttaammeennttoo bbiioollooggiiccoo::ll’’IIttaalliiaa èè sseemmpprree iinn rreettrroogguuaarrddiiaa..“E’ la scienza che ci rende diversi. Non utilizzarla vuol dire bloc-care le nostre capacità mentali. Penso alle donne che lavoranonei miei laboratori all’Ebri. Vado tutte le mattine a seguirle. Hoil privilegio di un passato che mi permette di ricordare cose cheloro non sanno”.

UUnn rriiccoorrddoo??“Il 1918. Gli uomini erano al fronte e percompensarne la mancanza c’erano lebigliettaie: andavo da un tram all’altroper avere la gioia di vedere le donne indivisa. Mi sembrava un successo formi-dabile”.LLeeii iissppiirraa mmoollttee ggiioovvaannii ddoonnnnee.. “A 20 anni dissi che non volevo esserené moglie né madre. Mio padre era unvittoriano. Rispose: ‘Capisco che nonposso impedirtelo’”.NNoonn ssii èè ppeennttiittaa ddii uunnaa sscceellttaa ddii vviittaattaannttoo rraaddiiccaallee??“Mai. Prima ancora di scoprire il famo-so fattore di crescita nervoso NGF sa-pevo che doveva esistere. Il mio mae-stro era Giuseppe Levi, pioniere dellecolture in vitro”.DDaallllee rriicceerrcchhee ppiioonniieerriissttiicchhee ddeeggllii AAnnnnii3300 aall XXXXII sseeccoolloo:: iill ssuuoo ccaammppoo,, llee nneeuu--rroosscciieennzzee,, ssoonnoo iinn ppiieennaa rriivvoolluuzziioonnee..“Lo sviluppo della scienza ha portatoalla caduta delle barriere tra discipline,come fisica, chimica, biologia e così

via. Un tempo il cervello era riservato a pochi specialisti. Non èpiù così”.EE’’ uunn sseettttoorree iinn ccuuii ll’’IIttaalliiaa hhaa ssppeessssoo bbrriillllaattoo:: ggiiuussttoo??“Volta e Galvani hanno studiato vari aspetti dell’elettricità, com-presa quella animale, mentre Golgi vinse il Nobel per gli studisui neuroni. Si ricorda l’epitaffio maschilista?‘’Qui visse a balia Alessandro Volta presso Elisabetta Pedraglio,il cui marito gran costruttore di termometri, gli infuse col lattematerno quell’amore per la scienza che lo portò alla pila’’. Di-vertente, no?”.UUnn ccaammmmiinnoo cchhee aarrrriivvaa aallll’’EEbbrrii,, EEuurrooppeeaann BBrraaiinn RReesseeaarrcchh IInnssttii--ttuuttee:: èè ll’’iissttiittuuttoo cchhee lleeii hhaa vvoolluuttoo ee cchhee èè ddiirreettttoo ddaa PPiieerrggiioorrggiiooSSttrraattaa..“Abbiamo cominciato cinque anni fa e abbiamo già raccoltostraordinari sviluppi, ma la situazione finanziaria è pessima. Nel2007 avevo deciso di chiudere. Poi abbiamo ricevuto finanzia-menti pubblici una tantum. Però siamo di nuovo in crisi”.EE’’ ffaammoossaa llaa ssuuaa ddiiffeessaa ddeellllaa rriicceerrccaa iinn SSeennaattoo aall tteemmppoo ddeell ggoo--vveerrnnoo PPrrooddii:: ppeerrcchhéé lloo SSttaattoo vvii ttrraassccuurraa??“Si muore per asfissia e per il disinteresse sulla ricaduta dellaricerca nella vita sociale di tutti. Non utilizzarla vuol dire il sui-cidio. Ecco perché mi ha fatto piacere la visita del ministro Ma-riastella Gelmini, che si è dimostrata molto interessata all’istitu-to”.VVooii ssttuuddiiaattee aanncchhee ll’’AAllzzhheeiimmeerr..“Studiamo tante forme neurodegenerative. E le ricerche sull’at-tività del mio fattore NGF – una proteina essenziale per lo svi-luppo e la sopravvivenza delle cellule nervose – si applicano amolti altri tipi di malattie, come quelle oculari”.QQuuaall èè iill pprroossssiimmoo oobbiieettttiivvoo?? “Ci sono formidabili possibilità con l’NGF, ma ci vogliono i mez-zi. E mi dispiace che sia così difficile convincere l’industria a in-vestire in nuovi farmaci”.

numero 6-7-8 / 200948

Villa ‘Il Vascello’ 21 settembre 2002: i Premi Nobel Rita Levi Montalcini e Rigoberta Menchú intervengono al convegno del Grande Oriente d’Italia “Diverse culture, diverse identità, diverse nazioni:

stessa libertà, stessa democrazia, stessi diritti dell’uomo”

WASHINGTON – È irrequieto il gregge, esmarrite le pecorelle, nell’immenso oviledella cristianità nord americana. Sotto lacoperta di una fede cristiana che si esten-de rassicurante come in nessun’altra na-zione occidentale e avvolge genericamenteil 75% dei cittadini, 230 milioni di anime ecorpi che qui si professano credenti, le af-filiazioni religiose cambiano con disinvol-tura e senza grandi traumi.È una continua transumanza di cattoliciche divengono episcopali, avventisti chesi uniscono ai battisti, luterani che ab-bracciano Santa Romana Chiesa, con unfedele su due che cambia altare almenouna volta nella vita e uno su cinque cheabbandona la fede nella quale fu allevatodai genitori prima di diventare adulto ecompiere i 24 anni.Della cristianità nella prima grande nazio-ne nella storia moderna che sancì il prin-cipio della libertà assoluta di religione e

della separazione fra stato e chiese, co-nosciamo da anni l’esplosione del fonda-mentalismo sudista cinicamente reclutatodai lupi della politica come blocco eletto-rale, l’invenzione del tele-evangelismo ela crescita delle mega chiese che raccol-gono in salmodianti happening decine dimigliaia di fedeli in strutture da palazzodello sport olimpico. Ma se gli Stati Unitisi vantano di essere la più grande “chri-stian nation” della Terra, quando gli isti-tuti di ricerca come il Pew di Washington,frugano nel gregge che si proclama cri-stiano, si scopre che il rapporto con gli in-termediari e i rappresentati del Dio dellaBibbia è molto più disinvolto e pragmati-co di come lo raccontino i luoghi comuni.Gli americani fanno shopping religioso co-me fanno shopping tra partiti, candidati,automobili o detersivi, cercando la chie-sa, il pastore, la confessione che megliocorrisponde ai loro desideri. Se la fede è

un dono, la fede americana è un dono nelquale i compratori guardano bene dentroe che restituiscono facilmente al fornito-re in cambio di un’altra, come i regali diNatale il giorno di Santo Stefano. Il 44%di chi si professa cristiano, appartiene auna confessione diversa da quella appre-sa da bambino. Due terzi di coloro che fu-rono cresciuti come Cattolici o come Pro-testanti confessano di essere saltati da unaparte all’altra dello steccato riformista ocontroriformista almeno una volta, spes-so facendo andata e ritorno. Per delusio-ne verso la fede ereditata, per comoditàdi culto soprattutto nelle regioni dove rag-giungere una chiesa comporta viaggi diore, per assecondare e seguire un coniu-ge che appartiene a un altro ovile. Mol-tissimi, il 50% dei convertiti ad altre con-fessioni, e il 70% degli ex cattolici dive-nuti protestanti, ammettono che la loro fe-de “non gli piaceva più”.

rassegn

astam

pa

rassegna stampa

attualità29 aprile 2009

Così l’America diventa il Paese che cambia DioUn cittadino su due passa da una religione all’altra almeno unavolta. E lo fa intorno ai 24 anni. Lo rivela uno studio realizzato aWashingtondi Vittorio Zucconi

Via Della Punta, 33 • 48018 Faenza (RA) Cell 338 4437197 • Fax +39 0546/675133www.castellina-bag.com • [email protected]

CARTELLE PER GREMBIULE• Nylon alta tenacità• Tasca grande per A 5 con cerniera + tre tasche piccole• Imbottitura in entrambi i lati • Fascia apribile portagrembiule• Portanome esterno

Formato standard: cm 42x35 € 35,00Formato grande: cm 53x47 € 55,00(spese di spedizione a parte)

NOVITÀ

49numero 6-7-8 / 2009

E’ dunque un Dio su misura, un cristiane-simo molto “pret-a-porter” quello che i 113milioni di americani che frequentano rego-larmente una chiesa (o una sinagoga, o unamoschea, o un tempio buddista) cercano,spesso insofferenti della rigidità dottrina-le. Se i cattolici romani restano la primaconfessione organizzata per numero di ade-renti, 66 milioni in 19 mila chiese, per il23% della popolazione, meno dei prote-stanti, che sono il 51% ma divisi in dozzi-ne di denominazioni, sono proprio loroquelli che più soffrono e pagano per il dog-matismo centralistico della Chiesa di Ro-ma. Gli apostati cattolici citano i temi clas-sici e dolorosi della controversia cattolica,l’aborto, l’omosessualità, il sesso prema-trimoniale, l’incomprensibile nyet alla con-traccezione, l’offensiva esclusione delledonne dal sacerdozio, il celibato impostoai preti, come cause della loro disaffezio-ne e del loro distacco dalla Gran Madre. Il2,5% dei 66 milioni ha lasciato il cattolice-simo scosso dall’orrore dei preti pedofilie, soprattutto, dal comportamento pilate-

sco della gerarchia verso i colpevoli. Il nu-mero di aderenti alla Chiesa di Roma ri-mane stabile soltanto grazie alle trasfusio-ni di immigrati dalle comunità e nazioni cat-toliche a sud della frontiera, ora che l’Eu-ropa non fornisce più le legioni devote chefecero di città come Boston o Baltimora ba-

stioni del cattolicesimoSui documenti e sulle cifre del-le ricerche demografiche, l’A-merica, nella quale il 90% pro-clama di credere comunque inun “Ente” soprannaturale, siaesso il Dio degli Zoroastriani ol’Allah del Corano che conta 6milioni di seguaci, rimane unanazione incomparabilmente re-ligiosa rispetto all’Europa scri-stianizzata e laicizzata: nelgiorno del Signore, alla dome-nica per i cristiani, il 41% degliabitanti si mette i vestiti della

festa e si trascina in una chiesa, contro il14% dei francesi e il 6% degli svedesi. Eper quanto ambigui e contraddittori sia-no i simboli stampati su quelle bancono-te che mescolano allusioni evidenti allaMassoneria, alla quale appartenevano tan-ti dei Padri Fondatori nel ‘700, alla pro-messa del “Noi confidiamo in Dio” ap-piccicata dal presidente Eisenhower nelXX secolo, nessun altra nazione occi-dentale oserebbe stampare il nome di Diosulla propria moneta. Ma l’incessante tur-nover di fedeli fra una confessione e l’al-tra segnala che anche in materia di reli-gione, gli americani tendono a crederepiù in Dio che nei preti, a differenza dialtri cristiani più opportunisti. E ad ap-plicare anche alla religione il principiofondante della loro nazione, che non è laBibbia, ma è la libertà di scelta individualeche pure il cristianesimo proclama e cheil cattolicesimo papista spesso teme.

numero 6-7-8 / 2009

rass

egn

ast

ampa

50

FORNITORE DEL

GRANDE ORIENTE D’ITALIA

VIA DEI TESSITORI, 21

59100 PRATO (PO)

TEL. 0574 815468 - FAX 0574 661631

rassegna stampa

attualità

VVIITTTTOORRIIOO ZZUUCCCCOONNIIGiornalista e scrittore, è stato compagno discuola di Walter Tobagi. Laureato in lettere efilosofia all’Università degli Studi di Milano, èil figlio del giornalista Guglielmo Zucconi (chefu direttore de Il Giorno). Ha la doppia cittadi-nanza, italiana e, più recentemente, americana.È stato corrispondente da Bruxelles per LaStampa di Torino, da Parigi per la Repubbli-ca, dalla Russia durante il periodo della Guerra Fredda e dal Giappone. Da diversianni vive a Washington, dove ricopre l’incarico di corrispondente dagli Stati Uni-ti per la Repubblica. In passato ha lavorato anche per il Corriere della Sera.È attualmente direttore del quotidiano on-line la Repubblica.it e di Radio Capital.Cura inoltre una rubrica sul settimanale D-la Repubblica delle Donne. Dal 2007 tie-ne corsi estivi di storia italiana contemporanea e di giornalismo per post laureatial Middlebury College del Vermont, negli Stati Uniti. Ha pubblicato vari saggi.

Periodico informativo culturale Anno X • Numero 6-7-8 • 31 marzo - 30 aprile 2009

EEddiittoorreeErasmo s.r.l.

PPrreessiiddeennttee

MMaauurroo LLaassttrraaiioollii

C.P. 5096 - 00153 Roma 50 OstienseP.I. 01022371007 - C.C.I.A.A. n. 26466/17.09.62

Iscrizione Tribunale Registro Imprese n. 1959/62

DDiirreezziioonnee RReeddaazziioonnaalleeErasmo Notizie - Via di San Pancrazio 8 - 00152 Roma

Tel. 065899344 - Fax 065818096

SSttaammppaaConsorzio Grafico E Print - Via Empolitana km. 6,400 - 00024 Castelmadama (Roma)Tel. 0774 449961/2 - Fax 0774 440840 - e-mail: [email protected]

Registrazione Tribunale di Roma n. 00370/99 del 20 agosto 1999

AABBBBOONNAAMMEENNTTIIItalia, per posta, annuo (22 numeri) euro 17,04 - Arretrati euro 2,60 a numeroEstero, per posta, annuo (22 numeri) euro 41,32 - Arretrati euro 5,20 a numeroUnica soluzione più di 500 abbonamenti (Italia) euro 8,84 per abbonamento annuale BBoolllleettttiinnoo ddii vveerrssaammeennttoo aaErasmo s.r.l. - C.P. 5096 - 00153 Roma 50 Ostiensec/c postale n. 32121006

IN CASO DI MANCATO RECAPITO INVIAREAL CRP DI ROMA ROMANINA

PER LA RESTITUZIONE AL MITTENTE PREVIO PAGAMENTO RESI

MittenteErasmo s.r.l. - C.P. 5096 - 00153 Roma 50 Ostiense

Direttore: GGuussttaavvoo RRaaffffiiCondirettori: MMaassssiimmoo BBiiaanncchhii,, BBeenntt PPaarrooddiiDirettore Responsabile: FFrraanncceessccoo LLoorreennttii

AASSSSOOCCIIAATTOO

Tariffa R.O.C.: Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1 comma 1, DCB (Roma) - Tassa Riscossa

E 1,50