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Educazione alla Salute anziani in salute Comune di Firenze invecchiamento fragilità alimentazione movimento le associazioni Daniela Annetta

anziani in salute

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Educazione alla Salute

anzianiin salute

Comune di Firenze

invecchiamentofragilitàalimentazionemovimento

le associazioni

Daniela A

nnetta

Collaborazione tecnico-scientifica: Renzo Cisbani, geriatra ASF

Redazione: Ilia Di Marco, Lorella Parigi - Struttura di Educazione alla Salute AziendaSanitaria di Firenze; Adriana Favilla, S.d.S Firenze, struttura comunicazione; DanieleMassa, P.O. supporto alla programmazione S.d.S - Direzione Sicurezza SocialeComune di Firenze,

Progetto grafico e impaginazione: Daniela Annetta per CeDEaS

Le immagini sono tratte da www.flickr.com con licenza © Creative Commons e con-cesse grazie alla cortesia degli autori, indicati sulle foto.

LA FORZA DELL’ANZIANOLa situazione di Firenze, con una forte presenza di

popolazione anziana e con un’aspettativa di vita frale più alte in Toscana, indica che nella nostra città sono

presenti “opportunità” e “bisogni”.Le opportunità del territorio sono la presenza di una forte rete di ser-vizi, non solo sanitari e sociali, ma anche culturali, sportivi, commer-ciali, di svago ecc. e di una forte rete di associazionismo che fa deglistessi anziani i protagonisti della vita sociale.I bisogni sono riferiti a quella fascia della popolazione anziana cheperde l’autosufficienza o entra nella fase di “fragilità”, non solo per gliaspetti sanitari, ma anche economici dovuti al progressivo impoveri-mento causato dalla perdita di potere d’acquisto. I bisogni poi vengo-no aggravati dalla assenza di supporto familiare: a Firenze le fami-glie sono composte mediamente da due persone e in molti casi glianziani vivono da soli.La Società della Salute è impegnata, anche tramite la preziosa col-laborazione del terzo settore, a offrire occasioni di socializzazione,aggregazione e svago e a promuovere stili di vita adeguati.In particolare, le Associazioni ANCeSCAO, Auser e UISP di Firenzehanno voluto mettere insieme le loro risorse per creare il progetto LAFORZA DELL’ANZIANO che ha già realizzato iniziative per l’Estateanziani 2007 e 2008. Il principio su cui si fonda il progetto è la pre-venzione dal decadimento psico fisico attraverso il sostegno deglianziani soli e la promozione di stili di vita sani che allontanino ilrischio della non autosufficienza e dell’emarginazione.In questo opuscolo troverete indicazioni per mantenere la salute for-nite da uno specialista Geriatra dell’Azienda Sanitaria di Firenze conla collaborazione della struttura di Educazione alla Salutedell’Azienda Sanitaria di Firenze; troverete anche indicazioni preci-se sulle associazioni che fanno parte del Progetto La Forzadell’Anziano.

Buona lettura e .. buona salute!

Società della Salute di Firenze

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Nella nostra città, il processo di invecchiamento demo-grafico, dovuto al progressivo allungamento della duratadella vita, ha raggiunto livelli molto elevati. La percentua-le di anziani sul totale dei residenti, è passata da 24,4%nel 1999 a 26,0% nel 2007, con la presenza di 94.789ultra-64enni di cui ben 30.805 con più di 79 anni.L’IRPET ha previsto che nel 2023 un quarto dei residentitoscani sarà over 64, “traguardo” raggiunto da Firenze inanticipo di ben diciassette anni.

I dati demografici a livello europeo mettono in evi-denza un allungamento della vita media. Si prevedeche entro il 2025 il 44% della popolazione avrà piùdi cinquanta anni. La promozione della salute tra glianziani rappresenta per questo un investimentostrategico dei governi europei.

L’Italia registra il più alto tasso europeo di aspettati-va di vita in salute, che è di 71,2 anni, e più in gene-rale la popolazione italiana ha beneficiato di impor-tanti progressi per quanto riguarda la sopravviven-za: attualmente la speranza di vita alla nascita è di78,6 anni per gli uomini e di 84,1 anni per le donne,anche se questo divario tra i sessi si sta riducendocon il passare del tempo e la forbice tenderà sem-pre più a ridursi.L’incremento della vita media non riguarda solo lapopolazione ultra sessantacinquenne ma anche gli“over 75 e 85”; addirittura, proiezioni demografichedanno un incremento dei centenari del 2% nel 2050.Tale situazione va, inoltre, di pari passo con la ten-denza alla riduzione delle nascite, anche se i datidel 2007 tendono a far vedere un miglioramento siapur parziale della situazione.

CONSIDERAZIONI SOCIO-DEMOGRAFICHESULL’INVECCHIAMENTO

Guido A

lvarez

Questi sono i numeri degli anziani a Firenze: nume-ri che indicano che a Firenze si vive bene, come delresto in tutta la Toscana. Una società caratterizzatada aspetti positivi, quali una vita media più lunga eda una bassa mortalità generale, espressioni di unbuono stato di salute complessivo, ma che hacomunque una serie di problemi che derivano pro-prio dall’invecchiamento della popolazione checomporta patologie gravi e invalidanti. I bisogni assi-stenziali sono inoltre acuiti dal fatto che il 32% dianziani vive da solo e che le famiglie nella nostracittà sono sempre più piccole, composte mediamen-te solo da 2 persone.

54L’invecchiamento della popolazione pone, allacomunità ed al servizio sanitario, il problema digarantire ai cittadini più anziani, condizioni di salutee di qualità delle cure sempre migliori e sempre piùcoerenti con un uso razionale delle risorse.Uno dei punti su cui si sta concentrando l’attenzionedella medicina geriatrica, così come dell’economiasanitaria, è l’efficacia di programmi di prevenzioneper la popolazione anziana attuati attraverso inter-venti di educazione alla salute.L’obiettivo è quello di promuovere occasioni disocializzazione, aggregazione, svago, adozione distili di vita adeguati con l’obiettivo di prolungare l’au-tonomia delle persone anziane attraverso una vita diqualità, contrastando l’isolamento.

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Ma, nei casi in cui si verifica la perdita dell’autosuf-ficienza, la Toscana e Firenze hanno deciso di dareuna risposta civile e solidale. In Toscana sono circa80.000 le persone con oltre sessantacinque anni dietà con problemi di non autosufficienza.Con l’istituzione di Punti Insieme possiamo dareuna risposta appropriata ai problemi più sentiti dallefamiglie con anziano non autosufficiente. Gli obietti-vi prioritari sono:• privilegiare la permanenza a domicilio della per-

sona non autosufficiente, attraverso una gammacompleta e coordinata di risposte e di interventiche vanno dalla consulenza, all’erogazione diprestazioni economiche, all’assistenza domicilia-re sociale, ai centri diurni e ai cosiddetti ricoveri disollievo, un insieme di risposte, insomma chesostengono l’anziano e la famiglia ritardando ilpiù possibile l’ingresso in residenze assistenziali;

• ridurre drasticamente le liste di attesa per l’acces-so alle RSA.

Per saperne di più si può telefonare al numero verdeistituito dalla Regione Toscana: 800860070

76

Le variabili possono essere rappresentate da:• ETÀ: avere 75 anni è un parametro di rischio di

fragilità e di possibilità di ammalarsi• LIVELLO ECONOMICO: il livello economico è

importante perché in qualche manieradetermina e/o riduce la possibilità diaccesso alle cure

• SOLITUDINE: la solitudine può essere relativae/o assoluta in rapporto alla presenzao meno di parenti o vicini che possonopervenire nel momento del bisogno

• EVENTI SENTINELLA: gli eventi sentinellasono quei fatti, come ad esempio lecadute, i disturbi di udito (ipoacusia), odi vista (ipovisione) che con il passaredel tempo fanno sì che l’individuotenda a chiudersi in sé.

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rero

Si può definire invecchiamento, dal punto di vistabiomedico, il processo biologico caratterizzato dacambiamenti che si realizzano nel corso della vitadell’individuo, determinando una sempre minore dif-ficoltà di adattamento dell’organismo all’ambiente,e, di conseguenza, una maggiore fragilità.Anche se in geriatria esistono varie definizioni diinvecchiamento, quella qui riportata appare adegua-ta anche alla situazione odierna, in cui l’adattamen-to dell’individuo all’ambiente va inteso a tutto tondocon implicazioni sociali e ambientali, e nella qualel’introduzione di strategie e corretti stili di vita puòinfluire in maniera determinante sul singolo indivi-duo.Inoltre, in questa definizione emerge bene il concet-to di fragilità, che non è necessariamente collegatoall’età, e che dipende in gran parte dagli stili di vitaadottati.La FRAGILITÀ in ambito geriatrico indica una sogliadi rischio di ammalarsi o comunque di andare incon-tro al rischio di ammalarsi in rapporto a vari fattori.Corrisponde ad una condizione fisiologica diaumentata vulnerabilità e ridotta capacità di rispostaad eventi stressanti che possono colpire più appara-ti e che quindi riducono l’autonomia e l’autosufficien-za dell’individuo anziano.

DEFINIZIONE DI

INVECCHIAMENTO

Patrick K

ennedy

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te: uno studio tra-sversale in Euro-pa”) ha evidenzia-to le relazioniesistenti tra i fat-tori inerenti lo stiledi vita e le condi-zioni fisiche, psi-cologiche, cogniti-ve e la percezionedella propria salu-te, ma anche la funzione sociale, con l’adozione diabitudini di vita più sane, che contribuiscano a dimi-nuire il rischio di mortalità.L’ ambiente, infine, influenza le capacità degli anzia-ni di rimanere attivi e di partecipare alla vita sociale.Apportare dei miglioramenti all’ambiente significamigliorare la qualità della vita degli anziani e di colo-ro che si prendono cura di loro.Molti anziani vorrebbero potersi muovere più facil-mente ed essere più attivi. Gli anziani con difficoltàmotorie e i disabili hanno bisogno di svago e strut-ture per il recupero vicine alle loro abitazioni; le areeverdi pubbliche accessibili e il tempo trascorsoall’aria aperta sono considerati fattori fondamentaliper la buona salute.L’inquinamento atmosferico è responsabile di unodei maggiori fattori scatenanti per le malattie cheaffliggono gli anziani. Venti milioni di europei soffro-no di problemi respiratori, e molti di loro sono anzia-ni e/o vivono in condizioni disagiate.

Scott LaP

ierre

Nell’ambito di studi europei, i fattori che sono staticonsiderati determinanti per la promozione di uninvecchiamento sano sono per la maggior parte, fat-tori di ampia portata, che interagiscono fra loro. Adesempio, si è potuta ottenere una significativa dimi-nuzione nel tasso di mortalità e un miglioramento

nella funzionalitàdell’organismo neicasi in cui gli anzianihanno adottato unostile di vita più sanoper quanto riguardale abitudini alimenta-ri, l’attività fisica e ilconsumo di tabaccoe di alcolici.Il progetto HALE(“Healthy Ageing: alongitudinal study inEurope” – “Invec-chiare in buona salu-

INVECCHIAMENTO E PROMOZIONE DISTILI DI VITA SANI

Guido A

lvarez

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Iniziare da un sano regime alimentare può aiu-tarci davvero a sentirci più giovani e in forma.Il regime alimentare di un anziano in salutedeve rispettare, per questo, alcune regole baseche riguardano l’apporto calorico e la correttadistribuzione di proteine, grassi, zuccheri e car-boidrati nell’arco della giornata. Non bisogna,poi, trascurare il fatto che sono numerosi i fatto-ri che influiscono sul nostro comportamento ali-

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rightee.com

Le indicazioni riguardanopersone anziane sane, conun’attività fisica normale equindi un fabbisogno ener-getico e nutritivo medio.

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ALIMENTAZIONE ETERZA ETÀUno stile di vita con movimento fisico regolare, molticontatti sociali e un’alimentazione equilibrata e variatasono le basi migliori per una terza età sana.

L’alimentazione assume, con il passare deglianni, un ruolo sempre più importante perché lanostra salute e il nostro benessere dipendono inmodo determinante da cosa e da come mangia-mo. E sempre più importante diventa, con il pas-sare degli anni, non solo apportare all’organi-smo tutti gli alimenti dei diversi gruppi e tutte lesostanze nutritive in modo equilibrato, maanche mangiare con piacere.Nella terza età, quindi, non è necessario seguire

una dieta leggera speciale, néuna restrittiva. É possibile mante-nere le abitudini alimentari che sisono praticate nel corso deglianni, prestando però attenzioneai mutamenti che naturalmenteavvengono nell’organismo.Il nostro corpo è come una mac-china, più si va avanti nel tempoe maggiori devono essere leattenzioni che gli dedichiamo.

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mentare: necessità e voglie indivi-duali, condizioni di salute delmomento sia fisiche che mentali,l’ambiente sociale, l’attività fisica,l’offerta corrente di alimenti, la pub-blicità …Le raccomandazioni che seguonogarantiscono una dieta equilibrata,un apporto sufficiente, cioè, di ener-gia, sostanze nutritive e protettive equindi sono raccomandazioni per unmodo di alimentarsi sano.

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Un buon equilibrio tra i componenti alimentari èessenziale per una migliore nutrizione, ma èanche indispensabile molta varietà nella sceltadegli alimenti per non cadere nelle diete rigide,dove regna, per le persone anziane il "pasto inbianco".Un anziano che non abbia particolari patolo-gie può assumere qualsiasi alimento in relazio-ne alla sua soggettiva tollerabilità, ovviamentesenza mai esagerare nella quantità.Anche i dolci, assunti in giusta misura, possonorientrare in una dieta equilibrata (fatta eccezio-ne, ovviamente, per i diabetici).

VARIETÀ NELLA SCELTA DEGLI ALIMENTI

… NON È NECESSARIO MANGIARE IN BIANCO!

ATTENZIONE PERÒ AGLI ECCESSI: ad una certa età si diventa golosi …soprattutto per motivi psicologici;spesso si fa, addirittura, un eccessi-vo uso di alimenti che non facevanoparte della dieta abituale (es. cibiche precedentemente venivano con-sumati soltanto nelle feste e nellericorrenze...).

Se dai primi anni di vita fino al completamentodella crescita è necessario un apporto caloricopiù elevato rispetto a quello di un adulto, nellavecchiaia, a causa della riduzione delle attivitàmetaboliche e della maggiore sedentarietà, ibisogni calorici sono certamente minori.Il ritmo delle funzioni vitali, infatti, con il passaredegli anni rallenta, diminuisce il valore del meta-bolismo basale e, solitamente, anche l’attivitàmotoria.Bisogna, però, tenere conto di questi fattori: unindividuo sano (che non presenti,quindi, particolari patologie, obesitàcompresa), di età superiore ai 60anni, ha un fabbisogno calorico di1600/1900 calorie (femmine) e di1900/2250 calorie (maschi).Oltre i 70 anni, poi, questo fabbiso-gno diminuisce ancora di circa il 10%.

IL FABBISOGNO ENERGETICO NELLA TERZA ETÀ

16001900 cal.

19002250 cal.

+ 60 anni

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1514 È importante ricordare che qualsiasipasto, dalla colazione alla cena,dovrà essere coperto il più possibileda alimenti sani e genuini, comevuole la cosiddetta "dieta mediterra-nea" (la più moderna scoperta in fattodi semplicità e genuinità) consigliataa tutti per mantenersi in forma.É l’alimentazione che da giovaneogni anziano ha praticato: l’alimenta-zione italiana dettata dai reali bisognidi un’epoca in cui il benessere eraancora lontano. Oggi è tornata dimoda ed è molto pubblicizzata … maanche molto sana.

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Ad un’alimentazione variata è necessario abbinareuna razionale distribuzione del cibo nell’arco dellagiornata, suddividendolo in tre pasti principali ed indue spuntini.La vita moderna con ritmi un po’ frenetici costringespesso ad assumere i pasti in orari irregolari, inmaniera frettolosa e non adeguata.Per l’anziano, in pensione o in generale non gravatoda impegni pressanti, è più facile rispettare quellaregolarità che è il fondamento di una sana alimenta-zione.Curarsi, poi, della propria nutrizione (es. fare laspesa e cucinare i propri pasti) può aiutare a tener-si impegnati.

Senza essere pressati da orari, da anziani si potrà,infine, prestare attenzione ad alcuni aspetti dell’ali-mentazione quotidiana, consumando tranquillamen-te: una PRIMA COLAZIONE a base di sostan-ze energetiche che permettano di affrontare congrinta la giornata, un PICCOLO SPUNTINO ametà mattina a base di frutta o yogurt che aiutiad arrivare all’ora di PRANZO senza languori ocrisi ipoglicemiche. La MERENDA del pomerig-gio, poi, consente di consumare una CENAsemplice, e non troppo abbondante, in modo danon appesantire il riposo notturno (spesso diffi-cile nella terza età).

TRE PASTI PRINCIPALI E DUE SPUNTINI

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Colazione:È bene non limitarsi ad una tazzina di caffé.Ricordiamoci che se non c'è intolleranza, illatte è un alimento eccellente a tutte le età,ricco di calorie, calcio, proteine e lipidi."Coccoliamoci" pure con qualche biscottosecco o fette biscottate.

Pranzo:Pane e cereali, cibi proteici come carne,pesce, uova, abbondanza di verdura e fruttafresca.I grassi, invece, vanno assunti in piccolaquantità come condimento.Altri condimenti naturali possono essere lozenzero fresco, l’aceto, lo scalogno, il limo-ne, il prezzemolo, la cipolla tritata...

Cena:Una cena leggera concilia il sonno, ma ricor-datevi sempre di apportare quegli alimentiche avete "dimenticato" di assumere a pran-zo.Ottime, a fine pasto, sono le tisane.

Spuntini:Prediligete la frutta e la verdura: potete farneanche un centrifugato (sia di una che dell’al-tra), ma meglio scegliere sempre frutta everdura di stagione.

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La dieta ideale per un anziano deve coprire inmodo equilibrato i fabbisogni nutrizionali

l'energia deve essere fornita, in generaleper il 50-60 % da carboidratiper il 12-14 % da proteineper il 30-35 % dai lipidi

La quota calorica deveripartirsi:per il 15-16 % di proteineper il 28-30 % di grassiper il 54-57 % di zuccheri.

Per garantire l’apporto di sostanze plasticheindispensabili per prevenire il decadimento deitessuti, la quota proteica consigliata nell’an-ziano è in media più elevata del 3% rispetto aquella dell’età adulta.Al contrario, è opportuno limitare l’introduzio-ne dei grassi, sia per evitare un affaticamentodel fegato, sia per prevenire la comparsa di alcu-ne malattie tipiche dell’età senile legate al meta-bolismo dei lipidi (es. arteriosclerosi).

I pasti equilibrati

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LE PROTEINE Utili sono quelle di originevegetale contenute principalmente nei legu-mi, ma indispensabili sono gli alimenti checontengono le cosiddette “proteine nobili” o ad altovalore biologico: carne, pesce, uova, latte, formaggi,riso, patate.

LE CARNI Sono da preferire carni magrecome pollo, tacchino, vitello, manzo magro(smentiamo il fatto che solo le carni rossesiano ricche di ferro). Per quanto riguardala cottura, quelle da preferire sono: alla gri-

glia, in umido, al forno. Cuocere con poco olio.Evitare, o consumare con moderazione le frattaglie(a causa del colesterolo).I SALUMI Preferire prosciutto crudo e cotto e bre-saola, evitando mortadella, salame, coppa e insac-cati simili (sempre a causa del colesterolo).I LEGUMI Possono essere consumati da soli o concereali. In questo secondo modo si assumono pro-teine che possono sostituire quelle della carne.

I PESCI Scegliere tra sogliola, merluzzo,dentice, orata… Se si utilizza pesce con-gelato è importante scongelarlo in modocorretto. Le modalità di cottura da preferiresono: alla griglia, al forno, al vapore.

Evitare o ridurre al minimo la frittura.LE UOVA Sono da preferire sode o alla coque perla maggior componente proteica. Vanno bene anchein frittata (magari con verdure cotte in padella): sfa-tiamo il mito che le uova fanno male al fegato.Evitare o ridurre, comunque, le uova fritte.

GLI ZUCCHERI Preferite quelli composti (amido) aquelli semplici (saccarosio).L’amido è lo zucchero contenuto in alimenti qualipane, pasta, riso, patate, ecc.. Quindi un piatto di

pasta o di riso ed un giusto apporto di pane(meglio integrale in caso di problemi intesti-nali), permetteranno di coprire gran parte delfabbisogno di zuccheri. Tale fabbisogno potrà

esser coperto anche dalla frutta (molto utile per ilsuo elevato contenuto di vitamine).Il saccarosio è lo zucchero comune, quello che puòessere estratto dalla barbabietola (in genere inEuropa), ma anche dalla canna da zucchero.I CEREALI La pasta, ormai per definizione base

della dieta mediterranea, va meglio se inte-grale, ricordando, comunque, che la pastafresca (specie se ripiena: ravioli, tortellini,lasagne ripieni con prosciutto o ragù) è, ingenere, ricca di grassi animali.

LE PATATE Non si possono considerare verdure eil loro uso deve essere considerato comesostitutivo del pane.

I GRASSI Privilegiare l’uso di oli di origine vegetale(oliva-semi), meglio se crudi, che contengonosostanze, dette acidi grassi, essenziali perl’organismo; limitare, invece, l’impiego di gras-si di origine animale (burro, lardo, strutto) checontengono un’elevata percentuale di coleste-rolo, fattore di rischio per l’arteriosclerosi.

come scegliere

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Tutti i nutrienti sono importanti,ma guai a dimenticarsi dell’acqua!Il corpo umano ha bisogno dimolti liquidi. Perciò bisogna cer-care di bere ogni giorno comeminimo un litro e mezzo di

acqua, succhi di frutta allungati con acqua e tisanedi erbe e frutta, tenendo conto che anche con ridot-ta attività fisica la perdita di liquidi è di 700 cc al gior-no. L’apporto di acqua, vitamine e sali minerali haun’importanza determinante per la salute.Gli anziani, poi, sentono meno la sete (è uno speci-fico dell’età) e ciò porta a volte alla disidratazione.Inoltre, spesso, a causa di paure infondate, si asten-gono dal bere.È necessario bere ogni giorno almeno otto -dieci bicchieri di acqua.

l’acqua

Bisogna inoltre ricordare che, oltre che con l’acqua, cisi disseta con succhi di frutta, latte freddo o caldo,tisane ...Bere alcolici, caffé e tè porta ad urinare spesso e quin-di ad espellere i liquidi di cui il corpo ha bisogno…Questa perdita deve essere necessariamente compensa-ta con l’assunzione di altri liquidi.Non sono dissetanti i superalcolici che sono sempre daevitare.

Il LATTE E I DERIVATI Il latte parzialmente scre-mato, anche per la sua maggior digeribilità, è,in linea di massima, da preferire. Ottimo l’usodi yogurt magro. Tra i formaggi preferire laricotta, la scamorza e la mozzarella per il lororidotto contenuto di colesterolo.Ricordiamo: non esistono i formaggi vera-

mente magri.LE VITAMINE È importante mantenerecostante l’apporto vitaminico che incide sualcune malattie degenerative (es. Malattia diAlzheimer).I MINERALI Una dieta adeguata necessita di unagiusta introduzione di sali minerali. Tali sali sono,infatti, sostanze importanti ed essenziali nei proces-si muscolari, nella conduzione dell’impulso nervosoe nella funzione immunitaria, cioè di difesa dell’or-ganismo. Il fabbisogno di minerali aumenta con l’au-mentare della età; in particolare, ad esempio, perridurre il rischio di osteoporosi e di fratture, il fabbi-sogno di calcio aumenta nelle donne dopo la meno-pausa, e, in modo particolare, nelle donne moltoanziane.

• Introdurre alimenti ricchi di calcio (formaggi, latte)in aggiunta ad un’attività fisica leggera ma continua-tiva. Non dimenticare anche l’apporto di ferro perevitare l’insorgere di anemia e di astenie o di facileaffaticabilità

bere sufficientemente

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Quanto bevo ?Calcola la quantità di alcol del vino, della birra edei superalcolici in questo modo:• 1 bicchiere di vino = 12 grammi di alcol

• 1 lattina di birra italiana = 12 grammi di alcol

• 1 bicchierino di superalcolico = 12 grammi di alcol

• 1 bottiglia da 3/4 di vino = 72 grammi di alcol

• 1 fiasco da 2 litri di vino a 12° = 200 grammi di alcol

Cosa significa questa quantità?Se sei in buona salute fino a 30 grammi di alcolal giorno per l’uomo e fino a 20 grammi di alcolal giorno per le donne, non si producono di soli-to danni fisici o dipendenza.

Sono definiti ALCOLICI tutte le bevan-de il cui contenuto di alcol è variabiletra l’1,5 e il 21%, SUPERALCOLICItutte quelle in cio che supera il 22%.Esse sono sostanzialmente costituiteper la maggior parte da acqua e per ilresto da alcool etilico (etanolo) che èuna sostanza estranea all’organismo,per molti versi tossica. L’etanolo vieneassorbito dall’organismo solo in picco-le quantità e si riversa direttamentenel sangue.

Gli effetti più evidenti dell’alcol sonomolto rapidi (15 minuti circa dall’assun-zione) e dipendono dall’alcolemia, cioèdalla concentrazione di alcol nel sangue.Vanno dalla diminuzione della capacitàdi percezione, di reattività e di attenzio-ne, ai disturbi visivi, all’euforia.L’assunzione di alcol interferisce anchesul metabolismo dei farmaci.L’alcol è una sostanza che modifica ilfunzionamento del nostro cervello, il cuiabuso provoca notevoli squilibri, carenzenutrizionali e alterazioni comportamenta-li e danni alla salute.

Alcol SI, alcol NO

• durante una malattia• con i farmaci• prima di mettersi alla

guida

• lavorando su tetti e pon-teggi

• manovrando macchine diprecisione

• NON ASSUMERE BEVANDE ALCOLICHE •

“Luoghi comuni” da sfatareL’alcool non aiuta la digestione.Non fa buon sangue e spesso, se se ne abusa, provoca anemia. Non placa il senso di sete ma al contrario tende a disidratare.Non riscalda in quanto la vasodilatazione è transitoria. Non è vero che dà forza, tende solo a diminuire la soglia di affa-ticamento attraverso una azione sedativa.

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VITAMINEVitamina A spinaci, cavoli, caro-te, zucca, uova, banane, albicoc-che, ciliege, piselli, peperoni,prezzemolo Vitamina B1 cereali, fegato,carne di maiale, fagioli, noci enocciole, lenticchieVitamina B2 fegato, noci, noc-ciole, orzo, piselli, fagioli, uova,latte Vitamina B3 o (Vitamina PP) fegato, rognone, cereali integrali,germe di grano, pesce, pollame,noci, noccioleVitamina B5 fegato, germe digrano, rognone, semi di girasole,tuorlo d’uovoVitamina B6 carne, cereali inte-grali, vegetali verdi, semi di gira-sole, grano saraceno, bananeVitamina B7 cereali integrali,agrumi, fegato;Vitamina B12 pesce, latte, fega-to, rognone, carne Vitamina C frutta fresca in gene-rale e la maggior parte delle ver-dure, agrumi, kiwi, peperoni,prezzemolo, patate, pomodoro,cardi Vitamina D pesce, molluschi,tonno, salmone, avena, tuorlod'uovo, burro, mandorle, ribes Vitamina E legumi e cereali inte-grali, oli vegetali, germe di grano,uova, vegetali verdi, fegato, latte,noci, noccioline.

MINERALIFerropesce, carne, fegato, uova, grano,altri cereali integrali, frutti rossi,vegetali verdi e rossiPotassio vegetali verdi, arance, patate,banane, albicocche, semi di gira-sole, cereali integrali, carneMagnesionoci, cereali integrali, fagioli,piselli, vegetali verdi, soia, man-dorle, olive, prezzemolo, cipolla

Ramefegato, cereali integrali, mandorle,vegetali verdi, quasi tutti i pescimariniManganesetuorlo d'uovo, semi di girasole,germe di grano, cereali integrali,piselli, fagioli, albicocche, aspara-gi, cipollaZinco fagioli, noci, semi di girasole ealtri semi, pesce, ostriche, crosta-cei, carne, fegatoSeleniocrusca, broccoli, cipolle, pomodo-ri, tonno

cerchiamo le VITAMINE e - perché no? - i MINERALIFrutta, ortaggi, pesce, carne, cereali ….. la dieta mediterranea

aiuta ad integrare vitamine, minerali, proteine, calorie e liquidi.

Quando si supera una certa età, per un insieme di motivi, siinstaurano alcuni errori dietetici che si esprimono attraversoeccessi, ma, sorprendentemente e in modo importante,anche con carenze alimentari. Le forme di carenza alimenta-re sono spesso trascurate proprio perché inaspettate e quin-di difficili da individuare. Esse si esprimono, nella maggiorparte dei casi, con piccoli segni che facilmente possono esse-re scambiati come sintomi legati solamente o sopratuttoall’età. Per questo motivo vengono spesso inseriti nel quadrogenerale dell’ invecchiamento, mentre evidentemente si trattadi casi di scorretta nutrizione, sia in termini di quantità che diqualità, e, come tali, possono essere, almeno in parte, corret-ti dall’adozione di un più sano stile alimentare.

... tutta colpa dell’età?Forse no, quindi, PRIMA DI RASSEGNARSI é bene valuta-re con il medico se non dipende da carenze alimentari.

La carenza alimentare più diffusa è quella proteica, lega-ta spesso all’insufficiente consumo di alimenti contenen-ti vitamine e sali mineraliSintomi di una dieta carente di questi alimenti possono essere:• mancanza di appetito • perdita di peso • riduzione della temperatura corporea;• diminuzione del metabolismo di base;• bradicardia, tendenza agli edemi, disidratazione cellulare;• scarso spirito di iniziativa, tendenza alla depressione, sensazio-

ne di invecchiamento;• diminuzione dell’elasticità della pelle, aumento delle rughe,

disidratazione, ecc. Tutti questi segni possono essere ricondotti all’assunzione insuf-ficiente di vitamine (spesso di vitamina B), sali minerali, proteine,calorie, e acqua. Consultate il medico, ma pensate, intanto,anche ad integrare gli alimenti mancanti.

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Denti: una masticazione non corretta è la primaresponsabile di una cattiva digestione. Se avete pro-blemi, per esempio, di meteorismo, forse può dipen-dere anche da questo. Inoltre una protesi difettosa,che rende difficoltosa la masticazione, può costrin-gere a rinunciare ad alimenti gustosi e davveronecessari.Sedentarietà: un anziano non è un disabile: puòe deve muoversi per quanto gli è possibile.Dopo mangiato, invece di lasciarsi cadere sullatanto comoda poltrona, è consigliabile fare 100passi (contateli pure!) con calma e tranquillità.Acqua: bere tanta acqua non fa male ... ed è megliobere quella naturale (liscia) che quella gassata.Dolci: un gelato o una fetta di crostata ogni tantorientrano certamente in una dieta equilibrata.Calorie: un alimento a basso contenuto caloriconon è necessariamente migliore di uno con unamaggiore quantità di calorie. La "differenza" non lafanno sempre le calorie ma i grassi.

"Luoghi comuni" da sfatare … e qualche errore da evitare

Qualche esempio? 100 grammi di grana o parmigianohanno più calorie di 100 grammi di mozzarella, ma,comunque, meno grassi. Quindi, quando leggiamo leetichette degli alimenti facciamo attenzione soprat-tutto ai grassi presenti e non solo alle calorie.

I lassativi dovrebbero essere assunti solamente die-tro prescrizione medica e non per lunghi periodi ditempo; in caso di disturbi persistenti chiedere consi-glio al medico o ad un dietologo.Bisogna, quindi sapere che ci sono alimenti chepossono aiutare ad affrontare alcuni problemi:

Alimenti contro la costipazione (stitichezza)alimenti ricchi di fibre alimentari: pane integrale,riso integrale, muesli, crusca, fichi, bacche, verdure.Bere adeguatamente.Alimenti contro la diarreaalimenti astringenti: banane, mela grattu-giata con la buccia, mirtilli, minestra di carotepassate al setaccio, acqua di riso bollito,pane bianco, tè nero, oppure cioccolato nero.

• Mantenere il peso in limiti normali• Scegliere cibi meno ricchi di calo-

rie• Usare meno grassi (specie come

condimento)• Preferire l’olio di oliva al burro• Mangiare carni più magre come

pollo rispetto alla carne rossa• Fare uso più frequente di pesce • Aumentare l’uso di frutta e verdura

Austen S

quarepants

... Intestino

Combattere l’obesità

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EPPOI:• mantiene più a lungo forti evitali

• aiuta a non superare il pesogiusto

• contribuisce a prevenire moltemalattie

• mantiene in buona salute• accresce il benessere … ed ilbuon umore.

VALORI INDICATIVI DEL DISPENDIO ENERGETICO COMPLESSIVO PEROGNI MINUTO (KCAL/MINUTO) DI ALCUNE ATTIVITÀ

Russ B

ernice

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P• Bere acqua a sufficienza

• Ridurre i grassi

• Ridurre le calorie introdotte

• Utilizzare meno sale

• Aumentare la quantità di fibre

• Ridurre i dolciumi

• Variare il più possibile l’alimentazione

• Aumentare il consumo di pesce e di legumi

• Privilegiare l’olio di oliva

• Distribuire gli alimenti nella giornata

• Masticare bene

• Apparecchiare sempre la tavola, anche se si è soli

attività fisicaUna passeggiata al giorno...

di soli 30 minuti a ritmo normale con-sente un consumo energetico rilevante

• Dormire 0.9• Stare seduto 1.0• Stare in piedi inattivo 1.1• Scrivere al computer 1.3• Lavare la biancheria a mano 3.0-4.0• Pulire i pavimenti 3.6• Stirare 3.5-4.2• Pulire e battere i tappeti a mano 7.8

• Montare circuiti elettronici 2.7• Intonacare una parete 4.1-5.5• Fare lavori agricoli 5.5-7.0• Spalare 6.0• Camminare in piano (4 km/h) 2.5-3.5• Correre in bicicletta (22 km/h) 11.1• Correre a piedi (12 km/h) 15.0

CHI FA REGOLARMENTE MOTO può anche mangiare dipiù, per cui diventa anche più facile coprire il fabbiso-gno quotidiano di vitamine e minerali.

KarlB

lackwell

Buone regole

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Tutti gli studi ormai concordano nell’affermareche una corretta attività fisica associata adun’alimentazione adeguata migliora la qualitàdella vita ad ogni età, e in modo particolare nel-l’età avanzata.L’esercizio fisico produce, anche nell’anziano inprecedenza sedentario, vantaggi sia in termini diresistenza allo sforzo che di forza fisica e diequilibrio.L’attività fisica regolare permette dimantenere in efficienza l’apparatomuscolare e scheletrico e riduce ilrischio di patologie degenerativecroniche come l’osteoporosi ele malattie cardiovascolari.L’attività fisica è in grado, inol-tre, di incidere sulle cosiddetteprestazioni mentali, per cuil’esercizio fisico regolare man-tiene le capacità cognitive, fat-tore fondamentale per un invec-chiamento ottimale.Essenziale è, però, la praticaabituale dell’attività fisica.

Tanakawho

Roger H

.Goun

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Un recente studio americano (Albert2005) afferma che qualunque attività fisi-ca, intensa o moderata, protegge daldeclino cognitivo. Poiché, quindi, la corre-lazione tra stimolo fisico e psichico èstrettissima, è possibile affermare che ilbenessere fisico è inscindibile sia daquello cognitivo che da quello emotivo eche ogni azione che sviluppa l’uno siripercuote inevitabilmente sugli altri.Anche non praticando specifici sportsalutari quali nuoto, ciclismo, marcia,escursionismo, è possibile integrare nelleattività di tutti i giorni un’attività fisica effi-cace: usare le scale invece dell’ascenso-re, andare a fare la spesa a piedi, porta-

re a passeggio il cane (anche quello del vicino) sonoattività che mantengono in esercizio e, se fatte rego-larmente, aumentano il consumo energetico, coneffetto positivo sul peso corporeo.Il moto all’aria aperta, in particolare, incre-menta, grazie all’irradia-mento solare, la formazionedi vitamina D, che, insiemeal calcio, è responsabiledella densità delle ossa.

kk

Per questo motivo è consigliato fare una passeggiata all’aria apertaogni giorno.

muoversi con regolarità

Franca Tarchi

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LA FORZA DELL’ANZIANO:LE ASSOCIAZIONI

ANCESCAOVia dell’Agnolo, 1/b Firenzetel. 055 2343021AUSERVia G. Lanza, 33 Firenzetel. 055 674573 - fax 055 674491UISPVia F. Bocchi 32 Firenzetel.055 6583523

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ISP

Firenze

Roger H

.Goun

A.F.A è il programma di attività fisicheadattate per specifiche condizioni disalute, soprattutto delle personeanziane, su proposta del Medico difamiglia.

L'attività prevede il pagamento di unapiccola quota.

A.F.A.attività fisiche adattate

Informazioni e iscri-zioni dal lunedì alvenerdì al numeroverde

800-801616

Parlane con il tuomedico curante!

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Q.1Il Grillo parlante via Palazzuolo 10 tel. 0552616443Il Fuligno via Faenza, 52 tel. 0552616143Sant’Iacopino/Cascine via delle Carra, 4 tel. 055333439Centro anziani Età Libera via del Leone, 35 int. tel. 055215753La stanza dei bambini via del Leone 62Centro Anziani Montedomini via dei Malcontenti, 12 tel. 055241496 Centro socio culturale San Silvestro borgo Pinti, 62Il cortile via S. Agostino 19Club Paradiso via dell’Orto 24/r tel. 055223955Arte varia via del Casone 3/r tel. 0552207209Il quercione via dell’Indiano, 2Terza Età piazza Tasso, 1 Q.2Centro Anziani Via Luna via Luna, 16 tel. 055660400Salviatino/San Gervasio viale U. Bassi, 29 tel. 055571989Centro pensionati Bellariva lungarno Aldo Moro, 12tel. 055679549Centro anziani Parterre via del Ponte Rosso, 2 tel. 055579747Centro anziani Villa Bracci str. di Rovezzano, 33 tel. 055691536 Q.3Centro sociale Il Lido l.no F. Ferrrucci, 12 tel. 0556810240Centro Sociale Reims via Reims, 22 tel. 055689843Centro Anziani CAMPA via Biagini, 6 Galluzzo tel. 0552321763Q.4Centro pensionati Isolotto via delle Mimose, 8 tel. 055713613Centro anziani Arca via Zanella, 8/r tel. 055229346C. a. Ugnano/Mantignano via della Tancia, 9 tel. 0557830259Q.5 C. a. Lippi/Ponte di Mezzo via di Caboto, 47 tel. 055417000Centro sociale Età Libera via Carlo Bini, 5/a tel. 0554222119Peretola viuzzo delle Calvane, 4 tel. 055282454C. a. Cav. Di Vittorio Veneto p.za Cav. V. Veneto, 11 tel. 0554361076

I Centri Anziani - SEDIANCESCAOAssociazione Nazionale Centri Sociali, ComitatiAnziani e Orti

L’ANCeSCAO (Associazione Nazionale Centri Sociali,Comitati Anziani e Orti) è una associazione democratica,apartitica, senza finalità di lucro che agisce in totale autono-mia, non pone alcuna discriminazione di carattere politico,religioso, sociale, di razza, di colore o nazionalità di origine.A essa aderiscono 1210 Centri sociali e culturali per anzianidislocati in tutte le zone del Paese con oltre 350.000 soci ade-renti.A Firenze sono presenti 27 Centri per anziani, frequentati daoltre 6.000 soci; sono presenti in tutti i Quartieri e attivi tuttol’anno.Offrono attività sociali, ricreative, culturali e di supporto.Si rivolgono ad anziani autosufficienti per mantenere l’autono-mia, la vita attiva e un buono stato di salute fisico e psichico.Le attività sono diverse da Centro a Centro e comprendono:gioco a carte, tombola, ballo, corsi di pittura, informatica,canto, teatro, proiezione film, corsi di lingua, bridge, con-sulenze psicologiche, barbiere, pedicure, consulenzelegali, gite turistiche ecc.È necessaria la tessera di iscrizione.

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Filo d’argentoPunto di ascolto per comunicare con una persona amicaNumero verde 800.99.59.88 Completamente gratuito

Tutti i giorni dalle 8 alle 20“C’è bisogno di te,

corri all’AUSER il mondo della solidarietà”

Nella città di Firenze, le sedi Auser sono:

Quartiere 1 Filo Argento Via dell’Anguillara, 2 tel. 055240434Quartiere 2Auser Via A. d’Orso, 8 tel. 0556121141Quartiere 3Auser Via Tagliamento, 2 tel. 0556820200Quartiere 4Filo Argento Via Assisi, 20 tel. 0557877776Quartiere 5Auser Via Torre degli Agli, 65 D/E/F tel. 0554379343

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Firenze

L’Auser è un’associazione di volontariato (EnteNazionale con finalità assistenziali senza fini di lucroO.n.l.u.s., iscritta al Registro nazionale del Volontariato)e di promozione sociale, impegnata a promuovere l’in-vecchiamento attivo degli anziani e a far crescere il lororuolo nella società.Nata nel 1989 per iniziativa della CGIL e del Sindacatopensionato SPI-CGIL, si propone di contrastare ogniforma di esclusione sociale, migliorare la qualità dellavita, diffondere la cultura e la pratica della solidarietàperché ogni età abbia un valore e ogni persona un suoprogetto di vita attraverso cui diventare una risorsa persé e per gli altri.L’Auser lavora affinché ognuno possa dare e trovareaiuto, incontrare gli altri, arricchire le proprie competen-ze, contribuire alla crescita della comunità in cui vive.Attualmente conta 270.000 iscritti, 40.000 volontari attivie 1412 sedi in tutta Italia.

A Firenze si contano 4890 iscritti, di cui il 60% circa sonovolontari attivi.L’Auser è presente su tutto il territorio nazionale.A Firenze è presente in tutti i Quartieri.

Cosa fa: Aiuto alla persona - Servizi alla comunità -Cultura - ambiente - attività ricreative.

AUSERI volontari del fare auser

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Area Anziani in MovimentoVia Francesco Bocchi, 3250126 Firenzetel. 055 6583521 / 501fax 055 [email protected]

Area Diritti SocialiVia Francesco Bocchi, 3250126 Firenzetel. 055 6583523 / 501fax 055 [email protected]

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Firenze

L’Uisp (Unione Italiana Sport Per Tutti) è l’associazionedi sport che ha l’obiettivo di estendere il diritto allo sporta tutti i cittadini.Lo sport per tutti è un bene che interessa la salute, laqualità della vita, l’educazione e la socialità. In quantotale è meritevole di riconoscimento e di tutela pubblica.Lo sport per tuttii è un diritto, un riferimento immedia-to ad una nuova qualità della vita da affermare giornoper giorno sia negli impianti tradizionali, sia in ambien-te naturale.Lo sport per tutti interpreta un nuovo diritto di cittadi-nanza, appartiene alle “ politiche della vita” e, pur speri-mentando numerose attività di tipo competitivo, si legitti-ma in base a valori che non sono riconducibili al prima-to dell’etica del risultato, propria dello sport di prestazio-ne assoluta.Gli iscritti ai corsi a Firenze sono più di 2100.Sul territorio sono presenti 28 sedi, distribuite nei 5Quartieri, dove si svolgono attività motorie rivolte aglianziani.Di seguito sono riportati i punti di riferimento centralidove chiedere informazioni su attività, sedi, orari emodalità di partecipazione.

UISPUnione Italiana sport per Tutti

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e per finire...per gli anziani soli

stampato da Grafiche Martinelli SrlBagno a Ripoli - Firenze

Dicembre 2008

CeDEaS - Centro di Documentazione per l'Educazione alla Salute per l’AreaVasta Centro