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1 \ \ I I s s t t i i t t u u t t o o C C o o m mp p r r e e n n s s i i v v o o C C o o m mp p l l e e t t o o G G A A L L I I L L E E O O G G A A L L I I L L E E I I T T r r a a d d a a t t e e SCUOLE DELL’INFANZIA MUNARI e RODARI SCUOLE PRIMARIE BATTISTI, DANTE, ROSMINI Scuola ospedaliera SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO G. GALILEI La sede della dirigenza è in Via Trento Trieste TRADATE. Tel. 0331 842151/860455 Fax 0331 844705 e-mail: [email protected] posta certificata: [email protected] Web site: www.icgalileitradate.it “…la scuola attribuisce importanza alla relazione educativa e ai metodi didattici capaci di attivare pienamente le energie e le potenzialità di ogni bambino e ragazzo” (Annali della Pubblica Istruzione)

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1

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SCUOLE DELL’INFANZIA

MUNARI e RODARI

SCUOLE PRIMARIE

BATTISTI, DANTE, ROSMINI

Scuola ospedaliera

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

G. GALILEI

La sede della dirigenza è in Via Trento Trieste – TRADATE.

Tel. 0331 842151/860455 – Fax 0331 844705

e-mail: [email protected]

posta certificata: [email protected] Web site: www.icgalileitradate.it

“…la scuola attribuisce importanza alla relazione educativa e ai metodi

didattici capaci di attivare pienamente le energie e le potenzialità di ogni

bambino e ragazzo” (Annali della Pubblica Istruzione)

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Le persone del’Istituto Comprensivo

Staff di direzione

Dirigente Scolastica: Dott.ssa Rita Contarino

Collaboratrice Vicaria e responsabile della Scuola Secondaria di Primo grado: Prof.ssa Daniela

Galli

Seconda Collaboratrice e responsabile della Scuola Primaria Battisti: Anna G. Diani

Responsabili Scuola dell’Infanzia: Ins. Sarah Castelli, Marisa Granelli

Responsabili Scuola Primaria: Ins. Barbara Aldizio, Sonia Ginepro

Referente POF: Nadia Cattafesta

Referente per i corsi ad Orientamento Musicale (SMIM): Matteo Vanzini

Presidente del Consiglio d’Istituto: Sig. Vito Nigro

La Dirigente Scolastica riceve su appuntamento.

I Docenti ricevono secondo la modalità comunicata agli studenti

La segreteria

La segreteria presso la sede di Dirigenza è composta dal Direttore dei servizi amministrativi, DSGA

sig.ra Viola Monteduro e da 8 Assistenti Amministrativi.

Presso l’Istituto operano inoltre Collaboratori scolastici distribuiti nei plessi.

Gli uffici di segreteria si trovano presso la sede di Dirigenza in via Trento Trieste

Gli orari di ricevimento del pubblico sono:

dal lunedì al venerdì dalle 11,00 alle 13,00

dalle 15,00 alle 16,00

sabato dalle 10,00 alle 12,00

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La famiglia

Dagli annali della Pubblica Istruzione del 2012 accogliamo l’invito alla collaborazione con le

famiglie e con i genitori in tutte le fasi del percorso scolastico.

“la scuola perseguirà costantemente l’obiettivo di costruire un’alleanza educativa con i genitori.

Non si tratta di rapporti da stringere solo in momenti critici, ma di relazioni costanti che

riconoscano i reciproci ruoli e che si supportino vicendevolmente nelle comuni finalità educative”.

”Le famiglie ….sono sempre portatrici di risorse che possono essere valorizzate, sostenute e

condivise nella scuola, per consentire di creare una rete solida di scambi e di responsabilità

comuni.”

Come indicato in queste frasi degli Annali da sempre nel nostro Istituto, è viva la partecipazione dei

genitori che affiancano i docenti per costruire le risposte alla richiesta educativa.

La collaborazione si sviluppa con l’impegno e la partecipazione nei ruoli e negli ambiti che la

normativa scolastica attribuisce ai genitori, quali la rappresentanza nei consigli di classe e negli altri

organi collegiali.

L’Istituto intende inoltre collaborare con il comitato dei genitori perché….” di fronte alla

complessa realtà sociale, la Scuola ha bisogno di stabilire con i genitori rapporti non episodici o

dettati dall’emergenza, ma costruiti dentro un progetto educativo condiviso e continuo.”

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La comunicazione

Le informazioni sull’andamento didattico- educativo degli alunni vengono fornite attraverso:

Diario personale degli alunni e registro online nella scuola secondaria.

Scheda di valutazione quadrimestrale.

Comunicazione personale (colloqui individuali, telefonici o postali).

Comunicazione tramite i rappresentanti di classe.

Nelle assemblee e nei consigli di classe vengono illustrate ai genitori:

La programmazione annuale.

Il regolamento della scuola.

L’andamento didattico-disciplinare.

Le visite guidate.

Le iniziative culturali e sportive.

Le scelte dei libri di testo.

I momenti a disposizione per la comunicazione sono:

Open day.

Assemblee di classe.

Colloqui individuali.

Incontri per la consegna delle schede.

Incontri per l’orientamento.

Incontri per l’inserimento.

Web site: www.icgalileitradate.it

Quando il genitore necessita di incontrare i Docenti può avanzare richiesta tramite avviso sul diario

o recandosi direttamente a scuola.

I principi fondamentali

La scuola ha il compito di offrire un progetto educativo e culturale attento ai "bisogni" ma anche agli

"obblighi" formativi in un percorso in cui ciascuno trovi una sua collocazione nel rispetto di valori comuni,

nell'acquisizione di conoscenze e di abilità, nel rispetto dei diritti e delle capacità di ognuno.

MISSION dell’Istituto

CON LO STESSO PASSO ….

(PER UNA SCUOLA DI TUTTI E DI CIASCUNO)

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I principi generali cui questa scuola- nel nuovo scenario - si ispira sono

La centralità della PERSONA posta al centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti. In tal

senso le finalità della scuola vengono definite a partire dallo studente che apprende, con

l’originalità del suo percorso individuale tenendo conto dalla rete di relazioni che lo legano alla

famiglia e agli ambiti sociali.

Una Nuova cittadinanza intesa come valorizzazione dell’unicità e singolarità dell’identità

culturale di ogni studente per educare alla convivenza nazionale, europea e mondiale. “La scuola

è il luogo in cui il presente è elaborato nell’intreccio tra passato e futuro, tra memoria e

progetto” (dagli Annali della Pubblica Istruzione 2012).

Un Nuovo Umanesimo per acquisire la consapevolezza che tutto ciò che accade nel mondo

influenza la vita di ogni persona e che ogni individuo è responsabile del futuro dell’umanità.

In tale prospettiva, la scuola intende perseguire alcuni obiettivi:

insegnare a ricomporre i grandi oggetti della conoscenza per evitare la frammentazione

delle discipline;

promuovere i saperi propri di un nuovo umanesimo;

diffondere la consapevolezza che i grandi problemi della attuale condizione umana

possono essere affrontati e risolti attraverso una stretta collaborazione non solo fra le

nazioni, ma anche fra le discipline e fra le culture.

Quadro delle competenze-chiave per l’apprendimento permanente definite dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell’Unione europea (Raccomandazione del 18

dicembre 2006)

1) comunicazione nella madrelingua;

2) comunicazione nelle lingue straniere;

3) competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia;

4) competenza digitale;

5) imparare a imparare;

6) competenze sociali e civiche;

7) spirito di iniziativa e imprenditorialità;

8) consapevolezza ed espressione culturale.

Le suddette competenze sono necessarie per la realizzazione personale, la cittadinanza attiva,

l'inclusione sociale e l'occupabilità in una società della conoscenza.

L'istruzione e la formazione iniziali dovrebbero favorire lo sviluppo di queste competenze chiave a

un livello che prepari tutti i giovani, compresi quelli svantaggiati, per l'apprendimento ulteriore e

per la vita lavorativa.

Negli istituti comprensivi, che riuniscono scuola d’infanzia, primaria e secondaria di primo grado,

meglio si creano le condizioni affinchè si affermi una scuola unitaria di base che prenda in carico i

bambini dall’età di tre anni e li guidi fino al termine del primo ciclo di istruzione e che sia capace di

riportare i molti apprendimenti che il mondo oggi offre entro un unico percorso strutturante.

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Per una scuola inclusiva

“La scuola italiana sviluppa la propria azione educativa in coerenza con i principi

dell’inclusione delle persone e dell’integrazione delle culture, considerando

l’accoglienza della diversità un valore irrinunciabile.”(Annali 2012)

Il concetto di Bisogni Educativi Speciali (BES) si basa su una visione globale della persona con

riferimento ai principi enunciati dalla legge 53/2003.

Gli alunni con Bisogni Educativi Speciali vivono una situazione particolare, che li ostacola

nell’apprendimento e nello sviluppo: questa situazione negativa può essere a livello organico e

pervasivo (si pensi alle disabilità motorie o all’autismo …), biologico (ad esempio nella dislessia),

oppure familiare, sociale, ambientale, contestuale o in combinazioni di queste. Il bisogno che tutti gli alunni hanno di sviluppare competenze, senso di appartenenza, di identità, di

valorizzazione, di accettazione, per gli alunni con bisogni educativi speciali, necessita di maggiore

attenzione da parte dell’istituzione scolastica. Pertanto la nostra scuola si attiva per una piena

inclusione, attuando il PAI (Piano Annuale di Inclusione).

Esso è suddiviso in due parti:

Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità

Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività

La scuola si propone l'obiettivo di consentire a ciascun alunno il pieno

sviluppo delle proprie potenzialità. A tal fine l’istituzione scolastica

presta particolare attenzione a:

formazione delle classi tenendo conto delle risorse disponibili (spazi,

attrezzature) e di opportuni criteri necessari all’integrazione di ogni

alunno (orari, numero di alunni per classe, …);

collaborazione con la famiglia e con gli specialisti del servizio territoriale di Neuropsichiatria

Infantile, o altri enti specializzati accreditati per predisporre un apposito "progetto educativo

individualizzato", coordinato dagli psicopedagogisti e dal docente referente;

integrazione e conseguente intervento degli operatori e dei docenti specializzati con attività che

riguardino tutta la classe o tutto il gruppo in cui è inserito l'alunno;

inclusione degli alunni BES, monitorando le specifiche difficoltà di ciascuno per ridurre lo

svantaggio scolastico, attraverso l’attivazione di percorsi di informazione/formazione specifica

degli insegnanti, la predisposizione di strumenti compensativi/dispensativi adeguati e di

modalità alternative per il lavoro scolastico degli alunni con diagnosi o valutazioni, anche

attraverso le nuove tecnologie;

redazione di PDP (piani didattici personalizzati) e di PEI (piani educativi individualizzati) per

attuare strategie didattiche mirate a garantire il successo formativo e una valutazione adeguata ai

casi.

Alunni che necessitano di istruzione domiciliare.

Per gli alunni colpiti da gravi patologie o impossibilitati a frequentare la scuola per motivi di salute

per almeno 30 giorni, la scuola si impegna, previa richiesta medica e col consenso dei genitori, a

progettare percorsi personalizzati di istruzione domiciliare ai sensi delle norme vigenti, utilizzando

gli appositi fondi ministeriali, integrati da altre risorse disponibili, a partire dai fondi annualmente

assegnati per l’arricchimento dell’offerta formativa (L. 440/97).

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I docenti da impiegare nei singoli progetti saranno individuati prioritariamente fra i docenti della

classe cui appartiene l’alunno/a interessato/a.

Multiculturalità

Allo scopo di favorire la frequenza e l’integrazione scolastica di

alunni non italiani, l’Istituto Comprensivo si impegna a realizzare

iniziative volte a:

creare un clima di accoglienza tale da evitare la percezione di sé

come minoranza;

facilitare l’apprendimento linguistico, anche mediante attività

aggiuntive di insegnamento organizzate su due livelli:

a) apprendimento dell’italiano per comunicare;

b) apprendimento dell’italiano per studiare.

La Commissione intercultura ha elaborato il Protocollo d’accoglienza che definisce le modalità di

inserimento degli alunni stranieri riportato nel Regolamento di Istituto.

La presenza nella scuola di alunni stranieri rappresenta un’occasione importante per favorire fra

adulti e studenti la diffusione dei valori di tolleranza, di solidarietà e di apertura alla condivisione di

mondi diversi.

Viene inoltre valorizzata la collaborazione con Enti e Associazioni del territorio che, a vario titolo,

si occupano di minori stranieri (Petali dal mondo, Aquilone, Rotary …).

L’Istituto comprensivo offre alle alunne e agli alunni di lingua araba la possibilità di frequentare, in

orario aggiuntivo, un corso di arabo, tenuto da un docente madrelingua, assegnato dal Marocco in

accordo con il Governo italiano.

Alunni che non si avvalgono dell’insegnamento

della religione cattolica.

Gli alunni che non si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolica sono seguiti, negli orari

in cui viene impartito tale insegnamento nelle rispettive classi, da altri docenti a disposizione del

plesso svolgendo attività alternativa. Nel caso in cui le ore di Religione cadano all’inizio o alla fine

delle lezioni gli studenti possono scegliere di entrare dopo o di uscire prima.

Nella scuola dell’infanzia, i bambini che non si avvalgono dell’insegnamento della religione

cattolica sono seguiti dall’insegnante di sezione, negli orari in cui è presente la specialista di

religione.

Attività di orientamento

L'orientamento è uno dei punti cardine dell'attività scolastica per guidare i giovani nella scelta

dell'attività successiva, nel rispetto della finalità ultima della scuola dell'obbligo.

I protagonisti dell'orientamento sono:

la scuola, l'alunno, la famiglia, gli enti locali, il mondo del lavoro, le figure professionali.

L'aspetto educativo prevede:

- la conoscenza di sé (attitudini, interessi, capacità);

- il consolidamento della capacità di operare scelte.

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Le attività da privilegiare sono:

- conversazioni guidate e somministrazione test, volti a favorire la conoscenza di sé;

- il rafforzamento dello specifico delle discipline;

- sperimentazione di attività manuali per promuovere la costruzione di nuovi interessi;

- conoscenza delle scuole dei diversi ordini anche attraverso visite guidate, la consultazione di

opuscoli e incontri con docenti;

- il coinvolgimento dei genitori nell'azione orientativa;

- l'elaborazione, al termine della scuola secondaria di 1° grado, di un consiglio orientativo proposto

dai docenti agli alunni e ai genitori.

I traguardi verso le competenze formative generali

Partecipazione

- Prestare attenzione alle attività della classe - Essere capace di ascoltare con interesse

- Intervenire con pertinenza e ordine

Impegno.

- Portare tutto il materiale necessario per lo svolgimento delle lezioni e averne cura

- Eseguire regolarmente le consegne in modo completo e ordinato

Collaborazione con gli altri.

- Essere disponibili all'ascolto e accettare punti di vista diversi dai propri

- Saper collaborare e confrontarsi nelle varie attività proposte

- Rispettare gli arredi scolastici e il materiale proprio e dei compagni

- Gestire i propri stati emozionali ed esprimerli in modo opportuno (autocontrollo)

Metodo e autonomia.

- Organizzare autonomamente gli strumenti e i supporti allo studio (giochi, quaderni, libri, diario …)

- Saper programmare, organizzare e portare a termine il proprio impegno

- Saper valutare il prodotto del proprio impegno

- Saper riflettere su un'esperienza

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Valutazione sul livello di maturazione

Per la scuola dell’infanzia si utilizza una tabella per la valutazione conclusiva dei bambini , che

permette di rilevare i progressi e le competenze conseguite negli ambiti affettivo – relazionale,

motorio, linguistico – comunicativo e cognitivo.

Al termine del 1° quadrimestre viene fissato un incontro di verifica e di osservazione con la

psicopedagogista e la Dirigente per fare il punto sui percorsi in atto. Tale momento assume una

fondamentale importanza per verificare l’andamento didattico ed eventuali problematiche in atto

che possono essere affrontate.

La stessa cosa viene effettuata per la Scuola Primaria nel corso dello scrutinio e si valutano anche i

comportamenti e le situazioni problematiche oltre alla verifica dei voti e degli apprendimenti.

Per la Scuola Secondaria lo scrutinio del 1° quadrimestre assume una importanza strategica anche ai

fini disciplinari perché vengono esaminate le note disciplinari e se necessario erogate le relative

sanzioni.

Per la scuola primaria e secondaria di primo grado il livello globale di maturazione si riferisce agli

ambiti sopra citati.

La valutazione sommativa, formativa e complessiva (di fine quadrimestre o di fine anno) è

effettuata in base ad una scala decimologica tenendo conto di

Progressi ottenuti rispetto al livello di partenza

Interessi manifestati e attitudini promosse

Impegno e comportamento a scuola

Eventuali distanze degli apprendimenti dell’alunno rispetto ai traguardi stabiliti, al fine di

progettare nuove azioni da intraprendere (finalità educative e formative).

Scuola primaria e secondaria: criteri e strumenti per la verifica e la valutazione

dei livelli di partenza, in itinere e finali

La verifica, intesa come accertamento degli obiettivi programmatici di ogni disciplina si

realizza tramite

- prove oggettive e/o semi-strutturate,

- prove pratiche

- produzioni scritte/grafiche

- domande orali

- ricerche

- osservazioni in itinere

La misurazione avviene utilizzando una scala con voti da 4 a 10 in base allo schema seguente:

Prestazione corrispondente alle operazioni cognitive voto

gli obiettivi sono stati pienamente raggiunti 10-9

gli obiettivi sono padroneggiati in modo completo 8

gli obiettivi sono stati raggiunti in modo sicuro 7

gli obiettivi sono stati raggiunti in modo essenziale 6

gli obiettivi non sono stati adeguatamente raggiunti 5

gli obiettivi non sono stati raggiunti in alcun modo 4

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E’ possibile anche l’uso del mezzo punto e si concorda che, qualora gli obiettivi non siano stati

raggiunti in alcun modo, nella scuola primaria e secondaria il voto minimo sarà 4.

Sarà anche possibile valutare le prove oggettive di verifica in percentuali utilizzando la griglia

seguente per l’ assegnazione del voto:

La verifica e la valutazione seguono una scansione temporale suddivisa in:

1. fase iniziale diagnostica o predittiva (non sommativa)

a) accerta i livelli di partenza individuali

2. fase in itinere

a) rileva le difficoltà di apprendimento (non sommativa)

b) individua le cause (non sommativa)

c) modifica se necessario la programmazione (non sommativa)

d) stabilisce il raggiungimento minimo dell’obiettivo (sommativa)

3. fase intermedia istituzionale alla fine del primo periodo di valutazione che stabilisce il livello

dell’apprendimento, i progressi, i ritardi e lo quantifica

4. fase finale

a) stabilisce il raggiungimento e/o il livello degli obiettivi educativi e didattici e quindi delle

competenze

b) rileva l’efficacia e l’efficienza delle strategie didattiche utilizzate.

Nella Scuola dell’Infanzia la valutazione si basa essenzialmente sulla osservazione sia occasionale

sia sistematica dei comportamenti, dei ritmi di sviluppo e degli stili di apprendimento.

Questa avviene a livello:

iniziale (livelli di sviluppo)

in itinere (sequenze didattiche)

finale ( esiti formativi)

CLASSI TERZE, QUARTE E QUINTE

SCUOLA PRIMARIA E CLASSI DELLA

SCUOLA SECONDARIA

Da 0 a 40,99 Voto: 4

Da 41 a 47,99 Voto: 4,5

Da 48 a 53,99 Voto: 5

Da 54 a 57,99 Voto: 5,5

Da 58 a 63,99 Voto: 6

Da 64 a 67,99 Voto: 6,5

Da 68 a 73,99 Voto: 7

Da 74 a 77,99 Voto: 7,5

Da 78 a 83,99 Voto: 8

Da 84 a 87,99 Voto: 8,5

Da 88 a 94,99 Voto: 9

Da 95 a 98,99 Voto: 9,5

Da 99 a 100 Voto: 10

CLASSI 1° E 2° PRIMARIA

Da 0 a 59 Voto: 5

Da 60 a 64,99 Voto: 6

Da 65 a 69,99 Voto: 7

Da 70 a 79,99 Voto: 8

Da 80 a 89,99 Voto: 9

Da 90 a 100 Voto: 10

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La valutazione del comportamento della scuola primaria è espressa con giudizio

complessivo.

Indicatori di valutazione del comportamento nella scuola primaria:

OTTIMO: l’alunno partecipa attivamente alla vita della classe e si impegna costantemente nel lavoro

individuale. Osserva le regole convenute con senso di responsabilità. Rispetta gli

insegnanti, i compagni, il personale non docente della scuola, gli ambienti e le

strumentazioni.

DISTINTO: l’alunno partecipa alla vita della classe e si impegna nel lavoro individuale. Osserva le

regole convenute. Rispetta gli insegnanti, i compagni, il personale non docente della

scuola, gli ambienti e le strumentazioni.

BUONO: l’alunno partecipa selettivamente alla vita della classe e mostra un impegno abbastanza

adeguato nel lavoro individuale. Generalmente osserva le regole convenute. Solitamente

rispetta gli insegnanti, i compagni, il personale non docente della scuola, gli ambienti e le

strumentazioni.

SUFFICIENTE: l’alunno partecipa passivamente alla vita della classe e si impegna in modo saltuario e

discontinuo nel lavoro individuale. Fatica a rispettare le regole convenute e/o gli

insegnanti, i compagni, il personale non docente della scuola, gli ambienti e le

strumentazioni.

NON SUFFICIENTE: l’alunno partecipa in modo inadeguato alla vita della classe e mostra scarso

impegno nel lavoro individuale. Mostra evidenti difficoltà a rispettare le regole convenute,

gli insegnanti, i compagni, il personale non docente della scuola, gli ambienti e le

strumentazioni.

Nella scuola secondaria di primo grado il Consiglio di classe tiene conto dell’insieme dei

comportamenti posti in essere durante l’anno e la valutazione non può riferirsi ad un singolo

episodio; ha inoltre valenza educativa e formativa. L’alunno ottiene un voto in decimi il cui

punteggio corrisponde ai profili abbinati:

10: l’alunno partecipa attivamente alla vita della classe con contributi personali costruttivi e si

impegna costantemente nel lavoro individuale. Osserva le regole convenute con senso di

responsabilità. Rispetta gli insegnanti, i compagni, il personale non docente della scuola,

gli ambienti e le strumentazioni.

9: l’alunno partecipa alla vita della classe e si impegna nel lavoro individuale. Osserva le

regole convenute. Rispetta gli insegnanti, i compagni, il personale non docente della

scuola, gli ambienti e le strumentazioni.

8: l’alunno partecipa selettivamente alla vita della classe e non sempre mostra un impegno

adeguato nel lavoro individuale. Talvolta non osserva le regole convenute, non rispetta gli

insegnanti, i compagni, il personale non docente della scuola, gli ambienti e le

strumentazioni.

7: l’alunno partecipa passivamente alla vita della classe e si impegna in modo saltuario e

discontinuo nel lavoro individuale. Fatica a rispettare le regole convenute e/o gli

insegnanti, i compagni, il personale non docente della scuola, gli ambienti e le

strumentazioni.

6: l’alunno partecipa in modo inadeguato alla vita della classe e mostra scarso impegno nel

lavoro individuale. Rivela difficoltà nel rispettare le regole convenute, gli insegnanti, i

compagni, il personale non docente della scuola, gli ambienti e le strumentazioni.

5: l’alunno non partecipa alla vita della classe e non si impegna nel lavoro individuale. Non

rispetta le regole convenute, gli insegnanti, i compagni, il personale non docente della

scuola, gli ambienti e le strumentazioni come attesta l’irrogazione di sanzioni disciplinari

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che hanno comportato l’allontanamento temporaneo dello studente dalla scuola per un

tempo maggiore ai quindici giorni. Inoltre, dopo l’irrogazione delle sanzioni, non ha

mostrato apprezzabili cambiamenti comportamentali.

La Scuola dell’infanzia

In riferimento agli ANNALI della pubblica istruzione del 2012, la Scuola dell’Infanzia, si pone le

finalità di promuovere lo sviluppo:

dell’identità

dell’autonomia

della competenza

della cittadinanza

articolando la propria attività attorno ai campi di esperienza:

il sé e l’altro

il corpo e il movimento

immagini, suoni, colori

i discorsi e le parole

la conoscenza del mondo

I PROGETTI

1. Psicopedagogista

2. Progetto

accoglienza

3. Lingua inglese

4. Nuoto in

cartella

5. Promozione

alla lettura

6. Educazione al suono e al ritmo, Musica maestro

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7. Progetto Scuola Sicura

8. In viaggio con la vita

9. La filiera del pane

10. Microbasket

La scuola del primo ciclo comprende:

la scuola primaria

la scuola secondaria di primo grado

Finalità della scuola del primo ciclo

La finalità della scuola del primo ciclo è quella di acquisire le conoscenze e le abilità

fondamentali per sviluppare le competenze culturali di base nella prospettiva del pieno sviluppo

della persona.

A tal fine la scuola ha il compito di:

attuare interventi adeguati nei riguardi della diversità

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valorizzare il talento e le inclinazioni di ciascuno

promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere

rimuovere ogni ostacolo alla frequenza

migliorare la qualità del sistema di istruzione

Scuola primaria: I progetti

1. Progetto psicopedagogista

2. Progetto accoglienza

3. Progetto continuità

4. Progetto integrazione

5. Italiano per alunni stranieri

6. Lingua araba

7. Alunni con DSA

8. Nonni a scuola

9. Scuola in movimento

10. Nuoto

11. Sport si può

12. Sport a scuola

13. Giochiamo con il rugby

14. Orto didattico

15. Quattro zampe in fattoria

16. Con gli occhi di un bambino

17. Frutta nella scuola

18. La filiera del pane

19. Cibo locale in un mondo globale

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20. Progetto biblioteca (Animazione alla lettura)

21. Teatro

22. Progetti di Educazione musicale

23. Progetto Chirone

24. Scacchi

25. Ergonomia

26. Progetto Scuola Sicura

27. Educare alla sicurezza sulla strada

28. La strada della vita (Pedibus)

29. Con lo stesso passo

30. Consiglio Comunale dei ragazzi

Scuola secondaria di primo grado: i progetti

1. Progetto psicopedagogista

2. Progetto accoglienza

3. Progetto continuità

4. Progetto integrazione

5. Italiano per alunni stranieri

6. Lingua araba

7. Life skills training

8. Promozione alla lettura

9. Giornalino della scuola

10. Giochi matematici

11. A tutta scienza

12. Cibo locale in un mondo globale

13. Certificazione Ket di lingua inglese,

DELF di lingua francese

14. Spettacolo teatrale in lingua francese ed

inglese

15. Attività di Orientamento,

16. La giornata della memoria

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17. Giochi della Gioventù,

18. Progetto basket scuola di vita

19. Decorazione su porcellana

20. Laboratorio delle attività creative

21. Concorso Musicale città di Tradate

22. Musica in piazza

23. Orchestra dell’Istituto

24. Canto alla Galilei

25. Scuola bottega

26. Progetto scuola sicura

27. Con lo stesso passo

28. Consiglio comunale dei ragazzi

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Aspetti organizzativo-didattici

Orario delle lezioni

Scuola dell’Infanzia La scuola dell'infanzia struttura l'orario settimanale di 40 ore distribuendolo in cinque giorni:

Ingresso dalle ore 7,45 alle ore 9,00.

Uscita dalle 15,30 alle 15,45.

Scuola Primaria Tutte le classi adottano l’ orario a settimana corta.

Viste le scelte dei genitori, l'orario settimanale delle lezioni prevede:

27 ore

30 ore (con Attività Facoltative Opzionali, AOF)

distribuite nel seguente modo:

5 ore curricolari dal lunedì al venerdì (totale 25 ore)

2 ore curricolari

- il lunedì pomeriggio per le classi 3°, 4°, 5°

- il martedì pomeriggio per le classi 1°, 2°

3 ore di attività il giovedì pomeriggio, limitatamente a chi ha scelto 30 ore.

Orario delle lezioni:

orario antimeridiano 8,00 – 13,00

mensa 13,05 – 14,15

lunedì e martedì pomeriggio 14,15 – 16,15

giovedì pomeriggio 14,15 – 17,15

Nelle ore di A.O.F. si organizzano le attività per

"atelier” in ambito pratico – operativo

“laboratorio” di studio e ricerca

“atelier” in ambito linguistico – espressivo - teatrale

Scuola secondaria di primo grado Per le classi della scuola secondaria di primo grado, l'orario settimanale delle lezioni prevede – vista

la scelta dei genitori – un tempo ordinario di 30 ore. Per gli studenti che frequentano le lezioni di

strumento sono previsti due rientri pomeridiani settimanali, per un totale di due ore.

Le unità orarie sono di 60 minuti.

Orario settimanale

5 ore curricolari dal lunedì al sabato (totale 30 ore), dalle 8,00 alle 13,00

L’orario di strumento viene concordato con i docenti all’inizio dell’anno scolastico.

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Progettualità aa)) LLiinneeee pprrooggeettttuuaallii

Avvalendosi delle modalità organizzative previste, il Collegio docenti propone per l'a.s. 2014/2015

una serie di attività nelle cui connotazioni si possono individuare alcuni caratteri preminenti:

1. integrazione e arricchimento dei curricoli relativi a singole discipline;

2. integrazione delle competenze, con elaborazione di progetti in grado di coniugare il versante

socio-affettivo con il versante cognitivo, anche attraverso la realizzazione di percorsi

interdisciplinari;

3. individualizzazione dei percorsi formativi, sia ai fini del recupero / consolidamento /

potenziamento relativo alle abilità di base, sia attraverso l'offerta di percorsi formativi

diversificati e la valorizzazione delle eccellenze;

4. integrazione scuola-territorio, da un lato mediante l'utilizzazione di qualificate risorse

culturali del contesto ambientale e, dall'altro lato, mediante la realizzazione di iniziative con

le quali la scuola si rende presente sul territorio, anche in rete con altri Istituti della città;

5. apertura ai valori universalmente riconosciuti, quali: la solidarietà, il rispetto di sé e degli

altri, il senso civico.

Per la descrizione analitica dei progetti si fa riferimento alle schede di progetto acquisite agli atti

della scuola.

Nella strutturazione del Piano dell'Offerta Formativa, si è voluto sottolineare il senso di un percorso

che dalla scuola dell'infanzia, attraverso la scuola primaria giunge alla scuola secondaria.

In particolare sono stati messi in risalto gli elementi che meglio si prestano a evidenziare, sulla base

di ciò che già effettivamente viene realizzato, una continuità all'interno del percorso di cui sopra, a

definire un'immagine unitaria del nostro Istituto Comprensivo, a collocarlo in un rapporto di

proficua interazione con il territorio.

bb)) FFiinnaannzziiaammeennttii

Per il finanziamento delle attività progettate, si utilizzeranno le entrate ordinarie dello Stato e i fondi

erogati dal Comune, su apposita Convenzione stipulata con l’Istituto Comprensivo, oltre che

contributi volontari da parte dei genitori.

cc)) RRiissoorrssee

Per la realizzazione dei progetti in questione, si utilizzeranno risorse interne (ore aggiuntive di

insegnamento, retribuite con il fondo di Istituto o con altri specifici finanziamenti; ore aggiuntive

funzionali all'insegnamento, retribuite con il fondo di Istituto) e interventi di esperti esterni, su

progetti specifici (educatori, specialisti, professionisti….).

Opereranno inoltre le Commissioni di lavoro.

Il Comune di Tradate ha sottoscritto con la scuola una convenzione molto importante (PATTO

PER LA SCUOLA), con la quale garantisce l’erogazione di fondi per l’attuazione di servizi e

progetti fondamentali agli Istituti della città.

L’Istituto Comprensivo Statale Galilei è in rete inoltre con altre scuole parificate della città, oltre

che con tutti gli Istituti di Scuola Superiore e con il CFP. Questa rete favorisce la comunicazione tra

Dirigenti, docenti e operatori ed offre molte opportunità educative e di apprendimento, soprattutto

ai fini dell’orientamento.

Inoltre il Comune garantisce:

Servizio scuolabus (a carico delle famiglie)

Servizio mensa (a carico delle famiglie)

Biblioteca Comunale

Educatori scolastici

La scuola ha in atto forme di collaborazione anche con i Comuni limitrofi e con l’ASL territoriale.

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Le Associazioni e gli Enti che cooperano con la scuola sono:

Oratorio di Tradate, di Abbiate G. e delle Ceppine

Associazione Baobab - Centro di aggregazione “La casa del grano”

Associazione “L’Aquilone”

Associazione “L’Allodola”

Petali dal mondo

Lions Club

Rotary Club

CGIL, SPI. AUSER (volontariato)

ACLI Tradate

CARITAS Tradate

Dame di San Vincenzo

Associazione alpini di Abbiate Guazzone

Liceo musicale Bellini

Legambiente

Parco Pineta

GAT

112

Protezione civile di Tradate

Vigili del fuoco

Polizia locale

Viaggi d’istruzione e visite guidate

I viaggi d’istruzione e le visite guidate si configurano come attività

didattiche, parte integrante della programmazione e del percorso

educativo dell’alunno.

Le finalità sono:

favorire la conoscenza del territorio dal punto di vista culturale,

sociale ed economico;

potenziare il clima relazionale tra alunni e tra alunni e docenti.

stimolare la crescita personale dei partecipanti attraverso

l’ampliamento degli orizzonti culturali, l’educazione alla

comprensione nazionale ed internazionale e alla pace;

sviluppare le capacità comunicative in lingua straniera.

Le mete e gli itinerari delle visite e dei viaggi sono indicate nel piano

annuale approvato dal Collegio Docenti in quanto parte integrante del POF.

Attività di formazione

Il personale docente e non docente è impegnato nell’aggiornamento su temi significativi per un

arricchimento della propria professionalità:

1) corsi di formazione sulle problematiche relative agli alunni BES;

2) corso per l’uso di Lavagne Interattive Multimediali (LIM);

3) corso per gli addetti al Primo soccorso, alla Prevenzione incendi, al Servizio di prevenzione

e protezione;

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4) approfondimenti sulle tematiche relative agli Annali con focus su apprendimento digitale e

apprendimento collaborativo.

Altri corsi di aggiornamento potranno essere frequentati dai docenti per scelta individuale

nell’ambito delle iniziative organizzate dal M.I.U.R., anche attraverso le sue articolazioni

territoriali, ovvero da enti accreditati o autorizzati.

I docenti sono inoltre impegnati in attività di autoaggiornamento.

I docenti incaricati di svolgere funzioni strumentali partecipano agli incontri di formazione

predisposti dall’Amministrazione, direttamente o su mandato della medesima, concernenti gli

ambiti di rispettivo interesse.

La dirigente scolastica segue specifiche iniziative di formazione /aggiornamento.