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Indicazioni e componenti per protesi multipla avvitata LA NUOVA DIMENSIONE GE

Anthogyr - Manuale Protesi Avvitata

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Anthogyr Axiom REG PX - Manuale di indicazioni e componenti per protesi multipla avvitata.

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Indicazioni e componenti per protesi multipla avvitata

L a N u o v a d I m e N s I o N e

GE

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Vantaggi prevalenti:

w L’angolatura degli impianti posteriori permette di evitare l’interferenza di strutture anatomiche delicate come l’emergenza del nervo alveolare inferiore oppure le cavità dei seni mascellari.

w Gli impianti sono ancorati prevalentemente in osso di qualità migliore.

w e’ possibile ridurre l’apporto delle estensioni.

w In molti casi è possibile eliminare la necessità di innesto osseo.

w La realizzazione del carico immediato crea una situazione di maggior soddisfazione del paziente.

w L’intervento talvolta può essere eseguito attraverso i sistemi di chirurgia guidata, pertanto senza necessità di effettuare un lembo, accelerando i tempi di guarigione.

Il trattamento di arcate edentule con 4 o 6 impianti e susseguente carico immediato, attraverso una protesi per arcata completa, è un concetto che attualmente riscuote particolare interesse. Gli impianti anteriori vengono posizionati con un andamento prevalentemente diritto mentre quelli posteriori spesso assumono una traiettoria angolata.

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1. IMPIANTI A

La gamma A è particolarmente adatta a questo tipo di applicazione perché presenta una notevole capacità di raggiungere elevata presa primaria per effetto del particolare disegno del corpo implantare e delle spire, fattore indispensabile al buon esito del carico immediato. Inoltre, l’alto livello di resistenza meccanica del titanio A consente la selezione di impianti di diametro ridotto, spesso necessari nel caso di arcate che hanno subito forte riassorbimento, a causa di edentulie prolungate nel tempo.

Il trattamento di superficie tramite sabbiatura BCP (Biphasic Calcium Phosphate) rende la superficie dell’impianto adeguatamente rugosa e molto bagnabile. Questo fattore accelera il raggiungimento della stabilità totale (integrazione ossea dell’impianto) riducendo i rischi che si accompagnano alla progressiva perdita di stabilità primaria (azione degli osteoclasti sulle cellule peri-implantari danneggiate durante la preparazione del tunnel osseo).

Il posizionamento sottocrestale dell’impianto è consentito dalla connessione protesica di tipo Morse (conica) che elimina ogni possibilità di proliferazione batterica sottogengivale e ogni micromovimento del pilastro; si annulla così il rischio di svitatura occasionale.

La platform switching, attraverso il sovracontorno dell’impianto rispetto all’emergenza del pilastro protesico, contribuisce al mantenimento osseo peri-implantare. Questo fattore evita anche le interferenze della cresta ossea con il pilastro angolato. Non necessitano correzioni.

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1.1 IMPIANTI GGAMMA IMPIANTI G

Ø 3.4 mm Ø 4.0 mm Ø 4.6 mm Ø 5.2 mm

(1)

8 mm10 mm12 mm14 mm16 mm18 mm

(1)

6.5 mm8 mm10 mm12 mm14 mm16 mm18 mm

(1)

6.5 mm8 mm10 mm12 mm14 mm

(1)

6.5 mm8 mm10 mm12 mm14 mm

Nell’arcata mandibolare, dove normalmente si può contare su una densità ossea migliore con la presenza di una porzione superficiale corticalizzata, sono maggiormente indicati gli impianti G.

La loro forma esteriormente ci-lindrica presenta un nocciolo conico. Questo disegno facilita il raggiungimento di una buona presa primaria per effetto delle spire apicali particolarmente pronunciate. La porzione più co-ronale dell’impianto contribuisce alla stabilità attraverso l’espan-sione volumetrica della spira. E’ prevista una parziale maschiatu-ra ossea. (1) Codice colore per l’identificazione degli impianti con richiamo

sul kit e sul confezionamento.

1.2 IMPIANTI C

GAMMA IMPIANTI C

Ø 3.4 mm Ø 4.0 mm Ø 4.6 mm Ø 5.2 mm

(1)

8 mm10 mm12 mm14 mm16 mm18 mm

(1)

8 mm10 mm12 mm14 mm16 mm18 mm

(1)

6.5 mm8 mm10 mm12 mm14 mm

(1)

6.5 mm8 mm10 mm12 mm

Nel mascellare superiore, o in presenza di alveoli post estrattivi, sono invece maggiormente indicati gli impianti C.

Il loro particolare design am-piamente conico, con riduzione di ampiezza a livello della piat-taforma protesica, permette all’impianto un alto livello di ancoraggio anche in osso molto spugnoso. E’ prevista una forte sotto-preparazione, e l’assenza di maschiatura.

(1) Codice colore per l’identificazione degli impianti con richiamo sul kit e sul confezionamento.

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1.3 INTERCAMBIABILITà DEL SISTEMA

Per l’inserimento di impianti e C ci si avvale dello stesso kit chirurgico. Tutti i componenti protesici sono totalmente intercambiabili e indipendenti dal diametro implantare utilizzato, a garanzia di una significativa semplificazione e riduzione dello stock di componenti necessari.

Ø 3.4 Ø 4.0 Ø 4.6 Ø 5.2 Ø 3.4 Ø 4.0 Ø 4.6 Ø 5.2

SEMPLICITàConnessione unica, comune agli impianti Ge C.

CONNESSIONE UNICAØ 2.7

G C

1.3 INTERCAMBIABILITà DEL SISTEMA

Per l’inserimento di impianti G ci si avvale dello stesso kit

chirurgico. Tutti i componenti protesi-ci sono totalmente intercambiabili e indipendenti dal diametro implantare utilizzato, a garanzia di una significa-tiva semplificazione e riduzione dello stock di componenti necessari.

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PROFILI DI EMERGENZA

Ø 4.0 Ø 4.0 Ø 4.8 Ø 4.8 Ø 4.8Ø 4.0

Disponibili in versione

rotazionale e anti-rotazionale

2. COMPONENTI A PER PROTESI AVVITATA

La gamma per protesi avvitata è composta da pilastri conici diritti e relativi compo-nenti, e da pilastri conici angolati. I pilastri diritti e angolati sono di un unico diame-tro (4,0mm) ed altezze trans-mucose differenti. Sono caratterizzati dalla presenza di una emergenza conica che contiene un filetto secondario. Il manufatto protesico viene stabilizzato tramite il serraggio delle viti secondarie.

I pilastri conici vengono forniti sterili per l’utilizzo diretto durante le fasi chirur-giche. Per fissare i pilastri conici, dritti o angolati, all’interno della connessione implantare si consiglia di applicare una forza di 25Ncm utile ad attivare in modo corretto il contatto conico ermetico. Per serrare le viti secondarie, che stabilizzano la protesi, all’interno dei pilastri è raccomandata una forza di 15Ncm.

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2.1 PILASTRI CONICI DIRITTI

Hc = 1 mm

Hg

Ø = 4 mmAltezza gengivale

(Hg)Codice Immagine

1.5 mm AN4AXP010

2.5 mm AN4AXP020

3.5 mm AN4AXP030

Scegliere il pilastro conico diritto considerando lo spessore gengivale. Sono disponibili tre altezze (1.5 - 2.5 - 3.5mm) mentre tutti i componenti presentano un unico diametro di emergenza protesica (4,0mm).

Fig. a Fig. B

Fig. C Fig. d

Fig. e Fig. F

Fig. G

w La fase di guarigione può essere gestita direttamente dal pilastro conico sormontato dal suo cappuccio di protezione (Fig. A), avvitato tramite il cacciavite uni-versale (Fig B).

w Per l’inserimento e l’attivazione del pilastro conico diritto all’interno nella connessione implantare è ne-cessario l’utilizzo di una chiave manuale o meccanica (Fig. C) azionata fino a 25Ncm di torque (Fig. D).

w La presa di impronta del pilastro può essere registrata tramite l’utilizzo di due differenti tipi di transfert . Il transfert pick-up prevede l’uso di un cucchiaio forato, la confezione contiene due viti di diversa lunghezza per meglio adattarsi alla situazione anatomica del pa-ziente (Fig. E). Le viti dei transfer possono essere ges-tite manualmente, con una forza moderata, in quanto presentano una comoda zigrinatura nella porzione superiore. Può essere anche adottato il transfert Pop-in di tipo riposizionabile (Fig. F); in questo caso non è necessario il cucchiaio forato.

w Lo sviluppo del modello master avviene dopo aver ac-coppiato il transfert utilizzato con l’analogo del pilastro diritto (Fig. G).

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COMPONENTI DISPONIBILI PER PILASTRI CONICI DIRITTI

Disegno Descrizione Codice Note

Pilastro conico 0° H1,5 Ø 4,0 aN4aXP010 Ti grado 5, sterile

Pilastro conico 0° H2,5 Ø 4,0 aN4aXP020 Ti grado 5, sterile

Pilastro conico 0° H3,5 Ø 4,0 aN4aXP030 Ti grado 5, sterile

Cappuccio di protezione aN4aXP300 Ti grado 5

Cilindro provvisorio in titanio con vite aN4aXP200 Ti grado 5

Cilindro calcinabile con vite Black Tite aN4aXP100 Pmma

Transfert pick-up aN4aXP500 Con 2 viti lunghe

Transfert riposizionabile pop-in aN4aXP600

analogo con vite laboratorio aN4aXP700 Ti grado 5

Chiave manuale inserimento pilastro diritto aN5aXP160 acciaio medicale

mandrino meccanico inserimento pilastro diritto aN5aXP250 acciaio medicale

vite protesica secondaria m1.4 aN4aXv141a Titanio grado 5

vite protesica secondaria m1.4 Black Tite aN4aXv140a Titanio grado 5 + carbonio

Chiave manuale esagonale serraggio viti protesiche, lunga aN5a1CmeL acciaio medicale

Chiave manuale esagonale serraggio viti protesiche, corta aN5a1CmeC acciaio medicale

mandrino meccanico esagonale viti protesiche, lungo aN5a1memL acciaio medicale

mandrino meccanico esagonale viti protesiche, corto aN5a1memC acciaio medicale

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Scegliere il pilastro conico angolato tra le due inclinazioni disponibili 17° e 30°. Considerare anche lo spessore gengivale; sono per questo disponibili le seguenti altezze trans-mucose: 2.5 – 3.5 – 4,5mm.

I pilastri angolati sono realizzati sia con indice anti-rotazionale, che privi di indice e quindi rotazionali.

Questa alternativa facilita il raggiungimento di un corretto recupero angolare, qualsiasi posizione abbia assunto l’impianto in fase di inserzione chirurgica.

2.2 PILASTRI CONICI ANGOLATI

Hc = 3.5 mm

Hg

Ø = 4.8 mmά

Angolazione Altezza (H) Antirotazionale Rotazionale Immagine

18°

2.5 mm AN4AXP022A AN4AXPR22A

3.5 mm AN4AXP032A AN4AXPR32A

4.5 mm AN4AXP042A AN4AXPR42A

30°

2.5 mm AN4AXP023A AN4AXPR23A

3.5 mm AN4AXP033A AN4AXPR33A

4.5 mm AN4AXP043A AN4AXPR43A

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w La presa di impronta del pilastro an-golato può essere registrata tramite l’utilizzo di due differenti tipi di trans-fert. Il transfert pick-up prevede l’uso di un cucchiaio forato, la confezione contiene due viti di differente lun-ghezza per meglio adattarsi alla si-tuazione anatomica del paziente (Fig. D)

w Le viti dei transfer possono essere ruotate manualmente, con una for-za moderata, in quanto presentano una comoda zigrinatura nella por-zione superiore. Può essere anche adottato Il transfert Pop-in di tipo riposizionabile (Fig. E); in questo caso non è necessario l’adozione di un cucchiaio forato.

w Lo sviluppo del modello master avvie-ne dopo aver accoppiato il transfert utilizzato con l’analogo del pilastro angolato (Fig. F).

Fig. e

Fig. F

w Per l’inserimento del pilastro conico angolato all’interno nella connes-sione implantare si consiglia di adottare come impugnatura una delle viti lunghe del transfert pick-up, opportunamente avvitata nel filetto della vite secondaria oppure il cacciavite manuale (cod AN5AX-PF100). Ogni pilastro conico ango-lato è munito di una vite di serraggio M 1.6 per la corretta attivazione della connessione conica. Questa si ottie-ne, dopo aver avvitato col cacciavite esagonale universale il componente nell’impianto attraverso la vite M1.6 fornita nella confezione (Fig. B), e quindi avvalendosi della chiave dina-mometrica azionata a 25Ncm (Fig. C).

Fig. C

Fig. d

Fig. aFig.

w La fase di guarigione può essere ges-tita direttamente dal pilastro coni-co sormontato dal suo cappuccio di protezione (Fig. A), avvitato tramite il cacciavite universale.

Fig. B

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COMPONENTI DISPONIBILI PER PILASTRI CONICI ANGOLATI

Disegno Descrizione Codice Note

Pilastro conico 18° H2,5 anti rot. aN4aXP022a Ti grado 5, sterile con vite Pilastro conico 18° H2,5 Rotazionale aN4aXPR22a Ti grado 5, sterile con vite Pilastro conico 30° H2,5 anti rot. aN4aXP023a Ti grado 5, sterile con vite Pilastro conico 30° H2,5 Rotazionale aN4aXPR23a Ti grado 5, sterile con vitePilastro conico 18° H3,5 anti rot. aN4aXP032a Ti grado 5, sterile con vitePilastro conico 18° H3,5 Rotazionale aN4aXPR32a Ti grado 5, sterile con vitePilastro conico 30° H3,5 anti rot. aN4aXP033a Ti grado 5, sterile con vitePilastro conico 30° H3,5 Rotazionale aN4aXPR33a Ti grado 5, sterile con vitePilastro conico 18° H4,5 anti rot. aN4aXP042a Ti grado 5, sterile con vitePilastro conico 18° H4,5 Rotazionale aN4aXPR42a Ti grado 5, sterile con vitePilastro conico 30° H4,5 anti rot. aN4aXP043a Ti grado 5, sterile con vitePilastro conico 30° H4,5 Rotazionale aN4aXPR43a Ti grado 5, sterile con vite

Cappuccio di protezione aN4aXP300a Ti grado 5

Cilindro provvisorio in titanio con vite aN4aXP200a Ti grado 5

Cilindro calcinabile con vite Black Tite aN4aXP100a Pmma

Transfert pick-up aN4aXP500a Con 2 viti lunghe

Transfert riposizionabile pop-in aN4aXP600a

analogo con vite laboratorio aN4aXP700a Ti grado 5

Chiave manuale esagonale serraggio viti protesiche, lunga aN5a1CmeL acciaio medicale

Chiave manuale esagonale serraggio viti protesiche, corta aN5a1CmeC acciaio medicale

mandrino meccanico esagonale viti protesiche, lungo aN5a1memL acciaio medicale

mandrino meccanico esagonale viti protesiche, corto aN5a1memC acciaio medicale

vite protesica secondaria m1.4 aN4aXv141a Titanio grado 5

vite protesica secondaria m1.4 Black Tite aN4aXv140a Titanio grado 5 + carbonio

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3. IL PROVVISORIO

w Le viti secondarie M 1.4 per le ope-razioni di laboratorio sono presenti nelle confezioni degli analoghi. Pos-sono essere anche adottate le viti lunghe del transfert pick-up. Proce-dere ad un serraggio moderato.

w Modificare il cilindro provvisorio, se necessario. Realizzare un restauro temporaneo attraverso l’uso di ma-teriali convenienti di proprio gradi-mento. Il provvisorio sarà posiziona-to in bocca tramite le viti secondarie M 1.4 serrate a 15 Ncm.

w Dopo aver sviluppato il modello mas-ter con gli opportuni analoghi dei pi-lastri conici, si procede a connettere i cilindri temporanei in titanio sui ris-pettivi pilastri conici diritti o angolati.

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4. IL DEFINITIVO

w Collegare tra loro i cilindri calcinabi-li in modo da creare un’armatura, e realizzare la fusione. Posizionare la struttura fusa sul modello master e procedere alla realizzazione della porzione estetica utilizzando i mate-riali di proprio gradimento.

w Posizionare in bocca il manufatto realizzato e avvitarlo tramite le viti definitive M 1.4 Black Tite fornite con i cilindri calcinabili. Serrare le viti a 15 Ncm con la chiave dinamometrica.

w Posizionare sugli analoghi del mo-dello master i cilindri calcinabili cor-rispondenti (sono differenti i cilindri dei pilastri diritti da quelli dei pilastri angolati). Stabilizzarli attraverso le viti di fissaggio M1.4 , o le viti lunghe dei transfert con una forza moderata.

w Otturare i fori di accesso alle viti con materiale di riempimento dopo aver protetto la testa della vite con del co-tone. Controllare l’occlusione.

ARMATURA BASE

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La precisione di avvitamento dei componenti implantari, sia che si tratti di monconi di guarigione o di monconi definitivi, è fondamentale per la buona riuscita della riabilitazione.Solo uno strumento di precisione, dotato di un sistema di calibrazione della forza, è in grado di garantire un avvitamento corretto e calibrato.

è un contrangolo dinamometrico manuale dotato di una ghiera di regolazione per selezionare la coppia di avvitamento più opportuna (da 10 a 35 N.cm). Il sistema si blocca automaticamente nel momento in cui viene raggiunta la forza desiderata.

può essere utilizzato con qualsiasi strumento per contrangolo (cacciavite meccanico ma non solo) e, grazie al suo design innovativo, è in grado di garantire massima affidabilità e stabilità nel tempo. L’angolazione a 100° consente un accesso ottimale alle zone posteriori della bocca del paziente. Il peso ridotto (solo 135 gr.) garantisce all’operatore una maggiore libertà di movimento.

è adottato da molte sistematiche implantari per serrare le viti protesiche distalizzate tipiche delle protesizzazioni All-on-FourTM e All-on-Six.

FUNZIONAMENTO

selezionare la forza (torque) desiderata.

Ruotare in senso orario la ghiera del contrangolo.

al raggiungimento del limite impostato la ghiera “slitta” rispetto al mandrino avvitatore che resta fermo.

Dinamometro universale particolarmente adatto per serrare le viti protesiche in qualsiasi posizione della bocca.qualsiasi posizione della bocca.

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NOTE

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